Nuova installazione per la Fondazione Zegna dell'ar- tista milanese, che inter-preta lo spazio attraverso suoni e oggetti, giocando su intelletto ...
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Liliana Moro, liliana moro Foto Marco Cappelletti 29,88 KMQ, 2015, op era pubb lica permanente, Pon- te Lora Trivero, progetto All’aper- Sculture to, Fondazione Ze- gna. A SINISTRA, La spada nella roccia, 1998, ve- tro soffiato. per tutti i sensi Nuova installazione per la Fondazione Zegna dell’ar- tista milanese, che inter- preta lo spazio attraverso suoni e oggetti, giocando su intelletto ed emozione di Sabina Spada L iliana Moro apre la porta del suo studio, nel- la zona settentrionale di Milano che è già quasi periferia, e si avvia zoppicando tra una quantità immensa di oggetti di ogni genere accatastati su tavoli, sul pavimento, su mensole e mobiletti strapieni. L’impressione è che quel caos, dove si fa fatica a distinguere le singole cose, sia un preziosissimo serbatoio di idee, una confusione capace di alimentare la riflessione, un disordine difficile da mettere in relazione con il ri- Foto Roberto Marossi gore formale delle opere, ma che ne è l’imprescindibile contraltare. L’artista zoppica, ma non è niente di grave: una tendinite trascurata, una storta presa su un ponte a Vene-
«L’imperfezione non è negativa, significa contemplare l’imprevisto, accogliere il cambiamento» Foto Roberto Marossi, courtesy dell’artista e West of Rome, Los Angeles Courtesy Francesco Pantaleone arte Contemporanea Palermo 1 2 zia, dove Moro insegna allo IUAV, e ambivalenze. Uno dei lavori più «fare arte significa l’infortunio si risolverà con qualche esemplificativi in questo senso è àn- esprimere uno giorno di riposo. Tuttavia, quell’an- córa, presentato all’inizio del 2015 datura claudicante, quell’incedere nella galleria palermitana di Fran- sguardo sul mondo» oscillante si rivela essere un’insospet- cesco Pantaleone: la parola con due tabile finestra sul mondo dell’artista, accenti, sotto forma di scritta al neon, un’inaspettata chiave di lettura della allude alla posizione salda di un an- sua opera. «Sono arrivata all’arte tra- coraggio e contemporaneamente a mite Samuel Beckett, di cui amo lo un movimento in avanti reso di nuo- sguardo sulla condizione umana», vo, ancora, possibile. Sul pavimento racconta. «I suoi personaggi sono in della galleria, una serie di salvagenti perenne difficoltà esistenziale e an- di cemento interpretano lo stesso, Foto Marco Cappelletti che il mio sguardo sull’umanità regi- duplice ruolo: leggeri come un soffio, stra una costante imperfezione, che capaci di salvare la vita grazie alla trovo più perfetta della perfezione. loro leggerezza, diventano macigni Procedere zoppicando, infatti, non è che trascinano verso il fondo. Pensa- negativo: significa poter contempla- re alle recenti tragedie dei migranti re l’imprevisto, accogliere il cambia- è inevitabile, ma l’artista sottolinea 4 mento, mantenere uno sguardo non che non le interessa denunciare una 4 29,88 KMQ, 2015, dettaglio, Fondazione Zegna. 5 Liliana Moro con il modello di 29,88 KMQ, in una foto di Delfino Sisto Legnani. rigido sulle cose». Questo approccio determinata situazione, bensì «met- fa sì che le opere di Liliana Moro (Mi- tere in luce una condizione dell’esse- lano, 1961), una delle artiste più signi- re umano. Nelle mie opere, intendo Installazioni, sculture, disegni e collage da 4mila a 25mila euro ficative della sua generazione, parli- la politica non in senso ideologico, I Collezione privata suoi lavori sono già stati esposti alla Biennale di Venezia, Foto Delfino Sisto Legnani no per ossimori, contrasti, significati ma come rapporto con l’altro». In alla Quadriennale di Roma e a Documenta di Kassel. plurimi ed esprimano uno sguardo gioco è la relazione dell’artista con Dopo aver lavorato a lungo con Emi Fontana, fino alla che rinuncia a un unico punto di vi- il reale: «Per me fare arte significa chiusura della galleria milanese, da tempo le installazioni sta come garanzia di verità, ma anzi esprimere uno sguardo, un pensiero di Liliana Moro sono trattate dal gallerista palermitano valorizza lo spiazzamento e l’ambi- sul mondo. È la mia interiorità che 3 Francesco Pantaleone (tel. 091-332482). All’estero espone valenza come strumenti di lettura del si mette in rapporto con qualcosa di invece da Greta Meert, a Bruxelles (www. gretameert.com), 1 Senza titolo, 2015, cemento, filo di mondo. Il tutto attraverso uno stile più grande, con quello che è fuori di che le ha dedicato una personale nel 2011. A seconda ferro. 