PIANO DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 2019 - 2021 Legge 190 del 2012 Responsabile: dott. Diego Carlino - Comune di ...
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PIANO DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE Legge 190 del 2012 2019 - 2021 Responsabile: dott. Diego Carlino 1
Sommario 1 - PARTE PRIMA - ESAME CONTESTO ESTERNO .................................................................................. 3 Primo fenomeno: La presenza della mafia nei cantieri degli appalti pubblici........................................... 3 Secondo fenomeno: Il riciclaggio di denaro nel settore immobiliare ........................................................ 4 2 - PARTE SECONDA - ESAME CONTESTO INTERNO ............................................................................ 5 3 - OBIETTIVI DEL PIANO ............................................................................................................................ 5 4 - METODOLOGIA ........................................................................................................................................ 6 5 - ORGANIGRAMMA .................................................................................................................................... 6 6 – AREE DI RISCHIO .................................................................................................................................... 7 7 - ESAME DELLE MISURE DI CONTRASTO ............................................................................................ 8 8 – SCHEDE DELLE MISURE DI CONTRASTO ........................................................................................ 10 9 - INDICATORI DI PERFORMANCE ........................................................................................... 14 10 - INDIVIDUAZIONE RESPONSABILITA’ ............................................................................... 14 11 - SCHEMA DI CONVENZIONE PER LA REALIZZAZIONE E CESSIONE DELLE OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA E SECONDARIA A SCOMPUTO TOTALE O PARZIALE DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE. AD INTEGRAZIONE DELLA CONVENZIONE URBANISTICA ................................................................................................................................. 15 12 - PATTO D’ INTEGRITA’ ........................................................................................................................ 25 13 - CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DEL COMUNE DI BUCCINASCO ............. 29 2
Il Piano di prevenzione della corruzione vuole essere uno strumento per cercare di prevenire il fenomeno corruttivo. Le situazioni rilevanti, ai fini del presente piano, sono più ampie della fattispecie penalistica, che è disciplinata dagli artt. 318, 319 e 319 ter, c.p., e sono tali da comprendere non solo l’intera gamma dei delitti contro la pubblica amministrazione disciplinati nel Titolo II, Capo I, del codice penale, ma anche le situazioni in cui – a prescindere dalla rilevanza penale – venga in evidenza un malfunzionamento dell’Amministrazione a causa dell’uso a fini privati delle funzioni attribuite, ovvero dell’inquinamento dell’azione amministrativa ab externo, sia che tale azione abbia successo, sia nel caso in cui rimanga a livello di tentativo. 1 - PARTE PRIMA - ESAME CONTESTO ESTERNO L’esame del contesto esterno è svolto mediante analisi di documenti ufficiali provenienti da Istituzioni della Repubblica. In particolare sono stati esaminati: - La relazione territoriale sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti nella Regione Lombardia prodotta dalla Commissione parlamentare di inchiesta (del 12 dicembre 2012); - Sentenza Tribunale di Milano processo “Cerberus” p.p. n. 27435/08; - Sentenza Tribunale di Milano processo “Parco Sud ” GUP Milano del 28 ottobre 2010; - Sentenza Tribunale di Milano su discarica in via Guido Rossa. Dall’analisi della suddetta documentazione emerge con nettezza la presenza della criminalità organizzata e in particolare della ’ndrangheta nel territorio di questo Comune e in quello dei comuni limitrofi. Primo fenomeno: La presenza della mafia nei cantieri degli appalti pubblici. Il movimento terra costituisce il settore primigenio di interesse grazie alla presenza massiccia di un vero e proprio esercito di “padroncini calabresi” gestiti o comunque controllati dalla criminalità organizzata di stampo mafioso. In particolare, le indagini hanno verificato che si è in presenza di un oligopolio di imprese provenienti dalla Calabria che hanno conquistato il mercato del movimento terra, del noleggio dei ponteggi, delle demolizioni, dei calcestruzzi. Dalle indagini delle Procure è emerso che, conseguenza dell’oligopolio nei settori del movimento terra, sono i comportamenti illeciti rappresentati dallo sversamento di rifiuti in discariche abusive o dal loro tombamento in terreni privati magari utilizzando cantieri pubblici o privati relativi ad opere di urbanizzazione. Infatti l’infiltrazione mafiosa nel movimento terra con il controllo dei camion e dei mezzi consente anche il controllo del traffico di rifiuti pericolosi, grazie alla disponibilità di mezzi per il relativo trasporto. Un altro aspetto che emerge con evidenza è la sistematica elusione della normativa inerente la certificazione antimafia, attuata mediante il ricorso al subappalto del subappalto, al costante utilizzo di prestanome e alla fatturazione per operazioni inesistenti. Al fine di acquisire il controllo dei cantieri pubblici e del movimento terra, viene attuata una sistematica elusione di ogni normativa di settore generando la cosiddetta legalità debole cioè la sostanziale inefficacia di tutte le normative diverse da quelle del diritto penale. Nei pubblici appalti il ricorso al subappalto non autorizzato e all’intestazione fittizia delle imprese sono gli stratagemmi maggiormente utilizzati per sottrarsi alla normativa e ciò avviene con la 3
