Lighting - Elettronica Plus
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E O Lighting DISPLAY OLED, IL LIMITE È LA FANTASIA IN QUESTO NUMERO III Mercati/Attualità › L’andamento dei Led ad alta luminosità › Il mercato dell’illuminazione automotive › LaserVision-Led, il sistema di test del Led V Come progettare nuovi sistemi di illuminazione intelligenti in grado di soddisfare le esigenze future X Imaging molecolare nel visibile XII Display Oled, il limite è la fantasia XIV I vantaggi della topologia Acm a compensazione interna XVI Elettromeccanici per il raffreddamento dei Led XVIII Sviluppi e sfide nell’illuminazione a Led dei veicoli XXII Alimentatori per l’illuminazione a Led XXIV News › Led singolarmente indirizzabili › Blocchi fusibili e portafusibili › Led a luce naturale
IL SEGRETO DI UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE PER LAMPADE LED WATERPROOF Distributore Italia PADOVA ◘ MILANO ◘ TORINO ◘ FIRENZE ◘ NAPOLI ◘ ROMA STREET LIGHTING STAGE LIGHTING EMBEDDED LIGHTING APPLICATIONS ARCHITECTURAL LIGHTING INDOOR LIGHTING DECORATIVE LIGHTING POOL LIGHTING Voi costruite le lampade più belle, progettate le soluzioni più innovative... noi vi diamo i migliori alimentatori che possiate trovare ma ad un prezzo molto interessante. La RAFI ELETTRONICA S.r.l. insieme a Mean Well presentano la nuova gamma di alimentatori switching per illuminazione a led da 18 a 240 Watt, sei serie distinte, diversi modelli per svariate applicazioni, sia da INTERNO che da ESTERNO. Possibilità di customizzazioni su specifiche del cliente, range di ingresso da AC RAFI ELETTRONICA SRL 90 a 264 VAC e tensioni di uscita fino a 48 VDC. Alta affidabilità e costi molto PIAZZALE EUROPA 9 competitivi. 10044 PIANEZZA ( TO) Grado di protezione IP64 / IP65/ IP67 con PFC (Power Function Control) attivo. TEL . 011/96 63 113 - 011/99 43 000 FAX 011/99 43 640 Per maggiori informazioni su questi ed altri prodotti non esitate a contattare la SITO WEB : www.rafisrl.com RAFI ELETTRONICA S.r.l. E-MAIL : rafi@rafisrl.com
Lighting L’andamento dei LED Le soluzioni di controllo ad alta luminosità wireless autoalimentate La crescita della produzione dei LED ad alta luminosità (HB) di EnOcean dovrebbe aumentare del 2,8% nel 2017, per raggiungere i EnOcean ha 13,179 miliardi di dollari e, successivamente, tra il 2% e il 5% presentato una nel periodo compreso fra il 2018 e il 2022. serie di solu- Gli analisti di Digitimes Research ritengono inoltre che il valo- zioni wireless re di questo tipo di componenti per le applicazioni automotive e self-powered per i display dovrebbe aumentare con un CAGR rispettivamen- per i sistemi di te del 13-15% e dell’8-11% tra il 2018 e il 2022. La crescita di illuminazione questo tipo di LED per applicazioni di illuminazione dovrebbe a LED basa- essere, invece, più limitata, circa il 10%. te su diversi standard come per esempio EnOcean, Bluetooth Anche la produzione di LED HB per applicazioni di retroillu- Low Energy e zigbee. Grazie a questa tecnologia, si possono minazione per gli schermi di TV, notebook e tablet dovrebbe realizzare soluzioni di illuminazione a LED più efficienti, con costi diminuire a causa della sempre maggiore diffusione della tec- di progettazione, costruzione e gestione più contenuti. Le solu- nologia AMOLED. zioni di controllo wireless autoalimentate basate sullo standard I Mini-LED iniziano a essere adottati per realizzare display fine- EnOcean possono essere aggiunte agli edifici esistenti in fase di pixel-pitch, applicazioni automotive e per la retroilluminazione aggiornamento dei sistemi di illuminazione, per il passaggio alla di schermi ad alto contrasto. I Micro-LED, invece, devono su- tecnologia LED e permettono di implementare sistemi di control- perare ancora alcune limitazioni tecnologiche e le relative ap- lo avanzati, come per esempio quelli per il daylight harvesting e plicazioni commerciali non dovrebbero essere disponibili prima il task tuning. La riduzione dei costi ottenibile deriva anche dalla del 2018. maggiore facilità e flessibilità di installazione. Data glass OLED Il mercato dell’illuminazione per AR e VR automotive I microdisplay bidirezionale OLED sviluppati da Fraunhofer FEP Il mercato dell’illumi- sono stati integrati in occhiali (data glass) per la visualizzazio- nazione automotive ne AR (Augmented Reality) e VR (Virtual Reality), ma anche per ha raggiunto nel 2016 contenuti 2D e 3D. Le applicazioni per questi occhiali non sono un valore di 25,7 mi- soltanto quelle relative all’industria del gaming, ma anche quel- liardi di dollari e si sti- le professionali, per facilitare il lavoro a progettisti, meccanici o ma che possa arrivare chirurghi. I data glass possono inoltre essere usati anche come a 35,9 miliardi di dol- strumenti educativi in numerosi settori. Le possibilità offerte da lari nel 2022, con un questa tecnologia sono molteplici e l’elevata qualità di visualiz- CAGR del 5,7%. Yole Développement prevede che questo mer- zazione ottenibile dovrebbe facilitarne l’adozione su vasta scala. cato potrebbe valere 27,7 miliardi di dollari nel 2017. Questa crescita si spiega in parte con l’erosione dei costi, che ha incrementato la penetrazione dei LED. Questa riduzione dei costi è attribuibile alla standardizzazione dei moduli e alla relativa ottimizzazione. Il report di Yole sul mercato e i trend dell’illuminazione automotive evidenzia an- che che nel 2022 saranno venduti oltre 100 milioni di veicoli, ma que- ste vendite avranno un impatto limitato sul mercato del lighting. La ragione principale per la crescita di questo segmento, infatti, è che l’uso della tecnologia LED sta passando dai veicoli di fascia alta a quelle di fascia media e bassa e il passaggio ai LED, e alle tecnologie SSL in generale, favorisce anche lo sviluppo di nuove funzionalità. LIGHTING 15 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2017 III
Lighting OSRAM presenta i prototipi LaserVision-LED, dei LED ibridi Eviyos il sistema di test del LED OSRAM Opto Semiconductors ha sviluppato i primi prototipi Testare i LED ultra- di Eviyos, un LED ibrido che rappresenta la prima tappa verso bright è un’opera- la commercializzazione di LED intelligenti ad alta risoluzione. zione complessa, Questo tipo di componenti, con oltre 1000 pixel controllabili a causa appun- individualmente, trova applicazione nel settore automotive per to dell’elevata lu- la realizzazione di fari intelligenti, ma non solo. Per esempio, minosità emessa quando il sistema rileva un veicolo sulla carreggiata opposta, da questi compo- alcuni pixel si spengono automaticamente, per evitare di ab- nenti. Prüftechnik bagliare il veicolo in arrivo. Il prototipo associa due tecnologie Schneider & Koch in un unico componente: un chip per l’emissione luminosa e ha realizzato il siste- l’elettronica per il controllo individuale dei pixel. I 1024 pixel ma di test LaserVi- di Eviyos e il driver sono sion-LED che per- contenuti in una superficie mette di realizzare i di circa 4x4 mm. La sor- test, compresi