Ma non siamo soli Il Covid e le nuove forme di prossimità - Tutela dei minori: due nuovi sussidi - Diözese ...

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Ma non siamo soli Il Covid e le nuove forme di prossimità - Tutela dei minori: due nuovi sussidi - Diözese ...
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  Mensile della Diocesi di Bolzano-Bressanone   Anno 56, Numero 10 – Novembre 2020

Il Covid e le nuove forme di prossimità

Ma non siamo soli

  Tutela dei minori:       La Settimana             L’Avvento porta
  due nuovi sussidi        della Carità             il nuovo Messale
Ma non siamo soli Il Covid e le nuove forme di prossimità - Tutela dei minori: due nuovi sussidi - Diözese ...
1-2 novembre

Commemorazioni speciali
La solennità di Tuttisanti e la Giornata dei morti sono state quest’anno ancora più particolari, e non solo perchè
in molti casi le cerimonie, condizionate dal coronavirus, sono state spostate dal cimitero alla chiesa.

L   e celebrazioni dell‘1 e 2 novembre
    hanno assunto quest’anno una con-
notazione straordinaria. Lo ha spiega-
to anche il vescovo Ivo Muser nelle sue
celebrazioni a Bolzano e Bressanone:
in quest‘anno di pandemia, di lutti e
di lockdown le commemorazioni sono
state “un momento importante e neces-
sario per rendere collettivo quello che
non è un dolore privato, ma di un’inte-
ra comunità. Un dolore – ha aggiunto
il vescovo – che può trasformarsi in
energia positiva se sarà capace di pro-
durre in tutta la nostra comunità una
nuova consapevolezza, un senso civico
di responsabilità forte e di solidarietà
reciproca. Perché purtroppo il virus è
ancora presente, e nessuno si salva da
solo.“

Un messaggio decisivo
Nelle celebrazioni di Ognissanti e del-
la Giornata dei defunti, il vescovo ha
ricordato che davanti alla morte la
fede cristiana offre un messaggio de-
cisivo: “Proclama la vita eterna come
una possibilità reale per tutti. Que-
sta fede si fonda sulla risurrezione di
Gesù. Questa è la fede pasquale che i           Nel giorno di Ognissanti il vescovo Ivo Muser ha benedetto le tombe nel cimitero di Bolzano, dove
cristiani, dalla prima generazione fino         non si è potuta tenere la tradizionale celebrazione. Con lui il suo segretario Michael Horrer, il decano
                                                Bernhard Holzer e il parroco Mario Gretter
a noi oggi, annunciano a questo mon-
do: possiamo vivere, lavorare, amare e
gioire della vita qui e ora, e possiamo         nel fuggire e nel rimuovere la morte,                 dare l’ultimo saluto ai loro cari, non
morire con fiducia perché siamo stati           ma nell’accettare la realtà della morte               hanno potuto accompagnarli nel luo-
risvegliati alla vita eterna!“                  nella fede e nella speranza. E quindi                 go della sepoltura. Il senso di vuoto è
                                                lasciamoci interrogare personalmente                  ancora più grande. Certamente il do-
La speranza contro la crisi                     dalla domanda di Gesù: credi tu que-                  lore per la perdita di una persona cara
Nelle omelie in duomo a Bolzano (1 no-          sto?“ Proprio in Gesù, ha ricordato il                è uno dei più difficili da consolare, ma
vembre) e a Bressanone (2 novembre)             vescovo, “Dio ha mostrato che fa scatu-               le persone in lutto hanno bisogno di
monsignor Muser non ha mancato di               rire la vita persino dalla tomba. Abbia-              chi stia loro accanto.“ Proprio questo,
sottolineare le conseguenze della crisi         mo bisogno di questa speranza - anche                 ha detto Muser, è uno dei compiti pa-
da pandemia, “che ci costringe perso-           nel superare assieme la crisi provocata               storali più importanti che ci consegna
nalmente e come società anche a con-            dalla pandemia e le sue conseguenze,                  l’esperienza del Coronavirus: “Siamo
frontarci con la morte. La nostra fra-          che ci accompagneranno ancora a lun-                  chiamati allo sforzo di accompagnare
gilità umana e la nostra transitorietà          go.“                                                  chi vive il lutto per la perdita di una
si mostrano senza trucco: non tutto                                                                   persona cara. Accompagnare non solo
è possibile, fattibile e senza limiti. La       Consolare chi è in lutto                              individualmente ma anche attraverso
morte appartiene alla vita.“ Proprio qui        Il vescovo ha poi rinnovato anche la                  comunità accoglienti, relazioni affetti-
arriva l’offerta cruciale della fede cri-       vicinanza “alle tante persone che du-                 ve sincere in cui il dolore dell’altro può
stiana: “La via redentrice non consiste         rante la pandemia non hanno potuto                    essere accolto e alleviato.“

2    Il Segno, Numero 10 – Novembre 2020
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pastorale&salute

Covid e nuove prossimità
Non poteva essere più attuale il tema del Convegno diocesano di ottobre a Bressanone: in primo piano le nuove forme
di prossimità pastorale sviluppatesi con la pandemia, come la prossimità della compassione, quella digitale e dello sguardo.

L   a pandemia ha fatto emergere l’ur-
    genza di un nuovo modello di pa-
storale, attenta a tutte le fragilità. Da
                                                 che difendono, e di divieti di contatti.
                                                 Questo può essere umanamente co-
                                                 stoso, e allora bisogna lasciar parlare
                                                                                                    • Un ruolo speciale va attribuito alla
                                                                                                      prossimità parrocchiale: non si
                                                                                                      tratta di professionalizzare le pasto-
qui il tema “Il contagio della miseri-           gli occhi e la voce. È la medicina dello             rali, ma di far emergere le fragilità
cordia: la parrocchia come comunità              sguardo e dell’ascolto.                              della comunità, grazie alla capacità
sanante“ scelto per il Convegno d’Otto-          È importante anche la prossimità
                                               •                                                     di conoscere il territorio, le perso-
bre 2020 che ha visto gli operatori pa-          digitale: la rete offre un linguaggio                ne, le storie, e di saper lavorare in
storali riuniti all’Accademia Cusano di          nuovo per dire la verità del Vangelo,                sinergia per il bene di ciascuno. È
Bressanone. Ancila Lechner, assistente           un luogo per vivere esperienze di re-                questa la “comunità sanante”, che si
spirituale nell’ospedale di Bressanone           lazione, di appartenenza, di prossimi-               fa carico delle ferite presenti al suo
e padre Luciano Sandrin, religioso dei           tà e di comunione ecclesiale. I rischi               interno e di affrontarle muovendosi
Camilliani, docente di psicologia del-           del “cyber-spazio” e delle “cyber-rela-              tra le case.
la salute e della malattia, di pastorale         zioni” vanno attentamente valutati,                • Infine uno dei compiti pastorali più
della salute e di teologia pastorale sa-         attraverso un attento discernimento,                 importanti che ci lascia l’esperienza
nitaria a Roma, hanno approfondito               ma non devono chiuderci di fronte                    del virus è la prossimità del lutto,
l’immagine della comunità sanante.               alle nuove opportunità che vengono                   che aiuta ad elaborare la perdita di
Durante la pandemia, hanno ricorda-              offerte. La cultura digitale è un segno              una persona cara: secondo i relatori,
to, “abbiamo conosciuto la nostra capa-          dei tempi, un’impegnativa sfida pasto-               la vicinanza deve essere intelligente,
cità di prossimità, anche a distanza, e          rale per tutta la comunità cristiana.                la presenza discreta, le parole rispet-
di assunzione della cura dell’altro. Si          Nella rete si vivono incontri e scontri,             tose. Solo così la consolazione è ve-
tratta ora di tenere viva questa virtù e         emozioni positive e negative, amori e                ramente sanante e aiuta le persone
di esercitarla anche se in forme diver-          tradimenti, prossimità e distanza.                   a riprendere in mano la propria vita.
se.“ Sono le nuove forme di prossimità
pastorale sviluppatesi con la pandemia
e discusse nell‘incontro: la prossimità
della compassione, quella dello sguar-
do e digitale, la prossimità della par-
rocchia e la prossimità nel lutto.

