MINUTES DELLE SESSIONI FORMATIVE - GVC Onlus
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MINUTES DELLE SESSIONI FORMATIVE MIGRA-TED: Migrations and human rights enhanced though Technology in Education Agreement number 2017-3008/001-001 Project number 592168-EPP-1-2017-1-IT-EPPKA3-IPI-SOC-IN
1 FORMAZIONI NAZIONALI DI INSEGNANTI ED EDUCATORI PROGETTO “MIGRA-TED: RAFFORZARE L'EDUCAZIONE SU MIGRAZIONE E DIRITTI UMANI ATTRAVERSO LA TECNOLOGIA”. Programma delle Formazioni Sede delle formazioni: C.S.A.P.S.A. Coop. Sociale, Via S. Maria Maggiore 1, Bologna. PRIMO GIORNO 9:00 - 10:30 - Stefano Mari, già preside Educazione Civica e Educazione alla Cittadinanza Globale: il contesto educativo globale e nazionale - Riccardo Mattioli, C.S.A.P.S.A. 2 I cambiamenti climatici come causa delle migrazioni 10:30 - 10:45 - Pausa 10:45 - 12:30 - Antonella de Luca, docente Liceo Laura Bassi Migrazioni e diritti umani: terminologia, legislazione e proposte per l’insegnamento - Claudia Farini, docente Istituto Secondario Leonardo da Vinci Diritti umani e accoglienza: il contesto scolastico 12:30 - 13:30 - Pausa pranzo 13:30 - 15:00 - Matteo Lazzaretti, C.S.A.P.S.A. 2 Diritti umani e accoglienza: le metodologie educative al tempo della tecnologia 15:00 - 17:00 - Valentina Millozzi, docente Scuola Secondaria Enrico Mattei Insegnare i temi migratori attraverso i media e il web nella scuola secondaria: esempi operativi - Riflessioni e Dibattito finali MIGRA-TED: Migrations and human rights enhanced though Technology in Education Agreement number 2017-3008/001-001 Project number 592168-EPP-1-2017-1-IT-EPPKA3-IPI-SOC-IN
2 SECONDO GIORNO Claudio Cadei e Marta Melina, SMK Videofactory Il video partecipativo come strumento educativo e di inclusione 9:00-10:30 - Introduzione al video partecipativo: metodi, tecniche e linguaggi 10:45-12.00 - Laboratorio di pre-produzione: stile, storia, messaggio Suddivisione in gruppi, ognuno dei quali lavora alla scrittura e alla progettazione di un breve prodotto audiovisivo. 12:30-13.30 - Pausa pranzo 13:30-16.00 - Laboratorio di Produzione: tecniche e strumenti operativi 16:00-17.00 - Laboratorio di montaggio: strumenti e tecniche del video editing MIGRA-TED: Migrations and human rights enhanced though Technology in Education Agreement number 2017-3008/001-001 Project number 592168-EPP-1-2017-1-IT-EPPKA3-IPI-SOC-IN
3 Minutes delle formazioni nazionali 2/3 ottobre e 17/18 ottobre PRIMO GIORNO Camilla Serlupi Crescenzi (WeWorld-GVC) Saluti di benvenuto e introduzione alle formazioni WeWorld-GVC è un’organizzazione italiana indipendente nata dall’unione di GVC Onlus (costituita a Bologna nel 1971) e WeWorld Onlus (fondata a Milano nel 1999). Insieme, WeWorld e GVC, lavorano in 128 progetti raggiungendo oltre 2,4 milioni di beneficiari diretti e 12,3 milioni di beneficiari indiretti. L’organizzazione fra i diversi progetti di cooperazione internazionale, si occupa anche di Educazione alla Cittadinanza Globale (ECG) ed ha una lunga esperienza nell’ambito delle attività formative ed educative in contesti scolastici ed extrascolastici, a livello nazionale ed europeo. MigratED è un progetto di ECG finanziato dal programma Erasmus + dell’Unione Europea che coinvolge 5 Paesi (Italia, Portogallo, Grecia, Cipro e Slovenia), della durata di 3 anni. L’obiettivo del progetto è sensibilizzare ed educare sulle tematiche della ECG, quali migrazioni, diritti umani e cambiamento climatico, ponendo l’accento sul dialogo interculturale. Il focus del progetto è posto sulla metodologia didattica, che promuove l’utilizzo di strumenti digitali e multimediali, molto diffusi nelle nuove generazioni, nella didattica di queste tematiche. Il progetto prevede un processo di “Formazione a Cascata”. Partendo da un’analisi dei bisogni di formazione realizzata in ogni paese sulle tematiche del progetto, a gennaio 2019 si sono realizzate delle formazioni internazionali (Training of trainers), che hanno riunito circa 40 insegnanti ed educatori dai paesi partner del progetto. I formatori che sono qui oggi sono proprio coloro che hanno partecipato a tali formazioni internazionali. Nell’ambito del progetto sono state anche realizzate delle linee guida metodologiche rivolte ad insegnanti ed educatori, disponibili sul nostro sito web, nelle quali vengono spiegati i concetti teorici dell’ECG, ma anche riportate buone pratiche educative su queste tematiche attraverso le tecnologie. Queste giornate di formazione, realizzate da WeWorld-GVC in collaborazione con CSAPSA DUE ed il Centro di documentazione - Laboratorio per un'educazione interculturale (CDLEI) del Comune di Bologna, intendono promuovere un’azione educativa a livello locale in ognuno dei paesi partner del progetto. Lo step successivo a queste formazioni prevede l’implementazione di attività laboratoriali con gruppi misti di giovani italiani e stranieri, in collaborazione con gli insegnanti ed educatori interessati. Si parlerà di ECG, educazione ai media ed i ragazzi stessi realizzeranno un video partecipativo sulle tematiche affrontate. Stefano Mari, già preside di Scuole Secondarie Educazione Alla Cittadinanza Globale (ECG): i contesti educativi Genesi della ECG 2017 L’educazione alla Cittadinanza Globale sostituisce l’educazione civica in quanto contiene da un lato il concetto di cittadinanza, appartenenza ad un’identità nazionale, e dall’altro tale concetto viene inserito in un contesto globale, con tutte le interconnessioni legate a tale contesto. MIGRA-TED: Migrations and human rights enhanced though Technology in Education Agreement number 2017-3008/001-001 Project number 592168-EPP-1-2017-1-IT-EPPKA3-IPI-SOC-IN
