Orgoglio e responsabilità - Il ruolo sociale e civile dei medici PRIMO PIANO COME STA IL MEDICO? - Ordine dei Medici di Ancona
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n. 2 luglio 2016 Orgoglio e responsabilità Il ruolo sociale e civile dei medici PRIMO PIANO EVENTI COME STA GIORNATE DORICHE IL MEDICO? CONVEGNO PALLIAZIONE Sped. abb. postale 70% filiale di Ancona Reg. Trib. AN n. 13/90 del 7-8/6/1990
UN MODO APPROPRIATO DI FARE COMUNITÀ SCIENTIFICA Da sempre ritengo che la nostra comunità professionale scientifica sia ricca di compe- tenze, abilità ed esperienze che vengono costantemente messe al servizio della nostra società civile.Questo dato che è essenziale per il sostegno del nostro SSN (e SSR) non è og- getto di attenzione programmatoria, come se fosse scontato il perdurare e il perpetuarsi MEDICI & MEDICI di tutto ciò. Nel nostro caso regionale, ora che la fase organizzativa strutturale sembra avviata, è necessario pensare seriamente a come la classe medica debba essere impiega- ta e messa in condizione di operare in maniera appropriata e adeguata alla mission di salute che si vuole raggiungere. Mantenere lo stato dell’arte professionale è solo il punto di partenza, perché è ovvio che bisogna promuovere una crescita a tutto tondo della professione sia attraverso la formazione continua che va finanziata e progettata dalla parte pubblica, che attraverso un progetto di carriera del medico. Questa (la carriera) non può essere costantemente mortificata ed immolata sull’altare delle scarse risorse economiche tanto che oggi non se ne parla affatto. Io ritengo doveroso riconoscere al medico il lavoro che svolge, ciò servirebbe da stimolo al raggiungimento di traguardi sempre più importanti in sintonia con la sua storia. Inoltre collocarlo e destinarlo in po- 1 sizioni di apicalità permette di estrinsecare al meglio anche quelle competenze acquisite che oltre a produrre salute, concretizzano un tutoraggio sul campo indispensabile alle Editoriale nuove generazioni e che presto potrebbe anche venire a mancare. Nonostante tutto ciò la professione medica continua ad essere svolta producendo esempi culturali ed etici come nel caso degli urologi delle Marche che, oltre ad una serie di convegni sul PSA e sul- la prevenzione del tumore della prostata che si sono realizzati in tutta la regione, hanno dato vita al “Decalogo ASSUAM sul PSA”, documento di consenso regionale sull’impiego dello stesso. Questo documento punta sull’appropriatezza dell’utilizzo di questo esame di laboratorio facilitando da una parte una possibile diagnosi di malattia e permettendo dall’altra un uso appropriato delle risorse economiche. Un plauso ed un riconoscimento a questo lavoro intelligente ed etico che concretizza quei dettami deontologici riportati nel nostro codice ed è un esempio concreto di capacità scientifica contestualizzata nei nostri tempi. Per amplificare questo lavoro si dovrebbe mettere in rete tra tutti i medici delle Marche questo Decalogo permettendo a tutti di conoscerlo ed utilizzarlo. Permet- tetemi ora di ringraziare tutto il CDA di Assuam: V.Ferrara, A.B. Galosi, G.Muzzonigro, V.Beatrici, L.Rossini ed il suo Presidente E.Caraceni per questa importante iniziativa che ci ha visti anche coinvolti come Ordine professionale. In qualità di Presidente OMCeO di Ancona e a nome del Consiglio mi attiverò perché questa iniziativa di valore sia utilizzata e non dimenticata (iniziamo con la sua pubblicazione nel nostro bollettino). Fulvio Borromei Presidente Ordine dei Medici della Provincia di Ancona
Sommario 1 13 Un modo appropriato di fare Un OMCEO per la professione comunità scientifica a cura della REDAZIONE di Fulvio Borromei 14 4 Più garanzie per il medico, La legalità in camice più tutela per il cittadino di Fabrizio Baleani di Andrea Zaccarelli 8 18 Nelle mani dei giudici Il dovere di curare, di Fabrizio Baleani un principio imprescindibile di Andrea Zaccarelli 10 Il dottore del 2020? 20 È già qui Palliazione, di Fabrizio Baleani momento decisivo della rivoluzione etica 12 di Fulvio Borromei Nuovi Lea, avanti tutta da portale FNOMCEO 23 La regione rifletta sul decreto appropriatezza di Fulvio Borromei Direttore responsabile Ilaria Capecci, Gerarda Lucia Vice Presidente Fulvio Borromei Cellesi, Elisabetta Esposto (Vice Maria Beatrice Bilò Coordinatrice C.S.P. di redazione) Vice Direttore Consigliere Segretario Maria Beatrice Bilò Redazione giornalistica (Segni e Suoni) Arcangela Guerrieri Andrea Zaccarelli, Fabrizio Baleani, Coordinatore di redazione Veronica Fermani, Roberta Tesoriere Tiziana Petrini Maccagnani, Tiziana Petrini, Quirino Massimo Ricci Martina Tombolini Coordinatore Comitato scientifico Consiglieri professionale di redazione Vincenzo Berdini, Francesco Marco Silvestrelli Consiglio direttivo Braccioni, Anna Campanati, Ilaria Capecci, Sergio Cascia, Comitato scientifico Presidente Marcello Mario D’Errico, Francesco Braccioni, Chiara Fulvio Borromei Sergio Giustini, Giovanni Petruzzi, Brugnami, Anna Campanati, Bice Privitera, Riccardo Sestili,
10 25 Il decalogo 18 a cura di V. Beatrici, E. Caraceni, M. Dellabella, A.B. Galosi, V. Ferrara, G. Muzzonigro, L. Rossini 29 Medicare esistenze Osservatorio sulle Diseguaglianze nella Salute 31 Il sorriso di una mamma di Federico Fabbri 34 Quanto valeva la medicina 20 ai tempi di Cesare? di Sergio Giustini 36 Paul Kalanithi di Fabrizio Baleani Marco Silvestrelli, Stampa Federico Fabbri (o.d.), Tecnoprint New srl Ancona Stefano Tucci (o.d.) 31 Progetto grafico e impaginazione Revisori dei conti effettivi Segni e Suoni srl Giuliano Rocchetti, Gerarda Lucia info@segniesuoni.it Cellesi, Elisabetta Esposto Questo numero è stato chiuso Revisore dei conti supplente il 31 luglio 2016 Aldo Tiberi Non ci si assume la responsabilità di eventuali errori di stampa Commissione odontoiatrica Federico Fabbri, Stefano Tucci, Maria Chiara Brugnami, Francesco Maria Montecchiani, Roberto Tartuferi
La legalità in camice Dal provvedimento sull’appropriatezza alla sua modifica post pasquale, sino alla fine delle sanzioni per i dottori che non rinunciano alla medicina prescrittiva e dei contenziosi legali sbilanciati a sfavore dei seguaci d’Ippocrate. Il “sistema della paura” sembra avere le ore contate FABRIZIO BALEANI Della correlazione tra prassi prescrittiva e riflessi giurisprudenziali si è occupata persino la popolare trasmissione “Le Iene Show” ampliando il discorso alla questione della responsabilità medica 4 Tanto tuonò che non piovve. Dopo un trimestre di consigli dei ministri e perenni saliscendi sulle vertiginose montagne russe del rischio penale con un fiorire di denunce salito ai disonori delle crona- che e qualche macchia gratuita sull’onorabilità di una professione che merita più rispetto di quanto spesso non ne ottenga da media e istituzioni, la classe dei camici bianchi può tirare un sospiro di sollievo. Si sta delineando l’agognato dietrofront governativo che da il benservito al famigerato decreto appropriatezza e, di risulta, ai suoi effetti legali. Prima delle feste pasquali è giunto lo stop al provvedimento che avrebbe dovuto sforbiciare 208 prestazioni con la nefasta coda di sanzioni ai seguaci di Ippocrate non disponibili ad abbando- nare del tutto la medicina difensiva e restii a farsi dettare da funzionari di stato la competenza di prescrivere visite ed esami.
