Classe 5AL anno scolastico 2019/2020 - DADAISMO: Marcel Duchamp, Man Ray, Hans Arp, Kurt Schwitters - Liceo ...

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Classe 5AL anno scolastico 2019/2020 - DADAISMO: Marcel Duchamp, Man Ray, Hans Arp, Kurt Schwitters - Liceo ...
Classe 5AL anno scolastico 2019/2020
DADAISMO:
Marcel Duchamp, Man Ray, Hans Arp, Kurt Schwitters

Gruppo di lavoro:
Giulia Cecchi
Benedetta Incarbona
Martina Calamai
Andrea Salvadori

                                   Prof. Claudio Puccetti
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DADAISMO

       • Marcel Duchamp
       • Man Ray
       • Hans Arp
       • Kurt Schwitters
Classe 5AL anno scolastico 2019/2020 - DADAISMO: Marcel Duchamp, Man Ray, Hans Arp, Kurt Schwitters - Liceo ...
Origine

    •   Nascita : 5 febbraio 1916 Zurigo,
        con la nascita del Cabaret
        Voltaire

    •   Varie intepretazioni
        sull’etimologia del nome. Le più
        probabili sono 2:
        1. Ispirato ai primi versi dei
           neonati
        2. Da una parola trovata in modo
           casuale su un vocabolario
           tedesco-francese
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Caratteristiche

•   La negazione dell’arte in quanto espressione dei valori e delle
    convinzioni borghesi, che creano la libertà espressiva.
•   L’atteggiamento irrazionale e dissacratorio, in quanto
    strumento adatto perseguire il fine di distruggere l’arte.
•   La poetica della casualità, il “caso” come migliore garanzia
    per produrre opere d’arte originali e vicine alla vita.
•   La fusione tra le varie arti con un riferimento particolare alla
    poesia, alla pittura e alla musica.
•   Assenza di regole e limiti.
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Marcel Duchamp
    •   Nasce a Balinville (Rouen Francia) 28 luglio
        1887.
    •   Inizia a dipingere a 15 anni, impressionista.
    •   Frequenta nel 1904 l’Académie Julian a Parigi
        ma si stanca subito.
    •   La sua arte cambia: Impressionismo, Intimismo,
        Fauvismo.
    •   1913 “donna che scende le scale n.2” suscita
        molto scandalo.
    •   “Grande Vetro”
    •   Primi ready-made
    •   1915 si trasferisce a New York, conosce Man
        Ray, realizza “Fontana”
    •   Ritorna a Parigi dove incontra i dadaisti, padri
        del Surrealismo.
    •   Si dedica agli scacchi, al cinema, poi riprende
        l’attività artistica.
    •   Muore a Neuilly-sur-Seine 2 ottobre 1968
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Marcel Duchamp.
"Paesaggio a Blainville”
1902, olio su tela, 61x50 cm,
Philadelphia Museum of Art
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Marcel Duchamp. “Nudo scende le
scale (n.2)” 1912, olio su tela,
147x89 cm, Philadelphia Museum of
Art
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Marcel Duchamp. “Grande vetro”
1915-1923, vetro, vernice, filo di
piombo, colori a olio, argento, polvere,
acciaio, sabbia, fogli di alluminio,
277×176×8,6 cm, Filadelfia,
Philadelphia Museum of Art
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Rrose Sélavy pseudonimo di
Marcel Duchamp
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Marcel Duchamp. “Primi Dischi ottici”
Rrose Sèlavy (Marcel Duchamp).
“Étant donnés: 1. La chute d'eau, 2. Le
gaz d’éclairage”, installazione ambientale,
1969, 242.6×177.8×124.5 cm,
Philadelphia Museum of Art.
Marcel Duchamp. “Ruota di bicicletta”
1913, ruota in metallo, legno, vernice,
129,5×63,5×41,9 cm, New York,
MOMA

•   Primo ready-made di Duchamp
•   Nessuna sacralità o significato
•   Ironizzazione sculture classiche
    celebrative
•   Riferimento al mondo alchemico:
    cerchio-ruota, movimento-staticità
Marcel Duchamp. “Scolabottiglie”
1914, scolabottiglie, collezione privata

•   Ready-make
•   Esposto senza nessuna modifica
•   Aspetto iconografico irrilevante
•   Critica verso società industrializzata:
    uomo visto come forza-lavoro
Marcel Duchamp. “Fontana” 1917,
urinatoio, 61x36x48 cm, opera perduta

•   Più influente opera del xx secolo
•   Paradossale per 3 motivi:
    1.opera non esiste
    2.non realizzata per un museo
    3.Duchamp non è autore materiale
•   Paradossi alla base del Dadaismo
•   Artista crea una nuova idea per
    l’oggetto
•   Messaggio evidente: “l’Arte è
    qualcosa su cui puoi pisciare”
Marcel Duchamp. “L.H.O.O.Q.”
1919, ready-made Gioconda,
19,7×12,4 cm, New York, collezione
privata

