PAPUA NUOVA GUINEA - I Viaggi di Maurizio Levi

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PAPUA NUOVA GUINEA - I Viaggi di Maurizio Levi
PAPUA NUOVA GUINEA
 ISing-Sing di Paya e Mt Hagen, il fiume Sepik e la regione del Simbai
Grande viaggio etnografico tra incredibili popolazioni primitive e colorati Sing-Sing
                   Viaggio di 15 giorni – in hotel e guest-house

La Nuova Guinea è la più grande isola del Pacifico e la seconda al mondo. Scoperta
dai portoghesi, rimase inesplorata fino ai primi del ‘900 quando gli europei si
avventurarono nel selvaggio e incontaminato entroterra. La parte orientale dell’isola
fa parte dello stato di Papua Nuova Guinea e presenta un’aspra morfologia: pianure
costiere e foreste pluviali, catene montuose e altopiani, paludi e corsi d’acqua. Grazie
all’inaccessibilità del territorio si deve la sopravvivenza e la coesistenza di centinaia
di etnie, culture e tradizioni ancora oggi strettamente legate al neolitico. Gli itinerari
sono studiati per partecipare ai Sing-Sing, gli incredibili e coloratissimi festival etnici.
In alcune località (Ambunti, Mount Hagen, Goroka, Simbai, etc.) le tribù si adunano
una volta all’anno per esibire orgogliosamente le loro tradizioni, gareggiando con
coloratissimi gruppi di danza, contendendosi energicamente l’attenzione degli
spettatori e la “vittoria”col fascino di musiche e danze, l’originalità dei costumi, la
fierezza del portamento, l’elaborato maquillage e le sofisticate acconciature.Poi la
lussureggiante vegetazione delle Highlands, nel distretto di Simbai, eil popolo Kalam,
una delle più autentiche e primitive etnie che si possono oggi incontrare in Papuasia.
Tra i Sing-Sing più famosi quello di Mount Hagen, una sorta di parata dove i membri
di diversi clan tribali si sfidano con costumi sgargianti, tra musiche e balli: Koroba,
Huli, Midima, Waimara, Puipui, MudmenMindima... Piccoli gruppi internazionali,
guide locali in inglese, spostamenti con piccoli aerei e alcune camminate non
impegnative per chi è in buona forma fisica. Un viaggio attraverso la geografia e le
culture di uno dei luoghi più inesplorati del pianeta. Possibili altre partenze, con
itinerari di durata variabile, da Giugno a Ottobre, per assisteread altri Sing-Sing.
PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenza del 9Agosto 2019
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1°-2° giorno (9-10 Ago) / Italia – Port Moresby
Partenza dall’Italia nel pomeriggio con voli di linea per il sud-est asiatico, con scalo
intermedio e arrivo solitamente previsto il pomeriggio successivo (ora locale). In
serataproseguimento col volo di linea notturno operato dalla compagnia di bandiera
Air Niugini per Port Moresby. Pernottamento a bordo.

3° giorno (11 Ago) / Port Moresby
Al mattino presto (intorno le 5am) arrivo a Port Moresby, la capitale della Papua
Nuova Guinea, che si trova presso una splendida insenatura nel Golfo di Papua, lungo
la costa meridionale dell’isola. Espletamento delle formalità di ingresso e accoglienza
da parte della organizzazione locale.
Trasferimento in hotel, categoria 3* Sup., e in attesa che le camere siano disponibili,
solitamente non prima delle 12h00, possibilità di far colazione o di rilassarsi nella hall
o a bordo piscina.All’ora di pranzo incontro con la guida locale e per far conoscenza
anche con il resto dei compagni di viaggio di nazionalità mista.
Trasferimento privato in città per il pranzo libero e a seguire un breve giro della città,
per familiarizzare un po’ con il luogo. Tempo a disposizione permettendo si
visiteranno anche il cimitero di guerra di Bomana, dove riposano migliaia di soldati,
per la maggior parte australiani, caduti durante la Seconda Guerra Mondiale negli
scontri del Pacifico, e il National Orchid Garden, dove sono presenti alcune delle tante
varietà di orchidee che crescono sull’isola. Alla sera rientro in hotel, cena (a menù
fisso) e pernottamento.

4° giorno (12 Ago) / Port Moresby – Wewak – il medio corso del fiume Sepik– il
villaggio di Timbunke
Al mattino presto, dopo colazione, si lascia l’hotel (N.B. il grosso del bagaglio si
lascerà in deposito in hotel o presso l’ufficio dell’agenzia locale, portando con sé solo
l’occorrente per tre giorni). Trasferimento in aeroporto, al terminal dei voli domestici,
dove lo staff presterà assistenza per effettuare il check-in del volo di linea per Wewak
effettuato da Air Niugini (volo diretto PX 120 delle 09h05 con arrivo alle 10h25,
operato con aeromobili del tipo Fokker F100 jet).
N.B. sui voli di linea domestici è consentito imbarcare un bagaglio da stiva di 16 Kgs.
Sorvolando l’interno dell’isola, mantenendo una rotta nord-nordovest, si atterra a
Wewak, All’arrivo si recupera subito il bagaglio e a piedi si raggiunge il terminal dei
voli charter spesso operati da Mission Aviation Fellowship (MAF), una
organizzazione missionaria che adopera una piccola flotta di velivoli. Con mezzora di
volo si raggiunge il villaggio diTimbunke, lungo il medio corso del fiume Sepik.
(N.B. A volte gli orari dei voli domestici e dei voli charter può variare
repentinamente, pertanto sono indispensabili elasticità e pazienza. Si ricorda che i
voli da/per Wewak, Simbai e Mount Hagen sono effettuati da piccoli aeroplani e
operati a vista, cioè solo con condizioni meteo e visibilità opportune. Quindi è da
preventivarsi l’esigua eventualità del mancato o ritardato collegamento, per nebbia o
altre condizioni avverse, sia con i voli di linea locali che con i voli charter, e nessun
indennizzo sarà dovuto ai viaggiatori. In ogni caso l’organizzazione locale presterà la
necessaria assistenza, cercando di garantire pasti e pernottamenti sostitutivi e
cercando di riprogrammare visite ed escursioni nei limiti del possibile.)
Arrivo a Timbunke intorno a mezzogiorno e incontro con la guida locale che nei
prossimi giorni sarà con noi durante le escursioni e le navigazioni lungo il fiume.
Accoglienza da parte della comunità locale con una cerimonia di benvenuto e pranzo,
preparato con cura dalle donne del villaggio. Dopo pranzo, con delle agili piroghe a
motore, ricavate abilmente da un unico tronco scavato, si procede, ridiscendendo per
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circa mezzora il fiume, fino al grande villaggio di Tambanum per la visita
dell’insediamento e delle Case degli Spiriti.

