PARLAMENTO EUROPEO - RELAZIONE

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PARLAMENTO EUROPEO
                                                  
                                                    
                          2004                 
                                                    
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                                         Documento di seduta

                                                                                        FINALE
                                                                                   A6-0215/2005

     22.6.2005

                  RELAZIONE
                  sulle malattie gravi e trascurate nei paesi in via di sviluppo
                  (2005/2047(INI))

                  Commissione per lo sviluppo

                  Relatore: John Bowis

     PE 357.831v02-00                        1/21                                  RR\572042IT.doc

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PR_INI

                                                                  INDICE

                                                                                                                               Pagina

     PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO ...................................... 3

     MOTIVAZIONE...................................................................................................................... 14

     PROCEDURA.......................................................................................................................... 21

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IT
PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

sulle malattie gravi e trascurate nei paesi in via di sviluppo
(2005/2047(INI))

Il Parlamento europeo,

– vista la sua audizione del 27 aprile 2004 sulle malattie trascurate,

– vista la comunicazione della Commissione del 27 aprile 2005 (COM(2005)0179,

– vista la comunicazione della Commissione del 26 ottobre 2004 (COM(2004)0726),

– viste le sue risoluzioni sull'HIV/AIDS, la malaria e la tubercolosi, e in particolare quella
  del 4 ottobre 2001, concernente un'azione accelerata di lotta contro le principali malattie
  trasmissibili nel quadro della riduzione della povertà1,

– vista la posizione espressa il 30 gennaio 2003 sulla proposta di regolamento sul contributo
  alla lotta contro le malattie legate alla povertà (HIV/AIDS, malaria e tubercolosi) nei paesi
  in via di sviluppo2,

– viste la Convenzione quadro dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per la lotta
  contro il tabagismo e la Tavola rotonda di alto livello per la lotta contro il tabagismo e la
  politica di sviluppo, organizzata dalla Commissione il 3-4 febbraio 2003,

– vista la sua risoluzione del 4 settembre 2003 sulla salute e la riduzione della povertà nei
  paesi in via di sviluppo3,

– vista la risoluzione approvata il 19 febbraio 2004 dall'Assemblea parlamentare paritetica
  ACP-UE sulle malattie legate alla povertà e la salute riproduttiva (ACP-UE 3640/04),

– visto il richiamo all'impegno di New York: Stabilire un collegamento tra l'HIV/AIDS e la
  salute sessuale e riproduttiva4,

– vista la sua risoluzione del 10 marzo 2005 su scienza e tecnologia – orientamenti per la
  politica di sostegno alla ricerca dell'Unione5,

– viste le attività del programma di sperimentazioni cliniche Europa - paesi in via di
  sviluppo (EDCTP), del programma speciale di ricerca e formazione nelle malattie
  tropicali (TDR), della Global Alliance for TB Drug Development - TB Alliance
  (associazione no-profit per la messa a punto di farmaci contro la tubercolosi),
  dell'iniziativa internazionale per un vaccino contro l'AIDS (IAVI), del partenariato
  internazionale per i microbicidi (IPM), dell'iniziativa europea per un vaccino contro la
1
  GU C 87E dell'11.04.2002, pag. 244.
2
  GU C 39E del 13.02.2004, pag. 58.
3
  GU C 76E del 25.03.2004, pag. 441.
4
  Richiamo all'impegno pubblicato in occasione dell'incontro ad alto livello organizzato dall'UNFPA,
dall'UNAIDS e da Family Care International, New York, 7 giugno 2004.
5
  P6_TA-PROV(2005)0077.

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malaria (EMVI), dell'Alleanza globale per i vaccini e l'immunizzazione (GAVI)/Fondo
           per i vaccini, dell'operazione farmaci contro la malaria (MMV), della partnership Roll
           Back Malaria (RBM), dell'iniziativa Drugs for Neglected Diseases (DNDi) (farmaci per le
           malattie dimenticate), e di altri che sono impegnati nello studio e nella messa a punto di
           medicinali per le malattie trascurate,

     – vista la sua risoluzione del 12 aprile 2005 sul ruolo dell'Unione europea nel
       conseguimento degli obiettivi di sviluppo del Millennio (OSM) (2004/2252(INI))1,

     – vista la relazione 2005 della Task force delle Nazioni Unite 'Progetto per il Millennio' su
       HIV/AIDS, malaria, tubercolosi e accesso ai farmaci essenziali, intitolata "Ricetta per uno
       sviluppo sano: potenziare l'accesso ai farmaci",

     – visti il documento dell'OMS su un'agenda per una R&S farmaceutica relativa alle malattie
       trascurate basata sui bisogni, dell'ottobre 2004, e quello sul controllo intensificato delle
       malattie tropicali presentato dall'OMS in occasione della riunione tecnica e strategica da
       essa tenuta a Berlino dal 18 al 20 aprile 2005,

     – visto l'articolo 45 del suo regolamento,

     – vista la relazione della commissione per lo sviluppo (A6-0215/2005),

     A. considerando che la globalizzazione, il surriscaldamento del pianeta, i nuovi rischi
        emergenti per la salute quali l'influenza aviaria, la febbre di Ebola e la febbre di Marburg,
        la recrudescenza di vecchie malattie infettive come la tubercolosi, l'accresciuta
        prevalenza, nei paesi sviluppati, di malattie a prevenzione vaccinale e il crescente
        problema della resistenza multipla ai farmaci evidenziano tutti la necessità di adottare un
        approccio globale rispetto a tutte le malattie,

     B. considerando che nell'Unione europea manca il senso dell'urgenza, mentre le migrazioni e
        l'aumento dei viaggi comportano un rischio crescente di diffusione di tali malattie,

     C. considerando che il Fondo mondiale per la lotta contro l'AIDS, la tubercolosi e la malaria
        mira a ridurre l'onere della malattia e della povertà e considerando altresì che è
        fondamentale il coordinamento dei progetti e degli attori coinvolti, anche per quanto
        riguarda la fornitura, la distribuzione e la valutazione dei farmaci e la coerenza con i
        protocolli nazionali,

     D. considerando che i casi di HIV/AIDS continuano ad aumentare a livello mondiale, con
        una particolare incidenza fra donne e bambini, e che nel 2004 il numero delle nuove
        infezioni è stato superiore a quello degli anni precedenti; considerando inoltre che i prezzi
        dei farmaci antiretrovirali (ARV) rappresentano un problema sempre più serio per la
        salute pubblica2, dal momento che i farmaci di seconda linea hanno un prezzo sino a
        dodici volte superiore a quello dei più abbordabili prodotti generici di prima linea,

     E. considerando che l'HIV/AIDS e il cattivo stato di salute materna e riproduttiva hanno

     1
         P6_TA-PROV(2005)0115.
     2
         Relazione di avanzamento dell'OMS/UNAIDS sull'iniziativa "3 by 5", dicembre 2004.

