Lo sviluppo umano in sintesi - Salute Istruzione Reddito - UniMC

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Lo sviluppo umano in sintesi - Salute Istruzione Reddito - UniMC
25/03/20

         Prof. Elisabetta CROCI ANGELINI
         Università di Macerata
         croci@unimc.it
         A.A. 2019/20

         ECONOMIA dello SVILUPPO
         Modulo Sviluppo /3

          Lo sviluppo umano in sintesi
                                                                     Salute

                                                                     Istruzione

                                                                     Reddito

Partecipazione                                                  Promuovere uguaglianza e
nella vita politica                                             giustizia sociale
e della comunità
Sostenibilità ambientale                                        Diritti umani e sicurezza

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Lo sviluppo è
multi-
dimensionale

Quali
dimensioni
scegliere?
Quelle più
generali
possibile

Quali pesi
attribuire?

Quale ordine di
importanza?

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                                         HDR 2004 p.127
• lo scopo fondamentale dello sviluppo è poter
  ampliare le libertà umane.
• Il processo di sviluppo può espandere la scelta
  che le persone hanno di vivere una vita piena e
  creativa.
• Le persone sono sia i beneficiari di tale
  sviluppo che gli agenti del progresso e dei
  cambiamenti che lo rendono possibile.
• Questo processo deve andare a beneficio di
  tutti e costruire la partecipazione di ciascuno.
• Questo approccio allo sviluppo – lo sviluppo
  umano – è stato sostenuto da ogni Rapporto
  sullo Sviluppo Umano sin dal primo nel 1990.
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Lo sviluppo umano in sintesi - Salute Istruzione Reddito - UniMC
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                 Che cosa si osservava
   – Aumento della disoccupazione e alta sottoccupazione
   – Povertà ancora alta e in aumento in termini assoluti
   – Dipendenza rimaneva
• La crescita trascura: la distribuzione del reddito, i beni
  pubblici, l’occupazione è elementi essenziali per migliorare
  la qualità della vita.
• International Labour Organization: ’… è divenuto sempre più
  evidente, in particolare dall’esperienza dei PVS, che una
  rapida crescita a livello nazionale non riduce
  automaticamente la povertà, o la diseguaglianza, né offre
  sufficiente occupazione produttiva' (ILO, 1976,
  Employment, Growth and Basic Needs: A One-World
  Problem, p. 15)
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 Obiettivo occupazione da parte
  dell’ILO nei primi anni 1970
 • ma perché l’occupazione? Occupazione è un
   mezzo per raggiungere vari obiettivi, che
   includono reddito, produzione e riconoscimento.
 • L’attenzione va ai redditi dei poveri.
 • Redistribuzione con crescita.
 • È una strategia tecnicamente perseguibile?
   Politicamente fattibile?
 • È giusto concentrarsi sui redditi monetari?
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Il benessere umano trascende il reddito monetario
Approccio dei bisogni essenziali (Basic Needs BN)
  –             I poveri hanno bisogno di certi beni e servizi essenziali.
  –             Il reddito è un mezzo, ma non procura beni pubblici.
  –             L’efficacia dei redditi familiari dipende dalla
                distribuzione familiare.
  –             Come si identifica ciò di cui hanno bisogno i poveri?
  –             L’obiettivo vero non è il consumo di beni e servizi (il
                feticismo del consumo – Sen), ma una vita decorosa (DL)
  –             L’approccio BN prova a tradurre beni e servizi
                essenziali in qualità della vita.
  –             Esempio: DL = f(a, b, c d….) cioè una vita decorosa dipende dal
                consumo di cibo, alloggio, servizi sanitari, ….