complicità di imprese non coinvolte in via diretta con la criminalità organizzata, che però per convenienza o per minaccia si prestano a pratiche illecite. Il ricorso ai prestanome è reso necessario dalla vigente normativa, quale ad esempio la legge sul trasporto per conto terzi, la legge antiriciclaggio, la legge 136/2010 ecc., che ha lo scopo di rendere facilmente individuabile la proprietà degli automezzi adibiti al trasporto dei materiali per l’attività dei cantieri. Risulta come sia importante per la criminalità organizzata ottenere la licenza di autotrasporto per conto terzi, in quanto tale modalità operativa costituisce il grimaldello per penetrare negli appalti pubblici. Infatti tale licenza consente loro di apparire come fornitori di servizi per le imprese subappaltanti. Se il controllo o il condizionamento degli appalti è da sempre uno degli obiettivi principali delle Mafie (innumerevoli atti giudiziari e numerose indagini parlamentari testimoniano in modo inequivocabile anche questa presenza), è fuori di dubbio che è nella gestione dei cantieri e nel sempre più articolato sistema della sub contrattazione che la presenza (imposizione e specializzazione) dell’“impresa mafiosa” trova il suo interesse quasi strutturale e comunque prevalente. È soprattutto nella fase di realizzazione delle opere che il controllo e la penetrazione si esprime in modo decisivo. Il giudice Giovanni Falcone, in una intervista al quotidiano Il Sole 24ORE, descriveva in termini chiari ed essenziali questa presenza: “Se si tiene conto della caratteristica peculiare delle attività mafiose, che è il controllo del territorio, ci si rende conto che certi problemi, in tema di appalti pubblici, sono dei falsi problemi, perché la partita non si gioca soltanto sull’aggiudicazione, ma sull’esecuzione degli appalti.” Era il 1989, sono passati cinque lustri, ma questa analisi di Falcone è, purtroppo, ancora di estrema attualità. Anche le norme antimafia non sono riuscite a cogliere la sostanza di questa sua efficace descrizione degli interessi e della presenza mafiosa nei lavori pubblici. Le norme, come abbiamo già rilevato, stabiliscono l’obbligo della certificazione antimafia per i “subappalti” ed i “cottimi”, mentre le attività delle mafie (movimento terra, attività estrattive, trasporti, forniture di materiale, ecc.) sono quasi sempre realizzate con subcontratti di “nolo” (a caldo o a freddo), oppure di “fornitura” o “fornitura e posa in opera” e cioè con contratti che le stesse norme antimafia, di fatto, non considerano dei subappalti e dunque non sono soggetti ad autorizzazione e certificazione. La norma in vigore assimila al subappalto anche i sub-contratti di “nolo a caldo” e “fornitura con posa in opera” solo nel caso che questi abbiano un importo superiore al 2 per cento dell’intero appalto, e se l’incidenza della manodopera, nel singolo contratto, è superiore al 50 per cento. Condizioni che, in pratica, si verificano assai difficilmente, e che comunque possono essere facilmente eluse, con la conseguenza che gli appaltatori, volenti o nolenti, possono fare affari o convivere con le imprese mafiose, senza infrangere alcuna norma. Le imprese mafiose, grazie anche a questo equivoco sui subcontratti-subappalti, si sono specializzate nelle attività subaffidate con contratti di nolo a caldo o a freddo e con subcontratti di fornitura o fornitura con posa in opera. Secondo fenomeno: Il riciclaggio di denaro nel settore immobiliare. Un altro fenomeno che rileva ai nostri fini è l’impiego di risorse illecite in iniziative imprenditoriali più raffinate di tipo immobiliare-costruttivo realizzate mediante società colluse o compiacenti. 4
Infatti, ciò che emerge dalle inchieste, è che un aspetto caratteristico dell’impresa mafiosa nel territorio è rappresentato dalla compenetrazione con il mondo economico e imprenditoriale. Per questo l’organizzazione si presenta con il volto pulito di imprese apparentemente operanti come soggetti del libero mercato, oltre che nel movimento terra e nel trasporto dei rifiuti, anche nel mercato immobiliare, nel quale confluiscono tutti i proventi illeciti e che funziona da grande lavatrice per il riciclaggio. Inoltre, un’impresa che volesse eseguire un intervento immobiliare deve necessariamente affidare i lavori di movimento terra alla criminalità mafiosa, con conseguente sistematica violazione della normativa ambientale. Il controllo del movimento terra comporta, come corollario illecito, il deposito dei rifiuti pericolosi delle demolizioni in discariche abusive o in terreni destinati all’agricoltura, allo scopo di eliminare i costi di smaltimento con grandi profitti e con conseguenti enormi danni ambientali. La situazione si presenta ancora più complessa se si tiene conto delle effettive possibilità di controllo del Comune per due ordini di motivi: - la legislazione non prevede la verifica della certificazione antimafia per i soggetti che investono in operazioni immobiliari; - l’operatore si presenta non più come il soggetto imprenditore che investe il proprio denaro, ma come rappresentante di fondi di investimento o società di gestione del risparmio, e per questa ragione diventa impossibile per l’ente verificare l’identità dei reali soggetti investitori. 2 - PARTE SECONDA - ESAME CONTESTO INTERNO L’esame del contesto interno riguarda in primo luogo l’analisi di alcuni fenomeni di cattiva gestione della cosa pubblica che sono stati oggetto di procedimenti penali a carico sia di amministratori sia di dipendenti. In particolare, per quanto concerne gli amministratori, le inchieste penali hanno rilevato condotte riconducibili alla fattispecie della corruzione, mentre per quanto riguarda i dipendenti, il fenomeno ha riguardato fattispecie relative alla turbata libertà nella scelta del contraente. Sulla vicenda concernente gli amministratori, i fatti hanno riguardato procedimenti amministrativi relativi ad affidamenti di appalti e procedimenti amministrativi ampliativi della sfera giuridica di terzi (concessioni). Per quanto riguarda i dipendenti, la vicenda ha riguardato l’affidamento diretto senza gara di lavori, con violazione della normativa sulle procedure di gara mediante il sistema del cosiddetto frazionamento artificioso. Ambedue i fenomeni mettono in rilevo la necessità di presidiare con maggiori tutele i comparti degli appalti pubblici e i procedimenti ampliativi della sfera giuridica di soggetti terzi. Per quanto riguarda l’esame dei procedimenti disciplinari degli ultimi cinque anni, essi sono stati attivati per la stragrande maggioranza per le medesime condotte sottoposte all’esame del giudizio penale. 3 - OBIETTIVI DEL PIANO Alla luce di quanto sopra, occorre prevedere misure di prevenzione di fenomeni di cattiva gestione della cosa pubblica con i seguenti obiettivi. 1. Avere certezza che nei cantieri pubblici comunali e nei cantieri relativi alla realizzazione di opere di urbanizzazione – ed in particolare quelli riguardanti i settori del movimento terra, 5
demolizioni, calcestruzzi, ponteggi, guardiania e pulizie – siano presenti resenti soltanto uomini e mezzi di imprese autorizzate dal Comune in possesso dei requisiti di legge: 2. avere vere certezza che i cantieri pubblici comunali comunal e i cantieri relativi alla realizzazione di opere di urbanizzazione non siano utilizzati quali discariche abusive di rifiuti; 3. avere vere certezza che siano utilizzate le procedure corrette per la scelta del contraente negli affidamenti degli appalti secondo le regole fissate dal codice degli appalti; 4. garantire la correttezza delle procedure relative alle concessioni di beni, erogazione di contributi economici, assegnazione case; 5. verificare erificare che le case popolari ed i beni comunali siano assegnati ad aventi diritto; diritt 6. stabilire tabilire misure organizzative volte a prevenire i fenomeni di cattiva gestione della cosa pubblica; ostante formazione del personale che rafforzi la cultura della legalità; 7. curare una costante legalità 8. contrastare ontrastare il fenomeno dell’utilizzo dei piani urbanistici attuativi attuativi quali strumento per riciclaggio dei proventi illeciti. 4 - METODOLOGIA La metodologia è quella suggerita dall’ANAC nel Piano Nazionale Anticorruzione ovvero: • Elaborare la mappatura delle aree di rischio • Definire l'elenco dei procedimenti per ogni area di rischio • Stabilire le misure anticorruzione per ogni procedimento Al fine di un corretto ed efficace studio sulle aree di rischio occorre partire dall’organizzazione della struttura dell’Ente che si presenta nel seguente modo: 5 - ORGANIGRAMMA L’organigramma si compone di 9 settori (che costituisce l’ufficio di massima dimensione) diretti da funzionari senza il profilo contrattuale di dirigenti ma con i poteri dei dirigenti. 6
