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mobility press magazine N. 281 - 11 Marzo 2021 In questo numero parliamo di: Mobilità e i suoi lavoratori a confronto. Isfort e Cnel in webinar. Il portuale che sarà. Millennials e Zoomer e il loro rapporto con l'auto. Cura del ferro o ferro senza cura. India alla vigilia di un boom ferroviario ?
numero 281- 11 Marzo 2021 Editoriale La mobilità e i suoi lavoratori a confronto Nulla sarà come prima. Prima o poi tutto tor- masche e bresciane, nella Bassa padana ope- nerà come prima. Si sforzano gli analisti e gli rosa si riprende a pieno l’attività, ed il virus strateghi di pensare al futuro, a quello prossi- ricomincia a camminare. E questo nonostan- mo e a quello più lontano ma non c’è certezza te sempre più persone per viaggiare hanno alcuna. La realtà ci dice che poco o niente è trovato rifugio nella propria auto, la grande sicuro finché una grande parte della popola- “mascherina” nella quale ci si sente sicuri e zione (del mondo) non sarà vaccinata e che ci lontani dal pericolo di contagio. si potrà muovere più o meno come prima. Ma per lavorare bene, anche in tempo di Co- Chi si occupa giorno per giorno di portare in vid servono le regole, che per il lavoro nelle giro gente e merci, siano essi imprese o lavo- società moderne, si chiamano “contratti”. Ci ratori, ha davanti a sé un mare di incognite. sono i contratti di servizio (quelli che vengo- Nei giorni scorsi (ne riferiamo ampiamente in no sottoscritti tra gestori dei servizi e pub- questo numero di giornale) su invito di Isfort e bliche amministrazioni) e contratti di lavoro del Cnel si sono confrontati sindacati ed asso- che regolano orario di lavoro, paga, inquadra- ciazioni imprenditoriali su un tema per nulla mento professionale e così via. Da anni sen- secondario: il rapporto strettissimo che c’è tra tiamo parlare di un contratto unico per tutta la mobilità dei cittadini e chi quella mobilità la mobilità. Cosa non facile da costruire se ci la assicura: i lavoratori dei trasporti. Lavora- vogliamo metter dentro il pilota dell’aereo di tori che non si sono mai fermati, neppure nei linea ed il fattorino che consegna il pacchet- peggiori momenti di lockdown. Per la verità to di Amazon ma qualcosa si può fare. Si era non in tutti i settori dei trasporti si è lavora- fatta strada l’idea di uno schema contrattuale to a pieno ritmo; basti pensare alla profonda valido per quasi tutti con diverse declinazio- crisi che ha investito il trasporto aereo con un ni settoriali: lo si faccia. Nel frattempo ci si crollo drammatico di voli e passeggeri, ma an- muove in ordine sparso e la frammentazione che al trasporto dei bus a lunga percorrenza sindacale non favorisce la semplificazione. C’è che, spesso concentrati sulle connessioni in- poi un altro problema, emerso dagli interven- fra-regionali, si son visti azzerare le vendite. ti dell’incontro organizzato da Isfort: quello Per non parlare dei tassisti, ridotti a snervan- della frammentazione: quella sindacale, ma ti attese di un cliente che non arriva più. Al- anche quella delle imprese, ammalate spesso tri, dicevamo, hanno lavorato a pieno ritmo: di nanismo e, a differenza di ciò che accade gli autisti (e le autiste) di autobus, i ferrovieri in diversi paesi europei, poco propense ad (soprattutto i macchinisti e chi lavora nel seg- aggregarsi perché controllate dalla politica a mento merci) e i camionisti (sia quelli impe- livello locale. gnati nella lunga percorrenza che nelle con- Niente aggregazione, niente “campioni nazio- segne in città). Hanno lavorato, ancor di più, nali” in grado di competere sui mercati comu- tutti gli addetti alla logistica, con l’esplosione nitari e mondiali, terreno di conquista delle dell’e-commerce ed i rider che tanto hanno grandi imprese tedesche, inglesi e francesi. fatto per chi si è abituato al delivery. Piccolo è bello. Si, forse, ma quando la rispo- Non tutto è stato né potrebbe essere, sta come nel caso della lotta alla pandemia smart-working e l’andamento della pandemia deve essere globale, il piccolo rischia di soc- ne è una diretta conferma. Nelle valli berga- combere. 3
Nell’approccio tradizionale, la realizzazione di un nuovo sistema di bigliettazione elettronica è un processo abbastanza lungo e complesso, che parte dalla definizione delle specifiche tecniche e dalla preparazione dei capitolati di gara, fino a giungere, dopo l’aggiudicazione, alla predisposizione del progetto esecutivo e, solo allora, all’inizio dell’effettiva implementazione. Il SaaS (Software as a Service, da non confondere con il MaaS (Mobility as a Service) è la nuova formula, sempre più diffusa, con la quale approvvigionare il software, non tramite il tradizionale acquisto, ma come un servizio in abbonamento, graduabile secondo le effettive necessità. La formula SaaS offre moltissimi vantaggi: è facile da ordinare, rapida da implementare, costantemente aggiornata ed opera nel cloud. Per saperne di più Conoscere il SaaS
numero 281- 11 Marzo 2021 Webinar Isfort e Cnel per Mobilità, Lavoro, Imprese. Il Rapporto AUDIMOB Isfort e Cnel: attenzione ai temi della mo- bilità, insieme a quelli del mondo del lavo- ro e delle imprese. E’ il senso del webinar promosso dall’isti- tuto di ricerca e di statistica sui trasporti, insieme al Consiglio nazionale dell’econo- mia e del lavoro, facendo seguito all’accor- do quadro sottoscritto dai due istituti per approfondire, nel triennio 2021-2023, il tema della mobilità delle persone e delle merci a seguito della pandemia. Titolo del webinar “Mobilità, Lavoro, Im- borazione tra Isfort e Cnel - vi è non solo la prese – 17° Rapporto AUDIMOB Aggiorna- finalità di sostenere e far crescere la ricerca menti”, con un lungo elenco di partecipanti: nei settori della mobilità delle persone e del- Tiziano Treu, presidente del CNEL; Gian Pa- le merci, ma anche di dedicare attenzione ai olo Gualaccini, coordinatore Consulta per la temi specifici della sicurezza stradale, sempre sicurezza stradale e la mobilità sostenibile del nell’ottica di individuare le soluzioni più ade- Cnel; Giuseppe Catalano, Coordinatore Strut- guate da proporre per i successivi interven- tura tecnica di missione del Ministero del- ti legislativi. Riforma del codice della strada le Infrastrutture e della Mobilità sostenibili; (ferma in Parlamento); i problemi posti da Carlo Carminucci, Direttore Ricerca di ISFORT; alcuni mezzi per la mobilità alternativa (ad e poi gli esponenti del mondo del lavoro e del- esempio, bici e monopattini), la cui diffusione le imprese: Stefano Malorgio, segretario ge- è stata favorita nel corso della pandemia ma nerale Filt Cgil; Salvatore Pellecchia, segreta- in assenza di una regolamentazione che tenga rio generale