Orgoglio e responsabilità - Il ruolo sociale e civile dei medici PRIMO PIANO COME STA IL MEDICO? - Ordine dei Medici di Ancona

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Orgoglio e responsabilità - Il ruolo sociale e civile dei medici PRIMO PIANO COME STA IL MEDICO? - Ordine dei Medici di Ancona
n. 2

                                                                                                          luglio
                                                                                                           2016

                                                              Orgoglio
                                                              e responsabilità
                                                              Il ruolo sociale e civile dei medici

                                                              PRIMO PIANO          EVENTI
                                                              COME STA             GIORNATE DORICHE
                                                              IL MEDICO?           CONVEGNO PALLIAZIONE
Sped. abb. postale 70% filiale di Ancona

                                           Reg. Trib. AN n. 13/90 del 7-8/6/1990
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UN MODO APPROPRIATO
                     DI FARE COMUNITÀ
                     SCIENTIFICA

Da sempre ritengo che la nostra comunità professionale scientifica sia ricca di compe-
tenze, abilità ed esperienze che vengono costantemente messe al servizio della nostra
società civile.Questo dato che è essenziale per il sostegno del nostro SSN (e SSR) non è og-
getto di attenzione programmatoria, come se fosse scontato il perdurare e il perpetuarsi

                                                                                               MEDICI & MEDICI
di tutto ciò. Nel nostro caso regionale, ora che la fase organizzativa strutturale sembra
avviata, è necessario pensare seriamente a come la classe medica debba essere impiega-
ta e messa in condizione di operare in maniera appropriata e adeguata alla mission di
salute che si vuole raggiungere. Mantenere lo stato dell’arte professionale è solo il punto
di partenza, perché è ovvio che bisogna promuovere una crescita a tutto tondo della
professione sia attraverso la formazione continua che va finanziata e progettata dalla
parte pubblica, che attraverso un progetto di carriera del medico. Questa (la carriera)
non può essere costantemente mortificata ed immolata sull’altare delle scarse risorse
economiche tanto che oggi non se ne parla affatto. Io ritengo doveroso riconoscere al
medico il lavoro che svolge, ciò servirebbe da stimolo al raggiungimento di traguardi
sempre più importanti in sintonia con la sua storia. Inoltre collocarlo e destinarlo in po-       1
sizioni di apicalità permette di estrinsecare al meglio anche quelle competenze acquisite
che oltre a produrre salute, concretizzano un tutoraggio sul campo indispensabile alle

                                                                                               Editoriale
nuove generazioni e che presto potrebbe anche venire a mancare. Nonostante tutto ciò
la professione medica continua ad essere svolta producendo esempi culturali ed etici
come nel caso degli urologi delle Marche che, oltre ad una serie di convegni sul PSA e sul-
la prevenzione del tumore della prostata che si sono realizzati in tutta la regione, hanno
dato vita al “Decalogo ASSUAM sul PSA”, documento di consenso regionale sull’impiego
dello stesso. Questo documento punta sull’appropriatezza dell’utilizzo di questo esame
di laboratorio facilitando da una parte una possibile diagnosi di malattia e permettendo
dall’altra un uso appropriato delle risorse economiche. Un plauso ed un riconoscimento
a questo lavoro intelligente ed etico che concretizza quei dettami deontologici riportati
nel nostro codice ed è un esempio concreto di capacità scientifica contestualizzata nei
nostri tempi. Per amplificare questo lavoro si dovrebbe mettere in rete tra tutti i medici
delle Marche questo Decalogo permettendo a tutti di conoscerlo ed utilizzarlo. Permet-
tetemi ora di ringraziare tutto il CDA di Assuam: V.Ferrara, A.B. Galosi, G.Muzzonigro,
V.Beatrici, L.Rossini ed il suo Presidente E.Caraceni per questa importante iniziativa che
ci ha visti anche coinvolti come Ordine professionale. In qualità di Presidente OMCeO di
Ancona e a nome del Consiglio mi attiverò perché questa iniziativa di valore sia utilizzata
e non dimenticata (iniziamo con la sua pubblicazione nel nostro bollettino).

                                                                        Fulvio Borromei
                                  Presidente Ordine dei Medici della Provincia di Ancona
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Sommario

1                                                              13
Un modo appropriato di fare                                    Un OMCEO per la professione
comunità scientifica                                           a cura della REDAZIONE
di Fulvio Borromei
                                                               14
4                                                              Più garanzie per il medico,
La legalità in camice                                          più tutela per il cittadino
di Fabrizio Baleani                                            di Andrea Zaccarelli

8                                                              18
Nelle mani dei giudici                                         Il dovere di curare,
di Fabrizio Baleani                                            un principio imprescindibile
                                                               di Andrea Zaccarelli
10
Il dottore del 2020?                                           20
È già qui                                                      Palliazione,
di Fabrizio Baleani                                            momento decisivo
                                                               della rivoluzione etica
12                                                             di Fulvio Borromei
Nuovi Lea, avanti tutta
da portale FNOMCEO                                             23
                                                               La regione rifletta
                                                               sul decreto appropriatezza
                                                               di Fulvio Borromei

Direttore responsabile              Ilaria Capecci, Gerarda Lucia             Vice Presidente
Fulvio Borromei                     Cellesi, Elisabetta Esposto (Vice         Maria Beatrice Bilò
                                    Coordinatrice C.S.P. di redazione)
Vice Direttore                                                                Consigliere Segretario
Maria Beatrice Bilò                 Redazione giornalistica (Segni e Suoni)   Arcangela Guerrieri
                                    Andrea Zaccarelli, Fabrizio Baleani,
Coordinatore di redazione           Veronica Fermani, Roberta                 Tesoriere
Tiziana Petrini                     Maccagnani, Tiziana Petrini,              Quirino Massimo Ricci
                                    Martina Tombolini
Coordinatore Comitato scientifico                                             Consiglieri
professionale di redazione                                                    Vincenzo Berdini, Francesco
Marco Silvestrelli                  Consiglio direttivo                       Braccioni, Anna Campanati,
                                                                              Ilaria Capecci, Sergio Cascia,
Comitato scientifico                Presidente                                Marcello Mario D’Errico,
Francesco Braccioni, Chiara         Fulvio Borromei                           Sergio Giustini, Giovanni Petruzzi,
Brugnami, Anna Campanati,                                                     Bice Privitera, Riccardo Sestili,
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           25
           Il decalogo                                                       18
           a cura di V. Beatrici, E. Caraceni, M. Dellabella, A.B.
           Galosi, V. Ferrara, G. Muzzonigro, L. Rossini

           29
           Medicare
           esistenze
           Osservatorio sulle Diseguaglianze nella Salute

           31
           Il sorriso di una mamma
           di Federico Fabbri

           34
           Quanto valeva la medicina
                                                                                  20
           ai tempi di Cesare?
           di Sergio Giustini

           36
           Paul
           Kalanithi
           di Fabrizio Baleani

Marco Silvestrelli,                     Stampa
Federico Fabbri (o.d.),                 Tecnoprint New srl Ancona
Stefano Tucci (o.d.)                                                                   31
                                        Progetto grafico e impaginazione
Revisori dei conti effettivi            Segni e Suoni srl
Giuliano Rocchetti, Gerarda Lucia       info@segniesuoni.it
Cellesi, Elisabetta Esposto
                                        Questo numero è stato chiuso
Revisore dei conti supplente            il 31 luglio 2016
Aldo Tiberi                             Non ci si assume la responsabilità
                                        di eventuali errori di stampa
Commissione odontoiatrica
Federico Fabbri, Stefano Tucci,
Maria Chiara Brugnami,
Francesco Maria Montecchiani,
Roberto Tartuferi
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La legalità in camice
               Dal provvedimento sull’appropriatezza alla sua modifica post pasquale,
               sino alla fine delle sanzioni per i dottori che non rinunciano alla
               medicina prescrittiva e dei contenziosi legali sbilanciati a sfavore dei
               seguaci d’Ippocrate. Il “sistema della paura” sembra avere le ore contate

