Memoria e apprendimento - strumenti per studiare con efficacia a cura di Leonardo Milani - Istituto di Psicologia del Benessere
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Memoria e apprendimento strumenti per studiare con efficacia a cura di Leonardo Milani Istituto di psicologia del benessere Via Pioppa 312a, Ferrara 0532 65082 - fax 0532 65266 Email: leouno@tin.it www.psicologiadelbenessere.it Memoria e apprendimento 1
Il testo è stato liberamente tratto dalle se- guenti pubblicazioni: • Apprendere ad apprendere, Luisa Barausse, Tizioana Pettenuzzo, Studio Centro Formazione, Collana scuola n.1, 1993 • I segreti della mente, Bruno Levy, Emile Servan-Schreiber, Le Scienze, American Scientific, 1998 Coloro che desiderano essere informati sui corsi di psicologia del benessere® possono scrivere o telefonare alla Direzione Generale: Via Pioppa 312a, Ferrara. tel. 0532 65082 - fax 65266 www.psicologiadelbenessere.it E-mail: leouno@tin.it 2 Istituto di psicologia del benessere
PREMESSA La memoria è una delle facoltà menta- li più importanti per l’essere umano. Senza la memoria non si potrebbe imparare dall’esperienza e non potremmo sviluppare il linguaggio; in effetti avrem- mo difficoltà in qualunque attività intel- lettiva. Senza esperienze e linguaggio la vita sarebbe davvero inutile. Tuttavia molte persone si accontentano della propria scarsa memoria e spesso si sente dire: “Ho una cattiva memoria”. Questo accade specialmente quando si tratta di ricordare nomi, date, luoghi di incontri o semplicemente quando si deve ricordare il luogo si è depositata una certa cosa. E sembra che si sia disposti più a passare il tempo a cercare frenetica- mente di ritrovare un ogget- to piuttosto che dedicare un po’ di tempo al migliora- mento della memoria. Tutti possiedono un gran- de potenziale, relativamen- te alla memoria, ma pur- troppo non viene sfruttato a fondo, un po’ per pigrizia un po’ perché alcune persone considerano la memoria come un bene immutabile: o c’è o non c’è. Invece la memoria, così come altre fa- coltà mentali, è qualcosa che migliora con il tempo e l’esercizio. Per usare adeguatamente la memoria è necessario sapere come funziona, an- che se nemmeno gli scienziati che si occupano del cervello sanno proprio tut- to, ciò nonostante hanno scoperto molte informazioni utili che si possono utiliz- zare per migliorarla. Memoria e apprendimento 3
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MEMORIA E CERVELLO Come funziona il nostro cervello? Non è facile rispondere a questa do- manda e forse la ricerca scientifica im- piegherà ancora molti anni prima di com- prendere a fondo certi fenomeni, però alcuni meccanismi sono stati capiti. L’origine delle connessioni cerebrali Cosa è successo nel cervello di un nostro progenitore quando, per la prima volta nella storia, ha raccolto un sasso per schiacciare una noce? Utilizziamo la creatività, per capire questo. La creatività è una delle attività più complessa del cervello. Essa è capa- ce di creare immagini mai viste mettendo insieme i “pezzi” di cose che abbiamo visto davvero. Consiste quindi nel mettere in relazio- ne due o più cose che fino a quel punto erano separate. Nel cervello del progenitore si tro- vano un numero enorme di elementi, immagini, eventi e ricordi; nel caso del sasso e della noce non c’è ancora nessun collegamento che li unisce, non c’è alcun rapporto. Improvvisamente queste im- magini separate vengono collegate, si sviluppa un flusso che crea un legame tra una cellula e l’altra. Questo collegamen- to costituisce ciò che chiamiamo “idea brillante”, anche se ancora non esiste nella realtà. Il cervello dopo aver messo in relazione tra loro queste due immagini invia un comando alle mani e diventa operativo: la noce si rompe. Da questo momento nella sua mente gli elementi rimarranno collegati per sem- pre e in virtù di questo legame il cervel- lo del progenitore sarà per sempre modificato. Memoria e apprendimento 5
L’evoluzione verso l’attuale forma cerebrale è dovuta a tanti legami simili a questo, che possono essere semplici o complessi, come quelli che sono stati sviluppati per spiegare come è fatto l’uni- Sinapsi Dendriti Assone verso. Quando nel cervello nasce una nuova idea essa si manifesta quasi sempre sotto forma di immagine, almeno così spiega- va Einstein quando visualizzava i pro- blemi “disegnandoli” sulla “lavagna sfrangiato da molte ramificazioni (den- mentale”. driti) e da un filamento speciale (assone) Ma cosa succede nel cervello dei che si suddivide, come le radici di un simili che lo osservano? albero, in numerose fibre sottili. Anche nei loro cervelli, vedendo I dendriti sono gli elementi del neurone l’esempio del Creativo, il collegamento che ricevono i segnali in entrata, prove- tra il sasso e la noce si “accende”, ma nienti da altri neuroni. Il neurone riceve questa volta il legame non è frutto di un informazioni dai suoi dendriti e le invia pensiero creativo, bensì dell’apprendi- all’assone. L’assone è un lungo cavo che mento. Dove si “accende” l’apprendi- trasporta in modo preciso e accurato in- mento? formazioni fino alle terminazioni ner- vose, a livello delle quali il neurone co- munica con il neurone successivo del Il Cervello e la Memoria circuito. Qui ogni fibra termina con un piccolo La cellula nervosa è chiamata rigonfiamento, a forma di bottone, chia- neurone, il cui compito è quello di effet- mato sinapsi, una regione molto spe- tuare collegamenti per trasmettere pen- cializzata. sieri, immagini, sensazioni sotto forma di impulsi elettrici e chimici. Con le sinapsi le fibre terminali aderi- Ogni neurone nel cervello è un’unità scono al corpo o ai dendriti di centinaia operativa costituita da un corpo centrale, di altri neuroni. Nella terminazione ac- cade una cosa interessante: un segnale elettrico porta al rilascio di un segnale chimico, chiamato neurotrasmettitore, da parte della terminazione pre-sinaptica. Il neurostrasmettitore diffonde at- traverso un piccolo spazio fino a rag- giungere la terminazione post-sinaptica della cellula adiacente. Qui il segnale chimico dà origine a un nuovo segnale elettrico, denominato “po- tenziale sinaptico”. Questo potenziale sinaptico può esse- re di due tipi: eccitatorio o inibitorio. Il neurone I potenziali inibitori tendono a soppri- 6 Istituto di psicologia del benessere