Fit Cisl; Arrigo Giana, presidente conto degli aspetti della sicurezza; e, infine, Agens; Andrea Pelle, segretario generale Orsa la legislazione sul mobility manager, ancora in Trasporti; Andrea Gibelli, presidente Asstra; attesa dei decreti attuativi ma in parte già su- Ezio Favetta, segretario egnerale UGL Ferro- perata dalle nuove esigenze di governo com- vieri; Pietro Serbassi, segretario generale Fast plessivo della mobilità, soprattutto in ambito Confsal; Giuseppe Ruzziconi, presidente di fe- cittadino: sono stati questi alcuni dei temi su derMobilità. Dibattito moderato da Vincenzo cui si è soffermato in particolare Gualaccini. Saccà, di Isfort, e conclusioni affidate a Marco Romani, amministratore delegato di Isfort. Carlo Carminucci nel presentare gli aggiornamenti Gian Paolo del 17° Rappor- Gualaccini to 2019-2020, ha ha ricordato ricordato quali che – tra le fi- sono i punti di nalità principa- cesura rispetto alle tendenze per-Covid: 1) La li della colla- riduzione dei volumi di mobilità; 2) La con- 5
numero 281- 11 Marzo 2021 centrazione spaziale della domanda e il peso piani di rinnovo per i quali sono state stanzia- crescente della prossimità; 3) La contrazione te una mole di risorse senza precedenti nella della mobilità per lavoro e studio; 4) il grande storia del settore. Il rinnovo dei mezzi si deve balzo della mobilità dolce, a scapito soprat- accompagnare, però, anche ad una profonda tutto della mobilità collettiva; 5) Il brusco ar- riforma del settore, con una svolta che ne de- resto del trend postivo di lungo periodo della finisca in pieno il carattere industriale e non mobilità “di scambio”. di settore assistito. E’ la fotografia, sintetizzata dalle cifre, dei Secondo Catalano, dopo questa fase di crisi fenomeni (in parte, fin troppo prevedibili) pandemica, ci sarà bisogno di più trasporto indotti dalla pandemia nelle scelte di mobi- pubblico, non di meno trasporto pubblico: lo lità: la riduzione complessiva della mobilità smart working, l’e-commerce determineranno (- 21,6%), con minori spostamenti ma anche sicuramente dei cambiamenti destinati a di- minori distanze percorse; la diminuzione degli ventare strutturali, ma – quando se ne ricree- spostamenti per lavoro (da 32 a 30%), il crollo ranno le condizioni – la domanda di mobilità è dei viaggi per studio (dal tetto massimo del 5,5 destinata a ricrescere, accompagnata da una al 1,7%), l’aumento delle motivazioni familiari richiesta di maggiore qualità dei servizi, che o di servizio (da 16,5 a 25%) nelle decisioni di superi le difficoltà e le inefficienze del settore spostamento; la crescita di 8 punti della mo- mostrate anche nel corso della pandemia. bilità dolce (dal 24,1% al 32,7%), avvenuta in Per questo, secondo Catalano, bisogna lavora- massima parte a spese dei mezzi di trasporto re non solo sull’efficientamento del sistema, collettivi; la caduta verticale della mobilità di ma anche investire maggiori risorse, tenendo scambio (da 7,2% del 2019 a 1,9 nel 2020), presente che – contemporaneamente – deb- come conseguenza di una complessiva disaf- bono andare avanti i processi di regionaliz- fezione all’utilizzo del sistema dei trasporti zazione del Fondo nazionale dei trasporti e pubblici, testimoniato anche dal crollo nella l’attenzione al mondo del lavoro, il cui ruolo vendita degli abbonamenti, che ha superato è indispensabile per riuscire a realizzare con- la soglia del 50%. cretamente i processi di trasformazione. Giuseppe Catalano Stefano Malorgio ha disegnato il è stato il primo quadro strategico a portare le voci delle politiche del delle rappresen- Ministero delle In- tanze dei lavo- frastrutture e della ratori, sottoli- Mobilità sostenibili, che ha cambiato il nome neando che il settore presenta oggi enormi non certo per una questione nominalistica. criticità, accentuate dalla crisi pandemica. L’orizzonte della transizione ecologica e del- Per Malorgio, occorre – quindi – da un lato la sostenibilità è anche al centro del Piano guardare all’immediato, e dall’altro guardare di Ripresa e Resilienza, collegato al Recovery alla prospettiva futura: nell’immediato, non Plan europeo, con dirette conseguenze anche bisogna nascondersi i rischi che il TPL sia uno sul trasporto pubblico locale, dove deve di- dei primi settori a registrare un’altissima con- ventare irreversibile la scelta dell’abbandono flittualità: la questione di un contratto collet- dell’alimentazione con combustibili fossili dei tivo di lavoro in attesa di rinnovo da oltre tre mezzi che compongono il parco rotabile del- anni rischia di sposarsi con le difficoltà della le aziende, perlomeno per quanto riguarda i situazione finanziaria delle aziende, in crisi 7
numero 281- 11 Marzo 2021 per il mancato apporto degli introiti, ma an- Claudio Tarlazzi, che per il peggioramento delle prospettive fu- della UilTraspor- ture, perché la diffusione dello smart working ti, ha confermato e dello sviluppo dei servizi via web rischia di le preoccupazio- avere effetti strutturali e duraturi sull’equili- ni del sindacato brio del settore. per la situazione Le risorse stanziate dal PNRR o dal governo di un settore che paga le conseguenze del- rischiano di essere destinate soprattutto allo la mancanza di risorse e investimenti che si “hardware” del sistema, mentre una riforma protrae oramai da più di un ventennio. An- che ne definisca un assetto pienamente in- che i fondi che stanno per arrivare attraverso dustriale ha bisogno a sua volta di risorse, i finanziamenti europei o nazionali risolvono e sicuramente – ha sottolineato Malorgio – solo parzialmente le molte problematiche del la trasformazione non può avvenire senza il settore: nel PNRR è prevista l’immissione in coinvolgimento dei lavoratori. servizio di 5.139 nuovi autobus, ma il parco nazionale è in realtà composto di oltre 45.000 Salvatore Pellecchia, mezzi, su cui non si è mai investito negli anni della Fit Cisl, ha ripe- precedenti. L’obiettivo immediato è rinnovare tuto più o meno con- il contratto collettivo di lavoro, ma anche au- cetti analoghi. mentare la dotazione del Fondo nazionale dei Al momento, l’unica trasporti, adeguandolo perlomeno agli indici certezza è che nulla di inflazione programmata. sarà come prima, ed è questo il momento per organizzare quello che sarà il dopo Covid. Arrigo Giana, Per Pellecchia, è essenziale puntare al riequi- presidente di librio modale, facendo funzionare meglio il Agens e direttore TPL. generale di ATM, Nel settore, occorre un radicale riassetto indu- è stato il primo striale, puntando a ridimensionare fortemen- rappresentante te l’elevata frammentazione delle imprese del del mondo delle settore, oggi non più sopportabile perché un imprese a intervenire nel