quelli gente luminosa genera un AOI e funzionali, di schede lunghe fino a 1500 mm. L’azienda ha flusso minimo di 3 lm con integrato un sistema ottico di attenuazione e una telecamera ag- 11 mA per pixel, ma i pri- giuntiva per rivolvere i problemi legati all’elevata luminosità ed è mi prototipi sono riusciti a stata posta particolare attenzione alla gestione del temperatura emettere più di 4,6 lm per durante l’esecuzione dei test. Per assicurare la massima stabilità pixel. dei valori si può utilizzare la funzione chiamata “pre-glow”. Il sito interattivo di Kopp Yole: i moduli LED per Glass per i LED UV illuminazione raggiungeranno i UV LED Optic Design Lab (www.koppglass.com/UVLED/) è un 13,8 miliardi di dollari nel 2022 sito interattivo di Kopp Glass, che permette di facilitare lo sviluppo Nel report intitolato “LED Lighting Module Technology Industry & di LED UV custom. Tramite questo tool, infatti, i progettisti posso- Market” Yole Développement stima che il mercato dei moduli no personalizzare LED per l’illuminazione potrebbe raggiungere i 13,8 miliardi di dol- diversi parametri, lari nel 2022 e il CAGR, nel periodo compreso fra il 2017 e il 2022, soprattutto quel- dovrebbe essere del 22,6%. Il valore di questo mercato nel 2016 li legati all’ottica, è stato di 4 miliardi di dollari, ma si può notare, secondo gli analisti, cosa solitamente un ampliamento verso segmenti specifici come quello automotive, piuttosto comples- dell’orticoltura e dello smart lighting. A causa della forte pressione sa nel caso dell’u- sui prezzi, molti produttori stanno diversificando infatti la loro offer- so di array di LED. ta con prodotti particolari, come per esempio LED a infrarossi o ul- Gli utenti di Design travioletti, per applicazioni specifiche. Per quanto riguarda la sud- Lab sono guidati passo per passo nella personalizzazione dei divisione del mercato dal punto di vista della potenza, nel 2016 la LED UV, sfruttando anche un database con oltre 600 modelli maggior parte del fatturato dei moduli commerciali, ed è disponibile per il download anche una guida LED (il 60% del totale) è stato ottenuto sui prodotti. con quelli di tipo mid-power, mentre Usando questo strumento, si possono ridurre i tempi di svilup- i LED di elevata potenza hanno rag- po di sistemi che utilizzano LED UV, soprattutto in presenza di giunto una quota del 7% del mercato array di LED, e migliorare aspetti come per esempio le perfor- in termini di fatturato. mance e la distribuzione della luce. IV LIGHTING 15 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2017
Lighting Adil Sidiqi • Field Applications Engineer • Future Lighting Solutions, SMART LIGHTING una divisione di Future Electronics Come progettare nuovi sistemi di illuminazione intelligenti in grado di soddisfare le esigenze future In questo articolo viene spiegato in che modo gli OEM possono iniziare immediatamente a sviluppare nuovi progetti di sistemi di illuminazione intelligenti, senza incorrere nel rischio dell’obsolescenza oppure di fare una scelta sbagliata Aziende del calibro di Google, Amazon, a terze parti che non operano nell’industria dell’illumi- Apple e Microsoft stanno considerando nazione, gli OEM del settore potrebbero perdere l’op- con particolare attenzione l’opportu- portunità sia di determinare le modalità di erogazione nità di servire clienti che, un giorno, del servizio al cliente sia di ottenere ulteriori ricavi dai potrebbero avere servizi addizionali, resi possibili dal quasi tutti gli oggetti passaggio a sistemi di illuminazione alimentati elettricamen- intelligenti. te che sono in loro possesso, colle- È abbastanza chiaro che le sorti di gati a Internet. Tramite prodotti questa disfida verranno decise nel e servizi come Nest di Google ed giro dei prossimi anni. I prodotti di Echo di Amazon, che utilizza l’assi- illuminazione sono inevitabilmente stente vocale Alexia, sono in fase di destinati a diventare intelligenti e sviluppo ecosistemi che consentono connessi in rete. Per questo motivo, ai consumatori di controllare e inte- gli OEM del settore dell’illuminazio- ragire online con una vasta gamma ne devono fare il loro ingresso, da di dispositivi intelligenti connessi in subito, nell’universo IoT. rete, come ad esempio termostati, Più semplice a dirsi che a farsi. serrature, ventole e impianti di ri- Una delle sfide più difficili consiste scaldamento. Tutti questi prodotti, Fig. 1 – Il dispositivo Echo di Amazon per la smart nell’individuare il modo migliore un tempo completamente autono- home (Immagine: Rick Turoczy sotto la licenza di per collegare a Internet sia le luci mi, semplici e preposti a svolgere Creative Commons) intelligenti di nuova generazione una singola funzione stanno evolven- sia le infrastrutture di illuminazio- do, trasformandosi in nodi intelligenti dell’universo IoT ne esistenti. Senza dubbio, i produttori di apparecchi (Internet of Things). Una trasformazione del tutto ana- di illuminazione sono scoraggiati dalla moltitudine di loga sta interessando gli apparecchi di illuminazione, gli standard e protocolli di comunicazione e controllo di- interruttori della luce e i dispositivi per la regolazione sponibili per l’automazione degli edifici e dei sistemi di della luminosità (dimmer). illuminazione. In questo momento, i produttori di apparecchi di illumi- Si pensi a cosa potrebbe succedere se un OEM decidesse nazione si stanno chiedendo chi stia per trarre vantaggio di fare ingenti investimenti, in termini di tempo e risor- da questa trasformazione. Realtà come Amazon o Apple se, per lo sviluppo di una nuova linea di apparecchi di il- trarrebbero sicuramente enormi benefici nel caso potes- luminazione intelligenti e connessi solo per scoprire che sero stabilire una piattaforma dominante per i dispositivi il protocollo di controllo utilizzato è destinato all’obso- connessi in rete; nella visione di questi colossi, gli appa- lescenza, sostituito da uno standard nuovo oppure diffe- recchi di illuminazione dovrebbero portare impresso un rente. Di fronte a uno scenario di questo tipo, forse con- logo del tipo “Compatibile con Amazon Alexa” oppure verrebbe attendere che la situazione diventi più chiara “Compatibile con Apple Homekit” (Fig. 1). Lasciando e si siano stabilizzate le scelte relative alla tecnologia da il controllo della modalità di implementazione di IoT utilizzare nell’industria dell’illuminazione. LIGHTING 15 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2017 V
