Di Martedì 13 novembre 2018

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Sommario Rassegna Stampa
Pagina Testata                      Data         Titolo                                                        Pag.
Rubrica     Cronache Ance
08:57     RAITRE                    13/11/2018   AGORA' (Ora: 08:57:18 Min: 2:17)                              4

1         LA REPUBBLICA             13/11/2018   PRIMA PAGINA DI MARTEDI' 13 NOVEMBRE 2018                     5

1         LA REPUBBLICA             13/11/2018   INVESTIMENTI IMMAGINARI (S.Rizzo)                             6

1         IL MESSAGGERO             13/11/2018   PENSIONI, I TAGLI CON QUOTA 100 (L.Cifoni)                    7

1         IL MATTINO                13/11/2018   QUOTA 100, I TAGLI ALLE PENSIONI (L.Cifoni)                   9

1         EDILIZIAETERRITORIO.I     13/11/2018   BUIA (ANCE): «IN MANOVRA +15% INVESTIMENTI, OBIETTIVO         11
          LSOLE24ORE.COM (WEB)                   IRREALISTICO SENZA SEMPLIFICAZIONI»
5         GAZZETTA DI PARMA         13/11/2018   SE RIPARTE L'EDILIZIA, +0,5% DEL PIL                          13

1         IL GAZZETTINO             13/11/2018   LA MANOVRA PENSIONI, TAGLI FINO AL 30% CON QUOTA 100          14
                                                 (L.Cifoni)
          AFFARITALIANI.IT          12/11/2018   MANOVRA: ANCE, CON RIPRESA COSTRUZIONI APPORTO A PIL +0,5% 16
                                                 ANNO
          AFFARITALIANI.IT          12/11/2018   MANOVRA: ANCE, OBIETTIVI INVESTIMENTI IRREALIZZABILI,         17
                                                 MODIFICARE PROCEDURE
          ANSA.IT                   12/11/2018   MANOVRA: ANCE, CON RIPRESA COSTRUZIONI +0,5% PIL L'ANNO       18

          ITALIAOGGI.IT (WEB)       12/11/2018   INVESTIMENTI, ANCE: "NELLA MANOVRA OBIETTIVI                  19
                                                 IRRAGGIUNGIBILI"
          ILDUBBIO.NEWS             12/11/2018   MANOVRA: ANCE, OBIETTIVI INVESTIMENTI IRREALIZZABILI,         21
                                                 MODIFICARE PROCEDURE
32        ITALIA OGGI               13/11/2018   BREVI - IL SICILIANO TOMMASO                                  22

3         QUOTIDIANO DI SICILIA     13/11/2018   ANCI GIOVANI: SCIARA VICEPRESIDENTE NAZIONALE                 23

Rubrica     Opere pubbliche
1+8       CORRIERE DELLA SERA       13/11/2018   Int. a D. Toninelli: "IO VIA? NON CREDO PROPRIO" (E. Buzzi)   24

1         IL SOLE 24 ORE            13/11/2018   TAV, BANDI CONGELATI 2 MESI. VERSO LO SBLOCCO LE ALTRE        26
                                                 OPERE (B.Fiammeri/G.Santilli)
8         CORRIERE DELLA SERA       13/11/2018   LA FRANCIA INCALZA TONINELLI SULLA TAV: VALUTATE MA NON       28
                                                 PERDIAMO I FONDI UE (I.Caizzi)
1         CORRIERE DELLA SERA       13/11/2018   TRE MESI FA IL CROLLO DEL PONTE MORANDI: LA CITTA' STA        29
                                                 ANCORA ASPETTANDO UN PROGETTO
1         CORRIERE DELLA SERA       13/11/2018   GENOVA HA IL DIRITTO DI SAPERE (G.Stella)                     31

2         LA REPUBBLICA             13/11/2018   PIU' DANNI O VANTAGGI? IL PROF PROMETTE: LO DICO A NATALE     33
                                                 (M.Giacosa)
18        LA REPUBBLICA             13/11/2018   PONTE, ECCO IL PIANO-DEMOLIZIONE ESPLOSIVO SOLO SUGLI         34
                                                 APPARTAMENTI (M.Pucciarelli)
2/3       LA STAMPA                 13/11/2018   E SALVINI PENSA A UNO SCAMBIO CON PEDEMONTANA E TERZO         36
                                                 VALICO (A.La mattina)
1         IL FATTO QUOTIDIANO       13/11/2018   CONFINDUSTRIA&B. DIETRO I 25 MILA (M.Novelli)                 38

