MONGOLIA Deserto e nomadi dell'Asia centrale - I Viaggi di Maurizio Levi
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MONGOLIA Deserto e nomadi dell’Asia centrale Attraverso il deserto di Gobi e le praterie dell’altopiano mongolo 16 giorni – in hotel, gher e tenda 3 passeggeri per fuoristrada Questo singolare viaggio si spinge fino al fantastico Canyon di Khermen Tsav, in una porzione del deserto di Gobi veramente remota e selvaggia, frequentata sporadicamente dalle spedizioni scientifiche in cerca di fossili di dinosauro. Paesaggi dagli orizzonti infiniti, dolci e quasi malinconici, tra il verde tenero delle sterminate praterie, il giallo ocra delle enormi dune di sabbia e il nero delle formazioni rocciose di origine vulcanica. Gli straordinari incontri con i cavalieri nomadi, eredi del mitico Gengis Khan, e con le carovane di irsuti cammelli a due gobbe. Affascinanti notti trascorse nelle ger, le tende dei nomadi, e in tendina igloo tra le dune del deserto e le praterie della Mongolia centrale. Il Parco Nazionale di Gurvan Saikhan con la Valle delle Aquile, le scenografiche formazioni rocciose rosse di Bayanzag e il maestoso cordone di dune di Khongoriin. La verdissima valle di Shargaljuut con mandrie di cavalli e yak e greggi di pecore e capre; la scenografica valle di Orkhon (UNESCO) tra rocce vulcaniche, fiumi e cascate. L’antica capitale Kharakorum con il monastero di Erdene Zuu, circondato da possenti mura… Tutti i gruppi sono accompagnati dai nostri esperti tour leader italiani. Si utilizzano comode e moderne vetture fuoristrada tipo Toyota Land Cruiser.
PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenze Estate 2019 1° giorno / Partenza dall’Italia Partenza nel primo pomeriggio da Milano Malpensa con voli di linea Air China per Ulaan Baatar via Pechino. Pernottamento a bordo. 2° giorno / Arrivo in Ulaanbaatar Arrivo in tarda mattinata a Ulaanbaatar, espletamento delle formalità di frontiera e accoglienza da parte dell’organizzazione locale. Nei pressi dell’aeroporto, sulla via per il centro città, visita dell’interessante mostra temporanea sui dinosauri, allestita in un nuovo centro commerciale, che espone alcuni dei pezzi migliori del Museo di Storia Naturale (principalmente scheletri e uova di dinosauri ritrovati nel deserto del Gobi) attualmente chiuso per restauro. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio visita del Monumento Commemorativo Zaisan, eretto dai russi per commemorare “soldati e eroi ignoti” caduti in diverse guerre. Il monumento offre un bel panorama su Ulaan Baatar e sulle colline circostanti. Si prosegue per il centro città che si raccoglie attorno all’imponente Piazza Sukhbaatar che prende il nome dall’eroe della rivoluzione che proclamò l’indipendenza della Mongolia dalla Cina. Sulla piazza si affacciano diversi edifici: il Palazzo del Parlamento, decorato con le statue dei più famosi khan mongoli; il Palazzo della Cultura, che ospita la Galleria Nazionale Mongola di Arte Moderna e numerose altre istituzioni a carattere culturale; il Teatro di Stato dell’Opera e del Balletto. Cena e pernottamento in hotel.