• La prossimità della compassione
   non si ferma al sentire ma provoca
   l‘agire: nell’esperienza della pande-
   mia la compassione stimola a trovare
   la forma di relazione più adatta con
   la persona malata per rispondere alle
   domande di cura, di sollievo dal do-
   lore e sostegno delle sue speranze. In
   questo contesto ha un ruolo determi-
   nante il personale sanitario, non solo
   in termini di professionalità, ma an-
   che in campo spirituale. La cura non
   è della malattia, di un organo o di
   cellule: la cura è delle persone, nella
   loro totalità.
• C’è poi la prossimità affidata alla
   parola e allo sguardo. La prossi-
   mità, come segno d’amore verso gli
   altri e verso se stessi – si è detto al
   convegno – si esprime con il distan-
   ziamento fisico, fatto di mascherine        Tanti gli operatori pastorali presenti all’incontro, con distanziamento sociale, alla Cusano

                                                                                                                Il Segno, Numero 10 – Novembre 2020   3
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pastorale&salute

                                Saremo “comunità sanante”?
                                La nuova dimensione della pastorale della salute ai tempi del Covid:
                                le esperienze concrete nelle interviste ai due relatori, padre Luciano Sandrin e Ancilla Lechner.
                                di Paola Vismara

Padre Sandrin, in questo ‘tempo so-                za e ricchezza di persone,
speso’ della pandemia ci spiega da                 di compiti e di doni. La
dove vengono queste due parole:
                                                   dimensione comunitaria
“comunità sanante”, e perché sono le
                                                   della pastorale della sa-
parole-chiave per una rinnovata pa-
                                                   lute non può mai essere
storale della salute?
                                                   dimenticata. E mentre si
L’espressione “comunità sanante” è                 prende cura del ferito che
stata usata molti anni fa per la prima             incontra per le strade del
volta dal famoso teologo tedesco Ber-              mondo, ha anche il compi-
nhard Häring (1912-1998). La ritro-                to profetico di richiamare
viamo, con mia grande gioia, negli in-             l’attenzione sui “briganti”
terventi di Papa Francesco. Parlando               e impedire che continui-
all’Associazione Italiana contro le Leu-           no a ferire.
cemie-Linfomi e Mieloma – ha usato
l’immagine della comunità sanante.                 In questo lungo perio-
«Penso, in particolare, - egli dice - a            do di pandemia, con un
quanti esprimono la condivisione della             nuovo lockdown forse
Chiesa alle persone che soffrono di que-           alle porte, come possia-
ste patologie: i Cappellani, i Diaconi, i
                                                   mo “farci vicini/prossimi”
Ministri straordinari della comunione.
                                                   se il “distanziamento” è
Mediante la loro testimonianza spiri-
                                                   parola d’ordine e le più
tuale e fraterna, è tutta la comunità dei
                                                   semplici espressioni di
credenti che assiste e consola, diventan-
                                                   vicinanza e d’affetto ri-
do comunità sanante che rende concreto
                                                   schiano di provocare il
il desiderio di Gesù perché tutti siano
                                                   contagio?
una sola carne, una sola persona, a par-           Un proverbio dice che
tire dai più deboli e vulnerabili».                “dobbiamo fare di necessi- Il camilliano padre Luciano Sandrin, relatore a Bressanone
                                                   tà virtù”! un giorno forse
Anche la Congregazione della Fede                  ringrazieremo questo tempo terribile no… o quello dei piccoli gesti come un
nella recente Lettera ‘Samaritanus                 e difficilissimo per averci ricordato “la “buongiorno” detto con un’immagine
bonus’ (sulla cura delle persone nelle             fantasia della carità”. Siamo stati ob- divertente inviata con WhatsApp…
fasi critiche e terminali della vita) ri-          bligati a ripensare i nostri gesti, a po- Sappiamo quanto valga l’aiuto per la
prende questo intervento: «Tutti sono              tenziare le capacità espressive facendo spesa ed altri servizi essenziali, resi
chiamati a dare testimonianza accan-               a meno del “toccare”, sviluppando lo con gratuità e gioia dai volontari …
to al malato e diventare “comunità sa-             sguardo, per esempio. La mascherina giovani o adulti, ai più anziani e fragi-
nante”…»                                           ci ha impedito di mostrare la bocca li… Sappiamo quanto le videochiama-
Abbiamo pensato al “Buon Samarita-                 sorridente, ma non gli occhi che si te siano così preziose per i nonni e i
no” per molti secoli come al modello               illuminano, che comunicano gioia e nipotini, ma anche per chi è in ospeda-
per il singolo cristiano… ma ora dob-              tristezza, con lampi di luce o lacrime le e forse sta morendo, in solitudine…
biamo “pensarlo al plurale”! La chie-              che sgorgano… Impedendoci la visi-
sa comunità sanante è una comunità                 ta “di persona”, abbiamo visto quanto Al cuore della sua relazione al Con-
samaritana che esce dalle porte, che               preziosa è stata ed è la tecnologia, gli vegno c’è stata la parabola del Buon
vede, prova compassione e si pren-                 smartphone o il semplice telefono… Samaritano che ritroviamo anche
de cura dei feriti che incrocia sul suo            abbiamo forse recuperato quel “ti chia-
                                                                                               nell’enciclica “Fratelli tutti”: un segno
cammino. “Va’ e anche tu fa’ lo stesso! ”          mo, così chiacchieriamo un po’”…
                                                                                               dei tempi che non possiamo sottova-
non è rivolto solo alle singole persone,           strappando noi stessi ed altri alla soli-
                                                                                               lutare…
che lo possono fare con professionali-             tudine… Abbiamo rivalutato il potere Certamente! In “Fratelli tutti” Papa
tà e amore, ma è compito di tutta la               terapeutico dell’ascolto, sia pure a di- Francesco usa parole chiarissime e
comunità cristiana, nella sua interez-             stanza, dietro un plexiglass o un telefo- drastiche: «Davanti a tanto dolore, a

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pastorale&salute

tante ferite, l’unica via di uscita è esse-
re come il buon samaritano. Ogni altra
scelta conduce o dalla parte dei briganti
oppure da quella di coloro che passano
accanto senza avere compassione del
dolore dell’uomo ferito lungo la strada.
La parabola ci mostra con quali inizia-
tive si può rifare una comunità a parti-
re da uomini e donne che fanno propria
la fragilità degli altri, che non lasciano
edificare una società di esclusione, ma
si fanno prossimi e rialzano e riabilita-
no l’uomo caduto, perché il bene sia co-
mune». Basterebbe questo per costrui-
re davvero la “comunità sanante” di cui
abbiamo parlato al Convegno!

 Paola Vismara è referente diocesana
 per la pastorale della salute
                                              Il lockdown e il distanziamento hanno aumentato il bisogno di vicinanza delle persone

   “Un lavoro da fare tutti insieme”

