19 I FILTRI SOLARI LA PROTEZIONE SOLARE NELL'ETA' PEDIATRICA COLORITURA DELLE LENTI AL VIA LA FONDAZIONE SALMOIRAGHI E VIGANÒ VISION CARE NEWS
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N° 2 | NOVEMBRE 19 NUMERO SPECIALE PROTEZIONE OCULARE I FILTRI SOLARI LA PROTEZIONE SOLARE NELL’ETA’ PEDIATRICA COLORITURA DELLE LENTI AL VIA LA FONDAZIONE SALMOIRAGHI E VIGANÒ VISION CARE NEWS www.fondazionesalmoiraghievigano.it NOVEMBRE 2019 | 1
La monografia 2019 LA PROTEZIONE OCULARE DALLE RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE Filtri e lenti solari Ciascuno di noi è esposto quotidianamente alle radiazioni solari in maniera differente a seconda della propria latitudine, occupazione o dei propri impegni. Il cambio dello stile di vita nei paesi industrializzati, la minor capacità di filtraggio delle radiazioni dannose da parte dell’ozonosfera, i rapidi cambiamenti climatici hanno di fatto aumentato l’esposizione dei nostri organi esterni alle radiazioni elettromagnetiche che compongono la luce esterna solare. E’ scientificamente provato che la quota di radiazioni ultraviolette che raggiungono la terra, non filtrate totalmente dall’atmosfera, sono collegate all’insorgenza di gravi danni cutanei che vanno dalle semplici scottature solari ai tumori cutanei. L’occhio non è scevro dall’essere anch’esso un obiettivo dei raggi ultravioletti e conseguentemente un possibile target di patologie causate dalle radiazioni elettromagnetiche. Cornea, cristallino e finanche retina in alcune situazioni particolari, possono subire gravi alterazioni e menomazioni se esposte ai raggi ultravioletti senza protezione: da qui la necessità di suggerire ai nostri pazienti l’utilizzo delle lenti da sole. Ma non tutte le lenti da sole sono uguali: esse sono caratterizzate da differenti filtri solari e differenti colori, possono essere più o meno scure, possono essere polarizzate o fotocromatiche con differenti gradi di scurimento. Per chiarire questa parte dell’oftalmologia erroneamente relegata ad un mero fatto commerciale ci è sembrato necessario intraprendere la stesura di questo nuovo testo che trattasse lo stato dell’arte dei filtri solari, focalizzando l’attenzione sulle loro caratteristiche tecniche, le indicazioni nella vita quotidiana e nelle diverse situazioni cliniche, nonché nelle varie età. La grande tradizione italiana sul design” attuale ed intramontabile” dell’occhiale da sole con i risultati più attuali sulla qualità delle lenti, ha reso possibile la realizzazione di un formidabile mezzo, che sa incidere sul gusto di tutti ed essere un vero e prorio “ausilio oftalmologico visivo e terapeutico” della cui conoscenza dettagliata ed approfondita il medico oculista, l‘ortottista assistente in oftalmologia nonché l’ottico non possono fare a meno. Ci auguriamo che questo terzo volume dedicato alle lenti da sole venga apprezzato come i precedenti dedicati all’ottica e rifrazione, ed alle caratteristiche delle lenti oftalmiche, e contribuisca ad aumentare l’attenzione verso un ausilio medico che risulta di fondamentale importanza nella pratica clinica quotidiana. Luigi Mele, Andrea Piantanida, Mario Bifani
EDITORIALE Le lenti da sole? Come le creme protettive La luce solare rappresenta la fonte principale di energia per la nostra vita: si tratta, infatti, di una sorgente di energia costituita da un insieme di radiazioni elettromagnetiche a diversa lunghezza d’onda, che vanno dalle micro onde fino ai raggi gamma. Non solo l’occhio, ma tutto il nostro organismo è influenzato nel suo ciclo biologico dalla loro azione, da un punto di vista sia negativo sia benefico. È noto a tutti come l’esposizione solare in estate sia il principale responsabile della tanto agognata abbronzatura, ma il suo abuso è responsabile di gravi patologie a carattere infiammatorio e tumorale: si è soliti, infatti, utilizzare creme solari protettive per evitare tali danni. Con l’apparato visivo il concetto non è tanto diverso: le strutture oculari interagiscono con la luce solare permettendoci di vedere, ma allo stesso tempo un eccesso o un abuso di tale interazione è causa di danni a tutte le strutture oculari, che possono andare dalla secchezza oculare fino alla degenerazione maculare. Non esiste ovviamente una crema solare per gli occhi, per cui l’unico sistema di protezione dalle radiazioni elettromagnetiche è rappresentato dagli occhiali da sole. Questo numero del Vision Care Journal è interamente dedicato a tale argomento: la protezione oculare e le lenti da sole, con articoli scientifici di elevato livello tecnico e pratico, tanto che, in qualità di direttore scientifico della testata, non posso che andare fiero del lavoro compiuto dagli autori e ringraziarli vivamente per mantenere alto il focus su argomenti così importanti. Buona vista e buon sole a tutti! Luigi Mele NOVEMBRE 2019 | 3
Pubblicazioni tecnico Pubblicazioni tecnicoscientifiche scientifiche e esupporti operativi supporti operativi LeLeMonografie Monografie La La rivista rivista I Papers I Papers I Supporti operativi I Supporti operativi www.fondazionesalmoiraghievigano.it www.fondazionesalmoiraghievigano.it
SOMMARIO NUMERO SPECIALE PROTEZIONE OCULARE 3. EDITORIALE 6. I FILTRI SOLARI 16. LA PROTEZIONE SOLARE NELL’ETÀ PEDIATRICA 23. COLORITURA DELLE LENTI 28. AL VIA LA FONDAZIONE SALMOIRAGHI & VIGANÒ 30. VISION CARE NEWS www.fondazionesalmoiraghievigano.it Direttore Editoriale Direttore Responsabile Chiuso in redazione FABIANO e scientifico Ferdinando Fabiano Novembre 2019 Gruppo Editoriale Luigi Mele Comitato scientifico Segreteria di redazione Mario Bifani 0141 1706694 FGE Srl n.togni@fgeditore.it Redazione: Via Petitti 16, Milano Manuela Bonci Sede Operativa: Reg. Rivelle, 7/F Carlo Cagini Decio Capobianco Impaginazione e stampa 14050 Moasca (AT) FGE Srl Ciro Caruso Tel. 0141 1706694FGE - FaxS.r.l. 0141 856013 Barbara Kusa Moasca (AT) e-mail: info@fgeditore.it - www.fgeditore.it Caterina Gagliano Michele Lanza Anno V - N. 8 - 2019 Luigi Mele Registrazione al Tribunale di Asti Andrea Piantanida n. 1729/16 Bruno Piccoli Massimiliano Serafino Pasquale Troiano Salvatore Troisi NOVEMBRE 2019 | 5