4 A differenza dell’educazione civica, l’educazione alla cittadinanza globale non ha una legge, ma rappresenta un progetto in divenire. Nel 2017 il Consiglio Nazionale per la Cooperazione allo Sviluppo (CNCS) ha richiesto la costituzione di un gruppo di lavoro per la strategia nazionale per l’ECG. Il tavolo viene formato dal MAECI, il coordinamento è stato affidato alla Provincia autonoma di Trento, con l’assistenza delle reti di organizzazioni della società civile AOI e Concord Italia, vi partecipano il MAECI e tutti gli enti interessati. Le ragioni di tale richiesta riguardano la creazione di conoscenze, capacità, valori e atteggiamenti che favoriscano un mondo sostenibile, equo ed inclusivo. Inoltre, considerando il contesto inter- istituzionale, l’identificazione di pratiche e politiche di dialogo tra istituzioni, società civile, scuola. Il focus è centrato sui temi della cittadinanza, la pace, la sostenibilità. l’equità, i diritti umani e la diversità. Approccio educativo trasversale e critico finalizzato al cambiamento strutturale. Contesto globale Riferimenti alle tappe dell’evoluzione del concetto di cittadinanza globale: - La dichiarazione universale dei diritti umani adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1948 - le raccomandazioni sull’educazione UNESCO del 1974, - La Convenzione internazionale dei diritti dell’infanzia approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1989 - Eventi internazionali per l’ambiente. - Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Nel contesto dell’Agenda 2030 e in riferimento alla nostra formazione è particolarmente l’obiettivo di sviluppo sostenibile N°4 per l’istruzione di qualità (entro il 2030 tutti i discenti acquisiscano conoscenza e competenze necessarie a promuovere lo sviluppo sostenibile, anche tramite un’educazione volta alla cittadinanza globale) Uno dei temi principali è l’intercultura: se ne parla spesso senza chiarezza di cosa significhi. Riferimento a progetti interculturali (es. portici di Bologna) ovvero progetti che nascono dal contatto tra la cultura locale e la cultura “esterna”, proveniente da qualsiasi altra parte del mondo. È importante notare come il concetto di intercultura rimanga ben distinto dalla “semplice” giustapposizione di culture diverse, la quale manca di integrazione tra esse. Contesto Europeo: Consiglio d’Europa 2010 con la carta sull’educazione alla cittadinanza democratica e ai diritti umani. Contesto Italiano: Fasi dello sviluppo dell’Educazione alla Cittadinanza Globale - Educazione civica nelle scuole 1958 - Cittadinanza e costituzione (2010-11) MIGRA-TED: Migrations and human rights enhanced though Technology in Education Agreement number 2017-3008/001-001 Project number 592168-EPP-1-2017-1-IT-EPPKA3-IPI-SOC-IN
5 - PON 2014-2020 per la scuola: promozione delle competenze di cittadinanza globale come approccio trasversale a tutte le discipline. - Il MIUR approva l’Agenda 2030 (in particolare il SDG4). Natura della ECG La parola globale implica l’appartenenza di ciascuno all’intera umanità. Promozione di una comprensione tra tutti i popoli. ECG come azione trasformativa. Una Consapevolezza civica su scala mondiale volta a influenzare i processi decisionali. Un processo formativo che induce le persone ad impegnarsi per attivare il cambiamento. Parole chiave: - appartenenza - interdipendenza - interconnessione Tre dimensioni dell’apprendimento - Cognitiva (dimensione critica), deve essere accompagnata da documentazione e conoscenza dei dati, mettere in luce prima di tutto aspetti di carattere informativo - Socio-emotivo (senso di appartenenza e solidarietà) tra il carattere psicologico e quello valoriale. Difficilmente non si è motivati da buone intensioni, piuttosto malinformati. Alla base nelle generazioni di studenti esiste un senso di solidarietà. - Comportamentale (azione per il cambiamento) Tre ambiti dell’ECG - Educazione formale (all’interno della scuola occorre procedere a revisione dei curricoli e definizione precisa e dettagliata della ECG nei Piani triennali dell'offerta formativa PTOF) - Educazione non formale (attività formative al di fuori del sistema di educazione formale) - Educazione informale (processi che inconsapevolmente costituiscono fenomeni educativi) Apprendimento basato su 3 passaggi: informazione, cambiamento di percezioni e atteggiamenti, mobilitazione. Da ciò deriva anche un richiamo alla pratica responsabile da parte dei mass-media (dubbio se sia possibile, sicuramente non facile). Approcci Rassegna dei diversi approcci possibili nella realizzazione della ECG, comprendendo: contesti trans- settoriali, territoriali e la promozione di metodologie interattive e maieutiche tra pari, la cittadinanza attiva e pratiche collaborative e dialogiche, nonché un senso di responsabilità per il bene comune. Focus Educazione Civica Legge 20 agosto 2019, n.92 (entra in vigore il 5 settembre). Educazione Civica: nasce come opposto di dinamica trasformativa, in quanto ha come principi fondanti il rispetto delle regole e la condivisione dei principi di legalità. Il mezzo è un insegnamento trasversale, mirato a comprendere le dinamiche sociali economiche e politiche, ma manca di concezione trasformativa dei comportamenti. MIGRA-TED: Migrations and human rights enhanced though Technology in Education Agreement number 2017-3008/001-001 Project number 592168-EPP-1-2017-1-IT-EPPKA3-IPI-SOC-IN
6 Il parere del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) sulla legge esprime perplessità che riguardano difficoltà tecniche di attuazione (approvata in agosto e implementata in settembre), nonché la mancanza di chiarezza sui risultati che si vogliono ottenere in termini di comportamenti, capacità, conoscenze, competenze. Inoltre viene notata dal CSPI la mancanza di risalto dovuto ai temi della solidarietà sociale, del rispetto delle differenze, della parità di genere, delle minoranze linguistiche. Infine è evidenziata la Mancanza di epistemologia, nessuna conoscenza scientifica o ricerca nell’ambito della nuova materia introdotta. Riccardo Mattioli, educatore di C.S.A.P.S.A. DUE I cambiamenti climatici come causa delle migrazioni Riflessione sul ruolo degli educatori all’interno delle scuole e nelle comunità. Dinamica interattiva per immagini: ai partecipanti vengono presentate fotografie ed immagini, volte a comunicare e visualizzare alcuni concetti, in particolare: - Resilienza: concetto che indica la capacità di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà. - Sviluppo sostenibile: “non una condizione di armonia ma un processo di cambiamento tale per cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, l’orientamento dello sviluppo tecnologico e i cambiamenti istituzionali siano resi coerenti con i bisogni futuri oltre che con quelli attuali” (Rapporto Brundtland, 1987) - Capacità portante dell’ambiente: la possibilità per un ambiente, attraverso le sue risorse, di dare sostentamento ad un certo numero di individui. La presentazione è accompagnata da grafici e statistiche concernenti l’utilizzo (eccessivo) delle risorse globali e l’impronta ecologica (http://www.footprintcalculator.org/). Viene poi spiegata l’importanza delle fake news