6 – AREE DI RISCHIO Sono state individuate le seguenti aree di rischio: 1. Acquisizione e progressione personale e gestione rapporto di lavoro; 2. Acquisizione servizi lavori forniture; 3. Autorizzazioni SCIA contributi agevolazioni e altri benefici economici; 4. Atti di gestione del territorio; 5. Gestione entrate tributarie e extratributarie; 6. Gestione patrimonio immobiliare; 7. Controlli e sanzioni. Per ogni area di rischio sono stati definiti i processi, identificati i possibili rischi e le relative misure di contrasto. 7
Il rischio di un evento è calcolato come la moltiplicazione dell’impatto (negativo) dell’evento per la probabilità dell’evento stesso. Rischio = Impatto x Probabilità Impatto e probabilità sono stimati su una scala qualitativa a più livelli (es. Basso – Medio – Alto), associando ad ogni livello un valore numerico (solitamente intero, es. 1,2,3). Le scale di impatto e probabilità possono essere differenti per numero di livelli, valore e descrizione. La valutazione del rischio è effettuata moltiplicando i valori numerici di impatto e probabilità ed associando una descrizione ai livelli calcolati dalla moltiplicazione Scale di Impatto e Probabilità e calcolo del Rischio Impatto Basso Medio Alto Probabilità 1 2 3 Bassa 1 1 2 3 Media 2 2 4 6 Alta 3 3 6 9 Tabella da usare per la stima del Rischio Impatto Probabilità Basso Medio Alto Bassa Basso Medio-Basso Medio Media Medio-Basso Medio Medio-Alto Alta Medio Medio-Alto Alto 7 - ESAME DELLE MISURE DI CONTRASTO Le misure di contrasto sono raggruppate nella seguente tabella: elenco misure contrasto contenuto Istruttore/RUP diverso da Il procedimento deve essere istruito da 2 soggetti: RUP e A RUP/dirigente dirigente, oppure istruttore e RUP B Verifica anche del RPC Il procedimento deve essere validato anche dal RPC Dichiarazione assenza situazioni Deve essere richiesta la dichiarazione sostitutiva ex DPR C incompatibilità legge e anche ex 445 del 2000 circa l’assenza di situazioni di art 51 cpc incompatibilità previste dall’articolo 51 del CPC Obbligo di pubblicazione dei curricula nella sezione D Pubblicazione curricula amministrazione trasparente 8
Il procedimento deve essere validato dal Nucleo di E Verifica Nucleo di valutazione Valutazione F Obbligo di motivazione Il provvedimento deve essere congruamente motivato Divieto di nominare componenti della commissione Commissari che non hanno G soggetti che hanno partecipato alla fase istruttoria del partecipato alla fase istruttoria progetto di gara Verifica del cantiere da parte del Nucleo appositamente H Nucleo operativo controllo cantieri istituito Obbligo i utilizzo piattaforma informatica di I Utilizzo piattaforma telematica eprocurement L Formazione albi o elenchi Obbligo di formazione di albi o elenchi di fornitori Rotazione incarichi supporto a M Obbligo di rotazione degli incarichi di supporto al RUP RUP Gli incontri con gli operatori per la verifica delle Verbalizzazioni degli incontri con N specifiche tecniche devono essere verbalizzati alla almeno 2 dipendenti presenza di almeno due dipendenti Emanazione da parte del RPC di una direttiva contenente O Direttiva interna limitatrice regolamentazione delle procedure di approvvigionamento Obbligo di adesione al patto di integrità approvato dalla P Patti integrità giunta e facente parte del PTPC Pubblicazione di avviso pubblico Obbligo di pubblicazione di avviso pubblico per le con cui si rende nota la volontà di consultazioni preliminari per la redazione di specifiche Q procedere con consultazioni tecniche. Questo obbligo si applica agli appalti del valore preliminari di mercato per la superiore a 40 mila euro redazione di specifiche tecniche Predeterminazione nella determina Obbligo di predeterminare nella determina a contrarre i R a contrarre e pubblicazione criteri criteri di selezione con relativo obbligo di pubblicazione di selezione preliminare Schema convenzione Le convenzioni urbanistiche attuative devono essere S predeterminata conformi ad uno schema standard predisposto Obbligo di predeterminare e pubblicare preliminarmente Predeterminazione e pubblicazione T requisiti di partecipazione e criteri di determinazione dei requisiti e punteggi punteggi Obbligo di redigere annualmente referto di controllo da U Referto trasmettere al RPC e alla Giunta Controllo almeno con due V Necessità di accertamento con almeno due operatori operatori 9
8 – SCHEDE DELLE MISURE DI CONTRASTO Area di Rischio 1 - Acquisizione e progressione personale e gestione rapporto di lavoro Identificazione del Misure di Tempi di N Processo Indicatori Impatto Probabilità Rischio rischio contrasto attivazione reclutamento personale – compromissione progressioni – scelte 6 1 incarichi ex meritocratiche - A, C , T immediata on/off 3 2 Medio art.110 bandi con requisiti Alto D.Lgs. ristretti 267/2000 autorizzazion assenza e al personale presupposti e 4 2 a svolgere situazioni di A immediata on/off 2 2 Medio incarichi incompatibilità col extra lavoro attribuzione attribuzione incentivi non 4 3 A immediata on/off 2 2 incentivi conformi ai Medio contratti di lavoro compromissione affidamento scelte incarichi di 6 meritocratiche - A, C, D, 4 collaborazion immediata on/off 2 3 Medio bando con requisiti R e consulenza Alto ristretti - incarichi studio ricerca diretti incarichi in mancanza 4 5 organismi F immediata on/off 2 2 motivazione scelta Medio partecipati Area di Rischio 2 - Acquisizione servizi lavori forniture Identificazione del Misure di Tempi di N Processo Indicatori Impatto Probabilità Rischio rischio contrasto attivazione nomina rup in 1 nomina rup rapporto contiguità A immediata on/off 1 1 1 basso con imprese requisiti requisiti 6 2 partecipazio partecipazione A, B immediata on/off 3 2 medio- ne troppo restrittivi alto nomina 6 2- compromissione commission A, D, G immediata on/off 2 3 medio- bis scelta e alto criteri e punteggi di compromissione 3 A, T immediata on/off 3 3 9 alto aggiudicazio scelta ne controllo compromissione 4 4 A immediata on/off 2 2 requisiti scelta medio 10
