Inaugurata la centrale elettrica a biomasse Actelios di Rende

Pagina creata da Gabriele Marini
 
CONTINUA A LEGGERE
Comunicato Stampa
Inaugurata la centrale elettrica a biomasse Actelios di Rende
L’impianto del Gruppo Falck avvicina il Paese agli obiettivi del Protocollo di Kyoto

Rende, 26 maggio 2003
La centrale elettrica a biomasse di Actelios a Rende, tra i pochi impianti di questo tipo in Italia, produce energia dai resi-
dui di lavorazione del legno, risorse della foresta della Sila, sansa esausta proveniente dal trattamento delle olive dopo l’e-
strazione dell’olio.

Actelios, aggiunge così una nuova tessera al suo mosaico di impianti basati sulla produzione di energia da fonti rinnova-
bili, che contribuisce allo sforzo del nostro Paese per la riduzione delle emissioni di CO2. L’Italia fa così un altro passo verso
gli obiettivi dettati dalle direttive dell’Unione Europea per raggiungere gli standard stabiliti con il protocollo di Kyoto.

L’impianto, costruito e gestito da Actelios, società quotata del Gruppo Falck, produce mediamente 13.3 MWh/h di energia
elettrica, di cui 12 vengono interamente ceduti al gestore della rete di trasmissione nazionale (GRTN).

Il Presidente del Gruppo Falck, Alberto Falck, ha affermato: “Oggi il Gruppo sta sviluppando impianti per l’utilizzo delle
fonti rinnovabili sia per un maggior risparmio energetico sia per una più rigorosa tutela ambientale e salvaguardia del ter-
ritorio. Anche la centrale elettrica di Rende risponde a questi principi ispiratori che confermano il valore di un Gruppo indu-
striale che ha fatto la storia del nostro Paese”.
“Inoltre - ha precisato Alberto Falck - il reale potenziale nell’uso delle fonti rinnovabili non è ancora pienamente realizza-
to. All’avanguardia nell’uso delle biomasse come fonte energetica sono i Paesi del Centro e Nord-Europa (Francia, Austria
e Svezia); l’Italia, invece, con solo il 2% del proprio fabbisogno coperto da energia elettrica da biomasse rappre-
senta uno dei Paesi in cui questa risorsa è ad oggi meno utilizzata. Si calcola infatti che la disponibilità delle biomasse in
Italia sia pari a circa 67 milioni di tonnellate equivalenti a 27 Mtep di cui solo il 10-15% è utilizzato”.

L’Amministratore Delegato di Actelios, Salvatore Giammusso, ha poi aggiunto: “Con riferimento alla strategia di
Actelios, il nostro obiettivo è proprio il consolidamento della leadership nella produzione di energia da fonti rinnovabili - in
particolare rifiuti, biomasse - attraverso lo sviluppo di nuove iniziative, acquisizioni e partnership qualificate. Il posiziona-
mento di Actelios vuole rispondere ad un obiettivo molto ambizioso: quello di contribuire a far fronte al bisogno di energia
rinnovabile del nostro Paese”.

Per informazioni:
Direzione Comunicazione Gruppo Falck • Beatrice Plateo - 335.7791753 • Chiara Valenti – 02.2433.2360 • e-mail: direzionecomunicazione@falck.it
Scheda tecnica
Centrale elettrica a biomasse di Rende
La centrale elettrica a biomasse di Rende (Cosenza) è un impianto di produzione di energia elettrica alimentato da fonti
rinnovabili: le biomasse.

Le sezioni principali che compongono l’impianto di Rende (cfr lo schema dell’impianto è allegato) sono l’area di stoccag-
gio delle biomasse (1), la caldaia per la produzione di vapore surriscaldato (2), il turbo-alternatore per la generazione di
energia elettrica (6) e un sistema di trattamento e monitoraggio delle emissioni (3, 4, 5).

Partendo dall’area di deposito, le biomasse, costituite essenzialmente da residui legnosi e da sansa esausta (derivante dalla
lavorazione delle olive) e stoccate in cumuli, vengono alimentate con una pala meccanica in un silos a piedini. Da lì ven-
gono immesse attraverso un nastro trasportatore nella caldaia integrata su una griglia vibrante raffreddata ad acqua, dove
avviene la combustione.
Per questo processo vengono utilizzate circa 20 tonnellate di biomasse all’ora.
Questa tipologia di griglia consente lunghi periodi di funzionamento con un alto rendimento energetico.

