Nuovi giochi nel parco di Avigno scelti dai bambini della scuola primaria
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Nuovi giochi nel parco di Avigno scelti dai bambini della scuola primaria VARESE, 14 maggio 2021-Nel parco di Avigno sono arrivati due nuovi giochi per i bambini del quartiere. Si completa in questo modo il progetto nato dagli alunni della vicina scuola primaria Galilei che avevano disegnato l’area giochi con tanto di scivoli, altalene e teleferica. Il Comune di Varese aveva chiesto proprio a loro infatti di indicare cosa avrebbero voluto in questa parco a due passi dalla scuola, lungo via Saffi nel cuore di Avigno. Così, prima della pandemia, l’amministrazione aveva già realizzato la parte principale del progetto aprendo questo nuovo parco ai bambini del quartiere e della vicina primaria. Oggi, con l’installazione partita questa mattina della seconda altalena e della teleferica, si completa il progetto disegnato dagli alunni della Galilei e il parco entro qualche giorno sarà finito. «Questo è un bellissimo parco di quartiere – ha detto l’assessore all’Ambiente Dino De Simone – e oggi completiamo quel percorso iniziato con i bambini della vicina scuola realizzando in pieno il progetto che ci avevano consegnato. Quest’area è frequentata ogni giorno da tantissimi bambini, famiglie, genitori e nonni. Un polmone verde nel centro di Avigno dotato di tanti giochi per il divertimenti di tutti. Ma
il percorso non finisce qui – prosegue l’assessore – perchè nei prossimi giorni ho intenzione di visitare altri parchi di quartiere per progettare nuovi interventi sia di miglioramento che per realizzare nuovi spazi dedicati ai più giovani e alle famiglie». Lorenzo Semprini debutta con un album solista anticipato dal singolo ”Lei aspetta” VARESE, 14 maggio 2021- E’ disponibile da oggi in rotazione radiofonica “LEI ASPETTA”, brano che anticipa il primo album da solista di Lorenzo Semprini (giá leader dei Miami&Groovers) in uscita nel 2021. Il singolo è presente sulle piattaforme di streaming dal 7 maggio. La paura è un sentimento che ti può circondare ed impedire di respirare; può arrivare all’improvviso, oppure attendere paziente come un equilibrista sull’argine di un fiume. Prima o poi tutti cadiamo, ma l’importante è trovare il modo per provare a rialzarsi, magari con ammaccature e lividi: “LEI ASPETTA”, nuovo brano di LORENZO SEMPRINI, parla di questo, cantando l’arte di essere fragili e sentirsi comunque forti. Il ritornello del pezzo è, musicalmente e liricamente, un invito a riscattarsi e a cercare la propria voce. Il brano è prodotto da Gianluca Morelli di Deck Recording Studios ed è stato suonato da Marco Ferri alla batteria, Francesco Pesaresi al basso, Riccardo Maccabruni (Mandolin Brothers) all’organo, Beppe Ardito (Miami & the Groovers) alla chitarra solista e dagli stessi Morelli e Semprini alle chitarre elettriche ed acustiche.
