INTERIOR DESIGNER CORSO DI PROGETTAZIONE - DISPENSE LAS IMPERIA - Altervista
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1 PREFAZIONE Per l’essere umano abbellire il proprio ambiente è un istinto naturale. Nella frenesia della vita moderna la casa è percepita co- me un rifugio, di conseguenza l’aspetto e l’atmosfera dell’ambiente casalingo acquistano un importanza cre- scente. All’interno di alcune cerchie sociali, l’abitazione è inoltre considerata uno status symbol, la somma
espressione di ricchezza e stile. Il ruolo del designer d’interni è quello di accrescere la funzionalità e la qualità degli spazi interni; al fine di migliorare la qualità della vita, aumentare la produttività e tutelare la salute, la sicurezza e il benessere pubblico. Un designer d’interni: - analizza gli obiettivi e le esigenze di vita e sicurezza del cliente - formula concetti preliminari appropriati, funzionali ed estetici - sviluppa e avanza proposte di design con adeguati mezzi di pre- sentazione - prepara disegni esecutivi e specifiche tecniche delle costruzioni interne, materiali, finiture, arredi, accessori e attrezzature - si avvale dei servizi di altri professionisti per gli aspetti tecnici del- la progettazione che richiedono il rilascio di certificato di conformi- tà - prepara e gestisce offerte di appalto e documenti contrattuali in qualità di agente del cliente - valuta le soluzioni di design in fase di realizzazione e di ultimazio- ne. Designer dello Showroom Vitra a Los Angeles, di Seviile Peach Gence Associates 2
Barocco Siciliano Palazzo dei baroni Velona del Prainito a Siracusa XVII SECOLO Nell’Italia del XVII secolo il classicismo rinascimentale iniziò ad evol- d’interni a tutti gli effetti. Gli ambienti di Versailles universalmente am- vere nel teatrale e ornato stile barocco, che si sarebbe diffuso in tut- mirati influenzarono tutti gli altri paesi europei. ta Europa. Quando il barocco iniziò ad affermarsi in Francia e in In- In Inghilterra, Maria II Stuart e Guglielmo d’Orange affidarono al ta- ghilterra, pochi architetti partecipavano alla decorazione d’interni de- lento di Daniel Marot, fuggito dalla Francia a causa delle persecuzio- gli edifici da loro progettati, e i grandi progetti in genere erano affida- ni religiose, la progettazione di una parte degli interni di Hampton ti ad artigiani specializzati che lavoravano basandosi sulle incisioni Court. Il designer Inigo Jones, da molti considerato il fondatore del- degli architetti italiani. l’architettura classica inglese, fu il primo a progettare gli interni co- In Francia, Luigi XIV commissionò imponenti lavori nella Reggia di me parte integrante dell’edificio. Versailles ad architetti quali Francois Mansart, Louis Le Vau e Char- les Le Brun. Quest’ultimo lo si può considerare il primo decoratore 3
Castello Linderhof situato nei pressi della cittadina di Oberammergau in Baviera XVIII SECOLO Evolutosi nella prima metà del secolo a Parigi, dove si respirava un L’altro grande stile del Settecento fu il Palladian revival, fiorito in In- nuovo desiderio di informalità che addolcisse il rigore della vita di ghilterra. A introdurlo fu l’architetto Lord Burlington, che riportò da corte, il frivolo ed esuberante Rococò richiedeva agli artigiani un’abi- un viaggio in Italia alcune stampe di Andrea Palladio. Lo stile fu adat- lità straordinaria. Ricordiamo l’intagliatore belga Jacques Verberckt tato allo stile inglese coniugandolo a una misurata decorazione ba- e l’architetto francese Ange-jacques Gabriel. rocca. Uno splendido esempio è Houghton Hall di William Kent. Lo stile ebbe particolare fortuna in Germania grazie agli architetti co- Uno dei maggiori esponenti dello stile neoclassico fu Robert Adam, me Johann Balthasar Neumann. In Spagna gli architetti incorporaro- che progettava gli interni come parte integrante degli edifici e dise- no elementi del rococò francese nelle loro opere, sviluppandoli tutta- gnava perfino i tappeti per abbinarli ai suoi elaborati soffitti. Lo stile via in stili regionali dotati di caratteristiche proprie. neoclassico era razionale e freddamente elegante, caratterizzato da semplici forme geometriche e da una lineare decorazione greco-ro- 9
