MATOSTO UN SECOLO DI CREATIVITÀ TRA ARTE E COMMERCIO
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MATOSTO 6 ® UN SECOLO DI CREATIVITÀ TRA ARTE E COMMERCIO a cura di Stefano W. Pasquini con la collaborazione di Giovanni Ferrero Mariangela Ravasenga Elena Sgubbi Presidente Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Torino Paola Gribaudo Via Carlo Alberto 16 10123 Torino Direttore Edoardo Di Mauro Presidente Dario Gallina Vice Direttrice Laura Valle Segretario Generale Guido Bolatto Consiglio Accademico Edoardo Di Mauro (Presidente), Fabio Amerio, Maria Claudia Farina, Giuseppe Leonardi, Monica Saccomandi, Laura Valle, Chiara Cosentino, Rappresentante Studenti Edizioni dell’Accademia Albertina e della Camilla Intini, Rappresentante Studenti Pinacoteca Albertina Via Accademia Albertina, 6 – 10123 Torino Direttore Amministrativo Tel. 011889020 – fax 011.8125688 Paola Spezzaferri ad interim www.albertina.academy Comitato Scientifico Edizioni Albertina Press Direttore di Ragioneria Paola Gribaudo Presidente Daniela Coluccio Edoardo Di Mauro Direttore Editoriale e Docente titolare di Storia e metodologia della critica d’arte Salvo Bitonti Docente di Regia Luca Beatrice Docente di Storia dell’Arte Pinacoteca Antonio Musiari Docente di Storia dell’Arte Albertina Torino Realizzazione grafica Stefano W. Pasquini con la collaborazione di Relazioni esterne Rebecca Nota Enrico Zanellati © 2020 Accademia Albertina di Belle Arti di Torino Servizi al pubblico Per i testi gli autori, per le opere gli artisti. Sara Vigliocco Tutti i diritti riservati. ISMEL - Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro, dell’Impresa e dei Diritti Sociali L’editore si scusa se per cause indipendenti dalla pro- Attività didattiche pria volontà ha omesso alcune referenze fotografiche Presidente Stefania Davico Giovanni Ferrero ed è disponibile ad assolvere eventuali diritti omessi. EN JOY EDU TO UR ISBN 978-88-94843-42-2 Printed in Italy Direttore Aldo Enrietti
8 Un solido legame tra creatività e industria Un prezioso archivio Paola Gribaudo, Presidente dell’Accademia Albertina di Belle arti di Torino Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino Edoardo Di Mauro, Direttore dell’Accademia Albertina di Belle arti di Torino C C ontinua, con questo catalogo, la Questa collaborazione con la Camera on grande soddisfazione la hanno potuto collaborare fattivamente. testimonianza dei molti e diversi di commercio di Torino è importante Camera di commercio di Torino ha L’esperienza è stata molto positiva progetti che l’Accademia Albertina non solo per gli studenti, che hanno la collaborato a questa valorizzazione per questi giovani che hanno vissuto propone nell’ambito dei suoi percorsi possibilità di avvicinarsi a sfaccettature del nostro patrimonio storico archivistico un momento formativo importante in formativi. del mondo del lavoro che probabilmente dei marchi. L’ ente, infatti, è sempre molto materia di beni culturali connessi alla attento alla conservazione del prezioso tutela della proprietà industriale e nello In parallelo allo svolgimento dei singoli non conoscevano, ma anche per tutti archivio che raccoglie le testimonianze stesso tempo hanno partecipato alla corsi – teorici, progettuali, operativi, noi, che tramite la riscoperta di questi della storia non solo economica, ma civica azione di mettere a disposizione ma comunque sempre sperimentali – i marchi storici abbiamo la possibilità di anche culturale, della nostro territorio. di tutti questi importanti documenti nostri docenti mettono alla prova le loro fermarci a riflettere sulla storia e sulla pubblici. I giovani dell’Accademia hanno competenze e i loro punti di vista in creatività dell’industria e dell’artigianato Al fine di renderne agevole la fruizione, fatto ancora di più, rielaborando la grafica molti altri progetti, ora legati a occasioni del paese. Queste pagine raccontano una da parte di ricercatori, imprenditori di alcuni marchi storici del settore tessile, specifiche in relazione al contesto sociale possibilità di lavoro che ci auguriamo o semplici curiosi, la Camera di quelli fra i più datati (1926-1931). e culturale del territorio, ora connessi possa continuare per rinforzare il commercio ha eseguito un’importante alla necessità di approfondire questioni processo creativo della nostra industria opera di censimento, digitalizzazione e La mostra nata da queste fresche menti e controversie legate al dibattito che e per rinsaldare il legame tra la storia indicizzazione degli atti di deposito dei è un riconoscimento al loro impegno e a contestualmente attraversa la nostra delle aziende del paese e gli istituti di marchi grazie ad un progetto dedicato quello dei loro docenti. Vogliamo leggere chiamato MaToSto® (Marchi Torinesi nell’esposizione anche la continuità tra storia. alta formazione artistica, musicale e nella STOria), a cui ha collaborato il passato produttivo torinese, quello coreutica. l’ISMEL (Istituto per la memoria e la presente e quello che ci auguriamo resti cultura del lavoro, dell’impresa e dei in futuro: un territorio di imprese ed diritti sociali). attività economiche creative, innovative e dinamiche, sempre pronte ad affrontare Il progetto MaToSto® ci ha dato anche la le sfide dei nuovi mercati e a stare al possibilità di dialogo e collaborazione con passo con le nuove tecnologie e le nuove l’Accademia di Belle Arti di Torino i cui tendenze consumistiche. studenti, di provenienza internazionale,
