PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2015/2016

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ISTITUTO PROFESSIONALE INDUSTRIA E ARTIGIANATO

                                    “OSTILIO         RICCI”
       Sede Centrale – Via Salvo D’Acquisto, 71 - 63900 Fermo - Cod. fisc. 81006180442

              Tel. 0734/228829 - www.ipsiafermo.gov.it   e-mail: apri02000q@istruzione.it

PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA
  ANNO SCOLASTICO 2015/2016
INDICE

FINALITA’ DEL POF                                                     Pag. 4

1 – L’IDENTITA’ DELL’ISTITUTO IN RAPPORTO AL TERRITORIO ED ALLA SUA
INTEGRAZIONE CON IL MONDO DEL LAVORO

    •   1.1 L’IDENTITA’ DELL’ISTITUTO                                 Pag. 5

    •   1.2 IL TERRITORIO FERMANO                                     Pag. 9

    •   1.3 L’ENTE PROVINCIA                                          Pag. 10

    •   1.4 LA DOMANDA DI LAVORO DELLE IMPRESE NELLA PROVINCIA    Pag. 11
        DI FERMO
    •   1.5 UNA SCUOLA IN RAPPORTO AL SUO TERRITORIO: UN’EFFICACE Pag. 16
        COLLOCAZIONE NEL MONDO DEL LAVORO
    •   1.6 PROMOZIONE UMANA E SOCIALE                            Pag. 20

    •   1.7 LA DISPERSIONE SCOLASTICA                                 Pag. 20

2 - L'OFFERTA FORMATIVA DELL'ISTITUTO “I.P.S.I.A. “O . RICCI”

    •   2.1   PERCORSI DI STUDIO                                      Pag. 22

    •   2.2   ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI                        Pag. 23

    •   2.3   QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI                 Pag. 24

    •   2.3   CALENDARIO ANNO SCOLASTICO 2015-2016                    Pag. 27

    •   2.4 L'ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO NELL'ANNO SCOLASTICO         Pag. 28
        2015-2016

3 - RISORSE UMANE E MATERIALI DELL'ISTITUTO “I.P.S.I.A. “O . RICCI”

    •   3.1 NUMERO ALUNNI DAL 1999 AD OGGI                            Pag. 29

    •   3.2 LE RISORSE UMANE DELL'ISTITUTO                            Pag. 29

    •   3.3 ORGANIGRAMMA DELL'ISTITUTO                                Pag. 30

    •   3.4 FUNZIONI STRUMENTALI E MANSIONARIO                        Pag. 31

    •   3.5 LE RISORSE MATERIALI                                      Pag. 35

    •   3.6 CARTA DEI SERVIZI E REGOLAMENTO D'ISTITUTO                Pag. 36

    •   3.7 PIANO DELLE ATTIVITA’COLLEGIALI                           Pag. 36

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4. PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA

    •   4.1 FASI DELLA PROGETTAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA                Pag. 38

    •   4.2 FUNZIONI DEGLI ORGANI DELLA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E Pag. 39
        DIDATTICA
    •   4.3 VERIFICA DELLA PROGRAMMAZIONE                          Pag. 40

    •   4.4   ESEMPI DI GRIGLIA DI VALUTAZIONE                            Pag. 42

    •   4.5 CRITERI DI PROMOZIONE O NON PROMOZIONE DELIBERATI DAL Pag. 43
        COLLEGIO DOCENTI
    •   4.6 METODOLOGIE D’INSEGNAMENTO                            Pag. 44

    •   4.7   LE UNITA’ DI APPRENDIMENTO                                  Pag. 45

    •   4.8   ALUNNI CON CERTIFICAZIONE HANDICAP                          Pag. 46

    •   4.8   PIANO ANNUALE D’INCLUSIONE                                  Pag. 50

    •   4.9   RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA                                    Pag. 57

AREA DI PROGETTO: ATTIVITA' E PROGETTI PER L'ANNO SCOLASTICO
2015/2016

    •   5.1   I PROGETTI                                                  Pag. 59

IL P.O.F. 2015 – 2016 ALLA LUCE DEL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE

    •   6.1   ESITI DEL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE                       Pag. 75

    •   6.2   IL PIANO DI MIGLIORAMENTO PER L’ANNO SCOLASTICO 2015-2016   Pag. 76

    •   6.3 VALUTAZIONE PERIODICA DELLO STATO DI AVANZAMENTO DEL          Pag. 78
        PDM

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FINALITÀ DEL POF

Il Piano dell'offerta formativa, è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e
progettuale dell’Istituto.
In esso vengono illustrate le scelte pedagogiche, organizzative e gestionali della scuola, la
progettazione curricolare ed extracurricolare, gli obiettivi generali relativi alle attività didattiche e le
risorse previste per realizzarli che la scuola adotta nell'ambito della propria autonomia.

In particolare si occupa:

    •   dell'organizzazione dell'Istituto
    •   delle risorse umane e didattiche
    •   delle possibilità di opzione offerte agli studenti e alle famiglie
    •   delle azioni di continuità, orientamento, sostegno e recupero corrispondenti alle esigenze
        degli alunni concretamente rilevate
    •   dell'articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina e attività
    •   delle modalità e dei criteri per la valutazione degli alunni
    •   dell'organizzazione adottata per la realizzazione degli obiettivi generali e specifici
        dell'azione didattica

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1    L'IDENTITA' DELL'ISTITUTO IN RAPPORTO AL TERRITORIO ED ALLA
                           SUA INTEGRAZIONE CON IL MONDO DEL LAVORO

1.1 L'IDENTITA' DELL'ISTITUTO
Gli elementi distintivi che caratterizzano l’Istruzione Professionale rispetto agli altri indirizzi di
studio del sistema dell’istruzione secondaria superiore sono: la particolare integrazione con il
territorio e le sue filiere produttive, la flessibilità dei percorsi formativi in funzione del progetto di
sviluppo locale nell’ambito di un sistema regionale integrato “istruzione-formazione” che, oltre ad
un diploma quinquennale, offre la possibilità del conseguimento di una qualificazione triennale o
quadriennale con l’acquisizione di titoli spendibili sul mercato del lavoro.
 Il sistema integrato Istruzione-Formazione Professionale. A partire dalla riforma del Titolo V
della Costituzione si è avviato un percorso di radicale trasformazione del sistema dell'Istruzione e
della formazione professionale strettamente intrecciato con il riordino del sistema dell'Istruzione
pubblica e con le problematiche connesse all'assolvimento dell'obbligo scolastico. Un percorso
normativo lungo e complesso che da un lato ha visto confermare il carattere statale degli Istituti
Professionali, attribuendo loro la competenza di erogare diplomi quinquennali, dall'altro ha
ridefinito contenuti e competenze riguardo percorsi triennali e quadriennali di qualificazione
professionale. In sostanza, mentre in precedenza l'obbligo di istruzione ed i titoli
professionalizzanti intermedi erano di stretta pertinenza del sistema scolastico, dopo una serie di
accordi quadro nazionali e regionali stipulati nel 2003 allo scopo di avviare percorsi sperimentali,
nell’Aprile del 2010, con un ulteriore accordo tra Ministero dell'istruzione e della ricerca, il Ministero
del lavoro e delle politiche sociali e le Regioni, si è pervenuti a definire "percorsi di istruzione e
formazione professionale a norma dell'art.27, comma 2, del decreto legislativo 17 ottobre 2005,
n.226" di competenza regionale. Percorsi relativi a 21 figure professionali di qualifica triennale e 21
di diploma quadriennale con relativi standard, a conclusione dei quali i frequentanti potranno
conseguire un titolo professionale immediatamente spendibile nel mondo del lavoro. I relativi corsi
si svolgono presso le Istituzioni scolastiche statali o altri enti accreditati, che raccolgono le
iscrizioni e mettono a disposizione, in regime di convenzione e nel rispetto del regolamento
dell'autonomia scolastica, strutture, personale e organizzazione. La progettazione di dettaglio dei
corsi, che utilizza ampi spazi di flessibilità curricolare previsti dalla normativa è curata
congiuntamente dalle istituzioni scolastiche e dalle strutture regionali. Il primo anno dei percorsi
sperimentali, inoltre, è prevalentemente contraddistinto da attività di accoglienza, orientamento e
riorientamento, rinforzo e recupero delle competenze, in modo da garantire consapevolezza e
approfondimento delle scelte individuali circa le fasi successive del percorso formativo.
L’identità degli istituti professionali I percorsi formativi quinquennali finalizzati al conseguimento
di un titolo di studio, delineati con il riordino degli istituti professionali, sono fondati su una solida
base di istruzione generale e tecnico-professionale riferita a filiere produttive di rilevanza nazionale
che a livello locale possono assumere connotazioni specifiche. I nuovi istituti professionali sono
caratterizzati da un riferimento prioritario ai grandi settori in cui si articola il sistema economico
nazionale, contraddistinti da applicazioni tecnologiche e organizzative che, in relazione alla filiera
di riferimento, possono essere declinate in base alla vocazione del territorio, ai progetti di sviluppo
locale e ai relativi fabbisogni formativi. Gli obiettivi formativi sono pertanto finalizzati all’uso di
tecnologie e metodologie tipiche dei diversi contesti applicativi; alla capacità di rispondere
efficacemente alla crescente domanda di personalizzazione dei prodotti e dei servizi, che è alla
base del successo di molte piccole e medie imprese del made in Italy; ad una cultura del lavoro
che si fonda sull’interazione con i sistemi produttivi territoriali e che richiede l’acquisizione di una
base di apprendimento polivalente, scientifica, tecnologica ed economica.
L’integrazione con il territorio e il mondo produttivo non è solo un metodo di lavoro, è un fattore
imprescindibile che guida l’elaborazione del piano dell’offerta formativa degli istituti professionali.
Gli Istituti ponendosi come “scuole dell’innovazione territoriale”, sono orientati permanentemente al
cambiamento e, allo stesso tempo, a favorire attitudini all’auto-apprendimento, al lavoro di gruppo
e alla formazione continua. In questo quadro, orientato al raggiungimento delle competenze
richieste dal mondo del lavoro e delle professioni, l’istruzione professionale punta particolarmente
sul coinvolgimento e la motivazione all’apprendimento degli studenti. Ciò attraverso l’utilizzo di

