Misure per migliorare il funzionamento della Giustizia Civile - 7/2021 Note e Studi

Pagina creata da Melissa Granata
 
CONTINUA A LEGGERE
Misure per migliorare il funzionamento della Giustizia Civile - 7/2021 Note e Studi
7/2021

                                                                                     Note e Studi

                                    Misure per migliorare il funzionamento della Giustizia Civile
ASSONIME - Riproduzione riservata
Misure per migliorare il funzionamento della Giustizia Civile       7/2021

                                    INDICE

                                    Executive summary                                                   III

                                    Introduzione                                                      p. 8

                                    1. La questione giustizia                                         p. 9

                                        1.1 La durata delle procedure                                 p. 9

                                        1.2 L’andamento dell’arretrato                                p.13

                                        1.3 Le risorse umane                                          p.16

                                        1.4 Gli strumenti informatici                                 p.17

                                    2. Le misure per migliorare l’efficienza della giustizia civile   p.18

                                        2.1 Risorse umane                                             p.18

                                        2.2 Digitalizzazione                                          p.22

                                        2.3 Misure processuali                                        p.23

                                        2.4 Misure straordinarie per la gestione dell’arretrato       p.26
ASSONIME - Riproduzione riservata

                                    Allegato

                                    Scheda delle riforme sulla giustizia dell’ultimo decennio         p.27

                                                                                                              2
Misure per migliorare il funzionamento della Giustizia Civile                           7/2021

                                    Executive Summary

                                    Una giustizia efficiente incentiva l’innovazione, favorisce gli investimenti, migliora la
                                    qualità del credito, riduce i tassi di interesse, e rinnova la fiducia dei cittadini nello Stato
                                    democratico. I dati recenti mostrano un sistema ancora in crisi e l’improcrastinabile
                                    necessità di una riforma complessiva che incida drasticamente sui tempi della giustizia
                                    italiana e rafforzi la prevedibilità delle decisioni.

                                    La durata dei processi continua a superare sia i parametri previsti dalla legge Pinto
                                    sulla “ragionevole durata del processo”, sia le medie europee. Una durata di 2.656
                                    giorni (527 giorni per il primo grado, 863 giorni per il secondo grado e 1.266 giorni per il
                                    terzo grado) equivale a sette anni e tre mesi circa. Si aggiungono lunghezza e
                                    inefficienza del processo esecutivo e delle aste giudiziarie, i cui tempi di chiusura sono
                                    in media di 5 anni, con profonde differenze tra uffici. Anche i tempi delle procedure
                                    concorsuali si attestano su livelli molto elevati: in media è necessario attendere 7 anni
                                    e 1 mese per la chiusura di un fallimento, con un gap che va dai circa 4 anni nei
                                    tribunali più efficienti ad oltre 15 anni nei più lenti. Il nostro sistema giudiziario è gravato
                                    da un arretrato imponente. Le statistiche del Ministero della Giustizia indicano per il
                                    terzo trimestre 2020 un numero di procedimenti pendenti di circa 3,3 milioni, con un
                                    aumento dell’1,2% rispetto all’anno precedente, probabilmente generato anche dal
                                    lockdown dei Tribunali nella prima metà dell’anno. L’organico complessivo dei
                                    magistrati risulta scoperto per una percentuale del 12,61%. Si registra anche la
                                    tendenza nazionale alla sottrazione di risorse al civile da parte del penale in molti uffici
                                    giudiziari, in particolare al Sud, come effetto dell’emergenza criminalità organizzata.
ASSONIME - Riproduzione riservata

                                    Per gli organici del personale amministrativo la percentuale di scopertura nazionale è
                                    del 26,19%, nonostante le recenti immissioni.

                                    Occorre partire da questi dati per affrontare la questione giustizia. Si tratta
                                    essenzialmente di una questione di risorse: risorse umane qualificate e risorse
                                    materiali, sedi adeguate e tecnologia, nonché di governo delle risorse. Il cambiamento
                                    è raccomandato dalle istituzioni europee e il Recovery Plan rappresenta l’occasione
                                    per un serio ammodernamento del sistema giustizia in Italia. Il PNRR (Piano Nazionale
                                    di Ripresa e Resilienza) presentato dal Governo alle Camere il 26 aprile 2021 va nella
                                    giusta direzione per risolvere i nodi critici della giustizia con un approccio organico.

                                                                                                                                  3
Misure per migliorare il funzionamento della Giustizia Civile                        7/2021

                                    Le misure per migliorare il sistema giustizia

                                    In questo documento formuliamo alcune proposte ed opzioni per l’attuazione del
                                    PNRR, riconducibili alle aree seguenti: (i) risorse umane; (ii) digitalizzazione; (iii)
                                    semplificazioni processuali, (iv) gestione dell’arretrato.

                                    Risorse umane

                                        a) Coprire i posti vacanti e riallocare le risorse

                                    Gli organici dei magistrati dovrebbero essere rafforzati tenendo conto dei flussi in
                                    entrata e dell’andamento dell’arretrato presso ciascun ufficio. Per evitare che il penale
                                    prenda il sopravvento sul civile, i grandi uffici potrebbero essere divisi in due.
                                    Andrebbe, altresì, valutata la riduzione del numero di magistrati fuori ruolo per incarichi
                                    amministrativi. Il personale amministrativo dovrebbe essere integrato anche con figure
                                    tecniche (es. tecnici informatici, esperti nell’edilizia, ecc.) necessarie per gestire il
                                    processo di informatizzazione. La riallocazione del personale da altre amministrazioni,
                                    efficiente sotto il profilo economico, non dà sufficienti garanzie di qualità professionale
                                    per l’espletamento degli incarichi nel settore della giustizia. Tale soluzione dovrebbe
                                    essere accompagnata da una profonda riqualificazione del personale ricollocato.
                                    Sarebbe preferibile avviare una stagione di assunzioni di personale amministrativo
                                    giovane e qualificato.

                                        b) Aumentare la produttività valorizzando l’Ufficio del processo
ASSONIME - Riproduzione riservata

                                    Lo strumento più utile per aumentare la produttività dei giudici è costituito dall’Ufficio
                                    del processo. Un adeguato supporto al magistrato può consentire di aumentare il
                                    numero di provvedimenti, senza pregiudicare la qualità delle valutazioni. Le
                                    sperimentazioni condotte sino ad oggi hanno evidenziato le potenzialità di questo
                                    istituto, che va reso una realtà operativa in tutti gli uffici. Sarebbe utile pensare a
                                    specifici incarichi di lavoro, retribuiti e a termine, per giovani laureati con alto voto di
                                    laurea e alto voto in alcuni esami, per cui lo svolgimento dell’incarico costituisca un
                                    titolo aggiuntivo per la partecipazione al concorso di magistratura.

                                       c) Assicurare la specializzazione dei giudici e la qualità della formazione

                                    Specializzazione e qualità nella formazione dei giudici svolgono un ruolo fondamentale
                                    per assicurare processi rapidi, decisioni prevedibili, orientamenti giudiziari coerenti. Le
                                    capacità di gestione e organizzazione all’interno dei Tribunali andrebbero valorizzate
                                    strutturando nell’ambito della Scuola della magistratura percorsi idonei ad assicurare
                                    capacità gestionale e amministrativa ai magistrati investiti di incarichi direttivi e

                                                                                                                              4
Misure per migliorare il funzionamento della Giustizia Civile                       7/2021

                                    diffondendo le best practice organizzative e procedurali dei Tribunali più virtuosi. Nella
                                    formazione dei giudici andrebbe assicurata un’adeguata formazione in campo
                                    economico. Sarebbe utile includere il diritto commerciale nelle materie del concorso e
                                    prevedere per i neo-magistrati stage in alcune istituzioni (es. Consob, Antitrust, Banca
                                    d’Italia, ecc.), oltre a programmi di formazione dedicati ai profili di ragionamento
                                    economico all’interno dello schema di valutazione giuridico. Con riguardo alle
                                    procedure concorsuali sarebbe utile recuperare le misure indicate dalla legge delega
                                    per la riforma organica delle procedure concorsuali1, rimaste inattuate, ovvero: i)
                                    attribuire ai Tribunali sede della sezione specializzata in materia di impresa la
                                    competenza sulle procedure concorsuali e sulle cause relative alle imprese in
                                    Amministrazione straordinaria e ai gruppi di rilevante dimensione; ii) affidare la
                                    competenza sulle altre procedure concorsuali ai tribunali di maggiore dimensione; iii)
                                    mantenere gli attuali criteri della competenza solo per le procedure di
                                    sovraindebitamento.