Spiega Lorenzo Semprini a proposito del nuovo brano: «Dipende da dove ti metti, ma da qualsiasi parte la guardi “Lei aspetta” è parte del viaggio, perché affronta temi con i quali ci confrontiamo tutti i giorni: la paura, il distacco, l’equilibrio da trovare dopo una caduta, la fatica di rialzarsi, le ferite, il destino». Il videoclip ufficiale di “Lei aspetta” è incentrato su un personaggio femminile – la modella Miriam Canti – che apre gli occhi ed inizia un viaggio che la porterà a vivere diversi “gradi” di emozioni e sentimenti, dalla calma apparente all’inquietudine, dalla angoscia alla paura, fino alla sensazione di liberazione e salvezza che troverà alla fine della propria corsa, in un crescendo ritmico, fisico ed anche interiore. ”Blackest Blue”, nuovo album dei Morcheeba VARESE, 14 maggio 2021 – I Morcheeba pubblicano oggi il nuovo album “Blackest Blue” tramite la loro etichetta indipendente Fly Agaric Records in partnership con Kartel Music Group, distribuzione Audioglobe. Il disco è stato anticipato dai singoli “Sounds Of Blue”, “Oh Oh Yeah”, “The Moon” e “Killed Our Love”. I Morcheeba – Skye Edwards e Ross Godfrey – sono considerati veri e propri pionieri nel panorama musicale britannico. “Blackest Blue” è il decimo album in studio della band, e va ad aggiungersi a una discografia che comprende ben tre decenni. Nel 2020, come tutti, anche i Morcheeba sono stati impossibilitati ad andare in tour ed esibirsi dal vivo, e questo ha concesso al duo «il tempo di scrivere canzoni e perfezionarle in ogni dettaglio», come afferma Ross. «È stato un periodo in cui, nella musica, si è stati alleggeriti da
ogni tipo di pressione. Avevamo tempo, e l’abbiamo sfruttato al meglio per decidere con cura le canzoni del nuovo disco», aggiunge Skye. Il risultato è un raffinato album di 10 nuove splendide canzoni che trattano la disgregazione delle relazioni familiari e di coppia, l’amore e la parentela, il mondo che ci circonda e le consolazioni della cannabis. Un album che fonde gli stili e le influenze della band – downbeat, chill, electro-pop e soul – in un unico disco perfettamente amalgamato, immerso profondamente nella concezione di contaminazioni di generi che da sempre caratterizza i Morcheeba. Come già in passato, la band ha lavorato all’album senza alcun preconcetto e ha creato un viaggio coerente e rappresentativo della propria grandezza. Morcheeba (Credit Michelle Hayward) I testi di Skye si concentrano principalmente sulla positività e sul superamento delle difficoltà personali che spesso vengono tenute per sè. “Sounds Of Blue” è un pezzo straordinario che mette in primo piano la voce sensuale di Skye, fluttuando su un paesaggio etereo, e prende ispirazione dalla sua recente esperienza di apnea in Thailandia e «la mia ritrovata fiducia e il mio amore per l’oceano». “‘Oh Oh Yeah” parla di «sballarsi», getting stoned come dice letteralmente Skye. Un pezzo che non rispecchia i canoni radiofonici a partire dalla lunghezza, ma nato senza pensare troppo alle esigenze discografiche. Il prologo perfetto al nuovo album, infatti è stato uno dei primi singoli estratti. “The Moon” è una cover dell’artista croata Irena Zilic, che i
Morcheeba hanno avuto modo di incontrare quando hanno condiviso con lei un palco a Zagabria. Parla di «seguire la luce della luna e attingere alla sua potente energia luminosa, sfruttando la sua positività per sfuggire alla depressione e ai momenti più bui». È la canzone che contiene l’espressione “Blackest Blue”, che dà il titolo all’album. “Killed Our Love” parla di «una famiglia che cade a pezzi». Skye ha una voce più che mai gloriosa e imperturbabile, mentre accompagna il dolore alla speranza cantando sugli arrangiamenti visionari di Ross. Nell’album sono presenti alcune importanti collaborazioni: Duke Garwood (che ha lavorato fra gli altri con Mark Lanegan) e Brad Barr (The Slip, The