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Visita il sito www.ipiccoli.org Seguici sulla pagina e sul gruppo Peter Pan Facebook de I Piccoli Anno 17 - 20 dicembre 2020 n° 46 Periodico di informazione e attualità per i ragazzi di 8/11 anni e L’Isola Che Non C’è
Peter Pan e “L’Isola Che Non C’è” Negli anni film e cartoni animati ci hanno consegnato un'immagine piuttosto allegra e gioviale di Peter Pan, il ragazzo scanzonato che si prende gioco di Capitan Uncino e svolazza tra indiani, fate e pirati. Eppure… La storia Il "papà" di Peter Pan fu lo scrittore e drammaturgo scozzese James Matthew Bar- rie, che proprio grazie alle avventure dello spiritello che vive sull'Isola Che Non C'è ottenne fama e ricchezza che riscattarono un difficile passato segnato dalla scomparsa prematura del padre. L'ispirazione per il personaggio gli venne quando un giorno, seduto su una panchina dei Giardini di Kensigton, vicino a Hyde Park di Londra, si mise a giocare con i cin- que figli di una coppia, Sylvia e Arthur Da- vies, che stava facendo una passeggiata. Fu allora che, durante quel pomeriggio d'inno- cente e genuino divertimento divampò la fantasia dello scrittore, che cominciò a la- vorare sulla figura di Peter Pan. L'uccellino bianco (The Little White Bird, 1902), fu il primo romanzo in cui Peter Pan fece la sua comparsa, all'inizio del XX se- colo, quando lo pubblicò. La prima storia interamente dedicata a Peter fu uno spetta- colo teatrale, in cui il ragazzo non voleva crescere. Visto l'ottima risposta del pub- blico venne seguito dai romanzi Peter Pan nei Giardini di Kensington (1906) e in Peter e Wendy (1911), che ancora oggi rimane il suo racconto più celebre.
Peter Pan e “L’Isola Che Non C’è” Ma allora chi è Peter Pan? È un bambino "vero" o una creatura magica? La risposta è nel libro in cui Barrie fa esordire il suo personaggio. E non è proprio una storia a lieto fine... L'uccellino bianco In questa storia si racconta di Re Salo- mon, un corvo gigante che viveva centro dell'isoletta del giardino londinese di Ken- sigton, a cui si rivolgevano tutte le donne che desideravano ardentemente avere un figlio. Questo re Salomon, quando acco- glieva tali preghiere, inviava nelle case tanti uccellini che, dopo un po' di tempo passato tra le cure delle aspiranti madri, si sarebbero trasformati in bambini in carne ed ossa. Peter Pan era proprio uno di questi uccellini! Dopo appena sette giorni nella nuova casa però Peter appro- fittò di una finestra lasciata aperta per vo- lare nuovamente all'isolotto di Re Salomon, dove però apprende di non es- sere più né un uccello, né un bambino a tutti gli effetti. Sconsolato e pentito per il suo gesto, Peter provò anche a tornare dalla madre, ma quando si accostò alla sua finestra vide che la donna lo aveva ormai rimpiazzato con un altro pargolo. Sconsolato, lo spirito metà uomo e metà uccello iniziò così a vivere in mezzo alla natura selvaggia del parco, guardando in- curiosito i bambini che giocano suonando il flauto di Pan, da cui poi prenderà il nome.