Sala della Reggia di Versailles progettata da Ange-Jacques Gabriel 10
mana. Si diffuse in Europa nella seconda metà del secolo come reazione al rococò. In America gli interni neoclassici furono influenzati dai libri dedica- ti agli stili architettonici, ma soprattutto dai mobili dei designer quali George HEpplewhite e Thomas Chippendale. Pubblicazioni come il libro “Household Furniture and Decoration” del 1807 di Thomas Hope e la rivista “Repository of Arts” di Ru- dolph Ackerman esercitarono una forte influenza sia sugli stili del- la decorazione che sui gusti del pubblico. Nel momento di maggior splendore di Napoleone gli architetti Charles Percier e Pierre Fontaine furono incaricati di lavorare alle residenza reali. Elaborarono uno Stile Impero decisamente origi- nale per gli interni, con tendaggi che ricordavano le tende da campo e altri riferimenti alle campagne napoleoniche. Grazie al loro libro “Recuil de decorations interieures” ottennero una riso- nanza internazionale. Residenz zu Wurzburg in Germania progettata da Johann Balthasar Neumann 11
La sala centrale della Reggia di Stupinigi combinazione di barocco e rococò 12
Interni di Houghton Hall nel Norfolk progettata da William Kent 13
Interni di Robert Adam 14
Mobili di Thomas Chippendale 15
Residenza napoleonica progettata da Charles Percier e Pierre-Francoise- Leonard Fontaine 16
Arts and Crafts Camera da letto a Kelmscott House progettata da William Morris XIX SECOLO L’ottocento produsse architetture e interni in stili sempre più eccessi- Un nuovo e importante sviluppo nel design d’interni del XIX secolo vi in tutta l’Europa così come negli Stati Uniti. Furono di nuovo i deco- fu determinato dallo stile Beaux Arts, nato negli Stati Uniti. Questa ratori a proporre un ritorno a stili più semplici e leggeri. In Inghilterra tendenza prendeva il nome dall’accademia di belle arti di Parigi, do- il movimento Arts and Crafts ribadì il valore di un design onesto, ma- ve studiavano molti architetti statunitensi e abbracciava una varietà teriali di qualità, fattura artigianale e tecniche tradizionali. Queste di stili accomunati dall’attenzione per il confort e l’armonia. idee approdate in America presero il nome di stile Craftsman e in se- Alla fine del secolo gli architetti e i designer dovettero imparare a in- guito furono adottate anche dall’architetto Frank Lloyd Wright. tegrare la tecnologia nei loro progetti. In Europa, verso la fine del secolo, fece la sua comparsa uno stile particolare e complesso, l’Art Nouveau, che con le sue asimmetri- che forme curvilinee influenzò l’architettura e il design d’interni in tut- to il continente. 17
Beaux Arts Interni della Morse-Libby Mansion a Portland 18
William Morris - Interni 19
Craftsmann Style 20
Modernismo Catalano Interni di Casa Milà a Barcellona progetto di Antoni Gaudì 21
Art Nouveau Charles Mackintosh Scozia 22
Frank Lloyd Wright Interni 23
Fallingwater House progettata da Frank Lloyd Wright XX SECOLO L’Art Decò fu uno stile volutamente eccentrico, in voga tra le due In Francia l’architetto Le Corbusier aderì ai principi del Bauhaus e guerre. Prese il nome dalla prima esposizione di arti decorative (Ex- progettò case rivoluzionarie, ampliando al massimo luce e spazio. position des Arts Decoratifs ed Industriels Modernes - Parigi 1925). La distinzione tra la progettazione architettonica di un edificio e la All’inizio del secolo, la capitale francese divenne un grande centro decorazione degli interni divenne sempre più marcata. I decoratori delle arti applicate grazie all’opera dei designer Jean Michel Frank e specializzati erano una novità per il XX secolo e l’arredamento della Paul Poiret, e del designer di mobile Eileen Gray. casa divenne un passatempo sempre più diffuso. Molti dei primi pro- fessionisti erano aristocratici che videro l’opportunità di sfruttare il Negli anni 30 l’Art Decò fu soppiantata dal Modernismo, originato proprio buon gusto per orientare i nuovi ricchi nell’allestimento delle dal Bauhaus. Il Bauhaus privilegiava la funzione riducendo al mini- loro abitazioni. Negli Stati Uniti a fare da apripista fu Elsie de Wolfe, mo il ricorso a colore, ornamentazione ed elementi architettonici, l’im- una delle prime donne a dedicarsi con successo a questa attività. portanza si era spostata sul momento della progettazione. 24