Le popolazioni della regione del Sepik appartengono all’etnia Papua e vivono in
villaggi che sono economicamente e politicamente indipendenti. L’economia è
soprattutto di tipo agricolo, la coltivazione viene fatta con strumenti e tecniche
arcaiche. Agli uomini spetta il compito del disboscamento delle aree da coltivare, il
loro terrazzamento e la costruzione del sistema di irrigazione; le donne si occupano
della coltivazione vera e propria e dell’allevamento degli animali domestici. La dieta
alimentare è costituita da tuberi come il taro, l’igname e la patata dolce; la poca carne
è di cacciagione, eccetto che nel caso di particolari feste in cui vengono macellati i
maiali. Solitamente ogni villaggio è abitato dai membri di uno stesso clan, che è
l’unità sociale e politica, più le donne sposate provenienti da clan differenti, ovvero da
altri villaggi. Tutti gli appartenenti a un clan si considerano parenti e si identificano
con il loro villaggio, che ha come centro unificatore la Casa degli Spiriti o
HausTambaran, una costruzione su palafitte che può essere davvero imponente.
All’interno dell’HausTambaransi incontrano il mondo dell’Uomo e quello degli
Spiriti e degli Antenati, dove le forze soprannaturali si manifestano attraverso le loro
immagini simboliche scolpite e dipinte dai maschi iniziati.
Le travi di sostegno vengono incise e decorate, come pure il frontone dal quale si erge,
nel punto più alto, un palo scolpito recante sulla sommità un uccello, simbolo
dell’anima. L’interno è completamente decorato con pitture e sculture rappresentanti
gli antenati o gli spiriti, maschere per cerimonie e vari oggetti sacri, come flauti,
tamburi, teschi e armi. La vita spirituale è molto intensa ed è dominata da una
concezione di tipo animistico che attribuisce a tutte le cose e a tutti gli esseri una
energia psichica intrinseca chiamata Mana. Il Mana nell’Uomo è localizzato nel
cranio, e questo spiega la ragione per cui era diffusa la caccia alle teste: lo scopo era
quello di carpire il Mana dei nemici per accrescere il proprio o per trasmetterlo ai
propri figli. Per la stessa ragione vige tuttora l’usanza della conservazione e
decorazione dei crani degli antenati, in modo che l’anima dei defunti, placata dalle
attenzioni ricevute, possa tornare a risiedervi. Quest’ultima tradizione è molto diffusa
e praticata in tutta la Nuova Guinea e in special modo nell’area del Sepik, dove i crani
vengono rimodellati con resine e argille e ornati con conchiglie e fibre vegetali. Le
teste vengono infine decorate e dipinte, e alcune volte sono applicate a maschere o a
fantocci e fatte oggetto di culto nella Casa degli Spiriti, luogo in cui si tengono anche
tutte le riunioni politiche, i consigli degli anziani, le cerimonie di iniziazione e quelle
propiziatorie.
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Dopo aver visitato il villaggio, eretto quasi interamente su un grande banco di sabbia
lungo il fiume, sarà possibile visitare qualche laboratorio dove abili artigiani intagliano
e lavorano il legno o filano tessuti tradizionali.
Nel tardo pomeriggio, prima del tramonto, rientro a Timbunke per la notte e
sistemazione nella guest house locale, gestita dalla parrocchia. Cena a base di pietanze
locali, con acqua in bottiglia, e pernottamento in guest house.
N.B. Le guest house dei villaggi consistono in semplici capanne, dotate di semplici
lettini o talora solo di materassini(di gommapiuma o autogonfiabili), stesi
direttamente per terra. L’organizzazione locale fornisce ai partecipanti una
zanzariera da viaggio. Doccia (spesso costituita da secchi d’acqua) e latrina sono in
comune. Sovente manca la corrente elettrica e anche la cena viene consumata alla
luce delle lampade. Si consiglia di portare un proprio sacco lenzuolo, un asciugamano
(meglio in microfibra per rapida asciugatura), sapone e carta igienica. Consigliato
anche un mini-ventilatore a batterie. Non è garantita la sistemazione in singola.
Durante la navigazione sulle piroghe a motore l’organizzazione locale fornisce dei
giubbotti salvagente. Si consiglia l’utilizzo di un cappello a falda larga e di creme ad
alta protezione solare in quanto l’irradiamento solare è forte e le canoe non sono
dotate di tendalino o altri ripari.

5° giorno (13 Ago) / navigazione tra i villaggi del Middle Sepik
Al mattino colazione e partenza da Timbunke in barca. Risalendo il corso d’acqua per
circa mezzora si devia poi per un braccio secondario, imboccando il fiume
Korosamerie, un importante affluente del Sepik. Poco dopo si raggiunge il piacevole
villaggio fluviale di Mindibit, poco turistico poiché situato all’interno e non lungo le
sponde del principale fiume della regione.Nel villaggio si potranno visitare le due
Case degli Spiriti e fare una bella passeggiata lungo le rive del fiume.
Si riprende la navigazione, riguadagnando il Sepik e seguendone il corso fino
all’insediamento di Kaminabit, il primo dei villaggi che celebra “il culto del
coccodrillo” e abitato dall’etnia iatmul. Sosta al villaggio, dove poter scuriosare tra gli
originali manufatti messi esposti presso il “negozio” gestito dalla comunità locale, in
cui è facile trovare oggetti particolari provenienti da tutto il bacino del Sepik, spesso
delle vere e proprie chicche come per esempio i braccialetti di conchiglie che fungono
da denaro contante.

Lasciato il villaggio di Kaminabit si risale ancora per un’ora circa il corso del Sepik,
fino a raggiungere i due villaggi gemelli di Kanganamane Palembei, l’uno di fronte
all’altro sui versanti opposti del fiume. Mentre Palembei vanta due tra le Case degli
Spiriti più elaborate del Sepik, a Kanganaman vi è sicuramente la più grande, eretta su
pali molto alti per difenderla dalle inondazioni. Entrambi i villaggi non affacciano
direttamente sul fiume ma distano circa 25 minuti a piedi nell’entroterra. Sbarcati dalla
canoa ci si avvia prima verso Kanganaman, dove dopo la visita seguirà un semplice
pranzo. Successivamente si attraversa il fiume e, camminando verso l’interno, si
raggiunge Palemebei.
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Oltre alla visita delle Case degli Spiriti e delle interessanti collezioni di manufatti, ci
sarà l’occasione di ascoltare le guide locali parlare della vita lungo il fiume, della
religione animista che eleva il coccodrillo come oggetto di culto, di assistere a una
performance di danze tradizionali, che offrirà una grande opportunità di immergerci
nella cultura locale e…tanti spunti per gli appassionati di fotografia, con la concreta
possibilità di fotografare la "pelle di coccodrillo" degli uomini iniziati. Al terminesi
riprendono le canoe per ridiscendere verso valle il Sepik. In circa due ore si raggiunge
nuovamente Timbunke, cena con pietanze locali e pernottamento in guest house.