Curiosità sul Natale Babbo Natale è quell’anziano signore, un po’ grassoccio e vestito sempre di rosso, sembra che sia nato nel 1931 e per motivi commerciali. Precisamente un pubbli- citario di nome Sundbolm inventò Babbo Natale per reclamizzare una nota be- vanda, la Coca Cola! Infatti, i colori degli abiti di Babbo Natale sono gli stessi della bevanda. Il Babbo Natale che tutti i bimbi del mondo aspettano durante la notte di Na- tale, altri non è che Santa Claus, in italiano San Nicola che, tradizionalmente, è il protettore degli studenti e dei bambini. La leggenda narra che Babbo Natale provenisse da una famiglia turca di nobili origini e molto ricca. Si narra, infatti, che l’uomo abbia salvato tre giovani ra- gazze dalla prostituzione. Le giovani, appartenenti ad una famiglia caduta in ro- vina, per portare a casa un po’ di denaro erano costrette a vendere il loro corpo. Ebbene, Santa Claus donò loro tre sacchi colmi di monete come dote matrimo- niale. L’uomo trovò la porta di casa chiusa e, per consegnare i tre sacchi alla fa- miglia povera, decise di farli cadere dal camino. Da allora Babbo Natale consegna i suoi doni passando dal camino delle case di tutti i bambini del mondo. Jingle Bells, è la prima canzone che gli astronauti hanno cantato nello spazio, la canzone natalizia per eccellenza. Il curioso avvenimento risale al 16 dicem- bre del 1965 quando due astronautici, Schirra Jr. e Thomas P. Stafford, a bordo della navicella Gemini 6, attracarono ad un’altra navicella, la Gemini 7. La famosa Statua della Libertà, simbolo della città di New York, è stata donata dai francesi agli Stati Uniti d’America proprio nel giorno di Natale. Nel 1299 è stato Giotto il primo pittore ad aver disegnato la stella cometa con la coda. Sono stati i tedeschi i primi ad addobbare un albero di Natale artificiale. Ma le decorazioni utilizzate non furono propriamente tradizionali. L’albero fu infatti addobbato con piume d’oca tinte di verde! In Germania e in Austria si sta diffondendo, negli ultimi anni, una vera e pro- pria campagna di protesta contro Babbo Natale. L’obiettivo è di riportare un po’ di tradizione ridando nuovo spessore ed importanza a San Nicola, incari- cato di consegnare i doni ai bambini buoni.
Curiosità sul Natale Un’antica leggenda racconta che il bastoncino di zucchero a strisce rosse e bian- che sia stato inventato da un pasticciere molto religioso. Il bastoncino avrebbe la funzione particolare di ricordare Gesù. Capovolgendo infatti il delizioso baston- cino, si nota il richiamo alla lettera “J”, iniziale del nome “Jesus”. La festa del Natale è un’occasione per fare e ricevere doni dagli amici e pa- renti. Sembrerebbe che il Natale sia la riproposizione in chiave religiosa dei Sa- turnali, una festa pagana nata per omaggiare il dio Saturno, protettore delle semine. Durante i Saturnali i partecipanti organizzavano lauti banchetti. Panettone è nato da uno “sbaglio culinario”. La parola deriverebbe da “Pan di Toni” ovvero un dolce inventato dall’aiuto cuoco della famiglia Sforza per rime- diare ad un pasticcio culinario! “Presepe” deriva dal latino “praesepe” che vuol dire “mangiatoia”. La tradizione di addobbare l’albero di Natale ha le sue radici e origini nell’antico Egitto. Qui, durante il culto del Sole, si usava addobbare una piramide. Addob- bare, quindi l’albero di Natale, arricchendolo con lucine colorate, simboleggia la luce della vita. I Christmas crackers, sono il simbolo del Natale nel Regno Unito, ovvero pac- chettini scoppiettanti che vengono posizionati a tavola, durante la cena di Na- tale. I commensali si divertono a giocare in questo modo: due invitati tirano i crackers insieme. Colui che resta con la parte più grande del cracker tra le mani vince il premio che il pacchettino nasconde. In Ungheria il Presepe viene realizzato in una cassa che ha la forma di una stalla ed i personaggi sono realizzati in carta, ovatta oppure legno. In Italia Babbo Natale lascia, in genere, i doni sotto l’albero mentre in Francia li lascia nelle scarpe dei bambini! In Polonia il pranzo natalizio consta di ben 12 portate, precisamente una per ogni apostolo di Gesù.
Curiosità tra le piante di Natale Tra le piante più famose nel periodo natali- zio, c'è la Stella di Natale, l'abete, il Bian- cospino, il Ginepro, l'Agrifoglio, il Vischio… Il legame tra la Stella di Natale e il 25 di- cembre prende vita nel Messico del Sedice- simo secolo. La leggenda vuole che la giovane Pepita fosse troppo povera per com- prare un fiore da posare sull'altare di Gesù Bambino la notte della vigilia. Su consiglio del cugino Pedro, compose quindi con umiltà e amore un bouquet di erbe e ramo- scelli, che durante la messa si trasformò in un bellissimo mazzo di fiori rossi a forma di stella. Nacque così la tradizione del "flor de Noche Buena", ossia il fiore della Notte Santa. L’Abete è considerato in tutta l’Europa l’al- bero natalizio per eccellenza, ma è anche simbolo dell’Albero Cosmico che in ogni tradizione rappresenta la manifestazione di- vina nel cosmo. Nell’Antico Testamento si chiama Albero della Vita ed è piantato al centro dell’Eden e del quale Adamo ed Eva possono nutrirsi. Molti teologi cristiani lo identificavano con il Cristo. Per questo mo- tivo si appendono all’abete tante lucine che rappresentano la Luce che Egli dispensa all’umanità, mentre le cosette dorate as- sieme ai regalini e i dolcetti appesi ai suoi rami o raccolti ai suoi piedi simboleggiano rispettivamente la vita spirituale e l’amore che ci offre. Radunarsi la notte di Natale in- torno all’albero significa dunque poter es- sere illuminati dalla Sua luce, godere della Sua linfa, essere impregnati dal Suo amore.