Barr Brothers). Ross racconta: «Sono riuscito a mettermi in contatto con Brad Barr al telefono e gli ho chiesto se gli andasse di essere presente nel nostro album. Gli ho mandato una demo con un pianoforte registrato, e mi ha restituito quella che poi è stata la struttura di “Say it’s Over”. Skye ha completato il tutto con la melodia e il testo e improvvisamente avevamo fra le mani un pezzo straordinario e di grandissimo peso.» La portata globale dei Morcheeba è riconosciuta in tutto mondo. Il loro caratteristico sound elettronico li ha resi iconici e inconfondibili. L’anno trascorso è stato un periodo di introspezione, durante il quale si sono goduti momenti di forzata tranquillità, della quale sicuramente avevano sentito la mancanza nel tempo. Ora c’è solo la voglia di ricominciare: i Morcheeba hanno infatti annunciato una serie di date che al momento toccheranno il Regno Unito e altri Paesi in Europa, e l’Australia, ma hanno espresso il desiderio di tornare a suonare anche in Italia. Per maggiori informazioni e calendario aggiornato: https://www.morcheeba.uk/tour A Varese accesso impianti
gratuiti per tutti: un aiuto per tanti sportivi bloccati dalla pandemia VARESE, 14 maggio 2021-Gratuità degli impianti sportivi comunali come palestre e campi: l’amministrazione sta valutando la possibilità di questa agevolazione in favore dello sport cittadino per tutto il 2021, con l’intento di favorire la ripresa dell’attività motoria e sociale. Un sostegno concreto dunque, quello che starebbe pensando Palazzo Estense, verso il mondo sportivo varesino per consentire una ripresa dopo le tante difficoltà dovute alla pandemia. L’obiettivo è quello di sostenere le società e le associazioni sportive che hanno dovuto interrompere o ridurre le attività a causa dell’emergenza sanitaria. Un provvedimento per dare un forte incentivo al mondo dello sport e ai suoi fruitori, per poter riprendere l’impegno in sicurezza ma puntando sul fattore benessere legato alla pratica sportiva a tutti i livelli. «Dopo un anno e mezzo di grosse difficoltà – dichiara l’assessore allo Sport Dino De Simone – lo sport torna ad essere protagonista della nostra città. Stiamo studiando un percorso per sostenere sia a gestori sia fruitori degli impianti sportivi, per consentire una ripartenza dopo la pandemia». «Dopo questo lungo periodo così difficile, ripartire subito puntando sullo sport e il benessere è fondamentale – afferma Paolo Cipolat, consigliere comunale e presidente della commissione Sport – Dunque l’idea dell’amministrazione di sostenere questo settore partendo dalle attività sportive per tutti può essere di grande aiuto per chi in questo periodo ha subito le conseguenze di uno stop prolungato».
Muore motociclista di 24 anni a San Fermo, grave la ragazza in sella con lui VARESE, 13 maggio 2021-E’morto sul colpo un ragazzo di 24 anni schiantatosi con la sua moto, una Kawasaki Ninja, questa sera alle 19.30 in via Rovereto a San Fermo vicino al campo sportivo. Grave anche la ragazza che viaggiava con lui sbalzata dalla sella finendo sull’asfalto insieme al compagno. Pare che il giovane abbia perso il controllo della moto sbandando e urtando il cordolo del marciapede. Immediati soccorsi del 118 intervenuti con due ambulanze. Sul posto anche la Polizia locale per i rilievi. redazione@varese7press.it
Grave incidente sulla varesina a Caronno Pertusella: 4 feriti di cui uno grave trasportato al Niguarda CARONNO PERTUSELLA, 13 maggio 2021- di ELENA MALNATI- Grave incidente oggi pomeriggio poco prima delle 17 in via Bergamo sulla provinciale varesina. Un furgone si é scontrato con un auto Dacia, impatto violento che ha causato il ferimento di 4 persone di cui una molto grave trasportata con l’elisoccorso Areu all’ospedale Niguarda di Milano. Gli altri tre occupanti versavano in condizioni meno serie e medicate inizialmente sul posto. Sul posto Polizia locale, carabinieri, due ambulanze, auto medica e vigili del fuoco impegnati per diverso tempo nel tentativo di estrarre i feriti dalle lamiere dei due mezzi. Incidente che ha causato il blocco del traffico con lunghe file di automezzi in una strada solitamente molto trafficata in qualsiasi ora della giornata. redazione@varese7press.it