mere l’eccitabilità del neurone, impe- zione di nuove connessioni sinaptiche dendogli di condurre l’impulso nervoso. nel cervello. Ora, questa idea, e cioè che Quelli eccitatori, invece, se sufficien- la memoria a lungo termine comporti lo temente ampi daranno origine a un “po- sviluppo di nuove connessioni sinaptiche, tenziale d’azione” come questo, garan- ha profonde conseguenze. tendo la propagazione dell’informazio- Attraverso questa rete di neuroni si ne fino all’assone. trasmettono stimoli, ricordi e quanto al- Quel che è interessante è che l’ap- tro costituisce l’attività del pensiero. prendimento nella memoria a breve ter- Le attività del pensiero, la creatività, mine causa una modificazione funziona- le enormi capacità del cervello umano le nella forza delle connessioni sinaptiche. sono dovute in gran parte al gran numero In seguito a un certo tipo di processo di connessioni che collegano l’un l’altro di apprendimento, viene improvvisamen- i miliardi di neuroni di cui è fatto. te rilasciato un numero di vescicole Fin dalla nascita, infatti, l’occhio vede sinaptiche maggiore rispetto a qualche una gran quantità di oggetti e invia al minuto prima. cervello gli stimoli corrispondenti. Man Pertanto, il potenziale sinaptico pro- mano che il cervello fa esperienza, gli dotto qui, che potrebbe essere di una stimoli vengono catalogati e accumulati certa dimensione, ora diventa molto più nella memoria. Ad esempio, a forza di ampio, come conseguenza dell’appren- vedere pini, querce, tigli, platani, abbia- dimento, e può innescare un potenziale mo sviluppato il concetto di Albero. d’azione. Se la sinapsi è abbastanza ro- Per noi l’albero è un’immagine astrat- busta, continuerà a stimolare la cellula ta, che corrisponde però a tutto ciò che ha post-sinaptica per un periodo nell’ordi- rami, foglie, fusto e radici. Non a caso ne dei minuti o delle ore. diciamo che una strada è ramificata e che è ramificato il neurone della precedente Ma se si genera una memoria a lungo pagina. termine, accade una cosa alquanto sor- Di immagini astratte ne abbiamo prendente: si sviluppano nuovi contatti immagazzinate a migliaia e tra queste c’è sinaptici. l’immagine astratta di “Volto “, fatto da La memoria a lungo termine viene, occhi, ecc. oppure l’immagine astratta di dunque, stabilizzata attraverso la forma- “Corpo”. Sinapsi a riposo Memoria Memoria a breve termne a lungo termne Memoria e apprendimento 7
Quando l’occhio vede un disegno, il Ma come funziona l’associazione? cervello in base agli stimoli ricevuti, va a ricercare nella memoria l’immagine di Per comprendere l’importanza dell’as- quegli oggetti già visti in passato o a sociazione per la nostra mente, dobbia- quelli che più assomigliano. mo analizzare il meccanismo della sua Il cervello, in altre parole, passa rapi- più straordinaria funzione: il pensiero. damente in rassegna tutte le informazioni Le sezioni della corteccia cerebrale immagazzinate nella memoria e compie assumono nomi diversi a seconda della confronti. funzione esplicata. Ciò significa che le informazioni in “entrata”, percepite at- traverso i cinque sensi, si scompongono Le associazioni di idee e si dirigono in aree diverse. Se ad esem- pio assistiamo ad un concerto, depositia- Attraverso questo esempio possiamo mo in una parte del cervello le immagini trarne diverse indicazioni per compren- dei musicisti, in un’altra i suoni, in un’al- dere ciò che si manifesta durante un atto tra ancora la sensazione tatti le del nostro mnemonico. corpo sulla sedia, ecc.. Al momento del richiamo del ricor- La memoria visiva è la più dura- do, le informazioni divise vengono tura; è infatti più facile ricordare il volto ricomposte. Ovviamente quel che viene di una persona che abbiamo visto una recepito in contemporanea dai cinque sola volta, anziché il suo nome. sensi viene immagazzinato nella cortec- Perciò conviene sempre sfruttare la cia. Quando andiamo alla ricerca di un’in- memoria visiva. formazione selezionando un solo canale Ma la memoria visiva raggiunge i suoi sensoriale abbiamo delle difficoltà. Quan- migliori risultati quando riusciamo a col- do invece ritroviamo tutti gli elementi ci legare stabilmente le immagini con le torna in mente anche quello mancante. parole corrispondenti, cioè con la me- Tipico è l’esempio del cercare l’in- moria denominativa. Allora il ricordo formazione “visualizzando” la scena nel complessivo diventa più stabile perché suo insieme. Anche se ciascuna sezione possiamo anche comunicarlo mediante corticale esplica diverse funzioni, è stret- il linguaggio. In caso contrario, pur ri- tamente connessa con le altre per mezzo cordando le immagini, e pur avendo del corpo calloso, specialmente in attivi- intuitivamente individuato i termini del tà complesse come il pensiero e il lin- problema rappresentato, non riusciamo guaggio. Quando un impulso sensoriale ad esprimere a parole ciò che di esso oggettivo o soggettivo arriva in un punto abbiamo capito. del cervello, comincia a rimbalzare da un E a poco a poco i concetti appena emisfero all’altro, quasi a cercare altre intravisti escono definitivamente dalla informazioni. nostra mente. Questo velocissimo processo genera In conclusione dobbiamo associare le continue associazioni con diversi sensi, nuove informazioni con quelle che sono il che spiega anche la capacità creativa già presenti nel magazzino della me- umana. In virtù di questo meccanismo moria a lungo termine. possiamo comprendere quanto avviene nella nostra mente in alcune situazioni, all’apparenza difficili da spiegare, come 8 Istituto di psicologia del benessere
le associazioni inconsce, gli avvenimen- Le immagini, le parole e certe sostan- ti, i ricordi o le situazioni che ritornano ze modificano in modo definitivo i cir- nella mente quando meno ce lo aspettia- cuiti cerebrali delle persone. In qualche mo. modo, il cervello plasma se stesso basan- dosi anche sulla memoria e sulle espe- rienze precedenti che elabora e gli studi Si può modificare il cervello? ci dimostrano che domani possiamo es- sere migliori di oggi solamente con l’uti- Il numero dei neuroni di cui siamo lizzo della nostra mente. E tutto questo è dotati al momento della nascita dimi- insieme affascinante e liberatorio, in una nuisce durante tutta la vita, eppure il società dove sembra che tutto ci condizio- cervello diventa via via più maturo e più ni! capace di sfruttare le possibilità di cui era dotato. Ciò significa che in qualche modo il cervello si modifica, non fosse altro per Origini dell’individualità tutti i ricordi che immagazzina stabil- mente nella memoria. Le nostre differenze di Ma in che cosa consi- patrimonio genetico de- ste questa modifica- terminano solo parzial- zione? mente la struttura ultima Lungo il filamento del nostro cervello, le di un assone, le infor- nostre capacità e i nostri mazioni si propagano talenti, poiché le nostre sotto forma di deboli esperienze hanno una for- impulsi elettrici, fino te influenza sulle basi a raggiungere i botto- biologiche. ni delle sinapsi che si Ciò può spiegare come trovano