legate alle informazioni sul cambiamento climatico, nonché le modalità per identificarle, consigliando delle letture disponibili sul web (“Questo chi lo dice? E perché?” https://www.wumingfoundation.com/NB_Questo_chi_lo_dice_032018.pdf). Vengono consigliati documenti di informazione per approfondire i dati ufficiali sul cambiamento climatico: UNFCCC https://unfccc.int/, United Nations for Climate Change Commission. IPCC https://www.ipcc.ch/ Intergovernmental Panel on Climate Change. Viene successivamente analizzato il continuum ambientale e migratorio. Vengono prima mostrati e spiegati grafici sui reali numeri delle migrazioni, a livello mondiale e con il solo riferimento al continente africano. Il focus viene poi spostato sull’analisi delle tre principali categorie migratorie: volontaria, mista, forzata. Migrazione Volontaria: ricerca di lavoro, studio, ricongiungimento familiare. Migrazione Mista: le determinanti si sovrappongono, assenza di opportunità economiche vagliabili, insicurezza per cibo e povertà, lento ma inesorabile cambiamento climatico. Migrazione Forzata: conflitto e crisi umanitarie, persecuzioni e abusi che ledono diritti umani, disastri naturali. MIGRA-TED: Migrations and human rights enhanced though Technology in Education Agreement number 2017-3008/001-001 Project number 592168-EPP-1-2017-1-IT-EPPKA3-IPI-SOC-IN
7 Per concludere, viene mostrato il trailer del film Anote’s Ark (2018, di Matthieu Rytz) (https://www.youtube.com/watch?v=UE2_maYEqF8) presentato al Terra di Tutti Film Festival 2019, il festival di cinema sociale realizzato da WeWorld-GVC in collaborazione con COSPE Onlus. Flussi di richiedenti asilo nel mondo (UNHCR 2017) Numero di migranti internazionali classificati secondo la regione di origine e quella di destinazione (UN, 2017) MIGRA-TED: Migrations and human rights enhanced though Technology in Education Agreement number 2017-3008/001-001 Project number 592168-EPP-1-2017-1-IT-EPPKA3-IPI-SOC-IN
8 Antonella De Luca, Docente Liceo Laura Bassi Migrazioni e diritti umani: terminologia, legislazione e proposte per l’insegnamento Trasferire agli studenti il concetto che il diritto prima di essere un insieme di regole è un insieme di valori. Si introduce aprendo la questione relativa a quali siano i valori di cui l’educazione dovrebbe contaminarsi (sviluppo della personalità umana, rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali): i valori sono quelli inquadrati nella dichiarazione universale dei diritti umani adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1948. Rassegna degli accordi internazionali e norme che hanno ricontemplato e ribadito gli stessi valori promossi dalla dichiarazione universale dei diritti umani dell’ONU. - Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali, Art. 13 c.1 (1966) - Raccomandazione dell’Unesco sull’educazione per la comprensione, la cooperazione e la pace internazionali e sull’educazione relativa ai diritti umani e alle libertà fondamentali (1974) - Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (1989) - Agenda 2030 Educazione non solo come trasmissione di norme e regole, ma come dinamica trasversale orientata a fornire agli studenti la capacità di agire in conseguenza e trasformare i comportamenti su scala globale. Diritti Umani: l’elemento fondamentale per gli studenti è che tali diritti non sono rilevanti solo in quanto previsti da leggi, ma rappresentano dei valori sociali e umani. Vengono prima del diritto oggettivo stesso, sono naturali in quanto riconosciuti all’uomo solo in base alla sua appartenenza al genere umano. Sono diritti universali, assoluti, irrinunciabili, inalienabili, intrasmissibili, imprescrittibili, interrelati- interdipendenti e indivisibili. Inoltre, si tratta di Diritti inviolabili come riconosciuti a tutti gli uomini, non solo ai cittadini ma anche agli stranieri, a gli apolidi ai clandestini che hanno anch’essi dignità di persone. In quanto tali sono riconosciuti, non sanciti dalle norme, dato che si accetta che esistessero già in precedenza alla redazione delle norme. È possibile che, ferma restando la titolarità di certi diritti, in alcuni casi il loro esercizio venga regolato in maniera diversa, ma SEMPRE nel rispetto dei diritti inviolabili. Rassegna della genesi storica della discussione sui diritti umani (da Ciro il Grande, 539 a. C. passando per Cicerone, la Magna Charta del 1215 e la Bill of Rights 1689, la dichiarazione di indipendenza USA, i 14 punti di Wilson e lo statuto dell’ONU del 24 ottobre 1945). Per quanto riguarda la Costituzione italiana, all’Assemblea Costituente Giuseppe Dossetti metteva in luce la precedenza sostanziale della persona umana-intesa nella completezza dei suoi valori e di bisogni-rispetto allo Stato; la necessaria socialità di tutte le persone, le quali sono destinate a completarsi e a perfezionarsi a vicenda mediante una reciproca solidarietà economica e spirituale. Le tre principali prospettive di valori che animarono il dibattito della Costituente (liberista, marxista e la dottrina sociale della chiesa) accettarono la solidarietà come un valore fondamentale dell’uomo. MIGRA-TED: Migrations and human rights enhanced though Technology in Education Agreement number 2017-3008/001-001 Project number 592168-EPP-1-2017-1-IT-EPPKA3-IPI-SOC-IN
9 Art. 2 della Costituzione: la repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Si tratta di una norma a fattispecie aperta, nella formula vengono riconosciuti come diritti tutelati tutti quegli interessi che emergono dall’evoluzione della coscienza sociale e dalle convenzioni internazionali (non vi è dunque un elenco rigido preciso, in quanto si tratta di diritti in evoluzione). Appunto: gli articoli della costituzione vanno letti e interpretati nella loro interconnessione, non indipendentemente. Vengono quindi messi in risalto 5 concetti da cui deriva la posizione della Costituzione in materia di diritti fondamentali: Giusnaturalismo: si riconoscono diritti naturali e di libertà preesistenti allo Stato, dunque innati nella natura umana. Personalismo: Viene messo in primo piano il valore della persona: dimensione individuale cui fa capo il patrimonio irretrattabile di diritti e di libertà fondamentali; dimensione sociale all’interno delle formazioni dove si svolge la sua crescita e quindi garanzia delle libertà democratiche. Democrazia: La tutela dei diritti civili precede la/è condizione per l’effettiva realizzazione della democrazia. Qualsiasi limitazione costituirebbe “sovvertimento” dell’assetto costituzionale Pluralismo: garantito dalla fattispecie aperta della norma sui diritti umani Solidarismo: la solidarietà non solo legata all’adempimento delle norme, ma agire per libera e spontanea espressione della profonda socialità dell’animo umano al di là del calcolo utilitaristico. Rassegna degli articoli costituzionali legati al rispetto di determinati valori, comprendenti diritti umani, di libertà personali (sebbene alcuni spesso disattesi): - Art. 3: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. - Art. 10: L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici. - Art. 11: L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo. MIGRA-TED: Migrations and human rights enhanced though Technology in Education Agreement number 2017-3008/001-001 Project number 592168-EPP-1-2017-1-IT-EPPKA3-IPI-SOC-IN
