Big Data: istruzioni per l'uso - FacilityLive
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big data Big Data: istruzioni per l’uso di Luca Papperini Il tema dei Big Data è la grande sfida del futuro visto prima. In azienda nascono allo stesso tem- per il marketing e l’lnformation Technology. po mestieri nuovi, come quello del digital mar- Alla luce di questo trend, che solo oggi sta rag- keter e del digital scientist, segno di un cambio giungendo la sua piena maturità, come evolvo- organizzativo suggerito da un nuovo modo di ap- no le strategie delle organizzazioni a caccia di procciare le informazioni dell’era 2.0. nuove informazioni sul web? Come l’esercito dei Le informazioni sono così tante che i database dati è già stato valorizzato dalle aziende per di- si misurano in terabyte se non in petabyte o ventare funzionale al business? exabyte. Il volume dei contenuti digitali – in me- Le aziende stanno affrontando questa partita dia al 10% dati strutturati, al 90% dati non strut- attrezzandosi con tecnologie di analisi del dato turati – sta crescendo in modo esponenziale e geolocalizzato e con un livello di dettaglio mai andrà a traguardare gli 8 miliardi di terabyte nel 2015, secondo una stima IDC. Sono 2,2 i milioni di terabyte creati ogni giorno. Il prefisso tera deriva dai termini greci τἑρας (mostro) e tetra, come a ricordare la quarta po- tenza di mille: 10004 = 1012 byte = 1 ‘miliardo’ di byte. È subito chiaro che in tema Big Data i numeri diventano pura astrazione. Eppure su questi numeri le aziende stanno costruendo nuove strategie per la gestione del loro business e la fidelizzazione dei clienti. In tempi di crisi il vantaggio competitivo genera- to dal corretto utilizzo degli strumenti informa- tici diventa quanto mai importante. Ma quante sono le aziende che hanno già messo a punto strategie per l’intelligence dei dati? E soprattut- to, che utilizzo ne stanno facendo? Lo chiediamo direttamente a coloro che si oc- cupano di trovare le soluzioni migliori per fare in modo che ogni dipartimento aziendale possa trarre il massimo vantaggio dal potere delle in- formazioni. n SAS, analytics driven per passione “Il concetto di Big Data non si limita alla sem- plice presenza di tanti dati – spiega Walter Bal- lardin, Presales & Consulting Director Finance Business Unit di SAS. La differenza sta sì nella mole di dati, ma anche e soprattutto nella tipolo- gia: si tratta di dati ‘classici’ ma di tipo enterpri- se, provenienti quindi da diverse aree aziendali, SISTEMI&IMPRESA 58 aprile 2014
L’OPINIONE di dati destrutturati provenienti da fonti interne mento di per sé non è sufficiente. I dati, che siano come i commenti dei customer care e dalle fon- big o small, devono essere letti ed interpretati nel ti esterne come i social media, passando infine modo più funzionale al modello di business. La all’analisi delle relazioni tra i clienti e del dato competenza resta sempre e comunque un valore in un’ottica sempre più orientata alle logiche di che nessuna tecnologia è in grado di sostituire. network sociali”. L’Esigenza principale rimane sempre e comun- que quella di rilevare le preferenze degli utenti n Solair, l’Internet delle Cose sulla base dei comportamenti, osservare e tene- cambierà il manufatturiero re traccia dei cambiamenti di attese e bisogni in L’utilizzo di dati generati da sensori montati su- determinati momenti del customer journey. Il tut- gli oggetti è la nuova frontiera dell’Internet delle to è finalizzato ad allargare la torta del business Cose. Sensori che rilevano informazioni di ogni studiando in modo più approfondito e puntuale il tipo consentono già oggi di creare ecosistemi comportamento del cliente. intelligenti capaci di fornire dati utili all’ottimiz- “I Big Data aprono anche nuovi scenari per l’in- zazione del business, senza il minimo sforzo dividuazione di nuove fonti di ricavo – aggiunge umano. Ballardin –: elementi quali l’esplosione del mo- Più la fabbrica si evolve tecnologicamente, più le bile, la geolocalizzazione e gli analytics permet- soluzioni di automazione informatica cambiano tono anche la definizione di nuove strategie e l’approccio culturale alla gestione dei processi modelli di business creando quel substrato in- di