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metodi induttivi, di metodologie partecipative, un’intensa e diffusa didattica di laboratorio, estesa
anche alle discipline dell’area di istruzione generale. A tale scopo assumono un valore strategico
l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, il ricorso a metodologie progettuali
e alle opportunità offerte dall’alternanza scuola-lavoro per sviluppare il rapporto col territorio e
utilizzare a fini formativi le risorse disponibili. Gli istituti professionali sono in sostanza,
un’articolazione dell’area dell’istruzione tecnico-professionale considerata, nel suo complesso,
come un laboratorio di innovazione e di costruzione del futuro, soprattutto a servizio delle comunità
locali, capace di trasmettere ai giovani la curiosità, il fascino dell’immaginazione e il gusto della
ricerca, del costruire insieme dei prodotti, di proiettare nel futuro il proprio impegno professionale
per una piena realizzazione sul piano culturale, umano e sociale.
 Il profilo educativo, culturale e professionale I percorsi degli istituti professionali si
caratterizzano, come già detto, per l’integrazione tra una solida base di istruzione generale e la
cultura professionale che consente agli studenti di sviluppare i saperi e le competenze necessari
ad assumere ruoli tecnici operativi nei settori produttivi e di servizio di riferimento, considerati nella
loro dimensione sistemica. Nella progettazione dei percorsi dell' IPSIA O. Ricci assumono
particolare importanza le esperienze di raccordo tra scuola e mondo del lavoro, quali visite
aziendali, stage, tirocini, alternanza scuola lavoro che consentono di facilitare il collegamento con il
territorio e personalizzare l’apprendimento mediante l’inserimento degli studenti in contesti
operativi reali. L’esigenza di evitare la sovrapposizione con i percorsi degli altri ordini dell’istruzione
secondaria superiore ha ricondotto l’insieme delle proposte formative degli istituti professionali a
due settori e sei indirizzi, che fanno riferimento a filiere produttive di rilevanza nazionale. Le
discipline dell’area di indirizzo, presenti in misura consistente fin dal primo biennio, si fondano su
metodologie laboratoriali che favoriscono l’acquisizione di strumenti concettuali e di procedure
funzionali a preparare ad una maggiore interazione con il mondo del lavoro e delle professioni da
sviluppare nel triennio. L’acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza previste a
conclusione dell’obbligo di istruzione consentono di arricchire la cultura di base dello studente e di
accrescere il suo valore anche in termini di occupabilità. Nel successivo triennio gli indirizzi si
articolano ulteriormente in opzioni finalizzate a rispondere alle esigenze di una formazione mirata a
specifiche richieste del tessuto produttivo locale. I percorsi degli istituti professionali sono
caratterizzati da saperi e competenze riferiti soprattutto agli insegnamenti di lingua e letteratura
italiana, lingua inglese, matematica, storia e scienze, che hanno già trovato un primo
consolidamento degli aspetti comuni nelle indicazioni nazionali riguardanti l’obbligo di istruzione
(D.M. n.139/07).
 Autonomia e flessibilità Il rilancio dell’istruzione professionale si basa, sul piano organizzativo e
analogamente all’istruzione tecnica, su due strumenti, l’autonomia e la flessibilità, che consentono
di declinare l’offerta formativa per rispondere efficacemente alla molteplicità degli interessi e delle
aspirazioni dei giovani e alle esigenze del territorio, del mondo produttivo e delle professioni.
Inoltre, per arricchire l’offerta formativa della scuola e disporre di competenze specialistiche non
presenti nell’istituto, le scuole stipulano contratti d’opera con esperti del mondo del lavoro e delle
professioni, che abbiano una specifica e documentata esperienza professionale maturata nel
settore di riferimento.
 Il raccordo tra l’area di istruzione generale e l’area di indirizzo. L’identità degli istituti
professionali, in linea con le indicazioni dell’Unione europea, è connotata come già detto da una
solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico, acquisita attraverso saperi e competenze
sia dell’area di istruzione generale sia dell’area di indirizzo. L’area di istruzione generale comune a
tutti i percorsi ha l’obiettivo di fornire ai giovani - a partire dal rafforzamento degli assi culturali che
caratterizzano l’obbligo d’istruzione - una preparazione adeguata su cui innestare conoscenze
teoriche e applicative nonché abilità cognitive proprie dell’area di indirizzo. Per comprendere il
rapporto fra area di istruzione generale e area di indirizzo occorre aver presente, anzitutto, che tali
aree non sono nettamente separabili, pur avendo una loro specificità, per le seguenti motivazioni:
- la cultura generale, necessaria alla formazione delle persone e dei cittadini, include una forte
attenzione ai temi del lavoro e delle tecnologie;
- una moderna concezione della professionalità richiede, oltre al possesso delle competenze
tecniche, competenze comunicative e relazionali e di saper collegare la cultura tecnica alle altre