3° giorno / Ulaanbaatar – Baga Gazriin Chuluu (le rovine del teatro nella steppa) (circa 280 km) Partenza dalla capitale con gli automezzi fuoristrada dirigendosi verso Sud. Paese di altopiani e di deserti, la Mongolia è ancor oggi una terra per viaggiatori più che per turisti. Le strade asfaltate sono limitate a un solo grande asse che attraversa il paese da ovest a est, i mezzi di trasporto - privati e pubblici - quasi inesistenti (l'unico vero mezzo di trasporto è il cavallo!) e le strutture turistiche minime. Con i suoi due milioni di abitanti, ancor oggi in gran parte nomadi, sparsi tra steppe e deserti grandi cinque volte l'Italia, essa conserva l’eredità del più grande impero che il mondo abbia mai visto e del più geniale condottiero di tutti i tempi, Gengis Khan. Lungo il percorso visita di Sum Huh Burd, le rovine del primo teatro costruito in Mongolia proprio nella steppa. Poi si prosegue per il suggestivo massiccio granitico di Baga Gazriin Chuluu (1.750 m), perso nel mezzo del nulla. Questa formazione rocciosa nasconde le rovine di un piccolo tempio buddhista risalente al XIX secolo. Cena e pernottamento in campo di ger (il termine yurta, più comune in occidente, è di origine russa e non mongola). La gher è la tipica abitazione dei nomadi della steppa dell’Asia centrale e assomiglia più a una vera e propria abitazione che a una tenda. La struttura in legno è rivestita di feltro e il pavimento è ricoperto di stuoie. L’ampio e alto ambiente circolare interno consente di starvi comodamente in piedi e viene riscaldato da una stufetta in ghisa posta al suo centro. E’ dotata di letti con materassi, coperte e lenzuola. E’ generalmente molto pulita e permette di assaporare fino in fondo l'atmosfera e la cultura dei nomadi della Mongolia. Le docce e le toilette sono in comune. 4° giorno / Baga Gazriin Chuluu – Tsagaan Suvarga (lo Stupa Bianco) (circa 260 km) Dopo la prima colazione partenza verso sud attraverso le estese praterie ondulate che caratterizzano questa parte dell’altopiano mongolo, molto probabilmente il fondo di un antico bacino. Nel pomeriggio si raggiunge l’impressionante falesia di Tsagaan Suvarga, che in lingua mongola significa “Stupa Bianco”. Qui gli strati di arenaria depositatisi nel corso di milioni di anni sono stati erosi dagli agenti atmosferici assumendo delle bizzarre forme che da lontano assomigliano alle rovine di un’antica città. Cena e pernottamento in campo di ger.
5° giorno / Tsagaan Suvarga – Valle di Yol – Gobi meridionale (la valle delle aquile) (circa 280 km) Dopo la prima colazione partenza verso sud-ovest per il Parco Nazionale di Gurvan Saikhan, che significa le “tre bellezze” in riferimento ai tre crinali montuosi che caratterizzano la parte terminale dei Monti Altai ricompresa al suo interno. Oltre alle montagne il parco ricomprende zone desertiche con formazioni di arenaria e dune di sabbia. La scarsa vegetazione della steppa desertica (molte piante fioriscono solamente dopo forti piogge) rappresenta il sostentamento di particolari specie di animali come la gazzella dalla coda nera, il topo saltatore, l’asino selvatico e il cammello selvatico. Nelle zone montuose vivono lo stambecco, le pecore argali e il leopardo delle nevi. Nel pomeriggio escursione nella Valle di Yol, chiamata la “Valle delle Aquile” per via della notevole quantità di rapaci che vi nidificano. Questa valle non è altro che un profondo canyon di origine vulcanica che si apre tra alte montagne isolate nella sconfinata piana del deserto; oltre alle aquile si possono osservare pecore selvatiche, stambecchi, numerose marmotte. Una piacevole camminata permette di scoprire a distanza ravvicinata la fauna e l’ambiente di questo angolo selvaggio dove incredibilmente, fino a pochi anni fa, si potevano vedere gli ultimi resti di un ghiacciaio. Visita del piccolo ma interessante museo all’ingresso del parco. Si continua per il nostro campo di gher che si trova nei pressi, nella zona denominata Gobi meridionale. Cena e pernottamento in campo di ger. 