nelle fibre ter- mai voi e io, che siamo minali. Giunto alle sinapsi, l’impulso stati allevati in ambienti in qualche modo elettrico deve uscire da un neurone ed diversi, siamo stati esposti a stimoli dif- entrare in un altro. ferenti, abbiamo avuto genitori diversi a La sinapsi “spruzza”, come in uno latitudini differenti, abbiamo ciascuno starnuto, minutissime goccioline di so- un cervello plasmato in modo specifico e stanze speciali, i neurotrasmettitori, veri individuale. e propri “messaggeri chimici”. Pertanto, oltre al fatto che i nostri geni Il neurone successivo riceve lo “spruz- ci conferiscono una costituzione geneti- zo” e le sostanze messaggere provocano ca individuale, il nostro ambiente e le in esso un altro stimolo che parte di nostre interazioni personali con esso ci nuovo sotto forma di impulso elettrico. offrono un’ulteriore possibilità di svi- L’informazione si irradia così da un luppare una struttura cerebrale specifica neurone fino ad una piccola area del per ciascun individuo. cervello. Molto probabilmente la memoria è dovuta proprio ad una modificazione delle sinapsi e delle sostanze spruzza- te. Memoria e apprendimento 9
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I MAGAZZINI DELLA MEMORIA I magazzini della memoria sono due, uno di Breve e l’altro di Lunga durata. In essi le informazioni vengono depo- sitate in vario modo: con stimoli visivi olfattivi, uditivi, ecc.. Questi messaggi rimangono impressi nella memoria immediata per circa venti secondi. Per esempio, supponete di stare per chiamare per telefono una persona o una località che conoscete poco. Cercate il numero e poi comin- ciate a formare le cifre sul telefono. Per un breve intervallo trattenete il nu- mero nella mente, ripe- tendo talvolta la sequenza a voi stessi finché non avete finito di formare il numero completo. Appena compiuta la telefonata dimenticate su- bito il numero: le infor- mazioni vengono conser- vate per un breve perio- do finché il compito re- lativo è completato e la mente registra il dato solo per il tempo necessario per comporlo. Se dovesse servire ancora do- vremmo fare uno sforzo per ricordarlo, magari scrivendolo per essere certi di non dimenticarlo. Si suppone che la funzione di questa memoria sia quella di non sovraccaricare la mente con troppe informazioni, per lo più inutili. Memoria e apprendimento 11
Memoria a Breve e a Lungo termi- Oppure si può dividere in due parti ne 1357 246: tutti i numeri dispari fino al sette e poi i numeri pari. Il trattenimento delle informazioni viene aiutato dalla ripetizione, da una La memoria a lungo termine (MLT), stimolazione più forte o fatta con più invece, ha un procedimento molto più attenzione. In questi casi la memoria complicato. allunga i suoi tempi. Diversi esperimenti hanno dimostrato La memoria a breve termine (MBT) è che, durante l’apprendimento, si articola il secondo stadio della memoria e regi- un meccanismo simile a quello attivato stra i ricordi per la durata di 15-20 minu- dagli acidi ribonucleici, chiamati comu- ti. nemente RNA, all’interno di ogni cellu- Dal punto di vista neuro-fisiologico, la. In pratica è come se durante l’appren- si passa dalla fase puramente elettrica di dimento delle parti di RNA si duplicas- una corrente di ioni ad una fase chimica. sero, formando una specie di copia I ricordi cominciano ad interessare fotostatica delle pagine della biblioteca maggiormente, stimolando le singole vitale contenute all’interno del nostro cellule cerebrali alla trasmissione di im- corpo. Questa fotocopia si scioglierà e si pulsi eccitatori e inibitori tramite le fonderà nuovamente all’interno della sinapsi. stessa cellula. L’RNA duplicato, sempre Si tratta comunque di una fase inter- nel corso di quei primi minuti, continua media della memoria, durante la quale a modificarsi unendosi a molecole di deve avvenire un determinato processo aminoacidi e andando a formare un’ uni- mentale affinché l’informazione possa ca molecola proteica. essere veramente ricordata In questa fase, Si forma così una vera e propria pro- infatti esistono ancora le possibilità che teina stabile. L’acido ribonucleico Si venga cancellata. scioglie e si fonde per essere riutilizzato La memoria a breve termine sem- dal cervello; la proteina invece rimane e bra ristretta a un piccolo numero di viene trasferita nel magazzino a lungo cose: alcuni asseriscono che il numero di termine. dati immagazzinati sia legato al numero La memorizzazione, divenuta ma- sette, altri pensano ad un numero minore. teria, si cristallizza in modo indelebile. Ciò che viene fuori da questa indagine, Le indagini effettuate sulla memoria a tuttavia, è che la limitazione concerne il lungo termine indicano che non ha limi- numero di “pezzi”, non le informazioni te. La sua capacità illimitata non è un immagazzinate in ogni “pezzo”. contenitore che si riempie gradualmente, ma è simile ad un albero che fa spuntare Ecco un semplice esempio: consi- rametti ai quali si appendono i ricordi. derate la sequenza di numeri 1 3 5 7 246. La sequenza è composta di sette cifre o “pezzi”. Si potrebbe ricordare ogni cifra per volte come mezzo per ricordare la sequenza. In alternativa si può conside- rare il numero in tre parti: 13 57 246, e questo avviene spesso con i numeri di telefono. 12 Istituto di psicologia del benessere
Inoltre, quanto più si utilizza la memoria, Gli psicologi cognitivi chiamano que- tanto più facile diventa immagazzinare sto esercizio ‘’assimilazione seman- informazioni ulteriori. tica”. Le informazioni devono essere trat- Quando vi concentrate sugli aspetti tenute per un tempo sufficiente perché semantici di una parola. Al fine di deci- avvenga la ritenzione. Una volta entrate dere, ad esempio, se la parola “tavolo” nella memoria a lungo termine, il proble- denota una cosa vivente o non vivente, o ma è di riprenderle, di rievocarle nella se vi piacciono i tavoli, voi riattivate tutti consapevolezza conscia. i tipi di informazione relativi alla parola Il fissaggio dei dati che si vogliono tavolo e già presenti nella vostra memo- apprendere ha delle modalità particolari ria. e dei segreti che sono nascosti nel fun- Se in seguito io dovessi testare la zionamento cerebrale. Senza un metodo vostra memoria su questa lista di parole, appropriato, infatti, siamo costretti ad la vostra prestazione sarebbe senza dub- andare a tentativi, anche se il potenziale bio ottima, poiché avrete effettuato un’as- che il cervello ha può essere sfruttato similazione per elaborazione semantica. meglio. D’altro canto, vi potrei mostrare la E allora, come si fa a ricordare un stessa lista e chiedere di contare il nume- numero di telefono per più di qualche ro di vocali e consonanti