Polemiche furibonde avevano animato il dibattito i pazienti per l’ansia di dimostrare, in caso di con- su una deriva giudiziaria stimolata da norme che tenziosi divenuti troppo frequenti, d’aver fatto tut- oltre ad essere lesive della dignità di un profes- to il possibile. In Italia – unico paese in Europa – i sionista offrivano incautamente armi micidiali alle medici sono infatti passibili di denuncia per lesioni molte animosità tentate di far decidere ai tribunali colpose o omicidio colposo e i giovani sono i più la reale necessità di un’ecografia. Della correlazio- colpiti da una mannaia giudiziaria spesso più volta ne tra prassi prescrittiva e riflessi giurisprudenziali a colpevolizzare una categoria che ad ottenere MEDICI & MEDICI si è occupata persino la popolare trasmissione “Le giustizia. A soffiare ulteriormente sul fuoco della Iene Show”, ampliando il discorso alla questione paura provvedono appositi studi legali specializza- della responsabilità medica. Un servizio a firma ti che spesso offrono la propria consulenza senza di Nadia Toffa ha fotografato la paura degli eredi far sborsare al cliente nemmeno un centesimo e di Galeno di essere denunciati. Secondo la Toffa, si prendono una percentuale in caso di vittoria molti chirurghi rinuncerebbero preventivamente e di risarcimento del danno. Un sistema simile ad operare casi complicati o aumenterebbero a conduce, giocoforza, a incrementare il numero dismisura il numero dei test clinici cui sottoporre delle cause sorte da visite specialistiche concesse o negate ingiustamente a causa di valutazioni pesantemente condizionate dalla discrezionalità di malati o di famigliari in preda all’emotività del 5 momento. Oggi, attraverso un aggiornamento del codice penale, il professionista sanitario sarà punibile solo per colpa grave e nel caso in cui non Primo piano abbia rispettato le linee guida emesse da società scientifiche accreditate dal Ministero. In definitiva, fare causa al medico per un errore professionale sarà più difficile. L’intervento di riordino della materia è approdato alla camera e promette una svolta epocale. Le strutture sanitarie, tenute a sti- pulare una polizza assicurativa così come del resto tutti i medici, potranno rivalersi su questi ultimi a una condizione: quando sussista il dolo o la colpa grave e solo a risarcimento avvenuto, nel caso in cui il danneggiato, nella causa contro la struttura, non abbia citato anche il sanitario.
La via della ragionevolezza non s’intona a prassi ciecamente punitive e sanzionatorie che caricano di incomprensibili pressioni chi ha l’obbligo di dedicarsi a un compito sempre più delicato e decisivo: la giusta cura MEDICI & MEDICI In ogni caso l’azienda sanitaria, convenuta in causa dal paziente danneggiato, nel rivalersi contro un ipotetico responsabile non po- trà chiedere un risarcimento per un importo superiore al quinto dello stipendio. Inoltre lo “stop” all’avanzamento di carriera del 6 sanitario responsabile sarà limitato ai tre anni successivi il passaggio in giudicato della decisione pronunciata nel giudizio di rivalsa. La causa in tribunale sarà solo l’extrema ratio: prima di approdare davanti al giudice, le parti – compresa la compagnia di as- sicurazione – dovranno avviare obbligatoriamente imboccato la strada del dialogo e della concerta- il tentativo di conciliazione. L’eventuale mancata zione in una trattativa con i medici a tutto campo e partecipazione obbliga l’autorità competente a ha deciso, in accordo con categorie e governatori, condannare le parti che non si siano presentate al di fermare le lancette dell’applicazione del decreto pagamento delle spese di consulenza e di lite e a volto a sacrificare due centinaia di prestazioni risarcire la parte che è comparsa alla conciliazione. sull’altare della “buona” spesa modificando molti Accadrà quel che avviene oggi con i sinistri stra- aspetti “critici” secondo le direttive di una nuova dali. Il danneggiato potrà fare direttamente causa circolare che adegui l’esigenza dell’”appropriatez- all’assicurazione del responsabile e sarà istituito za” caso per caso in un quadro nazionale unitario. un Fondo di Garanzia delle Vittime. Quest’ultimo, La via della ragionevolezza non s’intona a prassi risarcirà i danni d’importo superiore ai massimali ciecamente punitive e sanzionatorie che caricano previsti dai contratti stipulati dall’azienda. di incomprensibili pressioni chi ha l’obbligo di de- La cultura della paura sembra dunque destinata a dicarsi a un compito decisivo: la giusta cura. sciogliersi. Anche per arrestarla il Dicastero della Salute ha
MEDICI & MEDICI L’hobby di far causa al medico di FABRIZIO BALEANI Si moltiplicano i contenziosi a danno delle vere vittime della malasanità e dei contribuenti. Oltre il 95% dei procedimenti contro i camici bianchi si rivelano veri e propri fuochi fatui Il “causificio anti-camici bianchi” s’afferma incontrastato come un nuovo e fiorente esercizio commerciale, un business in grado di sfidare le nubi di crisi ormai decennali che non accennano a diradarsi dal cielo della penisola. Una selva di siti ammiccan- ti garantiscono risarcimenti assicurati, redivivi cloni di Wanna Marchi sobillano lucrative indignazioni guidando i loro clienti nella denuncia perfetta al medico individuando, da diagnosti improvvisati, l’esatta colpa del seguace d’Ippocrate incriminato. 7 Acciacchi estemporanei, soffusi colpi di tosse e malanni immaginari o reali generano immediatamente sospetti di diritti lesi spacciati per certezze granitiche d’ingiustizia. Ci sono legali online che promettono successi a sei zeri ai loro assistiti anche quando le possibilità sono risicate. E la conseguenza è un fiorire di processi. Trentamila in ambito civile, poco meno della metà Primo piano riguardano il diritto penale. Ma il dato più indicativo sulla natura squisitamente strumentale di queste iniziative è un tondo e significativo 95% indicante i procedimenti giudiziari per presunta malasanità che si rivelano veri e propri fuochi fatui, gironi avernali di carte bollate sui quali si consumano storie private e denari pubblici e tra i dedali della burocrazia le richieste di verità soffocano dietro faldoni di menzogne interessate. Secondo Umberto Genovese, professore dell’Università degli Studi di Milano intervistato da Il Giornale- “chi prima faceva infortunistica, ora si occupa di