I FILTRI SOLARI Sono definiti coloricamente neu- sono utilizzare filtri delle princi- tri in quanto abbattono quasi in pali colorazioni filtranti, marrone, egual modo tutte le lunghezze verde, grigio, tenendo presente d’onda medio basse. che quest’ultimo ha la proprietà Perché un occhiale da sole sia di attenuare in modo più unifor- realmente protettivo e confor- me le radiazioni luminose di tut- tevole deve essere in grado di te le lunghezze d’onda, alterando Luigi Mele assorbire completamente le ra- in questo modo in misura infe- Medico Chirurgo Oculista, Napoli diazioni ultraviolette (UV), com- riore alle altre tipologie di filtri la prese fra i 300 e i 400 nm, e di percezione cromatica naturale assorbire in modo progressivo dell’ambiente. Per questo motivo ed efficace le radiazioni visibili ad è un colore ben tollerato da tut- alta energia, comprese tra i 400 ti gli occhi. Il discorso cambia in e 500 nm, denominate “luce presenza di ametropie rifrattive. blu”, lasciandone filtrare almeno Gli ipermetropi, soprattutto se il 4-5%, così da non alterare la il difetto visivo risulta necessi- percezione cromatica. tare di correzione rifrattiva, gio- Hanno diverse colorazioni quali va dall’uso di lenti di colorazione verde, grigio, marrone (Figura 1) verde o grigio-verde. Questi en- o specchio la cui scelta potrebbe fatizzano la capacità degli iper- essere indirizzata oltre che da metropi a focalizzare meglio la motivazioni estetiche, anche da luce di lunghezza d’onda più vi- ragioni refrattive. cina a quella blu e UV. Per i soggetti emmetropi, non c’è Per i miopi invece la lente di colo- una particolare preferenza cro- re marrone, li porta ad aumen- matica da rispettare, e si pos- tare la focalizzazione dello spet- FIGURA 1. I colori dei filtri più comuni NOVEMBRE 2019 | 6
tro visibile più vicino all’infrarosso, Così ad esempio due filtri possono tra cui le componenti “rosse” a cui apparire uguali se osservati a mez- sono più sensibili a livello di discrimi- zogiorno e diversi se osservati al nazione foveolare. tramonto, quando la luce del sole assume una diversa luminosità. CONTRASTO E METAMERISMO Questi colori che appaiono uguali in La radiazione diretta del sole è sem- definite condizioni di luce, ma che pre dispersa con un picco massimo posseggono spettri con forme di- nella fascia dei 460 nm ( blu). La verse, vengono definiti “colori meta- nostra percezione dei colori è in- merici”. Poiché le prestazioni di un fil- fluenzata da questo effetto, perchè tro dipendono, oltre che dalla qualità la maggior parte dei colori contiene dei materiali, anche dall’andamento una piccola porzione di blu e, di con- delle curve spettrali che ne deter- seguenza, tutte le zone cromatiche minano il colore, filtri caratterizzati sono slittate verso il blu. dallo stesso colore, ma con curve Ne consegue che più le coordinate spettrali diverse possono essere ca- tricromatiche sono vicine tra di loro, ratterizzati da prestazioni completa- inferiore sarà la percezione del con- mente diverse. trasto con evidente abbagliamento e distorsioni, maggiormente evidenti ASSORBIMENTO in condizioni di illuminazione diurna- ED EQUILIBRIO CROMATICO diffusa. Come indicazione si può ricordare Attenuando la porzione blu dello che più il filtro è scuro più assorbe, spettro visibile le zone cromatiche ed ogni filtro dovrebbe essere ac- si “distanzieranno” tra di loro pro- compagnato dal grafico che indica la ducendosi un sensibile aumento del trasmittanza spettrale percentuale. contrasto. Va da sè che il filtro più è scuro e più I filtri solari, riducendo globalmente la protegge in condizione di forte illumi- trasmittanza della luce blu, aumen- nazione ma allo stesso tempo può tano il contrasto garantendo una vi- rappresentare un ostacolo nel mo- sione più nitida e confortevole; in mento in cui l’irraggiamento si riduce opposizione a quanto, invece, fanno i repentinamente come può accadere filtri selettivi i quali non agendo sulla durante la guida, quando si passa da porzione blu dello spettro avvicinano una zona di sole ad una zona d’om- ancor di più tra loro le coordinate bra. Per questo motivo i filtri di ca- tricromatriche. tegoria 4 non sono ammessi per la Il colore percepito dall’occhio umano guida e per quelli di categoria 2 e 3 dipende, oltre che dal colore effettivo va adoperata una certa cautela. dell’oggetto osservato, dalla compo- In merito alle radiazioni non visibili sizione della luce che lo illumina. Ad si deve fare particolare attenzione esempio la luce del sole al crepuscolo all’assorbimento dell’UV che deve o le luci artificiali modificano signifi- comprendere un range più ampio cativamente la percezione del colore. possibile. Tale fenomeno chiamato “metameri- Per quanto riguarda la colorazione, smo” si ha quando colori che appaio- come criterio generale si può tenere no all’occhio identici sotto una certa presente che il colore del filtro corri- luce mostrano tonalità differenti se sponde alla banda di lunghezze d’on- illuminati con una luce diversa. da che passa mentre sono tagliate NOVEMBRE 2019 | 7
le altre lunghezze d’onda, ma è im- lavora differentemente sullo spettro portante però che i filtri solari non e quindi è adatto a circostanze diffe- alterino l’equilibrio cromatico. renti. L’analisi spettrometrica dei di- I filtri più idonei, in questo caso, sono versi filtri solari permette di valutar- quelli definiti a “banda larga”, che tra- ne la trasmittanza e l’influenza sulla smettono quindi un ampio intervallo percezione colorimetrica. di radiazioni, a differenza di quelli a “banda stretta” che possono trovare Filtri in vetro impiego in ambito clinico, i cd filtri Le performance prodotte da questa selettivi. tipologie di filtri sono di gran lunga In particolare poi i filtri usati durante migliori delle altre riguardo la tra- la guida non dovrebbero attenuare smittanza, e sicuramente il materiale troppo i colori dei segnali stradali tali con il quale vengono realizzate aiuta che la trasmittanza non dovrebbe a raggiungere determinati standard essere inferiore all’80% per il rosso qualitativi. Tutti i filtri in questa se- e il giallo, 60% per il verde e 40% per zione appartengono alla categoria 3. il blu. In merito alla relazione tra fil- Il tipo di vetro presente nei filtri ana- tri e benefici nella percezione visiva lizzati è del tipo Crown, il più comune c’è uno studio spagnolo del 2002 tra quelli utilizzati in ambito oftal- condotto per verificare l’influenza di mico. La sua composizione chimica alcuni filtri colorati sulla sensibilità al è caratterizzata dalla presenza di contrasto e sulla discriminazione dei un’alta percentuale di silice, e da per- colori. centuali variabili di calce e soda. Ha Da questo studio è risultato che i fil- un basso indice di rifrazione (~1.52) tri verde, marrone e blu non hanno e una bassa dispersione (numero di causato notevoli cambiamenti nella Abbe di circa 60). sensibilità al contrasto rispetto ad Grigio un filtro grigio di pari luminanza an- L’analisi di questo filtro ha riportato che se è stata disturbata la discri- degli ottimi risultati; tutti i parametri minazione cromatica. Anche i filtri previsti dalla nuova normativa ven- giallo e arancio alterano la discrimi- gono pienamente rispettati. Essa si nazione cromatica però, a differenza mantiene lineare per lo spettro visi- dei precedenti, aumentano la perce- bile del colore grigio di categoria 3, zione del contrasto. con la percentuale del visibile tra- Nella realizzazione di un filtro sola- smesso che si attesta al 10%, entro re, quindi, la scelta del colore, deve il range previsto dalla normativa (Fi- essere subordinata alla definizione gura 2a). Buoni anche i risultati ri- della sua curva spettrale al fine di guardanti la trasmittanza di UVA e consentire l’assorbimento ottimale UVB: l’assorbimento di queste due della luce nell’ottica di privilegiar- ne le prestazioni richieste (massima categorie di UV è pressoché tota- protezione, aumento del contrasto, le. Stabilmente attorno al 18% la τ visione colori). degli IR, quindi dentro i limiti previsti (Figura 2b). SPETTROMETRIA DEI FILTRI SOLARI Verde Spesso la scelta del colore del filtro è È il tipico filtro che si riscontra in fatta sulla base del gusto personale commercio. La percentuale del vi- o della moda, in realtà ciascuna tinta sibile trasmesso si attesta al 12%, NOVEMBRE 2019 | 8