Il calore derivante dalla combustione delle biomasse produce vapore surriscaldato (a 480°C e 64 bar di pressione) che a
sua volta è convogliato in una turbina a condensazione dove viene utilizzato per la produzione di energia elettrica median-
te un alternatore. Mediamente vengono prodotti 13.3 MWh/h di energia di cui 12 MWh/h sono ceduti al gesto-
re della rete di trasmissione nazionale (GRTN). La differenza è utilizzata per il consumo interno della centrale.

I gas derivanti dalla combustione, nel pieno rispetto della normativa vigente in materia di emissioni, sono sottoposti a tre
tipologie di trattamento: un elettrofiltro abbatte inizialmente le polveri, una torre di condizionamento utilizza la calce per
trattare ulteriormente i gas e, infine, un filtro a maniche provvede ad un ulteriore abbattimento delle particelle solide. Un
sistema di monitoraggio continuo delle emissioni permette di controllare costantemente il processo.

L’impianto a biomasse non ha emissioni liquide.
I residui solidi della combustione, del tutto simili alla cenere prodotta dai comuni caminetti domestici e pertanto iner-
ti, vengono utilizzati in progetti di “recupero ambientale” o come ammendanti in agricoltura.
L’anidride carbonica immessa in atmosfera non è altro che quella che le biomasse hanno assorbito per foto-
sintesi durante la loro crescita: questo consente di non avere contributi aggiuntivi nella produzione di gas
serra come invece avviene utilizzando i combustibili fossili.

La centrale elettrica a biomasse di Rende è stata progettata e realizzata in ottemperanza alle vigenti normative per la sicu-
rezza, qualità ed ambiente, ottenendo a riguardo la certificazione del proprio sistema di qualità secondo le norme ISO 9000.

L’impianto funziona in regime tariffario di CIP6, per 335 giorni all’anno.

Per informazioni:
Direzione Comunicazione Gruppo Falck • Beatrice Plateo - 335.7791753 • Chiara Valenti – 02.2433.2360 • e-mail: direzionecomunicazione@falck.it
Scheda
Actelios e l’energia da fonti rinnovabili
Actelios S.p.A, società del Gruppo Falck, è attiva nella produzione di energia da fonti rinnovabili e nel settore del tratta-
mento dei rifiuti. Inoltre attraverso le sue controllate fornisce un servizio di gestione e manutenzione di impianti, propri e
di terzi, per la produzione di energia.
La società è quotata al Mercato Telematico Azionario della Borsa Italiana dal 25 febbraio 2002.

Actelios sviluppa, progetta, finanzia e realizza iniziative relative ad impianti di termovalorizzazione di rifiuti e biomasse con
l’obiettivo di fornire soluzioni eco-efficienti e integrate con il territorio al problema dello smaltimento di rifiuti.
Tutto ciò rappresenta sicuramente un contributo al raggiungimento degli obiettivi che l’Italia si è posta, in coerenza con
quanto previsto dal Protocollo di Kyoto e dall’Unione Europea, di incremento della produzione di energia verde dagli attua-
li 1.500 MW circa a più di 10.000 MW nel 2010.

Ad Actelios appartengono le seguenti società: Ecosesto S.p.A., TTR S.r.l. possedute al 100%; Montalto Ambiente S.p.A.,
Prima S.r.l. e Ambiente2000 S.r.l. possedute con una quota maggioritaria e FEA - Frullo Energia Ambiente S.r.l. posseduta
al 49%.

La società ha sottoscritto due contratti di Project Financing per un ammontare complessivo di 230.000.000 di euro nel set-
tore della termovalorizzazione dei rifiuti: attraverso la controllata Prima (febbraio 2001) per la realizzazione dell’impianto
di Trezzo sull’Adda (Mi) e attraverso la partecipata Fea in cui Hera è socio di Actelios (settembre 2002) per il termovaloriz-
zatore di Granarolo dell’Emilia (Bo).