aggiudicatar io valutazione compromissione 5 C immediata on/off 3 3 9 alto offerta scelta verifica compromissione 6 anomalia A,F immediata on/off 3 3 9 alto scelta offerta affidamenti diretti sopra compromissione 7 A, F, O immediata on/off 3 3 9 alto limite 5 mila scelta euro atti di 6 autotutela su compromissione 8 A, B immediata on/off 2 3 medio- procedure di scelta alto gara 9 varianti non giustificati A, F, O immediata on/off 3 3 9 alto assenza 4 10 subappalto presupposto o oltre A, P immediata on/off 2 2 medio limiti vantaggi non 11 transazione A, F immediata on/off 3 3 9 alto giustificati Rinnovo - assenza 12 proroghe A, F immediata on/off 3 3 9 alto presupposti contratti verifica 4 13 assenza controlli U immediata on/off 2 2 esecuzione medio verifica imprese non 4 14 H immediata on/off 2 2 cantiere autorizzate medio Area di Rischio 3 - Autorizzazioni SCIA contributi agevolazioni e altri benefici economici Identificazione del Misure di Tempi di N Processo Indicatori Impatto Probabilità Rischio rischio contrasto attivazione 6 rilascio assenza 1 A immediata on/off 2 3 medio- autorizzazioni presupposti alto 6 verifica assenza 2 A immediata on/off 2 3 medio- requisiti presupposti alto verifica assenza 4 3 dichiarazioni A immediata on/off 2 2 presupposti medio sostitutive 6 determinazion indirizzare il 4 A, T immediata on/off 2 3 medio- e requisiti beneficio alto determinazion indirizzare il 5 A,T immediata 3 3 9 alto e punteggi beneficio attribuzione indirizzare il 7 A,T 3 3 9 alto punteggi beneficio 6 nomina indirizzare il 8 A,T,C,D immediata on/off 2 3 medio- commissione beneficio alto 11
Area di Rischio 4 - Atti di gestione del territorio Identificazione del Misure di Tempi di N Processo Indicatori Impatto Probabilità Rischio rischio contrasto attivazione strumenti di pianificazione compromissione 1 A immediata on/off 3 3 9 alto generale scelte urbanistiche urbanistica attribuzione strumenti di vantaggi 2 pianificazione urbanistici non A,S immediata on/off 3 3 9 alto attuativa dovuti - calcolo oneri Attribuzione vantaggi 6 permessi di 3 urbanistici non A immediata on/off 3 2 medio- costruire dovuti - Calcolo alto oneri Attribuzione vantaggi 6 4 scia urbanistici non A immediata on/off 3 2 medio- dovuti - Calcolo alto oneri Attribuzione vantaggi 5 cila urbanistici non A immediata on/off 1 1 1 basso dovuti - Calcolo oneri 2 agibilità/abita assenza 6 A immediata on/off 2 1 medio- bilità presupposti basso Area di Rischio - 5 Gestione entrate tributarie e extratributarie Identificazione del Misure di Tempi di N Processo Indicatori Impatto Probabilità Rischio rischio contrasto attivazione determinazion attribuzione 1 e presupposti vantaggi non A immediata on/off 1 1 1 basso e imponibile dovuti concessione attribuzione 2 2 rateizzazione vantaggi non A immediata on/off 2 1 medio- o riduzioni dovuti basso attribuzione verifica 3 vantaggi non A immediata on/off 1 1 1 basso dichiarazioni dovuti 12
Area di Rischio 6 Gestione patrimonio immobiliare Identificazione del Misure di Tempi di N Processo Indicatori Impatto Probabilità Rischio rischio contrasto attivazione assegnazione patrimoniale attribuzione 4 1 (alloggi, vantaggi non A,T immediata on/off 2 2 medio locali, terreni, dovuti ecc.) attribuzione 2 verifica 2 vantaggi non A,T immediata on/off 2 1 medio- requisiti dovuti basso attribuzione verifica 4 3 vantaggi non U immediata on/off 2 2 pagamenti medio dovuti attribuzione rateizzazione 4 4 vantaggi non A immediata on/off 2 2 pagamenti medio dovuti Area di Rischio 7 Controlli e sanzioni Identificazione del Misure di Tempi di N Processo Indicatori Impatto Probabilità Rischio rischio contrasto attivazione controlli su verifiche non 1 attività V immediata on/off 3 3 9 alto corrette commerciali controlli su verifiche non 2 attività V,H immediata on/off 3 3 9 alto corrette edilizia autotutela su attribuzione 3 sanzioni o vantaggi non A immediata on/off 3 3 9 alto bis accertamenti dovuti controlli su occupazioni verifiche non 3 4 V immediata on/off 1 3 suolo corrette medio pubblico controlli su verifiche non 3 5 attività V immediata on/off 1 3 corrette medio produttive attribuzione rilascio pass 3 6 vantaggi non A immediata on/off 1 3 e permessi medio dovuti controlli su verifiche non 3 7 idoneità V immediata on/off 1 3 corrette medio alloggiativa 13
9 - INDICATORI DI PERFORMANCE - Verifica dell’80% delle dichiarazioni di incompatibilità e inconferibilità certificabili da pubbliche amministrazioni. - Verifica del 70% dei cantieri pubblici da parte del Nucleo Operativo Controllo Cantieri. - Controllo dell’80% degli atti e dei procedimenti previsti dal regolamento controlli interni in materia di appalti. - Verifica su almeno il 20% degli atti sull’effettiva predisposizione delle schede di monitoraggio dell’applicazione delle misure anticorruttive. 10 - INDIVIDUAZIONE RESPONSABILITA’ - Responsabile prevenzione della corruzione: Segretario Comunale - Responsabile Trasparenza: Segretario Comunale - Responsabile Stazione Appaltante (RASA): Capo Settore Affari Generali - Responsabile della trasmissione e pubblicazione dei documenti amministrativi ai sensi del decreto legislativo n. 33/2013: Responsabili di Settore 14
11 - SCHEMA DI CONVENZIONE PER LA REALIZZAZIONE E CESSIONE DELLE OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA E SECONDARIA A SCOMPUTO TOTALE O PARZIALE DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE. AD INTEGRAZIONE DELLA CONVENZIONE URBANISTICA Premesso: - che ai sensi di quanto stabilito dall’articolo 1 comma 2 lettera e) del decreto legislativo n. 50 del 2016 (codice dei contratti pubblici – nel proseguo anche solamente “Codice”) , le disposizioni dello stesso codice – ad eccezione degli articoli 21 relativamente alla programmazione dei lavori pubblici, 70 e 113 – si applicano alle opere di urbanizzazione che il titolare dei titoli abilitativi all’edificazione si obbliga a realizzare a scomputo degli oneri di urbanizzazione ai sensi dell’articolo 16 comma 2 del dpr 380 del 2001; - che il complesso delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria previste nel piano urbanistico attuativo denominato “???” è di importo pari o superiore alla soglia comunitaria come definita all’articolo 35 del codice dei contratti pubblici approvato con decreto legislativo n. 50 del 2016 (di seguito denominato “codice”) e come si desume dalla somma degli importi a base d’asta previsti dai progetti definitivi delle opere allegati al presente atto e indicati all’articolo 3 della presente convenzione (ipotesi 1 opere sopra soglia); - che il complesso delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria previste nel piano urbanistico attuativo denominato “???” è di importo inferiore alla soglia comunitaria come definita all’articolo 35 del codice dei contratti pubblici approvato con decreto legislativo n. 50 del 2016 (di seguito denominato “codice”) e come si desume dalla somma degli importi a base d’asta previsti dai progetti definitivi delle opere allegati al presente atto e indicati all’articolo 3 della presente convenzione (ipotesi 2 opere sotto soglia); - che ai sensi dell’articolo 36 comma 3 del codice, per l’affidamento dei lavori