Ma non siamo soli Il Covid e le nuove forme di prossimità - Tutela dei minori: due nuovi sussidi - Diözese ...
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IP Mensile della Diocesi di Bolzano-Bressanone Anno 56, Numero 10 – Novembre 2020 Il Covid e le nuove forme di prossimità Ma non siamo soli Tutela dei minori: La Settimana L’Avvento porta due nuovi sussidi della Carità il nuovo Messale
1-2 novembre Commemorazioni speciali La solennità di Tuttisanti e la Giornata dei morti sono state quest’anno ancora più particolari, e non solo perchè in molti casi le cerimonie, condizionate dal coronavirus, sono state spostate dal cimitero alla chiesa. L e celebrazioni dell‘1 e 2 novembre hanno assunto quest’anno una con- notazione straordinaria. Lo ha spiega- to anche il vescovo Ivo Muser nelle sue celebrazioni a Bolzano e Bressanone: in quest‘anno di pandemia, di lutti e di lockdown le commemorazioni sono state “un momento importante e neces- sario per rendere collettivo quello che non è un dolore privato, ma di un’inte- ra comunità. Un dolore – ha aggiunto il vescovo – che può trasformarsi in energia positiva se sarà capace di pro- durre in tutta la nostra comunità una nuova consapevolezza, un senso civico di responsabilità forte e di solidarietà reciproca. Perché purtroppo il virus è ancora presente, e nessuno si salva da solo.“ Un messaggio decisivo Nelle celebrazioni di Ognissanti e del- la Giornata dei defunti, il vescovo ha ricordato che davanti alla morte la fede cristiana offre un messaggio de- cisivo: “Proclama la vita eterna come una possibilità reale per tutti. Que- sta fede si fonda sulla risurrezione di Gesù. Questa è la fede pasquale che i Nel giorno di Ognissanti il vescovo Ivo Muser ha benedetto le tombe nel cimitero di Bolzano, dove cristiani, dalla prima generazione fino non si è potuta tenere la tradizionale celebrazione. Con lui il suo segretario Michael Horrer, il decano Bernhard Holzer e il parroco Mario Gretter a noi oggi, annunciano a questo mon- do: possiamo vivere, lavorare, amare e gioire della vita qui e ora, e possiamo nel fuggire e nel rimuovere la morte, dare l’ultimo saluto ai loro cari, non morire con fiducia perché siamo stati ma nell’accettare la realtà della morte hanno potuto accompagnarli nel luo- risvegliati alla vita eterna!“ nella fede e nella speranza. E quindi go della sepoltura. Il senso di vuoto è lasciamoci interrogare personalmente ancora più grande. Certamente il do- La speranza contro la crisi dalla domanda di Gesù: credi tu que- lore per la perdita di una persona cara Nelle omelie in duomo a Bolzano (1 no- sto?“ Proprio in Gesù, ha ricordato il è uno dei più difficili da consolare, ma vembre) e a Bressanone (2 novembre) vescovo, “Dio ha mostrato che fa scatu- le persone in lutto hanno bisogno di monsignor Muser non ha mancato di rire la vita persino dalla tomba. Abbia- chi stia loro accanto.“ Proprio questo, sottolineare le conseguenze della crisi mo bisogno di questa speranza - anche ha detto Muser, è uno dei compiti pa- da pandemia, “che ci costringe perso- nel superare assieme la crisi provocata storali più importanti che ci consegna nalmente e come società anche a con- dalla pandemia e le sue conseguenze, l’esperienza del Coronavirus: “Siamo frontarci con la morte. La nostra fra- che ci accompagneranno ancora a lun- chiamati allo sforzo di accompagnare gilità umana e la nostra transitorietà go.“ chi vive il lutto per la perdita di una si mostrano senza trucco: non tutto persona cara. Accompagnare non solo è possibile, fattibile e senza limiti. La Consolare chi è in lutto individualmente ma anche attraverso morte appartiene alla vita.“ Proprio qui Il vescovo ha poi rinnovato anche la comunità accoglienti, relazioni affetti- arriva l’offerta cruciale della fede cri- vicinanza “alle tante persone che du- ve sincere in cui il dolore dell’altro può stiana: “La via redentrice non consiste rante la pandemia non hanno potuto essere accolto e alleviato.“ 2 Il Segno, Numero 10 – Novembre 2020
pastorale&salute Covid e nuove prossimità Non poteva essere più attuale il tema del Convegno diocesano di ottobre a Bressanone: in primo piano le nuove forme di prossimità pastorale sviluppatesi con la pandemia, come la prossimità della compassione, quella digitale e dello sguardo. L a pandemia ha fatto emergere l’ur- genza di un nuovo modello di pa- storale, attenta a tutte le fragilità. Da che difendono, e di divieti di contatti. Questo può essere umanamente co- stoso, e allora bisogna lasciar parlare • Un ruolo speciale va attribuito alla prossimità parrocchiale: non si tratta di professionalizzare le pasto- qui il tema “Il contagio della miseri- gli occhi e la voce. È la medicina dello rali, ma di far emergere le fragilità cordia: la parrocchia come comunità sguardo e dell’ascolto. della comunità, grazie alla capacità sanante“ scelto per il Convegno d’Otto- È importante anche la prossimità • di conoscere il territorio, le perso- bre 2020 che ha visto gli operatori pa- digitale: la rete offre un linguaggio ne, le storie, e di saper lavorare in storali riuniti all’Accademia Cusano di nuovo per dire la verità del Vangelo, sinergia per il bene di ciascuno. È Bressanone. Ancila Lechner, assistente un luogo per vivere esperienze di re- questa la “comunità sanante”, che si spirituale nell’ospedale di Bressanone lazione, di appartenenza, di prossimi- fa carico delle ferite presenti al suo e padre Luciano Sandrin, religioso dei tà e di comunione ecclesiale. I rischi interno e di affrontarle muovendosi Camilliani, docente di psicologia del- del “cyber-spazio” e delle “cyber-rela- tra le case. la salute e della malattia, di pastorale zioni” vanno attentamente valutati, • Infine uno dei compiti pastorali più della salute e di teologia pastorale sa- attraverso un attento discernimento, importanti che ci lascia l’esperienza nitaria a Roma, hanno approfondito ma non devono chiuderci di fronte del virus è la prossimità del lutto, l’immagine della comunità sanante. alle nuove opportunità che vengono che aiuta ad elaborare la perdita di Durante la pandemia, hanno ricorda- offerte. La cultura digitale è un segno una persona cara: secondo i relatori, to, “abbiamo conosciuto la nostra capa- dei tempi, un’impegnativa sfida pasto- la vicinanza deve essere intelligente, cità di prossimità, anche a distanza, e rale per tutta la comunità cristiana. la presenza discreta, le parole rispet- di assunzione della cura dell’altro. Si Nella rete si vivono incontri e scontri, tose. Solo così la consolazione è ve- tratta ora di tenere viva questa virtù e emozioni positive e negative, amori e ramente sanante e aiuta le persone di esercitarla anche se in forme diver- tradimenti, prossimità e distanza. a riprendere in mano la propria vita. se.“ Sono le nuove forme di prossimità pastorale sviluppatesi con la pandemia e discusse nell‘incontro: la prossimità della compassione, quella dello sguar- do e digitale, la prossimità della par- rocchia e la prossimità nel lutto. • La prossimità della compassione non si ferma al sentire ma provoca l‘agire: nell’esperienza della pande- mia la compassione stimola a trovare la forma di relazione più adatta con la persona malata per rispondere alle domande di cura, di sollievo dal do- lore e sostegno delle sue speranze. In questo contesto ha un ruolo determi- nante il personale sanitario, non solo in termini di professionalità, ma an- che in campo spirituale. La cura non è della malattia, di un organo o di cellule: la cura è delle persone, nella loro totalità. • C’è poi la prossimità affidata alla parola e allo sguardo. La prossi- mità, come segno d’amore verso gli altri e verso se stessi – si è detto al convegno – si esprime con il distan- ziamento fisico, fatto di mascherine Tanti gli operatori pastorali presenti all’incontro, con distanziamento sociale, alla Cusano Il Segno, Numero 10 – Novembre 2020 3