Lighting Fonte: Flashnet Fig. 2 – Architettura di una tipica rete IoT implementata utilizzando transceiver radio a basso consumo LoRa, adatta sia per l’illuminazione stradale sia per altri componenti di una infrastruttura pubblica, come le stazioni di ricarica e i semafori In questo articolo viene spiegato in che modo gli OEM trebbero essere adottate per collegare le luci intelligenti. possono iniziare a sviluppare nuovi progetti di sistemi Tra le principali si possono annoverare le seguenti: di illuminazione intelligenti già da ora, senza incorrere • Wi-Fi nel rischio dell’obsolescenza oppure di fare una scelta • Li-Fi sbagliata. Il fatto di entrare immediatamente nel mondo • KNX dello “smart lighting”, invece di attendere che la situazio- • LoRaWAN ne diventi più chiara, permette agli OEM di sfruttare al • SIGFOX meglio l’occasione di fornire un notevole valore aggiun- • NB-IoT to alla base installata di infrastrutture di illuminazione e • Power Line Communication (PLC) quindi generare nuove opportunità di guadagno, prima • Ethernet che terze parti possano “assorbire” l’illuminazione nelle • Bluetooth. Quest’ultima è conosciuta da tutti i pos- loro piattaforme IoT proprietarie. sessori di telefoni mobili come una tecnologia pun- to-punto operante su brevi distanze adatta per im- Protocolli di controllo: l’imbarazzo della scelta plementare le cosiddette reti PAN (Personal Area Nel momento in cui devono decidere come implemen- Networking). Recentemente, lo standard è stato “ar- tare una rete di controllo per gli apparecchi di illumina- ricchito” ed è ora in grado di supportare il “mesh net- zione, i produttori si trovano di fronte a una vastissima working” (in pratica una rete a maglia) garantendo il scelta di tecnologie. L’industria dell’illuminazione, da tal modo un range molto più esteso in applicazioni parte sua, supporta i protocolli per il controllo dell’il- che prevedono più nodi, come appunto le installazio- luminazione DALI, 0-10V e PWM, oltre al protocollo di ni di illuminazione. comunicazione DMX512. • WiMAX • EnOcean Le funzionalità supportate da DALI, 0-10V e PWM sono • ZigBee • LonWorks limitate alle operazioni base quali accensione/spegni- • BACnet mento, regolazione dell’intensità luminosa (dimming) Naturalmente, illuminazione intelligente non significa e monitoraggio dei guasti. solamente collegare un gruppo chiuso di apparecchi Ampiamente utilizzate nelle applicazioni di automazio- di illuminazione gli uni con gli altri, ma anche fornire ne degli edifici e di domotica, molte altre tecnologie po- all’infrastruttura di illuminazione una connessione a In- VI LIGHTING 15 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2017
Fonte: Flashnet SMART LIGHTING ternet. I sistemi di illuminazione “ag- LoRaWAN è un protocollo standard per ganciati” alla Rete (IoT-enabled) ga- reti radio operante su lunghe distanze rantiscono numerosi vantaggi tra cui: (long range) e a basso consumo idea- • Servizi via web – ovvero possibi- le per collegare i lampioni a Internet. lità di controllare, monitorare e Come mostra la figura 2, gli elementi configurare dispositivi da remoto Fig. 3 – Il modulo di controllo della che compongono la rete sono i seguenti: lampada Flashnet supporta l’aggiunta in qualsiasi parte del mondo utiliz- • Un controllore della lampada – un di sensori di luce, movimento, impatto, zando qualunque browser Web. vibrazioni, temperatura, umidità o rumore transceiver radio dotato di determinate • Maggiori funzionalità – numerosi (Fonte: Flashnet) funzionalità di rilevamento e controllo altri dispositivi, tra cui sensori della montato su ciascun palo (Fig. 3). qualità dell’aria, sensori di prossimità o caricabat- • Unità di controllo del pannello di illuminazione – cia- terie per veicoli elettrici, possono trarre indubbi scuna di queste unità può controllare più lampioni vantaggi dall’integrazione nell’infrastruttura di il- presenti all’interno di una determinata area. luminazione esistente. • Un gateway LoRaWAN – si tratta in pratica di un con- • Integrazione con i servizi IoT – le app per il moni- centratore che funge da punto di accesso a Internet toraggio delle abitazioni, ad esempio, consentono al per un massimo di 20.000 nodi. In campo aperto il proprietario di accendere le luci della propria abita- range di un singolo link LoRa può arrivare fino a 15 zione da remoto per ragioni di sicurezza, attraverso km. Ciò significa che in molti casi è sufficiente un sin- una app installata sullo smartphone quando è assente. golo gateway LoRaWAN per fornire l’accesso a Inter- net a tutti i lampioni di una città di medie dimensioni. L’obiettivo degli OEM sarà quindi cercare di implemen- • Software applicativo basato su Web per monitorare, tare una tecnologia che permetta ai singoli apparecchi di analizzare e far funzionare i controllori delle lampade. illuminazione di connettersi a un server di rete collegato a Internet. nella figura 2 è riportata l’architettura tipica di Questa medesima architettura potrà essere utilizzata in al- una rete di questo tipo che utilizza la tecnologia LoRaWAN. tre tipologie di applicazioni di illuminazione. In un com-
Lighting Fig. 4 – La configurazione della rete di Magnum Energy Solutions per l’illuminazione intelligente in ambienti chiusi plesso di uffici, ad esempio, la tecnologia radio di enOce- • Come si fa a individuare la tecnologia di comunicazio- an, adatta per uso interno (indoor), potrebbe essere usata ne più adatta e cosa succede se la scelta risulta errata? per collegare nodi, come interruttori della luce e sensori • Qual è il miglior modo per realizzare la parte “intelli- di presenza, a un gateway Internet. Nel momento in cui gente” di un sistema di illuminazione smart tenendo si prendono in considerazione tecnologie di rete per l’il- conto dell’assenza di esperienza nel campo della ra- luminazione, è senza dubbio utile valutare se limitare la diofrequenza o della connessione in rete? scelta alle tecnologie standard o aperte oppure prendere in esame anche tecnologie di tipo proprietario, ovvero Per queste due domande esiste un’unica risposta. Gli ele- sviluppate e supportate da una sola azienda. Il vantaggio menti riportati nella figura 2 sono tutti già disponibili sot- delle tecnologie standard, ovviamente, è legato dal fatto to forma di moduli pronti all’uso: i controllori delle lam- che il loro sviluppo è supportato da più aziende, ognuna pade e le unità di controllo del pannello di illuminazione delle quali ha un proprio ruolo nell’affermazione com- sono realizzati da Flashnet mentre i gateway LoRWAN merciale delle tecnologie stesse; lo standard LoraWAN, sono prodotti standard, acquistabili da parecchi costrutto- per esempio, è gestito da LoRa Alliance, un consorzio a ri tra cui MultiTech Systems, Kerlink e Cisco. Il produttore livello globale, che comprende società di telecomunica- di apparecchiature di illuminazione può decidere fino a zioni, produttori di apparecchiature, integratori di siste- che punto “spingere” il livello di integrazione di questi mi, costruttori di sensori, start-up e produttori di semicon- moduli. Nel caso della rete di illuminazione pubblica duttori. Una tecnologia di tipo proprietario, per contro, riportata in figura 2, l’intero sistema è disponibile sotto è sotto il controllo di una singola azienda per cui esiste il forma di prodotto standard “chiavi in mano” denominato rischio concreto che la tecnologia stessa venga sviluppata InteliLIGHT e prodotto da Flashnet, un costruttore con o modificata, in modo tale da non rispecchiare gli interes- cui