MAPPARE I MERCATI: LA SEGMENTAZIONE - 2.D Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Anno Accademico 2015 - 2016 Corso di Marketing ...
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Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Anno Accademico 2015 - 2016 Corso di Marketing Industriale e dei Servizi prof. Marco Daz 2.D MAPPARE I MERCATI: LA SEGMENTAZIONE
Riprendiamo il Processo di Marketing Comprensione dell’ambiente esterno Comprensione della propria posizione di mercato -Ampiezza, struttura, tendenze del mercato -Confronto tra le prestazioni di mercato nostre e dei concorrenti -Segmentazione -Diagnosi delle cause della diversità di prestazioni -Concorrenza -Esigenze e attese dei clienti -Influenza dei fattori esterni Opportunità e minacce Nostre forze e debolezze vs. i concorrenti STRATEGICO Obiettivi strategici Segmentazione e Targeting Scelta del /dei segmenti di mercato Posizionamento Definizione degli aspetti distintivi sui quali vogliamo essere percepiti come diversi e preferibili Value proposition Definizione del benefit/valore che intendiamo trasmettere al cliente OPERATIVO Marketing Mix Progettazione del programma delle leve/azioni di marketing Realizzazione e controllo Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 2
Due approcci Semplificare e standardizzare I Clienti non sono tutti uguali produzione Segmentare, differenziare i Fordismo, taylorismo, catena di prodotti, struttura divisionale montaggio, integrazione verticale “Un prodotto per ogni esigenza e per ogni livello di portafoglio” “Vendete le automobili di qualsiasi colore purché nere” Negli anni 20 – 30 diventà il leader del mercato Leader nei primi anni, crea il automobilistico mercato “industriale” dell’automobile Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 3
DUE IMPORTANTI DECISIONI MKTG manager scelta dell’insieme di clienti da Scelta dei mercati obiettivo soddisfare con un certo (targeting) prodotto/servizio modo di porsi rispetto alla mente Posizionamento della del cliente e alla concorrenza. Value Proposition Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 5
POSSIBILI DIFFERENTI APPROCCI AL MERCATO INDIFFERENZIATO DIFFERENZIATO CONCENTRATO A B C Un unico Diversi programmi Un solo programma di di marketing per i programma di Marketing per diversi segmenti Marketing, tutto il mercato concentrato in un solo segmento Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 6
Non tutti i Clienti Il mercato sembra sono uguali saturarsi Nostri Clienti attratti Ci sono Clienti da concorrenti con (potenziali) che non qualcosa di diverso” trovano offerte Affrontare Clienti diversi con Risposte diverse -> la segmentazione Segmentazione è il cuore del successo dell’azione di Marketing Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 7
Sviluppare segmenti per Clienti non ancora raggiunti Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 8
CHE COSA SI INTENDE PER SEGMENTO Segmento è un insieme di clienti (attuali o potenziali) che hanno in comune certe Omogeneità caratteristiche che li Omogeneità rendono omogenei sotto l’aspetto della Eterogeneità “sensibilità” ai Omogeneità componenti della value proposition Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 9
SEGMENTARE ….. Processo di marketing attraverso cui l’impresa suddivide un a ampio mercato in sottogruppi con profili di domanda distinti che richiedono uno specifico profilo di marketing Mix • Scopo della segmentazione è identificare gruppi omogenei di clienti target (attuali e potenziali) all’interno di mercati eterogenei a cui possa essere indirizzata la stessa value proposition • Una volta individuati gruppi omogenei di clienti che manifestano bisogni analoghi, o ricercano analoghi benefici, molte interessanti opzioni si schiudono ad un responsabile di marketing, con la possibilità di azioni commerciali mirate sul singolo segmento La individuazione dei segmenti è un atto creativo analisi + immaginazione Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 10
Esistono diversi criteri per segmentare un mercato ma... ..non tutte le segmentazioni sono efficaci.. … E’ necessario che i segmenti abbiano determinate caratteristiche Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 11