pastorale&salute Saremo “comunità sanante”? La nuova dimensione della pastorale della salute ai tempi del Covid: le esperienze concrete nelle interviste ai due relatori, padre Luciano Sandrin e Ancilla Lechner. di Paola Vismara Padre Sandrin, in questo ‘tempo so- za e ricchezza di persone, speso’ della pandemia ci spiega da di compiti e di doni. La dove vengono queste due parole: dimensione comunitaria “comunità sanante”, e perché sono le della pastorale della sa- parole-chiave per una rinnovata pa- lute non può mai essere storale della salute? dimenticata. E mentre si L’espressione “comunità sanante” è prende cura del ferito che stata usata molti anni fa per la prima incontra per le strade del volta dal famoso teologo tedesco Ber- mondo, ha anche il compi- nhard Häring (1912-1998). La ritro- to profetico di richiamare viamo, con mia grande gioia, negli in- l’attenzione sui “briganti” terventi di Papa Francesco. Parlando e impedire che continui- all’Associazione Italiana contro le Leu- no a ferire. cemie-Linfomi e Mieloma – ha usato l’immagine della comunità sanante. In questo lungo perio- «Penso, in particolare, - egli dice - a do di pandemia, con un quanti esprimono la condivisione della nuovo lockdown forse Chiesa alle persone che soffrono di que- alle porte, come possia- ste patologie: i Cappellani, i Diaconi, i mo “farci vicini/prossimi” Ministri straordinari della comunione. se il “distanziamento” è Mediante la loro testimonianza spiri- parola d’ordine e le più tuale e fraterna, è tutta la comunità dei semplici espressioni di credenti che assiste e consola, diventan- vicinanza e d’affetto ri- do comunità sanante che rende concreto schiano di provocare il il desiderio di Gesù perché tutti siano contagio? una sola carne, una sola persona, a par- Un proverbio dice che tire dai più deboli e vulnerabili». “dobbiamo fare di necessi- Il camilliano padre Luciano Sandrin, relatore a Bressanone tà virtù”! un giorno forse Anche la Congregazione della Fede ringrazieremo questo tempo terribile no… o quello dei piccoli gesti come un nella recente Lettera ‘Samaritanus e difficilissimo per averci ricordato “la “buongiorno” detto con un’immagine bonus’ (sulla cura delle persone nelle fantasia della carità”. Siamo stati ob- divertente inviata con WhatsApp… fasi critiche e terminali della vita) ri- bligati a ripensare i nostri gesti, a po- Sappiamo quanto valga l’aiuto per la prende questo intervento: «Tutti sono tenziare le capacità espressive facendo spesa ed altri servizi essenziali, resi chiamati a dare testimonianza accan- a meno del “toccare”, sviluppando lo con gratuità e gioia dai volontari … to al malato e diventare “comunità sa- sguardo, per esempio. La mascherina giovani o adulti, ai più anziani e fragi- nante”…» ci ha impedito di mostrare la bocca li… Sappiamo quanto le videochiama- Abbiamo pensato al “Buon Samarita- sorridente, ma non gli occhi che si te siano così preziose per i nonni e i no” per molti secoli come al modello illuminano, che comunicano gioia e nipotini, ma anche per chi è in ospeda- per il singolo cristiano… ma ora dob- tristezza, con lampi di luce o lacrime le e forse sta morendo, in solitudine… biamo “pensarlo al plurale”! La chie- che sgorgano… Impedendoci la visi- sa comunità sanante è una comunità ta “di persona”, abbiamo visto quanto Al cuore della sua relazione al Con- samaritana che esce dalle porte, che preziosa è stata ed è la tecnologia, gli vegno c’è stata la parabola del Buon vede, prova compassione e si pren- smartphone o il semplice telefono… Samaritano che ritroviamo anche de cura dei feriti che incrocia sul suo abbiamo forse recuperato quel “ti chia- nell’enciclica “Fratelli tutti”: un segno cammino. “Va’ e anche tu fa’ lo stesso! ” mo, così chiacchieriamo un po’”… dei tempi che non possiamo sottova- non è rivolto solo alle singole persone, strappando noi stessi ed altri alla soli- lutare… che lo possono fare con professionali- tudine… Abbiamo rivalutato il potere Certamente! In “Fratelli tutti” Papa tà e amore, ma è compito di tutta la terapeutico dell’ascolto, sia pure a di- Francesco usa parole chiarissime e comunità cristiana, nella sua interez- stanza, dietro un plexiglass o un telefo- drastiche: «Davanti a tanto dolore, a 4 Il Segno, Numero 10 – Novembre 2020
pastorale&salute tante ferite, l’unica via di uscita è esse- re come il buon samaritano. Ogni altra scelta conduce o dalla parte dei briganti oppure da quella di coloro che passano accanto senza avere compassione del dolore dell’uomo ferito lungo la strada. La parabola ci mostra con quali inizia- tive si può rifare una comunità a parti- re da uomini e donne che fanno propria la fragilità degli altri, che non lasciano edificare una società di esclusione, ma si fanno prossimi e rialzano e riabilita- no l’uomo caduto, perché il bene sia co- mune». Basterebbe questo per costrui- re davvero la “comunità sanante” di cui abbiamo parlato al Convegno! Paola Vismara è referente diocesana per la pastorale della salute Il lockdown e il distanziamento hanno aumentato il bisogno di vicinanza delle persone “Un lavoro da fare tutti insieme” Ancilla Lechner è una giovane necessario, riflettere sul nostro impe- arricchisce la pastorale con le sue donna che ha fatto della ‘mis- gno, verificarlo e cercare nuove vie. competenze, i suoi compiti, il suo ca- sione tra i sofferenti’ anche una risma. Ogni situazione è certamente professione. Che significa esse- Le due parole “comunità sanante”: diversa. Ci sono momenti dove è im- re assistente spirituale in ospe- cosa significano per te, giovane portante e giusto che ci sia un prete dale? cristiana, credente, impegnata pro- e ci sono altre situazioni dove è giu- Essere assistente spirituale in ospe- fessionalmente e pastoralmente sto che sia una persona laica, uomo dale significa accompagnare tutte come volontaria? o donna. Se lavoriamo insieme e ci