responsabilità professionale. Di rado ci sono casi o bianchi o neri, spesso sono grigi e da chiarire”. Giusto tutelare i diritti, sacrosanti, del paziente, ma evidentemente c’è stato un accanimento contro la categoria dei medici, in particolare modo ginecologi, chirurghi e ortopedici. Spesso gli errori ci sono, ma in quei casi è lo stesso medico ad ammetterlo subito e ad evitare il contenzioso. Molto frequenti le cause per un parto andato male o per una deformazione non annunciata nel bambino. Tuttavia la maggior parte delle volte le colpe mediche sono inesistenti e le cose sono andate così non per negligenza. Spesso per far fronte all’enorme dolore, psicologicamente abbiano bisogno di trovare un colpevole a tutti i costi. Da qui nascono cause che tuttavia portano a ulteriori angosce e delusioni”. L’esplo- sione dei contenziosi facili comporta conseguenze e costi sociali che si potrebbero paragonare a una tassa occulta gravante sulle tasche di ognuno di noi. La stima è di 165 euro all’anno. Il motivo? Si chiama medicina difensiva. Il chirurgo spaventato dalla minaccia reale di passare più giornate in tribunale che in clinica e prescrive tutti gli esami necessari assieme ad altre prestazioni forse superflue ma utili a garantirgli (forse) una certa tranquillità. Il combinato disposto di procedimenti giudiziari infondati e della crescita delle prescrizioni “reattive”rischia di pesare oltremodo nelle già magre casse statali. La soluzione approntata dal legislatore è ancora all’esame del Senato ma si è si è potata dietro la consueta coda di polemiche. Il ddl, nell’intenzione del suo autore, Federico Gelli, mira a scoraggiare le azioni legali e a creare percorsi alternativi al tribunale, suggerendo di affidare ai difensori civici regionali le competenze sanitarie e obbliga al tentativo di conciliazione le due parti prima che venga aperto un fascicolo. Inoltre - e questo è uno degli «argini» più contestati - sostiene che l’azione di rivalsa possa essere richiesta solo in casi di colpa grave e tutela il medico che ha seguito le linee di buon comportamento. Seppur migliorabile, a detta dei medici è comunque un primo passo per mettere paletti più chiari nella giungla delle cause. E per consentire a chi è stato realmente danneggiato un itinerario legale più rapido e non intralciato da migliaia di fascicoli inutili.
Nelle mani dei giudici Maurizio Maggiorotti guida Amami, un’associazione che, da quattordici anni, si batte contro le accuse ingiuste di malapractice. Breve storia di una missione non ancora conclusa Maurizio Maggiorotti MEDICI & MEDICI Non esiste la medicina difensiva. Oggi possiamo considerarci entrati, con entrambi i piedi, nell’epoca della medicina dell’osservanza giurisprudenziale 8 FABRIZIO BALEANI Il nostro sottoslogan è “Amami si fa in quattro per te. Ci occupiamo di pronto soccorso legale, formazione e informazione, con corsi che aiutano Si chiama Amami e, di primo acchito, l’acronimo i camici bianchi a sbarrare la strada alla denun- potrebbe risultare fuorviante. Eppure si tratta di cia facile. Continuiamo a cercare di informare e un’associazione che sembra tenere davvero ai ca- rispondiamo decine di mail al giorno o con argo- mici bianchi e si incarica di difendere tutti i medici menti giuridici o assicurativi o tutela del patrimo- accusati ingiustamente di malapractice, ovvero di nio, trust. Le nostre proposte formative, attive pratiche errate nell’esercizio della propria profes- da quattordici anni sono limitati a un numero sione. Mentre sciorina le cifre della organizzazione, specifico di persone e offrono strumenti formativi dalla voce del dottor. Maurizio Maggiorotti sembra medici giuridici mediatici e assicurativi. Inoltre trattenere a stento un filo d’orgoglio misto ad facciamo proposte all’avanguardia, per risolvere le emozione. “Gli iscritti non sono qualificabili perché questioni che innervano la nostra ragion d’essere abbiamo società scientifiche che hanno aderito e offrendo al legislatore ciò che è necessario per all’organizzazione e, nei periodi di punta, siamo sta- superare il problema. La legge di cui tanto si parla, ti capaci di raggiungere una quota vicina ai trenta- l’abbiamo scritta noi nel 2006, sono state recepite cinquemila”. “La malpractice -continua Maggiorotti- le nostre proposte ma, a furia di emendamenti si è l’errore di un singolo medico, da non confondere è verificato uno stravolgimento delle intenzioni con l’espressione tanto in voga, malasanità, che originarie e le modifiche hanno avuto la meglio designa un errore di struttura, ospedaliero. Noi ci depotenziando la norma sino a renderla comple- occupiamo di contrastare le azioni legali infondate tamente inefficace. riconducibili a questo aspetto.
MEDICI & MEDICI Il punto chiave è quello di deflazionare il conten- zioso, una legge così fatta è da escludere che pos- sa modificare lo stato delle cose”. Al battagliero ortopedico romano viene l’orticaria ogni volta che, dagli spifferi di un dibattito gonfio di imprecisioni, ode sillabare l’espressione medicina difensiva, che la sua sensibilità rifiuta in termini piuttosto 9 trancianti. “Non esiste la medicina difensiva. Oggi possiamo considerarci entrati, con entrambi i piedi, nell’epoca della medicina dell’osservanza L’intervista giurisprudenziale, ovvero è imperativo e non più prorogabile, l’adeguamento delle scelte terapeu- La percezione odierna è tiche sulla base dei dettami via via espressi dalla profondamente mutata rispetto Cassazione. La percezione odierna è profonda- al passato. Esiste una pretesa mente mutata rispetto al passato. Esiste una pre- spudorata d’una medicina della tesa spudorata d’una medicina della certezza in certezza in grado di mettere in grado di mettere in soffitta l’antica medicina della probabilità. Per questo è accaduto che colleghi, soffitta l’antica medicina della ancorché bravi e scrupolosi, siano stati incriminati probabilità per non aver prescritto esami miranti a riscontrare patologie assai improbabili. C’è una legge precisa nel codice penale (art. 40) che dice “non evitare un evento equivale a cagionarlo. Si tratta di parole che pesano come pietre. Come se un pompiere fosse indagato per piromania perché non ha spento un incendio. E medicina difensiva significa sospettare sempre anche di una complicanza rara, prescrivendo, in definitiva, a causa dei giudici e dei magistrati”.
