Berlin Schauspielhaus di Schinkel - Berlin Schauspielhaus(1)
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Berlin Schauspielhaus di Schinkel Berlin Schauspielhaus(1) Dopo che nel 1817 il teatro costruito da Carl Gotthart Langhans tra il 1800 e il 1802 sul Gendarmenmarkt era stato distrutto da un incendio, Schinkel ricevette l’incarico, da Guglielmo III, di ricostruirlo sulle vecchie fondamenta e con indicazioni molto particolareggiate relativamente alla disposizione, la più importante delle quali era che il teatro doveva essere più piccolo di prima ma avere una sala da concerti in più. Pur con questi vincoli lo spirito creativo di Schinkel riuscì a concepire la particolare bellezza di questo progetto: la tripartizione dell’esterno rispecchia quella dell’interno e consente di arricchire di una facciata Figura 1 imponente l’edificio che prima offriva alla piazza il lato lungo con un effetto molto sgradevole. Ora invece, sopra l’alta scalinata si staglia il portico con frontone dell’atrio e, al di sopra di questo, la parete anch’essa con frontone del teatro; in corrispondenza arretrati rispetto il frontone, gli spigoli del corpo centrale e le ali laterali. Queste rivolgono alla piazza le loro facciate laterali, mentre i rispettivi lati con frontone sono rivolti alle due chiese antique. Per l’inaugurazione del teatro il 21maggio 1821, Schinkel aveva ripreso nella scenografia questa collocazione urbanistica (Gendarmenmarkt platz(2)) del nuovo scorcio, suscitando “un’ondata di entusiasmo”. Alla tripartizione corrisponde l’articolazione della parete che fa sembrare le grandi masse leggere e perfettamente modellate. Qui per la prima volta Schinkel applica un sistema coerente di sostegni fatto di pilastri alti quanto i piani e di altri grandi pilastri passanti, e con questo sistema scarica la parete consentendovi delle aperture. Schinkel dichiara apertamente il proprio modello di riferimento, il monumento di Trasyllo ad Atene(3), anche se dalla pseudo architettura di un ingresso tombale, più che altro un bassorilievo, egli ha estrapolato un principio costruttivo che non era in essa implicito ma che derivava a Schinkel dallo studio compiuto sui sistemi costruttivi del gotico. Figura 2
Figura 3 Condizioni spaziali Fin dall’inizio esistevano alcune condizioni spaziali date per nuovo Schauspielhaus: 1. Le tre strade, Charlottenstrasse, Jagerstrasse e Taubestrasse, limitavano lo spazio d’uso dell’edificio, non ammettendo future espansioni. Tuttavia, sarebbe stato possibile un’espansione su un lato che affaccia sulla piazza ed era limitato dal peristilio delle chiese su entrambi i lati dello spiazzo adiacente, rispetto ai quali il peristilio dello Schauspielhaus non doveva prevalere. 2. Si richiedeva di utilizzare i muri preesistenti all’incendio. Si riuscì ad utilizzare le seguenti parti: le fondazioni al di sotto dei muri di contenimento e parti della sovrastruttura (da 3.7 a 4.9 m circa al di sotto del livello del terreno). 3. Si sarebbe dovuto inserire le seguenti parti in questo spazio in maniera appropriata alla piazza e al suo ambiente, in modo da soddisfare i limiti precedentemente imposti e da rendere l’edificio armonioso con l’ambiente. 1. Palcoscenico e quinte di dimensioni appropriate al dramma, dove la profondità del palcoscenico (11 m circa) venne determinata dal Re. Sebbene il teatro dovesse ospitare anche spettacoli meno elaborati, era però richiesto un palcoscenico con tutte quelle attrezzature che rendono possibili i grandi spettacoli. Conseguentemente, esso doveva presentare una notevole altezza e profondità. Ci dovevano essere accessi separati per le carrozze, in modo che i passeggeri potessero sbarcare direttamente all’interno. 2. Depositi per tutti i tipi di strumenti in locali antincendio. 3. Laboratori per gli addetti agli scenari. 4. Spogliatoi, camerini e sale prova. 5. Foyers e ristoranti. 6. La sala per concerti e feste con ingressi, vestiboli, scale, ristoranti appositi e separati, locali pe musicisti, un locale per il deposito degli strumenti musicali, cucine e dispense. 7. Infine, l’appartamento per il guardiano, i locali antincendio per i macchinari idraulici e le riserve per le caldaie del riscaldamento, esteso a tutte le sale dell’edificio, ecc. Al fine di rispondere in maniera adeguata a tutti questi requisiti e di conferire ordine e carattere all’edificio nel suo complesso, è stato necessario separare concettualmente questi diversi requisiti; così Schinkel ha scoperto che tre diversi settori determinano la forma dell’edificio: 1. Tutto ciò che appartiene al teatro e agli scenari. 2. Tutto ciò che appartiene ai locali di servizio e attrezzature del teatro. 3. Tutto ciò che appartiene alla sala dei concerti e feste.