Future Lighting Solutions ha stipulato un accordo di si e le esigenze generali del mercato. distribuzione in franchised. Flashnet fornisce i controllori delle lampade e i controlli dei pannelli di illuminazione: Un approccio modulare basato su blocchi base ciascuno integra una radio LoRa per la connessione a un Parecchi produttori che hanno maturato esperienze esclu- gateway LoRaWAN. I controllori delle lampade sono di- sivamente nel campo della progettazione e produzione di sponibili in due versioni per il retro-fitting, uno con inter- apparecchiature di illuminazione – quindi non hanno un facce DALI e 0-10V e uno con uno zoccolo NEMA. Per lo know how nei settori radio, della connessione in rete o sviluppo di nuovi progetti è anche prevista una versione dell app per Internet – potrebbero porsi alcune domande embedded. Flashnet fornisce anche il software di control- relative alla migrazione verso lo “smart lighting” del tipo: lo che gira su un qualsiasi browser Internet. I controllori e VIII LIGHTING 15 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2017
SMART LIGHTING i pannelli di controllo possono anche collegarsi a gateway altri produttori, consentendo in tal modo di effettuare un LoRaWAN pubblici; in molti Paesi le reti pubbliche sono collegamento a Internet tramite dispositivi modulari stan- rese disponibili sotto forma di servizio sia dagli operatori dard, come ad esempio il gateway ‘eBox’. I prodotti di Ma- di reti telefoniche mobili sia da altre entità. Un vantaggio gnum inoltre, possono comunicare con i driver per LED del modello LoRaWAN è rappresentato dal fatto che esso che utilizzano un’interfaccia di comunicazione per i siste- consente il collegamento attraverso una rete pubblica o mi di illuminazione come 0-10V o DALI, compresi i nuovi privata. Nel caso di rete pubblica, i nuovi nodi possono driver SR (Sensor-Ready) introdotti da Philips e Osram. essere aggiunti più o meno nello stesso modo con cui un Per tutte le tecnologie di rete fin qui menzionate, dagli consumatore registra un telefono mobile, diventando un standard di tipo general-purpose come Wi-Fi e Bluetooth abbonato della rete telefonica cellu- agli standard più dedicati come BAC- Fonte: Flashnet lare. La rete pubblica viene gestita da net, sul mercato sono disponibili mo- un operatore di rete e l’utente paga duli stand-alone che possono essere un regolare canone di abbonamento. integrati in tempi brevi sia nei nuovi progetti di apparecchi di illuminazio- Nel caso di una rete LoRaWAN priva- ne sia in quelli esistenti. Un esempio ta, l’utente predispone una propria è riportato in figura 5: il progetto in rete dedicata, sostiene tutti i costi questione prevede la trasformazione di installazione e manutenzione ma dei vecchi lampioni di una città della non paga nessun canone di abbo- Moldavia in una rete di illuminazio- namento. Future Lighting Solutions ne intelligente. Il progetto prevede dispone di tutte le risorse necessarie l’aggiunta dei controllori delle lam- per aiutare gli OEM che operano nel pade LoRaWAN di Flashnet alle lam- settore dell’illuminazione nelle fasi pade esistenti e il loro collegamento di definizione delle specifiche e del a un gateway LoRaWAN gestito dalla commissioning (ovvero messa in ser- società di telefonia mobile Orange. vizio e collaudo) dell’intero sistema Un’implementazione di tipo modu- Flashnet, comprese le componenti lare assicura agli OEM che operano hardware e software e l’assegnazione nel settore dell’illuminazione la fles- (provisioning) del servizio di rete. Fig. 4 – Un tradizionale lampione della cittadina di sibilità necessaria per sostituire la Una soluzione “chiavi in mano di Hînceşti, in Moldavia, equipaggiato con il nuovo tecnologia di connessione in rete uti- questo tipo rappresenta il modo più controllore della lampada LoRaWAN di Flashnet lizzata nei loro progetti. Sviluppando semplice e veloce per implementare una piattaforma che utilizza moduli un nuovo progetto di un apparato di illuminazione intelli- e gateway standard, gli OEM sono in grado di soddisfare gente. A questo proposito, è bene evidenziare che questo differenti specifiche di progetto di diversi clienti, senza es- approccio di natura modulare e basato su standard per- sere vincolati a un’unica tecnologia di comunicazione per mette l’uso di altre tecnologie e di prodotti di altri costrut- l’implementazione di sistemi di illuminazione intelligenti. tori. Come sottolinea Flashnet, il sistema inteliLIGHT Il supporto di un fornitore come Future Lighting Solu- garantisce l’interoperabilità con numerose tecnologie di tions rappresenta per gli OEM un valido ausilio nell’arco comunicazione e piattaforme IoT, tra cui NB-IoT, LTE Cat dell’intero processo di sviluppo. La società può fornire M1 e IEEE 802.15.4, oltre ad assicurare la compatibilità consulenza, sistemi hardware dimostrativi che consento- con lampade di numerosi produttori e con svariati dispo- no di valutare le diverse tecnologie nelle fasi iniziali di sitivi che contribuiscono a rendere le nostre città sempre definizione dei requisiti del sistema e aiutare nelle fasi più intelligenti. Allo stesso modo, Magnum Energy Solu- di integrazione dei componenti hardware modulari, del tions propone un sistema plug-and-play ottimizzato per software e dei servizi di rete, in una piattaforma completa applicazioni in ambienti chiusi che può essere anche uti- pronta per l’installazione. Tutti questi elementi sono già lizzato per alcuni usi all’aperto (Fig. 4). Questo sistema disponibili, unitamente alla consulenza specialistica ri- sfrutta tecniche di “energy harvesting” (ovvero di recupe- chiesta per la loro integrazione. Ogni produttore di appa- ro e di riutilizzo dell’energia) per commutatori e sensori recchiature di illuminazione di piccole/medie dimensio- e comunica attraverso la tecnologia radio punto-punto/ ni può quindi iniziare da subito l’implementazione di una punto-multipunto di EnOcean. Poiché EnOcean è un piattaforma di illuminazione intelligente, con la certezza altro protocollo standard, i dispositivi di Magnum sono di essere in grado di soddisfare in tempi brevi le nuove interoperabili con i prodotti compatibili con EnOcean di esigenze connesse dall’evoluzione delle tecnologie IoT. LIGHTING 15 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2017 IX
