Alla scoperta della Baviera Orientale, tra birra, tesori - UNESCO e BMW
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Alla scoperta della Baviera Orientale, tra birra, tesori UNESCO e BMW Un itinerario in Baviera Orientale, “capitale” della birra, ma anche dei motori. Questa regione della Germania, infatti, non solo è seconda al mondo per densità di birrifici, ben 160, con una produzione di più di mille tipi di birre diverse, alcune premiate a livello internazionale, ma è anche la zona con la più vasta coltivazione del mondo di luppolo, quelle dove si trova il più antico birrificio del mondo in un monastero e il birrificio più antico dove viene prodotta la birra bianca. Tuttavia, la Baviera Orientale è anche il regno della BMW, lo storico marchio di automobili di lusso tedesca, che vanta nella regione ben cinque stabilimenti. Se possedete uno di questi gioielli, o anche se ne siete solo appassionati, con i nostri consigli di viaggio potrete vedere dove nascono, abbinando visite culturali, storiche ed enogastronomiche. Per una vacanza, per ora virtuale, ma, si spera, presto da vivere.
Monaco, città d’arte e di Oktoberfest La prima tappa del nostro viaggio non può che essere Monaco di Baviera, dove, per ora, è stato confermato l’Oktoberfest (www.oktoberfest.it), dal 19 settembre al 4 ottobre 2020. Monaco è una città dai due volti, quello moderno, fatto di
negozi di alta moda, alberghi di lusso e industria specializzata, e quello antico, con la sua tradizione artistica, i grandi musei e l’ampia offerta musicale. La visita alla città parte dall’Alstadt, dove si concentrano i principali monumenti. Il cuore storico è Marienplatz, sulla quale si affaccia il Neues Rathaus dalla facciata neogotica. Il vero gioiello è il Glockenspiel, il carillon che ogni giorno, alle 11 e alle 12, e da marzo a ottobre anche alle 17, rappresenta la scena di un torneo tra cavalieri e, alle 21, quella tra una fanciulla e un monaco. Si può anche salire sulla torre di 85 metri per ammirare la città dall’alto.
Nelle vicinanze si trova anche l’Altes Rathaus, il vecchio municipio del XV secolo con la facciata gotica. La torre ospita lo Spielzeugmuseum, il Museo del giocattolo che espone centinaia di esemplari di bambole, orsacchiotti, trenini e giochi in legno. Non può mancare, poi, una visita alla Hofbräuhaus, in Am Platzl 9, (www.hofbraeuhaus.de) la più famosa birreria di Monaco. Attiva fin dal 1589, ha una sua fabbrica di birra, la
Staatliches Hofbräuhaus, e una sala che può ospitare fino a 5000 persone. I musei da non perdere a Monaco Percorrendo Maximilianstrasse si arriva alla Max-Joseph-Platz, sul cui lato nord si trova l’ingresso della Residenz (www.residenz-muenchen.de) il palazzo che ha ospitato i re bavaresi dal 1385 al 1918.
I tesori della casata dei Wittelsbach sono ospitati nelle 130 sale del Residenzmuseum, a cui si accede attraverso il Cortile della Grotta, che comprende la spettacolare Fontana del Perseo. Splendide anche la Galleria degli Antenati, con i ritratti dei re di Baviera, la Sala della Battaglia e le Stanze delle Porcellane. Il Cuvilliés-Theatre, in stile rococò, ha ospitato la prima dell’Idomeneo di Mozart, mentre nella sezione dedicata al
Tesoro della Residenza (Schatzkammer der Residenz) sono conservati i gioielli, gli altari portatili, artigianato esotico, coppe preziose e la splendida croce dorata della regina Gisela di Ungheria. Con una breve passeggiata in direzione nord ovest dall’Aldstadt si raggiunge il Kunstareal, il quartiere degli artisti, dove si trovano le tre più importanti pinacoteche (www.pinakotheken.de) della città.
La Alte Pinakothek, in Barer Strasse 27, conserva la più grande collezione artistica del mondo, con capolavori commissionati o raccolti dal casato dei Wittelsbach nel corso dei secoli. Tra i pezzi di maggior pregio anche il Cristo incoronato di spine di Tiziano, la Deposizione di Rembradt e il Giudizio Universale di Rubens, alto 6 metri. La vicina Neue Pinakothek, in Barer Strass 29, invece, ospita una vasta collezione di sculture e dipinti del XVIII e XIX
secolo. Di particolare valore i circa 400 quadri appartenuti a Ludwig I di Baviera. La più grande collezione di arte moderna di tutta la Germania, invece, si trova nella Pinakothek der Moderne in Barer Strasse 40, dall’interno illuminato da una cupola che dispensa la luce naturale sulle gallerie disposte su quattro piani. Qui si trovano capolavori del XX secolo tra cui opere di Picasso, Klee, Dalì e Warhol e una collezione di 400 mila pezzi tra stampe, incisioni e disegni.
Neumarkt in der Oberpfalz, tra sapori e motori Da Monaco, in circa 1 ora e 40, percorrendo la A9, arriviamo a Neumarkt in der Oberpfalz (www.neumarkt.de), che grazie alla sua posizione strategica si è sviluppata come nodo commerciale sin da Medioevo, per poi diventare sede dei Conti del Palatinato. Durante la Rivoluzione Industriale, nell’Ottocento, qui poi sono nate le prime fabbriche di biciclette, per cui la città è diventata famosa: pezzi storici, unici e rari che si possono vedere ancora oggi nei musei.
Nel centro storico, invece, vale una visita la bella cattedrale di epoca medievale, la bella fontana di San Giorgio e il municipio, che si trovano nella piazza omonima. Tra i musei da non perdere c’è il Museo dei veicoli storici Maybach, (www.automuseum-maybach.de), in Holzgartenstraße 8, il primo e unico museo al mondo dedicato totalmente al marchio Maybach. L’avventura della famiglia ebrea dei Maybach inizia nel 1860 con una fabbrica di biciclette, poi il grande salto
con la produzione di motori, da applicare sia su mezzi terrestri che su aerei, tra cui le ambite automobili Maybach, status symbol degli anni Venti e Trenta. La fabbrica è rimasta in attività fino al 1958, mentre dal 2009 da essa è stato ricavato il museo. Su una superficie di circa 2500 mq oggi si può conoscere la storia della costruzione dei motori Maybach, i veicoli che hanno fatto la storia dell’automobile. Dal 1921 al 1941 sono state costruite circa 1800 auto Maybach, di cui oggi ne sono rimaste solo 160 in tutto il mondo. Al museo se ne possono ammirare, in ordine cronologico, circa una ventina.