      FABRIZIO BALEANI

                                                            Della correlazione tra
                                                            prassi prescrittiva e riflessi
                                                            giurisprudenziali si è occupata
                                                            persino la popolare trasmissione
                                                            “Le Iene Show” ampliando il discorso
                                                            alla questione della responsabilità
                                                            medica

4

    Tanto tuonò che non piovve. Dopo un trimestre
    di consigli dei ministri e perenni saliscendi sulle
    vertiginose montagne russe del rischio penale con
    un fiorire di denunce salito ai disonori delle crona-
    che e qualche macchia gratuita sull’onorabilità di
    una professione che merita più rispetto di quanto
    spesso non ne ottenga da media e istituzioni, la
    classe dei camici bianchi può tirare un sospiro di
    sollievo. Si sta delineando l’agognato dietrofront
    governativo che da il benservito al famigerato
    decreto appropriatezza e, di risulta, ai suoi effetti
    legali. Prima delle feste pasquali è giunto lo stop
    al provvedimento che avrebbe dovuto sforbiciare
    208 prestazioni con la nefasta coda di sanzioni ai
    seguaci di Ippocrate non disponibili ad abbando-
    nare del tutto la medicina difensiva e restii a farsi
    dettare da funzionari di stato la competenza di
    prescrivere visite ed esami.
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Polemiche furibonde avevano animato il dibattito          i pazienti per l’ansia di dimostrare, in caso di con-
su una deriva giudiziaria stimolata da norme che          tenziosi divenuti troppo frequenti, d’aver fatto tut-
oltre ad essere lesive della dignità di un profes-        to il possibile. In Italia – unico paese in Europa – i
sionista offrivano incautamente armi micidiali alle       medici sono infatti passibili di denuncia per lesioni
molte animosità tentate di far decidere ai tribunali      colpose o omicidio colposo e i giovani sono i più
la reale necessità di un’ecografia. Della correlazio-     colpiti da una mannaia giudiziaria spesso più volta
ne tra prassi prescrittiva e riflessi giurisprudenziali   a colpevolizzare una categoria che ad ottenere

                                                                                                                    MEDICI & MEDICI
si è occupata persino la popolare trasmissione “Le        giustizia. A soffiare ulteriormente sul fuoco della
Iene Show”, ampliando il discorso alla questione          paura provvedono appositi studi legali specializza-
della responsabilità medica. Un servizio a firma          ti che spesso offrono la propria consulenza senza
di Nadia Toffa ha fotografato la paura degli eredi        far sborsare al cliente nemmeno un centesimo e
di Galeno di essere denunciati. Secondo la Toffa,         si prendono una percentuale in caso di vittoria
molti chirurghi rinuncerebbero preventivamente            e di risarcimento del danno. Un sistema simile
ad operare casi complicati o aumenterebbero a             conduce, giocoforza, a incrementare il numero
dismisura il numero dei test clinici cui sottoporre       delle cause sorte da visite specialistiche concesse
                                                           o negate ingiustamente a causa di valutazioni
                                                           pesantemente condizionate dalla discrezionalità
                                                           di malati o di famigliari in preda all’emotività del        5
                                                           momento. Oggi, attraverso un aggiornamento
                                                           del codice penale, il professionista sanitario sarà
                                                           punibile solo per colpa grave e nel caso in cui non

                                                                                                                    Primo piano
                                                           abbia rispettato le linee guida emesse da società
                                                           scientifiche accreditate dal Ministero. In definitiva,
                                                           fare causa al medico per un errore professionale
                                                           sarà più difficile. L’intervento di riordino della
                                                           materia è approdato alla camera e promette una
                                                           svolta epocale. Le strutture sanitarie, tenute a sti-
                                                           pulare una polizza assicurativa così come del resto
                                                           tutti i medici, potranno rivalersi su questi ultimi a
                                                           una condizione: quando sussista il dolo o la colpa
                                                           grave e solo a risarcimento avvenuto, nel caso in
                                                           cui il danneggiato, nella causa contro la struttura,
                                                           non abbia citato anche il sanitario.
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La via della ragionevolezza non
                   s’intona a prassi ciecamente
                   punitive e sanzionatorie che
                   caricano di incomprensibili pressioni
                   chi ha l’obbligo di dedicarsi a un
                   compito sempre più delicato e
                   decisivo: la giusta cura
MEDICI & MEDICI

                  In ogni caso l’azienda sanitaria,
                  convenuta in causa dal paziente
                  danneggiato, nel rivalersi contro
                  un ipotetico responsabile non po-
                  trà chiedere un risarcimento per
                  un importo superiore al quinto
                  dello stipendio. Inoltre lo “stop”
                  all’avanzamento di carriera del
    6             sanitario responsabile sarà
                  limitato ai tre anni successivi
                  il passaggio in giudicato della
                  decisione pronunciata nel
                  giudizio di rivalsa. La causa in
                  tribunale sarà solo l’extrema
                  ratio: prima di approdare
                  davanti al giudice, le parti –
                  compresa la compagnia di as-
                  sicurazione – dovranno avviare obbligatoriamente        imboccato la strada del dialogo e della concerta-
                  il tentativo di conciliazione. L’eventuale mancata      zione in una trattativa con i medici a tutto campo e
                  partecipazione obbliga l’autorità competente a          ha deciso, in accordo con categorie e governatori,
                  condannare le parti che non si siano presentate al      di fermare le lancette dell’applicazione del decreto
                  pagamento delle spese di consulenza e di lite e a       volto a sacrificare due centinaia di prestazioni
                  risarcire la parte che è comparsa alla conciliazione.   sull’altare della “buona” spesa modificando molti
                  Accadrà quel che avviene oggi con i sinistri stra-      aspetti “critici” secondo le direttive di una nuova
                  dali. Il danneggiato potrà fare direttamente causa      circolare che adegui l’esigenza dell’”appropriatez-
                  all’assicurazione del responsabile e sarà istituito     za” caso per caso in un quadro nazionale unitario.
                  un Fondo di Garanzia delle Vittime. Quest’ultimo,       La via della ragionevolezza non s’intona a prassi
                  risarcirà i danni d’importo superiore ai massimali      ciecamente punitive e sanzionatorie che caricano
                  previsti dai contratti stipulati dall’azienda.          di incomprensibili pressioni chi ha l’obbligo di de-
                  La cultura della paura sembra dunque destinata a        dicarsi a un compito decisivo: la giusta cura.
                  sciogliersi.
                  Anche per arrestarla il Dicastero della Salute ha
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MEDICI & MEDICI
L’hobby di far causa al medico

di FABRIZIO BALEANI
Si moltiplicano i contenziosi a danno delle vere vittime della malasanità e dei contribuenti. Oltre
il 95% dei procedimenti contro i camici bianchi si rivelano veri e propri fuochi fatui

Il “causificio anti-camici bianchi” s’afferma incontrastato come un nuovo e fiorente esercizio commerciale, un business in grado
di sfidare le nubi di crisi ormai decennali che non accennano a diradarsi dal cielo della penisola. Una selva di siti ammiccan-
ti garantiscono risarcimenti assicurati, redivivi cloni di Wanna Marchi sobillano lucrative indignazioni guidando i loro clienti
nella denuncia perfetta al medico individuando, da diagnosti improvvisati, l’esatta colpa del seguace d’Ippocrate incriminato.              7
Acciacchi estemporanei, soffusi colpi di tosse e malanni immaginari o reali generano immediatamente sospetti di diritti lesi
spacciati per certezze granitiche d’ingiustizia. Ci sono legali online che promettono successi a sei zeri ai loro assistiti anche
quando le possibilità sono risicate. E la conseguenza è un fiorire di processi. Trentamila in ambito civile, poco meno della metà