                                            d) Riformare la magistratura onoraria

                                    È opportuno valutare nuovi criteri per la selezione e la formazione degli incarichi
                                    onorari – GOT (giudici onorari del Tribunale) e giudici di pace. Una soluzione potrebbe
                                    essere quello di fare di questi incarichi la naturale evoluzione di stagisti e aiuti
                                    dell’Ufficio del processo, che potrebbero, quando abbiano dato buona prova, svolgere
                                    in seguito, per un periodo determinato, queste funzioni, in attesa di avere una corsia
                                    preferenziale per l’accesso al concorso di magistratura. Una soluzione di questo tipo
ASSONIME - Riproduzione riservata

                                    potrebbe portare benefici, sia in termini di produttività che di qualità della giustizia.

                                    Digitalizzazione

                                           a) Investire nelle dotazioni strumentali e tecnologiche

                                    È necessario realizzare una completa informatizzazione degli archivi cartacei oggi
                                    esistenti e rendere pienamente operativo il fascicolo digitale, anche al fine di consentire
                                    processi di raccolta dei dati che possano consentire le analisi e il monitoraggio
                                    sull’efficienza e qualità del sistema giudiziario. Dovrebbero essere stanziati importanti
                                    investimenti per garantire l’innovazione degli strumenti, dei software e delle
                                    infrastrutture digitali e la sicurezza dei dati.

                                    1   Art. 2, co. 1 lett. n) della legge 19 ottobre 2017, n. 155.

                                                                                                                             5
Misure per migliorare il funzionamento della Giustizia Civile                          7/2021

                                        b) Implementare il processo civile telematico

                                    Elemento centrale di una giustizia digitale è il processo telematico. Attualmente, la
                                    disciplina è frammentata: esistono sette piattaforme per i diversi processi (civile,
                                    amministrativo, penale, tributario, ecc.), con regole e sistemi non omogenei.
                                    Occorrerebbe una razionalizzazione, attraverso l’istituzione di una piattaforma unica e
                                    una riscrittura delle norme processuali in funzione del processo telematico. Il lockdown
                                    imposto dalla pandemia ha evidenziato la possibilità di rafforzare il processo civile
                                    telematico, e queste misure andrebbero introdotte a regime, accompagnate dalla
                                    diffusione di adeguati strumenti tecnologici e da un capillare potenziamento della rete
                                    anche nelle sedi più piccole.

                                    Misure processuali

                                        a) Semplificare i riti processuali

                                    Un tassello importante è rappresentato dalla razionalizzazione dei riti processuali.
                                    Sono condivisibili i criteri di delega del disegno di legge per l’efficienza del processo
                                    civile, all’esame del Parlamento, che introducono un nuovo rito semplificato. Tuttavia,
                                    va valutato che l’introduzione di un nuovo rito, nelle fasi iniziali, può comportare un
                                    ulteriore rallentamento del sistema giudiziario. Stante l’urgenza della questione
                                    giustizia, andrebbe considerata l’alternativa di conservare il rito sommario di cognizione
                                    – che nella prassi risulta un modello efficiente e funzionante – rendendolo obbligatorio
                                    ed estendendone l’applicazione al di là dei procedimenti in cui il Tribunale giudica in
ASSONIME - Riproduzione riservata

                                    composizione monocratica.

                                        b) Rafforzare la funzione nomofilattica della Corte di Cassazione

                                    Il regime dei filtri alle impugnazioni introdotti dalle varie riforme non ha prodotto risultati
                                    efficaci. Occorrerebbe rafforzare la funzione nomofilattica della Cassazione, in modo
                                    da consentire alla Corte di decidere su cosa pronunciarsi come tutte le grandi Corti
                                    supreme. Inoltre, andrebbe valutata la possibilità di affermare il carattere vincolante
                                    delle decisioni della Corte quando nella controversia è parte la pubblica
                                    amministrazione, al fine di evitare la presentazione di un numero eccessivo di ricorsi
                                    per questioni equivalenti nella soluzione (cd. cause seriali).

                                        c) Favorire la de-giurisdizionalizzazione del processo di esecuzione

                                    Si dovrebbe riservare ai giudici soltanto la definizione dei giudizi di opposizione
                                    all’esecuzione. Le esecuzioni sono un’attività di riscossione coattiva di un credito che
                                    potrebbe essere curata dallo stesso creditore o da un apposito sistema, in parte

                                                                                                                                 6
Misure per migliorare il funzionamento della Giustizia Civile                          7/2021

                                    pubblico in parte privato. Per la maggiore celerità dei procedimenti di esecuzione, sia in
                                    sede civile che fallimentare andrebbe, rafforzato e reso obbligatorio per ogni Tribunale
                                    il ricorso alle aste on-line attraverso portali gestiti da imprese private.

                                        d) Rafforzare il ricorso alle misure alternative di soluzione delle controversie

                                    Occorre valorizzare il ruolo della mediazione e delle misure alternative di risoluzione
                                    delle controversie (ADR), incentivandone il ricorso anche in considerazione dell’elevato
                                    contenzioso atteso in materia contrattuale ed extracontrattuale, quale conseguenza
                                    della pandemia. In questa direzione sarebbe utile prevedere incentivi (fiscali o
                                    processuali) all’utilizzo di percorsi alternativi per la tutela dei diritti e andrebbe valutata
                                    la possibilità di prevedere che un accordo transattivo, che ponga fine a un contenzioso
                                    in atto, sottoscritto dalle parti e dagli avvocati (che attestano la conformità dell’accordo
                                    alle norme imperative e all’ordine pubblico), possa costituire titolo esecutivo.

                                    Misure straordinarie per la gestione dell’arretrato

                                    Anche per la gestione dell’arretrato occorrono adeguate risorse. Per realizzare tale
                                    obiettivo sarebbe necessario creare un canale dedicato, con l’istituzione di uffici
                                    speciali e nuove sezioni speciali presso gli uffici già esistenti, con proporzionata
                                    dotazione di personale e sedi, cui demandare la gestione del carico pendente, in modo
                                    da lasciare agli uffici ordinari il solo flusso delle cause in entrata. Lo smaltimento
                                    dell’arretrato, unitamente alle altre misure di riforma, dovrebbe favorire la
                                    focalizzazione sulle questioni più recenti, rafforzando indirettamente la funzione di
ASSONIME - Riproduzione riservata

                                    guida interpretativa della Cassazione.

                                                                                                                                 7
Misure per migliorare il funzionamento della Giustizia Civile                                   7/2021

                                    Introduzione

                                    Il miglioramento della qualità e dell’efficienza della giustizia civile rappresenta uno dei
                                    principali obiettivi per la ripresa del sistema economico, per l’effettiva tutela dei diritti e
                                    per il rafforzamento della coesione sociale. Una giustizia rapida ed efficiente incentiva
                                    l’innovazione, favorisce gli investimenti, migliora la qualità del credito, riduce i tassi di
                                    interesse, e rinnova la fiducia dei cittadini nello Stato democratico.

                                    A partire dal 2009, numerosi interventi normativi (v. scheda allegata) sono stati
                                    indirizzati allo scopo di rafforzare l’efficienza dei Tribunali, ridurre la durata dei processi
                                    e deflazionare l’ingente carico pendente, al fine di colmare il divario e le anomalie della
                                    giustizia civile italiana nel confronto con gli altri Paesi europei. I cambiamenti hanno
                                    coinvolto, sia le procedure sia alcuni aspetti organizzativi del settore giustizia, con
                                    particolare riguardo alla geografia giudiziaria.