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numerose cause profonde comuni, tra cui le disuguaglianze di genere, la povertà e
   l'emarginazione sociale, e che la presenza delle malattie sessualmente trasmissibili
   aumenta in modo drammatico la vulnerabilità all'HIV, mentre l'esistenza di politiche di
   donazione distinte si traduce in un'esecuzione non omogenea dei programmi,

F. considerando che la prevenzione è il modo più efficace per combattere le malattie
   sessualmente trasmissibili (MST), incluso l'HIV/AIDS, e che vi è un legame chiaro tra
   salute sessuale e riproduttiva, da un lato, e lotta contro l'HIV/AIDS, dall'altro,

G. considerando che l'accesso all'informazione in materia di salute materna e riproduttiva e ai
   relativi servizi svolge un ruolo importante nella riduzione della povertà e dovrebbe essere
   parte integrante della lotta contro l'HIV/AIDS,

H. considerando che la prevenzione della malaria presuppone l'utilizzo di zanzariere
   impregnate di insetticida (soprattutto nel caso dei bambini in tenera età, delle donne
   incinte e delle persone che vivono con soggetti affetti da HIV/AIDS), la disponibilità di
   farmaci antimalarici per le donne incinte e il trattamento degli ambienti interni con
   insetticidi ad azione residuale,

I. considerando che un terzo della popolazione mondiale è affetto da tubercolosi, che questa
   malattia ha provocato nel 2002 circa due milioni di decessi - spesso collegati
   all'HIV/AIDS - e che nuovi test diagnostici e nuovi farmaci permetterebbero di affrontare
   questo enorme flagello mondiale,

J. considerando che la schistosomiasi può essere trattata con il praziquantel, ma che i costi
   collegati alla chemioterapia rappresentano un onere supplementare per i sistemi sanitari, e
   che si teme la comparsa di parassiti resistenti ai farmaci, il che rende necessaria la messa a
   punto di altri rimedi efficaci,

K. considerando che la leishmaniosi viscerale grave e l'AIDS favoriscono l'una l'insorgenza
   dell'altra e che la terapia a base di antimonio pentavalente ha seri effetti collaterali,
   richiede un trattamento prolungato e sta perdendo efficacia data la resistenza dei parassiti,

L. considerando la complessità della diagnosi e del trattamento della tripanosomiasi umana
   africana, detta anche malattia del sonno,

M. considerando che la fase acuta della malattia di Chagas può essere trattata con due soli
   farmaci, il nifurtimox e il benznidazole, mentre non esiste terapia per la fase cronica,

N. considerando che la febbre dengue è un problema sanitario mondiale, che il commercio
   internazionale di pneumatici usati ha fatto sì che l'Aedes albopictus, vettore secondario
   della febbre dengue in Asia, si sia ora insediato anche in Europa e in altre regioni del
   pianeta, e che non esiste un trattamento specifico per questa malattia, sebbene si stiano
   facendo progressi nella gestione integrata del vettore, mentre la messa a punto di vaccini
   procede con lentezza,

O. considerando che il buruli ulcer rappresenta un nuovo rischio sanitario e che l'unico
   trattamento possibile per tale malattia è quello chirurgico, che consiste nell'asportare la
   lesione che corrode i tessuti e può determinare un'invalidità permanente,

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P. considerando che il peso delle malattie mentali e dell'epilessia sta aumentando ma viene
        trascurato,

     Q. considerando che in numerose aree del mondo in via di sviluppo vi è grave penuria di
        operatori sanitari, con fenomeni di migrazione sia a partire dalle regioni più povere che
        all'interno di esse,

     R. considerando che nel 2000 il riutilizzo di dispositivi medici ha portato, secondo le stime, a
        260 000 nuovi casi di HIV/AIDS, a 2 milioni di infezioni da epatite C e a 21 milioni di
        infezioni da epatite B,

     S. considerando che il tabagismo provoca ogni anno nel mondo 5 milioni di morti e che entro
        il 2020 tale cifra potrebbe raddoppiare, con prevalenza nei paesi in via di sviluppo,

     T. considerando che la ricerca internazionale e regionale sui farmaci destinati alle malattie
        collegate alla povertà soffre di una cronica mancanza di investimenti,

     U. considerando che, secondo le stime, meno del 10% dei fondi destinati alla ricerca
        biomedica a livello mondiale è impiegato per cercare di risolvere i problemi che sono
        responsabili del 90% dell'onere della malattia su scala mondiale, che, di tutti i farmaci in
        sviluppo per la cura delle malattie trascurate nel periodo 1999-2000, soltanto 18 progetti
        di R&S avevano raggiunto la fase dello sviluppo clinico, contro i 2 100 composti destinati
        al trattamento delle altre malattie, e che nel caso delle malattie trascurate il tempo medio
        di sviluppo clinico è di circa tre anni e mezzo superiore a quello dei farmaci per la cura
        delle altre affezioni,

     V. considerando che sono stati compiuti dei progressi sul piano scientifico, fra cui la
        sequenziazione del genoma dei parassiti che provocano la malaria, la leishmaniosi e la
        tripanosomiasi umana africana, ma che questi risultati non si traducono in nuovi prodotti
        farmaceutici,

     W. considerando che il Progetto di prequalificazione dell'OMS è un'importante rete di
        valutazione e di reperimento di nuovi farmaci essenziali,

     X. considerando che, secondo le stime, un milione e mezzo di bambini al di sotto dei cinque
        anni di età muore ogni anno per malattie che sarebbero prevenibili con il vaccino,

     Y. constatando che una sola casa farmaceutica ha proceduto alla registrazione di farmaci a
        prezzo ridotto nel quadro del regolamento (CE) n. 953/2003 del Consiglio, del 26 maggio
        2003, inteso ad evitare la diversione verso l'Unione europea di taluni medicinali
        essenziali1; constatando altresì che i nuovi farmaci che sono oggi necessari, ma che sono
        unicamente disponibili a prezzi elevati, non figurano in tale elenco,

     Z. considerando che tutti i paesi membri dell'OMC, e in particolare i paesi produttori di
        farmaci generici, dovrebbero aver ormai integrato nella loro legislazione nazionale
        l'accordo TRIPS sulla proprietà intellettuale,

     1
      GU L 135 del 3.6.2003, pag. 5. Regolamento modificato dal regolamento (CE) n. 1876/2004 della
     Commissione (GU L 326 del 29.10.2004, pag. 22).

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1. plaude alle comunicazioni della Commissione, ma chiede che l'approccio seguito sia
   esteso ad altre malattie trascurate; sottolinea il fatto che tutte le azioni della Commissione
   possono essere riferite anche ad altre malattie, oltre all'HIV/AIDS, alla malaria e alla
   tubercolosi;

2. sollecita la Commissione a tradurre le proposte strategiche del nuovo Programma d'azione
   per lottare contro l'HIV/AIDS, la tubercolosi e la malaria in misure concrete, garantendo
   decisioni di programmazione adeguate e stanziamenti di bilancio sufficienti;

3. sottolinea che è di importanza fondamentale far sì che gli Stati membri aumentino in
   misura adeguata le risorse per il finanziamento delle azioni esterne e di aiuto allo sviluppo
   dell'Unione, dal momento che il deficit di risorse dovrebbe raggiungere, di qui al 2007, gli
   11,5 miliardi di euro solo per quanto riguarda l'HIV/AIDS, la malaria e la tubercolosi;

4. invita la Commissione ad affrontare l'HIV/AIDS, la tubercolosi, la malaria e le altre
   malattie come fossero questioni trasversali nel quadro degli strumenti di assistenza esterna
   delle prossime prospettive finanziarie;