                                                                                                                                         Primo piano
riguardano il diritto penale. Ma il dato più indicativo sulla natura squisitamente strumentale di queste iniziative è un tondo e
significativo 95% indicante i procedimenti giudiziari per presunta malasanità che si rivelano veri e propri fuochi fatui, gironi
avernali di carte bollate sui quali si consumano storie private e denari pubblici e tra i dedali della burocrazia le richieste di
verità soffocano dietro faldoni di menzogne interessate. Secondo Umberto Genovese, professore dell’Università degli Studi di
Milano intervistato da Il Giornale- “chi prima faceva infortunistica, ora si occupa di responsabilità professionale. Di rado ci sono
casi o bianchi o neri, spesso sono grigi e da chiarire”. Giusto tutelare i diritti, sacrosanti, del paziente, ma evidentemente c’è
stato un accanimento contro la categoria dei medici, in particolare modo ginecologi, chirurghi e ortopedici. Spesso gli errori ci
sono, ma in quei casi è lo stesso medico ad ammetterlo subito e ad evitare il contenzioso. Molto frequenti le cause per un parto
andato male o per una deformazione non annunciata nel bambino. Tuttavia la maggior parte delle volte le colpe mediche sono
inesistenti e le cose sono andate così non per negligenza. Spesso per far fronte all’enorme dolore, psicologicamente abbiano
bisogno di trovare un colpevole a tutti i costi. Da qui nascono cause che tuttavia portano a ulteriori angosce e delusioni”. L’esplo-
sione dei contenziosi facili comporta conseguenze e costi sociali che si potrebbero paragonare a una tassa occulta gravante sulle
tasche di ognuno di noi. La stima è di 165 euro all’anno. Il motivo? Si chiama medicina difensiva. Il chirurgo spaventato dalla
minaccia reale di passare più giornate in tribunale che in clinica e prescrive tutti gli esami necessari assieme ad altre prestazioni
forse superflue ma utili a garantirgli (forse) una certa tranquillità. Il combinato disposto di procedimenti giudiziari infondati e
della crescita delle prescrizioni “reattive”rischia di pesare oltremodo nelle già magre casse statali. La soluzione approntata dal
legislatore è ancora all’esame del Senato ma si è si è potata dietro la consueta coda di polemiche. Il ddl, nell’intenzione del
suo autore, Federico Gelli, mira a scoraggiare le azioni legali e a creare percorsi alternativi al tribunale, suggerendo di affidare
ai difensori civici regionali le competenze sanitarie e obbliga al tentativo di conciliazione le due parti prima che venga aperto
un fascicolo. Inoltre - e questo è uno degli «argini» più contestati - sostiene che l’azione di rivalsa possa essere richiesta solo in
casi di colpa grave e tutela il medico che ha seguito le linee di buon comportamento. Seppur migliorabile, a detta dei medici
è comunque un primo passo per mettere paletti più chiari nella giungla delle cause. E per consentire a chi è stato realmente
danneggiato un itinerario legale più rapido e non intralciato da migliaia di fascicoli inutili.
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Nelle mani dei giudici
                               Maurizio Maggiorotti guida Amami, un’associazione che, da quattordici
                               anni, si batte contro le accuse ingiuste di malapractice. Breve storia di
                               una missione non ancora conclusa

                  Maurizio Maggiorotti
MEDICI & MEDICI

                                                                              Non esiste la medicina difensiva.
                                                                              Oggi possiamo considerarci entrati,
                                                                              con entrambi i piedi, nell’epoca
                                                                              della medicina dell’osservanza
                                                                              giurisprudenziale

    8

                    FABRIZIO BALEANI                                       Il nostro sottoslogan è “Amami si fa in quattro
                                                                           per te. Ci occupiamo di pronto soccorso legale,
                                                                           formazione e informazione, con corsi che aiutano
                  Si chiama Amami e, di primo acchito, l’acronimo          i camici bianchi a sbarrare la strada alla denun-
                  potrebbe risultare fuorviante. Eppure si tratta di       cia facile. Continuiamo a cercare di informare e
                  un’associazione che sembra tenere davvero ai ca-         rispondiamo decine di mail al giorno o con argo-
                  mici bianchi e si incarica di difendere tutti i medici   menti giuridici o assicurativi o tutela del patrimo-
                  accusati ingiustamente di malapractice, ovvero di        nio, trust. Le nostre proposte formative, attive
                  pratiche errate nell’esercizio della propria profes-     da quattordici anni sono limitati a un numero
                  sione. Mentre sciorina le cifre della organizzazione,    specifico di persone e offrono strumenti formativi
                  dalla voce del dottor. Maurizio Maggiorotti sembra       medici giuridici mediatici e assicurativi. Inoltre
                  trattenere a stento un filo d’orgoglio misto ad          facciamo proposte all’avanguardia, per risolvere le
                  emozione. “Gli iscritti non sono qualificabili perché    questioni che innervano la nostra ragion d’essere
                  abbiamo società scientifiche che hanno aderito           e offrendo al legislatore ciò che è necessario per
                  all’organizzazione e, nei periodi di punta, siamo sta-   superare il problema. La legge di cui tanto si parla,
                  ti capaci di raggiungere una quota vicina ai trenta-     l’abbiamo scritta noi nel 2006, sono state recepite
                  cinquemila”. “La malpractice -continua Maggiorotti-      le nostre proposte ma, a furia di emendamenti si
                  è l’errore di un singolo medico, da non confondere       è verificato uno stravolgimento delle intenzioni
                  con l’espressione tanto in voga, malasanità, che         originarie e le modifiche hanno avuto la meglio
                  designa un errore di struttura, ospedaliero. Noi ci      depotenziando la norma sino a renderla comple-
                  occupiamo di contrastare le azioni legali infondate      tamente inefficace.
                  riconducibili a questo aspetto.
MEDICI & MEDICI
Il punto chiave è quello di deflazionare il conten-
zioso, una legge così fatta è da escludere che pos-
sa modificare lo stato delle cose”. Al battagliero
ortopedico romano viene l’orticaria ogni volta che,
dagli spifferi di un dibattito gonfio di imprecisioni,
ode sillabare l’espressione medicina difensiva,
che la sua sensibilità rifiuta in termini piuttosto                                            9
trancianti. “Non esiste la medicina difensiva. Oggi
possiamo considerarci entrati, con entrambi i
piedi, nell’epoca della medicina dell’osservanza

                                                                                            L’intervista
giurisprudenziale, ovvero è imperativo e non più
prorogabile, l’adeguamento delle scelte terapeu-         La percezione odierna è
tiche sulla base dei dettami via via espressi dalla      profondamente mutata rispetto
Cassazione. La percezione odierna è profonda-            al passato. Esiste una pretesa
mente mutata rispetto al passato. Esiste una pre-        spudorata d’una medicina della
tesa spudorata d’una medicina della certezza in
                                                         certezza in grado di mettere in
grado di mettere in soffitta l’antica medicina della
probabilità. Per questo è accaduto che colleghi,
                                                         soffitta l’antica medicina della
ancorché bravi e scrupolosi, siano stati incriminati     probabilità
per non aver prescritto esami miranti a riscontrare
patologie assai improbabili. C’è una legge precisa
nel codice penale (art. 40) che dice “non evitare un
evento equivale a cagionarlo. Si tratta di parole
che pesano come pietre. Come se un pompiere
fosse indagato per piromania perché non ha
spento un incendio. E medicina difensiva significa
sospettare sempre anche di una complicanza rara,
prescrivendo, in definitiva, a causa dei giudici e dei
magistrati”.
Il dottore del 2020?
                  È già qui
                        Uno studio dell’Osservatorio internazionale della Salute descrive
                        l’identikit del giovane medico. Sempre più richiesto, attivo nel
                        volontariato e già capace di declinare al futuro la propria voglia di
                        aiutare il prossimo
MEDICI & MEDICI