quindi dentro i limiti previsti per la un progressivo innalzamento del- categoria 3 (Figura 3a). Ottimo l’as- la trasmittanza dai 500 nm in poi, sorbimento di UVB e UVA, anche con una percentuale del visibile tra- gli infrarossi si mantengono perfet- smesso che si attesta al 10%, quin- tamente negli standard, eccedendo di entro il range normativo (Fig 4a). sopra il 18% solamente intorno ai Bene l’assorbimento di UVB e UVA, 780-800 nanometri (Figura 3b). pressoché totale, ottima anche la trasmittanza degli IRA, che solo at- Marrone torno ai 1300 nm supera il 18% con- Ottima la curva di trasmittanza, che sentito, ma si mantiene in linea con essendo di colore marrone mostra la normativa (Fig 4b). FIGURA 2a FIGURA 2b FIGURA 3a FIGURA 3b FIGURA 4a FIGURA 4b NOVEMBRE 2019 | 9
Cr39 con la normativa (Figura 5a). Buono Questa tipologia di filtri non ha pro- l’assorbimento degli UV, con l’UVA dotto gli stessi risultati del vetro; che al massimo viene trasmesso per mentre le norme riguardanti l’assor- il 2%. Non bene la trasmittanza de- bimento degli UV e della radiazione gli IR, che eccede il 18% attestandosi visibile vengono rispettate, quel- sul 90%, ben oltre il limite consentito le riguardanti l’assorbimento degli (Figura 5b). IR non soddisfano i parametri delle norme tecniche più recenti. ll mate- Verde riale che compone i filtri analizzati è Anche in questo caso la curva di per l’appunto il CR39 o poliallil- digli- trasmittanza si mantiene in linea col-carbonato (PADC), il quale è un con la curva prevista per questo polimero plastico appartenente alla colore in cr39, con un progressi- classe dei poliesteri. Il suo nome de- vo innalzamento della trasmittan- riva dal fatto di essere il trentanove- za dopo i 650 nm. La percentuale simo composto studiato nell’ambito del visibile trasmesso è attorno al di un progetto per la ricerca di resine 13% (Figura 6a), dentro i limiti pre- trasparenti da parte di una divisione visti. Bene l’assorbimento di UVB della PPG Industries; tale progetto e UVA, peggio invece la trasmit- era denominato “Columbia Resins”. tanza degli infrarossi, sopra il 18% Presenta un indice di rifrazione 1.5 consentito e stabilmente attorno al e una bassa dispersione cromatica 90% (Figura 6b). (numero di Abbe 58). Rispetto al Marrone vetro ha circa la metà del peso spe- La trasmittanza si mantiene in li- cifico e una resistenza all’impatto 4 nea con le previsioni di incremento, volte superiore. in particolare dopo i 550 nm, tipico Grigio del filtro marrone in cr39. La per- La curva di trasmittanza mostra il centuale del visibile trasmessa è del tipico andamento del grigio in cr39, 12%, quindi entro il range normativo con un progressivo innalzamento (Figura 7a). Bene l’assorbimento di della trasmittanza dopo i 600 na- UVB e UVA, non va bene la trasmit- nometri. La percentuale del visibile tanza degli IR, stabile all’85% e quin- trasmesso si attesta al 16%, in linea di oltre i limiti normativi (Figura 7b). FIGURA 5a FIGURA 5b NOVEMBRE 2019 | 10
FIGURA 6a FIGURA 6b FIGURA 7a FIGURA 7b Policarbonato visibile trasmesso, il cui valore del Il Policarbonato è un polimero ter- 10% è in linea con le normative (Fi- moplastico ottenuto dall’acido car- gura 8a). Ottimo l’assorbimento di bonico. Presenta un indice di rifra- UVB e UVA, la trasmittanza degli zione piuttosto alto (1.59), un basso IRA supera il limite del 18%, toccan- peso specifico ed un’elevata resi- do anche il 50% (Figura 8b). I para- stenza agli urti, ma un basso nume- metri non sono quindi rispettati. ro di Abbe (32) il che comporta una Verde dispersione più alta rispetto a ma- La curva di trasmittanza rimane sta- teriali come il cr39 o il vetro. Come bile fino ai 650 nm, poi mostra una nel caso dei filtri in cr39, i risulta- brusca impennata nella parte finale ti si sono rivelati buoni per quanto del range. La percentuale del visibile riguarda l’assorbimento degli UV e si mantiene attorno al 12%, in linea la trasmittanza del visibile, meno ri- con le normative (Figura 9a). Ottimo guardo l’assorbimento degli IR. Tutti assorbimento degli UV, la trasmit- i filtri analizzati in questa sezione ap- tanza degli IRA supera il limite con- partengono alla categoria 3. sentito, mantenendosi stabilmente Grigio attorno al 90% (Figura 9b). L’andamento della curva non è usu- Marrone ale nella media del policarbonato, di Anche in questo caso la curva rima- solito meno assorbente dopo i 650 ne stabile fino ai 650 nm, per poi nanometri. Bene la percentuale del innalzarsi bruscamente nella parte NOVEMBRE 2019 | 11
finale del range. Bene la percentuale In definitiva i dati denotano un com- del visibile trasmessa, che si attesta plessivo rispetto delle normative per attorno al 9%, perfettamente in linea quanto riguarda l’assorbimento dei con la normativa (Figura 10a). L’as- raggi ultravioletti, come pure le per- sorbimento degli UV è in linea con i centuali della trasmittanza rientra- parametri previsti, non così per l’in- no nei limiti previsti per le rispettive frarosso che si mantiene stabilmen- classi di appartenenza. Quello che te attorno al 90%, oltre i limiti previ- invece non viene sempre rispettato sti (Figura 10b). è un corretto assorbimento dei raggi FIGURA 8a FIGURA 8b FIGURA 9a FIGURA 9b FIGURA 10a FIGURA 10b NOVEMBRE 2019 | 12