5. appoggia la creazione di un Fondo di solidarietà dell'Unione europea1 allo scopo di
   fornire, in modo efficace e coordinato, una risposta comune a situazioni di emergenza di
   diversa origine;

6. ricorda che negli anni '90 i servizi sanitari dei paesi ACP hanno subito pesanti
   contraccolpi, soprattutto a causa dell'accento posto sulle riforme macroeconomiche, che
   hanno portato a tagli di bilancio drastici nel settore sociale, ad esempio in campo sanitario;

7. ricorda altresì che il rimborso del debito e del relativo servizio assorbe ogni anno circa il
   40% del PIL dei paesi meno avanzati, mentre le risorse destinate all'istruzione e alla sanità
   continuano ad essere irrisorie;

8. esorta i paesi ACP a raggiungere l'obiettivo indicato dal Parlamento europeo di destinare il
   20% del proprio bilancio alla sanità;

9. ritiene che occorra garantire che l'analisi alla base dei documenti strategici per la
   riduzione della povertà ispiri le priorità dell'azione nel settore sanitario e offra la
   possibilità di ridefinire le strategie e i programmi sanitari per orientarli verso le iniziative
   sanitarie suscettibili di avere un maggior impatto sulla povertà;

10. sottolinea che l'accesso all'acqua potabile e all'alimentazione è una condizione
    indispensabile alla buona salute delle popolazioni; insiste quindi sulla dimensione
    trasversale della salute e sul miglioramento delle condizioni di vita, che contribuiscono ad
    aumentare la speranza di vita;

11. invita i paesi in via di sviluppo a ripristinare i propri sistemi e servizi sanitari pubblici e di
    base e sollecita l'Unione europea a sostenere tale processo, per il tramite di aiuti per le
    situazioni d'emergenza e del rafforzamento delle capacità umane e istituzionali e delle
    infrastrutture;

1
    2005/0033(COD).

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12. ritiene che gli investimenti nell'approvvigionamento idrico, nei sistemi fognari e nelle
         infrastrutture, così come quelli volti ad accrescere la consapevolezza del legame esistente
         fra salute, acqua pulita, sistemi fognari e igiene, siano fondamentali per combattere le
         malattie di origine idrica (fra cui polmonite, diarrea e malaria) e per garantire il buon
         funzionamento dei sistemi di assistenza sanitaria;

     13. chiede che il documento di orientamento sulle risorse umane previsto nel Programma
         d'azione della Commissione includa anche proposte per iniziative urgenti volte ad
         invertire la tendenza alla perdita di operatori sanitari nei paesi in via di sviluppo, quali una
         migliore formazione, maggiori opportunità di carriera e retribuzione, incentivi a rimanere
         in loco, condizioni di lavoro sicure, forme di cooperazione con iniziative specifiche per
         determinate malattie, accordi di gemellaggio, sostegno volontario, diffusione delle
         migliori prassi e supporto tecnico;

     14. sottolinea la necessità di un coordinamento all'interno dell'Unione, così come tra l'Unione
         e altri donatori mondiali e locali, per mettere in comune le competenze e l'assistenza
         tecnica allo scopo di conseguire risultati migliori;

     15. accoglie con favore l'impegno della Commissione di rafforzare la capacità dei paesi in via
         di sviluppo in materia di ricerca, ma chiede che ciò non si limiti alla sperimentazione
         clinica bensì corrisponda a un concetto di ricerca più ampio che includa la ricerca
         operativa e quella sui sistemi sanitari, che è di estrema importanza ai fini di una
         realizzazione più efficace, efficiente e sostenibile degli interventi;

     16. sottolinea che, per quanto riguarda la ricerca scientifica e la trasposizione dei risultati
         della stessa, sono necessarie prassi di eccellenza onde garantire l'efficacia di interventi,
         progetti e programmi;

     17. osserva che si dovrebbe prestare attenzione al modo in cui i medicinali vengono
         somministrati e utilizzati, al fine di limitare la resistenza;

     18. osserva che, a seguito dello tsunami che ha colpito l'Asia, l'interruzione dei trattamenti
         antimalarici, antitubercolotici e retrovirali potrebbe provocare un numero elevato di
         decessi nella regione;

     19. accoglie con favore i risultati dell'Eurobarometro, che segnalano come l'opinione pubblica
         europea ritenga che gli aiuti dell'Unione possano essere estremamente efficaci nella lotta
         contro l'AIDS e altre malattie1;

     20. sottolinea l'urgenza della possibilità di accedere ai medicinali e sottolinea altresì che le
         case farmaceutiche debbono rendere disponibili i farmaci a prezzi abbordabili nei paesi a
         basso reddito;

     21. sottolinea l'importanza dell'iniziativa e della responsabilità dei paesi stessi, e invita la
         Commissione ad assicurare che le comunità interessate e la società civile siano coinvolte
         in misura significativa in questo processo, onde garantire che i quadri d'azione rispecchino
         le preoccupazioni e le esperienze delle comunità emarginate;

     1
         Speciale Eurobarometro n. 222, Atteggiamento nei confronti dell'aiuto allo sviluppo, febbraio 2005.

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22. invita la Commissione a valutare l'impatto effettivo delle misure poste in atto nel quadro
    del regolamento (CE) n. 953/2003 del Consiglio, del 26 maggio 2003, inteso ad evitare la
    diversione verso l'Unione europea di taluni medicinali essenziali1, e della messa a
    disposizione, da parte dell'industria farmaceutica, di prodotti a prezzi differenziati ai fini
    del miglioramento dell'accesso ai farmaci essenziali da parte delle popolazioni dei paesi in
    via di sviluppo; invita inoltre la Commissione, qualora siano constatate carenze, a
    proporre misure complementari che consentano di promuovere in modo concreto l'accesso
    ai farmaci essenziali;

23. invita la Commissione a fare ricorso al suo Forum delle parti interessate quale
    meccanismo sistematico e regolare di consultazione della società civile, delle persone
    affette da HIV/AIDS, malaria e tubercolosi, e dei rappresentanti delle organizzazioni a
    dimensione comunitaria dei paesi in via di sviluppo;

24. ricorda alla Commissione l'importante ruolo delle donne per quanto riguarda l'assistenza
    sanitaria primaria e osserva che donne, bambini e persone con disabilità devono essere
    integrati nelle politiche sanitarie e nelle statistiche ed attività di ricerca ed esse collegate;

25. si compiace dell'appoggio che la Commissione fornisce, nel suo Programma d'azione, a
    programmi di prevenzione globali e aventi una base scientifica, e sollecita tale istituzione
    a sostenere programmi di prevenzione dell'HIV/AIDS che includano gli aspetti seguenti:
    leadership politica, un'educazione volta a favorire i cambiamenti comportamentali,
    programmi di riduzione dei danni, distribuzione dei prodotti di base, consulenza e
    depistaggio volontari, donazioni di sangue sicure, misure intese a ridurre la vulnerabilità
    dei gruppi a più alto rischio di infezione, nonché attività di ricerca in campo sociale e
    comportamentale;