Sequestrati alla Malpensa pelliccia di giaguaro, coralli rari e borse di coccodrillo MALPENSA, 13 maggio 2021 – I funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e le Fiamme Gialle di Malpensa, durante i controlli volti a contrastare i traffici illeciti di specie protette dalla Convenzione di Washington, che regolamenta il commercio internazionale per qualsiasi scopo di talune specie animali e vegetali, hanno individuato tre spedizioni illecite. In particolare, è stato individuato, a seguito di selezione del circuito doganale di controllo, un pacco in esportazione
provenientedaPortici(NA)edestinatoin Cina contenente una pelliccia di giaguaro, irregolarmente esportato, che ha portato al sequestro della pelliccia e alla denuncia del responsabile alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio. Ulteriori due spedizioni in importazione sono state sequestrate in quanto contenevano un “Blue Coral” (tipo di corallo che prende il nome dal colore blu del suo scheletro) proveniente dagli Stati Uniti d’America e destinato a Bari ed una borsa in “ALLIGATOR MISSISSIPPIENSIS” proveniente dal Giappone ed indirizzata a Milano. In entrambi i casi si è provveduto ad effettuare il sequestro amministrativo e la segnalazione dei destinatari alle Autorità competenti. I risultati conseguiti si inseriscono nell’ambito della capillare azione di controllo esercitata dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli e dalla Guardia di Finanza, che rientra nel quadro di un più ampio piano di intensificazione dei controlli in materia di CITES, finalizzato da un lato a tutelare i traffici commerciali legali in ingresso e in uscita dal territorio nazionale e dall’altro a prevenire queste forme di illegalità, soprattutto con l’imminente arrivo del periodo estivo, e a disincentivare il trasporto di specie prive di regolare documentazione da località esotiche al nostro
territorio. Candlelight Memorial, a Milano si ricorda i quarant’anni di Hiv e un anno di Covid MILANO, 13 maggio 2021-ASA Milano insieme a Milano Check Point e CIG-Arcigay Milano e in collaborazione con ANLAIDS sez. Lombarda, Fondazione LILA Milano, Conigli Bianchi, NPS Italia e ALA Milano, domenica 16 maggio 2021, celebra il Candlelight Memorial. Questa edizione assume un significato molto particolare per due motivi: la ricorrenza di quarant’anni di HIV e oltre un anno di Covid-19. Anche quest’anno il tema del Candlelight, che si terrà in 115 città nel mondo, ci esorta a ricordare, agire e vivere oltre l’HIV. E noi aggiungiamo anche oltre il Covid-19. Ricordare chi non c’è più Agire per abbattere lo stigma Vivere oltre HIV e Covid-19 accendendo la speranza Nato nel 1983, il Candlelight Memorial è l’evento più longevo organizzato dalla comunità delle persone con HIV. Commemorazione per onorare chi non c’è più e chi ha dedicato la vita ad aiutare le persone che convivono con HIV, Candlelight Memorial punta a sensibilizzare l’opinione
pubblica su HIV e AIDS, quando i media hanno smesso di farlo. Purtroppo oggi l’HIV colpisce ancora, molte persone arrivano a scoprire tardi il proprio stato sierologico, ai primi sintomi di AIDS, questo perché non c’è informazione. Oggi 39 milioni di persone vivono con HIV: la maggior parte, grazie ai farmaci, conduce una vita normale, ma ancora troppe persone a quei farmaci non hanno accesso. Anche quest’anno il nostro obiettivo è di dare alle nuove generazioni la speranza di sconfiggere l’epidemia e arrivare a ZERO infezioni nel 2030; per raggiungere questo obiettivo non dobbiamo lasciare