infrarossi (Figura 11). L’assorbimen- categoria, risultano sempre assorbi- to degli UV rientra nelle norme per re di più gli infrarossi. Tutto ciò rende entrambi i filtri, ma già nella trasmit- i filtri in Vetro “migliori” (ma non in tanza del visibile (sempre rispettosa senso assoluto) dei filtri in Cr39 o dei limiti, comunque), si nota una dif- Policarbonato. ferenza, visto che l’andamento del- Dal punto di vista clinico tutto ciò si la curva del filtro in cr39 denota un traduce in un comfort minore, poi- netto aumento a partire dai 600 nm ché i tessuti oculari risultano subire in avanti, mentre rimane molto più un maggior riscaldamento da parte stabile nel caso del vetro. A partire degli IR, il che rende gli occhi meno dalla regione dell’infrarosso ecco che freschi e più irritati; un occhio non la differenza diviene netta: il filtro in ben protetto dagli IR tende inoltre a cr39 permette il passaggio di più percepire la luce più intensamente dell’80% degli IR, mentre per quanto che come conseguenza dà luogo a riguarda il vetro si mantiene ben al fastidiose post immagini. Sul lungo di sotto del 20%. Tale differenza non periodo una maggior quantità di in- può essere notata ad occhio nudo, frarossi che giunge all’occhio com- poiché solo nelle bande invisibili alla porta un’accelerazione del processo nostra vista si verificano queste dif- di invecchiamento del cristallino. ferenze spettrali. Anche tutti gli altri filtri in vetro analizzati, se confronta- IL FILTRO DA SOLE IDEALE ti con qualsiasi altro filtro in cr39 o Definire un filtro da sole “ideale” in policarbonato del medesimo colore e senso assoluto non sarebbe tecni- FIGURA 11 NOVEMBRE 2019 | 13
camente corretto, poiché una cor- trope. Ecco che quindi generalmente retta protezione dalla radiazione so- un filtro da sole “ideale” per prima lare varia a seconda della situazione cosa deve assolutamente presen- in cui si trova il soggetto. L’ambien- tare un adeguato assorbimento dei te in cui ci si trova (pianura, mare raggi UVB e UVA, che risultano es- o montagna) come pure l’altitudi- sere i più dannosi per la salute ocu- ne influiscono sulla quantità di luce lare. Pur essendo meno pericolosi che giunge agli occhi e su quanto anche gli IR possono influire sulla sa- essa possa essere dannosa per la lute degli occhi, ed è per questo che loro salute. E’ noto a tutti che in alta un adeguato assorbimento di tali montagna e soprattutto nelle zone raggi non può che migliorare la resa innevate sia consigliata la più alta protettiva del filtro stesso. Un altro categoria protettiva, ovvero la nu- aspetto molto importante da con- mero 4, causa l’elevata riflessione siderare è la provenienza dei raggi della superficie nevosa, come esem- luminosi, che non arrivano solo fron- plificato nell’immagine sottostante talmente ma anche posteriormente; (Figura 12). tali raggi vengono poi riflessi dalla Tale categoria viene però definita superficie interna della lente verso “non idonea” alla guida, e diventa gli occhi, con gli inevitabili fastidi che quindi non compatibile con un uso ne conseguono. Per ovviare a tale generico che si fa quotidianamen- problema è consigliabile la realizza- te degli occhiali da sole. Va inoltre zione di filtri dotati di trattamento ricordato che nel caso di soggetti antiriflesso non solo sulla superficie ametropi anche la scelta cromatica esterna ma anche su quella interna, dei filtri ha la sua importanza, per in maniera da ridurre notevolmente esempio delle lenti di colore marrone la percentuale di raggi riflessi, come saranno meglio tollerate da un sog- si può notare nell’immagine qui di getto miope rispetto ad uno iperme- seguito. (Figura 13) FIGURA 12 FIGURA 13 NOVEMBRE 2019 | 14
Di seguito le caratteristiche princi- Filtro marrone (Figura 16) pali dei più comuni filtri solari in base - 100% protezione UV, alla percentuale di scurimento: - visibilità in ambienti scuri inversa- mente proporzionale alla tinta Filtro verde (Figura 14): - influenza sulla percezione dei co- - 100% protezione UV, lori inversamente proporzionale - Scarsa visibilità in ambienti scuri, alla tinta - media influenza sulla percezione dei colori FIGURA 16 FIGURA 14 Filtro specchio: - 100% protezione UV Filtro grigio (Figura 15) - Buona visibilità in ambienti scuri - 100% protezione UV, - Scarsa influenza sulla percezione - visibilità in ambienti scuri inversa- dei colori mente proporzionale alla tinta, Riassumendo l’uso di filtri da sole - influenza sulla percezione dei co- pienamente rispettosi delle norma- lori inversamente proporzionale tive e adeguati all’ambiente e alle alla tinta circostanze in cui si trova il porta- tore permette non solo di evitare patologie molto fastidiose ma solita- mente di breve durata come le foto- cheratiti, ma soprattutto può evita- re l’insorgenza più o meno precoce di patologie come la cataratta o la degenerazione maculare senile che risultano essere molto più invalidanti nel medio-lungo periodo, e nel caso della DMS di più complessa e difficile FIGURA 15 risoluzione. BIBLIOGRAFIA 1. Lenti & occhiali Medical Books 2003 2. Ophtalmic lenses & Dispensig ed. da C.A.M.O 1993 3. Elementi di fisica P.Mazzoldi, M.Nigro, C.Voci 4. Lovisolo, Abati, Buratti, Montani. “Occhiali in ottica oftalmica” C.A.M.O. 1993 5. Huang L, Seiple W, Park RI, Greenstein VC, Holopigian K, Naidu SS, Stenson SM “Variable tinted spectacle lenses: a comparison of aesthetics and visual preferente”.. CLAO J. 2001 Jul;27(3):121-4. 6. Wolffsohn JS, Cochrane AL, Khoo H, Yoshimitsu Y, Wu S “Contrast is enhanced by yellow lenses because of selective reduction of short-wavelength light”. Optom Vis Sci. 2000 Feb;77(2):73-81 7. de Fez MD, Luque MJ, Viqueira V. “Enhancement of contrast sensitivity and losses of chromatic discrimi- nation with tinted lenses” Optom Vis Sci. 2002 Sep;79(9):590-7 NOVEMBRE 2019 | 15
LA PROTEZIONE SOLARE NELL’ETÀ PEDIATRICA La percezione visiva è un fe- tiva. Ci sono infatti numerose nomeno complesso che inizia evidenze scientifiche che certifi- quando le radiazioni elettroma- cano che l’eccessiva esposizione gnetiche emesse dal sole rag- alle radiazioni UV durante i primi giungono la retina e lo spettro anni di vita fino all’adolescenza del visibile viene trasformato da aumenta lo stress ossidativo dei energia radiante in sensazione vari tessuti oculari predisponen- A. C. Piantanida luminosa ad opera dei fotorecet- do l’insorgenza di numerose pa- Medico Chirurgo Oculista, Como tori. Lo spettro delle radiazioni tologie nell’età adulta, quali cata- luminose, come è noto compren- ratta, glaucoma e degenerazione de i raggi Ultravioletti, i raggi In- maculare senile. frarossi e le radiazioni della Luce L’Organizzazione Mondiale della Visibile. All’interno dell’occhio la Sanità ha stimato che circa l’80% luce viene focalizzata sulla retina dell’esposizione ai raggi UV po- per formare delle immagini: tale tenziale per danni da accumulo processo determina una con- nel corso della vita avviene en- centrazione dei raggi luminosi tro i primi 18 anni. La stessa or- sulla retina ed un aumento della ganizzazione sottolinea come si densità luminosa stessa, sicchè debba prestare una particolare a casua di tale fenomeno, una attenzione alla sovraesposizione quota qualsiasi di luce che non solare nell’età