A Neumarkt, poi, sono presenti ben quattro birrifici, tra cui il Neumarkter Lammsbräu (www.lammsbraeu.de) in Amberger St. 1, il più grande birrificio biologico del mondo che produce ed esporta birre biologiche, sia tradizionali che analcoliche e senza glutine. Altri interessanti birrifici, con annesso un piccolo museo per conoscere i segreti della produzione della birra sono Oberer Ganskeller (www.obererganskeller.de), in Ringstraße 2, e
Neumarkter Braustubl (https://glossner.de/neumarkter-braeustuebl/), in Schwesterhausgasse 9, dove poter degustare birre a Km zero e prodotte con ingredienti semplici e naturali. Prima di lasciare Neumarkt, tuttavia, vale la pena fare una visita anche alla Weisswurst Akademie, in Bahnhofstraße 21, dove Norbert Wittmann ha ricavato nel suo salumificio anche un albergo, un ristorante e un museo dedicato alla salsiccia bianca, una delle specialità bavaresi a base di carne di suino bollita, spezie e ghiaccio.
Amberga, le sue birre e l’Hotel più stretto del mondo In circa 40 minuti, percorrendo la B299 da Neumarkt arriviamo ad Amberga dove la tradizione della birra si tramanda da 500 anni. Tuttavia, la città è stata anche la capitale dell’Alto Palatinato e ne conserva ancora oggi le testimonianze storiche.
Il simbolo della città è la Stadtbrille, cioè “gli occhiali da vista”, la porta edificata su un ponte a due arcate che si riflette sul Vils e che ricorda, appunto, un paio di occhiali. In passato, collegava il Castello Nuovo all’Arsenale. Da vedere in città anche il Municipio con il suo avancorpo rinascimentale, e la basilica di St Martin, in stile gotico. Altre eccellenze sono la Vecchia Fortezza (Alte Veste), il Castello Nuovo, l’Arsenale, la Cancelleria del Governo e il
Klösterl, un “piccolo monastero”. Se avete tempo, salite sulla collina di Maria Ausiliatrice dove si trova un bel santuario barocco ma, soprattutto, per ammirare uno splendido panorama della città dall’alto. Da Stadtbrille partono poi le crociere fluviali a bordo delle Plätten storiche, imbarcazioni a fondo piatto che in passato servivano per il trasporto di sale e minerali. Oggi, invece, consentono di ammirare la natura appena al di fuori del centro urbano, tra boschi di latifoglie, cigni, castori e atmosfere lente.
Tornati al punto di partenza, fate una sosta al Museo dell’Aria (www.luftmuseum.de). Disposto su tre piani su un palazzo trecentesco, propone un percorso di visita interattivo dove poter “toccare con mano” applicazioni tecnologiche, pulsanti, strumenti musicali ad aria, ma anche aspiratori, giochi gonfiabili e palloni ad aria. Per una sosta gustosa, fermatevi da Schloderer (www.schlodererbraeu.de), più che un ristorante, un vero e
proprio viaggio esperienziale nel gusto. Il locale, infatti, è anche un birrificio e produce birre da abbinare ai piatti in modo sempre diverso e gustoso. Infine, ad Amberg si trovano due degli alberghi più famosi e singolari del mondo. Uno di questi è Fronfeste (www.hotel-fronfeste.de), in Fronfestgasse 8, ricavato in un ex prigione del duecento. Le 25 stanze sono ricavate nelle ex celle e si possono ancora vedere la sala delle torture e un’autentica ghigliottina!
Merita una visita, anche solo dall’esterno, Eh Häusl (www.ehehaeusl.de), l’albergo più stretto del mondo. Misura appena 3,10 metri di larghezza, ma si sviluppa su 6 piani. …il viaggio in Baviera orientale continua a pag. 2…
Weiden, la città di…porcellana Da Amberg riprendiamo il nostro itinerario alla scoperta della Baviera Orientale alla volta di Weiden, percorrendo per circa 35 minuti prima la A6 e poi la A93. Weiden è famosa per aver dato i natali al musicista Max Reger e per le sue ceramiche. Oggi ci sono ancora in attività due fabbriche storiche, la Seltmann e la Bauscher, che esportano le loro ceramiche in tutto il mondo. Weidan era famosa anche per i suoi vetri artistici, ma oggi l’attività si è molto ridotta rispetto al passato. Dedicata una mezza giornata alla visita del centro storico, caratterizzato da una cinta muraria medievale e da un fossato. Qui si trovano la centrale piazza del Mercato, sulla quale di affaccio il Municipio del Cinquecento che spicca per le sue vetrate colorate e i muri di legno pregiato. Se avete occasione di entrare, nella Sala dei Re sono conservati i ritratti dei sovrani della Baviera, tra cui Federico I e Ludwig II, il re visionario che ha fatto costruire il fiabesco castello di Neuschwanstein.
Regalatevi poi una passeggiata tra le piccole vie su cui si affacciano case colorate con i balconi fioriti, locali con tavolini all’aperto, molti dei quali esibiscono insegne italiane, tra caffè, gelaterie, botteghe, enoteche. Vale una visita anche il Museo della Città (Stadtmuseum), in Schulgasse 3°, che conserva i manoscritti e gli spartiti originali del compositore e organista Max Reger, morto a soli 43 anni nel 1916. Inoltre, nelle varie sale, si possono vedere
anche le ceramiche, manufatti in legno, un’antica farmacia ricostruita, giocattoli e persino un enorme presepe. L’organo che suonava Reger, invece, si trova nella chiesa di St Michael e vanta ben 3600 canne! Vale una sosta anche la bella chiesa di St Josef, splendido esempio di Art Nouveau, che sembra luccicare per le sue pareti punteggiate di tessere colorate e motivi floreali che si estendono anche sulle colonne e sul soffitto abbellito con scene dell’Antico Testamento, piante, angeli e animali.