Caratteristiche dei segmenti Caratteristica Deve essere …. … possibile misurarne la dimensione ed il potere di acquisto al fine di MISURABILITÀ stabilire se sia opportuno fame oggetto di una specifica strategia di mercato. …possibile raggiungerlo, in termini reali o ragionevolmente potenziali. Il potenziale di mercato può essere buono, ma può non essere ACCESSIBILITÀ possibile raggiungere i compratori con costi ragionevoli di promozione o distribuzione. …omogeneo rispetto all’insieme dei descrittori scelti come “basi” di OMOGENEITÀ / segmentazione; eterogeneo rispetto ad altri segmenti analogamente ETEROGENEITÀ valutati. …sufficientemente profittevole od avere un potenziale tale da giustificare l’azione di Marketing mirata. L’impresa svilupperà una IMPORTANZA strategia specifica soltanto per i segmenti che presentano ricavi attuali o potenziali superiori ad un certo livello minimo. Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 12
ESEMPIO Compagnia telefonica decide di attrarre coloro che non hanno ancora un telefono mobile. 1° Variabile: Stato Utenza Hanno telefono Non hanno telefono 2° Variabile: Atteggiamento verso telefono Paurosi Indifferenti Desiderosi 3° Variabile: Reddito Non possono Possono SCELTA: aggredire coloro che possono, sono favorevoli, non hanno telefono No scelta migliore in assoluto: dipende da business e da direzione in cui vuole andare l’impresa Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 13
PROCESSO DI SEGMENTAZIONE Lo Scopo Finale è Costruire Una Matrice “segmenti - profilo dell’offerta (o prodotti) Schema operativo • Scelta del metodo • Scelta delle basi (variabili di SEGM.A SEGM.B SEGM.C segmentazione= caratteristiche del mercato che si correlano Prod.1 significativamente con il profilo dell’offerta, definita dal Marketing Prod.2 Mix) Prod.3 • Individuazione dei segmenti (Matrice Prodotti/Mercati) • Validazione (eventuale) ASPETTO CREATIVO, NON SOLO METODOLOGICO! Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 14
Metodi di segmentazione Esistono due macro categorie di approcci al processo di segmentazione: – Statistico-Matematici Utilizzano tecniche ed algoritmi statistico- matematici. – Euristici Fanno riferimento a metodi empirici per la ricerca e la selezione delle basi di segmentazione. Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 15
A - Approcci statistico-matematici (1/3) Raccolta dati attraverso da banche dati, ricerche di mercato, ecc. riguardanti: – Attributi di valore del prodotto – Brand awarness – Schemi d’uso del prodotto – Variabili demografiche, psicografiche, ecc. del target Analisi dei dati attraverso tecniche statistiche come l’analisi fattoriale per eliminare le variabili fortemente correlate e la cluster analysis per creare un numero specifico di segmenti maggiormente differenti. Definizione dei segmenti individuati assegnando un nome sulla base delle loro caratteristiche rilevanti. Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 16
Approcci statistico-matematici (2/3) Alcuni strumenti e modelli statistico - matematici a supporto Analisi fattoriale (factor analysis) – Tecnica statistica usata per determinare le poche dimensioni alla base di un vasto insieme di variabili non correlate. Cluster analysis – Tecnica statistica per separare gli oggetti in uno specifico numero di gruppi mutuamente esclusivi e relativamente omogenei. Conjoint analysis – Tecnica statistica per cui le preferenze degli intervistati rispetto a più offerte vengono decomposte per determinare la funzione di utilità di ciascuno per ogni attributo e l’importanza relativa di ogni attributo. Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 17
Approcci statistico-matematici (3/3) Hanno crescente utilizzo – Disponibilità di dati di input, anche a basso costo Banche dati da transazioni di acquisto registrate, da CRM Banche dati da transazioni Internet – Disponibilità di metodi e strumenti di analisi A volte basta un semplice Office ….. – Forza dei numeri Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 18
B - Approcci di segmentazione euristici Metodo di Segmentazione di Porter 1) Individuare le basi più significative per lo specifico caso da una check-list di variabili di segmentazione, divisa per macrocategorie. – Variabili di segmentazione principali: rappresentano la propensione e le determinanti di acquisto, ma sono difficilmente misurabili – Variabili derivate: più facilmente misurabili (età, sesso, geografia, ecc.) ma È necessario trovare un legame con le variabili principali Non necessariamente legame univoco In genere si lavora sulle variabili derivate. Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 19
Metodo di segmentazione di Porter: Variabili di segmentazione per mercato BtC/1 – Fattori demografici – Stile di vita Sesso Stile di vita Età Immagine di sé Nazionalità Occupazione – Lingua Dimensione famiglie A livello macro Reddito Gruppi all’interno di uno stato Salute Religione – Processo di acquisto Classe sociale Acquisto “personale” / acquisto Presenza di donne “di gruppo” lavoratrici / casalinghe Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 20