                                    Le misurano adottate hanno generato alcuni effetti positivi, ma i dati più recenti
                                    mostrano un sistema ancora in crisi e l’improcrastinabile necessità di una riforma
                                    complessiva che incida non solo sul processo, ma anche su altri aspetti fondamentali:
                                    risorse umane; organizzazione del lavoro delle Corti; piena informatizzazione dei
                                    Tribunali; edilizia giudiziaria; specializzazione e formazione dei giudici.

                                    Anche le istituzioni europee, nonostante gli apprezzamenti per gli sforzi compiuti dal
                                    nostro paese, nelle Country Specific Recommendations per il 20192 e il 20203, invitano
                                    l’Italia a migliorare l’efficienza del sistema giudiziario civile raccomandando in
ASSONIME - Riproduzione riservata

                                    particolare: l’attuazione delle riforme in materia di insolvenza; un funzionamento più
                                    efficiente dei Tribunali; lo smaltimento dell’arretrato e una migliore gestione dei carichi
                                    di lavoro; l’adozione di norme procedurali più semplici; la copertura dei posti vacanti del
                                    personale amministrativo; la riduzione delle differenze nella gestione dei casi da
                                    Tribunale a Tribunale e, infine, la repressione della corruzione.

                                    Il PNRR trasmessa dal Governo al Parlamento il 26 aprile 2021 va nella giusta
                                    direzione ed affronta in modo organico i nodi della giustizia, attraverso un intervento
                                    che riguarda sia il piano organizzativo, sia la dimensione processuale che
                                    extraprocessuale. Molte risorse previste dal Piano sono destinate alla riorganizzazione
                                    degli uffici e ad investimenti in risorse umane e materiali, nonché al completamento
                                    della digitalizzazione del processo.

                                    2 V. Raccomandazione del Consiglio sul programma di riforma 2019 dell’Italia e che formula un parere del
                                    Consiglio sul programma di stabilità 2020 dell’Italia, COM (2019) 512 final.
                                    3 V. Raccomandazione del Consiglio sul programma di riforma 2020 dell’Italia e che formula un parere del

                                    Consiglio sul programma di stabilità 2020 dell’Italia, COM (2020) 512 final.

                                                                                                                                           8
Misure per migliorare il funzionamento della Giustizia Civile                                          7/2021

                                    Con il presente documento, dopo un quadro aggiornato sui dati del sistema giustizia e
                                    sulle maggiori criticità, si formulano alcune proposte ed opzioni nell’alveo dell’indirizzo
                                    e delle scelte formulate nel PNRR del Governo per contribuire al miglioramento della
                                    giustizia civile.

                                        1. La questione giustizia

                                    Il tema del recupero di efficienza del sistema della giustizia civile ha una portata vasta,
                                    l’obiettivo da perseguire è un sistema che sia in grado di assicurare in tempi
                                    ragionevoli un’efficace tutela dei diritti e di garantire la solidità e la prevedibilità delle
                                    valutazioni giudiziali. La questione si pone sotto diversi profili, quello della durata delle
                                    procedure, dello smaltimento dell’arretrato, del personale e dell’innovazione
                                    tecnologica. Di seguito si riportano alcuni dati4 sulla portata del problema.

                                        1.1 La durata delle procedure

                                    I tempi delle procedure sono un aspetto centrale del giusto processo e, al di fuori
                                    dell’area dei provvedimenti cautelari, il problema in Italia è ancora rilevante. La durata
                                    dei processi continua a superare sia i parametri previsti dalla legge Pinto sulla
                                    “ragionevole durata del processo”5, sia le medie europee. L’obiettivo di ridurre i tempi
                                    della giustizia civile resta quindi una priorità.

                                    Il rapporto Doing Business 2020 della Banca Mondiale6 colloca l’Italia al 122° posto su
                                    190 per la categoria “Tempo e costi delle controversie” (Enforcing contracts), con una
ASSONIME - Riproduzione riservata

                                    durata di 1120 giorni per la chiusura delle procedure. Nel 2018 l’Italia era al 111° posto,
                                    nel 2017 al 108° e 2016 al 106°7.

                                    4 Per alcuni dati sugli effetti della giustizia sul benessere sociale si rinvia a V.G. GIGLIO, Il funzionamento
                                    della giustizia italiana e la sua influenza sul benessere del “sistema Paese”, 23 novembre 2020,
                                    disponibile sul sito: https://www.filodiritto.com/il-funzionamento-della-giustizia-italiana-e-la-sua-influenza-
                                    sul-benessere-del-sistema-paese. Alcune proposte per la giustizia sono indicate da OCPI, Come ridurre i
                                    tempi della giustizia civile, giugno 2020, disponibile sul sito https://osservatoriocpi.unicatt.it/cpi-archivio-
                                    studi-e-analisi-come-ridurre-i-tempi-della-giustizia-civile; e nel documento GIUSTIZIA 2030 recentemente
                                    elaborato da un gruppo di giudici, professionisti e professori universitari (aprile 2021), disponibile sul sito
                                    https://irp.cdn-website.com/458fa343/files/uploaded/Giustizia_2030.pdf.
                                    5 La legge Pinto (legge n. 89/2001) stabilisce che le parti in causa hanno diritto ad un’equa riparazione

                                    dallo Stato se il loro procedimento supera tre anni in primo grado, due anni in secondo e uno in terzo.
                                    6 Disponibile sul sito: https://www.doingbusiness.org/content/dam/doingBusiness/country/i/italy/ITA.pdf.

                                    7 Tali dati, tuttavia, si riferiscono a un tipo specifico di controversie (da inadempimento contrattuale) e sono

                                    estratti dai procedimenti relativi al solo Tribunale di Roma.

                                                                                                                                                  9
Misure per migliorare il funzionamento della Giustizia Civile                                           7/2021

                                    In base al Cepej Evaluation Report 20208, l’Italia si colloca tra le ultime posizioni della
                                    classifica anche in relazione al tempo medio prevedibile di definizione dei procedimenti
                                    civili e commerciali pendenti (cd. disposition time9). Il disposition time per i processi che
                                    giungono al terzo grado di giurisdizione (Corte di Cassazione), si è in realtà ridotto nel
                                    2018, da 2.950 a 2.656 giorni (- 294 giorni), per effetto di un miglioramento del
                                    secondo e terzo grado di giudizio (rispettivamente di 130 e 176 giorni). Tuttavia, i
                                    parametri rimangono ancora molto alti e al di fuori dei canoni della ragionevole durata
                                    del processo previsti dalla legge Pinto e dalla media europea.

                                    Una durata di 2.656 giorni (527 giorni per il primo grado, 863 giorni per il secondo
                                    grado e 1.266 giorni per il terzo grado) equivale a sette anni e tre mesi circa. Si tratta
                                    comunque di un miglioramento rispetto al 2016 quando la durata media era stimabile in
                                    otto anni. Ciononostante, nel 2018 i processi che giungono al terzo grado di giudizio
                                    durano circa la metà in Francia (1.223 giorni) e in Spagna(1.240 giorni ), circa un terzo
                                    in Germania (840 giorni). In Europa, solo la Grecia ha una durata dei processi più
                                    elevata che in Italia per il primo grado di giudizio (610 giorni), solo Malta per il secondo
                                    grado (1.120 giorni). Nessun paese, invece, è più lento dell’Italia nel terzo grado di
                                    giudizio10.
ASSONIME - Riproduzione riservata

                                    8 Stilato ogni anno dalla Commissione europea per l’efficacia della giustizia del Consiglio d’Europa e
                                    disponibile sul sito: https://www.coe.int/en/web/cepej/special-file-publication-of-the-report-european-
                                    judicial-systems-cepej-evaluation-report-2020-evaluation-cycle-2018-data-.
                                    9 Tale indice si ottiene calcolando il rapporto tra i procedimenti pendenti e quelli definiti alla fine di un

                                    determinato anno e moltiplicando tale dato per 365 (i giorni di un anno).
                                    10 A conclusioni simili giunge il Justice Score board 2020, elaborato annualmente dalla Commissione

                                    europea, che colloca il sistema giudiziario di risoluzione delle controversie civili e commerciali italiano tra i
                                    più lenti nel quadro dei Paesi europei, con una durata dei procedimenti presso il Tribunale di ultima istanza
                                    (Corte di Cassazione), che supera i 1.200 giorni.