   Ancilla Lechner è una giovane              necessario, riflettere sul nostro impe-              arricchisce la pastorale con le sue
   donna che ha fatto della ‘mis-             gno, verificarlo e cercare nuove vie.                competenze, i suoi compiti, il suo ca-
   sione tra i sofferenti’ anche una                                                               risma. Ogni situazione è certamente
   professione. Che significa esse-           Le due parole “comunità sanante”:                    diversa. Ci sono momenti dove è im-
   re assistente spirituale in ospe-          cosa significano per te, giovane                     portante e giusto che ci sia un prete
   dale?                                      cristiana, credente, impegnata pro-                  e ci sono altre situazioni dove è giu-
   Essere assistente spirituale in ospe-      fessionalmente e pastoralmente                       sto che sia una persona laica, uomo
   dale significa accompagnare tutte          come volontaria?                                     o donna. Se lavoriamo insieme e ci
   le persone che sono in ospedale:           Come persone possiamo sopravvivere                   completiamo, allora possiamo vera-
   pazienti, familiari, personale che         solo in comunità. La comunità ha un                  mente essere una “comunità sanan-
   lavora a diverso titolo in ospeda-         grandissimo valore e una grandissima                 te”.p.v.
   le. Significa stare vicino alle per-       importanza per ognuno di noi. Sono
   sone in diversi momenti della loro         convinta che una parrocchia, una co-
   vita, dall’inizio della vita fino alla     munità cristiana può e deve essere
   morte. Come assistente spirituale          “sanante”. Una comunità può accompa-
   condivido situazioni di sofferenza         gnare una singola persona in difficoltà:
   e difficoltà, ma anche situazioni di       questa riuscirà a camminare avanti,
   grande gioia e speranza con persone        sentendosi sostenuta, ricevendo la forza
   di tutte le età, di ogni lingua, ogni      di guarire…
   religione…
                                              Una missione, quella che svolgi in
   Sei anche impegnata a livello              ospedale e in parrocchia, che ti av-
   parrocchiale e di Unità pasto-             vicina molto al ruolo che è stato
   rale… dunque sei contenta del              per lunghi anni (e secoli!) a quella
   tema trattato al Convegno?                 del cappellano d’ospedale: è dav-
   Molto. Noi tutti viviamo in una co-        vero urgente ‘voltar pagina’ e arri-
   munità parrocchiale. Entriamo in           vare a una ministerialità laica nel
   questa comunità con il battesimo e         mondo della sofferenza e della fra-
   rimaniamo dentro fino al funerale.         gilità umana?
   Come parrocchia abbiamo alcuni
   compiti guardare con occhi aperti a        Tutti sono necessari: preti, suore, laici.
   tutti i membri della comunità, cer-        Credo che tutti insieme possiamo fare                Ancilla Lechner, assistente spirituale all’ospedale
   care di dare aiuto e sostegno dove         davvero un lavoro grande. Ognuno                     di Bressanone, ha raccontato la sua esperienza

                                                                                                                Il Segno, Numero 10 – Novembre 2020      5
Ma non siamo soli Il Covid e le nuove forme di prossimità - Tutela dei minori: due nuovi sussidi - Diözese ...
prevenzione

Tutela dei minori: due sussidi
Pubblicati e ora anche online i primi due sussidi del Servizio nazionale della CEI per la tutela dei minori
e delle persone vulnerabili. Una task force di cui fa parte il sacerdote altoatesino Gottfried Ugolini.

S   ono pensati per formatori, educato-
    ri e operatori pastorali, ma in realtà
sono rivolti a tutti coloro che sentono la
necessità di rivolgersi all’emergenza abu-
si con una nuova coscienza: i primi due
sussidi pubblicati dal Servizio nazionale
per tutelare dagli abusi i minori e le per-
sone vulnerabili rafforzano l’impegno
della Chiesa italiana sulla strada della
trasparenza. I testi sono ora disponibili
gratuitamente anche online (https://tu-
telaminori.chiesacattolica.it/) nella loro
funzione informativa, preventiva e peda-
gogica.

Abusi e conseguenze
“Le ferite degli abusi“ è il titolo del primo
sussidio, a cura di Anna Deodato, ausilia-
ria diocesana a Milano, di padre Amedeo
Cencini, psicologo e psicoterapeuta, e di        Disponibili due sussidi CEI per aiutare concretamente nella tutela dei minori
don Gottfried Ugolini, il responsabile
del Servizio specialistico della diocesi         quando accade l’abuso? Quali caratteri-                  finiscono l’abuso, la distinzione tra abusi
di Bolzano-Bressanone. Il sussidio è de-         stiche ha? E, soprattutto, quali sono le                 sessuali con e senza contatto fisico, le ca-
dicato alle ferite degli abusi, cercando di      conseguenze per la vittima? I primi capi-                ratteristiche del “rapporto asimmetrico”,
rispondere a domande concrete: Dove e            toli approfondiscono gli elementi che de-                l‘isolamento della vittima e l‘obbligo del
                                                                                                          silenzio, la crisi esistenziale che la scon-
                                                                                                          volge. Nella seconda parte del sussidio si
    “Un processo di conversione“                 guenze dal passato, chiarisce Ugolini,                   affronta la questione ecclesiale sollecitan-
                                                 “è necessario affrontare la piaga dell’a-                do il superamento di una lettura ridutti-
    Don Gottfried Ugolini, responsabile          buso di potere, di coscienza e sessuale                  va e difensiva del problema. Ricordando
    per la diocesi di Bolzano-Bressano-          in tutte le sue dimensioni come pro-                     sempre e a tutti che al centro e all’inizio
    ne del Servizio specialistico per la         cesso di conversione di tutti. Servono                   di ogni riflessione e comprensione devo-
    prevenzione e la tutela dei minori, fa       una revisione e un riorientamento in                     no esserci accoglienza, riconoscimento,
    parte del Servizio nazionale istituito a     tutte le discipline teologiche. Misu-                    ascolto delle persone ferite.
    Roma dalla CEI ed è uno degli auto-          re per prevenire gli abusi e di tutela
    ri del sussidio sulle ferite degli abusi.    dei minori e delle persone vulnerabili                   Le buone pratiche
    “L’attenzione per i minori, le donne e       sono un compito originario della pa-                     Il secondo sussidio, sul tema “Buone
    per gli uomini, vittime di abusi da par-     storale come missione della Chiesa.“                     prassi di prevenzione e tutela dei mino-
    te di chierici all’interno delle strutture                                                            ri in parrocchia“, è curato da don Gian-
    della Chiesa cattolica - spiega don Ugo-                                                              luca Marchetti, cancelliere della diocesi
    lini – è un primo passo cruciale per la                                                               di Bergamo, e don Francesco Airoldi,
    tutela dei minori. Sia a livello indivi-                                                              anche lui sacerdote bergamasco. Questo
    duale sia a livello sistemico la Chiesa                                                               testo evidenzia invece le buone pratiche
    è chiamata ad agire per rimanere co-                                                                  da realizzare in parrocchia, negli istitu-
    erente alla sua missione. Questo com-                                                                 ti, nei luoghi ecclesiali di educazione, di
    prende il prendere sul serio ciò che è                                                                incontro e di sport. Per buone prassi si
    avvenuto in mezzo a noi nel passato                                                                   intendono quei modi di agire che espri-
    e di assumerci oggi la responsabilità                                                                 mono in concreto la cura dei minori e la
    come Chiesa per rendere giustizia a          Don Gottfried Ugolini,                                   corresponsabilità comunitaria attraverso
    chi ha sofferto”. Traendo le conse-          membro del Servizio nazionale CEI                        la partecipazione e formazione degli ope-
                                                                                                          ratori pastorali.

6    Il Segno, Numero 10 – Novembre 2020
Ma non siamo soli Il Covid e le nuove forme di prossimità - Tutela dei minori: due nuovi sussidi - Diözese ...
dentro la notizia

                             Malgrado Covid, fare “qualcosa”
                             Il persistere del virus modifica anche il programma delle tradizionali iniziative di novembre della Caritas
                             diocesana. Ma anche quest’anno l’impegno non cambia, con una particolare attenzione agli anziani. .
                             di Paolo Valente