                  FABRIZIO BALEANI

10
“Chi ci curerà nel 2020?”                                 Prima di trovare un’occupazione certa un terzo ha
Il titolo interrogativo e misterioso appartiene a         già fatto almeno due lavori a tempo determinato:
un’inchiesta voluta dall’Osservatorio internazio-         ambulatori privati, cliniche, guardie mediche. Tra
nale della salute. Ne emerge l’identikit del dottore      i giovani medici non esiste fuga dei cervelli: quasi
che verrà e una certezza limpida ed inequivocabile:       nessuno ha lavorato all’estero (il 4,7 per cento) e
la domanda di medici è in aumento costante. Chi           oltre il 37 per cento ha fatto esperienze mediche
supera le forche caudine dell’itinerario tradizionale     di volontariato (anche all’estero, temporanee). Si
del camice bianco arrivando in fondo a una tra-           sono cimentati con il Terzo settore soprattutto, in

                                                                                                                     MEDICI & MEDICI
iettoria che comprende laurea e specializzazione,         questo caso, i clinici del Sud. Sempre per restare
non ha sudato invano le proverbiali sette camicie e       sui dati geografici, il rapporto svela che solo il 4,7
avrà un’ottima probabilità di non essere inseguito        dei neolaureati decide di trasferirsi all’estero per
dallo spettro della disoccupazione. I numeri e le         cercare un impiego. La maggioranza preferisce, al
evidenze dell’inchiesta raccontano il mondo dei           contrario, rimanere all’interno dei confini nazio-
giovani medici con la robusta eloquenza dei nume-         nali. Inoltre, il 37,7% dichiara di aver svolto attività
ri a testimoniare che l’86% dei baby-camici svolge        di volontariato e considera tali esperienze come
una professione stabile e retribuita. L’indagine è        capaci di completare la propria formazione profes-
stata condotta attraverso un breve questionario           sionale. Le nuove generazioni di medici risultano
online autosomministrato, inviato a tutti i rap-          inoltre assai dinamiche e prediligono il lavoro
presentanti della categoria con più di venticinque        in ospedale per dedizione e spirito di servizio,               11
e meno di quaranta primavere. Il disegno della            mostrando più sensibilità verso l’obbligo di cura
rilevazione ha previsto l’estrazione di un campione       del prossimo che verso motivazioni di carattere
di circa ottocento rispondenti.                           economico. L’87,5% di questi ragazzi, oltretutto, è

                                                                                                                     Approfondimento
                                                          molto attento alla tutela personale in quanto pos-
                                                          siede una copertura assicurativa. Questi ragazzi
   I medici intervistati corrispondono                    assommano un’enorme varietà di esperienze e
   a una platea composta per il 56,3%                     delineano, con una solerzia non disgiunta dalla
   di donne e per il 43,7% di uomini, il                  giusta dose di immaginazione forme innovative e
   20,1% di età inferiore ai 30 anni, il                  future di economia sociale. Molti under 40 avviano
                                                          startup di natura low-profit per realizzare progetti
   42,5% di età compresa tra i 31 e i 35
                                                          di medicina preventiva per conto di enti pubblici
   anni e il restante 37,4 di medici tra
                                                          o privati, iniziative a sostegno dei pazienti con
   i 36 e i 40 anniriflettersi in tutta la                patologie croniche, attività di medicina divulgativa
   società civile                                         attraverso blog, siti web, giornali, web tv. Le star-
                                                          tup, vera novità di questa fase clinica e nascono
                                                          soprattutto nel Centro Italia, potrebbero orientarsi
I medici intervistati corrispondono a una platea          all’assistenza primaria ambulatoriale, all’assistenza
composta per il 56,3% di donne e per il 43,7% di          domiciliare integrata, alla creazione di comunità
uomini, il 20,1% di età inferiore ai 30 anni, il 42,5%    assistenziali. L’esperienza nel volontariato, da que-
di età compresa tra i 31 e i 35 anni e il restante        sto punto di vista, aiuta. Un coordinamento con le
37,4 di medici tra i 36 e i 40 anni. Al Nord i giovani    Onlus e le realtà del Terzo settore lascia individua-
medici con un lavoro stabile retribuito sono addi-        re nuovi e più ampi scenari scenari in cui esisteran-
rittura il 92 per cento, il 76,4 per cento al Sud (dove   no attori paralleli in grado di integrare le funzioni e
l’occupazione entro i 28 anni crolla, però, al 40 per     i compiti del Servizio sanitario nazionale.
cento).
Nuovi Lea, avanti tutta
                              Negli studi medici di tutta Italia sarà affisso un manifesto che reca i
                              loghi del Ministero della Salute e della FNOMCeO

                     da portale FNOMCEO

                   “Caro cittadino, l’intesa raggiunta tra Ministero e     Abbiamo recuperato serenità sia per i medici,
MEDICI & MEDICI

                   Professione ci consente di comunicarti che il medi-     sia per i pazienti”.
                   co, nell’ambito dei propri compiti attribuitigli, po-   Chersevani ha poi ricordato che nel recente Consi-
                   trà continuare a prescrivere tutto quanto riterrà       glio Nazionale della Federazione (8 e 9 luglio) sono
                   necessario alla tutela della tua salute, secondo le     stati approvati un ordine del giorno sul tema delle
                   evidenze scientifiche e le regole previste dall’or-     diseguaglianze di salute e un documento sulle
                   ganizzazione del Servizio sanitario nazionale”. Il      vaccinazioni.
                   manifesto è firmato da Roberta Chersevani,              Il Ministro ha anche citato il Piano nazionale vac-
                   Presidente FNOMCeO e da Beatrice Lorenzin,              cini, il nomenclatore per la specialistica ambulato-
                   Ministro della Salute che, insieme, lo hanno            riale e per l’assistenza protesica, nonché il nuovo
                   presentato oggi a Roma, nel corso di una confe-         elenco della malattie rare come punti caratteriz-
12                 renza stampa congiunta, nella sede di Lungote-          zanti del provvedimento sui nuovi LEA, che com-
                   vere Ripa 1, proprio per parlare dei nuovi LEA e        prendono, tra l’altro, anche la revisione dell’elenco
                   dell’appropriatezza.                                                                  della malattie croniche,
                   “Presentiamo oggi                                                                     misure per combat-
 Approfondimento