in parole come secondo? “tavolo” e “giardino Anche in questo La cosa migliore è mettere questo caso dovreste prestare molta attenzione numero in relazione ad altre informazio- alle parole e contarne tutte le vocali e le ni già presenti nella memoria, di colle- consonanti. In seguito, però, scoprirem- garlo a conoscenze preesistenti, in altre mo che voi non ricordate quasi nessuna parole acquisirlo nel modo che gli psico- delle parole di questa lista, poiché non le logi chiamano “assimilazione per ela- avrete messe in relazione ad alcuna co- borazione”. noscenza preesistente. L’assimilazione per elaborazione con- In psicologia, questo fenomeno è noto siste nello stabilire un legame fra le nuo- come “effetto dell’elaborazione in pro- ve informazioni e ciò che è già presente fondità”. Esso dimostra ancora una vol- in memoria. ta che noi non siamo dei semplici Se, ad esempio, siete in grado di met- ricettacoli passivi che registrano auto- tere quell‘informazione in relazione con maticamente le informazioni, come una qualcosa che già conoscete, qualcosa che videocamera, ma che il fattore determi- per voi è significativo, allora avrete una nante è il modo in cui l’informazione probabilità molto maggiore di ricordarla viene trattata. a lungo. Supponiamo che io vi mostri una lista di nomi di oggetti ordinari, come “tavo- Il segreto di James Bond lo”, “macchina” e “giardino”. Immagi- niamo che io vi chieda di esprimere un Vi sono alcune ricerche recenti e mol- giudizio su questi oggetti, di dirmi, ad to istruttive, sul modo in cui gli attori esempio, se queste parole si riferiscono a memorizzano i copioni, che dimostrano cose viventi o non viventi, oppure di che essi non imparano il proprio ruolo in dirmi quanto vi piaccia ciascuno di que- modo distaccato, recitando i testi passi- sti oggetti. vamente e in modo ripetitivo. Memoria e apprendimento 13
Piuttosto, questi studi hanno dimo- strato che un attore cerca di entrare nel proprio personaggio analizzando molto finemente le battute del copione, cercan- do tra le righe le indicazioni che lo aiuti- no a comprendere il carattere da interpre- tare. Queste elaborazioni gli permettono poi di ricordare molto precisamente ciò che il personaggio deve dire. Questo è perché tutta l‘attenzione è concentrata precisamente sulle parole, dal momento che è proprio nelle parole che si trova la chiave del personaggio. Per dirla in altro modo, l’attore intraprende esattamente il tipo di assimilazione per elaborazione, ideale per ricordare un testo parola per parola. Questo è un buon esempio del fatto che con l’assimilazione per elabo- razione si può arrivare a imparare un testo a memoria anche quando questo non era l’obiettivo che ci si prefiggeva in prima istanza. 14 Istituto di psicologia del benessere
L’APPRENDIMENTO E L’OBLIO Molte persone paragonano la memo- ria a una biblioteca: quando hai un’espe- rienza, crei un file di memoria e lo archi- vi in una sorta di biblioteca; così, quando ricordi quell’esperienza, in realtà non fai altro che tornare nella biblioteca con un’indicazione, uno spunto per il recupero, che ti consenta di rientrare in possesso di quel file di memoria. L’operazione può riuscire, e allora ti ritrovi con il file giusto, oppure può fal- lire se, ad esempio, recuperi un file di- verso o non recuperi niente. I modelli connessionisti sono comple- tamente differenti: la memoria viene registrata nelle connessioni tra neuroni e le stesse connessioni partecipano al- l’immagazzinamento di molte infor- mazioni diverse. Non è facile isolare un’informazione specifica da tutte le altre. Il recupero di un’esperienza specifica è un processo ricostruttivo che non inte- ressa solo il contenuto dell’esperienza iniziale, ma anche altre informazioni memorizzate in molte altre occasioni, in alcune delle connessioni che partecipa- no al recupero. Tre modi di dimenticare E’ interessante verificare se noi di- mentichiamo veramente le cose, o se esse diventano semplicemente sempre meno attive, al punto da essere comple- tamente inaccessibili. Vi sono almeno tre meccanismi che causano l’oblio. Memoria e apprendimento 15
Il primo è il passare del tempo, che dettagli inutili, che normalmente non provoca la diminuzione della forza dei avremmo alcun motivo di ricordare” ricordi e delle loro associazioni. (Daniel Schacter). Anni fa Lurìa, un grande neuro- Nel secondo meccanismo, nuove as- psicologo russo, raccontò un esempio di sociazioni vengono col tempo a inter- questo fenomeno. Egli ebbe l’occasione ferire con associazioni esistenti, ren- di studiare il caso di un uomo che sem- dendo così meno attivi i ricordi basati su brava avere una memoria virtualmente di esse. perfetta per qualsiasi tipo di informazio- ne. In realtà, però, la memoria di que- Il terzo meccanismo consiste nella st’uomo era costantemente invasa di det- perdita di accesso a elementi “chiave” tagli inutili e banali, al punto che egli non che utilizziamo per attivare i nostri era assolutamente in grado di fare alcun ricordi. tipo di ragionamento elementare o di Può, ad esempio, succedere di impa- risolvere semplici problemi. rare un fatto particolare in un certo con- testo, per cui quando non si è più in quel determinato contesto non si è più in gra- Quali informazioni invece sono dav- do di ricordare quel fatto. Succede quasi vero importanti? a tutti di ritornare in un ambiente o in un quartiere dopo 10 o 15 anni di assenza e Verosimilmente, nel corso di una vita di venire sommersi da un flusso di ricor- gli esseri umani incontrano e memoriz- di. Un’interpretazione di questo feno- zano milioni di dati. Con questa grande meno è che questi ricordi siano associati quantità di informazioni, essi si trovano ad elementi appartenenti a quel partico- ad affrontare un problema comune a molti lare contesto, e così, solo quando si fa sistemi: come archiviare grandi quantità ritorno a quel contesto, si risvegliano di dati. In questo gli esseri umani opera- elementi e ricordi associati. no come i computer, che cercano di archiviare grandi banche-dati, o come le Vi sono, dunque, almeno tre processi biblioteche, che conservano enormi quan- attraverso i quali dimentichiamo: il de- tità di volumi. Ciò comporta un modo di cadimento della forza di associazione operare selettivo, in grado di decidere dei ricordi, 1‘acquisizione di nuovi ri- quali informazioni debbano essere più cordi interferenti, e la perdita di elementi facilmente disponibili, e quali informa- contestuali quando si cambia contesto. zioni debbano essere meno facilmente disponibili. Le biblioteche, ad esempio, di- E se non si dimenticasse mai nulla? spongono sugli scaffali più in vista i libri più richiesti, confinano nei depositi i “Potremmo pensare che sarebbe una libri meno richiesti, essi disfano di volu- cosa molto vantaggiosa: non avremmo mi che ritengono non verranno più utiliz- più bisogno di scrivere le cose da ricor- zati. Analogamente nei computer l’in- dare e non saremmo più afflitti da pro- formazione viene archiviata in memorie blemi di memoria. Ma se ci riflettiamo magnetiche, in dischi o nastri, a seconda un po’ più a lungo, ci rendiamo conto che del giudizio dell’operatore sull’utilità di in realtà la nostra mente sarebbe piena di tale informazione. 16 Istituto di psicologia del benessere