Metodo di segmentazione di Porter: Variabili di segmentazione per mercato BtC/2 – Occasione di acquisto – Geografia Acquisto di impulso Località, regioni o paesi ragionato Aree climatiche Stagionalità / situazione di consumo Livello di sviluppo – Canali distributivi utilizzati (dal Cliente) Accesso / vicinanza a canali distributivi Dimestichezza con canali distributivi Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 21
«Il mangiare fuori» visto dai due sessi Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 22
Metodo di segmentazione di Porter: Variabili di segmentazione per mercato BtB/1 – Aspetti geografici – Caratteristiche intrinseche Paese e sue regioni dell’acquirente Mercati SIC o classificazioni analoghe Nazionali/Internazionali (Settore di appartenenza) Zone Climatiche Dimensione (fatturato, volume Stadio di sviluppo del output, numero dipendenti) paese Strategie Regime politico/economico Valore aggiunto della produzione Raffinatezza tecnologica OEM Original Equipment Manufacturer /Utilizzatore finale Proprietà Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 23
Metodo di segmentazione di Porter: Variabili di segmentazione per mercato BtB/2 – Canali distributivi Vendita diretta/attraverso – Aspetti organizzativi distributori Esclusivista/Non Politiche d’acquisto esclusivista Processo e procedure – Politica d’acquisto del d’acquisto distributore Ordine medio d’acquisto – Caratteristiche personali dell’acquisitore Frequenza d’acquisto Personalità, carattere, atteggiamento Cultura/Stile decisionale Competenze Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 24
Esempio di variabili di segmentazione per stampanti Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 25
Metodo di segmentazione di Porter passi successivi 2) Esplorare creativamente esistenza nuovi o diversi fattori perché potrebbero portare a trovare nuovi segmenti 3) Accoppiare le basi a 2 a 2 coniugate per modalità 4) Eliminare “incroci” non significativi Inserire i prodotti (NON solo i nostri!!) differenziati per: – Caratteristiche intrinseche di Prodotti / Servizi Funzionalità/Prestazioni Dimensione Tecnologia utilizzata/Caratteristiche operative Prezzo Assistenza 5) Costruire una matrice prodotti/mercati (= segmenti) Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 26
Esempio Impianti di perforazione petrolifera Mercato tipicamente mondiale ……ma per questo con caratteristiche diverse Quali segmenti possono esistere? (non stiamo ancora pensando alla loro profittabilità o accessibilità o all’interesse per la nostra azienda) Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 27
DIMENSIONE ASSETTO SOCIOECONOMICO Grandi gruppi Indipendenti Indipendenti grandi piccole Paese in via di Paese sviluppato PROPRIETÀ DELL’UTILIZZATORE sviluppo statale Non pertinente Non pertinente TECNOLOGICA CULTURAA elevata Non pertinente privata modesta Da 4 incroci a 3 PROPRIETÀ E DIMENSIONE Privata/Indipe Privata/ SOCIOECONOMICO DEL Statale/Gran Privata/ Grande ndenti grandi Indipendenti CLIENTE E ASSETTO TECNOLOGICA DEL de gruppo gruppo piccole CULTURA Non pertinente Elevata/Sviluppato PAESE Non pertinente Non pertinente Modesta/Sviluppato Modesta/ In via di sviluppo Non pertinente Non pertinente Non pertinente CULTURA TECNOLOGICA ELEVATA MODESTA Grandi Gruppi Grandi Gruppi statali in statali in Paese Grandi Indipendenti Paese in via di SviluppoIndipendenti Indipendenti Sviluppato grandi piccole Gruppi grandi Privati Alta qualità/ Perforazione profonda Qualità standard/ VARIETA’ DI Perforazione profonda PRODOTTO Qualità standard/ Perforazione di superficie Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 28
Sintesi Metodi di segmentazione Ne esistono parecchi; scopo finale e’ costruire una matrice: Gruppi Clienti significativi - profilo dell’offerta (o prodotti) Ciascun segmento e’ individuato da un vettore di variabili caratterizzanti, dirette o indirette. – Variabili dirette sono quelle che individuano e caratterizzano il segmento e influenzano direttamente il marketing mix. – Variabili indirette sono correlate alle precedenti (dirette) e si usano per la loro più facile reperibilità. La scelta delle variabili e’ sostanzialmente un’arte supportata da varie tecniche. le variabili dipendono dal business, ma un approccio creativo può creare prospettive nuove. I segmenti si evolvono in relazione all’evolversi delle richieste dell’utenza e dello sviluppo della tecnologia Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 29