Per la pausa pranzo, fermatevi da Brauwirt (www.braeuwirt.de), in Unterer Markt 9, un ristorante e birrificio ricavato in un palazzo del Cinquecento che propone anche corsi di cucina e minicorsi sulla storia della birra e sulla sua produzione. Qui vengono prodotti, infatti, ben 700 mila litri l’anno, che vengono tutti consumati…a chilometro zero!
Destinazione Ratisbona, Patrimonio UNESCO Il nostro viaggio continua alla volta di Ratisbona (Regensburg, in tedesco), la città che ha dato i natali al Papa emerito Josef Ratzinger. Ci si arriva da Weiden in circa un’ora, percorrendo la A93. Ratisbona è una città unica nel suo genere, poiché, a differenza di molte città tedesche, ricostruite dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, è stata risparmiata e ha così potuto conservare il suo aspetto medievale. Proprio per questa sua caratteristica, l’UNESCO ha incluso il suo centro storico tra i siti Patrimonio dell’Umanità nel 2006.
Ratisbona è anche il luogo più settentrionale da cui passa il Danubio, che qui si incontra con il fiume Regen, che ha dato il nome alla città. Fa effetto ammirare le sue acque scure e tumultuose e pensare che si tratta del secondo fiume più lungo d’Europa, più di 2800 km, che attraversa dieci diversi paesi. Di sicuro effetto anche accedere al centro storico attraversando il massiccio Ponte di Pietra del XII secolo. Dal ponte si può vedere il Wurstkuchl (www.wurstkuchl.de), il più
antico ristorante del mondo, che ancora oggi sforna salsicce. Risale infatti al 1135, quando fu aperto come punto di ristoro per coloro che lavoravano alla costruzione del Ponte di Pietra. Le case color pastello e le viuzze di pietra ci portano poi al cospetto di Porta Pretoria, l’imponente porta di accesso alla città vecchia, le cui origini risalgono ai Romani, che consideravano Ratisbona, allora Castra Regina, un punto nevralgico per il controllo dei confini dell’Impero a Nord del Danubio. Unica rimasta della quattro porte di accesso alla città, è stata costruita nel 179 d.C, durante il regno di Marco Aurelio. Oggi, la porta romana è stata quasi “inglobata” dagli edifici circostanti, ma conserva ancora tutto il suo fascino antico.
Alzando gli occhi, si scorgono le guglie della sorprendente Cattedrale di Ratisbona, dedicata a San Pietro, in stile gotico. La sua vista lascia letteralmente a bocca aperta, sembra quasi che la struttura si protenda verso il cielo. L’interno, invece, è a tre navate, con colonne snelle e un soffitto con volte a crociera, abbellita con vetrate colorate e opere d’arte. Incamminandosi lungo la pittoresca Kramgasse si ha davvero
l’impressione di fare “un salto nel Medioevo”, tra viuzze strette di pietra, botteghe e…case torri, edifici medievali attraverso le quali le famiglie nobili rivaleggiavano tra loro per ricchezza e prestigio. La più antica di Ratisbona è la Goldener Turm, ma in tutto il centro storico se ne contano circa una trentina. Inoltrandosi poi nella minuscola Watmarkt si arriva alla Casa di Oskar Schildler, l’industriale che durante la Seconda Guerra Mondiale salvò dalla deportazione più di mille ebrei. La casa è segnalata da una targa.
L’antico ghetto ebraico, invece, è compreso nella zona attorno alla Neupfarrplatz, e includeva una quarantina di abitazioni, una scuola e la sinagoga, tutto raso al suolo nel XVI secolo, quando gli ebrei vennero cacciati. Oggi, alcune testimoniante di questo periodo si possono trovare nella piccola esposizione allestita nella Neupfarrkirche. Da non perdere, invece, una visita alla Alte Kapelle, capolavoro del barocco. In realtà, l’edificio è stato iniziato
nei primi anni dell’anno Mille su ordine di Carlo Magno, ma è stata riccamente decorata nel XVIII in stile rococò. Sulla pittoresca Rathausplatz, si affaccia invece l’Alte Rathaus, il vecchio municipio, che è aperto solo per le visite guidate. L’edificio si compone di una torre a otto piani costruita attorno al 1250 e da una parte che risale al 1360. Durante il Sacro Romano Impero è stata la sede del Parlamento e poi della Dieta Imperiale dal 1663 al 1806. All’interno, spicca il salone del 1564 con i mobili originari e le sedute dei sette Principi Elettori.
Da non perdere una visita al palazzo della nobile famiglia Thurn und Taxis, ricavata nell’ex monastero benedettino di Sant’ Emmerano, ancora di proprietà degli eredi. Il casato deve la sua fortuna secolare all’invenzione, durante il Sacro Romano Impero, del primo servizio di posta in Europa, con tanto di stazioni per il cambio dei cavalli per le consegne. Il percorso di visita all’interno del palazzo è sicuramente suggestivo, tra stucchi, opere d’arte, la sontuosa sala da ballo e il “giardino d’inverno”.
Ratisbona e le altre “città della BMW” Gli appassionati di auto non possono perdersi una visita allo stabilimento della BMW (www.bmwgroup-werke.com) sigla di Bayerische Motoren Werke, cioè “fabbrica bavarese di motori”, che nello stabilimento di Ratisbona, in Herbert-Quandt-Allee produce quasi 340 mila veicoli all’anno. Qui i circa 9000 dipendenti fanno “nascere” un’auto di lusso ogni 57 secondi!
Nata nel 1917, la BMW ha prodotto inizialmente motori per aerei e solo in un secondo momento si è buttata nella produzione automobilistica, diventando una tra le case più importanti e prestigiose del mondo per modernità tecnologica e qualità ingegneristica e costruttiva dei suoi modelli, sempre all’avanguardia. Il più grande stabilimento della BMW in Europa si trova invece a Dingolfing, a circa 75 km da Ratisbona. Ogni giorno vengono
prodotte circa 1600 BMW delle serie 3,4,5,6 e 7, oltre a Rolls Royce e carrozzerie per Rolls Royce. I dipendenti sono circa 18.300 e superano i residenti della città, che sono 18 mila! È possibile anche visitare l’interessante Museo della storia industriale (www.museum-dingolfing.de) con documenti e testimonianze delle aziende automobilistiche tedesche, tra cui BMW e Glas.