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                   L’agenda internazionale
 • Basic Needs domina alla fine degli Anni Settanta
 • Macnamara alla Banca Mondiale (Mahbub ul Haq
   una figura prominente)
 • oscurata dalla crisi di debito e aggiustamento
 • aumento del ruolo del mercatoè liberalizzazione
 • crescita e povertà in secondo piano
 • aumento della povertà negli anni 1980 è
   maggiore enfasi sul problema della povertà
 • UNICEF, Aggiustamento dal volto umano, 1987.
 • 1990 primo Rapporto sullo Sviluppo Umano
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Lo sviluppo umano in sintesi - Salute Istruzione Reddito - UniMC
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                                              Che cosa è HD?
• Mette l’uomo al centro, non il reddito…
• “la gente è la vera ricchezza di una nazione. Lo scopo
  dello sviluppo è di creare un ambiente che permetta di
  vivere una vita lunga, salutare e creativa” (HDRO, 90)
• Kant: “agire in modo da trattare l’umanità, sia nella
  propria persona che in qualsiasi altra, in ogni caso
  come un fine, mai solo come un mezzo”
• Lo sviluppo umano è un processo di ampliamento
  delle scelte delle persone. Quelle cruciali portano
  ad una vita lunga e salutare, essere istruiti e godere
  di un tenore di vita decoroso. Altre scelte inoltre
  includono la libertà politica, la garanzia dei diritti
  umani e del rispetto. (HDRO, 1990)
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       Alcuni aspetti chiave dell’HD
1.      Gli uomini sono fini e non mezzi
2.      In pratica molto rilievo viene dato a beni e servizi di tipo
        BN, ma vengono discussi anche altri aspetti (libertà,
        democrazia, genere, ambiente, comunità) senza porre
        limiti. Considera argomenti rilevanti per i paesi più
        sviluppati. Vengono affrontati tutti gli elementi
        problematici che possono influenzare il potenziale
        dell’essere umano.
3.      Viene data priorità alla libertà di scelta è HD concerne
        l’ampliamento delle scelte umane.
4.      I redditi sono mezzi e non fini.
5.      Gli uomini sono un’importante risorsa, oltre ad essere
        l’oggetto dello sviluppo.
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                Misurare lo Sviluppo Umano
• La decisione di tentare di misurarlo è
  controversa
• esistono problemi intrinsecamente legati ad
  ogni misura:
  – quali dimensioni includere
  – la scala della misura da utilizzare
  – come pesare gli elementi
• ogni soluzione è criticabile perché arbitraria
• Tuttavia anche il PNL ha molti inconvenienti e
  si rende necessaria una misura alternativa
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 Indice di Sviluppo Umano (ISU)
  • Tre elementi:
           – salute è speranza di vita
           – istruzione è alfabetizzazione
           – risorse è redditi aggiustati
  • Indice insufficiente, facile da criticare,
    ma importante nella sua universalità
  • come afferma Sen: l’idea di sviluppo
    umano va ben oltre l’Indice di Sviluppo
    Umano (Human Development Index).
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                  Come nasce l’ISU (HDI)
    • risultati mediamente conseguiti da un
      paese in tre dimensioni essenziali
      dell’HD:
             – vita lunga e sana (misurata dalla speranza di
               vita alla nascita - Life Expectancy)
             – conoscenza (misurata dalla alfabetizzazione
               degli adulti per 2/3 e dall’iscrizione alla
               scuola primaria, secondaria e terziaria
               combinata e in valori lordi per 1/3)
             – tenore di vita decoroso (misurato dal PIL
               pro capite, in $ PPP).
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                                                                L’ISU-HDI
•      Sposta l’accento da un’impostazione più
       strettamente utilitaristica, ad una concezione
       dello sviluppo fondata sulla capacità di avere
       libertà di scelta nella conduzione della propria
       esistenza
•      Nasce dalla valutazione critica del problema delle
       diseguaglianze tra i paesi e la concezione dello
       sviluppo:
    –         si pensa allo sviluppo come naturale conseguenza della
              crescita economica che deriva dall’industrializzazione:
              con l’aumento degli investimenti si assorbe il lavoro
              disponibile
    –         le considerazioni sociali e ambientali sono poste in
              secondo piano
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                L’indice di sviluppo umano
  • vuole ribaltare la prospettiva:
           – lo sviluppo non deriva direttamente
            dalla crescita del reddito pro capite
           – ma dalla possibilità di scelta nella
            conduzione della propria esistenza
  • e sostituire la metrica:
           – dall’utilità misurata dal reddito
           – alla capacità misurata dalla libertà
