MONTECCHIO MAGGIORE Lunedì, 04 marzo 2019 - La rete delle biblioteche vicentine
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MONTECCHIO MAGGIORE Lunedì, 04 marzo 2019 Montecchio Maggiore 04/03/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 14 KARL ZILLIKEN Carnevale e politica Il carro su Orsi premia Ca' Trenta 1 04/03/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 16 LUISA NICOLI I campioni di robotica volano in finale 3 04/03/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 16 GIORGIO ZORDAN Un nuovo segretario per la Coldiretti Arriva Montariello 5 03/03/2019 ilgiornaledivicenza.it ANTONELLA FADDA Encomio della regina Elisabetta agli alpini 6
4 marzo 2019 Pagina 14 Il Giornale Di Vicenza Montecchio Maggiore SCHIO. Le prossime elezioni hanno stimolato la fantasia degli autori Carnevale e politica Il carro su Orsi premia Ca' Trenta La "Vaca Mora: l' ultima corsa?" con il sindaco alla guida di una vecchia locomotiva ha battuto tutti alla sfilata di ieri vista da quasi diecimila persone Lavorare per otto mesi sul "capoccione" del sindaco Orsi paga: Cà Trenta ed il suo carro satirico "Vaca Mora: l' ultima corsa?" alzano al cielo l' Omo e si portano a casa l' ambito trofeo dei quartieri. Una vera e propria festa con la sfilata di ieri pomeriggio che ha richiamato nelle strade del centro poco meno di 10 mila persone a cui vanno aggiunti i 5 mila spettatori della versione "by night" del sabato. Come si attendevano gli organizzatori del consiglio di quartiere 7, Laura Grigolo e Mattia Marchioro, che hanno gestito tutti i momenti più critici del pomeriggio e della notturna, il "Trofeo dei quartieri" è stato una vera e propria "guerra". E se già si vedeva che la lotta tra i carri sarebbe stata ristretta in particolare a due, quello di Santissima Trinità-Santa Croce contro quello di Cà Trenta, ci si sono messe pure le coreografie a mettere in difficoltà i giurati. Ormai la tradizione vuole che sia l' Omo ad aprire la sfilata e anche la 22esima edizione non ha mancato, marmorizzandolo per rendere omaggio ad Alessandro Rossi nel 200° della nascita. Poi, una rivisitazione del carro "La scuola" del quartiere di Magrè: quest' anno i carristi hanno deciso di non competere perché si aspetta un ricambio generazionale. Quindi, ecco la sfilata di due carri ospiti, da Castelgomberto a tema circo e da Sovizzo, con un impianto stereo che ha iniziato a scaldare gli scledensi che via via avevano riempito le centrali via Cap. Sella, piazza Rossi e via Btg. Val Leogra. La gara vera e propria si è po aperta con il carri dei "Pirati" di Poleo. Ecco, quindi, "Mary Poppins" di Santissima Trinità e Santa Croce circondata e accompagnata da oltre 250 figuranti che hanno scaldato il pubblico danzando sulle coreografie del film. Proprio grazie a questa partecipazione, il carro ha ottenuto il nuovo "Premio del Cuore" assegnato da Ascom e Cuore di Schio. Quindi è stato il turno di Cà Trenta e la sua "Vaca Mora", con un Valter Orsi gigante a pilotare un mega-treno elettorale portandosi appresso l' assessore Barbara Corzato e le sue mutande a forma di cuore. In coda, i bavaresi di Giavenale che, grazie alla loro Oktoberfest, hanno rappresentato appieno il ricambio generazionale, considerato che i "capicarro" sono tre 17enni a tutta birra. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 1
4 marzo 2019 Pagina 14 Il Giornale Di Vicenza