26. sottolinea la necessità di aumentare gli investimenti di R&S nelle nuove tecnologie di
    prevenzione dell'HIV, quali i vaccini e i microbicidi, e chiede che si sviluppino adeguate
    formulazioni pediatriche di farmaci antiretrovirali, a prezzi accessibili, per i 2,2 milioni di
    bambini affetti da HIV, nonché strumenti di diagnostica e di monitoraggio adatti ai loro
    bisogni e al contesto dei paesi in via di sviluppo;

27. sollecita la Commissione a riconoscere che epidemie distinte di HIV richiedono approcci
    distinti, che si tratti di paesi con epidemie generalizzate o con epidemie concentrate;
    ritiene che si debba prestare maggiore attenzione alla comprensione dei modelli di
    trasmissione nei diversi contesti e agire in base agli elementi risultanti;

28. chiede che le politiche di riduzione della povertà e di sostegno alle famiglie colpite da
    HIV/AIDS e da altre malattie prendano in considerazione gli anziani, gli orfani e altri
    gruppi di bambini vulnerabili e che tutte queste categorie siano coinvolte nell'elaborazione
    e nella realizzazione dei programmi;

29. chiede che si stabilisca un collegamento più stretto tra salute sessuale e riproduttiva e
    programmi di lotta contro l'HIV/AIDS; chiede altresì forniture adeguate e accessibili a
    prezzi abbordabili dei dispositivi medici connessi con tale malattia e con la salute sessuale

1
 GU L 135 del 3.6.2003, pag. 5. Regolamento modificato dal regolamento (CE) n. 1876/2004 della
Commissione (GU L 326 del 29.10.2004, pag. 22).

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e riproduttiva, inclusi preservativi maschili e femminili nonché test diagnostici e farmaci
        per le MST;

     30. esprime forte preoccupazione dinanzi alle informazioni secondo cui alcuni governi
         africani tasserebbero le vendite o l'importazione di farmaci antiretrovirali e di altro tipo,
         rendendoli così inaccessibili alle comunità povere; sollecita la Commissione ad indagare
         su tale aspetto e ad incoraggiare i governi ad abolire dette tasse;

     31. chiede che i paesi in cui è presente la malaria si impegnino a favore dell'ACT, la terapia
         combinata a base di artemisinina riconosciuta come la più efficace, e ne accelerino
         l'introduzione, e invita i donatori a finanziare tale terapia sostenendo l'acquisto, la
         prequalificazione e la produzione di farmaci a base di artemisinina;

     32. chiede all'industria di produrre zanzariere trattate con insetticidi (ITN), in particolare
         zanzariere insetticide a lunga durata (LLIN) e sollecita programmi intesi ad aumentare
         rapidamente la diffusione delle ITN, nonché programmi per l'organizzazione di azioni di
         formazione per riconoscere i sintomi della malaria, la rimozione delle fonti di acqua
         stagnante, la fornitura di farmaci e di test diagnostici rapidi e affidabili ai servizi di prima
         assistenza, e il rafforzamento delle partnership basate sull'iniziativa di singoli paesi, al fine
         di coordinare gli sforzi sinergici e di eliminare le strozzature a livello della messa in atto;

     33. ritiene che siano necessari test diagnostici semplici ed efficaci per la leishmaniosi,
         adeguati alle condizioni dei paesi a basso reddito; osserva che le attività di ricerca e
         sviluppo di nuovi trattamenti sono sottofinanziate e che i farmaci alternativi esistenti sono
         costosi e di difficile somministrazione; chiede la rapida registrazione di farmaci
         promettenti come la paromomicina e il miltefosine;

     34. prende atto del lavoro svolto dall'Iniziativa DNDi e dal Programma TDR relativamente
         alla tripanosomiasi umana africana e sottolinea l'urgente necessità di valutare la sicurezza
         e l'efficacia del nifurtimox, nonché di sviluppare nuovi test diagnostici accurati e di facile
         uso;

     35. chiede che siano potenziati gli sforzi per la prevenzione della malattia di Chagas,
         coinvolgendo nel controllo della trasmissione della malattia le popolazioni suscettibili di
         esserne colpite, separando le abitazioni dai ricoveri per gli animali e combattendo i vettori
         con gli insetticidi;

     36. plaude al programma mondiale dell'OMS volto a identificare le aree in cui la filariosi
         linfatica è endemica e a sottoporre la popolazione a rischio a un trattamento consistente
         nella somministrazione di una dose annua in un'unica soluzione, da ripetere per almeno
         cinque anni;

     37. ritiene che sia di grande utilità fornire farmaci sicuri ed efficaci; osserva che il controllo e
         l'eliminazione delle infezioni attraverso la donazione di medicinali da somministrare su
         base annua o semestrale ha un costo di circa 0,20 euro per soggetto trattato;

     38. chiede l'attuazione delle "Quick Wins" (azioni immediate) individuate nella relazione
         2005 delle Nazioni Unite sul Progetto per il millennio, che comprendono un trattamento
         vermifugo annuale regolare;

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IT
39. chiede all'UE di prendere misure concrete contro la povertà e di assicurare la coerenza
    delle proprie politiche nei settori del commercio, della cooperazione allo sviluppo e
    dell'agricoltura, al fine di prevenire qualsiasi impatto negativo, diretto o indiretto, sulle
    economie dei paesi in via di sviluppo;

40. chiede che venga posto un accento particolare sull'assistenza alle malattie e ai disturbi
    mentali e neurologici, in particolare la depressione unipolare e l'epilessia;

41. ritiene che servizi sanitari capaci di diagnosticare, gestire e trattare malattie come il
    diabete potrebbero salvare molte vite e ridurre il numero delle disabilità e delle
    amputazioni; reputa in particolare che occorra estendere l'accesso, a prezzi abbordabili,
    all'insulina e ai farmaci per il diabete di tipo 2;

42. invita la Commissione a sostenere programmi per la prevenzione e la cura della fistola
    ostetrica e l'assistenza alle donne e alle ragazze colpite;

43. sollecita iniziative volte a garantire un più rapido accesso, a livello locale, a test
    diagnostici appropriati e a metodi sicuri di raccolta del sangue, con relative azioni di
    formazione e infrastrutture, per controllare i parametri sanitari chiave, e sottolinea
    l'importanza di garantire che tutti i programmi di vaccinazione prescrivano l'uso di una
    tecnologia medica che impedisca il riutilizzo dei dispositivi;

44. invita la Commissione a sostenere il rafforzamento dei programmi nazionali e
    internazionali di lotta contro il tabagismo;

45. ritiene che i partenariati tra settore pubblico e settore privato, di cui sono esempi la
    partnership RBM, la TB Alliance, la IAVI, l'IPM, la GAVI/ Fondo per i vaccini, l'MMV,
    l'Iniziativa DNDi e l'Institute for One World Health (Istituto per la salute di un mondo
    unico), insieme al Programma TDR, siano la chiave per l'innovazione e lo sviluppo di
    capacità;

46. deplora il fatto che, data la mancanza di mercati redditizi, non esista attività di ricerca e
    sviluppo sulle malattie che colpiscono quasi esclusivamente la popolazione povera dei
    paesi in via di sviluppo, e sottolinea che occorre correggere tale situazione impegnandosi
    a livello internazionale;

47. chiede che il settimo Programma quadro includa un riferimento specifico alla ricerca sulle
    malattie che colpiscono i cittadini dei paesi in via di sviluppo e preveda finanziamenti al
    riguardo;