Curiosità tra le piante di Natale Si racconta che il Biancospino germogli il giorno di Natale e compie la propria fiori- tura a Pasqua, come il Cristo. Nei secoli scorsi, la notte di Natale i conta- dini dell’Emilia erano soliti bruciare Gine- pro nelle case o appenderne un rametto nelle stalle come simbolo portafortuna, op- pure sugli usci per impedire alle streghe di entrare. Infatti, una delle varie leggende po- polari narrava che, durante la fuga in Egitto, i soldati di Erode stavano quasi per raggiungere la Sacra Famiglia quando la Madonna chiese aiuto a molte piante. Tra queste, soltanto il ginepro la salvò riparan- dola tra i rami. Il Vischio, simbolo beneaugurante di rige- nerazione e immortalità. Il suo uso rituale è antichissimo, risale al periodo precristiano ed era tipico dei popoli celtici: lo coglievano i Druidi, vale a dire i loro sacerdoti. È con- siderata una pianta beneaugurante perché si diceva che, discesa dal cielo, fosse un’emanazione divina. Per questo motivo i Druidi la raccoglievano con un falcetto d’oro. Simboleggia il Verbo incarnato. L’Agrifoglio è considerato un amuleto e un portafortuna. Le sue proprietà simboliche si esprimono nelle foglie, che sono dure, resi- stenti, frastagliate e aguzze, nonché nelle bacche rosse che alludono al Sole-Bambino, luce del mondo nel cielo natalizio. I Celti lo ritenevano una pianta sacra.
Film intramontabili da vedere del periodo natalizio A Natale 2020 la tv sarà sempre accesa, visto che i cinema saranno chiusi per le disposizioni anti-Covid. Ecco allora cosa vedere, di classico e di intramontabile. Il mago di Oz 1939 Un film per tutta la famiglia. Grandi e piccini possono rivivere la straordinaria avventura di Dorothy (Judy Garland), che, in cerca del cane Toto, viene risuc- chiata nel magico e coloratissimo mondo di Oz, inventato dallo scrittore statuni- tense L. Frank Baum. Dorothy lungo il suo cammino, che la porterà nella città di Smeraldo dove vive il potente mago di Oz, incontrerà gli amici Spaventapas- seri, Leone codardo e Uomo di latta. Un’avventura anche canora: ve la ricordate la meravigliosa Over the Raimbow? Nel 2013 Sam Raimi ha diretto il prequel Il grande e potente Oz con James Franco nei panni del mago. Per chi volesse fare una mini maratona è servito. Mary Poppins 1964 Non è Natale senza la magia di Mary Poppins. Siamo cresciuti con: Un poco di zucchero, con il sogno di avere, un giorno o l’altro, una tata un po’ fuori dal co- mune. Siamo stati invidiosi dei piccoli Jane e Michael. Allegria e spensieratezza allo stato puro, e di questi tempi sono ingredienti di cui abbiamo bisogno. L’ori- ginale del 1964, con una indimenticabile Julie Andrews, è un cult, ma per chi fosse curioso può dare un’occhiata su Disney+ anche al sequel Il ritorno di Mary Poppins (2018) con Emily Blunt nei panni della tata più famosa della settima arte. Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato 1971 Anche la fabbrica di cioccolato di Willy Wonka è un classico da non dimenticare. In molti avremmo voluto essere nei panni del piccolo Charlie, vincitore del fa- moso biglietto d’oro che regalava l’accesso al mondo dolce e magico di Wonka, interpretato da Gene Wilder. Un sogno che avrà fatto anche Tim Burton, al- l’epoca del film aveva solo tredici anni. Sogno che concretizzò da adulto, quando nel 2005 realizzò il remake La fabbrica di cioccolato, con l’amico Johnny Depp nei panni dell’eccentrico e solitario Willy. Una poltrona per due 1984 È come il panettone: non può mancare nel menù natalizio. La commedia di John Landis con Eddie Murphy e Dan Aykroyd è diventato un must. Impensabile non rivederlo ogni anno. Ormai la tradizione vuole così. La rivisitazione divertente della storia tra il ricco Louis e del povero Billy non stanca. Nel cast c’è anche una strepitosa Jamie Lee Curtis che vinse un BAFTA per la sua performance da “non protagonista”. Il film è stato candidato a due Golden Globe (Miglior film commedia o musicale, Miglior attore in un film commedia o musicale ad Eddie Murphy), e a un Oscar per la Migliore colonna sonora (di Elmer Bernstein).
