NOI, I RAGAZZI DEL "MAJORANA" - Il nostro progetto di Alternanza scuola-lavoro con "Città Nostra"
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Supplemento omaggio a Città Nostra n. 164 - Maggio 2017 NOI, I RAGAZZI DEL “MAJORANA” Il nostro progetto di Alternanza scuola-lavoro con “Città Nostra”
IISS “da Vinci-Majorana” PROGETTO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Classi III C - III D - Anno scolastico 2016/2017 2 Il nostro progetto con “Città Nostra” Alternanza scuola-lavoro Con l’approvazione della legge 13 luglio 2015, numero 107, gonisti della comunicazione l’alternanza scuola-lavoro è diventata componente strutturale stessa con la realizzazione di della formazione degli studenti. articoli e di un prodotto edi- È un’esperienza formativa che consente di unire sapere e saper toriale finale; si sono aperti fare, per incrementare le capacità di orientamento degli studen- al mondo esterno ed hanno ti e per aprire didattica e apprendimento al mondo esterno. sviluppato delle competen- In tale contesto gli studenti hanno la possibilità di mettersi alla ze linguistiche spendibili a prova e valutare attitudini e preferenze che gli torneranno utili scuola ed in campo profes- nel futuro percorso di crescita personale e professionale. sionale. Tra i molteplici percorsi di Alternanza offerti da varie organiz- La competenza e profes- zazioni presenti sul territorio abbiamo scelto per le classi III D sionalità dei tutor esterni al e III C (sezioni con indirizzo delle scienze umane e linguisti- progetto, dott. Andrea La- co) un progetto legato al settore giornalistico, che si è avvalso terza, direttore editoriale del della preziosa collaborazione dell’Associazione socio-culturale periodico e Nicola Lucarelli, La Dirigente scolastica Prof.ssa “Città Nostra”. presidente dell’Associazio- Caterina Silvestre L’Associazione, che tra le varie attività cura la pubblicazione ne, unite al valido coordinamento dei tutor interni, professores- del periodico mensile “Città Nostra” e del sito on line, ha profi- se Mariella Dellegrazie e Antonella Paldera, hanno dato vita ad cuamente lavorato con noi avvicinando gli studenti al linguag- un percorso di grande interesse ed importanza formativa per i gio giornalistico ed al mondo dell’informazione. nostri ragazzi. Articolando le attività in una parte teorico- informativa e una La Dirigente scolastica parte di svolgimento pratico, gli studenti sono diventati i prota- Prof.ssa Caterina Silvestre Studenti coinvolti e motivati A conclusione del Gli alunni hanno così compreso l’importanza del lavoro coope- percorso di alternanza rativo, potenziando le capacità di scambio e di collaborazione. scuola- lavoro, realiz- L’esperienza è servita a far conoscere i linguaggi multimediali zato in collaborazione e gli strumenti della comunicazione. Acquisite tali competenze con l’Associazione di base, gli allievi sono stati avviati in un percorso di attenzio- socio-culturale “Cit- ne e lettura degli avvenimenti che accadono nel territorio dove tà Nostra”, gli alunni vivono, sia a livello locale, sia nazionale. delle classi III D e III Il progetto li ha visti pienamente coinvolti nelle attività, che C dell’IISS “da Vin- hanno svolto con puntualità e responsabilità. ci-Majorana” hanno Il percorso ha previsto anche delle uscite inerenti all’ambito realizzato un supple- dell’informazione, tra cui una visita di istruzione culturale ed Le classi 3C e 3D si preparano all’incon- mento al periodico istituzionale nella città di Roma. tro con la redazione di Città Nostra mensile che ingloba Il prodotto finale di tale impegno degli studenti è la realizzazio- gran parte dei lavori ne di questo numero speciale di Città nostra, che raccoglie gli svolti in itinere. Una soddisfacente esperienza che ha rappre- elaborati di propria mano degli alunni. sentato una “full immersion” nel mondo dell’informazione, Si è instaurata una proficua collaborazione tra partner esterni, coinvolgendo anche le discipline di studio. nelle persone di Nicola Lucarelli ed Andrea Laterza, e i tutor Gli studenti hanno dapprima acquisito una formazione teorica interni al progetto, che ha contribuito al buon esito della espe- con lezioni frontali e successivamente hanno realizzato un la- rienza di alternanza scuola - lavoro. voro pratico consistente nella stesura di interviste e articoli di Prof.sse Mariella Dellegrazie diversa tipologia e tematiche, singolarmente o divisi in gruppi. e Antonella Paldera Supplemento omaggio Città Nostra | Maggio 2017
Città Nostra al servizio della scuola Quando alla nostra Associazione culturale è stata chiesta la disponibilità a tenere un progetto di Alternanza scuola - lavoro con il Liceo “Majorana” di Mola, non abbiamo avuto un attimo di esitazione: la risposta non poteva che essere positiva. 3 Oltre alla pubblicazione di un mensile - che giusto in questo mese compie il 15° anno di vita, e al quale si accompagna la gestione quotidiana di un sito di notizie on line -, tra i nostri obiettivi statutari vi è la promozione di attività miranti alla Alternanza scuola-lavoro crescita culturale e sociale della nostra comunità. E, senz’altro, il fecondo rapporto con il mondo scolastico molese è tra gli obiettivi prioritari della nostra azione: ad esso dedichiamo costantemente molte pagine del nostro giornale con il contributo di docenti delle scuole di ogni ordine e grado. Il progetto che ci è stato proposto di sviluppare con gli studenti delle classi 3^ C Alcuni redattori di Città Nostra dialogano con gli e 3^ D del “Majorana” ha consentito a “Città Nostra” di interfacciare giovani a studenti del progetto Alternanza Scuola - Lavoro contatto quotidiano con l’informazione: non solo attraverso le tradizionali radio, televisione e carta stampata, ma, sempre più, e forse soprattutto, con i nuovi strumenti multimediali, internet innanzitutto. Tuttavia, in un mondo dell’informazione definitivamente globalizzato, ai giovani mancano molto spesso le nozioni e i principi fondamentali che stanno alla base del giornalismo e, quindi, per essi diventa difficile orientarsi in maniera critica e sapiente nella massiccia sovraesposizione mediatica. Ecco la ragione del nostro intervento: fornire agli studenti non solo le principali tecniche giornalistiche, ma avvicinarli ai principi fondamentali che stanno alla base della libertà d’informazione, a cominciare dall’art. 21 della nostra Carta costituzionale, e alle regole deontologiche che presiedono all’azione degli operatori del giornalismo. In questo modo, non solo abbiamo trasmesso ai giovani la capacità di utilizzare in maniera appropriata il diritto di cronaca - attin- gendo alle fonti, redigendo un articolo e conducendo un’intervista -, ma