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Notizia rio del Clu b Pistoia
Annata 2020/2021
Presidente Elena Vannucchi N. 2 novembre 2020
Vita di club
Eccoci al secondo appuntamento con il notiziario
Novembre è l’ora di …. continuare a sentirci e vederci online a causa delle chiusure determinate dal maledetto
virus che non ci abbandona. Anzi si rafforza, almeno nel contagio.
Qui non troverete molte novità perché in buona parte sarà un riepilogo, o precisazioni, di notizie che avrete letto
nei verbali di Consiglio arrivati a tutti i soci.
Partiamo con il ricordare che il 17 prossimo ci sarà un’assemblea per la quale avete già ricevuto la convocazione.
Il 24 novembre avremo un meeting, naturalmente online, allargato ai familiari con ospite la professoressa pittrice
Rossella Baldecchi di cui potete leggere l’intervista propedeutica all’incontro.
Prosegue il progetto di service distrettuale “Lavoro, Famiglia, Nuove povertà” del quale Alberto aveva
relazionato nel precedente notiziario ed al quale dà il suo contributo a nome del club.
E a proposito di Distretto, si conferma la data della distrettuale del 20 febbraio (virus permettendo) da tenersi a
Pistoia: è stato scelto di farla a Toscana Fair, unico luogo a Pistoia in grado di assolvere alle necessità che tale
appuntamento comporta.
Rimane in piede il service distrettuale e locale
sulla raccolta rifiuti dai quali ricavare materiale
per realizzare una scultura da mettere all’asta per
raccogliere fondi per un eventuale service. La
raccolta dovrebbe essere fatta in un fine settimana
o una domenica entro la fine di Dicembre.
Si sta per concludere il service per il contributo di
1500 euro alla Caritas per l’acquisto di un mezzo
attrezzato a frigorifero per il trasporto delle
derrate alimentari per la mensa e per lo spaccio
aperto a Sant’Agostino, sempre più affollati da
persone in cerca di cibo.
Mariella Talini, Renzo Capperi e Benedetta Fittipaldi stanno lavorando rispettivamente per i service Progetto
Martina e Interconnettiamoci… ma con la testa. Entrambi saranno realizzati online con l’Istituto Pacini.
Fra i service c’è da annoverare quello della piantumazione di alberi da frutto nei terreni dell’Associazione
Agrabah di Casa di Gello.
L’adesione al Terzo Settore, se ne avete voglia
potete approfondire su quanto scritto sulla Rivista
Lion, sta andando avanti di pari passo con i lavori
del Distretto.
Come sapete la proposta di Fabio Cannizzaro,
fatta propria dal club, Quale Futuro per Pistoia ha
avuto un primo momento di confronto attraverso la
trasmissione di Tvl Canto al Balì alla quale, oltre
ai soci Fabio, Marcello e Elena, hanno partecipato
il presidente del Distretto vivaistico Francesco
Mati, un rappresentante dell’Ordine degli
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Ingegneri, il presidente del Collegio dei Geometri e l’ex socio e amico Paolo Caggiano presidente dell’Ordine degli
Architetti.
Ultimo in ordine di
tempo, l’importante e
istruttivo incontro online
sul Covid-19 tenuto da
Mauro Baldeschi. Una
illustrazione chiara
dalla quale si è capito la
sua competenza e
conoscenza della
materia, anche se nella
comunità scientifica
permangono delle ombre
sulla esatta
comprensione del virus.
Un incontro che ha
suscitato interesse e
curiosità soddisfatte
dalle risposte alle
numerose domande dei soci.
Per finire, è stato deciso anche quest’anno di contribuire alla nostra Fondazione LCIF attraverso l’acquisto di 50
Palle di Natale da distribuire ai soci insieme ai pandorini Leo.
Marcello Paris
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Presidente Elena Vannucchi N. 2 novembre 2020
Intervista alla pittrice Rossella Baldecchi
Pistoia è stato un crogiuolo di artisti di fama internazionale espressione
di scuole diverse.
In questo momento il panorama è leggermente appannato rispetto al
passato, tuttavia artisti importanti non mancano.
Con questa intervista andiamo a conoscere da vicino un’artista dei nostri
giorni: Rossella Baldecchi
Molti la conoscono per la sua attività di insegnante, altri per le tante
mostre che si sono tenute anche a Pistoia.
Rossella Baldecchi è nata a Pistoia dove ha frequentato l'Istituto d'Arte
"Petrocchi" (ora Liceo) ed ha proseguito gli studi all'Accademia di Belle
Arti di Firenze laureandosi in Pittura con il massimo dei voti.