nessuno indietro, praticando una solidarietà globale. Sono oltre 115 i Paesi che il 16 maggio organizzeranno eventi e commemorazioni per l’International Candlelight Memorial. Commemorazione, informazione, ma anche abbattimento dello stigma che dal 1981 perseguita le persone con HIV. Per tutti questi motivi domenica 16 maggio, alle 19.00, ci troveremo insieme a Milano in Piazza Castello fronte Torre del Filarete per ricordare le persone che non ci sono più con un pensiero di luce che guarda al futuro. Visto il grande numero di adesioni all’iniziativa, abbiamo deciso di permettere a tutte e a tutti di partecipare, per questo abbiamo cambiato location. Piazza Castello è stato il luogo che ha ospitato il primo Candlelight italiano nel 1990, dunque tornare qui ci è sembrata la cosa migliore sia
politicamente che storicamente. Questo è il primo appuntamento all’interno di un calendario di eventi che avranno luogo a Milano a partire dal prossimo autunno. In programma l’installazione site specific del NAMES Project AIDS Memorial Quilt – La Coperta dei Nomi, una Data Sciences Visualization, un programma di talk, proiezioni e presentazioni ed uno spazio espositivo dedicato ad arte e alla comunicazione visiva. Il filo che lega questa storia è la specificità del modo in cui l’attivismo, in tutte le sue sfaccettature, ha radicalmente cambiato il senso e la direzione della cura. Si può realmente parlare di un vero e proprio unicum, dalla storia dell’autodeterminazione, legata al diritto alla salute, fino all’abbattimento dello stigma, togliendo terreno a tutte le discriminazioni ad esso correlate. Le prime organizzazioni hanno potuto trovare un ambiente fertile negli Stati Uniti, perché negli anni ottanta esisteva già una comunità forte in grado di far proprie le istanze di un nuovo movimento che giungerà poi in Italia solo a distanza di anni. Appuntamento quondi in Piazza Castello il 16 maggio, ricordando che l’evento si svolgerà in ottemperanza delle normative anti Covid-19 vigenti, rispettando il distanziamento.
Il Teatro Giuditta Pasta di Saronno é pronto a ripartire ma serve un aiuto economico SARONNO, 13 maggio 2021- Il Teatro Giuditta Pasta è pronto a ripartire. Sono numerosi i progetti che aspettano solo di essere lanciati e condivisi con il nostro amato pubblico e con la città di Saronno. Purtroppo la situazione non è delle più semplici, il tempo lunghissimo di chiusura dovuto al lockdown ha lasciato il segno ma siamo certi che il futuro che ci attende sia ricco di sfide davvero stimolanti. Se una ripartenza oggi è possibile è anche grazie a chi nei valori del teatro, della cultura, del bello e del vivere bene ci crede fermamente. Siamo contenti di annunciare che un’altra realtà eccellente di Saronno – STUDIO CIS srl – ha deciso di legare il proprio nome a quello del Giuditta Pasta. Quello con la Famiglia Galtieri e il suo team è stato sin da subito un incontro felice che ci ha portato a stringere una sinergia capace di esaltare gli stessi ideali che ci accumunano e siamo convinti che questa partnership possa tramutarsi in grandi opportunità per entrambe le parti. Lo Studio CIS, specializzato in consulenza infortunistica, opera da circa trent’anni nel settore e si occupa di valutazione, quantificazione e gestione di pratiche
riguardanti sinistri stradali, errori medici/ospedalieri, infortuni e molto altro. Studio CIS difende i diritti delle persone ogni giorno, con passione offrendo ai propri clienti il miglior servizio di assistenza e consulenza senza richiedere nessun acconto né anticipo. Un valido alleato per restituirti la serenità che meriti. Se vuoi sostenere le attività del Teatro Giuditta Pasta, scrivi una mail a: info@teatrogiudittapasta.it Varese e lavoro, dopo lo smart working ora c’é voglia di normalitá VARESE, 13 maggio 2021-La possibilità di operare in smart working ha rappresentato l’occasione