L   a pandemia condiziona ogni cosa.
    Anche le iniziative della Caritas tra-
dizionalmente previste per il mese di
                                                Contemporaneamente la Caritas par-
                                                tecipa all’azione diocesana “Notti di
                                                Luce” prevista attorno alla festa di san
                                                                                                             pienza antica – scrive papa Francesco
                                                                                                             nel suo messaggio – ha posto queste
                                                                                                             parole come un codice sacro da seguire
novembre. Non ci sarà la grande rac-            Martino. Si tratta di mettere tutte le                       nella vita. Esse risuonano oggi con tut-
colta degli indumenti usati che di solito       sere (alle ore 18), dall’7 al 15 novembre,                   ta la loro carica di significato per aiuta-
mobilita centinaia di volontari. Ma tutti       le tradizionali lanterne alla finestra e                     re anche noi a concentrare lo sguardo
avranno almeno un’altra possibilità di          di postare una foto con hashtag #san-                        sull’essenziale e superare le barriere
impegno. Al centro dell’attenzione i no-        Martino2020 sui canali social. Altre                         dell’indifferenza. La povertà assume
stri anziani che nei mesi passati hanno         possibilità di partecipazione sono la                        sempre volti diversi, che richiedono
vissuto in modo particolarmente diffi-          distribuzione di “messaggi in bottiglia”                     attenzione ad ogni condizione parti-
cile gli effetti della crisi sanitaria. Pen-    o di cartoline con preghiere disponibi-                      colare: in ognuna di queste possiamo
siamo a chi non ce l’ha fatta, a coloro         li su richiesta presso l’ufficio Caritas                     incontrare il Signore Gesù, che ha rive-
che si sono spenti nella solitudine, ma         parrocchiali e volontariato. Esperienze                      lato di essere presente nei suoi fratelli
anche a quanti sono rimasti chiusi in           e riflessioni sul tema della solitudine                      più deboli”. Le proposte della Caritas
casa in attesa che passasse la tempesta.        saranno trasmesse dalle emittenti dio-                       diocesana su www.caritas.bz.it
Il distanziamento obbligatorio è stato          cesane Radio Sacra Famiglia-inBlu e
spesso fatale.                                  Radio Grüne Welle da lunedì 9 fino a                          Paolo Valente, è il direttore della Caritas
                                                                                                              diocesana
                                                domenica 15 novembre.
Per le persone anziane e sole
Ecco perché la Caritas ora li vuole ri-         Tendi la mano
mettere al centro delle attenzioni della        al povero
comunità. Proprio il 7 novembre, al po-         Nella      settimana,           Diözese Bozen-Brixen

sto della raccolta dei vestiti usati, le par-   c omp at i bi l me nt e         Diocesi Bolzano-Bressanone
                                                                                Diozeja Balsan-Porsenù

rocchie, i gruppi, i singoli sono invitati      con le disposizioni

                                                                               La povertà
a fare “qualcosa” a favore delle persone        anti-Covid,      sono
anziane e sole. Tra le proposte, alla por-      previsti diversi in-
tata di tutti (Covid permettendo), “vi-         contri su vari temi:

                                                                               è più
sitare i nonni e portare loro un po’ di         “Soli con Dio? Ri-
gioia”, “passare un pomeriggio assieme          flessioni e confronto
in chiesa raccontando delle storie: gli         sulla presenza e l’as-

                                                                               vicina
anziani narrano le storie della loro in-        senza di Dio nella
fanzia o leggono un libro ad alta voce”,        mia solitudine”, “La
“preparare da parte dei bambini brevi           povertà spirituale è

                                                                               di quanto
lettere o quadri dipinti da loro stessi, da     più vicina di quanto
distribuire agli anziani del luogo o nel-       pensi” “Solo… un
le case di riposo”, “registrare messaggi        po’ di tempo. Cau-
video o musicali, racconti e storie e farli     se, conseguenze e
avere alle residenze per anziani” e altro
ancora.

La Settimana della Carità
                                                prevenzione della
                                                solitudine” ed altri
                                                ancora, su tutto il
                                                                               pensi
                                                territorio, in lingua
Col 7 novembre comincia la Settima-             italiana e tedesca. Il
na della Carità. A cura di youngCari-           15 novembre, Do-
tas saranno pubblicati ogni giorno sui          menica della Carità,
social media messaggi, idee, input per          è anche la Giornata
la giornata. Indicazioni concrete che           mondiale dei pove-
ognuno potrà tradurre nella propria             ri che ha per tema
                                                                               Ulteriori informazioni su www.caritas.bz.it
                                                                               www.facebook.com/caritas.bz.it I 0471 304 300                 Grazie
realtà e informazioni utili a capire me-        “Tendi la tua mano
glio la situazione in cui ci troviamo.          al povero”. “La sa-       Il manifesto che accompagna la Domenica della Carità 2020 della Caritas

                                                                                                                        Il Segno, Numero 10 – Novembre 2020   7
Ma non siamo soli Il Covid e le nuove forme di prossimità - Tutela dei minori: due nuovi sussidi - Diözese ...
brevi

Un San Martino speciale
C    on il coronavirus che condiziona
     tutte le manifestazioni e i cortei,
quest’anno ci aspetta anche un san
                                             vembre – le lanterne alla finestra di
                                             casa e di festeggiare in tal modo assie-
                                             me san Martino, nonché di postare una
Martino speciale, visto che non è pos-       foto con l’hashtag #sanMartino2020
sibile svolgere la tradizionale proces-      sui canali social. L’iniziativa invita poi a
sione serale all’aperto con le lanterne      condividere l’azione con gli altri, prepa-
che simboleggia l’inizio del periodo         rando una lanterna da regalare ai vicini
natalizio. L’iniziativa in tempi di Covid    di casa o ad altre persone. Ma c’è anche
è denominata “Notte di luce“ e a pro-        l’invito solidale a donare un po’ di tem-
porla sono congiuntamente alcune ag-         po a persone anziane e sole, ad esempio
gregazioni cattoliche di lingua italiana     con una telefonata. Su www.bz-bx.net/
e tedesca, tra cui Azione cattolica, Cari-   martino2020 sono disponibili le istru-
tas e pastorale giovanile della Diocesi.     zioni e un disegno da colorare per co-
L’invito ai bambini è quello di mettere      struire una lanterna fai-da-te, nonché         Dal 7 novembre l’iniziativa “Notte di luce“ con le
tutte le sere alle 18 – dal 7 al 15 no-      una traccia di preghiera.                      lanterne per san Martino

Scuola, le offerte del Rainerum
C   on un sabato delle porte aperte l‘i-
    stituto salesiano Rainerum di Bol-
zano ha presentato a ottobre l’offerta
                                             cativa e la didattica inclusiva nonché
                                             il rapporto personale con gli studen-
                                             ti che permette loro di esprimersi in
formativa dell’Istituto Tecnico Tecno-       tutte le loro capacità scientifiche (con-
logico ad articolazione energia, del         corsi e gare di robotica nazionali e
Liceo delle Scienze Applicate e della        internazionali), linguistiche (certifica-
Scuola Media. Un secondo Open Day,           zioni Cambridge e Goethe), artistiche
contingentato e su prenotazione, è in        (festival studentesco). Previste inoltre
programma il 21 novembre. Il Rai-            occasioni spirituali (ritiri spirituali,
nerum si rivolge ai giovani di medie         volontariato) e svariate proposte ex-
e superiori e alle loro famiglie attra-      trascolastiche offerte dall’associazio-
verso la scuola, i laboratori e le attivi-   ne no profit Juvenes (spazio compiti,
tà extradidattiche. I punti di forza del     castello delle idee, etc.). L’istituto Rai-
Rainerum gestito dai Salesiani di Don        nerum offre anche il convitto per chi          Open Day per conoscere l’offerta formativa
Bosco dal 1938 sono la robotica edu-         viene da fuori Bolzano.                        dell’istituto salesiano Raiunerum a Bolzano

Addio all’ex decano Delago
I l sacerdote ladino Vitalis Delago
  si è spento alla vigilia di Ognis-
santi in ospedale all’età di 85 anni
                                             cano e parroco a Ortisei e dal 2006
                                             al 2010 in aggiunta parroco a Bulla.
                                             Nel 2010 don Delago è stato esonera-
a seguito delle complicazioni dovute         to dagli incarichi di decano e di par-
all’infezione da Covid-19. Era stato a       roco per raggiunti limiti di età, ma
lungo parroco a Laives, poi per oltre        ha continuato a svolgere il suo ser-
vent’anni decano e parroco a Orti-           vizio come collaboratore nell’Unità
sei. Vitalis Delago era nato il 2 feb-       pastorale Val Gardena. Negli ultimi
braio 1935 a Bulla in val Gardena.           anni ha vissuto nel Seminario mag-
Ordinato sacerdote il 3 aprile 1960          giore di Bressanone. Nel 2014 a don
a Bolzano/Gries, dal 1960 al 1972 è          Delago è stata conferita la medaglia
stato cooperatore a S. Cristina, Selva       al merito del Land Tirolo per la sua
Gardena, Egna, Caldaro e Laives. Nel         attività nella pastorale e a favore del-
1972 don Delago è diventato parroco          la musica sacra in val Gardena. L’ex
a Laives, incarico che ha svolto per         decano riposa nel cimitero di Bulla,           L’ex decano ladino Vitalis Delago si è
17 anni. Dal 1989 al 2010 è stato de-        il suo paese natale.                           spento a 85 anni

