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Magazzini Digitali, NBN, BNCF in Google Books Seminario Conservare il digitale: gestione e salvaguardia, verso nuove frontiere di servizi 27 aprile 2010 Biblioteca Nazionale Braidense Giovanni Bergamin Biblioteca Nazionale Centrale Firenze
Non più un prototipo, ma la realizzazione di una infrastruttura Si tratta ora di realizzare una infrastruttura per il servizio nazionale di deposito legale delle pubblicazioni digitali (approvata e finanziata dalla Direzione Generale Beni Librari ) Lettera d’intenti firmata il 19 gennaio 2010 tra: Nazionale di Firenze e Nazionale di Roma soggetti depositari (previsti dalla Legge 106/2004 -- Deposito legale) Biblioteca Marciana per il “dark archive” Fondazione Rinascimento Digitale (promotore e finanziatore del progetto Magazzini Digitali) Comprende l’avvio del servizio e mantenimento per 3 anni
Il prototipo realizzato a partire dal 2006 dal 2009 ospita le tesi di dottorato digitali inviate alle Biblioteche nazionali centrali
Indici generati Accesso Indici generati automaticamente utente automaticamente Nodo = Un insieme di computer (unità di mememorizzazione) autonomi dal punto di vista della acquisizione dei dati Visto unitariamente da chi deposita e da chi accede htttp://depositolegale.it
Perché depositolegale.it ? http://www.depositolegale.it http://memoria.depositolegale.it/http://td.unibo.it/ar/tesi234.ht m http://memoria.depositolegale.it/doi:10.1045/789 http://memoria.depositolegale.it/urn:nbn:it:34-6789
Le applicazioni e i supporti passano, i dati e i metadati restano (o possono restare) I dati (i file contenenti dati) sono ospitati in file-contenitore conformi a ISO 28500:2009 -- WARC I metadati (i file contenenti metadati) sono ospitati in file- contenitore conformi a MPEG21-DIDL (ISO 21000-2:2003) In questo momento tutti i file sono ospitati su hard disk gestiti da “normalissimi” computer
La sicurezza si può comprare, la responsabilità invece no Roma Firenze Le apparecchiature sono in housing presso 3 differenti data center certificati ISO 27001 -- gestiti da 3 soggetti differenti Tutti i servizi sono erogati direttamente 2x3 repliche dello dalle istituzioni stesso file (dati e responsabili metadati) Dark Archive -- Venezia
Alcuni punti di partenza In un sistema informatico il malfunzionamento è la regola non l’eccezione La ridondanza di oggetti poco costosi, ben conosciuti perché usati quotidianamente garantisce la continuità del servizio La semplicità del disegno e la totale apertura dei componenti hardware e software garantisce costi ragionevoli: di manutenzione di ’aggiornamento verso altri “oggetti d’uso quotidiano” Il controllo costante, l’individuazione rapida dell’errore e la possibilità di garantire livelli accettabili di servizio mentre si rimuovono i malfunzionamenti sono gli ingredienti fondamentali di un buon sistema informatico
La nostra definizione di riferimento per servizio di conservazione a lungo termine A servizio pubblico fornito da depositi digitali accreditati o affidabili (trusted o trustworthy digital repositories). per servizio pubblico = un servizio ritenuto essenziale e strategico da una determinata comunità e accessibile senza barriere di tipo economico, tecnologico ecc depositi digitali accreditati = standard per la certificazione Trustworthy Repositories Audit & Certification (TRAC) ./.
La nostra definizione di riferimento per servizio di conservazione a lungo termine B Il servizio assicura a lungo termine per una comunità di riferimento la : Vitalità Traducibilità (da parte di un elaboratore) Autenticità (Identità + Integrità) Fruibilità (da parte di un essere umano) Delle risorse depositate
Tre direzioni Tesi di dottorato digitali Sperimentazione art 37 DPR 252 2006 periodici elettronici italiani (editoria commerciale) modello di accordo con l’editore che definisce le modalità di deposito, di trattamento e di accesso) estensione del modello tesi (su base volontaria) agli altri archivi ad accesso aperto Sostenibilità: servizi per il perpetual access? servizi per il persistent storage?
nbn Abbiamo davvero bisogno di un “Numero di Bibliografia Nazionale” per le risorse digitali?
Come nasce l’NBN dalla metà degli anni 90 sono stati proposti sistemi di citazione della risorsa digitale basati sul nome della risorsa (URN – Uniform Resource Name). Obiettivi: applicare il principio della “rubrica telefonica”: mettere in relazione i numeri di telefono -- che come gli indirizzi internet possono cambiare -- con i nomi che invece rimangono stabili nel tempo (si parla in questo caso anche di identificatori persistenti)
RFC 3188 Grazie al lavoro delle biblioteche nazionali europee (in particolare della biblioteca nazionale finlandese) nel 2001 è stata accolta in ambito internazionale la proposta di un identificatore persistente basato sul numero di bibliografia nazionale
Qualche esempio urn:nbn:hu-6982 urn:nbn:de:101:1-2010012009
3 obiettivi Come registrare l’associazione URN-URL (come gestire la “rubrica”) Come “risolvere” un URN Come garantire la persistenza (… non è un problema tecnologico ma di impegno istituzionale): Del nome Dell’associazione Della risorsa
L’accordo CNR MiBAC Dal dire (la presentazione sulla stampa) Al fare … sperimentazione per un anno BNCF, BNCR e ICCU (SBN) come nodo centrale Biblioteca del CNR come “nodo delegato”
Quello che NBN non può essere un catalogo centralizzato un archivio centralizzato un’alternativa al DOI
Uno dei tanti servizi che dovrà essere in grado di interoperare con: altre infrastrutture di registrazione e risoluzione (es. DOI); SBN (Servizio Bibliotecario Nazionale); Repository istituzionali servizi di conservazione e di accesso nel lungo periodo motori di ricerca ...
BNCF in Google Books ... ma non solo
L’annuncio 1 milione di libri in pubblico dominio (fino al 1870) Firenze, Roma (ma non solo) Completamento della conversione del retrospettivo
L’uso dei libri digitalizzati dovranno restare in pubblico dominio le bibioteche avranno la possibilità di trasferire da Google in un proprio archivio: i “master” ad alta risoluzione l’ocr i metadati tecnici (anche strutturali) le biblioteche non hanno limitazioni nell’uso
grazie
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