pediatrica in quan- produce danni a livello cutaneo, to maggiormente suscettibile di è possibile invece che ne produ- danni sia diretti ed immediati sia ca a livello oculare quando viene da accumulo: in considerazione focalizzata sul fundus oculi. Ciò pertanto dell’allungamento della che va tenuto in conto per com- vita media ci si dovrà aspettare prendere i danni possibili delle un aumento delle patologie lega- onde luminose a livello oculare è te alla sovraesposizione cronica lo spettro di assorbimento delle alle radiazioni UV. Si deve per- varie strutture dell’occhio. tanto sottolineare ancora una Prima di addentrarci nella descri- volta come l’occhiale da sole sia zione dei possibili danni oculari in realtà un ausilio terapeutico da raggi UV nell’età pediatrica è protettivo estremamente impor- bene sottolineare che è proprio tante nell’età pediatrica ed ado- nell’età infantile che i possibi- lescenziale associato all’utilizzo li effetti dannosi devono essere di mezzi di fotoprotezione quali tenuti presenti in maniera elet- l‘utilizzo di cappellini con visiera, NOVEMBRE 2019 | 16
creme con alti Fattori di Protezione occhi molto arrossati alla sera dopo Solare, abbigliamento appropriato. una giornata in spiaggia o sui cam- I bambini sono molto più vulnera- pi da sci. Il mancato utilizzo di ausili bili ai raggi UV in quanto presenta- fotoprotettivi, come ad esempio le no mezzi diottrici più trasparenti ed lenti da sole, comportano una se- una pupilla maggiormente midriati- rie di effetti fototossici determinati ca, che favoriscono un maggior pas- prevalentemente da danni fotossi- saggio ed una minor filtrazione e dativi. L’effetto cumulativo del dan- selezione delle radiazioni luminose. no da radiazioni UV invece favorisce La struttura anatomica dell’orbita e il manifestarsi di alcune patologie delle palpebre nel bambino consen- oculari non cancerogene nel corso te una minor protezione dall’irrag- degli anni: degenerazione maculare giamento solare in quanto le ossa senile (AMD), glaucoma, cataratta, orbitarie sono meno prominenti e le sindrome dell’occhio secco, pterigio, palpebre sono più aperte. La cornea, distrofia endoteliale di Fuch’s, chera- il cristallino e l’umore acqueo, oltre al tocono. In tutte queste patologie è film lacrimale, sono le strutture che stato evidenziato un danno al DNA assorbono i raggi UV. per azione sia dell’ossigeno radicale, Nel bambino la totale trasparen- sia del suo perossido. za di tali mezzi diottrici consente ai Preme sottolineare come tra le pa- raggi UVA ed UVB di raggiungere tologie summenzionate il cheratoco- facilmente la retina, la coroide ed il no risulti essere una patologia che corpo ciliare; va qui ricordato come sempre più diventa di pertinenza il cristallino nei bambini non riesca pediatrica. Non è raro infatti imbat- a filtrare le radiazioni con lunghez- tersi in giovani adolescenti che pre- za d’onda (λ) di circa 320nm, tipiche sentano cali ingiustificati del visus dei raggi UV, fino all’adolescenza. associati ad astigmatismi irregolari Uno degli effetti più immediati dal- o ad insorgenza improvvisa e spes- la sovraesposizione ai raggi UV lo so presenti sulla superficie poste- possiamo riscontrare nelle fotoche- riore corneale. La presenza infatti di ratiti e nelle fotocongiuntiviti. Capita astigmatismi incongrui può essere spesso di osservare i bambini con gli associata ad una modifica struttu- NOVEMBRE 2019 | 17
rale dello stroma corneale: l’ossigeno stono diverse soluzioni da prescri- radicale è una conseguenza diretta vere negli occhiali da sole: in assenza della radiazione UV sul tessuto cor- di difetti visivi, infatti, si consiglia l’ap- neale. La presenza di tale radicale plicazione di lenti infrangibili e scure, comporta una riduzione della densi- filtranti i raggi UVA e UVB al 100% tà dei cheratociti, una riduzione nel ma attraversabili dalle radiazioni del numero delle lamelle ed un’anomala visibile su una montatura che garan- distribuzione delle fibrille di collage- tisca sicurezza e comfort adeguato; ne con un rimaneggiamento della il materiale deve preservare la pelle morfologia corneale. Gli studi hanno del bambino dalle allergie e non de- evidenziato la presenza di danni al formarsi col calore del sole. Quando DNA mitocondriale con delezioni e invece il bambino usa abitualmente mutazioni nei giovani pazienti affet- gli occhiali per la correzione di un ti da tale patologia, con conseguen- difetto visivo conviene prescrivere te aumento di radicali di ossigeno e un trattamento fotocromatico sul- apoptosi e perdita di vitalità cellulare, le lenti, in quanto si evita in questo sebbene ulteriori indagini dovranno modo un cambio frequente di mon- in futuro confermare del tutto tale tatura nel passaggio da locali interni relazione. all’esterno e viceversa. Queste len- ti hanno la caratteristica di modifi- LE TIPOLOGIE DELLE LENTI care la loro colorazione attraverso DA SOLE IN ETÀ PEDIATRICA un processo chimico reversibile a Gli effetti nocivi del sole rappresen- seconda della radiazione elettro- tano per gli occhi dei bambini un pe- magnetica incidente. Lo strato fo- ricolo che può essere tenuto sotto tocromatico presente renderà la co- controllo per mezzo di lenti da sole. lorazione uniforme quando la lente si Clinicamente, nella quotidianità, esi- scurirà alla luce del sole. Da ultimo vi DANNI DA RAGGI UV ALLE STRUTTURE OCULARI Cheratocongiuntivite attinica Adulto e bambino Pterigio Adulto Pinguecola Adulto Carcinoma squamoso della congiuntiva Adulto Cheratocono Bambino e adolescente Cataratta Adulto Degenerazione maculare senile Adulto Maculopatia fototraumatica Adulto e bambino Effetti palpebrali: dermatiti, tumori palpebrali Adulto e bambino NOVEMBRE 2019 | 18
è la possibilità di applicare delle ma- raggi UVB. Solo al raggiungimento scherine agguntive sul frontale della del quindicesimo anno di età il crstal- montatura, altrimenti conosciute col lino è in grado di assorbire le radia- termine di “clips-on”, con lenti neutre zioni luminose che presentano una scure filtranti . lunghezza d’onda di 320 nm. abbat- Non molto è stato standardizzato tendo significativamente la possibi- sulle tipologie delle lenti da sole nei lità che raggiungano il fundus oculi. bambini siano esse per scopi rifrat- Appare chiaro pertanto che una tivi chiare con filtro solare o colorate corretta lente da sole debba avere neutre filtranti. E’ indubbio che una caratteristiche differenti a seconda buona lente correttiva debba conte- dell’età dei bambini. nere già di per sè un filtro solare al- Il filtro UV deve essere obbligato- meno del 75% , meglio se del 100%. riamente del 100%, stante sia la E’ noto che le strutture oculari ab- trasparenza sia la delicatezza delle biano una funzione di filtro nei