                   il frutto di un lavo-                                                                 tere l’endometriosi,
                   ro avviato circa un                                                                   la celiachia, i disturbi
                   anno fa – ha spiegato                                                                 dello spettro autistico e
                   Lorenzin – che è il ri-                                                               azioni in sostegno della
                   sultato della collabo-                                                                procreazione medical-
                   razione tra Ministero                                                                 mente assistita.
                   e FNOMCeO, una col-                                                                   Nella legge di stabilità,
                   laborazione che sarà                                                                  sono già stati stanziati
                   sistematica. Siamo                                                                    800 milioni di euro
                   dentro una visione                                                                    di cui 600 milioni per
                   generale con un oc-                                                                   l’assistenza distrettuale
                   chio rivolto alla sostenibilità del sistema. Con        e 220 per la prevenzione sanitaria (vaccini). I 20
                   questi nuovi LEA, concordati con la FNOMCeO, si         milioni aggiuntivi derivano da un risparmio dovu-
                   avvia un nuovo metodo che continuerà con il mo-         to al trasferimento di prestazioni dall’assistenza
                   nitoraggio della loro applicazione. Si apre oggi una    ospedaliera ad altri ambiti assistenziali.
                   nuova stagione” – ha concluso il Ministro.              È stata costituita la Commissione nazionale per
                   Roberta Chersevani ha ricordato “il clima di            l’aggiornamento dei LEA “con il compito di moni-
                   collaborazione, dopo le perplessità sul decreto         torarne costantemente il contenuto, escludendo
                   appropriatezza. Noi siamo per l’autonomia dei           prestazioni, servizi o attività che divengano obso-
                   medici con i dovuti limiti e in coerenza con il         leti e, analogamente, valutando di erogare a carico
                   principio della responsabilità. Anche per noi è         del SSN trattamenti che, nel tempo, si dimostrino
                   essenziale la sostenibilità del sistema. Ritenia-       innovativi o efficaci per la cura dei pazienti”. Tutto
                   mo importante l’informazione per i medici e             ciò ha spiegato il direttore generale della pro-
                   per la popolazione, come riteniamo fondamen-            grammazione Renato Alberto Mario Botti, che ha
                   tale la relazione di cura, in cui il tempo diventa      ribadito: “i nuovi LEA saranno in aggiornamento
                   di per sé un valore.                                    continuo”.
Un OMCEO                                        3   Consiglio direttivo 30 maggio

per la professione                                  P.v. su temi generali e specifi-
                                                    ci riguardanti la sanità pro-
                                                    vinciale e regionale

                                                    “Egregio Direttore Generale, Michele
    Data per data gli appuntamenti                  Caporossi, ti scrivo per invitarti a
    e gli invitati illustri dell’Ordine dei         partecipare, in qualità di Direttore
                                                    Generale Ospedali Riuniti di Ancona,
    Medici Chirurghi e odontoiatri.                 al nostro Consiglio direttivo del 30
    Nel capoluogo dorico incontri con               maggio p.v. presso la sede di Via
    dirigenti sanitari, associazioni                Buonarroti 1 sui temi della sanità
                                                    regionale e provinciale.In attesa di un
    sindacali e politici alla ricerca di            tuo riscontro, ti saluto cordialmente”
    soluzioni per una professione che
    cambia

                                                                                                                MEDICI & MEDICI
1   Consiglio direttivo del 29 febbraio         4   Consiglio direttivo del 27 giugno

    Ore 21 presso la sede di via                    Presso la sede di Via Buonar-
    Buonarroti, 1 Ancona                            roti, 1 di Ancona su tematiche
    su tematiche legate alla sani-                  sanitarie, formative e sull’im-
    tà regionale                                    portanza del Core Curriculum
                                                    della Professione Medica                                        13
    Gentile Fabrizio Volpini con questo
    incontro desidero presentarti e farti           Chiarissimo Prof. Sauro Longhi, le
    conoscere il nostro consiglio iniziando         scrivo per invitarla a partecipare al

                                                                                                                Gli eventi OMCEO
    con te un confronto su tematiche                nostro consiglio direttivo del 27 giugno
    sanitarie generali e specifiche che             p.v. per un confronto su tematiche
    riguardano la nostra sanità regionale e         sanitarie e formative e sull’importanza
    provinciale.                                    del core curriculum della professione e
    In attesa di un tuo riscontro, ti saluto        della società.
    cordialmente,
                             Fulvio Borromei

2   Lunedi 4 aprile, ore 21                     5   8-29 giugno, ore 12.30

    Incontro sui temi della rein-                   Incontri su appropriatezza e questioni
    gegnerizzazione del SSR e lo                    organizzative
    sviluppo professionale ad
    essa connesso presso la sede                    Cari colleghi è stato organizzato un incontro per
    di Via Buonarroti, 1 Ancona                     affrontare e discutere problematiche come la
                                                    prescrizione, la ricettazione, la certificazione e per
    “Gentilissimi Alessandro Marini e               fare il punto sulla questione appropriatezza dopo
    Nadia Storti, vi ricordo che il consiglio       l’emanazione del decreto
    tutto vi aspetta per discutere di habitat       8 giugno lettere inviate ai colleghi di Anaoo, Cimo,
    lavorativo e progresso professionale            Fimmg, Smi e Snami
    nell’ambito dei cambiamenti di                  29 giugno alle suddette sigle sindacali e a Nadia Storti
    reingegnerizzazione del SSR e rapporti          Direttore Sanitario Asur, Patrizia Balzani, Direttore
    inter ed intraprofessionali”                    Distretto 7, al Direttore Medico OO.RR.ANCONA,
    In attesa di incontrarvi, vi saluto             Afredo Corroni, ai direttori medici di presidio; Stefania
    cordialmente                                    Mancinelli (Fabriano), Virginia Fedele (Jesi), Maria Rosa
                                                    Pallotta, An Puo, Silvana Seri (Senigallia), Direttore
                                                    Generale Area Vasta 2 Maurizio Bevilacqua, Claudio
                                                    Maffei, Inrca.
MEDICI & MEDICI

14
                  Più garanzie per il medico,
                  più tutela per il cittadino
                             Sono gli obiettivi del disegno di legge Gelli di cui si è parlato alla Mole
                             Vanvitelliana nel corso delle Giornate doriche tra medicina e diritto.
                             Presente all’auditorium il relatore del disegno di legge, mentre il
                             Presidente dell’Omceo Borromei ha confermato la necessità di una vera
                             alleanza per sviluppare il senso di comunità tra professionisti e cittadini

                  ANDREA ZACCARELLI

                  All’orizzonte delle consuete “Giornate doriche”,        Molte le novità di cui si è discusso all’auditorium
                  per l’edizione 2016 si è profilata una novità di        della Mole Vanvitelliana di Ancona dove l’Ordine
                  assoluto rilievo, il disegno di legge Gelli sulla       dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia
                  professionalità del medico: un’occasione troppo         di Ancona, con l’Ordine degli Avvocati di Ancona,
                  importante che gli organizzatori non potevano           l’Istituto di Medicina legale della Politecnica e l’As-
                  lasciarsi sfuggire. E così, lo scorso maggio, è stato   sociazione Italiana Giovani Avvocati hanno pro-
                  proprio il ddl in questione ad essere posto al          mosso le “Giornate doriche tra medicina e diritto”,
                  centro del dibattito, presente lo stesso deputato,      con titolo specifico “La responsabilità professio-
                  Gelli, che ha sostenuto il provvedimento, approva-      nale medica: cosa cambia?”, un appuntamento
                  to alla Camera ed ora la vaglio del Senato.             che si è sempre curato di favorire la riflessione sul
In definitiva, tra gli scopi di questo provvedimento,
   Le Giornate doriche, un                               anche il tentativo di ridurre il ricorso, da parte dei
   appuntamento che si è sempre                          camici bianchi, alla medicina difensiva consenten-
   curato di favorire la riflessione                     do loro quindi di poter svolgere le proprie attività
   sul tema che lega il diritto alla                     in modo più sereno nel pieno rispetto delle regole,
                                                         a netto vantaggio della categoria, delle buone
   medicina ma che quest’anno
                                                         prassi mediche e, quindi, dei cittadini. Un tragitto
   ha potuto contare come base di                        professionale, questo, che vede l’Omceo impe-
   discussione sul ddl Gelli                             gnato da tempo a fornire contributi essenziali, sia
                                                         attraverso le “Giornate Doriche” sia attraverso un
                                                         confronto che partendo da momenti istituzionali
                                                         come questo finiscono per tradursi costantemente
delicato tema che lega il diritto alla medicina ma       in una quotidianità dove l’esercizio della professio-
che quest’anno, giunto alla sua quarta edizione,         ne, per alcuni versi, appare più complicato che in
ha contemporaneamente potuto contare come                passato. Un terreno che talvolta per alcuni profes-
base sul ddl Gelli ma anche affrontare una serie         sionisti diventa addirittura minato. Si spiega anche
di casi sulle denunce alla categoria che l’attualità     così la necessità di favorire il dialogo tra professio-
ha posto spesso in evidenza. Di qui l’ampiezza del       ni diverse, un confronto che si sta configurando