7         IL MESSAGGERO             13/11/2018   I RITARDI SULL'AVVIO DEGLI APPALTI COSTERANNO 75 MILIONI AL   39
                                                 MESE (U.Mancini)
22        IL SOLE 24 ORE            13/11/2018   TUTTO LO SVILUPPO CHE VERRA' DALL'AMBIENTE (A.Bonomi)         41

1         IL GAZZETTINO             13/11/2018   MONTAGNE VENETE, PIANO DA UN MILIARDO (Al.va.)                42

1         EDILIZIAETERRITORIO.I     13/11/2018   IL CONSIGLIO DI STATO METTE IN FUORI GIOCO L’ANAC:      44
          LSOLE24ORE.COM (WEB)                   SANZIONI NULLE SE NON COMMINATE ENTRO 180 GIORNI
1         EDILIZIAETERRITORIO.I     13/11/2018   IMPRESE, A CMC NON BASTANO I 50 MILIONI ANAS. IN ITALIA       46
          LSOLE24ORE.COM (WEB)                   CANTIERI A RISCHIO PER 1,2 MILIARDI
1         EDILIZIAETERRITORIO.I     13/11/2018   IMPRESE/2. PIACENTINI, NEL BILANCIO 2017 CROLLO DI RICAVI E   49
          LSOLE24ORE.COM (WEB)                   REDDITIVITÀ PRIMA DEL NO DELLE BANCHE
18        IL SOLE 24 ORE            13/11/2018   IL COMITATO BOND ASTALDI ASSOLDA LEGANCE (My.l.)              50

26        LA REPUBBLICA             13/11/2018   CMC, IL MATTONE DELLE COOP RISCHIA IL CROLLO A COLPI DI       51
                                                 BOND (E.Livini)
Di Martedì 13 novembre 2018
Sommario Rassegna Stampa
Pagina Testata                              Data         Titolo                                                             Pag.
Rubrica      Opere pubbliche
1         MF - MILANO FINANZA               13/11/2018   ROTHSCHILD SONDA FONDI STRANIERI PER IL PRESTITO-PONTE DI          53
                                                         ASTALDI (M.Follis)

Rubrica      Edilizia e immobiliare
1         IL SOLE 24 ORE                    13/11/2018   MUTUI, TASSI IN CRESCITA PER COLPA DELLO SPREAD SALITO A           54
                                                         QUOTA 300 (V.Lops)
31        IL SOLE 24 ORE                    13/11/2018   IN BREVE - CONVEGNO A MILANO SULLA RIQUALIFICAZIONE                57

Rubrica      Legalità e sicurezza
19        CORRIERE DELLA SERA               13/11/2018   "L'EX SOTTOSEGRETARIO ERA ASSERVITO ALLA                           58
                                                         'NDRANGHETA" (C.Macri')

Rubrica      Urbanistica e ambiente
8         IL SOLE 24 ORE                    13/11/2018   Int. a C.Ratti: RAPPORTI - "COSI' AIUTO IL MONDO A MUTARE, IN      59
                                                         MEGLIO" (A.Larizza)

Rubrica      Economia e fisco
1         IL SOLE 24 ORE                    13/11/2018   ISTAT "CON QUESTE MISURE MENO TASSE PER IL 7% DELLE                60
                                                         IMPRESE, MA UN TERZO PAGHERA' DI PIU'" (D.Colombo/M.Rogari)
1         IL SOLE 24 ORE                    13/11/2018   MANOVRA, TENSIONE SULLE MODIFICHE. BOCCIA: INSUFFICIENTE           62
                                                         PER LA CRESCITA (M.Perrone/G.Trovati)
36        ITALIA OGGI                       13/11/2018   FONDI, PEREQUAZIONE DA RIFARE (F.Cerisano)                         64