2 Underdog, 2005, 5 cani in bron- formale di grande rigore ed essenzia- me». L’esplorazione del rapporto tra zo. 3 Avvinghiatissimi, 1992, legno, della complessità e delle dimensioni, le sue opere hanno lità, dove niente è di troppo, ma dove interiorità e spazio esterno è una gommaspugna, cinghie rosse, casse un costo compreso tra 4mila e 25mila euro. Oltre alle spesso niente è come sembra. costante del lavoro di Moro, fin dalle acustiche, registratore, sonoro. installazioni, l’artista realizza anche sculture, disegni e collage. continua a pag. 94 92 5
lo spiazzamento per una lettura della realtà Foto Roberto Marossi, collezione MAMbo ,Bologna Foto G. D’Aguanno, courtesy Francesco Pantaleone Arte Contemporanea Palermo 8 segue da pag. 92 prime opere tra la fine degli anni Ot- dalla Fondazione Zegna. Qui, Lilia- tanta e l’inizio dei Novanta. Il lavo- na Moro ha progettato 29,88 KMQ, ro che simboleggia questo interesse un duplice intervento il cui titolo è No frost (1990), pensato per lo spa- allude all’estensione del territorio zio di via Lazzaro Palazzi a Milano, del comune in provincia di Biella. sede del collettivo fondato dall’arti- Un infopoint all’ingresso del paese sta insieme ad altri, dopo il diploma accoglie il visitatore con informa- all’Accademia di Brera con Luciano zioni turistiche, scadenze e note di Fabro. Si tratta di un frigorifero, più servizio che scorrono su un display precisamente del frigorifero di ca- luminoso. L’artista l’ha pensato con sa dell’artista, rivestito di carta con la forma pentagonale di una vec- personaggi Disney e chiuso con una chia edicola, sulle cui pareti di vetro sbarra di ferro e un lucchetto. Siste- sono riprodotti animali del terri- 6 mato vicino a una parete ricoperta torio, tratti dalla guida faunistica di gommaspugna insonorizzante, è dell’Oasi Zegna. Un globo luminoso stato privato della sua funzione ma, si accende in cima alla struttura. La all’interno, ha continuato a produr- seconda parte dell’intervento consi- re ghiaccio, a rumoreggiare, ogni ste nella risistemazione dell’ufficio tanto a muoversi. Pro Loco, la cui apertura è segnalata dall’accensione di un globo iden- spazio e suono. Da quel momen- tico a quello dell’infopoint. Oltre a to in poi, Moro ha fatto tanta strada, riallestire lo spazio con foto tratte ha partecipato a mostre importanti, dagli archivi e un mobilio adegua- ha esposto a Documenta nel 1992, to, l’artista ha realizzato un plastico alla Biennale di Venezia nel 1993, del territorio comunale, su cui sono e poi al Castello di Rivoli, al PS1 di evidenziate le opere già realizzate New York, al MuHKA di Anversa, per All’aperto. Una semplice pulsan- Collezione privata al Mart di Rovereto. Il suo lavoro tiera in vecchio stile dà la possibi- si è evoluto, pur mantenendo tratti lità di selezionare uno degli autori costanti, quali l’utilizzo del suono (Arienti, Buren, Garutti, Graham, come elemento fondamentale e l’in- Maloberti, Signer) e di ascoltare 7 terpretazione dello spazio attra- l’audioguida creata e letta da Moro. verso la disposizione degli oggetti. La sua voce, insieme al suo sguardo 6 Capovolto, 2015, globo bianco in ve- Oggi questi elementi convergono sul mondo, fanno l’opera d’arte. tro, lampadina, tubo in alluminio. Alla pa- nella sua più recente opera pub- rete, àncóra, 2015, neon bianco. 7 Fall #1, 2014, terracotta smaltata, colla, blica, inaugurata lo scorso ottobre Liliana Moro. All’aperto. acciaio. 8 Abbassamento, 1992, bam- nell’ambito di All’aperto, rassegna di Trivero, Biella (tel. 015-7591463, boline e architetture in carta, colla. lavori permanenti voluta a Trivero www.fondazionezegna.org). 94
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