Film intramontabili da vedere del periodo natalizio Gremlins 1984 L’avventura degli adorabili animaletti pelosi diretta da Joe Dante piace ancora. Guai a esporre i piccoli Mogwai all’acqua e alla luce forte, e guai a nutrirli dopo mezzanotte, si tramuterebbero in terribili gremlins. Il film fu un successo plane- tario: al box office americano fu superato solo da Beverly Hills Cop, Ghostbusters e Indiana Jones e il tempio maledetto. Il connubio tra commedia, fantasy e horror è pienamente riuscito. Mamma ho perso l’aereo 1990 “Keviinnnn!”. È l’urlo di Kate McCallister, in una delle commedie di Natale più riuscite degli ultimi 30 anni. Si eleva quando la mamma si rende conto di essere partita senza il figlio Kevin. Da quel momento inizia l’avventura del piccolo McCallister (Macaulay Culkin), lasciato a casa dalla famiglia. Spassose sono le sequenze tra Kevin e i ladri interpretati da Joe Pesce e Daniel Stern. Con Mamma ho perso l’aereo non si ride e basta, il regista Chris Columbus riesce anche a farci commuovere. C’è un sequel del 1992: Mamma ho riperso l’aereo: Mi sono smar- rito a NewYork. Edward mani di forbice 1990 È dopo il successo di Batman che Tim Burton riesce a realizzare il primo film tratto da un suo soggetto: il capolavoro Edward mani di forbice, interpretato da Johnny Depp. Una fiaba gotica in cui si incrociano le atmosfere di Frankenstein e de La bella e la bestia. Insomma dramma e poesia. Edward mani di forbice ha anticipato di parecchi anni La forma dell’acqua di Guillermo Del Toro. Peccato che il film di Burton non abbia conquistato l’Oscar, forse era troppo avanti ri- spetto ai gusti dell’Academy. Oggi è diventato un classico da vedere e rivedere. Nightmare Before Christmas 1993 Il meglio di Tim Burton in stop-motion. L’idea di unire il Natale all’atmosfera dark di Halloween è del regista di Batman, la regia invece dell’amico Henry Se- lick. Ne esce un capolavoro che mescola favola, tradizione, colori accesi e cupi. Il viaggio burtoniano è a cavallo tra il mondo del Natale e di Halloween. Le zuc- che e le ragnatele si mescolano ai doni e agli alberi natalizi, Babbo Natale incon- tra il suo alter ego magro e scheletrico di nome Jack Skeletron, che ha la pazza idea di sostituirlo proprio il 24 dicembre. Ne esce un viaggio magico e alternativo che ormai fa parte del nostro Natale filmico.