La seconda guerra mondiale pose fine ad periodo prolifico. In se- guito, decoratori d’interni inglesi come John Fowler e Nancy Lan- caster applicarono uno stile elegante e misurato a molte residen- ze di campagna; uno stile che fu poi definito “Stile Country” che evolse rapidamente in un gusto esageratamente lezioso, goden- do di particolare popolarità negli Stati Uniti. Negli anno 60 il designer Terence Conran propose uno stile più minimalista, che nel XXI secolo divenne lo stile di riferimento in tutto il mondo. Sala ristorante del Canary Wharf a Londra progettato da Terence Conran 25
Art Decò 26
Jean-Michel Frank designer d’interni 27
Bauhaus Style 28
Casa Tugendhat progettata da Mies van der Rohe 29
Le Corbusier architetto 30
Elsie De Wolfe designer d’interni 31
Country Style John Fowler designer d’interni 32
Miniman Style 33
Interior Design contemporaneo XXI SECOLO Un tempo aperto a dilettanti di talento, oggi è una professione che dere stili di vita attraverso il design d’interni, e propongono marchi di richiede conoscenze tecniche abbinate a creatività e alla capacità lusso per una eleganza d’epoca e contemporanea. di affrontare ogni aspetto di un progetto: sfruttare al meglio lo spa- Oltre a organizzare lo spazio, i designer indicano come decorare le zio, utilizzare finiture e materiali innovativi e incorporare al meglio la superfici, ma considerato che l’offerta di materiali, finiture e arredi è tecnologia. talmente vasta alcuni si incaricano anche di acquistare i prodotti per Il designer d’interni è tradizionalmente diviso in due categorie princi- il cliente. I designer d’interni sono sempre più coinvolti nella promo- pali: design residenziale e commerciale. zione dello stile, e nei progetti commerciali possono essere incarica- ti di contribuire a creare l’immagine di un’azienda con soluzioni grafi- I costruttori oggi sanno che un design di qualità può fare la differen- che o forme di branding di altro genere. za tra profitto e perdita, il budget per la progettazione degli interni è ormai considerato un investimento. Molti costruttori cercano di ven- 34
L’efficienza delle comunicazioni accelera la diffusione delle ten- denze (globalizzazione) e permette ai designer di non essere vin- colati dai confini geografici. Molti studi si sono trasformati in uffici virtuali che si avvalgono di collaborazioni nazionali e internaziona- li. Grazie ai mezzi di trasporto più veloci ed economici, oggi le per- sone viaggiano e familiarizzano con gli stili locali più diversi; così sempre più spesso accade che un cliente chieda un’abitazione di respiro internazionale e/o etnico. Una delle tendenze contem- poranee più marcate è quella “Coloniale” di provenienza africana che caratterizza tessuti, manufatti e accessori dallo spirito viva- ce, etnico e organico. Ad alimentare il mercato di questo tipo di stile è la frustrazione derivante dall’uniformazione del gusto e dei materiali, il desiderio di qualcosa di artigianale che sia dotato di un’anima. I designer devono essere consapevoli che una cosa, soltanto per- ché è nuova ed entusiasmante, non è necessariamente la scelta giusta. I media contribuiscono a creare il mercato e al tempo stesso rap- presentano una risorsa per il designer. Ma sono i media a creare le tendenze, o si limitano a osservarle e a selezionarle, portando all’attenzione del pubblico ciò che ritengono valido? Arredamento in stile etnico 35
COSTANZE VON UNRUH Il design è un processo di apprendimento continuo: l’occhio va costantemente educato con arte, viaggi, libri, cinema e teatro. 36
2 LINGUAGGIO Il ruolo del designer consiste nel cogliere l’essenza del- le richieste del cliente per tradurre desideri e aspirazio- ni in uno spazio consono. Ecco perché si conferisce tanta importanza all’acquisi- zione di direttive dettagliate da parte del cliente e all’ef- fettuazione di un sopralluogo accurato.