Circa 32 km, percorrendo la A92, separano Dingolfing da Landshut, dove ha sede lo stabilimento della BMW che produce più di 12 milioni di componenti singoli per BMW, Mini e Rolls Royce. Lo stabilimento, dal 2010, è la prima fonderia al mondo a zero emissioni. Landshut è anche la prima residenza dei duchi bavaresi e una delle città più antiche e meglio conservate della Germania, con monumenti in stile gotico e rinascimentale. Qui, ogni quattro anni, si tiene il più grande festival storico d’Europa, il Matrimonio di Landshut, che vuole ricordare le nozze, quasi “leggendarie” avvenute nel 1475 tra il duca Georg, figlio del duca Ludwig IX il Ricco, e la principessa Hedwig, figlia del Re di Polonia Kasimir IV.
Alle nozze partecipò addirittura l’imperatore Federico III e si tennero tornei cavallereschi, battute di caccia e banchetti abbondanti e infiniti. Oggi, alla rievocazione partecipano più di mille figuranti in costume d’epoca. La prossima edizione, prendete nota, è in programma dal 25 giugno al 18 luglio 2021.
COME ARRIVARE In aereo: Monaco di Baviera, prima tappa del nostro itinerario, si può raggiungere in aereo dall’Italia con Air Berlin, Alitalia, Lufthansa o Air Dolomiti. Ryan Air vola sull’aeroporto di Munich Weast, a circa 100 km dal centro. In auto: A22 del Brennero e Passo del San Bernardino, poi si prendono la A13 e la A96. Da Milano Centro occorrono circa 5 ore.
DOVE MANGIARE *Donisl, Weinstraße 1, Monaco, tel 0049 89 2429390, www.donisl.com. Il locale è una delle più antiche birrerie di Monaco e risale al 1715. Offre un ristorante su due livelli e un giardino estivo. Birra abbondante e piatti della tradizione. *Weisswurst Akademie, Bahnhofstraße 21, Neumarkt, tel .9181 907426, www.hotel-wittmann.de. Ristorante dove gustare specialità della cucina bavarese, tra cui la famosa “salsiccia bianca”. Anche hotel. *Storstad, Watmarkt 5, Ratisbona, tel 0049 941 59993000, www.storstad.de. Una stella Michelin per questo rinomato locale con vista sulla cattedrale. Il menù raffinato offre piatti della cucina nordica rivisitata.
DOVE DORMIRE *Hotel Opera****, St Anna Strasse 10, Monaco, tel 0049 (0)89 2104940, www.hotel-opera.de. Elegante e raffinato hotel nelle vicinanze del teatro dell’Opera. Offre 25 sistemazioni arredate in stile vecchia Europa, con mobili d’antiquariato, tappeti persiani e lampadari d’epoca. La colazione viene servita in un giardino decorato con statue neoclassiche. *AlmRefugio****, Am Höhenberg 5, Neumarkt in der Oberpfalz, tel 0049 918132584, www.landgasthaus-almhof.de/ Bella struttura immersa nel verde con le pareti in legno. A disposizione giardino e terrazzo. *Hotel Goliath am Dom****, Goliathstrasse 10, Ratisbona, tel +49 (0)941 2000 90-0, www.hotel-goliath.de/it . Nel centro storico di Ratisbona, vicino alla cattedrale, al ponte vecchio e al Danubio. Le camere sono moderne e dotate di ogni comfort. Dispone di sala fitness, terrazza e caffetteria.
INFO www.bavieraturismo.it COLONIA: NELLO STELLATO ‘NEO BIOTA’ SONJA E ERIK PROCLAMANO: “IL BRUNCH E’ MORTO!” TESTO E FOTO DI CESARE ZUCCA – Colonia, Germania. Oggi vi porto da Neo Biota ristorante alternativo e trendy. elogiato per piatti freschi, sani e comunque ricercati. Ha da poco festeggiato il primo anno di attività e a solo 6 mesi dall’ apertura si è guadagnato una stella Michelin. Entriamo!
Al bancone a vista operano Sonja Baumann e Erik Scheffler, chef-amici-soci del piccolo ristorante che offre un menu semplice e schietto, con molte verdure e pesce e che imperiosamente proclama: ‘Il brunch è morto’ optando per un variopinto breakfast non-stop dalla mattina al pomeriggio.
Mi sono affidato ai consigli degli chef: salmone, asparagi bianchi, 7 erbe e aceto di uova servito su una tartina di pane integrale e accompagnato dal ‘drink del giorno’: anguria, pompelmo, ginger, cetriolo, pepe, paprika e chissà cos’altro… deliziosi tutti e due, come i loro ‘creatori’ che ho incontrato per registrare una simpatica intervista e per ‘rubare’ una loro ricetta. Congratulazioni per la stella Michelin, quando è iniziata la vostra avventura? Sonja: Sono nata a Bonn e ho iniziato la mia carriera nel 2004 a Halbedels Gasthaus. Dopo l’apprendistato, sono approdata al ristorante Gut Lärchenhof. E’ seguito il Lärchenhof, dove collabiravocon con Erik., dopo molti anni di lavoro, abbiamo inaugurato NeoBiota che ci ha dato l’opportunità di sviluppare il nostro stile di cucina. Dopo solo sei mesi è arrivata la stella!
Avete fatto dei viaggi insieme? Erick: Siamo andati a San Sebastian in Spagna e poi Olanda, Belgio, Norvegia, Danimarca. I nostri non sono stati necessariamente viaggi gastronomici, non ci interessano trends o tendenze di altri paesi, amiano conservare la nostra indipendenza e se un piatto esotico ci ha particolarmente interessatI, amiamo adattarlo a nostri gusti nostrani.
