LM Didattica delle lingue moderne - Elena Nuzzo - Dipartimento di Lingue ...

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Didattica delle lingue moderne
               LM
            Elena Nuzzo
     elena.nuzzo@uniroma3.it
Terminologia fondamentale
• L1, L2 (LS) = prima lingua, seconda lingua,
  lingua straniera
• Parlanti nativo, parlante non nativo
• Acquisizione, apprendimento
• LO = Lingua obiettivo, bersaglio, target
Perché parlare di acquisizione
della L1 in un corso di didattica
     delle lingue seconde?
Ottimizzare l’acquisizione
• L’acquisizione di una lingua seconda è un
  processo naturale, che si verifica anche senza
  insegnamento.
• Se l’insegnamento della L2 non tiene conto dei
  meccanismi che sono coinvolti
  nell’acquisizione spontanea, e che agiscono
  anche quando ci troviamo in classe, può
  essere poco efficace.
Ottimizzare l’acquisizione
• Sapere come si acquisiscono spontaneamente
  le lingue seconde è necessario per capire in
  che modo può agire l’intervento “artificiale”
  dell’insegnamento per ottenere un risultato
  analogo, e addirittura per potenziarlo e
  ottimizzarlo.
• Per questo studiamo l’acquisizione anche se a
  noi interessa l’apprendimento.
L’APPRENDIMENTO DELLA L1
L1 e L2
Gli studi sull’acquisizione della L2 si sono in
parte rifatti alla ricerca sull’acquisizione della L1
> molti fenomeni sono simili.
Schemi e sequenze
• Lo sviluppo della L1 ha caratteristiche
  analoghe in tutte le lingue e in tutti i bambini.
• Notevole variabilità nei tempi, ma se non ci
  sono specifiche patologie tutti sono parlanti
  competenti della loro lingua madre entro i 6
  anni (di solito verso i 4).
Fenomeni tipici delle prime fasi di
               sviluppo
• Dipendenza dal contesto e dall’interlocutore

Esempio: interazione madre-bambino nel periodo
olofrastico

Madre:     andiamo
Bambino:   bimbi
Madre:     sì, andiamo al giardino dai bimbi
Bambino:   palla
Madre:     sì, portiamo la palla
Fenomeni tipici delle prime fasi di
               sviluppo
• Regolarizzazioni e semplificazioni
• Formazioni “creative” ispirate alla grammatica
  e al lessico della LO

Esempi da bambino con italiano L1: è morito (=
morto), fammi bevere (= bere), vorresto (=
vorrei), siamo scienziati telescopiati (= dotati di
telescopio o che usano il telescopio).
Sequenza di sviluppo
        della negazione in inglese L1
1.   No. No cookie. No comb hair.
2.   Don’t touch that!
3.   I can’t do it. He don’t want it.
4.   You didn’t have supper. She doesn’t want it.
Sequenza di sviluppo
     dell’interrogativa in inglese L1
1. Cookie? Mummy book? (What’s that? come
   formula)
2. You like this? I have some? (intonazione
   ascendente)
3. Is the teddy is tired? Do I can have a cookie?
4. Are you going to play with me? (MA: Why
   you are going there?)
5. Why did you do that? (MA: Ask him why can’t
   he go out)
Competenza (o sensibilità
             metalinguistica)
Già dai 2 anni o prima i bambini manifestano
anche una certa capacità di trattare la lingua
come un oggetto separato dai significati che
veicola, di riflettere sulla lingua e sulle strutture.
Esempio:
Bambino: brutta zucca
Mamma: perché io sono brutta zucca e papà è brutto zucco
Bambino: perché sei una femmina
Lo sviluppo successivo
Durante gli anni della scuola i bambini
espandono e affinano la conoscenza della L1 in
diverse direzioni:
  – Ampiezza del lessico
  – Dominio dei registri
  – Conoscenza metalinguistica
  – Scrittura (però attenzione: lingua e scrittura sono
    cose diverse!)
Spiegazioni teoriche
• La prospettiva comportamentista
• La prospettiva innatista
• La prospettiva interazionista
La prospettiva comportamentista
• Ruolo decisivo dell’imitazione e del rinforzo
  positivo dato alle produzioni target-like.

MA…
La prospettiva comportamentista
Si è osservato che i bambini imitano
selettivamente: la scelta di cosa imitare sembra
basata su qualcosa di nuovo che hanno appena
cominciato a capire e usare, non semplicemente
su ciò che è disponibile nell’ambiente.

Inoltre, le formazioni “creative” mostrano che
non tutto l’apprendimento di L1 si basa su
imitazione.
La prospettiva innatista
Il linguaggio si sviluppa nel bambino come tutte le
altre funzioni biologiche perché l’essere umano è
biologicamente programmato per imparare l’uso
del linguaggio.
Infatti i bambini arrivano a conoscere molto di più
sulle strutture della lingua di quello che
presumibilmente imparano in base agli esempi di
lingua che colgono nell’ambiente (problema logico).
MA…
La prospettiva innatista
L’input è comunque necessario per stimolare il
meccanismo dello sviluppo linguistico.
Se lo sviluppo della lingua non avviene nei primi
anni di vita perché il bambino non ha accesso al
linguaggio, si chiude la “finestra” prevista per
questo tipo di apprendimento (ipotesi del
periodo critico).
La prospettiva interazionista
• L’interazione con gli adulti e in generale con i
  membri della comunità in cui il bambino
  cresce è centrale: il bambino impara la lingua
  mentre apprende le pratiche sociali della sua
  comunità
• Rispetto a quella innatista, attribuisce
  maggiore importanza all’ambiente, anche se
  riconosce che il cervello umano dispone di un
  potente meccanismo di apprendimento.
La prospettiva interazionista
• L’interazione è cruciale, perché permette al
  bambino di negoziare significati: la lingua
  viene regolata sul suo livello di comprensione
Il bilinguismo precoce
• I bambini che acquisiscono due o più lingue
  dalla prima infanzia sono chiamati bilingui
  simultanei (o precoci), mentre per gli altri si
  parla di bilinguismo consecutivo o tardivo.
• Si può parlare di due (o più) L1, invece che di
  L1 e L2.
Il bilinguismo precoce
• Imparare da piccoli più lingue è un problema
  per i bambini?
• Questi bambini possono manifestare all’inizio
  una maggiore lentezza nello sviluppo del
  linguaggio, rispetto ai monolingui, ma
  recuperano entro i primi anni.
• Studi recenti mostrano se mai vantaggi
  cognitivi per i bilingui precoci.
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