Rassegna Stampa - 19 luglio 2019 - Testata - Sindacato Medici Italiani
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Rassegna Stampa – 19 luglio 2019 Testata Data 17 luglio 2019 ABRUZZO: OGGI SCIOPERO DEI MEDICI DELLA ASL AVEZZANO-SULMONA-L'AQUILA Roma, 17 lug - (Nova) - Le organizzazioni sindacali Fimmg, Smi e Snami, hanno proclamato uno sciopero dei medici di continuita' assistenziale della Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila a partire da oggi e fino a venerdi', dalle ore 20 alle ore 24. Saranno garantiti i servizi pubblici essenziali, secondo le modalita' che saranno stabilite dall'azienda sanitaria. Lo ha fatto sapere il dipartimento Salute e Welfare della Regione Abruzzo, secondo quanto stabilito dall'Accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale. (Ren)
Testata Data 17 luglio 2019 SANITÀ. SMI A MINISTERO: SU CONTRATTO NAZIONALE ECCO RAGIONI ROTTURA Roma, 17 lug. - "Oggi abbiamo illustrato le ragioni del Sindacato Medici Italiani della rottura della trattativa sul contratto nazionale di MMG". Lo ha dichiarato Pina Onotri Segretario Generale del SMI che guidava una delegazione sindacale al Ministero della Salute. "Abbiamo ritenuto di dover interrompere le trattative- spiega lo SMI- con SISAC in quanto siamo convinti che i finanziamenti destinati al rilancio della medicina territoriale siano nettamente insufficienti, anche in considerazione della necessita' di sopperire alla sempre piu' carente offerta ospedaliera la cui genesi e' da ricercarsi, soprattutto, nella carenza di personale da cui dipendono, essenzialmente, i servizi da erogare- ha aggiunto Onotri- siamo convinti che bisogna recuperare la vacanza contrattuale in quota capitaria per superare finalmente il blocco ventennale della parte fissa dello stipendio. Considerato l'aumentato carico di lavoro burocratico degli studi medici e' verosimile che si debba puntare ad aumentare, sino al raddoppio delle quote, le indennita' per segretaria ed infermiera quale investimento territoriale secco". "Abbiamo- continua nella nota lo SMI- altresi', proposto con la predisposizione di un decreto legge ad hoc, che il medico in generale e l'mmg in particolare, diventino unico gestore della salute del paziente sul territorio e siano il coordinatore unico e l'attivatore delle nuove figure professionali quali infermiere di famiglia, psicologo di famiglia. Nell'incontro abbiamo ribadito la necessita' di conoscere l'entita' dei finanziamenti regionali, svincolati dal fondo finanziato nazionale, per l'attivazione delle procedure previste dalla legge Balduzzi e sostenuto con forza il passaggio alla dirigenza dei medici del 118 o in alternativa istituire anche per essi un tavolo di concertazione specifico. Per quanto riguarda i bandi per il corso di formazione in M.G., abbiamo proposto il prolungamento dei tempi di scorrimento, considerato il ritardo nel pubblicare i bandi per il corso di formazione in M.G, delle graduatorie oltre i 180 giorni previsti ai fini di non lasciare borse inutilizzate. Chiediamo con forza azioni per l'adozione delle pari opportunita' e maggiori tutele per la categoria. Se le nostre richieste, almeno in parte, non saranno accolte, siamo disposti ad adottare, come punto di riferimento, il contratto di specialistica ambulatoriale tutele comprese (ferie, maternita', malattia)", conclude Onotri.