pubblici di cui all’articolo 1, comma 2, lettera e), del presente codice, relativi alle opere di urbanizzazione a scomputo di importo inferiore alla soglia comunitaria, si fa ricorso alla procedura ordinaria con pubblicazione di avviso o bando di gara (ipotesi 2 sotto soglia); - che ai sensi dell’articolo 36 comma 4 del codice, nel caso di opere di urbanizzazione primaria di importo inferiore alla soglia di cui all’articolo 35, funzionali all’intervento di trasformazione urbanistica del territorio, si applica l’articolo 16, comma 2-bis, del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 (ipotesi 2 sotto soglia); - che ai sensi dell’articolo 16 comma 2 bis del DPR 380 del 2001, nell'ambito degli strumenti attuativi e degli atti equivalenti comunque denominati nonché degli interventi in diretta attuazione dello strumento urbanistico generale, l’esecuzione diretta delle opere di urbanizzazione primaria di cui al comma 7, di importo inferiore alla soglia di cui all’articolo 28, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, funzionali all'intervento di trasformazione urbanistica del territorio, è a carico del titolare del permesso di costruire e non trova applicazione il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 (ipotesi 2 sotto soglia); - che le opere pubbliche che il proponente del piano attuativo si impegna ad eseguire ulteriori rispetto alle opere di urbanizzazione a scomputo ma funzionali a risolvere criticità conseguenti alla trasformazione urbanistica del territorio oggetto del piano attuativo sono equiparate alle opere a scomputo per la procedura che deve essere seguita per la loro realizzazione e per gli obblighi a carico del proponente e doveri di vigilanza e controllo del Comune sono i medesimi delle opere a scomputo; 15
- che per le opere pubbliche che il proponente del piano attuativo si impegna ad eseguire ulteriori rispetto alle opere di urbanizzazione a scomputo ma funzionali a risolvere criticità preesistenti alla trasformazione urbanistica del territorio si applica l’articolo 20 del codice; tra le parti come sopra costituite SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE ART. 1 – PREMESSE Le premesse sono parte integrale e sostanziale della presente convenzione ART. 2 – OGGETTO E DURATA DELLA CONVENZIONE 1. La presente convenzione regola i reciproci rapporti ed obbligazioni tra il Comune e proponente in ordine alla progettazione esecutiva, realizzazione e cessione delle opere di urbanizzazione e delle relative aree previste nel Piano attuativo, secondo gli elaborati di cui al successivo articolo 3. La presente convenzione integra la convenzione urbanistica tra il Comune ed il soggetto attuatore del Piano urbanistico denominato “?” 2. La presente convenzione ha durata fino all’avvenuta acquisizione, al patrimonio comunale, delle opere realizzate e comunque per una durata non superiore a 10 (dieci) anni dalla stipula della presente convenzione. 3. La sottoscrizione della convenzione deve avvenire a pensa di decadenza entro 90 giorni dall’approvazione. ART 3 - DOCUMENTI CHE COSTITUISCONO IL PIANO 1. Il piano attuativo è integrato oltre che dalla presente convenzione anche dai seguenti documenti progettuali: a) progetto definitivo delle opere di urbanizzazione; b) computo metrico estimativo delle opere di urbanizzazione; c) quadro economico indicante tutti gli oneri accessori e connessi alla realizzazione delle opere di urbanizzazione; d) elaborato planimetrico catastale per l’individuazione delle aree relative alle opere di urbanizzazione delle quali è prevista la cessione gratuita al Comune; [opzione] nonché di quelle delle quali è previsto l’asservimento all’uso pubblico. 2. Il progetto definitivo delle opere di urbanizzazione è stato oggetto di parere di congruità redatto dai competenti uffici comunali con prot. n.________del___________. ART. 4 - PROGETTAZIONE E VERIFICA 1. Il proponente si assume l’obbligo di redigere il progetto esecutivo ai fini dell’espletamento della procedura ad evidenza pubblica con il sistema di cui all’art. 59 comma 1, del Codice. 2. Il progetto esecutivo dovrà essere redatto in conformità al progetto definitivo senza apprezzabili differenze tecniche o di costo se non quelle minime determinate dal dettaglio della progettazione. 3. Il progetto esecutivo deve essere corredato da un quadro economico, dal quale sia desumibile il costo complessivo delle opere di urbanizzazione, primaria e secondaria e l’importo da porre a base di gara per la loro realizzazione . 16
4. In ogni caso, il progetto esecutivo dovrà essere validato dal Responsabile di cui all’art. 16, commi 4 5. Spetta in ogni caso al Comune l’espletamento delle funzioni di verifica dei livelli progettuali. ART. 5 - OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA 1. L’operatore assume l’obbligo di realizzare a proprie cure e spese le opere di urbanizzazione primaria, così come evidenziate dagli elaborati del progetto definitivo, parte integrante del piano attuativo, che saranno meglio precisate nel progetto esecutivo, qui di seguito descritte: a) […] 2. Le opere di urbanizzazione sono eseguite nel rispetto delle normative tecniche di settore. ART. 6 - OPERE DI URBANIZZAZIONE SECONDARIA 1. L’operatore assume l’obbligo di realizzare a proprie cure e spese le opere di urbanizzazione secondaria, cosi come evidenziate sugli elaborati del piano attuativo, che saranno meglio precisate nel progetto esecutivo, qui di seguito descritte: a) […] ART. 7 - STANDARD QUALITATIVI 1. Ai fini della presente convenzione, gli standard di qualità sono a tutti gli effetti considerati opere di urbanizzazione e sottoposti alla stessa disciplina per queste prevista. ART. 8 - IMPORTO DELLE OPERE DI URBANIZZAZIONE, RELATIVO SCOMPUTO E CONTRIBUTO CONCESSORIO. 1. Gli importi delle opere di urbanizzazione, delle quali l’operatore assume l’onere della realizzazione con il presente atto convenzionale, risultano, come da computo metrico estimativo e/o quadro economico del progetto definitivo: - urbanizzazione primaria Euro_________________ - urbanizzazione secondaria Euro_________________ - standard di qualità Euro_________________ 2. Il proponente si assume altresì di realizzare oltre lo scomputo dei corrispettivi oneri le seguenti opere di urbanizzazione: a) […] Tali opere, in quanto non funzionali all’intervento di trasformazione urbanistica e volte a risolvere criticità già esistenti, si intendono realizzate gratuitamente dal proponente. 3. Qualora il valore delle opere di urbanizzazione da realizzare risulti, dal progetto definitivo, inferiore all’importo dei relativi oneri l’operatore verserà quanto dovuto a conguaglio, al momento del ritiro del permesso di costruire, ove viceversa risulti superiore l’operatore sarà comunque tenuto alla completa realizzazione delle opere, senza onere alcuno per il Comune. 4. All’atto di collaudo saranno effettuate le definitive verifiche in merito al valore delle opere realizzate e qualora il valore delle opere di urbanizzazione risulti inferiore all’importo stimato in sede di progetto definitivo, l’operatore verserà quanto dovuto a conguaglio, prima dell’approvazione del collaudo stesso, ove viceversa risulti superiore nulla è dovuto da parte dei Comune. ART. 9 - CESSIONE DELLE AREE 17