2         IL SOLE 24 ORE                    13/11/2018   BOCCIA: MANOVRA INSUFFICIENTE A CENTRARE GLI OBIETTIVI DI          65
                                                         CRESCITA (N.Picchio)
1         IL SOLE 24 ORE                    13/11/2018   Int. a C.Robiglio: RAPPORTI - "DAL GOVERNO ASPETTIAMO RISPOSTE     66
                                                         CONCRETE PER LO SVILUPPO" (N.Picchio)
22        IL SOLE 24 ORE                    13/11/2018   CONTI IN ORDINE E INVESTIMENTI, COSI' SI RIPARTE (R.Bocciarelli)   68

1         LA STAMPA                         13/11/2018   LA MANOVRA CHE DIMENTICA LE RIFORME (C.Cottarelli)                 69

3         IL SOLE 24 ORE                    13/11/2018   PMI, BONOMI: CAMBIO DI ROTTA PER EVITARE IL CREDIT CRUNCH          70
                                                         (L.Orlando)
1         CORRIERE DELLA SERA               13/11/2018   LA FASE DEBOLE E IL RISCHIO DELLA RECESSIONE (D.Di vico)           71

3         IL MESSAGGERO                     13/11/2018   SCONTRO SUL PIL RIVISTO AL RIBASSO SI' ALLA CLAUSOLA "SALVA        72
                                                         DEFICIT" (A.Gentili)
17        IL SOLE 24 ORE                    13/11/2018   CON LO SPREAD A 300 IL SISTEMA NON REGE UNA CRISI BANCARIA         74
                                                         (A.Graziani)

Rubrica      Politica
1         IL MESSAGGERO                     13/11/2018   TENSIONE DI MAIO-SALVINI, SALTA IL VERTICE "COSI' NON E'           75
                                                         LEALE". "NON CONTROLLA IL PARTITO" (A.Gentili)

Rubrica      Ance dal territorio
23        IL MATTINO Ed. Benevento/Sannio   13/11/2018   ALTA CAPACITA', SIGLATO PATTO PER FAVORIRE LO SVILUPPO             77

5         IL SANNIO                         13/11/2018   ANCE PUNTA SULLA FILIERA LOCALE                                    79

4         NUOVO QUOTIDIANO DI PUGLIA - 13/11/2018        LE STORICHE INCOMPIUTE E I GRANDI DOSSIER: COSI' LA PUGLIA         81
          LECCE                                          RISCHIA DI NON DECOLLARE
4/5       NUOVO QUOTIDIANO DI PUGLIA - 13/11/2018        OPERE E INVESTIMENTI FERMI? ANCE: "PER LA 275 E NON SOLO IN        82
          LECCE                                          PIAZZA COME A TORINO"
10        IL QUOTIDIANO DELLA               13/11/2018   ANCE CRITICA "RIPERCUSSIONI PESANTI SUL TRAFFICO"                  84
          CALABRIA
22        LA NUOVA -NUOVA SARDEGNA          13/11/2018   IMMOBILI REGIONALI, ACCORDO PER I LAVORI DI MANUTENZIONE           85

15        LA NUOVA DEL SUD                  13/11/2018   "UN'OCCASIONE PER ACCRESCERE LA SICUREZZA DELLE PROPRIE            86
                                                         ABITAZIONI DAL RISCHIO"
33        LA PIAZZA GRANDE                  13/11/2018   FERMARE IL CONSUMO DEL SUOLO: COSA PREVEDE LA LEGGE                88
                                                         REGIONALE
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13 Nov 2018

Buia (Ance): «In manovra +15% investimenti,
obiettivo irrealistico senza semplificazioni»
A.A.

Nella manovra di finanza pubblica presentata dal governo sono previsti 15 miliardi di euro di investimenti
pubblici aggiuntivi nei prossimi tre anni, dei quali 3,5 miliardi già nel 2019; sommandosi ai quasi 2 miliardi di
maggiori investimenti già previsti a legislazione vigente si arriverebbe a un totale di oltre 5 miliardi di
investimenti aggiuntivi nel 2019 rispetto al 2018.