6° giorno (14 Ago) / Middle Sepik – Wewak
Prima colazione e al mattino, dopo essersi congedati dalla comunità di Timbunke, si
ridiscende verso il basso corso del fiume Sepik, per circa un’ora di canoa, fino al
villaggio di Kanduanam. Uno sguardo al mercato mattutino, prevalentemente agricolo,
e poi partenza in bus per Wewak. Si lascia definitivamente il bacino del fiume Sepik,
questo serpeggiante corso d’acqua color marrone che scorre per più di 1.100 km
attraverso vaste savane che si perdono tra rilievi ammantati di fitta vegetazione
equatoriale. Il fiume, uno dei più lunghi al mondo, non è solo linfa di questo enorme
ecosistema ma ha anche un ruolo di grande importanza intangibile: rappresenta la
storia senza tempo di tutte le persone che vivono lungo il suo corso. Il valore del
legame culturale tra passato e presente che il Sepik rappresenta per tutte i gruppi
linguistici diversi è incalcolabile, attraverso il suo fluire avviene l’osmosi tra la vita, la
religione e l’arte di questi popoli esotico e ancora misteriosi.
In circa due ore lungo una strada asfaltata e tortuosa si risale sulla fresca e ondulata
Catena del Principe Alessandro per poi ridiscendere verso le pianure costiere e
giungere a Wewak. Trasferimento in hotel (cat. 3*) e tempo per il pranzo libero.
Nel pomeriggio visita della cittadina, chesorge lungo la costa settentrionale della
Papua Nuova Guinea su una penisola che si protende nel Mare di Bismark. Durante la
Seconda Guerra Mondiale essa ospitò la più grande base aerea giapponese dell’isola,
ripetutamente bombardata da parte degli alleati, e il vecchio aeroporto militare è
ancora oggi in uso come aeroporto civile. Visita al memoriale di guerra giapponese di
Mission Hill e al memoriale alleato di Cape Wom, la spiaggia dove avvenne la resa
giapponese dell’isola. Nel tardo pomeriggio rientro in hotel per la cena e il
pernottamento.

7° giorno (15 Ago) / Wewak – Mount Hagen
Al mattino prima colazione e trasferimento dall’hotel all’aeroporto di Wewak in tempo
utile per il volo di linea PX 121 operato da Air Niugini per Port Moresby (decollo
previsto alle 11h35 con arrivo alle 12h55, operato con aeromobili del tipo Fokker 70).
Accoglienza all’arrivo a Port Moresby e transfer con la navetta dell’albergo al
Gateway Hotel per il pranzo (incluso). Subito dopo trasferimento nuovamente in
aeroporto e imbarco sul volo di linea Air Niugini PX 126 per Mount Hagen
delle15h15 (arrivo alle 16h15, volo operato con aeromobili del tipo Fokker 100).
Si raggiunge lacittà di Mount Hagen nel pomeriggio, accoglienza all’arrivo e
trasferimento in hotel. Dopo Port Moresby e Lae è la terza più grande del paese e Mt
Hagen, come suggerisce il nome, è anche una montagna (1677 mt) che dista circa
venti chilometri dal centro abitato. Sistemazione in hotel di categoria 2-3*, in camere
con servizi privati. Cena e pernottamento in hotel.

8° giorno(16 Ago) / Mount Hagen – il Sing-Sing di Paiyagona e la cultura Melpa –
la Montagna Magica
Le popolazioni delle “Highlands” hanno vissuto isolate per millenni, frammentate in
una galassia etnica, incapaci di sviluppare una struttura statale unitaria a causa della
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loro indole bellicosa, conseguenza della competizione per le scarse risorse alimentari
in un territorio aspro e inaccessibile. All’inizio degli anni ’50 le autorità coloniali
(australiane) cominciarono a organizzare gli spettacoli etnici evocativi di riti e
cerimonie ancestrali, i “Sing-Sing” per l’appunto, tanto amati dai Papuasi, con
l’intento di ricondurre le rivalità interclan su un piano di civile confronto, in maniera
non cruenta. L’iniziativa ebbe così tanto successo che i sing-sing sono diventati un
efficace mezzo per incrementare un turismo sempre a caccia di nuove emozioni.Dopo
colazione partenza in minibus attraverso la tipica campagna delle Highlandsoccidentali
abitate dal ceppo etnico dei Melpa, che visse isolato sull’altopiano fino agli inizi degli
anni ’30 del secolo scorso. Sono fondamentalmente agricoltori e il loro stile di vita è
rimasto sostanzialmente invariato, anche dopo l’incontro con la cultura occidentale.
 Raggiungiamo il villaggio di Paiyagona (Paiya) dove si tiene un interessante sing-
singil giorno prima di quello più famoso di Mount Hagen. Un’occasione molto
interessante che offre l’opportunità di incontrare i danzatori prima dell’inizio della
festa e interagire con loro durante le fasi di preparazione: il trucco del volto deriva da
una mescolanza di oli vegetali e terra, gli ornamenti del corpo sono fatti di foglie,
piume, conchiglie, denti e ossa di coccodrillo. Singoli o in gruppo, in un tripudio di
suoni e di colori, tutti vorranno essere immortalati; l’unica ricompensa, l’unico piacere
è quello di vedere la propria immagine sullo schermo della fotocamera. Questa
esperienza ravvicinata, senza calca e vissuta in modo raccolto e intimo, è forse più
appagante per i viaggiatori rispetto alla partecipazione ai sing-sing più noti e
‘affollati’.

Al termine della festa verrà servito il pranzo tradizionale (mumu) a base di maiale e
verdure cotti nel forno interrato. L’incontro con il capo-villaggio ci introdurrà alla
cultura Melpa, accompagnandoci nella “casa dei teschi”, la capanna che custodisce i
resti degli antenati, e spiegandoci le usanze tradizionali, dal corteggiamento al rituale
funebre. Le capanne del villaggio sono sparse e distanti l’una dall’altra, intorno a
ciascuna di esse ogni famiglia cura il suo orto e la loro ricchezza si misura in base al
numero di maiali posseduti. E’ consuetudine presso i Melpa scambiarsi delle offerte
cerimoniali con cui vincolare i riceventi, obbligandoli a sdebitarsi in futuro con offerte
sempre maggiori. Instaurano così un rudimentale affarismo, dando inizio a una serie di
obbligazioni il cui valore materiale aumenta di volta in volta. Maggiore è l’abilità
dell’individuo nel condurre queste cerimonie e più accresce il suo prestigio personale
all’interno del villaggio. I più brillanti cerimonieri vengono addirittura chiesti ‘in
prestito’ per effettuare offerte per conto di terzi!A breve distanza dal villaggio di Paiya
c’è la Montagna Magica, così chiamata perché si dice che la sua vista non cambi mai
indipendentemente da quale lato la si guardi. In bus si raggiunge un lodge alle sue
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pendici, da cui partire per una piacevole passeggiata che, attraversando un tratto di
foresta ricoperta di muschio, ci farà scoprire alcune specie vegetali endemiche
dell’altopiano in un trionfo di alberi in fiore, felci arboree, licheni, muschi colorati,
orchidee selvatiche…una vegetazione che quasi ci proietta in un mondo fantastico, nel
sogno più recondito di un appassionato botanico. Al termine della passeggiata rientro a
Mount Hagen, cena e pernottamento in hotel.