Ciò che distingue la memoria umana La probabilità di ritenere un’infor- dagli altri sistemi informativi è il livello mazione nella memoria dichiarativa di- di sofisticazione nel prendere questo tipo pende sia dal tempo passato da quando di decisioni. l’abbiamo incontrata per la prima volta, sia dalla frequenza con cui la usiamo. Fondamentalmente la probabilità e la Apprendere e dimenticare nella velocità di accesso a un ricordo sono mente funzione sia della frequenza che dell’at- tualità dell’utilizzo di tale ricordo. La memoria umana obbedisce a due Diversamente da ciò che accade con leggi fondamentali, chiamate principi di la memoria dichiarativa, per ritenere in- potenza, che regolano una l’apprendi- formazioni nella memoria procedurale mento e l’altra l’oblio. occorre moltissimo esercizio. Secondo il principio di potenza del- l’apprendimento, più si utilizza un’in- formazione conservata nella memoria Perché l’apprendimento richiede e più è facile ricordare tale informa- tempo? zione. Se, ad esempio, si misura la rapi- dità di accesso a un ricordo specifico, il Le nuove regole sembrano venire ac- principio di potenza postula che la va- quisite solo dopo averne sperimentato riabile misurata cresca come la potenza l’utilità e l’efficacia in numerose condi- della frequenza di utilizzo di tale informa- zioni diverse. In altre parole la mente, zione. quando deve decidere se aggiungere nuo- Secondo la legge che regola l’oblio, ve regole di comportamento, sembra as- più lungo è il tempo in cui non ci si è sumere un atteggiamento conservatore. serviti di un’informazione e più è diffici- Questo dipende dal fatto che la mente le ricordarsi di essa. Ad esempio, più è conscia di perdere, una volta inserite tempo è passato da quando si è persa di queste regole nel sistema, una parte del vista una persona e più è difficile ricor- proprio controllo sull’intelligenza, e quin- darne il nome quando la si rincontra. di vuole essere certa che si tratti effetti- Bisogna, a questo punto, chiedersi per- vamente di regole utili. ché sia l’apprendimento che l’oblio obbediscano entrambi a questi principi di potenza. Per non dimenticare Per non dimenticare non c’è niente di Che cosa dimentichiamo? più efficace che studiare con metodo. La ritenzione a lungo termine di E’ molto facile memorizzare nuove conoscenze dipende moltissimo dal informazioni, come ricordare quello che tempo dedicato alla loro assimilazione. si è fatto 5 minuti fa. Questo fenomeno è stato dimostrato da Le informazioni nella memoria un gran numero di esperimenti, nei quali dichiarativa si dimenticano, però, molto si misura la ritenzione in memoria di un rapidamente, perché se non vengono uti- certo tipo di conoscenza dichiarativa e in lizzate vengono perdute molto rapida- genere si constata che, col tempo, la mente. capacità di ritenzione diminuisce. Memoria e apprendimento 17
In tutti gli esperimenti di cui sto par- Purtroppo non siamo ancora riusciti a lando la variabile principale è, essenzial- trovare un sistema che incoraggi gli stu- mente, la quantità di esercizio. E ciò che denti a distribuire il lavoro in un lungo emerge è che in principio ciò non com- arco di tempo. porta alcuna differenza, poiché inizial- O magari no, se leggendo queste po- mente la prestazione è perfetta in tutti i che righe, ti è venuta la voglia di studiare casi. Il beneficio apportato dell’esercizio risparmiando tempo! supplementare si rivela, infatti, solo in tempi successivi, quando si osserva che le conoscenze assimilate con maggiore esercizio sono quelle che vengono di- menticate meno rapidamente. Numerosi esperimenti dimostrano che la memoria conserva meglio le infor- mazioni se la loro assimilazione è ri- partita piuttosto che concentrata nel tempo. Ad esempio, se manteniamo costanti le ore di studio totali, che però in un caso sono tutte concentrate in un breve perio- do di tempo, mentre nell’altro caso sono più distribuite, osserviamo che la mate- ria studiata in modo concentrato viene dimenticata molto più rapidamente di quella assimilata con un’applicazione più distribuita. Nel secondo caso la prestazione ini- ziale è generalmente peggiore, ma la velocità con cui si dimentica la materia è molto più bassa. Pertanto, l’esercizio distribuito nel tempo conduce spesso a una situazione in cui la prestazione mnemonica imme- diata è meno brillante, ma quella a lungo termine è migliore. Questo è proprio uno degli aspetti negativi del sistema di apprendimento scolastico: gli studenti pianificano il loro studio quasi sempre in vista di un esame, perché, effettivamente, la cosa migliore per dare la prestazione ottimale è con- centrare tutto l’esercizio appena prima della prova. Questo è, però, il metodo migliore per dimenticare tutto subito dopo l’esame. 18 Istituto di psicologia del benessere
I SETTE PASSAGGI DEL- LA MEMORIA 1 Leggere in silenzio tutto il testo da studiare 2 Evidenziare i concetti e le parole chiave per permettere alla vista di porta- re le informazioni principali in primo piano • con sottolineature • evidenziatore • immagini a lato pagina • frecce, segni o altro 3 Prendere appunti attraverso la Mappa mentale 4 Fotografare mentalmente la map- pa mentale 5 Ripetere a voce alta ciò che si è studiato, cercando di immaginare la map- pa 6 Simulare l’interrogazione 7 Utilizzare le strategie psicologi- che • rilassamento • visualizzazione Memoria e apprendimento 19