dibattito, esprimen- inevitabile fattore di inefficienza complessiva do – anche se da un diverso versante – una del sistema, senza dimenticare – però – che serie di preoccupazioni sul futuro del settore. occorre anche una profonda razionalizzazione Secondo Giana, è ottimistico pensare che – del quadro normativo. dopo il Covid – tutto tornerà come prima: al- L’emergenza della soluzione del problema cuni cambiamenti di attitudine sono destinati contrattuale è dimostrata non solo dal ritardo a diventare strutturali, ma – a prescindere da nei tempi del rinnovo: in questi tre anni – ha ciò – per il TPL non ci sono studi o previsioni sottolineato Pellecchia – la produttività del attendibili, ma è inevitabile fare i conti anche settore del TPL è cresciuta fortemente anche con previsioni di organizzazioni internazionali per una riduzione del numero degli addetti, come IATA che fissano solo al 2024 l’inizio di riconoscere il ruolo dei lavoratori rappresenta una possibile ripresa del traffico ai livelli di un impegno non più differibile. prima, e il movimento dei turisti è una delle grandi leve che influenzano il traffico del tra- sporto locale, soprattutto nelle grandi città. E’ indispensabile, perciò, che il settore pro- 8
numero 281- 11 Marzo 2021 ceda verso un efficientamento e una ra- 90% di quelle aziende hanno i bilanci in ordi- zionalizzazione: 1.000 imprese – o meglio ne, e quindi – se ci sono aziende improduttive micro-imprese – sono troppe ed è indispensa- e perennemente in deficit – è in quella dire- bile andare ad un’aggregazione, anche perché zione che andrebbero individuate le soluzioni. solo le grandi aziende hanno gli strumenti per Asstra non è contraria, però, a politiche di ra- diventare competitivi o le competenze per ri- zionalizzazione o di aggregazione del settore, uscire a gestire procedure che diventano sem- ma purché avvengano sulla base non di cri- pre più complesse come le gare o altro. teri punitivi, ma piuttosto di premialità per Un altro elemento – secondo Giana – riguar- le aziende, anche per i vantaggi che derivano da la riorganizzazione del servizio, che – così da un maggior efficientamento del sistema. come è organizzato attualmente – produce Per Gibelli, va però soprattutto la gerarchia inefficienza per definizione, perché struttu- che pone il trasporto pubblico locale sempre rato sulle esigenze di trasporto massive nelle all’ultimo posto, scaricando contemporanea- ore di punta, ma la cui struttura rimane poi mente tutti i pesi sulle spalle del settore. sostanzialmente inalterata quando l’utenza si Per il presidente di Asstra le vicende dell’ul- riduce perlomeno del 50 per cento. tima crisi pandemica sono risultate esempla- Nel sistema, quindi, va introdotta la flessibi- ri: l’autonomia scolastica non poteva essere lità e l’utilizzo dei fondamentali nuovi stru- messa in discussione per cambiare gli orari, menti tecnologici, ma una vera soluzione può ma nel frattempo il trasporto locale subiva venire solo se i trasporti non diventano l’uni- ogni sorta di limitazione, frequenze ridotte al ca variabile nell’organizzazione della vita del- 50% e via dicendo. la città, e dunque gli orari di scuole, negozi, Anche sul piano politico generale, il TPL meri- uffici sono capaci di cambiare a loro volta e terebbe più attenzione, e Gibelli è ricorso ad contribuire a disegnare una prospettiva di go- un altro esempio, sottolineando che si pote- verno complessivo delle dinamiche dei centri vano comprare circa 300 autobus elettrici con grandi e piccoli. le centinaia di milioni destinati a bici o mono- Sulla questione contrattuale, Giana ha confer- pattini. mato la disponibilità al dialogo e riconosciu- Il paragone con gli altri paesi dimostra come to le ragioni del sindacato, ma ha ricordato – a differenza del nostro Paese – la centralità allo stesso tempo che tutte le aziende sono del trasporto pubblico locale sia riconosciu- alle prese con la difficoltà di avere un quadro ta anche in modo “tangibile”: la Germania ha chiaro dei bilanci aziendali, in attesa che arri- stanziato immediatamente 6 miliardi di euro vino i ristori per le ingenti perdite registrate per sostenere il settore, la Gran Bretagna ha nel periodo del Covid. garantito in anticipo di sostenere tutte le per- dite; in Italia i primi stanziamenti decisi per Andrea Gibelli, i ristori non sono ancora materialmente ar- presidente di As- rivati alle aziende, mentre si naviga sempre stra, è andato un nell’incertezza per quanto riguarda i nuovi po’ controcorren- stanziamenti a ristoro delle nuove perdite te, contestando nel frattempo intervenute, e via dicendo. In- alcune posizio- fine, proprio questa incertezza – secondo Gi- ni che sembrano belli – costituisce il maggiore ostacolo al ta- precostituite nel contestare le aziende del volo contrattuale per un rinnovo di cui tutti TPL. Per Gibelli, si sottolinea che circa mille riconoscono l’indilazionabilità; altre aziende aziende sono troppe, ma non si tiene che il – interamente detenute dal ministero dell’E- 9
numero 281- 11 Marzo 2021 conomia – hanno potuto avere quel quadro per un decisivo salto di qualità. di certezze finanziarie che ha consentito un Per Ruzziconi, il lavoro di Isfort e le analisi del rinnovo contrattuale, che ha esasperato le di- Rapporto Audimob dimostrano che le respon- namiche tra le categorie. sabilità – nel settore del trasporto pubblico Gli altri esponenti sindacali hanno condiviso locale – vanno ben al di là dei singoli protago- le molte preoccupazioni sulla tenuta comples- nisti del comparto: nel Rapporto Audimob, il siva del settore alla luce non solo della crisi dato più preoccupante che emerge – secondo pandemica, ma delle molte trasformazioni in Ruzziconi – è l’andamento dell’indice che mi- atto a livello della società. sura il tasso di mobilità sostenibile, che nel Quasi tutti, poi, si sono fatti interpreti dello 2002 era pari al 37% e nel 2019 è risultato stato di disagio dei lavoratori in relazione al pari al 35%, cioè addirittura inferiore, nono- piano vaccinazione, che non considera le par- stante che ormai da diversi anni si annuncino ticolarità di professioni inevitabilmente espo- politiche a favore della mobilità sostenibile, si ste a contatti con la clientela e che avrebbero elaborino a livello locale piani del traffico, e si bisogno di essere indicate tra le prioritarie investa anche con maggiore decisione rispet- nell’organizzazione del piano vaccinale. to al passato. Un bilancio deludente e desolante, che – se- Infine, Giuseppe condo il presidente di federMobilità – deve Ruzziconi, presi- obbligare però a spingere con ancor maggior dente di feder- decisione verso il futuro, verso una nuova go- Mobilità, ha sot- vernance del settore ed anche una politica di tolineato come investimenti che riconosca il ruolo strategico il webinar abbia oltre che economico del trasporto pubblico messo al centro quasi tutti i temi su cui è im- locale. pegnata costantemente l’associazione, vale a dire la necessità che il settore si dia un asset- to industriale, proceda ad aggregazioni e rior- ganizzazioni, utilizzi i nuovi strumenti digitali AD 10