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culture, saper riflettere sulla natura del proprio lavoro, saper valutare il valore e le conseguenze
dell’uso delle tecnologie nella società.
Il peso dell’area di istruzione generale è maggiore nel primo biennio ove, in raccordo con l’area di
indirizzo, esplica una funzione orientativa in vista delle scelte future, mentre decresce nel secondo
biennio e nel quinto anno, dove svolge una funzione formativa, più legata a contesti specialistici,
per consentire, nell’ultimo anno, una scelta responsabile per l’inserimento nel mondo del lavoro o il
prosieguo degli studi. Nel primo biennio, i risultati di apprendimento dell’area di istruzione generale
sono in linea di continuità con gli assi culturali (dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico e
storico-sociale) dell’obbligo di istruzione e si caratterizzano per il collegamento con le discipline di
indirizzo. La presenza di saperi scientifici e tecnologici, tra loro interagenti, permette, infatti, un più
solido rapporto, nel metodo e nei contenuti, tra scienza, tecnologia e cultura umanistica.
 Il laboratorio come metodologia di apprendimento Il laboratorio è concepito, nei nuovi
ordinamenti dell’istruzione professionale, non solo come il luogo nel quale gli studenti mettono in
pratica quanto hanno appreso a livello teorico attraverso la sperimentazione di protocolli
standardizzati, tipici delle discipline scientifiche, ma soprattutto come una metodologia didattica
che coinvolge tutte le discipline, in quanto facilita la personalizzazione del processo di
insegnamento/apprendimento e consente agli studenti di acquisire il “sapere” attraverso il “fare”,
dando forza all’idea che la scuola è il posto in cui si “impara ad imparare” per tutta la vita. Tutte le
discipline possono, quindi, giovarsi di momenti laboratoriali, in quanto tutte le aule possono
diventare laboratori. Il lavoro in laboratorio e le attività ad esso connesse sono particolarmente
importanti perché consentono di attivare processi didattici in cui gli allievi diventano protagonisti e
superano l’atteggiamento di passività e di estraneità che caratterizza spesso il loro atteggiamento
di fronte alle lezioni frontali.
L’impianto generale dei nuovi ordinamenti richiede che l’attività laboratoriale venga integrata nelle
discipline sulla base di progetti didattici multidisciplinari orientati all’acquisizione di competenze. I
nuovi ordinamenti degli istituti professionali offrono, quindi, occasioni per valorizzare i diversi stili
cognitivi, in una rinnovata relazione tra discipline teoriche ed attività di laboratorio che aiuti lo
studente, attraverso un processo induttivo, a connettere il sapere acquisito in contesti applicativi al
sapere astratto basato su concetti generali e riproducibile nella più ampia generalità dei contesti.
Tirocini, stage ed esperienze condotte con la metodologia dell’“impresa formativa simulata” sono
strumenti molto importanti per far acquisire allo studente competenze utili per l’orientamento e per
l’occupabilità. Collegato al laboratorio e alla laboratorialità, il rapporto con il lavoro costituisce un
pilastro essenziale del riordino dei professionali. Le attività di stage e i tirocini formativi,
opportunamente progettati, offrono agli studenti la possibilità di osservare personalmente la realtà
lavorativa del territorio, traendo informazioni e imparando ad elaborare il proprio progetto di vita.
La conoscenza dell’ambiente e del territorio. La consapevolezza delle connessioni tra aspetti
geografici e strutture demografiche, economiche, sociali e culturali, il confronto tra le tradizioni
culturali locali e internazionali, l’uso di strumenti tecnologici a tutela dell’ambiente e del territorio,
rafforzano la cultura dello studente, lo pongono nelle condizioni di inserirsi nei contesti
professionali con autonomia e responsabilità e favoriscono la mobilità anche in contesti globali. Il
discorso geografico s'inquadra fondamentalmente in una visione sistemica e d'insieme, nella quale
confluiscono varie componenti che afferiscono a discipline diverse. Nel primo biennio, in
particolare, si tende ad offrire allo studente la possibilità di confrontarsi con i concetti di base
sull’organizzazione territoriale e con un’adeguata documentazione, sul territorio e nel territorio, allo
scopo di favorire il dialogo con il mondo esterno, anche attraverso attività mirate e consente
l’utilizzo dei vari linguaggi (grafico, numerico, visivo spaziale, sociale, ecc.) in una ricomposizione
unitaria dei saperi.
Laboratori tecnologici ed esercitazioni. La disciplina “Laboratori tecnologici ed esercitazioni” è
incentrata sul laboratorio e sulle esercitazioni pratiche, con riferimento alle filiere produttive di
interesse. Le sue caratterizzazioni sono, però, strettamente correlate ai processi produttivi studiati
negli indirizzi, da cui attinge contenuti, metodi e profili organizzativi. Si rimette, in tal modo, al
centro della preparazione alla professione il valore formativo e umanistico del lavoro, della
manualità, dello stretto e fondamentale rapporto tra conoscenze teoriche ed applicazioni pratiche
assumendo, in modo essenziale nella progettazione didattica, il riferimento ai contesti reali del

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territorio e, in generale, al settore produttivo e alla filiera di appartenenza.
Il preciso riferimento al reale contesto produttivo d’interesse permette di:
• padroneggiare l’uso degli strumenti, delle tecniche e dei linguaggi caratteristici delle filiere,
• affrontarne e risolverne gradualmente le problematiche principali,
• analizzarne i processi produttivi/organizzativi e realizzare oggetti tecnici o intervenire su di essi o
sulla relativa produzione,
Queste caratteristiche pongono la disciplina in una particolare relazione con tutti gli altri
insegnamenti, sia con quelli dell’area di indirizzo sia con quelli dell’area generale, con i quali sono
condivisi, in modo essenziale, anche i risultati di apprendimento. Si realizza così un contesto
educativo teso a reintrodurre, nell’istruzione, una autentica cultura del lavoro, fatta di
professionalità e laboratorialità, dove si “impara lavorando e facendo”, ci si introduce alla
costruzione di prodotti ed alla organizzazione di servizi portatori di “valore” e tali da saperli
consegnare a chi li deve saper apprezzare.
A riguardo possono costituire strumenti molto importanti:
• la realizzazione di prodotti e servizi a carattere esemplare e sempre più complessi lungo il
quinquennio, in relazione ad esigenze sempre più concrete di committenza esterna,
particolarmente significativa per il percorso formativo;
• la metodologia dell’alternanza e della scuola-lavoro;
• lo studio di casi, delle tecniche di progettazione, degli strumenti di realizzazione, dei principali
impianti di settore, delle diverse forme di organizzazione produttiva e manutentiva;
• la simulazione di impresa in stretta collaborazione con soggetti economici esterni.

L’ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO L'alternanza scuola-lavoro è una modalità didattico-
formativa trasversale a tutti i canali del sistema scolastico-formativo (sistema dei licei,
dell’istruzione e della formazione professionale) e si rivolge a studenti che abbiano compiuto i 15
anni di età. Regolamentata dal decreto legislativo n. 77/2005, attuativo dell'art. 4 della legge n.
53/2003 di riforma del sistema scolastico, l’alternanza scuola-lavoro si propone di orientare e
sostenere un ingresso consapevole degli allievi nella realtà lavorativa, mediante l’acquisizione di
competenze spendibili nel mercato del lavoro. I percorsi in alternanza hanno una struttura flessibile
e si articolano in periodi di formazione in aula e periodi di apprendimento mediante esperienze di
lavoro, attuate sulla base di convenzioni. I periodi di apprendimento in alternanza fanno parte
integrante dei percorsi formativi personalizzati volti alla realizzazione del profilo educativo,
culturale e professionale del corso di studi. I periodi di apprendimento mediante esperienze di
lavoro sono articolati secondo criteri di gradualità (Art. 4 D.lgs 77/05). Questa innovativa
metodologia didattica costituisce, uno strumento importante per: avvicinare i giovani al mondo del
lavoro, offrendo loro l’opportunità di ampliare conoscenze ed esperienze per rispondere meglio alle
esigenze della società contemporanea e sostenere la competitività del nostro Paese favorire il
raccordo tra mondo della scuola e mondo del lavoro e in ultima analisi contribuire allo sviluppo
economico-sociale e culturale del territorio. Per gli Istituti Professionali l’alternanza scuola lavoro
rappresenta specificamente una metodologia a carattere ordinario, tramite la quale, come
affermato nelle Linee guida nazionali “sviluppare il rapporto col territorio e utilizzare a fini formativi
le risorse disponibili”. Essa consente di attuare una pluralità di soluzioni didattiche per facilitare il
collegamento con il territorio e personalizzare l’apprendimento mediante l’inserimento degli
studenti in contesti operativi reali.
Per i percorsi che prevedono una qualifica triennale il cammino prevede le seguenti tappe:
- nel primo anno si da la priorità ad incontri con testimoni e visite aziendali al fine di realizzare una
sorta di dossier del settore e della figura professionale, così che gli studenti possano avere una più
precisa e concreta visione della realtà di riferimento della propria scelta del percorso degli studi;
- nel secondo anno è previsto invece un inserimento in azienda nelle modalità dell’affiancamento