Lighting Lucio Pellizzari Imaging molecolare La bioluminescenza consente di rendere luminose le molecole all’interno di un tessuto organico per individuarle a occhio nudo dall’esterno in un’infinità di applicazioni che vanno ben oltre al medicale L’idea di ingegnerizzare la biolumine- di ossigeno per trasformarle in una mo- scenza l’ha avuta il dottor Bruce Bryan lecola di ossiluciferina e una di biossido mentre studiava la luminosità delle luc- di carbonio, entrambe inerti e innocue ciole e degli anemoni marini. In real- per l’organismo. Durante la reazione il tà, sono numerose le specie animali in 98% dell’energia chimica presente viene cui avviene questo fenomeno e Bryan si trasformata in energia luminosa ovvero in mise ad analizzarle tutte fino a capirne Fig. 1 – La bioluminescenza consente a molti un fotone, mentre circa il 2% va in calo- il meccanismo a sufficienza, per poterlo animali prevalentemente acquatici di irradiare re. Inoltre, la luciferasi rimane intatta e ricreare in laboratorio sintetizzando le fotoni e alla Prolume hanno sintetizzato le può ripetere la reazione centinaia di volte sostanze occorrenti. Non appena ebbe a proteine necessarie per riprodurre la stessa al secondo, finché non consuma tutta la disposizione un’ampia varietà di proteine reazione luciferina. Negli animali è un gene che bioluminescenti, Bryan decise nel 1996 controlla la produzione delle due sostan- di fondare a Pinetop, in Arizona, la società Prolume che ze e la prima luciferina identificata dal dottor Bryan è stata oggi è composta dalle quattro divisioni BioLume, dedicata la celenterazina di un invertebrato marino della famiglia all’imaging medicale, BioToy, specializzata nelle applica- dei celenterati (meduse, anemoni), con emissione visibile zioni più commerciali, NanoLight Technology, che si occu- gialla. Poi ha rapidamente scoperto che è, in realtà, una pa delle proteine con dimensioni nanometriche e, infine, delle più potenti luciferine esistenti in natura ed è anche Beacon Biotechnology che ha realizzato con questa tecno- presente in quasi tutti gli organismi acquatici biolumine- logia un sensore per test multipli. scenti, mentre non è così per la luciferasi diversa in ogni specie animale. Luminosità molecolare Bryan ha sintetizzato centinaia di luciferasi, anche se più di La bioluminescenza è un’emissione di luce prodotta a tutte utilizza la Renilla e la Gaussia, che favoriscono un’e- causa di una reazione chimica che avviene dentro un or- missione molto stabile nel blu e nel blu-verde e perciò le ganismo vivente. Per produrla, occorrono due sostanze e ha prescelte come luminescenza di base. Da qui poi ha l’ossigeno: la sostanza che emette la luce è detta luciferina aggiunto alla reazione fondamentale una proteina fluore- (dal latino lucifer, portatore di luce) mentre la sostanza scente, ottenendo così le emissioni in tutto lo spettro visi- che catalizza la reazione è detta luciferasi ed è in genere bile dal blu al rosso. A tal scopo, ha brevettato numerose un enzima ovvero una proteina enzimatica. In pratica è proteine di questo tipo, anch’esse sintetizzate tutte perso- quest’ultima a catturare una molecola di luciferina e una nalmente insieme all’equipe con cui ha poi composto il Fig. 2 – – Schema della reazione che permette alla luciferasi di trasformare la luciferina e l’ossigeno in fotoni, ossiluciferina e biossido di carbonio X LIGHTING 15 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2017
BIOLUMINISCENZA consiglio direttivo della sua società. Una variante a queste tessuto organico in qualunque tonalità di colore. L’appli- sono le fotoproteine, sintetizzate con dimensioni un po’ più cazione di questa tecnologia agli usi non medicali è stata grandi e capaci di avvolgere e unire insieme la luciferina e ulteriormente sviluppata dalla divisione BioToy, che ha rea- la luciferasi, in modo tale che, in presenza di ioni di calcio lizzato la pistola giocattolo SplashLight, che spruzza acqua opportunamente aggiunti alla reazione, siano emesse delle luminosa fino a un paio di metri di distanza e altri prodotti sequenze di impulsi luminosi un po’ più brillanti ma con similari come ad esempio dei rossetti luminosi. durata e periodo inferiore a mezzo secondo, utilizzabili per far luccicare liquidi e creme di vario tipo anche per usi non Test a bioluminescenza medicali. In entrambi i casi, la reazione base bioluminescen- I prodotti realizzati da Bryan sono commercializzati sin- te rimane comunque chimica, mentre le proteine aggiunte golarmente dalla divisione NanoLight Technology, che si introducono un processo fluorescen- occupa dello sviluppo applicativo della te, che serve a modificare la lunghezza bioluminescenza nella farmaceutica, d’onda della radiazione emessa. nell’agrochimica e nell’elaborazione di nuove tecniche di test. Nella famiglia Vedere le molecole NanoLights si trovano i vettori della luci- BioLume conserva un’enorme collezio- ferasi e i vettori delle fotoproteine, men- ne di codici genetici, nonché organi e tre nella famiglia NanoFuels troviamo le tessuti surgelati di tutte le specie animali luciferine (fra cui la celenterazina), i re- con caratteristiche bioluminescenti, la agenti e le proteine di luciferasi. Inoltre, stragrande maggioranza di esse costituita nella famiglia NanoFluors si trovano le dalle specie marine, ben poche terrestri Green Fluorescent Protein (GFP) con e nessun volatile. È associata al Carolinas i loro vettori e infine nei NanoTools ci Photonics Consortium, che compren- sono degli anticorpi per usi specifici. La de una trentina di aziende specializzate Fig. 3 – Nei laboratori BioLume sono sintetizzate divisione Beacon Biotechnology è stata in ottica, fotonica e optoelettronica di- centinaia di luciferine e luciferasi con cui si può creata per approfondire l’ingegneriz- slocate nello stesso parco tecnologico. generare bioluminescenza in tutti i colori del zazione della bioluminescenza nei test Nella visualizzazione medicale la BLI, o visibile dal rosso al blu non finalizzati alla sola diagnostica me- BioLuminescent Imaging, costituisce un dicale ma anche per altri ambiti appli- metodo non invasivo per visualizzare dall’esterno ciò che cativi. Le ricerche sono confluite nel BrightSPOT System, avviene dentro le cellule organiche e individuare a occhio che ha le dimensioni di una chiavetta USB, dove è montato nudo l’esatta posizione dei tumori usando, per esempio, un sensore a bioluminescenza al quale basta un microlitro l’enzima bioluminescente adatto a ogni specifica cellula di sangue o di qualsiasi altro liquido per effettuare ben 112 tumorale. Essendo un test innocuo, si può ripetere periodi- test diagnostici differenti. Ogni test mira a scatenare un camente per monitorare l’avanzamento delle terapie, senza effetto bioluminescente noto, che viene istantaneamente bisogno di usare i radioisotopi (sul- riconosciuto da un sensore d’im- la cui innocuità ancora si dibatte) magine allegato e quindi identifi- e, inoltre, può servire per osservare cato dal software che, infine, crea da vicino anche le parti organiche un report con le caratteristiche interne, con l’aiuto di una piccola dettagliate della situazione mole- camera molto meno dispendiosa colare riscontrata e lo trasferisce a rispetto a molte delle attuali tecni- un computer o a uno smartphone. che di imaging intracorporeo. Per La semplicità d’uso è tale da sug- esempio, nella laparoscopia che gerirne l’impiego anche da parte implica interventi chirurgici all’ad- del paziente stesso, che a casa pro- dome senza apertura della parete pria può eseguire persino test sul ma tramite una videocamera tu- Fig. 4 – Il sensore a bioluminescenza BrightSPOT System di DNA e inviarli al medico curante. bolare e sottili strumenti chirurgici Beacon Biotechnology può eseguire 112 test immediati su un Non è difficile comunque imma- introdotti attraverso piccoli fori, la solo microlitro di sangue ginarne nuove applicazioni che BLI è fondamentale per dare al chi- possano interessare Internet degli rurgo una chiara visione delle aree da operare. Oltre a ciò, oggetti, come ad esempio l’ispezione istantanea sul campo BioLume produce il Lumoness, nella forma di una crema di qualsiasi liquido si possa sospettare inquinante, tossico cosmetica che può essere utilizzata per far brillare qualsiasi o alterato eseguibile da tutti. LIGHTING 15 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2017 XI