6° giorno / Gobi meridionale – Bayanzag – Khongoriin Els (le rupi fiammeggianti e il lungo cordone di dune) (circa 200 km) Dopo la prima colazione partenza verso ovest, costeggiando le montagne nere che delimitano il deserto di Gobi, fino a raggiungere la località di Bayanzag che letteralmente significa “rupi fiammeggianti” per il colore rosso assunto dalle formazioni di arenaria al tramonto. Il luogo è famoso perchè nel 1921 il ricercatore americano Roy Chapman Andrews scoprì qui, durante una spedizione scientifica, il più grande e il più importante giacimento paleontologico al mondo di scheletri e di uova di dinosauri. Si continua verso ovest in un ambiente sempre più desertico. E’ una regione davvero remota dove, se fortunati, è possibile avvistare sparuti branchi di gazzelle e kulan (gli asini selvatici dell’Asia centrale). Si raggiungono quindi le più alte dune del Gobi (anche 100 m): le affascinanti Khongoriin Els, un ondulato e spettacolare cordone di sabbia che si estende per oltre un centinaio di chilometri. Escursione a piedi in quest’affascinante area per
ammirare il paesaggio dall’alto delle dune, alla cui base si trova un inaspettato ruscello. Cena e pernottamento in campo di ger. 7°-9° giorno / Khongoriin Els – Savrey – Gurvantes – Khermen Tsav (il canyon nel deserto) (circa 200 km) Dopo la prima colazione si prosegue verso ovest, oltre le dune di Khongoriin, per intraprendere una vera e propria spedizione in una porzione del deserto di Gobi veramente remota e selvaggia. Superati i villaggi di Savrey e Gurvantes si percorrono piste appena segnate dalle spedizioni scientifiche che sporadicamente si spingono in questa zona alla ricerca di fossili di dinosauro. Si raggiunge il fantastico canyon di Khermen Tsav, caratterizzato da bizzarre formazioni di arenaria rossa modellate da piogge e venti di milioni di anni. Le meravigliose scenografie, delimitate dalle vallate desertiche, sono particolarmente suggestive con la luce del tramonto. Il famoso paleontologo Roy Chapman Andrews chiamò questo luogo come “la fine del mondo”. Cene e pernottamenti in tenda in campo mobile. I campi mobili sono allestiti con gli equipaggiamenti a bordo di un veicolo assistenza. Vengono fornite tende del tipo a igloo con materassini in polipropilene dello spessore di 2 cm. Per le cene si utilizzano tavoli e sedie da campeggio. La cucina è curata dallo staff locale. Acqua e catini sono a disposizione per lavarsi. 10°-11° giorno / Kerman Tsaw – Bayankhongor – Shargaljuut (saxaul e stelle alpine) (circa 380 km) Dopo la prima colazione partenza verso nord tra gli ondulati paesaggi desertici del Gobi, caratterizzati dalle distese dei cespugli di saxaul, fino a raggiungere Orog Nuur (lago Orog), circondato da praterie, dune di sabbia, insediamenti di nomadi e le alte montagne Baga Bogd (N.B. A causa di una scarsa stagione delle piogge il lago potrebbe essere asciutto). Si prosegue verso nord, lungo semplici piste sterrate, attraverso gli estesi e spettacolari paesaggi di dolci colline e praterie che danno la sensazione di muoversi in ambienti primordiali di grande libertà. Si giunge nella verde valle di Shargaljuut costellata di accampamenti di gher di famiglie nomadi. Mandrie di cavalli e yak, greggi di pecore e capre, cavalieri lanciati al galoppo… sembra di essere in “Un giorno in Mongolia”, il famoso dipinto di Balduugiyn Sharav, il più celebre pittore mongolo. L’opera rappresenta un paesaggio mongolo pieno di intricate scene che raffigurano quasi ogni aspetto della vita in Mongolia, dalla produzione del feltro alla raccolta del letame. Il 9°