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così che lo studente possa comprendere la vita reale dell’organizzazione di lavoro non solo tramite
osservazione, ma anche assumendo compiti operativi puntuali;
- nel terzo anno lo studente viene inserito in uno specifico contesto di lavoro nel quale svolgere
compiti veramente qualificanti.
Per i percorsi di diploma professionale, fatto salva l’integrazione con i percorsi triennali, il cammino
prevede le seguenti tappe:
- nel primo biennio si programmano attività (incontri con testimoni, visite dirette, studi di casi,
ricerche) che consentano agli studenti di approfondire la conoscenza del settore, le aziende,
l’organizzazione ed i processi di lavoro, le figure professionali le tecnologie utilizzate, i mercati);
- nel secondo biennio si propongono attività collocate nel cuore dei processi di lavoro (sicurezza,
processi produttivi e di servizio, progettazione, diagnostica, verifiche della qualità…) tramite
affiancamento, assunzione di compiti operativi, fino alla realizzazione di veri e propri project work
effettuati in stretto accordo con le aziende;
    –   nel quinto anno si prevede di completare il project work e nel contempo confezionare il
        dossier finale unitario dell’intero percorso di alternanza da portare all’esame come evidenza
        della propria preparazione professionale.

1.2 IL TERRITORIO FERMANO
La Provincia di Fermo è una realtà piccola composta da 40 comuni (33 dei quali con una
popolazione inferiore ai 5000 abitanti) concentrati su una superficie di meno di 900 kmq con circa
175.000 abitanti complessivi. Un territorio circoscritto ma con uno spiccato senso di appartenenza
e un’identità forte dovuta a un tessuto socio – economico con una prevalente vocazione artigianale
di cui sono rappresentativi i distretti delle piccole imprese, tra i quali emergono quello calzaturiero
(il più grande in Europa) e quello del cappello. Dalla realtà mezzadrile agricola alla bottega
artigiana a conduzione familiare si è sviluppato a partire dagli anni ’60 un sistema diffuso di piccole
e medie imprese manifatturiere caratterizzate da un’alta specializzazione e da produzioni di
altissima qualità, riconosciute ed apprezzate in tutto il mondo. Ad oggi sono attive sul territorio oltre
20.000 imprese, di cui circa 8.000 del comparto manifatturiero, cifra rilevante se confrontata con la
dimensione e la popolazione relativamente piccole del territorio, per un rapporto di quasi 1 impresa
ogni 10 abitanti. L’altra grande eccellenza del Fermano è la produzione agricola che si concentra
soprattutto nella Valdaso e nelle aree montane, anch’essa capace di distinguersi per qualità e
varietà di specie autoctone coltivate e per i prodotti molto apprezzati in particolare dai turisti,
anch’essi in crescita nel nostro territorio. La frutta, il vino e i tartufi sono le eccellenze che meglio
rappresentano il Fermano a tavola e costituiscono un biglietto da visita importante per i visitatori.
Inoltre, il Fermano vanta, come anche altri territori delle Marche, un tasso di longevità molto
elevato che conferma il livello di qualità della vita tra i più alti del nostro paese, come riporta la
recente indagine del Sole24Ore sul BIL, il “Benessere Interno Lordo” che, nella valutazione della
ricchezza di un territorio, tiene conto oltre che degli indici economici anche di quelli legati allo
sviluppo di reti sociali e culturali.

I Comuni della provincia:
1. Altidona                 2. Amandola                3. Belmonte Piceno        4. Campofilone
5. Falerone                 6. Fermo                   7. Francavilla d'Ete      8. Grottazzolina
9. Lapedona                 10. Magliano di Tenna      11. Massa Fermana         12. Monsampietro Morico
13. Montappone              14. Monte Giberto          15. Monte Rinaldo         16. Monte San Pietrangeli
                                                                                 20. Montefalcone
17. Monte Urano             18. Monte Vidon Combatte   19. Monte Vidon Corrado
                                                                                     Appennino
21. Montefortino            22. Montegiorgio           23. Montegranaro          24. Monteleone di Fermo
25. Montelparo              26. Monterubbiano          27. Montottone            28. Moresco

9
29. Ortezzano                30. Pedaso                 31. Petritoli            32. Ponzano di Fermo
33. Porto San Giorgio        34. Porto Sant'Elpidio     35. Rapagnano            36. Sant'Elpidio a Mare
37. Santa    Vittoria   in
                             38. Servigliano            39. Smerillo             40. Torre San Patrizio
    Matenano

1.3 L’ENTE PROVINCIA
La Provincia di Fermo è una realtà che sta muovendo i primi passi:, si è già dotata di uno statuto,
ha attivato diversi servizi essenziali per la comunità e ha già incontrato tutti i Comuni del territorio
per ascoltarli e sentire dagli amministratori locali quali sono i problemi più importanti e le soluzioni
da poter attivare insieme in vista dell’approvazione del primo bilancio autonomo relativo
all’annualità 2010.
Tra gli obiettivi principali dell’Amministrazione Provinciale di Fermo c’è, oltre a quello di garantire la
piena efficienza per quanto riguarda le materie di competenza previste dall’art. 19 del TUEL, quello
di diventare un punto di riferimento importante per il territorio coordinando l’attività di
programmazione territoriale insieme agli Enti Locali e agli operatori economici, svolgendo un ruolo
di facilitazione all’accesso delle risorse e incentivando le sinergie tra pubblico e privato.
Altra priorità è il lavoro, quello delle maestranze e dei piccoli imprenditori soprattutto, in difficoltà in
questo periodo di crisi e danneggiati da un sistema economico che non aiuta (e non premia) le
piccole imprese, pur rappresentando la vera linfa dello sviluppo per il sistema Italia. Legate a
doppio filo con le politiche occupazionali ci sono quelle per la formazione professionale su cui
puntare per innovare e dare nuove competenze ai settori che hanno bisogno di una riconversione
produttiva e allo stesso tempo riuscire a soddisfare il fabbisogno di saperi specialistici delle
imprese.
Altro tema strategico è la valorizzazione delle eccellenze locali, dall’enogastronomia ai prodotti
manifatturieri, da veicolare all’interno dei circuiti di promozione nazionali e internazionali per
migliorare l’attrattività turistica e fornire prospettive per la creazione di nuova impresa.
L’agricoltura praticata con metodi naturali e i prodotti biologici sono da considerare come una delle
più importanti opportunità di sviluppo cui andare incontro, anche per supportare il settore agricolo
oggi in crisi, in particolar modo incentivando le attività dei circuiti di riscoperta delle colture dei
saperi tradizionali, già presenti e attivi sul territorio. Dalla riscoperta delle risorse della terra e dalla
valorizzazione del paesaggio come fattore culturale e identitario nascono anche le opportunità per
innovare il settore turistico, attraverso la creazione di itinerari capaci di coinvolgere il visitatore in
un’esperienza completa dal punto di vista sensoriale e intellettuale.
C’è poi la scuola, istituzione fondamentale per consentire ad una società di svilupparsi
pienamente, per la quale la Provincia ha già predisposto il Piano di Dimensionamento individuando
il fabbisogno di spazi e di opere di ampliamento per quanto riguarda gli edifici scolastici provinciali
e supportando i piccoli comuni nella la localizzazione di aree strategiche per la nascita dei poli
scolastici, necessari a contrastare lo spopolamento dovuto al taglio e accorpamento delle classi.