con- strutture oculari nel bambino. fronti dei raggi luminosi, che varia Il colore delle lenti da sole in età pe- a seconda delle lunghezze d’onda. diatrica può essere di tre tipologie: La cornea assorbe il 100% delle ra- a) Grigio: sono lenti molto riposanti diazioni inferiore a 280 nm e lascia e che non alterano i colori dell’am- passare progressivamente le radia- biente, ma talora possono falsare zioni con lunghezza d’onda che si la percezione delle distanze. Sono avvicina a quella del visibile (400- adatte per ridurre l’abbagliamen- 700nm) e dell’infrarosso, per torna- to ed anche per chi indossa le len- re ad assorbire il 90% delle radiazio- ti a contatto. Generalmente sono ni al di sopra dei 1400 nm ed avere sconsigliabili nella guida dell’auto, una funzione di schermo totale al di ma trattandosi di bambini non si sopra dei 1950 nm. Anche l’umor pone questo problema acqueo ed il cristallino partecipano b) Marrone: sono lenti che aumen- alla filtrazione della radiazione che tano il contrasto e fanno risaltare supera la cornea: la retina riceve il colore verde, offrono solitamen- quindi oltre le radiazioni visibili an- te un’ottima protezione dai raggi che le radiazioni dai 760 ai 1400 solari, sono però poco adatte in nm e quelle inferiori ai 400nm ad caso di forte luminosità come in alta energia violetta e blu, che sa- alta montagna od al mare, favo- rebbero quelle maggiormente in- riscono la messa a fuoco e sono diziate negli effetti fototossici alla anti-abbagliamento. Sono consi- macula. Sappiamo dalla letteratura gliate per i soggetti miopi e per le che lo sviluppo visivo ha il suo peri- attività sportive odo fondamentale nei primi anni di c) Verde: anch’esse come le lenti di vita, almeno fino ai dieci dodici anni colore grigio sono riposanti, ma di età. E sappiamo anche che pro- possono peggiorare il contrasto prio in questi anni le strutture ocu- delle immagini. Fanno risaltare il lari risultano molto più suscettibili colore blu, ad esempio del cielo ai danni da raggi UV in quanto più e del mare. Sono sconsigliate ai trasparenti. miopi perché possono falsare la I bambini a dodici anni possiedono messa a fuoco degli oggetti ed in- un cristallino ancora permeabile per vece sono consigliate per gli iper- il 60 % ai raggi UVA e per il 25% ai metropi. NOVEMBRE 2019 | 19
visione dei colori e la percezione della profondità, ed è presente un maggior interesse per l’ambiente circostan- te. La pupilla è più larga rispetto ad età successive e persiste la scarsa pigmentazione iridea ed oculare. An- che in questo caso le lenti consigliate dovrebbero essere preferibilmente di colore grigio, ad alto potenziale pro- tettivo contro i raggi UV (100%) al- terare il meno possibile i colori, avere una buona resistenza agli impatti, ap- plicate su montature preferibilmente in materiale morbido od infrangibile. Tra i 5 ed i 7 anni lo sviluppo visivo è Gamma di differenti colorazioni standard per lenti quasi completo, si ha aumento del- da sole pediatriche la pigmentazione iridea ed oculare, la pupilla maggiormente miotica. Le lenti consigliate dovrebbero essere ad alto potenziale protettivo contro i A seconda dell’età del bambino sarà raggi UV (100%), con una buona re- opportuno consigliare differenti ti- sistenza agli impatti, con una buona pologie dilenti solari con caratteristi- qualità visiva al fine di accompagnare che appropriate. il bambino nelle sue molteplici attivi- Nei primi 2 anni di vita il bambino tà. E’ consgliabile utilizzare delle lenti comincia a maturare l’apparato visi- protettive di colore grigio o verde. vo mettendo gradatamente a fuoco Tra gli 8 ed i 12 anni le strutture ocu- le immagini mano a mano che pas- lari sono quasi del tutto simili all’adul- sano i primi mesi, specie nel primo to, la densità di pigmentazione iridea anno di vita. La percezione visiva ri- ed oculare è completa e la pupilla veste un ruolo centrale nello sviluppo presenta un diametro simile all’adul- neuromotorio, cognitivo ed affettivo to. Il giovane adolescente comincia del bambino, tanto da poterla defi- ad affrontare attività quotidiane più nire come il primo momento di inte- complesse che richiedono perfor- razione con la realtà circostante. Un mance visive maggiori. Comincia ad deficit di questo canale senso-per- essere importante come valore l’oc- cettivo costituisce un serio fattore chiale “Fashion”, con un desiderio di di rischio per lo sviluppo neuropsi- occhiale personale e personalizzato, chico del soggetto. Le lenti da sole pur avendo la necessità di occhia- consigliate dovrebbero essere pre- li che calzino in maniera corretta feribilmente di colore grigio, ad alto (sfruttando ad esempio il cosidetto potenziale protettivo contro i raggi ponte a chiave) e mantengano ca- UV (100%) alterare il meno possibile ratteristiche di sicurezza. Ciò rende i colori, avere una buona resistenza necessario che le lenti siano ad alto agli impatti, applicate su montature potenziale protettivo contro i raggi preferibilmente in materiale morbido. UV (100%), abbiano una buona re- Tra i 2 ed i 4 anni comincia la coor- sistenza agli impatti, e abbiano colori dinazione visuo motoria, comincia la accattivanti , preferibilmente di colo- NOVEMBRE 2019 | 20
re grigio, verde, marrone. terzo della popolazione ha l’abitudine Infine tra i 13 ed i 18 anni le strutture di indossare lenti protettive dai raggi oculari sono oramai simili all’adulto. UV nelle attività all’aria aperta! Il giovane adolescente ed il giovane Le campagne di informazione do- adulto affrontano attività quotidia- vrebbero partire già dal pediatra di ne più complesse che richiedono base che ha un ruolo fodamentale nel performance visive maggiori, per suggerire i vari metodi di protezione cui subentra come valore aggiunto solare, difficilmente però l’occhialino l’occhiale che segue i dettami della da sole per bambini viene preso in moda. Ciò rende necessario che le considerazione. Negli USA ed in Au- lenti siano ad alto potenziale protet- stralia le campagne di informazione tivo contro i raggi UV (100%), abbia- sull’effetto nocivo dei raggi UV con- no una buona resistenza agli impatti, dotte nelle scuole hanno portato ad e forme ergonomiche per le attività un aumento dell’utilizzo di creme con sportive. Anche in questa fascia di Filtri di Protezione Solare, cappellino età sono consigliabili lenti di colore ed indumenti appropriati e di occhiali grigio, verde, marrone. da sole nell’età pediatrica ed ado- A conclusione di questo articolo pre- lescenziale. E’ auspicabile pertanto me sottolineare come la totale disin- che laddove non esistano specifiche formazione su quali danni provoca- campagne di informazione e preven- no i raggi UV alle strutture oculari, zione almeno l’oculista sia di stimolo non solo nell’immediato, ma come all’utilizzo dei vari ausili di protezione abbiamo visto soprattutto a lungo solare: l’occhiale da sole pediatrico termine, non consente una diffusio- dovrebbe essere sempre suggerito ne su larga scala dell’occhiale da sole ai genitori che come abbiamo detto nell’infanzia, come invece dovreb- frequentemente non considerano be essere. L’utilizzo degli occhiali da tale elemento come facente parte sole peraltro, è poco diffuso a tutte di una regolare protezione dai danni le età: persino nell’età adulta solo un causati dai raggi UV. TIPOLOGIE LENTI FILTRANTI UV NEL BAMBINO CATEGORIA % COLORE TRATTAMENTI FILTRO ASSORBIMENTO 0-2 ANNI 3-4 75% - 100% Grigio Fotocromatico 3-4 ANNI 3-4 75% - 100% Grigio Fotocromatico 5-7 ANNI 3-4 75% - 100% Grigio Verde Fotocromatico 8-12 ANNI 3-4 75% - 100% Grigio Verde Fotocromatico Marrone Polarizzato Specchiatura 13-18 ANNI 3-4 75% - 100% Grigio Verde Fotocromatico Marrone Polarizzato Specchiatura NOVEMBRE 2019 | 21