L’Accademia non ha formato l’artista solo nell'ambito della pittura ma
anche nell'incisione della quale ha approfondito la tecnica
dell'acquaforte.
Adesso Rossella insegna in quel Liceo che le ha dato la prima
formazione, attività che alterna a quella di affermata e appassionata
pittrice. Tantissime le mostre in Italia e all’estero alle quali ha
partecipato, e partecipa: sue opere sono esposte in importanti musei in
varie parti del mondo.
Iniziamo questa breve intervista con chiederle delle sue prime
esperienze e il filo conduttore che l’ha guidata e ispirata partendo da
“Vento di Pace”.
“Vento di Pace” è stata una delle mie prime “bandiere” di Pace che ho
dipinto, era il 2002, in un momento storico nel quale sentivo impellente
la necessità di pace nel Pianeta, immaginai questa giovane vita che
liberava nell’aria un velo con la scritta pace in tutte le lingue del mondo per trasmettere messaggi ed il mio impegno
nell’arte si è proprio concretizzato con tematiche forti: sociali attuali. Forse anche per questo da anni vengo
invitata ad esporre in una importante rassegna internazionale d’arte dal titolo“ Human Rights” che annualmente
si tiene a Rovereto (TN) e per la quale vengono selezionati artisti da più di 100 Paesi del Pianeta.
Rossella, fra i vari temi c’è uno che ti appassiona particolarmente o ognuno nasce dal sentimento o dall’umore
del momento senza poter fare una graduatoria. Ad esempio “Parole dipinte” che posto occupa nel tuo itinerario
artistico.
“Parole dipinte” occupa un posto speciale perché mi ha portato ad esporre in meravigliose sedi espositive come il
Palagio di Parte Guelfa a Firenze, Il Museo Marino Marini di Pistoia, la Villa Bottini a Lucca e il Palagio di
Pescia, una mostra itinerante che nell’arco di due anni, sempre arricchita di nuove opere, mi ha fatto vivere grandi
emozioni e mi ha permesso di confrontarmi con maestri eccellenti come Marino Marini. Ma una esposizione che
mi ha lasciato l’emozione più bella è stata la personale promossa dalla regione Toscana nel 2017 nel Palazzo del
Pegaso con il tema contro la violenza alle donne “Battito d’ali”, 40 opere dedicate a storie vere dei nostri giorni.
Mostre in Italia e all’estero. Lasciando per ultimo il Giappone, di cui parleremo, quali i paesi che hanno
“risposto” meglio alle sollecitazione della tua pittura.
Spesso se partecipo a rassegne d’arte spedisco le opere e non vado direttamente all’inaugurazione, soprattutto se
si svolgono in Paesi lontani, ma nel 2010 sono andata con gioia in Germania per una mia personale e con immensa
gioia sono andata due volte in Giappone, nel 2017 a Tokyo e nel 2019 a Hiroshima. Il confronto con culture diverse
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e lontane è straordinariamente stimolante e devo dire che i Paesi che mi hanno invitata mi hanno accolta con
interesse e calore. Nei miei lavori cerco di esprimere “sentimenti universali” e questi non hanno bisogno di
traduzioni linguistiche. Mi è successo anche che una docente della Berkeley University si sia interessata al mio
lavoro solo vedendo i miei quadri in internet e che poi mi abbia recensita in un suo libro.
Fra le tue opere troviamo il “Cielo addosso” un omaggio alla pistoiese Gianna Manzini, ora alla biblioteca San
Giorgio. Come nasce l’opera
L’opera nasce dalla lettura di “Ritratto in
piedi”, il racconto autobiografico che
Gianna Manzini ha scritto negli ultimi anni
della sua vita e che descrive il controverso
rapporto con il padre. L’ho letto pochi anni fa
in un solo pomeriggio d’inverno. Mi è
piaciuto subito, fin dalle prime righe, poi,
man mano che avanzavo nella lettura
mi sono sentita trascinare dentro le sue
pagine, ed il libro è entrato in me, senza
lasciarmi nemmeno per un attimo. Una
fortissima immedesimazione mi ha fatto provare e sentire le emozioni descritte. Il dipinto era già tutto nella mia
testa, ma lo avrei realizzato solo camminando e ripercorrendo i luoghi descritti dalla Manzini, a Cutigliano, dove
il padre era stato esiliato. Ho raccolto le violette sul fiume dove lei andava con lui, ho colto le ortensie, ho
ricomposto tutti gli elementi del libro e ho dipinto la scrittrice sdraiata su una pietra mentre legge il suo libro e dal
cielo aperto piovono tralci, erbe e fiori e, parafrasando il titolo di un altro suo libro, l’ho intitolato “Il cielo
addosso”.