8   Il Segno, Numero 10 – Novembre 2020
Ma non siamo soli Il Covid e le nuove forme di prossimità - Tutela dei minori: due nuovi sussidi - Diözese ...
brevi

Colletta alimentare con la card
L   a Giornata nazionale della colletta
    alimentare 2020 si farà, anche se il
Covid ne condizionerà lo svolgimento
                                             cessivamente il valore di queste card
                                             verrà trasformato in cibo e consegna-
                                             to alle sedi del Banco alimentare per
dovendo evitare i contatti interperso-       le persone in difficoltà. Le card sono
nali. L‘appuntamento è per domenica          in vendita alle casse dei supermercati
28 novembre: quest’anno la modali-           aderenti all’iniziativa oppure online, a
tà sarà quella di una Colletta demate-       partire dal 21 novembre. I volontaridel
rializzata e quindi le persone saranno       Banco Alimentare saranno in numeri
invitate non a comprare direttamente         limitatissimi (2/3 persone per turno),
generi alimentari, ma ad acquistare          presenti all’esterno degli ingressi dei     La card del Banco alimentare da utilizzare per
delle speciali card (del valore di 2, 5 o    supermercati per invitare chi entra a       contribuire alla Colletta 2020
10 euro) disponibili alle casse dei su-      donare spiegando la particolare mo-         saranno il passaggio di mano in mano
permercati e corrispondenti a quan-          dalità di raccolta determinata dalla si-    di confezioni di cibo, né distribuzione
tità di un paniere di prodotti. Suc-         tuazione. Quest’anno pertanto non ci        di volantini o sacchetti per la raccolta.

Formazione per giovani sacerdoti
C   on un primo incontro nel Seminario
    maggiore a Bressanone è partito in
diocesi il programma di formazione per
                                             che il sacramento
                                             della confessione.
                                             Inoltre, gli incontri
i giovani sacerdoti ordinati negli ultimi    formativi per i gio-
cinque anni. Una parte di questa forma-      vani presbiteri af-
zione permanente viene offerta infatti       fronteranno temi e
anche nel Seminario diretto da Markus        questioni di diver-
Moling. Al primo incontro di condivi-        sa natura attenenti
sione hanno partecipato i giovani sacer-     agli ambiti di lavo-
doti Michael Lezuo, Peter Kocevar e il       ro in cui i sacerdoti
bendettino Anselm Krieg. Su richiesta        sono chiamati ad
del vescovo Ivo Muser, oltre alla supervi-   operare. La super-
sione e alle discussioni, nel programma      visione viene coadiuvata già da un anno     Da sinistra, Lezuo, Krieg e Kocevar con il rettore
sarà tematizzato in modo particolare an-     dalla psicologa Annalisa Vicanolo.          Moling e la psicologa Vicanolo

Il Covid all‘inferno
U    na curiosità si segnala dal vici-
     no Museo degli Usi e Costumi
della Gente Trentina, che ha sede
                                             dall’artista trentino Fabio Nones,
                                             specializzato in opere d’ispirazio-
                                             ne sacra. Il dipinto, con gli sfondi
nell’antico monastero agostiniano            interamente rivestiti di foglia d’oro
di San Michele all’Adige, dove è sta-        zecchino 24 carati, è ambientato nel
ta inaugurata e collocata una nuova          paese di San Michele all’Adige, con il
preziosa icona dedicata a san Miche-         ponte, il fiume, la chiesa, i chiostri,
le Arcangelo. La curiosità dell‘icona:       gli edifici monumentali dell’antica
nella zona dove è raffigurato l’infer-       prepositura agostiniana, oggi Mu-
no, sotto l’Arcangelo, ci sono anche         seo. Un omaggio del Museo al paese
delle piccole immagini che raffigura-        che lo ospita da sempre. Per la cripta
no il coronavirus, a ricordo storico         di San Michele, ormai tra le più im-
di quest’anno particolare durante il         portanti collezioni europee di cimeli
quale è stata creata l’opera. L’icona        dedicati al santo, si tratta di un arric-    La nuova icona dedicata a san Michele
in stile bizantino è stata realizzata        chimento molto importante.                   con il coronavirus ai suoi piedi

                                                                                                    Il Segno, Numero 10 – Novembre 2020   9
Ma non siamo soli Il Covid e le nuove forme di prossimità - Tutela dei minori: due nuovi sussidi - Diözese ...
psicologia&spiritualità

                                 Prospettive di nuovo
                                 universalismo                                           In questi tempi di crisi da coronavirus si profila nella
                                                                                         nostra società un altro tipo di universalismo, che
                                                                                         rimanda alla solidarietà e all’armonia delle differenze.
                                                                                         di Dario Fridel

P    roprio mentre la pandemia si sta
     profilando nuovamente sempre
più minacciosa e ci costringe forse
ancor più di prima al distanziamen-
to, a marcare i confini, c’è chi – come
papa Francesco con “Fratelli Tutti” –
riesce ancora una volta ad ancorarsi
alle leggi della vita ad un livello più
profondo e a offrirci apertura, senso
e prospettiva. E tutto questo in un’ot-
tica che non è più di dominio e con-
quista, ma di partecipazione e soli-
darietà: manna per il nostro sistema
immunitario messo a dura prova; oc-
casione per ravvivare la nostra fragile
fede. C’è un mondo che va crollando
e che tenta in modo più o meno gof-
fo di perpetuarsi e un mondo nuovo
che sta emergendo. Penso sconcertato         Papa Francesco ha firmato ad Assisi l’enciclica “Fratelli tutti”
alle false certezze racchiuse dentro le
illusioni totalitarie e imperialistiche      so precari e superficiali, segnati dalla               intero alla pienezza della vita. Era del
che in modi diversi hanno segnato e          fretta e dal calcolo. La teologa Clau-                 resto il sogno di Gesù: che abbiano
segnano ancora la storia umana. La           dia Fanti ne è una attenta interprete                  la vita e la abbiano in abbondanza.
convinzione di possedere la verità,          e per questo può scrivere: “L’universo                 Questo implica lasciare finalmente
di essere solo noi nel giusto, di avere      si dispiega ininterrottamente, anche al                da parte la nostra pretesa di giu-
magari Dio stesso dalla nostra parte         di là e senza di noi, in quanto l’ener-                dizio e di guida per sostituirla con
ci ha fatto spesso imboccare logiche         gia dell’amore, che non conosce limiti,                l’ascolto e l’accompagnamento. John
protese al dominio, alla sopraffazione,      genera sempre forme di vita superiori                  Shelby Spong non ha dubbi: Si tratta
all’odio e alla guerra. Mire imperiali-      e più complesse. Tale processo ci pone                 “di una nuova visione che permette di
stiche tendenti a pretendere sottomis-       dinanzi alla sfida di imparare ad essere               vedere Dio in modo nuovo, non
sione, uniformità e a negare le diversi-     amici della Terra, assolvendo insieme                  come divinità onnipotente o giudice
tà. Eravamo quindi proiettati verso la       a tutte le altre creature, il nostro com-              del mondo; ma come Fonte della vita
conquista della Terra, nel nome di un        pito concreativo nel progetto divino                   che amplia la comprensione di ciò
falso bisogno di universalità. Logiche       per il mondo, nella certezza che la vita               che significa vivere; come Fonte dell’a-
grezze e miopi che adesso si stanno fi-      sia inevitabilmente destinata al trion-                more che permette agli esseri umani
nalmente abbandonando.                       fo ultimo del bene”. (Adista 2016 n.35).               di amare oltre i loro limiti e le loro
                                             Adesso possiamo quindi affermare                       paure, come Fondamento dell’essere
Valorizzare le potenzialità umane            che è il linguaggio stesso della scienza               che dà loro coraggio di essere tutto
Personalmente ho avuto bisogno di            ad offrire un nuovo fondamento alle                    ciò che possono essere”. È questo un
approdare alle nuove conoscenze              intuizioni dei grandi mistici e di quan-               altro tipo di universalismo che - per
scientifiche per scoprire che le cre-        ti sentono l’urgenza di aprirsi ad una                 chi vuole vederlo - è già faticosamente
ature, le energie, i sistemi sono tutti      spiritualità che valorizzi l’umano e le                in gestazione. Se ci lasciamo da esso
collegati gli uni gli altri; che ogni cosa   sue enormi potenzialità.                               afferrare le nostre angosce si ridimen-
ha a che fare con tutto, in ogni circo-                                                             sionano. Esso ci rimanda all’armonia
stanza e che quindi la sinergia, la          Serve ascoltare e accompagnare                         delle differenze di cui parlava Tonino
solidarietà, la cooperazione sono            Le persone – in quest’ottica – non pos-                Bello, ai cieli nuovi e alla nuova terra
la legge fondamentale dell’uni-              sono essere viste come esseri deca-                    preannunciati dal Vangelo.
verso. Siamo quindi parte di un pro-         duti, bisognose di riscatto, ma come
cesso ben più grande, più solido e           essere incompiuti, protese insieme                       Don Dario Fridel ha insegnato religione,
                                                                                                      psicologia della religione e psicologia pastorale
promettente dei nostri progetti spes-        con le altre creature e con l’universo

