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N. 281 - 11 Marzo 2021

                                  In questo numero parliamo di:
       Mobilità e i suoi lavoratori a confronto. Isfort e Cnel in
  webinar. Il portuale che sarà. Millennials e Zoomer e il loro
 rapporto con l'auto. Cura del ferro o ferro senza cura. India
                            alla vigilia di un boom ferroviario ?
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numero 281- 11 Marzo 2021

Editoriale
La mobilità e i suoi lavoratori a confronto
Nulla sarà come prima. Prima o poi tutto tor-         masche e bresciane, nella Bassa padana ope-
nerà come prima. Si sforzano gli analisti e gli       rosa si riprende a pieno l’attività, ed il virus
strateghi di pensare al futuro, a quello prossi-      ricomincia a camminare. E questo nonostan-
mo e a quello più lontano ma non c’è certezza         te sempre più persone per viaggiare hanno
alcuna. La realtà ci dice che poco o niente è         trovato rifugio nella propria auto, la grande
sicuro finché una grande parte della popola-          “mascherina” nella quale ci si sente sicuri e
zione (del mondo) non sarà vaccinata e che ci         lontani dal pericolo di contagio.
si potrà muovere più o meno come prima.               Ma per lavorare bene, anche in tempo di Co-
Chi si occupa giorno per giorno di portare in         vid servono le regole, che per il lavoro nelle
giro gente e merci, siano essi imprese o lavo-        società moderne, si chiamano “contratti”. Ci
ratori, ha davanti a sé un mare di incognite.         sono i contratti di servizio (quelli che vengo-
Nei giorni scorsi (ne riferiamo ampiamente in         no sottoscritti tra gestori dei servizi e pub-
questo numero di giornale) su invito di Isfort e      bliche amministrazioni) e contratti di lavoro
del Cnel si sono confrontati sindacati ed asso-       che regolano orario di lavoro, paga, inquadra-
ciazioni imprenditoriali su un tema per nulla         mento professionale e così via. Da anni sen-
secondario: il rapporto strettissimo che c’è tra      tiamo parlare di un contratto unico per tutta
la mobilità dei cittadini e chi quella mobilità       la mobilità. Cosa non facile da costruire se ci
la assicura: i lavoratori dei trasporti. Lavora-      vogliamo metter dentro il pilota dell’aereo di
tori che non si sono mai fermati, neppure nei         linea ed il fattorino che consegna il pacchet-
peggiori momenti di lockdown. Per la verità           to di Amazon ma qualcosa si può fare. Si era
non in tutti i settori dei trasporti si è lavora-     fatta strada l’idea di uno schema contrattuale
to a pieno ritmo; basti pensare alla profonda         valido per quasi tutti con diverse declinazio-
crisi che ha investito il trasporto aereo con un      ni settoriali: lo si faccia. Nel frattempo ci si
crollo drammatico di voli e passeggeri, ma an-        muove in ordine sparso e la frammentazione
che al trasporto dei bus a lunga percorrenza          sindacale non favorisce la semplificazione. C’è
che, spesso concentrati sulle connessioni in-         poi un altro problema, emerso dagli interven-
fra-regionali, si son visti azzerare le vendite.      ti dell’incontro organizzato da Isfort: quello
Per non parlare dei tassisti, ridotti a snervan-      della frammentazione: quella sindacale, ma
ti attese di un cliente che non arriva più. Al-       anche quella delle imprese, ammalate spesso
tri, dicevamo, hanno lavorato a pieno ritmo:          di nanismo e, a differenza di ciò che accade
gli autisti (e le autiste) di autobus, i ferrovieri   in diversi paesi europei, poco propense ad
(soprattutto i macchinisti e chi lavora nel seg-      aggregarsi perché controllate dalla politica a
mento merci) e i camionisti (sia quelli impe-         livello locale.
gnati nella lunga percorrenza che nelle con-          Niente aggregazione, niente “campioni nazio-
segne in città). Hanno lavorato, ancor di più,        nali” in grado di competere sui mercati comu-
tutti gli addetti alla logistica, con l’esplosione    nitari e mondiali, terreno di conquista delle
dell’e-commerce ed i rider che tanto hanno            grandi imprese tedesche, inglesi e francesi.
fatto per chi si è abituato al delivery.              Piccolo è bello. Si, forse, ma quando la rispo-
Non tutto è stato né potrebbe essere,                 sta come nel caso della lotta alla pandemia
smart-working e l’andamento della pandemia            deve essere globale, il piccolo rischia di soc-
ne è una diretta conferma. Nelle valli berga-         combere.

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Nell’approccio tradizionale, la realizzazione
    di un nuovo sistema di bigliettazione elettronica
      è un processo abbastanza lungo e complesso,
  che parte dalla definizione delle specifiche tecniche
         e dalla preparazione dei capitolati di gara,
           fino a giungere, dopo l’aggiudicazione,
      alla predisposizione del progetto esecutivo e,
   solo allora, all’inizio dell’effettiva implementazione.
Il SaaS (Software as a Service, da non confondere con
   il MaaS (Mobility as a Service) è la nuova formula,
    sempre più diffusa, con la quale approvvigionare
     il software, non tramite il tradizionale acquisto,
    ma come un servizio in abbonamento, graduabile
               secondo le effettive necessità.
   La formula SaaS offre moltissimi vantaggi: è facile
            da ordinare, rapida da implementare,
      costantemente aggiornata ed opera nel cloud.
                  Per saperne di più

      Conoscere il SaaS
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numero 281- 11 Marzo 2021

Webinar
Isfort e Cnel per Mobilità, Lavoro, Imprese. Il Rapporto AUDIMOB
Isfort e Cnel: attenzione ai temi della mo-
bilità, insieme a quelli del mondo del lavo-
ro e delle imprese.
E’ il senso del webinar promosso dall’isti-
tuto di ricerca e di statistica sui trasporti,
insieme al Consiglio nazionale dell’econo-
mia e del lavoro, facendo seguito all’accor-
do quadro sottoscritto dai due istituti per
approfondire, nel triennio 2021-2023, il
tema della mobilità delle persone e delle
merci a seguito della pandemia.
Titolo del webinar “Mobilità, Lavoro, Im-
                                                   borazione tra Isfort e Cnel - vi è non solo la
prese – 17° Rapporto AUDIMOB Aggiorna-
                                                   finalità di sostenere e far crescere la ricerca
menti”, con un lungo elenco di partecipanti:
                                                   nei settori della mobilità delle persone e del-
Tiziano Treu, presidente del CNEL; Gian Pa-
                                                   le merci, ma anche di dedicare attenzione ai
olo Gualaccini, coordinatore Consulta per la
                                                   temi specifici della sicurezza stradale, sempre
sicurezza stradale e la mobilità sostenibile del
                                                   nell’ottica di individuare le soluzioni più ade-
Cnel; Giuseppe Catalano, Coordinatore Strut-
                                                   guate da proporre per i successivi interven-
tura tecnica di missione del Ministero del-
                                                   ti legislativi. Riforma del codice della strada
le Infrastrutture e della Mobilità sostenibili;
                                                   (ferma in Parlamento); i problemi posti da
Carlo Carminucci, Direttore Ricerca di ISFORT;
                                                   alcuni mezzi per la mobilità alternativa (ad
e poi gli esponenti del mondo del lavoro e del-
                                                   esempio, bici e monopattini), la cui diffusione
le imprese: Stefano Malorgio, segretario ge-
                                                   è stata favorita nel corso della pandemia ma
nerale Filt Cgil; Salvatore Pellecchia, segreta-
                                                   in assenza di una regolamentazione che tenga
rio generale Fit Cisl; Arrigo Giana, presidente
                                                   conto degli aspetti della sicurezza; e, infine,
Agens; Andrea Pelle, segretario generale Orsa
                                                   la legislazione sul mobility manager, ancora in
Trasporti; Andrea Gibelli, presidente Asstra;
                                                   attesa dei decreti attuativi ma in parte già su-
Ezio Favetta, segretario egnerale UGL Ferro-
                                                   perata dalle nuove esigenze di governo com-
vieri; Pietro Serbassi, segretario generale Fast
                                                   plessivo della mobilità, soprattutto in ambito
Confsal; Giuseppe Ruzziconi, presidente di fe-
                                                   cittadino: sono stati questi alcuni dei temi su
derMobilità. Dibattito moderato da Vincenzo
                                                   cui si è soffermato in particolare Gualaccini.
Saccà, di Isfort, e conclusioni affidate a Marco
Romani, amministratore delegato di Isfort.
                                                                               Carlo Carminucci
                                                                               nel    presentare
                                                                               gli aggiornamenti
                               Gian Paolo
                                                                               del 17° Rappor-
                               Gualaccini
                                                                               to 2019-2020, ha
                               ha     ricordato
                                                                               ricordato    quali
                               che – tra le fi-
                                                                               sono i punti di
                               nalità principa-
                                                   cesura rispetto alle tendenze per-Covid: 1) La
                               li della colla-
                                                   riduzione dei volumi di mobilità; 2) La con-