                                                                                                                   MEDICI & MEDICI
confronto e la volontà di creare un percorso che         come indispensabile tra tutti gli attori operanti nel
consentisse un maggiore e diverso equilibrio tra         contesto medico e in quello del diritto. A vantaggio
medico e paziente, con più garanzie per il primo e       dei professionisti e soprattutto dei cittadini.
maggiore tutela per il secondo.                          “È necessaria - riprende Borromei - una vera e
L’incontro, la cui direzione scientifica è affidata      propria alleanza e compartecipazione al tema per
ad Arcangela Guerrieri, Consigliere segretario           sviluppare quel senso di comunità e bene comune
dell’Omceo di Ancona e Loredana Buscemi,                 senza il quale ogni azione diventa particolare e
dell’Istituto di Medicina Legale dell’Univpm, ha         limitata e non realizza né concretizza il dettame
provveduto appunto a definire qualche tassello in        costituzionale di tutela della salute. Questo voglia-
più nel mosaico complessivo della responsabilità         mo, essere riconosciuti senza privilegi per quello
professionale del medico.                                che siamo, portatori di salute e di democrazia”.               15
“Affrontare questo tema - ha spiegato Fulvio             Nel complesso, il paziente dovrà rivalersi verso
Borromei Presidente dell’Omceo dorico - significa        la struttura sanitaria, oggetto di responsabilità
da un lato cercare di comprendere meglio quale           extracontrattuale e a cui spetterà la gestione del

                                                                                                                   Gli eventi dell’OMCEO
sia l’attuale habitat lavorativo in cui la professione   contenzioso e la copertura finanziaria. Il tutto con-
esercita, affinché questa, nella conoscenza, possa       sentendo ai medici di poter operare in condizione
trovare la serenità necessaria per espletarla con i      decisamente più adeguate, effettuando scelte più
relativi presupposti di appropriatezza ed adegua-        meditate e contemporaneamente ai cittadini di
tezza; dall’altro lato vuol dire inviare un messag-      poter vedere riconosciuti i propri diritti in modo
gio alla giurisprudenza tutta e ai cittadini, senza      più tempestivo.
sottrarsi ai propri doveri etici e deontologici di una
buona pratica il cui alveo è difficile e complesso”.
Diverse le linee che hanno guidato il provvedimen-
to in discussione in parlamento così come appaio-
no molteplici gli obiettivi che esso si pone. Anche
ambiziosi, certamente, ma è presumibile che il
cammino del decreto non sarebbe neppure inizia-
to se non avesse compreso traguardi non semplici
eppure di notevole rilevanza.
Il ddl vuole, in sostanza, secondo quanto spiegato
nel corso dell’appuntamento, regolamentare le
responsabilità delle strutture sanitarie e dei suoi
operatori in caso di presunti errori salvaguar-
dando il cittadino e permettendogli di ottenere
risarcimenti in tempi brevi e certi per gli eventuali
danni subiti.
LE VOCI DEI PROTAGONISTI

                                                                                        La parola ai medici
                                                                                        I camici bianchi presenti al Conve-
                                                                                        gno illustrano il loro punto di vista.
                                                                                        Arcangela Guerrieri (Omceo) “Può
                                                                                        essere una svolta. Bene che l’onere
                                                                                        della prova spetti a chi ha subito il
                                                                                        danno”

                                                                                        Le novità inserite nel disegno di legge che fa tappa alla camera
                                                                                        alta del parlamento italiano riscuotono il consenso di una
                                                                                        buona fetta di camici bianchi. A rappresentarli degnamente
                                                                                        è Arcangela Guerrieri Consigliere segretario dell’Omceo di
                                                                                        Ancona: “questo appuntamento annuale testimonia l’ampio
                  Il parere dei “professori”                                            risalto che la nostra categoria accorda a un tema delicato
MEDICI & MEDICI

                                                                                        ed estremamente importante. Quest’anno abbiamo voluto
                  Adriano Tagliabracci                                                  invitare il relatore dell’ultima iniziativa legislativa volta a
                  (Università Politecnica delle Marche)                                 normare il fenomeno della responsabilità medica nel segno di
                  Giulio Ponzanelli                                                     una maggiore prossimità a quel che avviene, nella medesima
                  (Università del Sacro Cuore)                                          materia, nelle altre nazioni europee. I più rilevanti fattori di
                  spiegano meriti e criticità di un ddl                                 discontinuità riguardano la non passibilità del medico a colpa
                  atteso su una materia complessa                                       grave se quest’ultimo si attiene alle linee guida nazionali
                                                                                        e internazionali, l’onere della prova che spetta a chi ha
                  Il decreto Gelli accende il dibattito accademico. Secondo             subito il danno, la previsione di un fondo finanziario per la
                  Adriano Tagliabracci, docente di Medicina Legale all’Università       copertura dell’eventuale colpa medica, la riduzione dei tempi
16                Politecnica delle Marche “Il giudizio generale sul disegno            di prescrizione da 10 a 5 anni. Per Loredana Buscemi Medico
                  di legge non può che indugiare sui diversi livelli che lo             Legale e dirigente ospedaliero l’obiettivo è di rafforzare il
                  compongono. Ci sono articoli lodevoli come quelli che                 rapporto tra gli avvocati e camici bianchi. “Quest’anno, il ddl
                  richiamano a un impegno maggiore tutte le strutture e i               ha rappresentato la novità capace per comporre spunti di
                  professionisti, specialmente in riferimento al monitoraggio           riflessione tra i due aspetti”
                  dei fenomeni di rischio clinico e dei danni effettivamente
                  qualificabili come malasanità. Si tratta infatti di un argomento
                  molto discusso ma mai approfondito circa i suoi dati reali e
                  misurabili. Per questo sarà creato finalmente un osservatorio
                  ad hoc sino ad oggi assente. Altro punto di forza del
                  documento in esame al Senato è il richiamo alle linee guida
                  nazionali ed internazionali a cui i medici devono adeguare
                  le loro attività assistenziali aggiornando le proprie strategie
                  terapeutiche e diagnostiche. Le criticità del provvedimento
                  riguardano essenzialmente le modifiche del codice civile in
                  materia di responsabilità del sanitario, salutate come una
                  novità rilevante ma da ritenersi non importanti anche perché
                  si limita la deresponsabilizzazione del medico all’ipotesi di
                  imperizia lieve. Inoltre si ingessa il sistema della responsabilità
                  e la necessità di fronteggiare casi di rivalsa potrebbe indurre
                  i medici a una collaborazione minore rispetto a quella sinora
                  dimostrata”. Giulio Ponzanelli del Dipartimento di Scienze
                  Giuridiche dell’Università del Sacro Cuore è in atto, da
                  diverso tempo, una situazione patologica un punto di crescita
                  esponenziale della medical malpratctice che coinvolge tutti
                  gli attori in campo, le denunce sono sempre maggiori, lo
                  strumento della medicina difensiva è la reazione della classe
                  medica, le coperture assicurative non coprono più nulla se non
                  a costi spropositati. La disfunzionalità che ne risulta include
                  così l’intero sistema”.
L’opinione degli avvocati
                                                                    Michele Vaira (Presidente
                                                                    Associazione Italiana Giovani
                                                                    Avvocati) “auspichiamo uno spirito
                                                                    di riforma capace di garantire
                                                                    adeguatamente chi ha subito un
                                                                    danno e difendere i medici dagli
                                                                    eccessi del ricorso ai tribunali”