Schinkel organizzò questi tre settori in parte secondo la funzione e in parte sulla base dell’architettura della piazza sulla quale si doveva erigere l’edificio in modo che armonizzasse con le de chiese contigue. Il teatro e il palcoscenico, in quanto parte fondamentale del complesso, potevano trovarsi soltanto nella zona centrale dell’edificio fra gli altri due settori. Da qui derivavano non pochi vantaggi: in centro veniva accentuato dalla sua forma triangolare, mentre il timpano e il peristilio del corpo centrale si rivolgevano verso la piazza. Nel risultato tre edifici dotati di una propria copertura, cosa che riduceva di molto il rischio di incendi. Tuttavia non mancarono le difficoltà: rispondere ai diversi requisiti in un area e un corpo ben limitato, come si è già detto. Distribuzione degli spazi interni Vie ora una semplice elenco delle funzioni all’interno dell’edificio: 1. PIANO A ALM: fondazioni del peristilio e della scala. Questo piano comprende il seminterrato per il deposito del materiale combustibile, una fossa a calce per gli impianti igienici e un pozzo preesistente. RLMS: passaggio per le carrozze che giungono dalla strada lastricata 14. LR e MS: questi passaggi hanno un soffitto piano in pietra. YYY: ingressi che portano alla hall voltata XX. QPG e NOK: Spazzi per i pedoni. W e W: Vestiboli per i pedoni. Y’Y’Y’: ingresso per il pubblico che dalla hall XX entra nella biglietteria Z, dove si trovano gli sportelli I e I. 3: locale voltato con punto di controllo: qui si separano gli settatori che imbucano l’una o l’altra scala 4 che porta alla platea. 3,6,W: uscite per il pubblico. 5,5: locali della biglietteria. 7: Scala che porta alla galleria e al loggiato superiore. 8: Cucina per la sala delle feste. 9: locale di deposito sotto il palcoscenico. 10: Scala riservata per gli attori. 11,11: scale laterali che portano sul retro dell’edificio. Da qui sono asportati i grandi allestimenti scenici senza ostacolare il traffico della strada. 12: scale che portano al palcoscenico. 13: impianti di riscaldamento. 16: appartamenti del custode. 17: ingresso e vestibolo per la sala concerti e feste. 17’: ingresso particolare per Sua Maestà il Re che porta, tramite la scala 19, 19, al piccolo Palco Reale presso il proscenio. 18: scala per a sala dei concerti e feste. 20: passaggio di collegamento fra vestibolo della sala per concerti e quello del teatro. 21: Locale a volta per i musicisti e gli strumenti con apposita scala che parte da 21’. Sotto questo locale c’è una grande cucina con volte che serve la sala per concerti e feste. 22,22’: Locali a volta per le lampade del teatro, che vengono riempite qui e portate sul palcoscenico tramite il passaggio sotto la scala 23. Sopra il 22’ c’è un cortile con copertura in vetro che fornisce la luce al palcoscenico, ai corridoi e ai locali adiacenti.
