ABBIAMO LA PEGGIORE BUROCRAZIA D'EUROPA - CGIA Mestre

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Ufficio Studi                         News del 12 gennaio 2019

        ABBIAMO LA PEGGIORE BUROCRAZIA
                   D’EUROPA

Nell’eurozona solo la Grecia sta peggio di noi. E questo la dice lunga
sullo stato di difficoltà in cui versa la nostra Pubblica amministrazione.
Ci riferiamo al risultato emerso dalla stesura dell’indice europeo sulla
qualità dei servizi offerti dagli uffici pubblici dei 19 paesi che utilizzano
la moneta unica. Un’elaborazione, riferita al 2017,             che è stata
realizzata dalla CGIA su dati della Commissione europea (*).

E se la Finlandia, i Paesi Bassi e il Lussemburgo occupano i tre gradini
del podio, Slovacchia, Italia e Grecia, invece, si collocano mestamente
nelle parte più bassa della graduatoria (vedi Tab.1).

“Sarebbe comunque sbagliato generalizzare, non tutta la nostra
amministrazione pubblica è di bassa qualità. La sanità al Nord, molti
settori delle forze dell’ordine, diversi centri di ricerca e istituti
universitari – afferma il coordinatore dell’Ufficio studi Paolo Zabeo -
assicurano delle performance che non temono confronti con il resto
d’Europa. Ciò nonostante, il livello medio complessivo è preoccupante.
L’incomunicabilità, la mancanza di trasparenza, l’incertezza giuridica e
gli adempimenti troppo onerosi hanno generato una profonda
incrinatura, soprattutto nei rapporti tra le imprese e i pubblici uffici,
cha ha provocato l’allontanamento di molti operatori stranieri che,
purtroppo, non vogliono più investire in Italia anche per l’eccessiva
ridondanza del nostro sistema burocratico”.

(*) L’ Indice della qualità della Pubblica Amministrazione è il risultato di un mix di quesiti posti ai cittadini che
riguardano la qualità dei servizi pubblici, l’imparzialità con la quale questi vengono assegnati e la corruzione.

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E ad avvalorare la posizione di coloro che sostengono che per il
sistema paese è imprescindibile avere una macchina statale che
funziona bene, sono particolarmente interessanti anche i dati elaborati
dall’Ocse. Secondo questa organizzazione internazionale, infatti, la
produttività media del lavoro delle imprese italiane è più elevata nelle
zone con una più efficiente amministrazione pubblica (**).

“Purtroppo, i tempi e i costi della burocrazia – afferma il segretario
della CGIA Renato Mason – sono diventati una patologia che
caratterizza negativamente una larga parte del nostro paese. In
particolar modo le imprese italiane, essendo prevalentemente di
piccolissima dimensione, hanno bisogno di un servizio pubblico
efficiente ed economicamente vantaggioso, in cui le decisioni vengano
prese senza ritardi e il destinatario sia in grado di valutare con
certezza la durata delle procedure”.

Altrettanto preoccupanti sono i risultati che emergono dalla periodica
indagine campionaria condotta da Eurobarometro (Commissione
europea) sulla complessità delle procedure amministrative che
incontrano gli imprenditori dei 28 paesi dell’Unione. L’Italia si trova al
4° posto di questa graduatoria, con l’84 per cento degli intervistati
che dichiara che la cattiva burocrazia è un grosso problema. Solo la
Grecia, la Romania e la Francia presentano una situazione peggiore
della nostra, mentre il dato medio dell’Unione europea si attesta al 60
per cento (***).

Se, invece, ritorniamo alla nostra elaborazione su dati della
Commissione europea, sono ugualmente impietosi anche i risultati che
emergono dalla comparazione sulla qualità della Pubblica
Amministrazione a livello regionale. Rispetto ai 192 territori
interessati dall’analisi realizzata nel 2017, le principali regioni del
Centro-Sud d’Italia compaiono per 8 volte nel rank dei peggiori 20,
con la Calabria che si classifica addirittura al 190° posto.
(**) Ocse, “Rapporto economico Italia”, febbraio 2017.
(***) Flash Eurobarometer 457, “Businesses’ attitudes towards corruption in the EU”, december 2017.