10
1.4 LA DOMANDA DI LAVORO DELLE IMPRESE NELLA PROVINCIA DI FERMO
(II TRIMESTRE 2013)

Le previsioni dell’offerta di lavoro nella Provincia di Fermo forniti da UNIONCAMERE sulla base
del monitoraggio trimestrale del Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior 2014 indicano
le assunzioni previste dalle imprese con riferimento alle professioni più richieste ed alle principali
caratteristiche:

Assunzioni previste dalle imprese nel 2014 per grandi gruppi professionali, professioni più
richieste di ciascun gruppo e principali caratteristiche

Provincia di Fermo

                                                                                                   di cui (valori %)

                                                                                                               ritenuti
                                                                                                                adatti

                                                                      Assunzioni                              giovani in  con
                                                                                                                usci-    neces-
                                                                       previste                    con
                                                                                           di                 ta dal           sità di
                                                                       nel 2014         difficile esperienza sistema            for-

                                                                        (v.a.)*         reperim. di lavoro formativo mazione

TOTALE                                                                     1.740           18,8       60,5          49,1          63,4

1. Dirigenti                                                                       --         --         --               --             --

2. Professioni intellettuali,
scientifiche e di elevata
specializzazione                                                                  20          --         --               --             --

3. Professioni tecniche                                                      170           26,9       77,8          52,0          71,9

                                Professioni tecniche in attività
                                organizzative, amministrative,
33                              finanziarie e commerciali                    100           39,4       88,5          59,6          79,8

                                Professioni tecniche in campo
                                scientifico, ingegneristico e della
31                              produzione                                        40        5,7          --               --      80,0

11
Professioni tecniche nei servizi
34                             pubblici e alle persone                       30     0,0     --     --     --

                               Altre professioni                              --     --     --     --     --

4. Professioni esecutive nel
lavoro d'ufficio                                                            220    20,3   56,3   69,4   73,9

                               Impiegati addetti alle funzioni di
41                             segreteria e alle macchine da ufficio        160    25,8   59,5   66,9   79,1

                               Impiegati addetti ai movimenti di
42                             denaro e all'assistenza clienti               40     2,3   43,2   77,3   52,3

                               Altre professioni                              --     --     --     --     --

5. Professioni qualificate
nelle attività commerciali e
nei servizi                                                                 410      --   74,8   37,8   41,2

                               Professioni qualificate nelle attività
52                             ricettive e della ristorazione               230     2,6   78,9   32,9   24,6

                               Professioni qualificate nelle attività
51                             commerciali                                  110     5,5   55,5   56,4   64,5

                               Professioni qualificate nei servizi
                               culturali, di sicurezza, di pulizia e alla
54                             persona                                       60     0,0   91,2   28,1   52,6

                               Altre professioni                              --     --     --     --     --

6. Artigiani, operai
specializzati e agricoltori                                                 440    37,5   75,2   28,5   62,8

                               Artigiani e operai specializ.
                               nell'ind.alimentare, legno, tess.-
65                             abbigl.cuoio e spettacolo                    330    48,0   75,1   21,9   69,0

                               Artigiani e operai specializzati
                               dell’industria estrattiva, edilizia e
61                             manutenz. edifici                             60     1,8   89,3   75,0   19,6

                               Artigiani, operai
                               metalmecc.specializzati, install.e
62                             manut. attrezz.elettriche e elettron.         30     6,1     --   21,2     --

                               Altre professioni                              --     --     --     --     --

7. Conduttori di impianti e                                                 200    25,0   57,1   44,9   68,9
operai di macchinari fissi e

12
mobili

                              Operai semiqualificati di macchin.
                              fissi per la lavoraz. in serie e addetti
72                            al montaggio                                      130      34,4              43,5         61,8     90,1

                              Conduttori di veicoli, di macchinari
74                            mobili e di sollevamento                           60       7,1              82,1         12,5     30,4

                              Altre professioni                                    --          --             --           --          --

8. Professioni non
qualificate                                                                     290            --          13,3         83,9     78,0

                              Professioni non qualificate nel
81                            commercio e nei servizi                           280       2,9              12,0         86,5     78,9

                              Altre professioni                                    --          --             --           --          --

* Valori assoluti arrotondati alle decine. A causa di questi arrotondamenti, i totali possono non coincidere con la somma
dei singoli valori.

Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2014

Dalla tabella seguente invece si evidenzia l’utilità di una formazione professionale (o diploma
professionale) per potere avere maggiori opportunità occupazionali.

Assunzioni previste dalle imprese nel 2014 secondo il livello di istruzione segnalato, la
durata di esperienza specifica richiesta e il livello formativo equivalente

Provincia di Fermo

                                          Assunzioni
                                                              Esperienza richiesta dalle imprese (%)                   Assunzioni
                                          previste nel
                                                                                                                       previste nel
                                            2014 per
                                            livello di                                        di cui                  2014 per livello
                                                              Assunzioni
                                           istruzione                                                                   formativo
                                           segnalato        con esperienza      1-2 anni di         oltre 2 anni di    equivalente

                                          (v.a.)*   (%)         specifica       esperienza           esperienza        (v.a.)*   (%)

TOTALE                                     1.740    100,0                60,5           35,5                   25,0     1.740    100,0

13
Livello universitario                     80      4,8   59,0   15,7   43,4    90      5,2

- di cui laurea specialistica             30      2,0     --     --     --   (nd)    (nd)

- di cui laurea triennale                 20      1,1     --     --     --   (nd)    (nd)

- di cui laurea non specificata           30      1,7   72,4     --     --   (nd)    (nd)

Livello secondario - Diploma              690    39,4   71,7   44,3   27,4   740     42,4

- di cui specializzazione post-diploma    70      3,9   32,4     --     --   510    29,5

Qualifica di formazione prof. o diploma
prof.                                     210    12,1   62,9   56,2    6,7   530     30,5

Nessuna formazione specifica              760    43,8   49,9   24,0   25,9   380     21,9

di cui INDUSTRIA                          830   100,0   71,8   32,5   39,3   830    100,0

Livello universitario                     40      4,6   65,8    7,9   57,9    40      4,7

- di cui laurea specialistica              --      --     --     --     --   (nd)    (nd)

- di cui laurea triennale                  --      --     --     --     --   (nd)    (nd)

- di cui laurea non specificata            --      --     --     --     --   (nd)    (nd)

Livello secondario - Diploma              340    40,6   83,9   42,3   41,7   350     41,8

- di cui specializzazione post-diploma     --      --     --     --     --   290    35,3

14
Qualifica di formazione prof. o diploma
prof.                                       110     12,7             53,3            49,5              3,8    330     39,3

Nessuna formazione specifica                350     42,1             66,4            20,7            45,7     120     14,1

di cui SERVIZI                              910    100,0             50,2            38,2            12,0     910    100,0

Livello universitario                        50      4,9             53,3               --              --     50      5,6

- di cui laurea specialistica                30      2,7             48,0           16,0             32,0     (nd)    (nd)

- di cui laurea triennale                     --      --                --             --               --    (nd)    (nd)

- di cui laurea non specificata              20      2,6             70,8           12,5             58,3     (nd)    (nd)

Livello secondario - Diploma                350     38,3             60,0            46,3            13,7     390     42,9

- di cui specializzazione post-diploma       50      5,4             42,9              --               --    220     24,3

Qualifica di formazione prof. o diploma
prof.                                       110     11,5             72,4            62,9              9,5    210     22,5

Nessuna formazione specifica                410     45,3             36,0            26,8              9,2    270     29,0

* Valori assoluti arrotondati alle decine. A causa di questi arrotondamenti, i totali possono non coincidere con la somma
dei singoli valori. (nd) Valore non disponibile

Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2014

15
1.5 UNA SCUOLA IN RAPPORTO AL SUO TERRITORIO: UN’EFFICACE COLLOCAZIONE
NEL MONDO DEL LAVORO
Lo studio di seguito riportato si riferisce al dato occupazionale dei diplomati negli anni che vanno
dal 2001 al 2013 e comprova la particolare efficacia dell’azione formativa del nostro Istituto.