                                                                                                  5
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             Fondazione FS Italiane   © Luca Catasta
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numero 281- 11 Marzo 2021

centrazione spaziale della domanda e il peso        piani di rinnovo per i quali sono state stanzia-
crescente della prossimità; 3) La contrazione       te una mole di risorse senza precedenti nella
della mobilità per lavoro e studio; 4) il grande    storia del settore. Il rinnovo dei mezzi si deve
balzo della mobilità dolce, a scapito soprat-       accompagnare, però, anche ad una profonda
tutto della mobilità collettiva; 5) Il brusco ar-   riforma del settore, con una svolta che ne de-
resto del trend postivo di lungo periodo della      finisca in pieno il carattere industriale e non
mobilità “di scambio”.                              di settore assistito.
E’ la fotografia, sintetizzata dalle cifre, dei     Secondo Catalano, dopo questa fase di crisi
fenomeni (in parte, fin troppo prevedibili)         pandemica, ci sarà bisogno di più trasporto
indotti dalla pandemia nelle scelte di mobi-        pubblico, non di meno trasporto pubblico: lo
lità: la riduzione complessiva della mobilità       smart working, l’e-commerce determineranno
(- 21,6%), con minori spostamenti ma anche          sicuramente dei cambiamenti destinati a di-
minori distanze percorse; la diminuzione degli      ventare strutturali, ma – quando se ne ricree-
spostamenti per lavoro (da 32 a 30%), il crollo     ranno le condizioni – la domanda di mobilità è
dei viaggi per studio (dal tetto massimo del 5,5    destinata a ricrescere, accompagnata da una
al 1,7%), l’aumento delle motivazioni familiari     richiesta di maggiore qualità dei servizi, che
o di servizio (da 16,5 a 25%) nelle decisioni di    superi le difficoltà e le inefficienze del settore
spostamento; la crescita di 8 punti della mo-       mostrate anche nel corso della pandemia.
bilità dolce (dal 24,1% al 32,7%), avvenuta in      Per questo, secondo Catalano, bisogna lavora-
massima parte a spese dei mezzi di trasporto        re non solo sull’efficientamento del sistema,
collettivi; la caduta verticale della mobilità di   ma anche investire maggiori risorse, tenendo
scambio (da 7,2% del 2019 a 1,9 nel 2020),          presente che – contemporaneamente – deb-
come conseguenza di una complessiva disaf-          bono andare avanti i processi di regionaliz-
fezione all’utilizzo del sistema dei trasporti      zazione del Fondo nazionale dei trasporti e
pubblici, testimoniato anche dal crollo nella       l’attenzione al mondo del lavoro, il cui ruolo
vendita degli abbonamenti, che ha superato          è indispensabile per riuscire a realizzare con-
la soglia del 50%.                                  cretamente i processi di trasformazione.

                           Giuseppe Catalano                                      Stefano Malorgio
                           ha disegnato il                                        è stato il primo
                           quadro strategico                                      a portare le voci
                           delle politiche del                                    delle rappresen-
                           Ministero delle In-                                    tanze dei lavo-
                           frastrutture e della                                   ratori,    sottoli-
Mobilità sostenibili, che ha cambiato il nome       neando che il settore presenta oggi enormi
non certo per una questione nominalistica.          criticità, accentuate dalla crisi pandemica.
L’orizzonte della transizione ecologica e del-      Per Malorgio, occorre – quindi – da un lato
la sostenibilità è anche al centro del Piano        guardare all’immediato, e dall’altro guardare
di Ripresa e Resilienza, collegato al Recovery      alla prospettiva futura: nell’immediato, non
Plan europeo, con dirette conseguenze anche         bisogna nascondersi i rischi che il TPL sia uno
sul trasporto pubblico locale, dove deve di-        dei primi settori a registrare un’altissima con-
ventare irreversibile la scelta dell’abbandono      flittualità: la questione di un contratto collet-
dell’alimentazione con combustibili fossili dei     tivo di lavoro in attesa di rinnovo da oltre tre
mezzi che compongono il parco rotabile del-         anni rischia di sposarsi con le difficoltà della
le aziende, perlomeno per quanto riguarda i         situazione finanziaria delle aziende, in crisi

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per il mancato apporto degli introiti, ma an-                                      Claudio Tarlazzi,
che per il peggioramento delle prospettive fu-                                     della UilTraspor-
ture, perché la diffusione dello smart working                                     ti, ha confermato
e dello sviluppo dei servizi via web rischia di                                    le preoccupazio-
avere effetti strutturali e duraturi sull’equili-                                  ni del sindacato
brio del settore.                                                                  per la situazione
Le risorse stanziate dal PNRR o dal governo          di un settore che paga le conseguenze del-
rischiano di essere destinate soprattutto allo       la mancanza di risorse e investimenti che si
“hardware” del sistema, mentre una riforma           protrae oramai da più di un ventennio. An-
che ne definisca un assetto pienamente in-           che i fondi che stanno per arrivare attraverso
dustriale ha bisogno a sua volta di risorse,         i finanziamenti europei o nazionali risolvono
e sicuramente – ha sottolineato Malorgio –           solo parzialmente le molte problematiche del
la trasformazione non può avvenire senza il          settore: nel PNRR è prevista l’immissione in
coinvolgimento dei lavoratori.                       servizio di 5.139 nuovi autobus, ma il parco
                                                     nazionale è in realtà composto di oltre 45.000
                          Salvatore Pellecchia,      mezzi, su cui non si è mai investito negli anni
                          della Fit Cisl, ha ripe-   precedenti. L’obiettivo immediato è rinnovare
                          tuto più o meno con-       il contratto collettivo di lavoro, ma anche au-
                          cetti analoghi.            mentare la dotazione del Fondo nazionale dei
                          Al momento, l’unica        trasporti, adeguandolo perlomeno agli indici
                          certezza è che nulla       di inflazione programmata.
sarà come prima, ed è questo il momento per
organizzare quello che sarà il dopo Covid.                                         Arrigo Giana,
Per Pellecchia, è essenziale puntare al riequi-                                    presidente       di
librio modale, facendo funzionare meglio il                                        Agens e direttore
TPL.                                                                               generale di ATM,
Nel settore, occorre un radicale riassetto indu-                                   è stato il primo
striale, puntando a ridimensionare fortemen-                                       rappresentante
te l’elevata frammentazione delle imprese del                                      del mondo delle
settore, oggi non più sopportabile perché un         imprese a intervenire nel dibattito, esprimen-
inevitabile fattore di inefficienza complessiva      do – anche se da un diverso versante – una
del sistema, senza dimenticare – però – che          serie di preoccupazioni sul futuro del settore.
occorre anche una profonda razionalizzazione         Secondo Giana, è ottimistico pensare che –
del quadro normativo.                                dopo il Covid – tutto tornerà come prima: al-
L’emergenza della soluzione del problema             cuni cambiamenti di attitudine sono destinati
contrattuale è dimostrata non solo dal ritardo       a diventare strutturali, ma – a prescindere da
nei tempi del rinnovo: in questi tre anni – ha       ciò – per il TPL non ci sono studi o previsioni
sottolineato Pellecchia – la produttività del        attendibili, ma è inevitabile fare i conti anche
settore del TPL è cresciuta fortemente anche         con previsioni di organizzazioni internazionali
per una riduzione del numero degli addetti,          come IATA che fissano solo al 2024 l’inizio di
riconoscere il ruolo dei lavoratori rappresenta      una possibile ripresa del traffico ai livelli di
un impegno non più differibile.                      prima, e il movimento dei turisti è una delle
                                                     grandi leve che influenzano il traffico del tra-
                                                     sporto locale, soprattutto nelle grandi città.
                                                     E’ indispensabile, perciò, che il settore pro-