9° giorno(17 Ago)/ l’incredibile Sing-Sing di Mount Hagen – il villaggio di
Moikap
Al mattino, dopo colazione, trasferimento di circa mezzora in minibus per raggiungere
il luogo della manifestazione e prendere posto nello spazio riservato agli ospiti,
privilegiato per la visuale e per la possibilità di accedere direttamente nel parterre delle
esibizioni per un emozionante ‘incontro ravvicinato’. Il raduno tribale a cui stiamo per
assistere è il più famoso “Cultural Show” della Papua Nuova Guinea: ilSing-Sing di
Mount Hagen. Esso offre una meravigliosa opportunità di acquisire una visione
d’insieme delle diversità culturali e le guide locali ci aiuteranno a interpretare le varie
performance. Lo straordinario spettacolo è paragonabile al Carnevale di Rio, un
caleidoscopio di volti e colori. Una sorta di parata dove i membri di diversi clan
sfilano indossando pirotecnici paramenti tribali.
La maggior parte dei gruppi proviene dalle zone limitrofe a Mount Hagen, ma c’è
anche chi arriva da Tari, Madang e Goroka o dalle provincie di Chimbu, Enga e
dall’isola di Manam o addirittura dalle isole Trobriand. Sono i Koroba, gli Huli, i
Melpa, i Kalam, i Midima, i Waimara, i Puipui, i MudmenMindima…in tutto si
contano circa quaranta compagnie per un totale che supera i mille figuranti. E’ vero
che alcuni gruppi appaiono manifestamente artefatti, tuttavia la baraonda di suoni,
l’orgia di colori e l’intenso e sincero impegno fisico di tutti i partecipanti, lo rendono
uno spettacolo davvero unico! I canti, i balli, le musiche, lo sfoggio delle asce di pietra
e dei costumi sgargianti, ripagano ampiamente lo spettatore dalla circostanza di
trovarsi nel bel mezzo di un’arena. La “vittoria” va al gruppo che riesce a prevalere
sugli altri per il fascino delle musiche e delle danze, l’originalità dei costumi e degli
ornamenti e la fierezza del portamento. Ad amplificare l’aria di festa è la numerosa
presenza di gente che accorre da ogni dove, ci sono abitanti di villaggi remoti che si
recano in città solo una volta all’anno, proprio per assistere allo spettacolo. Uno
spuntino e dell’acqua verranno forniti sul posto dallo staff locale. Al termine rientro in
hotel per rinfrescarsi.

Nel pomeriggio escursione al vicino villaggio di Moikap, un altro tipico insediamento
degli altopiani le cui case, a differenza della dispersivo villaggio di Paiya, sono riunite
a grappolo, strettamente raggruppate tra di loro e con gli orti tutt’intorno al villaggio.
Una tipicità di questo villaggio delle Highlands è la caratteristica forma rotonda delle
sue case. Rientro a Mount Hagen nel tardo pomeriggio. Cena e pernottamento in hotel.

10° giorno (18 Ago) / Il Sing-Sing di Mount Hagen – il Monte Kalina
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Partenza dall’hotel per la seconda e ultima mattinata da dedicare al Sing-Sing di
Mount Hagen. Dopo aver fatto il pieno di colori e suoni e aver immortalato altri
indimenticabili protagonisti di questa esperienza, rientro in hotel per una pausa prima
di effettuare l’escursione pomeridiana. Sempre sul luogo della manifestazione acqua e
uno spuntino verranno forniti dallo staff locale.
Nel primo pomeriggio, in mezzora di tragitto fuori città, si raggiunge il Monte Kalina
per un’altra bella passeggiata nella foresta. Una esperta guida locale ci accompagnerà
in un percorso naturalistico di circa un’ora attraverso la foresta montana, mostrandoci
la flora e la fauna esotica che popola queste incontaminate aree del mondo.
In questo straordinario habitat di foresta di alta quota, oltre a cascatelle, innumerevoli
varietà di piante e di fiori, tra cui degli stupendi esemplari di orchidee endemiche, e
fauna selvatica, vive la Paradisea Raggiana (Uccello del Paradiso) divenuta simbolo
nazionale della Papua Nuova Guinea.
Di questo variopinto volatile è più facile udirne il rauco verso che vederne un
esemplare…sa bene di esser molto ricercata per il suo piumaggio. Al termine
dell’escursione rientro a Mount Hagen, cena e pernottamento in hotel.

11° giorno (19 Ago) / Mt Hagen – Simbai – il popolo Kalam –Wechenrau
Al mattino presto, dopo colazione, si lascia l’hotel (N.B. il grosso del bagaglio si
lascerà in custodia presso la guida locale di Mount Hagen, portando con sé solo
l’occorrente per due giorni).Trasferimento in aeroporto per il volo charter operato da
un piccolo aeromobile (del tipo Pacific Aerospaceda 9 posti sul quale non è consentito
portare un bagaglio da stiva eccedente i 10 kg di peso)che dopo circa 30-40 minuti di
volo verso nord atterrerà a Simbai, un isolato distretto sulle Highlands a metà strada
tra Mount Hagen e Madang.
L’area nei dintorni di Simbai è popolata dall’etnia Kalam, una delle popolazioni più
primitive e genuine della Papua Nuova Guinea. Recenti ritrovamenti e studi scientifici
fanno supporre che i Kalam occupino la zona di Simbai ininterrottamente da oltre
mille anni. Essi hanno uno stile di vita improntato alla sussistenza: praticano la caccia
di uccelli, lucertole e piccoli mammiferi, effettuano la raccolta di radici, piante
spontanee e bacche selvatiche e con una rudimentale agricoltura coltivano patate e
ortaggi. Il dialetto parlato dai Kalam è caratterizzato da schiocchi della glottide e la
loro cultura tradizionale è davvero unica tra le ottocento tribù del Paese. Le loro case
hanno una forma a esagono irregolare.
Ad accoglierci nel piccolo aeroporto ci saranno la guida locale e i portatori che si
occuperanno del trasporto bagagli fino alla guest house, che dista circa 40 minuti di
cammino dalla pista d’atterraggio. Simbai non è una vera e propria cittadina ma solo
un avamposto con un ufficio governativo, una scuola elementare, un negozio e poche
case prefabbricate per i governativi, i missionari e gli insegnanti. A parte alcune
piccole coltivazioni di caffè, l’agricoltura su scala in questo distretto non si è mai
sviluppata per l’assenza di un collegamento stradale idoneo ai mezzi di trasporto.
Il villaggio di Simbai è assolutamente tranquillo per la sicurezza personale ed essendo
poco battuto dai forestieri è ancora molto sentita la cultura dell’ospitalità nei confronti
dei pochi viaggiatori che si avventurano fin qui. Proprio per tal motivo la comunità
locale ci accoglierà alla guest house con un tradizionale Sing-Sing. Questo clima di
festa è accompagnato da balli e canti, ritmati dal suono di piccoli tamburi, e basta poco
per notare come non sia uno spettacolo messo in piedi esclusivamente per eventuali
ospiti stranieri ma che sia un evento del tutto genuino, una vera e propria festa. Non
dovremo dimenticare che per il popolo Kalam anche noi siamo un’attrazione!
Gli uomini indossano gli enormi copricapo che consistono in strutture di canne
ricoperte di pelli animali decorate con esoscheletri di scarafaggi verdi luminescenti, di
fiori freschi o di colorate piume di uccelli quali cacatua, casuari, pappagalli lorichetti e
alcune specie di uccelli del paradiso. Il loro abito tradizionale include anche i perizomi
di fibra vegetale, i grandi ornamenti nasali di ossa, rotonde conchiglie kina o penne di
casuario. Le donne, di solito meno appariscenti, indossano gonnelline di pelle animale
e collane di steli essiccati di orchidea.