Lighting Nikolai Schnarz Product manager displays & monitors Rutronik OLED Display OLED, il limite è la fantasia Grazie alla tecnologia OLED, è ora possibile realizzare display sottili, flessibili, trasparenti e di forma innovativa, nonché aggiungere nuove funzionalità ai display esistenti o creare prodotti di nuova concezione La maggior parte dei display attualmente ne necessaria cresce all’aumentare del numero di righe. disponibili si basa ancora sulla tecnologia Per questo, i display PMOLED, tipicamente, non supera- LCD (Liquid Crystal Display) o TFT (thin- no i 3”. Il loro grande vantaggio è il prezzo ridotto, grazie film transistor, transistor a film sottile). all’economicità e alla semplicità con cui è possibile rea- Quando però si tratta di creare un prodot- lizzarli. Alcuni produttori offrono già display PMOLED to particolarmente innovativo, soddisfare re- flessibili, utilizzati ad esempio nei bracciali per fitness, quisiti molto specifici o realizzare schermi con mentre sono disponibili anche modelli trasparenti. ampie diagonali, sempre più spesso si ricorre alla tecnologia OLED (Organic Light Emitting Diode). Quest’ultima utiliz- OLED a matrice attiva za materiali organici che emettono luce al passaggio della Gli AMOLED utilizzano un transistor a film sottile con con- corrente. Contrariamente ai TFT, i display OLED sono lu- densatore di storage. Il condensatore assicura che varii solo minescenti e non necessitano di retroilluminazione. Finora, una linea di pixel alla volta, mentre tutte le altre restano il maggior ostacolo alla diffusione di questo tipo di schermi accese per tutto il tempo. Gli AMOLED richiedono quindi è la vita utile relativamente breve. Alcuni meno energia rispetto ai PMOLED, le display OLED sono accreditati per una velocità di refresh e superiore ed è pos- durata di 100.000 ore, mentre future sibile realizzare schermi più grandi ca- evoluzioni porteranno a un ulteriore au- ratterizzati da una risoluzione maggiore. mento della durata. Inoltre, i produttori La loro produzione è tuttavia più com- lavorano per incrementare l’efficienza plessa, motivo per cui il prodotto finale luminosa del 30% (e anche più). In prin- è più costoso. Una versione particolare è cipio, gli OLED erano realizzati sfrut- rappresentata dagli AMOLED realizzati tando substrati di vetro rigidi, mentre su pellicola, che consentono di realizza- attualmente in alcuni oggetti, come ad re display ricurvi. Si basano su un sub- esempio gli smart watch, si trovano già display curvi o persi- strato di plastica flessibile, che difficilmente protegge gli no varianti rotonde, come quelle proposte da DLC. L’incap- OLED dai possibili danneggiamenti causati dall’umidità e sulamento a film sottile permette di realizzare display OLED dall’ossigeno. Per questo motivo, i produttori prevedono su metallo o vetro ancora più sottili e flessibili. In base al tipo strati ottimizzati in modo da aumentare l’ermeticità. di controllo si fa una distinzione tra Passive Matrix OLED (PMOLED) e Active Matrix OLED (AMOLED). Prospettive future Attualmente, gli OLED sono utilizzati soprattutto per OLED a matrice passiva la realizzazione di display di smartphone e altri prodot- I PMOLED utilizzano uno schema di controllo sequenzia- ti elettronici di consumo, dispositivi medicali, soluzioni le semplice, in cui le righe (o linee) del display vengono per l’illuminazione e apparati presenti a bordo degli attivate una alla volta. Data l’assenza di condensatori di autoveicoli, come ad esempio cruscotti e luci dell’abi- storage nei PMOLED, la maggior parte delle righe di pi- tacolo. Tra le innovazioni più innovative si possono se- xel è per gran parte del tempo spenta. Per ottenere un gnalare gli head-up display e gli specchietti retrovisori certo livello di luminosità, è necessaria una tensione più interni digitali. Se i produttori riusciranno a incrementa- elevata. Ciò comporta l’insorgere di alcune problemati- re ulteriormente l’efficienza energetica e luminosa, nel che: i PMOLED non sono particolarmente efficienti dal prossimo futuro gli OLED si imporranno in un numero punto di vista energetico e, a causa dell’elevata tensione sempre maggiore di applicazioni e permetteranno la re- richiesta, la loro durata è ridotta. Anche la risoluzione e le alizzazione di prodotti realmente innovativi, destinati a dimensioni risultano limitate, dal momento che la tensio- una pluralità di mercati. XII LIGHTING 15 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2017
Lighting Texas Instruments I vantaggi della topologia ACM a compensazione interna La modalità ACM garantisce una migliore risposta ai transitori rispetto alla tradizionale modalità a picco di corrente, ottimizzando separatamente le porzioni sia in alternata sia in continua dell’anello di tensione e di rampa La modalità ACM (advanced current zioni. Poiché la compensazione interna deve garantire la mode) a compensazione interna è una copertura di diversi intervalli di stabilità, risulta molto diffi- nuova topologia di controllo di Texas cile ottimizzare il circuito interno e la compensazione della Instruments, che supporta la sincronizza- pendenza nel caso sia necessario ottenere una rapida rispo- zione e la modulazione a frequenza fissa sta ai transitori. La larghezza di banda del loop deve esse- con compensazione interna. Fondamental- re limitata anche per soddisfare le esigenze di parecchie mente, è simile all’emulazione della modalità applicazioni. Di solito, si riscontra una risposta molto lenta di controllo a picco di corrente (PCM, peak-current-mo- ai transitori, specialmente nel caso di variazioni a gradino de), che mantiene la stabilità in un intervallo di tensioni di della corrente in presenza di carichi elevati. ingresso e di uscita per una rapida risposta ai transitori. Ciò Esistono inoltre topologie di controllo con un modulato- che distingue la topologia ACM è il fatto che si tratta di uno re costante del tempo di attivazione, che mantiene una schema di controllo in modalità a picco di corrente basato frequenza pseudo-fissa senza compensazione esterna, su rampa; esso infatti genera internamente una rampa per come la modalità di controllo D-CAP/D-CAP3 di TI. Il ottenere una frequenza fissa senza utilizzare una compen- tempo di attivazione (on-time) è fissato per determinati sazione