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Come per il confronto a livello nazionale, il risultato finale è un
indicatore che varia tra 100, ottenuto dalla regione finlandese Åland
(1° posto), e zero che ha “consegnato” la maglia nera alla regione
bulgara dello Severozapaden. Sebbene sia relegato al 118° posto a
livello europeo, il Trentino Alto Adige (indice pari a 41,4) è la realtà
territoriale più virtuosa d’Italia, seguono, a pari merito, altre due
regioni del Nordest: l’Emilia Romagna e il Veneto (indice pari a 39,4)
che si collocano rispettivamente al 127° e al 128° posto della
classifica generale. Subito sotto troviamo la Lombardia (38,9) che è al
131° posto e il Friuli Venezia Giulia (38,7) che si attesta al 133°
gradino della classifica stilata dalla Commissione Europea.

Male, come dicevamo più sopra, in particolar modo le regioni del
Mezzogiorno dove si registrano le performance più preoccupanti. Se la
Campania (indice pari a 8,4) è al 186° posto, l’Abruzzo (6,2) è al
189° e la Calabria, il territorio in cui la Pa funziona peggio tra tutte le
nostre 20 realtà regionali, è addirittura al 190° gradino della
graduatoria generale, con un indice di soli 1,8 punti (vedi Tab. 2).

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Tab. 1 - Indice europeo sulla qualità della Pubblica
                       Amministrazione – EQI 2017 (*)
                  Rank su
                                                       INDICE          Tema        Tema           Tema
                 19 Paesi        PAESI UE
                                                      EQI 2017         Qualità   Imparzialità   Corruzione
                 Area Euro
                      1          Finlandia               80,5           82,3        82,9          82,2
                      2          Paesi Bassi             75,6           82,9        78,8          72,9
                      3          Lussemburgo             75,5           79,3        76,7          78,1
                      4          Germania                71,4           77,7        74,3          71,1
                      5          Irlanda                 67,7           71,7        74,5          66,7
                      6          Austria                 66,9           71,3        76,3          63,4
                      7          Belgio                  62,8           70,5        63,8          65,5
                      8          Francia                 58,3           66,0        63,4          58,3
                      9          Estonia                 54,4           58,2        61,1          57,8
                     10          Portogallo              50,1           60,2        55,7          49,8
                     11          Malta                   47,7           53,3        56,0          49,8
                     12          Cipro                   47,0           54,2        51,8          51,4
                     13          Lituania                43,6           56,1        51,0          41,3
                     14          Slovenia                43,0           50,8        50,2          45,4
                     15          Spagna                  42,2           56,8        48,4          39,6
                     16          Lettonia                38,2           50,8        45,4          37,6
                     17          Slovacchia              31,7           48,3        36,4          31,6
                     18          Italia                 24,7           41,0         29,6          26,9
                     19          Grecia                  19,1           27,5        29,4          25,0
                          Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Commissione Europea e
                             Quality of Government Institute of Gothenburg University

(*) L’indice complessivo EQI 2017 varia in un range tra 0 e 100. Un indice pari a 100 indica il punteggio
massimo ottenuto dal paese migliore. Le altre nazioni vengono riproporzionate in una scala 0-100 a seconda
del loro punteggio. L’Italia si posiziona penultima tra i 19 Paesi dell’Area Euro.

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Tab. 2 - Indice europeo sulla qualità della Pubblica Amministrazione
                 – EQI 2017 (*)
          Rank su 192
                                                        INDICE           Tema          Tema           Tema
            regioni        Regioni
                                                       EQI 2017          Qualità     Imparzialità   Corruzione
            europee

               118         Trentino Alto Adige            41,4                46,6       53,1          42,5

               127         Emilia-Romagna                 39,4                56,5       40,6          40,1

               128         Veneto                         39,4                65,5       41,4          30,8

               131         Lombardia                      38,9                67,9       34,0          34,6

               133         Friuli-Venezia Giulia          38,7                49,6       45,2          40,3

               142         Valle d'Aosta                  34,6                27,1       54,1          41,7

               148         Toscana                        30,8                37,1       34,9          41,3

               160         Molise                         23,6                40,4       38,6          15,6

               161         Piemonte                       23,4                40,8       25,7          27,6

               163         Sardegna                       22,5                32,0       39,7          19,5

               166         Liguria                        22,1                44,6       27,2          19,0

               170         Marche                         19,2                27,5       38,1          16,7

               174         Umbria                         16,4                27,1       26,2          21,5

               175         Lazio                          16,0                28,5       22,0          23,3

               177         Sicilia                        15,7                27,9       18,3          26,6

               178         Puglia                         15,7                33,9       24,1          15,3

               183         Basilicata                     13,0                19,7       38,2          7,7

               186         Campania                       8,4                 22,4       15,7          15,3

               189         Abruzzo                        6,2                 6,3        40,4          0,4

               190         Calabria                       1,8                 2,7        9,8           21,9
      Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Commissione Europea e Quality of Government Institute of
                                            Gothenburg University