anche di esercitare il fondamentale diritto di critica, senza il quale il giornalismo non ha sostanza né vera libertà. Il frutto di questo incontro tra noi e gli studenti del “Majorana” è rappresentato da questo supplemento a “Città Nostra”. Attraverso di esso, i giovani si sono esercitati, passando dai principi appresi durante le lezioni frontali alla concreta attività, ma hanno fatto anche di più: hanno messo alla prova il loro talento e la loro vocazione. Ci auguriamo che da questo seme piantato e da questo primo cimento, alla fine, vi siano studenti che, nel loro futuro, decidano di seguire una strada affascinante e gratificante: quella del giornalismo. Un mestiere nobile e strategico per il buon funzionamento della democrazia, per denunciare gli eccessi del potere e per favorire la formazione di un’opinione pubblica matura e consapevole. Ad maiora! Dott. Andrea G. Laterza Direttore editoriale di “Città Nostra” Un abbonamento a Città Nostra è sempre gradito!... Fai un regalo intelligente!! Info: 0804732882 - 3405837172 Supplemento omaggio Città Nostra | Maggio 2017
Prima del voto di sfiducia Il Sindaco si racconta… Nell’ambito del Progetto Alternanza Scuola - Lavoro, gli studenti del Liceo “Majorana” hanno intervistato il Sindaco di Mola Giangrazio Di Rutigliano sulle sue esperienze scolastiche, sociali, lavorative, politiche. 4 di Nikla Del Re, Maria Teresa Deserio, Giorgia Dipierro, Le nostre interviste Nicole Lombardo, Francesca Palmieri, Marilena Rutigliano, Caterina Vasto - 3^ C L’incontro con il Sindaco Giangrazio Di Prima del voto di sfiducia che lo ha de- Rutigliano ha permesso a noi, ragazzi del stituito dall’incarico di Sindaco, in un Liceo Linguistico, di fare alcune interes- incontro tenutosi nella “Casa delle Cul- santi considerazioni sul significato della ture” con gli alunni del liceo “Ettore Ma- politica in relazione ai nostri studi. jorana”, egli ha parlato di alcuni aspetti La Costituzione Americana ha come pri- legati alla sua carica politica e soprattut- L’ex Sindaco di Mola Giangrazio Di Ruti- mo principio il diritto alla felicità. Ma to delle sue dimissioni, argomento su cui gliano questo bisogno non è solo un’esigenza abbiamo focalizzato maggiormente la dell’epoca moderna. nostra attenzione. All’inizio non ero molto fiducioso, non Il poeta Dante Alighieri (1300), nella pensavo che questo progetto potesse an- sua opera “De Monarchia”, afferma che Signor sindaco, che formazione sco- dare in porto, ma poi sono riuscito a re- il compito delle istituzioni politiche del lastica ha avuto? Che lavoro svolgeva alizzarlo grazie alla collaborazione di un tempo era di garantire la felicità sulla prima di diventare sindaco di Mola? mio amico con il quale ho sempre sogna- Terra, interessandosi e impegnandosi a Una volta diplomato, intrapresi gli studi to di intraprendere un’attività di questo risolvere le problematiche quotidiane di universitari che successivamente abban- tipo per poter accrescere il benessere del rilevante interesse. donai per iniziare un’attività di impresa. nostro paese. Al giorno d’oggi, impiego Ed è proprio questo il ruolo del primo Questa decisione nacque dal desiderio il mio tempo libero in attività finalizzate cittadino di un Comune, nel nostro caso di voler realizzare qualcosa di nuovo e a creare posti di lavoro e a sponsorizzare Giangrazio Di Rutigliano. di interessante nel settore farmaceutico. attività sportive, come il basket, anche all’interno del Polivalente “Da Vinci- Majorana”. Che esperienze sociali e politiche ha avuto prima di diventare sindaco? Per quanto riguarda le esperienze sociali, mi sono sempre interessato alle proble- matiche cittadine tanto da intraprendere svariate attività di volontariato. La mia conoscenza ed esperienza in politica non deriva prevalentemente dalla mia attuale carica di sindaco di Mola, bensì da altri impegni sociali, tra cui le attività nel set- tore ambientale, che hanno accresciuto il mio interesse politico e che mi hanno portato ad interessarmi maggiormente alle vicende che accadevano nel nostro paese, per poi iniziare una attiva parteci- pazione alla politica molese. Quali motivazioni l’hanno spinta a candidarsi alla carica di sindaco e La classe 3C con la prof.ssa Antonella Paldera cos’è per lei la politica? Supplemento omaggio Città Nostra | Maggio 2017
Il mio impegno è iniziato da ragazzo dere determinati provvedimenti. Quindi, LA CASA nell’Azione cattolica della mia parroc- diventa difficile avere quei “numeri” in DELLE CULTURE chia, perché grazie al coinvolgimento in consiglio comunale e, di conseguenza, questa attività mi resi conto di poter fare risulta complicato amministrare, metten- L’ex municipio del nostro paese, sempre di più. Per questo mi sono spinto do, così, un “freno al progresso del no- situato in Piazza degli Eroi, è stato fin qui, nel ruolo di sindaco, per contri- stro paese”. Ecco perché, in quel caso, la trasformato in una “Casa delle Cul- buire alla crescita del paese con costante cosa più ragionevole da fare è dimettersi. ture”, costituita da diversi ambienti impegno e dedizione. Le dimissioni a volte sono un atto neces- dedicati all’istruzione dei ragazzi. La principale motivazione che mi ha por- sario per evitare che alcuni effetti di tipo Infatti biblioteche e stanze informa- tato a presentarmi alle elezioni comunali politico si ripercuotano sulla comunità. tiche danno la possibilità di creare è stata la volontà di non subire passiva- Ovviamente, questo non significa che spazi utilizzati per l’accrescimento mente i tanti problemi che angustiano non ci siano momenti di confronto anche della cultura dei giovani che, come il nostro paese, perché essere sindaco nell’ambito delle dimissioni. Anzi, ci ha ribadito il Sindaco durante l’in- 5 significa avere voglia e volontà di intra- sono eccome, perché la politica implica tervista, sono il futuro del nostro prendere nuovi progetti, di partecipare e, proprio questo. Di fatti, se ci sono pro- paese. Lo scopo è quello di avvici- per lo meno, di provare a cambiare ciò blemi vanno affrontati, risolti. Bisogna nare anche i bambini al mondo del- Le nostre interviste che non va. porre al centro sempre l’interesse della la cultura creando biblioteche a loro comunità, per cui, là dove ci sono diffi- misura con libri catalogati per età. Ora, entriamo maggiormente nello coltà, ci si confronta, si discute, si parla. In alcuni ambienti della Casa del- specifico, affrontando questioni atti- In ogni caso, prima di confermare o re- le culture si tengono corsi di teatro nenti alla sua carica politica … Tra vocare le mie dimissioni, aspettiamo di con l’obiettivo di coinvolgere bam- tutti i suoi compiti di sindaco, quale vedere cosa accadrà