10 La storia raccontata dai marchi Sogni, passioni, successi e disavventure ricordati attraverso i segni Mariangela Ravasenga Camera di commercio di Torino N elle campagne di Cirié un capan- Essa è disponibile per la libera consulta- none di cemento ospita in circa zione al pubblico. 1.500 metri quadrati l’archivio La sua unicità consiste nei documenti che storico della Camera di commercio di To- propone: rino. - Tutte le domande di registra- Su centinaia di scaffali sono ordinati mi- zione di marchi nazionali depositate gliaia di fascicoli che, dalla fine dell’Ot- presso la Camera di commercio di tocento, raccontano le storie di grandi Torino dal 1. Gennaio 1926, anche realtà economiche e di piccole aziende di quelle che non hanno visto il rilascio famiglia. e quelle che, pur rilasciate, per varie In questo labirinto lungo 16 km si trova- ragioni, spesso connesse a questio- no i verbali dei marchi registrati a Tori- ni politiche, sono state successiva- no fin dal 1926 presso l’allora Camera di mente ritirate dai loro titolari di un commercio e industria di Torino – Servi- tempo; zio della Proprietà Intellettuale. - Tutte le domande di estensio- Documenti manoscritti fino al 1936, che, ne del marchio nazionale a marchio pur ingialliti dal tempo, affascinano, rac- internazionale; contando attraverso i marchi la storia - Ogni immagine disponibile economica e culturale di Torino e testi- riferita ai marchi figurativi proposti moniando con la scelta di linee, colori ed dalle domande custodite in archivio. immagini, l’evoluzione dei gusti e delle esigenze del mercato. Questa ultima particolarità spiega la ra- MaToSto® è l’acronimo di Marchi Tori- gione per la quale la scelta dell’ente came- nesi nella Storia ed è la banca dati che la rale torinese è di continuare a digitalizza- Camera di commercio di Torino ha creato re il proprio archivio fino al 1990, anno a per mettere a disposizione del pubblico partire dal quale l’Ufficio italiano Brevetti i verbali delle domande di registrazione e Marchi ha reso disponibili on-line sulla di marchi nazionali ed internazionali che propria banca dati istituzionale l’immagi- fanno parte dell’archivio storico dell’ente. ne dei marchi registrati e rilasciati. Una ricca, articolata e preziosa raccolta Si risale, dunque, al 1926 e si procede, storica che testimonia in modo significa- curiosando fra bellezze inaspettate, senza tivo la storia economica del territorio e la intoppi archivistici fino al giorno dell’Im- sua evoluzione nel tempo. macolata del 1941.
12 Poi un buco dovuto ad un drammatico chivio da punto di arrivo diventa punto - dal mondo dell’istruzione come elemen- strumenti innovativi sotto il profilo tec- evento storico: le domande di marchio di partenza, perché MaToSto® da banca to interdisciplinare nei programmi scola- nologico ed informatico, sviluppando un presentate tra gennaio e il 14 dicembre dati è diventata un progetto, condiviso stici ed accademici. gioco ed estendendo l’uso dell’Intelligen- 1942 risultano, infatti, attualmente irre- con ISMEL (Istituto per la memoria e la Le aziende attualmente in attività potran- za Artificiale, attività che fin dall’inizio peribili, poiché, durante la seconda guer- cultura del lavoro, dell’impresa e dei di- no avvalersene per costruire una storia del progetto lo hanno portato ad essere ra mondiale, nel corso del bombardamen- ritti sociali), che: del proprio brand, recuperare la storia parte integrante del percorso comune to aereo dell’8 dicembre 1942, il palazzo - prevede di concretizzarsi in una propo- sottostante i marchi orfani e per soste- a tutta l’Unione Europea tesa a rendere camerale è stato colpito e gran parte del sta nei confronti del mondo imprendito- nere le politiche di costruzione di reti di una realtà condivisa l’Industria 4.0 ed materiale documentario è andato perduto riale, presso il quale impostare un’attività impresa. hanno stimolato la creatività artistica di nell’incendio che ne è derivato. di promozione dei marchi storici volta Studenti e ricercatori potranno avvalersi studenti di diverse età per reinterpretare La consultazione, quindi, riparte dai mar- all’accompagnamento avanzato di inizia- di un archivio digitale unico nel suo ge- il passato secondo un’ottica dell’oggi