MES, EUROBOND, RECOVERY BOND. TUTTO QUELLO CHE C'E' DA SAPERE SU COSA HA APPENA VOTATO IL PARLAMENTO EUROPEO

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MES, EUROBOND, RECOVERY BOND. TUTTO QUELLO CHE C'E' DA SAPERE SU COSA HA APPENA VOTATO IL PARLAMENTO EUROPEO
MES, EUROBOND, RECOVERY BOND. TUTTO
QUELLO CHE C’E’ DA SAPERE SU COSA HA
APPENA VOTATO IL PARLAMENTO EUROPEO

In molti mi avete chiesto chiarimenti sulle varie esternazioni e notizie fuorvianti messe in
mezzo da esponenti politici di ogni lato, in questo documento vi spiego tutto quel che c’è da
sapere del voto di ieri (venerdì 17 aprile 2020) in Parlamento Europeo.

1. Che cosa è stato votato a Bruxelles?

A Bruxelles, tra giovedi e venerdi, abbiamo votata una risoluzione sull'azione coordinata
dell'UE per lottare contro la pandemia di COVID-19 e le sue conseguenze. Il testo finale
della risoluzione è composta da una serie di emendamenti che vengono votati uno per uno a
maggioranza e che permettono la composizione della risoluzione finale. La risoluzione
votata e approvata viene poi inviata al Consiglio europeo, cioè la riunione dei capi di Stato e
di Governo europei.
Stiamo parlando quindi, in buona sostanza, di una raccomandazione, di un atto non
vincolante, di una proposta che il Parlamento Europeo fa al Consiglio Europeo, che ha tutte
le facoltà di non prenderla in considerazione.
Tanto rumore per (poco o) nulla.
Si è partito da un testo di risoluzione comune presentato dai gruppi centristi (che hanno la
maggioranza) e prima (ossia giovedì) si è votato sui singoli emendamenti che ogni gruppo
politico in seno al Parlamento Europeo ha presentato. Attraverso il voto a maggioranza si
sancisce se quel singolo emendamento sarà inserito (approvato) o no nella risoluzione finale
che è stata votata venerdì. Quindi questo è stato il tema di tutti i discorsi che avete sentito.

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https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/RC-9-2020-0143_IT.html#

2. Perché Calenda e Renzi hanno attaccato il M5S dicendo che aveva votato contro i
recovery Bond?

Alcuni esponenti politici devoti al neoliberismo e al governo dell’alta finanza e delle
multinazionali ci hanno attaccato sul testo del paragrafo 17. In particolare Calenda si è
scagliato contro il sottoscritto celando intelligentemente una parte del contesto in cui erano
proposti i recovery bonds. Infatti, i recovery bonds, contro cui non nutro nessun astio, erano
inseriti in un paragrafo dell’emendamento molto più ampio che includeva anche l’utilizzo del
MES e la non mutualizzazione del debito. Per questo abbiamo votato contro (metto il
paragrafo 17 nei commenti, così valutate da soli).
Quindi, da bravi mistificatori della realtà quali sono, hanno estrapolato i bonds dal contesto
più ampio in cui erano inseriti per dare una informazione falsa.
Per maggiori delucidazioni vi metto a disposizione il testo “completo”.

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Calenda, o chi per lui o con lui, conosce bene i trucchi del mestiere: Danno mezza verità in
pasto ai media tralasciando il passaggio completo che spiegherebbe l’intero contesto.
Perché Calenda e Renzi e il PD dovrebbero spiegare agli italiani, con l’aiuto dei media e dei
giornalisti a loro vicini, cosa vuol dire il paragrafo 26 della risoluzione che hanno votato. Si
comportano esattamente come i compari dei mariuoli del gioco delle 3 carte. Il compare ti
distrae e il mariuolo ti frega. In pratica Calenda, Renzi e gli altri mancati statisti dovrebbero
spiegare cosa significa “linee di credito precauzionali” e “condizioni di rimborso connesse…”.
Ve lo spiego io: Condizionalità, cioè austerity, privatizzazioni, tagli al welfare a favore di
privati e interessi poco trasparenti.

3.Perché Lega e Forza Italia hanno votato contro gli Eurobond non appoggiando
l’emendamento dei Verdi che avrebbe dato più forza negoziale al Presidente Conte (e
quindi all’Italia) al prossimo Consiglio europeo del 23 Aprile?