giorno cena e pernottamento in campo di ger nei pressi di Bayankhongor; il 10° giorno cena e pernottamento in tenda in campo mobile nella valle di Shargaljuut. 12° giorno / Shargaljuut – Valle di Orkhon (la cascata tra le formazioni laviche) (circa 160 km) Dopo la prima colazione partenza per la Valle di Orkhon, riconosciuta Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 2004 per la sua importanza storica e per la bellezza dei sui paesaggi. Il fiume Orkhon scorre verso nord, per un incredibile tratto di 1120 km, prima di confluire nel maestoso Selenge Gol. La valle è caratterizzata da rocce nere, prati verdissimi e ovviamente dal fiume omonimo che forma anche una bella cascata. Nota anche come Ulaan Tsutgalan, la cascata, alta circa 20 metri, si formò circa 20.000 anni fa per una singolare combinazione di eruzioni vulcaniche e terremoti. La cascata appare nel suo massimo splendore dopo una pioggia abbondante. Cena e pernottamento in campo di ger. 13° giorno / Valle di Orkhon – Karakorum (il monastero di Erdene Zuu) (circa 120 km) Dopo la prima colazione si prosegue lungo il percorso panoramica che attraverso le verdi montagne conduce a Karakorum, antica capitale dell’impero mongolo. Karakorum, potente e splendida ai tempi di Gengis Khan, fu costruita nel XIII secolo proprio sulle sponde del fiume Orkhon. La visita più interessante è sicuramente quella di Erdene Zuu, suggestivo monastero circondato da possenti mura interrotte da 108 bianche “suburga” (stupa), tante quanti sono i grani del rosario buddhista; all’interno delle mura vi sono un grande stupa e numerosi templi buddhisti ricchi di preziosi affreschi, statue e oggetti di culto. I templi di Erdene Zuu si sono miracolosamente salvati dalla distruzione del periodo stalinista (quasi tutti i monasteri furono distrutti e migliaia di monaci furono uccisi o deportati). Un monastero in stile tibetano è ora attivo e se fortunati si può assistere alle cerimonie religiose e alle preghiere dei monaci della setta dei “berretti gialli”. Cena e pernottamento in campo di ger. 14° giorno / Karakorum – Parco Nazionale Hustain Nuruu – Ulaanbaatar (il progenitore del cavallo domestico) (circa 380 km) Dopo la prima colazione partenza verso est per Ulaan Baatar percorrendo la strada principale che attraversa il paese longitudinalmente. Lungo il percorso sosta per la visita del Parco Nazionale di Hustain Nuruu, in un bell’ambiente di colline
selvagge dove, con un po’ di fortuna, si possono osservare i cavalli della razza Przewalski (dal nome dell’esploratore polacco che li scoprì), considerati i progenitori di tutti i cavalli (N.B. La visita del parco, una tappa per spezzare il lungo trasferimento, cade purtroppo nelle ore centrali del giorno, quando è meno probabile l’avvistamento degli animali). Pranzo nel ristorante della struttura del parco, dove si trova anche un piccolo ma interessante museo. Nel pomeriggio si prosegue per Ulaanbaatar. Arrivo in hotel, cena e pernottamento. 15° giorno / Ulaanbaatar – partenza Dopo la prima colazione completamento della visita di Ulaanbaatar. Si inizia con il Monastero di Gandan, il “luogo meraviglioso della gioia completa”, non solo il più grande e importante monastero della Mongolia, ma anche uno dei monumenti più imponenti di Ulaanbaatar. La sua costruzione ebbe inizio nel 1838 per ordine di Bogd Gegen. Come la maggior parte dei monasteri mongoli fu pesantemente colpito nel corso delle purghe staliniane del 1937. Fu in parte risparmiato dai comunisti per dimostrare la loro finta tolleranza religiosa agli stranieri in visita ufficiale. La maggiore attrazione del complesso monastico è il magnifico edificio bianco del Migjid Janraisig Sum, con una enorme statua di Avalokitesvara, il Bodhisattava della Compassione, alta ben 26 metri. Si prosegue con la visita dell’interessante Museo Nazionale di Storia che custodisce, tra le altre cose: pietre cervo (sculture funerarie con incisi cervi volanti), corredi di tombe di epoca unna e uigura, costumi, cappelli e gioielli rappresentativi della maggior parte dei gruppi etnici della Mongolia, armature mongole del XII secolo. Tempo a disposizione per lo shopping negli interessanti laboratori di lavorazione del cachemire. Pranzo in ristorante locale. Dopo pranzo trasferimento all’aeroporto per l’imbarco sul volo di linea Air China per Milano Malpensa via Pechino. Cena e pernottamento a bordo. 16° giorno / Arrivo in Italia Arrivo a Milano Malpensa presto al mattino.