Lo ha spiegato in audizione alla Camera il presidente dell'Ance Gabriele Buia, che aggiunge: «Se questa
attesa venisse confermata, il 2019 registrerebbe una vera e propria inversione di tendenza; +15% di
investimenti pubblici, dopo il -5% del 2017 e il -2% del 2018». Eppure, aggiunge Buia, «allo stato attuale
questi obiettivi sono irrealizzabili», perché senza semplificazioni procedurali forti e immediate i consueti
tempi lunghi di attuazione dei programmi dei lavori pubblici in Italia - prevede l'Ance - renderanno queste
previsioni (come sempre avvenuto i questi anni) ottimistiche e irrealizzabili.

«Le risorse stanziate - ha commentato Buia - indispensabili per il nostro Paese, sono destinate a rimanere
mere postazioni contabili e non produrranno alcun effetto in termini di spesa effettiva perché si
scontreranno con procedure che bloccano la realizzazione di qualsiasi iniziativa, seppur finanziata». «È la
conseguenza - aggiunge - di anni di stratificazioni e incrostazioni normative e procedurali che occorre
superare con un'incisiva azione di semplificazione e accelerazione. Per raggiungere l'obiettivo, è allora
assolutamente necessario inserire nella Legge di bilancio misure di forte impatto, che consentano, fin dai
primi mesi del 2019, di trasformare le risorse in cantieri sul territorio».

L'Ance ha dunque suggerito un pacchetto di proposte, sul modello del Plan E lanciato dalla Spagna nel 2008
per il rilancio dell'economia tramite lavori pubblici, che ha permesso in un anno investimenti aggiuntivi per
8 miliardi di euro. L'Ance suggerisce immediate semplificazioni procedurali, in attesa che le pur positive
iniziative organizzative del governo entrino a regime (cabina di regia e task force per gli investimenti
pubblici, centrale per la progettazione):
1) sottoporre al Cipe (che ha tempi lunghi) solo i programmi di investimento, e non più i singoli progetti:
2) meno progetti con parere obbligatorio del Consiglio superiore dei Lavori pubblici (alzare da 50 a 200
milioni la soglia minima);
3) eliminare le duplicazioni procedurali tra i Ministeri.
E poi ancora:
4) sfoltire l'attività di controllo della Corte dei Conti, concentrandolo sui programmi e poi su controlli
complessivi sull'operato delle amministrazioni, piuttosto che sui singoli provvedimenti;
5) per l'aggiudicazione degli appalti, utilizzare strumenti trasparenti e rapidi, come l'esclusione automatica
delle offerte anomale fino alla soglia comunitaria e laddove non vi sia complessità tecnologica;
6) limitare l'utilizzo dell'offerta economicamente più vantaggiosa, ritornando in parte al massimo ribasso
(sempre, per lavori sotto i due milioni, e ove si tratti di progetti non complessi tra 2 e 5,48 milioni);
7) ritorno all'appalto integrato (affidamento congiunto di progettazione esecutiva e lavori, al posto delle
gare sempre su progetto esecutivo imposte ora dal Codice appalti).

«Senza queste semplificazioni - ha detto Buia - la pur importante iniezione di risorse prevista nel DDL di
bilancio lascia poco spazio a valutazioni ottimistiche. Allo stesso modo, le fondamentali misure di finanza
pubblica per gli Enti territoriali, che offrono una maggiore capacità di spesa, rischiano di non produrre
effetti se non verranno indirizzate e concretamente utilizzate alle opere pubbliche necessarie ai territori».

Buia è tornato a insistere, tra le altre cose, sui pesanti problemi di liquidità causati dallo split payment:
«Oltre al rilancio degli investimenti pubblici, nella manovra deve trovare spazio l'eliminazione dello split
payment, un meccanismo perverso che colpisce le imprese di costruzioni. L'aumento esponenziale del
credito IVA che ne deriva impone, alle imprese del settore, una pesante perdita di liquidità, stimata in 2,4
miliardi l'anno, e che, con l'obbligo della fatturazione elettronica, perde la sua ragion d'essere ai fini di un
adeguato contrasto all'evasione Iva».