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ceda verso un efficientamento e una ra-             90% di quelle aziende hanno i bilanci in ordi-
zionalizzazione: 1.000 imprese – o meglio           ne, e quindi – se ci sono aziende improduttive
micro-imprese – sono troppe ed è indispensa-        e perennemente in deficit – è in quella dire-
bile andare ad un’aggregazione, anche perché        zione che andrebbero individuate le soluzioni.
solo le grandi aziende hanno gli strumenti per      Asstra non è contraria, però, a politiche di ra-
diventare competitivi o le competenze per ri-       zionalizzazione o di aggregazione del settore,
uscire a gestire procedure che diventano sem-       ma purché avvengano sulla base non di cri-
pre più complesse come le gare o altro.             teri punitivi, ma piuttosto di premialità per
Un altro elemento – secondo Giana – riguar-         le aziende, anche per i vantaggi che derivano
da la riorganizzazione del servizio, che – così     da un maggior efficientamento del sistema.
come è organizzato attualmente – produce            Per Gibelli, va però soprattutto la gerarchia
inefficienza per definizione, perché struttu-       che pone il trasporto pubblico locale sempre
rato sulle esigenze di trasporto massive nelle      all’ultimo posto, scaricando contemporanea-
ore di punta, ma la cui struttura rimane poi        mente tutti i pesi sulle spalle del settore.
sostanzialmente inalterata quando l’utenza si       Per il presidente di Asstra le vicende dell’ul-
riduce perlomeno del 50 per cento.                  tima crisi pandemica sono risultate esempla-
Nel sistema, quindi, va introdotta la flessibi-     ri: l’autonomia scolastica non poteva essere
lità e l’utilizzo dei fondamentali nuovi stru-      messa in discussione per cambiare gli orari,
menti tecnologici, ma una vera soluzione può        ma nel frattempo il trasporto locale subiva
venire solo se i trasporti non diventano l’uni-     ogni sorta di limitazione, frequenze ridotte al
ca variabile nell’organizzazione della vita del-    50% e via dicendo.
la città, e dunque gli orari di scuole, negozi,     Anche sul piano politico generale, il TPL meri-
uffici sono capaci di cambiare a loro volta e       terebbe più attenzione, e Gibelli è ricorso ad
contribuire a disegnare una prospettiva di go-      un altro esempio, sottolineando che si pote-
verno complessivo delle dinamiche dei centri        vano comprare circa 300 autobus elettrici con
grandi e piccoli.                                   le centinaia di milioni destinati a bici o mono-
Sulla questione contrattuale, Giana ha confer-      pattini.
mato la disponibilità al dialogo e riconosciu-      Il paragone con gli altri paesi dimostra come
to le ragioni del sindacato, ma ha ricordato        – a differenza del nostro Paese – la centralità
allo stesso tempo che tutte le aziende sono         del trasporto pubblico locale sia riconosciu-
alle prese con la difficoltà di avere un quadro     ta anche in modo “tangibile”: la Germania ha
chiaro dei bilanci aziendali, in attesa che arri-   stanziato immediatamente 6 miliardi di euro
vino i ristori per le ingenti perdite registrate    per sostenere il settore, la Gran Bretagna ha
nel periodo del Covid.                              garantito in anticipo di sostenere tutte le per-
                                                    dite; in Italia i primi stanziamenti decisi per
                             Andrea Gibelli,        i ristori non sono ancora materialmente ar-
                             presidente di As-      rivati alle aziende, mentre si naviga sempre
                             stra, è andato un      nell’incertezza per quanto riguarda i nuovi
                             po’ controcorren-      stanziamenti a ristoro delle nuove perdite
                             te, contestando        nel frattempo intervenute, e via dicendo. In-
                             alcune    posizio-     fine, proprio questa incertezza – secondo Gi-
                             ni che sembrano        belli – costituisce il maggiore ostacolo al ta-
precostituite nel contestare le aziende del         volo contrattuale per un rinnovo di cui tutti
TPL. Per Gibelli, si sottolinea che circa mille     riconoscono l’indilazionabilità; altre aziende
aziende sono troppe, ma non si tiene che il         – interamente detenute dal ministero dell’E-

                                                                                                   9
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conomia – hanno potuto avere quel quadro            per un decisivo salto di qualità.
di certezze finanziarie che ha consentito un        Per Ruzziconi, il lavoro di Isfort e le analisi del
rinnovo contrattuale, che ha esasperato le di-      Rapporto Audimob dimostrano che le respon-
namiche tra le categorie.                           sabilità – nel settore del trasporto pubblico
Gli altri esponenti sindacali hanno condiviso       locale – vanno ben al di là dei singoli protago-
le molte preoccupazioni sulla tenuta comples-       nisti del comparto: nel Rapporto Audimob, il
siva del settore alla luce non solo della crisi     dato più preoccupante che emerge – secondo
pandemica, ma delle molte trasformazioni in         Ruzziconi – è l’andamento dell’indice che mi-
atto a livello della società.                       sura il tasso di mobilità sostenibile, che nel
Quasi tutti, poi, si sono fatti interpreti dello    2002 era pari al 37% e nel 2019 è risultato
stato di disagio dei lavoratori in relazione al     pari al 35%, cioè addirittura inferiore, nono-
piano vaccinazione, che non considera le par-       stante che ormai da diversi anni si annuncino
ticolarità di professioni inevitabilmente espo-     politiche a favore della mobilità sostenibile, si
ste a contatti con la clientela e che avrebbero     elaborino a livello locale piani del traffico, e si
bisogno di essere indicate tra le prioritarie       investa anche con maggiore decisione rispet-
nell’organizzazione del piano vaccinale.            to al passato.
                                                    Un bilancio deludente e desolante, che – se-
                               Infine, Giuseppe     condo il presidente di federMobilità – deve
                               Ruzziconi, presi-    obbligare però a spingere con ancor maggior
                               dente di feder-      decisione verso il futuro, verso una nuova go-
                               Mobilità, ha sot-    vernance del settore ed anche una politica di
                               tolineato   come     investimenti che riconosca il ruolo strategico
                               il webinar abbia     oltre che economico del trasporto pubblico
messo al centro quasi tutti i temi su cui è im-     locale.
pegnata costantemente l’associazione, vale a
dire la necessità che il settore si dia un asset-
to industriale, proceda ad aggregazioni e rior-
ganizzazioni, utilizzi i nuovi strumenti digitali                                                  AD