Il dottore del 2020? È già qui Uno studio dell’Osservatorio internazionale della Salute descrive l’identikit del giovane medico. Sempre più richiesto, attivo nel volontariato e già capace di declinare al futuro la propria voglia di aiutare il prossimo MEDICI & MEDICI FABRIZIO BALEANI 10
“Chi ci curerà nel 2020?” Prima di trovare un’occupazione certa un terzo ha Il titolo interrogativo e misterioso appartiene a già fatto almeno due lavori a tempo determinato: un’inchiesta voluta dall’Osservatorio internazio- ambulatori privati, cliniche, guardie mediche. Tra nale della salute. Ne emerge l’identikit del dottore i giovani medici non esiste fuga dei cervelli: quasi che verrà e una certezza limpida ed inequivocabile: nessuno ha lavorato all’estero (il 4,7 per cento) e la domanda di medici è in aumento costante. Chi oltre il 37 per cento ha fatto esperienze mediche supera le forche caudine dell’itinerario tradizionale di volontariato (anche all’estero, temporanee). Si del camice bianco arrivando in fondo a una tra- sono cimentati con il Terzo settore soprattutto, in MEDICI & MEDICI iettoria che comprende laurea e specializzazione, questo caso, i clinici del Sud. Sempre per restare non ha sudato invano le proverbiali sette camicie e sui dati geografici, il rapporto svela che solo il 4,7 avrà un’ottima probabilità di non essere inseguito dei neolaureati decide di trasferirsi all’estero per dallo spettro della disoccupazione. I numeri e le cercare un impiego. La maggioranza preferisce, al evidenze dell’inchiesta raccontano il mondo dei contrario, rimanere all’interno dei confini nazio- giovani medici con la robusta eloquenza dei nume- nali. Inoltre, il 37,7% dichiara di aver svolto attività ri a testimoniare che l’86% dei baby-camici svolge di volontariato e considera tali esperienze come una professione stabile e retribuita. L’indagine è capaci di completare la propria formazione profes- stata condotta attraverso un breve questionario sionale. Le nuove generazioni di medici risultano online autosomministrato, inviato a tutti i rap- inoltre assai dinamiche e prediligono il lavoro presentanti della categoria con più di venticinque in ospedale per dedizione e spirito di servizio, 11 e meno di quaranta primavere. Il disegno della mostrando più sensibilità verso l’obbligo di cura rilevazione ha previsto l’estrazione di un campione del prossimo che verso motivazioni di carattere di circa ottocento rispondenti. economico. L’87,5% di questi ragazzi, oltretutto, è Approfondimento molto attento alla tutela personale in quanto pos- siede una copertura assicurativa. Questi ragazzi I medici intervistati corrispondono assommano un’enorme varietà di esperienze e a una platea composta per il 56,3% delineano, con una solerzia non disgiunta dalla di donne e per il 43,7% di uomini, il giusta dose di immaginazione forme innovative e 20,1% di età inferiore ai 30 anni, il future di economia sociale. Molti under 40 avviano startup di natura low-profit per realizzare progetti 42,5% di età compresa tra i 31 e i 35 di medicina preventiva per conto di enti pubblici anni e il restante 37,4 di medici tra o privati, iniziative a sostegno dei pazienti con i 36 e i 40 anniriflettersi in tutta la patologie croniche, attività di medicina divulgativa società civile attraverso blog, siti web, giornali, web tv. Le star- tup, vera novità di questa fase clinica e nascono soprattutto nel Centro Italia, potrebbero orientarsi I medici intervistati corrispondono a una platea all’assistenza primaria ambulatoriale, all’assistenza composta per il 56,3% di donne e per il 43,7% di domiciliare integrata, alla creazione di comunità uomini, il 20,1% di età inferiore ai 30 anni, il 42,5% assistenziali. L’esperienza nel volontariato, da que- di età compresa tra i 31 e i 35 anni e il restante sto punto di vista, aiuta. Un coordinamento con le 37,4 di medici tra i 36 e i 40 anni. Al Nord i giovani Onlus e le realtà del Terzo settore lascia individua- medici con un lavoro stabile retribuito sono addi- re nuovi e più ampi scenari scenari in cui esisteran- rittura il 92 per cento, il 76,4 per cento al Sud (dove no attori paralleli in grado di integrare le funzioni e l’occupazione entro i 28 anni crolla, però, al 40 per i compiti del Servizio sanitario nazionale. cento).
Nuovi Lea, avanti tutta Negli studi medici di tutta Italia sarà affisso un manifesto che reca i loghi del Ministero della Salute e della FNOMCeO da portale FNOMCEO “Caro cittadino, l’intesa raggiunta tra Ministero e Abbiamo recuperato serenità sia per i medici, MEDICI & MEDICI Professione ci consente di comunicarti che il medi- sia per i pazienti”. co, nell’ambito dei propri compiti attribuitigli, po- Chersevani ha poi ricordato che nel recente Consi- trà continuare a prescrivere tutto quanto riterrà glio Nazionale della Federazione (8 e 9 luglio) sono necessario alla tutela della tua salute, secondo le stati approvati un ordine del giorno sul tema delle evidenze scientifiche e le regole previste dall’or- diseguaglianze di salute e un documento sulle ganizzazione del Servizio sanitario nazionale”. Il vaccinazioni. manifesto è firmato da Roberta Chersevani, Il Ministro ha anche citato il Piano nazionale vac- Presidente FNOMCeO e da Beatrice Lorenzin, cini, il nomenclatore per la specialistica ambulato- Ministro della Salute che, insieme, lo hanno riale e per l’assistenza protesica, nonché il nuovo presentato oggi a Roma, nel corso di una confe- elenco della malattie rare come punti caratteriz- 12 renza stampa congiunta, nella sede di Lungote- zanti del provvedimento sui nuovi LEA, che com- vere Ripa 1, proprio per parlare dei nuovi LEA e prendono, tra l’altro, anche la revisione dell’elenco dell’appropriatezza. della malattie croniche, “Presentiamo oggi misure per combat- Approfondimento il frutto di un lavo- tere l’endometriosi, ro avviato circa un la celiachia, i disturbi anno fa – ha spiegato dello spettro autistico e Lorenzin – che è il ri- azioni in sostegno della sultato della collabo- procreazione medical- razione tra Ministero mente assistita. e FNOMCeO, una col- Nella legge di stabilità, laborazione che sarà sono già stati stanziati sistematica. Siamo 800 milioni di euro dentro una visione di cui 600 milioni per generale con un oc- l’assistenza distrettuale chio rivolto alla sostenibilità del sistema. Con e 220 per la prevenzione sanitaria (vaccini). I 20 questi nuovi LEA, concordati con la FNOMCeO, si milioni aggiuntivi derivano da un risparmio dovu- avvia un nuovo metodo che continuerà con il mo- to al trasferimento di prestazioni dall’assistenza nitoraggio della loro applicazione. Si apre oggi una ospedaliera ad altri ambiti assistenziali. nuova stagione” – ha concluso il Ministro. È stata costituita la Commissione nazionale per Roberta Chersevani ha ricordato “il clima di l’aggiornamento dei LEA “con il compito di moni- collaborazione, dopo le perplessità sul decreto torarne costantemente il contenuto, escludendo appropriatezza. Noi siamo per l’autonomia dei prestazioni, servizi o attività che divengano obso- medici con i dovuti limiti e in coerenza con il leti e, analogamente, valutando di erogare a carico principio della responsabilità. Anche per noi è del SSN trattamenti che, nel tempo, si dimostrino essenziale la sostenibilità del sistema. Ritenia- innovativi o efficaci per la cura dei pazienti”. Tutto mo importante l’informazione per i medici e ciò ha spiegato il direttore generale della pro- per la popolazione, come riteniamo fondamen- grammazione Renato Alberto Mario Botti, che ha tale la relazione di cura, in cui il tempo diventa ribadito: “i nuovi LEA saranno in aggiornamento di per sé un valore. continuo”.