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13 Nov 2018

Il Consiglio di Stato mette in fuori gioco l’Anac:
sanzioni nulle se non comminate entro 180 giorni
Pietro Verna

Il termine di 180 giorni fissato dall' articolo 29 del regolamento dell'Anac in materia di esercizio del potere
sanzionatorio è perentorio, pena l'annullabilità dei provvedimenti eventualmente adottati (Consiglio di
Stato, Sez. IV, 3 ottobre 2018, n. 5695). Con questa decisione, il massimo organo di giustizia amministrativo
ha confermato la sentenza con la quale il Tar Lazio- Roma aveva accolto il ricorso contro un provvedimento
sanzionatorio adottato dall' Anac ad oltre un anno dall'avvio del procedimento. Lasso di tempo che i giudici
amministrativi capitolini hanno ritenuto incompatibile con le previsioni dell' art. 29 in questione ( « il
procedimento sanzionatorio inizia con la comunicazione di avvio nella quale sono indicati: a) l'oggetto del
procedimento e le sanzioni comminabili […]; b) il termine, non superiore a 180 giorni, per la conclusione del
procedimento, decorrente dalla ricezione della comunicazione di avvio, fermi restando i casi di
sospensione. Il termine di conclusione del procedimento è sospeso […] per le produzioni istruttorie [e] per il
periodo necessario allo svolgimento dell'audizione delle parti»), in quanto il il provvedimento era stato
avviato il 15 ottobre 2014, deliberato dall'Anac il 9 settembre 2015 ed infine comunicato all'operatore
economico il 4 novembre 2015.

Cornice normativa
La materia è disciplinata dal regolamento del 26 febbraio 2014 approvato dall' allora Autorità per la
vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (Avcp), ai sensi dell' all'art 8, comma 4, del D.Lgs.
n. 163 del 2006 ed in forza quale il potere sanzionatorio è esercitato « nel rispetto dei principi della
tempestiva comunicazione dell'apertura dell'istruttoria, della contestazione degli addebiti, del termine a
difesa, del contraddittorio, della motivazione, proporzionalità e adeguatezza della sanzione, della
comunicazione tempestiva con forme idonee ad assicurare la data certa della piena conoscenza del
provvedimento, del rispetto degli obblighi di riservatezza».

La vicenda processuale
L'Anac aveva impugnato la sentenza del giudice di prime cure eccependo che il termine di 180 giorni
previsto dal citato art. 29 sarebbe stato ordinatorio «per la carenza di una espressa previsione di
perentorietà », e che tale articolo non avrebbe disposto alcuna decadenza per inutile decorrenza del
termine, né consumato il potere dell'Autorità di provvedere. Ragion per cui il provvedimento sanzionatorio
impugnato ( iscrizione nel casellario informatico, sospensione per un mese dalle procedure di gara pubblica
e sanzione pecuniaria pari a euro 1.500) non sarebbe stato illegittimo, atteso che la violazione del termine
ordinatorio « non determina […] la consumazione del potere dell'amministrazione del potere di
provvedere». Tesi che il Consiglio di Stato ha ritenuto priva di pregio muovendo dal presupposto che il
provvedimento sanzionatorio, sebbene in assenza di una espressa previsione di perentorietà, non possa
protrarsi sine die, fermo restando che l'art. 29 « porta a ritenere che il provvedimento impugnato […] sia
stato adottato in violazione [dell'] art. 8, comma 4, del D.Lgs. n. 163 del 2006, che afferma espressamente il
principio di tempestività sia nella fase di avvio, che in quella di conclusione del procedimento
sanzionatorio». Norma, questa, che assicura la certezza dei tempi del procedimento sanzionatorio, a tutto
vantaggio degli operatori economici coinvolti in procedimenti sanzionatori ( in senso conforme, Consiglio di
Stato, Sez. IV, 23 luglio 2018, n. 4427).

Aspetti applicativi
Il regolamento approvato dall'Avcp resta operante nelle more della riformulazione prevista dall'art. 213,
comma 13, del codice dei contratti pubblici, come modificato dall'art. 125, comma 1, lettera b), del D. Lgs.
n. 56 del 2017. Il che dovrà avvenire nel rispetto dei principi stabiliti dalla legge 24 novembre 1981, n. 689
e, in particolare, dall'art. 28 della stessa legge, in base alla quale: (i) il diritto a riscuotere le sanzioni si
prescrive entro cinque anni dal giorno dalla violazione; (ii) l'interruzione della prescrizione è regolata dalle
norme del codice civile.