1. Il proponente si impegna e si obbliga a cedere al Comune – che fin da ora accetta – a titolo gratuito e in quanto previsto dal piano attuativo, le aree individuate con campitura rossa nell’elaborato planimetrico allegato alla presente convenzione sotto la lettera ___________ libere da vincoli, pesi e ipoteche, di superficie pari a mq._____________________ salvo più esatta misurazione da effettuarsi in sede di frazionamento una volta ultimate e collaudate. 2. II trasferimento delle aree su cui sono state realizzate le opere di urbanizzazione disciplinate dalla presente convenzione avverrà nei termini e con le modalità previste dal successivo art. 13. ART. 10 - NORME APPLICABILI PER LA REALIZZAZIONE DELLE OPERE DI URBANIZZAZIONE A SCOMPUTO DEGLI ONERI. NOMINA DEL RUP. 1. Poiché l’importo a base d’asta delle opere di urbanizzazione di cui all’art. 8, comma 1, supera la soglia comunitaria di cui all’art. 35 del Codice, il proponente è tenuto ad individuare il soggetto esecutore delle opere di urbanizzazione di cui alla presente convenzione mediante l’espletamento di una procedura ordinaria prevista dall’articolo 59 del codice. Per tali opere si applicano tutte le disposizioni del codice ad eccezione degli articoli 21, 70 e 113. In fase di esecuzione si applicano soltanto le norme relative al collaudo. Per le opere di cui all’articolo 8 comma 2 si applica l’articolo 20 del codice (ipotesi 1 sopra soglia); Poiché l’importo a base d’asta delle opere di urbanizzazione di cui all’art. 8, comma 1, è inferiore alla soglia comunitaria di cui all’art. 35 del Codice, il proponente è tenuto ad individuare il soggetto esecutore delle opere di urbanizzazione di cui alla presente convenzione, ad eccezione delle opere di urbanizzazione primaria e di quelle realizzate gratuitamente ai sensi dell’art. 8, comma 2, mediante l’espletamento di una procedura ordinaria prevista dall’articolo 59 del codice. Le opere di urbanizzazione secondaria e gli standard qualitativi sono soggetti a tutte le disposizioni del codice ad eccezione degli articoli 21, 70 e 113. In fase di esecuzione si applicano solo le disposizioni relative al collaudo. Le opere di urbanizzazione primaria potranno essere realizzate direttamente con la propria organizzazione di impresa dal proponente se in possesso dell’adeguata qualificazione tecnico professionale prevista dal codice oppure essere eseguiti da terzi in possesso di adeguata organizzazione tecnico professionale ed in possesso dei requisiti di cui all’articolo 80 del codice. In tal caso l'affidamento avviene nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità, pubblicità, tutela dell'ambiente ed efficienza energetica. Per le opere di cui all’articolo 8 comma 2 si applica l’articolo 20 del codice.(ipotesi 2 sotto soglia); 2. Per lo svolgimento delle attività di cui all’art.31 del Codice, il proponente nomina il responsabile unico del procedimento (RUP) anche per la fase di progettazione e realizzazione delle opere di urbanizzazione in oggetto. 3. Il RUP provvede, tra l’altro, a: a) richiedere l’iscrizione al Sistema Informativo dell’Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici (SIMOG); b) richiedere il C.I.G; b) curare l’inoltro dei dati, relativi ai lavori oggetto di gara, all’ANAC, nonché alle competenti Sezioni regionali dell’Osservatorio Contratti Pubblici; c) ottemperare agli obblighi previsti dalla normativa antimafia (tracciabilità dei flussi finanziari (l. n. 136/2010 e s.m.). 4. Il RUP provvede altresì a comunicare al responsabile del procedimento designato dal Comune ai sensi dell’art. 16, comma 4: a) tutte le fasi del procedimento di affidamento ed esecuzione dei lavori; 18
b) il nominativo dell’aggiudicatario e presentare allo stesso autocertificazione, ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, che tutte le operazioni di selezione del contraente e aggiudicazione dei lavori sono avvenute nel rispetto della vigente normativa in materia (procedura di selezione, requisiti generali, tecnici e economici dei concorrenti e dell’aggiudicatario); c) l’avvenuta sottoscrizione, presentazione e regolarità di tutte le garanzie previste dalla normativa vigente (a mero titolo esemplificativo e non esaustivo: cauzione provvisoria, cauzione definitiva, polizza CAR, garanzia del progettista); d) i verbali definitivi di aggiudicazione e i contratti stipulati con gli aggiudicatari e subappaltatori. ART. 11 - TEMPI DI REALIZZAZIONE DELLE OPERE DI URBANIZZAZIONE 1. La realizzazione e il collaudo delle opere di urbanizzazione primaria individuate alle lett.______________dell’art.__________________8, comma 1 devono intervenire prima del rilascio o del formarsi di qualsiasi atto abilitante relativo agli interventi edilizi previsti dal Piano attuativo. 2. In ogni caso nessun titolo abilitativo può essere rilasciato o acquisire efficacia se non sia iniziata l’esecuzione di tutte le opere di urbanizzazione poste al servizio dell’intervento richiesto. II grado di avanzamento delle opere di urbanizzazione primaria e delle opere di allacciamento della zona ai pubblici servizi deve avvenire in modo da assicurare la piena funzionalità e agibilità degli edifici prima della utilizzazione di questi. 3. Le opere di urbanizzazione secondaria devono essere realizzate entro il termine di conclusione dei lavori relativi alle opere private. 4. Nessun edificio può essere utilizzato o ritenuto agibile qualora non siano state realizzate e collaudate tutte le opere di urbanizzazione primaria. Strumenti a supporto delle amministrazioni comunali per la realizzazione delle opere di urbanizzazione a scomputo dei relativi oneri ART. 12 - AFFIDAMENTO DEI LAVORI ED ESECUZIONE DELLE OPERE DI URBANIZZAZIONE 1. Si da atto che, salvo quanto previsto dall’articolo 8, comma 2 e salvo quanto previsto dall’articolo 10 comma 1 (ipotesi 2 sotto soglia) , l’affidamento dei lavori di realizzazione delle opere di urbanizzazione di cui alla presente convenzione verrà effettuato mediante procedura aperta ponendo a base di gara il progetto esecutivo ai sensi dell’art. 59, comma 1, del codice. 2. Il proponente non può partecipare alla procedura di gara di cui al comma precedente. Gli appalti possono essere affidati soltanto soggetti muniti di adeguata organizzazione tecnico professionale come previsto dal codice in relazione alle opere da eseguirsi e in possesso dei requisiti di cui all’articolo 80 del codice; 3. II contenuto del contratto d’appalto e del capitolato speciale d’appalto è liberamente determinato dal proponente compatibilmente con gli obblighi assunti dall’operatore con la presente convenzione. 4. Nel contratto di appalto deve essere richiamata la presente convenzione per farne parte integrante. 5. Il contratto è stipulato tra l’operatore e l’aggiudicatario, nei termini di cui all’articolo 32 del codice. 6. Il ribasso offerto in sede di gara compete al Comune, nei limiti degli oneri a questo dovuti. In tal caso lo stesso, previa autorizzazione del Comune può essere mantenuto nel quadro economico dei lavori ed utilizzato, previa comunicazione e relativa autorizzazione del Comune per finanziare 19