produzione e di ciclo di vita del prodotto. formativo di valore necessario per generare fat- L’Internet delle Cose aprirà le frontiere a un nuo- turato incrementale”. vo mondo fatto di sensori che inviano informa- Certamente, gli strumenti di advanced analytics zioni sugli oggetti lungo tutto il loro ciclo di vita. sono il volano e l’acceleratore per generare van- Un ciclo di vita durante il quale l’oggetto ci invia taggio competitivo, tuttavia lo strumento deve informazioni sul suo stato di manutenzione, ad essere accompagnato dalla competenza; lo stru- esempio, o su eventuali anomalie che registra in Quando la leadership passa dalla gestione dei dati: Dassault Systèmes guida Rigthmove Rightmove è il più grande business immobiliare online del Regno Unito e si rivolge a tutti coloro che vo- gliono cambiare o prendere casa nel Regno Unito e cercano informazioni sulle proprietà in vendita o in affitto. Secondo la società di ricerche di mercato Comscore, Rightmove è oggi il più grande sito di ricerche online del Regno Unito. Il sito web è il cuore dell’azienda. Lanciato sette anni fa, Rightmove oggi propone il 90% degli immobili in vendita nel Paese, elabora 400 richieste al secondo e riceve oltre 29 milioni di visite al mese con più di 523 milioni di pagine visualizzate, mentre il suo database contiene informazioni dettagliate su oltre due milioni di proprietà, accessibili gratuitamente 24 ore su 24. Il database è più ricco e completo di qualsiasi altro elenco o catalogo disponibile sui mezzi di comunicazione tradizionali. Questione di business “Praticamente la metà delle pagine Internet del Regno Unito dedicate al mondo immobiliare sono servite da Rightmove” spiega Peter Brooks-Johnson, Product Director della società. “Per sostenere i nostri introiti pub- blicitari, è fondamentale mantenere volumi di traffico elevati, che richiedono un inventario molto ampio e co- stantemente aggiornato. L’incremento che abbiamo registrato nel numero di visitatori e di proprietà dimostra come il pubblico inglese abbia abbracciato con convinzione l’idea di utilizzare la rete come strumento efficace e veloce per la ricerca di un’abitazione”. L’azienda cercava una soluzione semplice, precisa, efficace e veloce che non comportasse il rifacimento del sito né della grafica. “L’efficacia nel reperimento di informazioni è la chiave della nostra attività, pertanto è fondamentale trovare la funzione di ricerca giusta al primo tentativo” dice Brooks-Johnson. “Volevamo abbattere le barriere tecnologiche che hanno sempre limitato l’uso delle ricer- che online perché le procedure erano troppo complesse per l’utente medio di Internet”. Scegliere pensando all’esperienza per il cliente Il gruppo Rightmove incaricato della selezione ha definito criteri molto rigidi per individuare una soluzione in grado di gestire il sito e la sua crescita futura, operare con un grado di affidabilità del 99,9%, fornire un’ampia gamma di funzionalità di ricerca avanzate e massima facilità di implementazione. Lo staff si è orientato verso Exalead CloudView di Dassault Systèmes, dopo averlo sottoposto a test molto severi per verificarne l’affida- bilità e la capacità di sostenere la futura espansione adottandolo, senza modificare il sito esistente. “Siamo rimasti colpiti dalla ricche di funzionalità molto facili da implementare”, afferma Peter Brooks-Johnson. “Con Exalead CloudView abbiamo una combinazione perfetta fra riduzione dei costi di gestione e miglioramento dell’esperienza per i clienti, che trovano facilmente e velocemente l’immobile ideale”. SISTEMI&IMPRESA 59 aprile 2014
big data funzionamento. Per que- zi, raggiungerà quota 300 miliardi di dollari nel sto ormai da qualche 2020. Fra i mercati verticali che maggiormente tempo si è imposto con contribuiranno allo sviluppo dell’IoT si stanno successo un nuovo mo- prospettando scenari innovativi in ambito mani- dello di vendita che vede fatturiero, sanitario e assicurativo. nella relazione prodotto- È in un simile contesto che Solair, giovane software servizio il futuro delle at- house italiana specializzata nello sviluppo di appli- tività di manufacturing. cazioni cloud, si fa avanti con la propria innovati- “Non serve più vendere va piattaforma software – Solair Platform –, indi- solo un prodotto – spiega rizzata sia a chi desidera sviluppare applicazioni Tom Davis, CEO di Solair business su cloud, sia a chi vuole posizionarsi nel – è necessario supporta- Tom Davis mondo dell’Internet of Things. CEO re il suo valore, lungo tut- Solair “Offrire un servizio oltre al prodotto si impone to il suo ciclo di vita, con oggi come elemento differenziante per le aziende servizi dai quali si possono ottenere informazioni del comparto manifatturiero – commenta Davis preziose sull’utilizzo dell’oggetto. Per questo mo- –, è l’occasione per fare quel salto di qualità volto tivo crediamo fermamente negli sviluppi della tec- ad aumentare il livello di competitività delle no- nologia dell’Internet of Things”. stre imprese. Solair Platform è una piattaforma Con un tale sistema di monitoraggio dei dati è già su cloud interamente sviluppata in Italia che ‘ap- possibile programmare la manutenzione dei mac- porta valore aggiunto’ all’Internet delle Cose, in chinari industriali, ad esempio, o determinare con quanto permette non solo di connettere e racco- accuratezza la durata di un elettrodomestico. gliere una grande mole di dati (sia strutturati sia destrutturati), ma anche di analizzarli e gestirli per renderli intelligenti”. Entro il 2020 ci saranno più di 31 miliardi di n Tutti i dati in un Qlik Con l’analisi real time le decisioni sono prese non dispositivi e 4 miliardi di più sulla base di un andamento storico registra- to ma in risposta all’andamento della situazione persone connesse a internet presente. Anche quello di Business Intelligence di- (Gartner 2013) venta così un concetto superato. La BI tradiziona- le rappresenta un processo di analisi importante per le organizzazioni, ma non abbastanza reattivo di fronte alle turbolenze dei mercati. È per questo Il 2014 è l’anno in cui l’Internet of Things arri- che dopo la Business Intelligent si parla oggi di verà a piena maturità. Secondo Gartner, il giro Business Discovery, di esplorazione di cluster in- d’affari dell’Internet delle Cose, in particolare formativi con lo scopo di trovare un risultato non quello generato da fornitori di prodotti e servi- già precostituito, ma tutto da scoprire. Intelligent Business Operation di Software AG: oltre i Big Data Se la tradizionale BI è stata ideata per un’analisi ‘a freddo’ del dato storico, sempre di più oggi si chiede agli analisti un monitoraggio in tempo reale delle informazioni. Intercettare il dato in tempo reale significa disporre di una infrastruttura pronta a scomporlo e analizzarlo per arriva- re prima degli altri a tradurlo in business. È questo che Software AG chiama Intelligent Business Operations. Una piattaforma abilitante che ha già contagiato diversi operatori appartenenti al circui- to bancario e assicurativo, che trovano nella gestione e analisi del dato frammentato in modalità multicanale la loro nuova frontiera di business. “Intelligent Business Operations (IBO) è un po’ la chiave per ottenere valore dai Big Data utilizzati in modo funzionale a un obiettivo di vendita o in generale chiave per il business – spiega Francesco Maselli, Direttore Tecnico di Software AG Italia –. IBO è una piatta- forma tecnologica che permette di ottenere visibilità continuativa e completa del ciclo del business, un controllo sulle perfomance dei processi e un’identificazione delle opportuni- Francesco Maselli Direttore Tecnico tà e dei rischi, unitamente alla capacità di azione immediata sui trend e sul mercato”. Software AG Italia Il successo del business è determinato dalla capacità di adattarsi dinamicamente a quel- lo che succede intorno, generando soddisfazione da parte della clientela. Nei settori verticali la finestra temporale decisionale è sempre più breve, per qualunque tipo di attività e merca- SISTEMI&IMPRESA 60 aprile 2014