Segmentazione: VANTAGGI 1) LATO OFFERTA – Ridurre complessità/varietà del mercato ripartendola in aree (segmenti di complessità minore) – Focalizzazione risorse, professionalità, esperienza per loro utilizzo ottimale – Migliorare il grado di soddisfacimento della domanda – Creazione (eventuale) di barriere difensive all’entrata – > Taratura su bisogni, > prezzo – > Opportunità di controllo dell’azione di marketing – Più agevole misurazione e valutazione delle decisioni e delle modifiche di alcuni componenti del Marketing Mix – Migliore ripartizione del rischio 2) LATO DOMANDA – Trova le sue esigenze meglio soddisfatte Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 30
Segmentazione: SVANTAGGI A una maggiore differenziazione corrispondono maggiori costi: – Duplicazione strutture – < Economie scala – < Effetto esperienza – Duplicazione iniziative commerciali (es.. pubblicità) Ciò va bilanciato con • Standardizzazione – una segmentazione meno fine + • Modularizzazione – l’adozione dei concetti di > Varietà finale (esterna) < Varietà interna Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 31
Quanto segmentare? E’ necessario stabilire criteri per verificare l’utilità della segmentazione – La segmentazione è coerente con le strategie di Marketing di base? Indifferenziato Risorse Accordi esclusivi – Esistono i presupposti per esistenza segmentazione? – Le caratteristiche distintive del segmento sono misurabili? Dati secondari non disponibili Riservatezza – Segmenti accessibili? Tuttavia indipendentemente da quanto Qualificazione a gare segmento, devo farlo efficacemente: Distanza ISO 9000, Massima varianza esterna norme tecniche, ecc. Minima varianza interna Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 32
Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Anno Accademico 2015 - 2016 Corso di Marketing Industriale e dei Servizi prof. Marco Daz 2.E SCEGLIERE I MERCATI IL MOMENTO VALUTATIVO (Targeting)
Lo schema logico Segmentazione Trovare spazi d’azione Valutare dove agire Valutazione targeting Posizionamento Decidere come agire positioning Non è un processo strettamente sequenziale! Effetti di retroazione ed approccio ricorsivo Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 34
La valutazione di un segmento avviene lungo due dimensioni principali: Capacità di realizzare un Attrattività intrinseca vantaggio competitivo da del segmento parte dell’impresa (strategic capability) ANALISI INTERNA ANALISI ESTERNA Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 35
IDEA IMPRENDITORIALE E Riprendiamo VISIONE lo schema IPOTESI DI MISSIONE 1 - mappatura MAPPATURA PRODOTTI / MERCATI (SEGMENTAZIONE) OSSERVAZIONE DELL’INTERNO ANALISI DI COMPETITIVITA’ ANALISI DI ATTRATTIVITA’ PROCESSO OLISTICO 2– PUNTI DI FORZA E DI FATTORI CRITICI DI DEBOLEZZA SUCCESSO valutazione/ scelta del ORIENTAMENTO DEL OPPORTUNITA’ E MINACCE MANAGEMENT mercato PONDERAZIONE DELLA SITUAZIONE 3 - posizionamento MISSIONE PRODOTTI MERCATI OPZIONI DI OBIETTIVI PIANIFICAZIONE: STRATEGIE Strumenti di PIANI E BUDGET esplicitazione, vedi area “H” Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 36
ANALISI DI ATTRATTIVITA’ A. Osservazione all’esterno P O ANALISI DI ATTRATTIVITA’ Prende in considerazione le caratteristiche R L O I intrinseche di un segmento per valutarne C S E S T FATTORI CRITICI DI SUCCESSO l’“appetibilità”. I S C OPPORTUNITÀ O O E MINACCE L’analisi si basa sui seguenti criteri: Dimensioni del mercato Dimensione attuale all’interno del segmento Dimensione potenziale Tasso di sviluppo Ciclicità Posizione nel ciclo di vita Struttura del mercato Numero, tipo e dimensione dei concorrenti Rivalità tra i concorrenti Raccordare stima del Grado di sostituibilità dei prodotti mercato con strumenti Potere negoziale clienti Potere negoziale fornitori Minaccia dei nuovi entranti Macroambiente Tecnologia Regime di regolamentazione Disponibilità di skill Aspetti politici Aspetti economici Aspetti finanziari Aspetti sociali Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 37
FATTORI CRITICI DI SUCCESSO Nel corso della valutazione del segmento occorre identificare i “fattori P ANALISI DI critici di successo”. O R ATTRATTIVITA’ L O I DEFINIZIONE: Aree di prestazione critiche apprezzate dal mercato C S E T FATTORI CRITICI DI SUCCESSO (prezzo, immagine, qualità)… S I S C O O OPPORTUNITÀ … ma ATTENZIONE! non sono prestazioni critiche per l’impresa, la cui E MINACCE natura è invece influenzata dal vantaggio competitivo scelto (vantaggio di differenziazione o di costo). Esempio di F. C. S. di alcuni settori: SETTORE ALIMENTARE: •Capacità di sviluppo nuovi prodotti •Buona distribuzione •Efficace campagna promozionale SETTORE AUTOMOBILISTICO: •Linea •Organizzazione struttura vendita •Controllo costi di produzione Nella fase successiva dell’analisi l’impresa dovrà traguardare i F.C.S attraverso le proprie “capabilities” Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 38