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1 LEGGERE IN SILENZIO tutto il testo da studiare Saper leggere per studiare meglio Sai leggere? Non offenderti, è ovvio che tu sappia leggere perfettamente! Ci riferiamo alle tecniche per leggere più in fretta, capire di più, ricordare le cose importanti. Si tratta di accorgimenti, alla portata di tutti, che moltiplicano il rendimento del tuo tempo di studio, oppure ti fanno risparmiare ore di tavolino: convenien- te, ti pare? Come andare a scuola in bici anziché a piedi. Ed è anche più diver- tente, se lo prendi come una gara con te stesso. L’ uso di un buon metodo, infatti, permette di assimilare meglio e in mi- nor tempo. Un buon metodo di studio deve com- prendere due capacità, che potrai perfe- zionare con l’allenamento: - leggere velocemente - usare i libri perché servano • saper leggere: non è così ovvio! …soprattutto se si vuole essere velo- ci, occorre una tecnica e occorre allena- mento. Ma prima ancora occorrono vo- lontà ed entusiasmo: accostati ad un te- sto con curiosità (ti sembrerà strano, ma anche la curiosità e l’entusiasmo pos- sono essere “decisi” da te: il nostro cer- vello è molto obbediente). Per migliorare invece la tua tecnica immagina che gli occhi siano le gambe del cervello: possono camminare, girare di qua e di là senza una meta precisa; oppure correre velocemente nella dire- zione voluta. Correre con gli occhi: que- sto è il principale segreto per aumentare la velocità di lettura: e come correndo allunghi la falcata, anche leggendo i tuoi occhi devono imparare a “balzare” su gruppi di parole, e da una riga all’altra, Memoria e apprendimento 21
invece di “passeggiare” soffermandosi su Leggere per imparare ogni singolo vocabolo. Prova a saltella- re con lo sguardo su ogni riga di testo, Questa fase comprende la vera e pro- prima facendo tre soste e poi passando a pria lettura e il lavoro di rielaborazione. due: la tua mente è in grado di cogliere Nel corso della lettura dovresti rica- il significato di frasi intere con un colpo vare una serie di domande, da annotare d’occhio, e accetta un ritmo molto più a parte. Le domande ti obbligano a cer- veloce di una lettura passo-passo. care le risposte, e costringono alla con- centrazione. Uno dei vantaggi della lettura preli- Leggere per capire minare di un libro o capitolo, è quello di suscitare una serie di interrogativi che si • leggi attentamente i sommari andranno ad esplorare successivamente Possono comparire ad intervalli nel e che saranno via via sempre più mirati. corso del capitolo o alla fine dello stes- Spesso l’insegnante fornisce nelle spie- so, sono comunque molto utili nel ripas- gazioni una serie di stimoli efficaci per so: un sommario è già una sintesi; leggi- la comprensione del testo, e sempre lo li all’inizio. fa durante le interrogazioni: prendine nota, ricercale nel libro di testo e negli • pre-lettura del testo appunti; scriviti anche le integrazioni dei L’occhio e la mente sono più veloci professori alle risposte del tuoi compa- della parola. La prima lettura del testo gni e avrai pronta un’ottima base su cui va fatta perciò in silenzio: leggere a voce lavorare a casa e con notevole risparmio alta è molto più lento, è un po’ come di tempo. mettere la moviola al tuo cervello. • l’occhio tende a cogliere il tutto, a 2 EVIDENZIARE I CONCETTI percepire l’intero e le parole chiave per permettere Già da una lettura veloce dovremmo alla vista di portare le informazioni prin- essere in grado di avere colto il tutto, l’in- cipali in primo piano. sieme. Anche se non si sono memorizzate le frasi, tuttavia si sono già colti i concetti fondamentali, e si è capito l’itinerario mentale dell’autore. • non sottolineare mai un testo nelIa pre-lettura L’autore avrà già evidenziato quello che ritiene importante. Comunque evita di sottolineare in questa fase: se ancora non conosci il discorso per intero, come puoi capire cosa è importante e cosa no? 22 Istituto di psicologia del benessere
• con sottolineature • sottolinea i concetti fondamenta- • evidenziatore li • immagini a lato pagina Le sottolineature e le annotazioni de- • frecce, segni o altro vono darti un aggancio per memorizza- re e ricordare senza sforzo; per capire se • lavorare sul testo: lascia le tue hai sottolineato bene devi poter rilegge- impronte, non temere di scrivere sui re di seguito le frasi e le parole chiave, e libri ottenere un discorso sensato, che riepi- Devi considerare i libri come uno spa- loga i concetti chiave. zio personale, da usare liberamente e Prendi spunto dalle sottolineature di perché ti siano utili: questo significa se- questo paragrafo, e fai altrettanto sugli lezionare, tagliare, sottolineare, fare frec- altri. ce, evidenziazioni, simboli di collega- mento e tutto quanto può servirti a capi- re, organizzare, memorizzare. Lavorare 3 PRENDERE APPUNTI bene su un testo ti prepara il materiale attraverso la Mappa mentale per un ripasso veloce, ti consente di ri- cordare con il supporto visivo dei segni AAA: Attenti agli Appunti da tè lasciati: afferrando questi appigli Hai mai notato come si comporta- la tua mente sarà in grado di ripercorre- no in classe i ragazzi e le ragazze che re senza fatica i concetti appresi, rico- vanno bene a scuola? Quasi sempre han- struendo il discorso di insieme. Atten- no in comune un comportamento: sono zione, però, perché si rischia di strafare attenti alle spiegazioni e alle interroga- inutilmente: è il caso di chi sottolinea zioni in classe, prendono appunti. tutto in vari colori, o di chi riscrive quel Il vantaggio è doppio: mentre ascolti che dice il libro. Ti suggeriamo ora le impari e dimostrando la tua attenzione fasi e gli accorgimenti principali per leg- al professori dimostri anche di essere se- gere e studiare. rio, di avere rispetto per il suo lavoro e interesse per la sua materia. In pratica è il primo importante passo per meritare la sua stima: E, provare per credere, sta- re attenti è meno faticoso e meno noioso del contrario. Molti invece stiracchiano le ore di scuola giusto per ammazzare la noia. Sono convinti che si possa poi recuperare sui li- bri di testo, ma commetto- no un errore grossolano e soprattutto costoso: chiede molto più tempo e dà mi- nori risultati. Gli appunti, infatti, sono particolarmente uti- li perché ti permettono di: - capire da subito il tuo grado di comprensione Memoria e apprendimento 23
- immagazzinare un numero con- siderevole di informazioni, - mantenere un’attenzione conti- nua alla lezione; - disporre di uno scritto sul quale ripassare, confrontare, rielaborare. La tecnica degli appunti può diventa- re così un esercizio notevole di produ- zione, di analisi, di selezione, di memorizzazione. Risultato: studiare meno a casa, im- obiettivi della lezione, dei suoi contenu- parando quello a, cui il/la professoressa ti, delle cose importanti da capire e ri- attribuisce maggiore importanza! cordare. A partire da questi semplici suggeri- menti, la tua esperienza e i tuoi gusti ti Esiste una tecnica molto semplice porteranno ad un metodo personale per (che noi ti suggeriamo) per prendere ap- prendere dei buoni appunti. punti nelle materie descrittive, che ti farà risparmiare un sacco di tempo, diventan- Impara attraverso gli appunti do inoltre un ottimo strumento di lavo- ro: la mappa mentale. La nostra attenzione e la nostra me- Essa ti permetterà di annotare i con- moria hanno dei limiti quantitativi: per cetti chiave e di avere una visione glo- esempio, se ti limiti ad ascoltare, anche bale dell’argomento trattato. attentamente, potrai ricordare una mini- ma parte della lezione. • la mappa mentale Prendendo appunti raddoppi questa Si procede in questo modo: poni in percentuale, perché aggiungi alla memo- un cerchio al centro del tuo foglio di ap- ria uditiva anche quella visiva, e lo stu- punti (che diventerà la mappa guida di dio a casa ti sarà enormemente facilita- quell’argomento) il tema, l’argomento to. oggetto dell’esposizione. Molti insegnanti inoltre ricorrono alla lavagna per supportare le lezioni: presta particolare attenzione, leggendo puoi in- camerare un’altra buona percentuale di memoria. E tutto senza impegnare nulla di più delle ore che comunque passi a scuola. Se conosci già l’insegnante, sai come espone, come si esprime, se è molto ve- loce quando parla, se ricorre a degli sche- mi, se si avvale della lavagna ... e sei per ciò in grado di regolarti secondo il suo stile. In ogni caso, attrezzati di carta, Disponi liberamente su questo ipote- penna e al momento dell’esposizione tico territorio una serie di-diramazioni a segui le sue indicazioni: nell’introduzio- stella su cui si svilupperà la mappa. ne ti informerà quasi sicuramente degli 24 Istituto di psicologia del benessere
Sui raggi di questa mappa I tre tipi di mappe scrivi i punti chiave del discor- so; ogni raggio si diramerà a - ruota sua volta in rami e sottorami - albero che rappresentano i sottopunti - lista e i sotto-sottopunti citati nella spiegazione. Per fare questo devi abi- albero Le regole per prendere ap- tuarti a selezionare nelle fra- punti si le parole chiave (quelle che da sole fanno ricordare un in- • preparati material- tero concetto). mente Vedrai più avanti che que- - scegli un posto tranquil- sta capacità è indispensabile lo in aula, libera il banco anche per studiare e per me- - procurati la carta di morizzare. scorta per scrivere (per gli ap- Se l’argomento viene svi- punti, è ideale il formato ruota luppato in modo chiaramente quadernone), la penna e un sequenziale parti da un primo evidenziatore raggio a “ore 12” e colloca i - mettiti accanto a una successivi in senso orario. At- compagna o compagno che traverso una successiva anali- prende appunti. si delle parole poste sulla map- - preferisci un raccoglito- pa, sarà possibile (una volta re ad anelli (è più facile da te- riordinati) avere un quadro nere in ordine), ma scrivi sui lista completo della spiegazione e fogli sciolti, è più veloce un ottimo strumento su cui stu- diare. • preparati mentalmente I “grappoli” di concetti ti daranno una - dai un’occhiata ai vecchi appunti, magnifica sintesi con un solo colpo d’oc- e anche al nuovo capitolo: bastano po- chio! chi minuti, e avrai il grande vantaggio E’ un metodo ideale per i professori di capire e inquadrare la nuova spiega- che, amano fare collegamenti, riprende- zione, ricordando di più sforzati di ascol- re gli argomenti, ripetere i concetti ar- tare con interesse: basta deciderlo ricchendoli; questo metodo ti permette infatti di prendere appunti ordinati an- • concentrati soprattutto che in un discorso libero e non struttura- - sull’introduzione to. - sull’articolazione del discorso Se invece in alcune occasioni il pro- - sulle conclusioni fessore, la professoressa parlano in modo - su quello che i professori definisco- lento e lineare (praticamente dettano) li- no importante mitati a trascrivere, potrai in seguito ri- cavare una tua mappa di sintesi. • fermati sulle cose che non capisci - mettici un punto di domanda vici- no - chiedi chiarimenti, facendo tesoro Memoria e apprendimento 25
di quelli richiesti dagli altri. 6 SIMULARE L’INTERROGA- • abbrevia, usa simboli ZIONE - non scrivere tutto per esteso - usa una calligrafia comprensibile • fingi di essere interrogato/a - sii preciso con date, nomi, cifre Prova ad esprimere i concetti che hai (controlla alla fine) studiato (con la tecnica domanda-rispo- sta) ripeti a voce alta simulando l’inter- • sistema, rileggi, cerca il nesso lo- rogazione, magari alla presenza di qual- gico cuno che ti ascolta. - fallo prima possibile, per trasferire Potrai capire se riesci ad esprimerti più possibile nella memoria a lungo ter- con chiarezza, e scoprirai che anche fa- mine: più aspetti, più dimentichi . cendo finta c’è un po’ d’ emozione. Imparando a controllarti. 4 FOTOGRAFARE MENTAL- PRIMA DELL’INTERROGAZIO- MENTE la mappa mentale NE Imprimi nella • preparati mentalmente tua mente l’im- Devi ripeterti con convinzione che ce magine della la farai: farsi dei complimenti non è ne- mappa mentale. gativo, anzi! Ti carica di energia positi- Chiudi gli oc- va, Ti infonde sicurezza. chi e guardala Al contrario, rimuginare sulle difficol- come se fosse da- tà, sul non farcela, sull’emozione del vanti a te. momento hanno un effetto disastroso per il rendimento, e ti mettono proprio nelle condizioni di far avverare le tue paure. 5 RIPETERE A VOCE ALTA Convinciti che, indipendentemente ciò che si è studiato, cercando di dal risultato, nessuno (neanche te stes- immaginare la mappa so) potrà rimproverarti se avrai fatto del tuo meglio. Mantieni la stima e la fidu- • rielabora cia. Anche un insuccesso non è una tra- Quando ripassi evita di imparare a me- gedia: spesso anzi insegna cose molto moria: anche in una interrogazione fare- utili! sti la figura del pappagallo, volenteroso ma non roppo intelligente; un buon ri- • preparati sulla materia passo si fa invece elaborando e ripeten- Prepararsi vuol dire non affidarsi al do i concetti essenziali. Elaborare vuoi caso, all’improvvisazione allo studio dire soprattutto saper esprimere quei con- dell’ultima ora: significa essere diven- cetti con parole tue; ma anche abituarsi tati gradualmente padroni di un insieme ad associare liberamente idee, fatti e av- di conoscenze. venimenti, cercando analogie o diversi- Esserne padroni significa rispondere tà. a tre requisiti: avere capito, ricordare, saper esporre con chiarezza. 26 Istituto di psicologia del benessere