Film intramontabili da vedere del periodo natalizio Miracolo nella 34^ Strada 1994 È uno di quei film con cui siamo cresciuti. Prima di tutto perché l’originale risale al 1947, fu quell’anno che uscì il lungometraggio di successo di George Seaton. Questo è il remake che ha segnato gli anni Novanta e che ha riportato a galla la storia della piccola Susan che come tutti bambini, almeno una volta nella vita, si sono chiesti, o hanno chiesto ai propri genitori: Babbo Natale esiste veramente? Il Grinch 2000 Il film è tratto da un classico di Natale di Dr. Seuss, il più famoso scrittore di libri per bambini degli Stati Uniti. A interpretare la creatura verde e rugosa che dà il nome al film è Jim Carrey, che ne combina di tutti i colori. Il grinch non sopporta proprio il periodo delle feste, lui che vive isolato in una caverna sperduta nel paese di Chinonso. Proprio in occasione dei festeggiamenti decide di rovinare l’atmosfera rubando i doni e alberi di Natale. Un classico delle feste per tutta la famiglia con un Carrey d’annata. Love Actually 2003 Una commedia romantica non poteva mancare tra i classici natalizi. Love Ac- tually, firmata dagli autori di Quattro matrimoni e un funerale e Notting Hill, è perfetta per il periodo. Il film corale racconta l’amore sotto le feste, nelle sue mol- teplici declinazioni, attraverso le vicende di diciannove personaggi interpretati, tra gli altri, da Colin Firth, Keira Knightley, Liam Neeson e Hugh Grant. A guar- darlo viene voglia di baciarsi sotto il vischio. E speriamo che porti fortuna. A Christmas Carol 2009 Adattamento in computer grafica del Canto di Natale di Charles Dickens, un clas- sico per antonomasia. Qui Robert Zemeckis, come aveva fatto per Polar Express (potreste recuperare anche questo titolo per Natale) utilizza la CGI per raccontare ai più giovani la storia dello scorbutico, egoista e avaro Scrooge (ha la voce di Jim Carrey). Scrooge se la dovrà vedere con gli spiriti del Natale passato, presente e futuro che lo spingeranno a cambiare i connotati. Si è sempre in tempo a rico- noscere i propri errori, e il Natale può essere d’aiuto. Frozen 2013 A Natale i cartoon Disney la fanno da padrone. Grandi e piccini rimangono in- collati davanti alla tv. Frozen-il regno di ghiaccio è uno dei più riusciti degli ultimi anni ed è già un classico. Qui non governa l’amore tra principi e principesse, ma tra due sorelle: Elsa, investita di un misterioso potere, e Anna, la più piccola e pasticciona, disposta a tutto pur di riconciliarsi e proteggere Elsa. Il viaggio è di- vertente e commovente, tra pupazzi di neve parlanti (Olaf), tormente di neve, su- perpoteri e il calore fraterno. Le canzoni di Frozen sono ben conosciute da tutte le famiglie.
Film intramontabili da vedere del periodo natalizio Pinocchio 2019 Un classico della letteratura italiana amato in tutto il mondo: Pinocchio di Col- lodi. L’ultima versione cinematografica è quella di Matteo Garrone, con Roberto Benigni nei panni di Geppetto. Proprio lo scorso anno usciva di questi tempi nelle sale. È da vedere. Natale in casa Cupiello 2020 Natale in casa Cupiello rivive il 22 dicembre su Rai1. Il regista Edoardo De An- gelis (Indivisibili) realizza per la tv un film tratto dall’intramontabile pièce di Eduardo De Filippo. A cimentarsi con il gioiello del drammaturgo napoletano, portato in scena nel 1931, e con il personaggio di Luca Cupiello, è Sergio Ca- stellitto. L’attore e regista di Non ti muovere se la caverà con ‘O presepe? Un omaggio in nome di Eduardo a 120 anni dalla nascita. Balto 1995 Anche se non proprio a tema natalizio, questo cartone animato ambientato nella fredda Alaska è diventato un must di questo periodo. Balto, un cane lupo emar- ginato da tutti si ritrova a dover compiere una traversata eroica attraverso ster- minate lande innevate per salvare i bambini di un'intera città. Una poltrona per due 1983 Altro film onnipresente nei palinsesti televisivi durante la vigilia: sai che è arrivato natale quando vedi la pubblicità di Una Poltrona per due! La trama ormai la co- noscono anche i sassi: a causa di una perfida scommessa tra due uomini d'affari, il rampante Louis Winthorpe e il senzatetto Billie Ray si trovano a scambiarsi di ruolo. Quello che segue è pura follia e magia natalizia. Elf 2003 L'elfo Buddy, zelante aiutante di Babbo Natale, scopre non solo che i suoi veri genitori sono degli esseri umani, ma anche che il vero padre è finito sulla lista dei cattivi a causa del suo egoismo. Buddy decide così di andare a New York per far cambiare vita al papà ritrovato ma quest'ultimo si rivelerà un vero osso duro... Polar expres 2004 Film d'animazione che racconta l'incredibile storia di un bambino che, pur non credendo assolutamente a Babbo Natale, si ritrova su un magico treno diretto al Polo Nord. Più Natale di così...