Come nel nostro kimchi, dove fermentiamo il cavolo seguendo parzialmente lo stile coreano e aggiungiendo prodotti e sapori tipici della Germania e quando lo assaggi ti sembra di essere in un’osteria tedesca… Quindi poco interesse per ‘altre’ cucine? Forse l’unica cosa che ci attirava nei viaggi erano i posti specializzati nel breakfast. Ne abbiamo provati tanti e lì ci siamo divertiti a studiare come reinventare i piatti della prIma colazione. Non a caso Neo Biota ha un menu-breakfast dalla mattina fino a pranzo, per poi cambiare per cena.
Il vostro menu domenicale è davvero speciale… Sonja: Non facciamo il brunch che, secondo noi, è luna delle peggiori abitudini a tavola, in quanto vengono usati tutti gli avanzi della settimana e rimescolati nel buffet, anche il gusto è deludente… se arrivi presto è ok, ma se arrivi tardi è tutto secco, non fresco e sa di vecchio.
Un viaggio che vorrese fare? Sonja: Per una vacanza Australia e Nuova Zelanda, mentre l’Asia per curiosità culinaria. Erik: Canada e Australia, mi piace il lifestye della loro gente, che ama godersi la vita Dove ti piace passare un weekend libero? Erick: A letto! In pieno relax! E se il tempo è bello, una passeggiata lungo il fiume, nei parchi e alla sera un ristorantino con una buona cucina e del buon vino. Sonja: Se ho abbastanza tempo, direi in Norvegia, Finlandia, Svezia, bellissimi paesaggi e gente semplice. Devo dire che ho due passioni: i paesi nordici e… gli stivali da cowboy.
Mai nel vostro frigorifero … Erik: cibi già pronti, pre-cotti e… (ride) niente di quanto ti aspetteresti da uno chef stellato, tipo champagne e fois gras… Sonja: Banane, trovo che al freddo abbiano un odore insopportabile…. in compenso troverai sempre delle birre fantastiche…
Il piatto top di Erick e di Sonjia ? Sonja: Erick fa una fantastica zuppa thai Erik: La sujanka di Sonja. E’ una zuppa dell’Est Europa, fatta con avanzi carni e verdure. Mi piace la sua versione tedesca che utilizza avanzi di salumi come salame e mortadella, insaporiti da cipolle, peperoni rossi, salsa di pomodoro, salamonia di cetrioli e spezie. La sujanka di Sonja è fantastica, ma anche quella di mia moglie, che però lo fa come lo faceva mamma, ottima, ma diversa da quella di Sonja. Insomma un bel match!
Cosa volevi fare da grande… Erik: Non riesco a immaginarmi coinvolto in nessun altra professione, non sarei felice. Sonja: Da piccola mi piaceva la manualità creativa e amavo fare costruire delle cose con legno e pietre, chissà, forse avrei voluto diventare un’ artista o un architetto, ma mi ha molto colpito l’abilità in cucina di mia mamma, ottima cuoca e mi sono detta: farò la chef.
Se io fossi bendato, quale piatto mi serviresti? Erik: Asparagi, confit di grasso di pollo, con salsa e croccantini di pelle di pollo. Visto che non vedi, punterei a conquistarti con l’intenso profumo di arrosto e un sapore vivace.
La vostra ricetta? “Armer Jan”: un’accoppiata insolita. Il tradizionale toast francese incontra l’ himmel un ääd cioè “Il cielo e la terra”, un tipico piatto tedesco con sanguinaccio, cipolle, purè di patate e salsa di mele. Il nome deriva dagli ingredienti principali: le mele provenienti dagli alberi (il cielo) e le patate (dalla terra.) “ARMER JAN”
Dosi per 12 persone Pane–Pre-fermentazione 95 g di farina di grano 405 3 g di lievito 60 g di acqua Impasto: 2250 g farina di grano 405 8 g sale 5 g lievito 20 g miele 20 g burro 200 g acqua 5 g semi di senape 30 g cipolle arrostite 10 g cipolle in polvere 10 g aglio in polvere 5 g maggiorana 5 g pepe Cayenne 10 g cumino 1. Prepara il pre-fermento e lascialo lievitare per 2 ore. 2. Dopo 2 ore aggiungere tutti gli altri ingredienti e
impastarlo in un impasto omogeneo. Lasciare in frigo per una notte. 3. Ungete una padella e stendetela con la carta da forno. Arrotolare l’impasto, metterlo nella teglia e coprirlo con carta stagnola. Lasciatelo lievitare per altre 2 ore. 4. Cuocere a 180 ° C in un forno a convezione coperto con carta stagnola per 25 minuti. Rimuovere la pellicola e cuocere per altri 15 minuti. Il pane dovrebbe avere una temperatura interna di almeno 92 ° C. Composta di mele 3 mele Pink Lady 2 scalogni 5 g semi di senape 2 cucchiai di olio 2 g maggiorana secca 75 g aceto di mele Sale, zucchero 1. Tagliare gli scalogni a cubetti molto piccoli e farli saltare in olio insieme ai semi di senape. Aggiungere le mele tagliate a cubetti e saltare insieme. 2. Sfumare con l’aceto di mele, aggiungere la maggiorana e lasciarla cuocere a bassa temperatura. Condire a piacere con sale e zucchero. Mayonnaise 200 g erba cipollina 500 g di olio Riscaldare l’olio a 70 ° C e usare un frullatore per mescolarlo con l’erba cipollina. Quindi passalo attraverso un setaccio. 100 g latte 1 g Xantan 30 g succo di limone Sale, Zucchero Mescolare latte, succo di limone e Xanthan con un frullatore a immersione. Poi aggiungere con cura l’olio di erba cipollina usando il frullatore per creare una maionese. Mettere la maionese in un sac à poche
Come servire Sangue di maiale 100 g patatine fritte 100 g cipolle arrostite Cipollotti e prezzemolo tritati finemente Suggerimenti per la maggiorana 1. Affettare il pane e immergerlo nel sangue di maiale fino a quando le fette sono molliccie. Friggerlo in padella da entrambi i lati. 2. Mettere una fetta su un piatto, mettere un cucchiaio di composta di mele e sopra qualche goccia di maiones 3. Cospargere le patatine fritte e le cipolle arrostite e decorare con cipollotti, prezzemolo e punte di maggiorana. INFO Neo Biota Cesare Zucca Milanese di nascita, vive tra New York, Milano e il resto del mondo. Viaggia su e giù per l’America e si concede evasioni in Italia e in Europa. Per WEEKEND PREMIUM fotografa e racconta città, culture, stili di vita e scopre delizie gastronomiche sia tradizionali che innovative. Incontra e intervista top chefs di tutto il mondo, ‘ruba’ le loro ricette e vi racconta il tutto qui, in stile ‘turista non turista’.