esterna. Inoltre, questa modalità è caratterizzata da valori di VIN e VOUT e la frequenza di commutazione una buona immunità alle variazione dello stadio di poten- può variare durante il transitorio di carico, che assicura za (induttore e condensatore) e il suo utilizzo comporta ottime prestazioni in termini di risposta ai transitori. Tut- numerosi vantaggi, che verranno descritti di seguito. tavia, questa variazione di frequenza comporta l’insorgere di problematiche in termini di interferenza elettromagne- Perché utilizzare l’ACM a compensazione interna tica (EMI), in particolare in applicazioni di telecomuni- Anche se esistono topologie di controllo che supportano cazioni sensibili a questo fenomeno. La modalità ACM a la frequenza fissa reale o la frequenza pseudo-fissa, senza la compensazione interna permette di superare gli inconve- necessità di una rete di compensazione esterna. Tuttavia, il nienti legati sia al controllo a frequenza fissa sia al con- loro utilizzo presenta alcuni inconvenienti. trollo con tempo di attivazione costante. La struttura buck La maggior parte dei convertitori esterni a frequenza fissa semplificata con ACM, mostrata nella figura 1, permette reale/senza compensazione esterna è basata sulla tradizio- di inviare le informazioni sulla tensione di feedback dallo nale modalità a picco di corrente, che prevede l’integrazio- stadio di uscita all’integratore interno, senza ricorrere a ne del circuito di compensazione all’interno del circuito, una rete di compensazione esterna. ottimizzato per soddisfare le esigenze di svariate applica- La semplice struttura di controllo offre i seguenti vantaggi: - ce e chiaro. Sono necessari soltanto RS1 e RS2, come divisori di resistenza, per rilevare VOUT senza la rete di compensazione e le informazioni di VOUT rilevate vengono inviate al circuito di controllo tramite VFB. - pensazione PID (proporzionale-integrale-derivata) o PI (proporzionale-integrale), permette al progettista di evitare il complicato progetto del circuito di compensa- Fig. 1 – Sistema buck semplificato con ACM zione, con tutti i vantaggi che ciò comporta. XIV LIGHTING 15 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2017
ACM ACM compensazione esterna consen- te inoltre di ridurre il numero di componenti e di conseguenza gli ingombri sulla scheda PCB. Controllo ACM a compensazione interna Lo schema a blocchi complessivo del circuito di controllo ACM è mo- strato nella figura 2. L’ACM include un anello di tensione, un anello per la rampa, un comparatore, un cir- cuito per la retroazione di corrente Fig. 2 – Blocchi costruttivi del controllo ACM e la logica per la modulazione di larghezza dell’impulso (PWM, pulse-width modulation). Il controllo ACM a compensazione interna è uno schema Queste le funzioni di ciascun blocco: di controllo in modalità a picco di corrente basato su ram- pa, che genera internamente una rampa per ottenere una da VFB. frequenza fissa reale, senza utilizzare una compensazione esterna. L’ACM garantisce una migliore risposta ai transi- base a VIN e al segnale PWM. La compensazione della tori rispetto alla tradizionale modalità a picco di corrente, pendenza è ottimizzata per rimanere a metà della pen- ottimizzando separatamente le porzioni sia in alternata denza della tensione di rampa. sia in continua dell’anello di tensione e di rampa. Que- sta modalità di controllo offre una Tabella 1 – Confronto fra modalità a picco della corrente tradizionale e ACM a compensazione soluzione ottimizzata per applica- PCM ACM zioni che richiedono una frequenza Current Difficult high-side FET current sensing in 150ns Easy DC current information sensing from the prevedibile senza la necessità di una sensing for megahertz switching-frequency applications. low-side FET. compensazione esterna. I converti- Direct current resistance sensing needs extra pins. tori step-down a elevate prestazioni Slope Difficult to design/optimize slope compensation The downslope of the internal ramp is known; di TI, TPS543B20 e TPS543C20, compensation with parameter variations: inductor, VOUT and FSW. the slope compensation is always optimized to integrano il nuovo controllo ACM Designing a larger slope covers wide be half of the down slope of the ramp. a compensazione interna. I conver- application cases, with the penalty of a slower loop response. titori supportano 25/40A con ca- pacità di stack (solo TPS543C20) e Noise Directly related to the real current ripple and The ramp amplitude is adjustable to provide immunity current sensing circuit. enough noise margin and low jitter. includono la compensazione inter- na per garantire facilità d’uso, una Compensation Directly related to the current ripple and DC Ramp amplitude and DC value are controlled frequenza fissa per minimizzare il current information. separately, and thus easily optimized for different applications. rumore EMI e un rilevamento dif- Specific system application conditions necessitate redesigning external compensation. With DC current information sensed and held, ferenziale completo per ottenere la very slow integration is possible for internal migliore accuratezza del punto di compensation. riferimento di VOUT. Bibliografia termina il ciclo PWM quando la somma degli ingressi !" # $ positivi raggiunge la somma degli ingressi negativi. !" & $Ň - ! $* ni relative alla corrente in continua per ottimizzare il ciascuna modalità di controllo, inclusa la nuova ACM a fattore Q del circuito. compensazione interna * ! & +7@ lità a picco di corrente e l’AMC a compensazione interna. canali con efficienza al 97% per PSU server LIGHTING 15 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2017 XV
Lighting Massimo Fiorini Elettromeccanici per il raffreddamento dei LED I CoolTube di MechaTronix consentono di ridurre la temperatura nei LED a elevata potenza in modo passivo e affidabile e ciò ne prolunga nettamente la durata di vita oltre a migliorarne il rendimento Oggi che la tecnologia LED ha conquistato il merca- re, detti “heat pipe”, incapsulati dentro a un contenitore to dell’illuminazione, i costruttori cercano di rendere cilindrico e riempiti con un liquido, in modo tale che al questi diodi più efficienti e sicuri oltre che, ovviamente, centro del cilindro questo liquido possa fluire dal basso di allungarne la vita. verso l’alto e poi attraverso la corona esterna ridiscende- Invero, la problematica che appare più critica in queste re verso il basso. Nella prima salita raccoglie il calore dal- lampade è dovuta alla temperatura di eccitazione del la base e lo porta in cima, dove viene dissipato, e poi nel silicio che le surriscalda e, di conseguenza, ne riduce percorso di discesa si raffredda ulteriormente per anda- la durata di vita media, anche se quest’ultima rimane re a raccogliere nuovo calore alla base. Questo ciclo può comunque nettamente superiore a autosostenersi a lungo, in modo tale quella delle lampade a fluorescen- da mantenere la temperatura della za. I dissipatori di calore passivi base controllata ed è, per