nei prossimi giorni. bini e ragazzi. Si pensa di adibire ritiene il più difficile e quale il più gra- a museo alcune stanze dell’ex mu- tificante? Affrontando alcune problematiche nicipio, esponendo, per esempio, al Beh, di compiti difficili ce ne sono tan- legate all’ambiente marino, in esta- pubblico i beni del più grande can- ti; diciamo che quello più difficile è far te, come è ben noto, le nostre spiag- tastorie molese Enzo Delre, tra cui sì che tutti vadano “d’amore e d’accor- ge sono poco accessibili a causa della la sedia utilizzata come strumento do”, che si riesca a trovare una soluzione scarsa pulizia. Perché non si provvede di percussione nelle sue esibizioni che accontenti tutti, per quel che è pos- finalmente alla pulizia accurata delle musicali, che la Soprintendenza, a sibile. In tanti sbagliano: in politica, si nostre coste? seguito di un costante sollecito da pensa che il sindaco sia un dittatore, un La pulizia delle spiagge viene effettuata parte del Comune di Mola, ha deci- uomo tutto d’un pezzo che prende auto- puntualmente ogni estate. L’anno scorso so di considerare come bene artisti- nomamente le decisioni. Questo è quel- l’abbiamo fatta in maniera costante du- co. Attualmente il nostro Comune lo che pensa comunemente la gente, ma rante l’intera stagione, ma vi assicuro custodisce alcune opere dello scul- in democrazia tutti collaborano per un che combattere contro l’indifferenza di tore molese Bruno Calvani e alcuni obiettivo comune: la serenità e la tran- chi inquina è veramente difficile … Ad- dipinti del famoso pittore concitta- quillità dei cittadini. Perciò, assieme al dirittura, se la mattina si effettua la puli- dino Onofrio Martinelli, che saran- sindaco sono presenti anche assessori e zia, il pomeriggio si è “punto e a capo”... no successivamente trasferiti nella consiglieri, pur con un ruolo di minore tutto ritorna come prima! C’è una scarsa Casa delle culture per arricchire il importanza. Il lavoro più gratificante è, attenzione nei confronti dell’ambiente patrimonio culturale cittadino. sicuramente la risoluzione di alcuni pro- del nostro paese, e questo accade perché blemi, legati principalmente a quella che non tutti ci sentiamo parte attiva ed inte- è la quotidianità dei cittadini; problemi grante del paesaggio che ci circonda. Le nei confronti del Sindaco, presentata che non sempre è possibile risolvere. Il maggiori criticità le riscontriamo in ago- dall’opposizione, ha ricevuto 11 voti a sindaco non possiede “la bacchetta ma- sto, nei giorni festivi, in particolar modo favore; soltanto 5 consiglieri hanno vo- gica”, non può imporre il suo volere sen- a Ferragosto: giorno in cui, annualmente, tato contro. za dar conto ai suoi collaboratori e perciò si procede al sequestro delle tende utiliz- Il voto di sfiducia ha determinando la sua posso affermare che la gratificazione e la zate per bivaccare sulla costa molese. caduta e quella della nuova Giunta co- felicità dei cittadini non è solo una re- Eppure, nonostante questi provvedimen- munale, formata solo pochi giorni prima sponsabilità del primo cittadino. ti, si ripete sempre la stessa situazione. dal Sindaco con assessori non molesi, Ecco perché siamo intervenuti instal- dopo aver revocato l’incarico ai prece- Signor Sindaco, abbiamo appreso del- lando telecamere sul nostro territorio: e denti. le sue dimissioni dalla carica politica, sono multe “salatissime” per le violazio- Giangrazio Di Rutigliano ha così perso quali motivazioni l’hanno spinta a ni in materia ambientale, con l’auspicio la carica di Sindaco e il Consiglio comu- prendere questa decisione? che, la prossima estate, qualcosa possa nale è stato sciolto. Innanzitutto, per poter amministrare è finalmente cambiare! Ora, il Comune di Mola è “nelle mani” necessario che ci sia una maggioranza di un commissario prefettizio, la dott. e, soprattutto, che quest’ultima sia d’ac- È passato più di un mese dall’intervista ssa Paola Maria Bianca Schettini, con il cordo e coesa. Spesso, però, si è incapaci rilasciata dal Sindaco e molte cose sono compito di amministrarlo in attesa delle di trovare un percorso che sia univoco e cambiate da quel giorno. Nell’ultima prossime elezioni che si terranno nella che accomuni opinioni e considerazioni seduta di Consiglio comunale, tenuta- primavera del 2018. di tutti, nel caso in cui si debbano pren- si il 23 marzo, una mozione di sfiducia n Supplemento omaggio Città Nostra | Maggio 2017
Intervista al dott. Vitangelo Magnifico “Impegnatevi e seguite i vostri sogni” Il noto agronomo molese, sebbene in pensione, continua a seguire le vicende dell’agricoltura locale e interna- 6 zionale. Prima ricercatore tra Italia e USA, poi Direttore dell’Istituto sperimentale per l’orticoltura di Salerno, Magnifico ha raccontato ai giovani del Liceo “Majorana” la sua vita e le sue esperienze di lavoro. Le nostre interviste di Clara Maria Chiarappa, Giuseppe Conenna, Pierangela Linsalata, Fabiana Maria Mannella, Annamaria Morelli, Marica Notarnicola, Josephine Pellegrini, Francesca Pinto e Linda Romito - 3^ D Durante le ore del progetto di alternanza Ministero dell’Agricoltura. scuola-lavoro con “Città Nostra” abbia- Successivamente rientra a Bari per pre- mo avuto il piacere di conoscere il dott. stare il suo servizio all’Istituto Speri- Vitangelo Magnifico, redattore del gior- mentale Agronomico. Ormai da 30 anni nale, che ci ha raccontato le esperienze fa parte del Direttivo della Società Or- che hanno caratterizzato la sua vita. ticola italiana rivestendo, nel tempo, il ruolo di Segretario, Vicepresidente e Vitangelo Magnifico, nato a Mola di Presidente della Sezione Orticoltura di Bari il 1° Gennaio 1945, è un uomo dal- cui ora è Revisore dei conti. le mille risorse. Consegue la Laurea in Ad oggi è socio di alcune organizzazio- Scienze Agrarie nel 1968, presso l’Uni- ni e, pur essendo in pensione dal 2010, versità degli Studi di Bari, dove inizia a continua a scrivere pubblicazioni scien- collaborare a soli 23 anni con il Centro tifiche e divulgative. di Studio sull’Agricoltura Industriale del Il dott. Vitangelo Magnifico durante il suo CNR (Consiglio Nazionale delle Ricer- Lei è nato in una famiglia di agricolto- incontro con gli studenti del Liceo Majorana che) e, quindi, fa esperienze scientifiche ri: si è mai sentito spinto a scegliere gli di prim’ordine presso l’Università della studi agronomici o la sua vocazione è accompagnarlo in campagna e mi pone- California, negli USA. nata dalla passione? vo tante domande, tra cui il motivo per Dal 1993 al 1997, diviene Direttore La mia scelta è stata del tutto autonoma: cui potasse in un modo e in un preciso dell’Istituto Sperimentale per l’Orticol- non sono stato condizionato dal fatto che periodo dell’anno. tura di Salerno, organismo scientifico del mio padre fosse un contadino. Amavo Tutti pensavano che avrei preso Inge- gneria, avendo frequentato l’istituto per Geometri ma, nonostante ciò, ho scelto Agraria per passione. Come ha vissuto il passaggio imme- diato dal mondo degli studi a quello lavorativo? Ha avuto difficoltà nell’as- sumersi responsabilità lavorative? Quando un ragazzo finisce l’Università, dopo aver preparato una tesi importante, seguito da docenti di alta qualità che gli hanno aperto la mente, deve necessaria- mente confrontarsi con i problemi reali. Bisogna, quindi, far riferimento alle ri- sorse personali con un po’ di coraggio, poiché gli errori nella vita sono importati per risolvere i problemi contribuendo, Andrea Laterza e Nicola Lucarelli con la classe 3D e la prof.ssa Mariella Dellegrazie indirettamente, alla nostra crescita. Ho Supplemento omaggio Città Nostra | Maggio 2017