le persone che sono in ospedale: Come persone possiamo sopravvivere completiamo, allora possiamo vera- pazienti, familiari, personale che solo in comunità. La comunità ha un mente essere una “comunità sanan- lavora a diverso titolo in ospeda- grandissimo valore e una grandissima te”.p.v. le. Significa stare vicino alle per- importanza per ognuno di noi. Sono sone in diversi momenti della loro convinta che una parrocchia, una co- vita, dall’inizio della vita fino alla munità cristiana può e deve essere morte. Come assistente spirituale “sanante”. Una comunità può accompa- condivido situazioni di sofferenza gnare una singola persona in difficoltà: e difficoltà, ma anche situazioni di questa riuscirà a camminare avanti, grande gioia e speranza con persone sentendosi sostenuta, ricevendo la forza di tutte le età, di ogni lingua, ogni di guarire… religione… Una missione, quella che svolgi in Sei anche impegnata a livello ospedale e in parrocchia, che ti av- parrocchiale e di Unità pasto- vicina molto al ruolo che è stato rale… dunque sei contenta del per lunghi anni (e secoli!) a quella tema trattato al Convegno? del cappellano d’ospedale: è dav- Molto. Noi tutti viviamo in una co- vero urgente ‘voltar pagina’ e arri- munità parrocchiale. Entriamo in vare a una ministerialità laica nel questa comunità con il battesimo e mondo della sofferenza e della fra- rimaniamo dentro fino al funerale. gilità umana? Come parrocchia abbiamo alcuni compiti guardare con occhi aperti a Tutti sono necessari: preti, suore, laici. tutti i membri della comunità, cer- Credo che tutti insieme possiamo fare Ancilla Lechner, assistente spirituale all’ospedale care di dare aiuto e sostegno dove davvero un lavoro grande. Ognuno di Bressanone, ha raccontato la sua esperienza Il Segno, Numero 10 – Novembre 2020 5
prevenzione Tutela dei minori: due sussidi Pubblicati e ora anche online i primi due sussidi del Servizio nazionale della CEI per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili. Una task force di cui fa parte il sacerdote altoatesino Gottfried Ugolini. S ono pensati per formatori, educato- ri e operatori pastorali, ma in realtà sono rivolti a tutti coloro che sentono la necessità di rivolgersi all’emergenza abu- si con una nuova coscienza: i primi due sussidi pubblicati dal Servizio nazionale per tutelare dagli abusi i minori e le per- sone vulnerabili rafforzano l’impegno della Chiesa italiana sulla strada della trasparenza. I testi sono ora disponibili gratuitamente anche online (https://tu- telaminori.chiesacattolica.it/) nella loro funzione informativa, preventiva e peda- gogica. Abusi e conseguenze “Le ferite degli abusi“ è il titolo del primo sussidio, a cura di Anna Deodato, ausilia- ria diocesana a Milano, di padre Amedeo Cencini, psicologo e psicoterapeuta, e di Disponibili due sussidi CEI per aiutare concretamente nella tutela dei minori don Gottfried Ugolini, il responsabile del Servizio specialistico della diocesi quando accade l’abuso? Quali caratteri- finiscono l’abuso, la distinzione tra abusi di Bolzano-Bressanone. Il sussidio è de- stiche ha? E, soprattutto, quali sono le sessuali con e senza contatto fisico, le ca- dicato alle ferite degli abusi, cercando di conseguenze per la vittima? I primi capi- ratteristiche del “rapporto asimmetrico”, rispondere a domande concrete: Dove e toli approfondiscono gli elementi che de- l‘isolamento della vittima e l‘obbligo del silenzio, la crisi esistenziale che la scon- volge. Nella seconda parte del sussidio si “Un processo di conversione“ guenze dal passato, chiarisce Ugolini, affronta la questione ecclesiale sollecitan- “è necessario affrontare la piaga dell’a- do il superamento di una lettura ridutti- Don Gottfried Ugolini, responsabile buso di potere, di coscienza e sessuale va e difensiva del problema. Ricordando per la diocesi di Bolzano-Bressano- in tutte le sue dimensioni come pro- sempre e a tutti che al centro e all’inizio ne del Servizio specialistico per la cesso di conversione di tutti. Servono di ogni riflessione e comprensione devo- prevenzione e la tutela dei minori, fa una revisione e un riorientamento in no esserci accoglienza, riconoscimento, parte del Servizio nazionale istituito a tutte le discipline teologiche. Misu- ascolto delle persone ferite. Roma dalla CEI ed è uno degli auto- re per prevenire gli abusi e di tutela ri del sussidio sulle ferite degli abusi. dei minori e delle persone vulnerabili Le buone pratiche “L’attenzione per i minori, le donne e sono un compito originario della pa- Il secondo sussidio, sul tema “Buone per gli uomini, vittime di abusi da par- storale come missione della Chiesa.“ prassi di prevenzione e tutela dei mino- te di chierici all’interno delle strutture ri in parrocchia“, è curato da don Gian- della Chiesa cattolica - spiega don Ugo- luca Marchetti, cancelliere della diocesi lini – è un primo passo cruciale per la di Bergamo, e don Francesco Airoldi, tutela dei minori. Sia a livello indivi- anche lui sacerdote bergamasco. Questo duale sia a livello sistemico la Chiesa testo evidenzia invece le buone pratiche è chiamata ad agire per rimanere co- da realizzare in parrocchia, negli istitu- erente alla sua missione. Questo com- ti, nei luoghi ecclesiali di educazione, di prende il prendere sul serio ciò che è incontro e di sport. Per buone prassi si avvenuto in mezzo a noi nel passato intendono quei modi di agire che espri- e di assumerci oggi la responsabilità mono in concreto la cura dei minori e la come Chiesa per rendere giustizia a Don Gottfried Ugolini, corresponsabilità comunitaria attraverso chi ha sofferto”. Traendo le conse- membro del Servizio nazionale CEI la partecipazione e formazione degli ope- ratori pastorali. 6 Il Segno, Numero 10 – Novembre 2020
dentro la notizia Malgrado Covid, fare “qualcosa” Il persistere del virus modifica anche il programma delle tradizionali iniziative di novembre della Caritas diocesana. Ma anche quest’anno l’impegno non cambia, con una particolare attenzione agli anziani. . di Paolo Valente L a pandemia condiziona ogni cosa. Anche le iniziative della Caritas tra- dizionalmente previste per il mese di Contemporaneamente la Caritas par- tecipa all’azione diocesana “Notti di Luce” prevista attorno alla festa di san pienza antica – scrive papa Francesco nel suo messaggio – ha posto queste parole come un codice sacro da seguire novembre. Non ci sarà la grande rac- Martino. Si tratta di mettere tutte le nella vita. Esse risuonano oggi con tut- colta degli indumenti usati che di solito sere (alle ore 18), dall’7 al 15 novembre, ta la loro carica di significato per aiuta- mobilita centinaia di volontari. Ma tutti le tradizionali lanterne alla finestra e re anche noi a concentrare lo sguardo avranno almeno un’altra possibilità di di postare una foto con hashtag #san- sull’essenziale e superare le barriere impegno. Al centro