(*) L’indice varia in un range tra 0 e 100. Un indice pari a 100 indica il punteggio ottenuto dalla regione con il
massimo grado di qualità ovvero la finlandese “Åland”. Le regioni italiane si posizionano nella parte bassa
della classifica (dal 118° posto in giù su un totale di 192 regioni europee).

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NOTE: l’European Quality of Government Index (EQI) - 2017

L'European Quality of Government Index (EQI) è il risultato di un’indagine sulla corruzione e la
governance a livello regionale in Europa, condotta la prima volta nel 2010 e successivamente nel
2013 e nel 2017. La metodologia d’indagine è cambiata nel tempo e quindi, per un eventuale
confronto intertemporale, è necessario partire dai dati del 2017 e guardare alla ricostruzione
effettuata per gli anni precedenti.

L’indice finale della qualità della PA è frutto di un mix di quesiti posti ai cittadini che riguardano la
qualità dei servizi pubblici, l’imparzialità con la quale questi vengono assegnati e la corruzione.
Nello specifico i quesiti convergono su tre servizi pubblici che hanno valenza più “territoriale”:
istruzione, sanità e pubblica sicurezza; l’indice finale, oltre ai dati delle indagini regionali, tiene
conto anche di altri servizi più generali (ad esempio la giustizia) includendo alcuni indicatori del
WGI data della Banca mondiale (dati nazionali).

Il risultato dell’indice è un dato standardizzato con la media di tutte le regioni pari a zero; viene
posto poi a 100 il risultato ottenuto dalla regione che ottiene il punteggio più alto (qualità dei
servizi pubblici più elevata) e a 0 quello della regione che ottiene il punteggio più basso; in questo
modo i punteggi di tutte le regioni, comprese quelle italiane, vengono riproporzionati in un range
da 0 a 100.

L’edizione dell’EQI riferita all’anno 2017 (ultima disponibile) ha coinvolto 192 regioni europee con
un sondaggio a quasi 80 mila intervistati (cittadini); si tratta della più grande indagine sub-
nazionale focalizzata sulla qualità della pubblica amministrazione (in Italia gli intervistati sono stati
8.400).

Le questioni poste ai cittadini europei per la costruzione dell’EQI 2017

TEMA QUALITA’
Come valuta la qualità dell'istruzione pubblica nella sua area
Come valuta la qualità del sistema sanitario nella sua area
Come valuta la qualità delle forze di polizia nella sua area

TEMA IMPARZIALITA’
Favoritismi ad alcuni nella pubblica istruzione (nella sua area)
Favoritismi ad alcuni nel sistema sanitario (nella sua area)
Favoritismi ad alcuni con le forze di polizia (nella sua area)
Tutti trattati ugualmente nella pubblica istruzione (nella sua area)
Tutti trattati ugualmente nel sistema sanitario (nella sua area)
Tutti trattati ugualmente dalle forze di polizia (nella sua area)
Tutti trattati ugualmente dalle autorità fiscali (nella sua area)

TEMA CORRUZIONE
La corruzione è prevalente nella pubblica istruzione (nella sua area)
La corruzione è prevalente nel sistema sanitario (nella sua area)
La corruzione è prevalente tra le forze di polizia (nella sua area)
La popolazione nella mia area deve usare qualche forma di corruzione per ottenere alcuni servizi pubblici di base
La corruzione nella mia area è usata per aver accesso a particolari privilegi
Le elezioni nella sua area sono libere da corruzione
Negli ultimi 12 mesi a lei o a qualcuno che vive nella sua famiglia è stato chiesto di pagare tangenti (da parte di un ufficiale pubblico)
Negli ultimi 12 mesi lei o qualcuno che vive nella sua famiglia ha pagato tangenti o offerto doni a qualcuno della PA

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