L’OPINIONE “Con la tecnologia di Business Discovery messa “Coloro che oggi possiedono questi strumenti di a punto da Qlik – dice Francesco Del Vecchio, analisi li utilizzano con l’obiettivo di conoscere Director Presales Italy di avvenimenti esterni all’azienda. Impiegati in ri- Qlik – tutti gli utenti in cerche di mercato per studiare le abitudini di azienda sono in grado di consumo, i Big Data si rivelano sempre più es- trarre beneficio dall’ana- senziali a intercettare trend di mercato e a fare lisi, ricercare e scoprire previsioni di vendita. Dalla loro analisi le orga- le risposte di cui hanno nizzazioni possono trarre notevoli benefici”. bisogno”. Il primo passo prevede il monitoraggio dei social La Business Discovery è media (Twitter, Facebook, Linkedin, ecc.) e della un approccio più efficien- rete che comprende il recupero, l’organizzazio- te rispetto alle soluzioni ne e la standardizzazione dei dati provenienti da di Business Intelligence piattaforme diverse attraverso strumenti avanzati Francesco Del Vecchio (BI) tradizionali, spiega di Business Analytics. Da qui è possibile applica- Director Presales Italy Del Vecchio; una delle sue Qlik caratteristiche è quella di essere self service, il che consente ai decisori di monitorare in modo diretto i cambiamenti, inci- Da un’indagine dendo in tempo reale sul business. Le soluzioni di Business Discovery sono user frien- Mc Kinsey del 2009 dly: rapide e semplici, social e mobile, facilitano la collaborazione all’interno dell’organizzazione. emerge che il 60% “Con la Business Discovery gli utenti possono adattare le soluzioni alle proprie esigenze, otti- degli executive mizzando il tempo a disposizione, con la certezza di ottenere informazioni di alto valore”. prende decisioni sbagliate n BeanTech: social network nel re, per esempio, la Sentiment Analysis, che per- mirino del retail mette, grazie all’analisi semantica, di tracciare La BI si evolve. In tempo di Big Data la Business la positività e la negatività delle opinioni nel web Intelligence si è trasformata in uno strumento e il relativo grado di intensità emotiva. “Oggi le flessibile ed estremamente dinamico, uno stru- aziende hanno bisogno di avere algoritmi sempre mento che ben si adatta all’analisi di una mole più evoluti per contestualizzare e capire davvero – di dati mai vista prima, proveniente da fonti mol- precisa Benedetti –. Non basta sapere se la gente to eterogenee. La BI analizza, sintetizza e mette preferisce il colore bianco o il nero ma, in un mer- a fattor comune i dati per trarne conoscenza. È cato sempre più competitivo, sono le sfumature questa la vision di Fabiano Benedetti, Responsa- di grigio che fanno la differenza”. bile commerciale di BeanTech. La soluzione messa a punto da beanTech è in gra- to di riferimento. È così che Software AG punta tutto sulla dimensione della velocità per ottenere il vero valore mettendo a fattore comune vantaggio competitivo, tecnologie evolute, utenti sempre più smart e collegati al mondo circostante. Le tradizionali attività di analisi impiegano strumenti che tipicamente restituiscono i risultati con un certo ritar- do rispetto alla necessità che oggi ha il business di attivare con il cliente una relazione personalizzata. “Gli strumenti di Intelligence Business Operations consentono invece una visione completa a 360 gradi dei pro- cessi operativi attraverso una combinazione di dati in diretta” spiega Maselli. Le soluzioni di Software AG che abilitano l’IBO, già in uso in aziende di settori diversi, portano vantaggi di business particolarmente significativi come: • protezione dei flussi delle entrate e della reputazione, identificando e gestendo la risoluzione dei rischi, con una distribuzione del servizio prima che impatti sulla soddisfazione del cliente; • visibilità in tempo reale delle opportunità di business: competitività basata sull’adozione di promozioni commerciali e marketing altamente personalizzabili, rivolta alle aziende mobile giuste, nel luogo giusto e al momento giusto; • controllo dei costi tramite un’efficienza operativa ottimale, che adegua costantemente il corso e la rapidità dei processi di business; • costante gestione del Risk Management in tempo reale, tramite identificazione delle potenziali violazioni normative prima che si verifichino. SISTEMI&IMPRESA 61 aprile 2014