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Argomenti
Il portuale che sarà
La questione del lavoro portuale è tornata          gran lunga “la risorsa più preziosa” in quanto
alla ribalta del dibattito nazionale di settore     senza il sostegno e l’adesione del mondo del
a seguito di due eventi recenti: il rinnovo del     lavoro non sarà possibile la transizione soste-
contratto collettivo nazionale del comparto;        nibile e intelligente del comparto trasporti.
il surriscaldamento delle relazioni industriali     Il lavoro è pertanto un asset fondamentale,
nello scalo di Genova che ha portato allo scio-     in generale, dei trasporti e, in particolare,
pero dello scorso venerdì.                          dell’attività portuale. Il Paese potrà riprendere
Da una parte dunque un nodo che si scioglie         fiato grazie ad un ingente iniezione finanziaria
(il contratto), dall’altro una matassa che torna    e ad un ambizioso piano di rafforzamento in-
ad aggrovigliarsi (lavoro a chiamata nei porti).    frastrutturale, ma potrà sopravvivere solo se
Sullo sfondo rimane il principale dubbio am-        ci saranno uomini in grado di farne buon uso
letico da risolvere: quale sarà il peso, il ruolo   con le loro capacità tecniche ed intellettuali.
ed il valore del                                                                    Non solo la pan-
lavoro nel futuro                                                                   demia, ma anche
della nostra por-                                                                   altri processi di
tualità?                                                                            portata     globa-
Il decreto leg-                                                                     le che l’hanno
ge n. 169/2016                                                                      preceduta han-
di riforma della                                                                    no    contribuito
legge n. 84/94 in                                                                   a disegnare una
proposito aveva                                                                     nuova        scena
“imposto” un ra-                                                                    portuale      ride-
gionamento stra-                                                                    finendo ruoli e
tegico alle na-                                                                     competenze di
scenti Autorità                                                                     ciascun     attore
di sistema por-                                                                     coinvolto.
tuale (il piano                                                                     L’aumento del-
organico porto), che purtroppo si è limitato,       le dimensioni delle navi ha determinato, ad
tranne alcune rare eccezioni, ad un inventario      esempio, oltre che una riduzione dei porti da
dei lavoratori portuali.                            scalare, anche una maggiore concentrazione
Manca dunque oggi una lettura aggiornata            dell’occupazione.
e chiara del lavoro portuale sulla base della       Altrettanto avviene per i carichi grazie al con-
quale costruire un orizzonte strategico credi-      solidamento in un numero ristretto di allean-
bile e sostenibile.                                 ze delle principali imprese di shipping globa-
Una lettura critica necessaria a mio avviso an-     li, che determina un incremento di picchi di
che oggi per dare le giuste gambe al capitolo       traffico e di domanda di lavoro intermittenti
trasporti del Piano Nazionale di Ripresa e Re-      all’interno dei porti.
silienza (PNRR).                                    Ma non è solo il lavoro ad essere messo sotto
La Commissione europea al riguardo non ha           pressione da volumi di traffico ingenti, con-
avuto dubbi. In una recente comunicazione al        centrati e discontinui, ma anche gli enti di ge-
Parlamento europeo[1] ha definito il lavoro di      stione delle aree portuali le cui fortune sono

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legate ad un numero ristretto di operatori.       care criteri uniformi e con un più determinato
Di fronte alla robotizzazione dei processi ed     coordinamento da parte del Ministero delle
all’integrazione del mercato, più che di un       Infrastrutture e Trasporti e della Conferenza
ridimensionamento del lavoro portuale ser-        dei Presidenti delle AdSP ed un costante coin-
virebbe al contrario una sua maggiore valo-       volgimento delle parti sociali.
rizzazione contrastando così il rischio di ba-    Il capitolo italiano dell’ampio e ambizioso
nalizzazione dell’azione umana ed una sua         programma europeo Next Generation EU se
conseguente marginalizzazione.                    intende sostenere il rinnovamento delle por-
L’istituzione del Fondo Nuove Competenze da       tualità europea e nazionale deve contenere
parte del Ministero del Lavoro di concerto con    misure pertinenti ed efficaci rivolte a soste-
il Ministero dell’Economia tra le misure per      nere e aggiornare quegli uomini senza i quali
contrastare gli impatti economici negativi del-   i porti oggi si fermano (come è successo a Ge-
la pandemia sul complesso delle attività pro-     nova la scorsa settimana) ed in futuro – sen-
duttive andava proprio in questa direzione,       za ombra di dubbio – potrebbero fare ancora
ovvero sfruttare la temporanea inattività del-    ben poco.
la forza lavoro per rafforzare ed incrementare
competenze e know-how innovativi attraverso
piani formativi mirati.
È opportuno dunque far tesoro di questa espe-
rienza anche nell’ambito della definizione del
PNRR, attraverso lo stanziamento di risorse
adeguate volte ad aggiornare e innalzare le
competenze dei portuali.                                                   Andrea Appetecchia,
Una nuova politica del lavoro portuale do-                                    Ricercatore Isfort
vrebbe in definitiva riallacciarsi al percorso       pubblicato 11 marzo 2021 su www.portnews.it
mal avviato dai Piani organico porto, avendo il
coraggio di definire e successivamente appli-

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Instant survey Areté
Auto al centro della mobilità anche di Millennials e Zoomer
L’auto si conferma il veicolo preferito anche                                                                                                                                 di popolazione con la media nazionale, balza
dai “giovani” per gli spostamenti quotidiani.                                                                                                                                 all’occhio la minore incidenza dell’utilizzo da
Le nuove generazioni guidano oggi vetture                                                                                                                                     parte delle nuove generazioni della vettura
diesel o a benzina, ma “sognano” una vettura                                                                                                                                  di proprietà (-11 punti percentuali), che re-
elettrificata, possibilmente con un costo infe-                                                                                                                               sta però di gran lunga il mezzo preferito, e il
riore a 20mila euro.                                                                                                                                                          maggior uso del trasporto pubblico locale (+8
Il passaggio in concessionaria viene ancora                                                                                                                                   punti percentuali).
considerato uno step necessario per testare                                                                                                                                   La patente continua a rappresentare un must
la vettura e solo successivamente procedere                                                                                                                                   , il 90% degli intervistati dichiara di averla e
all’acquisto. Si conferma la propensione per le                                                                                                                               l’80% possiede in prima persona una vettura
formule di sharing e di noleggio a lungo termi-                                                                                                                               o utilizza una di famiglia.
ne che consentono di liberarsi dalle complica-                                                                                                                                Tra i motivi che spingono a utilizzare i servizi
zioni della proprietà e di risparmiare risorse.                                                                                                                               di sharing spiccano l’uso del bene slegato dal-
Sono queste                                                                                                                                                                                                    le ansie della
le    principali                                                                                                                                                                                               proprietà     e
                                        1

evidenze che                                                                                                                                                                                                   della sua ma-
emergono dal-                                                                                                                                                                                                  nutenzione
la nuova in-                                                                                                                                                                                                   (segnalato dal
stant survey                                                                                                                                                                                                   60% del cam-
                              Millennials, zoomer e la mobilità

“Millennials e                                                                                                                                                                                                 pione) e le
Zoomer qua-
                        Millennials e Zoomer                                                                                                                                                                   ragioni econo-
le è il loro
                        quale è il loro rapporto                                                                                                                                                               miche (30%).
                        con l’auto e la mobilità
rapporto con            H T T P : / / W W W. A R E T E - M E T H O D O S . C O M                                                                                                                               Ma come si
l’auto e la mo-                                                                                                                                                                                                approcciano i
bilità”,   con-                                                                                                                                                                                                giovani all’ac-
                                                                  Il contenuto del documento è strettamente riservato e protetto da copyright, ogni riproduzione o utilizzo non autorizzato dei contenuti in esso esposti sarà perseguibile a termini di legge.