Sebbene il designer debba tenere presenti mode e tendenze, è fondamentale che sappia distaccarsene per creare interni perso- nalizzati e dotati di un carattere distintivo. I lavori più innovativi nascono quando il designer, pur conoscen- do e rispettando i principi generali, varca intenzionalmente i limiti, sperimentando armonie e concetti diversi. 38
3 FASE PRE-PROGETTUALE Una realistica panoramica delle fasi iniziali di un proget- to di design: il rapporto con il cliente, la determinazio- ne di un metodo, la raccolta di informazioni. In questa fase la parola d’ordine è flessibilità.
Rapporto Cliente - Designer Prima di passare alla fase creativa, il designer ha bisogno di raccogliere informazioni e stabili- re un metodo operativo. In primo luogo deve instaurare un rapporto con il cliente. Molti clienti non hanno chiaro ciò che desiderano e non riescono ad articolare pienamente le loro richieste. In genere elencano una serie di problemi ed espongono idee disarticolate, inve- ce di fornire direttive precise. Il rapporto si articola in molteplici livelli e non c’è mai un approccio giusto o sbagliato, in so- stanza si tratta di uno scambio di idee tra le due parti. La fiducia reciproca è fondamentale. La capacità di osservare e ascoltare è cruciale. Il designer deve lavorare in maniera collaborativa, adeguandosi al mutare delle circostanze e delle priorità, rispondendo rapidamente alle questioni sollevate dal cliente e mantenendolo in- formato in ogni fase. La comunicazione è essenziale. Ingaggiare un designer d’interni non significa essere a corto di idee, il designer possiede gli strumenti per interpretare le idee del cliente e svilupparle in modo da ottenere un risultato prati- cabile e professionale. Il designer non deve imporsi, né cercare a tutti i costi di realizzare i propri sogni. Per molti desi- gner l’obiettivo più importante è superare le aspettative del cliente. Briefing Senza una reale comprensione delle esigenze del cliente è improbabile che un progetto porti a una soluzione soddisfacente. Tenere conto dello stile di vita del cliente è la cosa più impor- tante: a quale scopo riservare dello spazio prezioso a una sala da pranzo formale, ad esem- pio, se sarà usata soltanto due o tre volte l’anno e il cliente preferisce ricevere gli ospiti in cuci- na? 40
Alcuni designer si servono di un questionario per stabilire il numero di occupanti, quanto tem- po trascorrono in casa, come e quando amano rilassarsi, mangiare, lavorare, guardare la tele- visione, ascoltare la musica, cucinare e ricevere. Se nella famiglia c’é un componente anziano o un bambino vanno considerate problematiche quali la sicurezza e accessibilità, mentre la presenza di animali domestici rende necessario un approccio pratico nella scelta dei materiali e delle rifiniture. farsi dare dal cliente un’idea del budget per avanzare proposte realistiche. Sopralluogo Parte essenziale della raccolta dei dati e si articola in due fasi: - il rilevamento delle misure - analisi dell’esistente Bisogna rilevare anche la posizione dei servizi esistenti come tubi di scarico, condutture del gas, radiatoti, antenna tv, oltre alle prese elettriche e agli interruttori. La qualità e l’intensità della luce solare possono influire sul progetto di design, quindi va indi- cato anche l’orientamento degli ambienti. L’utilizzo di una videocamera o di una macchina fotografica digitale può rivelarsi un ausilio pre- zioso nel sopralluogo. Fotografate da varie angolazioni e riprendete da vicino dettagli e mate- riali. Particolare attenzione bisogna avere per: SOFFITTI: ha delle belle cornici, un rosone o altri dettagli che vale la pena di mantenere e re- staurare? È troppo alto per il volume della stanza? MURI: sono in mattoni, pietra, calcestruzzo, in cartongesso? Ci sono decorazioni o stucchi de- corativi? Sono portanti? Rappresentano fattori eccessivamente condizionanti per il progetto? 41