                                                                                                                                                  10
Misure per migliorare il funzionamento della Giustizia Civile                                        7/2021

                                    Alla lentezza del processo di cognizione, si aggiungono la lunghezza e l’inefficienza
                                    del processo esecutivo e delle aste giudiziarie, ancora incapaci di assicurare
                                    l’incontro della domanda con l’offerta. Un miglioramento su questo fronte può portare
                                    sensibili vantaggi in termini di contenimento dei tempi della giustizia e di
                                    posizionamento dell’Italia nelle classifiche internazionali. La tradizione italiana è, infatti,
                                    quella di non contare nei tempi di funzionamento della giustizia il tempo
                                    dell’esecuzione, ma in un’impostazione corretta il tempo della giustizia dovrebbe tener
ASSONIME - Riproduzione riservata

                                    conto del momento in cui il diritto controverso ha effettiva soddisfazione.

                                    Secondo alcuni dati del Ministero della Giustizia, relativi all’anno 2019, i tempi di
                                    chiusura per le esecuzioni immobiliari sono in media di 5 anni, con un margine
                                    molto esteso che va da 2 a quasi 10 anni di attesa, con profonde differenze tra uffici11.

                                    11 Dati analoghi si rinvengono nel Report Cerved La durata dei fallimenti e delle esecuzioni immobiliari e gli
                                    impatti sugli NPL, aprile 2019, disponibile sul sito: OSSERVATORIO-chiusure.pdf (cerved.com), che
                                    riporta, tuttavia, (su dati 2016-2017) durate massime fino a quasi 17 anni.

                                                                                                                                               11
Misure per migliorare il funzionamento della Giustizia Civile                                   7/2021

                                                                       Durata delle esecuzioni immobiliari per distretto
                                                                                       (durata in giorni)
ASSONIME - Riproduzione riservata

                                    Fonte: Ministero della Giustizia

                                    Anche i tempi delle procedure concorsuali si attestano su livelli molto elevati e
                                    incidono significativamente sull’efficienza del sistema. Osservando i procedimenti
                                    chiusi nell’arco temporale 2010- 201812, nonostante progressivi miglioramenti, le attese
                                    rimangono ancora molto lunghe e i risultati fortemente differenziati sul territorio: in
                                    media è necessario attendere 7 anni e 1 mese per la chiusura di un fallimento, con un
                                    gap che va dai circa 4 anni nei tribunali più efficienti ad oltre 15 anni nei più lenti.

                                    12 Cerved, La durata dei fallimenti e delle esecuzioni immobiliari e gli impatti sugli NPL, aprile 2019,
                                    disponibile sul sito: OSSERVATORIO-chiusure.pdf (cerved.com).

                                                                                                                                         12
Misure per migliorare il funzionamento della Giustizia Civile                      7/2021

                                    Fonte: Cerved

                                    Tempi più rapidi al Nord e più lunghi al Sud aumentano il divario esistente tra le due
                                    aree del Paese e producono effetti sperequativi che vanno oltre i confini delle aule
                                    giudiziarie.

                                    Alla diversità dei tempi di durata delle cause civili tra i diversi distretti si aggiunge,
                                    inoltre, una significativa difformità di orientamenti giurisprudenziali tra uffici, che
                                    pregiudica la prevedibilità delle decisioni.

                                        1.2 L’andamento dell’arretrato
ASSONIME - Riproduzione riservata

                                    Oltre ad essere il più lento d’Europa, il nostro ordinamento della giustizia è gravato da
                                    un arretrato imponente.

                                    Le statistiche del Ministero della Giustizia indicano per il terzo trimestre 2020 un
                                    numero di procedimenti pendenti di circa 3,3 milioni, con un aumento dell’1,2% rispetto
                                    all’anno precedente, probabilmente generato anche dal lockdown che ha colpito i
                                    Tribunali nella prima metà dell’anno.

                                                                                                                           13
Misure per migliorare il funzionamento della Giustizia Civile                             7/2021

                                                       Numero di procedimenti civili pendenti a fine periodo
                                             Dato nazionale comprensivo di tutti gli uffici. Anni 2003 - III trimestre 2020

                                                  Pendenti                                         Pendenti finali
                                                    finali                 Pendenti                     totali
                                                    Area                   finali di              [Totale SICID +
                                                                Area                      Area
                                                   SIECIC                Area SICID               SIECIC, al netto
                                                              SIECIC                     SICID                     Variazione
                                                   [Totale              [Contenzioso,                di Giudice
                                     Anno                    Variazione                Variazione                  vs periodo
                                                  nazionale                 lavoro,                tutelare, ATP
                                                             vs periodo                vs periodo                  precedente
                                                    delle                 famiglia e                     (1) e
                                                             precedente                precedente
                                                 esecuzioni               volontaria              Verbalizzazione
                                                    e dei               giurisdizione]            di dichiarazione
                                                 fallimenti]                                          giurata]

                                      2003        743.240                      3.854.240                    4.597.480

                                      2006        675.517        -3,6%         4.421.333            6,3%    5.096.850     4,8%

                                      2009        618.195        0,8%          5.081.910            5,1%    5.700.105     4,6%

                                      2012        664.745        0,8%          4.435.852            -6,5%   5.100.597    -5,6%
ASSONIME - Riproduzione riservata

                                      2015        596.884        -11,3%        3.368.722            -8,5%   3.965.606    -8,9%

                                      2018        524.358        -7,6%         2.902.292            -3,0%   3.426.650    -3,8%

                                        III
                                    trimestre     490.298        0,6%          2.843.821            1,3%    3.334.119     1,2%
                                      2020*

                                    Fonte: Ministero Giustizia

                                    La tabella evidenzia una progressiva diminuzione annua dei procedimenti pendenti a
                                    partire dal 2010, segno che il processo di riforma intrapreso a partire dal 2009 ha
                                    condotto a qualche risultato. Il carico dell’arretrato rimane tuttavia ancora
                                    eccessivamente elevato. Dai dati emerge anche come le maggiori difficoltà si

                                                                                                                                  14
Misure per migliorare il funzionamento della Giustizia Civile                                  7/2021

                                    riscontrino presso la Corte di Cassazione e le Corti di appello (sebbene per esse vi sia
                                    stata una forte riduzione nell’anno 2019).

                                    Anche da questi dati emerge l’inversione di tendenza in aumento per il terzo semestre
                                    2020 dovuto, presumibilmente, agli effetti della pandemia generata dal Covid-19. Con
                                    riguardo all’andamento dell’arretrato presso la Corte di Cassazione, la tabella
                                    evidenzia il forte peso della materia tributaria.

                                                                  Andamento dell'arretrato civile
                                       Dato nazionale relativo a Corte di Cassazione, Corte di appello e Tribunale ordinario.
                                                                   Anni 2013 - III trimestre 2020

                                                                             Peso % della
                                                       Ultrannuali in     materia tributaria        Ultra-biennali in   Ultra-triennali in
                                        Anno
                                                        Cassazione        sull'arretrato della      Corte di Appello     Tribunale (1)
                                                                               Cassazione

                                        2013                69.916                 40%                  198.803              646.146

                                        2016                77.544                 50%                  152.499              459.622

                                        2019                78.687                 55%                   98.371              337.740
ASSONIME - Riproduzione riservata

                                    III trimestre
                                                            86.011                 52%                  100.235              352.481
                                         2020

                                    Fonte: Ministero Giustizia

                                    Anche i dati del Cepej Report Evaluation 2020 indicano un andamento in calo
                                    dell’arretrato nel nostro ordinamento. Già da alcuni anni, infatti, il “tasso di smaltimento”
                                    (cd. Clearence rate) delle cause civili risulta superiore al 100%. Ciò comporta che
                                    vengono definite più cause di quelle che sono instaurate ogni anno.