dell’attenzione i no- Martino2020 sui canali social. Altre dell’indifferenza. La povertà assume stri anziani che nei mesi passati hanno possibilità di partecipazione sono la sempre volti diversi, che richiedono vissuto in modo particolarmente diffi- distribuzione di “messaggi in bottiglia” attenzione ad ogni condizione parti- cile gli effetti della crisi sanitaria. Pen- o di cartoline con preghiere disponibi- colare: in ognuna di queste possiamo siamo a chi non ce l’ha fatta, a coloro li su richiesta presso l’ufficio Caritas incontrare il Signore Gesù, che ha rive- che si sono spenti nella solitudine, ma parrocchiali e volontariato. Esperienze lato di essere presente nei suoi fratelli anche a quanti sono rimasti chiusi in e riflessioni sul tema della solitudine più deboli”. Le proposte della Caritas casa in attesa che passasse la tempesta. saranno trasmesse dalle emittenti dio- diocesana su www.caritas.bz.it Il distanziamento obbligatorio è stato cesane Radio Sacra Famiglia-inBlu e spesso fatale. Radio Grüne Welle da lunedì 9 fino a Paolo Valente, è il direttore della Caritas diocesana domenica 15 novembre. Per le persone anziane e sole Ecco perché la Caritas ora li vuole ri- Tendi la mano mettere al centro delle attenzioni della al povero comunità. Proprio il 7 novembre, al po- Nella settimana, Diözese Bozen-Brixen sto della raccolta dei vestiti usati, le par- c omp at i bi l me nt e Diocesi Bolzano-Bressanone Diozeja Balsan-Porsenù rocchie, i gruppi, i singoli sono invitati con le disposizioni La povertà a fare “qualcosa” a favore delle persone anti-Covid, sono anziane e sole. Tra le proposte, alla por- previsti diversi in- tata di tutti (Covid permettendo), “vi- contri su vari temi: è più sitare i nonni e portare loro un po’ di “Soli con Dio? Ri- gioia”, “passare un pomeriggio assieme flessioni e confronto in chiesa raccontando delle storie: gli sulla presenza e l’as- vicina anziani narrano le storie della loro in- senza di Dio nella fanzia o leggono un libro ad alta voce”, mia solitudine”, “La “preparare da parte dei bambini brevi povertà spirituale è di quanto lettere o quadri dipinti da loro stessi, da più vicina di quanto distribuire agli anziani del luogo o nel- pensi” “Solo… un le case di riposo”, “registrare messaggi po’ di tempo. Cau- video o musicali, racconti e storie e farli se, conseguenze e avere alle residenze per anziani” e altro ancora. La Settimana della Carità prevenzione della solitudine” ed altri ancora, su tutto il pensi territorio, in lingua Col 7 novembre comincia la Settima- italiana e tedesca. Il na della Carità. A cura di youngCari- 15 novembre, Do- tas saranno pubblicati ogni giorno sui menica della Carità, social media messaggi, idee, input per è anche la Giornata la giornata. Indicazioni concrete che mondiale dei pove- ognuno potrà tradurre nella propria ri che ha per tema Ulteriori informazioni su www.caritas.bz.it www.facebook.com/caritas.bz.it I 0471 304 300 Grazie realtà e informazioni utili a capire me- “Tendi la tua mano glio la situazione in cui ci troviamo. al povero”. “La sa- Il manifesto che accompagna la Domenica della Carità 2020 della Caritas Il Segno, Numero 10 – Novembre 2020 7
brevi Un San Martino speciale C on il coronavirus che condiziona tutte le manifestazioni e i cortei, quest’anno ci aspetta anche un san vembre – le lanterne alla finestra di casa e di festeggiare in tal modo assie- me san Martino, nonché di postare una Martino speciale, visto che non è pos- foto con l’hashtag #sanMartino2020 sibile svolgere la tradizionale proces- sui canali social. L’iniziativa invita poi a sione serale all’aperto con le lanterne condividere l’azione con gli altri, prepa- che simboleggia l’inizio del periodo rando una lanterna da regalare ai vicini natalizio. L’iniziativa in tempi di Covid di casa o ad altre persone. Ma c’è anche è denominata “Notte di luce“ e a pro- l’invito solidale a donare un po’ di tem- porla sono congiuntamente alcune ag- po a persone anziane e sole, ad esempio gregazioni cattoliche di lingua italiana con una telefonata. Su www.bz-bx.net/ e tedesca, tra cui Azione cattolica, Cari- martino2020 sono disponibili le istru- tas e pastorale giovanile della Diocesi. zioni e un disegno da colorare per co- L’invito ai bambini è quello di mettere struire una lanterna fai-da-te, nonché Dal 7 novembre l’iniziativa “Notte di luce“ con le tutte le sere alle 18 – dal 7 al 15 no- una traccia di preghiera. lanterne per san Martino Scuola, le offerte del Rainerum C on un sabato delle porte aperte l‘i- stituto salesiano Rainerum di Bol- zano ha presentato a ottobre l’offerta cativa e la didattica inclusiva nonché il rapporto personale con gli studen- ti che permette loro di esprimersi in formativa dell’Istituto Tecnico Tecno- tutte le loro capacità scientifiche (con- logico ad articolazione energia, del corsi e gare di robotica nazionali e Liceo delle Scienze Applicate e della internazionali), linguistiche (certifica- Scuola Media. Un secondo Open Day, zioni Cambridge e Goethe), artistiche contingentato e su prenotazione, è in (festival studentesco). Previste inoltre programma il 21 novembre. Il Rai- occasioni spirituali (ritiri spirituali, nerum si rivolge ai giovani di medie volontariato) e svariate proposte ex- e superiori e alle loro famiglie attra- trascolastiche offerte dall’associazio- verso la scuola, i laboratori e le attivi- ne no profit Juvenes (spazio compiti, tà extradidattiche. I punti di forza del castello delle idee, etc.). L’istituto Rai- Rainerum gestito dai Salesiani di Don nerum offre anche il convitto per chi Open Day per conoscere l’offerta formativa Bosco dal 1938 sono la robotica edu- viene da fuori Bolzano. dell’istituto salesiano Raiunerum a Bolzano Addio all’ex decano Delago I l sacerdote ladino Vitalis Delago si è spento alla vigilia di Ognis- santi in ospedale all’età di 85 anni cano e parroco a Ortisei e dal 2006 al 2010 in aggiunta parroco a Bulla. Nel 2010 don Delago è stato esonera- a seguito delle complicazioni dovute to dagli incarichi di decano e di par- all’infezione da Covid-19. Era stato a roco per raggiunti limiti di età, ma lungo parroco a Laives, poi per oltre ha continuato a svolgere il suo ser- vent’anni decano e parroco a Orti- vizio come collaboratore nell’Unità sei. Vitalis Delago era nato il 2 feb- pastorale Val Gardena. Negli ultimi braio 1935 a Bulla in val Gardena. anni ha vissuto nel Seminario mag- Ordinato sacerdote il 3 aprile 1960 giore di Bressanone. Nel 2014 a don a Bolzano/Gries, dal 1960 al 1972 è Delago è stata conferita la medaglia stato cooperatore a S. Cristina, Selva al merito del Land Tirolo per la sua Gardena, Egna, Caldaro e Laives. Nel attività nella pastorale e a favore del- 1972 don Delago è diventato parroco la musica sacra in val Gardena. L’ex a Laives, incarico che ha svolto per decano riposa nel cimitero di Bulla, L’ex decano ladino Vitalis Delago si è 17 anni. Dal 1989 al 2010 è stato de- il suo paese natale. spento a 85 anni 8 Il Segno, Numero 10 – Novembre 2020