LUBECCA: LA REGINA IN 7 MOSSE, THE QUEEN IN 7 STEPS -Testo e foto di Cesare Zucca- È stata dichiarata patrimonio mondiale dell’UNESCO, soprannominata ‘Regina della Lega Anseatica’, ha 825 anni ed è ancora tutta da scoprire, Benvenuti in Germania, nella suggestiva città di Lubecca, io ve la racconto in 7 mosse. : 1) Scoprire la città a piedi. Punta al centro, attraverso viuzze, passaggi tortuosi e vicoli nascosti disseminati da casette dalle quali potrebbe uscire Biancaneve. Occhio al semaforo, qui per attaversare si deve aspettare due rossi.
Tra le cose da vedere: la torre di San Pietro (se non soffri di vertigini) bellissimo panorama della città vecchia. Hostentor, antica monumentale protezione per gli abitanti di Lubecca e oggi piccolo museo sulla storia della città. Holsten Gate, divenne il simbolo orgoglioso di Lubecca e considerate uno degli edifici tedeschi più famosi al mondo. Sant Anna che espone la mostra 875 Jahre. 2) Cattedrale Marienkirche, magnifico esempio di architettura gotica. Un orologio astronomico anima figure in movimento e una cappella con le campane cadute a terra durante il bombardamento del 1942. All’interno attività collaterali, perfino lezioni di yoga.
Fuori vi aspetta la statua di un inaspettato (e brillo) diavoletto in bronzo, che la leggenda dice aver bloccato la costruzione della chiesa. Ma un astuto capomastro propose al diavolo uno scambio: lasciasse lui terminare la chiesa e i muratori avrebbero costruito un’osteria nelle immediate vicinanze. Al diavolo l’idea piacque.
La chiesa fu terminata e inaugurata e a due passi da lì sorsero le celebri cantine del Ratsweinkeller, ancor oggi frequentatissime dai buongustai! Si dice che toccargli le corna porti bene. Impossibile resistergli!
3) Il Municipio è senza dubbio uno tra i più belli in Germania. A partire dal 1230, tre case a capanna furono costruite sul mercato e ampliate nei secoli seguenti per creare alla fine l’Hansesaal (sala anseatica) per le riunioni; e il Danzelhus (sala da ballo) per incontri sociali.
4)Marzapane! Il simbolo gastronomico della città. Sosta dovuta nello storico negozio-pasticceria Niederegger dove vi aspetta un paradiso di pasta di mandorle, cioccolato e torte meravigliose tra cui la famosa nusstorte alle noci, perfetta con il loro cappuccino cremoso. Lubecca è da più di due secoli i regno del marzapane, inevitabilmente legato al nome della famiglia Niederegger che da generazioni si occupa di produrlo.
Fu George, maestro pasticcere, a fondare la prima manifattura di marzapane. Questa arte fu poi portata avanti dai figli e dai figli dei figli per arrivare ai giorni nostril. Al secondo piano si trova il Salone del marzapane in cui potete fare un tuffo nella lunga e gloriosa storia di questa delizia.
5) Casa Buddenbrook dalla splendida facciata barocca bianca. Prende il nome dal celebre libro “Buddenbrooks” dello scrittore Premio Nobel Thomas Mann. La città gli ha dedicato uno dei musei letterari più eccezionali al mondo.
6) Dove Mangiare Kartoffelkeller, Lubeck Koberg 8 D curioso menù a base di patate e …patate, Zinnemarmann’s Luebecker Hanse servizio attento e menu classico, Schiffergesellschaft, storico locale , pesce e la tradizionale rote grutze, composta di frutti di bosco, che può essere servita con crema o gelato, mentre per un drink vi consiglio TonfinK, Dietrich’s e Jazz Café 7) Dove dormire Motel One Lübeck, centrale, nuovo, essenziale, conveniente, breakfast ben servito.
A pochi passi da luoghi d’interesse come Chiesa di Santa Maria, Municipio di Lubecca e Chiesa di San Pietro, questo hotel vanta una buona posizione in zona Centro di Lubecca. Casa dei Buddenbrook e Theater Figuren Museum si trovano ugualmente a 5 minuti di distanza.
La Stazione Centrale di Lübeck si trova a 13 minuti a piedi. Bar/lounge, una reception aperta 24 ore su 24 e personale poliglotta. Il Wi-Fi nelle aree comuni è gratuito. Wi-Fi gratuito, una TV a schermo piatto con canali digitali e asciugacapelli, cassaforte, doccia e scrivania. Lubecca dista meno di un’ora di treno da Amburgo, facilmente raggiungibile con voli low cost e altrettanto splendida meta per un weekend, come vi ho raccontato tempo fa in Amburgo in 7 mosse. INFO www.luebeck-tourismus.de www.travemuende-tourismus.de http://www.luebecker-hanse.de/ lubeck@motel-one.com
Un weekend low cost a Monaco di Baviera Abbiamo già parlato di PiratinViaggio, una piattaforma per scoprire imperdibili offerte e viaggiare low cost. Anche questa settimana non ci delude con una proposta da non lasciarsi scappare! Per il mese di aprile perché non trascorrere un weekend in Germania? Monaco di Baviera e il Castello di Neuschwanstein sono due gioiellini e PiratinViaggio segnala 2 notti nell’hotel Ibis Munchen City South + volo diretto a/r, trasporti e ingresso al Castello, il tutto a partire da 146€ (da prenotare separatamente). Monaco si trova a sud della Germania ed è una città molto affascinante dalle tante sfaccettature, in cui è presente storia e innovazione. È la terza città per popolazione dopo Berlino e Amburgo e attira tutti gli anni numerosi turisti, anche quelli che vogliono spendere poco. È una città di cultura e anche motore economico del paese, sede, tra le altre aziende, della BMW e della Siemens. Molto caratteristico è il centro storico, assolutamente da visitare insieme ai famosi musei come il Deutsches Museum, il più grande museo della scienza e della tecnica al mondo, e la Pinakothek der Moderne, la più prestigiosa collezione d’arte moderna e contemporanea della Germania. Per gli amanti della birra Monaco è poi la città ideale e meta d’obbligo sono la Hofbräuhau, la birreria più famosa e la Augustiner, la birreria più antica. Per gli amanti dello shopping invece consigliamo una passeggiata su Maximilianstraße, la via commerciale.
