Linee guida LEAD scuola infanzia - Istituto Comprensivo ...

Pagina creata da Mattia Genovese
 
CONTINUA A LEGGERE
ISTITUTO COMPRENSIVO SETTIMO I
                          VIA BUONARROTI, 8 – 10036 SETTIMO TORINESE (TO)
                   Tel . 011/8028630 –- C.F. 97796330013 – CODICE UFFICIO UF0LWT
         e-mail: TOIC8A900C@ISTRUZIONE.IT – PEC: TOIC8A900C@PEC.ISTRUZIONE.IT
                                     https://www.icsettimo1.edu.it

                    linee guida LEAD scuola infanzia

        I servizi educativi e le scuole dell’infanzia rappresentano per i bambini il primo
ambiente di vita pubblico. È uno spazio che consente di incontrare l’altro, ma anche
di sviluppare le prime autonomie personali, di ritagliare momenti di intimità, di
mettere in comune oggetti, materiali, esperienze, di riflettere per dare significato ai
vissuti, di promuovere il senso di appartenenza ad una comunità.

       Un’opportunità per contrastare questo rischio di privazione prolungata è
arrivata dalla possibilità di allacciare rapporti a distanza che nella scuola primaria e
secondaria è denominata “Didattica a Distanza” (DAD) ma che per la fascia d’età
da zero a sei anni proponiamo di definire “Legami Educativi a Distanza” (LEAD),
perché l’aspetto educativo a questa età si innesta sul legame affettivo e
motivazionale. I LEAD si costruiscono in un ambiente virtuale: è una presenza a
distanza, un ossimoro oggi reso possibile dalla tecnologia.

      Come la scuola in presenza, i LEAD richiedono che la scuola raggiunga tutti i
bambini, secondo il principio di “non uno di meno”.

       I LEAD non sono per i bambini fortunati che hanno in casa un PC e una
buona connessione Internet: i LEAD sono per tutti, compresi i bambini di famiglie
che non parlano bene la lingua italiana, che appartengono a contesti svantaggiati sul
piano sociale, culturale ed economico, che hanno bisogni educativi normalmente
speciali, al fine di evitare che l’emergenza sanitaria generi disuguaglianze più
marcate.
L'obiettivo principale è la relazione vera e propria con i bambini, concordando
mezzi, tempi e attività con i genitori. L’esperienza va offerta, non imposta. Per
quanto riguarda i mezzi, essi vanno individuati in relazione alla disponibilità e allo
scopo.

       Ancor meno che nella DAD, i LEAD non possono e non devono mirare alla
performance, intesa come esecuzione corretta di compiti, allenamento di abilità,
sequenze di istruzioni realizzate con precisione, ma all’educazione e
all’apprendimento profondo, inteso come sviluppo di identità, autonomia,
competenza e cittadinanza. Particolare attenzione va riservata alla ricostruzione dei
legami tra i pari.

Al centro, comunque, l’esperienza e il gioco

Nel delineare una progettualità pedagogica in emergenza, è importante tener
sempre presente che il gioco nell’età 3-6 è la struttura fondamentale, ineludibile per
l’apprendimento: è attraverso il gioco che il bambino sperimenta, riflette, ricerca e
scopre, interiorizza le nuove conquiste. È anche fondamentale il condividere, che
nella scuola diventa il fare insieme, una possibilità di apprendimento dall’altro e di
conoscenza dell’altro. Infine, è essenziale la continuità di senso che consente ai
bambini di costruire il significato delle sue azioni, di fare previsioni e di essere attivo
e propositivo. I LEAD richiedono presenza senza invadenza, richiedono ascolto
attivo, richiedono offerta di fiducia, hanno come obiettivo il mantenimento dei legami,
la scelta degli strumenti pertinenti (e le competenze nell'usarli) e possono favorire il
mantenimento del senso della collettività nei bambini e nei genitori. In un momento
in cui “distanziamento sociale” potrebbe ripresentarsi, le insegnanti possono
diventare il tramite per riallacciare le relazioni tra i genitori, che possono, una volta
rientrati in contatto, proseguire la relazione anche senza la presenza attiva del
personale docente.

        Se i LEAD non sono intrattenimento ma un modo diverso di portare avanti il
progetto pedagogico, è necessario prevedere delle forme snelle e utili di
documentazione e di valutazione (intesa nella sua accezione formativa di
valorizzazione e priva di qualunque pretesa giudicante) degli apprendimenti, delle
conquiste, dei progressi dei bambini durante questo periodo di scuola a distanza.
Per la documentazione ancora una volta è necessaria la sinergia tra docenti e
genitori: i giochi, le canzoni, le conversazioni, le riflessioni, le produzioni grafico-
pittoriche, tutti i passi avanti in termini di autonomia e competenze, anche quando
legati a input veicolati dalle insegnanti attraverso i LEAD, vengono raccolti
soprattutto in casa, durante la giornata. Ecco che si può concordare la creazione di
una sorta di portfolio (digitale, analogico o in versione mista) che tenga traccia di
quanto condiviso tra bambino e insegnante, tra bambino e genitori, tra i bambini,
rispettare il Piano dell'0fferta formativa ed i suoi obiettivi diventano prioritari.

