Newsn 13 - Istituto Clinico Città Studi Milano
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Trimestrale informativo dell’Istituto Clinico Città Studi News n°13 Covid 19: le origini della malattia A metà gennaio del 2021 abbiamo vaccinato tutti i e l’impegno della nostra nostri operatori, sanitari e non, che a diverso titolo entrano in contatto con i pazienti ricoverati o ambu- Organizzazione latoriali. Sono circa 900 persone che hanno ricevuto la prima dose, dopo tre settimane sarà iniettato loro il richiamo. Il nostro hub di riferimento è l’ospedale Intervista al Professor Pasquale Ferrante Direttore Sacco Fatebenefratelli che ci ha fornito 460 dosi alla Scientifico e Sanitario dell’Istituto Clinico Città Studi settimana per vaccinare i nostri operatori. Su richie- sta della Regione Lombardia abbiamo messo a punto Professore, l’anno che si è appena concluso ha vi- un piano caratterizzato da diversi livelli di gravità per sto ICCS in prima fila anche per la cura ai malati di essere pronti nel caso la pandemia riprenda quota COVID. Un’esperienza che ha messo a dura prova pesantemente. Questo piano prevede che anche il l’organizzazione dell’ospedale e ha evidenziato la nostro ospedale predisponga dei letti di terapia in- grande professionalità di medici e paramedici. Ora tensiva qualora si verifichino condizioni d’emergenza. come va? Oltre ciò, abbiamo distaccato cinque nostri infermieri Sicuramente meglio anche perché, grazie all’Ospedale Fiera Milano, dove vi sono solo pazienti all’esperienza condotta nel corso della prima ondata in terapia intensiva. Grazie alla proficua collabora- dell’epidemia, abbiamo potuto organizzarci meglio. zione con gli enti preposti della Regione, oggi il nostro Oggi abbiamo ancora ricoverati pazienti COVID, ma il trend della malattia, seppur costante, non crea si- tuazioni tumultuose e drammatiche come nella scor- sa primavera. La progressione della malattia o la sua regressione potrà dipendere dalle prescrizioni e dal rispetto dei lockdown e delle misure di prevenzione e dallo sviluppo della campagna di vaccinazione. Oggi il nostro ospedale può contare su una sola area di circa 40 letti destinata a pazienti COVID e i nostri degenti vengono curati secondo le più efficaci indica- zioni messe a punto dopo la prima pesante tornata di contagi. Non sappiamo come si evolverà la situazione nei prossimi mesi, ma sicuramente assisteremo ad una costante presenza dei malati COVID. Dobbiamo tenere conto di questa tendenza. Quanto le vaccinazioni potranno prima arginare e poi risolvere questa emergenza? 1
ospedale è in grado di rispondere in modo rapido ed efficiente, dalla prevenzione con i tamponi molecolari La gestione del miope elevato alla degenza e cura, all’emergenza COVID. Intervista al dottor Paolo Chelazzi Responsabile Unità Operativa Oculistica dell’Istituto Clinico Città Studi Lei è un eminente virologo, Professore all’Università degli Studi di Milano. In questa sua veste le chie- L’Istituto Clinico Città Studi non è solo un ospedale diamo se eventi straordinari legati all’ambiente quali per il ricovero e la cura dei pazienti afflitti da diverse lo scongelamento dei ghiacciai, la deforestazione, patologie ma è anche, grazie a diverse iniziative dei l’inquinamento potranno essere i contenitori per nuove medici che vi lavorano, un volano di azioni formative pandemie dedicate alle varie specializzazioni. Va detto che con la diffusione del vaccino dovremmo essere messi sufficientemente al riparo da recru- In questo ambito, recentemente, il dottor Paolo descenze epidemiche. Il virus non scomparirà com- Chelazzi, Responsabile dell’Unità Operativa di pletamente ma continuerà ad accompagnarci, seppur Oculistica, ha organizzato il webinar “Coast to coast: in una situazione sotto controllo, e probabilmente gestione del miope elevato dalla cornea alla retina”. l’infezione sarà derubricata ad influenza. Esiste poi Questi incontri hanno lo scopo di aggiornare, attra- la possibilità che il virus vada incontro a mutazioni. verso il confronto delle diverse esperienze, i profes- Allo stato le segnalazioni di mutazione osservate in sionisti dell’oftalmologia. Da questa sessione che ha diverse parti del mondo non hanno messo in discus- raccolto un gran numero di adesioni, con trecento sione la validità del vaccino che anche in questi casi medici iscritti, sono emerse indicazioni interessanti continua ad essere efficace. anche per i