Pinakothek der Moderne Il castello di Neuschwanstein, risalente al XIX secolo è stato fatto costruire da Ludovico II di Baviera come omaggio al musicista Richard Wagner, da lui molto apprezzato. È diventato poi famosissimo per aver ispirato alcuni tra i capolavori della Disney, tra i quali Biancaneve e i sette nani, Cenerentola e La bella addormentata nel bosco ed è molto amato dai turisti di tutto il mondo. Il Castello dista da Monaco circa due ore e mezza. Per raggiungerlo è possibile prendere un treno diretto alla città di Füssen e da lì l’autobus 78, che dalla stazione porta direttamente alla località di Hohenschwangau, situata sotto il castello. È possibile prenotare il biglietto della visita anche online a questo link, dove troverete tutte le informazioni necessarie in inglese (o in tedesco).
Riepilogando i prezzi del soggiorno pensato da PiratinViaggio (nel periodo tra aprile e giugno): 2 notti in camera doppia a 122€ in totale, ovvero 61€ a persona volo a/r per esempio da Milano a 56€ trasporti interni: 15,50€ biglietto per il castello: 13€ TOTALE: 145,50€ a persona Per dettagli sull’albergo e sui voli, visitate il sito di PiratinViaggio, che spiega anche come prenotare l’offerta. Buon weekend!
Monaco di Baviera. Un viaggio tra le ricchezze bavaresi Monaco di Baviera è conosciuta in tutto il mondo per la famosa festa della birra che si svolge ad Ottobre, quando milioni di turisti arrivano da ogni parte della Germania e del Mondo. Quello che penso, dopo averla visitata è che oltre a questo conosciuto evento, sia un luogo ideale e caratteristico dove poter trascorrere un piacevole Weekend Low Cost, non solo per assaporare la tipica cucina bavarese, ma anche per chi predilige una vacanza all’insegna della cultura e ama aggirarsi per musei. Il mio tour per la città inizia dall’Altstadt, il centro storico completamente chiuso al traffico, che non solo è ricco di monumenti, ma dispone anche di una suggestiva piazza, la Marienplatz. Lasciatevi incantare dal maestoso municipio, il Neues Rathaus e dal suo famoso Carillon, il Glockspiel, che tre volte al giorno incanta i turisti con le figurine animate e la melodia soave.
Ho provato con piacere tre diversi emozioni che vi consiglio di vivere se vi trovate qua: la prima, quella di farmi trascinare con lo sguardo rivolto in alto, dalla melodia del Carillon; la seconda, quella di guardare in basso, provando una leggera sensazione di brivido, quando sono salita nella torre del Municipio; e la terza, una volta in alto, quella di lasciarmi trascinare dai pensieri, quando ammirando di fronte a me, ho potuto perdermi nel magnifico spettacolo del paesaggio, adornato dalle Alpi. Una volta scesa dalla torre, la prima tappa d’obbligo della piazza è stata un enorme pasticceria che espone torte bellissime ed invitanti, a cui non ho saputo resistere… Ma proprio a due passi dalla Marienplazt, ho avuto modo di aggirarmi nel famoso Viktualienmarkt, un mercato stabile che si tiene ogni giorno e dove è possibile curiosare tra più di 140 bancarelle, qui, vengono venduti prodotti tipici, come formaggi, tartufi e tante altre prelibatezze impossibili da trovare altrove. Questo simpatico mercato è diventato in poco
tempo uno dei miei posti preferiti, dove poter sgranocchiare qualcosa. Aperto dalle 9 alle 20, tutti i giorni, tranne la Domenica. Monaco di Baviera affascina anche per le sue bellissime chiese in stile gotico, a non poca distanza dalla Marienplatz, vi consiglio di visitare la Frauenkirche, la riconoscerete per i suoi campanili gemelli che svettano imponenti nel cielo della città, ancora, interessante la maestosa Theatinerkirche e il trionfo dello stile Rococò, la Asamkirche. Una città ricca di Musei, come vi ho accennato in precedenza, dal Museo delle Monete, tra più antichi al mondo, che racchiude collezioni un po’ provenienti da tutte le epoche, e poi ancora, il Museo di arte Egizia e in ultimo, ma sempre molto interessante il Residenz. Visitare il Residenz, la residenza reale di Monaco, dove per secoli visse la ricca e potente famiglia Wittelsbach, girovagando tra le stanze reali, più di cento, ammirando il
teatro, i giardini, le sale del tesoro e lasciarsi ammaliare dalle opulenti decorazioni, mi ha fatto per un attimo tornare indietro nel tempo e godere di quel lusso inarrivabile, ormai tesoro della storia europea. Innovativo è anche il Munchner Stadtmuseumm, che ripercorre la storia della città e la transizione, cambiamento della stessa nel corso del tempo. Trovare un alloggio a Monaco di Baviera, dal semplice Bed and Breakfast e pensione, all’hotel un po’ più costoso, non vi sarà difficile, a meno che non decidiate di andarvi ad Ottobre, quando si tiene la festa della Birra, in quel periodo è quasi tutto prenotato da quasi un anno prima e i prezzi lievitano sproporzionalmente. Per risparmiare vi consigliamo di acquistare la City Card, una carta vantaggiosa che vi consentirà di utilizzare tutti i mezzi di trasporto urbano e nei dintorni di Monaco. Da anche diritto ad uno sconto nei biglietti per l’ingresso ai Musei,
in molti avrete anche il 50 % di sconto. La carta si acquista in aeroporto, alla stazione e negli uffici del turismo e può essere valida per un giorno o tre. Esistono poi alcuni Musei, come il Deutsches Museo o il Museo della Circolazione che un’ora prima della chiusura consentono l’entrata gratuita. Cari Lettori di Weekend Premium, prima di lasciare questa autentica località bavarese, non dimenticatevi di bervi anche un’autentica birra del luogo, in una delle tante birrerie del centro che propongono anche gustosi piatti tipici! Restate con noi, per la prossima meta Low Cost! Incredibile offerta Ryanair per viaggiare in Germania 20 marzo 2017 – Ryanair, la prima compagnia aerea in Europa, ha lanciato un’offerta imperdibile valida solo per oggi e nelle tratte verso la Germania: questa promozione, che vale dal 26 marzo al 30 giugno 2017, mette a disposizione circa 300.000 posti scontati del 20% per i clienti che vogliono organizzare un viaggio in primavera o nei primi giorni d’estate.