Un OMCEO 3 Consiglio direttivo 30 maggio per la professione P.v. su temi generali e specifi- ci riguardanti la sanità pro- vinciale e regionale “Egregio Direttore Generale, Michele Data per data gli appuntamenti Caporossi, ti scrivo per invitarti a e gli invitati illustri dell’Ordine dei partecipare, in qualità di Direttore Generale Ospedali Riuniti di Ancona, Medici Chirurghi e odontoiatri. al nostro Consiglio direttivo del 30 Nel capoluogo dorico incontri con maggio p.v. presso la sede di Via dirigenti sanitari, associazioni Buonarroti 1 sui temi della sanità regionale e provinciale.In attesa di un sindacali e politici alla ricerca di tuo riscontro, ti saluto cordialmente” soluzioni per una professione che cambia MEDICI & MEDICI 1 Consiglio direttivo del 29 febbraio 4 Consiglio direttivo del 27 giugno Ore 21 presso la sede di via Presso la sede di Via Buonar- Buonarroti, 1 Ancona roti, 1 di Ancona su tematiche su tematiche legate alla sani- sanitarie, formative e sull’im- tà regionale portanza del Core Curriculum della Professione Medica 13 Gentile Fabrizio Volpini con questo incontro desidero presentarti e farti Chiarissimo Prof. Sauro Longhi, le conoscere il nostro consiglio iniziando scrivo per invitarla a partecipare al Gli eventi OMCEO con te un confronto su tematiche nostro consiglio direttivo del 27 giugno sanitarie generali e specifiche che p.v. per un confronto su tematiche riguardano la nostra sanità regionale e sanitarie e formative e sull’importanza provinciale. del core curriculum della professione e In attesa di un tuo riscontro, ti saluto della società. cordialmente, Fulvio Borromei 2 Lunedi 4 aprile, ore 21 5 8-29 giugno, ore 12.30 Incontro sui temi della rein- Incontri su appropriatezza e questioni gegnerizzazione del SSR e lo organizzative sviluppo professionale ad essa connesso presso la sede Cari colleghi è stato organizzato un incontro per di Via Buonarroti, 1 Ancona affrontare e discutere problematiche come la prescrizione, la ricettazione, la certificazione e per “Gentilissimi Alessandro Marini e fare il punto sulla questione appropriatezza dopo Nadia Storti, vi ricordo che il consiglio l’emanazione del decreto tutto vi aspetta per discutere di habitat 8 giugno lettere inviate ai colleghi di Anaoo, Cimo, lavorativo e progresso professionale Fimmg, Smi e Snami nell’ambito dei cambiamenti di 29 giugno alle suddette sigle sindacali e a Nadia Storti reingegnerizzazione del SSR e rapporti Direttore Sanitario Asur, Patrizia Balzani, Direttore inter ed intraprofessionali” Distretto 7, al Direttore Medico OO.RR.ANCONA, In attesa di incontrarvi, vi saluto Afredo Corroni, ai direttori medici di presidio; Stefania cordialmente Mancinelli (Fabriano), Virginia Fedele (Jesi), Maria Rosa Pallotta, An Puo, Silvana Seri (Senigallia), Direttore Generale Area Vasta 2 Maurizio Bevilacqua, Claudio Maffei, Inrca.
MEDICI & MEDICI 14 Più garanzie per il medico, più tutela per il cittadino Sono gli obiettivi del disegno di legge Gelli di cui si è parlato alla Mole Vanvitelliana nel corso delle Giornate doriche tra medicina e diritto. Presente all’auditorium il relatore del disegno di legge, mentre il Presidente dell’Omceo Borromei ha confermato la necessità di una vera alleanza per sviluppare il senso di comunità tra professionisti e cittadini ANDREA ZACCARELLI All’orizzonte delle consuete “Giornate doriche”, Molte le novità di cui si è discusso all’auditorium per l’edizione 2016 si è profilata una novità di della Mole Vanvitelliana di Ancona dove l’Ordine assoluto rilievo, il disegno di legge Gelli sulla dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia professionalità del medico: un’occasione troppo di Ancona, con l’Ordine degli Avvocati di Ancona, importante che gli organizzatori non potevano l’Istituto di Medicina legale della Politecnica e l’As- lasciarsi sfuggire. E così, lo scorso maggio, è stato sociazione Italiana Giovani Avvocati hanno pro- proprio il ddl in questione ad essere posto al mosso le “Giornate doriche tra medicina e diritto”, centro del dibattito, presente lo stesso deputato, con titolo specifico “La responsabilità professio- Gelli, che ha sostenuto il provvedimento, approva- nale medica: cosa cambia?”, un appuntamento to alla Camera ed ora la vaglio del Senato. che si è sempre curato di favorire la riflessione sul
In definitiva, tra gli scopi di questo provvedimento, Le Giornate doriche, un anche il tentativo di ridurre il ricorso, da parte dei appuntamento che si è sempre camici bianchi, alla medicina difensiva consenten- curato di favorire la riflessione do loro quindi di poter svolgere le proprie attività sul tema che lega il diritto alla in modo più sereno nel pieno rispetto delle regole, a netto vantaggio della categoria, delle buone medicina ma che quest’anno prassi mediche e, quindi, dei cittadini. Un tragitto ha potuto contare come base di professionale, questo, che vede l’Omceo impe- discussione sul ddl Gelli gnato da tempo a fornire contributi essenziali, sia attraverso le “Giornate Doriche” sia attraverso un confronto che partendo da momenti istituzionali come questo finiscono per tradursi costantemente delicato tema che lega il diritto alla medicina ma in una quotidianità dove l’esercizio della professio- che quest’anno, giunto alla sua quarta edizione, ne, per alcuni versi, appare più complicato che in ha contemporaneamente potuto contare come passato. Un terreno che talvolta per alcuni profes- base sul ddl Gelli ma anche affrontare una serie sionisti diventa addirittura minato. Si spiega anche di casi sulle denunce alla categoria che l’attualità così la necessità di favorire il dialogo tra professio- ha posto spesso in evidenza. Di qui l’ampiezza del ni diverse, un confronto che si sta configurando MEDICI & MEDICI confronto e la volontà di creare un percorso che come indispensabile tra tutti gli attori operanti nel consentisse un maggiore e diverso equilibrio tra contesto medico e in quello del diritto. A vantaggio medico e paziente, con più garanzie per il primo e dei professionisti e soprattutto dei cittadini. maggiore tutela per il secondo. “È necessaria - riprende Borromei - una vera e L’incontro, la cui direzione scientifica è affidata propria alleanza e compartecipazione al tema per ad Arcangela Guerrieri, Consigliere segretario sviluppare quel senso di comunità e bene comune dell’Omceo di Ancona e Loredana Buscemi, senza il quale ogni azione diventa particolare e dell’Istituto di Medicina Legale dell’Univpm, ha limitata e non realizza né concretizza il dettame provveduto appunto a definire qualche tassello in costituzionale di tutela della salute. Questo voglia- più nel mosaico complessivo della responsabilità mo, essere riconosciuti senza privilegi per quello professionale del medico. che siamo, portatori di salute e di democrazia”. 