pazienti, in particolare per coloro che soffrono di miopia. Venendo agli aspetti ambientali, non ci sono dubbi sul fatto che alcune specie di pipistrelli siano il serbatoio Dottor Chelazzi la forte partecipazione di medici a dell’infezione. I pipistrelli condividono con noi e con tutti gli altri mammiferi un comune patrimonio ge- questo incontro è la dimostrazione dell’interesse per i netico ma essendo in grado di volare il loro organismo temi trattati. Quali argomenti sono stati esposti? richiede un grande consumo energetico. Per questo Abbiamo approfondito, attraverso le esperienze dei motivo i pipistrelli hanno avuto una deriva genetica e colleghi, tutti gli aspetti di una patologia grave, la osservandoli ci si è resi conto che sono diventati un miopia severa o degenerativa che colpisce le strut- formidabile serbatoio di virus che possono essere ture dell’occhio a 360°, dalla cornea al cristallino, alla trasmessi all’uomo. L’idea di superiorità e retina. Alla luce di queste evidenze abbiamo analiz- dell’isolamento degli essere umani dalla natura del zato le nuove possibilità diagnostiche e le opportunità nostro pianeta si può ritenere superata. In molte aree terapeutiche per questo tipo di patologia. geografiche, una volta isolate ed ora grazie alla glo- balizzazione frequentate dagli essere umani, ci sono Quando si può definire una miopia severa o degenera- numerosi virus che ci possono contagiare e uccidere tiva? se entriamo in contatto con loro. Nel 1976 abbiamo Stiamo parlando di pazienti con 10/15 diottrie di mio- conosciuto il virus Ebola. In quel periodo gruppi di in- pia che non hanno solo un problema di correzione dividui penetrarono in profondità nelle foreste dello della vista, ma che sono investiti da un’importante Zaire e lì sono venuti in contatto con pipistrelli porta- malattia dell’occhio. tori di Ebola, si infettarono e contrassero la grave feb- bre emorragica ad alta letalità. Quindi si può ritenere Quali sono i motivi che conducono all’insorgenza della che una scarsa attenzione agli equilibri naturali del miopia grave? nostro pianeta continuerà ad essere un importante Si tratta di una predisposizione genetica del paziente. fattore di rischio per il diffondersi di nuove infezioni e Osserviamo in questo caso una miopia che non si fer- malattie da virus. ma mai, quando normalmente tra i venti e i trent’anni questa riduzione della vista tende a bloccarsi fino a divenire lieve o moderata. La miopia è prodotta, in termini generali, dall’allungamento dell’occhio. Nel caso della patologia severa o degenerativa l’occhio continua ad allungarsi per tutta la vita. Come si cura questa malattia? Professor Pasquale Ferrante Per quanto riguarda la correzione visiva esistono Direttore Scientifico e Sanitario delle tecniche chirurgiche che utilizzano il laser con ICCS interventi che qualche anno fa erano impensabili. 2
Si correggevano così solo le miopie lievi e moderate e denziate nuove opportunità di cura? quelle severe non venivano nemmeno prese in con- Sì, si è ribadito che anche i miopi elevati, quando su- siderazione e le persone affette dalla miopia severa biscono l’intervento di cataratta, possono decidere di erano costrette ad inforcare occhiali con vetri tal- farsi impiantare un cristallino artificiale che corregge mente spessi da essere paragonati ad un “fondo di il difetto visivo. La cataratta è l’opacizzazione del cri- bottiglia”. Ora le tecniche chirurgiche con il laser stallino. Normalmente il cristallino viene sostituito permettono correzioni molto significative. Questo con un altro trasparente. Oggi lo possiamo sostituire per quanto riguarda il difetto visivo. Per ciò che con- sempre con un altro trasparente, ma che corregge cerne invece le malattie retiniche, come dicevamo la la vista utilizzando lenti multifocali. Il paziente dopo miopia severa coinvolge l’occhio nella sua totalità, si l’intervento non dovrà più usare occhiali o lenti a con- può intervenire in due modi o iniettando dei farmaci tatto. Vi sono poi delle lenti molto sofisticate che pos- intraoculari (in caso di maculopatia), oppure chirur- sono essere impiantate su soggetti che presentano gicamente. trenta diottrie di miopia non correggibile con lenti od occhiali. In questo ambito la ricerca e le successive L’intervento chirurgico è complesso? applicazioni hanno fatto passi da gigante negli ultimi Sì molto, perché si deve intervenire su un occhio al- anni e di