Nel frattempo un primo adeguamento alla legge n.689 del 1981 è avvenuto con la modifica l'art. 6 del
regolamento (delibera Anac n. 949 del 13 settembre 2017,n. 949), secondo cui il soggetto responsabile
della violazione, nei casi in cui non ricorra in astratto l'ipotesi per l'applicazione di misure interdittive dalla
partecipazione alle gare, ha la facoltà di aderire al pagamento in misura ridotta previsto dall'art.16 della
legge 689/81. Il tutto accompagnato dalla precisazione che « l'intervenuto pagamento, entro 60 giorni dalla
contestazione degli addebiti, estingue il procedimento».

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13 Nov 2018

Imprese, a Cmc non bastano i 50 milioni Anas. In
Italia cantieri a rischio per 1,2 miliardi
Alessandro Arona

Sono 21, dalla Sicilia alla provincia di Bolzano, i cantieri aperti in Italia da Cmc, la coop di Ravenna numero 4
tra i gruppi italiani di costruzione (con un fatturato di 1.119 milioni di euro nel 2017) che venerdì 9
novembre ha annunciato la decisione di non pagare la cedola di interessi in scadenza giovedì 15 novembre
per il prestito obbligazionario da 325 milioni di euro collocato nel novembre 2017 con scadenza 15 febbraio
2023 e cedole semestrali dal 3% di interessi (6% annuo).

Ieri fra l’altro i i valori dei due bond di Cmc Ravenna sono crollati sul mercato secondario.
Il bond da 250 milioni con scadenza ad agosto 2022 e quello da 325 milioni con scadenza nel febbraio del
2023 stanno perdendo circa il 55% del loro valore, ridottosi ormai a soli 17 centesimi per ogni euro di valore
nominale.

Mediobanca, nominato pochi giorni prima dalla coop advisor finanziario (insieme a Studio Trombone
dottori commmercialisti) ha imposto in sostanza un congelamento dei flussi finanziari della società, in
attesa degli «approfondimenti in corso» sui conti della società e la situazione di cassa. Dunque niente
pagamenti, comprese le cedole, per almeno 15 giorni, tempo che il consiglio di ammistrazione si è dato per
«valutare gli esiti» della due diligence in corso, gestita da Mediobanca. Sembra per il momento esclusa ogni
ipotesi di richiesta di concordato preventivo, e lo stesso pagamento della cedola potrebbe essere solo
rinviato, escludendo l’ipotesi anche solo parziale di default.

Resta comunque il fatto che Cmc ha affidato ai due advisor finanziari (e ai due legali: lo studio del prof.
Andrea Zoppini e l'avv. Fabrizio Corsini) il compito di «individuare, nel più breve tempo possibile, le misure
necessarie al superamento in continuità aziendale della attuale situazione di difficoltà, per poi negoziare
una complessiva manovra di riorganizzazione della propria esposizione finanziaria».
Il Consiglio ha dunque «deliberato di riconvocarsi quanto prima, e comunque non oltre quindici giorni dalla
data odierna, per valutare gli esiti degli approfondimenti in corso con l'ausilio degli advisors e assumere le
conseguenti determinazioni».

Dunque: 1) due diligence fatta dagli advisor; 2) entro 15 giorni nuovo Cda per valutare; 3) complessiva
manovra di riorganizzazione del debito, da negoziare con le banche.

LA CEDOLA E I 50 MILIONI DALL’ANAS
Il pagamento Anas per Sal e contenziosi, per un valore di 50 milioni di euro, comunicato dalla società
strade nei giorni scorsi, è effettivamente pervenuto a Cmc. Ma si tratta di circa la metà di quanto richiesto
dalla società, e comunque i cantieri in Sicilia per la Agrigento-Caltanissetta (società di scopo Empedocle 1 e
2) si sono fermati nei mesi scorsi per il contenzioso tra Cmc e Anas, e il riavvio dei fornitori e subappaltatori
impiegherà un po’ di tempo per andare a regime.