15 “Affrontare questo tema - ha spiegato Fulvio Nel complesso, il paziente dovrà rivalersi verso Borromei Presidente dell’Omceo dorico - significa la struttura sanitaria, oggetto di responsabilità da un lato cercare di comprendere meglio quale extracontrattuale e a cui spetterà la gestione del Gli eventi dell’OMCEO sia l’attuale habitat lavorativo in cui la professione contenzioso e la copertura finanziaria. Il tutto con- esercita, affinché questa, nella conoscenza, possa sentendo ai medici di poter operare in condizione trovare la serenità necessaria per espletarla con i decisamente più adeguate, effettuando scelte più relativi presupposti di appropriatezza ed adegua- meditate e contemporaneamente ai cittadini di tezza; dall’altro lato vuol dire inviare un messag- poter vedere riconosciuti i propri diritti in modo gio alla giurisprudenza tutta e ai cittadini, senza più tempestivo. sottrarsi ai propri doveri etici e deontologici di una buona pratica il cui alveo è difficile e complesso”. Diverse le linee che hanno guidato il provvedimen- to in discussione in parlamento così come appaio- no molteplici gli obiettivi che esso si pone. Anche ambiziosi, certamente, ma è presumibile che il cammino del decreto non sarebbe neppure inizia- to se non avesse compreso traguardi non semplici eppure di notevole rilevanza. Il ddl vuole, in sostanza, secondo quanto spiegato nel corso dell’appuntamento, regolamentare le responsabilità delle strutture sanitarie e dei suoi operatori in caso di presunti errori salvaguar- dando il cittadino e permettendogli di ottenere risarcimenti in tempi brevi e certi per gli eventuali danni subiti.
LE VOCI DEI PROTAGONISTI La parola ai medici I camici bianchi presenti al Conve- gno illustrano il loro punto di vista. Arcangela Guerrieri (Omceo) “Può essere una svolta. Bene che l’onere della prova spetti a chi ha subito il danno” Le novità inserite nel disegno di legge che fa tappa alla camera alta del parlamento italiano riscuotono il consenso di una buona fetta di camici bianchi. A rappresentarli degnamente è Arcangela Guerrieri Consigliere segretario dell’Omceo di Ancona: “questo appuntamento annuale testimonia l’ampio Il parere dei “professori” risalto che la nostra categoria accorda a un tema delicato MEDICI & MEDICI ed estremamente importante. Quest’anno abbiamo voluto Adriano Tagliabracci invitare il relatore dell’ultima iniziativa legislativa volta a (Università Politecnica delle Marche) normare il fenomeno della responsabilità medica nel segno di Giulio Ponzanelli una maggiore prossimità a quel che avviene, nella medesima (Università del Sacro Cuore) materia, nelle altre nazioni europee. I più rilevanti fattori di spiegano meriti e criticità di un ddl discontinuità riguardano la non passibilità del medico a colpa atteso su una materia complessa grave se quest’ultimo si attiene alle linee guida nazionali e internazionali, l’onere della prova che spetta a chi ha Il decreto Gelli accende il dibattito accademico. Secondo subito il danno, la previsione di un fondo finanziario per la Adriano Tagliabracci, docente di Medicina Legale all’Università copertura dell’eventuale colpa medica, la riduzione dei tempi 16 Politecnica delle Marche “Il giudizio generale sul disegno di prescrizione da 10 a 5 anni. Per Loredana Buscemi Medico di legge non può che indugiare sui diversi livelli che lo Legale e dirigente ospedaliero l’obiettivo è di rafforzare il compongono. Ci sono articoli lodevoli come quelli che rapporto tra gli avvocati e camici bianchi. “Quest’anno, il ddl richiamano a un impegno maggiore tutte le strutture e i ha rappresentato la novità capace per comporre spunti di professionisti, specialmente in riferimento al monitoraggio riflessione tra i due aspetti” dei fenomeni di rischio clinico e dei danni effettivamente qualificabili come malasanità. Si tratta infatti di un argomento molto discusso ma mai approfondito circa i suoi dati reali e misurabili. Per questo sarà creato finalmente un osservatorio ad hoc sino ad oggi assente. Altro punto di forza del documento in esame al Senato è il richiamo alle linee guida nazionali ed internazionali a cui i medici devono adeguare le loro attività assistenziali aggiornando le proprie strategie terapeutiche e diagnostiche. Le criticità del provvedimento riguardano essenzialmente le modifiche del codice civile in materia di responsabilità del sanitario, salutate come una novità rilevante ma da ritenersi non importanti anche perché si limita la deresponsabilizzazione del medico all’ipotesi di imperizia lieve. Inoltre si ingessa il sistema della responsabilità e la necessità di fronteggiare casi di rivalsa potrebbe indurre i medici a una collaborazione minore rispetto a quella sinora dimostrata”. Giulio Ponzanelli del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università del Sacro Cuore è in atto, da diverso tempo, una situazione patologica un punto di crescita esponenziale della medical malpratctice che coinvolge tutti gli attori in campo, le denunce sono sempre maggiori, lo strumento della medicina difensiva è la reazione della classe medica, le coperture assicurative non coprono più nulla se non a costi spropositati. La disfunzionalità che ne risulta include così l’intero sistema”.