già chi registrati dal 15 dicembre 1942 e pro- tive imprenditoriali ed allo sviluppo di nere, capace di dialogare con altri archivi, rivolta al domani. cede con un lento fiume di informazioni, nuovi business all’apertura di nuovi mer- camerali e cittadini (sindacali, di associa- La Camera di commercio di Torino si im- che, negli anni, si ingrossa sempre di più, cati e alla (ri)valorizzazione di tradizioni zioni di categoria, aziendali) e di parteci- pegna con il progetto MaToSto® anche testimone di cambiamenti normativi im- imprenditoriali locali; pare all’evoluzione del tessuto urbano di per partecipare attivamente alla definizio- portanti e, soprattutto, di un’economia in - guarda agli imprenditori del prossi- Torino, non solo come memoria storica, ne di un nuovo ruolo della Pubblica Am- crescita e sempre più articolata. mo futuro, i giovani, coinvolgendo atti- ma anche come ispirazione per un futuro ministrazione, che la identifichi sempre La Camera di commercio di Torino ha vamente gli studenti in un percorso di in grado di riconoscersi in ciò che è stato meno con il vincolo burocratico e sempre deciso di mettere a disposizione di tutti formazione in materia di beni culturali, in tempi diversi, sì, ma simili per sfide e di più come organizzatrice delle relazioni (ricercatori, imprenditori, pubblico gene- connessa tutela della Proprietà industria- necessità collettive di emergere da pro- tra i protagonisti del futuro - le imprese, ralista) un patrimonio storico di marchi le e storia dell’economia locale, attra- blemi e preoccupazioni. la cultura, i giovani - valorizzando e dando testimoniante la storia economico-cultu- verso un’attività archivistica svolta con I punti di vista da cui si potrà partire? voce all’apporto di molti soggetti e crean- rale-artistica di Torino, che attesta la sua strumenti digitali, in grado di rendere i LA STORIA, sì, la storia dell’immagine, do un clima di fiducia nel futuro, dando il vitalità imprenditoriale e la sua centralità ragazzi protagonisti del recupero di ma- del linguaggio, del costume, dei consumi meritato spazio ai sogni, alle speranze, ai nei contatti commerciali e produttivi con teriale storico che, per sua natura, è un e dei rapporti sociali, della tecnologia, successi del nostro passato, in cui tutti, aziende italiane e del resto del mondo. documento pubblico e, quindi, deve poter della scienza e dei processi innovativi. in fondo, amiamo riconoscerci. MaToSto® è un progetto fortemente vo- essere reperibile da tutti. Come? Lavorando sui e con i marchi con luto, perché il patrimonio storico, cultu- L’ente camerale, insieme ad ISMEL, con il rale ed artistico presente in questi marchi progetto MaToSto® promuove il territo- è infinito. rio e le aziende del Torinese (e non solo), Renderli disponibili per la ricerca con- raccontando il radicamento storico delle sentirà agli studiosi – e non solo a loro attività economiche attuali, mostrando – di recuperare le origini di innumerevoli la ricchezza delle esperienze locali che esperienze aziendali, evolutesi nel tempo, hanno concorso all’innovazione e che magari con alterne vicende, e comunque, continuano ad ispirarla, recuperando una lasciando un segno tangibile del loro pas- gloriosa e fattiva parte del Made in Italy saggio nella nostra storia collettiva. ed utilizzando in maniera innovativa la Ne sono la prova gli studi sperimentali storia economica, sociale ed artistica. condotti insieme al Corso di Tecniche I materiali prodotti studiando i marchi grafiche speciali dell’Accademia di storici sono stati studiati per farli usare: Belle Arti di Torino ed al Dipartimento - dalle imprese come parte del loro mar- di Architettura e Design del Politecnico keting di Torino. - dai cittadini con atteggiamento innova- Ed ecco che la digitalizzazione dell’ar- tivo post-Covid 19
14 La ricerca e l’affanno dell’impresa e quelli della propria ricerca personale. Lo stesso Sepo (il cui nipote sente il bisogno di chiamarlo per dirgli: “Con i tuoi bellissimi manifesti tu hai Due facce della stessa passione era il pittore Concetto Pozzati, che è stato nobilitato i nostri muri:non dovrebbero Stefano W. Pasquini il mio professore di Pittura all’Accademia toglierli più.2 ” Accademia Albertina di Belle Arti di Bologna negli ultimi anni ‘80) nei Naturalmente non tutti i grafici primi anni di attività grafica si ritrova a pubblicitari si ritrovano nelle parole non poter firmare i suoi affiche, dunque amare di Sepo: tantissimi, soprattutto – anche per la vicinanza geografica tra ora, sono nati con l’aspirazione di poter la Francia, dove operava e Torino –, è comunicare commercialmente con un piuttosto probabile che alcuni dei marchi pubblico vastissimo, e lo fanno con Q registrati qui siano frutto della sua ottime soddisfazioni, come è giusto che uando Giovanni Ferrero e se si azzeccava bene un prodotto c’era