Strategie e trucchi per insegnare e imparare a distanza - Formazione Loescher

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Strategie e trucchi per insegnare e imparare a distanza - Formazione Loescher
Strategie e trucchi per
insegnare e imparare a
        distanza
Dove siamo
•   L’IIS Luciano Bianciardi di Grosseto – SCUOLA AMICA della Ricerca di Loescher
    editore – è la scuola pubblica statale italiana che gestisce un corso serale con
    didattica mista, blended: in presenza e a distanza.

•   Il progetto Diplomarsi online ha iniziato le sue attività 14 anni fa, durante l’anno
    scolastico 2006/2007, quando ha aperto due aule decentrate sulle colline
    metallifere e nelle campagne sotto il Monte Amiata, a cui si sono subito aggiunte le
    sedi dell’Isola del Giglio e di Capalbio.

•   L’idea era di portare la scuola superiore nei posti in cui non era mai stata.

•   Per riuscirci è stato necessario attuare due strategie:

      A. organizzazione flessibile della parte in presenza, con i docenti che per due
         volte a settimana, a turno, vanno nell’aula decentrata e incontrano i
         partecipanti per fare brevi lezioni, esercitazioni, prove di verifica

      B. gestione di una piattaforma digitale (LMS Moodle) con materiali didattici
         elaborati o selezionati dai docenti.

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Si può fare!
•   Oggi il Polo Bianciardi ha circa 350 iscritti ai corsi serali

•   I 3/5 sono abitanti della provincia di Grosseto e frequentano per due giorni
    a settimana nelle aule decentrate di Porto Santo Stefano, Isola del Giglio,
    Follonica, Grosseto, Paganico e Castiglione della Pescaia.

•   I 2/5, circa 140 persone, provengono da tutte le parti d’Italia e frequentano
    il percorso chiamato “lunga distanza”, che comporta un’attività residenziale
    all’inizio e alla fine dell’anno scolastico. Le lezioni sono gestite a distanza
    tramite la videoconferenza (sincrona).

•   Tutti insieme sono iscritti alla piattaforma del corso, ciascuno nel suo
    periodo didattico indipendentemente dalla provenienza geografica.

•   Durante l’emergenza sanitaria di questi giorni tutto procede senza troppe
    difficoltà, con la differenza che i docenti hanno smesso di spostarsi e
    lavorano soprattutto da casa.
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Chi siamo

•   Fabio Pietro Corti, gestore della piattaforma Moodle

•   Simone Giusti, consulente scientifico ed ex coordinatore didattico
    del progetto

•   Sandra Roghi, docente di economia aziendale e co-coordinatrice
    del progetto

•   Simonetta Menchetti, docente di inglese e co-coordinatrice del
    progetto

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Cosa possiamo condividere del
nostro progetto con le altre scuole?
•   La situazione di emergenza in cui ci troviamo ha spinto le scuole a cercare
    soluzioni per fare “didattica a distanza”.

•   Vogliamo rassicurare tutte e tutti dicendo che si può fare anche in condizioni
    di emergenza, purché si tenga conto del fatto che siamo a scuola e che al
    centro dobbiamo sempre mettere la didattica e l’apprendimento dei nostri
    studenti, che avviene pressoché nello stesso modo: grazie a stimoli
    intelligenti, materiali ben preparati e relazioni costruttive.

•   Vogliamo invitarvi a non correre e a non affidarvi a soluzioni
    preconfezionate. La scuola continuiamo a farla noi docenti insieme ai nostri
    studenti, anche se siamo distanti. Semmai dobbiamo constatare che non
    siamo soli e che abbiamo bisogno anche del sostegno e della fiducia dei
    dirigenti e del personale tecnico e amministrativo, che può dare un
    contributo decisivo, e che abbiamo bisogno anche dei familiari dei nostri
    studenti e delle loro risorse.

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L’organizzazione del lavoro
•   Abbiamo imparato che per fare didattica blended, ovvero per integrare la
    didattica tradizionale con l’e-learning, occorre smontare l’idea che la scuola si
    faccia solo facendo lezione ripetutamente per molte ore consecutive (sempre gli
    stessi giorni alle stesse ore)

•   La prima cosa da fare per lavorare anche a distanza è organizzare
    rigorosamente il lavoro grazie a qualcuno che si assume l’onere di
    COORDINARE, ovvero di gestire le risorse: il tempo, gli strumenti, le eventuali
    prove. NON SI PUÒ FARE ALTRIMENTI.

•   Coordinare significa:

           A. individuare le esigenze di tutti, studenti e docenti, e organizzare le
              lezioni settimana per settimana;

           B. essere pronti ad accogliere consigli e indicazioni per modificare e
              adeguare ciò che si sta facendo;

           C. costruire una rete di relazioni sempre più solida (a scuola si lavora
              quasi senza conoscersi e incontrarsi tra docenti…, online non si può!)
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La produzione e gestione di
                contenuti
È il cambiamento più grande: il docente che cerca, individua,
crea e condivide contenuti.