dotta da Areté                                                                                                                                                                                                 quisto dell’au-
(azienda leader nella consulenza strategica)                                                                                                                                  to?
nel mese di febbraio per indagare sul campo                                                                                                                                   Che caratteristiche deve avere l’auto di Mil-
come la pandemia stia modificando i consumi                                                                                                                                   lennials e Zooomer? In primis deve essere
di mobilità delle generazioni “Y” (i nati tra il                                                                                                                              nuova, il 72% degli intervistati la preferisce
1981 e il 1995, i cosiddetti Millenials) e “Z”                                                                                                                                all’usato. E poi “comoda” e funzionale tanto
(nati dopo il 1995, cosiddetti Zoomer).                                                                                                                                       negli spazi interni, quanto per il parcheggio
Come si spostano Millennials e Zoomer?                                                                                                                                        (49%). A differenza delle vetture di cui sono
L’auto resta il mezzo di trasporto preferito:                                                                                                                                 in possesso attualmente, che in 9 casi su 10
oltre 6 su 10 la scelgono per gli spostamenti                                                                                                                                 hanno un motore endotermico, il 60% dichia-
abituali (64%), mentre il 13%, anche durante                                                                                                                                  ra che la propria prossima auto sarà elettrifi-
la pandemia, si affida ai mezzi pubblici, l’8%                                                                                                                                cata.
si muove quasi esclusivamente a piedi, il 6%                                                                                                                                  I motivi che spingono verso questa alimenta-
si serve abitualmente dei servizi di sharing                                                                                                                                  zione sono essenzialmente due: il desiderio di
(auto in primis e poi monopattino, bicicletta e                                                                                                                               non inquinare (indicato dal 54% del campio-
scooter). Confrontando i dati di questa fascia                                                                                                                                ne) e il risparmio economico sui consumi e sui

                                                                                                                                                                                                                                                                                              15
numero 281- 11 Marzo 2021

                                                                   sto dell’auto.
                                                                   Il 74% utilizza l’online per una
                                                                   prima ricognizione, il 10% si
                                                                   affida alle riviste specializza-
                                                                   te, per l’8% è decisivo il pas-
                                                                   saparola. Dopo un primo ap-
                                                                   profondimento online, però,
                                                                   in 8 casi su 10 resta comunque
                                                                   fondamentale il passaggio in
                                                                   concessionaria per effettuare
                                                                   le fasi chiave della trattativa e
costi di manutenzione (segnato dal 40%).                           chiudere il contratto.
La propensione verso elettrico ed ibrido mal       Il salone del dealer resta uno step strategi-
si concilia però con il budget che le nuove        co anche per richiedere il test drive prima
generazioni intendono destinare all’acquisto       dell’acquisto della vettura, giudicato necessa-
dell’auto: metà del campione si dichiara di-       rio dall’82% del campione.
sposto a spendere “solo” tra i 6.000 e i 15.000    “L’indagine”, sottolinea Massimo Ghenzer -
euro, mentre il 39% si dice disponibile a inve-    Presidente di Areté, “fornisce uno spaccato
stire un capitale superiore ai 21.000 euro.        interessante di una fascia di consumatori de-
La criticità relativa alla disponibilità econo-    stinata a diventare sempre più strategica nei
mica, specie nell’attuale crisi acuita dalla       prossimi anni. Intercettare i loro desideri, così
pandemia, appare evidente nel capitolo sulle       come i canali attraverso i quali acquisiscono
modalità di acquisto della vettura: complice       informazioni prima di procedere all’acquisto
anche il diffondersi di nuovi modelli di consu-    ha una rilevanza decisiva per i car maker e gli
mo legati allo sharing, solo il 22% è intenzio-    operatori di mobilità.
nato ad acquistare un’auto in contanti, il 53%     I dati confermano la centralità dell’auto anche
si affiderebbe a un finanziamento, il 24% pre-     per queste fasce di popolazione.
ferirebbe formule più legate all’uso del bene      La scelta della motorizzazione elettrica, spin-
come leasing e noleggio a lungo termine con        ta da una vocazione ambientale, appare un
un canone mensile.                                 must per l’auto del prossimo futuro. Una pro-
Un ultimo focus dello studio riguarda i canali     pensione destinata però a scontrarsi con la li-
da cui Millennials e Zooomer acquisiscono le       mitata capacità e volontà di spesa per l’auto
informazioni che indirizzano la scelta di acqui-   delle nuove generazioni”.

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numero 281- 11 Marzo 2021

Dibattito
La cura del ferro. Il ferro senza cura. Il ferro senza motivazioni
La cura del ferro. Il ferro senza cura. Il ferro
senza motivazioni.
La cura del ferro e il ferro senza cura sono due
affermazioni di Walter Tocci. Sono state pro-
poste in tempi molto distanti tra loro, la prima
potrebbe sembrare una partenza e la seconda
un arrivo.
In realtà sono state parallele e convergenti
negli ultimi 15 anni.
Tocci intendeva che peggio del non fare la
cura del ferro c’è solo il ferro senza cura e su
questo non si può che concordare.
Ma tutto il ferro in dotazione a Roma e alla
Regione Lazio è sostanzialmente senza cura,
fatta eccezione per le linee esercite da FS.
L’inizio del deficit di cura risale più o meno, sia
per le infrastrutture che per i mezzi, al 2004.
Senza cura significa senza manutenzione per-          samente “Connettere l’Italia” (allegato al DEF
ché le committenze e alcuni progettisti/tec-          2016) sulla manutenzione dell’esistente , im-
nici non considerano i costi della manuten-           pegnandosi in una grande operazione di sal-
zione dell’opera e questo, spesso, dopo aver          vezza e modernizzazione delle infrastrutture
massaggiato la valutazione dei costi/ benefici        di trasporto, alcune ormai a fine vita tecnica,
dell’opera da realizzare per mesi e mesi.             le “suggestioni”, i “sogni” e le “invenzioni”
Prima di passare in rassegna il ferro senza           continuano a crescere e incombere creando
cura di Roma e del Lazio sono necessarie alcu-        svii dai binari della realtà, dalla concretezza e
ne osservazioni.                                      dalla realizzabilità.
                                                      Le sindromi moltiplicano gli scenari:
     La sindrome della suggestione,                   2025,2030,2050,2100, ma il prefigurare degli
       del sogno e dell’invenzione                    scenari non significa concretezza né realizza-
                                                      bilità o capacità realizzativa.
La cura del ferro a Roma è stata ostacolata o         Il ferro “senza cura” è quello in esercizio sulle
rallentata da tre sindromi che sembrano ende-         metro A, B, (e anche in parte C), quello sulle
miche e particolarmente gravi da molti lustri,        tre ferrovie concesse Roma-Lido, Roma-Viter-
quella della “suggestione”, quella del “sogno”        bo, Termini-Centocelle e quello sull’intera in-
e quella della “invenzione”. La prospettiva del       frastruttura tranviaria.
Recovery Plan sta ulteriormente aggravando            Il ferro della “suggestione” è quello delle me-
le sindromi.                                          tro disegnate per ogni dove e dei cosiddetti
Nel trasporto locale si è in presenza di una          nuovi sistemi.
crisi di sistema che si alimenta e cresce da          Il ferro del “sogno” è quello proposto in cata-
oltre 10 anni, invece di concentrarsi priorita-       loghi senza priorità e con tanti rendering.
riamente come indicava giustamente e preci-           Il ferro delle “invenzioni” è quello del tutto