imprevisti o varianti ai lavori in corso. In caso di mancata comunicazione preventiva e/o autorizzazione da parte del Comune, l’importo delle prestazioni eseguite per imprevisti o varianti non è ammesso a scomputo. 7. Nel caso di opere di urbanizzazione eccedenti l’importo dell’onere di urbanizzazione scomputato, i ribassi d’asta spettano al proponente, purché l’importo delle opere da realizzare, al netto del ribasso d’asta, non sia inferiore al valore tabellare dell’onere dovuto. 8. Il ribasso d’asta spetta al proponente nel caso delle opere di cui al comma 2 dell’art. 8. 9. Il direttore dei lavori e il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione sono nominati dall’operatore, con oneri a proprio carico, e comunicati, con le modalità previste dal D.P.R. n. 380 del 2001 al Responsabile di cui all’art. 16, comma 4. 10. Ogni maggior onere sostenuto per la realizzazione delle opere rimane a carico esclusivo dell’operatore. ART. 13 – COLLAUDO E CESSIONE DELLE OPERE DI URBANIZZAZIONE 1. L’esecuzione dei lavori affidati in base agli articoli precedenti è di esclusiva responsabilità dell’operatore. 2. La conclusione effettiva dei lavori deve essere attestata con verbale sottoscritto in contraddittorio fra l’operatore edilizio, il Responsabile di cui all’art. 16, comma 4, il Direttore dei lavori e l’impresa esecutrice dei lavori. 3. Il collaudatore finale è nominato dal Comune, su richiesta del proponente, nel termine di 30 giorni dalla richiesta. Le spese del collaudo, ivi compreso l’onorario del collaudatore, sono ad esclusivo carico dell’operatore. 4. Il collaudo è effettuato su tutte le opere di urbanizzazione realizzate e deve attestare la regolare esecuzione delle opere stesse rispetto al progetto esecutivo ed alle modifiche in corso d’opera formalmente condivise ed approvate dal Comune medesimo. 4 bis. Il collaudo deve verificare e dare conto – attraverso apposite analisi e caratterizzazioni - che tutte le aree oggetto di cessione al comune non contengono rifiuti e siano conformi alla normativa in materia ambientale. 5. Entro sei mesi dalla data di sottoscrizione del verbale di cui al comma 2, il collaudatore deve emettere il certificato di collaudo provvisorio trasmettendolo al Responsabile di cui all’art. 16, comma 4, per l’approvazione da parte del Comune, nonché al RUP nominato dal proponente. 6. Il proponente si impegna espressamente a fornire la massima collaborazione e assistenza al collaudatore in termini di consegna e/o produzione della documentazione richiesta dallo stesso nonché al tempestivo ripristino dei difetti costruttivi riscontrati . 7. In caso di inadempimento dell’impegno di cui al comma che precede il collaudatore dichiara la “non collaudabilità” di tutte o parte delle opere con conseguente escussione della fideiussione ai sensi dell’art. 15, comma 6, lett. b). 8. L’approvazione da parte del Comune del certificato di collaudo comporta la conseguente presa in carico da parte del Comune di tutte le opere realizzate. 9. La presa in carico da parte del Comune delle opere e la loro apertura all’uso pubblico comporterà la contestuale attribuzione allo stesso delle responsabilità della manutenzione delle opere. 10 L’operatore è tenuto, a favore del Comune, per le opere di urbanizzazione, alla garanzia ed agli obblighi disciplinati dagli artt. 1167, 1168 e 1169 c.c.. 20
11. Tutte le aree sulle quali sono state realizzate le opere di urbanizzazione primaria dovranno essere trasferite a titolo gratuito con rogito notarile entro 6 mesi dall’approvazione del certificato di collaudo provvisorio. 12. A tal fine l’operatore edilizio consegna tempestivamente al Comune tutta la documentazione e le certificazioni necessarie, ivi compresi eventuali elaborati grafici e catastali atti a individuare precisamente la localizzazione e qualità delle opere in funzione della diversa destinazione d’uso (strade, parcheggi, verde, cabine elettriche, ecc). 13. Le spese dei frazionamenti e degli atti notarili necessari per la cessione delle aree al Comune vanno poste a carico dell’operatore edilizio. 14. A seguito dell’approvazione di cui al precedente comma 8 e del trasferimento delle opere di urbanizzazione al patrimonio comunale, il Comune autorizza lo svincolo della garanzia di cui all’art. 14. 15. In relazione alla particolare complessità dell’intervento ed alla prevista articolazione funzionale, è facoltà del Comune prendere in consegna stralci funzionali dell’opera eseguita a scomputo, previa acquisizione di apposita dichiarazione del Direttore dei Lavori, del verbale di collaudo parziale. In tal caso la fideiussione di cui al successivo art. 14 viene svincolata proporzionalmente al valore dell’opera presa in consegna. 16. Gli oneri di custodia e manutenzione delle opere competono all’operatore fino al momento in cui le stesse sono trasferite nella proprietà del Comune. ART. 14 - GARANZIE. INADEMPIMENTI. 1. A garanzia dell’esatto adempimento degli obblighi assunti con la stipula della presente convenzione, l’operatore consegna al rappresentante del Comune garanzia fideiussoria rilasciata da_____________con le modalità di cui all’art. 93 del codice di importo pari al valore complessivo delle opere di urbanizzazione che risulta dal progetto definitivo e dunque per complessivi Euro________________________. 2. L’ammontare della fideiussione prestata andrà integrata, se necessario, a seguito della validazione del progetto esecutivo e prima del rilascio del permesso di costruire per la realizzazione delle opere di urbanizzazione, per il valore corrispondente all’eventuale maggior costo delle medesime. 3. La garanzia è prestata per tutte le obbligazioni a contenuto patrimoniale, anche indiretto, connesse all’attuazione della convenzione, comprese a titolo di garanzia di qualsiasi inadempimento che possa arrecare pregiudizio al Comune, sia come ente territoriale sia come autorità che cura il pubblico interesse. 4. La fideiussione ha durata decennale e comunque non inferiore alla durata dei lavori, a far data e con efficacia dalla stipula della presente convenzione, e contiene una clausola di validità protratta fino alla cessione delle opere al Comune; in ogni caso, la garanzia fideiussoria permane fino all’autorizzazione allo svincolo effettuata dal Comune, ai sensi del precedente art. 13, comma 14, a seguito della verifica dell’esatto adempimento degli obblighi assunti dall’operatore con la presente convenzione. Le predette disposizioni devono essere contenute nelle clausole della polizza fideiussoria. 5. Ove l’operatore si renda inadempiente agli obblighi qui assunti, il Comune provvede all’escussione anche parziale della fideiussione secondo le modalità di cui all’art. 15. 6. La garanzia deve includere la possibilità escussione da parte del Comune, in proporzione alla entità delle eventuali inadempienze verificatesi. 21