                                    È evidente, tuttavia, la stretta correlazione che intercorre tra il carico pendente ancora
                                    molto elevato e i tempi per la definizione dei procedimenti: se gli stessi giudici devono
                                    istruire un numero eccessivo di procedimenti arretrati, maggiori saranno i tempi di
                                    definizione delle procedure complessive. Lo smaltimento del carico dell’arretrato
                                    richiede, dunque, interventi straordinari.

                                                                                                                                        15
Misure per migliorare il funzionamento della Giustizia Civile                          7/2021

                                         1.3 Le risorse umane

                                    La Relazione del Primo presidente della Corte di Cassazione presentata in occasione
                                    dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2021 indica che, alla fine del 2020, erano in
                                    servizio negli uffici giudiziari 9.100 magistrati ordinari, oltre a 269 magistrati in tirocinio
                                    e n. 248 magistrati collocati fuori ruolo, a fronte di un organico complessivo di 10.751
                                    posti (l. n. 145/2018), con un differenziale di 1.313 posti vacanti negli uffici giudiziari e
                                    di 534 posti da coprire con nuovi concorsi. L’organico complessivo è scoperto per
                                    una percentuale del 12,61%. I dati si riferiscono sia al sistema civile che penale.

                                    Per gli organici del personale amministrativo addetto agli uffici giudiziari si registra
                                    una percentuale di scopertura nazionale del 26,19% (43.304 posti in pianta organica
                                    contro solo 32.216 presenti), superiore a quella dell’anno precedente, nonostante le
                                    recenti immissioni, tra l’altro, di n. 1.927 dipendenti, di cui 807 assistenti giudiziari.
                                    L’età media del personale è sempre molto elevata (54 anni).

                                    Secondo il Cepej Evaluation Report 2020 in Italia il numero dei giudici è pari a 11,6
                                    unità ogni 100.000 abitanti.

                                                                       Numero di giudici per abitanti
ASSONIME - Riproduzione riservata

                                    Fonte: Cepej Evaluation Report 2020

                                                                                                                                16
Misure per migliorare il funzionamento della Giustizia Civile                                          7/2021

                                    Il dato risulta inferiore rispetto alla media europea che indica un numero di giudici pari
                                    a 17,7 unità ogni 100.000 abitanti13.

                                    E’, infine, da rilevare la tendenza nazionale alla sottrazione di risorse al civile da parte
                                    del penale. In moltissimi uffici giudiziari, in particolare al Sud, come effetto
                                    dell’emergenza criminalità organizzata, la maggior parte dei giudici si occupa del
                                    penale e soltanto un numero limitato cura le cause civili. Sono poche le sedi in cui i
                                    giudici sono divisi a metà tra civile e penale. La revisione della geografia giudiziaria
                                    attuata nel 201214 ha sortito pochi risultati, senza attuare una vera revisione della
                                    dislocazione e dell’organico degli uffici.

                                         1.4 Gli strumenti informatici

                                    Il percorso di innovazione tecnologica avviato con l’introduzione del processo civile
                                    telematico ha evidenziato i limiti del sistema digitale e infrastrutturale. I sistemi di rete
                                    (rete geografica e degli uffici; rete wireless; sale server; ecc.), i sistemi centralizzati
                                    (posta elettronica, anche certificata; sicurezza; assistenza) e le principali applicazioni
                                    del sistema giudiziario mostrano palesi segni di obsolescenza e inadeguata
                                    manutenzione da cui, frequentemente, derivano blocchi generalizzati e ripetuti di tutta
                                    o parte del sistema informatico.

                                    L’utilizzo dei collegamenti da remoto imposti dalla pandemia ha, inoltre, reso più
                                    evidenti le carenze del sistema digitale a servizio del sistema giudiziario. Molti uffici
                                    territoriali segnalano l’insufficienza di aule attrezzate per la video conferenza e la
ASSONIME - Riproduzione riservata

                                    scarsa funzionalità del servizio svolto dal fornitore esterno, con disservizi e
                                    allungamento della durata del processo. Mancano collegamenti wireless
                                    sufficientemente potenti e capillarmente diffusi15.

                                    Per quanto concerne il lavoro di cancelleria, la stessa pandemia ha evidenziato la
                                    necessità di studiare e realizzare sistemi di sicurezza che consentano al personale di
                                    operare accedendo alla rete giustizia da remoto.

                                    Per consentire di ripensare e rendere più efficiente l’organizzazione del lavoro, oltre a
                                    intervenire sulla struttura informatica, occorrono dunque nuove dotazioni

                                    13 Anche in Francia il numero dei giudici professionisti è inferiore alla media europea attestandosi su 10,9
                                    unità ogni 100.000 abitanti, mentre l’Olanda si attesta vicino alla media europea con 14,6 unità
                                    ogni100.000 abitanti. La Germania supera la media europea con 24,5 unità ogni 100.000 abitanti.
                                    14 V. decreti legislativi n. 155 e 156 del 2012 in attuazione della legge 14 settembre 2011 n. 148.

                                    15 V. Relazione sull’amministrazione della Giustizia nell’anno 2020 del Primo Presidente Piero Curzio,

                                    disponibile                    sul                sito                https://www.cortedicassazione.it/corte-di-
                                    cassazione/it/inaugurazioni_anno_giudiziario.page.

                                                                                                                                                 17
Misure per migliorare il funzionamento della Giustizia Civile                     7/2021

                                    strumentali che siano adeguate alle esigenze imposte dal processo civile telematico
                                    e dalla possibilità di svolgere il lavoro da remoto.

                                           2. Le misure per migliorare l’efficienza della Giustizia Civile

                                    I dati riportati nel paragrafo precedente evidenziano lo stato di crisi che interessa il
                                    sistema della giustizia civile e che mina la ripresa economica e la competitività del
                                    nostro ordinamento. È necessaria un’importante riforma che assicuri un’effettiva
                                    riduzione dei tempi, lo smaltimento dell’arretrato e la prevedibilità delle decisioni.

                                    Il cambiamento è raccomandato dalle istituzioni europee e le risorse del Recovery Plan
                                    rappresentano un’occasione per un serio ammodernamento del sistema.

                                    Di seguito formuliamo alcune proposte per un modello di giustizia efficiente che realizzi
                                    un equilibrio ottimale tra la garanzia dell’effettiva tutela dei diritti e la corretta
                                    allocazione delle risorse. Alcune delle misure suggerite appaiono coerenti con le
                                    indicazioni già contenute nel draft di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
                                    approvato il 31 marzo dalle Camere e con le Linee Programmatiche del Governo
                                    illustrate dal Ministro della Giustizia nel corso dell’audizione alla Camera del 15 marzo
                                    202116 e confermate dalle linee del PNRR presentate al Consiglio dei ministri del 23
                                    aprile 2021. Altre, senza pretesa di esaustività, suggeriscono ulteriori profili da
                                    considerare e offrono spunti di riflessione per contribuire al dibattito. Gli interventi
                                    suggeriti sono riconducibili a tre categorie principali: risorse umane; digitalizzazione;
                                    semplificazioni processuali, cui va aggiunto il tema delle misure straordinarie per la
ASSONIME - Riproduzione riservata

                                    gestione dell’arretrato.

                                           2.1 Risorse umane

                                           a) Coprire i posti vacanti e riallocare le risorse

                                    La carenza del personale giudiziario e amministrativo è direttamente proporzionale alla
                                    lunghezza dei procedimenti e all’andamento del carico pendente: maggiore è il deficit
                                    delle risorse umane, maggiore è il tempo necessario per chiudere il processo,
                                    maggiore è l’arretrato accumulato. Occorrono investimenti importanti nel capitale
                                    umano, è necessario coprire i posti vacanti e riallocare le risorse.