Testata Data 17 luglio 2019 CONTRATTO NAZIONALE DEI MEDICI, SMI: “CHIEDIAMO MAGGIORI TUTELE PER LA CATEGORIA” Roma, 17 luglio 2019 – “Oggi abbiamo illustrato le ragioni del Sindacato Medici Italiani della rottura della trattativa sul contratto nazionale di MMG” ha dichiarato Pina Onotri Segretario Generale del SMI che guidava una delegazione sindacale al Ministero della Salute. “Abbiamo ritenuto di dover interrompere le trattative con SISAC in quanto siamo convinti che i finanziamenti destinati al rilancio della medicina territoriale siano nettamente insufficienti, anche in considerazione della necessità di sopperire alla sempre più carente offerta ospedaliera la cui genesi è da ricercarsi, soprattutto, nella carenza di personale da cui dipendono, essenzialmente, i servizi da erogare”, ha aggiunto Onotri. “Siamo convinti che bisogna recuperare la vacanza contrattuale in quota capitaria per superare finalmente il blocco ventennale della parte fissa dello stipendio. Considerato l’aumentato carico di lavoro burocratico degli studi medici è verosimile che si debba puntare ad aumentare, sino al raddoppio delle quote, le indennità per segretaria ed infermiera quale investimento territoriale secco”. “Abbiamo, altresì, proposto con la predisposizione di un decreto legge ad hoc, che il medico in generale e l’MMG in particolare,diventino unico gestore della salute del paziente sul territorio e siano il coordinatore unico e l’attivatore delle nuove figure professionali quali infermiere di famiglia, psicologo di famiglia”. “Nell’incontro abbiamo ribadito la necessità di conoscere l’entità dei finanziamenti regionali, svincolati dal fondo finanziato nazionale, per l’attivazione delle procedure previste dalla legge Balduzzi e sostenuto con forza il passaggio alla dirigenza dei medici del 118 o in alternativa istituire anche per essi un tavolo di concertazione specifico”. “Per quanto riguarda i bandi per il corso di formazione in M.G., abbiamo proposto il prolungamento dei tempi di scorrimento, considerato il ritardo nel pubblicare i bandi per il corso di formazione in M.G, delle graduatorie oltre i 180 giorni previsti ai fini di non lasciare borse inutilizzate. Chiediamo con forza azioni per l’adozione delle pari opportunità e maggiori tutele per la categoria. Se le nostre richieste, almeno in parte, non saranno accolte, siamo disposti ad adottare, come punto di riferimento, il contratto di specialistica ambulatoriale tutele comprese (ferie, maternità, malattia)”, conclude Onotri.
Testata Data 18 luglio 2019 CONTRATTO NAZIONALE DI MMG, LE PROPOSTE DELLO SMI ILLUSTRATE AL MINISTERO Una delegazione del Sindacato Medici Italiani, guidata dal Segretario Pina Onotri, ha illustrato ai rappresentanti del dicastero della Salute le ragioni della rottura delle trattative su rinnovo del contratto dei medici “Oggi abbiamo illustrato le ragioni del Sindacato Medici Italiani della rottura della trattativa sul contratto nazionale di MMG”. Lo ha dichiarato il Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani Pina Onotri che ha guidato una delegazione dell’organizzazione presso il dicastero di Lungotevere Ripa. “Abbiamo ritenuto di dover interrompere le trattative con SISAC in quanto siamo convinti che i finanziamenti destinati al rilancio della medicina territoriale siano nettamente insufficienti, anche in considerazione della necessità di sopperire alla sempre più carente offerta ospedaliera la cui genesi è da ricercarsi, soprattutto, nella carenza di personale da cui dipendono, essenzialmente, i servizi da erogare”. “Siamo convinti – ha aggiunto la rappresentante sindacale – che bisogna recuperare la vacanza contrattuale in quota capitaria per superare finalmente il blocco ventennale della parte fissa dello stipendio”. Per lo SMI, considerato l’aumentato carico di lavoro burocratico degli studi medici è verosimile che si debba puntare ad aumentare, sino al raddoppio delle quote, le indennità per segretaria ed infermiera quale investimento territoriale secco. Il Sindacato ha altresì proposto, con la predisposizione di un decreto legge ad hoc, che il medico in generale e il mmg in particolare diventino unico gestore della salute del paziente sul territorio e siano il coordinatore unico e l’attivatore delle nuove figure professionali quali l’infermiere di famiglia e lo psicologo di famiglia. Nell’incontro – spiega Onotri – l’organizzazione ha ribadito la necessità di conoscere l’entità dei finanziamenti regionali, svincolati dal fondo finanziato nazionale, per l’attivazione delle procedure previste dalla legge Balduzzi. Ha inoltre sostenuto con forza il passaggio alla dirigenza dei medici del 118 o in alternativa l’istituzione anche per questi ultimi di un tavolo di concertazione specifico. Per quanto il corso di formazione in M.G., lo SMI, considerato il ritardo nel pubblicare i bandi, ha proposto il prolungamento dei tempi di scorrimento delle graduatorie oltre i 180 giorni previsti al fine di non lasciare borse inutilizzate. “Chiediamo con forza – ha concluso Onotri – azioni per l’adozione delle pari opportunità e maggiori tutele per la categoria. Se le nostre richieste, almeno in parte, non saranno accolte, siamo disposti ad adottare, come punto di riferimento, il contratto di specialistica ambulatoriale tutele comprese (ferie, maternità, malattia)”.