creatività. Questa possibile frustrazione sia. Ma l’importanza di questo nostro Mariangela Ravasenga mi hanno il rischio di fare davvero tanti soldi, il mostrato per la prima volta campo della comunicazione pubblicitaria alcune pagine dell’archivio MaToSto®, era pressoché inesplorato, e dunque la prima cosa a cui ho pensato è stata la la libertà di azione degli artisti che si mole di lavoro dietro a un progetto come sono occupati di questi marchi aveva il quello: a cominciare da chi si è preso la potenziale di poter essere infinita. briga di scansionare pagine e pagine di Penso a loro con un po’ di compassione, documenti della Camera di commercio di e me li immagino – alcuni artisti Torino, per poi salvare, minuziosamente focalizzati sulla loro ricerca pittorica o rifilati, i file su supporto digitale, fino a magari scultorea; altri autodidatti, che chi, a mano, nei primi anni del secolo semplicemente si dilettavano a disegnare scorso – e a macchina successivamente e dunque si proposero come designer per –, stilava le descrizioni dei marchi, alle il marchio dell’azienda – vicini all’affanno Pagine del volume Sepo – Severo Pozzati Mostra Antologica, catalogo della mostra al Museo Civico di Bologna, Ente volte in modo serioso e asciutto, altre e alla ricerca di un artista grafico come Bolognese Manifestazioni Artistiche, 1974, Tamari Editore, Bologna, 1974; Cigars National, 1930 (Svizzera), volte in modo più baroccheggiante e Sepo, al secolo Severo Pozzati (1895 bozzetto a tempera, cm. 160 x 106,5; Cigarettes Roulées, 1931 (Belgio), affiche, cm. 158 x 117; Antar – l’huile de grazioso, magari dipendentemente dal – 1983). Uso la parola affanno perchè France, 1948 (Francia), bozzetto a tempera, cm. 46,5 x 37; Moutarde vert-pré, 1949, (Francia), affiche, cm. 148 x 99. Courtesy Biblioteca Salaborsa, Bologna. mood della mattinata, o semplicemente ho esperienza diretta di cosa significhi dall’apprezzamento del marchio, o lavorare per un’azienda in campo grafico: forse dalla simpatia del cliente. Fino ad presto e bene (che, come il proverbio detta, arrivare a chi, fisicamente, quei marchi non stanno insieme) è la prassi, quando (la mancanza di un riconoscimento progetto – che vede i marchi storici li ha ideati e composti graficamente o si deve mandare in stampa un poster o identitario), unita alla probabile di MaToSto® rivisitati creativamente tipograficamente. Insomma, tanto, tanto un catalogo. E questo si contrappone mancanza di tempo per la propria ricerca dagli studenti dell’Accademia Albertina lavoro. E dietro a tutto questo lavoro in maniera totale alla ricerca, quella artista (e so di cosa parlo) porta Severo di Torino, è doppiamente importante tante persone. Me li immagino: dal dell’artista nel silenzio del suo studio. Pozzati, che, ricordiamolo, a cavallo tra proprio per il suo valore esperienziale: la “capo” dell’azienda che ha una visione Eppure molti di questi personaggi (ora gli anni ‘30 e ‘50 è indubbiamente uno classe del Triennio di Tecniche Grafiche del prodotto, ai tecnici che devono ahimé anonimi) spesso dovevano vivere dei grafici pubblicitari più importanti Speciali racchiude in sè giovani artisti realizzarlo, seguendo le sue indicazioni, sulla propria pelle questa ambivalenza, al mondo, a maledire il bisogno di che vogliono intraprendere una carriera e poi il “grafico”, o chi per lui, che deve l’essere artisti e l’essere artisti di “arte “campare” e a dichiarare: “Ho sempre nel difficile mondo delle arti visive, ma inventarsi un marchio che segua la visone applicata” (quella che oggi chiameremmo detestato la pubblicità, alla quale sono anche ragazzi e ragazze la cui ambizione del “capo”, che magari è un po’ indeciso accademicamente “Progettazione approdato forse per mia disgrazia.1” è quella di donare la propria creatività – e dunque sta al grafico capire cosa artistica per l’impresa”), dunque a metà, Eppure André Derain vede un giorno, per nel mondo della comunicazione visiva potrà piacere al pubblico. A quel tempo a dividere la propria creatività tra i bisogni le strade di Parigi, uno dei suoi affiche, e e della grafica pubblicitaria. Dunque è
16 stato fondamentale illustrare la mole di del primo per le strade della capitale, nella storia dell’uomo non possiamo lavoro (anche burocratico) che sta dietro e magari si saranno anche influenzati creare una distinzione tra le sue modalità alla presentazione pubblicitaria, per a vicenda, chissà. Ciò che conta è la di produzione, così come oggi non mostrare ai nostri ragazzi che si dovranno consapevolezza che il lavoro non sporca, c’è distinzione tra un post di Damien rimboccare le maniche se vorranno avere e che buttarsi a capofitto nell’impresa Hirst e quello di mia cugina Roberta su soddisfazioni in questo campo, e nel commerciale non è sintomo di una Instagram. Tutto è orizzontalmente nello contempo metabolizzare le possibilità