10   Il Segno, Numero 10 – Novembre 2020
fede&società

                            La fraternità secondo
                            Francesco                               di Mattia Vicentini

Numerosi sono stati i commenti di cri-         mento. Queste non vengono smi-
tica e di elogio alla recente enciclica        nuite, non viene nascosta la loro
sociale, che ha come scopo, nel suo ge-        complessità e le fatiche che spesso
nere letterario, il trattare questioni di
                                               comportano, ma vengono lette sul-
attualità e di vita concreta dal punto di
                                               la base di un principio fondamen-
vista della fede.
                                               tale, che è quello dell’amore, che
                                               getta dei ponti e riconosce la digni-
Si tratta di un documento rispetto cui         tà della persona. L’amore diventa
le opinioni a caldo risultano frettolo-        così il luogo a partire dal quale riu-
se, sarà infatti necessario del tempo          sciamo ad essere noi stessi, a parti-
per riflettere a mente fredda sul docu-        re dal quale ci viene offerta la possi-
mento e il suo valore. Il testo presenta       bilità di realizzarci, ma è anche un
delle tensioni che possono aiutare a           atteggiamento sociale a partire dal
comprenderlo: è rivolto sia a chi rico-        quale è possibile vivere relazioni di
pre ruoli di potere che al comune citta-       fraternità.
dino, al fedele e al non credente, tratta      Ecco allora che il testo si presen-
di sogni e di realtà, di emarginazione e       ta come uno scritto da leggere, da
ruoli sociali, locale e universale, guer-      meditare ma soprattutto da vivere.
ra e amore. In mezzo a queste tensioni,        Offre una via, un percorso da in-
che siamo chiamati a vivere, il Pontefice      traprendere davanti a un mondo
vuole mostrare una via, un percorso del        segnato da una triplice crisi so-
possibile.                                     cio-economica, ecologica e sanita-
Emblematico a riguardo è il titolo: “Fra-      ria.
telli tutti”, un titolo che chiede come il                                                                Il libro del teologo gesuita Christoph
legame fraterno, solitamente destinato a        Mattia Vicentini, teologo e filosofo, insegna            Theobald dedicato al nuovo stile della
                                                all’ISSR di Bolzano
pochi sia invece il modo di relazionarsi                                                                        Chiesa secondo papa Francesco
con l’altro e l’alta, facendo così diventa-
re il termine una categoria sociale, sulla
scia di San Francesco, dal cui esempio
le riflessioni qui contenute traggono             Il libro del mese
ispirazione. L’alterità diventa così il luo-
go del riconoscimento di sé: è con l’in-          Restando in tema, il libro del mese           inserisce all’interno del quadro pre-
contro e con il confronto che io conosco          è “Fraternità” (edizioni Qiqajon, pp.         cedentemente tracciato la questione
me stesso e mi mostro, nella consapevo-           92) di Christoph Theobald, gesuita            della fraternità proponendola come
lezza che “la vera saggezza presuppone            tedesco e professore di teologia fonda-       stile relazionale e stile della Chiesa,
l’incontro con la realtà” [47].                   mentale e dogmatica a Parigi, relatore        riuscendo ad essere con linguaggio
                                                  a Bressanone al Convegno pastorale            agevole e divulgativo una guida alla
La pandemia, le relazioni                         diocesano 2020.                               lettura dell’ultima Enciclica di Papa
Costante è il riferimento alla pandemia           Riflettere teologicamente sulla frater-       Francesco. La fraternità viene a carat-
globale, letta come un momento che ha             nità mostrando le implicazioni eccle-         terizzarsi qui come non sancibile per
mostrato le nostre contraddizioni, come           siologiche e sociali dell’applicazione        legge ma come richiesta, come dove-
un luogo a partire dal quale ri-comin-            di questo concetto è l’obiettivo del          re morale. È un criterio spirituale, ma
ciare, come una rottura instauratrice, e          volume, che presenta una struttura            chiama in causa la corporeità della
ancora come un’opportunità a partire              bipartitica: inizialmente si concentra        persona, andando a creare delle re-
dalla quale non riprendere dove si era            sull’annuncio e la riforma della Chie-        lazioni e divenendo così un percorso
rimasti ma proporre un nuovo modello              sa alla luce delle proposte contenute         per conoscere Dio, alla luce del “tro-
di società e di relazioni.                        in Evangelii Gaudium offrendone una           vare Dio in tutte le cose” coniato da
Le relazioni, il rapporto con l’altro e il        rielaborazione, mentre nella seconda          Bonaventura.         Mattia Vicentini
mondo sono il fulcro di questo docu-

                                                                                                          Il Segno, Numero 10 – Novembre 2020   11
chiesa giovane

                                  Essere nuovi, essere santi
                                  Sulle orme del beato Carlo Acutis: nel corso dell’anno la parrocchia di Brunico intende approfondire
                                  in più occasioni i pensieri di questo giovane neo-beato.
                                  di Massimiliano Sposato