Gli impianti di termovalorizzazione e di trattamento e smaltimento dei rifiuti sono progettati e realizzati in ottemperanza
alle normative per la sicurezza di persone e cose e hanno ottenuto la certificazione ISO 9000 del sistema qualità e ISO
14001 del sistema ambientale.

Nel corso del primo trimestre 2003 Actelios registra un valore della produzione industriale pari a 11.278 migliaia di euro
rispetto a 1.303 migliaia di euro del precedente esercizio (avente durata di un solo mese). Il margine operativo lordo ha
raggiunto 4.502 migliaia di Euro contro 168 migliaia di euro del precedente esercizio, mentre il risultato ante imposte è in
utile per 1.165 migliaia di euro, rispetto ad una perdita di 366 migliaia di euro relativa all’analogo periodo dell’esercizio
precedente. Il Mol per il trimestre risulta così pari al 40% dei ricavi.
La posizione finanziaria netta risulta a debito per 123.317 migliaia di euro, contro 131. 834 migliaia di euro a debito al 31
dicembre 2002.

Presidente della società è Alberto Falck; VicePresidente è Achille Colombo; Amministratore Delegato è Salvatore
Giammusso.

Per informazioni:
Direzione Comunicazione Gruppo Falck • Beatrice Plateo - 335.7791753 • Chiara Valenti – 02.2433.2360 • e-mail: direzionecomunicazione@falck.it
Scheda
Actelios e le sue attività
1) Produzione di energia da fonti rinnovabili
Actelios attraverso termovalorizzatori e biomasse produce energia elettrica -in regime di CIP6- interamente ceduta al
gestore della rete di trasmissione nazionale (GRTN). La tecnologia utilizzata per la combustione dei rifiuti è la griglia mobi-
le con raffreddamento ad acqua. Gli impianti funzionano nel pieno rispetto delle normative vigenti in termini di compatibi-
lità ambientale ed al di sotto dei limiti di legge in materia di emissioni.

WASTE TO ENERGY
   • Trezzo sull’Adda (Mi) – L’impianto con una potenza di 18MW ha una capacità termica di 71 milioni di Kcal/h. Il baci-
     no di utenza servito è di 700/800 mila abitanti. (www.termotrezzo.it)
   • Granarolo dell’Emilia (Bo) – Il nuovo impianto, da 20MW di potenza sostituirà quello esistente (140.000 t/anno di rifiu-
     ti solidi urbani trattati) e produrrà energia bruciando 180.000 t/anno di rifiuti solidi urbani conferiti dalla città d
     i Bologna. Il processo di lavorazione prevede il recupero del calore dei fumi e un ciclo termico per il teleriscaldamento
     urbano. (www.feafrullo.it)
Biomasse
   • Rende (Cs) - L’impianto ha una potenza di 15 MW e, utilizzando una quantità di biomasse pari a 20t/h, produce media-
     mente 13,3Mw/h di energia di cui 12 MWh/h sono ceduti al GRTN.

2) Gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti
In aggiunta alla gestione degli impianti propri (Trezzo, Bologna) Actelios, attraverso proprie società operative, effettuerà il
servizio di gestione dei seguenti impianti.

    • Fusina (Ve) - Termovalorizzatore - La capacità di trattamento dei rifiuti è di 51mila t/anno. L’energia elettrica ceduta
      al GRTN è di 2MW/h.
    • San Vittore del Lazio (Fr) - Termovalorizzatore - La capacità di trattamento del combustibile da rifiuti è di circa 100mila
      t/anno. L’energia elettrica che sarà ceduta al GRTN è di 80mila MWh/anno.

3) Trattamento e smaltimento dei rifiuti
COMPOSTAGGIO
• Cologno Monzese (Mi) – Impianto di compostaggio della frazione umida dei rifiuti solidi urbani provenienti dalla raccol-
ta differenziata con una potenzialità di trattamento di circa 28.600 t/anno di rifiuti organici. Il bacino di utenza è di 280.000
abitanti. Il processo adottato è quello del compostaggio aerobico, condotto in ambiente totalmente chiuso.
Discariche smaltimento
    • Sassari – Discarica, in gestione, per rifiuti industriali pericolosi e non pericolosi. Il centro di raccolta riceve media-
       mente 40.000 t/anno di rifiuti industriali prodotti dalle industrie e dalle centrali termoelettriche del Nord Sardegna. Lo
       smaltimento avviene in modo eco-compatibile.