10 Spiegazione dello stato di diritto, con le diverse varianti di Stato Liberale, lo stato Democratico e lo stato Sociale. Sebbene i diritti umani non potessero essere elencati in costituzione (1 anno e mezzo prima), essi sono poi stati elaborati in numerose dichiarazioni e norme. Diritti umani divisi in: - Civili (vita, integrità fisica, libertà personale, di religione, pensiero) Politici (elettorato attivo e passivo, ammissione ai pubblici uffici) - Economici, sociali e culturali: assistenza sanitaria, diritto allo studio. - Richieste etico-politiche emergenti: autodeterminazione dei popoli, pace sviluppo sostenibile, clima, patrimonio mondiale Distinzione diritto internazionale pubblico (il quale coinvolge anche gli stati, regola i diritti umani, diviso in Diritto internazionale dei diritti umani e Diritto internazionale umanitari) e privato (tra i privati). Rassegna di strumenti internazionali ai quali si fa riferimento per la comprensione e regolamentazione dei diritti umani. Non solo i principali costituenti della cosiddetta Carta dei Diritti Umani, ma anche le numerose convenzioni che hanno sancito l’illegalità e l’eliminazione di discriminazioni razziali, di genere, sociali di vario tipo, quali ad esempio: - Convenzione internazionale sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale - Convenzione internazionale sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti della donna. - Convenzione contro la tortura ed altre pene o trattamenti crudeli, inumani e degradanti. - Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo - Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. - Convenzione europea per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti. - L’Atto Finale di Helsinki del 1975 – Importante accordo politico ma non giuridico, il quale recepisce le norme internazionali sui diritti umani e sull’autodeterminazione. Segue un’analisi di quali attività possano rappresentare una violazione dei diritti umani. La violazione dei diritti umani nasce da: 1. contesto: povertà, conflitti violenti e altre crisi 2. caratteristiche individuali: cittadinanza, genere, etnia, reddito, età, religione, ecc. 3. ambiente internazionale: disponibilità e capacità dello Stato; governance. I migranti sono una categoria molto vulnerabile alla violazione dei diritti umani. Il concetto di cittadinanza centrale nel tema delle migrazioni: dovremmo abituarci ad un concetto globale di cittadinanza. Spesso viene fatta confusione e si creano molti equivoci a causa dell’errata interpretazione dei termini legati alla migrazione (migranti, apolidi, rifugiati ecc.) APOLIDE: persona che non ha la cittadinanza di nessun paese, straniera in ogni parte del mondo STRANIERO: persona non italiana MIGRA-TED: Migrations and human rights enhanced though Technology in Education Agreement number 2017-3008/001-001 Project number 592168-EPP-1-2017-1-IT-EPPKA3-IPI-SOC-IN
11 MIGRANTE: Chi decide di lasciare volontariamente il proprio paese d’origine per cercare un lavoro e condizioni di vita migliori. A differenza del rifugiato, un migrante non è un perseguitato nel proprio paese e può far ritorno a casa in condizioni di sicurezza. RICHIEDENTE ASILO/PROTEZIONE INTERNAZIONALE: una persona che, avendo lasciato il proprio paese, chiede il riconoscimento dello status di rifugiato o altre forme di protezione internazionale (protezione sussidiaria). RIFUGIATO: persona che “temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o opinioni politiche, si trova fuori del paese di cui ha la cittadinanza, e non può o, per il timore sopra indicato, non vuole ritornarvi. PROFUGO: termine generico che indica chi lascia il proprio paese a causa di guerre, invasioni, rivolte o catastrofi naturali. Un profugo interno non oltrepassa il confine nazionale, restando all’interno del proprio paese MIGRANTE IRREGOLARE: Non autorizzato – irregolare Diritto dell’immigrazione in Italia La normativa italiana in materia ha una storia abbastanza recente, in quanto paese di tendenziale emigrazione dagli inizi del ‘900 (circa 24 milioni di italiani fra il 1876 ed il 1976). Dal 1990 si sono sperimentate in Italia sia forme di apertura sia di chiusura all’immigrazione per lavoro, con una crescente polarizzazione delle politiche dell’immigrazione a dispetto della natura strutturale del fenomeno. La velocità della transizione da Paese di emigrati a paese di immigrazione in pochi decenni ha evidenziato le difficoltà dell’Italia (e dell’UE) a gestire uno degli aspetti più dirompenti della globalizzazione. Il Memorandum d’intesa con la Libia (febbraio 2017) è un esempio dell’articolata strategia di esternalizzazione delle frontiere perseguita tanto dall’Italia quanto dall’UE, mettendo in secondo piano il rispetto dei diritti fondamentali (Tripoli non aderisce alla Convenzione sui rifugiati, dunque identifica tutti i richiedenti asilo come criminali). MIGRA-TED: Migrations and human rights enhanced though Technology in Education Agreement number 2017-3008/001-001 Project number 592168-EPP-1-2017-1-IT-EPPKA3-IPI-SOC-IN