                                                                    È raggiante Mario Fusario Presidente della sezione anconetana
                                                                    dell’Aiga (Associazione Italiana Giovani Avvocati).
                                                                    Per lui il risultato del quinto anno di convegni sulla responsabilità
                                                                    medica che ripercorre i principali aggiornamenti legislativi
                                                                    sul tema è ottimo. “Quest’anno-spiega il giovane dirigente- è

                                                                                                                                            MEDICI & MEDICI
                                                                    presente il padre del decreto Gelli che ridefinice la legge
Il padre del disegno                                                Balduzzi con modifiche che indirizzano meglio le responsabilità
                                                                    con un’interpretazione più restrittiva della giurisprudenza di
di legge                                                            merito. Non si possono opporre gli avvocati contro i medici ma,
                                                                    in una materia così delicata, è opportuno che ci siano momenti
Federico Gelli, relatore del testo                                  di riflessione comune. Mentre Michele Vaira, presidente Aiga, è
che porta il suo nome. “Norme che                                   opportuno porre l’accento su un’esigenza di riforma, rendendo
cercano di soddisfare il desiderio                                  norma quelli che sono gli orientamenti giurisprudenziali più
di giustizia del medico e quello del                                autorevoli e garantendo equilibrio tra la necessaria serenità
cittadino”                                                          del medico, il quale svolge una professione che è fonte di
                                                                    rischio effettivo, l’attestazione delle cause specifiche da cui              17
Ospite principale dell’incontro è il relatore della legge           discendono gli episodi di malasanità, siano esse riconducibili a
Federico Gelli, deputato del Pd, medico, esperto di sanità          negligenze, disfunzioni e superficialità e la capacità di garantire
pubblica, nel 1997 è diventato vicedirettore sanitario              adeguatamente chi ha subito un danno. Solo se superiamo

                                                                                                                                            Gli eventi dell’OMCEO
dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Pisa e fino al 2000       questo step, ovvero la difesa dei cittadini dai reali eventi
ha coordinato l’attività di donazione e trapianto di organi         dannnosi, infatti, si potranno difendere i medici dagli eccessi
e tessuti. Nel settembre del 2011 ha assunto l’incarico di          del ricorso ai tribunali”
direttore del Coordinamento maxi emergenze ed eventi
straordinari (emergency manager) della Asl 10 di Firenze.
Dal settembre 2012 quello di Direttore Sanitario del Presidio
Ospedaliero Firenze Centro (Ospedale di Santa Maria Nuova
e Stabilimento Palagi). Secondo il parlamentare, intervenuto
all’evento Omceo- “l’esplosione del contenzioso legale in
sanità con oltre trecentomila cause, la medicina difensiva
come meccanismo reattivo posto in essere dai medici e le
assicurazioni che non hanno più i mezzi per coprire i rischi
in sanità. Sono i tre lati di un fenomeno non più tollerabile
che il disegno di legge tenta di arginare con misure nuove
e nel solco della tradizione europea. In particolare il
provvedimento prevede la modifica del codice penale e il suo
adeguamento agli altri paesi occidentali su questa delicata
materia. Si introduce una fattispecie di responsabilità penale
per la professione sanitaria. Si aumentano le tutele del
professionista portandole da un quadro di responsabilità
contrattuale ad uno di responsabilità extracontrattuale. Al
contempo si consente al cittadino di utilizzare la strada della
conciliazione obbligatoria, di poter contare su una giustizia che
arrivi in tempi certi e rapidi e di avere a disposizione percorsi
assicurativi specifici e obbligatori sul modello rc auto.
MEDICI & MEDICI

                                Il dovere di curare,
                                un principio imprescindibile
18                                       Lo ha sostenuto il Presidente dell’Ordine dei Medici della
                                         provincia di Ancona Fulvio Borromei in occasione del terzo
                                         congresso nazionale dedicato alle cure palliative: di fronte ad
                                         una società divisa occorre consolidare l’accompagnamento dei
                                         pazienti

                    ANDREA ZACCARELLI

                  Sono i numeri, che letti nella loro essenzialità, qual-   numeri, ma non solo ovviamente, che l’Omceo do-
                  che volta fotografano meglio di tutto le situazioni       rico da anni, questo è il terzo, sta organizzando un
                  e suggeriscono l’urgenza di riflessioni e soprat-         appuntamento specifico sul territorio, anche per
                  tutto di interventi ed impegno concreto. 270.000          guardare negli occhi questi numeri e capire di che
                  persone in Italia necessitano di cure palliative. Di      cosa c’è ancora, sempre, più bisogno. Anche per
                  questi, 170.000 (dato, ultimo disponibile, del 2013)      farsi alcune domande e trovare, se non risposte
                  sono pazienti oncologici. Gli altri, per la maggior       immediate, un percorso su cui muoversi, insistere,
                  parte, anziani, con demenze o malattie neurode-           individuare soluzioni possibili. Lo scorso 11 giugno,
                  generative. Tra quei 270.000, tuttavia, molti sono        all’Hotel La Fonte di Portonovo, si è svolto il terzo
                  bambini e adolescenti. Stime del ministero della          convegno nazionale sulle cure palliative allo scopo
                  Salute indicano che, sempre in Italia, circa 15.000       di verificare a che punto sia l’applicazione della Leg-
                  minori hanno bisogno di un approccio palliativo e         ge 38 del 2010 che ne regola l’accesso ed insieme
                  7.500 di cure palliative specialistiche. La fotografia,   come garantire a un sempre maggior numero di
                  appunto, è nitida ed è anche di riflesso a questi         pazienti cure adeguate.
UNA MISSIONE, MOLTE PROFESSIONI

                      Medici, psicologi, infermieri, ricercatori. Tutti i mestieri che affermano
                      nella relazione con chi soffre la dignità del malato. Fino alla fine

                      Prendersi cura. Un verbo che si può decli-    Per Borromei si tratta di un’occasione per
                      nare al plurale. E che coinvolge e impe-      “trasferire i concetti etici e partecipativi
                      gna competenze distinte al servizio di chi    della professione per il bene di chi ha
                      soffre. Ad occuparsi da decenni di questo     bisogno”.Per Massimo Magi, segretario
                      modello di cura integrativo rivolto alla      Fimmg occorre attivare la rete di infer-
                      palliazione è Carlo Peruselli Presidente      mieri psicologi e assistenti sociali coor-
                      Società Italiana Cure Palliative che con-     dinati dal medico di medicina generale
                      sidera la legge 38\ 2010 una delle norme      come sostiene la legge. Non si può mai
                      più importanti e all’avanguardia in ambi-     abbassare la guardia rispetto all’aggior-
                      to europeo ma nota anche come, special-       namento e all’attenzione nei confronti
                      mente per i bambini, la norma trovi un        del paziente che soffre di patologia dolo-
                      preoccupante deficit applicativo in molte     rosa”. Michela Guardia, dirigente Infer-

                                                                                                                   MEDICI & MEDICI
                      regioni italiane, nonostante la nascita di    miere dell’unità cure palliative di Latina
                      250 hospice e una sensibilità orientata a     afferma che per gli infermieri esistono
                      diversificare le cure in un livello di base   finalmente master specialistici in terapia
                      e uno specialistico. Per David Lazzari,       del dolore e percorsi accademici e forma-
                      Presidente Ordine Nazionale degli Psico-      tivi più tradizionali volti ad approfondire
                      logi, queste modalità terapeutiche sono       questa delicata branca della medicina.
                      un paradigma valido per comprendere           Infine la filosofa Monia Andreani lavora
                      come deve evolvere il servizio di cura        a una ricerca che riscopre, a livello eti-
                      ai cittadini. “Vorremmo dare supporto         co, la concreta relazione di cura. Il fine è
                      all’equipe dal punto di vista relazionale     rimetterla al centro oltre la dimensione
                      perché i camici bianchi sappiano dare ri-     medica, come ricchezza comune a tutti.              19
                      sposte appropriate e puntuali”.