brevi Colletta alimentare con la card L a Giornata nazionale della colletta alimentare 2020 si farà, anche se il Covid ne condizionerà lo svolgimento cessivamente il valore di queste card verrà trasformato in cibo e consegna- to alle sedi del Banco alimentare per dovendo evitare i contatti interperso- le persone in difficoltà. Le card sono nali. L‘appuntamento è per domenica in vendita alle casse dei supermercati 28 novembre: quest’anno la modali- aderenti all’iniziativa oppure online, a tà sarà quella di una Colletta demate- partire dal 21 novembre. I volontaridel rializzata e quindi le persone saranno Banco Alimentare saranno in numeri invitate non a comprare direttamente limitatissimi (2/3 persone per turno), generi alimentari, ma ad acquistare presenti all’esterno degli ingressi dei La card del Banco alimentare da utilizzare per delle speciali card (del valore di 2, 5 o supermercati per invitare chi entra a contribuire alla Colletta 2020 10 euro) disponibili alle casse dei su- donare spiegando la particolare mo- saranno il passaggio di mano in mano permercati e corrispondenti a quan- dalità di raccolta determinata dalla si- di confezioni di cibo, né distribuzione tità di un paniere di prodotti. Suc- tuazione. Quest’anno pertanto non ci di volantini o sacchetti per la raccolta. Formazione per giovani sacerdoti C on un primo incontro nel Seminario maggiore a Bressanone è partito in diocesi il programma di formazione per che il sacramento della confessione. Inoltre, gli incontri i giovani sacerdoti ordinati negli ultimi formativi per i gio- cinque anni. Una parte di questa forma- vani presbiteri af- zione permanente viene offerta infatti fronteranno temi e anche nel Seminario diretto da Markus questioni di diver- Moling. Al primo incontro di condivi- sa natura attenenti sione hanno partecipato i giovani sacer- agli ambiti di lavo- doti Michael Lezuo, Peter Kocevar e il ro in cui i sacerdoti bendettino Anselm Krieg. Su richiesta sono chiamati ad del vescovo Ivo Muser, oltre alla supervi- operare. La super- sione e alle discussioni, nel programma visione viene coadiuvata già da un anno Da sinistra, Lezuo, Krieg e Kocevar con il rettore sarà tematizzato in modo particolare an- dalla psicologa Annalisa Vicanolo. Moling e la psicologa Vicanolo Il Covid all‘inferno U na curiosità si segnala dal vici- no Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, che ha sede dall’artista trentino Fabio Nones, specializzato in opere d’ispirazio- ne sacra. Il dipinto, con gli sfondi nell’antico monastero agostiniano interamente rivestiti di foglia d’oro di San Michele all’Adige, dove è sta- zecchino 24 carati, è ambientato nel ta inaugurata e collocata una nuova paese di San Michele all’Adige, con il preziosa icona dedicata a san Miche- ponte, il fiume, la chiesa, i chiostri, le Arcangelo. La curiosità dell‘icona: gli edifici monumentali dell’antica nella zona dove è raffigurato l’infer- prepositura agostiniana, oggi Mu- no, sotto l’Arcangelo, ci sono anche seo. Un omaggio del Museo al paese delle piccole immagini che raffigura- che lo ospita da sempre. Per la cripta no il coronavirus, a ricordo storico di San Michele, ormai tra le più im- di quest’anno particolare durante il portanti collezioni europee di cimeli quale è stata creata l’opera. L’icona dedicati al santo, si tratta di un arric- La nuova icona dedicata a san Michele in stile bizantino è stata realizzata chimento molto importante. con il coronavirus ai suoi piedi Il Segno, Numero 10 – Novembre 2020 9
psicologia&spiritualità Prospettive di nuovo universalismo In questi tempi di crisi da coronavirus si profila nella nostra società un altro tipo di universalismo, che rimanda alla solidarietà e all’armonia delle differenze. di Dario Fridel P roprio mentre la pandemia si sta profilando nuovamente sempre più minacciosa e ci costringe forse ancor più di prima al distanziamen- to, a marcare i confini, c’è chi – come papa Francesco con “Fratelli Tutti” – riesce ancora una volta ad ancorarsi alle leggi della vita ad un livello più profondo e a offrirci apertura, senso e prospettiva. E tutto questo in un’ot- tica che non è più di dominio e con- quista, ma di partecipazione e soli- darietà: manna per il nostro sistema immunitario messo a dura prova; oc- casione per ravvivare la nostra fragile fede. C’è un mondo che va crollando e che tenta in modo più o meno gof- fo di perpetuarsi e un mondo nuovo che sta emergendo. Penso sconcertato Papa Francesco ha firmato ad Assisi l’enciclica “Fratelli tutti” alle false certezze racchiuse dentro le illusioni totalitarie e imperialistiche so precari e superficiali, segnati dalla intero alla pienezza della vita. Era del che in modi diversi hanno segnato e fretta e dal calcolo. La teologa Clau- resto il sogno di Gesù: che abbiano segnano ancora la storia umana. La dia Fanti ne è una attenta interprete la vita e la abbiano in abbondanza. convinzione di possedere la verità, e per questo può scrivere: “L’universo Questo implica lasciare finalmente di essere solo noi nel giusto, di avere si dispiega ininterrottamente, anche al da parte la nostra pretesa di giu- magari Dio stesso dalla nostra parte di là e senza di noi, in quanto l’ener- dizio e di guida per sostituirla con ci ha fatto spesso imboccare logiche gia dell’amore, che non conosce limiti, l’ascolto e l’accompagnamento. John protese al dominio, alla sopraffazione, genera sempre forme di vita superiori Shelby Spong non ha dubbi: Si tratta all’odio e alla guerra. Mire imperiali- e più complesse. Tale processo ci pone “di una nuova visione che permette di stiche tendenti a pretendere sottomis- dinanzi alla sfida di imparare ad essere vedere Dio in modo nuovo, non sione, uniformità e a negare le diversi- amici della Terra, assolvendo insieme come divinità onnipotente o giudice tà. Eravamo quindi proiettati verso la a tutte le altre creature, il nostro com- del mondo; ma come Fonte della vita conquista della Terra, nel nome di un pito concreativo nel progetto divino che amplia la comprensione di ciò falso bisogno di universalità. Logiche per il mondo, nella certezza che la vita che significa vivere; come Fonte dell’a- grezze e miopi che adesso si stanno fi- sia inevitabilmente destinata al trion- more che permette agli esseri umani nalmente abbandonando. fo ultimo del bene”. (Adista 2016 n.35). di amare oltre i loro limiti e le loro Adesso possiamo quindi affermare paure, come Fondamento dell’essere Valorizzare le potenzialità umane che è il linguaggio stesso della scienza che dà loro coraggio di essere tutto Personalmente ho avuto bisogno di ad offrire un nuovo fondamento alle ciò che possono essere”. È questo un approdare alle nuove conoscenze intuizioni dei grandi mistici e di quan- altro tipo di