big data do di incrociare i risultati emersi dalla mappatura decisione condivisa” spiega Raffaele Gargiulo, della rete e da quella dell’azienda, con l’obiettivo Europe General Manager di Decisyon. di permettere l’innovazione, migliorare la produ- Quella imboccata da Decisyon sembra proprio la zione e incentivare la crescita aziendale. Nel retail strada giusta. Il valore delle tecnologie di collabo- si sta vivendo un vero boom applicativo. ration infatti genererà secondo Gartner un valore “Nel settore retail – commenta Benedetti –, è pos- vicino al trilione di dollari nei prossimi anni. sibile valutare il comportamento d’acquisto del cliente attraverso i social e la rete ed incrociare tali informazioni con quelle raccolte ad ogni sin- n Valorizza le informazioni ‘social’ golo acquisto nella fidelity card. Inoltre è possibile con FacilityLive mettere in correlazione i dati di vendita con le pre- Collaborare nell’era Big Data significa condividere ferenze sul web per capire se si sta davvero dando informazioni in modalità social da diverse fonti, ai propri clienti ciò che essi chiedono”. come le community on line. Le informazioni più importanti per le azien- de devono prima di tutto n Decisyon, quando la BI si tinge essere intercettate dai di social motori di ricerca per es- Siamo nel periodo della Digital Transformation. Ciò sere valorizzate nel mare significa che è necessario impostare un nuovo pa- magnum della rete. Se radigma relazionale con i clienti e con gli utenti queste informazioni fan- dei sistemi informativi. Questo fenomeno, figlio no parte di un bacino di dell’IT consumerization, non solo ha consentito il dati testuali destrutturati proliferare di dispositivi mobili di ultima genera- – provenienti tipicamente zione, ma ha anche contaminato gli applicativi con da social network – il la- le logiche di funzionamento dei social network. voro degli analisti si com- Gianpiero Lotito In risposta a questi trend di origine consumer plica. “Questa è una delle Founder & CEO FacilityLive Decisyon ha inventato una soluzione di Business possibilità che FacilityLive Intelligence e Analytics insaporita con una nota offre – dichiara Gianpiero di social. Per questo suo approccio all’analisi dei Lotito, Founder & CEO di FacilityLive: affiancare dati Decisyon è stato l’unico vendor attivo rico- l’analisi statistica con uno strumento di ‘ricerca nosciuto ufficialmente da Gartner nella sezione semantica’ in grado di aggregare le informazioni ‘Collaborative Decision Making, Collaborative e fare indagini sui dati che per via statistica non Business Intelligence e Collaborative Performance sarebbe possibile eseguire”. Management’. La tecnologia di ricerca semantica offre un sup- Secondo quanto espresso da Gartner, ‘il Colla- porto alle ricerche in modo veloce, mettendo ordi- borative Decision Making e la Collaborative Bu- ne al caos informativo che regna sul Web. siness Intelligence’ offrono un grande potenzia- “Chi è in cerca di un nuovo valore da dare alle in- le per chiudere finalmente il divario tra Business formazioni complesse ha bisogno prima di tutto Intelligence e il processo decisionale, in quanto di strutturarle in modo che siano facilmente ricer- facilitano la collaborazione intelligente, la condi- cabili – spiega Lotito –. Lo può fare utlizzando il visione e la tracciatura del processo decisionale nostro strumento di ricerca semantica che, nello interattivo per arrivare a decisioni più trasparen- stesso tempo, offre anche un front end che sem- ti e di qualità. plifica l’accesso alle informazioni”. “Questa nuova perfetta unione tra collaborazione, analisi, pianificazione ed esecuzione è una combi- n Red Hat, gestione dati in nazione potente che sta versione ‘open’ trasformando i processi Quello che vogliono oggi i consumatori è tra- di business, sta crean- sformare i dati in informazioni che offrono un do vantaggi dal punto di orientamento concreto al business. Questo fe- vista competitivo e sta nomeno si avverte particolarmente nel settore aumento la velocità di Telco e Retail. innovazione. La piattafor- “Per questo le organizzazioni si stanno sempre ma di Decisyon è in gra- più attrezzando per creare nuove infrastrutture do di aggregare attorno in grado di gestire i terabyte e i petabyte di infor- a un progetto le persone mazioni in azioni di business – commenta con Raffaele Gargiulo Europe General Manager che vi devono collaborare noi Ranga Rangachari, VP Storage & Big Data di Decisyon formando un processo di Red Hat –. Quello che notiamo è un cambio di SISTEMI&IMPRESA 62 aprile 2014