OPPORTUNITA’ E MINACCE Dall’analisi dei concorrenti e delle tendenze competitive del segmento si deducono le P O ANALISI DI opportunità da cogliere per ottenere successo e ATTRATTIVITA’ R O L I le minacce da fronteggiare C S FATTORI CRITICI E T S S I C DI SUCCESSO Alcune domande da porsi per valutare OPPORTUNITÀ O O E MINACCE opportunità e minacce sono: •quali sono le tendenze più promettenti? •quali sono i principali problemi competitivi? •quali sono le linee strategiche della concorrenza? •... Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 39
ANALISI DI COMPETITIVITA’ B. Osservazione all’interno La scelta finale dei segmenti in cui entrare dipende oltre che dalla loro attrattività intrinseca, ANALISI DI COMPETITIVITÀ P R O L anche dalla capacità di realizzare un vantaggio O PUNTI DI FORZA E DEBOLEZZA C I S competitivo. E T S I ORIENTAMENTO DEL MANAGEMENT S O C O A tal fine si prendono in considerazione: •le modalità con cui le risorse (umane, organizzative, tecnologiche e informative) dell’impresa concorrono alla creazione di valore; •gli aspetti economico-finanziari; •la posizione nel mercato Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 40
PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA Si ricavano da un confronto complessivo tra l’interno dell’impresa rispetto ai risultati ed ai singoli elementi dell’analisi esterna. ANALISI DI P O COMPETITIVITÀ PUNTI DI FORZA E R O L I Ad es.. C S DEBOLEZZA E S T I •Professionalità ORIENTAMENTO DEL S C MANAGEMENT O O •Struttura impianti •Struttura dei costi Alcune domande da porsi sono: •in quale attività è vincente l’azienda? •che quota di mercato ha? •com’è il livello di indebitamento? Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 41
VALORI ED ORIENTAMENTI DEL MANAGEMENT ANALISI DI P O COMPETITIVITÀ R L O I PUNTI DI FORZA E C S DEBOLEZZA E T S I ORIENTAMENTO DEL S C MANAGEMENT O O La decisione finale del segmento in cui competere è atto manageriale che, oltre a considerazioni razionali, non prescinde dai valori e dagli orientamenti del management Es: • percezione del livello di rischio • atteggiamento “not invented here” Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 42
STRUMENTAZIONE per la valutazione dei segmenti (attrattività e competitività) Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 43
STRUMENTAZIONE Un punto di snodo del processo decisionale è l’incrocio tra attrattività del segmento posizione competitiva A questo riguardo sono disponibili alcuni strumenti 1. MATRICE GE Mc- KINSEY 2. MATRICE BCG Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 44
1 - LA MATRICE GE - MCKINSEY Attrattività del segmento e Posizione competitiva = indice sintetico (media pesata) che tiene conto di più fattori. Consiglio normativo = massimizzare il vantaggio competitivo (posizionamento forte in segmenti interessanti) Posizione competitiva alta media bassa alta Attrattività del media segmento bassa Crescere ed investire Selezionare business su cui concentrarsi Mietere ed uscire Area dei cerci: dimensioni del mercato Spicchio: quota di mercato Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 45
LE AZIONI SULLA MATRICE GE - MCKINSEY Pos iz ione c om petitiva alta m edia bas s a PRO T EG GERE LA INVEST IRE PER CRESCERE PO SIZIO NE CRESCERE SELET T IVAM ENT E Inves tire per Ric erc are la Spec ializ z ars i in alta c res c ere al m as s im o leaders hip poc he aree forti tas s o s os tenibile Conc entrare gli s forz i Cres c ere fac endo Cerc are vie per per m antenere il leva s ui punti di forz a ridurre le debolez z e predom inio Us c ire s e non s i Rinforz are la aree intravede pos s ibilità deboli di c res c ita SELEZIO NARE E ESPANDERSI CRESCERE PENSARE AI LIM IT AT AM ENT E O SELET T IVAM ENT E PROFIT T I M IET ERE A ttrattività Inves tire Proteggere i del m edia pes antem ente nelle s egmento program m i es is tenti aree più attrattive Es panders i s enz a Conc entrare gli troppi ris c hi, oppure Cos truire abilità per inves tim enti nelle m inim iz z are gli c ontras tare la aree dove la inves tim enti e c onc orrenz a profittabilità è buona raz ionaliz z are le ed i ris c hi s ono poc hi operaz ioni Aum entare la profittabilità aum entando la produttività PRO T EG G ERE E PENSARE AI USCIRE CO NCENT RARSI PROFIT T I Ges tire per i Proteggere la Vendere alle m igliori bas s a guadagni nel breve pos iz ione nelle aree c ondiz ioni periodo più profittevoli Nel frattem po tagliare Conc entrars i s ulle Rinnovare i prodotti i c os ti fis s i ed evitare aree attrattive gli inves tim enti Difendere la Minim iz z are gli leaders hip inves tim enti Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 46