PAVIMENTI: è adatto allo stile di vita del cliente ed è pratico per la destinazione della stanza? È in legno, calcestruzzo, pietra, ceramica, moquette? Necessita di levigatura? IMPIANTI: elettrico, idrico e riscaldamento PORTE E FINESTRE: di che tipologia sono, in quale stato di conservazione e in quale materia- le sono state realizzate? Gli edifici e gli spazi, come le persone, esprimono personalità, valori, qualità, convinzioni e idee. Per verificare la completezza del rilievo utilizzare una lista di controllo, ad esempio: pieni e vuoti (studiare la geometria intrinseca dello spazio), scala e proporzioni (in sé e in rapporto con l’intorno), ritmo (cercare le ripetizioni, i dettagli o le decorazioni che suggeriscono un movi- mento o un ritmo), textur, luci e ombre, colore. Ricerca Preliminare Un progetto di interior design implica anche una certa quantità di lavoro di ricerca. Nel caso di un hotel o di un ristorante, ad esempio, una parte considerevole del processo creativo consi- ste nel visitare esercizi simili per osservare la distribuzione degli spazi, l’accessibilità, lo stile... Anche un progetto residenziale può essere necessario effettuare delle ricerche sull’epoca del- l’edificio o su un tema o uno stile specifico richiesto dal cliente. Quasi tutti i progetti impongono inoltre di condurre opportune ricerche su materiali e finiture; a questo scopo si crea un archivio di cataloghi e campionari di aziende fornitrici di elementi di arredo. Cliente e designer possono avere idee molto diverse riguardo a che cosa, ad esempio, carat- terizzi lo stile classico o moderno. Per questo motivo alcuni designer chiedono al committente di portare al briefing immagini tratte da riviste che illustrino il risultato aspettato. 42
Formulare un concetto Ogni designer ha un metodo personale per mettere in moto la propria creatività. Alcuni chiedo- no al cliente di descrivere in tre parole l’effetto voluto (ad esempio: luminoso, elegante e acco- gliente); altri cercano ispirazione negli elementi naturali della casa (foglie, sassi, rocce...). Lo spunto può venire direttamente dalle parole del cliente o dai colori, le forme o le finiture in una stanza, oppure da un particolare tessuto, tappeto, dipinto o oggetto decorativo di proprietà de cliente. Quando si mette alla ricerca di un concetto, ovviamente il designer deve tenere in con- siderazione limiti quali il budget, l’edificio o lo stile di vita. Nei lavori di tipo commerciale, il no- me o il logo di una società può essere il punto di partenza per un concetto progettuale. Alcuni designer danno forma al concetto elaborato producendo una tavola da mostrare al cliente (CONCEPT BOARD). Queste tavole concettuali comunicano l’essenza del progetto. In genere sono realizzate come un collage, assemblando ritagli di brochure, giornali, riviste, foto- grafie e schizzi che delineano lo stile o il tema che il designer ha in mente. Si possono attinge- re immagini e combinazioni di colore dalle fonti più disparate; l’ispirazione può giungere da fo- to di giardini, di moda o di cucina così come da immagini espressamente legate ad design d’interni. Una semplice combinazione di colori o di forme, oppure la linea di un abito, possono gettare il seme di un’idea sviluppabile in un concetto molto più originale dalla replica