L’OPINIONE direzione del mercato verso storage più veloci, governati da tecnologie e logiche ‘open source’. L’end user è infatti alla continua ricerca di sem- plificare i processi di accesso ai dati grazie all’adozione di infrastrutture aperte”. n Sono grandi ma non così forti: proteggeteli. Il monito di CommVault I dati sul comportamento d’acquisto dei clienti sono sempre di più e dovrebbero essere protetti con più attenzione ed efficacia. A dirlo sono gli esperti del back up di CommVault. “Il proliferare dei dati complica il processo di individuazione e classificazione delle informazioni – avverte Cristian Meloni, District Manager, CommVault Italia –. Per poter proteggere con la giusta at- tenzione i dati critici di un’azienda bisogna at- n Per concludere tuare una reale strategia Oltre all’ottimizzazione dei processi di storage le di gestione, che non solo aziende puntano tutto sugli analytics quale leva movimenti gli stessi tra principale per la valorizzazione delle informazioni. livelli di storage differen- L’aumento di investimenti sui Big Data ha come ti e applicando retention contropartita lo sviluppo di tecnologie di analisi differenti, ma che li ana- che già la maggior parte delle organizzazioni strut- lizzi in prima istanza, turate sta già utilizzando con una certa dimesti- classificandoli e potendo chezza. Dalle testimonianze citate è emerso che così far seguire ad ogni non esiste una funzione aziendale che per sua na- oggetto un corretto ciclo tura riuscirà a trarre maggior beneficio dall’analisi di vita. Questa pratica, dei dati. Più che di vecchie funzioni saranno nuove Cristian Meloni largamente utilizzata in figure professionali a trarre vantaggio dalla scienza District Manager passato, dovrebbe infat- delle informazioni. Grazie a un’analisi spasmodica CommVault Italia ti essere rispolverata, dei dati in rete le aziende si giocano tutto sull’ulti- soprattutto in seguito a mo miglio chiamato Customer Experience: per tra- questa esplosione della mole di dati aziendali: guardare questo ultimo miglio è necessario prima non è davvero più perseguibile la strada di con- aggregare le informazioni sul cliente affidandosi servare tutto per sempre. Indicizzare e classifica- ai giusti strumenti. Ma la lezione che le aziende re le informazioni critiche permette alle aziende insegnano è che non è importante quanti dati ana- di mettere le stesse al servizio del business, of- lizzare – e grazie a quali strumenti farlo – è più frendo potenti strumenti di ricerca e di analisi”. importante quali dati analizzare… Teradata: la tecnologia di analisi aperta all’Internet of Things Secondo la recente ricerca edita dall’Osservatorio Big Data del Politecnico di Milano emerge che nel pano- rama italiano l’attenzione verso i Big Data e la loro analisi è sempre più alta: il 40% dei CIO indica nel 2014 come priorità di intervento i temi Big Data Analytics e Business Intelligence e che il 62% delle organizzazio- ni li ritiene un trend rilevante che le imprese devono comprendere se vogliono far evolvere il loro modello di impresa e un 5% ritiene possa essere una nuova rivoluzione che cambierà il modo di fare l’IT. Le aziende devono sfruttare l’opportunità posta dai Big Data attraverso la creazione di una solida base analitica fondata su un’architettura dei dati completa che sfrutti le tecnologie esistenti unitamente a quelle nuove ed emergenti. La soluzione di Data Discovery che Teradata propone, denominata Teradata Aster, si fonda su una tecnolo- gia rivoluzionaria denominata SNAP Framework che permette agli utenti di elaborare i dati attraverso mo- tori analitici specializzati e identifcare patterns che possono essere poi resi operativi nei sistemi di Logical Data Warehouse aziendali. Ad esempio, nell’ambito dell’Internet of Things, la piattaforma Teradata Aster consente di leggere milioni di dati semi-strutturati provenienti da sonde e sensori (formato JSON) e di ela- borarli attraverso funzioni predefinite. Al termine della fase di discovery i risultati sono pubblicati all’interno di una piattaforma di Business Intelligence a disposizione degli utenti per ulteriori analisi integrate. SISTEMI&IMPRESA 63 aprile 2014
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