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numero 281- 11 Marzo 2021 Argomenti Il portuale che sarà La questione del lavoro portuale è tornata gran lunga “la risorsa più preziosa” in quanto alla ribalta del dibattito nazionale di settore senza il sostegno e l’adesione del mondo del a seguito di due eventi recenti: il rinnovo del lavoro non sarà possibile la transizione soste- contratto collettivo nazionale del comparto; nibile e intelligente del comparto trasporti. il surriscaldamento delle relazioni industriali Il lavoro è pertanto un asset fondamentale, nello scalo di Genova che ha portato allo scio- in generale, dei trasporti e, in particolare, pero dello scorso venerdì. dell’attività portuale. Il Paese potrà riprendere Da una parte dunque un nodo che si scioglie fiato grazie ad un ingente iniezione finanziaria (il contratto), dall’altro una matassa che torna e ad un ambizioso piano di rafforzamento in- ad aggrovigliarsi (lavoro a chiamata nei porti). frastrutturale, ma potrà sopravvivere solo se Sullo sfondo rimane il principale dubbio am- ci saranno uomini in grado di farne buon uso letico da risolvere: quale sarà il peso, il ruolo con le loro capacità tecniche ed intellettuali. ed il valore del Non solo la pan- lavoro nel futuro demia, ma anche della nostra por- altri processi di tualità? portata globa- Il decreto leg- le che l’hanno ge n. 169/2016 preceduta han- di riforma della no contribuito legge n. 84/94 in a disegnare una proposito aveva nuova scena “imposto” un ra- portuale ride- gionamento stra- finendo ruoli e tegico alle na- competenze di scenti Autorità ciascun attore di sistema por- coinvolto. tuale (il piano L’aumento del- organico porto), che purtroppo si è limitato, le dimensioni delle navi ha determinato, ad tranne alcune rare eccezioni, ad un inventario esempio, oltre che una riduzione dei porti da dei lavoratori portuali. scalare, anche una maggiore concentrazione Manca dunque oggi una lettura aggiornata dell’occupazione. e chiara del lavoro portuale sulla base della Altrettanto avviene per i carichi grazie al con- quale costruire un orizzonte strategico credi- solidamento in un numero ristretto di allean- bile e sostenibile. ze delle principali imprese di shipping globa- Una lettura critica necessaria a mio avviso an- li, che determina un incremento di picchi di che oggi per dare le giuste gambe al capitolo traffico e di domanda di lavoro intermittenti trasporti del Piano Nazionale di Ripresa e Re- all’interno dei porti. silienza (PNRR). Ma non è solo il lavoro ad essere messo sotto La Commissione europea al riguardo non ha pressione da volumi di traffico ingenti, con- avuto dubbi. In una recente comunicazione al centrati e discontinui, ma anche gli enti di ge- Parlamento europeo[1] ha definito il lavoro di stione delle aree portuali le cui fortune sono 12
numero 281- 11 Marzo 2021 legate ad un numero ristretto di operatori. care criteri uniformi e con un più determinato Di fronte alla robotizzazione dei processi ed coordinamento da parte del Ministero delle all’integrazione del mercato, più che di un Infrastrutture e Trasporti e della Conferenza ridimensionamento del lavoro portuale ser- dei Presidenti delle AdSP ed un costante coin- virebbe al contrario una sua maggiore valo- volgimento delle parti sociali. rizzazione contrastando così il rischio di ba- Il capitolo italiano dell’ampio e ambizioso nalizzazione dell’azione umana ed una sua programma europeo Next Generation EU se conseguente marginalizzazione. intende sostenere il rinnovamento delle por- L’istituzione del Fondo Nuove Competenze da tualità europea e nazionale deve contenere parte del Ministero del Lavoro di concerto con misure pertinenti ed efficaci rivolte a soste- il Ministero dell’Economia tra le misure per nere e aggiornare quegli uomini senza i quali contrastare gli impatti economici negativi del- i porti oggi si fermano (come è successo a Ge- la pandemia sul complesso delle attività pro- nova la scorsa settimana) ed in futuro – sen- duttive andava proprio in questa direzione, za ombra di dubbio – potrebbero fare ancora ovvero sfruttare la temporanea inattività del- ben poco. la forza lavoro per rafforzare ed incrementare competenze e know-how innovativi attraverso piani formativi mirati. È opportuno dunque far tesoro di questa espe- rienza anche nell’ambito della definizione del PNRR, attraverso lo stanziamento di risorse adeguate volte ad aggiornare e innalzare le competenze dei portuali. Andrea Appetecchia, Una nuova politica del lavoro portuale do- Ricercatore Isfort vrebbe in definitiva riallacciarsi al percorso pubblicato 11 marzo 2021 su www.portnews.it mal avviato dai Piani organico porto, avendo il coraggio di definire e successivamente appli- 13
numero 281- 11 Marzo 2021 Instant survey Areté Auto al centro della mobilità anche di Millennials e Zoomer L’auto si conferma il veicolo preferito anche di popolazione con la media nazionale, balza dai “giovani” per gli spostamenti quotidiani. all’occhio la minore incidenza dell’utilizzo da Le nuove generazioni guidano oggi vetture parte delle nuove generazioni della vettura diesel o a benzina, ma “sognano” una vettura di proprietà (-11 punti percentuali), che re- elettrificata, possibilmente con un costo infe- sta però di gran lunga il mezzo preferito, e il riore a 20mila euro. maggior uso del trasporto pubblico locale (+8 Il passaggio in concessionaria viene ancora punti percentuali). considerato uno step necessario per testare La patente continua a rappresentare un must la vettura e solo successivamente procedere , il 90% degli intervistati dichiara di averla e all’acquisto. Si conferma la propensione per le l’80% possiede in prima persona una vettura formule di sharing e di noleggio a lungo termi- o utilizza una di famiglia. ne che consentono di liberarsi dalle complica- Tra i motivi che spingono a utilizzare i servizi zioni della proprietà e di risparmiare risorse. di sharing spiccano l’uso del bene slegato dal- Sono queste le ansie della le principali proprietà e 1 evidenze che della sua ma- emergono dal- nutenzione la nuova in- (segnalato dal stant survey 60% del cam- Millennials, zoomer e la mobilità “Millennials e pione) e le Zoomer qua- Millennials e Zoomer ragioni econo- le è il loro quale è il loro rapporto miche (30%). con l’auto e la mobilità rapporto con