Porta di Brandeburgo, Berlino Ryanair trasporta ogni anno più di 119 milioni di passeggeri tra oltre 200 destinazioni in 33 paesi: con circa 1800 voli giornalieri, la compagnia low cost irlandese continuerà ad abbassare le tariffe entro l’anno 2024. L’offerta è valida solo oggi 20 marzo 2017 fino a mezzanotte: Ryanair invita i suoi clienti ad affrettarsi per acquistare i biglietti entro il termine della promozione. 2017, vivere GREEN per vivere meglio Stavolta anche l’ONU la pensa come noi, infatti ha eletto il 2017 anno del Turismo Sostenibile. Cioè preferire quei paesi
che adottano un tipo di vita che preservi l’ambiente ma nel contempo possa agevolare un contesto sociale e possa sviluppare economia. In verità sono vari anni che noi, il Polo Weekend Premium, diamo spazio a strutture, parchi, borghi , città che del green ne hanno fatto una missione. Come non ricordare i servizi già appari in questo sito, e nella nostra rivista WEEKEND IN, dedicati a Bolzano, come Green City, al Parco della Val di Fiemme e a quello dell’Appennino Lucano? Appenino Lucano – credit: immagine Ed anche in questo numero di WEEKEND IN, in edicola, troverete un primato green, quello di Varese Ligure, primo comune italiano, anzi europeo, che ha ricevuto la certificazione ambientale ISO 14001. Un esempio, questo, da seguire per tanti borghi che rischiano di spopolarsi e invece proprio nel green possono trovare una nuova fonte per la loro economia. Una veduta dall’alto di Varese Ligure. Credit: immagine
Come Weekend Green In Europe, in questo sito a breve scoprirete anche i primati della Germania Verde, che proprio con i suoi parchi ha conquistato tre siti UNESCO. La Foresta Nera, Germania. Credit: Immagine Dopo la grande abbuffata della plastica, dell’industria chimica, del cemento, ci siamo finalmente accorti che bisogna ora “digerire” quelle scorie che ci pesano sullo stomaco, metabolizzarle. Bisogna cominciare a creare economia costruendo un futuro pulito. E oggi sappiamo che si può fare, anzi si deve. Raffaele D’Argenzio Top 10 delle attrazioni in Germania In Germania sono numerosissime le attrazioni che i turisti possono andare a visitare, come dimostra la classifica stilata dal German National Tourist Board (GNTB), che ne ha trovate ben 100 da far votare ai turisti. L’interna classifica è disponibile al sito www.germany.travel.it noi vi facciamo scoprire quali sono le prime nella Top 10 del 2016. Potreste trarne spunto per il vostro viaggio in Germania e contribuire dando un voto alla vostra attrazione preferita. 1.Miniatur Wunderland di Amburgo Situato nel quartiere di Speicherstadt ad Amburgo è la più
grande ferrovia in miniatura del mondo che fa viaggiare i suoi visitatori attraverso paesi e continenti. Le riproduzioni dei paesaggi sono incredibili e vi faranno viaggiare con la fantasia. 2.Centro storico & castello di Heidelberg E’ una delle mete più famose d’Europa e l’attrazione turistica per eccellenza, dal XIX secolo è di origine romana. 3.Europa-Park Situato nel Baden, tra Friburgo in Brisgovia e Offenburg, è
uno dei parchi di divertimento più grandi d’Europa e resta aperto anche d’inverno. 4.Castello di Neuschwanstein E’ suggestivo ed affascinante grazie all’architettura che ne la particolarità. Il suo proprietario era Ludwig II che creò il suo mondo di leggende e favole. 5.Rothenburg ob der Tauber, centro storico Ha un patrimonio medioevale davvero molto ricco che da’ l’idea che il tempo si sia fermato, tra vicoli, torri,
fortificazioni, fontane, enoteche, antichi edifici e piazze. 6.Lake Constance with Mainau Island, Monastic Island of Reichenau (UNESCO World Heritage) E’ la terza isola Europea per grandezza, famosa per i parchi e i giardini che lasciao scoprire un’oasi di bellezza e tranquillità. 7.Il castello di Mannheim Si guadagnò l’appellativo “corona del Palatinato” per lo sfarzo delle oltre 500 stanze, decorate con dipinti, arazzi e
statue, e per le sue eccezionali dimensioni; ancora oggi rappresenta una delle strutture barocche più grandi della Germania. Costruito nel 1720 ha subito dei lavori di restauro che sono terminati nel 2007. 8.Il duomo di Ulma Un duomo dallo stile gotico con un campanile alto 162 metri, il più alto del mondo. Al suo interno opere d’arte uniche e dalla grande bellezza come le statue di J. Syrlin. 9.Sito patrimonio dell’UNESCO: duomo di Colonia
La sua costruzione ha avuto inizio nel 1248 per essere finita nel 1880. E’ una delle cattedrali di maggior rilevanza per la cristianità, sempre in stile gotico. 10.Centro storico di Dresda, lo Zwinger e la chiesa Frauenkirche La città offre opere d’arte integrate al paesaggio fluviale in grado di entusiasmare i turisti. ©Photo Credits by Germany Travel
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