ESEMPIO DI CALCOLO PER LA MATRICE GE • I pesi vengono attribuiti da esperti (management aziendale, consulenti, check-list), mentre i valori sono dati oggettivi. • La media pesata ottenuta determina il posizionamento della SBU sulla matrice. peso valore valore pesato Dimensione del mercato 0,2 4 0,8 Attra ttività Tasso di crescita 0,2 5 1 se ttore Margini di profitti storici 0,15 4 0,6 Intensità della competizione 0,15 2 0,3 Requisiti tecnologici 0,15 3 0,45 Vulnerabilità all'inflazione 0,05 3 0,15 Requsiti di energia 0,05 2 0,1 Impatto ambientale 0,05 1 0,05 deve essere Aspetti sociali accettabile 1 3,45 Quota di mercato 0,1 4 0,4 Posizione Crescita della quota 0,15 4 0,6 compe tiva Qualità dei prodotti 0,1 4 0,4 Reputazione della marca 0,1 5 0,5 Rete distributiva 0,05 4 0,2 Efficacia promozionale 0,05 5 0,25 Capacità produttiva 0,05 3 0,15 Efficienza produttiva 0,05 2 0,1 Costi unitari 0,15 3 0,45 Forniture di materie prime 0,05 5 0,25 Risultati R&S 0,1 4 0,4 Capacità manageriali 0,05 4 0,2 1 3,9 Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 47
CARATTERISTICHE MATRICE GE - MCKINSEY VANTAGGI Considera più fattori Può essere adattata alle peculiarità di molti settori SVANTAGGI Applicazione laboriosa Grado di soggettività Rischi di non consistenza (non confrontabilità fra settori, situazioni o periodi temporali diversi). Nella media pesata si possono perdere effetti “forti”. Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 48
2 - LA MATRICE BCG Attrattività del segmento = crescita del segmento Posizione competitiva = quota di mercato relativa Proxy della Attrattività QUESTION MARKS: utili STARS: utili elevati, ma risicati e forti necessità di forti alta investimenti. Cash flow reinvestimenti. Cash flow negativo. Abbandonare o crescita da negativo a positivo portare a Star del mercato CASH COW: utili elevati, scarsi investimenti, cash DOGS: utili scarsi, pochi flow positivi. Generano bassa investimenti, cash flow dividendi e risorse da negativi. Abbandonare impiegare in altri business. Proxy della alta bassa Competitività quota di mercato relativa Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 49
COSTRUIRE UNA MATRICE BCG Crescita del segmento: incremento percentuale annuo Quota di mercato relativa: quota di mercato della azienda considerata rispetto al maggior competitore – il secondo concorrente, se l’azienda è leader di mercato; – il leader di mercato nell’altro caso. tasso di alto STARS QUESTION MARKS crescita del mercato 10% basso CASH COW DOGS alta 1 bassa Quota di mercato relativa dell'azienda Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 50
L’EQUILIBRIO DEL PORTAFOGLIO SECONDO LA MATRICE BCG Questa matrice viene anche usata per ricordare il concetto di equilibrio finanziario del portafoglio: – Avere cash cow che producano risorse per finanziare lo sviluppo delle star o per far diventare star dei question mark. – Le star di oggi saranno le cash cow di domani per sostenere i futuri sviluppi. – L’azienda senza star non ha futuro. evoluzione delle SBU tasso di alto crescita del mercato 10% flussi finanziari basso alta 1 bassa Quota di mercato relativa dell'azienda Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 51
CARATTERISTICHE DELLA MATRICE BCG VANTAGGI Semplice e di immediata applicazione SVANTAGGI Ottica di equilibrio finanziario => limitativa, considera solo due fattori La quota di mercato non è necessariamente indice di profittabilità (es. Fiat o Leyland anni ‘80 in UK) Il tasso di crescita non sempre è sinonimo di mercato con ampi margini e quindi alti cash flow (es. mercato dei PC) Il potenziale di cash flow è un determinante limitato (non necessariamente legato alla redditività). Non tiene conto di – Necessità di coprire l’intera gamma in un settore – Necessità di coprire l’intero mercato geografico (mercato globale) Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 52
Esempio: Matrice BCG per Roche Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 53
Esempio: Adidas, Salomon e Reebok Adidas AG, multinazionale dell’abbigliamento e dell’attrezzatura sportiva aveva concentrato le proprie attività per gli sport invernali nella divisione Salomon All’inizio degli anni 2000 – Il mercato dell’attrezzatura per gli sport invernali era in contrazione, soprattutto nello sci alpino – Il mercato americano dell’abbigliamento sportivo presentava ancora margini di crescita – Decisioni di Adidas: Uscire dagli sport invernali, cedendo Salomon ad un fondo privato Aumentare la presenza in USA acquisendo Reebok Anni 2010 – Sviluppo del Golf (Giappone e Cina) Adidas Golf Acquista TaylorMade Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 54
Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Anno Accademico 2015 - 2016 Corso di Marketing Industriale e dei Servizi prof. Marco Daz 2.F IL POSIZIONAMENTO (positioning)
Riprendiamo il Processo di Marketing Comprensione dell’ambiente esterno Comprensione della propria posizione di mercato -Ampiezza, struttura, tendenze del mercato -Confronto tra le prestazioni di mercato nostre e dei concorrenti -Segmentazione -Diagnosi delle cause della diversità di prestazioni -Concorrenza -Esigenze e attese dei clienti -Influenza dei fattori esterni Opportunità e minacce Nostre forze e debolezze vs. i concorrenti STRATEGICO Obiettivi strategici Segmentazione e Targeting Scelta del /dei segmenti di mercato Posizionamento Definizione degli aspetti distintivi sui quali vogliamo essere percepiti come diversi e preferibili Value proposition Definizione del benefit/valore che intendiamo trasmettere al cliente OPERATIVO Marketing Mix Progettazione del programma delle leve/azioni di marketing Realizzazione e controllo Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 56
POSIZIONARSI E…. All’interno di un segmento, le value proposition dei concorrenti differiscono per alcuni tratti significativi agli occhi del cliente. Decisi i segmenti su cui competere, l’impresa deve decidere il suo "posizionamento competitivo", come intende collocarsi rispetto ai suoi concorrenti nella percezione del Cliente 1. Individuare quali attributi il cliente considera significativi per l’acquisto 2. Rapportare ad essi il prodotto/servizio offerto 3. Eseguire la stessa operazione con i prodotti/servizi della concorrenza. 4. Aiutarsi tracciando la mappa delle percezioni Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 57
Posizionamento crea differenziazione Scopo del processo di Vantaggi della differenziazione: posizionamento è di creare differenziazione fra la nostra azienda ed i concorrenti in – maggiore soddisfazione Cliente particolare per quanto riguarda la nostra value proposition (offerta di – Maggiore fedeltà prodotti e/o servizi). – minore sostituibilità Differenziazione: “La differenziazione è la definizione – minore sensibilità al prezzo di un insieme di differenze significative in grado di rendere distinguibile per l’acquirente – elasticità domanda minore l’offerta dell’impresa rispetto a quella dei concorrenti.” (Kotler, 2000). Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 58
A volte il posizionamento si avvicina alla mission Apple iPod 1000 songs BMW Exceptional performance Burger King Have it your way Coke Authentic, real, original Colgate Total Toothpaste Total dental protection Disney Wholesome family entertainment GE Improves the quality of life Mobil Service Stations Fast, friendly service Visa Accepted everywhere Volvo Safety Viagra Quality of life Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 59
Rappresentazione del posizionamento: mappa delle percezioni e poligono della qualità Per effettuare un’analisi di posizionamento è possibile utilizzare uno strumento grafico, detto mappa delle percezioni. In particolare si considerano gli attributi del prodotto rilevanti ai fini della decisione d’acquisto esplicitati a coppie, oppure si ricorre alla curva del valore (anche detta “poligono della qualità”), in cui si mettono assieme più determinanti del valore Mappa delle percezioni Curva del valore Alto Posizionamento relativo Percezione 1 … Basso Variabile 1 Variabile 2 Variabile 3 Percezione 2 Aspetti chiave del prodotto/servizio Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 60
La scelta degli attributi E’ la fase più critica del processo di posizionamento Gli attributi sono specifici per ogni prodotto e settore In particolare possono essere caratteristiche tecniche, funzionali, economiche, di immagine, ecc. Ad esempio: Autovetture - prezzo - prestigio / immagine Dentifrici - freschezza - innovazione - bianchezza dei denti - prestazioni - igiene - economicità - gusto - comodità - formato - sicurezza - adatto ai bambini - affidabilità …… - … La scelta della coppia di attributi per la mappa delle percezioni deve essere tale che rappresentino una coppia opzioni “polari”, ovvero non necessariamente una “buona” ed una “cattiva”. Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 61