mancanza, bensì un surplus umanistico, stesso piano, e come tale tutto merita lo visionarie di un lavoro del genere. Tanti una possibilità in più che l’uomo ha di stesso tipo di rispetto e di attenzione. studenti hanno colto la palla al balzo e comunicare con gli altri. Quando alcuni Questo mio pensiero è particolarmente inventato di sana pianta un loro linguaggio si scandalizzano se le Gallerie degli Uffizi valido di fronte sia agli elaborati originali personale che potesse “funzionare” con pubblicano un’immagine dell’influencer – marchi a volte semplicissimi (come un marchio “antico” (del resto, buona Chiara Ferragni su Instagram, non si una scritta diretta), a volte voluttuosi e parte di questi rasenta il compimento rendono conto che è utopico pensare incredibilmente vicini allo stile liberty dei cent’anni), tenendo naturalmente ad una cultura “pulita” verso quella ancora in voga – che agli elaborati degli conto del gusto contemporaneo e del “sporca” del capitale, perchè senza di studenti, i quali appunto provengono linguaggio odierno della pubblicità: penso esso non saremmo in grado di produrre da scuole accademiche ben diversificate: che anche Sepo sarebbe fiero di alcuni di cultura, anche se un discorso sulle libertà Pittura e Grafica d’Arte, Nuove Tecnologie loro, e soprattutto – ma forse è successo della cultura contemporanea diverrebbe e Progettazione Artistica per l’impresa, davvero, nei primi anni ‘80 – consapevole complesso e non è certo questo il luogo Decorazione e Comunicazione. Il loro di quanto i linguaggi dell’arte e della per un dibattito del genere. background è differente, ed alcuni di loro pubblicità si contaminino tra loro: mi Nel 1990, possiamo dire “finalmente”, non hanno studiato arte prima di entrare chiedo cosa avrebbe pensato infatti il dibattito tra arte “alta” e arte “bassa” nel nostro istituto. Non per questo sono davanti ai primi poster di Barbara Kruger, viene definitivamente superato con meno svegli nel compensare alcune loro apparsi poco prima della sua morte. la mostra !High and Low! al Museum lacune, semplicemente osservando come possibile il discorso, senza porsi troppi Del resto anche Man Ray, in gioventù, of Modern Art di New York, a cura di lavora chi ha più esperienza, e alle volte limiti su cosa è giusto o non giusto fare aveva studiato e lavorato come grafico, Kirk Varnedoe e Adam Gopnik, che sono capaci di intuizioni geniali, che forse all’interno della propria disciplina. In consapevole che per intraprendere una nel comunicato stampa scrivono: “La con l’esperienza non avrebbero colto. fondo, operare creativamente all’interno carriera artistica (quella di pittore, per storia dell’interazione tra arte moderna Il nucleo di queste rielaborazioni vuole di un’azienda o nella solitudine del intendersi) bisognava alternare il lavoro e cultura popolare è uno degli aspetti dunque essere uno spettro ampio quanto proprio studio sono due facce della stessa pagato con la passione professionale. più importanti della storia dell’arte il numero di possibilità creative che ci passione, un “fuoco interno” che l’uomo Alcuni suoi coetanei (come Marcel della nostra epoca. È stata centrale per sono nella comunicazione visiva, che è un e la donna hanno avuto da sempre, prima Duchamp, per esempio, che essendo di quanto ha fatto l’arte moderna all’inizio po’ anche l’aspetto chiave del mio corso ancora di imparare a parlare, quando famiglia molto benestante ha vissuto di questo secolo, ed ha continuato ad di Tecniche Grafiche Speciali all’interno dentro a una grotta si sono messi a sempre con un vitalizio famigliare) essere cruciale nel lavoro di tanti artisti dell’accademia: il tentare di aprire il più disegnare animali. avevano tutto il tempo libero possibile più giovani nell’ultimo decennio.3” per immaginare nuove stratergie di Naturalmente la mostra cominciava con avanguardia artistica. Man Ray invece i collage di Picasso e Braque, passando deve prima lavorare come grafico per il ferro da stiro chiodato di Man Ray, (inventando soluzioni formali tuttora le zuppe Campbells di Andy Warhol, per incredibilmente contemporanee), poi arrivare fino a truismi di Jenny Holtzer Note: come fotografo, che sarà la sua fortuna e a consacrare Jeff Koons come colui 1 Giuseppe Marchiori, L’arte contemporanea in Emilia Romagna, Sepo, edito da Due Torri, Bologna, 1975, p.9. nella Parigi degli anni ‘20 e ‘30. Magari che ha portato l’estetica pubblicitaria 2 Giorgio di Genova, “Il genio della grafica di SEPO”, in SEPO 1895-1983, Edizioni Siaca Arti Grafiche, Cento con Sepo si saranno anche incrociati, all’interno di un museo. Il messaggio (FE), 2000. sicuramente Man Ray avrà visto gli affiche della mostra era chiaro e visionario: 3 Comunicato stampa di HIGH AND LOW: MODERN ART AND POPULAR CULTURE, Museum of Modern Art, New York, ottobre 1990. Citazione tradotta dall’autore.