48. incoraggia la Commissione ad esaminare sin d'ora i mezzi con cui dare attuazione alle
    misure concrete da adottare in materia di flessibilità delle linee di bilancio tematiche
    attuali e future, nonché in materia di semplificazione delle procedure, allo scopo di
    migliorare la sinergia e la coerenza fra le politiche, i servizi e i programmi comunitari di
    lotta contro le tre malattie in questione;

49. invita la Commissione a lavorare con l'OMS, anche attraverso il Programma speciale di
    ricerca e formazione nelle malattie tropicali e l'Iniziativa per la ricerca sui vaccini, per
    definire una scaletta essenziale delle attività di R&S e stabilire le esigenze e priorità dei

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paesi in via di sviluppo;

     50. ritiene che il controllo e la registrazione dei farmaci dovrebbero essere attinenti alle
         priorità dei paesi con malattie endemiche, e che dovrebbero essere previste procedure
         specifiche per una migliore valutazione del rapporto rischi-benefici dei farmaci destinati a
         curare le malattie trascurate;

     51. chiede un miglioramento delle condizioni di lavoro del personale medico che pratica nei
         paesi in via di sviluppo, la fornitura di attrezzature mediche adeguate e il trasferimento di
         tecnologia; chiede altresì che aumentino i programmi per lo scambio di medici tra
         l'Europa e i paesi in via di sviluppo;

     52. invita la Commissione a sostenere progetti di ricerca integrata che abbraccino l'intero
         processo, dall'identificazione delle sostanze chimiche sono all'immissione sul mercato dei
         prodotti più efficaci;

     53. chiede che le attività del programma di sperimentazioni cliniche Europa - paesi in via di
         sviluppo siano estese in modo da includervi altre malattie trascurate e altre fasi dello
         sviluppo clinico1;

     54. esige che in tutti i paesi siano applicate norme internazionali per una ricerca etica, come
         quelle definite nella Dichiarazione di Helsinki;

     55. invita alla collaborazione con l'industria farmaceutica sulle malattie legate alla povertà e
         chiede una nuova proposta quadro per l'attività di R&S su tali malattia onde fornire
         incentivi agli investimenti, prevedendo fra l'altro assistenza per l'elaborazione dei
         protocolli come pure esenzioni dal pagamento di diritti e tasse, crediti d'imposta,
         sovvenzioni, premi all'innovazione, l'assistenza alla prequalificazione, impegni d'acquisto
         e il parziale trasferimento dei diritti di brevetto sui medicinali; chiede inoltre un
         "approccio basato sui bisogni";

     56. sottolinea che l'istruzione e la pianificazione familiare sono tanto importanti quanto la
         fornitura di farmaci efficaci;

     57. chiede che l'industria farmaceutica sia obbligata o incoraggiata a reinvestire una
         percentuale dei propri utili nella ricerca sulle malattie trascurate, direttamente o attraverso
         programmi pubblici;

     58. sollecita la conclusione di un nuovo accordo globale sulle attività di R&S in campo
         medico, nel contesto della Commissione dell'OMS sulla proprietà intellettuale,
         l'innovazione e la salute pubblica, che comprenda obblighi minimi in materia di sostegno
         alla R&S, meccanismi per la definizione delle priorità e l'esame di un sistema di crediti
         negoziabili per investimenti a favore di determinati progetti;

     59. ritiene che le politiche di sviluppo dovrebbero promuovere la costituzione di capacità di
         ricerca e produzione locale attraverso il trasferimento e la condivisione delle tecnologie;

     1
         Fasi I e IV.

     PE 357.831v02-00                            12/21                                 RR\572042IT.doc

IT
60. si compiace del sostegno accordato dalla Commissione, nel suo Programma d'azione, al
    Progetto di prequalificazione dell'OMS e invita detta istituzione a collaborare con l'OMS
    per rafforzare ed espandere la sua capacità di realizzare gli obiettivi del Progetto;

61. invita la Commissione e gli Stati membri a sostenere attivamente la messa in atto della
    Dichiarazione di Doha e ad opporsi alla rimessa in discussione, da parte degli Stati
    membri dell'OMC, degli impegni presi unanimemente nella dichiarazione sulla proprietà
    intellettuale e la sanità pubblica, in particolare attraverso la negoziazione di clausole
    "TRIPS plus" nel quadro di accordi regionali di libero scambio;

62. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla
    Commissione, all'Organizzazione mondiale della sanità e all'Assemblea parlamentare
    paritetica ACP-UE.

RR\572042IT.doc                          13/21                               PE 357.831v02-00

                                                                                                IT
Traduzione esterna

                                             MOTIVAZIONE

                               "Principiis obsta; sero medicina paratur
                              Cum mala per longas convaluere moras."
         (Opponiti sin dal principio; si prepara tardi la medicina quando ormai i mali si sono
                                 irrobustiti con lunghi indugi). Ovidio

     Nel 2005, in Angola ha fatto la sua apparizione una nuova minaccia sanitaria: la febbre
     emorragica di Marburg, una malattia che presenta un tasso di letalità superiore al 90%.
     L'ufficio ECHO è intervenuto prontamente fornendo a Medici senza frontiere non solo potenti
     antibiotici e fluidi da somministrare per via intravenosa, ma anche sistemi di depurazione
     dell'acqua e materiale protettivo usa e getta.

     Questo è solo uno dei tanti esempi che mettono in evidenza la necessità di mettere in atto
     misure di vigilanza, prevenzione e risposta rapida ed è anche uno dei motivi per cui non
     dobbiamo mai risparmiare le forze nella battaglia contro la malattia. Dobbiamo continuare a
     compiere ogni sforzo possibile per debellare le tre grandi malattie, vale a dire AIDS, malaria e
     tubercolosi, che non sono ancora sotto controllo e si vanno diffondendo verso nuove regioni.
     In conseguenza di tali malattie, che il mondo trascura, un numero elevatissimo di persone
     muore, si ammala in maniera cronica o soffre di gravi disabilità. È giunto il momento di porre
     fine al fatalismo e di focalizzare di nuovo l'attenzione su tali malattie trascurate, in modo da
     ridare una speranza concreta a coloro che vi convivono e che troppo spesso muoiono a causa
     di esse.

     Nuove malattie, quali l'influenza aviaria e il virus Ebola rappresentano minacce sanitarie
     sempre più significative, che pongono inoltre un rischio crescente per i cittadini dell'Unione
     europea in ragione dell'aumento dei viaggi e della mobilità delle popolazioni. È inoltre
     possibile che alcune di queste malattie si manifestino con maggiore frequenza nel mondo
     occidentale a causa del surriscaldamento del pianeta. Nel frattempo, stanno tornando alla
     ribalta alcune malattie infettive del passato, come la tubercolosi, le quali si manifestano con
     sempre maggiore frequenza in forme resistenti ai vari trattamenti farmacologici. La lotta alle
     malattie, ovunque esse si manifestino, è nell'interesse di tutti, non solo dal punto di vista della
     salute, ma anche della sicurezza.