preziosa di continuare l’attività durante i lunghi periodi di allerta sanitaria, ma ora nelle imprese varesine c’è voglia di ritornare alla normalità, pur conservando le opportunità legate al lavoro agile. Il dato emerge da un’analisi dell’Ufficio Studi e Statistica di Camera di Commercio Varese a margine dell’indagine congiunturale relativa al primo trimestre 2021. Analisi condotta da Unioncamere Lombardia su un campione di oltre 300 imprese varesine, appartenenti al manifatturiero industriale e artigiano. Scopriamo così che, se prima della pandemia solo l’1,5% delle aziende artigiane aveva sperimentato lo smart working, durante l’emergenza sanitaria la percentuale ha toccato punte del 18%
nel primo trimestre 2020. Questo pur con le difficoltà legate alla scarsa compatibilità dell’attività artigiana, spesso manuale, con il lavoro a distanza. Quanto alle aziende maggiormente strutturate e di carattere industriale, dove ci sono funzioni più compatibili (si pensi a tutta la parte amministrativa, logistica e di gestione degli ordini), il 57% ha dichiarato di aver utilizzato questa modalità operativa. Fino al 2019, tale quota si fermava al 7,3%. «Con quell’attenzione all’innovazione e quelle capacità di adattarsi alle soluzioni per coglierne le opportunità che da sempre caratterizzano le nostre imprese – sottolinea il presidente di Camera di Commercio, Fabio Lunghi –, il sistema Varese vuole fare tesoro dell’esperienza dello smart working. Ora, nel rispetto di tutte le normative e con la dovuta attenzione alla sicurezza, è giunto il momento di tornare alla normalità e, almeno in parte, a un lavoro in presenza. Ce lo evidenziano le imprese stesse: la percentuale di quelle artigiane che ha adottato il lavoro agile nel primo trimestre si è ridotta dal 18% di un anno fa al 10,4%. Per l’industria, nell’arco di dodici mesi, il dato è sceso dal 57 al 48%». Un terzo delle imprese industriali varesine vuole, comunque, confermare nell’immediato futuro le modalità di smart working adottate nell’ultimo anno. Pari al 21% è, poi, la quota delle aziende artigiane interessate a consolidare questa esperienza. Quanto alla produzione, da gennaio a marzo, in provincia di Varese, sono cresciute del 4,5% quella industriale e del 3,5% quella artigiana. Un rimbalzo che va letto con cautela, considerando il confronto con il primo trimestre 2020 estremamente difficile. «Se il secondo e terzo lockdown hanno colpito meno intensamente i settori manifatturieri – riprende Lunghi –, questi dati positivi vanno guardati con prudenza, in riferimento anche alle difficoltà di approvvigionamento sui mercati delle materie prime segnalate da molte aziende nelle ultime settimane. Resta la consapevolezza che il sistema manifatturiero varesino, con la sua capacità di essere
competitivo sul piano dell’export, sta già beneficiando della ripresa del commercio internazionale, soprattutto asiatico: la quota di fatturato industriale generata all’estero è stata del 44%. L’auspicio è adesso quello di una ripresa anche dei consumi interni, favorita da norme che potranno essere meno rigide, alla luce delle migliorate condizioni sanitarie. Questo per permettere indispensabili boccate d’ossigeno anche a commercio in generale e turismo e trasporti, ambiti economici tra i più colpiti dalla crisi». Intanto, emergono timidi segnali di miglioramento sul versante dell’occupazione: nel primo trimestre di quest’anno, il 15% delle imprese industriali e il 9% di quelle artigiane hanno accresciuto l’organico, avendo fatto nuove assunzioni. Da qui, anche una rinnovata fiducia degli imprenditori per l’immediato futuro: mentre migliorano le aspettative per il prossimo trimestre, cresce il numero delle aziende che hanno già recuperato la situazione di mercato antecedente all’allerta sanitaria o lo faranno nell’arco di un anno. —
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