Testata Data 17 luglio 2019 SMI, AGIRE PER PARI OPPORTUNITA' E TUTELE A MEDICI FAMIGLIA = Onotri, 'disposti ad adottare come punto di riferimento il contratto di specialistica ambulatoriale' "Chiediamo con forza azioni per l'adozione delle pari opportunità e maggiori tutele per i medici di medicina generale. Se le nostre richieste, almeno in parte, non saranno accolte, siamo disposti ad adottare, come punto di riferimento, il contratto di specialistica ambulatoriale tutele comprese (ferie, maternità, malattia)". E' l'appello di Pina Onotri, segretario nazionale del Sindacato dei medici di medicina generale, che oggi ha guidato una delegazione dell'associazione sindacale al ministero della Salute dove ha "illustrato le ragioni della rottura della trattativa sul contratto nazionale". "Abbiamo ritenuto di dover interrompere le trattative con Sisac - ha spiegato Onotri - in quanto siamo convinti che i finanziamenti destinati al rilancio della medicina territoriale siano nettamente insufficienti, anche in considerazione della necessità di sopperire alla sempre più carente offerta ospedaliera la cui genesi è da ricercarsi, soprattutto, nella carenza di personale da cui dipendono, essenzialmente, i servizi da erogare. Siamo convinti che bisogna recuperare la vacanza contrattuale in quota capitaria per superare finalmente il blocco ventennale della parte fissa dello stipendio. Considerato l'aumentato carico di lavoro burocratico degli studi medici, è verosimile che si debba puntare ad aumentare, sino al raddoppio delle quote, le indennità per segretaria e infermiera quale investimento territoriale secco". "Abbiamo altresì proposto, con la predisposizione di un decreto legge ad hoc - ha aggiunto il segretario Smi - che il medico, e il medico di medicina generale in particolare, diventino unico gestore della salute del paziente sul territorio e siano il coordinatore unico e l'attivatore delle nuove figure professionali quali infermiere di famiglia, psicologo di famiglia. Nell''incontro abbiamo ribadito la necessità di conoscere l'entità dei finanziamenti regionali, svincolati dal fondo finanziato nazionale, per l'attivazione delle procedure previste dalla legge Balduzzi e sostenuto con forza il passaggio alla dirigenza dei medici del 118, o in alternativa istituire anche per essi un tavolo di concertazione specifico. Per quanto riguarda i bandi per il corso di formazione in Medicina generale, abbiamo proposto il prolungamento dei tempi di scorrimento, considerato il ritardo nel pubblicare i bandi per il corso di formazione in Medicina generale, delle graduatorie oltre i 180 giorni previsti ai fini di non lasciare borse inutilizzate". (Com-Ram/AdnKronos)
Testata Data 18 luglio 2019 SMI: CREARE SCUOLA SPECIALIZZAZIONE MEDICINA GENERALE ((DIRE) Roma, 18 lug. - Oggi si e' tenuto al MIUR un incontro tra il Vice Ministro Lorenzo Fioramonti e una delegazione dello SMI composta da Pina Onotri, Segretario Generale dello SMI, da Delia Epifani, Responsabile Nazionale Area Formazione e Prospettive e da Pietrino Forfori dello SMI e componente dell'Osservatorio sulla Formazione del Ministero della Sanita'. "Il Sindacato Medici Italiani e la sua Area Formazione hanno da sempre sostenuto la necessita' di una formazione di qualita' da garantire a tutti i medici laureati", si legge in una nota stampa nazionale del Sindacato Medici Italiani. "Allo stato attuale, pero', non solo non e' sempre garantita la qualita' della formazione- prosegue la nota- ma per migliaia di medici la formazione non e' garantita affatto. Seppur aumentate nell'ultimo anno, le borse di studio stanziate nel 2019 risultano comunque insufficienti per permettere a tutti i medici di completare il proprio percorso formativo". "E' evidente- precisa lo SMI- che un aumento notevole del numero di borse disponibili deve necessariamente accompagnarsi ad un aumento del numero di poli formativi attrezzati ad accogliere i medici specializzandi. Per questo motivo il ruolo di vigilanza dell'Osservatorio Nazionale per le Specializzazioni Mediche e dello stesso MIUR dovra' essere quanto mai centrale. Testata Data 10 luglio 2019 SMI: CREARE SCUOLA SPECIALIZZAZIONE MEDICINA GENERALE - 2 (DIRE) Roma, 18 lug. - "Inoltre, nell'ottica di ridefinizione del ruolo del Medico di Medicina Generale all'interno del SSN e nell'ottica del far riacquistare a tale professione dignita' pari a qualsiasi altro tipo di percorso specialistico riteniamo fondamentale la creazione della Scuola di Specializzazione in Medicina Generale. Tale scuola, gia' presente in altre realta' europee, dovrebbe avere come capo saldo l'integrazione tra le Reti Ospedaliere, l'Assistenza Sanitaria Territoriale e l'Universita', al fine di garantire una formazione pluridisciplinare che e' essenziale per un Medico di Medicina Generale". "Il passaggio da Corso di Formazione a Scuola di Specializzazione deve essere graduale e deve procedere per step. Per questo, riteniamo opportuno iniziare il processo di cambiamento applicando su tutto il territorio nazionale il modello del Dipartimento Misto Universita'-Medici di Medicina Generale che e' stato di recente ratificato in Liguria. Grazie a tale Dipartimento, infatti, e' possibile un contatto reale e costruttivo tra realta' diverse che potranno contribuire al miglioramento della formazione in medicina generale. L'adozione di questo modello in tutte le Regioni, inoltre, sarebbe estremamente utile per uniformare gli standard formativi del CFSMG che, invece purtroppo, sono molto variegati", conclude la nota del Sindacato Medici Italiani.