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 L’indice di sviluppo umano (ISU)
• È ispirato dal pensiero di Amartya Sen, premio
  Nobel per l’economia nel 1998
• Cerca di valorizzare alcuni elementi che
  – possono essere nascosti dalle valutazioni basate sul PIL
  – ma innegabilmente costituiscono fattori di sviluppo
     • la salute
     • la conoscenza
     • la disponibilità di risorse
• Le tre dimensioni sono interconnesse e determinano
  importanti aspetti della vita
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         L’indice di sviluppo umano – ISU
• è un indicatore sintetico che ha lo scopo
  di valutare il tenore di vita
• è composto dalla combinazione di tre
  indicatori che misurano tre dimensioni:
         – salute è longevità è speranza di vita
         – conoscenza è istruzione è
           alfabetizzazione, iscrizioni a scuola
         – risorse è reddito è GNIpc/RNLpc
• intende esprimere il livello di capacità
  umana connesso con il benessere
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              Quale dimensione indica
                meglio lo sviluppo?
• Reddito? Felicità? Conoscenza?
• Benessere? Progresso?
• quali profondi significati vengono
  attribuiti a questi elementi?
• da che cosa dipende la valutazione ?
• La possibilità di disporre di beni
  materiali può derivare dalle condizioni di
  salute e di istruzione
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                 Benessere sociale
• Il concetto include elementi eterogenei
   – Economici è reddito ç attività produttive
   – Politici è preferenze ç diritti
   – Sociali è organizzazione ç tradizioni
   – Ambientali è presente futuro ç sostenibili
• riferiti ad un gruppo di individui e può variare nel
  tempo e nelle circostanze
• Si determina a partire dal benessere individuale
   – la valutazione “soggettiva” e “oggettiva” del
     proprio benessere spesso non concordano
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                Benessere individuale
  • Non dipende solo dai beni materiali e dai
    servizi che l’individuo consuma, ma contano
    anche, ad esempio:
     – La quantità e qualità del lavoro
     – Lo stato di salute
     – Le relazioni familiari e sociali
     – La libertà e i diritti
     – La capacità di formulare giudizi su sé stessi
       e il mondo
  • tutti elementi piuttosto difficili da “contare”
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       Gli indicatori più spesso utilizzati
• PIL, PNL, RNL (tutti pro capite)
• ma anche
         – tasso di disoccupazione
         – tasso di inflazione
    presi singolarmente o combinati nel
    Misery index (la somma del tasso
       d'inflazione e del tasso di disoccupazione)
• a volte sono utilizzati anche gli indici di
  borsa
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       Gli indicatori più spesso utilizzati
• Come si combinano? Somma ? Media?
  Singolarmente?
• E che valutazione offrono?
         – PILpc
         – Misery index
         – Indici di borsa
• Valuta la libertà di scelta e capacità
  effettiva di vivere a lungo, ben nutriti e
  in salute, di istruirsi e condurre una vita
  decorosa
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              La scelta degli indicatori
• ovviamente, non è neutrale
• definisce un ordine di priorità
• riflette il punto di vista di chi li impiega
• fissa i contorni del quadro cognitivo
• contribuisce alla formazione delle
  opinioni
• finisce con l’imporre giudizi di valore
• si tratta di una caratteristica comune
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Se aggiungiamo al reddito altre dimensioni
• Reddito è quanto è efficace il reddito
  nell’acquistare le altre dimensioni? Ad esempio
  la salute, l’istruzione, l’alloggio …
• Salute è stare in buona salute aiuta ad
  acquisire maggiore reddito ed istruzione
• Istruzione è una buona istruzione aiuta ad
  acquisire maggior reddito e a mantenersi in
  salute
• Nella valutazione di più di una dimensione il
  problema maggiore consiste nel valutare
  l’interrelazione esistente tra loro.
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                (salute) Longevità
• Indica la capacità che gli abitanti di un paese
  hanno di condurre una vita lunga e sana
• Viene definita dalla speranza di vita alla
  nascita, cioè dal numero di anni che un neonato
  potrebbe vivere se le condizioni di mortalità,
  esistenti al momento della nascita, restassero
  invariate per tutta la sua vita
• L’indice era calcolato in base alla distanza del
  valore attribuito ad un determinato paese da
  un valore minimo e massimo, che definiscono
  empiricamente l’intervallo (25 e 85 anni)
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              Longevità – un esempio
  • la speranza di vita alla nascita in Italia
    nel 2004 era di 80,2 anni
  • Il calcolo dell’indicatore di longevità per
    l’Italia nel 2004 è dunque:
            (80,2-25)/(85-25) = 0,92
  Speranza di vita
         Speranza di vita
  alla nascita
                                   massimo