23: scala speciale perla sala da concerti e feste: è utilizzata dagli inservienti, dai coristi e dai musicisti e, in articolari occasioni, dagli addetti alla corte. 24: Locali per colo che hanno a che fare con il palcoscenico (presso l’entrata 25). 26,26: Locale di deposito temporaneo degli scenari. 27: Locale voltato che contiene una macchina idraulica e un pozzo. Al di sopra di questo, c’è una sala riunione per gli attori che offre una qualche comodità e, ancora al di sopra, una corte vetrata che fornisce la luce al palcoscenico e ai locali adiacenti. Questa corte è utilizzata dal coro durante le rappresentazioni. 28: Magazzino degli scenari a volte. 29: Laboratorio di pittura per le scenografie. 30. Servizi igienici. 2. PIANO B La prima fila dei palchi è stata inserita fra questo e il piano C. qui, al centro, si trova il grande Palco Reale. Tutto si ripete in modo uguale al piano C, ad eccezione del fatto che il
Palco Reale sporge rispetto all’allineamento della balconata, mentre sotto ci sono tre piccoli locali disposti sopra il corridoio. LM: Un peristilio separa lo scalone, che sale fino a B, dal foyer utilizzato dal pubblico dopo lo spettacolo. Dal corridoio 3, si passa attraverso le porte 2, 2, 2 sul pianerottolo 1,1 e si scende la scala. Dal momento che è auspicabile che ci siano più uscite, a ciascuno è offerta la scelta sia di scendere direttamente dal corridoio al foyer, attraverso il sistema peristilio- scala, sia di usare le scale 4,4, scendendo così all’interno. Da qui, più uscite immettono sulla strada attraverso gli atrii per pedoni e per carrozze. 5,5: Scala che porta ai palchi. 6,6: Palchi. C’è un ingresso separato ogni due palchi a partire dalla scala. 7: Ingresso alla platea. 8: Buco dell’orchestra. 9: Palcoscenico. 10: Piccolo Palco Reale laterale. 11: Palchi di Proscenio. 12: Scala che porta alla buca dell’orchestra. 13: Foyer e ristorante. 14: Scala che porta al loggione superiore. 15: Camerini degli attori. 16: Sala di riunione degli attori con porta vetrata che immette sul palcoscenico, subito dietro il sipario. 17: Grande locale di deposito provvisorio degli scenari. 18: Scala per gli attori. 19: Corridoio ai camerini al retro del palcoscenico. 20: Locale per il coro. 21: Corridoio che collega i camerini. 22: Scale che portano ai camerini, che si inseriscono fra i piani B e C, sono antincendio a volta. 23: Corte interna con copertura in vetro che consente l’illuminazione delle stanze attigue. 24: Disimpiego per la sala concerti e feste, cui si può accedere direttamente attraverso le porte della scala principale (18, piano A). 25: Secondo atrio per il buffet. 26: Sala dei concerti e delle feste alta due piani. Su può passare dal livello inferiore della sala alle gallerie e ai locali laterali attraverso le due scale all’aperto 27, 27. 28: Scala che porta ai locali superiori ed è direttamente connessa alla scala principale. 29: Corridoio per i musicisti che collega la sala di riunione sottostante alla buca dell’orchestra nel teatro. Gli orchestrali usano sempre questa scala durante i concerti. Salvo che ci siano delle feste nella sala, gli strumenti dell’orchestra sono conservati in un locale sotto il corridoio 29. 30: Scala di collegamento già descritta nel piano A (23). 31: Parte della corte vetrata che presenta una dimensione maggiore al piano superiore.
3. PIANO C 1: Un corridoio collegato ai corridoi 2, 3 dei palchi: esso serve a connettere il ristorante, destinato alla sala concerti, e la sala 15 con l’altro lato dell’edificio. Nel caso di un vasto concorso di pubblico, i locali 4, 8, 9, 10 e 11 possono essere usati per pranzare, sebbene la loro destinazione originale sia diversa. 2: Scala ai palchi del corridoio della seconda balconata. 3: Ingresso al loggione dal corridoio della seconda balconata. La prima balconata ha la stessa forma. 4: Sala ristorante che funge contemporaneamente da foyer. 5: Sala per il pubblico, sopra la quale c’è il laboratorio dei pittori. 6: Un locale sopra il palcoscenico: gli scenari vengono sollevati qui ma restano appesi senza essere arrotolati, richiedendo uno spazio minore e semplificando gli allestimenti scenici. Inoltre, i dipinti, non essendo arrotolati si conservano meglio. L’altezza necessaria a questo scopo è uguale a quella del laboratorio di pittura, che si trova sopra il locale 5. Entrambi si trovano nella parte centrale più alta dell’edificio. 7: Camerino a volta per il coro. 8: Corridoio.