Dal Piano Digitale al Piano della Didattica Digitale Integrata

         Le Linee Guida per la Didattica Digitale Integrata, adottate dal Ministero
dell’Istruzione con il Decreto n°39 del 26/06/2020, hanno richiesto l’adozione, da
parte delle Scuole, di un Piano affinché gli Istituti siano pronti “qualora si rendesse
necessario sospendere nuovamente le attività didattiche in presenza a causa delle
condizioni epidemiologiche contingenti”.

        Durante il periodo di grave emergenza verificatosi nell’a.s. 2019/2020, i
docenti dell'Istituto hanno garantito, seppur a distanza, la quasi totale copertura delle
attività didattiche previste dal curriculum, assicurando il regolare contatto con la
maggior parte degli alunni e le loro famiglie e lo svolgimento della programmazione
riformulata secondo le indicazioni ministeriali. Ciò ha permesso a tutto il personale
docente di autoformarsi sulla Didattica a distanza (DAD).

       Il presente Piano, adottato per l’a.s. 2020/2021, contempla la DAD non più
come didattica d’emergenza ma didattica digitale integrata che prevede
l’apprendimento con le tecnologie considerate uno strumento utile per facilitare
apprendimenti curricolari e favorire lo sviluppo cognitivo ma soprattutto prevede il
coinvolgimento di tutti gli alunni nell’ottica di una reale inclusione anche a distanza.

        Già negli scorsi anni scolastici tutti gli alunni hanno partecipato ad attività
digitali impiegando l’informatica come disciplina trasversale a tutte le altre. Dall’idea
tradizionale di Laboratorio d’informatica nella didattica digitale integrata si passa alla
tecnologia che entra in “classe” – a prescindere se in aula o a casa – e, adottando
metodologie e strumenti tipici dell’apprendimento attivo, supporta la didattica
quotidiana.

       In questa prospettiva compito dell’insegnante è quello di creare ambienti
sfidanti, divertenti, collaborativi in cui:

· valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni;

· favorire l’esplorazione e la scoperta;

· incoraggiare l’apprendimento collaborativo;
· promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere;

· alimentare la motivazione degli studenti;

· attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità (Disturbi Specifici
dell’Apprendimento e Bisogni Educativi Speciali).

        L’uso digitale, quindi, consente di potenziare la didattica in presenza, e
permette di acquisire strumenti sempre utili, sia per il ritorno alla normalità nelle aule
sia in caso di formule miste o nella peggiore delle ipotesi di una nuova sospensione
della didattica in presenza.

       Per quanto riguarda l’eventuale Didattica a Distanza, i docenti rimoduleranno
le Progettazioni Didattiche individuando i contenuti essenziali, i nodi interdisciplinari,
gli apporti dei contesti non formali e informali all’apprendimento, al fine di porre gli
alunni, pur a distanza, al centro del processo di insegnamento-apprendimento per
sviluppare quanto più possibile autonomia e responsabilità come già fatto nell’a.s.
2019/20.

       Nel caso in cui la DDI divenga strumento unico di espletamento del servizio
scolastico, a seguito di eventuali nuove situazioni di lockdown, saranno previste
quote orarie settimanali minime di lezione:

       Per la scuola dell’infanzia: l’aspetto più importante è mantenere il contatto con
i bambini e con le famiglie. Le attività, saranno organizzate in modalità sincrona e
asincrona e oltre ad essere accuratamente progettate in relazione ai materiali, agli
spazi domestici e al progetto pedagogico, saranno calendarizzate evitando
improvvisazioni ed estemporaneità nelle proposte in modo da favorire il
coinvolgimento attivo dei bambini. Diverse possono essere le modalità di contatto,
dalla videochiamata, al messaggio per il tramite del rappresentante di sezione o
anche la videoconferenza, per mantenere il rapporto con gli insegnanti e gli altri
compagni. Tenuto conto dell’età degli alunni, è preferibile proporre piccole
esperienze, brevi filmati o file audio anche attraverso la pubblicazione di materiali sul
registro elettronico.

        Le attività integrate digitali (AID) possono essere distinte in due modalità,
sulla base dell’interazione tra insegnante e gruppo di alunni. Le due modalità
concorrono in maniera sinergica al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento e
allo sviluppo delle competenze personali e disciplinari:
● Attività sincrone, ovvero svolte con l’interazione in tempo reale tra gli insegnanti e
il gruppo di alunni. In particolare, sono da considerarsi attività sincrone:

      Le videolezioni in diretta, intese come sessioni di comunicazione interattiva
audio-video in tempo reale, lo svolgimento di compiti quali la realizzazione di
elaborati (per le classi dei bambini “mediani” e “grandi”)

        ● Attività asincrone, ovvero senza l’interazione in tempo reale tra gli
insegnanti e il gruppo di alunni. Sono da considerarsi attività asincrone le attività
strutturate e documentabili, proposte attraverso strumenti digitali.