questi progressi abbiamo registrato i risul- lungato quindi su tessuti molto sottili e ciò rende tec- tati anche nel nostro incontro. nicamente tutto più complicato. Questo periodo connotato dalla pandemia ha avuto ri- Nel nostro ospedale vengono realizzati questi inter- flessi sulla sua attività? venti? Non sostanziali anche se la paura di recarsi in o- Occupandomi della chirurgia della retina, intervengo spedale per il timore di contrarre il virus può indurre normalmente su questi pazienti con risultati molto diverse persone a sottovalutare gravi problemi agli positivi. occhi come un distacco della retina, evenienza gravis- sima. Osservando i criteri prudenziali evidenziati Oltre ciò quali altri temi sono stati trattati nel conve- dalle autorità sanitarie non si devono sottovalutare i gno? problemi alla vista e quindi chiedere di essere visitati Vorrei sottolineare che il tema centrale di questo onde evitare di acuire patologie che poi sarebbero di incontro è stato la presentazione di una nuova sta- difficile cura. diazione (valutazione dello stadio di evoluzione e di diffusione raggiunto da un processo tumorale) delle maculopatie miopiche trattive. Un gruppo di oculisti, capitanati dalla dottoressa Barbara Parolini, ha il- lustrato uno studio recentemente pubblicato su una prestigiosa rivista di oculistica dedicato alla stadia- zione in questo ambito. Ed è stato questo un impor- tante contributo scientifico offerto dal nostro incontro. Abbiamo parlato sino ad ora di patologie molto gravi, Dr. Paolo Chelazzi ma per i pazienti afflitti da difetti visivi normali, per Responsabile Unità Operativa esempio la cataratta o una forte miopia, sono state evi- Oculistica ICCS 3
Melograno Il frutto del melograno, la melagrana, ricco di vita- Prima di mangiarne in grandi quantità, è bene ricor- mina C e fenoli dalla forte azione antiossidante dare che alcuni individui possono essere allergici ad alcuni dei numerosi principi attivi contenuti nei frutti Il melograno e il suo frutto sono originari della Cina, del melograno. Alcuni di questi poi, possono intera- conosciuti e apprezzati fin dall’antichità. Per questo gire con i farmaci inibendone l’azione. nel corso degli anni sono nate diverse leggende intor- no all’albero e ai suoi frutti, tutte legate alla fertilità e all’abbondanza di cui il melograno è simbolo. Il frutto del melograno spicca soprattutto per le sue qualità antiossidanti, essendo ricco di vitamina C e di numerosi fenoli attivi contro i radicali liberi. Alleato di intestino, cuore, sangue, cartilagini e nella prevenzione dei tumori e lotta ai problemi legati alla menopausa e all’andropausa. Caratteristico della melagrana è l’acido punico, una sostanza sorprendente per combattere le sindromi metaboliche nell’uomo. L’acido punico, un composto bioattivo dell’olio di semi di melograno, ha guadagna- to ampia attenzione per il suo potenziale terapeutico. Indirizzo Redazione: Via Montebello 27, 20121, Milano Direttore Responsabile: Claudio Rossetti, email: crossetti@echocom.it Anno di pubblicazione e periodicità: Anno 4, numero 13, trimestrale Progetto grafico: www.beestudio.net Stampa: Villa Italo Tipolitografia S.r.l., Via Giancarlo Puecher, 5, 23844 Sirone LC Numero di registrazione: Autorizzazione Tribunale di Milano n. 243 del 26/07/2017 Istituto Clinico Città Studi S.p.A. Via Jommelli, 17 - 20131 Milano www.ic-cittastudi.it TELEFONI/E-MAIL UTILI Email: Telefoni Centralino Ufficio Relazioni con il Pubblico Informazioni 02 2393 1 02 2393 6072 info@ic-cittastudi.it Prenotazioni Ambulatoriali SSN Ufficio Relazioni con il Pubblico Accettazione Ambulatoriale 02 2393 3011 urp@ic-cittastudi.it e consegna referti Prestazioni a pagamento Ufficio Comunicazione Via Jommelli, 2 02 2393 2041 ufficio.comunicazione@ic-cittastudi.it 02 2393 2501 Disdetta prenotazioni ambulatoriali Prenotazioni Ambulatoriali 02 2393 2211 prenotazioni@ic-cittastudi.it Pronto Soccorso Ufficio Ricoveri SSN Prenotazione Ricoveri Via Jommelli, 13 02 2393 4003 ricoveri@ic-cittastudi.it 02 2393 3030 Ufficio Ricoveri Solventi Direzione Sanitaria 02 2393 - 4520 - 4231 direzione.sanitaria@ic-cittastudi.it Direzione Sanitaria 02 2393 2222 Prenotazione di visite ed esami Direzione Generale ambulatoriali (CUP) 02 2393 4052 Con il SSN FAX Poliambulatorio 02 2393 3011 02 2393 4229 FAX Direzione Sanitaria A pagamento 02 2393 4210 02 2393 2041 FAX Direzione Generale 02 2393 4124 4
Puoi anche leggere