18 L’arte, gli studenti e il Made in Italy Giovanni Ferrero ISMEL A nna Pironti del Dipartimento enti che non hanno alcuna funzione isti- ma anche nell’industria, nel design, nella la materia che lo costituisce. In passato Educazione del Castello di Rivo- tuzionale di promozione o di tutela cultu- produzione di beni di lusso. Come ren- si sarebbe detto che il valore di un pro- li mi racconta di aver incontrato rale. Anche gli archivi degli enti pubblici, dere questa valorizzazione del Made in dotto dipende dall’energia impiegata per a Bologna un artista molto bravo, do- cioè di soggetti noti per le loro funzioni Italy efficace, sostenuta da investimenti produrlo. Questo è in larga parte vero an- cente all’Accademia Albertina di Torino. amministrative, sono sovente ricchi di adeguati, senza ridurla solo a una difesa cora oggi, ma se si vuole elevare il valo- Dopo pochi giorni ci incontriamo e, con sorprese: l’archivio di molti comuni, tra giuridica, pur importante, di un territorio re dei nostri prodotti avendo a mente le Mariangela Ravasenga immediatamente tutti basti pensare a quello della Città o della storia di un marchio? Per farlo si esigenze dell’ambiente, della cosiddetta coinvolta, si decide di prendere una se- di Torino, e anche quello di soggetti che tratta di collegare il passato con il presen- green economy, bisogna rendersi consa- lezione di marchi storici e di offrirli agli hanno operato a ridosso dell’economia, te. Non soltanto mantenendo il passato pevoli del fatto che il valore di un prodot- studenti perché li rielaborino e li attua- basti pensare a titolo di esempio agli ar- vivo nella nostra memoria ma utilizzan- to dipende dalla quantità di conoscenza lizzino. Prima un set ridotto poi, visto chivi della Camera di commercio di Tori- dolo come risorsa viva, spunto per la cre- che esso incorpora. La conoscenza è si- l’eccellente risultato, il lavoro diventa no. Questa inesauribile fonte di ricchezza azione di nuove idee, di nuove proposte, curamente l’estro, il genio, dell’artista, la di una intera classe. In breve: il risultato culturale che sovente passa inosservata di una nuova estetica. creatività del singolo, ma è soprattutto il è di tale qualità da giustificare una mo- va valorizzata con coraggio e, con altret- Il lavoro dei giovani dell’Accademia è frutto di una complessa, ricca e solidale stra e il suo catalogo. Non ho titolo per tanto coraggio, dobbiamo porre fine alla questo, in sostanza: un lavoro che richie- organizzazione sociale. aggiungere commenti a quanto possano sua distruzione che avviene non solo per de la guida di specialisti, materiali ori- Il ringraziamento mio personale, di dire gli esperti. Mi preme però avanzare incuria o disinteresse ma anche perché ginali e di qualità su cui applicarsi e che ISMEL e dei suoi Soci al professor Pasqui- alcune riflessioni e proposte che nascono non ci sono le risorse necessarie per in- introduce una profonda innovazione nei ni nasce dalla concreta dimostrazione di dal sincero apprezzamento per il lavoro tervenire seriamente. Si dovrebbe, forse, processi formativi. Ai giovani non si chie- quanto l’arte possa essere importante per svolto. più propriamente dire che le risorse che de, in sostanza, di memorizzare e ripetere rendere concretamente e emotivamente Sovente si dice che il nostro Paese è, al pur ci sono (non si può certo dire che la le glorie del passato, ma di essere prota- evidenti la strada da seguire per modifi- mondo, quello più ricco di beni culturali. spesa pubblica in Italia sia modesta) ven- gonisti di una creazione originale, non care la nostra società. Una volta si diceva, Monumenti, chiese, musei, libri e opere gono impiegate altrove perché altrove e improvvisata, fortemente innervata sulle in un modo forse un po’ stucchevole, che d’arte, archivi di inestimabile valore per non nella cultura paiono stare le priorità radici e sulla storia della nostra cultura una immagine vale mille parole. Forse la storia che racchiudono. Un Paese, in di scelta nel nostro Paese. Sovente queste ma, a tutti gli effetti, originale. Questo oggi possiamo dire che la produzione ar- sostanza, così ricco di beni culturali da priorità nascono da una legittima preoc- approccio illustra, in concreto, la poten- tistica è più efficace di tanti saggi, discor- renderne problematica la tutela, e soven- cupazione: quella di investire nello svi- za di una impostazione che innesta sulla si, statistiche sulla dinamica del lavoro te impossibile la fruizione da parte del più luppo economico. Contemporaneamente, tradizione industriale una esigenza nuo- per raccogliere le risorse necessarie per largo pubblico. Tutti abbiamo a mente gli e giustamente, si individua nel Made in va propria dell’economia della conoscen- rendere il Made in Italy un’operazione di articoli di giornale che parlano di magaz- Italy uno dei principali elementi per la va- za. Il valore di un prodotto non dipende sostanza, di qualità del prodotto, e non zini inaccessibili pieni di opere d’arte. Si lorizzazione dei nostri prodotti; il Made né dal suo peso né da quanto è preziosa solo di marketing. parla meno della ricchezza culturale pre- in Italy, ormai, è elemento di marketing sente negli archivi pubblici e privati di non solo nel settore dell’agroalimentare