universalismo che - per scientifiche per scoprire che le cre- ti sentono l’urgenza di aprirsi ad una chi vuole vederlo - è già faticosamente ature, le energie, i sistemi sono tutti spiritualità che valorizzi l’umano e le in gestazione. Se ci lasciamo da esso collegati gli uni gli altri; che ogni cosa sue enormi potenzialità. afferrare le nostre angosce si ridimen- ha a che fare con tutto, in ogni circo- sionano. Esso ci rimanda all’armonia stanza e che quindi la sinergia, la Serve ascoltare e accompagnare delle differenze di cui parlava Tonino solidarietà, la cooperazione sono Le persone – in quest’ottica – non pos- Bello, ai cieli nuovi e alla nuova terra la legge fondamentale dell’uni- sono essere viste come esseri deca- preannunciati dal Vangelo. verso. Siamo quindi parte di un pro- duti, bisognose di riscatto, ma come cesso ben più grande, più solido e essere incompiuti, protese insieme Don Dario Fridel ha insegnato religione, psicologia della religione e psicologia pastorale promettente dei nostri progetti spes- con le altre creature e con l’universo 10 Il Segno, Numero 10 – Novembre 2020
fede&società La fraternità secondo Francesco di Mattia Vicentini Numerosi sono stati i commenti di cri- mento. Queste non vengono smi- tica e di elogio alla recente enciclica nuite, non viene nascosta la loro sociale, che ha come scopo, nel suo ge- complessità e le fatiche che spesso nere letterario, il trattare questioni di comportano, ma vengono lette sul- attualità e di vita concreta dal punto di la base di un principio fondamen- vista della fede. tale, che è quello dell’amore, che getta dei ponti e riconosce la digni- Si tratta di un documento rispetto cui tà della persona. L’amore diventa le opinioni a caldo risultano frettolo- così il luogo a partire dal quale riu- se, sarà infatti necessario del tempo sciamo ad essere noi stessi, a parti- per riflettere a mente fredda sul docu- re dal quale ci viene offerta la possi- mento e il suo valore. Il testo presenta bilità di realizzarci, ma è anche un delle tensioni che possono aiutare a atteggiamento sociale a partire dal comprenderlo: è rivolto sia a chi rico- quale è possibile vivere relazioni di pre ruoli di potere che al comune citta- fraternità. dino, al fedele e al non credente, tratta Ecco allora che il testo si presen- di sogni e di realtà, di emarginazione e ta come uno scritto da leggere, da ruoli sociali, locale e universale, guer- meditare ma soprattutto da vivere. ra e amore. In mezzo a queste tensioni, Offre una via, un percorso da in- che siamo chiamati a vivere, il Pontefice traprendere davanti a un mondo vuole mostrare una via, un percorso del segnato da una triplice crisi so- possibile. cio-economica, ecologica e sanita- Emblematico a riguardo è il titolo: “Fra- ria. telli tutti”, un titolo che chiede come il Il libro del teologo gesuita Christoph legame fraterno, solitamente destinato a Mattia Vicentini, teologo e filosofo, insegna Theobald dedicato al nuovo stile della all’ISSR di Bolzano pochi sia invece il modo di relazionarsi Chiesa secondo papa Francesco con l’altro e l’alta, facendo così diventa- re il termine una categoria sociale, sulla scia di San Francesco, dal cui esempio le riflessioni qui contenute traggono Il libro del mese ispirazione. L’alterità diventa così il luo- go del riconoscimento di sé: è con l’in- Restando in tema, il libro del mese inserisce all’interno del quadro pre- contro e con il confronto che io conosco è “Fraternità” (edizioni Qiqajon, pp. cedentemente tracciato la questione me stesso e mi mostro, nella consapevo- 92) di Christoph Theobald, gesuita della fraternità proponendola come lezza che “la vera saggezza presuppone tedesco e professore di teologia fonda- stile relazionale e stile della Chiesa, l’incontro con la realtà” [47]. mentale e dogmatica a Parigi, relatore riuscendo ad essere con linguaggio a Bressanone al Convegno pastorale agevole e divulgativo una guida alla La pandemia, le relazioni diocesano 2020. lettura dell’ultima Enciclica di Papa Costante è il riferimento alla pandemia Riflettere teologicamente sulla frater- Francesco. La fraternità viene a carat- globale, letta come un momento che ha nità mostrando le implicazioni eccle- terizzarsi qui come non sancibile per mostrato le nostre contraddizioni, come siologiche e sociali dell’applicazione legge ma come richiesta, come dove- un luogo a partire dal quale ri-comin- di questo concetto è l’obiettivo del re morale. È un criterio spirituale, ma ciare, come una rottura instauratrice, e volume, che presenta una struttura chiama in causa la corporeità della ancora come un’opportunità a partire bipartitica: inizialmente si concentra persona, andando a creare delle re- dalla quale non riprendere dove si era sull’annuncio e la riforma della Chie- lazioni e divenendo così un percorso rimasti ma proporre un nuovo modello sa alla luce delle proposte contenute per conoscere Dio, alla luce del “tro- di società e di relazioni. in Evangelii Gaudium offrendone una vare Dio in tutte le cose” coniato da Le relazioni, il rapporto con l’altro e il rielaborazione, mentre nella seconda Bonaventura. Mattia Vicentini mondo sono il fulcro di questo docu- Il Segno, Numero 10 – Novembre 2020 11
chiesa giovane Essere nuovi, essere santi Sulle orme del beato Carlo Acutis: nel corso dell’anno la parrocchia di Brunico intende approfondire in più occasioni i pensieri di questo giovane neo-beato. di Massimiliano Sposato A Brunico abbiamo vissuto una no- vena in preparazione alla solenni- tà di tutti i santi, occasione per tende- re il nostro sguardo interiore verso le realtà del cielo, il Paradiso, meta alla quale dobbiamo pensare più spesso nelle nostre giornate. Il senso delle nostre preghiere e soprattutto delle nostre celebrazioni sia sempre l´att- esa del Regno che ci accoglierà tutti in una comunione intensa col Padre celeste. L´essere in attesa dell´incont- ro con Dio è una esigenza del vero cristiano, chiamato un giorno a la- sciare tutto e a vivere in pienezza col Cristo Risorto. La morte, intesa come incontro con Dio pare non abbia spa- zio nel mondo di oggi, anche se essa Carlo Acutis, il milanese morto quindicenne nel 2006 di leucemia fulminante, costituisce l´esperienza più diffusa e è stato proclamato beato il 10 ottobre scorso ad Assisi vicina a molte persone, a causa della perdita di un caro o a causa del senso preghiera verso i nostri cari morti sia se stessi e il prossimo (incidenti au- di paura che la morte stessa incute in sempre colma di speranza. Pronti a tomobilistici per imprudenza, alcoli- noi. Per altro verso anche se non se ritornare insieme. smo, droghe, indifferenza spirituale, ne parla molto la nostra società tenta litigi, separazioni, volgarità...). Sia- di allontanare il pericolo delle mor- L’esempio del giovane beato mo proprio convinti che la salute sia te attraverso mille leggi assicurative, Carlo