                                      minimo

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                (conoscenza) Istruzione
• Indica la capacità di avere accesso all’istruzione
• definita dalla media ponderata di due indici Adult
  Literacy Rate (ALR) e Gross Enrolment Ratio (GER) che
  rappresentano rispettivamente:
    – l’alfabetizzazione degli adulti (ALR), cioè la percentuale di
      popolazione, al di sopra dei quindici anni, in grado di leggere,
      scrivere e comprendere un breve testo sulla vita quotidiana
    – il tasso di iscrizione lorda ai diversi livelli di istruzione (GER),
      cioè il numero degli iscritti, a prescindere dall’età, espresso
      come percentuale della popolazione compresa nella fascia d’età
      relativa ai livelli di scolarità elementare, media e superiore
• alle due variabili ALR e GER è attribuito un campo di
  variazione compreso tra lo 0% e il 100% e, nel calcolo
  dell’indicatore, vengono pesate rispettivamente con 2/3
  e 1/3 del totale
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                Conoscenza – un esempio
  1. l’alfabetizzazione degli adulti in Italia nel
    2004 era 98,4% ma poiché ai paesi più
    industrializzati si applica il 99%
    è 99 x 2/3 = 66
  2. la scolarizzazione (il numero di iscritti ai tre
    livelli di istruzione in % delle popolazione nella
    fascia d’età corrispondente) in Italia nel 2004
    era 89% è 89 x 1/3 = 29,66667
  • Il calcolo dell’indicatore per l’Italia nel 2004 è
    dunque: (66 + 29,7)/100 = 0.96

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                (Risorse) Reddito
 • Indica la capacità di soddisfare i bisogni
   materiali
 • L’indicatore si ottiene attraverso la
   trasformazione della distanza del
   reddito nazionale lordo pro capite,
   espresso in parità di potere d’acquisto,
   rispetto ad un minimo e ad un massimo
   compreso tra i valori soglia di 100 e
   40.000 US $ 1990
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               Risorse – un esempio
• Il reddito nazionale lordo pro capite in
  Italia nel 2004 era di 28180 US$
• L’indicatore del reddito si calcola, in
  analogia con l’indicatore di longevità, come:
[log (28180)-log(100)]/[log(40000)-log(100)] = 0,94
• I logaritmi si usano qui per riflettere la
  decrescenza dei rendimenti dell’utilità del
  reddito: incrementi di reddito aggiungono poco al
  valore dell’indice quanto più il reddito è elevato

 a.a.2019/20             DE - prof. E Croci Angelini   30

                                                                 15
25/03/20

  PIL pro capite (US$ costanti 2010)
                                                                                  Arab World
 60000
                                                                                  Caribbean small states
                                                                                  Central Europe and the Bal@cs
                                                                                  Early-demographic dividend
                                                                                  East Asia & Pacific
 50000
                                                                                  Euro area
                                                                                  European Union
                                                                                  Fragile and conflict affected situa@ons
 40000                                                                            Heavily indebted poor countries (HIPC)
                                                                                  High income
                                                                                  La@n America & Caribbean
                                                                                  Least developed countries: UN classifica@on
 30000                                                                            Low & middle income
                                                                                  Low income
                                                                                  Lower middle income
                                                                                  Middle East & North Africa
 20000                                                                            Middle income
                                                                                  North America
                                                                                  OECD members
                                                                                  Pacific island small states
 10000                                                                            Small states
                                                                                  South Asia
                                                                                  Sub-Saharan Africa
                                                                                  Upper middle income
       0                                                                          World
                1960   1978   2000   2013   2014        2015           2016

  a.a.2019/20                                DE - prof. E Croci Angelini                                                       31

PIL pro capite (log US$ costanti 2010)
  11                                                                              Arab World
                                                                                  Caribbean small states
                                                                                  Central Europe and the Bal@cs
                                                                                  Early-demographic dividend
  10                                                                              East Asia & Pacific
                                                                                  Euro area
                                                                                  European Union
                                                                                  Fragile and conflict affected situa@ons
   9                                                                              Heavily indebted poor countries (HIPC)
                                                                                  High income
                                                                                  La@n America & Caribbean
                                                                                  Least developed countries: UN classifica@on
   8
                                                                                  Low & middle income
                                                                                  Low income
                                                                                  Lower middle income
                                                                                  Middle East & North Africa
   7
                                                                                  Middle income
                                                                                  North America
                                                                                  OECD members
   6                                                                              Pacific island small states
                                                                                  Small states
                                                                                  South Asia
                                                                                  Sub-Saharan Africa
   5                                                                              Upper middle income
           1960        1978   2000   2013   2014          2015             2016   World

  a.a.2019/20                                DE - prof. E Croci Angelini                                                       32