Il 2017 è l’anno del Giappone, un’esperienza poi
ripetuta e dalla quale ne è scaturito anche un libro
“Viva in Giappone, diario di un viaggio dell’arte”.
Sappiamo dell’impatto emotivo e professionale di
questa esperienza. Ce ne parli brevemente, senza farti
prendere dall’entusiasmo che i ricordi ti suscitano.
Partire con 25 opere, dipinti e incisioni, caricati in
aereo affrontando un viaggio così lungo era un po’
come andare verso l’ignoto, tante le emozioni nella
mente, e anche alcune paure, ma tutto è stato
straordinariamente bello e emozionante! L’emozione
più incredibile di quella prima mostra personale a
Tokyo è stata proprio l’inaugurazione: gli invitati che
arrivavano in galleria portandomi doni e l’arrivo della
soprano Yoshiko Kurahara che ha aperto la mostra
cantando l’Inno di Mameli. In quel momento ho pianto.
Poi Puccini e altri omaggi alla nostra Italia. Non potevo
tenere per me tutto questo e così è nato “Viva in Giappone. Nel 2019 una nuova straordinaria emozione: la mostra
a Hiroshima “Pace sulle tue ali”, dove ho esposto 30 opere. Il 5 agosto l’inaugurazione in galleria e poi il 6 agosto
la partecipazione, unica artista invitata alle celebrazioni ufficiali nel Parco della Pace, nella ricorrenza dello
scoppio dell’atomica, con alcune opere sul tema della pace davanti all’edifico divenuto simbolo della catastrofe,
con l’unico sopravvissuto alla tragedia e l’incontro con i rappresentanti dell’Ambasciata Italiana in Giappone, con
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le migliaia e migliaia di persone intervenute alla manifestazione da tutto il mondo e per ultimo, la visita al Museo
e alla statua dedicata a Sadako Sasaki per finire con la cerimonia conclusiva sul fiume in ricordo dei defunti.
Un'ultima domanda. Guardando la biografia notiamo che le tue opere sono più presenti in gallerie all’estero
che in Italia. Nemo profeta in patria?
Penso che in generale le città che danno i natali ad un artista dovrebbero valorizzarli più da vivi che quando se ne
vanno. Pistoia di artisti di valore ne ha avuti e ne ha tanti.
Spero che in futuro ci siano attenzioni maggiori verso chi si impegna con passione, anche perché chi ha “da dare
e non si risparmia” credo sia una risorsa importante per la società. Amo la mia città, è il posto dove voglio vivere
e dove da pochi mesi abito in una casa – studio aperta alla città.
Da un’importante associazione pistoiese, il Centro Studi Donati, ho però ricevuto un riconoscimento prezioso, il
Premio Internazionale della Pace in memoria di Giancarlo Niccolai, come Ambasciatrice di Pace nel Mondo. E
questo mi ha ricompensato di tanto lavoro e impegno.
Marcello Paris
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Salutiamo Barbara Becherucci Presidente della 3^ Circoscrizione per l’annata
2020-2021
Buongiorno Barbara ci siamo incontrati qualche mese fa nel ruolo di presidente della zona E e adesso ci
ritroviamo e sei presidente della 3^ circoscrizione. Che differenza hai trovato tra i due ruoli?
Un saluto a tutti gli amici Lions. Il
Governatore ha voluto affidarmi questo
importante ruolo che, spero, mi permetterà di
conoscere più approfonditamente i
clubs, parlo soprattutto della zona F e le diverse
impostazioni di vivere la nostra associazione.
Purtroppo, a causa delle problematiche
legate al Covid-19, al momento posso soltanto
prevedere quali saranno le differenze
tra i due ruoli; abbiamo soltanto
potuto partecipare alla serate di apertura dei
clubs ed addirittura alcuni clubs non le
hanno potute svolgere.
Credo che il Presidente di Circoscrizione
rivesta un forte ruolo di collegamento tra il DG
Team e lo staff del Governatore ed i clubs
e debba svolgere un ruolo di coordinamento
e di suggerimento per i Presidenti.
Magari più avanti nell’annata ne avrò una visuale migliore.
Quest’anno coordini una squadra tutta al femminile in un’associazione a forte prevalenza maschile, ne trovi dei
punti di forza o delle difficoltà?