H T T P : / / W W W. A R E T E - M E T H O D O S . C O M Ma come si l’auto e la mo- approcciano i bilità”, con- giovani all’ac- Il contenuto del documento è strettamente riservato e protetto da copyright, ogni riproduzione o utilizzo non autorizzato dei contenuti in esso esposti sarà perseguibile a termini di legge. dotta da Areté quisto dell’au- (azienda leader nella consulenza strategica) to? nel mese di febbraio per indagare sul campo Che caratteristiche deve avere l’auto di Mil- come la pandemia stia modificando i consumi lennials e Zooomer? In primis deve essere di mobilità delle generazioni “Y” (i nati tra il nuova, il 72% degli intervistati la preferisce 1981 e il 1995, i cosiddetti Millenials) e “Z” all’usato. E poi “comoda” e funzionale tanto (nati dopo il 1995, cosiddetti Zoomer). negli spazi interni, quanto per il parcheggio Come si spostano Millennials e Zoomer? (49%). A differenza delle vetture di cui sono L’auto resta il mezzo di trasporto preferito: in possesso attualmente, che in 9 casi su 10 oltre 6 su 10 la scelgono per gli spostamenti hanno un motore endotermico, il 60% dichia- abituali (64%), mentre il 13%, anche durante ra che la propria prossima auto sarà elettrifi- la pandemia, si affida ai mezzi pubblici, l’8% cata. si muove quasi esclusivamente a piedi, il 6% I motivi che spingono verso questa alimenta- si serve abitualmente dei servizi di sharing zione sono essenzialmente due: il desiderio di (auto in primis e poi monopattino, bicicletta e non inquinare (indicato dal 54% del campio- scooter). Confrontando i dati di questa fascia ne) e il risparmio economico sui consumi e sui 15
numero 281- 11 Marzo 2021 sto dell’auto. Il 74% utilizza l’online per una prima ricognizione, il 10% si affida alle riviste specializza- te, per l’8% è decisivo il pas- saparola. Dopo un primo ap- profondimento online, però, in 8 casi su 10 resta comunque fondamentale il passaggio in concessionaria per effettuare le fasi chiave della trattativa e costi di manutenzione (segnato dal 40%). chiudere il contratto. La propensione verso elettrico ed ibrido mal Il salone del dealer resta uno step strategi- si concilia però con il budget che le nuove co anche per richiedere il test drive prima generazioni intendono destinare all’acquisto dell’acquisto della vettura, giudicato necessa- dell’auto: metà del campione si dichiara di- rio dall’82% del campione. sposto a spendere “solo” tra i 6.000 e i 15.000 “L’indagine”, sottolinea Massimo Ghenzer - euro, mentre il 39% si dice disponibile a inve- Presidente di Areté, “fornisce uno spaccato stire un capitale superiore ai 21.000 euro. interessante di una fascia di consumatori de- La criticità relativa alla disponibilità econo- stinata a diventare sempre più strategica nei mica, specie nell’attuale crisi acuita dalla prossimi anni. Intercettare i loro desideri, così pandemia, appare evidente nel capitolo sulle come i canali attraverso i quali acquisiscono modalità di acquisto della vettura: complice informazioni prima di procedere all’acquisto anche il diffondersi di nuovi modelli di consu- ha una rilevanza decisiva per i car maker e gli mo legati allo sharing, solo il 22% è intenzio- operatori di mobilità. nato ad acquistare un’auto in contanti, il 53% I dati confermano la centralità dell’auto anche si affiderebbe a un finanziamento, il 24% pre- per queste fasce di popolazione. ferirebbe formule più legate all’uso del bene La scelta della motorizzazione elettrica, spin- come leasing e noleggio a lungo termine con ta da una vocazione ambientale, appare un un canone mensile. must per l’auto del prossimo futuro. Una pro- Un ultimo focus dello studio riguarda i canali pensione destinata però a scontrarsi con la li- da cui Millennials e Zooomer acquisiscono le mitata capacità e volontà di spesa per l’auto informazioni che indirizzano la scelta di acqui- delle nuove generazioni”. 16
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numero 281- 11 Marzo 2021 Dibattito La cura del ferro. Il ferro senza cura. Il ferro senza motivazioni La cura del ferro. Il ferro senza cura. Il ferro senza motivazioni. La cura del ferro e il ferro senza cura sono due affermazioni di Walter Tocci. Sono state pro- poste in tempi molto distanti tra loro, la prima potrebbe sembrare una partenza e la seconda un arrivo. In realtà sono state parallele e convergenti negli ultimi 15 anni. Tocci intendeva che peggio del non fare la cura del ferro c’è solo il ferro senza cura e su questo non si può che concordare. Ma tutto il ferro in dotazione a Roma e alla Regione Lazio è sostanzialmente senza cura, fatta eccezione per le linee esercite da FS. L’inizio del deficit di cura risale più o meno, sia per le infrastrutture che per i mezzi, al 2004. Senza cura significa senza manutenzione per- samente “Connettere l’Italia” (allegato al DEF ché le committenze e alcuni progettisti/tec- 2016) sulla manutenzione dell’esistente , im- nici non considerano i costi della manuten- pegnandosi in una grande operazione di sal- zione dell’opera e questo, spesso, dopo aver vezza e modernizzazione delle infrastrutture massaggiato la valutazione dei costi/ benefici di trasporto, alcune ormai a fine vita tecnica, dell’opera da realizzare per mesi e mesi. le “suggestioni”, i “sogni” e le “invenzioni” Prima di passare in rassegna il ferro senza continuano a crescere e incombere creando cura di Roma e del Lazio sono necessarie alcu- svii dai binari della realtà, dalla concretezza e ne osservazioni. dalla realizzabilità. Le sindromi moltiplicano gli scenari: La sindrome della suggestione, 2025,2030,2050,2100, ma il prefigurare degli del sogno e dell’invenzione scenari non significa concretezza né realizza- bilità o capacità realizzativa. La cura del ferro a Roma è stata ostacolata o Il ferro “senza cura” è quello in esercizio sulle rallentata da tre sindromi che sembrano ende- metro A, B, (e anche in parte C), quello sulle miche e particolarmente gravi da molti lustri, tre ferrovie concesse Roma-Lido, Roma-Viter- quella della “suggestione”, quella del “sogno” bo, Termini-Centocelle e quello sull’intera in- e quella della “invenzione”. La prospettiva del frastruttura tranviaria. Recovery Plan sta ulteriormente aggravando Il ferro della “suggestione” è quello delle me- le sindromi. tro disegnate per ogni dove e dei cosiddetti Nel trasporto locale si è in presenza di una nuovi sistemi. crisi di sistema che si alimenta e cresce da Il ferro del “sogno” è quello proposto in cata- oltre 10 anni, invece di concentrarsi priorita- loghi senza priorità e con tanti rendering. riamente come indicava giustamente e preci- Il ferro delle “invenzioni” è quello del tutto 18