Resta però qualche dubbio.... La cedola semestrale sul bond in scadenza (bond numero XS1717576141,
6% annuo) vale 975mila euro, non una cifra “monstre” tenendo conto che tre giorni prima sono entrati in
cassa 50 milioni.

Mediobanca ha in sostanza imposto la moratoria alla cassa, almeno per un paio di settimane, in attesa di
capire e pronunciarsi. Poi a decidere sarà il Cda di Cmc.

LA SITUAZIONE DI CMC
Il 15 ottobre la società ha comunicato i mancati incassi per 108 milioni di euro avvenuti nel corso del 2018,
relativi a mancati pagamenti Anas per due opere in Sicilia (per la superstrada Agrigento-Caltanissetta), due
lavori in Kenya per opere idriche (circa 60 milioni di euro di mancati incassi), un'altra opera idrica in Nepal
(circa 10 milioni).
Mancati incassi che hanno portato a un peggioramento della posizione finanziaria netta rettificata della
società (debiti meno disponibilità liquide) dai 670 milioni di fine 2017 fino a 825 miloni, portando nella
semestrale al 30 giugno 2018 il rapporto Pfn/Ebitda, già alto nel 2017 (3,84), vicino alla soglia di rischio
considerata dagli analisi finanziari intorno a quattro, al valore “da allarme” di 5,84.
Poi però, il 22 ottobre, il direttore generale Paolo Porcelli ha spiegato a «Edilizia e Territorio» che «non si
tratta di pagamenti saltati, sono solo di slittamenti, e nelle ultime settimane le cause del ritardo sono tutte
state rimosse, e i pagamenti arriveranno entro l'anno».
Così è stato in effetti per Anas, ma pochi giorni fa la società - probabilmente pressata dalle banche - ha
deciso di affidarsi a Mediobanca per una due diligence in tempi rapidi.

I CANTIERI CON ANAS
Cmc ha in corso con Anas cinque grossi lavori, per un valore delle opere di 1,6 miliardi di euro, ma si tratta
di cantieri in fase avanzata di realizzazione, importanti soprattutto per il contenzioso su Sal non pagati e
riserve per extracosti (110 milioni di “petitum” di cui 50 pagati), piuttosto che per la quota residua da
realizzare, che vale solo 136 milioni di euro.

Due contratti sono per la superstrada Agrigento-Caltanissetta, e su questi si sono registrate le maggiori
tensioni con Anas per il riconoscimento dei Sal e il relativo pagamento: il lotto Empedocle 1 è praticamente
finito, al 99,9% di avanzamento, con valore contrattuale per Cmc di 354 milioni (0,4 milioni residui), il lotto
Empedocle 2 è al 90% e vale 669 milioni per Cmc (66,2 milioni residui).
Sempre in Sicilia la Palermo-Lercara Friddi, 231 milioni per la coop e avanzamento 72% (valore residuo per
Cmc 65,8 milioni).
Poi un lotto del Quadrilatero Umbria Marche, che vale per Cmc 336 milioni ed è al 98,9% (valore resido 3,7
mln) .
Infine un lotto della nuova Aurelia, tratta Savona-Albissola, 88,7 milioni per Cmc, al 93% (valore residuo 6,2
milioni).

ALTRI LAVORI IN ITALIA
Il fatturato in Italia è stato nell’ultimo bilancio circa il 43% per Cmc, e nel primo semestre 2018 solo il
29,5%.
Il portafoglio ordini, cresciuto da 3.728 milioni di fine 2017 a 4.660 milioni al 30 giugno scorso, è per il
73,5% all’estero, e solo il 26,5% in Italia. Nel nostro paese Cmc ha comunque in corso cantieri che valgono
1,2 miliardi di euro di quota residua da realizzare.

I principali lavori in corso in Italia sono la tangenziale nord-ovest di Merano (Bz), valore 63,7 milioni per
Cmc, in avvio, i metrò leggeri di Seregno (Bg, 94,7 milioni residui, appena avviato), di Cosenza (85,1 mln
residuo, anch’esso appena avviato) e di Catania (lotto Stesicoro-Catania, 29,4 mln residui).