22 Delia Armenise Polo depositato il 6/10/1927 dalla Soc. An. Maglificio Vidossich Aglietta e C., Biella.
24 Anita Bachelet Kristal depositato il 27/9/1926 dalla Soc. Agibry Gillanders & Co., Liverpool.
26 Eleonora Ballario dalla Ditta Coda Maffiotti & C., Biella. depositato il 14/1/1926 Coda Maffiotti - Tessuti H I N C A G L I E R I E M E R C E R I E F I L A T I M A G L I E R I E G I O C A T T O L I S A P O N I P R O F U M I A R T I C O L I
28 HERE Anna Barberis RE WO Fratelli IDE Fratelli Valle - Coperte e Tessuti Valle O depositato il 5/10/1926 Tessuti in cotone e seta dalla Ditta Fratelli Valle, Chieri. VERY TORY
30 Eleonora Bonetto Dea Bemberg depositato il 6/8/1929 dal Calzificio Savoia - L. Camarella & C., Torino.
32 Carolina Boni S. Torta - Abiti depositato il 30/6/1927 da Daniel Andrè Jean Gorin - Ditta S. Torta, Parigi / Torino.
34 Dalila Boualoua Cardenia depositato il 19/2/1926 da Mario Silano, Chieri.
36 Deng Shiyan Ibis depositato il 9/11/1926 dalla Ditta Riccardo Poggio, Casale Monferrato.
38 DAL 1929 Federico Caria G.R. depositato il 29/11/1929 da Giovanni Ronco, Chieri.
40 Matteo Carnevale DMCT - Cavallo Rampante depositato il 2/6/1926 da Enrico Vincenzo Mazzarelli ed Enrico Ernesto Castarelli, Torino.
42 Francesco Caruso Salianka depositato il 31/5/1929 dalla Soc. anonima Wild & C., Torino.
44 Changqi Liu La Merveilleuse depositato il 21/2/1948 dalla Socetà per Azioni "La Merveilleuse" (gà Tortonese), Torino.
46 Lorenzo Colella Stoffa Trieste - Tessuti di Cotone depositato il 2/12/1927 dalla Ditta Giovanni Colombo e C. tessuti di cotone tessitura meccanica e Giovanni Colombo & C di cotone, Busto Arsizio. Busto Arsizio - VA
48 Marco Condorelli The Sheep Unshrinkable depositato il 31/3/1927 da Mario Ricciardi, Maglificio Vincenzo Omedè, Asti.
50 Miriam Corona Piana & C. depositato il 8/7/1927 dalla Ditta Piana & C., Chiavazza.
52 A FILM by Pink Alessandro Cugno Tweedweva depositato il 15/6/1927 dalla Edward Gardiner & Sons Ltd., Selkirk, Scotland. THE PINK WAY...
54 Giorgia Daka PO depositato il 28/7/1930 dalla Soc. Stabilimenti Giovanni Paracchi e C. Tappetificio, Torino.
56 Giulia De Sanctis Isabella depositato il 13/2/1930 dalla Ditta A. B. Figli di Giuseppe Gallina, Chieri.
58 IL MOSCHETTIERE Emma Dotta Il Moschettiere depositato il 6/8/1929 dalla Soc. anonima Wild & C., Torino.
60 Fengwei Shi Chevalier depositato il 18/5/1931 dalla Ditta Industria Italiana Cappelli Levati, Geltino, Macchi, Monza.
62 Giulia Ferri Tessuti Wild e co. depositato il 6/8/1929 dalla Soc. anonima Wild & C., Torino.
64 GIACOMO MARIO FERRERO FILATI DI LANA DI SUA LAVORAZIONE E COMMERCIO POSTERIZED Bianca Mihaela Fotea Lana della Vecchia depositato il 28/1/1926 da Giacomo Mario Ferrero, Torino. Product by: B I A N C A F O T E A ‑1926‑
66 Eloenora Fracchia Alessandro Mosca depositato il 11/2/1929 ALESSANDRO MOSCA dalla Ditta Torta e co., Biella.
68 Matteo Giampietro Mary Mattè - Confezioni per signora depositato il 24/10/1927 da Mary Mattè, Torino.
70 Elena Guo Ninfa depositato il 25/6/1929 dalla Ditta R.A. Figli di Giuseppe Gallina, Chieri.
72 MARCA STELLA MARCA STELLA M.DELLEPIANE DI G.B NOVI LIGUE (ITALIA) EXTRAFORTE Hua Lingyu Marca Stella Extraforte EXTRAFORTE M.DELLEPIANE DI G.B NOVI LIGUE (ITALIA) depositato il 12/2/1926 dalla Ditta Mariano Dellepiane di G.B., Novi Ligure.