                                    Gli organici dovrebbero essere calcolati in modo da tenere conto dei carichi pendenti e
                                    della domanda di giustizia. La revisione andrebbe effettuata guadando ai flussi in
                                    entrata e all’andamento dell’arretrato presso ciascun ufficio, sostenendo quelli che

                                    16   Disponibile sul sito: https://webtv.camera.it/evento/17725.

                                                                                                                          18
Misure per migliorare il funzionamento della Giustizia Civile                         7/2021

                                    evidenziano maggiori necessità. Per evitare che il penale prenda il sopravvento sul
                                    civile un utile intervento potrebbe essere quello di dividere i grandi uffici in due,
                                    riallocando i magistrati tra i vari uffici, sulla base dell’analisi dei flussi. Andrebbe,
                                    altresì, valutata la possibilità di ridurre il numero dei magistrati fuori ruolo per incarichi
                                    amministrativi, con richiamo degli stessi in servizio.

                                    Le piante organiche dovrebbero essere, inoltre, rafforzate tenendo conto delle
                                    esigenze che derivano dall’informatizzazione del processo e della necessità di avere
                                    figure tecniche negli organici (es. tecnici informatici, esperti nell’edilizia, ecc.).

                                    Per colmare le attuali carenze del personale amministrativo, oltre alle nuove assunzioni
                                    (riservate a soggetti con elevate competenze tecniche e informatiche) si potrebbe
                                    valutare la possibilità di avvalersi del personale in eccesso proveniente da altre
                                    pubbliche amministrazioni, subordinatamente però ad un rigoroso piano formativo. La
                                    riallocazione del personale amministrativo appare infatti una soluzione efficiente sotto il
                                    profilo economico, ma non dà sufficienti garanzie di qualità professionale per
                                    l’espletamento degli incarichi nel settore della giustizia. Tale soluzione dovrebbe
                                    essere, dunque, accompagnata da una profonda riqualificazione del personale da
                                    riallocare attraverso specifici corsi di formazione.

                                    Sarebbe preferibile avviare una stagione di assunzioni di personale amministrativo
                                    giovane e qualificato.

                                           b) Aumentare la produttività dei giudici valorizzando l’Ufficio del processo
ASSONIME - Riproduzione riservata

                                    Lo strumento più importante per aumentare la produttività dei giudici in funzione della
                                    riduzione dei tempi delle procedure è costituito dall’Ufficio del processo o ufficio del
                                    giudice, che fornendo supporto al magistrato può consentire di aumentare il numero di
                                    provvedimenti senza pregiudicare la qualità delle valutazioni. In Italia nella pratica il
                                    giudice tradizionalmente lavora da solo, mentre la produttività aumenterebbe in
                                    maniera significativa se avesse a disposizione assistenti che lo aiutino nell’esame del
                                    materiale, nello studio preliminare, nelle ricerche di giurisprudenza e nella stesura delle
                                    bozze dei provvedimenti, lasciando al giudice stesso soltanto il momento della
                                    decisione.

                                    L’Ufficio del processo è stato istituito dal decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 17917. Con il
                                    decreto-legge n. 90/201418, sono state introdotte misure di incentivo per i giovani

                                    17   Convertito con modificazioni dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221.
                                    18   Convertito dalla legge 11 agosto 2014, n. 114.

                                                                                                                               19
Misure per migliorare il funzionamento della Giustizia Civile                        7/2021

                                    laureati ad accedere al tirocinio formativo presso l’Ufficio con il riconoscimento di una
                                    borsa di studio (non superiore a 400 euro mensili) e con la previsione per cui l’esito
                                    positivo dello stage costituisce titolo per l’accesso al concorso per magistrato. Le
                                    sperimentazioni condotte sino ad oggi presso i Tribunali hanno evidenziato le
                                    potenzialità di questo istituto che va valorizzato ulteriormente e reso una realtà
                                    operativa in tutti gli uffici.

                                    Basare il rafforzamento dell’Ufficio del processo sulla collaborazione dei giudici onorari
                                    (sostanzialmente avvocati pagati un tanto a udienza, che sono già impegnati nel
                                    disbrigo di una parte dei processi di minor importanza), non appare, tuttavia, una
                                    soluzione appropriata. Sarebbe più utile pensare a specifici incarichi di lavoro, retribuiti
                                    a termine, per giovani laureati con alto voto di laurea e alto voto in alcuni esami, per cui
                                    lo svolgimento dell’incarico costituisca un titolo aggiuntivo per la partecipazione al
                                    concorso di magistratura.

                                    L’istituto rappresenta un’innovazione positiva che però può funzionare a pieno soltanto
                                    se le risorse umane ad esso addette aumentano decisamente in quantità e qualità.

                                       c) Assicurare la specializzazione dei giudici e la qualità della formazione

                                    Specializzazione e qualità nella formazione dei giudici svolgono un ruolo fondamentale
                                    per assicurare, processi rapidi, decisioni prevedibili, orientamenti giudiziari coerenti.

                                    A tal fine, in primo luogo, occorre sviluppare migliori capacità di gestione e
                                    organizzazione all’interno dei Tribunali, strutturando nell’ambito della Scuola della
ASSONIME - Riproduzione riservata

                                    magistratura percorsi idonei ad assicurare capacità gestionale e amministrativa ai
                                    magistrati investiti di incarichi direttivi e diffondendo le best practice organizzative e
                                    procedurali dei Tribunali più virtuosi.

                                    Altra questione da affrontare è quella relativa a come assicurare un’adeguata
                                    formazione dei magistrati in campo economico. L’esigenza si pone in particolare in
                                    quelle materie in cui l’oggetto della tutela è strettamente connesso agli impatti
                                    economici dell’attività d’impresa e al funzionamento del mercato. Si pensi ad esempio
                                    al processo concorrenziale, oppure alle procedure concorsuali. Non serve,
                                    naturalmente, che i giudici diventino economisti o esperti di tecniche quantitative, ma
                                    occorre che nel corso del procedimento sappiano porre le domande giuste per formare
                                    il proprio convincimento. A tal fine sarebbe utile includere il diritto commerciale nelle
                                    materie del concorso e prevedere per i magistrati stage in apposite istituzioni (es.
                                    Consob, Antitrust, Banca d’Italia, ecc.), oltre ad inserire nei programmi di formazione
                                    incontri con figure professionali che sappiano proporre modalità di ragionamento

                                                                                                                             20
Misure per migliorare il funzionamento della Giustizia Civile                                             7/2021

                                    economico all’interno dello schema di valutazione giuridico che è quello utilizzato dal
                                    giudice.

                                    Con specifico riguardo alle procedure concorsuali, per garantire il giusto grado di
                                    specializzazione necessario per assicurare rapidità e ponderazione a decisioni che
                                    incidono sulla continuità dell’impresa e sul sistema economico generale, sarebbe utile
                                    seguire la strada indicata dalla legge delega per la riforma organica delle procedure
                                    concorsuali. In particolare, l’art. 2, co. 1 lett. n) della legge 19 ottobre 2017, n. 155, per
                                    assicurare la specializzazione dei giudici in tale materia, prevedeva i seguenti criteri:
                                    i) attribuire ai Tribunali sede della sezione specializzata in materia di impresa la
                                    competenza sulle procedure concorsuali e sulle cause che da esse derivano relative
                                    alle imprese in Amministrazione straordinaria e ai gruppi di rilevante dimensione; ii)
                                    individuare tra i tribunali esistenti quelli di maggiore dimensione sulla base di
                                    determinati indicatori19 cui affidare la competenza su tutte le altre procedure
                                    concorsuali; iii) mantenere invariati gli attuali criteri di determinazione della competenza
                                    (basati sulla sede principale/residenza del debitore) solo per le procedure di
                                    sovraindebitamento.