numero 281- 11 Marzo 2021 è possibile, quello degli ologrammi: l’aumen- La pandemia sta cambiando i rapporti che gli to virtuale delle denominazioni delle metro, individui hanno con i quartieri, i caseggiati, i le nuove denominazioni di sistemi gestionali cortili, saranno cambiamenti di lunga portata che prefigurano scenari da esproprio, il mix di e profondi. suggestione, sogno e invenzione crea il ferro La città, per superare la distanza centro peri- senza motivazioni, si tratta di un effetto col- feria, cioè per affrontare la realtà di abbando- laterale pericoloso ancora limitato, perché il no, isolamento e degrado sociale della perife- ferro resiste avendo tantissime motivazioni: ria, per diventare più inclusiva dovrà cogliere ambientali, energetiche, funzionali, di raccor- l’occasione per ripensare e ricollocare le pro- do integrativo e di sviluppo. prie funzioni, il lavoro, le strutture sanitarie, La manutenzione e lo sviluppo del ferro, in- gli spazi dello svago e della cultura. teso come tram, metro e ferrovie servono a “In questo periodo si sta sempre più teoriz- disegnare il futuro della città ma anche a ri- zando l’idea della “15 minutes city”, ovvero la definire e stabilizzare il senso e la missione possibilità di trovare tutto quello che ci può della città. servire in un diametro urbano di 15 minuti a piedi. Si tratta di un restringimento fisico e simbolico dell’idea stessa di città” (Luca Moli- Il futuro e i nuovi assetti nari. La Repubblica - Le nuove città invisibili-. sostenibili 18.2.2021) Una innovativa e moderna pianificazione dei Per il futuro si devono correggere le linee di trasporti serve a rompere la gabbia radiocen- fruizione degli spazi, ridurre e combinare di- trica di Roma. versamente i tempi degli spostamenti, supe- Roma non è mai stata una “global city” e può rare la divisione centro periferia. organizzare il futuro post pandemia con una Da sempre, dalla Roma Imperiale, Roma si è ragionevole consapevolezza, quella di recupe- sviluppata lungo gli assi radiocentrici delle rare il ritardo infrastrutturale accumulato nei consolari e poi delle linee ferroviarie. decenni, in direzione sostenibile, ambienta- Si può dire che le direttrici percorse dalle le- le e di qualità della vita, mettendo a profitto gioni di ritorno a Roma sono le stesse percor- quello che la pandemia ha insegnato, per que- se dai flussi migratori degli anni 50 e 60 e ogni sto si deve riattivare la cura del ferro. giorno dai pendolari, verso il centro Campido- glio o verso il centro Termini. La mobilità e la necessità Percorsi come raggi che dal centro vanno ver- di superare la radialità so una circonferenza sempre più esterna per un territorio sempre più esteso fino a 1.287,4 Non più una città diffusa su raggi, diametri, Kmq. corde o secanti ma una città arcipelago, con Questa struttura radiale ha impedito lo svilup- isole/ centri collegati da linee metro, ferrovia- po multicentrico della città. Ha cristallizzato rie ma soprattutto da linee tranviarie. la distanza tra centro e periferie, ha impedi- Per costruire una strategia pianificatoria in to qualunque gentrificazione dei quartieri ha grado di portare all’assetto di città arcipelago prodotto uno sprawl disordinato lungo gli assi si deve lavorare, da subito, all’altra emergen- e poi nell’agro. za che caratterizza il sistema della mobilità di La città sembra sospesa, è come se si fosse in- Roma che è rappresentata dalla inefficienza terrotta la capacità di leggere e comprendere strutturale del sistema che è aggravata conti- la vita reale. nuamente nel tempo, giorno dopo giorno, ora 19
numero 281- 11 Marzo 2021 dopo ora, dalla totale assenza di connessioni Nel mentre si da corso al piano straordinario tra le linee metro, tra metro e ferro (inten- delle manutenzioni delle infrastrutture, degli dendo tutto il ferro sia concesse che ferrovie) impianti e del materiale rotabile, tempi di re- dall’assenza di manutenzione alle infrastrut- alizzazione stimati 7-8 anni, si possono realiz- ture e al materiale rotabile del sistema. zare i prolungamenti delle metro oltre il GRA La connessione dei sistemi e delle modalità, dai quattro capolinea: Rebibbia, Laurentina, le confluenze e gli scambi tra modalità di tra- Anagnina e Battistini, infatti con investimen- sporto devono portare all’integrazione come ti tecnologici sul segnalamento, gli accessi, la fase di passaggio verso la connettività cioè la messa a norma, le banchine e la gestione è massima integrazione/fusione di ogni forma possibile recuperare capacità e performance di mobilità con le funzioni della città. di trasporto delle metro. Per tutto questo occorrono scelte precise I prolungamenti non sono in contraddizione sulle priorità e dire la verità ai cittadini sulle con il superamento della radialità perché con- condizioni del sistema, innovando fortemente tribuirebbero a ridurre l’accesso di mobilità sulle modalità di gestione dell’esistente e in- privata, massimizzerebbero le capacità delle vestendo nella tecnologia. infrastrutture esistenti e scambiando poten- Le priorità per superare l’attuale struttura ra- zierebbero la funzione delle linee circolari diocentrica sono strettamente connesse agli anche tranviarie. Inventare e proporre linee interventi prioritari per garantire l’efficienza metropolitane ed altro o proporre la realizza- del sistema. Innanzitutto manutenzione, ma- zione o la riattivazione di linee ferroviarie in nutenzione, manutenzione dell’esistente (in- disuso da decine di anni (ad esempio la Civita- frastrutture, mezzi, impianti di metro, tram vecchia-Capranica) è quanto di peggio per lo e bus). Per superare la radialità secolare è sviluppo della cura del ferro. prioritaria la chiusura dell’anello ferroviario, Per rimanere in tema peggio del ferro senza aumentare gli spostamenti sugli archi bypas- cura c’è il ferro senza motivazioni. sando lo scambio di Termini e affrancando il Sul ferro senza motivazioni la responsabilità nodo ferroviario di Roma dall’essere al con- di tecnici più o meno sognatori o sempre plau- tempo nodo dell’area metropolitana e snodo denti e consulenze on demand, che nel corso ferroviario nazionale nord-sud. degli anni hanno proposto tutto e il contrario Un anello senza colorazioni o missioni oniri- di tutto, risulta evidente . che ma molto concretamente una infrastrut- Fortebraccio il principe dei corsivisti, come tura funzionale dedicata al sistema della mo- fondo di prima pagina, tanti anni fa, usava bilità di Roma e dell’area metropolitana. dire di alcuni politici: “hanno una faccia to- La connessione, la comunicazione d’esercizio sta che al confronto il bronzo sembra panna e gestionale tra le metro A, B e C, se si vuole montata”. costruire una vera rete per il futuro della cit- Il tempo ha reso necessario un aggiornamen- tà, è questione prioritaria. Sulle origini-desti- to, per certi tecnici e certe consulenze il bron- nazioni trasversali più frequentate, si può rea- zo non sembra panna montata ma vischioso lizzare una linea metropolitana che realizzi le sciroppo . connessioni tra le tre metro anche come semi arco circle lines . Ma le connessioni e gli scambi per la connet- tività della città devono riguardare anche le Enrico Sciarra ferrovie ex concesse e la rete ferroviaria di Roma, 6 marzo 2021 Trenitalia. 20