Pranzo tipico presso la guesthouse a base di frutta e di ortaggi locali, principalmente
costituito da varietà sub-tropicali di banana, patate dolci e yam (conosciuto anche
come igname, un tubero proteico e fonte anche di vitamine e sali minerali),
solitamente accompagnate da verdure cotte e legumi. Adiacente alla guest housec’è
una capanna in stile locale in cui è stato allestito un piccolomuseo tribale che ospita
una collezione di manufatti tribali Kalam, alcuni dei quali piuttosto antichi e rari, che
rappresentano la storia e la cultura tribale di questo popolo. Laguida locale ci aiuterà a
comprendere il significato antropologico e rituale dei pezzi esposti che includono
utensili di uso quotidiano, armi, strumenti musicali, copricapo, ornamenti nasali, abiti
tradizionali, preziose conchiglie che vengono offerte alla famiglia della sposa e altri
cimeli.
Poi, con una camminata di circa un’ora si raggiunge il villaggio diWechenrau dove
avremo la straordinaria opportunità di interagire con una famiglia del villaggio per
apprendere lo stile di vita dei Kalam, un mondo fermo all’età della pietra anche se
distante poche ore di volo e di cammino dalle moderne cittadine di Madang e Mount
Hagen. La maggior parte dei villaggi gravitano comunque intorno all’avamposto
governativo di Simbai, dove i Kalam possono recarsi per vendere i loro prodotti al
piccolo mercato e acquistare altri generi quali riso e kerosene.
Rientro alla guest-house, cena tipica e pernottamento.
N.B. La guest house consiste in una semplice, pulita costruzione, realizzata in stile
tradizionale e con solo 10 camere, gestita dalla comunità locale. Le camere sono
dotate di letti con materassi, lenzuola, coperte, cuscini e zanzariera. Bagno all’aperto
e in comune, con acqua e doccia azionata da idrovore. Corrente elettrica fornita da
un piccolo generatore. Non è assolutamente garantita la sistemazione in singola.
Genuina la cucina tradizionale a base di prodotti tipici locali.

12° giorno (20 Ago) /Simbai – trekking al villaggio di Fundum
Partenza al mattino per una giornata particolarmente intensa, sia dal punto di vista
fisico (previste in tutta la giornata circa 6 ore di cammino) che emotivo, poiché si
raggiungerà a piedi uno dei villaggi più staccati dall’avamposto di Simbai e quindi
meno frequentato da viaggiatori e forestieri.
Inizia la giornata di trekking, mediamente impegnativo, che ci consentirà di vivere
questa esperienza culturale molto stimolante. Camminando in direzione sud per circa
tre ore (la durata è variabile anche in funzione delle condizioni climatiche e quindi del
terreno), si raggiunge Fundum, un piccolo villaggio dove la gente vive con uno stile
di vita ancora più autosufficiente e primordiale rispetto alle comunità vicine a Simbai.
Il sentiero che porta a Fundum è davvero scenografico, si è sempre immersi in una
natura rigogliosa, sullo sfondosi aprono grandiosi panorami di montagna e
infinitepraterie fiorite.Si procede a passo rilassato, non mancheranno salite e discese
ma anche frequenti soste per ammirare la natura. Ovviamente per questa giornata si
consiglia di portare con se uno zainetto col minimo indispensabile.
(N.B. chi non se la sentirà di intraprendere questa giornata di trekking potrà rimanere
presso la guest house, effettuando delle camminate più brevi nei dintorni e con una
guida a propria disposizione.)

Il villaggio, composto da una dozzina di capanne e qualche decina di abitanti, è
ubicato sulla sommità di una collina, da cui è possibile scorgere Simbai a est e la valle
dei fiume Kaironk a ovest. Ci troviamo al confine tra le Highlands occidentali e la
provincia di Madang. All’arrivo saremo accolti con grandi onori dalla comunità, che
avrà l’occasione di festeggiarci allestendo un pranzo tradizionale. Sono molto rari gli
incontri con i forestieri e avremo la possibilità di interagire con loro e osservare da
vicino le scene di vita quotidiana. E’ buona abitudine per i nativi organizzare una festa
in occasione di eventi particolari e il nostro arrivo è uno di questi. Tutto il villaggio
verrà coinvolto nella preparazione del pranzo, che verrà imbandito in perfetto stile
tradizionale, facendo cuocere lentamente il cibo, avvolto in foglie di banano e spesso
accompagnato da verdure e patate dolci, in un primitivo forno interrato e ricoperto da
pietre roventi o brace. Quando la pietanza sarà ben cotta, si prenderà posto per
condividere con l’intero villaggio il pasto, sedendo a terra tutt’insieme. Questi
momenti di comunione pongono un ponte culturale tra noi e un mondo primitivo,
lontano secoli dal nostro, ma che appartiene anche al nostro passato ancestrale, un
mondo in simbiosi con la natura e ancora strettamente legato a ritmi primordiali.
I Kalam sono raccoglitori, agricoltori e cacciatori. Ogni giornata è dedita alle attività
quotidiane, dal lavoro negli orti alla preparazione del pasto, dalla raccolta di radici e
bacche selvatiche alla caccia di piccoli volatili, rettili e altri animali. Ogni giorno nei
villaggi si lotta duramente per la sopravvivenza, nessun membro della comunità sta
con le mani in mano e ciascuno contribuisce secondo le proprie forze e attitudini.
Nel pomeriggio si riprenderà la via del ritorno per Simbai, con la certezza che questa
mezza giornata di partecipazione e coinvolgimento nella vita comune del villaggio
lascerà a tutti un emozionante ricordo, indelebile non solo per noi che ripartiremo ma
anche per coloro che saluteremo per sempre. “Rientro nel futuro”…con arrivo a
Simbai nel tardo pomeriggio. Cena e pernottamento alla guest house.

13° giorno (21 Ago) /Simbai – Mount Hagen – Port Moresby
Dopo colazione si lascia la guest house e ci si avvia a piedi alla pista del piccolo
aeroporto, in attesa di prendere posto sull’aeroplano che ci riporterà a Mount Hagen.
(N.B. A volte gli orari dei voli domestici, sia di line a sia charter, possono variare
repentinamente, pertanto sono indispensabili elasticità e pazienza. Si ricorda che i
voli da/per Simbai con Mount Hagen e Wewak, sono effettuati da piccoli aeroplani e
operati a vista, cioè solo con condizioni meteo e visibilità opportune. Quindi è da
preventivarsi l’esigua eventualità del mancato collegamento, per nebbia o altre
condizioni avverse, da Simbai con i più regolari voli di linea, e nessun indennizzo sarà
dovuto ai viaggiatori. In ogni caso l’organizzazione locale presterà la necessaria
assistenza, cercando di lenire gli eventuali disagi nei limiti del possibile.)
All’arrivosi effettua subito il nuovo check-in per il volo successivo per Port Moresby
e una volta terminate le procedure di registrazione bagaglio e di rilascio delle carte di
imbarco, si raggiunge con un bus navetta il vicino Mc Royal Hotel per il pranzo.
Rientro in aeroporto e partenza col volo di linea PX 185 operato da Air
Niugini(decollo previsto alle 14h25 con arrivo alle 15h25, operato con aeromobili del
tipo Fokker 70).
Arrivo a Port Moresby, accoglienza da parte dello staff locale e trasferimento con la
navetta in hotel. Resto del pomeriggio libero a disposizione per una passeggiata o
effettuare acquisti. Alla sera cena e pernottamento in hotel.