Quest’anno sono coadiuvata da due Presidenti di Zona molto decise ed efficienti. Abbiamo già instaurato un bel
rapporto, ci intendiamo molto bene, credo che potremo fare un ottimo lavoro. Nella nostra circoscrizione,
nonostante conservi ancora un paio di clubs solamente maschili, devo dire che non vedo delle difficoltà a muoversi
come socie donne, la collaborazione è sempre stata ottima.
Sulla scia della seconda parte dello scorso anno anche questo è iniziato all’insegna delle difficoltà per la
pandemia e la situazione si sta rapidamente complicando che iniziative sta prendendo il distretto?
Ci eravamo già confrontati col Governatore Busini sabato 24 ottobre e poi nuovamente domenica dopo l’uscita
dell’ultimo DPCM. A fronte di queste normative nazionali, la governance del Distretto ha richiesto ai clubs di
sospendere le attività conviviali fino alla scadenza di tale DPCM, cioè al 24 Novembre. Anche le visite del
Governatore in presenza sono sospese mentre possono essere svolte in modalità remota, qualora i clubs lo
decidessero.
Sono invece caldamente consigliate le attività di service sul territorio, soprattutto se svolte in luoghi all’aperto. Ci
sono attività già preparate come lo screening per il diabete nella giornata del 14 Novembre, così come le attività
di raccolta rifiuti per I Lions per il Mare.
E’ un momento topico nel quale dobbiamo concentrarci sulle attività di sostegno alla popolazione ed allo stesso
tempo dobbiamo far vedere la nostra presenza.
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La sospensione delle conviviali è soprattutto questione di serietà nei riguardi di ciò che ci detta la legge e di rispetto
per i timori che molti soci Lions dimostrano.
E come stanno reagendo i club di fronte ad una nuova impossibilità d’incontrarci?
Quando il numero dei contagi ha iniziato a salire, sicuramente ci sono state manifestazioni di incertezza riguardo
alle attività preparate e a come si dovesse procedere.
Ho però trovato in quasi tutti i clubs la voglia di non arrendersi, di voler comunque preparare un programma
organico per l’annata e di cercare i modi migliori per lavorare comunque.
In questa settimana purtroppo la situazione sta velocemente peggiorando. E’ possibile che, come la primavera
scorsa, dovremo far fronte a richieste di aiuto immediato che i clubs non mancheranno di raccogliere, ne sono
sicura.
Quali sono i programmi di service che il Distretto intende portare avanti e con quali modalità?
Mi piacerebbe riparlare qui del service “La Catena del Freddo” che il Governatore sta mettendo a punto e nel
quale avremo il fattivo apporto di aziende importanti come Whirlpool e Fiat/Iveco.
Il progetto consiste nel fornire un camion frigo ed almeno 40 pozzetti congelatori da posizionarsi presso strutture
caritatevoli. In questo modo sarà possibile l’utilizzo di prodotti congelati da donare ai diversi enti per le emergenze
sociali.
Un punto molto importante: ogni cifra in denaro che i clubs doneranno per l’acquisto del mezzo e dei pozzetti
concorrerà sì al service ma allo stesso tempo sarà triplicata da Banco Alimentare in alimenti da donare all’ente
di assistenza scelto.
Concludiamo parlando dei Leo, il Governatore ha manifestato fin da subito una forte vicinanza ai Leo, parlaci
dei programmi in tal senso per questa annata
Negli ultimi anni, è iniziata una buona collaborazione tra i Lions ed i Leo. Il Governatore Busini, forte della sua
esperienza Leo, raccomanda caldamente che i Leo siano coinvolti sin dalle prime fasi dello studio e preparazione
dei services. La presenza e partecipazione dei Leo sono state per ora un argomento pregnante nelle prime visite
ufficiali ai clubs.
Nella nostra Circoscrizione, devo dire che non abbiamo particolari problemi in quanto da diversi anni, con sempre
maggior efficacia, i clubs sostengono e collaborano con i 3 Leo clubs presenti ed i ragazzi rispondono con
entusiasmo ai nostri appelli.
Ringraziamo Barbara per la disponibilità e collaborazione e le facciamo un grosso in bocca al lupo per
quest’annata che si preannuncia, se fosse possibile, ancora più complicata di quella appena trascorsa.
Alberto Carradori
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Salutiamo Francesca Bardelli Presidente della Zona F per l’annata 2020-2021
Ciao, Francesca, ti porgo i più vivi rallegramenti per il tuo incarico, e
grazie per aver accettato di rilasciarci questa breve intervista.
Ciao Elena, grazie a te, è un piacere trovare ancora spazio sul vostro
notiziario.