di un interno esi- stente. Le tavole possono incorporare interessanti elementi materici, come carta, campioni di tessuto o foglie. Una volta stabilito il concetto di base, occorre svilupparlo e affinarlo. Per le idee preliminari non esiste un sostituto dello schizzo, uno schizzo per quanto sommario, può aiutare a visualiz- zare l’idea e a stabilire se valga la pena elaborarla ulteriormente. In genere si disegnano pian- te e prospettive a mano libera. Una delle competenze che distinguono il designer è la capacità di lavorare in tre dimensioni e visualizzare l’effetto di un particolare progetto o stile all’interno di uno spazio. 43
Concept Board 44
Verso una soluzione di design Flessibilità e apertura mentale sono i presupposti per sviluppare uno spazio valorizzandone gli aspetti funzionali ed estetici. Il processo di creazione e progettazione a volte può essere fatico- so ed è sempre forte la tentazione di applicare la prima soluzione immaginata; tuttavia, per un designer è importante continuare a ricercare alternative. 45
4 PROGETTAZIONE E DESIGN I principi del design nel corso dei secoli sono cambiati spesso, ma il loro scopo è sempre lo stesso: creare spazi equilibrati e armoniosi adeguati alla loro funzio- ne.
Per conseguire tali risultati il designer deve avere nozioni di antro- pometria, prossemica, ergonomia e tenere presenti dimensioni e proporzioni, nonché i principi di ordine. L’antropometria è la scienza che studia le proporzioni del corpo umano misurandone le diverse parti, ci permette di creare am- bienti nei quali le persone abbiano sufficiente spazio per muover- si (circolare, stare in piedi, distendersi, sedersi) comodamente. Aspetti quali la quantità di spazio necessario per svolgere deter- minate attività (mettere a letto un bambino, mettersi un cappotto, asciugarsi dopo una doccia, rifare il letto) così come l’altezza di un piano di lavoro o un mobile contenitore vanno stabiliti nella fa- se iniziale della programmazione. Mobili e accessori standard possono non essere adatti a clienti di statura insolitamente alta o bassa, così il designer può suggerire di personalizzarne alcuni, senza ovviamente renderli inutilizzabili da altre persone. Uno schema progettuale che dia importanza al livello degli occhi aiu- ta a metterci fisicamente in collegamento con l’ambiente sia che siamo fermi, seduti, sdraiati o in movimento La prossemica studia invece la percezione che l’uomo ha dello spazio, e ha introdotto il concetto di spazio vitale, che può variare da cultura a cultura. Sapere qual’è la distanza ottimale da garanti- re tra le persone è fondamentale. Bisogna considerare se lo spa- L’uomo vitruviano 47
zio è pubblico o privato, e a quali attività è destinato. progettare lo spazio tenendo conto dei movimenti dei fruitori. L’ergonomia si occupa, invece, dell’interazione delle persone con l’ambiente e della progettazione dei prodotti in vista di un loro uti- lizzo ottimale. Principi d’ordine Forniscono i mezzi per conseguire un impressione visiva di ordi- ne all’interno di uno spazio. Riferimenti: per organizzare forme e spazi in un motivo si può assumere una linea, un piano o un volume come riferimento. Una linea di riferimento può essere utile anche per la disposizione dei mobili. Simmetria e asimmetria: la simmetria è la distribuzione equilibra- ta di forme e spazi equivalenti intorno ad un asse o a un punto centrale. Può essere gradevole all’occhio, ma può apparire uno spazio sterile. L’asimmetria, al contrario, si fonda sull’equilibrio di forme non equivalenti e sul peso visivo degli oggetti, servendosi del principio della leva per bilanciarne la disposizione. Un bagno giapponese con i riquadri della finestra e del lucernario ispirati ai pannelli shoj. Ogni elemento ha come riferimento la forma quadrata. 48