16
17
PERCENTUALE DIPLOMATI MECCANICI INTERVISTATI
Anno    2004          2006         2008   2009           2010 2011              2012 2013
              2005         2007
Percent
uale    89,5% 100% 96,3% 100% 100%      100%            100%         100%      100%      100%

DATO OCCUPAZIONALE
Intervis 17     15       26     15    9         14      13             10       20           14
tati
Lavoro   12     13       16     13    5*        8**     12***         6****    10*****   8******
Univer     2      2      4      2     2         3                                 2             1
sità
Att.lavo   3             6            2         3             1         4         8             5
ro

ALLIEVI IMPIEGATI NELL’AZIENDA IN CUI E’ STATO EFFETTUATO LO STAGE
5            5       2      3       0        0       0      0      2                         3

PERCENTUALE DIPLOMATI ELETTRICI INTERVISTATI
Anno    2004                2007     2008    2009                     2011
              2005  2006                          2010                         2012      2013
Percent
uale    100% 87,5% 100% 100%       100% 100% 100%                    100%      100%      85.7%

DATO OCCUPAZIONALE
Intervist      7          15     8         5        8        21          9        16        12
ati       13
Lavoro         6          14     7         3*   3**          17***     7****    4***** 7******
          11

18
Universi     2     1                  1               2                                2                 1
tà
Att.lavor                1                2           3 3                        2     10                4
o

ALLIEVI IMPIEGATI NELL’AZIENDA IN CUI E’ STATO EFFETTUATO LO STAGE
5             4      3      4     0        1      0       4        1                           1

PERCENTUALE DIPLOMATI ELETTRONICI INTERVISTATI
Anno    2004                2007    2008  2009 2010 2011 2012 2013
              2005 2006
Percent
uale    93.7% 100% 96.3% 96.4% 100% 95.2% 100% 100% 100% 100%

DATO OCCUPAZIONALE
Intervis 31    40            26      27       23     20          6           20       34                 31
tati
Lavoro   22    29            17      23       15*   12**        2***       14**** 12***** 15*****
                                                                                          *
Univer       4     9         5       1        3       1          2           1      2          2
sità
Att.lavo     5     2         4       3        5       7          2           5        20                 14
ro

ALLIEVI IMPIEGATI NELL’AZIENDA IN CUI E’ STATO EFFETTUATO LO STAGE
6            6      2       7   3         2      0      0          1                                 0

PERCENTUALE DIPLOMATI MODA INTERVISTATI
Anno  2004   2005   2006     2007   2008 2009                  2010          2011 2012             2013
Percen
tuale  95.2%     88.9%   96.1% 94.1%      100%      93%       88%          100%       100% 100%

DATO OCCUPAZIONALE
Intervis 20     16            25     16       12      13            7            12    15            19
tati
Lavoro 9         8            14     10        3*     5**           3***     5**** 3****           7******
                                                                                   *
Univer 5            4            6    3        2          2         1         1      6                   1
sità
Att.lavo 6          4            5    3        7          6         3            6     6              11
ro

ALLIEVI IMPIEGATI NELL’AZIENDA IN CUI E’ STATO EFFETTUATO LO STAGE
1                   3        2        1        1      0       0                            0          2

19
PERCENTUALE DIPLOMATI CALZATURIERO INTERVISTATI
Anno   2002 2003 2004        2005   2006    2007                        2008         2009
                                                                                            2010 2011
Percent 100%   100%   100,00%   100,00%       90.9 %        91.7%         100% 100,00%
uale

DATO OCCUPAZIONALE
Intervist 12 7           13      14       10           11           7           5
ati
Lavoro 10    6           10       8       7            11           6*         3**
Univers 1                 1       4       1
ità
Att.lavo 1     1          2       2       2                         1           2
ro

ALLIEVI IMPIEGATI NELL’AZIENDA IN CUI E’ STATO EFFETTUATO LO STAGE
5        1          4       3   2         4       0     0

20
1.6 PROMOZIONE UMANA E SOCIALE

I problemi da affrontar nel nostro Istituto Professionale, inserito in un territorio piuttosto ricco di
insediamenti e, quindi, di possibilità occupazionali autonome e non, non può che finalizzare la
propria azione alla formazione complessiva di pluralità di soggetti e all’inserimento degli stessi nel
contesto produttivo, con un bagaglio di saperi e di abilità riconosciuti e immediatamente spendibili.
Forte attenzione è posta alla prevenzione della dispersione scolastica, in quanto gli studenti sono
spesso distratti dagli studi per motivi sociali ed economici e richiedono costanti e validi supporti
motivazionali. Questo convincimento ha dato luogo ad un sistema organizzativo – operativo
fortemente orientato a conoscere e a seguire gli studenti, a monitorare l’andamento degli studi e le
situazioni a rischio, a sperimentare nuove soluzioni didattiche, ad organizzare attività di stage
presso aziende locali.
In ultima analisi, il forte impegno dell’Istituto è far sì che le attività di accoglienza, orientamento,
prevenzione della dispersione, staging e inserimento nel contesto produttivo, concorrano alla
formazione di un giovane preparato sul piano professionale, capace di osservare se stesso e il
mondo con spirito critico, ed in grado di operare scelte di vita efficaci per la realtà sociale e
apportatrici di gratificazione personale. Molto significativa la presenza di studenti stranieri per i
quali vengono adottate specifiche misure per l’insegnamento della lingua italiana e l’inserimento in
classe.

1.7 LA DISPERSIONE SCOLASTICA
Cause extrascolastiche:
MANCANZA DI STRUTTURE PER LA SOCIALIZZAZIONE EXTRA SCOLASTICA DEGLI
STUDENTI (MENSA, ECC.)
SERVIZIO DI TRASPORTI NON ADEGUATO PER GLI STUDENTI PENDOLARI

Cause riferibili al sistema scolastico:
CLASSI TROPPO NUMEROSE
BARRIERE SOCIO – LINGUISTICHE
DIDATTISMO: TENDENZA DEGLI INSEGNANTI DELLA SCUOLA MEDIA SUPERIORE A
CIRCOSCRIVERE IL PROPRIO RUOLO AD UN AMBITO TECNICO NEUTRO
MANCANZA DI UNA VERA E PROPRIA ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO NELLE SCUOLE MEDIE
(DIPENDENTE SIA DA UNA CARENTE PREPARAZIONE DEI DOCENTI, SIA DA UNA
OGGETTIVA DIFFICOLTÀ DI LETTURA DEL TERRITORIO E DEL MONDO DEL LAVORO)
RIPRESA DI SELETTIVITÀ: MAGGIORE RIGORE ESERCITATO, SOPRATTUTTO NEL BIENNIO,
DAI DOCENTI CHE RICHIEDONO AGLI STUDENTI ABILITÀ, METODO DI STUDIO
AUTONOMO, CAPACITÀ DI ACQUISIRE E GESTIRE INFORMAZIONI E DI ALIMENTARE LA
PROPRIA AUTOSTIMA
RIGIDITÀ DEL SISTEMA SCOLASTICO: LE SCELTE DEGLI STUDENTI SONO CASUALI ED I
LORO ERRORI SI TRADUCONO IN PERDITA DI INTERI ANNI SCOLASTICI

Cause dipendenti dalla personalità dell’alunno
DIFFICOLTÀ DI NATURA COGNITIVA
DIFFICOLTÀ DI NATURA PSICOMOTORIA
DIFFICOLTÀ DI CARATTERE AFFETTIVO – RELAZIONALE
COMPETENZA LINGUISTICA: SIA COME CAPACITÀ DI ESPRIMERSI, SIA COME CAPACITÀ DI
COMPRENDERE I SIGNIFICATI E I LEGAMI LOGICI
GRADO DI SINTONIA CON LA CULTURA SCOLASTICA CHE CONDIZIONA LA STESSA
ASPIRAZIONE AL SUCCESSO SCOLASTICO
GRUPPO DEI PARI: PORTATORE DI UNA SOTTOCULTURA NON ORIENTATA IN PRIMA
ISTANZA ALLA RIUSCITA SCOLASTICA

Il nostro Istituto, così come gli altri Istituti Professionali del territorio, è chiamato a misurarsi con il

21
rilevante fenomeno della dispersione scolastica. Prendendo spunto dalla normativa vigente, il
Collegio dei Docenti ha predisposto una serie di PROGETTI e ATTIVITA’ per contrastare il
fenomeno: interventi già in parte attuati e che vengono di seguito riassunti.