Poi un lavoro idrico a Trento (21,4 milioni residui), l’ospedale di Camerano (32,6 mln residui), più una serie
di piccoli e medi cantieri per edilizia pubblica o privata (commesse con valore residuo tra due e 20 milioni).

LAVORI ALL’ESTERO
Sono all’estero i lavori più importanti, per un valore residuo da 3,4 miliardi di euro.

Per la lista completa si veda la tabella, ma val la pena di segnalare la strada in Zambia da 200 milioni
(lavoro da avviare) e l’appalto per manutenzione e gestione di strade in Kuwait, per 242 milioni di euro
residui.

Poi c’è il corposo pacchetto nel settore idrico, con una quindicina di opere: tra questi i 4 progetti in Kenya
per 152 milioni residui (diga di Itare, in corso), 123 milioni (da avviare, Khitino Multipurpose Water project),
111 milioni (diga, lavoro in corso), 92,mln (diga, in corso).

Poi condutture idriche in Argentina per 167 milioni residui e un progetto idroelettrico in Nepal da 50 milioni
di euro (residuo).

Poi i due megaprogetti in Sud Africa (ricostruzione del porto di Durban, 255 milioni, da avviare) e Zambia
(miniera sotterranea, 288,6 milioni residui).

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13 Nov 2018

Imprese/2. Piacentini, nel bilancio 2017 crollo di
ricavi e redditività prima del no delle banche
Alessandro Arona

La pubblicazione del bilancio 2017 presso la Camera di Commercio di Modena, avvenuta nei giorni scorsi,
permette di ricostruire meglio la crisi di Piacentini, che a fine ottobre ha chiesto il concordato preventivo in
bianco (si veda il servizio).

L’esercizio 2017, dopo quella che nel 2016 sembrava una parziale ripresa, si è chiuso con una «forte
contrazione della produzione» (i virgolettati sono dalla relazione al bilancio), passata da 46 a 33 milioni di
euro, con redditività che va in rosso già con il margine operativo netto (Ebitda - ammortamenti), per 3,087
milioni, e poi ancora peggio per il risultato operativo, sotto di 5,22 milioni, un risultato ante imposte a -7,6 e
un risultato netto a -6,895 milioni.

Pesante è stata poi la «soccombenza nella procedura di arbitrato internazionale intentata da Bosch-
Rexroth», sentenza del Tribunale di Bologna nel lodo arbitrale che è costata con esecuzione immediata tre
milioni di euro a Piacentini, «a seguito del quale è arrivato il relativo pignoramento presso le due banche
nostre finanziatrici».

Sempre nel 2017 le banche avevano cominciato a non rinnovare gli affidamenti bancari, con paradossale
riduzione del debito e dunque miglioraento della posizione finanziaria netta, da 41,88 a 28 milioni. In modo
più che proporzionale al mancato rinnovo dei vecchi si sono ridotti i nuovi affidamenti bancari, e dunque la
società è entrata in un circolo vizioso.

A inizio 2018 la società ha dunque deciso di «attivare una procedura di ristrutturazione finanziaria ex art. 67
L.F., nominando gli advisor finanziari, legali e contabili che hanno chiesto l’opportuno “stand still” al ceto
bancario».

Il piano industriale è stato presentato alle banche il 24 luglio 2018, ma pochi mesi dopo respinto, arrivando
così alla richiesta di concordato in bianco al Tribunale, il 23 ottobre.

Nei giorni scorsi è stato depositato in Camera di commercio il bilancio 2017, ma con la bocciatura da parte
del Collegio sindacale (i revisori contabili interni): «Il bilancio - scrivono - non fornisce una
rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della società al 31/12/2017,
e del risultato economico e dei flussi di cassa per l’esercizio chiuso».
I revisori indicano «l’esistenza di un’incertezza rilevante che può far sorgere dubbi significativi sulla capacità
della società di continuare a operare come un’entità in funzionamento», e inoltre si contesta l’utilizzo di
benefici fiscali futuri, senza i quali il risultato netto sarebbe stato anche peggiore in bilancio.
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