     Le attività di ricerca e sviluppo in ambito sanitario possono portare a risultati rapidi. La
     comparsa di focolai di Sindrome respiratoria acuta grave (SARS) nel 2003 ha portato ad una
     cooperazione internazionale senza precedenti, che ha consentito di identificare la sequenza del
     virus e, attraverso la collaborazione tra settore privato e settore pubblico, ha portato allo
     sviluppo e alla messa a punto di un kit diagnostico. Inoltre, la SARS ha fatto sì che le malattie
     trasmissibili divenissero una priorità di ordine politico, portando inoltre all'istituzione del
     Centro europeo di prevenzione e di controllo delle malattie. Per affrontare altre malattie
     importanti con diffusione mondiale si rende necessario il medesimo approccio dinamico.

     Sono ben pochi i nuovi farmaci e vaccini sviluppati per le cosiddette "malattie più trascurate",
     spesso di origine parassitaria, quali leishmaniosi, malattia del sonno, oncorcercosi, dengue,
     tracoma e malattie diarroiche infettive. Ai pazienti che soffrono di queste malattie vengono

     PE 357.831v02-00                          14/21                                   RR\572042IT.doc

IT                                                                                                         IT
somministrati farmaci antiquati, alcuni dei quali fortemente tossici, inefficaci o di difficile
somministrazione.

Occorre un'azione urgente al fine di sviluppare nuovi farmaci, test e vaccini che tengano
conto delle esigenze dei paesi in via di sviluppo, per renderli poi disponibili a prezzi che tali
paesi si possano permettere.

Meno dell'1% dei 1.393 nuovi farmaci commercializzati tra il 1975 e il 1999 è stato
sviluppato per combattere le malattie infettive tropicali. Da allora la situazione è restata
pressoché immutata, anche se alcune organizzazioni si stanno impegnando per cambiare tale
situazione. Esistono già le conoscenze scientifiche che potrebbero contribuire allo sviluppo di
nuove terapie. A causa della mancanza di un mercato commerciale funzionante, però, si dovrà
garantire un sostegno diretto che assicuri lo svolgimento di attività di ricerca e sviluppo
finalizzate all'individuazione di nuovi test diagnostici e nuove terapie.

Con nostro rammarico, le azioni dell'Unione europea non hanno attribuito alle "malattie
trascurate" l'attenzione che invece avrebbero meritato. Il Parlamento europeo, nella relazione
del 12 luglio 20011 ha chiesto specificamente alla Commissione di "assumere l'iniziativa di
formulare una proposta sulle malattie trascurate (quali la tripanosomiasi, la filariosi, la
bilharzia e l'Ebola). Sarebbe opportuno che tale proposta contenesse incentivi allo sviluppo di
farmaci e vaccini destinati alla lotta contro le malattie legate alla povertà, per le quali esiste un
mercato limitato". Successivamente, la relazione del Parlamento europeo del 10 dicembre
20032 sull'aggiornamento del Programma d'azione comunitario sottolineava che "non vi sono
ricerche in corso concernenti le malattie più trascurate che colpiscono in particolare i paesi in
via di sviluppo" e che "vi è una carenza cronica di investimenti per la ricerca e lo sviluppo
sulle malattie legate alla povertà, e per le attività di ricerca e sviluppo negli stessi paesi in via
di sviluppo, finalizzate ad ottenere i farmaci in grado di soddisfare le esigenze di tali paesi".

Per incoraggiare la commercializzazione di farmaci per le malattie trascurate, la Commissione
dovrebbe sostenere progetti di ricerca integrati che coprano l'intero processo di identificazione
delle possibili sostanze chimiche candidate, fino alla selezione della sostanza più efficace e
meno tossica da commercializzare. Ciò comporterà una cernita delle potenziali sostanze
chimiche attive contro tali malattie, la scelta delle sostanze con potenziale maggiore, il
compimento delle prove pre-cliniche su tali sostanze e, in base ai risultati ottenuti, lo sviluppo
e la conduzione delle sperimentazioni cliniche sui farmaci più promettenti. Il sostegno alla
"ricerca translazionale" nel settimo Programma quadro di ricerca, per colmare i divari tra
ricerca di base e applicazioni utili, è un elemento positivo, ma occorrerebbe includere
espressamente le malattie trascurate che necessitano maggiormente di tale ricerca. Inoltre, le
attività del CEPCM dovrebbero essere ampliate in modo da ricomprendere anche altre
malattie trascurate e altre fasi dello sviluppo clinico.

Secondo le stime della DNDi, nei prossimi dieci anni occorreranno, come minimo, 250
milioni di euro per commercializzare sei o sette farmaci efficaci contro tripanosomiasi,
malattia di Chagas e leishmaniosi e per disporre di una gamma equilibrata di altri farmaci
essenziali che si trovano in fasi diverse di sviluppo.

1
    (A5-0263/2001).
2
    (A5-0474/2003).

RR\572042IT.doc                             15/21                                 PE 357.831v02-00

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I sistemi sanitari di numerosi paesi in via di sviluppo hanno un estremo bisogno di risorse.
     Quegli stessi paesi dovranno mobilitare investimenti cospicui per migliorare la situazione
     sanitaria e le iniziative volte a impiegare maggiori risorse dei bilanci nazionali per la salute
     sono da accogliere con soddisfazione. La comunità internazionale dovrà comunque integrare
     gli investimenti pubblici e privati nel paese interessato con un sostegno finanziario a lungo
     termine. Molti paesi dovranno porre in essere capacità e supporto tecnici, inclusa la
     formazione degli operatori sanitari a livello locale. A tale scopo, il Parlamento europeo ha
     ripetutamente chiesto finanziamenti aggiuntivi adeguati e pianificabili e ha proposto che il
     35% dell'assistenza allo sviluppo sia utilizzata a favore della salute e dell'istruzione.

     Né si dovrebbe dimenticare che milioni di persone in tutto il mondo soffrono di malattie
     mentali e neurologiche. Anche se per molte di queste patologie esistono terapie efficaci, la
     maggior parte dei paesi a medio e basso reddito devolve meno dell'1% della spesa sanitaria
     per il trattamento di tali malattie.

     I paesi in via di sviluppo dispongono in scarsa misura di servizi e farmaci con un prezzo
     accessibile. I motivi sono complessi; tra questi troviamo gli effetti delle politiche
     internazionali e nazionali di determinazione dei prezzi, le tariffe, il regime fiscale e
     l'applicazione di accordi sui diritti di proprietà intellettuale. Le opzioni disponibili per
     migliorare l'accesso e la convenienza economica includono il possibile impiego di prezzi
     differenziati, accordi di licenza volontari, trasferimento di tecnologie e potenziamento della
     capacità produttiva locale.

     Malattie che meritano attenzione

     Malaria
     In tutto il mondo sono 2,2 miliardi le persone a rischio di malaria. La forma di malaria a
     maggior tasso di letalità è la plasmodium falciparum, responsabile di oltre 500 milioni di casi
     nel 2002. Più diffusa nell'Africa sub-sahariana, provoca un alto numero di decessi, soprattutto
     tra i bambini. Le donne incinte e i nascituri sono particolarmente vulnerabili.
     La malaria si sta diffondendo in nuove regioni del mondo ed è ricomparsa in aree dalle quali
     era stata eliminata. La malaria importata costituisce ora un problema sanitario in Europa: tra il
     1972 e il 2000, secondo le cifre disponibili, il numero di casi di malaria importata è
     decuplicato, da 1.500 a oltre 15.000. Più di 700 persone nella Regione europea dell'OMS sono
     morte nell'ultimo decennio.