12 Menzione al caso della migrazione africana verso l’Europa e le proiezioni demografiche al 2050 relativamente alle migrazioni globali. Non c’è muro che tenga. Le proiezioni demografiche al 2050 Il grosso della crescita demografica è concentrata in Africa, che nel 2050 arriverà a quasi 2,5 miliardi di abitanti, circa il 25% della popolazione mondiale (al 2050). Le regioni occidentali come l’Europa in questa proiezione si ridimensioneranno notevolmente dal punto di vista demografico. Presentazione Progetto svolto con studenti del LES Laura BASSI sull’Immigrazione - Brainstorming relativamente a metodi e temi specifici da trattare nel progetto (Tra gli argomenti: stereotipi e razzismo, occupazione/lavoro, scuola, diritti e doveri, traffico, indagine statistica, vie dell’immigrazione) e input agli studenti per la ricerca. - Produzione di una presentazione relativamente al progetto: 1. Testimonianza di un migrante relativa al proprio percorso migratorio 2. Analisi di testate giornalistiche sull’uso del termine migrante e dei concetti o idee associati ad esso. 3. Analisi di cosa significhi la parola migrazione e le rotte che vengono utilizzate. 4. Sintesi di stime delle organizzazioni internazionali sui dati relativi all’immigrazione 5. Legislazione che regola l’ingresso in Italia (nazionale e locale). MIGRA-TED: Migrations and human rights enhanced though Technology in Education Agreement number 2017-3008/001-001 Project number 592168-EPP-1-2017-1-IT-EPPKA3-IPI-SOC-IN
13 6. Come avviene l’integrazione (considerazione delle aree di maggiore rilevanza per gli immigrati in Italia e i 7 passi di una giusta integrazione) 7. Analisi della percezione e l’idea di identità nazionale 8. Confronto delle migrazioni italiane passate con le migrazioni di oggi verso l’Italia 9. Confronto del livello di istruzione e dell’aspetto demografico tra cittadini italiani e immigrati. 10. Analisi degli effetti della migrazione sul lavoro. Sitografia: http://unipd-centrodirittiumani.it/it/attivita/Il-Centro-Diritti-Umani-una-visione-di- insieme/1184; Il Centro Diritti Umani è la struttura dell'Università di Padova che si occupa di ricerca, formazione e disseminazione sui temi dei diritti umani, della democrazia e della pace. https://www.osservatoriodiritti.it/; Osservatorio Diritti è una testata online indipendente specializzata in inchieste, analisi e approfondimenti sul tema dei diritti umani in Italia e nel mondo. iritti umani in Italia e nel mondo. https://www.amnesty.it/entra-in-azione/progetti-educativi/; Amnesty International, dossier e inchieste. https://www.hrw.org/it; Human Rights Watch, osservatorio e inchieste su violazioni di diritti umani. http://www.studiperlapace.it/ STUDI PER LA PACE: documenti, tesi, approfondimenti http://avalon.law.yale.edu/default.asp Avalon Project, della Yale Law School raccoglie in inglese documenti in campo politico-diplomatico, compresi trattati e altri materiali di rilevanza storica su diritti umani http://www.ohchr.org/ ALTO COMMISSARIO PER I Diritti Umani Claudia Farini, Docente Istituto Secondario Leonardo da Vinci Diritti umani e accoglienza: il contesto scolastico Quadro normativo di riferimento: - Costituzione Italiana: Art. 3, Art. 34 - D.P.R. 394/1999: “Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero” a norma dell’art. 1, c. 6, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n.286 Focus sull’Art.45 c.4, e in particolare acquisizione della lingua italiana. Viene stabilito che il collegio docenti definisca, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi di insegnamento; allo scopo possono essere adottati specifici interventi individualizzati o per gruppi di alunni, per facilitare l’apprendimento della lingua italiana utilizzando, ove possibile, le risorse professionali della scuola. Nonostante sia previsto che il collegio docenti preveda un adattamento dei programmi di insegnamento, rimane il dubbio su cosa sia funzionale ed efficiente come adattamento. 2007 Osservatorio Nazionale MIUR - La via italiana per la scuola interculturale: MIGRA-TED: Migrations and human rights enhanced though Technology in Education Agreement number 2017-3008/001-001 Project number 592168-EPP-1-2017-1-IT-EPPKA3-IPI-SOC-IN
14 Individuare un modello italiano per creare un’integrazione degli studenti stranieri in Italia che abbia una sua specificità. Menzione Accordo Quadro per l’accoglienza e l’inclusione degli studenti non italofoni nelle scuole secondarie di secondo grado sottoscritto dalle istituzioni scolastiche di Bologna e provincia il 20 ottobre 2010. CM 4233 del 19 febbraio 2014: Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri in Italia – MIUR. Commento sul fatto che non siano legge, ma linee guida. Nuovo documento che guarda agli alunni con cittadinanza non italiano tenendo conto di uno scenario profondamente mutato che ha richiesto di aggiornare le indicazioni operative per le scuole. Il numero di alunni con cittadinanza non italiana nelle scuole è passato infatti dai 340.000 del 2006. Piano Annuale per l’inclusività (PAI) Direttiva 27 Dicembre 2012 e C.M. n. 8/2013 Il PAI è riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico. Non è un documento per chi ha bisogni educativi speciali, ma è lo strumento per una progettazione della propria offerta formativa in senso inclusivo, è lo sfondo ed il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni. Uno dei problemi principali percepiti da parte dei docenti è la valutazione dell’alunno. Questo perché, nella nostra pratica quotidiana, presi dalle nostre programmazioni, da tempi strettissimi, da pratiche burocratiche che divorano il tempo che normalmente dovrebbe essere consacrato alla didattica, ci siamo dimenticati di quello studente “straniero” e che in quanto tale pensiamo non capisca la nostra lingua e non sappia pertanto nemmeno esprimersi. È rimasto lì, seduto nel suo banco in tutti questi mesi, “invisibile”, mentre aspetta che qualcuno gli rivolga una parola in italiano, in modo che anche lui possa cominciare a comunicare. Noi, dal canto nostro, stiamo aspettando che lui “impari l’italiano”, e ci innervosiamo pure, se dopo qualche mese ancora non capisce e non parla la nostra lingua Solo arrivati agli scrutini ci rendiamo conto che anche lui, come tutti gli altri nostri alunni, “è un nostro problema” e che lo “straniero” non ha assorbito per osmosi la lingua italiana né tantomeno il linguaggio specifico e il contenuto della nostra disciplina Per risolverlo è necessario impostare un’educazione di base nelle espressioni interpersonali fondamentali nel contesto sociale (quotidiano e scolastico) in cui è inserito, in modo da dargli gli strumenti per interagire ed evitare l’esito di diventare “invisibile”. Applicare un metodo simile significa mettere in discussione numerosi elementi dei metodi di insegnamento, il che non è affatto semplice: solo dopo 3-4 anni di formazione, in base alla lingua di origine, lo studente straniero è in grado di capire un linguaggio specifico e tecnico. “Gli insegnanti devono far propria l’idea che l’educazione interculturale non è una eccezione, o una appendice che essi debbono aggiungere alla loro azione educativa e didattica. Su questo principio debbono poi innestarsi tutta una serie ddi conoscenze e di competenze di carattere generale e specialistico. È importante, dunque, che gli insegnanti riflettano sugli atteggiamenti e sulle rappresentazioni che essi stessi assumono nei MIGRA-TED: Migrations and human rights enhanced though Technology in Education Agreement number 2017-3008/001-001 Project number 592168-EPP-1-2017-1-IT-EPPKA3-IPI-SOC-IN