                                                                                                                   Gli eventi dell’OMCEO
Molti i medici provenienti da ogni parte d’Italia        Ancona è opportuno anche un profondo lavoro
per seguire un tema che sta prendendo sempre             interno alla categoria dei medici per creare un
più campo nella consapevolezza non solo del              terreno di impegno comune, predisponendosi a
mondo sanitario ma degli stessi cittadini. Due gli       creare le basi per quella rivoluzione etica dove la
orientamenti cui ha fatto riferimento il Presiden-       comunità rappresenti il terminale di ogni azione
te Borromei, la difesa dell’aumento previsto dal         medico sanitaria.
Fondo Sanitario per il 2017 - 2018 che, tra andreb-
be anche a coprire il costo dei farmaci oncologici,
dall’altro, più in generale, dare contenuti concreti
al principio di un’Etica connessa al dovere di cura-          270.000 persone in Italia
re che deve avere la precedenza su qualsiasi altra            necessitano di cure palliative.
considerazione. Solo perseguendo davvero questi               Di questi, 170.000 (dato, ultimo
obiettivi, fortemente interrelati, si potrà compie-           disponibile, del 2013) sono pazienti
re progressi significativi e sostenere davvero la
                                                              oncologici
presa in carico dei pazienti terminali dando loro
la possibilità di esprimere i sentimenti, cercando
di alleviarne il dolore, comprendendone i bisogni,
decodificandone i messaggi, proporzionando le
cure. Per fare questo, è emerso dall’incontro di
Palliazione,
                  momento decisivo
                  della rivoluzione etica
                        La terza edizione del Congresso Nazionale sul tema definisce una nuova
                        traiettoria terapeutica integrata che coinvolge tutte le professionalità di
                        capaci di occuparsi della relazione di cura
MEDICI & MEDICI

                  FULVIO BORROMEI

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Che cosa significa, quale significato dare all’orga-     tema etico del prendersi cura che rappresenta quel
nizzazione di questa terza edizione congressuale         filo rosso capace di unire cittadini, professionisti,
nazionale sulle Cure Palliative organizzato ad           autorità tutte, guidandoci verso un percorso di
Ancona l’11 giugno? Diciamo subito che l’appunta-        nuova alleanza terapeutica e anche concettuale, in

                                                                                                                 MEDICI & MEDICI
mento non vuole essere un esercizio accademico           una comunità che vuole vedere tutelati e protetti i
professionale in cui i partecipanti si cimentano ed      suoi componenti più deboli, bisognosi ed ammalati.
esprimono le proprie opinioni su un tema specifico.      E che non vuole lasciarli soli.
Uno dei fondamenti che spinge l’Ordine dei Medici        Vogliamo sottolineare un percorso che parte da
Chirurghi Odontoiatri di Ancona e la Federazione         lontano, dalla nostra storia e si sviluppa e continua
Nazionale degli Ordini con il suo sostegno e patro-      nei meandri della società, complessa ed articolata.
cinio, è proprio quello di tener viva l’attenzione sul

                                                                                                                      21

                                                                                                                 Gli eventi dell’OMCEO
L’Etica connessa al dovere di curare deve pertanto
                  avere la precedenza su qualsiasi altra considera-
                  zione, antitodo per evitare il concreto pericolo di
                  insterilire la pratica clinica. Un punto strategico
                  e fondamentale è, ad esempio, quello dell’etica
                  dell’accompagnamento che significa anche pro-
                  teggere il malato terminale dalla consapevolezza
                  della morte e spostare lo sforzo dal guarire al
                  prendersi cura, dandogli la possibilità di esprimere
                  i suoi sentimenti, cercando di alleviarne il dolore,
                  comprendendone i bisogni, decodificandone i
                  messaggi, proporzionando le cure.
                  Con questo congresso ci siamo posti l’obiettivo di
                  seminare questi concetti che, se coerentemente
                  sviluppati, possono condurre veramente ad una
                  rivoluzione etica dove la società, il bene comune,
                  la comunità rappresentano il terminale di ogni
                  nostra azione che prende avvio dal particolare per
MEDICI & MEDICI

                  trovare piena realizzazione nel generale. Questo
                  perché l’attenzione per i piccoli gesti è foriera
                  di quell’armonia che, sola, è capace di compiere
                  grandi cose e grandi progetti.
                  Tale obiettivo non è facile da raggiungere in una
                  società divisa, frammentata ed estremamente              RESTITUIRE CENTRALITÀ
                  economicistica. Questi elementi mettono a repen-         AL CITTADINO
                  taglio quell’unitarietà dell’essere uomo-donna, che
                  rappresenta l’alveo di qualsiasi azione di salute e      Gli italiani rinunciano alle spese sanitarie e
                  di civiltà.                                              le famiglie si impoveriscono, di fronte ad uno
22                Insita in questo percorso è la necessità inderoga-       scenario difficile i medici invocano una mag-
                  bile della costituzione delle coscienze, in senso eti-   giore presa in cura della popolazione
                  co, oltre all’acquisizione e al mantenimento delle
                  abilità e conoscenze scientifiche affinché si possa
                  essere pronti ad affrontare le future sfide della        “Restituire centralità al malato e all’etica dell’accompagna-
                  salute. Dobbiamo esercitarci in questo ed essere         mento ai pazienti, specie se terminali”, è una delle cure
                  pro attivi ad operare in maniera appropriata e           possibili, secondo il presidente dell’Ordine dei Medici della pro-
                  soprattutto adeguata alla mission che ci è affidata      vincia di Ancona, Fulvio Borromei per una società frammentata
                  dal nostro ruolo professionale.                          e impoverita, sempre più in difficoltà a sostenere le spese
                                                                           mediche - 11 milioni secondo l’indagine Censis-Rbm nel
                                                                           2015 non sono riusciti a farlo, erano 9 nel 2012. Questa la
                                                                           riflessione dell’Omceo verso i risultati delle ricerca promossa
                                                                           dallo stesso Censis lo scorso giugno e che ha messo in evi-
                                                                           denza le gravi difficoltà dei cittadini italiani nel sostenere le
                                                                           spese mediche, cui spesso infatti, essi rinunciano. Un “buco”
                                                                           che riguarda soprattutto gli anziani 2,4 milioni e i 2,2 milioni
                                                                           nati tra il 1980 e il 2000, ovvero chi si appresta ad entrare
                                                                           nel mondo del lavoro o in esso vive sostanzialmente da pre-
                                                                           cario: numeri in forte aumento che riportano in superficie
                                                                           il rapporto tra emergenza sociale e pratica sanitaria, una
                                                                           questione conosciuta che deve trovare risposte significative
                                                                           per chi non può permettersi di pagarsi le proprie cure. Serve
                                                                           pertanto un deciso rientro “nei principi di una medicina foca-
                                                                           lizzata al prendersi cura del cittadino disorientato e confuso
                                                                           nei meandri di una società divisa e economicistica che sta
                                                                           arrivando al paradosso della sanità negata”.
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