"Le mappe per studiare" - Enrico Angelo Emili Università di Bologna, Scienze della Formazione
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“Le mappe per studiare” Enrico Angelo Emili Università di Bologna, Scienze della Formazione Bologna ‘11/2012
Secondo una ricerca americana sul metodo di studio: • Il 90 per cento delle parole, che utilizziamo per prendere appunti, non sono necessarie per la memorizzazione di un concetto. • In una lezione di tipo frontale tratteniamo mediamente il 5% delle informazioni 4 Mario Polito "Imparare a studiare" Effetto MIB
“Guardi Rossi, con un’interrogazione come la sua non mi rimane che trascinare il suo nome nel cestino”.
A cosa serve una mappa stradale? • A non perdermi • A sapere dove sono • A sapere dove devo o posso andare • A organizzarmi un percorso/viaggio
A cosa serve una mappa informativa? • A non perdermi… nella mole degli argomenti didattici • A sapere dove sono… rispetto alla mia esposizione orale • A sapere dove devo o posso andare… nella mia esposizione orale o prova scritta • A organizzarmi un percorso… prima durante dopo la lezione “SuperMappe”
A che cosa serve una mappa concettuale? • “A visualizzare le conoscenze già possedute per migliorare l’organizzazione mentale e la comprensione e memorizzazione • Ad accedere a nuove conoscenze accompagnando la mappa con una spiegazione verbale del docente. • A preparare un’argomentazione sia scritta sia orale, perché ne visualizza la traccia, l’ordine sequenziale dell’esposizione.” 1 1 tratto da Fogarolo-Scapin "Competenze compensative" Erickson
“Una mappa mentale è uno strumento di pensiero graficamente e visivamente interlacciato per immagazzinare, organizzare, ordinare e diffondere informazioni. E’ il coltellino svizzero del cervello”. Tony Buzan 2 2 T.Buzan "Usiamo la testa "
E’ possibile creare le mappe impiegando “…parole o immagini chiave, ciascuna delle quali attiverà ricordi specifici... …ciascun attivatore della memoria è un elemento fondamentale per accedere a fatti, idee e informazioni.” 3 Questi attivatori devono essere personali, ognuno dovrà trovare un proprio attivatore per memorizzare un determinato fatto o concetto. 2 T.Buzan "Usiamo la testa"
L’apprendimento richiede la partecipazione attiva dello studente, attraverso una serie di processi cognitivi: • Selezione del materiale • Organizzazione del materiale in una rappresentazione mentale adeguata • Integrazione del materiale con la conoscenza già acquisita Mayer, 2000
Landriscina “Carico Cognitivo pag.36
Landriscina “Carico Cognitivo pag.36
Per esercitarsi a costruire mappe… - Osservare bene la pagina da studiare individuando i possibili segnali di aiuto (immagini, parole in neretto…) - Spiegare il significato di concetto e azione - Individuare in un testo i concetti principali evidenziandoli e sostituendoli con frasi chiave - Sostituire le frasi principali con parole chiave
- Ordinare i concetti per importanza collegandoli con frecce e definendo i legami (parole legame nelle frecce) - Esercitarsi ad abbinare immagini (attivatori) a concetti - Verbalizzare oralmente la mappa (registrandosi/riascoltandosi)
http://geometrizzando.wordpress.com/page/2/
Una buona mappa dovrebbe contenere: • parole chiave facilmente identificabili • frasi chiave brevi e necessarie • parole legame scritte nelle frecce (verbi, articoli…) • immagini che aiutino a comprendere o esprimere meglio un concetto
• poche caselle/box concetto ben collegate tra loro evitando fraintendimenti (utilizzando sempre gli stessi colori a seconda che siano concetti o azioni) • una struttura facilmente riconoscibile e leggibile autonomamente • una formattazione (colori, font, dimensioni…) accessibile
• Evitare frasi lunghe e testi copiati direttamente nei box • Evitare di usare troppe frecce e collegamenti tra più box • Evitare di scrivere in stampato minuscolo o corsivo • Evitare di creare una mappa senza l’ausilio di colori (concetti di un colore, azioni di un altro ad es…)
• Evitare le ridondanze • Evitare lo studio solo su mappa • Evitare di studiare sulle mappe costruite da altri reperibili su internet (slegate dal libro di testo e dalle spiegazioni del docente)
Accessibilità
Alcuni criteri di LEGGIBILITA’ del testo Font consigliati: Bianco ener o , Ve r dana … • Carattere : 14… 16… a discrezione; • Spaziatura: espansa di 1.. 2... a discrezione; • Interlinea: di 1,5… doppia… a discrezione; • dare rifermenti grafici per orientarsi nel testo (immagini fortemente collegate ai contenuti del testo, tabelle, grafici, parole chiave riconoscibili per colore); • Evitare le ridondanze ma utilizzare i colori (sempre uguali,ad es: colore verde- azione, colore rosso-soggetto, colore blu concetto…)
Mappa senza spiegazione dei luoghi. Cosa sapremmo dire?