forte ripresa dell’agricoltura che ebbe Quando si tratta di OGM mi sono spesso come effetto l’esportazione dei nostri reso conto di avere avuto interlocutori prodotti e la nascita di nuove colture che non hanno mai aperto un libro di ge- come l’uva da tavola con la coltivazione netica, non sanno cos’è il DNA, nè cosa a tendone. sia un gene. Vent’anni fa per il ruolo che Sul nostro territorio si affermò una tipo- avevo, mi incontravo con persone di alto logia di carciofo proveniente dalla Sici- livello (come politici, ecc.) e per quan- lia, chiamata “Catanese”. Le coltivazioni to riguarda gli OGM, ciò che mi colpì e sorgevano lungo le coste poiché era più mi fece rendere conto che andavamo di facile l’irrigazione e più veloci i tempi di male in peggio, fu il momento in cui un produzione, poi si estesero a tutto il ter- vicepresidente della commissione agri- cominciato a considerarmi ricercatore ritorio, finché le acque dolci, con i conti- cola della Camera dei deputati si mostrò dopo 10 anni di lavoro ed ogni giorno nui prelievi a profondità sempre maggio- fortemente contrario all’uso degli OGM. 7 cerco di raccogliere un dato personale ri, cominciarono a diventare salmastre. Terminata la discussione, andammo a per essere unico al mondo. Ciò ha causato la perdita di porosità del prendere un caffè e questo politico mi terreno: e così si sono sviluppati batte- chiese: “Scusi direttore ma cosa sono Le nostre interviste Dott. Magnifico, lei ha avuto modo di ri anaerobici che hanno favorito l’infe- questi OGM?” Dopo questa domanda mi relazionarsi con ricercatori di fama stazione delle piante. Questo aspetto fu soffermai a pensare al dramma della no- internazionale. Che effetto ha avuto completamente trascurato portando i no- stra nazione: la disinformazione! Per cui, sulla sua personalità? L’ha vissuto in stri terreni a diventare asfittici e, quindi, io in primis, mi sono impegnato a diffon- modo positivo? all’incapacità combattere la diffusione di dere la conoscenza scientifica, scrivendo La prima volta che mi sono svegliato in un parassita nei nostri campi, chiamato anche articoli per giornali come ‘’Il Sole California, non ci credevo. Sì, ero entu- “Verticillium Dahliae” che ha attaccato 24 Ore’’, chiarendo che gli OGM sono siasta. Nel mio primo giorno all’Univer- pesantemente le coltivazioni di carciofo una piccola parte della biotecnologia e sity of California ho conosciuto uno dei decretandone la fine sul territorio mole- un piccolo passo verso il futuro dell’in- più grandi nel mondo della scienza: il se, anche se ora si registra una ripresa. novazione agricola. biochimico Melvin Calvin, premio No- bel, noto per i suoi studi sulla fotosintesi. Lei ha assistito all’evoluzione dell’agri- Il colloquio con il dott. Magnifico ha E, in seguito, molti altri premi Nobel. La coltura molese, evidenziando il degra- portato alla luce molti aspetti poco co- conoscenza di questi grandi scienziati mi do a cui è andata incontro nel tempo. nosciuti della ricerca in campo agrono- ha spinto a non deludere mai le aspettati- Pensa che si possa fare qualcosa per mico, ma anche tanti aspetti pratici e ve di chi mi seguiva. salvare e rilanciare questa parte così di mercato, con molti risvolti di stretta importante della nostra economia? attualità. Allo stesso tempo, in maniera Lei ha parlato di Xylella dicendo che Purtroppo, sono pessimista poiché c’è appassionata e coinvolgente, Vitangelo non si sta affrontando il problema in poco capitale da investire e i costi di Magnifico ci ha consigliato di interessar- maniera corretta. Come si dovrebbe produzione sono tanto alti da non poter ci alla vita pubblica, di apprezzare la cul- procedere? essere coperti dai proventi. Nel periodo tura e di appassionarci all’arte (ricordan- Non esistono ancora dei trattamenti suf- in cui facevo il ricercatore ho analizzato doci la sua amicizia con il grande sculto- ficientemente efficaci da eliminarla, ma le acque che irrigavano le colture, cer- re molese Bruno Calvani). Ma anche di solo dei palliativi: sono utili solamente cando di avvertire i coltivatori del forte non lasciarci coinvolgere da notizie false all’inizio per evitare la diffusione del aumento della salinità dell’acqua e che diffuse dai media, sviluppando il nostro contagio. ciò avrebbe compromesso le coltivazio- senso critico e fidandoci solo della scien- La xylella sta peggiorando le condizioni ni: purtroppo, inascoltato. Insomma, gli za, impegnandoci nella vita lavorativa, della nostra agricoltura rendendola sem- agricoltori molesi non sono stati in gra- seguendo i nostri sogni. pre più vecchia e improduttiva. L’Italia do di salvaguardare le colture. È inoltre Grazie, dott. Magnifico! ha ricevuto molti fondi dalla Comunità molto importante il fatto che gli agri- Europea per rendere le coltivazioni più coltori non sono stati capaci di vendere efficienti e incrementare le produzioni: i loro prodotti e da ciò è derivato uno tuttavia, la nostra nazione ha perso la smantellamento della struttura commer- maggior parte di questi fondi. Nel frat- ciale con la perdita di mercati molto im- tempo, la Spagna si è attrezzata costruen- portanti. do degli impianti olivicoli modernissimi. Adesso produce il doppio dell’Italia, fa- cendo anche un ottimo olio. Siamo fuori Secondo lei, qual è il motivo principale mercato perché non abbiamo saputo co- della cattiva informazione dei cittadi- gliere le opportunità. ni sugli OMG, gli organismi genetica- mente modificati? Durante quale periodo era famoso il A mio parere, la cattiva informazione è carciofo a Mola? Per quali motivazio- dovuta alla facile influenza sull’opinione ni è scomparso? pubblica che hanno alcuni finti esperti, i La coltivazione del carciofo, a Mola, co- quali non hanno mai trattato questi argo- minciò all’inizio del ‘900 grazie ad una menti nel loro percorso di studio. Supplemento omaggio Città Nostra | Maggio 2017