Testata Data 18 luglio 2019 MEDICINA GENERALE. LA RICHIESTA DELLO SMI AL MIUR: “ISTITUIRE LA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE” Questa la richiesta di una delegazione del sindacato che ha oggi incontrato il viceministro all'Istruzione Lorenzo Fioramonti. "Una Scuola di Specializzazione in Medicina Generale, già presente in altre realtà europee, dovrebbe avere come capo saldo l’integrazione tra le Reti Ospedaliere, l’Assistenza Sanitaria Territoriale e l’Università, al fine di garantire una formazione pluridisciplinare che è essenziale per un Medico di Medicina Generale". 18 LUG - Oggi si è tenuto al Miur un incontro tra il Vice Ministro Lorenzo Fioramonti e una delegazione dello Smi composta da Pina Onotri, Segretario Generale, da Delia Epifani, Responsabile Nazionale Area Formazione e Prospettive e da Pietrino Forfori dello Smi e componente dell’Osservatorio sulla Formazione del Ministero della Sanità. "Il Sindacato Medici Italiani e la sua Area Formazione hanno da sempre sostenuto la necessità di una formazione di qualità da garantire a tutti i medici laureati", si legge in una nota stampa nazionale del Sindacato Medici Italiani. "Allo stato attuale, però, non solo non è sempre garantita la qualità della formazione, ma per migliaia di medici la formazione non è garantita affatto. Seppur aumentate nell’ultimo anno, le borse di studio stanziate nel 2019 risultano comunque insufficienti per permettere a tutti i medici di completare il proprio percorso formativo - continua la nota -. E’ evidente che un aumento notevole del numero di borse disponibili deve necessariamente accompagnarsi ad un aumento del numero di poli formativi attrezzati ad accogliere i medici specializzandi. Per questo motivo il ruolo di vigilanza dell’Osservatorio Nazionale per le Specializzazioni Mediche e dello stesso Miur dovrà essere quanto mai centrale". "Inoltre, nell’ottica di ridefinizione del ruolo del Medico di Medicina Generale all’interno del Ssn e nell’ottica del far riacquistare a tale professione dignità pari a qualsiasi altro tipo di percorso specialistico riteniamo fondamentale la creazione della Scuola di Specializzazione in Medicina Generale. Tale scuola, già presente in altre realtà europee, dovrebbe avere come capo saldo l’integrazione tra le Reti Ospedaliere, l’Assistenza Sanitaria Territoriale e l’Università, al fine di garantire una formazione pluridisciplinare che è essenziale per un Medico di Medicina Generale". "Il passaggio da Corso di Formazione a Scuola di Specializzazione debba essere graduale e debba procedere per step. Per questo, riteniamo opportuno iniziare il processo di cambiamento applicando su tutto il territorio nazionale il modello del Dipartimento Misto Università-Medici di Medicina Generale che è stato di recente ratificato in Liguria. Grazie a tale Dipartimento, infatti, è possibile un contatto reale e costruttivo tra realtà diverse che potranno contribuire al miglioramento della formazione in medicina generale. L’adozione di questo modello in tutte le Regioni, inoltre, sarebbe estremamente utile per uniformare gli standard formativi del Cfsmg che, invece purtroppo, sono molto variegati", conclude la nota del Sindacato Medici Italiani.
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