Dopo aver ricoperto incarichi di officer di Club come Presidente e
cerimoniere, ora, come Presidente di Zona, sicuramente osservi le cose
da una prospettiva diversa e sicuramente più ampia. Che visione hai
degli altri Club e del tuo in particolare?
Da quando sono rientrata nel Lions, nel 2015, dopo diversi anni di
assenza, ho fin da subito cominciato a vivere l’esperienza associativa in
modo molto presente e impegnato. Il nostro Club di Serravalle P.se non
stava attraversando, in quel momento, un periodo facile e l’innesto di
nuovi soci, più giovani e più attivi ci permise, non senza fatica, di
risollevarci. Ma tu Elena lo sai bene, perché sei stata insieme a me
protagonista di quei giorni complicati, ma anche intensi ed esaltanti, che
ricordo con piacere e anche con un po’ di nostalgia.
Da allora cominciai ad uscire dal guscio del Club e ad entrare in contatto
con gli altri Lions della Zona, della Circoscrizione, ma anche del
Distretto, diventando quasi subito Presidente del Serravalle e negli anni successivi ricoprendo costantemente il
ruolo di Cerimoniere, che mi è sempre piaciuto e me lo sento tagliato addosso.
In questi cinque anni sono stata impiegata in più occasioni anche come Cerimoniere di interclub e di eventi zonali
e circoscrizionali, inoltre già dal 2016/2017 avevo avuto il primo incarico come Officer distrettuale dal Governatore
Poma, che mi coinvolse nell’Osservatorio per i rapporti con la PA.
Tutto questo per dirti, tornando alla tua domanda, che oggi da Presidente di Zona il punto di osservazione alla fine
non è molto diverso, avevo già una visione abbastanza consapevole e ampia della realtà lionistica della provincia
di Pistoia. Quello che invece sicuramente ho maturato, anzi che sto maturando, è la conoscenza delle dinamiche
distrettuali, del lavoro delle commissioni, dell’importante apporto che forniscono ai Club, dell’efficacia della
macchina operativa che si muove intorno al Governatore e al suo staff.
Quindi quella che si è ampliata è più che altro la mia visione generale del mondo Lions.
Quali sono, secondo te, le doti o le caratteristiche necessarie per affrontare un incarico come il tuo?
Ma, direi le stesse doti che servono per essere un buon Presidente di Club, fondamentalmente la capacità, oltre che
di coordinare, anche di riuscire a mediare. Quando siamo in tanti le visioni, le sensibilità, le opinioni non
necessariamente sempre convergono, addivenire ad una sintesi condivisa credo che sia fondamentale per lavorare
bene, proprio in quello spirito di amicizia e di unità d’intenti che ci contraddistingue.
Che cosa pensi che si aspettino da te e dalla tua Presidenza i Club della zona?
Che li sostenga durante la realizzazione dei loro service, che mi faccia interprete e portavoce delle loro istanze
presso il Distretto, che faciliti il dialogo con le commissioni e con gli organismi preposti ai differenti ambiti
operativi.
Sicuramente anche che riesca a individuare le necessità del territorio e del tessuto sociale nel quale siamo inseriti,
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Presidente Elena Vannucchi N. 2 novembre 2020
così da offrire, in modo mirato e realmente utile, dei service che producano effettivi benefici.
Ultima domanda, purtroppo scontata, ma necessaria. Che significa essere Presidente di zona in tempo di
emergenza sanitaria?
Mi auguro di poter condurre a termine l’annata operando secondo le nostre abitudini pre-covid, ma se saremo
costretti a nuove restrizioni vedremo di renderci utili in modalità alternativa. In tale eventualità l’ambizione è quella
di poter far altrettanto bene quanto il mio predecessore Andrea Spiombi e il past Presidente di Circoscrizione
Alberto Carradori, che lo scorso anno sono riusciti a trasformare un’annata, che sembrava completamente
bloccata, in un periodo di eccezionale efficacia, grazie all’immenso lavoro compiuto per coordinare il grande
service a vantaggio dell’Ospedale di Pistoia, durante le fasi acute della pandemia e successivamente per sostenere
il Banco alimentare e far fronte così oltre alle necessità sanitarie, anche a quelle sociali della popolazione.
Grazie a Francesca Bardelli, un saluto cordiale e un affettuoso augurio per la sua annata da Presidente di zona.
Grazie a te Elena e al Lions Club di Pistoia. Felice di poter di nuovo lavorare insieme, ti rivolgo anch’io un immenso
augurio per la tua annata alla guida dei Lions di Pistoia. Conoscendoti so con certezza che non potrai che fare
bene.
Elena Vannucchi
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