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è possibile, quello degli ologrammi: l’aumen-       La pandemia sta cambiando i rapporti che gli
to virtuale delle denominazioni delle metro,        individui hanno con i quartieri, i caseggiati, i
le nuove denominazioni di sistemi gestionali        cortili, saranno cambiamenti di lunga portata
che prefigurano scenari da esproprio, il mix di     e profondi.
suggestione, sogno e invenzione crea il ferro       La città, per superare la distanza centro peri-
senza motivazioni, si tratta di un effetto col-     feria, cioè per affrontare la realtà di abbando-
laterale pericoloso ancora limitato, perché il      no, isolamento e degrado sociale della perife-
ferro resiste avendo tantissime motivazioni:        ria, per diventare più inclusiva dovrà cogliere
ambientali, energetiche, funzionali, di raccor-     l’occasione per ripensare e ricollocare le pro-
do integrativo e di sviluppo.                       prie funzioni, il lavoro, le strutture sanitarie,
La manutenzione e lo sviluppo del ferro, in-        gli spazi dello svago e della cultura.
teso come tram, metro e ferrovie servono a          “In questo periodo si sta sempre più teoriz-
disegnare il futuro della città ma anche a ri-      zando l’idea della “15 minutes city”, ovvero la
definire e stabilizzare il senso e la missione      possibilità di trovare tutto quello che ci può
della città.                                        servire in un diametro urbano di 15 minuti a
                                                    piedi. Si tratta di un restringimento fisico e
                                                    simbolico dell’idea stessa di città” (Luca Moli-
       Il futuro e i nuovi assetti                  nari. La Repubblica - Le nuove città invisibili-.
               sostenibili                          18.2.2021)
                                                    Una innovativa e moderna pianificazione dei
Per il futuro si devono correggere le linee di      trasporti serve a rompere la gabbia radiocen-
fruizione degli spazi, ridurre e combinare di-      trica di Roma.
versamente i tempi degli spostamenti, supe-         Roma non è mai stata una “global city” e può
rare la divisione centro periferia.                 organizzare il futuro post pandemia con una
Da sempre, dalla Roma Imperiale, Roma si è          ragionevole consapevolezza, quella di recupe-
sviluppata lungo gli assi radiocentrici delle       rare il ritardo infrastrutturale accumulato nei
consolari e poi delle linee ferroviarie.            decenni, in direzione sostenibile, ambienta-
Si può dire che le direttrici percorse dalle le-    le e di qualità della vita, mettendo a profitto
gioni di ritorno a Roma sono le stesse percor-      quello che la pandemia ha insegnato, per que-
se dai flussi migratori degli anni 50 e 60 e ogni   sto si deve riattivare la cura del ferro.
giorno dai pendolari, verso il centro Campido-
glio o verso il centro Termini.                           La mobilità e la necessità
Percorsi come raggi che dal centro vanno ver-              di superare la radialità
so una circonferenza sempre più esterna per
un territorio sempre più esteso fino a 1.287,4      Non più una città diffusa su raggi, diametri,
Kmq.                                                corde o secanti ma una città arcipelago, con
Questa struttura radiale ha impedito lo svilup-     isole/ centri collegati da linee metro, ferrovia-
po multicentrico della città. Ha cristallizzato     rie ma soprattutto da linee tranviarie.
la distanza tra centro e periferie, ha impedi-      Per costruire una strategia pianificatoria in
to qualunque gentrificazione dei quartieri ha       grado di portare all’assetto di città arcipelago
prodotto uno sprawl disordinato lungo gli assi      si deve lavorare, da subito, all’altra emergen-
e poi nell’agro.                                    za che caratterizza il sistema della mobilità di
La città sembra sospesa, è come se si fosse in-     Roma che è rappresentata dalla inefficienza
terrotta la capacità di leggere e comprendere       strutturale del sistema che è aggravata conti-
la vita reale.                                      nuamente nel tempo, giorno dopo giorno, ora

                                                                                                    19
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dopo ora, dalla totale assenza di connessioni        Nel mentre si da corso al piano straordinario
tra le linee metro, tra metro e ferro (inten-        delle manutenzioni delle infrastrutture, degli
dendo tutto il ferro sia concesse che ferrovie)      impianti e del materiale rotabile, tempi di re-
dall’assenza di manutenzione alle infrastrut-        alizzazione stimati 7-8 anni, si possono realiz-
ture e al materiale rotabile del sistema.            zare i prolungamenti delle metro oltre il GRA
La connessione dei sistemi e delle modalità,         dai quattro capolinea: Rebibbia, Laurentina,
le confluenze e gli scambi tra modalità di tra-      Anagnina e Battistini, infatti con investimen-
sporto devono portare all’integrazione come          ti tecnologici sul segnalamento, gli accessi, la
fase di passaggio verso la connettività cioè la      messa a norma, le banchine e la gestione è
massima integrazione/fusione di ogni forma           possibile recuperare capacità e performance
di mobilità con le funzioni della città.             di trasporto delle metro.
Per tutto questo occorrono scelte precise            I prolungamenti non sono in contraddizione
sulle priorità e dire la verità ai cittadini sulle   con il superamento della radialità perché con-
condizioni del sistema, innovando fortemente         tribuirebbero a ridurre l’accesso di mobilità
sulle modalità di gestione dell’esistente e in-      privata, massimizzerebbero le capacità delle
vestendo nella tecnologia.                           infrastrutture esistenti e scambiando poten-
Le priorità per superare l’attuale struttura ra-     zierebbero la funzione delle linee circolari
diocentrica sono strettamente connesse agli          anche tranviarie. Inventare e proporre linee
interventi prioritari per garantire l’efficienza     metropolitane ed altro o proporre la realizza-
del sistema. Innanzitutto manutenzione, ma-          zione o la riattivazione di linee ferroviarie in
nutenzione, manutenzione dell’esistente (in-         disuso da decine di anni (ad esempio la Civita-
frastrutture, mezzi, impianti di metro, tram         vecchia-Capranica) è quanto di peggio per lo
e bus). Per superare la radialità secolare è         sviluppo della cura del ferro.
prioritaria la chiusura dell’anello ferroviario,     Per rimanere in tema peggio del ferro senza
aumentare gli spostamenti sugli archi bypas-         cura c’è il ferro senza motivazioni.
sando lo scambio di Termini e affrancando il         Sul ferro senza motivazioni la responsabilità
nodo ferroviario di Roma dall’essere al con-         di tecnici più o meno sognatori o sempre plau-
tempo nodo dell’area metropolitana e snodo           denti e consulenze on demand, che nel corso
ferroviario nazionale nord-sud.                      degli anni hanno proposto tutto e il contrario
Un anello senza colorazioni o missioni oniri-        di tutto, risulta evidente .
che ma molto concretamente una infrastrut-           Fortebraccio il principe dei corsivisti, come
tura funzionale dedicata al sistema della mo-        fondo di prima pagina, tanti anni fa, usava
bilità di Roma e dell’area metropolitana.            dire di alcuni politici: “hanno una faccia to-
La connessione, la comunicazione d’esercizio         sta che al confronto il bronzo sembra panna
e gestionale tra le metro A, B e C, se si vuole      montata”.
costruire una vera rete per il futuro della cit-     Il tempo ha reso necessario un aggiornamen-
tà, è questione prioritaria. Sulle origini-desti-    to, per certi tecnici e certe consulenze il bron-
nazioni trasversali più frequentate, si può rea-     zo non sembra panna montata ma vischioso
lizzare una linea metropolitana che realizzi le      sciroppo .
connessioni tra le tre metro anche come semi
arco circle lines .
Ma le connessioni e gli scambi per la connet-
tività della città devono riguardare anche le                                         Enrico Sciarra
ferrovie ex concesse e la rete ferroviaria di                                   Roma, 6 marzo 2021
Trenitalia.