Sistemazioni previste: Ulaanbaatar: Bayangol Hotel, 4* o similare (1 notte) Baga Gazriin Chuulu: Erdene Ukhaa Ger Camp o similare (1 notte) Tsagaan Suvarga: Tsagaan Suvarga Ger Camp o similare (1 notte) South Gobi: Goviin Naran Ger Camp o similare (1 notte) Khongoriin Els: Gobi Discovery 2 Ger Camp o similare (1 notte) Bayankhongor: Gobi Camel Lodge o similare (1 notte) Valle di Orkhon: Talbiun Ger Camp o similare (1 notte) Karakorum: Urguu Ger Camp o similare (1 notte) Ulaanbaatar: Bayangol Hotel, 4* o similare (1 notte)
Altre informazioni: Organizzazione e trasporti – Si utilizzano esclusivamente moderni automezzi fuoristrada giapponesi tipo Toyota Land Cruiser, Mitsubishi o similari 4x4, con massimo 3 passeggeri per auto (una vetture potrebbe avere 4 passeggeri). Guida locale di lingua inglese, accompagnatore italiano da un minimo di 8 partecipanti, autisti mongoli, cuoco su automezzo assistenza per i giorni previsti in campo. Su richiesta e pagando un supplemento è possibile avere una guida locale parlante italiano. Pernottamenti e pasti – 7 notti in ger (utilizzate da 2 persone o anche come singola ma con supplemento), 4 notti in tenda igloo con materassini in polipropilene (cm. 2), 2 notti in hotel 4* a Ulaan Baatar. Pasti in ristoranti locali e nei ristoranti dei campi di ger. Per i pasti durante la mini-spedizione nel deserto, preparati da un cuoco al seguito, si utilizzano tavolini e sedie da campeggio. Clima – Temperato-caldo. Nei mesi estivi (Giugno-Settembre) temperature diurne medie di 20°C-25°C che possono raggiungere anche i 35°C nel deserto di Gobi. Elevata escursione termica con temperature notturne fresche, ma anche fredde nelle regioni centrali dove verso metà Agosto le temperature diurne possono scendere intorno ai 10°C-15°C se spira il vento dalla Siberia. Possibilità di qualche pioggia. Disposizioni sanitarie – Non è richiesta alcuna vaccinazione. L’organizzazione dispone di un pronto soccorso. Formalità burocratiche – Da Gennaio 2016 è nuovamente richiesto il visto per gli italiani che si recano in Mongolia. Al visto consolare provvede la nostra organizzazione. Necessario il passaporto, firmato in originale, con validità di almeno 6 mesi dalla data di partenza, due pagine libere, una foto formato tessera a colori e recenti e il modulo, debitamente compilato e firmato. Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Viaggio caratterizzato da alcune tappe lunghe su piste, ma che si svolgono sempre di giorno date le numerose ore di luce durante i mesi estivi. Mezzi di trasporto molto buoni e comodi. Mini spedizione nel deserto con 4 notti in tendina igloo e cucina da campo. Le sistemazioni nelle gher sono confortevoli ma è necessario un buon spirito di adattamento per i bagni che sono in comune. Alimentazione discreta, con pochi prodotti freschi, parzialmente integrata da prodotti portati dall’Italia. I pasti a mezzogiorno sono spesso a picnic.
