MOTOBIKERS.NET E PIRELLI TEST DI PRESENTAZIONE DIABLO ROSSO

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MOTOBIKERS.NET E PIRELLI TEST DI PRESENTAZIONE DIABLO ROSSO
LE EMOZIONI NON DOVREBBERO AVERE LIMITI

                 MOTOBIKERS.NET E PIRELLI
           TEST DI PRESENTAZIONE DIABLO ROSSO
Ciao, sono Mr. Öhlins e sono appena tornato da quella che si è rivelata la più
esaltante esperienza motociclistica che io abbia mai vissuto.
A metà Marzo la Pirelli Tyre S.p.A. ha organizzato in Spagna, nel circuito di
Montmelò, la presentazione ufficiale alla stampa del nuovo pneumatico
DIABLO ROSSO. Dal lunedì al giovedì i giornalisti specializzati di tutto il mondo, si
sono alternati in prove sia su strada sia in pista, per conoscere il nuovo
prodotto. Per la prima volta, questo ambiente assolutamente chiuso ed
esclusivo, è stato aperto anche ai più noti siti di appassionati motociclisti
d’Europa ed è qui che entro in gioco io. Per una serie di circostanze fortuite e lo
zampino del buon Spike, ho avuto l’onore di rappresentare il mitico forum
motobikers.net in questa manifestazione.
Il viaggio è iniziato giovedì 14 con un volo da Bologna a Barcellona, dove
appena arrivati, siamo stati accolti ed accompagnati in un lussuoso albergo di
Girona. Tanto per darvi un’idea, ognuno di noi aveva a disposizione una stanza
da cinquanta metri quadri con tutti i comfort del caso, persino una finestra che
dava dal bagno alla camera, per poter guardare il televisore stando
comodamente in ammollo nella vasca.
…e scusate se è poco!
Prima di cena il Marketing Manager Francesco Pietrangeli assieme al fior fiore
degli ingegneri Pirelli, ha presentato le caratteristiche tecniche e costruttive del
DIABLO ROSSO: la consolidata
cintura d’acciaio a zero gradi, con
spessori differenziati dal centro alla
spalla      del     pneumatico,       è
accompagnata da una nuova
mescola con più silice per migliorare
ulteriormente il grip alle basse
temperature e sul bagnato. Nuovi
anche il disegno ed il profilo, per
ottimizzare il drenaggio dell’acqua
ed aumentare la maneggevolezza.
La     giornata    è     piacevolmente
terminata con la cena in compagnia
MOTOBIKERS.NET E PIRELLI TEST DI PRESENTAZIONE DIABLO ROSSO
LE EMOZIONI NON DOVREBBERO AVERE LIMITI