Acutis, morto il 12 ottobre del l’unico bene su cui puntare? Centri precauzioni, statistiche, bilanci e nor- 2006 per una leucemia fulminante a estetici, cure termali, interventi di me. L´attuale pandemia, il terrore me- 15 anni e beatificato sabato 10 otto- plastica facciale e quant´altro, parruc- diatico di cui siamo schiavi e il bom- bre 2020 ad Assisi, ci insegna a vivere chieri di ogni tipo. File di pazienti per bardamento di cifre e talkshow, sono non da morti di paura e ci esorta a ricette, consumo enorme di pastiglie la conseguenza di una mentalità, che morire da vivi, cioè liberi dentro. Nel per dormire o per l´umore. Questo è vive male il presente, in quanto ani- corso di un mio viaggio ad Assisi ho il modo per essere sani? La persona mato sempre dalla paura di morire o potuto conoscerne meglio il pensie- si realizza con la sola salute? O piut- ammalarsi. Senza contare gli interes- ro ma soprattutto la vitalità, la gioia tosto essa é un bene che una volta si nascosti e perversi che albergano e il realismo, accompagnato da una raggiunto ci permette di crescere in in certe dinamiche politiche. Siamo gigantesca fede in Dio. Carlo diceva altri ambiti? Innumerevoli sono i casi schiavi della paura e ci perdiamo la “Che giova all´uomo vincere mille bat- in cui si dice: “basta stare bene”. Ma vita vera! Occorre al contrario vivere taglie se poi non riesce a vincere contro nulla di più. il dono della salute e delle giornate se stesso? Non l´amore proprio ma la con gratitudine, pronti interiormen- gloria di Dio”. Come dice il giovane Spostare lo sguardo verso l’alto te anche al pericolo di perdere tutto, beato in effetti il peccato, l´orgoglio Ci soccorre il beato Carlo nel dare ben sapendo che la nostra fede nel- sono i principali nemici dell´uomo; a priorità all´essenza di noi tutti: “Per- la Vita Eterna soccorre le nostre de- che serve vivere stando bene se poi che gli uomini si preoccupano della bolezze. La solennità di Tutti i Santi l´anima si perde? Oggi pare che la sa- bellezza del proprio corpo e non si pre- deve essere vissuta con questa spe- lute sia il bene primario. Oso porre occupano della bellezza della propria ranza. I nostri santi, uomini e donne una domanda estrema: siamo sicuri anima? ” “L’unica cosa che dobbiamo e giovani, sono risorti e pregano per che la salute ci aiuti a convertirci? temere veramente è il peccato”. “Tut- noi e sono vivi più che mai assieme ai Molti non si rendono conto di esse- ti nascono come originali, ma molti nostri defunti. In tal senso la nostra re sani e vivono mettendo in pericolo muoiono come fotocopie”. Frasi che 12 Il Segno, Numero 10 – Novembre 2020
chiesa giovane il giovane beato pronunciava spesso Brunico e il neo-beato re ai frutti del Sacrificio celebrato, e evangelizzando nei suoi ambienti fra Propongo altre frasi del beato che a rinuncerebbe a tante cose superflue! ”. i suoi compagni. Unico e irripetibi- 14 anni animava cosi il suo sito inter- Nel corso dell’anno approfondiremo le ogni essere umano, creato a so- net: “L’Eucarestia è la mia autostrada in più occasioni i pensieri di questo miglianza di Dio. Potessimo sentire per il cielo”; “Più Eucaristie ricevere- neo-beato giovane. Ci lasceremo edu- tutti un pochino di più la nostra ap- mo e più diventeremo simili a Gesù care da questo adolescente per risco- partenenza al Creatore, con il nostro e già su questa terra pregusteremo il prire il valore della vera vita, dono stile di vita e le nostre scelte. Preghie- Paradiso”; “Anche tu potresti diventa- della Provvidenza, e viverla in modo ra in cammino, per essere con Gesù re santo”; “La tristezza è lo sguardo nuovo partendo, come direbbe il gio- nel cuore, nuovi dentro. La novità di rivolto verso se stessi, la felicità è lo vane Acutis, dalla posizione degli oc- vita nell´anima si rispecchia nella so- sguardo rivolto verso Dio”; “Molta chi: “La conversione non è altro che larità dell´aspetto esteriore, non di un gente secondo me non comprende ve- spostare lo sguardo dal basso verso bello omologato grazie alla moda, ma ramente fino in fondo il valore della l’alto. Basta un semplice movimento di una bellezza originale, specchio Santa Messa perché se si rendesse con- degli occhi.” Potessimo ripetere come del nostro vero io più autentico. Vera to della grande fortuna che il Signore il beato Carlo diceva: “non io, ma Dio”. sapienza è essere pronti a tutto, an- ci ha dato donandosi come nostro cibo che a lasciare la vita. Ma con passione e bevanda nell’Ostia Santa, andrebbe Don Massimiliano Sposato è cooperatore a Brunico per la vita stessa. tutti i giorni in chiesa per partecipa- Matrimoni: regole e documenti con cittadinanza italiana. La delega gole del distanziamento sociale: in per la celebrazione di un matrimo- questo caso, precisa il Vicario giu- Periodicamente arrivano richieste nio può essere data a ogni sacerdote diziale, il permesso viene concesso riguardanti le formalità legali per o diacono, indipendentemente dalla su richiesta scritta ed è importante l’amministrazione del sacramen- loro cittadinanza, ma vanno espressa- verificare la competenza territoria- to del matrimonio: il Vicario giu- mente precisati il nome del sacerdote le sia del parroco che del Comune, diziale della Diocesi, padre Alois o diacono e riferiti solo a un determi- in quanto i confini comunali non Hillebrand, ricorda che è sempre nato matrimonio. Non possono essere sempre combaciano con quelli del- il parroco il primo responsabile delegati contemporaneamente due sa- la parrocchia. Infine si ricorda che della preparazione e della celebra- cerdoti o diaconi. è il Vicario giudiziale competente zione del matrimonio. Tutte queste A seguito della pandemia da corona- per tutte le questioni giuridiche ri- facoltà sono attribuite anche all’in- virus sono giunte alla Diocesi anche guardanti il matrimonio e la rela- caricato parrocchiale e all’ammini- diverse richieste di celebrare i matri- tiva documentazione (non l’Ufficio stratore parrocchiale, se entrambi moni all’aperto, con rispetto delle re- diocesano matrimonio e famiglia). Passi precisi sono previsti nella preparazione e celebrazione del sacramento del matrimonio Il Segno, Numero 10 – Novembre 2020 13