A    Brunico abbiamo vissuto una no-
     vena in preparazione alla solenni-
tà di tutti i santi, occasione per tende-
re il nostro sguardo interiore verso le
realtà del cielo, il Paradiso, meta alla
quale dobbiamo pensare più spesso
nelle nostre giornate. Il senso delle
nostre preghiere e soprattutto delle
nostre celebrazioni sia sempre l´att-
esa del Regno che ci accoglierà tutti
in una comunione intensa col Padre
celeste. L´essere in attesa dell´incont-
ro con Dio è una esigenza del vero
cristiano, chiamato un giorno a la-
sciare tutto e a vivere in pienezza col
Cristo Risorto. La morte, intesa come
incontro con Dio pare non abbia spa-
zio nel mondo di oggi, anche se essa                Carlo Acutis, il milanese morto quindicenne nel 2006 di leucemia fulminante,
costituisce l´esperienza più diffusa e              è stato proclamato beato il 10 ottobre scorso ad Assisi
vicina a molte persone, a causa della
perdita di un caro o a causa del senso              preghiera verso i nostri cari morti sia            se stessi e il prossimo (incidenti au-
di paura che la morte stessa incute in              sempre colma di speranza. Pronti a                 tomobilistici per imprudenza, alcoli-
noi. Per altro verso anche se non se                ritornare insieme.                                 smo, droghe, indifferenza spirituale,
ne parla molto la nostra società tenta                                                                 litigi, separazioni, volgarità...). Sia-
di allontanare il pericolo delle mor-               L’esempio del giovane beato                        mo proprio convinti che la salute sia
te attraverso mille leggi assicurative,             Carlo Acutis, morto il 12 ottobre del              l’unico bene su cui puntare? Centri
precauzioni, statistiche, bilanci e nor-            2006 per una leucemia fulminante a                 estetici, cure termali, interventi di
me. L´attuale pandemia, il terrore me-              15 anni e beatificato sabato 10 otto-              plastica facciale e quant´altro, parruc-
diatico di cui siamo schiavi e il bom-              bre 2020 ad Assisi, ci insegna a vivere            chieri di ogni tipo. File di pazienti per
bardamento di cifre e talkshow, sono                non da morti di paura e ci esorta a                ricette, consumo enorme di pastiglie
la conseguenza di una mentalità, che                morire da vivi, cioè liberi dentro. Nel            per dormire o per l´umore. Questo è
vive male il presente, in quanto ani-               corso di un mio viaggio ad Assisi ho               il modo per essere sani? La persona
mato sempre dalla paura di morire o                 potuto conoscerne meglio il pensie-                si realizza con la sola salute? O piut-
ammalarsi. Senza contare gli interes-               ro ma soprattutto la vitalità, la gioia            tosto essa é un bene che una volta
si nascosti e perversi che albergano                e il realismo, accompagnato da una                 raggiunto ci permette di crescere in
in certe dinamiche politiche. Siamo                 gigantesca fede in Dio. Carlo diceva               altri ambiti? Innumerevoli sono i casi
schiavi della paura e ci perdiamo la                “Che giova all´uomo vincere mille bat-             in cui si dice: “basta stare bene”. Ma
vita vera! Occorre al contrario vivere              taglie se poi non riesce a vincere contro          nulla di più.
il dono della salute e delle giornate               se stesso? Non l´amore proprio ma la
con gratitudine, pronti interiormen-                gloria di Dio”. Come dice il giovane               Spostare lo sguardo verso l’alto
te anche al pericolo di perdere tutto,              beato in effetti il peccato, l´orgoglio            Ci soccorre il beato Carlo nel dare
ben sapendo che la nostra fede nel-                 sono i principali nemici dell´uomo; a              priorità all´essenza di noi tutti: “Per-
la Vita Eterna soccorre le nostre de-               che serve vivere stando bene se poi                che gli uomini si preoccupano della
bolezze. La solennità di Tutti i Santi              l´anima si perde? Oggi pare che la sa-             bellezza del proprio corpo e non si pre-
deve essere vissuta con questa spe-                 lute sia il bene primario. Oso porre               occupano della bellezza della propria
ranza. I nostri santi, uomini e donne               una domanda estrema: siamo sicuri                  anima? ” “L’unica cosa che dobbiamo
e giovani, sono risorti e pregano per               che la salute ci aiuti a convertirci?              temere veramente è il peccato”. “Tut-
noi e sono vivi più che mai assieme ai              Molti non si rendono conto di esse-                ti nascono come originali, ma molti
nostri defunti. In tal senso la nostra              re sani e vivono mettendo in pericolo              muoiono come fotocopie”. Frasi che

12   Il Segno, Numero 10 – Novembre 2020
chiesa giovane

il giovane beato pronunciava spesso
                                                   Brunico e il neo-beato                        re ai frutti del Sacrificio celebrato, e
evangelizzando nei suoi ambienti fra               Propongo altre frasi del beato che a          rinuncerebbe a tante cose superflue! ”.
i suoi compagni. Unico e irripetibi-               14 anni animava cosi il suo sito inter-       Nel corso dell’anno approfondiremo
le ogni essere umano, creato a so-                 net: “L’Eucarestia è la mia autostrada        in più occasioni i pensieri di questo
miglianza di Dio. Potessimo sentire                per il cielo”; “Più Eucaristie ricevere-      neo-beato giovane. Ci lasceremo edu-
tutti un pochino di più la nostra ap-              mo e più diventeremo simili a Gesù            care da questo adolescente per risco-
partenenza al Creatore, con il nostro              e già su questa terra pregusteremo il         prire il valore della vera vita, dono
stile di vita e le nostre scelte. Preghie-         Paradiso”; “Anche tu potresti diventa-        della Provvidenza, e viverla in modo
ra in cammino, per essere con Gesù                 re santo”; “La tristezza è lo sguardo         nuovo partendo, come direbbe il gio-
nel cuore, nuovi dentro. La novità di              rivolto verso se stessi, la felicità è lo     vane Acutis, dalla posizione degli oc-
vita nell´anima si rispecchia nella so-            sguardo rivolto verso Dio”; “Molta            chi: “La conversione non è altro che
larità dell´aspetto esteriore, non di un           gente secondo me non comprende ve-            spostare lo sguardo dal basso verso
bello omologato grazie alla moda, ma               ramente fino in fondo il valore della         l’alto. Basta un semplice movimento
di una bellezza originale, specchio                Santa Messa perché se si rendesse con-        degli occhi.” Potessimo ripetere come
del nostro vero io più autentico. Vera             to della grande fortuna che il Signore        il beato Carlo diceva: “non io, ma Dio”.
sapienza è essere pronti a tutto, an-              ci ha dato donandosi come nostro cibo
che a lasciare la vita. Ma con passione            e bevanda nell’Ostia Santa, andrebbe           Don Massimiliano Sposato è cooperatore
                                                                                                  a Brunico
per la vita stessa.                                tutti i giorni in chiesa per partecipa-

   Matrimoni: regole e documenti                   con cittadinanza italiana. La delega          gole del distanziamento sociale: in
                                                   per la celebrazione di un matrimo-            questo caso, precisa il Vicario giu-
   Periodicamente arrivano richieste               nio può essere data a ogni sacerdote          diziale, il permesso viene concesso
   riguardanti le formalità legali per             o diacono, indipendentemente dalla            su richiesta scritta ed è importante
   l’amministrazione del sacramen-                 loro cittadinanza, ma vanno espressa-         verificare la competenza territoria-
   to del matrimonio: il Vicario giu-              mente precisati il nome del sacerdote         le sia del parroco che del Comune,
   diziale della Diocesi, padre Alois              o diacono e riferiti solo a un determi-       in quanto i confini comunali non
   Hillebrand, ricorda che è sempre                nato matrimonio. Non possono essere           sempre combaciano con quelli del-
   il parroco il primo responsabile                delegati contemporaneamente due sa-           la parrocchia. Infine si ricorda che
   della preparazione e della celebra-             cerdoti o diaconi.                            è il Vicario giudiziale competente
   zione del matrimonio. Tutte queste              A seguito della pandemia da corona-           per tutte le questioni giuridiche ri-
   facoltà sono attribuite anche all’in-           virus sono giunte alla Diocesi anche          guardanti il matrimonio e la rela-
   caricato parrocchiale e all’ammini-             diverse richieste di celebrare i matri-       tiva documentazione (non l’Ufficio
   stratore parrocchiale, se entrambi              moni all’aperto, con rispetto delle re-       diocesano matrimonio e famiglia).

   Passi precisi sono previsti nella preparazione e celebrazione del sacramento del matrimonio

                                                                                                           Il Segno, Numero 10 – Novembre 2020   13
chiesa&storia

Le bombe nell‘abbazia
In 13 mesi tra il 1943 e il 1944 Bolzano fu colpita da 10 bombardamenti, per lo più in zona stazione, riportati
sulla mappatura degli ordigni bellici che il Curatorio per i Beni Tecnici Culturali ha scovato nell’abbazia di Muri Gries.