       La visione di videolezioni, documentari o altro materiale video predisposto o
indicato dall’insegnante;

        Le unità di apprendimento online possono anche essere svolte in modalità
mista, ovvero alternando momenti di didattica sincrona con momenti di didattica
asincrona anche nell’ambito della stessa lezione. Combinando opportunamente la
didattica sincrona con la didattica asincrona è possibile realizzare esperienze di
apprendimento significative ed efficaci.

Le piattaforme digitali istituzionali in dotazione all’Istituto sono

● Il Registro elettronico RE di AXIOS: tra le varie funzionalità, RE di AXIOS consente
di gestire il Giornale del professore, l’Agenda di classe, la diffusione e condivisione
di video, testi, audio ecc.

Nell’ambito delle AID in modalità sincrona, gli insegnanti firmano il Registro di classe
in corrispondenza delle ore di lezione svolte come da orario settimanale delle lezioni
sincrone della classe. Nella sezione “argomenti” l’insegnante specifica l’argomento
trattato e/o l’attività svolta.

3. Nell’ambito delle AID in modalità asincrona, gli insegnanti appuntano sul Registro
di classe o Giornale dell’insegnante, nella sezione “argomenti”, l’argomento trattato e
l’attività richiesta al gruppo di studenti.

Quadri orari settimanali e organizzazione della DDI come strumento unico

1. Nel caso sia necessario attuare l’attività didattica interamente in modalità a
distanza, ad esempio in caso di nuovo lockdown o di misure di contenimento della
diffusione del SARS-CoV-2 che interessano per intero uno o più gruppi classe, la
programmazione delle AID in modalità sincrona segue un quadro orario settimanale
delle lezioni stabilito con determina del Dirigente scolastico. A ciascuna classe è
assegnato per le attività sincrone un monte ore settimanale:
- 6 ore settimanali per la scuola dell’infanzia (l’orario degli incontri sarà stabilito e
comunicato alle famiglie dalle insegnanti di sezione)

Modalità di svolgimento delle attività asincrone

1. Gli insegnanti progettano e realizzano in autonomia, ma coordinandosi con i
colleghi tra le sezioni del plesso le AID in modalità asincrona anche su base
plurisettimanale.

2. Gli insegnanti utilizzano Google Classroom come piattaforma di riferimento per
programmare gli apprendimenti a distanza, tenere traccia dei materiali e delle attività
svolte, programmare le videolezioni con Google Meet, condividere le risorse e
interagire nello stream o via mail.

Tramite Google Drive è possibile creare e condividere contenuti digitali con le
applicazioni collegate, incluse nella GSuite.

       Gli insegnanti progettano e realizzano le AID asincrone in maniera integrata e
sinergica rispetto alle altre modalità didattiche a distanza e in presenza sulla base
degli obiettivi di apprendimento individuati nella programmazione disciplinare,
ponendo particolare attenzione all’aspetto relazionale del dialogo educativo, alla sua
continuità, alla condivisione degli obiettivi

Aspetti disciplinari relativi all’utilizzo degli strumenti digitali

        Google Meet e, più in generale, Google Suite for Education, possiedono un
sistema di controllo molto efficace e puntuale che permette all’amministratore di
sistema di verificare quotidianamente i cosiddetti log di accesso alla piattaforma. È
possibile monitorare, in tempo reale, le sessioni di videoconferenza aperte, l’orario di
inizio/termine della singola sessione, i partecipanti che hanno avuto accesso e il loro
orario di ingresso e uscita. La piattaforma è quindi in grado di segnalare tutti gli
eventuali abusi, occorsi prima, durante e dopo ogni sessione di lavoro.

2. Gli account personali sul Registro Elettronico e sulla Google Suite for Education
sono degli account di lavoro, pertanto è severamente proibito l’utilizzo delle loro
applicazioni per motivi che esulano le attività didattiche, la comunicazione
istituzionale della Scuola o la corretta e cordiale comunicazione personale o di
gruppo tra insegnanti, studentesse e studenti, nel rispetto di ciascun membro della
comunità scolastica, della sua privacy e del ruolo svolto.

3. In particolare, è assolutamente vietato diffondere immagini o registrazioni
relative alle persone che partecipano alle videolezioni, disturbare lo svolgimento
delle stesse, utilizzare gli strumenti digitali per produrre e/o diffondere contenuti
osceni o offensivi.

Gli insegnanti dell’Istituto sono nominati dal Dirigente Scolastico quali incaricati del
trattamento dei dati personali delle studentesse, degli studenti e delle loro famiglie ai
fini dello svolgimento delle proprie funzioni istituzionali e nel rispetto della normativa
vigente.
Puoi anche leggere