dell’ing. Bruno del Prato, giornalista e progettista che in passato ha collaborato
con l’ing. Borghi, Taglioni e Tamburini, ha scritto articoli per Motosprint ed è ora
impegnato nella rivista americana Cycle World. Inutile dire che tale
compagnia si è rivelata alquanto interessante, soprattutto per gli innumerevoli
aneddoti su motori e telai Ducati. A questo punto arriviamo al massimo
dell’esaltazione di questa incredibile due giorni, con la prova su strada ed in
pista del nuovo pneumatico.
Venerdì mattina, dopo una buona colazione, è stata messa in funzione una
perfetta macchina organizzativa. In pochi minuti i meccanici Pirelli hanno
preparato davanti ai nostri occhi la bellezza di 30 moto, le più desiderate
sportive e naked del momento! Tra queste la mitica Ducati 1098 S, che subito
ho preso di mira per il test su strada. Ore 9.00, si accendono i motori con un
clima piuttosto rigido, tanto che appena 4°C accompagneranno i primi km di
questa esperienza. Salendo sul ducatone ho potuto assaggiare la strepitosa
coppia del bicilindrico di Borgo Panigale che non voleva saperne di stare giù
con l’anteriore. A volte è difficile immaginare quanto può essere impegnativo
guidare su strada, un mezzo espressamente studiato per la pista. Nonostante le
condizioni del manto stradale, rimasto viscido in alcuni tratti a causa dalle
piogge cadute nei giorni precedenti, la gomma ha risposto molto bene
trasmettendo il feeling necessario per guidare in sicurezza. Telaio in traliccio e
DIABLO ROSSO sembrano un’accoppiata studiata a tavolino, che conferisce
alla moto una stabilità da riferimento. Purtroppo l’impostazione estremamente
sportiva del 1098 S, in poco più di mezz’ora mi ha messo in crisi i polsi e le
mani, tanto che a salire sulla moto
successiva, la Yamaha R1, ho
avuto l’impressione che fosse
persino     comoda!      Dell’R1    ho
apprezzato l’incredibile allungo. I
giri del motore sembravano non
finire mai. Qui devo ammettere che
nel tentativo di fare qualche piega
decente, sono incappato in un
paio     di    perdite    d’aderenza
dell’anteriore che, però non ho
avuto nessun problema a controllare grazie al buon margine di sicurezza che
questo pneumatico concede al pilota. Poi a pensarci bene, visto l’esiguo
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rodaggio effettuato sul pneumatico, le basse temperature e l’asfalto sporco,
non era sicuramente il momento più adatto per dare del gas.
Dal twin al quattro, ora non poteva mancare che il 3 cilindri con la Benelli TNT
1130, la naked più “cattiva” che abbia mai provato, un motore che spinge
davvero forte a tutti i regimi ed una posizione di guida cortissima. Peccato per il
cambio col quale era difficile trovare la folle da fermo. Una delle
caratteristiche fondamentali di un pneumatico dedicato al vasto pubblico, è
quella di dover rendere gestibile il mezzo su cui viene montato. Una gomma
che tiene tantissimo e poi ti molla di colpo, serve soltanto a finire a gambe
all’aria. Con la Benelli, anche se non sono un pilota, mi sono divertito a fare
qualche piccola derapata sul bagnato, senza avere nessun problema a
controllare la moto. A seguire ho provato la Triumph Street Triple 675 che si è
rivelata di una facilità estrema, adatta anche ai neofiti ed ideale sia in città sia
nei percorsi misti d'elevato chilometraggio grazie ad una posizione di guida
confortevole. Una spiacevole sorpresa l’ho avuta invece, quando ho iniziato a
cavalcare la BMW R 1200 S . Le ottime aspettative che mi portavo dietro dalla
prova, avvenuta in un’altra occasione, della sorella R 1200 GS non si sono
rivelate tali sulla moto in questione. L’ho trovata lenta, pesante, difficile da
condurre alle basse velocità e persino afflitta da fastidiosi ondeggiamenti in
curva. Non ho visto l’ora di cederla a qualche altro partecipante della prova.
Da qui sono passato poi alla divertente Morini Corsaro 1200 che con il suo
bicilindrico mi ha trasmesso divertimento e maneggevolezza. In prossimità del
circuito, negli ultimi chilometri mi sono cimentato alla guida della Kawasaki
Ninja ZX-6R con la quale ho potuto apprezzare un'ottima precisione
dell’avantreno sui curvoni veloci. Il fondo stradale nell’ultimo tratto era
notevolmente migliorato e, sparita l’umidità, il grip dei DIABLO ROSSO si è reso
davvero irreprensibile.
Arrivati al circuito di Catalunya dopo 160 km di curve percorse in tutte le
condizioni d’aderenza, ci siamo immersi nel fantastico mondo dell’asfalto
veloce! Qui ad attenderci c’erano i meccanici Pirelli che hanno verificato le
condizioni di tutte le moto e dei pneumatici, per lasciarci sfruttare le
potenzialità delle sportive in tutta sicurezza.
Il circuito scelto da Pirelli è sicuramente paragonabile al nostro Mugello, pista
con curvoni veloci, numerosi dislivelli ed un rettilineo così lungo che le piccole
600, complice la mia “esile” corporatura, diventava quasi noioso! Spalti
impressionanti e box di buon livello.
LE EMOZIONI NON DOVREBBERO AVERE LIMITI