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COLORITURA DELLE LENTI INTRODUZIONE vapore (PVD) nella quale vie- Sono quei trattamenti finalizzati ne depositato ossido di titanio alla colorazione della lente tan- (TiO) oppure cromo (Cr) os- to per motivi estetici quanto per sidati in maniera da dare un motivi clinici. assorbimento colorato solido Le tecniche di coloritura di una oppure a gradiente, di vario lente si differenziano in funzione colore (ad esempio marrone Marco Coppa del materiale con cui è costituita per il cromo, blu per il titanio) Dottore in chimica con indirizzo la lente stessa. il quale viene poi alternato macromolecolare, da strati di diossido di silicio Agordo COLORITURA DELLE LENTI (SiO2) che servono a confe- IN VETRO MINERALE rire un trattamento di antiri- Può essere realizzata mediante flesso (solitamente sul lato per lenti graduate e non graduate: interno della lente). I vantaggi – colorazione in pasta: nella di questo tipo di metodo con- fase di fusione della miscela sistono nel fatto che: vetrosa si introducono ossidi – la colorazione è fatta sul lato o solfuri metallici con funzio- interno della lente, permet- ne di ossidi coloranti, in modo da introdurre nella lente una tendo a questa di essere sostanziale modifica delle ca- “protetta” da graffi che solita- ratteristiche cromatiche e di mente sono più probabili sulla filtro alla radiazione luminosa. superficie esterna, Nella Tabella 1 si riportano gli os- – si possono ottenere molteplici sidi impiegati e la relativa colora- colorazioni ottenibili unite gio- zione ottenuta. cando con il colore del tratta- – colorazione per deposizione mento depositato per coating sotto vuoto: gli ossidi metallici “sommato” a quello della lente utilizzati per colorare la lente non trattata e/o a quello di un con il metodo della colorazio- secondo trattamento fatto ne in pasta possono essere sulla superficie esterna depositati su una od entram- – i trattamenti sottovuoto ge- be le superfici della lente me- neralmente mostrano una diante procedimento in came- notevole uniformità di colore e ra sotto vuoto ad alta tempe- adesione meccanica rispetto ratura; il metodo impiegato è alle tecnico di immersione nei in questo caso prevede una bagni colorati con pigmenti deposizione in vuoto da fase chimici (tinting). NOVEMBRE 2019 | 23
COLORITURA DELLE LENTI A seconda del target di T% finale IN MATERIALE ORGANICO che si vuole raggiungere e a se- Per le lenti organiche, graduate o conda del materiale, le lenti rimar- non graduate e realizzate in preva- ranno più o meno immerse. Si va lenza in CR39, o in policarbonato si dai 15’ fino ai 45’. usano diversi procedimenti: Terminato il tempo per la colora- – coloritura per immersione a caldo: zione le lenti vengono tolte dal ba- nella coloritura a caldo i coloran- gno e lavate con particolari bagni ti, in polvere, vengono dispersi in per eliminare il colore in eccesso. In acqua ad una temperatura che alcuni casi, si può ricuocere la lente varia tra 80°C e 95°C nella pro- per fissare meglio il colorante. porzione di circa 1g per ogni litro Con la “coloritura a caldo”, detta d’acqua. anche ad immersione, si può ot- Prima dell’immersione nella solu- tenere la colorazione sfumata, o zione le lenti da colorare devono a gradiente, immergendo la len- essere accuratamente pulite e te nella soluzione colorante e poi sgrassate con opportuni deter- muoverla con l’apposito macchi- genti (acetone) ed inserite nelle nario dal basso verso l’alto, se- apposite pinze o telai; vengono condo tempi prestabiliti, ili manie- quindi immerse nel bagno colo- ra che la parte inferiore della lente rante, dove vi rimarranno il tem- assorba più colore. po necessario al raggiungimento – coloritura in pasta: tipologia di co- dell’intensità richiesta della colo- lorazione utilizzata comunemente razione. per policarbonato e poliammide in Ossido Colorazione Ferroso Ferrico verde/azzurra Rameoso Rameico verde/gialla Ossido di cromo marrone Ossido di cobalto blu/verde Ossido di manganese verde/gialla Tricloruro d’oro blu Solfuro d’antimonio violetto rosso Ossido d’argento rubino gialla Ossido d’uranio gialla/rosso-arancione gialla/verde fluorescente TABELLA 1. Ossidi impiegati e relativa colorazione ottenuta nel trattamento di colorazione NOVEMBRE 2019 | 24
cui pigmenti organici vengono fusi ai granuli di polimero in fase di plastificazione, sfruttando pres- se ad iniezione dotate di cilindri di estrusione. Il materiale plastico viene fuso e portato ad una tem- peratura di circa 250°C, alla quale il pigmento si mescola uniforme- mente sotto l’azione meccanica della vite di plastificazione che è FIGURA 1 inserita all’interno del cilindro. Il materiale così fuso, viene inietta- Per evitare gli inconvenienti riscon- to in stampi di acciaio temprato trabili con la tecnica di colorazione in opportunamente raffreddati ad pasta si possono usare le seguenti acqua. Nello stampo è ricavata la tecniche di colorazione alternative, forma tonda della lente e questa con le quali si ottiene una coloritura cavità riporta anche la giusta cur- indipendente dallo spessore e quindi vatura. più omogenea. Nel caso di lenti solari con pote- Per lenti in vetro con potere corret- re correttivo, la tecnica della co- tivo: lorazione in pasta la coloritura – colorazione per placcatura: una della lente sarà più marcata nelle lamina di vetro colorato in pasta, zone di maggior spessore; per- di spessore costante, viene incol- tanto una lente positiva sarà più lata ad una lente bianca dotata scura al centro di quella negativa, della correzione richiesta; la ce- mentre le lenti astigmatiche pre- mentazione dello strato di vetro senteranno una disomogeneità colorato viene fatta sulla superfi- cromatica a banda (nella direzione cie anteriore della lente