20
EASYWAGON
Facilitiamo lo start-up dei servizi
ferroviari nel Porto di Trieste: i carri
che ti servono quando ti servono

                                           INIZIATIVA PROMOSSA DA

Per maggiori informazioni
wagon@adriafer.com
                                                           21
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Reportage
L'India alla vigilia di un boom ferroviario ?
In Asia, oltre alla Cina, c’è un altro gigante che   da Gandh, Nehru e dal musulmano Jinnah.
potrebbe diventare protagonista nel trasporto        Nei tre quarti di secolo trascorsi da allora,
su rotaia. Naturalmente parliamo dell’India.         non solo è cresciuta la lunghezza della rete,
Ossia della seconda nazione per numero di            ma lentamente è migliorata la qualità del ser-
abitanti (1 miliardo e 380 milioni), che a breve     vizio. E’ scomparsa la trazione a vapore (oggi
dovrebbe collocarsi al primo posto, scavalcan-       un terzo della rete indiana è elettrificata e si
do il dragone su cui si riverbera la scelta del-     conta di estendere ovunque la catenaria!), le
la politica del figlio unico, imposta per oltre      linee a scartamento metrico, che un tempo
30 anni, la quale, se da un lato ha costituito       rappresentavano una fetta consistente del si-
la premessa per il formidabile superamento           stema, sono state in gran parte riconvertite
della povertà, dall’altro ha contribuito al pre-     allo scartamento largo (1.676 mm); la divisio-
occupante invecchiamento della popolazione.          ne in tre classi è rimasta, ma il comfort delle
Freno sconosciuto a sud dell’Himalaya, in un         vetture è migliorato e si è diffusa l’informati-
paese ancora prevalentemente povero – mol-           ca nella prenotazione dei posti.
to meno di un tempo, però – ma assai dina-           I ritardi sono sempre frequenti, ma un viaggio
mico. L’India, per di più, aveva ereditato dai       in treno non somiglia più a quella esperien-
britannici una rete ferroviaria capillarmente        za esotica dei miei anni giovanili, quando i fi-
diffusa, probabilmente il miglior lascito colo-      nestrini – protetti da inferriate per impedire
niale di tutti i tempi, purtroppo non replicato      l’accesso dei clandestini – dovevano restare
altrove, nonostante le velleità inglesi di poter     chiusi per evitare che le sabbie del Rajasthan
viaggiare in treno dal Cairo al Capo o i sogni       ricoprissero i divani ed il pavimento.
francesi della Transahariana.                        A differenza della Cina, raggiungibile in tre-
E quasi certamente proprio il sistema dei col-       no con la Transiberiana o lungo la “Via del-
legamenti ferroviari, unitamente alla diffu-         la Seta”, il sistema del subcontinente indiano
sione della lingua inglese, ha scongiurato il        resta sostanzialmente isolato, nonostante da
rischio della disintegrazione di uno stato fe-       qualche anno esista la, molto teorica, possibi-
derale costituito da miriadi di etnie, religioni,    lità di raggiungere Delhi dall’Europa, attraver-
usanze diverse. O, perlomeno, ne ha limitato i       so la Turchia e l’Iran, salvo sfidare gli altissimi
danni, visto che il Raj – ossia l’impero britan-     rischi e le scarsissime frequenze (due corse al
nico del subcontinente – era qualcosa di ben         mese) di un viaggio attraverso il Beluchistan.
più vasto dell’attuale India, estendendosi dal       Ed anche i collegamenti via terra con i vicini
Pakistan, alla Birmania a Ceylon, l’attuale Sri      pachistani, bengalesi e cingalesi sono ridotti al
Lanka. Ebbene, già nel 1931, si contavano nel        minimo, retaggio di tensioni e diffidenze mai
Raj 65.500 km di binari, più o meno quanti fun-      del tutto sopite. Però, all’interno dell’India, si
zionano attualmente nella sola India, anche          può viaggiare in treno dal Kashmir innevato
se, sommando l’estensione delle reti di Paki-        fino a Capo Comorin, punta tropicale del Dec-
stan, Bangladesh, Sri Lanka, Myammar (nome           can e da Amritsar, la città santa dei Sikh, fino
attuale della Birmania), si arriva a 85.500 km,      al lontano Assam, incuneato in prossimità del
20 mila in più della mezzanotte del 15 agosto        confine birmano. Spesso con convogli diretti
1947, quando scoccò l’ora dell’indipendenza          dai nomi fascinosi, come il lussuoso “Palace
(“Freedom at midnight”), voluta fermamente           on wheels”. Ma inevitabilmente lenti, visto

22
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che la velocità massima raramente raggiunge        Certo le distanze sono notevoli, ma la den-
i 160 km orari e le medie commerciali sono         sità demografica, così come avvenuto con
molto più basse. Ciononostante il numero di        successo in Cina, consiglia di investire sulle
passeggeri è imponente: 23 milioni annui sui       ferrovie per scongiurare la paralisi dell’econo-
12.600 convogli in circolazione ogni giorno.       mia indiana. In particolare il cosiddetto “qua-
Anche per questo il trauma prodotto dal Covid      drilatero d’oro”, compreso tra Delhi, Kolkata
è stato violento. Al fine di contenere la diffu-   (Calcutta), Chennai (Madras) e Mumbai (Bom-
sione della pandemia il governo ha fermato         bay) - all’interno del quale si trovano altre im-
per settimane la                                                                   portanti città in
circolazione fer-                                                                  forte sviluppo,
roviaria, adiben-                                                                  come Bangalore,
do centinaia di                                                                    centro di eccel-
vetture ad ospe-                                                                   lenza informati-
dali itineranti.                                                                   co verso il quale
Ciò ha indotto                                                                     si sono deloca-
milioni di perso-                                                                  lizzate molte im-
ne a spostarsi a                                                                   prese europee
piedi o con mez-                                                                   ed americane -
zi di fortuna tra                                                                  è candidato ad
una città e l’al-                                                                  ospitare corridoi
tra, ma i risultati                                                                ad alta velocità.
hanno conforta-                                                                    Per ora solo una
to queste misure                                                                   nuova linea tra
draconiane. Gli                                                                    Mumbai ed Ah-
effetti del virus                                                                  medabad (534
in termini di vittime sono stati relativamente     km) è in fase di costruzione e predisposta per
contenuti: 150 mila a gennaio 2021, almeno         i 320 km orari, ma altri 3.114 km di alta velo-
secondo le stime ufficiali, comunque molto         cità sono già stati approvati ed ulteriori 2.545
meno degli Usa, che pure hanno solo un quar-       sono in fase di studio. Il governo Modi, in at-
to della popolazione. Complice certamente          tesa di sviluppare la capacità di investimento
l’età media molto più bassa e, secondo alcuni      nazionale – obiettivo del tutto alla portata,
scienziati, le condizioni igieniche precarie che   visto l’alto numero di ingegneri specializzati,
avrebbero immunizzato molti individui dalle        sfornati dalle locali università – si affida alla
malattie più gravi.                                tecnologia giapponese, per non dover dipen-
Adesso che il traffico – alimentato da treni       dere dall’ingombrante vicino cinese, la cui
speciali su prenotazione – sta lentamente ri-      rete pure si sta affacciando a sud dell’Hima-
prendendo si ripropone il problema di come         laya, con linee in costruzione dal Tibet al Ne-
modernizzare l’Indian Railways, un colosso         pal e dallo Xinjiang al Pakistan.
statale con un milione e 300 mila dipendenti,      Comunque vada, l’India si candida a diveni-
che deve necessariamente aprirsi al mercato,       re nel prossimo decennio un nuovo colosso
se non vuole essere sopraffatto dal migliora-      dell’alta velocità a livello mondiale. Ancor più
mento della rete stradale e dall’intensificazio-   promettenti sono le prospettive per quanto
ne delle rotte aeree, ai cui servizi può accede-   riguarda le linee urbane e suburbane, un set-
re un numero crescente di potenziali clienti       tore, invece, piuttosto trascurato dai coloniz-
entrato a far parte della classe media.            zatori britannici, che lasciarono in eredità solo