Solstizio d’inverno Come da convenzione, il 21 dicembre comincia l'inverno! Il solstizio d'inverno, che coincide anche col giorno più corto dell'anno, è un preciso momento del moto solare rispetto alla Terra. In pratica è il giorno più corto dell'anno ed è quello che segna anche l'inizio del- l'inverno astronomico. Per i popoli dell'antichità e le loro divinità, questo mo- mento rappresentava la vittoria del Sole sulle tenebre e dal giorno successivo, le giornate riprendono ad allungarsi. Il solstizio d’inverno, normalmente avviene tra il 20 ed il 22 dicembre, ma può capitare anche che accada il 23 dicembre. Certo, quest'eventualità è molto più rara e l'ultima volta è successo nel 1903! Nel 2020 arriverà precisamente il 21 dicembre alle ore 10:02. Alle nostre latitu- dini ossia da noi, in Italia questo fenomeno è pressoché ignorato. In altre parti del mondo, invece, è uno spettacolo imperdibile. Nella fascia di latitudini comprese tra il tropico del Cancro e il tropico del Ca- pricorno, a causa dell'inclinazione dell'asse terrestre il Sole raggiunge lo zenit, ossia il suo punto più alto rispetto all'orizzonte, e questo avviene due volte l'anno. All'esterno di quelle fasce, sia a nord che a sud, il sole non sale mai così in alto nel cielo. Per la stessa ragione l’inclinazione dell’asse terrestre in qualsiasi località che si trova molto a nord precisamente oltre il Circolo polare artico o molto a sud oltre il Circolo polare antartico, c'è almeno un giorno all’anno in cui il sole non tra- monta mai. Un giorno, cioè, in cui il sole non scende al di sotto dell'orizzonte! Nell'emisfero australe questo fenomeno si verifica "all'opposto", cioè durante il solstizio d'estate.
Giove e Saturno saranno Congiunti Il 21 dicembre 2020, oltre a cadere il solstizio d'inverno, nel cielo potremo assi- stere a un evento di rara bellezza e quasi unico: la Grande Congiunzione tra Giove e Saturno dopo 800 anni. Ma che cos’è? Nel cielo si ha una congiunzione quando due astri sembrano avvicinarsi tra loro al punto tale da sembrare uniti, anche se nella realtà non è così. Ogni mese si possono ammirare varie congiunzioni, ad esempio tra la Luna e qualche pianeta come Marte, Venere, oppure tra un pianeta e una stella partico- larmente luminosa, o ancora tra due pianeti. Ma la grande congiunzione, che avverrà tra i due più grandi pianeti del sistema solare: il signore degli anelli, Saturno, e il gigante gassoso, Giove è un fatto ec- cezionale. È da questa estate che i due pianeti si osservano nel nostro cielo e attualmente si possono vedere a sud ed in più i due si stanno avvicinando sempre più, questo perché il Gigante "corre" più veloce del Signore degli Anelli e a dicembre lo rag- giungerà per poi sorpassarlo. Tutto ciò avverrà il 21 dicembre quando si troveranno praticamente attaccati, come a vedere un'unica luce, un unico pianeta, la Grande Congiunzione. Questo allineamento sarà davvero eccezionale in quanto è dal 1226 che Giove e Saturno non si trovavano così vicini tra loro, in pratica da quasi 800 anni. Attenzione però perché se ai nostri occhi sembreranno simili a unico pianeta, nella realtà Giove e Saturno saranno distanti tra loro circa 730 milioni di km! Soc. Ed. Calore srl Fraz. Seude, 84069 Roccadaspide (SA). Redazione Via Magna Graecia, 332 84047 Capaccio(Sa) - ipiccoli@unicosettimanale.it - www.ipiccoli.org Tel. 0828.1992339 - Fax 0828.1991331 Direttore Responsabile: Bartolo Scandizzo. In redazione: Gina Chiacchiaro - Cell: 329 5425519 Collaboratori: Diodato Buonora, Antonella Chiacchiaro, Nunzia D’Angelo, Veronica Gatta, Chiara Sabia. Grafica: Veronica Gatta Iscritto al Registro della Stampa Periodica al N. 108 c/o il Tribunale di Vallo della Lucania il 26/06/2003 Il punto di riferimento degli argomenti trattati sul giornale è, soprattutto, Focus Junior. - L’inserto è realizzato grazie al contributo della Bcc di Aquara.
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