15 confronti [degli studenti] stranieri e che intraprendano su se stessi una profonda opera di revisione culturale.” M. Fiorucci, La formazione interculturale degli insegnanti e degli operatori socio- educativi in Orientamenti interculturali per la cittadinanza, Armando Editore, Roma, 2014. In altre parole, avere uno straniero in classe doverbbe obbligarci a riflettere su cosa stavamo insegnando, sulla sua utilità rispetto ai bisogni degli studenti, sulla nostra modalità di relazionarci con loro. Dovrebbe costringerci a ripensare a noi, ai nostri tratti culturali e valoriali, alle somiglianze e alle differenze con quelli di altri popoli, agli elementi costitutivi della nostra e dell’altrui identità. L’insegnante “inclusivo” dovrebbe considerare la globalità del fenomeno e soffermarsi a figlettere sugli eventi migratori (arrivo, spostamenti) dello studente NAI, sulle condizioni socio-economiche familiari sulle diversità linguistiche e culturali, sulle motivazioni dello studente nei confronti dell’istruzione e sulla diversità dei contesti e soprattutto non etnicizzare. Secondo Pastori, tre sono le acquisizioni fondamentali del pensiero pedagogico interculturale italiano: 1. Uscire dal “mito dell’emergenza” per assumere la diversità culturale come il paradigma della scuola 2. La presenza di studenti e studentesse di origine straniera rappresenta “un’occasione preziosa per ripensare i propri modelli educativi, didattici, relazionali e organizzativi e per metterli in discussione” 3. L’educazione interculturale è uno degli elementi di un processo più ampio di rinnovamento della teoria e pratica dell’educazione” che è necessario per tutti. (competenze di cittadinanza) G. PASTORI, Nello sguardo dell’altro. Pedagogia interculturale e identità, Guerini, Milano, 2010 Esiste in realtà nelle linee guida la possibilità di non valutare l’alunno straniero come tutti gli altri alunni, in quanto ha il diritto di avere una sospensione della valutazione per i primi due anni. Esempi di buone pratiche: - Semplificazione testi, es. Petrarca o Gargantua (vedi oltre) - Esposizione alla classe del paese da cui si arriva: importanza della NARRAZIONE, anche con l’ausilio delle tecnologie. - Laboratori di semplificazione: l’aiuto dei compagni come elemento proattivo. - Aggettivi possessivi (in lingua straniera occasione per tradurli in italiano e insegnarli/ripassarli anche con gli alunni italiani) Questa pratica richiede tempo per l’insegnante ma anche per l’alunno allofono, che deve imparare la nostra lingua, e nostre abitudini, la nostra cultura. Un tempo che non viene sentito però come perso da parte degli altri alunni, che partecipano sempre volentieri, scambiano opinioni, conoscono nuovi mondi, viaggiano dentro il loro spazio-classe e spesso si aprono al nuovo e al diverso molto prima di noi. MIGRA-TED: Migrations and human rights enhanced though Technology in Education Agreement number 2017-3008/001-001 Project number 592168-EPP-1-2017-1-IT-EPPKA3-IPI-SOC-IN
16 È quello che il XXI secolo ci chiama a fare, una didattica dell’incontro, svincolata dall’ossessione del “programma”, una didattica che costruisce un ambiente di apprendimento che favorisce la riscoperta di sé stessi nel momento in cui ci si apre all’altro e che crea una vera scuola internazionale per le generazioni future. Matteo Lazzaretti, Educatore di C.S.A.P.S.A. DUE Diritti umani e accoglienza: le metodologie educative al tempo della tecnologia Brainstorming sul termine tecnologia, i partecipanti insieme con il relatore raccolgono termini chiave legati al concetto di tecnologia. l termine tecnologia è una parola composta derivante dal greco "tékhne-logìa", letteralmente "trattato sistematico su un'arte". Nell'Etica nicomachea Aristotele distinse due forme di azione, prâxis e téchnē: mentre la prima ha il proprio scopo in se stessa, la seconda è sempre al servizio di altro, come un mezzo. In questo senso la "tecnica" (termine usato spesso come sinonimo), non era diversa né dall'arte, né dalla scienza, né da qualsiasi procedimento o operazione atto a raggiungere un effetto qualsiasi, e il suo campo si estendeva su tutte le attività umane. Solo fra la fine del XX e l'inizio del XXI secolo si è giunti a connotare come tecnica il sottogruppo delle pratiche umane concernenti il comportamento nei confronti della natura diretto alla produzione di beni. Per tecnica si può intendere l'applicazione delle conoscenze elaborate dalla scienza a scopi pratici e alla produzione di strumenti per realizzarli. La parola tecnologia indica perciò la catalogazione e lo studio sistematico di tecniche applicate, spesso riferite ad un certo ambito specifico (si parla, ad esempio, di "tecnologia informatica, "tecnologia meccanica", "tecnologia elettronica", "tecnologia elettrotecnica", "tecnologia alimentare", "tecnologia telematica" e tante altre). Notare come spesso si recepiscono determinati significati implicitamente in modo implicito, ignorandone altri. La tecnologia informatica: tecnologia dell’informazione, in acronimo TI (eng. IT) indica l’utilizzo di elaboratori e attrezzature di telecomunicazione per memorizzare, recuperare, trasmettere e manipolare dati. Usato comunemente come sinonimo di computer, hardware ecc. Il processo comunicativo: presentazione dello schema di Jakobson (linguista statunitense) che descrive il processo comunicativo indicandone sei elementi essenziali, ricorrenti in qualsiasi forma di comunicazione: mittente, destinatario, messaggio, referente o contesto, canale e codice. MIGRA-TED: Migrations and human rights enhanced though Technology in Education Agreement number 2017-3008/001-001 Project number 592168-EPP-1-2017-1-IT-EPPKA3-IPI-SOC-IN