                                    Tali criteri muovono dalla considerazione per cui condizione indispensabile per
                                    assicurare un buon livello di specializzazione ai magistrati che trattano la materia
                                    concorsuale è che essi operino in un ufficio giudiziario di adeguate dimensioni.
                                    Laddove così non fosse è inevitabile che l’accumularsi in capo al medesimo giudice di
                                    compiti e materie tra loro del tutto disomogenee (penale, famiglia, impresa, ecc.)
ASSONIME - Riproduzione riservata

                                    pregiudica le possibilità di specializzarsi in una specifica materia.

                                    La delega è stata attuata dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, soltanto in
                                    relazione al primo criterio prevedendo l’attribuzione ai tribunali sede di sezioni
                                    specializzate in materia d’impresa delle cause derivanti da amministrazioni
                                    straordinarie e delle procedure inerenti ai gruppi d’imprese di maggiori dimensioni, ma
                                    mantenendo la competenza in capo a tutti i tribunali circondariali. È necessario,
                                    dunque, completare il quadro delle regole nella direzione già tracciata.

                                         d) Riformare la magistratura onoraria

                                    Si tratta di una questione in sospeso da tempo che riguarda alcune migliaia di persone
                                    – GOT (giudici onorari del Tribunale) e giudici di pace – reclutati prevalentemente tra

                                    19Tra cui, in particolare: il numero dei giudici in pianta organica; il numero di procedure sopravvenute e
                                    definite nell’ultimo quinquennio e la durata delle stesse; il rapporto tra tali indicatori e la media nazionale; il
                                    numero delle imprese iscritte al registro delle imprese; il numero dei residenti nel circondario.

                                                                                                                                                    21
Misure per migliorare il funzionamento della Giustizia Civile                       7/2021

                                    avvocati, che hanno sollevato critiche sia sulla produttività che sulla qualità delle
                                    pronunce, salvo lodevoli eccezioni. I giudici di pace frequentemente hanno un’età
                                    elevata e sono retribuiti a sentenza, mentre i GOT sono retribuiti a udienza. GOT e
                                    giudici di pace svolgono una parte non indifferente del lavoro giudiziario e chiedono
                                    una stabilizzazione, ma il tema va letto conformemente ai principi costituzionali e
                                    all’accesso per concorso degli incarichi pubblici.

                                    In aggiunta al tema della regolarizzazione di chi già svolge tali incarichi, occorre
                                    valutare nuovi criteri per la selezione e la formazione degli incarichi onorari. Una
                                    soluzione potrebbe essere quello di fare di questi incarichi la naturale evoluzione di
                                    stagisti e aiuti dell’Ufficio del processo, che potrebbero, quando abbiano dato buona
                                    prova, svolgere in seguito, per un periodo determinato, queste funzioni, in attesa di
                                    avere una corsia preferenziale per l’accesso al concorso di magistratura. Una
                                    soluzione di questo tipo potrebbe portare benefici, sia in termini di produttività che di
                                    qualità della giustizia.

                                        2.2 Digitalizzazione

                                           a) Investire nelle dotazioni strumentali e tecnologiche

                                    Una riforma complessiva della giustizia che si collochi nell’ambito delle aspettative
                                    europee non può prescindere da un serio ammodernamento del sistema attraverso
                                    l’innovazione degli strumenti, dei software e delle infrastrutture digitali.

                                    È necessario realizzare una completa informatizzazione degli archivi cartacei oggi
ASSONIME - Riproduzione riservata

                                    esistenti e rendere pienamente operativo il fascicolo digitale, anche al fine di consentire
                                    processi di raccolta dei dati che possano consentire le analisi statistiche imprescindibili
                                    per un corretto monitoraggio sull’efficienza e qualità del sistema giudiziario.

                                    Contestualmente, importanti investimenti devono essere stanziati per garantire la
                                    sicurezza dei dati.

                                           b) Implementare il processo civile telematico

                                    Elemento centrale di una giustizia digitale è il processo telematico. Attualmente,
                                    tuttavia, la disciplina è incerta e frammentata: esistono, infatti, sette piattaforme per i
                                    diversi processi (civile, amministrativo, penale, tributario, ecc.), con regole e sistemi
                                    non omogenei. Occorrerebbe una razionalizzazione, attraverso l’istituzione di una
                                    piattaforma unica e una riscrittura nelle norme processuali in funzione del processo
                                    telematico.

                                                                                                                            22
Misure per migliorare il funzionamento della Giustizia Civile                                       7/2021

                                    Con specifico riguardo al processo civile telematico, esso si concentra su cinque aree:
                                    i) consultazioni, ii) comunicazioni e notificazioni telematiche, iii) vendite telematiche; iv)
                                    pagamenti telematici; v) deposito degli atti giudiziari.

                                    Il lockdown imposto dalla pandemia ha evidenziato la possibilità di rafforzare il
                                    processo civile telematico, conservando anche nel regime ordinario alcuni degli
                                    strumenti processuali imposti dall’emergenza sanitaria. Per effetto delle misure
                                    introdotte dal decreto Cura Italia20, al fine di evitare gli assembramenti e la diffusione
                                    del contagio, in particolare, si è introdotta in via temporanea la possibilità di svolgere le
                                    udienze con collegamento da remoto o con trattazione scritta; di conferire gli incarichi
                                    ai consulenti tecnici d’ufficio senza la convocazione in udienza e con la formulazione
                                    dei quesiti per iscritto, consentendone il giuramento mediante dichiarazione firmata
                                    digitalmente.

                                    Si tratta di misure che andrebbero introdotte a regime, potendo esse contribuire a
                                    ridurre i tempi dei processi eliminando tutte le udienze sovrabbondanti in cui le parti si
                                    limitano a comparire per ribadire le proprie istanze e rifarsi al contenuto degli atti
                                    difensivi, chiedere la concessione di termini, precisare le conclusioni. Per garantire
                                    efficienza, tuttavia, tali misure dovrebbero essere accompagnate dalla diffusione di
                                    adeguati strumenti tecnologici e da un capillare potenziamento della rete anche nelle
                                    sedi più piccole.

                                         2.3 Misure processuali
ASSONIME - Riproduzione riservata

                                         a) Semplificare i riti processuali

                                    L’ultimo tassello di una riforma complessiva del sistema giustizia è rappresentato da
                                    una razionalizzazione e semplificazione dei riti processuali. In questa direzione utili
                                    indicazioni si rinvengono nel Disegno di legge Delega al Governo per l’efficienza del
                                    processo civile e la revisione degli strumenti di risoluzione alternativa delle
                                    controversie, attualmente all’esame del Parlamento21.

                                    Sono da apprezzare, in particolare, i criteri di delega diretti a: estendere a tutti i
                                    processi civili l’introduzione della causa con ricorso, anziché con atto di citazione; a
                                    ridurre i termini procedimentali; ad affermare il principio di sinteticità degli atti e ad
                                    attribuire al giudice la possibilità di calibrare e decidere il numero delle udienze, nonché

                                    20 V. decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020, n. 27.
                                    21 V. (Atto S. 1662), XVIII Legislatura: “Disegno di legge Delega al Governo per l’efficienza del processo
                                    civile e la revisione degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie”, presentato il 9 gennaio
                                    2020 e attualmente in sede di esame in Commissione Giustizia del Senato.

                                                                                                                                              23
Misure per migliorare il funzionamento della Giustizia Civile                                         7/2021

                                    di fissare termini per il deposito di memorie, eliminando gli automatismi previsti in tutte
                                    le fasi del procedimento (introduttiva, istruttoria e decisoria), a seconda delle reali
                                    esigenze di difesa delle parti e della complessità della causa.

                                    Il complesso di tali criteri coniuga alcuni principi del procedimento sommario di
                                    cognizione ex art. 702 bis (che dovrebbe essere contestualmente abrogato) con quelli
                                    del rito del lavoro, introducendo un nuovo rito semplificato sostitutivo di quello
                                    ordinario.