4 marzo 2019 Pagina 16 Il Giornale Di Vicenza Montecchio Maggiore ARZIGNANO. L' 8 e il 9 marzo alla "First Lego league" nazionale di Rovereto con l' iniziativa extrascolastica che è stata affidata al prof. Bruna I campioni di robotica volano in finale Con un rover devono simulare più missioni possibili tra l' aggancio di navicelle e le passeggiate nello spazio Il team di 25 studenti è l' unico vicentino a partecipare «Roma e Rovereto». Alla fase di qualificazione interregionale Nordest a Udine hanno quasi perso la voce ripetendo come un mantra questa frase. E i ragazzi dell' Art, Arzignano robotic team, alla fine ci sono riusciti: l' 8 e il 9 marzo saranno a Rovereto alla fase finale della First Lego league, competizione tra scienza e robotica, unica squadra vicentina tra le 27 presenti della categoria, e a maggio a Roma al ministero della Pubblica istruzione a presentare il progetto scientifico. Obiettivo centrato quindi nonostante il poco tempo a disposizione visto che il progetto extrascolastico del Comune di Arzignano, affidato al prof. Bruno Bruna dell' Associazione culturale Connessioni Didattiche e sostenuto anche da Acque del Chiampo, ha preso il via solo a gennaio. L' Arzignano robotic team è una squadra di 25 ragazzi, dalla 4a elementare alla 3a media, di Arzignano, Montecchio, Montorso e della Valchiampo, uniti dalla grande passione per la tecnologia e la programmazione informatica. «Abbiamo cominciato con Lego e Lego Technic», dicono. Con l' aiuto nella preparazione del progetto anche di quattro tutor dell' alternanza scuola- lavoro, Pietro Zambon, Gabriele Singe e Giovanni Meneguzzo studenti dell' Istituto Rossi di Vicenza e Leonardo Silvagni del liceo Da Vinci di Arzignano, alla fase interregionale hanno ottenuto un pass speciale per Rovereto per la bontà del progetto "Earth in heart", robotica applicata allo spazio, nonostante un piazzamento alle spalle del podio. «In finale avranno due minuti e mezzo di tempo per risolvere con il rover (robot automatico, ndr) il maggior numero di missioni possibili - spiega il prof. Bruna - dall' aggancio della navicella alla passeggiata spaziale di emergenza. Da Rovereto uscirà la squadra italiana per la finale mondiale negli Stati Uniti. Tre le manche a disposizione e si terrà conto del punteggio più alto. La giuria valuterà le missioni ma anche la presentazione del progetto scientifico, lo spirito di squadra, i valori fondamentali della First Lego League ovvero amicizia, aiuto e cooperazione». «A Rovereto vogliamo divertirci, fare il meglio possibile, essere gentili con le altre squadre. E vincere», dicono i ragazzi senza timore. Sono diventati ormai una vera squadra, tanto da scegliere, nelle prove al campo di gara, autorizzati solo due studenti presenti, di utilizzare una sorta di cambio volante per farne partecipare sei nelle tre Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 3
4 marzo 2019 Pagina 16 Il Giornale Di Vicenza
4 marzo 2019 Pagina 16 Il Giornale Di Vicenza Montecchio Maggiore MONTECCHIO. Schiavo andrà in pensione Un nuovo segretario per la Coldiretti Arriva Montariello Palù: «In prima linea per soddisfare le esigenze di agricoltori e allevatori» La Coldiretti avrà un nuovo segretario di zona a Montecchio Maggiore. Infatti a partire dal primo giugno, con il pensionamento di Maria Schiavo, arriverà Paola Montariello, che è al suo primo incarico. L' annuncio è giunto dal direttore di Coldiretti Vicenza, Roberto Palù. «Siamo un' organizzazione dinamica, nata nel territorio, per il territorio e al suo servizio. Non dobbiamo mai dimenticare - spiega - che siamo al servizio dei nostri associati, del mondo agricolo vicentino, esigente e sempre più puntuale nelle richieste». L' agricoltore e l' allevatore di oggi non sono quelli di sessant' anni fa. «Coldiretti è un' associazione - conclude Palù - che coglie le opportunità offerte dall' innovazione per rimetterle a disposizione dei soci e dei cittadini consumatori. L' evoluzione è sempre più veloce, l' agricoltura sempre più smart. È con questo spirito che operano i nostri segretari di