dovere di sono già d’uso comune e offrono cronaca, una tecnologia concepita in buoni risultati ma devono essere ambito aerospaziale. considerati appena soddisfacenti MechaTronix ne ha ingegnerizzato quando si applicano alle condizioni il processo realizzando nel suo Co- d’impiego più impegnative, laddo- olTube un ciclo continuo, formato ve la potenza elettrica sui LED supe- da quattro percorsi che partono dal ra qualche centinaio di Watt. Qui, centro del chip COB e si espandono infatti, entrano in gioco i sistemi di per rimuovere il calore sia in vertica- raffreddamento attivo e se, fino ad le sia in orizzontale, ottenendo un’e- oggi, sono stati sinonimo di vento- Fig. 1 – Il principio di funzionamento del CoolTube levata efficienza di raffreddamento le addette a muovere l’aria, ebbene consiste in un liquido che dalla base a contatto con in rapporto alla superficie occupata questi ventilatori sono stati final- il LED raccoglie il calore e lo va a smaltire dall’altra dal LED. Inoltre, dato che ci sono sei mente superati da nuove soluzioni parte in un ciclo continuo, grazie a cui la temperatura tipologie standard di chip COB, che meno ingombranti, più affidabili sul LED scende oltre una decina di gradi si differenziano nelle caratteristiche nel tempo e più economiche. elettromeccaniche dello zoccolo di La più diffusa di queste soluzioni atte a spostare l’aria supporto, anche il CoolTube è progettato per potersi fa- calda per raffreddarla consiste nell’utilizzo di un dia- cilmente adattare a tutte le geometrie, comprese le più framma oscillante a comando elettromeccanico che ap- moderne, dove in spazi dalle forme più varie sono instal- pare più robusto, silenzioso, affidabile ed efficace rispet- lati numerosi diodi che, presi insieme, generano un’ele- to ai ventilatori. In pratica, per raffreddare i COB LED, vata potenza. Inoltre, il CoolTube può essere accoppiato Chip-On-Board LED, è necessario muovere molto calore al filtro di protezione induttivo, che viene spesso installa- con la minor aria possibile e a tal scopo i sistemi a dia- to nel modulo di alimentazione dei LED più potenti, allo framma sembrano molto adatti quando sono incastonati scopo di prevenire le sovracorrenti capaci di surriscalda- in un’intelaiatura che riesce a convogliare l’aria attraver- re i diodi fino a danneggiarli. so dei condotti appositamente studiati per ottimizzare l’efficacia di smaltimento del calore. LED Cooler per tutti i gusti Questo approccio è stato oggi ottenuto in modo passivo, MechaTronix è nata nel 2007 dall’unione di cinque realizzando uno o più condotti refrigeranti di tal gene- costruttori specializzati in componenti elettromecca- XVI LIGHTING 15 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2017
LED COOLING nici che hanno messo insieme i rispettivi know-how dare COB LED di 50000 lumen. Questo innovativo dis- per comporre una ragguardevole base di conoscenze sipatore riesce a smaltire ben 2 kiloWatt al secondo e ot- sull’argomento. Il concetto fondamentale del CoolTu- tenere una differenza termica di 16-17 °C fra le sue due be sfrutta la circolazione ad basi, più che adeguata per anello chiuso di un liquido raffreddare i LED alimentati attraverso quattro condotti, persino a 500W. con i due centrali che spo- Ci sono numerosi modelli stano il calore dalla sezione per potenze inferiori a co- di base a quella terminale e minciare dai Pin Fin LED i due laterali che riportano con diametro di 35, 47, 67 il liquido indietro di nuovo o 86 mm, rispettivamen- alla base. Questa imposta- te adatti alle lampade da zione vale anche quando si 300-1000 lumen, 400-2200 installa il cilindro orizzontal- lumen, 1100-3300 lumen e mente, considerando come 1500-4000 lumen. I Modu- base inferiore la sezione at- LED sono proposti con una taccata al LED e come base resistenza termica che va da esterna quella opposta e in 0,67 a 5,3 °C/W e sei diame- tal modo si possono adope- tri diversi che vanno da 47 a rare i CoolTube per raffred- 152 mm, per soddisfare sva- dare i COB LED montati su Fig. 2 – Il nuovo CoolBay Tera di MechaTronix riesce a smaltire 2 kiloWatt riate esigenze di raffredda- supporti verticali o con qua- di calore al secondo e raffreddare i LED, con potenza luminosa fino a 50000 mento sui LED, con potenza lunque orientamento. lumen che va da 400-1000 lumen Il CoolTube è ovviamente fino a 3300-10000 lumen. brevettato ed è stato sviluppato in più varianti, la cui fa- Fra i ModuLED ci sono anche due versioni più potenti miglia principale è costituita dai CoolBay, che soddisfa- e precisamente ModuLED Mega, in due modelli fino a no la maggior parte delle esigenze di raffreddamento 7300 e a 10000 lumen, e ModuLED Giga, in due modelli sui LED con potenza che arriva fino a 22000 lumen nei fino a 12000 e 16000 lumen. Per i LED utilizzati nelle modelli CoolBay Giga, con diametro di 152 mm e fino a applicazioni all’aperto, come per esempio nell’illumi- 35000 lumen nei CoolBay Tera, con nazione stradale, c’è il CoolBlock diametro di 192 mm. Per entrambi, Pin Fin Cooler quadrato, che mi- la resistenza termica di 0,22 °C/W sura 96x96x61,5 mm, ha una resi- consente di ottenere una differen- stenza termica di 1,45 °C/W e può za di temperatura fra le due basi di raffreddare le lampade LED con una decina di °C. Questi due model- potenza da 1500 a 4600 lumen. li hanno un’altezza di 250 mm, ma Per le applicazioni più critiche, la il disegno è modulare e può essere serie IceLED Modular Active of- scelto in svariati valori di diametro fre cinque modelli, tutti con dia- e altezza, anche con caratteristiche metro di 99 mm e con in cima al già predisposte per adattarsi ai LED cilindro anche una ventola dello dei costruttori leader, oppure con stesso diametro, che ne amplifica il dimensioni custom e con diversi Fig. 3 – MechaTronix propone numerose configurazioni rendimento fino a ridurre molto la supporti in opzione, per coprire del CoolTube, con diametri che vanno da 35 fino a 192 resistenza termica e a riuscire a raf- i prolungamenti verso punti luce mm e capacità di dissipazione che da 300 lumen arriva freddare potenze luminose elevate, custom o per supportare COB LED fino a 35000 lumen, ma si possono anche realizzare pur accontentandosi di altezze del con qualsiasi orientamento radiale. versioni custom cilindro nettamente inferiori. Ice- Sulla base del CoolTube si può a tal LED 450 è alto 45 mm, ha resisten- scopo montare una lente con angolazione di 60°, 90° o za termica di 0,58 °C/W e può smaltire 8000 lumen, 120° e diametro disponibile in varie misure oppure un mentre negli IceLED 550, Xtra 550, Ultra e Xtra Ultra riflettore d’alluminio o policarbonato. l’altezza è di 55 o 75 mm, la resistenza termica scende Da poco, i laboratori MechaTronix hanno presentato a 0,46 o 0,22 °C/W e la potenza luminosa raffreddabile l’ultimo modello CoolBay Tera, progettato per raffred- sale a 10000 e a 20000 lumen. LIGHTING 15 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2017 XVII
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