9: Locali per gli uffici amministrativi del teatro. 10: Corridoio con i guardaroba. 11: Grande sala prove interamente collegabile al corridoio 10 grazie a tre grandi porte scorrevoli, in modo che, in caso di pranzi, i tavoli possano essere disposti in entrambi gli spazi. 12: Passaggio della scala degli attori 12’. 13: Locale per il deposito degli allestimenti. 14: Corte vetrata. 15: Sala delle feste, che può essere raggiunta dal livello inferiore della sala per concerti inferiore tramite la scala 17, cioè il proseguimento della scala 27, piano B. Da 17 si può accedere, attraverso 19, al locale 20, adiacente al Palco Reale della sala per concerti. La scala 16, che inizia dal piccolo Palco Reale del teatro, sale a questo locale dal quale si può accedere al locale 15 tramite la porta 18. 21: Settore della galleria, decorata da arazzi color porpora, che forma il Palco Reale. 22: Una sorta di tribuna d’onore, dalla quale si può guardare nella sala delle feste attraverso una sequenza di sei colonne ioniche. 23: Una galleria che presenta la stessa disposizione e gli stessi elementi decorativi di 22. 24: Gallerie di mensole che collegano i locali 22 e 23, cosicché il pubblico che si trova nella parte superiore della sala da concerti può disperdersi lungo tutto il perimetro. 25: Un’area della corte vetrata dalla quale si accede alla sala Reale 20. Da qui si può anche raggiungere, tramite il passaggio 26, la scala 27 e la tribuna d’onore 23. Quest’area è arredata in modo confortevole.
Lo stile architettonico e le decorazioni Per quanto riguarda lo stile architettonico Schinkel cercò di raggiungere, per quanto fosse possibile, le forme e le costruzioni greche, tenendo conto che l’edificio è costituito da un gran numero di parti diverse. Di conseguenza, ha eleminato la presenza di archi sia verso l’esterno che verso l’interno. Tutti gli architravi, per esempio, hanno un andamento rettilineo lungo tutto l’edificio (veti Tavola 8). La costruzione su pilastri era più adatta ad un edificio pubblico e armonizzava con il peristilio della facciata principale più di quanto avrebbe con finestre comuni. Inoltre, questo tipo di costruzione ha il vantaggio di fornire più luce all’edificio, che presentava notevoli problemi di illuminazione, data la sua eccezionale profondità. La decorazione esterne consiste di ricchi dettagli architettonici e scultore. Queste sono poste alla sommità delle diverse coperture e lungo il grande scalone del peristilio. La Tavola 12(4) illustra le sculture destinate al timpano sopra il peristilio. Si tratta del racconto mitologico di Niobe, eseguito da uno dei più grandi scultori del suo tempo, il professor Tieck, in modo nuovo e livero, modellando sia il nudo naturale che le vesti. Questo timpano è coronato da tre muse: Polimnia, Melpomene e Talia (vedi Tavola 12). Sul frontone nord, c’è un Bacco trionfante, mentre su quello esposto a sud, è rappresentata la liberazione di Euridice dall’oltretomba grazie alla musica di Orfeo.
Figura 4: TAVOLA 8 Figura 5: TAVOLA 12 Comprensione dello spazio architettonico del palcoscenico e dell’auditorium Per comprendere pienamente questo progetto nei suoi aspetti formali, è necessario riferirsi alla Tavola 9 (5), che contiene le piante del teatro.