I bombardamenti su Bolzano nella Se-
  conda guerra mondiale nel periodo fra
il 2 settembre 1943 e il 4 ottobre 1944
                                                 Protezione antiaerea
                                                 e il comando locale
                                                 della Wehrmacht.
sono stati tutti registrati, mentre gli al-      La mappatura degli
tri tre successivi, tra il 4 gennaio e il 28     ordigni bellici, oltre
febbraio 1945, non sono documentati. Le          che avere un valo-
incursioni hanno interessato prevalente-         re quale documen-
mente la zona della stazione ferroviaria e       tazione storica, ha
sono riportati sulla mappatura degli ordi-       anche una valenza
gni bellici che il Curatorio per i Beni Tec-     attuale. Rispetto agli
nici Culturali ha recuperato nell‘abbazia        ordigni bellici risa-
benedettina di Muri Gries nel corso delle        lenti al secondo con-
ricerche archivistiche condotte sull’area-       flitto mondiale già
le ferroviario cittadino. Il materiale car-      rinvenuti e disinne-
tografico originale, nove mappe in tota-         scati in passato e di
le, indica la localizzazione puntuale con        recente, infatti, l’area
simboli precisi della tipologia di ordigni       urbana di Bolzano
bellici - bombe, ordigni inesplosi e bombe       ne custodisce ancora
incendiarie - riportata in modo puntuale         altri. Analogamente
sulla mappa catastale di Bolzano. La pre-        a molte altre città
ziosa documentazione custodita dai mo-           bombardate durante
naci benedettini è stata ora digitalizzata e     la Seconda guerra
trasferita alla pubblica amministrazione,        mondiale, come ad
Provincia e Comune di Bolzano.                   esempio Düsseldorf,
                                                 anche a Bolzano nei
Documenti a Muri-Gries                           prossimi anni il rin-
“Le nostre ricerche archivistiche sono sta-      venimento di ordi-         Una delle piante della città di Bolzano con i punti dei bombardamenti
te sostenute da padre Plazidus Hunger-           gni bellici sarà una       del 1943-33
bühler, oggi bibliotecario dell’archivio del     costante.
convento che ci ha fatto accedere alla do-                                                         della guerra fu cappellano e testimone
cumentazione storica in possesso dell’ab-        I bombardamenti a Bolzano                         degli eventi bellici. Va ricordato che du-
bazia, tra la quale vi erano le mappe degli      “L’opportunità della messa a disposizio-          rante la guerra l’abbazia Muri Gries pro-
ordigni bellici”, spiega Wittfrida Mitterer,     ne del pubblico della mappatura degli             seguì la sua attività restando importante
direttrice del Curatorio per i Beni Tecnici      ordigni bellici era stata fatta presente da       punto di riferimento per la popolazione,
Culturali. A Muri Gries, durante la Se-          padre Bertoldo Röllin nella pubblicazio-          considerato che le incursioni aeree ingle-
conda guerra mondiale, tra il settembre          ne di Mario Ferrandi ‘L’Alto Adige nella          si e americane su Bolzano provocarono
1943 e la fine giugno 1945 avevano sede il       storia’ del 1971”, ha ricordato la direttrice     la distruzione del 60% del patrimonio
comando della Polizia di sicurezza e della       Mitterer. Padre Bertoldo duranti gli anni         immobiliare della città: 335 gli edifici
                                                                                                   completamente distrutti, 648 gli stabili
                                                                                                   danneggiati seriamente, altri 1.395 fu-
                                                                                                   rono interessati dalle bombe. A disposi-
                                                                                                   zione della popolazione c’erano 53 rifugi
                                                                                                   antiaerei di varie dimensioni, nonché la
                                                                                                   galleria del Virgolo che offriva riparo a
                                                                                                   8.000 persone. Si conta che la sirena ri-
                                                                                                   suonò 472 volte nell’arco di due anni, ov-
                                                                                                   vera circa ogni 2 giorni. Secondo le stime
                                                                                                   ufficiali i morti furono 200, ma secondo
                                                                                                   Ferrandi questa cifra potrebbe essere ben
Le mappe dei bombardamenti erano custodite nell’abbazia di Muri Gries                              più elevata.

14   Il Segno, Numero 10 – Novembre 2020
liturgia

L’Avvento del nuovo Messale
La nuova traduzione italiana del Messale Romano entrerà in vigore nella Pasqua 2021, ma le parrocchie
del Triveneto la adotteranno già dal 29 novembre, prima domenica di Avvento. Le novità.

C    ome molte altre diocesi italiane,
     anche i vescovi della Conferenza
episcopale del Triveneto hanno deciso
all‘unanimità di fissare simbolicamen-
te la prima domenica di Avvento – il 29
novembre 2020 – come data comune
per iniziare ad utilizzare in via ufficiale
e contemporaneamente in tutte le dio-
cesi e le parrocchie del Nordest italiano
la nuova versione italiana del Messale
Romano. La traduzione italiana ade-
gua il libro liturgico (l’ultima versione
era del 1983) alla terza edizione latina
e alla nuova traduzione ufficiale della
Bibbia, entrambe del 2008, e tiene con-
to del motu proprio di papa Francesco
“Magnum principium“ del 2017 sulla
traduzione dei libri liturgici. Le novità     Dalla prima domenica di Avvento nelle chiese del Triveneto il nuovo Messale romano
più significative che si trovano nella ter-
za edizione del Messale Romano e che          gici che sottolinea l’importanza di sa-               vità riguarda anche il canto, perchè nel
riguardano più da vicino l’assemblea          persi assemblea di fratelli e di sorelle. E           Messale è stata inserita la musica di-
sono nel Gloria e nel Padre Nostro.           pertanto nell’atto penitenziale e nel ri-             rettamente nel nuovo testo per alcune
                                              cordo dei defunti delle preghiere euca-               parti della messa. Infine una curiosità:
Cambiano Gloria e Padre Nostro                ristiche si è scelto di introdurre appun-             per questa terza edizione, ad occuparsi
Nel Gloria il nuovo testo prevede le pa-      to l’espressione “fratelli e sorelle“. Dove           dell’iconografia del Messale è un solo
role “E pace in terra agli uomini, ama-       si diceva “Confesso, a Dio onnipotente                autore, e di fama internazionale: il pit-
ti dal Signore” al posto di “E pace in        e a voi fratelli…”, si dirà ora “Confesso             tore e scultore Mimmo Paladino, espo-
terra agli uomini di buona volontà”.          a Dio onnipotente e a voi, fratelli e                 nente di spicco della “transavanguar-
Il passaggio più noto riguarda invece         sorelle...“. E ancora, nell’invito del cele-          dia italiana”.
il Padre Nostro e la nuova traduzione         brante dopo la presentazione dei doni,
della frase latina “et ne nos indúcas in      si dirà: “Pregate fratelli e sorelle, per-
tentatiónem”: non si dirà più “Non ci in-     ché il mio e vostro sacrificio sia gradi-
durre in tentazione” ma “Non abban-           to…”. Nella stessa direzione va l‘integra-
donarci alla tentazione“. I vescovi           zione nel ricordo dei defunti: “Ricordati
hanno approvato questa soluzione in-          anche dei nostri fratelli e sorelle che si
troducendola nella liturgia eucaristica       sono addormentati nella speranza della
e motivandola con esigenze pastorali          risurrezione”.
e teologiche. Come ha ricordato papa
Francesco, “dobbiamo escludere che sia        Kyrie, pace e canti
Dio il protagonista delle tentazioni che      Il nuovo Messale istituisce altri cam-
incombono sul cammino dell’uomo”.             biamenti nell’atto penitenziale. Non
Nel Padre Nostro c’è un’altra modifica:       prevede più l’uso dell’italiano “Signo-
l’aggiunta della congiunzione “anche”         re pietà” e “Cristo pietà” ma introduce
nella frase “Come anche noi li rimettia-      anche per i fedeli le formule in lingua
mo ai nostri debitori.”                       greca: “Kýrie, eléison” e “Christe,
                                              éleison”. Cambia anche l’invito del
Linguaggio inclusivo                          celebrante al momento del saluto del-
Altra novità è la scelta significativa del    la pace: al posto della formula “Scam-
linguaggio inclusivo in diverse parti,        biatevi un segno di pace” il sacerdote                  Il Messale romano nella sua nuova traduzione,
nel senso di una modifica dei testi litur-    dirà “Scambiatevi la pace“. Una no-                              che sostituisce quella del 1983

                                                                                                               Il Segno, Numero 10 – Novembre 2020   15
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