Per informazioni:
Direzione Comunicazione Gruppo Falck • Beatrice Plateo - 335.7791753 • Chiara Valenti – 02.2433.2360 • e-mail: direzionecomunicazione@falck.it
Scheda
Il Gruppo Falck
Il Gruppo Falck oggi, dopo aver giocato un ruolo da protagonista per quasi un secolo nel mondo dell’acciaio, è una realtà
industriale principalmente attiva nel mondo dell’energia prodotta da fonti rinnovabili:
- con Actelios S.p.A. produce energia da termovalorizzatori e biomasse;
 - con Falck Renewables Ltd produce energia eolica.Il Gruppo Falck è inoltre attivo nel settore del GNL, attraverso due
progetti -uno off-shore e uno su terra- gestiti dalle partecipate Cross Energy e Olt.

E’ presente nel settore dell’acciaio tramite Falck Acciai-CNS S.p.A. e ITLA S.p.A.
Il Gruppo ha poi importanti partecipazioni in gruppi bancari come Unicredito, Banca Intesa e Mediobanca e nel settore dei
servizi, dove possiede una quota azionaria del 31% in Leonardo Holding, la società che gestisce gli Aeroporti di Roma
S.p.A..

                                                                    •••

Presidente del Gruppo è Alberto Falck, VicePresidente è Carlo Marchi, Amministratore Delegato è Achille Colombo.

Il Gruppo Falck presenta, al 31 dicembre 2002, un risultato netto positivo di 64.333.851 euro rispetto ai 15.396.300 euro
dello stesso periodo dell’anno precedente.

Il Gruppo ha sede a Milano, con una direzione generale a Sesto San Giovanni (MI) ed un ufficio di rappresentanza a Roma.
All’estero ha una sede a Londra.

Per informazioni:
Direzione Comunicazione Gruppo Falck • Beatrice Plateo - 335.7791753 • Chiara Valenti – 02.2433.2360 • e-mail: direzionecomunicazione@falck.it
Focus
Il mercato delle energie rinnovabili in Italia
Ne parlano Alberto Falck, Presidente del Gruppo Falck
e Salvatore Giammusso, Amministratore Delegato di Actelios

Alberto Falck
Il sistema energetico italiano è attualmente caratterizzato da alcuni fattori problematici come l’elevato costo dei combu-
stibili tradizionali, gli iter autorizzativi complessi che rallentano l’entrata di nuovi attori sul mercato, la critica bancabilità
dei progetti, l’emergenza data dallo smaltimento rifiuti e la difficoltà di far capire l’importanza di queste istanze ai cittadi-
ni. A questi elementi vanno aggiunti gli ambiziosi obiettivi che il Governo ha stabilito per i prossimi anni come la riduzione
del prezzo del Kilowattora e la riduzione delle emissioni di CO2.
Nel quadro tracciato la produzione di energia da fonti rinnovabili gioca un ruolo fondamentale perché costituisce uno stru-
mento significativo per migliorare le riduzioni di CO2 e per contribuire alla soluzione del problema delle discariche.
Tuttavia, un maggior ricorso alle fonti rinnovabili, i cui impianti richiedono un costo di investimento maggiore rispetto agli
impianti tradizionali, non potrà prescindere dalla crescita di incentivi. E’ però importante che il grado di volatilità di questi
incentivi sia accettabile per il sistema bancario. Oggi in Italia si sta passando dal sistema di incentivazione previsto dal
regime di CIP6 al sistema dei certificati verdi, i quali hanno un unico presupposto di certezza che deriva dalla legge dell’11
novembre 1999. Ma il prezzo dei certificati verdi si stabilisce anno per anno e questo non permette di pensare a progetti
a medio e lungo termine con il sistema bancario. Lo strumento di finanziamento più valido per gli investimenti nel settore
energetico è soprattutto il project financing, che però in Italia risente ancora di una certa difficoltà di approccio da parte
delle banche.