                                                                                                                                         16
25/03/20

       Il nostro esempio in sintesi
l’indicatore di sviluppo umano per l’Italia
   nel 2004:
        ISU = (0,92 + 0,96 + 0,94)/3 =
              longevità         conoscenza              risorse

               ISU= 0,94
al 17° posto insieme al Regno Unito è
  ISU = (0,89+0,97+0,96)/3 = 0,94
Al 1° posto la Norvegia con 0,965
a.a.2019/20               DE - prof. E Croci Angelini             33

                             Le più recenti valutazioni

a.a.2019/20               DE - prof. E Croci Angelini             34

                                                                            17
25/03/20

   Dopo 20 anni qualche cambiamento
• L’indicatore di sviluppo umano non ha
  cambiato nome, ma ha cambiato calcolo
     – Salute è speranza di vita alla nascita, valore
       minimo 20 anni, massimo 85 anni
     – Istruzione è due indicatori inediti:
              • a) anni medi di scolarità, minimo 0 massimo 15
              • b) anni attesi di scolarità, minimo 0 massimo 18
     – Risorse è reddito nazionale lordo pc,
              • valore minimo 100
              • valore massimo 75000
a.a.2019/20                      DE - prof. E Croci Angelini       35

                Calcolo attuale dell’ISU
• La formula per determinare il valore di
  ciascuna dimensione non è cambiata
• Per le due variabili relative all’istruzione si
  calcolano gli indici separatamente e poi si
  calcola la media aritmetica
• È cambiato il modo in cui calcolare la media
  delle tre dimensioni: da aritmetica a
  geometrica, cioè la radice cubica del
  prodotto delle tre variabili

a.a.2019/20                      DE - prof. E Croci Angelini       36

                                                                             18
25/03/20

                  Longevità – nuovo calcolo
          • la speranza di vita alla nascita in
            Italia nel 2018 era di 83,4 anni (nel
            2011 era di 81,9 nel 2013 era 82,4)
          • Il calcolo dell’indicatore di longevità
            per l’Italia nel 2018 è dunque:
                 (83,4-20)/(85-20) = 0,975
          Speranza di vita
          alla
            Speranza di vita       massimo

                                 minimo

    a.a.2019/20                DE - prof. E Croci Angelini   37

             Istruzione – nuovo metodo
•    Il numero di anni medi di scolarità in Italia nel
     2018 era 10,2, il massimo 15 quindi applicando la
     stessa formula:
        (10,2-0)/(15-0) = 0,68
•    Il numero atteso di anni di scolarità in Italia nel
     2018 era 16,2, e ponendo il massimo a 18:
        (16,2-0)/(18-0) = 0,90
•    Il calcolo dell’indicatore per l’Italia nel 2018 è
     dato dalla media aritmetica dei due:
        (0,68+0,90)/2 = 0,79

    a.a.2019/20                DE - prof. E Croci Angelini   38

                                                                       19
25/03/20

               Istruzione – nuovo calcolo
 • Anni medi di frequenza a scuola: il numero
   medio di anni di istruzione ricevuti dalle
   persone di 25 anni o più, convertiti dai livelli
   di istruzione conseguita utilizzando la durata
   ufficiale di ciascun livello
 • Anni attesi di frequenza a scuola: Numero
   di anni di frequenza a scuola che un bambino
   all’età di ingresso a scuola può attendersi di
   ricevere se si mantengono i prevalenti cicli
   persistono durante la sua vita
 a.a.2019/20             DE - prof. E Croci Angelini   39

                Risorse – nuovo calcolo
• Il reddito nazionale lordo (GNI) pro
  capite: è il reddito aggregato di
  un’economia generato dai fattori di
  produzione di sua proprietà, meno il reddito
  pagato per l’uso dei fattori di produzione
  posseduti dal resto del mondo, convertiti in
  dollari internazionali attraverso la Parità di
  Potere d’Acquisto (Purchasing Power Parity
  PPP), diviso per la popolazione
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                                                                 20
25/03/20