Emigrati a confronto: ecco perché fuggiamo dal nostro paese nativo Abbiamo davvero trovato l’America? Un faccia a faccia tra dati e storie di chi ha viaggiato in cerca di fortuna. di Martina Avitto, Miriam Buonsante, Davide Carulli, Isabella Furio, 8 Rossana Innamorato, Antonio Lamanna, Cinzia Lepore - 3^C Il nostro sguardo sulla società Da sempre l’Italia è stata una terra di im- reciprocamente, lasciando una profonda no spinta ad emigrare? migrazione, la culla di differenti popoli impronta nelle loro coscienze. R: - La motivazione principale che mi che, dopo la caduta dell’Impero Roma- I molesi approdati a New York, nostal- ha spinta ad emigrare all’estero è stata no, si sono stabiliti nel nostro territorio gici della propria terra, hanno deciso la ristrettezza economica: eravamo una approfittando della mancanza di unità di creare una piccola Mola a Brooklyn, famiglia numerosa e avevamo bisogno che ha sempre caratterizzato il popolo dove annualmente si organizza la proces- di incrementare i nostri guadagni per riu- italiano. sione della Madonna Addolorata: parte scire a sbarcare il lunario. Tuttavia a partire dalla crisi economica dalla chiesa cattolica italiana più antica del XX secolo, ebbe inizio il processo del quartiere ed è accompagnata da una D: - Dove è emigrata? di emigrazione oltreoceano che andò banda musicale, seguita da una messa in R: - La mia meta di emigrazione pre- esaurendosi negli anni ’60 e che ha vi- lingua italiana. I festeggiamenti si con- scelta fin dal primo momento è stata il sto come protagonisti in particolar modo cludono con uno spettacolo pirotecnico. Canada. migliaia di molesi, i quali lasciavano la Anche la rinomata “Sagra del polpo” è propria terra d’origine per cercare for- stata replicata nella Grande Mela, orga- D: - Precisamente, in che anno ha deci- tuna altrove. Le mete più ambite furono nizzata in un ristorante italiano nel mese so di emigrare? gli Stati Uniti d’America; il Brasile e di Ottobre. Nell’immaginario collettivo R: - Ricordo perfettamente l’anno in cui l’Argentina nel Sudamerica: lo confer- popolare, l’America è idealizzata come ho preso la decisione di emigrare: era il ma la cospicua presenza di discendenti la patria del benessere. Infatti, anche nel 1965. di emigrati italiani (circa 65 milioni) che nostro linguaggio sono entrate a far parte attualmente vivono nelle terre che, per i alcune espressioni che si rifanno a questo D: - In seguito, in che anno ha deciso loro nonni, hanno rappresentato un nuo- modo di pensare. Aspettiamo tutti il fati- di tornare nella sua patria? E perché? vo inizio. dico arrivo dello ‘’zio dell’America’’ che R: - L’anno decisivo per il mio ritorno è Dapprima l’emigrazione ha riguardato i ci riempia di regali, oppure in particolari stato il 1973: sentivo molto forte la no- giovani lavoratori del sud, desiderosi di situazioni di opulenza, millantiamo di stalgia del nostro paese nativo. costruirsi un futuro più vantaggioso nei “aver trovato l’America”. Paesi che offrivano maggiori prospettive D: - Qual era il suo impiego in Cana- di vita rispetto al Meridione, in cui vi era Ecco una testimonianza di una signora da? l’impossibilità di migliorare la propria molese che insieme alla sua famiglia, R: - In Canada, lavoravo presso un’indu- condizione economica. In seguito diven- negli anni ‘60, ha deciso di lasciare il no- stria di tessuti. ne sempre più frequente il ricongiungi- stro paese per cercare fortuna in Canada. mento delle famiglie. D: - In che modo vi siete integrati? Ma perché si sceglieva di emigrare prin- D: - Quali sono stati i motivi che l’han- R: - Ci siamo inseriti abbastanza bene cipalmente in America? A questa doman- da è possibile dare molteplici risposte: anzitutto gli Stati Uniti erano nel pieno del loro sviluppo capitalistico; inoltre i costi delle navi per l’America erano infe- riori a quelli dei treni per il Nord Europa, per questo milioni di persone scelsero di attraversare l’Oceano. Negli anni si è verificato un vero e pro- prio incontro-scontro tra la cultura italia- na e quella americana, che non ha avuto effetti negativi come si potrebbe pensare, bensì ha prodotto un feedback positivo tra i due popoli che si sono influenzati Emigrati molesi a Brooklyn durante la Festa della Madonna Addolorata Supplemento omaggio Città Nostra | Maggio 2017
poiché eravamo in compagnia di altre riera professionale: l’emigrazione, come D: - Avete per caso intenzione di ritra- famiglie di origini italiane. decenni fa, ha per oggetto anche i lavo- sferirvi in Italia? ratori manuali. E così i nostri cervelli R: - Forse in futuro. Per il momento no di D: - Sono stati duri i primi tempi? prestano la loro intelligenza alla concor- certo, ritorneremo solo per vacanze e per R: - Sicuramente: non ero a mio agio in renza, ma anche la forza lavoro operaia fare visita alla nostra famiglia. una terra straniera e avevo molta nostal- scende incidendo sul PIL italiano, con gia della mia patria. punti significativi donati ad altre nazioni. D: - Quali sono le differenze tra il tuo La ragione che spinge le persone a emi- paese natale e il Belgio? D: - Ha notato differenze? grare è sempre la stessa: la costruzione R: - Innanzi a tutto la lingua, infatti il R: - Tralasciando le scontate differenze di un futuro per sé e per la sua futura francese non è una lingua diffusa come che riguardano la cultura dei due popo- famiglia. Secondo la consapevolezza l’inglese, il territorio è molto differente, li, quella maggiormente evidente era che collettiva, coloro che emigrano non pen- qui in Italia sono ancora presenti vaste il Canada offriva maggiori possibilità di sano di rientrare; non pensano neanche a zone verdi, al contrario in Belgio preval- 9 lavoro. costruirsi la casa in Italia, a prescindere gono paesaggi urbani; il tenore di vita dal grado di nostalgia che come ogni mi- è diverso, in Belgio i ritmi sono molto D: - Ha avvertito una marcata diffe- grante provano; sono molto realisti: han- veloci mentre in Italia si è un po’ più ri- Il nostro sguardo sulla società renza culturale? no molti dubbi che il nostro Paese possa lassati; la quantità di lavoro è diversa, in R: - Si, perché i canadesi risultavano es- riproporre loro condizioni di lavoro e di Italia ci sono pochi posti a tempo inde- sere molto più emancipati rispetto a noi vita dignitosa o soddisfacenti a breve o terminato mentre in Belgio c’è un’ampia italiani che avevamo una mentalità ob- medio termine. prospettiva lavorativa. soleta. Anche la nostra cittadina, Mola di Bari, D: - Ha avvertito una diversità cultu- Per un