17 Lo schema di Jakobson Il possibile problema di tale schema è che non considera la dimensione soggettiva dell’interpretazione che il ricevente compie rispetto al messaggio. Discussione riguardo l’incomprensione inconscia della cultura altrui. Importante porsi delle domande e razionalizzare la mancata comprensione e comprenderne le dinamiche attraverso la relazione con l’interlocutore. Riflessione su differenza di accesso a tecnologia (dell’informazione) tra nord e sud del mondo. Sitografia: https://wefarm.co/ https://blog.nationalgeographic.org/2015/11/10/seeds-soil-and-sms-how-mobiles-promote- resilience-among-small-scale-farmers-in-africa/ http://www.bbc.com/news/business-37470667/ https://www.vodafone.com/what-we-do/services/m-pesa Nel 2014 anche nei paesi africani vi è stata un’impennata di utilizzo dei telefoni cellulari paragonabile (talvolta uguale) a quella degli USA. https://www.unenvironment.org/news-and-stories/story/turning-e-waste-gold-untapped-potential- african-landfills In molti dei paesi più poveri al mondo l’accesso alla tecnologia non è limitato. Riflessione su rifiuti elettronici (e-waste) e il riciclo di materiali scartati dal continente europeo che vengono depositati in paesi, quale ad esempio il Ghana, e successivamente smistati, con rischi anche per la salute. Un punto fondamentale di questa riflessione è che il telefono cellulare non è più un bene di lusso. Povertà di informazioni: tra i bisogni che le fasce di popolazione più povere esprimono, quello di informazioni è sempre il più importante. Viene espressa l’idea di un Digital Divide da colmare tra nord e sud del mondo. In passato si è pensato che a tal scopo fosse sufficiente rifornire i paesi più poveri di tecnologia, senza preoccuparsi di permettergli di acquisire le competenze. MIGRA-TED: Migrations and human rights enhanced though Technology in Education Agreement number 2017-3008/001-001 Project number 592168-EPP-1-2017-1-IT-EPPKA3-IPI-SOC-IN
18 Diverse barriere per l’accesso all’informazione: - Analfabetismo: grande limite per l’accesso all’informazione digitale e non riguarda solo l’incapacità di leggere documenti ma limita fortemente anche la navigazione e l’uso di sistemi operativi differenti. (https://www.technologyreview.com/s/427376/designing-a-smart-phone- alphabetfor-the-illiterate/) - Governance: è diffusa l’idea che la rete sia libera e non controllabile, ma non è così. Esiste una struttura fortemente centralizzata che, sebbene in linea teorica di gestione internazionale, ha molti aspetti poco chiari. - Economiche: lo spettro elettromagnetico è sempre più saturo e i provider della rete cercano di offrire sempre più servizi a pagamento. Si va verso una situazione analoga a quella delle televisioni a pagamento con conseguenti fortissimi rischi di esclusione dei paesi che non hanno appeal pubblicitario e non sono in grado di comprare determinati servizi. - Regolamentazione: la libertà di informazione è sancita dall’ONU come diritto fondamentale, tuttavia viene spesso ignorato o attivamente disatteso. In paesi autoritari si utilizzano metodi reattivi - con il fine di disincentivare l’accesso e frenare la libertà di espressione dei contenuti su Web, es. Controllo di stato sull’accesso alla rete, mentre in paesi democratici si usano mezzi proattivi - propaganda, imposizioni nascoste dei provider, ovvero le aziende che danno l’accesso a internet. (https://rsf.org/en/ranking/2019) - Diversità culturale: Lingue o dialetti locali - Icone grafiche: abitudine a determinati segni o codici e uso di informazioni particolari. (https://www.ecommerce-nation.it/odnoklassniki-il- social-network-piu-utilizzato-dai-russi-sopra-i-25-anni/) Grafico relativo alla differenza di preferenze nell’utilizzo di social network al livello globale. MIGRA-TED: Migrations and human rights enhanced though Technology in Education Agreement number 2017-3008/001-001 Project number 592168-EPP-1-2017-1-IT-EPPKA3-IPI-SOC-IN
19 Infopoveri: non è sufficiente il possesso di uno strumento come lo smartphone per decretare che i migranti abbiano la nostra stessa disponibilità di informazioni. Nel 2012 l’accesso a internet e la libertà di espressione online sono stati proclamati dalle Nazioni Unite “diritto umano fondamentale” Fattori di uscita Principali fattori che concorrono alla scelta migratoria: - Povertà economica - Impossibilità per i più istruiti di accedere a formazioni e collocazioni lavorative adeguate - Conflitti - Mutamenti climatici L’informazione mediatica influisce in modo consistente su tutti i fattori relativi alla scelta migratoria. Infatti moltissimi migranti affermano di sentirsi traditi dalle aspettative che i media dei paesi di provenienza avevano ingenerato in loro. Capitale di rete: definito dai sociologi come “la capacità di generare e sostenere relazioni sociali con persone che non sono necessariamente prossime, e di generare benefici emotivi, finanziari e pratici”. Tale capitale di rete viene sfruttato anche dalle organizzazioni criminali che operano nel traffico e nella tratta di esseri umani, le quali convincono anche tramite i social network le persone a migrare in Europa con promesse di successo. Smartphone nel percorso migratorio Costituisce una vera e propria tecnologia di sopravvivenza. E’ uno strumento essenziale di comunicazione e di navigazione perché permette di inviare aggiornamenti in tempo reale sulle diverse rotte da percorrere e sui rischi associati a ciascuna, segnalare prontamente i movimenti delle guardie di frontiera, gli eventuali arresti e le modalità per sfuggire al loro controllo, verificare la rotta percorsa dal proprio trafficante, dunque la sua attendibilità (GPS), chiedere aiuto in caso di necessità. Serve a scattare e condividere fotografie e permette ai migranti di costruire una preziosa memoria di massa, utile al digital witnessing (violazioni e ingiustizie) e alla richiesta di giustizia, ma anche a conservare documentazione preziosa ai fini dell’ottenimento dello status di rifugiato. Favorisce il processo di integrazione nel paese ospitante ed è alla base del mantenimento dell’identità personale, consentendo di preservare i legami sociali e familiari. Naturalmente questo concetto non viene compreso da tutti e inoltre viene sfruttato come mezzo per sminuire la gravità della condizione di molti migranti. MIGRA-TED: Migrations and human rights enhanced though Technology in Education Agreement number 2017-3008/001-001 Project number 592168-EPP-1-2017-1-IT-EPPKA3-IPI-SOC-IN