     La malaria si può prevenire e curare, sostenendo maggiormente i programmi che incoraggiano
     l'utilizzo e la sostituzione delle zanzariere, forniscono nozioni per consentire di riconoscere i
     sintomi della malattia, favoriscono l'eliminazione delle fonti d'acqua stagnante e procurano ai
     servizi sanitari primari i farmaci per la terapia.

     Per far fronte alla resistenza ai farmaci e all'inefficacia degli insetticidi, l'OMS raccomanda di
     combinare due antimalarici, di cui uno è un derivato dall'artemisina, ottenuta dalla pianta
     Artemisia annua. Per coltivare la pianta occorrono almeno 6 mesi, mentre per l'estrazione e la
     produzione ne servono come minimo da 2 a 5. È quindi cruciale disporre di stime attendibili
     per garantire gli approvvigionamenti.

     PE 357.831v02-00                           16/21                                 RR\572042IT.doc

IT
Nell'aprile 2005, la DNDi ha annunciato lo sviluppo di una co-formulazione di artesunato e
amodiachina in una singola pastiglia, che dovrebbe diventare la terapia indispensabile per la
malaria e sarà venduta a prezzo di costo ai paesi colpiti dalla malattia, alle organizzazioni
internazionali e alle ONG. Sarà più economica di tutte le altre combinazioni che contengono
derivati dell'artemisina e non sarà coperta da brevetto. Tale sviluppo, finanziato in parte con i
fondi dell'Unione europea destinati alla ricerca, illustra le potenzialità delle attività di ricerca e
sviluppo con riferimento alle altre malattie trascurate.

HIV/AIDS
Si stima che il numero delle persone sieropositive abbia raggiunto i 39,4 milioni. L'anno
scorso l'AIDS ha ucciso 3,1 milioni di persone, la maggioranza delle quali nell'Africa sub-
sahariana. Solo 700.000 dei circa 6 milioni di persone che avrebbero bisogno di una terapia
antiretrovirale (ARV) contro l'HIV nei paesi in via di sviluppo ne fanno effettivamente uso e
dal luglio 2004 soltanto 260.000 dei nuovi pazienti hanno beneficiato della terapia ARV nei
paesi in via di sviluppo. I prezzi dell'ARV sono elevati e i medicinali della seconda linea sono
dodici volte più costosi dei farmaci generici di prima linea raccomandati dall'OMS.

Si stima che 16 milioni di bambini con meno di 15 anni abbiano perso un genitore, o
entrambi, a causa dell'HIV/AIDS; restano solo i più anziani e i più giovani a prendersi cura gli
uni degli altri nelle famiglie. Neppure le esigenze dei bambini e delle persone più anziane
(che spesso si prendono cura di loro) non andrebbero trascurate.

Occorrono sforzi notevoli su tutti i fronti, vale a dire prevenzione, terapia, cura (incluse le
cure palliative), microbicidi e vaccini, per rispondere in maniera adeguata alla sfida posta
dall'epidemia mondiale di AIDS.

Tubercolosi
Secondo le stime disponibili, nel 2002 la TBC ha provocato la morte di 1,8 milioni di persone.
Un terzo di tutti i casi si verifica nel Sud-Est asiatico, mentre in Africa si registra più di un
quarto dei contagi.

La TBC contribuisce a circa il 13% delle morti da AIDS in tutto il mondo. La TBC resistente
alle terapie è sempre più diffusa, tanto che sono comparsi ceppi di tubercolosi resistenti a tutti
i principali farmaci. Particolarmente diffusa è la forma multi-resistente di TBC. Anche se la
TBC resistente ai farmaci è generalmente trattabile, richiede fino a due anni di costosa
chemioterapia.

Leishmaniosi
Le malattie provocate dai parassiti del genere Leishmania sono trasmesse dalle punture delle
mosche della sabbia. Le leishmaniosi sono endemiche in 88 paesi, dove ne sono contagiati 12
milioni di persone. Ogni anno si verificano tra 1,5 a 2 milioni di nuovi casi e tale cifra è in
aumento.

La forma con più elevata letalità è la leishmaniosi viscerale (LV), normalmente conosciuta
con il nome di Kala-azar, che attacca il sistema immunitario; il numero di morti denunciate
nel 1999 (57.000 persone) è ritenuto significativamente inferiore al numero effettivo di
decessi. Il farmaco più utilizzato per la terapia delle leishmaniosi è l'antimonio pentavalente,
scoperto un secolo fa, che tuttavia presenta gravi effetti collaterali, richiede una terapia

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prolungata e sta perdendo efficacia in alcune regioni a causa della resistenza sviluppata dai
     parassiti. Le terapie più recenti, invece, non sono ottimali a causa dei problemi di tossicità, del
     prezzo elevato e delle difficoltà di somministrazione. La coinfezione da HIV pone problemi
     aggiuntivi.

     L'AIDS e la LV si rafforzano a vicenda. La LV accelera il manifestarsi dell'AIDS e accorcia
     la speranza di vita delle persone sieropositive, mentre a sua volta l'HIV facilita la diffusione
     della LV. Nelle aree endemiche, l'AIDS aumenta di 100-1000 volte il rischio di contrarre la
     LV. Le coinfezioni da leishmaniosi/HIV sono considerate una minaccia reale, anche in
     Europa sudoccidentale.

     Schistosomiasi
     La schistosomiasi (o bilharziosi) ha colpito 200 milioni di persone nel mondo, e secondo le
     stime 20 milioni di queste soffriranno gravi conseguenze, con circa 20.000 decessi all'anno. È
     disponibile una terapia con praziquantel, anche se vi sono preoccupazioni circa la potenziale
     comparsa di parassiti resistenti. Ancora una volta, occorre sviluppare terapie alternative.

     Malattia del sonno
     La tripanosomiasi umana africana (TUA), o malattia del sonno, è provocata da un tipo di
     Trypanosoma trasmesso dalla puntura della mosca tse tse. La malattia finisce con il
     diffondersi al sistema nervoso centrale e a quel punto compaiono i sintomi caratteristici della
     malattia del sonno. La TUA è endemica nell'Africa sub-sahariana, con 60 milioni di persone a
     rischio. Secondo le stime dell'OMS, i casi di malattia sono più di 300.000, anche se la
     maggior parte non viene segnalata.

     La scelta limitata di farmaci disponibili, la loro tossicità (che provoca il decesso del 5% dei
     pazienti) e la crescente refrattarietà della malattia ai farmaci rendono imperativo lo sviluppo
     urgente di nuove terapie.

     Malattia di Chagas
     La tripanosomiasi americana o malattia di Chagas è tipica dell'America centrale e
     meridionale, dove 18 milioni di persone sono infettate dal parassita, che provoca 50.000
     decessi ogni anno. Tale cifra corrisponde al 25% della popolazione della regione a rischio.
     Soltanto due farmaci, il nifurtimox e il benznidazolo, nessuno dei quali ottimale, sono efficaci
     nello stadio acuto, mentre per la malattia di Chagas in stadio cronico non esistono terapie.