                                                                                                   23
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poche reti tranviarie, spazzate via negli anni        schierebbero di soccombere se dovessero di-
Sessanta dalla crescente congestione viaria,          pendere dalle caotiche condizione del traffico
con la sola eccezione di Calcutta, dove i tram        viario. L’attivazione della prima linea di metrò
sono rimasti e stanno diventando un soggetto          in India risale al 1984, con il timido debutto a
iconico. Ma, benché ancora prevalentemen-             Calcutta. Poi sono trascorsi ben 20 anni prima
te rurale (il 67 per cento della popolazione          che Delhi inaugurasse la sua prima tratta.
vive in campagna), l’India può adesso contare         Ma, adesso, nel giro di soli 16 anni, la capita-
su 46 città con oltre un milione di abitanti,         le è già arrivata a dieci linee, per complessivi
che diventano 95 sopra i 500 mila. Un serba-          384 km. Inclusi i collegamenti rapidi verso l’a-
toio enorme per la mobilità di breve raggio           eroporto internazionale, che sono stati attiva-
che deve essere necessariamente sostenibile,          ti anche a Bangalore e Chennai.
se non si vuole definitivamente soccombere            Lo sviluppo della rete di Delhi è impressionan-
all’inquinamento ed alla congestione. Qui già         te, distanziato solo dalle megalopoli cinesi,
si vedono risultati eloquenti. Si contano otto        ma molto superiore ai ritmi cui siamo avvezzi
sistemi ferroviari suburbani per oltre 4 mila         in Europa o in America.
chilometri di sviluppo, mentre 13 città sono          Forse, come aveva intuito Federico Rampini
dotate di metrò (31 linee e 730 km totali), si-       nel suo saggio del 2006 “L’Impero di Cindia”,
stemi che in altre sette sono in fase di costru-      la sfida per la supremazia nel nostro secolo
zione (per divenire operativi entro il 2024!),        non sarà tra Usa e Cina, ma assomiglierà ad un
mentre in ulteriori dieci città sono in proget-       derby asiatico. Fra Pechino e Delhi.
to. E si tratta di reti modernissime, pulite, tal-
mente efficienti da essere talvolta preferite
dalle equipe mediche per il trasporto di orga-
ni, visto che i pazienti in attesa di trapianto ri-                                  Massimo Ferrari

24
Fondata nel 2011 da un qualificato gruppo di manager del
                                                                            settore, TRAINing ha saputo cogliere il vero spirito della libe-
                                                                            ralizzazione del mercato del trasporto ferroviario basata su
                                                                            indipendenza, competenza, trasparenza e imparzialità dei pro-
                                                                            cessi formativi, a garanzia del progressivo miglioramento dei
                                                                            già ragguardevoli livelli di sicurezza raggiunti in Europa da tale
                                                                            modalità di trasporto.
                                                                            TRAINing, grazie al riconoscimento come Centro di Formazione
                                                                            ottenuto nel 2012 da parte dell’Agenzia Nazionale per la Sicu-
                                                                            rezza delle Ferrovie, assicura la formazione mirata al consegui-
                                                                            mento e al mantenimento delle abilitazioni, sia ai privati che agli
                                                                            Operatori Ferroviari.

TRAINing organizza corsi per le seguenti attività         TRAINing, grazie alla riconosciuta esperienza
di sicurezza:                                             dei propri consulenti, offre agli Operatori Ferro-        I MdM realizzati da TRAINing finalizzano il
                                                          viari supporto per:                                       Riordino Normativo secondo i criteri stabiliti
                                                                                                                    dall’ANSF (Direttiva ANSF n° 1/2012 - Decreto
                                                            la predisposizione del dossier di richiesta del
                                                                                                                    ANSF n° 4/2012) con un dispositivo documenta-
  Condotta dei Treni (macchinista);                         Certificato di Sicurezza, Autorizzazione di Si-
                                                            curezza o Certificato di Idoneità all’Esercizio;        le innovativo, fruibile in via informatica (tablet),
  Accompagnamento dei Treni (capotreno);                                                                            profilato per ruoli e contesti operativi di perti-
                                                            la valutazione dei rischi ai sensi del Reg. UE          nenza, redatti con una chiara gerarchia delle
  Preparazione dei Treni (manovratore, formatore            402/2013;                                               fonti (distinzione fra principi, nozioni e regole e
  dei treni, verificatore dei veicoli).
                                                            la progettazione e l’esecuzione di Audit (dal           quest’ultime fra situazioni normali e di degrado),
                                                            Piano Annuale all’esecuzione di Audit interni           facilitano e rendono più efficace il processo
PER LE IMPRESE FERROVIARIE e/o I GESTORI
                                                            e/o verso fornitori);                                   formativo.
INFRASTRUTTURA
                                                                                                                    L’architettura ed il sw consentono un’ efficace
TRAINing prende in carico le attività formative teo-        il monitoraggio      ai   sensi    del   Reg.    UE
                                                                                                                    gestione degli aggiornamenti evitando stratifi-
riche e pratiche previste dal Sistema di Acquisizio-        1078/2012;
                                                                                                                    cazioni e semplificando l’organizzazione di me-
ne e Mantenimento delle Competenze (SAMAC) per il
                                                            lo sviluppo e il miglioramento continuo dei             rito delle Imprese Ferroviarie.
conferimento e il mantenimento nel tempo delle abili-
                                                            Sistemi di Gestione della Sicurezza;
tazioni (aggiornamento, recupero competenze, ecc.).
                                                            il riordino normativo per le ferrovie intercon-             In esercizio da maggio 2015 e aggiornati ri-
PER I PRIVATI                                               nesse e isolate (dalla Gap Analisys rispetto al             spetto alle nuove normative e disposizioni di
TRAINing organizza corsi di formazione per:                 Regolamento Circolazione Ferroviaria, all’in-               interfaccia in coerenza alla data di entrata in
l’acquisizione della Licenza Europea del Macchinista;       dividuazione delle misure mitigative e dei                  vigore.
il conseguimento dei Certificati di Avvenuta For-           provvedimenti definitivi per la gestione e la
                                                                                                                        Utilizzati da 17 Imprese Ferroviarie.
mazione, propedeutici all’esame di abilitazione, da so-     risoluzione delle non conformità);
stenere una volta assunti da un Operatore Ferroviario.
                                                            l’elaborazione delle Disposizioni e delle Prescrizio-
PER GLI SPECIALISTI DEL SETTORE                             ni di Esercizio inerenti al quadro normativo di
                                                            competenza;
TRAINing, grazie a docenti di riconosciuta espe-
rienza e comprovata capacità, eroga corsi di alta           la redazione delle norme di circolazione dei
formazione destinati a specialisti (professional e/o        veicoli e la definizione delle relative condizioni
manager) sull’organizzazione, sulla tecnica ferro-          di circolabilità;
viaria (es. meccanica del veicolo), sulla normativa
                                                            l’elaborazione e la revisione del Sistema di
di settore europea e nazionale, ecc.
                                                            Manutenzione.

                                                                                                                        TRAINing srl
                                                                                                                        Via Sommacampagna,63H | 37137 VERONA25
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