con pote- dell’asse del cilindro). La variazio- re, se questa è negativa, oppure ne di spessore, in una lente forni- su quella posteriore se la lente è ta di potere diottrico, unitamente negativa. La lamina colorata può alla colorazione determina, di con- essere incollata aun lente biance seguenza, la variazione della sua senzza correzioe ma più spessa, trasmittanza. che verrà poi lavorata per ottene- Tale situazione può presentare re il potere desiderato. degli inconvenienti nella visione Per lenti in plastica con potere cor- binoculare in caso di aniseiconia, rettivo, ad esempio in policarbonato: dove il diverso livello di assorbi- – colorazione per co-inieizione: una mento delle lenti può determinare lente di plastica colorato in pa- una diminuzione della sensazione sta, di spessore costante e circa della profondità degli oggetti op- 1mm, viene prima stampata ad pure, ma il caso è meno frequen- iniezione con il processo già spie- te, può aver luogo l’effetto Pulfrich gato precedentemente. In un fase (Figura 1) che consiste nel perce- successiva, viene costampata ad pire l’oscillazione su un percorso iniezione con materiale traspa- ellittico o circolare, apparente, di rente iniettato sul retro di questa oggetti che in realtà oscillano su lente colorata. Si ottiene così un di un piano. semi-finito, di circa 8-10mm di NOVEMBRE 2019 | 25
spessore che potrà poi essere la- una riflettanza esagerata). Per que- vorato per ottenere il potere desi- st’ultimo tipo di specchiature il range derato. cromatico ottenibile è molto limitato rispetto al primo tipo: argento, oro e LA SPECCHIATURA blu sono sostanzialmente i tre colori Tale trattamento viene eseguito sul- che si possono ottenere. la lente quando si vuole diminuirne Immaginando di dover argentare le la trasmittanza; questo si ottiene lenti, i metodi principalmente impie- aumentando il contributo di riflet- gati sono: tanza della radiazione incidente sul- – argentatura per deposizione elet- la superficie esterna della lente (in trolitica/galvanoplastica: in una pratica il contrario di ciò che si vuol vasca che costituisce il cosiddet- ottenere con il trattamento AR). to bagno galvanico, contenente L’effetto specchiato causato da un una soluzione del sale del metallo trattamento altamente riflettente, da depositare (nitrato d’argento spesso è dovuto anche a un eleva- AgNO3) sono immersi due elet- to assorbimento, senza il quale l’in- trodi, il catodo (l’oggetto da rico- dossatore vedrebbe l’immagine dei prire) e l’anodo (argento metallico propri occhi riflessa dalla superficie Ag0). interna delle lenti. Applicando una certa corrente Il trattamento di specchiatura gene- elettrica per un determinato peri- ralmente non è dato dall’applicazio- odo di tempo accade che l’argen- ne di un singolo strato di materiale to metallico passa nella soluzione riflettente evaporato sulla superfi- acquosa come ione Ag+ mentre cie delle lenti, quanto dalla deposi- al catodo gli ioni Ag+ si riducono zione di una serie di almeno due o depositandosi come argento me- più strati, spesso depositati in se- tallico (Ag0). Nella galvanoplasti- quenza alternata (tipo ABABABA…) ca vale lo stesso discorso tranne i cui spessori sono calibrati in modo che gli oggetti da ricoprire sono di da generare dei fronti d’onda che plastica, pertanto dovranno esse- siano in fase tra di loro causando re resi conduttori con opportuni una riflessione elevata: questo si trattamenti. verifica quando i singoli strati hanno Questa tecnica, in uso fino a spessori pari ai multipli dispari del qualche anno fa in virtù della sua quarto di lambda N/4 per i materiali semplicità e del suo basso costo, ad alto indice (n>1,52) o ai multipli attualmente viene eseguita sem- pari del quarto di lambda N/4 per i pre più raramente in quanto la materiali a basso indice di rifrazione pellicola riflettente depositata si (n
si deposita uniformemente sulle (TiO2) e biossido di silicio (SiO2) superfici. si possono realizzare delle colora- Normalmente si eseguono allumi- zioni molto brillanti di vario colore nature a strati multipli, resisten- (Figura 2). ti alla corrosione ed al calore con un’elevata riflettanza. A protezio- ne dello strato riflettente viene aggiunto successivamente uno o più strati di fluoruro di magne- sio (MgF2) o di biossido di silicio (SiO2) in modo da aumentare sensibilmente la resistenza e la durata dello strato metallico ap- plicato senza pregiudicarne il po- tere riflettente. Se invece si depositano dei multi- strati costituiti da ossido di titanio FIGURA 2 BIBLIOGRAFIA 1. Orano J.C., Welch C.N. “Plastics photocromic lenses” Optical World, (Lug/Ago 1991). 2. E.J.Crundall “CR-39 special how it all started thè story of armorlite” (Manifacturing Optics International, 1980). 3. J.A.Dobrovolski “Coatings and filters” (Me Graw-Hill, New York, 1978). (Earlam) R.Earlam “Safety lenses”, Optician, 214, 5628 (1997). 4. L.P.Fong, Y.Taouk “The role of eye protection in work” Australian and New Zealand Journal of Optometry, 23 (2), 122, (1995). 5. U.Giorgetti “Dispense di tecnologia per ottici”, (IRSOO, Vìnci, 1990). 6. G.Giulino “A new photocromic plastic lens”, Optometry Today (Gen 1987). 7. ( M.Jalie “Ophthalmic lens and dispensing” (Butterworth-Heinemann Medicai, London, 1999). 8. E.A.Jenkins e H.E.White “Ottica” (Istituto Universitario Milano, Milano, 1972). 9. S.Lerman, et al. “Prevenction of direct and photosensitized ultraviolet radiation damage from intense light sources” Ophthalmic Res., 13, 284, (1981). 10. A.Liberti, M.Rossi “Lenti fotocromatiche organiche additivate in massa” Prof.Opt., anno 5°, 9 (Ott 1996). 11. B.L.Loeb “Fundamental processes of electrical discharge in gases” (John Wìley and Sons, New York, 1973). 12. C.Lovisolo, S.Abati, L.Buratto e G.Montani “Occhiali in ottica oftalmica” (Camo, Milano, 1993). 13. H.A.Mcleod “Thin-film optical filters” (Me Graw-Hill, New York 1986). 14. G.K.Megla “Optical properties and applications of photocromic glass” Applied Optics, 5, 945 (1966). 15. M.Melzig “Lenti fotocromatiche nella stagione fredda” Ottica Italiana, (Nov 1997). 16. N.Pescosolido “Radiazioni non Ionizzanti e Occhio” (Fondazione Giorgio Ronchi, Firenze, 1994). 17. D.Sliney e M.Wolbarsht “Safety with Lasers and Other Optical Sources” (Plenum Press, New York, 1980). 18. B.Sloan “Reflections on coating trands” Optician, 215, 22 (1998). 19. Wigglesworth E. “A balistic assesment of eye protector lens materials” Investigative Ophthalmology, 10(12) (1971). 20. PWilkinson “Hard coats, mirror coats hydrophobics and tints” Optician, 212 n.5564, (1996). 21. PWilkinson “Ophthalmic lenses and dispending, Part 10- Antireflection coatings” Optician, 212 n.5560, pag.24, 1996. NOVEMBRE 2019 | 27
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