     1. Attività scolastiche curriculari serie e rigorose con particolare attenzione agli obiettivi
        interdisciplinari;
     2. Progetto Accoglienza (in particolare per le classi prime);
     3. Controllo sistematico delle assenze prolungate o ripetute: contatto con le famiglie per
        conoscere il motivo ad opera del coordinatore di classe, in collaborazione con gli altri
        docenti del Consiglio di Classe.
     4. Sportello valutazione anno scolastico: il coordinatore di classe comunica ai propri alunni la
        sua disponibilità a riceverli, nell’ora del RF,, per una riflessione comune sul loro andamento
        scolastico.
     5. CIC: informare gli allievi sulla possibilità di colloqui con lo psicologo per ridefinire la propria
        motivazione allo studio.
     6. IDEI: nei mesi di Febbraio-Marzo la scuola attua dei corsi di recupero per i ragazzi con
        problematiche in ambito didattico; vengono svolti sia durante l'orario scolastico diurno in
        modalità pausa didattica sia in attività pomeridiane di sportello didattico.
     7. Passerelle. Il coordinatore di classe utilizzerà gli strumenti proposti dalla recente normativa
        in materia di cambio di istituto o di sezione in modo tale che il passaggio non si traduca in
        perdita di anni scolastici.
     8. Progetto Intercultura: per i ragazzi neo-arrivati o di seconda generazione sono attivati
        progetti particolari tesi a ridurre il disagio.

22
2                              L'OFFERTA FORMATIVA
                                                       DELL'ISTITUTO “I.P.S.I.A. “O . RICCI”

2.1       PERCORSI DI STUDIO

L’IPSIA “O. Ricci” di Fermo offre, nel settore INDUSTRIA e ARTIGIANATO, la possibilità di
frequentare percorsi di durata 5 anni, che permettono il conseguimento del DIPLOMA DI
ISTRUZIONE PROFESSIONALE e percorsi della durata di 3 anni che permettono il
conseguimento della QUALIFICA PROFESSIONALE REGIONALE.
Indirizzi:
il settore industria e artigianato dell’IPSIA comprende gli indirizzi:
      MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA (OPZIONE: APPARATI, IMPIANTI E SERVIZI
         TECNICI INDUSTRIALI E CIVILI)
      MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA (OPZIONE: MANUTENZIONE MEZZI DI
         TRASPORTO)
      PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI

Al termine dei 3 anni
     L’OPERATORE MECCANICO è in grado di provvedere alla conduzione di macchine e
       attrezzature per la lavorazione di pezzi e complessi meccanici e al montaggio e
       adattamento in opera di sottogruppi e particolari meccanici
     L’OPERATORE ELETTRICO è in grado di muoversi in autonomia e competenza nelle
       attività di installazione e manutenzione di impianti elettrici sia civili che industriali
     L’OPERATORE ELETTRONICO è in grado di muoversi in autonomia e competenza nelle
       attività di installazione e manutenzione di sistemi elettronici e reti informatiche sia civili che
       industriali
     L’OPERATORE DELL’ABBIGLIAMENTO è in grado di disegnare figurini, sviluppare modelli
       e confezionare il prodotto governando le operazioni di taglio, assemblaggio e finissaggio
       dell’abito
     L’OPERATORE DELLE CALZATURE è in grado di tradurre caratteristiche e forme
       anatomiche in modelli geometrici e quindi in calzature
     L’OPERATORE BENESSERE è in grado di intervenire con competenza e autonomia nel
       processo di trattamento dell’aspetto della persona, nell’estetica e nell’acconciatura
     OPERATORE ALLA RIPARAZIONE DEI VEICOLI A MOTORE è una figura professionale in
       grado di eseguire, su precise indicazioni, operazioni di manutenzione e di meccanica
       leggera dell’auto, con interventi di normale difficoltà su complessivi e loro parti; è inoltre in
       grado di individuare, con l’uso di attrezzature specifiche, anomalie di funzionamento
       dell’autoveicolo. Opera nelle autofficine di differenti dimensioni.

In particolare le qualifiche offerte sono quindi:

QUALIFICHE PROFESSIONALI
          OPERATORE DEL BENESSERE ACCONCIATORE
          OPERATORE DEL BENESSERE ESTETISTA
          OPERATORE MODA/CALZATURE
          OPERATORE MECCANICO
          OPERATORE ALLA RIPARAZIONE DEI VEICOLI A MOTORE
          OPERATORE A ELETTRICO
          OPERATORE ELETTRONICO

23
   Dopo la qualifica triennale sarà possibile proseguire gli studi fino al quinto anno per
         conseguire il diploma statale in:

DIPLOMI
        TECNICO DELLA MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA (SETTORE
         MECCANICO-ELETTRICO-ELETTRONICO)
        TECNICO DELLA MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA (MANUTENZIONE
         MEZZI DI TRASPORTO)
        TECNICO DELLE PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI (SETTORI
         MODA/ABBIGLIAMENTO E MODA/CALZATURE)

Al termine dei 5 anni
 Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo MANUTENZIONE E ASSISTENZA
TECNICA settore meccanico / elettrico / elettronico possiede le competenze per gestire,
organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica,
riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici.
L’opzione “Manutenzione dei mezzi di trasporto” specializza e integra le conoscenze e competenze
in uscita dall’indirizzo, coerentemente con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del
territorio, con competenze rispondenti ai fabbisogni delle aziende impegnate nella manutenzione di
apparati e impianti inerenti i mezzi di trasporto di interesse, terrestri, aerei o navali, e relativi servizi
tecnici.
Il diplomato nell’indirizzo PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGANALI settore moda / calzaturiero /
abbigliamento possiede competenze per intervenire nei processi di ideazione, progettazione,
realizzazione, fabbricazione, assemblaggio, commercializzazione di prodotti artigianali.
Nell’articolazione abbigliamento / moda vengono applicate e approfondite le metodiche relative alla
ideazione / progettazione / realizzazione / commercializzazione di articoli di abbigliamento, con
particolare attenzione all’innovazione sotto il profilo tecnico e creativo.
Nell’articolazione calzaturiero / moda vengono applicate e approfondite le metodiche relative
all’ideazione / progettazione / realizzazione / commercializzazione di calzature, in piccola e grande
serie, con particolare attenzione alla innovazione sotto il profilo tecnico e creativo.