•   Il docente è il responsabile della scelta accurata dei materiali
    didattici, che deve soppesare accuratamente

•   Il docente diventa un “immagazzinatore” di risorse didattiche, che
    poi deve distribuire ai suoi alunni

•   la distribuzione dovrebbe avvenire in modo graduale, in base ai
    bisogni: attenzione a non eccedere, a non occupare tutto lo spazio
    e il tempo con materiali molto belli ma “ingombranti”

•   è importante che anche gli alunni cerchino e producano.

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Accorgimenti didattici
Prima di parlare degli strumenti e di tecnologie, prima di scegliere gli strumenti giusti,
occorre fare qualche riflessione preliminare.

•   CONNESSIONE PERMANENTE. Quando si lavora a distanza si entra in una relazione
    con gli altri che assomiglia a quella che sperimentiamo sui social network: abbiamo
    l’illusione di essere sempre in piazza e di conoscere tutti. È una condizione che può
    essere stressante e che va gestita dandosi delle regole su tempi e modi di risposta,
    ecc.

•   NESSUNO ESCLUSO. La prima preoccupazione di questi giorni dovrebbe essere:
    siamo sicuri che tutti siano connessi? Occorre verificare chi scarica i materiali, chi
    partecipa, ecc.

•   TUTTO È PERSONALE. Meglio evitare la standardizzazione e puntare sulla
    personalizzazione: meno lezioni e più “sportello didattico”, meno compiti uguali per
    tutti e più consulenze individuali o a piccoli gruppi.

•   RISORSE DA METTERE A FRUTTO. Per spiegare il nostro corso ai partecipanti, che
    all’inizio sono perplessi, insistiamo sul fatto che affinché sia possibile è necessario
    che loro imparino a usare i docenti, le piattaforme e i loro dispositivi come delle
    risorse utili al loro apprendimento. Noi ci mettiamo alcune risorse, loro devono usarle
    per imparare quel che è stabilito.
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Con e senza le tecnologie
               (un andirivieni)
Il ricorso alle tecnologie digitali per la didattica ha un impatto (un
“rinculo”) inevitabile sulla didattica tradizionale. D’improvviso
assumono maggiore importanza cose che forse prima tendevamo a
sottovalutare:

•   abbiamo bisogno di “staccare” e di fare intenzionalmente delle
    attività che tengano gli allievi disconnessi e lontani dagli schermi
    (LETTURA AD ALTA VOCE, BIBLIOTECA, TEATRO, GITE…)

•   abbiamo bisogno di conoscerci meglio, di parlare faccia a faccia
    (un bisogno che a scuola spesso non sentiamo, se non con alcuni:
    online è più facile rompere il ghiaccio con tutti)

•   abbiamo bisogno di orientarci e di aiutare gli allievi a orientarsi nel
    mondo contemporaneo: emergono nuovi bisogni di apprendimento
    e capiamo che per capire il mondo interconnesso e digitalizzato
    servono lo studio e la ricerca.
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Strumenti digitali utili per la
    didattica a distanza
          Fabio Pietro Corti
Web 2.0
Con l’avvento della nuova visione di Internet, da molti conosciuta o denominata “Web 2.0”, il
concetto di strumento multimediale ha assunto una nuova accezione.

Il termine Web 2.0 non identifica un software specifico, né un marchio registrato da un
colosso on line, ma un insieme di approcci per usare la rete in modo diverso ed innovativo,
che influenza ed influenzerà, non poco, il modo di lavorare ed interagire con le informazione
e gli strumenti online.

Cerchiamo di comprendere meglio: con web 2.0 le nuove tecnologie consentono ai dati e
alle informazioni si svincolano dalla paternità del produttore o del creatore del sito per
raggiungere una propria autonomia.

L'informazione, infatti, può essere suddivisa in unità che viaggiano liberamente da un sito
all'altro, spesso in modi che il l’autore non aveva previsto prima di pubblicarla.

Questo paradigma del Web 2.0 permette agli utenti di prendere informazioni da diversi siti
simultaneamente e di diffonderle sui propri o su altri siti per nuovi scopi.
Frutti del Web 2.0

La comunità degli utenti online ha creato nuovi strumenti che
hanno cambiato profondamente il nostro modo di lavorare e di
apprendere fornendoci strumenti utili ad esempio per
organizzare le attività di studio o di svolgere vere e proprie
lezioni a distanza:

•   Il cloud computing

•   Le APPlicazioni web

•   I Learning Management System
Cloud Computing

Una delle novità più importanti introdotte dalla “rivoluzione informatica”
è il cloud. Con il termine cloud computing (letteralmente “nuvola
informatica”) ci si riferisce ad un sistema di memorizzazione ed
elaborazione di file utilizzando risorse “virtuali in rete” (le nuvole) messe
a disposizione da un provider in modalità gratuita o a pagamento.