lungo tempo, gli italiani sono sta- è stata ed è soggetta a questi spostamen- rale? ti dei migranti; poi sono stati la nuova ti. Molti giovani molesi si sono trasferiti R: - Sì. Il clima che si respira nella due frontiera di popoli che cercano di sfug- all’estero, ritornando però spesso a visi- nazioni è molto diverso: in Italia c’è gire alla loro sorte tragica. Oggi siamo tare il loro luogo natale e la propria fa- un’atmosfera più calda ed accogliente, si di nuovo in fuga. Nel Bel Paese i tassi miglia. Abbiamo avuto la possibilità di dà molta più importanza al nucleo fami- di immigrazione si sono annullati rispet- intervistare un giovane molese trasfor- liare e anche le persone sono più aperte. to a quelli di emigrazione a partire dal matosi, con suo fratello, in un cittadino Al contrario, in Belgio c’è una situazione 2007, con l’avvento di una nuova crisi cosmopolita. più fredda, anche la differenza nella lin- economica. In termini di insediamento gua non ci ha aiutato a rompere il ghiac- nei paesi d’arrivo, la nuova emigrazione, D: - Quali sono i motivi che l’hanno cio, alla conoscenza della lingua è segui- pur con livelli culturali e di competenze spinta a lasciare la sua terra? ta finalmente un’integrazione completa, molto più elevate, torna ad assomigliare R: - Ci sono vari motivi che mi hanno al passaggio di un anno e mezzo. a quella di fine ‘800 e inizi ’900. I luoghi spinto a prendere una decisione del ge- in cui approdano i nostri nuovi “fuggia- nere, per esempio: la crisi economica che Dopo aver approfondito questo tema schi” sono sempre gli USA, anche se ora affliggeva la nostra nazione, la sua situa- possiamo dunque dedurre che la ragione è molto più forte l’emigrazione nei Paesi zione politica e la mancanza di lavoro. principale che ha sempre spinto gli italia- europei: grazie al trattato di Schengen le ni ad emigrare, è stata la mancanza di in- frontiere dei paesi aderenti all’UE sono D: - Dove è emigrato? teresse da parte dello Stato nei confronti aperte, ed è più facile trasferirvisi. Risul- R: - Sono emigrato con mio fratello in delle classi più bisognose durante le crisi ta inoltre che i nuovi Paesi dove gli ita- Belgio, più precisamente io a Braine- economiche che hanno afflitto l’Italia. Ci liani si spostano facciano anche parte del L’Alleaud e lui a Genval. sarà un futuro nel Bel Paese per le nuove continente asiatico: qui infatti i costi di generazioni di italiani? O saremo anche trasferimento e di apertura di un’impresa D: - In che anno siete emigrati? noi costretti ad emigrare per realizzare le sono più bassi. R: - Siamo partiti nell’estate del 2013. nostre aspirazioni e i nostri sogni? I tassi di emigrazione aumentano ogni anno sempre di più: risulta che gli italiani iscritti all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) sono 4.811.163, Il libro di pari al 7,9% dei residenti in Italia (secon- Giovanni Ricciardelli e Andrea G. Laterza do dati Istat al giugno 2016). Le regioni italiane del Sud sono in testa a queste “fughe”: in particolare, la nostra Mola di Bari regione, la Puglia, ha subìto 336.607 tra- Dagli inizi del Novecento sferimenti, l’8.2% della popolazione re- sidente nella regione. al Secondo Dopoguerra La fascia d’età interessata da questi mo- re rie In ve n di ta nel le lib vimenti migratori è quella che va dai 18 ai 34 anni. La novità è che ora le persone ol a spinte al trasferimento non sono soltanto e nel le edic ole di M laureati o diplomati in cerca di una car- Supplemento omaggio Città Nostra | Maggio 2017
Parlano i giovani Che fatica la vita da figli Il rapporto genitori-figli è al giorno d’oggi un argomento fortemente dibattuto poiché l’età adolescenziale è il periodo più problematico nella vita degli individui. Molti si limitano alla critica delle nuove generazioni: ma chi c’è dall’altro lato della medaglia? Cosa ne pensano i figli? 10 di Rebecca Bowen, Daniela De Biase, Sara Deliso, Lorenzo Liegi, Romina Santoro - 3^ D Il nostro sguardo sulla società Effettuando un campionamento dopo comporta una forte attenzione nei miei “Con mia madre ho un rapporto quasi aver selezionato dei ragazzi dai 15 ai 17 confronti.” di amicizia: scherziamo spesso ed è ab- anni, con diverse situazioni familiari, ab- “Sono attenti, interessati, a tratti un po’ bastanza gentile con me. Mio padre è biamo notato che la maggior parte degli troppo protettivi. Mia madre è più atten- un po’ autoritario e questa cosa mi dà adolescenti da noi intervistati, ritiene che ta nella sfera scolastica perché vorrebbe un fastidio enorme, quindi non andiamo l’atteggiamento dei loro genitori sia ab- che completassi il percorso di studi che molto d’accordo.” bastanza bilanciato: lei non ha potuto completare.” “Non ho molta libertà, sono protettivi. È stato facile notare che i giovani pro- “I miei genitori si fidano molto poiché Non sono i genitori che tutti vorrebbero. venienti da un ambiente familiare equi- non me ne approfitto. Faccio ciò che vo- Tengono molto al fatto che continui gli librato sostengono che le famiglie mo- glio ma nei limiti”. studi poiché loro non hanno potuto por- derne lasciano un’eccessiva libertà ai “Penso che i miei genitori abbiano un tarli a termine.” propri figli; mentre quelli provenienti da comportamento adeguato nei miei con- ambienti in cui prevale la severità consi- fronti: riescono a pormi dei limiti che Tuttavia ci sono casi in cui i genitori derano che la libertà lasciata agli adole- comprendo e a non farmi mancare la non vengono visti con un’autorevolezza scenti sia giusta. libertà.” unitaria, ma come enti distinti. Questo Abbiamo inoltre domandato cosa vor- a causa di una separazione in atto o già rebbero cambiare nel rapporto genitori- D’altra parte troviamo famiglie in cui avvenuta: figli: è emerso che la maggior parte dei viene data più permissività e altre in cui giovani sostiene che il dialogo sia fonda- ne viene data sempre meno, ma non si “Mia madre vuole il meglio per me, fa mentale. Invece coloro che provengono transige in ambito scolastico: di tutto per far sì che io stia bene. Mio da famiglie più “aperte”, preferiscono padre tralascia molte cose, è poco re- che ci siano meno domande: un ecces- “Mio padre è molto permissivo però sponsabile e non molto presente nella sivo interessamento alla loro sfera per- vuole che vada bene a scuola e questo mia vita.” sonale viene percepito come stressante. Supplemento omaggio Città Nostra | Maggio 2017