SBOCCHI PROFESSIONALI:
   Accesso al mondo del lavoro
   Accesso ai corsi di Istruzione
   Tecnica Superiore (IFTS e ITS)
   Accesso a tutti i corsi di Laurea

Per maggiori informazioni dei nostri corsi consultare il sito internet della scuola all’indirizzo:
www.ipsiafermo.gov.it

2.2 ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI
      In base al Riordino degli Istituti professionali ed alle esigenze didattiche l’orario settimanale
      delle lezioni è strutturato nei seguenti modi:

ORARIO COMPLESSIVO SETTIMANALE:
CLASSE 1a                                                   33 ore
CLASSE 2a 3a 4a 5a                                          32 ore

24
2.3 QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI

                    Indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”
              Opzione : Apparati, impianti e servizi tecnici industriali civili
                                   Quadro orario settimanale

MATERIA D'INSEGNAMENTO                           1 ANNO 2 ANNO 3 ANNO 4 ANNO 5 ANNO
                Italiano                           4       4        4         4   4
                Storia                             2       2        2         2   2
                Geografia                          1
                Lingua inglese                     3       3        3         3   3
      AREA      Diritto ed economia                2       2
     COMUNE     Scienze della terra e biologia     2       2
                Matematica                         4       4        3         3   3
                Scienze motorie e sportive         2       2        2         2   2
                Religione cattolica o attività     1       1        1         1   1
                alternativa
                Tecnologia e tecnica di            3       3
                rappresentazione grafica
                Fisica                             2       2
AREA       Chimica                                 2       2
PROFESSIO Tecnologia dell'informazione e           2       2
NALIZZANTE della comunicazione

                Laboratori tecnologici ed          3       3        4         3   3
                esercitazioni
                Tecnologie meccaniche ed                            5         4   4
                applicazioni
                Tecnologie elettriche –                             5         5   3
                elettroniche ed applicazioni
                Tecnologie e tecniche di                            3         5   7
                installazione e manutenzione
                 ORE TOTALI                        33     32        32       32   32

25
Indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”
              Settore Manutenzione mezzi di trasporto”
                       Quadro orario settimanale

MATERIA D'INSEGNAMENTO                       1 ANNO 2 ANNO 3 ANNO 4 ANNO 5 ANNO
            Italiano                           4      4      4      4      4
            Storia                             2      2      2      2      2
            Geografia                          1
            Lingua inglese                     3      3      3      3      3
  AREA      Diritto ed economia                2      2
 COMUNE     Scienze della terra e biologia     2      2
            Matematica                         4      4      3      3      3
            Scienze motorie e sportive         2      2      2      2      2
            Religione cattolica o attività     1      1      1      1      1
            alternativa
            Tecnologia e tecnica di            3      3
            rappresentazione grafica
            Fisica                             2      2
AREA        Chimica                            2      2
PROFESSI    Tecnologia dell'informazione e     2      2
ONALIZZA    della comunicazione
NTE
            Laboratori tecnologici ed          3      3      4      3      3
            esercitazioni
            Tecnologie meccaniche ed                         5      5      3
            applicazioni
            Tecnologie elettriche –                          5      4      3
            elettroniche ed applicazioni
            Tecnologie e tecniche di                         3      5      7
            diagnostica e manutenzione dei
            mezzi di trasporto
               ORE TOTALI                      33     32     32     32     32

26
Indirizzo “Produzioni industriali ed artigianali”
                              Settore Moda
                            Quadro orario settimanale

MATERIA D'INSEGNAMENTO                         1 ANNO 2 ANNO 3 ANNO 4 ANNO 5 ANNO
           Italiano                              4      4       4     4      4
           Storia                                2      2       2     2      2
           Geografia                             1
           Lingua inglese                        3      3       3     3      3
  AREA     Diritto ed economia                   2      2
 COMUNE    Scienze della terra e biologia        2      2
           Matematica                            4      4       3     3      3
           Scienze motorie e sportive            2      2       2     2      2
           Religione cattolica o attività        1      1       1     1      1
           alternativa
           Tecnologia e tecnica di               3      3
           rappresentazione grafica
           Fisica                                2      2
AREA       Chimica                               2      2
PROFESSI   Tecnologia dell'informazione e        2      2
ONALIZZA   della comunicazione
NTE
           Laboratori tecnologici ed             3      3       5     4      4
           esercitazioni tessili,
           abbigliamento
           Tecnologie applicate ai materiali                    6     5      4
           e ai processi produttivi tessili,
           abbigliamento
           Progettazione tessile                                6     6      6
           -abbigliamento, moda e costume
           Tecniche di distribuzione e                                2      3
           marketing
              ORE TOTALI                         33     32     32     32     32

27
Indirizzo “Produzioni industriali ed artigianali”
                        Settore benessere: Acconciatori - Estestisti
                                Quadro orario settimanale

MATERIA D'INSEGNAMENTO                            1 ANNO 2 ANNO 3 ANNO
              Italiano                               4         4         4
              Storia                                 2         2         2
              Geografia                              1
              Lingua inglese                         3         3         3
   AREA       Diritto ed economia                    2         2
  COMUNE      Scienze della terra e biologia         2         2
              Matematica                             4         4         3
              Scienze motorie e sportive             2         2         2
              Religione cattolica o attività         1         1         1
              alternativa
              Tecnologia e tecnica di                3         3
              rappresentazione grafica
              Fisica                                 2         2
AREA          Chimica                                2         2
PROFESSI      Tecnologia dell'informazione e         2         2
ONALIZZA      della comunicazione
NTE
              Laboratori tecnologici ed              3         3         5
              esercitazioni
              Tecnologie applicate ai materiali                          6
              e ai processi produttivi tessili,
              abbigliamento
              Tecniche di produzione e di                                6
              organizzazione
                 ORE TOTALI                         33        32        32

2.3 CALENDARIO ANNO SCOLASTICO 2015-2016

Come da delibera della giunta regionale delle Marche le lezioni hanno inizio il 14 settembre 2015 e
termine il 4 giugno 2016.

GIORNI DI SOSPENSIONE DELLE LEZIONI:
   • 01- 02 novembre 2015;
   • 07- 08 dicembre 2015;
   • dal 24 dicembre 2015 a 6 gennaio 2016 (vacanze natalizie);
   • dal 8 febbraio 2016 al 9 febbraio 2016 (carnevale)
   • dal 24 marzo 2016 al 29 marzo 2018 (vacanze pasquali);
   • 25 aprile 2016;
   • 01 maggio 2016;
   • 02 giugno 2016.

28
2.4 L'ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO NELL'ANNO SCOLASTICO 2015-2016

 I periodi di alternanza scuola lavoro per il corrente anno scolastico sono i seguenti:

CLASSI                         PERIODO                                       DATA RIENTRO A SCUOLA
1 acconciatori, estetiste      Da lunedì 02/05/16 a sabato 14/05/16          lunedì 16 maggio 2016

2 acconciatori, estetiste      Da lunedì 11/04/16 a sabato 30/05/16          lunedì 02 maggio 2016
3 acconciatori , estetiste     Da lunedì 29/02/16 a sabato 26/03/16          mercoledì 30 marzo 2016

3 elettrico/elettronico,       Da mercoledì 30/03/16 a martedì 19/04/16 mercoledì 20 aprile 2016
meccanici, moda
4 elettrico/elettronico,       Da lunedì 25/01/16 a sabato 13/02/16          mercoledì 17 febbraio 2016
meccanici, moda
5 elettrico/elettronico,       Da giovedì 03/12/15 a mercoledì 23/12/15 giovedì 07 gennaio 2016
meccanici, moda

 29
3                         RISORSE UMANE E MATERIALI
                                            DELL'ISTITUTO “I.P.S.I.A. “O . RICCI”

3.1 NUMERO ALUNNI DAL 1999 AD OGGI

        SEDE CENTRALE
                                       I°      II°        III°     IV°           V°
     99 - 00                          180     137         84       84
     00 - 01                          165     158        130       87
     01 - 02                          171     141        151       116
     02 - 03                          153     154        139       121
     03 - 04                          120     132        125       111
     04 - 05                          120      95        115       123
     05 - 06                          126     113         93       108
     06 - 07                          115     114        108       76
     07 -08                           139     109        101       92
     08 - 09                          121     126        102       77
     09 - 10                          120     107        112       102
     10 - 11                          107      91        103       108
     11- 12                           109      84         93       100
     12-13                            168      86         97       102
     13-14                            207     164        105       78
     14-15                            175     157        134       78
     15-16                            172     155        136       106           76

3.2 LE RISORSE UMANE DELL'ISTITUTO

                                                     SEDE CENTRALE

                Personale A.T.A.                             26

               Personale Docente                             87

                  STUDENTI                                  645

               Dirigente Scolastico                 Dott.ssa Stefania Scatasta

                     D.S.G.A.                   Dott.ssa Donatella Verdecchia

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