Il mio primo pensiero all’uscita della pit lane era quello di scoprire come
avrebbe reagito in pista un pneumatico nato prettamente per un uso stradale,
aspettandomi di trovarne il
limite, ma così non è stato.
Nemmeno con i 180 CV
dell’R1 sono riuscito a
mandar fuori temperatura il
pneumatico           posteriore,
aderenza perfetta anche in
condizioni di utilizzo estremo!
Ho iniziato ad inanellare giri
con l’Aprilia RSV 1000 R
Factory che si è dimostrata
estremamente scorrevole e
che grazie ad una taratura
abbastanza morbida delle amate Öhlins, copiava perfettamente le sia pur
poche asperità dell’asfalto. Adrenalina allo stato puro che si è trasformata in
divertimento alla portata di tutti, quando sono salito successivamente
sull’Honda CBR 600 RR, a mio avviso la sportiva più facile e sfruttabile
attualmente in commercio. Con questa moto, anche ad angoli d’inclinazione
più spinti, ho nuovamente testato la bontà dei pneumatici, con un posteriore
                                               stabile, che non da segni di
                                               cedimento         o       perdita
                                               d’aderenza ed un avantreno
                                               sincero, in grado di perdonare
                                               piccoli errori commessi per
                                               eccesso di confidenza con
                                               moto che non si conosce
                                               perfettamente.
                                               Ed eccomi alla fine di questa
                                               stupenda esperienza in sella alla
                                               Daytona 675. Moto che grazie
                                               ai suoi 3 cilindri in linea, non
risente, come le giapponesi di pari categoria, della mancanza di coppia ai
bassi regimi. Moto maneggevole e dal motore lineare ma, per la mia statura,
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un po’ troppo caricata sui semimanubri, proprio come la Ninja 600.
Impeccabile la resa del pneumatico anche su questo mezzo.
Alla fine dei test mi sono preso la briga di controllare tutti i pneumatici posteriori
delle moto che hanno girato in pista ed ho potuto constatare che l’usura era
omogenea sulla quasi totalità delle moto. Soltanto il 1098 S, complice una
coppia strepitosa ed un assetto particolarmente rigido, presentava un
deterioramento più marcato, senza manifestare comunque il temuto
decadimento della mescola. Soltanto uno dei tester presenti durante le prove
in pista, è scivolato.

Si sono fatte cosi le 17 del pomeriggio ed inesorabilmente il sogno si è
concluso con il trasferimento all’aeroporto.

La prova del DIABLO ROSSO, avvenuta nelle più svariate condizioni di fondo
stradale e di andatura, si è rivelata sorprendentemente positiva. Il lavoro svolto
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dagli ingegneri e collaudatori Pirelli per mettere in commercio questo
pneumatico, è stato eccellente e la nuova tecnologia EPT (Enhanced Patch
Technology) permette un contatto del pneumatico con il fondo stradale
ottimale ed aumentato di un 5% rispetto alla tradizionale copertura DIABLO,
oltre 3cm² di superficie in più e di grip .
La copertura si è
rivelata adatta in ogni
frangente,         sincera,
prevedibile e come
prospettatoci           dai
tecnici          dovrebbe
mantenere il massimo
della performance per
chilometraggi elevati.
Non vedo l’ora di
testare sulla mia GSX-R
1000 k5 anche questa
caratteristica,
fondamentale per chi
come me, non può permettersi gomme da 3000 km, ma vuole comunque
divertirsi in sicurezza.

La cura per i dettagli logistici offerta dalla Pirelli in questa occasione, credo sia
difficile da rendere a parole, l’unico modo per poter apprezzare l’insieme di
questo fantastico evento, è viverlo! Ringrazio inoltre per la bella compagnia
Marco Manila Amministratore del Forum Triumph che passione con il quale ho
scoperto avere molte altre passioni in comune tra le quali le stupende hostess
spagnole!

Ringrazio ancora una volta, tutte la persone della Pirelli e gli amici del
motobikers.net che mi hanno permesso di vivere questa esperienza
indimenticabile.

Mr Öhlins.
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