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numero 281- 11 Marzo 2021 Reportage L'India alla vigilia di un boom ferroviario ? In Asia, oltre alla Cina, c’è un altro gigante che da Gandh, Nehru e dal musulmano Jinnah. potrebbe diventare protagonista nel trasporto Nei tre quarti di secolo trascorsi da allora, su rotaia. Naturalmente parliamo dell’India. non solo è cresciuta la lunghezza della rete, Ossia della seconda nazione per numero di ma lentamente è migliorata la qualità del ser- abitanti (1 miliardo e 380 milioni), che a breve vizio. E’ scomparsa la trazione a vapore (oggi dovrebbe collocarsi al primo posto, scavalcan- un terzo della rete indiana è elettrificata e si do il dragone su cui si riverbera la scelta del- conta di estendere ovunque la catenaria!), le la politica del figlio unico, imposta per oltre linee a scartamento metrico, che un tempo 30 anni, la quale, se da un lato ha costituito rappresentavano una fetta consistente del si- la premessa per il formidabile superamento stema, sono state in gran parte riconvertite della povertà, dall’altro ha contribuito al pre- allo scartamento largo (1.676 mm); la divisio- occupante invecchiamento della popolazione. ne in tre classi è rimasta, ma il comfort delle Freno sconosciuto a sud dell’Himalaya, in un vetture è migliorato e si è diffusa l’informati- paese ancora prevalentemente povero – mol- ca nella prenotazione dei posti. to meno di un tempo, però – ma assai dina- I ritardi sono sempre frequenti, ma un viaggio mico. L’India, per di più, aveva ereditato dai in treno non somiglia più a quella esperien- britannici una rete ferroviaria capillarmente za esotica dei miei anni giovanili, quando i fi- diffusa, probabilmente il miglior lascito colo- nestrini – protetti da inferriate per impedire niale di tutti i tempi, purtroppo non replicato l’accesso dei clandestini – dovevano restare altrove, nonostante le velleità inglesi di poter chiusi per evitare che le sabbie del Rajasthan viaggiare in treno dal Cairo al Capo o i sogni ricoprissero i divani ed il pavimento. francesi della Transahariana. A differenza della Cina, raggiungibile in tre- E quasi certamente proprio il sistema dei col- no con la Transiberiana o lungo la “Via del- legamenti ferroviari, unitamente alla diffu- la Seta”, il sistema del subcontinente indiano sione della lingua inglese, ha scongiurato il resta sostanzialmente isolato, nonostante da rischio della disintegrazione di uno stato fe- qualche anno esista la, molto teorica, possibi- derale costituito da miriadi di etnie, religioni, lità di raggiungere Delhi dall’Europa, attraver- usanze diverse. O, perlomeno, ne ha limitato i so la Turchia e l’Iran, salvo sfidare gli altissimi danni, visto che il Raj – ossia l’impero britan- rischi e le scarsissime frequenze (due corse al nico del subcontinente – era qualcosa di ben mese) di un viaggio attraverso il Beluchistan. più vasto dell’attuale India, estendendosi dal Ed anche i collegamenti via terra con i vicini Pakistan, alla Birmania a Ceylon, l’attuale Sri pachistani, bengalesi e cingalesi sono ridotti al Lanka. Ebbene, già nel 1931, si contavano nel minimo, retaggio di tensioni e diffidenze mai Raj 65.500 km di binari, più o meno quanti fun- del tutto sopite. Però, all’interno dell’India, si zionano attualmente nella sola India, anche può viaggiare in treno dal Kashmir innevato se, sommando l’estensione delle reti di Paki- fino a Capo Comorin, punta tropicale del Dec- stan, Bangladesh, Sri Lanka, Myammar (nome can e da Amritsar, la città santa dei Sikh, fino attuale della Birmania), si arriva a 85.500 km, al lontano Assam, incuneato in prossimità del 20 mila in più della mezzanotte del 15 agosto confine birmano. Spesso con convogli diretti 1947, quando scoccò l’ora dell’indipendenza dai nomi fascinosi, come il lussuoso “Palace (“Freedom at midnight”), voluta fermamente on wheels”. Ma inevitabilmente lenti, visto 22
numero 281- 11 Marzo 2021 che la velocità massima raramente raggiunge Certo le distanze sono notevoli, ma la den- i 160 km orari e le medie commerciali sono sità demografica, così come avvenuto con molto più basse. Ciononostante il numero di successo in Cina, consiglia di investire sulle passeggeri è imponente: 23 milioni annui sui ferrovie per scongiurare la paralisi dell’econo- 12.600 convogli in circolazione ogni giorno. mia indiana. In particolare il cosiddetto “qua- Anche per questo il trauma prodotto dal Covid drilatero d’oro”, compreso tra Delhi, Kolkata è stato violento. Al fine di contenere la diffu- (Calcutta), Chennai (Madras) e Mumbai (Bom- sione della pandemia il governo ha fermato bay) - all’interno del quale si trovano altre im- per settimane la portanti città in circolazione fer- forte sviluppo, roviaria, adiben- come Bangalore, do centinaia di centro di eccel- vetture ad ospe- lenza informati- dali itineranti. co verso il quale Ciò ha indotto si sono deloca- milioni di perso- lizzate molte im- ne a spostarsi a prese europee piedi o con mez- ed americane - zi di fortuna tra è candidato ad una città e l’al- ospitare corridoi tra, ma i risultati ad alta velocità. hanno conforta- Per ora solo una to queste misure nuova linea tra draconiane. Gli Mumbai ed Ah- effetti del virus medabad (534 in termini di vittime sono stati relativamente km) è in fase di costruzione e predisposta per contenuti: 150 mila a gennaio 2021, almeno i 320 km orari, ma altri 3.114 km di alta velo- secondo le stime ufficiali, comunque molto cità sono già stati approvati ed ulteriori 2.545 meno degli Usa, che pure hanno solo un quar- sono in fase di studio. Il governo Modi, in at- to della popolazione. Complice certamente tesa di sviluppare la capacità di investimento l’età media molto più bassa e, secondo alcuni nazionale – obiettivo del tutto alla portata, scienziati, le condizioni igieniche precarie che visto l’alto numero di ingegneri specializzati, avrebbero immunizzato molti individui dalle sfornati dalle locali università – si affida alla malattie più gravi. tecnologia giapponese, per non dover dipen- Adesso che il traffico – alimentato da treni dere dall’ingombrante vicino cinese, la cui speciali su prenotazione – sta lentamente ri- rete pure si sta affacciando a sud dell’Hima- prendendo si ripropone il problema di come laya, con linee in costruzione dal Tibet al Ne- modernizzare l’Indian Railways, un colosso pal e dallo Xinjiang al Pakistan. statale con un milione e 300 mila dipendenti, Comunque vada, l’India si candida a diveni- che deve necessariamente aprirsi al mercato, re nel prossimo decennio un nuovo colosso se non vuole essere sopraffatto dal migliora- dell’alta velocità a livello mondiale. Ancor più mento della rete stradale e dall’intensificazio- promettenti sono le prospettive per quanto ne delle rotte aeree, ai cui servizi può accede- riguarda le linee urbane e suburbane, un set- re un numero crescente di potenziali clienti tore, invece, piuttosto trascurato dai coloniz- entrato a far parte della classe media. zatori britannici, che lasciarono in eredità solo 23