• studia cercando le risposte lezza all’insegnante, con parole tue, per Cosa devo sapere? averne una conferma Esempio: “devo Cosa mi chiederà? spiegare le cause della Rivoluzione Fran- Se potessi parlare di un argomento a cese, ho capito bene la sua domanda?” mia scelta cosa direi? oppure “Risolvo l’esercizio alla lava- Segui le interrogazioni dei tuoi com- gna?”. pagni, scriviti le domande che vengono fatte, e prepara per ognuna una risposta • stai attento ai suggerimenti del sintetica. Rispondere a queste domande professore è un ottimo banco di prova su cui misu- Spesso l’insegnante interviene nell’ rare la tua preparazione e ripassare temi interrogazione per indirizzarti nelle ri- affrontati molto tempo prima. Ricordati sposte, o per integrare la spiegazione. che (per fortuna!) i professori tendono a Tienine ben conto, approfitta di queste ripetere le stesse domande; che riguar- pause per riordinare le idee, cerca di pro- dano i concetti principali della materia. seguire il discorso a tua volta con altre Sapere queste risposte non ti dà la cer- informazioni. tezza di superare qualsiasi interrogazio- ne, ma di sicuro aumenta le tue probabi- • esponi gli argomenti in modo sem- lità. plice Questo non vuoi dire banalizzare, e tanto meno ripetere “a pappagallo” le 7 UTILIZZARE STRATEGIE parole del libro o degli appunti. PSICOLOGICHE Significa esprimerti con i vocaboli che • rilassamento conosci, con frasi brevi e lineari, lasciar • visualizzazione perdere certi intercalare ripetitivi (voglio dire, nel momento in cui, peraltro… e il Alcuni trucchi famigerato cioè) e i paroloni. Pronuncia invece le frasi per intero • impara a respirare (inizia con un soggetto, non con “dun- Ti sembra inutile? Ebbene no, non è que...”, non mangiucchiare le parole, non affatto ovvio saper respirare bene, soprat- mettere un punto di domanda alla fine tutto nei momenti di tensione, e il cer- come per chiedere conferma). vello funziona ad ossigeno. Sapevi che, pur essendo solamente il 2% del peso • controlla tono e ritmo corporeo, il cervello consuma da solo il Ascolta la tua voce, non parlare trop- 25% del totale di ossigeno inspirato? po in fretta, fai delle pause: potrai con- Mentre esci e attendi la prima doman- trollare l’effetto di quello che dici, rior- da, concentrati solo sul respiro regolare dinare le idee, cogliere l’ assenso o e profondo, rassicurati mentalmente l’obiezione di chi ti ascolta. (sarò chiaro e sicuro, ho studiato, andrà Un ritmo tranquillo (soprattutto al- tutto bene ...). l’inizio) ti eviterà di restare senza fiato, senza voce, con la gola secca, il batti- • ascolta la domanda con attenzio- cuore, il vuoto mentale (ricorda l’impor- ne tanza della respirazione). Se la domanda ti sembra poco chiara, non vergognarti di ripeterla con genti- Memoria e apprendimento 27
• cerca di valorizzare quello che nella storia scolastica. sai. Preoccupati però di capire perché è Se non hai molti elementi per rispon- successo, e concentrati sul recupero fu- dere direttamente ad una domanda, ma turo; non sprecare rimpianti ed energie sei in grado di collegarla con altre cose a cercare le colpe, non costruire alibi e che conosci meglio, puoi cominciare la scuse, e chiediti con onestà: avevi fatto tua risposta prendendola un po’ (non del tuo meglio? troppo) alla larga: ad esempio prima di Appena possibile chiedi all’insegnan- parlare delle cause della rivoluzione fran- te quando potrai rimediare (spiega se cese potresti accennare alla situazione in c’erano dei motivi attenuanti, o se era Europa; forse la memoria ti verrà in aiu- un giorno storto scusati, fai capire che ti to ... e forse la professoressa si sposterà dispiace e che ci tieni a rimediare). su un terreno meno scivoloso (chi si im- Dopo tienti pronto, a volte un profes- pegna merita anche un po’ di fortuna!). sore dice di no e poi magari ti chiama fuori alla prima occasione, o butta là la • non esagerare domanda. Atteggiamenti spavaldi, saccenti, Ma non avvilirti se non ti accetta come smorfiosi ispirano poca simpatia anche volontario: è ugualmente importante che tra i compagni. Lascia che l’insegnante veda il tuo impegno e il desiderio di ri- finisca di, parlare o di formulare le do- mediare! Se invece credevi di sapere e mande prima di parlare a tua volta; la non sei riuscito a esprimerti o proprio a sicurezza ti deve arrivare dalla prepara- te è toccata la domanda che nessuno sa- zione, non dalla faccia tosta. peva, non ti scoraggiare: sei a scuola pro- prio per imparare cose nuove! • un po’ di stile Mantieni una posizione corretta (non • se c’è incompatibilità di materia. ciondolare, su con la schiena, guarda di- Se infine, e succede a molti, hai serie rettamente l’insegnante mentre ti parla. difficoltà nel seguire una materia; e da Dimostra interesse, no alle mani in ta- solo ti pare di non farcela, chiedi subito sca e, orrore, alla gomma in bocca! Non aiuto, non aspettare le insufficienze in offenderti, ma preoccupati anche di un pagella! buon deodorante, perché l’emozione fa Parlane con i tuoi genitori e chiedi dei brutti scherzi). Non sottovalutare consiglio anche all’insegnante; magari questi dettagli: si tratta di normale edu- studiare con un compagno potrà aiutarti cazione, e per queste sciocchezze potre- nei passaggi più difficili, ma se hai la sti renderti senza colpa - davvero sgra- sensazione di non controllare la mate- devole. Fai qualche prova allo specchio: ria, meglio cercare una soluzione subi- il tuo corpo comunica molte cose, senza to, prima di accumulare un ritardo trop- che tu te ne renda conto (ad esempio po pesante rispetto al programma svilup- potresti apparire strafottente, o dare una pato. sensazione di insicurezza interpretabile come impreparazione). • se ti capita di “toppare” Non sarai certo un caso isolato; qual- che interrogazione infelice è normale 28 Istituto di psicologia del benessere
USI BENE IL TUO TEMPO? Devi imparare ad organizzarti! Quante volte ti sentirai ancora dire così dai tuoi genitori e dai professori! Sai a cosa si riferiscono? Alla tua capacità di usare il tempo in base agli impegni, senza sprechi. Ma cosa sono gli sprechi di tempo? Ti sembrerà strano ma non ci riferiamo al tuo tempo di svago, alla pizza con gli amici, allo sport o al tempo dedicato alla musica. Tutto questo tempo, se ti rende felice e ti gratifica, non è sprecato, anzi è speso bene. Per spreco intendiamo il tempo speso male, quello che si consuma inutilmente senza produrre un risultato né utile né piacevole, come la benzina consumata da un motorino in folle. Sei tu il protagonista della vita Quali sono i tuoi obiettivi? Immagina la tua vita come un film, di cui sei il principale protagonista. Cosa vuoi che accada in questo film? Sei grande abba- stanza per capire che questi anni dì scuo- la condizionano il tuo futuro, la possibi- lità di trovare un lavorò che ti piaccia, di essere apprezzato e amato dalle persone a cui tieni, di assicurarti un reddito per vivere, viaggiare, avere una famiglia, cu- rare gli interessi e gli hobby che ti ap- passionano. In una prospettiva più breve, cosa vor- resti fare l’estate prossima? E’ chiaro che la tua prossima estate dipenderà molto da come andrà la scuola, e il secondo quadrimestre potrà solo leggermente modificare il primo, sei d’accordo? Memoria e apprendimento 29
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