     Dengue
     La dengue è un'infezione trasmessa dalle zanzare, diffusa nelle regioni tropicali e sub-
     tropicali, in particolare nelle aree urbane e semi-urbane. La diffusione della dengue a livello
     mondiale è cresciuta drasticamente nel giro di qualche decennio e ora la malattia è endemica
     in più di 100 paesi.

     Circa 2.500 milioni di persone, vale a dire i due quinti della popolazione mondiale, sono ora
     esposti al rischio di contagio da dengue. Secondo stime recenti dell'OMS, in tutto il mondo si
     verificano 50 milioni di casi di infezione ogni anno. Tra il 1995 e il 2001, il numero di casi
     riferiti nelle Americhe è più che raddoppiato.

     Negli ultimi anni, la zanzara Aedes Albopictus, un vettore secondario di dengue in Asia, si è

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IT
diffusa in alcune zone dell'Europa, degli USA e di altri paesi, si ritiene in conseguenza del
commercio internazionale di pneumatici usati.

Non esiste alcuna terapia specifica per la febbre dengue. Lo sviluppo di un vaccino contro la
dengue e la dengue emorragica incontra difficoltà, anche se sono stati compiuti progressi.

Febbre emorragica Ebola
Da quando il virus è stato scoperto, la febbre emorragica Ebola ha provocato la morte di 1.200
persone. Non sono ancora disponibili né una terapia specifica, né un vaccino. Diversi nuovi
vaccini sono in fase di sperimentazione, ma ci potrebbero volere parecchi anni prima di avere
un vaccino disponibile. Una nuova terapia farmacologica si è dimostrata promettente durante
gli studi di laboratorio e è attualmente sottoposta ad una valutazione più approfondita. Anche
in questo caso, però, ci vorranno diversi anni.

Filariosi linfatica
120 milioni di persone hanno contratto la filariosi linfatica, conosciuta anche come elefantiasi;
40 milioni di loro sono gravemente menomate e sfigurate dalla malattia, che si va diffondendo
a causa di una rapida urbanizzazione. La filariosi linfatica può provocare ingrossamento degli
arti, dei genitali e del seno e lesioni interne ai reni e al sistema linfatico. Nelle comunità in cui
è endemica, ne possono venire colpiti fino al 50% degli uomini e 10% delle donne. La terapia
consiste nella somministrazione, una volta all'anno, di singole dosi di albendazolo in
abbinamento a dietilcarbamazina o ivermectina, per un periodo di 4-6 anni.

Ulcera di Buruli
L'ulcera di Buruli è una minaccia sanitaria emergente; rappresenta la terza infezione
micobatterica più diffusa in soggetti sani, dopo la TBC e la lebbra. Distrugge l'epidermide e i
tessuti e provoca deformità. Le lesioni si manifestano principalmente negli arti. Attualmente
l'unica terapia disponibile è quella chirurgica, per rimuovere la lesione, eventualmente con un
trapianto di cute. Si tratta di interventi costosi e pericolosi, con perdita di tessuti o disabilità
permanenti.

Disturbi neuropsichiatrici
Le malattie mentali sono diffuse in tutti i paesi, sono in rapida crescita e provocano notevoli
costi economici e sociali. Una persona su quattro sviluppa uno o più di tali disturbi in un dato
momento della sua esistenza e in tutto il mondo sono 450 milioni le persone colpite da
problemi mentali, neurologici o comportamentali.

Per la maggior parte dei disturbi esistono terapie efficienti in termini di costi, ma le normative
sulla salute mentale, le terapie e i servizi di prossimità non ricevono la priorità che
meriterebbero.

Attualmente circa 121 milioni di persone sono affette da depressione. Ogni anno il 5,8% degli
uomini e il 9,5% delle donne sperimenta un episodio depressivo e 873.000 persone si
suicidano all'anno.

50 milioni di persone sono colpite da epilessia, di cui oltre l'80% nei paesi in via di sviluppo.
Il 70% delle persone affette da epilessia non soffre di attacchi convulsivi, se trattata con
farmaci antiepilettici. Benché nella maggior parte dei paesi il costo annuale della terapia non

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superi i 5 dollari a paziente, la stragrande maggioranza degli epilettici non è sottoposta ad
     alcuna cura. In Africa, l'80% degli epilettici non riceve alcuna terapia.

     24 milioni di persone soffrono di schizofrenia, 37 milioni sono colpite da demenza, in
     particolare causata dall'Alzheimer. Con il progressivo invecchiamento della popolazione
     mondiale, si stima che tale cifra continuerà ad aumentare negli anni a venire.

     I disturbi che colpiscono bambini e adolescenti sono diffusi. Il 10-20% dei bambini soffre di
     problemi mentali o comportamentali. La diffusione complessiva delle disabilità
     dell'apprendimento è compresa tra l'1% e il 3% ed è più diffusa nei paesi in via di sviluppo a
     causa della maggiore incidenza di traumi e privazione di ossigeno al momento della nascita e
     di infezioni cerebrali della prima infanzia.

     PE 357.831v02-00                           20/21                                RR\572042IT.doc

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PROCEDURA

Titolo                                      Malattie gravi e trascurate nei paesi in via di sviluppo
Numero di procedure                         2005/2047(INI)
Base regolamentare                          art. 45
Commissione competente per il merito        DEVE
     Annuncio in Aula dell'autorizzazione   12.5.2005
Commissione(i) competente(i) per            INTA           BUDG              ENVI            FEMM
parere
    Annuncio in Aula                        12.5.2005       12.5.2005        12.5.2005       12.5.2005
Pareri non espressi                         INTA            BUDG             ENVI            FEMM
    Decisione                               12.7.2005       9.6.2005         14.6.2005       21.6.2005
Cooperazione rafforzata
    Annuncio in Aula
Proposta(e) di risoluzione inclusa(e)
nella relazione
Relatore(i)                                 John Bowis
     Nomina                                 16.3.2005
Relatore(i) sostituito(i)
Esame in commissione                        23.5.2005      21.6.2005
Approvazione                                21.6.2005
Esito della votazione finale                favorevoli:             31
                                            contrari:               0
                                            astentioni:             0
Membri titolari presenti al momento         Margrete Auken, Alessandro Battilocchio, Margrietus van den Berg,
della votazione finale                      Danut÷ Budreikait÷, Marie-Arlette Carlotti, Thierry Cornillet, Nirj
                                            Deva, Koenraad Dillen, Alexandra Dobolyi, Fernando Fernández
                                            Martín, Michael Gahler, Hélène Goudin, Jana Hybášková, Filip
                                            Andrzej Kaczmarek, Maria Martens, Miguel Angel Martínez
                                            Martínez, Luisa Morgantini, Józef Pinior, José Ribeiro e Castro,
                                            Toomas Savi, Frithjof Schmidt, Feleknas Uca, Anna Záborská, Jan
                                            Zahradil, Mauro Zani
Supplenti presenti al momento della         John Bowis, Manolis Mavrommatis, Eoin Ryan, Anne Van Lancker,
votazione finale                            Zbigniew Zaleski, Gabriele Zimmer
Supplenti (art. 178, par. 2) presenti al
momento della votazione finale
Deposito – A6                               22.6.2005                        A6-0215/2005

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