chiesa&storia Le bombe nell‘abbazia In 13 mesi tra il 1943 e il 1944 Bolzano fu colpita da 10 bombardamenti, per lo più in zona stazione, riportati sulla mappatura degli ordigni bellici che il Curatorio per i Beni Tecnici Culturali ha scovato nell’abbazia di Muri Gries. I bombardamenti su Bolzano nella Se- conda guerra mondiale nel periodo fra il 2 settembre 1943 e il 4 ottobre 1944 Protezione antiaerea e il comando locale della Wehrmacht. sono stati tutti registrati, mentre gli al- La mappatura degli tri tre successivi, tra il 4 gennaio e il 28 ordigni bellici, oltre febbraio 1945, non sono documentati. Le che avere un valo- incursioni hanno interessato prevalente- re quale documen- mente la zona della stazione ferroviaria e tazione storica, ha sono riportati sulla mappatura degli ordi- anche una valenza gni bellici che il Curatorio per i Beni Tec- attuale. Rispetto agli nici Culturali ha recuperato nell‘abbazia ordigni bellici risa- benedettina di Muri Gries nel corso delle lenti al secondo con- ricerche archivistiche condotte sull’area- flitto mondiale già le ferroviario cittadino. Il materiale car- rinvenuti e disinne- tografico originale, nove mappe in tota- scati in passato e di le, indica la localizzazione puntuale con recente, infatti, l’area simboli precisi della tipologia di ordigni urbana di Bolzano bellici - bombe, ordigni inesplosi e bombe ne custodisce ancora incendiarie - riportata in modo puntuale altri. Analogamente sulla mappa catastale di Bolzano. La pre- a molte altre città ziosa documentazione custodita dai mo- bombardate durante naci benedettini è stata ora digitalizzata e la Seconda guerra trasferita alla pubblica amministrazione, mondiale, come ad Provincia e Comune di Bolzano. esempio Düsseldorf, anche a Bolzano nei Documenti a Muri-Gries prossimi anni il rin- “Le nostre ricerche archivistiche sono sta- venimento di ordi- Una delle piante della città di Bolzano con i punti dei bombardamenti te sostenute da padre Plazidus Hunger- gni bellici sarà una del 1943-33 bühler, oggi bibliotecario dell’archivio del costante. convento che ci ha fatto accedere alla do- della guerra fu cappellano e testimone cumentazione storica in possesso dell’ab- I bombardamenti a Bolzano degli eventi bellici. Va ricordato che du- bazia, tra la quale vi erano le mappe degli “L’opportunità della messa a disposizio- rante la guerra l’abbazia Muri Gries pro- ordigni bellici”, spiega Wittfrida Mitterer, ne del pubblico della mappatura degli seguì la sua attività restando importante direttrice del Curatorio per i Beni Tecnici ordigni bellici era stata fatta presente da punto di riferimento per la popolazione, Culturali. A Muri Gries, durante la Se- padre Bertoldo Röllin nella pubblicazio- considerato che le incursioni aeree ingle- conda guerra mondiale, tra il settembre ne di Mario Ferrandi ‘L’Alto Adige nella si e americane su Bolzano provocarono 1943 e la fine giugno 1945 avevano sede il storia’ del 1971”, ha ricordato la direttrice la distruzione del 60% del patrimonio comando della Polizia di sicurezza e della Mitterer. Padre Bertoldo duranti gli anni immobiliare della città: 335 gli edifici completamente distrutti, 648 gli stabili danneggiati seriamente, altri 1.395 fu- rono interessati dalle bombe. A disposi- zione della popolazione c’erano 53 rifugi antiaerei di varie dimensioni, nonché la galleria del Virgolo che offriva riparo a 8.000 persone. Si conta che la sirena ri- suonò 472 volte nell’arco di due anni, ov- vera circa ogni 2 giorni. Secondo le stime ufficiali i morti furono 200, ma secondo Ferrandi questa cifra potrebbe essere ben Le mappe dei bombardamenti erano custodite nell’abbazia di Muri Gries più elevata. 14 Il Segno, Numero 10 – Novembre 2020
liturgia L’Avvento del nuovo Messale La nuova traduzione italiana del Messale Romano entrerà in vigore nella Pasqua 2021, ma le parrocchie del Triveneto la adotteranno già dal 29 novembre, prima domenica di Avvento. Le novità. C ome molte altre diocesi italiane, anche i vescovi della Conferenza episcopale del Triveneto hanno deciso all‘unanimità di fissare simbolicamen- te la prima domenica di Avvento – il 29 novembre 2020 – come data comune per iniziare ad utilizzare in via ufficiale e contemporaneamente in tutte le dio- cesi e le parrocchie del Nordest italiano la nuova versione italiana del Messale Romano. La traduzione italiana ade- gua il libro liturgico (l’ultima versione era del 1983) alla terza edizione latina e alla nuova traduzione ufficiale della Bibbia, entrambe del 2008, e tiene con- to del motu proprio di papa Francesco “Magnum principium“ del 2017 sulla traduzione dei libri liturgici. Le novità Dalla prima domenica di Avvento nelle chiese del Triveneto il nuovo Messale romano più significative che si trovano nella ter- za edizione del Messale Romano e che gici che sottolinea l’importanza di sa- vità riguarda anche il canto, perchè nel riguardano più da vicino l’assemblea persi assemblea di fratelli e di sorelle. E Messale è stata inserita la musica di- sono nel Gloria e nel Padre Nostro. pertanto nell’atto penitenziale e nel ri- rettamente nel nuovo testo per alcune cordo dei defunti delle preghiere euca- parti della messa. Infine una curiosità: Cambiano Gloria e Padre Nostro ristiche si è scelto di introdurre appun- per questa terza edizione, ad occuparsi Nel Gloria il nuovo testo prevede le pa- to l’espressione “fratelli e sorelle“. Dove dell’iconografia del Messale è un solo role “E pace in terra agli uomini, ama- si diceva “Confesso, a Dio onnipotente autore, e di fama internazionale: il pit- ti dal Signore” al posto di “E pace in e a voi fratelli…”, si dirà ora “Confesso tore e scultore Mimmo Paladino, espo- terra agli uomini di buona volontà”. a Dio onnipotente e a voi, fratelli e nente di spicco della “transavanguar- Il passaggio più noto riguarda invece sorelle...“. E ancora, nell’invito del cele- dia italiana”. il Padre Nostro e la nuova traduzione brante dopo la presentazione dei doni, della frase latina “et ne nos indúcas in si dirà: “Pregate fratelli e sorelle, per- tentatiónem”: non si dirà più “Non ci in- ché il mio e vostro sacrificio sia gradi- durre in tentazione” ma “Non abban- to…”. Nella stessa direzione va l‘integra- donarci alla tentazione“. I vescovi zione nel ricordo dei defunti: “Ricordati hanno approvato questa soluzione in- anche dei nostri fratelli e sorelle che si troducendola nella liturgia eucaristica sono addormentati nella speranza della e motivandola con esigenze pastorali risurrezione”. e teologiche. Come ha ricordato papa Francesco, “dobbiamo escludere che sia Kyrie, pace e canti Dio il protagonista delle tentazioni che Il nuovo Messale istituisce altri cam- incombono sul cammino dell’uomo”. biamenti nell’atto penitenziale. Non Nel Padre Nostro c’è un’altra modifica: prevede più l’uso dell’italiano “Signo- l’aggiunta della congiunzione “anche” re pietà” e “Cristo pietà” ma introduce nella frase “Come anche noi li rimettia- anche per i fedeli le formule in lingua mo ai nostri debitori.” greca: “Kýrie, eléison” e “Christe, éleison”. Cambia anche l’invito del Linguaggio inclusivo celebrante al momento del saluto del- Altra novità è la scelta significativa del la pace: al posto della formula “Scam- linguaggio inclusivo in diverse parti, biatevi un segno di pace” il sacerdote Il Messale romano nella sua nuova traduzione, nel senso di una modifica dei testi litur- dirà “Scambiatevi la pace“. Una no- che sostituisce quella del 1983 Il Segno, Numero 10 – Novembre 2020 15
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