I significati antropologici e psicologici del cibo Il cibo come non l’hai mai visto Alla scoperta dell’origine storica e culturale dei modelli alimentari che hanno caratterizzato sino ad ora la nostra cultura. Un’analisi della prospettiva psicologica ed artistica del cibo. di Clara Chiarappa, Giuseppe Conenna, Pierangela Linsalata, 11 Fabiana Mannella, Annamaria Morelli, Marica Notarnicola, Josephine Pellegrini, Francesca Pinto, Linda Romito - 3^D Il nostro sguardo sulla società Il cibo, oltre ad essere un im- da dove veniamo, come viviamo portante fattore utile per la e pensiamo. Il cibo, infatti, può sussistenza, svolge un ruolo di manifestare e creare distinzioni di espressione e riproduzione del genere, indicare lo status sociale, sistema sociale. esprimere i valori culturali e la re- È importante per sottolineare le ligione di appartenenza. differenze tra gruppi, culture, Mangiare e bere rappresentano strati sociali e serve a rafforzare anche un’esperienza psicologica l’identità di gruppo, a separare che corrisponde all’appagamento e distinguere il “noi” dagli altri. di un desiderio. Gli studiosi delle scienze sociali L’obesità, ad esempio, è una sin- hanno iniziato solo in tempi re- drome non solo collegata a fattori lativamente recenti ad occuparsi organici, ma anche, a fattori di dei fenomeni culturali legati alle origine psicologica o psico-socia- pratiche alimentari. Quali sono le. Il cibo, infatti, può diventare le motivazioni principali che una sostanza da cui dipendere hanno portato a tralasciare que- psicologicamente e può essere sti argomenti? vissuto come rifugio, sostanza Gli esperti hanno trascurato analgesica contro le sofferenze questo aspetto poiché ritenuto o contro situazioni di disagio e appartenente alla quotidianità e conflitto. non meritevole di una partico- Un altro disturbo determinato da lare analisi. Il cibo, inoltre, era condizioni di disagio psicologico collegato al ruolo della donna, ed emotivo è l’anoressia. Essa è associata ad uno status inferiore considerata come una difesa che rispetto a quello dell’uomo. A Un dipinto di Arcimboldo: l’Imperatore Rodolfo II in veste di Vertumno (1591) il soggetto mette in atto nei con- causa di questa subordinazione, fronti di vissuti dolorosi, carenze i ricercatori hanno preferito trattare argo- consumo del cibo nelle diverse culture, affettive, delusioni in campo lavorativo, menti di dominio maschile quali l’eco- alla loro storia e, in particolare, ai signi- scolastico, sociale o dalla scarsa adesio- nomia e la politica. ficati socioculturali a loro sottesi. ne del nucleo familiare. Il soggetto si Con il passare del tempo, il cibo è diven- Il primo aspetto che mette in risalto il le- sente incapace di controllare la propria tato oggetto di studio in diversi ambiti game tra alimentazione e cultura è la di- vita e sembra in grado di poter affermare come l’antropologia e la psicologia, ma stinzione tra ciò che è commestibile e ciò la propria volontà solo attraverso il con- è stato anche protagonista di numerose che non lo è. Secondo Claude Fischler, trollo esercitato sul cibo. rappresentazioni artistiche. una delle particolarità della relazione de- Il cibo è stato, anche, uno dei temi più ri- È nata, quindi, una branca dell’antropo- gli esseri umani con il cibo è il cosiddetto correnti nell’arte. Quasi tutti i pittori più logia: l’antropologia alimentare. Di cosa “pensiero classificatorio”. Ogni cultura celebri hanno affrontato questo soggetto si occupa questa particolare scienza? sceglie all’interno di una vasta gamma di unendo l’alimentazione ai concetti della Essa studia le interazioni tra gli uomini e prodotti una quantità più o meno elevata vita sociale e religiosa: tradimento, mor- i loro cibi col fine di descrivere i sistemi destinata a diventare commestibile per te e fede nella resurrezione. alimentari nelle diverse culture (Giovan- tale cultura. Per questo motivo adoriamo Tra questi possiamo ricordare «L’ultima ni Ballarini, 2001). la pizza o uno spaghetto con le vongole cena» di Leonardo Da Vinci e la rappre- Gli antropologi impegnati in questo set- a scapito della cucina anglosassone e ci sentazione di Giuseppe Arcimboldo: il tore dedicano anima, corpo e «stomaco» viene la nausea al solo pensiero di man- famoso volto realizzato con frutta e ver- nello studio dei processi culturali con- giare rane fritte. dure. nessi alla produzione, preparazione e Attraverso il cibo esprimiamo chi siamo, n Supplemento omaggio Città Nostra | Maggio 2017
Pessime condizioni nelle carceri, ma il peggio viene dopo “Come esci non sei nessuno” Le classi del Liceo Economico Sociale hanno incontrato gli avvocati penalisti delle Camere Penali di Bari per far luce sulla situazione nelle carceri italiane. La speranza è nella rieducazione al lavoro. 12 di Rebecca Bowen, Daniela De Biase, Sara Deliso, Lorenzo Liegi, Romina Santoro - 3^ D Il nostro sguardo sulla società Lunedi 20 Marzo 2017 le classi 2° e 3° di diritti per gli ex carcerati: coloro che Infatti, depressione e ansia sono la mani- D del LES (Liceo Economico Sociale) hanno precedenti penali hanno difficoltà festazione di malesseri più diffusi. Molte hanno partecipato ad un incontro con gli a trovare lavoro per mancanza di soste- carceri però si stanno adoperando per far avvocati penalisti Domenico Diciaula e gno da parte dello stato e della società. sì che il rientro del detenuto nella collet- Angelo Gentile nell’ambito di un proget- “Come esci non sei nessuno”, è questa tività sia meno traumatico. to di educazione alla legalità. Dal dibatti- l’affermazione di un detenuto e la pro- Un esempio è il carcere di Rebibbia, che to è emersa una situazione di reale emer- spettiva dei carcerati sul loro futuro. ha coinvolto prigionieri della sezione di genza per ciò che concerne la condizione Il carcere non punta quindi alla riedu- alta sicurezza nello svolgimento di uno di vita dei carcerati. cazione degli individui, ma, proprio per spettacolo teatrale. Infatti, nel 2012, a Il problema principale è il sovraffolla- l’insufficienza di interventi adeguati, Rebibbia, è stato girato il film “Cesare mento a cui consegue la scarsa igiene. porta all’ incattivirsi degli stessi (almeno non deve morire”, diretto da Paolo e Vit- Nel 2016 il sovraffollamento ha raggiun- 80% dei detenuti, una volta fuori, com- torio Taviani, che ha vinto l’Orso d’oro to il 108%, ovvero 3950 persone sono ri- mette altri reati). al Festival di Berlino 2012, permettendo maste senza un posto letto. Registriamo Possiamo ricondurre l’aumento dei sui- ad alcuni protagonisti di trovare lavoro comunque un miglioramento rispetto al cidi e i casi di autolesionismo al fatto che in ambito teatrale, una volta usciti dal 2014: per ogni 100 posti letto erano pre- non ci siano delle vere attività che pun- carcere. senti circa 110 detenuti, invece nei primi tino al reinserimento dell’individuo nella Questo dimostra che la rieducazione non mesi del 2017 sono diminuiti di cinque comunità. I pregiudizi che