Salvatore Giammusso
I Paesi membri dell’Unione Europea si sono posti obiettivi molto aggressivi in tema di produzione di energia rinnovabile.
Complessivamente si dovrebbe passare in Europa dall’attuale 3.5% di energia da fonti rinnovabili sul totale di energia pro-
dotta al 12.5% nel 2010, come peraltro ribadito a Johannesburg e per l’Italia da ca. 1.500 MW di energia da fonti rinno-
vabili a più di 10.000 MW.
In Italia poi c’è, sempre in questo contesto, un ulteriore bisogno dovuto alle ricorrenti emergenze rifiuti: buona parte delle
Regioni del centro-sud sono commissariate, c’è una legge dello Stato (la “Ronchi”) che fissa obiettivi di raccolta differen-
ziata (35% nel 2003 a livello nazionale; oggi, il Nord è al 19%, il Centro al 7%, il Sud all’1.6%) e di abolizione degli smal-
timenti nelle discariche; stato di cose questo che non può che favorire l’utilizzo dei rifiuti come combustibile nei termova-
lorizzatori.
Ritengo tuttavia che l’enorme potenzialità insita nella produzione di energia da fonti rinnovabili rischia di non poter esse-
re completamente sfruttata se non si trova un modo obiettivamente gestibile per finanziarne le iniziative: il ricorso al proj-
ect financing deve essere reso possibile da un sistema “certo e credibile” : e qui lunghezza di iter autorizzativi e incertez-
za sull’effettiva bancabilità dei certificati verdi possono rallentare notevolmente lo sviluppo di questo settore strategico.
E’ infatti impensabile che investimenti di migliaia di miliardi delle vecchie lire possano essere totalmente supportati da
risorse finanziarie (capitale o garanzie) dei privati.

Per informazioni:
Direzione Comunicazione Gruppo Falck • Beatrice Plateo - 335.7791753 • Chiara Valenti – 02.2433.2360 • e-mail: direzionecomunicazione@falck.it
Nota informativa
Fusione di società all’interno del Gruppo Actelios
L’operazione avvenuta in un’ottica di razionalizzazione del settore ambiente-energia

Dal 1° aprile 2003 è ufficiale la fusione tra Ecosesto Spa e Eva Srl -Energia Veneto Ambiente - società Actelios apparte-
nente al Gruppo Falck.

La fusione, avvenuta mediante incorporazione di Energia Veneto Ambiente in Ecosesto, rientra nel piano di razionalizzazio-
ne del settore dell’ambiente e della produzione di energia da fonti rinnovabili (quali waste to energy e biomasse).

Ecosesto Spa, nata nel 1985 con un capitale sociale di 5.120.000 euro sta ultimando la costruzione dell’impianto di com-
postaggio della frazione umida dei rifiuti solidi urbani provenienti dalla raccolta differenziata, che avrà una potenzialità di
trattamento di circa 28.600 t/a di rifiuti organici per un bacino di utenza di 280.000 abitanti.
Ecosesto si occupa inoltre di trattamento dei rifiuti, gestendo la discarica di Sassari che riceve mediamente 40.000 t/anno
di rifiuti pericolosi e non pericolosi dalle industrie e dalle centrali termoelettriche del Nord della Sardegna.

Eva srl, con un capitale sociale di 25.822 euro, aveva fino ad oggi gestito la centrale elettrica a biomasse di Rende (CS),
che produce mediamente 13,3MW/h di energia elettrica per una quantità di biomasse utilizzate pari a 20t/h.

 Il Gruppo Actelios, che vede la capogruppo quotata al mercato telematico della Borsa italiana, conta oggi le seguenti
società: Ecosesto S.p.A. e TTR S.r.l. possedute al 100%; Montalto Ambiente S.p.A., Prima S.r.l. e Ambiente2000 S.r.l. pos-
sedute con una quota maggioritaria e FEA - Frullo Energia Ambiente S.r.l. posseduta al 49%. L’attività è focalizzata sulla
produzione di energia da fonti rinnovabili e sul trattamento dei rifiuti. Inoltre attraverso le sue controllate fornisce un ser-
vizio di gestione e manutenzione di impianti, propri e di terzi, per la produzione di energia.

Per informazioni:
Direzione Comunicazione Gruppo Falck • Beatrice Plateo - 335.7791753 • Chiara Valenti – 02.2433.2360 • e-mail: direzionecomunicazione@falck.it
Puoi anche leggere