Non c’è da sorprendersi tanto dei voti negativi di Lega e Forza Italia rispetto al tema della
mutualizzazione del debito e degli eurobond. Il primo si spiega con l’istinto ben noto a
sparare a zero su qualsiasi strumento comune. Salvo poi lamentarsi in Italia dell’egoismo
altrui (per altrui si intende quelli con cui fanno comunella) e ribadire l’inutilità dell’Europa;
Forza Italia risponde ai falchi del nord che si trovano all’interno della sua famiglia europea,
ossia il PPE (il più grande gruppo politico europeo), dove i tedeschi comandano alla grande

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e Berlusconi conta meno che zero. Per quel che può valere, dal punto di vista simbolico, si
sono comportati da veri traditori dello stato Italiano. Salvini ha parlato più volte di eurobond
ma adesso ha dato mandato di votare contro paragonandoli al MES, seguendo logiche non
proprio comprensibili. Anche perché se è in parte vero che gli eurobonds vanno comunque
costruiti, studiati e analizzati (e indubbiamente potrebbero avere criticità, come osserva
Daniel Gros in una intervista molto interessante sulla possibile competizione negativa con i
nostri BTP) ma al momento sarebbero un modo per condividere il debito tra Stati membri e e
quindi una strada che va almeno tentata.

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Forza Italia è sempre stata al servizio del centro di potere europeo quindi niente di nuovo
sotto il sole. Tajani etichetta gli eurobond come irrealizzabili e lancia il MES, che per loro
resta la soluzione.

4.Che cosa ha votato il Movimento?

Il Movimento 5 Stelle, coerente con le sue linee guida, ha votato a favore di un
emendamento presentato dai Verdi che introduceva nella risoluzione del Pe, sulla risposta
europea al Covid-19, la possibilità della mutualizzazione del debito pubblico. Insomma i
famosi Eurobond. Mentre abbiamo votato coerentemente contro a quei paragrafi che
richiamavano il MES e le sue condizionalità come strumento da adottare per far fronte alla
crisi.
Mentre invece venerdì, il Movimento 5 stelle in maniera del tutto coerente non ha votato a
favore del testo finale di risoluzione presentato dopo il voto ad ogni singolo emendamento
(la maggioranza della delegazione si è astenuta, mentre alcuni di noi compreso il
sottoscritto, analogamente a quanto avvenuto nei verdi e nel Gue, abbiamo votato contro.
Niente di trascendentale, solo una diversa intensità di rigetto alle conclusioni finali).
Motivo? La risoluzione finale non è coraggiosa, somiglia drammaticamente alle conclusioni
dell’eurogruppo e non manda alcun forte messaggio al Consiglio Europeo. Agli articoli 17 e
23 viene mantenuto il MES come strumento da usare e si annacquano di fatto i famosi
Recovery bond, che vengono rilegati al prossimo budget pluriennale e a discussioni da
sviluppare sia in termini quantitativi che qualitativi. Con il rischio che siano solo una richiesta
di maggior contribuzione degli Stati Membri al bilancio Comune, compresi quelli che sono
contributori netti come noi (ossia che danno di più di quel ricevono indietro).
Per completezza di informazione hanno votato contro il testo finale sia la Lega (ID,
nazionalisti) che Fratelli d’Italia (ECR, conservatori), mentre hanno votato a favore del testo
finale, ovviamente, Forza Italia (PPE, popolari), PD (SD, socialisti) e Italia Viva (Renew,
liberali). Verdi e GUE (sinistra europea) non hanno delegazioni italiane e hanno votato in
modo difforme al loro interno.
17.      invita la Commissione europea a proporre un massiccio pacchetto di investimenti per
la ripresa e la ricostruzione a sostegno dell'economia europea dopo la crisi, c​ he vada al di là
di ciò che stanno già facendo il meccanismo europeo di stabilità, la Banca europea per gli
investimenti e la Banca centrale europea e che si inserisca nel nuovo quadro finanziario

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pluriennale (QFP)​ ; ritiene che detto pacchetto dovrebbe essere messo in atto per tutto il
perdurare delle perturbazioni economiche provocate da questa crisi; ritiene che gli
investimenti necessari potrebbero essere finanziati attraverso un QFP ampliato, i fondi e gli
strumenti finanziari dell'UE esistenti e obbligazioni a sostegno della ripresa garantite dal
bilancio dell'UE; ritiene che tale pacchetto non dovrebbe comportare la mutualizzazione del
debito esistente​ e dovrebbe essere orientato a investimenti futuri;

23      invita gli Stati membri della zona euro ad attivare i 410 miliardi di EUR del
meccanismo europeo di stabilità con una linea di credito specifica​; ricorda che questa crisi
non è responsabilità di un determinato Stato membro e che l'obiettivo principale dovrebbe
essere quello di combattere le conseguenze della pandemia; sottolinea che, come misura a
breve termine, il meccanismo europeo di stabilità dovrebbe immediatamente estendere le
linee di credito precauzionali ai paesi che chiedono di accedervi per far fronte alle esigenze
di finanziamento a breve termine per affrontare le conseguenze immediate della COVID-19,
con scadenze a lungo termine, tassi competitivi e condizioni di rimborso connesse alla
ripresa delle economie degli Stati membri;

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