•   Riproduzione fotografica di un
    ready-made
•   Aggiunta di baffi e pezzetto come
    uno studente farebbe sul libro
•   Intento iconoclastico
•   Scandalizzare i borghesi
Man Ray
 •   Emmanuel Radnitzky (Filadelfia 27
     agosto 1890 - Parigi 18
     novembre1976). Origini ebree.
 •   Primi dipinti ispirati al cubismo
 •   Con Marcel Duchamp formò il ramo
     americano del movimento Dada
 •   A Parigi conosce gli artisti più influenti
     di Francia
 •   Prima mostra con opera controversa
     “Cadeau”
 •   Successo soprattutto in quanto
     fotografo e ritrattista (Le violon
     d’Ingres)
 •   Produce le prime “rayographs”
 •   1925 prima esposizione surrealista
 •   18 novembre 1976 muore a
     Montparnasse
Man Ray. “Ritratto di Alfred
Stieglitz”, 1913
Man Ray. “ritratto di Salvador Dalì e Gala”
fotografia, 1936
Man Ray. “Lacrime di vetro”, fotografia,
1932,
Man Ray. “Regalo ferro da stiro con
chiodi (cadeau)” 1921, ferro da stiro
metallico con chiodi saldati sulla piastra,
17x10x10,5 cm, Parigi, Musée Nation
d’Art Modern, Centre Pompidou

•   Rubato l’originale, ne replicò altri
    5000
•   Significato contraddittorio
•   Esposta in una mostra
    organizzata in suo onore presso
    la Librairie Six di Soupault
•   Ready made
•   No particolare illuminazione
•   Nuova prospettiva osservatore
Man Ray. “Le Violon d’Ingres”, fotografia
                             ritoccata, 1924, 20x34 cm, The Paul Getty
                             Museum, Los Angeles

•   Soggetto Alice Prin (compagna)
•   Presenta le 2 passioni dell’artista
•   Ironia
•   Ispirato a “La bagnante di               Jean-Auguste-Dominique Ingres. “La
    Valpinçon”, di Ingres                 bagnante di Valpiçon”, olio su tela, 1808,
                                           146×97,5 cm, Museo del Louvre, Parigi.
Man Ray. Rayografie
Hans Arp
  •   Hans Peter Wilhelm Arp Strasburgo, 16
      settembre 1887 – Basilea, 7 giugno 1966
  •   Nel 1916 è cofondatore del movimento
      dada di Zurigo.
  •   In ricordo della nascita del movimento
      dada avvenuta
      cinquant’anni prima, nel 1966 Arp affigge
      sul muro dell’ex Cabaret Voltaire una targa
      commemorativa a forma di ombelico.
  •   Opere presentano le caratteristiche che
      vengono associate al Dadaismo es.
      l’aperta provocazione, la violenza, la
      grinta, le soluzioni bizzarre e inusuali, i
      montaggi, i ready made.
  •   Arte anonima e collettiva contro
      l’imborghesimento e
      all’istituzionalizzazione
  •   Natura duale della sua identità: madre e
      padre
  •   “tutto è arte”
Hans Arp, Scarpa azzurra rovesciata con due
                                   tacchi sotto una volta nera (1925 circa; legno
                                                   dipinto, 79,3 x 104,6 x 2,5 cm

Hans Arp, Pianta-martello (Forme terrestri)
(1916; legno dipinto, 62 x 50 x 8 cm; L’Aia,   •   Plasticità elementari
Gemeentemuseum)
                                               •   Sculture rigorose e
                                                   semplici
                                               •   Eleganti e umoristiche
Hans Arp, Concrezione umana (1934;
                                     marmo, 33,7 x 40,6 x 39,4 cm; Norfolk,
                                     Chrysler Museum of Art)

     Hans Arp, Testa e conchiglia (1933 circa; ottone
      lucidato, fusione degli anni Trenta, 19,7 x 22,5
        cm; Venezia, Peggy Guggenheim Collection)

•   Sculture a tutto tondo che risultano         •   Due parti distinte, sintetizza gli
    dall’unione di componenti più piccole            elementi fondamentali del
•   Forme sinuose, ellittiche                        corpo umano
•   Composizioni inaspettate e imprevedibili     •   Rotondità divengono quasi
•   Rimandano alla crescita, alla                    sinonimo della forza
    metamorfosi                                      generatrice della natura
Ritratto di Arp, ca. 1926 - Courtesy
Stiftung Arp e.V.,
Berlin/Rolandswerth
Kurt Schwitters
    •   Hannover 20 giugno 1887 - Kendal 8
        gennaio 1948
    •   Inizia gli studi all’accademia di belle arti
        di Dresda
    •   Artista tedesco attivo in diverse
        correnti: Dadaismo, Costruttivismo,
        Cubismo.
    •   Fonda un principio artistico chiamato
        ‘Merz’
    •   Uno dei maggiori esponenti della
        cosiddetta ‘arte dei detriti’
    •   Le sue opere sono considerate
        precorritrici delle moderne installazioni
    •   Protagonista solitario e isolato del
        Dadaismo tedesco.
Kurt Schwitters.
alcune “Merzbild” (=immagini di
frammenti)

            •   “Tutto è distrutto e le nuove
                cose devono essere fatte di
                frammenti: questo è Merz” -
                Schwitters
Kurt Schwitters. “Stanze del Merzbau”

      •   Merzbau di Hannover (dal 1923
          al 1937). Distrutta nel 1943 da
          un bombardamento alleato.
      •   Merzbau -> spazio unitario,
          omogeneo e instabile. Può
          apparire inquietante e
          confortevole allo stesso tempo.
      •   “Una vita in una stanza”
      •   Spazio caotico, assemblato con
          oggetti significativi per
          Schwitters, costituendo
          ambiente autobiografico.
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