Esempio mappa delle percezioni Graficamente, il posizionamento è rappresentabile con una o più mappe delle percezioni dove gli attributi del prodotto rilevanti ai fini della decisione d’acquisto sono esplicitati a coppie Qualità elevata Servizio assistenza Con Servizio limitato assistenza Bassa qualità Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 62
Esempio mondo BtC: La moda Variabili di posizionamento: – Dimensione masse critiche (-> costi, budget pubblicitari, ecc.), efficienza, distribuzione diretta, capacità finanziaria, competitività – Emozione prodotti innovativi, glamour del marchio, rapporti personalizzati, servizio, distribuzione selettiva ... Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 63
Posizionamento nel settore moda Il percorso di crescita dei marchi Emozione Diesel Prada Gucci Armani D&Gabbana Versace Hermes Vuitton Cavalli Valentino Mc Queen Missoni Tod’s Ferragamo H. Boss C. National Trussardi Ferrè Burani Zegna Polo R. L. A. Ferretti C. Klein . Barrett Max Mara Miss Sixty Vestebene (vari marchi) Zara Benetton Fonte: Pambianco Strategie d’Impresa, 2001 Dimensione Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 64
Posizionamento Jeans Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 65
Posizionamento: esempio yogurt Italia Target: Adulti TAO PIU’ & PIU’ KYR BIO WEIGHT WATCHER VITASNELLA PARMALAT YOMO PRIMA NATURA KYR DA BERE Motivazioni Motivazione salutismo edonismo YOGOLAT DAN’UP YOMI’ DANONE TORRE IN PIETRA MEREN’DAN ALLELUYA CIOCCOLATO Target: Giovanissimi Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz FONTE: Marketing per largo consumo 66
Posizionamento: esempio birre USA Vector attributes and beers perception Popular Heavy with Men Old Milwaukee Full Bodied • Budweiser • Beck’s • Meister Brau Special • Heineken • Miller • Occasions Blue Collar Good Value • Dining Out Premium • Stroh’s Coors • Michelob • Coors Popular Pale Color Miller Lite • Light with On a • Women Old Budget Milwaukee Light Light Less Filling Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 67
Strategie di riposizionamento Il posizionamento non è statico: deve mutare a causa del cambiamento dell’ambiente (macro-ambiente, domanda, concorrenza). In particolare occorre notare che: – Il riposizionamento è veramente necessario solo per un cambiamento profondo e radicale del consumatore o di una mossa concorrenziale veramente strategica. – Poiché l’immagine di un prodotto nella mente del cliente è sempre profondamente radicata, riposizionando il prodotto è opportuno mantenere alcuni elementi di continuità con il passato, che facilitino il processo di identificazione del prodotto da parte del cliente. Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 68
Esempi di riposizionamento di prodotto Riposizionamento e Settore Prodotto (Brand) Principali leve utilizzate Utilitaria “di lusso” -> Auto “femminile”: colori, Automobili Lancia “Y” interni, no prestazioni, comunicazione Acqua “generalista” -> Acqua “femminile” Acqua minerale Panna, Rocchetta Comunicazione Prodotto per bambini -> prodotto per lavaggi Shampoo Baby Johnson frequenti per tutti. Comunicazione Prodotto tecnico ad elevati contenuti tecnologici -> Abbigliamento prodotto “fashion” / “fashion originals” Adidas sportivo Nuovi prodotti, suddivisione del marchio, comunicazione Bevanda per “giovani spensierati” -> per “giovani Soft Drink Coca Cola urbani”: packaging, comunicazione, eventi 2008 -> per adulti?: ritorno alle origini? Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 69
Repositioning / rebranding ADIDAS sport originals style Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 70
Tentativo di riposizionamento FIAT CROMA 2005 – «cross over» (?) 2007 – La station wagon secondo FIAT FIAT Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 71
Posizionamenti incerti Segmento C premium Segmento D premium Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 72
PROBLEMI DI COMUNICAZIONE Fissato il posizionamento, occorre decidere come comunicare al mercato il posizionamento stesso. Comunicazione razionale Comunicazione emotiva Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 73
RIASSUMENDO: MARKETING MIX (value proposition) VS MERCATO OBIETTIVO Passi logici: – Identificazione segmenti sulla base di adeguati descrittori (basi di segmentazione) – Scelta del (dei) segmento (i) più convenienti (targeting) – Individuazione e scelta dei criteri di posizionamento – Messa a punto della strategia più adatta ad affrontare il segmento (Target market strategy) con il conseguente marketing mix (v.p.) Marketing Industriale e dei Servizi - A.A. 15 - 16 - Marco Daz 74
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