L’opinione degli avvocati Michele Vaira (Presidente Associazione Italiana Giovani Avvocati) “auspichiamo uno spirito di riforma capace di garantire adeguatamente chi ha subito un danno e difendere i medici dagli eccessi del ricorso ai tribunali” È raggiante Mario Fusario Presidente della sezione anconetana dell’Aiga (Associazione Italiana Giovani Avvocati). Per lui il risultato del quinto anno di convegni sulla responsabilità medica che ripercorre i principali aggiornamenti legislativi sul tema è ottimo. “Quest’anno-spiega il giovane dirigente- è MEDICI & MEDICI presente il padre del decreto Gelli che ridefinice la legge Il padre del disegno Balduzzi con modifiche che indirizzano meglio le responsabilità con un’interpretazione più restrittiva della giurisprudenza di di legge merito. Non si possono opporre gli avvocati contro i medici ma, in una materia così delicata, è opportuno che ci siano momenti Federico Gelli, relatore del testo di riflessione comune. Mentre Michele Vaira, presidente Aiga, è che porta il suo nome. “Norme che opportuno porre l’accento su un’esigenza di riforma, rendendo cercano di soddisfare il desiderio norma quelli che sono gli orientamenti giurisprudenziali più di giustizia del medico e quello del autorevoli e garantendo equilibrio tra la necessaria serenità cittadino” del medico, il quale svolge una professione che è fonte di rischio effettivo, l’attestazione delle cause specifiche da cui 17 Ospite principale dell’incontro è il relatore della legge discendono gli episodi di malasanità, siano esse riconducibili a Federico Gelli, deputato del Pd, medico, esperto di sanità negligenze, disfunzioni e superficialità e la capacità di garantire pubblica, nel 1997 è diventato vicedirettore sanitario adeguatamente chi ha subito un danno. Solo se superiamo Gli eventi dell’OMCEO dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Pisa e fino al 2000 questo step, ovvero la difesa dei cittadini dai reali eventi ha coordinato l’attività di donazione e trapianto di organi dannnosi, infatti, si potranno difendere i medici dagli eccessi e tessuti. Nel settembre del 2011 ha assunto l’incarico di del ricorso ai tribunali” direttore del Coordinamento maxi emergenze ed eventi straordinari (emergency manager) della Asl 10 di Firenze. Dal settembre 2012 quello di Direttore Sanitario del Presidio Ospedaliero Firenze Centro (Ospedale di Santa Maria Nuova e Stabilimento Palagi). Secondo il parlamentare, intervenuto all’evento Omceo- “l’esplosione del contenzioso legale in sanità con oltre trecentomila cause, la medicina difensiva come meccanismo reattivo posto in essere dai medici e le assicurazioni che non hanno più i mezzi per coprire i rischi in sanità. Sono i tre lati di un fenomeno non più tollerabile che il disegno di legge tenta di arginare con misure nuove e nel solco della tradizione europea. In particolare il provvedimento prevede la modifica del codice penale e il suo adeguamento agli altri paesi occidentali su questa delicata materia. Si introduce una fattispecie di responsabilità penale per la professione sanitaria. Si aumentano le tutele del professionista portandole da un quadro di responsabilità contrattuale ad uno di responsabilità extracontrattuale. Al contempo si consente al cittadino di utilizzare la strada della conciliazione obbligatoria, di poter contare su una giustizia che arrivi in tempi certi e rapidi e di avere a disposizione percorsi assicurativi specifici e obbligatori sul modello rc auto.
MEDICI & MEDICI Il dovere di curare, un principio imprescindibile 18 Lo ha sostenuto il Presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Ancona Fulvio Borromei in occasione del terzo congresso nazionale dedicato alle cure palliative: di fronte ad una società divisa occorre consolidare l’accompagnamento dei pazienti ANDREA ZACCARELLI Sono i numeri, che letti nella loro essenzialità, qual- numeri, ma non solo ovviamente, che l’Omceo do- che volta fotografano meglio di tutto le situazioni rico da anni, questo è il terzo, sta organizzando un e suggeriscono l’urgenza di riflessioni e soprat- appuntamento specifico sul territorio, anche per tutto di interventi ed impegno concreto. 270.000 guardare negli occhi questi numeri e capire di che persone in Italia necessitano di cure palliative. Di cosa c’è ancora, sempre, più bisogno. Anche per questi, 170.000 (dato, ultimo disponibile, del 2013) farsi alcune domande e trovare, se non risposte sono pazienti oncologici. Gli altri, per la maggior immediate, un percorso su cui muoversi, insistere, parte, anziani, con demenze o malattie neurode- individuare soluzioni possibili. Lo scorso 11 giugno, generative. Tra quei 270.000, tuttavia, molti sono all’Hotel La Fonte di Portonovo, si è svolto il terzo bambini e adolescenti. Stime del ministero della convegno nazionale sulle cure palliative allo scopo Salute indicano che, sempre in Italia, circa 15.000 di verificare a che punto sia l’applicazione della Leg- minori hanno bisogno di un approccio palliativo e ge 38 del 2010 che ne regola l’accesso ed insieme 7.500 di cure palliative specialistiche. La fotografia, come garantire a un sempre maggior numero di appunto, è nitida ed è anche di riflesso a questi pazienti cure adeguate.