74 Haipeng Huang Nile, depositato il 22/1/1926 dalla Società Johnston, Allen & Company Limited, Lurgan, Irlanda.
76 Luisa Hu Luisant depositato il 19/5/1931 da Elio Ormezzano, Torino.
78 Francisca Jitaru Angelica depositato il 19/2/1926 dalla Ditta Piovano & Patrito, Chieri.
80 Liu Yihuan Colorificio Masera Francesco depositato il 11/3/1926 dalla Ditta Masera Francesco, Chieri.
82 Liu Yuqi Zephir - Biella depositato il 18/10/1929 dalla Ditta Coda, Maffiotti e C., Biella. SOFT FABRIC
84 Jessica Lopez Etichetta circolare, depositato il 7/5/1926 da Giuseppe Cornetto, Torino.
86 Caterina Mao S.A.M.B. depositato il 12/1/1928 dalla Società Anonima Maglificio di Borgomanero, Borgomanero.
88 Chiara Marongiu Industria del Berretto e del Cappello depositato il 21/10/1926 dalla Soc. An. Industria del Berretto e del Cappello, Torino. 䈀伀堀䤀一䜀 䴀䄀吀䌀䠀
90 Michele Melodia Berretti Baschi Italiani depositato il 22/10/1930 dalla ditta Sec. Torta e C., Biella.
92 DIFFERENT DIFFERENT DIFFERENT DIFFERENT DIFFERENT DIFFERENT DIFFERENT DIFFERENT Francesca Mosca DIFFERENT DIFFERENT DIFFERENT DIFFERENT DIFFERENT DIFFERENT DIFFERENT DIFFERENT DIFFERENT DIFFERENT BF - Calze DIFFERENT DIFFERENT DIFFERENT depositato il 16/5/1929 DIFFERENT DIFFERENT DIFFERENT dalla Ditta Brugnago e Felber, DIFFERENT DIFFERENT DIFFERENT Torino. DIFFERENT DIFFERENT DIFFERENT
94 Rebecca Nota Pierrot depositato il 5/3/1930 dalla Soc. Patons & Baldwins Limited, Halifax, UK.
96 Valentina Paolini Zephir - Biella depositato il 18/10/1929 dalla Ditta Coda, Maffiotti e C., Biella.
98 Martina Pelorinto San Giuseppe che tiene in braccio Gesù bambino depositato il 6/8/1929 dalla Soc. anonima Wild & C., Torino.
100 NAIF Ada Perini ba Kiky - Bambole e fiori artificiali àc depositato il 12/6/1929 dalla Soc. Dollart, Torino.
102 Giada Pitscheirder Cardenia depositato il 19/2/1926 da Mario Silano, Chieri. JANUARY 2020 $ 3.00 LITTLE MISS
104 E L S US C EX T Simona Riccini Excelsus - RGF depositato il 30/8/1928 dalla Ditta Romano Giacomo e Figli, Torino.
106 Ismaela Spinelli Ninfa depositato il 25/6/1929 dalla Ditta R.A. Figli di Giuseppe Gallina, Chieri.
LANA 108 C O R N A M U S A s u p e r b a - m i m o s a i r i s - o p a l e ME L I S Melissa Trusolino Lana Cornamusa S AC O M E S O P R A V V I V E R E A L depositato il 12/5/1927 dalla Soc. An. Fratelli Fila, Cossato Biellese (Vercelli). P R I M O A N N O I N A C C A D E M I A
110 Veronica Vottero Montagna depositato il 6/8/1929 dalla Soc. anonima Wild & C., Torino.
112 Wang Ruxuan SAVES - Sport Monviso depositato il 30/9/1929 dalla Soc. Vitale & Sacerdote, Alessandria.
LINERIN 114 Wang Sihuixin Linerin depositato il 23/2/1929 dalla Soc. Spence, Bryson & Company Limited, Belfast, Irlanda.
116 Xiaoling Zhao Zephir Principe depositato il 30/9/1929 dalla Soc. An. Vitale & Sacerdote, Alessandria.
118 Yang Yi La Preferita depositato il 8/10/1930 da Zegna Alessandro, Cossato (Biella).
120 Yin Ximing Progressive Nu-Scratch depositato il 12/4/1930 dalla Soc. Progressive Silk Finishing Co., Hoboken, NJ, USA.
122 Zeng Yiqi Recte Agens Neminem Timeto depositato il 21/8/1929 dalla Reiss Brothers (1923) Limited, Manchester, UK.
124 MATOSTO Dea RITRATTO Di Torino Accademia Albertina Di Belle Arti Zixin Zeng BEMBERG Dea Bemberg LA CALZA DELLA SIGNORA ELEGANTE depositato il 6/8/1929 MARCA DEPOSITATA dal Calzificio Savoia - L. Camarella & C., Torino LORENA
126 Zhang Fan Società Anonima Italiana, depositato il 5/2/1931 dalla Soc. An. Italiana A. Neumeyer e C., Torino.
128 Danni Zhong Ferrero - Cerniere depositato il 22/2/1929 dalla Ditta Fratelli Ferrero di Evasio, Torino.
130 Deborah Zuanazzi Tela resistente depositato il 6/8/1929 dalla Soc. An. Wild & C., Torino.
132 Beatrice Anna Zuccotti Tessuti, depositato il 26/6/1930 dalla Soc. anonima Wild & C., Torino.
134 Danilo Zurru Caporlino depositato il 1/5/1926 dalla Soc. An Donato Levi e Figli, Torino.
136
138 Edizioni dell‘Accademia Albertina e della Pinacoteca Albertina Via Accademia Albertina, 6 – 10123 Torino Tel. 011.88.90.20 – Fax 011.812.56.88 www.albertina.academy Stampa e rilegatura a cura di Pixartprinting, Quarto d'Altino (VE) Finito di stampare nel mese di settembre 2020
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