QUOTAZIONE PER PERSONA con partenza da Milano: Partenze di gruppo: € 3.900 base 8-10 partecipanti con accompagnatore italiano € 3.780 base 11-14 partecipanti con accompagnatore italiano Partenze individuali: € 3.700 base 4 partecipanti con guide di lingua inglese € 4.680 base 2 partecipanti con guide di lingua inglese Da aggiungere: - partenza da altre città su richiesta - supplemento singola (hotel, gher, tenda) € 380 - (a) supplemento alta stagione aerea € 140 - tasse aeree, security e fuel surcharge € 340 (circa) - copertura assicurativa di viaggio vedi tabella sotto - costo individuale gestione pratica € 80 - visto consolare Mongolia € 95 Date di partenza: 1) da sabato 1 a domenica 16 Giugno 2019 2) (a) da domenica 4 a luned 19 Agosto 2019 (alta stagione aerea) 3) da sabato 14 a domenica 29 Settembre 2018 Promozione “Prenota Prima” Prenotate il vostro viaggio con un anticipo di almeno 90 giorni dalla partenza e otterrete uno sconto del 50% sul costo della copertura assicurativa “all inclusive”. La quota comprende: Voli di linea in classe economica, guida locale di lingua inglese, accompagnatore italiano da un minimo di 8 partecipanti, trasporti con automezzi fuoristrada, i pernottamenti in hotel, ger e tende, pensione completa per tutto il viaggio, tutte le attrezzature per i campi (eccetto sacco a pelo e cuscino), gli ingressi ai Parchi Nazionali, ai Musei, ai monumenti, assicurazione come specificato, dossier informativo sul paese. La quota non comprende: Le bevande, le mance, gli extra personali, l’assicurazione integrativa facoltativa, il visto d’ingresso, le eventuali tasse in uscita dal paese, tutto quanto non espressamente specificato.
La nostra nuova ed esclusiva copertura assicurativa “all inclusive” - Annullamento del viaggio prima della partenza - Assistenza sanitaria tramite centrale operativa h24 - Spese mediche in viaggio fino a € 20.000 (di cui € 5.000 fino a 45 gg dal rientro) - Bagaglio fino a € 750 - Viaggi Rischio Zero per eventi fortuiti e casi di forza maggiore in corso di viaggio - Indennizzo fino a € 150.000 per infortunio che causi decesso o invalidità permanente Il costo a passeggero del pacchetto assicurativo è da aggiungere alle spese accessorie e da versare al momento dell’iscrizione al viaggio. Il calcolo dell’importo si evince dalla tabella che segue: Quota totale fino a: Costo a passeggero* € 1.000,00 € 45 € 2.000,00 € 80 € 3.000,00 € 115 € 4.000,00 € 150 € 5.000,00 € 185 € 7.000,00 € 255 € 10.000,00 € 360 NB: il conteggio del totale assicurabile non deve includere visto e spese gestione pratica. *comprensivo di imposte di assicurazione e diritti di agenzia. Copertura Integrativa E’ possibile estendere la copertura delle spese mediche in viaggio fino a € 120.000 stipulando una polizza facoltativa con premio lordo per passeggero di € 55,00, da specificare espressamente all’operatore. Le condizioni dettagliate delle coperture assicurative sono consultabili sul nostro sito www.viaggilevi.com.
NOTE IMPORTANTI • La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio USD/Euro = 0,87 in vigore nel mese di Gennaio 2019. In caso di oscillazioni del cambio di +/-3% a 20 giorni dalla data di partenza sarà effettuato un adeguamento valutario. • Per ragioni tecnico-organizzative in fase di prenotazione o in corso di viaggio l’itinerario potrebbe subire delle modifiche, mantenendo invariate quanto più possibile le visite e le escursioni programmate. • Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a disponibilità limitata di posti. Al momento della prenotazione, in caso di non confermabilità della tariffa utilizzata per la costruzione del prezzo del viaggio, comunicheremo il supplemento. • Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal caso vi informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla emissione. L'acconto dovrà includere anche l'importo intero del biglietto, che non sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno dalle nostre pubblicate. • L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo del petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto dell’emissione dei biglietti aerei. Milano, 14.01.2019 n. 1 Organizzazione tecnica: I Viaggi di Maurizio Levi Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italy) Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595 E-Mail: info@viaggilevi.com – Web site: www.viaggilevi.com
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