14° giorno (22 Ago) / Port Moresby – partenza
Prima colazione e tempo a disposizione fino al trasferimento in aeroporto in tempo per
il volo di linea internazionaledi Air Niuginie i successivi voli di rientro per l’Italia, con
scalo intermedio. Pasti liberi (o a bordo) e pernottamento in aereo.

15° giorno (23 Ago) / Arrivo in Italia
Arrivo in Italiain giornata.

N.B. Facciamo presente che sui voli di linea domestici di Air Niuginiè consentita
solitamente una franchigia di 16 kg per il bagaglio da stiva più 5 kg per il bagaglio a
mano. La stessa franchigia complessiva (di circa 20 kg) potrebbe essere consentita
anche sui voli charter ma, essendo spesso questi piccoli aeroplani sprovvisti di
cappelliera, si consiglia di portare a bordo solo la macchina fotografica e di stivare
anche lo zainetto.
N.B. La cartina è puramente indicativa, serve per focalizzare le diverse località che
                  si possono visitare con i vari itinerari proposti

           Il Festival del Coccodrillo di Ambunti
                    lungo il fiume Sepik
Ogni anno ai primi di Agosto si tiene ad Ambuntiilfestival che celebra la centralità del
coccodrillo nella vita delle popolazioni stanziate nel bacino del fiume Sepik.
L’importanza del festival è tale da coinvolgere la gente che vive lungo tutto il fiume:
gruppi appartenenti a vari villaggi, alcuni provenienti anche da luoghi più lontani quali
i laghi di Blackwater o l’estremo corso superiore del Sepik, si esibiscono in danze
tradizionali che hanno come tema centrale il coccodrillo, alcuni gruppi danzano
addirittura con dei coccodrilli vivi.
Ogni villaggio ha la propria danza e il proprio costume, è sorprendente osservare una
tale varietà di sub-culture evolutesi lungo il medesimo fiume! Alcuni uomini hanno la
schiena, le spalle e i fianchi completamente ricoperti di cicatrici in rilievo (cheloidi),
che fanno assomigliare la loro pelle a quella del coccodrillo; si tratta delle
scarificazioni rituali che vengono praticate per segnare il passaggio dall’adolescenza
all’età adulta. I coccodrilli sono importanti non soltanto per la centralità nelle credenze
spirituali ma anche per la microeconomia dei villaggi: nel bacino del fiume Sepik la
carne di coccodrillo rappresenta un importante apporto proteico alla dieta locale, senza
considerare i proventi derivanti dalla vendita della pelle di coccodrillo. Il festival è
sponsorizzato dal WWF con lo scopo di educare le popolazioni locali a uno
sfruttamento sostenibile della fauna locale come, per esempio, la caccia controllata del
coccodrillo selvatico.
Le due specie esistenti nel bacino del Sepiksono il coccodrillo comune di acqua salata
(Crocodilusporosus) e il coccodrillo di acqua dolce della Nuova Guinea
(Crocodilusnovaeguineas). Oggi queste due specie si stanno rifugiando sempre più
verso i tributari più remoti del Sepik, lontani dai loro predatori: gli uomini. E’ sempre
più raro avvistare coccodrilli lungo le sponde antropizzate del fiume e il WWF ha
istituito una propria base operativa in quest’area per sensibilizzare i locali alla
conservazione dell’ecosistema del Sepik e incoraggiarli a forme alternative di
sussistenza ed ecoturismo. Anche la raccolta di uova di coccodrillo selvatico da covare
poi in fattorie rappresenta una minaccia per le specie.

I popoli del Sepik si adornano di collane con denti di coccodrillo e intagliano
pregevoli oggetti di artigianato, tra cui le prue delle piroghe (“PukPuk” in pidgin,
l’idioma locale) scolpite a forma di coccodrillo o di altri animali-totem (casuario,
maiale selvatico, cacatoa, mantide religiosa… tanto per citare i principali).Il Sepik,
questo serpeggiante corso d’acqua che scorre per più di 1.100 km attraverso le vaste
distese che si perdono tra rilievi ammantati di fitta vegetazione equatoriale, è uno dei
più grandi fiumi al mondo. Non è solo la linfa di questo enorme ecosistema ma ha
anche una grande importanza intangibile, esso rappresenta la storia senza tempo di
tutte le persone che vivono lungo il suo corso. Il valore del legame culturale tra
passato e presente che il Sepik rappresenta per tutti i diversi gruppi linguistici è
incalcolabile; attraverso il suo fluire avviene l’osmosi tra vita, religione e arte di questi
popoli esotici e misteriosi.
Partenza dall’Italia il 2 Agosto 2019 – quotazione e disponibilità su richiesta

        COSA SAPERE PRIMA DELLA PARTENZA
                              Collegamenti aerei locali
I piccoli charter che collegano le località non servite dai voli di linea domestici (per
esempio Simbai o Ambunti), operano secondo le regole del ‘volo a vista’, per le quali
le condizioni atmosferiche devono garantirne una buona visibilità per l’effettuazione.
I mesi da Luglio a Settembre sono statisticamente i migliori dell’anno per viaggiare
nell’entroterra e, durante questo periodo, una cancellazione del volo è improbabile ma
non impossibile. Perciò l’orario del decollo non può essere mai garantito, ciò che si
può fare è raggiungere l'aeroporto ed essere pronti a partire una volta che il pilota
riceve via radio l’ok sulla visibilità. Il rischio che il volo venga cancellato per il meteo
è basso ma possono esistere anche altri casi estremi, quale per esempio
l’indisposizione del pilota e la difficoltà a reperire nell’immediato un sostituto.
Qualora il volo fosse riprogrammato al giorno successivo l’organizzazione locale
cercherà di proporre attività alternative da svolgere nella giornata o, se possibile,
coprire la distanza via terra. Si prega di notare che le attività perse non saranno però
rimborsabili per le cause di forza maggiore. Tuttavia questa considerazione non
scoraggia i nostri Viaggiatori che sanno affrontare con la dovuta pazienza ed elasticità
le eventuali “avversità” di una destinazione affatto facile; le giornate e le esperienze
che si vivranno a stretto contatto con queste popolazioni valgono qualche disagio e
una eventuale attesa.

Ogni anno sono poche decine i viaggiatori che s’inoltrano in queste aree remote. Si
consiglia di organizzare il bagaglio a matrioska: un grande borsone contenente una
borsa più piccola, per lasciare di volta in volta in custodia il bagaglio eccedente.