numero 281- 11 Marzo 2021 poche reti tranviarie, spazzate via negli anni schierebbero di soccombere se dovessero di- Sessanta dalla crescente congestione viaria, pendere dalle caotiche condizione del traffico con la sola eccezione di Calcutta, dove i tram viario. L’attivazione della prima linea di metrò sono rimasti e stanno diventando un soggetto in India risale al 1984, con il timido debutto a iconico. Ma, benché ancora prevalentemen- Calcutta. Poi sono trascorsi ben 20 anni prima te rurale (il 67 per cento della popolazione che Delhi inaugurasse la sua prima tratta. vive in campagna), l’India può adesso contare Ma, adesso, nel giro di soli 16 anni, la capita- su 46 città con oltre un milione di abitanti, le è già arrivata a dieci linee, per complessivi che diventano 95 sopra i 500 mila. Un serba- 384 km. Inclusi i collegamenti rapidi verso l’a- toio enorme per la mobilità di breve raggio eroporto internazionale, che sono stati attiva- che deve essere necessariamente sostenibile, ti anche a Bangalore e Chennai. se non si vuole definitivamente soccombere Lo sviluppo della rete di Delhi è impressionan- all’inquinamento ed alla congestione. Qui già te, distanziato solo dalle megalopoli cinesi, si vedono risultati eloquenti. Si contano otto ma molto superiore ai ritmi cui siamo avvezzi sistemi ferroviari suburbani per oltre 4 mila in Europa o in America. chilometri di sviluppo, mentre 13 città sono Forse, come aveva intuito Federico Rampini dotate di metrò (31 linee e 730 km totali), si- nel suo saggio del 2006 “L’Impero di Cindia”, stemi che in altre sette sono in fase di costru- la sfida per la supremazia nel nostro secolo zione (per divenire operativi entro il 2024!), non sarà tra Usa e Cina, ma assomiglierà ad un mentre in ulteriori dieci città sono in proget- derby asiatico. Fra Pechino e Delhi. to. E si tratta di reti modernissime, pulite, tal- mente efficienti da essere talvolta preferite dalle equipe mediche per il trasporto di orga- ni, visto che i pazienti in attesa di trapianto ri- Massimo Ferrari 24
Fondata nel 2011 da un qualificato gruppo di manager del settore, TRAINing ha saputo cogliere il vero spirito della libe- ralizzazione del mercato del trasporto ferroviario basata su indipendenza, competenza, trasparenza e imparzialità dei pro- cessi formativi, a garanzia del progressivo miglioramento dei già ragguardevoli livelli di sicurezza raggiunti in Europa da tale modalità di trasporto. TRAINing, grazie al riconoscimento come Centro di Formazione ottenuto nel 2012 da parte dell’Agenzia Nazionale per la Sicu- rezza delle Ferrovie, assicura la formazione mirata al consegui- mento e al mantenimento delle abilitazioni, sia ai privati che agli Operatori Ferroviari. TRAINing organizza corsi per le seguenti attività TRAINing, grazie alla riconosciuta esperienza di sicurezza: dei propri consulenti, offre agli Operatori Ferro- I MdM realizzati da TRAINing finalizzano il viari supporto per: Riordino Normativo secondo i criteri stabiliti dall’ANSF (Direttiva ANSF n° 1/2012 - Decreto la predisposizione del dossier di richiesta del ANSF n° 4/2012) con un dispositivo documenta- Condotta dei Treni (macchinista); Certificato di Sicurezza, Autorizzazione di Si- curezza o Certificato di Idoneità all’Esercizio; le innovativo, fruibile in via informatica (tablet), Accompagnamento dei Treni (capotreno); profilato per ruoli e contesti operativi di perti- la valutazione dei rischi ai sensi del Reg. UE nenza, redatti con una chiara gerarchia delle Preparazione dei Treni (manovratore, formatore 402/2013; fonti (distinzione fra principi, nozioni e regole e dei treni, verificatore dei veicoli). la progettazione e l’esecuzione di Audit (dal quest’ultime fra situazioni normali e di degrado), Piano Annuale all’esecuzione di Audit interni facilitano e rendono più efficace il processo PER LE IMPRESE FERROVIARIE e/o I GESTORI e/o verso fornitori); formativo. INFRASTRUTTURA L’architettura ed il sw consentono un’ efficace TRAINing prende in carico le attività formative teo- il monitoraggio ai sensi del Reg. UE gestione degli aggiornamenti evitando stratifi- riche e pratiche previste dal Sistema di Acquisizio- 1078/2012; cazioni e semplificando l’organizzazione di me- ne e Mantenimento delle Competenze (SAMAC) per il lo sviluppo e il miglioramento continuo dei rito delle Imprese Ferroviarie. conferimento e il mantenimento nel tempo delle abili- Sistemi di Gestione della Sicurezza; tazioni (aggiornamento, recupero competenze, ecc.). il riordino normativo per le ferrovie intercon- In esercizio da maggio 2015 e aggiornati ri- PER I PRIVATI nesse e isolate (dalla Gap Analisys rispetto al spetto alle nuove normative e disposizioni di TRAINing organizza corsi di formazione per: Regolamento Circolazione Ferroviaria, all’in- interfaccia in coerenza alla data di entrata in l’acquisizione della Licenza Europea del Macchinista; dividuazione delle misure mitigative e dei vigore. il conseguimento dei Certificati di Avvenuta For- provvedimenti definitivi per la gestione e la Utilizzati da 17 Imprese Ferroviarie. mazione, propedeutici all’esame di abilitazione, da so- risoluzione delle non conformità); stenere una volta assunti da un Operatore Ferroviario. l’elaborazione delle Disposizioni e delle Prescrizio- PER GLI SPECIALISTI DEL SETTORE ni di Esercizio inerenti al quadro normativo di competenza; TRAINing, grazie a docenti di riconosciuta espe- rienza e comprovata capacità, eroga corsi di alta la redazione delle norme di circolazione dei formazione destinati a specialisti (professional e/o veicoli e la definizione delle relative condizioni manager) sull’organizzazione, sulla tecnica ferro- di circolabilità; viaria (es. meccanica del veicolo), sulla normativa l’elaborazione e la revisione del Sistema di di settore europea e nazionale, ecc. Manutenzione. TRAINing srl Via Sommacampagna,63H | 37137 VERONA25
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