                                    Occorre, tuttavia, considerare che l’introduzione di un nuovo rito, almeno nelle fasi
                                    iniziali, può comportare un ulteriore rallentamento del sistema giudiziario. Andrebbe,
                                    quindi, valutata l’alternativa di conservare il rito sommario di cognizione – che nella
                                    prassi risulta un modello efficiente e funzionante – rendendolo obbligatorio ed
                                    estendendone l’ambito di applicazione al di là dei procedimenti in cui il Tribunale
                                    giudica in composizione monocratica.

                                         b) Rafforzare la funzione nomofilattica della Corte di Cassazione

                                    I dati indicati nel paragrafo precedente evidenziano come il regime dei filtri alle
                                    impugnazioni introdotti nel tempo dalle varie riforme non abbia prodotto risultati efficaci:
                                    i flussi in entrata non sono diminuiti e al contempo è aumentato il numero dei ricorsi per
                                    le contestazioni sull’applicabilità dei filtri stessi. Per restituire un adeguato livello di
                                    efficienza al giudizio di Cassazione in termini di riduzione dei tempi, contenimento del
                                    numero e qualità delle decisioni, piuttosto che ragionare sui filtri, occorrerebbe
ASSONIME - Riproduzione riservata

                                    rafforzare la funzione nomofilattica22, in modo da consentire alla Corte di decidere su
                                    cosa pronunciarsi come tutte le grandi Corti supreme. Tale riforma richiede
                                    probabilmente un ripensamento dell’attuale norma costituzionale che sinora ha
                                    consentito troppi ricorsi per questioni già risolte o di minimo valore e significatività.

                                    Considerando, inoltre, i dati sull’incidenza della materia tributaria sull’arretrato della
                                    Corte di Cassazione, andrebbe valutata la possibilità di affermare il carattere vincolante
                                    delle decisioni della Corte quando nella controversia è parte la pubblica
                                    amministrazione, al fine di evitare la presentazione di un numero eccessivo di ricorsi
                                    per questioni equivalenti nella soluzione (cd. cause seriali).

                                    22 Si tratta della funzione di “garantire l'esatta osservanza e l'uniforme interpretazione della legge, l'unità
                                    del diritto oggettivo nazionale” che l'art. 65 della legge sull'ordinamento giudiziario (R.D. 30 gennaio 1941
                                    n. 12) ha attribuito alla Corte di Cassazione.

                                                                                                                                                24
Misure per migliorare il funzionamento della Giustizia Civile                         7/2021

                                           c) Favorire la de-giurisdizionalizzazione del processo di esecuzione

                                    Nella prospettiva dello smaltimento dell’arretrato, la de-giurisdizionalizzazione del
                                    processo esecutivo è una strada da percorrere.

                                    Alcuni passi importanti sono stati già compiuti con il decreto-legge n. 132/2014 che ha
                                    affidato maggiori poteri direttamente all’ufficiale giudiziario, e con il decreto-legge 3
                                    maggio 2016, n. 5923 che ha introdotto forme di escussione stragiudiziale delle
                                    garanzie. Anche il disegno di legge delega attualmente in discussione in Parlamento,
                                    prevede, utili misure tra cui, in particolare, l’introduzione della facoltà per il debitore di
                                    farsi autorizzare dal giudice dell’esecuzione alla vendita diretta del bene a valore di
                                    mercato.

                                    Si potrebbe tuttavia fare di più, lasciando ai giudici soltanto gli eventuali giudizi di
                                    opposizione all’esecuzione, in cui si contesta il diritto a procedere esecutivamente. Le
                                    esecuzioni sono un’attività di riscossione coattiva di un credito (nella maggior parte dei
                                    casi) che potrebbe essere curata dallo stesso creditore o da un apposito sistema in
                                    parte pubblico in parte privato. Ad esempio, i pignoramenti presso terzi potrebbero
                                    essere gestiti da un’agenzia che possa vedere i dati bancari e bloccare il conto dei
                                    debitori o dei terzi che sono creditori dei debitori (banche e datori di lavoro).

                                    Ai fini della maggiore celerità ed efficienza dei procedimenti di esecuzione, sia in sede
                                    civile che fallimentare andrebbe, infine, esteso ulteriormente, rafforzato e reso
                                    obbligatorio per ogni tribunale, attraverso la stipula di convenzioni, il ricorso alle aste
ASSONIME - Riproduzione riservata

                                    on-line attraverso portali gestiti da imprese private.

                                           d) Rafforzare il ricorso alle ADR

                                    Gli strumenti per la risoluzione stragiudiziale delle controversie rappresentano un
                                    tassello fondamentale per una giustizia civile rapida ed efficiente.

                                    Negli ultimi anni, il ricorso a strumenti alternativi di risoluzione delle controversie –
                                    Alternative Dispute Resolution, ADR – la cui preventiva attivazione in alcuni settori è
                                    diventata condizione necessaria per poter adire il giudice, ha prodotto effetti significativi
                                    sulla deflazione del contenzioso, consentendo un apprezzabile smaltimento
                                    dell’arretrato.

                                    Occorre, tuttavia, rafforzare la consapevolezza degli utenti che il processo
                                    giurisdizionale non è l’unico strumento a disposizione per ottenere la tutela dei diritti. In

                                    23   Convertito con modificazioni dalla legge 30 giugno 2016, n. 119.

                                                                                                                               25
Misure per migliorare il funzionamento della Giustizia Civile                      7/2021

                                    questa direzione appare utile prevedere incentivi (fiscali o processuali) all’utilizzo di
                                    percorsi alternativi che possano condurre alla definizione o composizione delle
                                    controversie, più rapidamente e con costi limitati. Andrebbe, altresì valutata la
                                    possibilità di prevedere che un accordo transattivo, che pone fine a un contenzioso in
                                    atto, sottoscritto dalle parti e dagli avvocati (che attestano la conformità dell’accordo
                                    alle norme imperative e all’ordine pubblico), costituisca titolo esecutivo.

                                    Occorre valorizzare il ruolo delle ADR e incentivare il ricorso alle stesse anche in
                                    considerazione dell’elevato contenzioso atteso in materia contrattuale ed
                                    extracontrattuale, quale conseguenza della pandemia e della grave crisi economica e
                                    sociale ad essa sottesa.

                                       2.4 Misure straordinarie per la gestione dell’arretrato

                                    Una riforma attuale del sistema della giustizia civile non può prescindere dalla
                                    previsione di alcune misure straordinarie per garantire lo smaltimento dell’arretrato. Se
                                    si riducesse, infatti, in misura considerevole il carico delle cause pendenti, i Tribunali
                                    sarebbero in grado di chiudere le nuove procedure più rapidamente, nei limiti dei
                                    termini di ragionevole durata del processo. Anche per l’arretrato il problema principale
                                    non è il rito ma è una questione essenzialmente di risorse: personale, mezzi, edilizia.

                                    Per realizzare tale obiettivo occorrerebbe creare un canale dedicato, con l’istituzione di
                                    uffici speciali e nuove sezioni speciali presso gli uffici già esistenti, con adeguata
                                    dotazione di personale e sedi, cui demandare la gestione del carico pendente, in modo
ASSONIME - Riproduzione riservata

                                    da lasciare agli uffici ordinari il solo flusso delle cause in entrata. Lo smaltimento
                                    dell’arretrato, unitamente alle altre misure di riforma, dovrebbe favorire la
                                    focalizzazione sulle questioni più recenti, rafforzando indirettamente la funzione di
                                    guida interpretativa della Cassazione e apportando un reale contributo alla prevedibilità
                                    delle pronunce e alla certezza del diritto. Mantenere l’ordine di priorità delle cause
                                    secondo un criterio temporale rischierebbe, invece, di dare la precedenza a cause
                                    risalenti che hanno perso di attualità, rispetto a controversie più recenti che possano
                                    essere utili per determinare un orientamento giurisprudenziale su questioni
                                    controverse, prevendo in tal modo l’insorgere di nuove cause.

                                                                                                                           26
Puoi anche leggere