7. E’ esclusa la possibilità di svincolo progressivo in relazione agli stati di avanzamento lavori. ART. 15 - RESPONSABILITÀ DELL’OPERATORE. SANZIONI 1. La responsabilità in ordine alla progettazione ed esecuzione delle opere oggetto della presente convenzione resta a totale carico dell’operatore. La verifica e validazione dei progetti e delle metodologie esecutive da parte degli Uffici comunali competenti non solleva l’operatore da ogni eventuale responsabilità per fatti che dovessero verificarsi nella fase di realizzazione delle opere. 2. L’operatore si obbliga a tenere indenne il Comune da ogni e qualsiasi azione, pretesa, molestia o altro che possa ad esso derivare da terzi in dipendenza degli obblighi assunti con la presente convenzione, o comunque in diretta dipendenza della convenzione stessa. 3. Tutte le obbligazioni qui assunte dall’operatore, si intendono assunte anche per i suoi aventi causa a qualsiasi titolo. Comunque nei confronti del Comune, l’operatore resta solidalmente obbligato con il proprio avente causa fin tanto che quest’ultimo non fornisca le medesime garanzie fideiussorie. 4. In caso di inosservanza da parte dell’operatore edilizio degli obblighi assunti con la convenzione operano le sanzioni penali e amministrative contenute nel D.P.R. 6.6.2001 n. 380 e ss.mm. 5. Il Comune intima per iscritto al soggetto attuatore di adempiere agli obblighi assunti entro un termine non inferiore a giorni 30. Scaduto tale termine senza che gli attuatori abbiano ottemperato all’ordine di cui al comma precedente, il Comune intima l’esecuzione entro un ulteriore termine di 30 giorni. 6. Il Comune provvederà all’escussione della fideiussione nel caso di: a) mancata ultimazione delle opere di urbanizzazione entro i tempi stabiliti, previa comunicazione scritta di messa in mora dell’operatore; in tal caso la fideiussione verrà escussa per la quota parte corrispondente al costo delle opere non realizzate, quantificato dal Responsabile di cui all’art. 16, comma 4; b) non collaudabilità delle opere di urbanizzazione realizzate; in tal caso la fideiussione verrà escussa, a seguito di inottemperanza da parte dell’operatore edilizio all’invito a provvedere da parte del predetto Responsabile per la quota parte corrispondente al costo delle opere non collaudate, quantificato dal medesimo responsabile; c) inadempienza rispetto a tutti gli altri impegni e obblighi posti in capo all’operatore; in tal caso la fideiussione verrà escussa, a seguito di inottemperanza da parte del soggetto attuatore all’invito a provvedere, per la quota parte corrispondente al costo o valore delle opere o prestazioni, quantificato dal predetto responsabile del procedimento di cui all’art. 16, comma 4. 7. Con la presente convenzione urbanistica il proponente autorizza fin d’ora il Comune a realizzare le opere mancanti o non collaudabili o qualsivoglia intervento previsto e non realizzato, anche su aree del proponente non ancora cedute al Comune ma ricomprese nel perimetro dell’area oggetto d’intervento come certificato dal collaudatore e previa escussione della fideiussione. ART. 16 – ALTA VIGILANZA 1. Il Comune, in ragione delle proprie competenze istituzionali, esercita l’alta vigilanza su tutte le fasi di progettazione, affidamento e realizzazione delle opere di urbanizzazione. 2. In particolare, il Comune rimane titolare del potere di impartire direttive circa gli atti e le procedure da compiere, di sostituire l’operatore in caso di inerzia, di annullare in sede di autotutela di atti illegittimamente posti in essere, ex articolo 21-nonies, e revocare nei casi previsti 22
dall’articolo 21-quinquies della legge n. 241 del 1990 e, più in generale, del potere di revocare l’esercizio dei poteri attribuiti all’operatore mediante la presente convenzione . 3. Il Comune si riserva il diritto di effettuare controlli sul cantiere, anche senza preavviso, al fine di valutare l’andamento dei lavori ed il rispetto dei termini previsti per la realizzazione delle opere di urbanizzazione. 4. Ai fini dell’esercizio delle funzioni di cui ai precedenti commi, il Comune nomina ai sensi della l. n. 241 del 1990 s.m. il responsabile del procedimento per la realizzazione delle opere di urbanizzazione14, il quale esercita, fra l’altro, i seguenti compiti: a) provvede alla trasmissione all’ANAC dei dati relativi all’operatore secondo quanto previsto dal comunicato del Presidente dell’Autorità di vigilanza sui Contratti pubblici in data 21 luglio 2010; b) è competente alla verifica tecnica di cui all’art. 112 del Codice (validazione); c) coordina e acquisisce i pareri dei settori e uffici comunali a vario titolo competenti in merito alle opere di urbanizzazione; d) è il referente nel rapporto con l’operatore edilizio ed in particolare nel rapporto con i professionisti incaricati dall’operatore medesimo per la progettazione esecutiva e la direzione dei lavori; e) fornisce le informazioni e le prescrizioni di dettaglio che si rendessero necessarie durante la realizzazione delle opere, prescrizioni che l’operatore edilizio è tenuto a recepire; f) svolge le funzioni di vigilanza sulla procedura di affidamento dei lavori; g) nomina il collaudatore tecnico in corso d’opera e finale; h) affianca e supporta il collaudatore durante la sua attività, rilascia il nulla osta alla approvazione del certificato di collaudo provvisorio emesso dal collaudatore; i) rilascia al competente settore urbanistico il parere circa il nulla osta allo svincolo delle fideiussioni; j) segnala al responsabile del procedimento urbanistico, durante l’esecuzione dei lavori, eventuali criticità che possono influire sostanzialmente sul rispetto dei tempi fissati dalla convenzione per l’ultimazione delle opere; k) sospende i lavori e ne dà comunicazione al responsabile del procedimento urbanistico in caso di difformità o varianti rispetto al progetto esecutivo eseguite senza formale condivisione e autorizzazione; l) coordina con il settore per il patrimonio l’acquisizione delle aree al patrimonio comunale. ART. 17 – NORMA ANTI MAFIA 1 Le parti si impegnano ad assumere ogni utile iniziativa affinché sia assicurato, all’affidamento dei lavori pubblici e delle forniture di beni e servizi, lo scrupoloso rispetto delle prescrizioni di cautela dettate dalla normativa antimafia, di cui al D.L.vo n. 159/2011. 2 Il Soggetto Attuatore si impegna ad inserire nei bandi per l' affidamento di appalti di opere e lavori pubblici da cui possono derivare le seguenti attività imprenditoriali: - TRASPORTO DI MA TERIALI A DISCARICA • TRASPORTO E SMALTIMENTO DI RIFIUTI; - FORNITURA E TRASPORTO DI TERRA E MATERIALI INERTI; - FORNITURA E TRASPORTO DI CALCESTRUZZO FORNITURA E TRASPORTO DI BITUME; - FORNITURA DI FERRO LAVORATO; 23
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