20 Valentina Millozzi, docente I.I.S Enrico Mattei Insegnare i temi migratori attraverso i media e il web nella scuola secondaria: esempi operativi Ragionamento su come preparare percorsi e attività progettuali in classe su temi della migrazione. - Concetto di Cittadinanza Globale come più interdisciplinare possibile. - Alfabetizzazione digitale come premessa imprescindibile alla elaborazione - Linguaggio e immagini come principali veicoli di informazioni. L’approccio all’apprendimento ha 3 dimensioni: Cognitiva: pensiero critico Socio-emotiva: empatia Comportamentale: agire responsabilmente Elementi dei media che influiscono sull’approccio: - Velocità informazione - Ampiezza della diffusione - Incertezza delle fonti - Illusione di vicinanza e coinvolgimento attivo. Possibili strategie da promuovere: - Saper decodificare - Resistere al semplicismo su fenomeni complessi - Fact checking - Astenersi da giudizi immediati MIGRA-TED: Migrations and human rights enhanced though Technology in Education Agreement number 2017-3008/001-001 Project number 592168-EPP-1-2017-1-IT-EPPKA3-IPI-SOC-IN
21 Obiettivo generale: acquisire un approccio critico ai media attraverso l’approfondimento del tema delle migrazioni attraverso un apprendimento partecipativo, esperienziale e di condivisione. Prerequisiti: modulo teorico sulla questione migratoria. Strumenti: smartphone/tablet, fotocamera, libro di testo. Metodologie: brainstorming, cooperative learning, discussione guidata. ATTIVITÀ LABORATORIALE Struttura del laboratorio: Brainstorming, lavoro sul LINGUAGGIO, lavoro sulle IMMAGINI, Feedback (discussione guidata). Scheda di lavoro 1 – Linguaggio: ragionamento sul lessico e indagine sul Web relativa a termini quali Profugo e Clandestino nei media. feedback Termine clandestino: senza alcuna base politico/giuridica. Unicamente derivante dal linguaggio mediatico Termine profugo: un termine giuridicamente esistente utilizzato in modo fuorviante. Termini extracomunitario e rifugiato: da definizione persona che vive al di fuori dell’UE, anche in questo caso utilizzato in modo fuorviante e fonte di fake news. Riflessione sulla differenza tra immigrato ed emigrato, termini che sono in teoria distinti unicamente dal punto di vista, e che hanno anch’essi assunto delle forti connotazioni politiche. Scheda di lavoro 2 – analisi di 3 immagini relative alle migrazioni, secondo uno schema: Descrizione ricavare le emozioni suscitate il messaggio che vuole veicolare quando chi e perche sia stata scattata (secondo il gruppo di lavoro) associazione delle definizioni più pertinenti all’immagine in questione (tra i termini prima analizzati). Le immagini costituiscono il più potente veicolo di informazione, un veicolo spesso abusato dai media nazionali e internazionali. È dunque fondamentale sviluppare una capacità attiva di decodificazioni delle immagini che ci vengono presentate quotidianamente. MIGRA-TED: Migrations and human rights enhanced though Technology in Education Agreement number 2017-3008/001-001 Project number 592168-EPP-1-2017-1-IT-EPPKA3-IPI-SOC-IN
22 Immagini utilizzate per la scheda di lavoro 2: Immagine N. 1 Immagine N.2: MIGRA-TED: Migrations and human rights enhanced though Technology in Education Agreement number 2017-3008/001-001 Project number 592168-EPP-1-2017-1-IT-EPPKA3-IPI-SOC-IN
23 Immagine N.3 MIGRA-TED: Migrations and human rights enhanced though Technology in Education Agreement number 2017-3008/001-001 Project number 592168-EPP-1-2017-1-IT-EPPKA3-IPI-SOC-IN
24 SECONDO GIORNO SMK Videofactory Il video partecipativo come strumento educativo e di inclusione Presentazione dei partecipanti e della loro esperienza pregressa nella produzione video all’interno delle loro professioni. “A facilitator or team arrives with the equipment necessary to make a film. Group participants are engaged in discussions about social issues that concern them while taking part in practical exercises to familiarize themselves with the functioning of cameras, tripods, sound and lighting equipment. Discussion takes place to determine what film the group will make and participants collaborate in the production of a storyboard / script, which is then used to guide participants as they take up the cameras and other equipment and begin producing their own film. Central to most participatory practice is screening of the rough footage and of the final film to engage participants in a dialogic process of collective deliberation designed to raise their critical consciousness about the social issues raised in the film.” Participatory Video”, di TONY ROBERTS (Royal Holloway, University of London, UK) & CHRIS LUNCH (InsightShare, Oxford, UK) Nell’attuale società dell’informazione i giovani sperimentano una forma poco evidente di asimmetria culturale, si parla di digital divide. Alcuni ricercatori riprendono Freire parlando di “oppressi digitali”. La coscientizzazione sui meccanismi di narrazione e produzione multimediale è un'opportunità di affrontare tale asimmetria e cogliere nuovi bisogni sociali, inserendoli in una discussione collettiva. Il punto fondamentale è dar consapevolezza e permettere di partecipare attivamente a tutti I partecipanti. Importante messaggio di simmetria comunicato dall’aggettivo “partecipativo”. Menzione alla genealogia e storia del video partecipativo: forte impatto in Sud America (probabilmente uno dei primi contesti in cui è stato implementato). Funzioni di trasformazione sociale e funzioni educative. Le narrazioni possono contribuire a cambiare la realtà: - Attraverso la loro diffusione (approccio autoriale) - Attraverso la loro costruzione (approccio riflessivo) La pratica del video partecipativo può definire (ed essere definita da) diverse interfacce: - Il facilitatore (tecnico educatore) e un soggetto narrante. - Il facilitatore (tecnico educatore) e un gruppo di soggetti narranti, individuati in un gruppo omogeneo (per età. Istituzione educativa). - Il facilitatore (tecnico educatore) e dei soggetti narranti vari e portatori di punto di vista diversi, al fine di mettere in dialogo le diverse parti (dialogo strutturato fra giovani e istituzioni). MIGRA-TED: Migrations and human rights enhanced though Technology in Education Agreement number 2017-3008/001-001 Project number 592168-EPP-1-2017-1-IT-EPPKA3-IPI-SOC-IN
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