               Risorse – nuovo calcolo
• Il reddito nazionale lordo pro capite in
  Italia nel 2018 era di 36141 US$
• L’indicatore del PIL si calcola, in analogia
  con l’indicatore di longevità, come:
[ln (36141)-ln(100)]/[ln(75000)-ln(100)] = 0,8897
• I logaritmi si usano per riflettere la decrescenza
  dei rendimenti dell’utilità del reddito: incrementi
  di reddito aggiungono poco al valore dell’indice
  quanto più il reddito è elevato

 a.a.2019/20             DE - prof. E Croci Angelini   41

   Come si aggregano gli indici delle tre
 dimensioni nell’Human Development Index
 • L’HDI è la media geometrica dei tre
   indici delle tre dimensioni:
 • HDI = (ISalute * IIstruzione * IReddito)1/3
 • In Italia, nel 2019 l’HDI (basato sui
   valori del 2018) era
 • HDI = (0,975 *0,79 *0,8897)1/3 = 0,883

 a.a.2019/20             DE - prof. E Croci Angelini   42

                                                                 21
25/03/20

      Interrelazione tra dimensioni
• “[...], può esserci qualche accentuazione della diseguaglianza
  a causa dell’accoppiata di
    – (i) diseguaglianza del reddito e
    – (ii) vantaggi diseguali nel convertire i redditi in capabilities
•  che insieme intensificano il problema della diseguaglianza in
  termini opportunità e libertà
• I disabili, i malati, i vecchi possono
    – aver problemi nel guadagnare un reddito adeguato
    – incontrare maggiori difficotà nel convertire il reddito in capabilities.
• Gli stessi elementi che possono impedire a una persona di
  trovare un buon lavoro possono negargli una buona qualità
  della vita anche a parità di lavoro e reddito”.(Sen, p. 536)

     a.a.2019/20                   DE - prof. E Croci Angelini                      43

                     Correlazioni nel 2000
           Paesi                HDI/PNL HDI/                             SpVita/
                                        SpVita                           PNL
           Tutti i paesi        0.923   0.755                            0.629

           industrializzati 0.753                                0.348   0.005

           PVS e in             0.894                            0.694   0.524
           transizione

           basso HDI            0.562                            0.745   0.384

     a.a.2019/20                   DE - prof. E Croci Angelini                     44

                                                                                              22
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90
                               Per capita GNI and Life expectancy at birth (2017)

85

80

75

70

65
                                                           Min è 52,2
                                                           Max è 84,1
                                                           Average è72,1
60                                                         Median è 73,7

55

50
     0   a.a.2019/20   20000         40000                60000
                                                     DE: Inequality 3         80000   100000   46 120000

                                                                                                                23
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                                                    Per capita GNI and HDI (2017)
           1

       0,9

       0,8

       0,7

       0,6

       0,5

       0,4

       0,3 a.a.2019/20                                           DE: Inequality 3                                        47
            0                      20000         40000                60000               80000         100000         120000

                                            HDI and Life expectancy at birth ( 2017)
90

85

80

75

70

65

60

55

50
     0,3                     0,4           0,5             0,6                      0,7           0,8            0,9            1

               a.a.2019/20                                       DE: Inequality 3                                        48

                                                                                                                                         24
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                È da notare che
 • La correlazione, in aggregato, è più forte tra
   RNL e ISU, più debole tra ISU (HDI) e RNL e
   ancora più debole tra speranza di vita e RNL
 • tuttavia disaggregando per tipo di paesi
   ciascuno di questi valori diminuisce
 • La correlazione si mostrava debole
   specialmente tra HDI e PNL pro capite
   per i paesi con basso HD segnalando una
   tenue associazione tra crescita e sviluppo
  a.a.2019/20           DE - prof. E Croci Angelini            49

Paesi che presentavano maggiori differenze se
 ordinati secondo l’ISU invece che secondo il
            PNL pro capite nel 2015
 1. ISU meglio del PNL                   2. PNL meglio dell’ISU
 paesi socialisti ed ex-                 paesi petroliferi
     socialisti (Ucraina)
                                         (Arabia Saudita; Gabon)
 socialdemocrazie, con
     forte enfasi sul                    paesi altamente
                                           contagiati dall’AIDs
     settore sociale
     (Costa Rica)                         (Guinea; Burkina Faso)
 economie disastrate                     paradisi fiscali
     (Libano, Etiopia)                     (Bahamas, Panama)
  a.a.2019/20           DE - prof. E Croci Angelini            50

                                                                         25
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                                                                    ISU in generale aumenta
                                                                      anche se non sempre
       http://hdr.undp.org/en/data#