•   Google Drive (http://drive.google.com)

•   Dropbox (www.dropbox.com)

•   Box (www.box.com)

•   Mega (http://mega.co.nz)
APPlication Web based

Siti che funzionano come veri e propri software senza aver
installato alcun programma all’interno del proprio computer.

Alcuni esempi:

•   Prezi – www.prezi.com per creare presentazioni online

•   PIXLR - www.pxlr.com per lavorare sull’editing fotografico
I Learning Management System

Un Learning Management System (LMS), che in italiano potrebbe essere tradotto in
sistema di gestione dell’apprendimento, è uno strumento importante per poter
gestire e organizzare aree di elearning.
Questa tipologia di software consente l’erogazione dei corsi a distanza.
Esistono diverse piattaforme LMS: sia commerciali che gratuite.
Caratteristiche comuni a tutti gli LMS:
• sono sviluppati in PHP
• posso utilizzare diverse tipologie di database (spesso viene utilizzato MySQL)
•   hanno licenza open source GPL
•   hanno la possibilità di estendere le funzionalità tramite add-on di terze parti o
    da sviluppare secondo le necessità
•   rispondono ai requisiti SCORM (pacchetti software per la realizzazione di
    attività didattiche tracciabili)
Moodle
             (LMS scelto per il percorso Diplomarsionline)

Moodle (acronimo di Modular Object-Oriented Dynamic Learning Environment,
ambiente per l’apprendimento modulare, dinamico, orientato ad oggetti) è senza
dubbio uno degli LMS open source più popolari, completi ed apprezzati.

Include un sistema di amministrazione user friendly, strumenti di monitoraggio
dell’apprendimento dei discenti e, ovviamente, del supporto multimediale.

Un grande punto di forza di Moodle è dato dalla presenza di una comunità di utenti
vastissima, che garantisce l’aggiornamento continuo del sistema, la risoluzione
tempestiva di eventuali bugs e la presenza di una community di supporto molto
attiva.

Moodle consente la creazione di corsi online ottimizzati per i dispositivi mobili (anche
se questa caratteristica dipende dal template grafico scelto) e di implementare
ulteriori funzionalità tramite add-on di terze parti (come moduli, plugin, blocchi, etc.).
I principali strumenti utilizzati su Moodle per
                    Diplomarsi online
Nel corso di questi anni di esperienza e di didattica a distanza del progetto Diplomarsionline.eu gli
strumenti più utilizzati sono stati, oltre al classico upload di documenti, link e cartelle da condividere con
i discenti:

•   Forum, veri e propri canali di discussione tematici asincroni dove docenti e studenti possono
    confrontarsi con la possibilità di condividere allegati per tutti i componenti della classe o per gruppi
    specifici).

•   Chat, il classico canale di confronto testuale sincrono ed in tempo reale che ormai tutti conosciamo,
    ma con la possibilità, per chi non vi ha partecipato di vedere cosa è stato detto rileggendo tutta la
    “chiacchierata” virtuale.

•   Quiz e test, test da svolgere online completamente personalizzabili e da svolgere secondo le
    modalità stabilite dal docente.

•   Compiti, una modalità interessante di far lavorare entro una certa scadenza gli studenti partendo da
    un’attività da svolgere indicata dal docente.

•   Wiki, costruire insieme ai partecipanti un repository di concetti importanti per una o più discipline
    didattiche da condividere con il resto del gruppo classe.
Lezioni a distanza

Per le Video lezioni a distanza viene utilizzato Skype
con consente di fare delle riunioni per le video lezioni
che possono ospitare fino a 50 utenti in simultanea e
condividere il tutto online con la possibilità di
registrare il video e di renderlo disponibile ad un link
in particolare. (altri strumenti utilizzabili possono
essere Whatsapp, ma per gruppi di 10 persone)
Google Hangouts Meet (utilizzabile gratuitamente
solo se in possesso di account education) per gruppi
fino a 25 utenti.
Per approfondimenti

•   S. Giusti, Corsi di diploma a elevata accessibilità su «La ricerca»
    di Loescher editore http://www.laricerca.loescher.it/istruzione/594-
    corsi-di-diploma-a-elevata-accessibilita.html

•   Manuali e guide del progetto diplomarsi online: https://
    www.diplomarsionline.eu/

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Materiale realizzato da Simone Giusti e da
             Fabio Pietro Corti
                    per

                 marzo 2020

http://www.laricerca.loescher.it/scuolaamica.html
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