Figura 6: TAVOLA 9 Per quanto riguarda il palcoscenico e l’auditorium, le piante sono state condizionate dai seguenti requisiti: In questo nuovo teatro di intendevano ospitare spettacoli di alta drammaturgia, commedie e operette. Da qui emerse il desiderio di limitare la dimensione del palcoscenico, che comportava il vantaggio di sentire la voce degli attori e di vedere la loro espressione da ogni punto del teatro. Inoltre questo comportava un minore costo dal punto di vista dell’illuminazione e dell’allestimento. Di conseguenza il Re decise che la profondità del palcoscenico non dovesse superare gli 11 metri circa. Questa misura determinò una serie di problematiche rispetto al posizionamento dei palchi. Infatti, con un palcoscenico così piccolo, anche il pubblico doveva essere limitato. Ciononostante, ogni spettatore, dal suo posto doveva poter godere al massimo dello spettacolo; garantito dalla disposizione dei palchi che più possibile si avvicinava al semicerchio, così appunto da migliorare sia la visione che l’acustica, come dimostrarono i Greci. Ma questa forma comporta un numero insufficiente di posti a sedere. Perciò non vi era altra soluzione che quella di aggiungere dei loggioni, leggermente più profondi dei palchi, che ospitano un grande numero di spettatori in posti molto comodi; godendo del teatro nella massima privacy. Con questa sistemazione dei loggioni e dei palchi, il teatro ha potuto accogliere il massimo numero possibile di spettatori, in rapporto alla dimensione della superficie totale della sala. Un’ulteriore difficoltà si è presentata nella disposizione del Palco Reale in modo da non ostacolare la distribuzione generale e da perdere il minor numero di posti per il pubblico. Per risolvere questo problema, ha aumentato la profondità della prima balconata, mentre la seconda balconata prosegue senza interruzione al livello superiore. Per ottenere il minor numero possibile di ostacoli per spettatore le sottili colonne di sostegno dei palchi aggettanti e delle balconate sono state realizzate in ferro battuto. Tavola 13
Figura 7: Veduta prospettica dell'auditorium dal palcoscenico. Tavola 14 Figura 8: Veduta prospettica del palcoscenico (dall'auditorium) con l'allestimento del giorno di inaugurazione dell'edificio.
La sala dei concerti e delle feste Per comprendere le relazioni che intercorrono tra le diverse fra le varie parti della sala da concerti bisogna riferirsi alle piante delle Tavole 9 e 10. Figura 9: TAVOLA 10 Attraverso un ingresso apposito sul lato sud dell’edificio, si entra in un atrio sostenuto da dieci colonne doriche. Sul lato opposto dell’ingresso, cioè in fondo all’atrio, un grande scalone porta al primo foyer. Si può quindi procedere verso un secondo foyer e, attraverso tre porte, accedere alla sala per concerti vera e propria, che presenta un’altezza di due piani. Quindi un’ampia scala, dalla parte opposta delle finestre, conduce ai locali e ai vestiboli che circondano la sala al piano superiore; questa disposizione degli spazi
facilità e rende piacevoli vaste riunioni mondane. I locali superiori presentano la stessa altezza del corridoio che serve i palchi della seconda balconata. Sei colonne ioniche sostengono l’architrave della grande sala sui lati corti, al di sotto del cornicione del soffitto: queste sono alte soltanto quanto il piano superiore e determinano una serie di spazi su entrambi i lati, consentendo la vista verso la sala sottostante. Gallerie di mensole collegano i locali sui lati lunghi della sala. Il Palco Reale si trova lungo la galleria, dalla parte opposta delle finestre. Questo palco dispone di una scala apposita ed è collegato al Palco Reale del proscenio del teatro. È inoltre collegato ad alcuni locali, dove è possibile appartarsi dopo lo spettacolo, servire uno spuntino o rinfrescarsi nel corso di feste. La disposizione dei pilastri lungo le pareti della sala al di sopra della galleria è la stessa di quelli esterni all’edificio, che compaiono al secondo piano e scandiscono le finestre. Lo spazio fra i pilastri e il cornicione del soffitto della sala è occupato da statue. Tavola 16 Figura 10: Veduta prospettica della sala da concerti. Tavola 17
Figura 11: Una delle pareti sui lati lunghi della sala da concerti.
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