                         Pernottamenti nelle guest house
Nelle località più isolate della Papua Nuova Guinea (quali Simbai, Ambunti, le isole di
Muschu e Kairiru, Pagwi e altri villaggi) le uniche strutture in cui è possibile
pernottare sono le guest house locali, senza alternativa di scelta.
Le guest house sono delle strutture basiche, molto semplici e difficili da classificare
secondo gli standard a cui siamo abituati.
Sono costruite solitamente in stile tradizionale e gestite dalle comunità locali, quasi
sempre con un grado di pulizia accettabile. Le stanze sono dotate di letti con materassi,
lenzuola, coperte e cuscini, con bagni in comune. Le strutture dispongono di pochi
posti letto, proprio perché sono fuori dalle rotte turistiche, e quindi di poche stanze.
Per questo motivo non è possibile garantire aprioristicamente la sistemazione in
doppia o in singolanelle guest houseal momento della conferma del viaggio.
L’organizzazione locale farà di tutto per garantire le prenotazioni ma in situazioni
contingenti, nel caso si renda necessario condividere con altri compagni di viaggio,
sono richieste a ciascun partecipante l’elasticità e la capacità di adattamento che ogni
buon Viaggiatore deve far proprie. In alcune guest house i materassini (di
gommapiuma o ad aria) sono direttamente sul pavimento ma protetti comunque da
zanzariera. Si consiglia vivamente di portare un piccolo ventilatore portatile per le
notti particolarmente calde, soprattutto per muovere l’aria sotto le zanzariere. La
biancheria che viene fornita per la notte consiste in un sacco lenzuolo pulito e un
cuscino. Per ogni evenienza si consiglia di portare sacco lenzuolo e federa propri.

Le toilette consistono talvolta in bagni all’occidentale con sciacquone e talvolta in
fosse biologiche con la seduta. Le docce esterne sono generalmente dotate di acqua
corrente e in mancanza vi sarà un fusto d’acqua con catino. Vengono forniti sapone e
carta igienica ma è necessario portare un proprio telo da bagno o asciugamano e si
consiglia di portare un detergente battericida. La linea elettrica potrebbe essere
soggetta a blackout o malfunzionamenti laddove esista, alternativamente viene erogata
da piccoli generatori solo alla sera. La cucina è tradizionale, a base di prodotti tipici, e
preparata dalla comunità locale. Anche gli hotel sono molto semplici in Papua Nuova
Guinea, spesso ospitano solo uomini d’affari e tecnici di impianti. Mancano quindi
strutture turistiche sebbene i prezzi, anche per una semplicissima camera, siano alle
stelle!

Altre Informazioni:

Trasporti – Per i trasporti via terra, laddove previsti, si utilizzano solitamente dei
minibus con A/C. Voli di linea domestici operati dalla compagnia di bandiera Air
Niuginio dalla compagnia locale PNG Air per i collegamenti interni tra Port Moresby,
Mount Hagen e Wewak. Voli charter per coprire le altre piccole località (Simbai,
Ambunti, Timbunkeecc.), spesso operatida Mission Aviation Fellowship (MAF), una
organizzazione missionaria che adopera una piccola flotta di velivoli. Piroghe a
motore per la navigazione sul fiume Sepik dotate di giubbotti salvagente ma senza
tendalino per la protezione dal sole (o dalla pioggia). E’ quindi indispensabile cappello
con visiera e k-way, oltre a una copertura impermeabile per il bagaglio.
Organizzazione – Esperte guide locali di lingua inglese e gruppo di nazionalità mista.
Staff, autisti e barcaioli locali per i trasferimenti. Assistenza in loco durante le giornate
di festival e negli aeroporti.
Pasti e pernottamenti – Pensione completa dalla cena del 3° giorno alla cenadel 12°
giorno, come specificato sul programma. Il pranzo del 3° giorno e i pasti del 13° e 14°
giorno sono liberi. Sono previsti alcuni picnic e alcuni pranzi in stile tradizionale nei
villaggi o in hotel. Le cene sono tutte in hotel o presso le guest house.Gli hotel di
Wewak, Mount Hagen e Port Moresby sono di categoria 2-3*, semplici guest house
tradizionaliper il resto dei pernottamenti nel Simbai e lungo il corso del Sepik.
N.B. La sistemazione in singola è garantita solamente a Mount Hagen e a Wewak.
Possibile ma non garantita in anticipo a Simbai e lungo il fiume Sepik.
Clima – La Papua Nuova Guinea ha un clima caldo, umido e piovoso tutto l’anno. Si
distingue però una stagione più piovosa (da Dicembre a Marzo) e una stagione meno
piovosa (da Giugno a Ottobre). Sulla costa (Port Moresby, Wewak, Madang) le
temperature sono abbastanza stabili tutto l’anno (tra i 25°C e i 30°C), ma il tasso di
umidità e il vento sono mutevoli. Nell’interno, ad Ambunti, clima caldo e soleggiato
ma un po’ più fresco di sera rispetto alla costa.
Sulle Highlands invece, a Mount Hagen (tra i 1700 e i 1900 mt) temperature diurne
più basse (18°- 22°C) e di sera può fare anche freddo (8°-15°C). Piogge sempre
possibili.
Formalità burocratiche – Ai cittadini italiani è richiesto il visto d’ingresso, ottenibile
in arrivo all’aeroporto di Port Moresby. Attualmente il costo è di 100 Kina (PKG), circa
27 Euro. Necessario il passaporto con validità residua di almeno 6 mesi dalla data di
ingresso ealmeno 2 pagine libere.
Disposizionisanitarie – Non è richiesta alcuna vaccinazione obbligatoria. Fortemente
consigliata la profilassi antimalarica, sebbene sia il periodo più asciutto dell’anno. Si
consiglia di informarsi comunque presso l’Ufficio d’Igiene. E’ fondamentale portare
con se le medicine di uso personale, difficilmente reperibili in loco.
Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Viaggio prevalentemente
etnografico, adatto a chi è interessato a incontrare popolazioni primitive uniche al
mondo, anche se l’aspetto naturalistico non è in secondo piano. La partecipazione ai
festival è una straordinaria occasione per vedere tutte insieme tante etnie sfilare con
indosso gli abiti tradizionali più belli e sgargianti.
Itinerario un po’ impegnativo con alcune camminate in ambienti umidi tropicali, con
possibile terreno fangoso ma prevalentemente su percorso pianeggiate. Da mettere
sempre in conto eventuali piogge e comunque un alto tasso di umidità sia sulla costa
che lungo il bacino fluviale del Sepik.
I voli charter potrebbero subire ritardi e cancellazioni e alcuni pernottamenti sono
previsti in spartane guest house, davvero semplici, con bagni in comune e dove non è
affatto garantita la sistemazione in singola.
Da mettere sempre in conto che la Papua Nuova Guinea è già un paese poco
frequentato dal turismo e che l’assenza di turismo in alcune aree,maggiormente come
le regioni del Simbai e del Sepik,che non hanno collegamenti terrestri ma solo aerei o
fluviali con il resto del paese, ha contribuito a mantenere uno stile di vita locale
assolutamente genuino. Il servizio di ospitalità nelle cittadine principali è
sufficientemente buono. In alcune località, invece, i servizi non solo sono molto
basilari o addirittura scarsi ma anche molto costosi, per cui non esiste una proporzione
diretta tra prezzo pagato e qualità del servizio ricevuto.
Pertanto, non essendovi alternative di scelta, si invitano tutti i Viaggiatori ad avere una
buona dose di flessibilità e di pazienza, giudicando talvolta la buona volontà e la
disponibilità della gente a cercare di soddisfare le richieste come parte dello servizio
stesso.
QUOTAZIONI PER PERSONAper i soli servizi in Papua Nuova Guinea:
€ 8.240 base 6-12 partecipanti (gruppo di nazionalità mista e guide parlanti inglese)