                                                                                          Syria
                                                                                          Timor
                                                                                          Leste

Rwanda

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                                      nel corso del tempo

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Lezioni da trarre per le politiche
 • Molti percorsi verso il successo in termini di
   sviluppo umano includono
    - buona crescita;
    - buona distribuzione del reddito;
    - spesa sociale ben orientata.
 • ma in generale i successi
    - danno la priorità alle ragazze e alle donne
   (istruzione/redditi)
    - hanno una quota rilevante di reddito
   nazionale destinato alla spesa sociale
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              La forte connessione tra
              crescita e sviluppo umano
• La crescita alimenta lo sviluppo umano
  attraverso la spesa sia sociale che privata
  in relazione alla dimensione e
  distribuzione della spesa pubblica, e alla
  distribuzione dei redditi familiari.
• Un buono sviluppo umano alimenta la
  crescita perchè una popolazione più in
  salute, istruita e nutrita è più produttiva.
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  L’evidenza empirica sostiene
   una relazione bidirezionale
• Pertanto nello sviluppo si possono
  verificare
         – circoli viziosi
         – circoli virtuosi
• La maggior parte dei paesi ricade in uno
  di questi due percorsi.

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                                                                      28
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              Tre conclusioni
• Lo sviluppo umano HD deve avere la
  priorità nella crescita ed essere lo scopo
  fondamentale dello sviluppo
• potenziare il ruolo delle donne è un
  fattore cruciale nello sviluppo umano (ed
  anche parte dell’obiettivo)
• Lo sviluppo umano va ben oltre l’indice di
  sviluppo umano (HDI=ISU)

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Con l’aggiunta di più dimensioni
• reddito è quanto in grado di acquistare
  in termini di salute, istruzione, rifugio?
• salute è una buona salute consente di
  avere più reddito ed istruzione
• istruzione è una buona istruzione
  permette di avere più reddito e di
  mantenersi in salute
• con più dimensioni la cross correlation
  costituisce uno dei maggiori problemi
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                 prime conclusioni
• La diseguaglianza è importante per la
  crescita, ma la relazione è complessa e
  probabilmente
         – idiosincratica
         – aperta a circoli virtuosi e viziosi
         – sensibile ai valori estremi (es. povertà)
• Nella valutazione della diseguaglianza è
  necessario approfondire sia i concetti
  che la misurazione
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                 prime conclusioni
• Strumenti e fini sono interconnessi
• Occorre valutare sia il livello macro che
  il livello micro
• Le valutazioni multidimensionali sono
  ancora allo studio “… the analysis of
  multidimensional inequality is in its
  infancy… ” John A. Weymark, 2003
• I risultati, anche idiosincratici, possono
  essere importanti per le politiche
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strategie multidimensionali per misurare
     la diseguaglianza di well-being
       • Dimensioni monetaria e non-monetarie di well-
         being è ad esempio le 4: reddito, abitazione,
         istruzione, salute
       • Due metodi:
            → un elemento per volta è ogni dimensione
            viene esaminata separatamente è indici
            univariati & analisi della correlazione tra loro
             → riducendo le dimensioni è aggregandole
            in un indicatore multidimensionale di
            diseguaglianza

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                Metodi: vantaggi & svantaggi
  • un elemento per volta
           – Vantaggi è nessun problema di aggregazione è meno
             arbitrarietà
           – Svantaggi è difficoltà nel confrontare le unità d’analisi (ad
             esempio i paesi) specialmente se le dimensioni sono numerose
             è nessuna sintesi multidimensionale a livello di unità
  • Indici aggregati
           – Vantaggi è riassumono le informazioni, sono facili da
             confrontare, danno un ordine completo.
           – Svantaggi è richiedono assunzioni specifiche su
              • la struttura dei pesi
              • Il grado di sostituibilità tra le dimensioni
              • Il grado di avversione nei riguardi della diseguaglianza

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                           Come si misura
  • Si possono impiegare entrambi i metodi:
  • Elemento per elemento
              – Ad esempio l’indice di Gini
  • Aggregazione
              – Un nuovo indice basato su Schweizer and Sklar
                (1983) ottenuto aggregando gli indici di
                disguaglianza calcolati su ciascuna dimensione.
              – questa procedura presenta un doppio vantaggio:
                 • facile da implementare
                 • l’aggregazione si basa sul metodo assiomatico

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                                                                             32
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