zona, che sono importanti attori dell' azione sindacale di Coldiretti nel territorio. Il loro ruolo è determinante per la comprensione dei soci dando loro nuovi spunti e servizi avanzati, affinché siano più performanti nel difficile mercato odierno». Tra i vari incarichi, tra le varie mansioni e tra le qualità di un segretario di zona, «c' è anche quello di saper trasmettere quel senso di appartenenza e di valore d' uso che fa di Coldiretti la prima organizzazione agroalimentare d' Europa», conclude Palù. Infatti, la Coldiretti con un milione e mezzo di associati è la principale organizzazione degli imprenditori agricoli a livello nazionale ed europeo. © RIPRODUZIONE RISERVATA. GIORGIO ZORDAN Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 5
3 marzo 2019 ilgiornaledivicenza.it Montecchio Maggiore Encomio della regina Elisabetta agli alpini La regina d' Inghilterra è grata agli alpini di Alte. E il suo ringraziamento è stato messo nero su bianco in una lettera indirizzata a Giovanni Cinquetti, capogruppo delle penne nere. La missiva proviene da Sandringham House, la residenza di campagna di Elisabetta II. Si tratta della risposta a una lettera inviata quando le penne nere avevano informato "Her Majesty" che a Montecchio Maggiore erano sepolti Joseph Styles ed Ernest Reason, due soldati inglesi morti durante la Prima guerra mondiale. Per ricordarli, a distanza di un secolo, il gruppo di Alte aveva deciso, in accordo con il Comune di Montecchio, d i prendersi cura e sistemare le due tombe praticamente dimenticate. «Avevamo inviato una lettera all' ambasciata britannica, al consolato inglese e a Buckingham Palace - dice Cinquetti -. Volevamo informarli che a Montecchio Maggiore erano sepolti due loro soldati in modo tale da avvisare, anche se era passato tanto tempo, i familiari». Ma da allora non era arrivata alcuna risposta. Fino all' altro giorno quando il postino ha recapitato un' elegante busta color panna a firma di Susan Hussey, "lady in waiting" cioè dama di corte della sovrana britannica, e madrina di battesimo del principe William, duca di Cambridge, figlio di Carlo e Diana. "Dear Mr Cinquetti - è scritto in perfetto stile british - la Regina mi ha pregato di scriverle e ringraziarla per la lettera che ha spedito da parte dell' associazione alpini della sua città. Sua Maestà ha molto apprezzato il gentile pensiero che ha avuto nel raccontarle dei due soldati inglesi, il soldato semplice Joseph Styles e il sergente maggiore Ernest Reason, che persero la vita durante la Grande Guerra e furono sepolti nel vostro cimitero". La missiva poi prosegue: "La Regina è rimasta profondamente colpita nel sapere che il vostro gruppo ha lavorato instancabilmente per restaurare le lapidi dei soldati che erano ormai in cattivo stato e per realizzare strutture di marmo nuove, ghiaia, fiori e targhe commemorative attorno alle tombe". Insomma il gesto delle penne nere ha ricevuto l' approvazione reale. "La Regina - continua lady Hussey - ha inoltre gradito le fotografie che avete allegato, scattate durante la cerimonia inaugurale nell' anno particolarmente commovente che commemora il centenario della fine della prima Guerra mondiale". «Siamo davvero sorpresi che la Regina abbia risposto e siamo contenti che abbia ringraziato per la cura alle due sepolture - afferma Cinquetti -. Ora vorremmo contattare anche i sindaci dei due comuni di cui Styles e Reason erano originari, spiegando la storia e allegando, ovviamente, anche la risposta della loro sovrana. Magari ci saranno i parenti vorranno portare un fiore sulla tomba dei due soldati». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 6
3 marzo 2019 ilgiornaledivicenza.it
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