Da aggiungere:
- supplemento singola                                         € 990
- copertura assicurativa di viaggio                      vedi tabella sotto
- costo individuale gestione pratica (fino al 31.03.2019)      € 80
- costo individuale gestione pratica (dal 1.04.2019)           € 90
- visto d’ingresso (100 PGK / circa € 27)                 da pagare in loco

VOLI DALL’ITALIA PER PORT MORESBY (da aggiungere ai servizi a terra)
in funzione delle classi di prenotazione disponibili e del periodo del viaggio
a partire da€ 1.780incluso tasse aeree, fuel e security surcharge

Promozione “Prenota Prima”
Prenotate il vostro viaggio con un anticipo di almeno 90 giorni dalla partenza e
otterrete uno sconto del 50% sul costo della copertura assicurativa “all inclusive”.

 Data di partenza dall’Italia e gruppo di nazionalità mista:
 - da venerdì 9 a venerdì23Agosto 2019(Sing-Sing di Paiya e di Mount Hagen)
  *** Altre partenze possibili, con durate e prezzi diversi, in occasione di altri festival
     sempre in gruppi di nazionalità mista con esperte guide parlanti inglese ***
 - da venerdì 28 Giugno a sabato 13 Luglio 2019(16gg, Festival delle Maschere a
   Rabaul – Isola di Nuova Britannia)
 - da venerdì 2a domenica11 Agosto2019(10gg, Festival del Coccodrillo ad
   Ambunti)
 - da mercoledì 11 a martedì 24 Settembre 2019(14gg, Sing-Sing di Goroka e il
   Festival dei Kalam nel Simbai)

La quota comprende:
voli domestici di linea e charter in Papua Nuova Guinea, trasferimenti in minibus con
aria condizionata ove previsti, piroghe a motore per la navigazione sul fiume Sepik,
staff e guide locali parlanti inglese, autisti e barcaioli locali, assistenza negli aeroporti
locali e durante le giornate dei festival, pernottamenti in hotel 2-3* a Mount Hagen,
Wewake Port Moresby in camere con servizi privati, pernottamenti in semplici guest
house con servizi in comune e senza garanzia della singola nelle altre località,
trattamento di pensione completa dalla cena del 3° alla cena del 12° giorno con prima
colazione (sono esclusi il pranzo del 3° e del 6° giorno e i pasti del 14° giorno), gli
ingressi e i permessi per le manifestazioni, le visite e le escursioni espressamente
menzionate sul programma, l’assicurazione come specificato, il dossier culturale /
informativo sul Paese.
La quota non comprende:
i voli di linea intercontinentali dall’Italia, i pasti espressamente non inclusi e come
menzionato sul programma e ne ‘la quota comprende’, le bevande, il visto d’ingresso
(attualmente di 100 Kina, circa 27 € da pagare in aeroporto all’arrivo), le eventuali tasse
governative per i voli locali di linea e charter e per i voli internazionali in uscita dal
paese, le mance e gli extra personali, la polizza per l’aumento dei massimali di
rimborso delle spese mediche, tutto quanto non espressamente incluso e specificato.
La nostra nuova ed esclusiva copertura assicurativa “all inclusive”

- Annullamento del viaggio prima della partenza
- Assistenza sanitaria tramite centrale operativa h24
- Spese mediche in viaggio fino a € 20.000 (di cui € 5.000 fino a 45 gg dal rientro)
- Bagaglio fino a € 750
- Viaggi Rischio Zero per eventi fortuiti e casi di forza maggiore in corso di viaggio
- Indennizzo fino a € 150.000 per infortunio che causi decesso o invalidità permanente

Il costo a passeggero del pacchetto assicurativo è da aggiungere alle spese accessorie e
da versare al momento dell’iscrizione al viaggio. Il calcolo dell’importo si evince dalla
tabella che segue:

 Per prenotazioni fino al 31.03.2019
         Quota totale fino a:            Costo a passeggero*
               € 1.000,00                         € 45
               € 2.000,00                         € 80
               € 3.000,00                        € 115
               € 4.000,00                        € 150
               € 5.000,00                        € 185
               € 7.000,00                        € 255
              € 10.000,00                        € 360

 Per prenotazioni dal 1.04.2019
         Quota totale fino a:            Costo a passeggero*
               € 1.000,00                         € 50
               € 2.000,00                         € 90
               € 3.000,00                        € 130
               € 4.000,00                        € 165
               € 5.000,00                        € 190
              € 10.000,00                        € 200

NB: il conteggio del totale assicurabile non deve includere visto e spese gestione
pratica.
*comprensivo di imposte di assicurazione e diritti di agenzia.

Copertura Integrativa
E’ possibile estendere la copertura delle spese mediche in viaggio fino a € 120.000
stipulando una polizza facoltativa con premio lordo per passeggero di € 55,00, da
specificare espressamente all’operatore.

Le condizioni dettagliate delle coperture assicurative sono consultabili sul nostro sito
www.viaggilevi.com.
NOTE IMPORTANTI

 La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio USD / Euro = 0,87 e
delle tariffe e delle tasse aeree in vigore nel mese di Febbraio 2019. In caso di
oscillazioni del cambio, di +/- 3% a 20 giorni dalla data di partenza, sarà effettuato un
adeguamento valutario.

 Per ragioni tecnico-organizzative in fase di prenotazione o in corso di viaggio
l’itinerario potrebbe subire delle modifiche, mantenendo invariate quanto più possibile
le visite e le escursioni programmate.

 Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a disponibilità
limitata di posti. Al momento della prenotazione, in caso di non confermabilità
della tariffa utilizzata per la costruzione del prezzo del viaggio, comunicheremo il
supplemento.

 Per lo svolgimento di alcuni nostri programmi è necessario l’utilizzo di voli interni
operati da compagnie locali non conformi ai requisiti della Comunità Europea, indicate
all’interno di un elenco comunitario. Le assicurazioni europee non coprono i disservizi a
esse correlati.

 Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal
caso vi informeremo all'atto della conferma e procederemo alla emissione. L'acconto
dovrà includere anche l'intero importo del biglietto, che non sarà rimborsabile, e le
penali del viaggio in questione derogheranno dalle condizioni standard di
cancellazione pubblicate sul catalogo.

 L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo del
petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto
dell’emissione dei biglietti aerei.

Milano, 21.03.2019, n.2

                                Organizzazione tecnica:
                            I Viaggi di Maurizio Levi
                       Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italy)
                   Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595
            E-Mail: info@viaggilevi.com – Web site: www.viaggilevi.com
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