UNA MISSIONE, MOLTE PROFESSIONI Medici, psicologi, infermieri, ricercatori. Tutti i mestieri che affermano nella relazione con chi soffre la dignità del malato. Fino alla fine Prendersi cura. Un verbo che si può decli- Per Borromei si tratta di un’occasione per nare al plurale. E che coinvolge e impe- “trasferire i concetti etici e partecipativi gna competenze distinte al servizio di chi della professione per il bene di chi ha soffre. Ad occuparsi da decenni di questo bisogno”.Per Massimo Magi, segretario modello di cura integrativo rivolto alla Fimmg occorre attivare la rete di infer- palliazione è Carlo Peruselli Presidente mieri psicologi e assistenti sociali coor- Società Italiana Cure Palliative che con- dinati dal medico di medicina generale sidera la legge 38\ 2010 una delle norme come sostiene la legge. Non si può mai più importanti e all’avanguardia in ambi- abbassare la guardia rispetto all’aggior- to europeo ma nota anche come, special- namento e all’attenzione nei confronti mente per i bambini, la norma trovi un del paziente che soffre di patologia dolo- preoccupante deficit applicativo in molte rosa”. Michela Guardia, dirigente Infer- MEDICI & MEDICI regioni italiane, nonostante la nascita di miere dell’unità cure palliative di Latina 250 hospice e una sensibilità orientata a afferma che per gli infermieri esistono diversificare le cure in un livello di base finalmente master specialistici in terapia e uno specialistico. Per David Lazzari, del dolore e percorsi accademici e forma- Presidente Ordine Nazionale degli Psico- tivi più tradizionali volti ad approfondire logi, queste modalità terapeutiche sono questa delicata branca della medicina. un paradigma valido per comprendere Infine la filosofa Monia Andreani lavora come deve evolvere il servizio di cura a una ricerca che riscopre, a livello eti- ai cittadini. “Vorremmo dare supporto co, la concreta relazione di cura. Il fine è all’equipe dal punto di vista relazionale rimetterla al centro oltre la dimensione perché i camici bianchi sappiano dare ri- medica, come ricchezza comune a tutti. 19 sposte appropriate e puntuali”. Gli eventi dell’OMCEO Molti i medici provenienti da ogni parte d’Italia Ancona è opportuno anche un profondo lavoro per seguire un tema che sta prendendo sempre interno alla categoria dei medici per creare un più campo nella consapevolezza non solo del terreno di impegno comune, predisponendosi a mondo sanitario ma degli stessi cittadini. Due gli creare le basi per quella rivoluzione etica dove la orientamenti cui ha fatto riferimento il Presiden- comunità rappresenti il terminale di ogni azione te Borromei, la difesa dell’aumento previsto dal medico sanitaria. Fondo Sanitario per il 2017 - 2018 che, tra andreb- be anche a coprire il costo dei farmaci oncologici, dall’altro, più in generale, dare contenuti concreti al principio di un’Etica connessa al dovere di cura- 270.000 persone in Italia re che deve avere la precedenza su qualsiasi altra necessitano di cure palliative. considerazione. Solo perseguendo davvero questi Di questi, 170.000 (dato, ultimo obiettivi, fortemente interrelati, si potrà compie- disponibile, del 2013) sono pazienti re progressi significativi e sostenere davvero la oncologici presa in carico dei pazienti terminali dando loro la possibilità di esprimere i sentimenti, cercando di alleviarne il dolore, comprendendone i bisogni, decodificandone i messaggi, proporzionando le cure. Per fare questo, è emerso dall’incontro di
Palliazione, momento decisivo della rivoluzione etica La terza edizione del Congresso Nazionale sul tema definisce una nuova traiettoria terapeutica integrata che coinvolge tutte le professionalità di capaci di occuparsi della relazione di cura MEDICI & MEDICI FULVIO BORROMEI 20
Che cosa significa, quale significato dare all’orga- tema etico del prendersi cura che rappresenta quel nizzazione di questa terza edizione congressuale filo rosso capace di unire cittadini, professionisti, nazionale sulle Cure Palliative organizzato ad autorità tutte, guidandoci verso un percorso di Ancona l’11 giugno? Diciamo subito che l’appunta- nuova alleanza terapeutica e anche concettuale, in MEDICI & MEDICI mento non vuole essere un esercizio accademico una comunità che vuole vedere tutelati e protetti i professionale in cui i partecipanti si cimentano ed suoi componenti più deboli, bisognosi ed ammalati. esprimono le proprie opinioni su un tema specifico. E che non vuole lasciarli soli. Uno dei fondamenti che spinge l’Ordine dei Medici Vogliamo sottolineare un percorso che parte da Chirurghi Odontoiatri di Ancona e la Federazione lontano, dalla nostra storia e si sviluppa e continua Nazionale degli Ordini con il suo sostegno e patro- nei meandri della società, complessa ed articolata. cinio, è proprio quello di tener viva l’attenzione sul 21 Gli eventi dell’OMCEO
L’Etica connessa al dovere di curare deve pertanto avere la precedenza su qualsiasi altra considera- zione, antitodo per evitare il concreto pericolo di insterilire la pratica clinica. Un punto strategico e fondamentale è, ad esempio, quello dell’etica dell’accompagnamento che significa anche pro- teggere il malato terminale dalla consapevolezza della morte e spostare lo sforzo dal guarire al prendersi cura, dandogli la possibilità di esprimere i suoi sentimenti, cercando di alleviarne il dolore, comprendendone i bisogni, decodificandone i messaggi, proporzionando le cure. Con questo congresso ci siamo posti l’obiettivo di seminare questi concetti che, se coerentemente sviluppati, possono condurre veramente ad una rivoluzione etica dove la società, il bene comune, la comunità rappresentano il terminale di ogni nostra azione che prende avvio dal particolare per MEDICI & MEDICI trovare piena realizzazione nel generale. Questo perché l’attenzione per i piccoli gesti è foriera di quell’armonia che, sola, è capace di compiere grandi cose e grandi progetti. Tale obiettivo non è facile da raggiungere in una società divisa, frammentata ed estremamente RESTITUIRE CENTRALITÀ economicistica. Questi elementi mettono a repen- AL CITTADINO taglio quell’unitarietà dell’essere uomo-donna, che rappresenta l’alveo di qualsiasi azione di salute e Gli italiani rinunciano alle spese sanitarie e di civiltà. le famiglie si impoveriscono, di fronte ad uno 22 Insita in questo percorso è la necessità inderoga- scenario difficile i medici invocano una mag- bile della costituzione delle coscienze, in senso eti- giore presa in cura della popolazione co, oltre all’acquisizione e al mantenimento delle abilità e conoscenze scientifiche affinché si possa essere pronti ad affrontare le future sfide della “Restituire centralità al malato e all’etica dell’accompagna- salute. Dobbiamo esercitarci in questo ed essere mento ai pazienti, specie se terminali”, è una delle cure pro attivi ad operare in maniera appropriata e possibili, secondo il presidente dell’Ordine dei Medici della pro- soprattutto adeguata alla mission che ci è affidata vincia di Ancona, Fulvio Borromei per una società frammentata dal nostro ruolo professionale. e impoverita, sempre più in difficoltà a sostenere le spese mediche - 11 milioni secondo l’indagine Censis-Rbm nel 2015 non sono riusciti a farlo, erano 9 nel 2012. Questa la riflessione dell’Omceo verso i risultati delle ricerca promossa dallo stesso Censis lo scorso giugno e che ha messo in evi- denza le gravi difficoltà dei cittadini italiani nel sostenere le spese mediche, cui spesso infatti, essi rinunciano. Un “buco” che riguarda soprattutto gli anziani 2,4 milioni e i 2,2 milioni nati tra il 1980 e il 2000, ovvero chi si appresta ad entrare nel mondo del lavoro o in esso vive sostanzialmente da pre- cario: numeri in forte aumento che riportano in superficie il rapporto tra emergenza sociale e pratica sanitaria, una questione conosciuta che deve trovare risposte significative per chi non può permettersi di pagarsi le proprie cure. Serve pertanto un deciso rientro “nei principi di una medicina foca- lizzata al prendersi cura del cittadino disorientato e confuso nei meandri di una società divisa e economicistica che sta arrivando al paradosso della sanità negata”.
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