Es. spiegazione dei luoghi e successiva mappa IL PALAGIO DELL’ARTE DELLA LANA Il Palagio dell’Arte della Lana, merlato alla guelfa, caratteristica testimonianza dello stile architettonico fiorentino del Trecento. Il palagio fu l’austera sede di questa corporazione mercantile ed industriale, principale fonte di ricchezza della città per l’enorme produzione di tessuti derivati appunto dalla lavorazione della lana. PIAZZA DELLA SIGNORIA Piazza della Signoria, ricca d’insigni monumenti. La grande ed asimmetrica superficie, ebbe origine con l’abbattimento di case e torri di antiche famiglie ghibelline quando, nel luglio 1258, su di esse la parte guelfa ebbe il sopravvento. Firenze, infatti, era divisa da tempo in due fazioni: guelfa e ghibellina, che si combattevano aspramente in tutta la città. FONTANA DEL NETTUNO La Fontana del Nettuno, detta anche “di Piazza” o “del Biancone”, fu voluta da Cosimo I de’ Medici ed eseguita su progetto di Baccio Bandinelli. La vasca, costruita dal 1560 al 1575, vede al centro la gigantesca statua marmorea scolpita da Bartolomeo Ammannati, riproducente la divinità pagana del dio delle acque.
Mappa dopo spiegazione diventa più efficace
Riflettiamo su queste mappe:
Es. mappa guida metacognitiva per le interrogazioni
ALBERO DEI VERBI da www.inclusione.it
Quale software free? VUE
TESTO ORIGINALE Emilia Romagna “Settore Primario” • Nel settore primario, il più importante d'Italia per esportazioni, la regione può contare su un forte sviluppo su tutta la Pianura Padana e in Romagna. Sono molti i prodotti DOP e IGP coltivati in regione, ed è diffuso l'allevamento di bovini e suini. L'Emilia-Romagna, condividendo il territorio della Pianura Padana, è una regione fertilissima (il rapporto tra raccolto e seminato è tra i più alti d'Italia); questo è il frutto di lavori di bonifica cominciati in epoche anche remote; la rete d'irrigazione e canalizzazione è efficiente e non per caso alcune delle più grandi aziende di macchinari agricoli, come la Goldoni , hanno sede qui. Le colture tipiche sono cerealicole (grano e mais soprattutto), fruttifere (la prima produttrice italiana di pesche e pere e anche con mele, albicocche, susine e ciliegie), ortofrutticole (ai primi posti in Italia ed Europa per produzione di insalate, finocchio, pomodori, lattuga, rapa, ravanello, carote,patate, zucchine, zucche, peperoni, cetrioli e molti altri) e vinicole anche fino a 800 metri in collina; da ricordare il primato nazionale nella produzione di barbabietola da zucchero. Le maggiori aziende alimentari hanno sede in Emilia. Anche il settore dell'allevamento è molto sviluppato in specie quello suino e bovino. TRATTO DA: http://it.wikipedia.org/wiki/Emilia_Romagna
Es. di SEMPLIFICAZIONE DEL TESTO : (Leggixmejr.) Il SETTORE PRIMARIO in Emilia Romagna e’ il più importante d'Italia. E’ diffuso L’ ALLEVAMENTO di bovini e suini. Nella Pianura padana * è molto sviluppata l’AGRICOLTURA: mais e grano, frutta e verdura. Viene prodotto vino e barbabietola da zucchero.
(VUE)
Enrico Angelo Emili enricoangelo.emili@unibo.it www.inclusione.it http://www2.scform.unibo.it/Lab-Int/Index.htm http://ted.scedu.unibo.it/
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