gli ex detenuti è una realtà astratta ma qualcosa di rea- reclusi. devono subire portano ad un’estraniazio- le, tangibile se solo messa in atto con le Un’altra questione emersa è il deficit ne dall’ambiente in cui si trovano. giuste misure. Legalizziamoci Nell’ambito del progetto di educazione alla legalità, gli avvocati penalisti D. Di Ciaula e A. Gentile, rappre- sentanti della Camera penale di Bari, hanno incontrato gli studenti del LES di Mola di Bari. di Alessia Brunetti, Rosita Cristino, Martina Greco, Erica Lestingi, Martina Palazzo, Chiara Parente, Mariagrazia Picciariello, Francesca Ragone, Sharin Taiariol - 3^ D Su invito della Dirigente scolastica, e articoli, gli avvocati hanno avuto l’oc- tro è risultato altamente educativo, con per il tramite della prof.ssa Macinagros- casione per parlare delle loro esperienze un forte coinvolgimento degli studenti: sa, il 20 marzo si è tenuto un interes- professionali. Successivamente hanno anche coloro che in un primo momento sante incontro con i legali Di Ciaula e proposto la visione di un documentario risultavano scettici, hanno progressiva- Gentile. All’incontro hanno partecipato sulle condizioni di vita nelle carceri. In mente abbandonato l’atteggiamento ini- le classi seconda e terza dell’Indirizzo seguito gli alunni hanno commentato ziale partecipando con grande interesse. Economico Sociale, in cui il diritto è interagendo e discutendo con gli avvo- Si auspica che l’Istituto promuova altre una delle principali materie di studio. cati. Gli studenti hanno avuto l’oppor- iniziative simili: fondamentali per sen- La discussione si è aperta con l’anali- tunità di indossare la toga per compren- sibilizzare e formare i giovani, facendo si degli art. 13, 24, 25 ,27 e 111 della dere il peso sia morale che fisico della prendere coscienza dei diritti umani e Costituzione Italiana. Attraverso tali difesa della persona imputata. L’incon- del valore della legalità. Supplemento omaggio Città Nostra | Maggio 2017
A spasso tra le consuetudini del nostro paese Mola tra cultura e tradizione Le ragazze del Polivalente “Majorana-Da Vinci”, durante il progetto di alternanza scuola-lavoro, hanno voluto omaggiare le antiche usanze del nostro paese, analizzando vari aspetti della quotidianità. di Maria Teresa Deserio, Giorgia Dipierro, 13 Nicole Lombardo, Caterina Vasto - 3^ C Il nostro sguardo sulla società Mola di Bari, una cittadina distante 20 sempre a base di cime di rape, bietole o km dal capoluogo della Puglia, nell’arco cicorie. Un’altra festività caratterizzata di qualche anno, è diventata una meta tu- da pranzi tipici è la Pasqua, durante la ristica grazie al suo ricco patrimonio cul- quale si mangia l’agnello al forno o alla turale legato alle tante tradizioni storiche brace, preceduto, nel giorno del venerdì che la caratterizzano. santo, dalla preparazione del calzone (u’ Ma l’elemento principale che costitui- scalciaune), una specialità gastronomica sce la vera essenza del nostro paese è il molese, con diverse farciture racchiuse mare. Infatti, l’economia molese è basa- in un involucro di pasta non lievitata. ta sulla pesca, non a caso è presente un Nella tradizione, il calzone contempla importante mercato ittico, noto ai cittadi- Il falò di San Giuseppe presso la Chiesa del il ripieno di olive, cipolle, pomodoro e Sacro Cuore ni molesi come “piazza del pesce”, pre- filetti di acciughe sott’olio. sente solo in pochi paesi della provincia creta la contrada vincitrice. A prendere Noi abitanti di Mola siamo abituati a di Bari. È qui che i paesani sono soliti parte ai giochi sono le contrade: Terra, vivere queste tradizioni con un grande comprare il pesce utilizzato in cucina Stella, Fuoco, Drago, Giglio e Noria. entusiasmo, per il forte legame con la per la creazione di piatti come il risot- I rappresentanti delle contrade accompa- nostra cultura. Tuttavia, negli ultimi tem- to ai frutti di mare, le cozze ripiene o gnano le processioni che si tengono ogni pi alcune di queste usanze vengono tra- gratinate, il pesce azzurro, le alici sotto anno nel nostro paese come la Madonna scurate, sia per il poco interesse mostrato sale, mangiate, secondo la tradizione, il d’Altomare, protettrice dei marinai mo- dalle amministrazioni comunali, sia per giorno di San Giuseppe con pangrattato lesi. Durante questa processione la statua la disaffezione delle nuove generazioni. e una pasta speciale chiamata “laghene”. della Vergine viene innalzata sul ponte di Per fortuna, molti ragazzi molesi si la- Proprio in questo giorno è consuetudine un peschereccio della flotta molese, che sciano trasportare dalla voglia di essere creare grandi falò - dando fuoco a cataste funge da guida al resto delle barche, in un partecipi all’organizzazione delle attivi- di legno facili da trovare nelle periferie -, variopinto corteo marinaro lungo la costa tà del proprio paese, come, ad esempio, fermandosi intorno ad essi, osservandoli, del nostro territorio. Le contrade accom- la preparazione dei giochi del “Palio dei e mangiando i dolci tipici della festa: le pagnano anche la processione della Ma- Capatosta”, oppure delle attività che si zeppole e le pettole. donna Addolorata, patrona del nostro tengono ogni anno in memoria di Vin- I falò vengono allestiti nelle varie con- paese. In occasione di questa festività, cenzo Fontana (“Eternamente”) presso trade di Mola, conosciute per la parteci- che si tiene tutti gli anni nella seconda do- la parrocchia del Sacro Cuore. L’auspi- pazione alla competizione estiva de “Il menica del mese di settembre, rientrano cio è che tutta la cittadinanza partecipi Palio dei Capatosta”, definito tale per la molti cittadini molesi emigrati in Ameri- attivamente alla realizzazione dei diversi tenacia che accomuna i cittadini molesi. ca, per non dimenticare le loro radici. progetti che si propongono di mantenere Il Palio prevede lo svolgimento di varie Gli italo-americani accompagnano la vivo il patrimonio culturale di Mola. prove e sfide alla fine delle quali si de- processione oltre che con la bandiera ita- liana, anche con quella a stelle e strisce. Durante queste festività i molesi sono so- liti pranzare con abbondanza, senza porsi limiti in cucina. Difatti, le donne molesi hanno l’abitudine di preparare pasti ge- nerosi che generalmente comprendono il tanto amato “ragù”, accompagnato dalla focaccia fatta in casa. Anche qui inter- vengono le antiche consuetudini secondo le quali, dopo il ricco pranzo festivo, il giorno dopo bisogna “mantenersi legge- La Madonna d’Altomare ri”, mangiando un piatto di verdure quasi Processione della Madonna Addolorata Supplemento omaggio Città Nostra | Maggio 2017
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