Equilibrio e contrasto: secondo la tradizione cinese le linee in- fluiscono sulla nostra psiche, le linee orizzontali comunicano tran- quillità, quelle verticali sono più energetiche, e la combinazione delle due produce armonia. Concetti molto simili sono riconduci- bili alla cultura occidentale. Esistono varie possibilità di introdurre il contrasto negli interni, si può giocare con forme e dimensioni, oppure puntare sul colore (anche il progetto più monocromo de- ve presentare dei punti di stacco), creare zone di luce e di ombra o un contrasto materico. Ritmo e ripetizione: troppi elementi diversi e disgiunti in uno spa- zio possono creare confusione. Per evitarlo, il designer può ricor- rere al ritmo e alla ripetizione, magari allineando oggetti identici a intervalli regolari, oppure creando una successione di elementi architettonici come colonne o lesene o una teoria di finestre ugua- li. Punti focali: per l’uomo è un istinto naturale cercare dei punti fer- mi in uno spazio, perciò ogni stanza dovrà avere il suo punto fo- cale, che sia un elemento tangibile come un caminetto o un qua- dro, oppure un’asimmetria o la vista incorniciata di una finestra. Interno con distribuzione asimmetrica ma equilibrata 49
PRATICITÀ Oltre all’estetica nella progettazione bisogna tenere presente la destinazione d’uso di uno spazio. La circolazione è un aspetto fondamentale. Occorre anche prevedere spazio sufficiente intor- no ai mobili per l’apertura dei cassetti, ante, porte e finestre. An- che la sicurezza costituisce una priorità. Sebbene gli spazi aperti offrano evidenti vantaggi in termine di luce e spazio abitabile, oggi si ritiene che, in una casa o in un luo- go di lavoro, siano necessarie delle zone intime e private. Si può creare un’area di privacy senza isolarla completamente dal resto dello spazio, con un adeguato posizionamento dei mobili o ser- vendosi di pareti basse provviste di aperture che mettono in co- 50
municazione i due ambienti e lasciano filtrare la luce. Le diverse zone si possono circoscrivere con pavimenti o soffitti diversi, inoltre si va sempre più affermando l’uso di pareti mobili o divi- sori scorrevoli, mutuato dall’oriente. Scegliere mobili leggeri o inserire pannelli di vetro nel pavimento contribuisce ad ampliare lo spazio e la luce. Il designer può anche servirsi dell’illuminazione per ammorbidire le linee e le transizioni tra pareti e soffitti. Per rendere uno spazio ampio e luminoso si può ricorrere anche agli specchi. Pianta della circolazione, aiuta il designer a fare in modo che il movimento delle persone sia fluido e agevole 51
INTEGRARE I SERVIZI Sebbene spesso non siano visibili e forse non costituiscono la parte più entusiasmante della progettazione, i servizi sono fonda- mentali e vanno considerati nella fase iniziale del progetto Per servizi si intendono riscaldamento, impianti idraulici e di scari- co, illuminazione e impianti elettrici, climatizzazione, sicurezza e sistemi integrati di intrattenimento e comunicazione. 52
Riscaldamento I tipi di riscaldamento più comuni sono gli impianti centralizzati e radiatori ad acqua calda, in genere abbinati all’erogazione di ac- qua calda per uso domestico. Inoltre esistono caldaie combinate, a flusso forzato e ad accumulo, caminetti a gas, a combustibile solido e elettrici, riscaldamento sottopavimento, riscaldamento ad aria calda e pannelli solari. Il designer deve posizionare im- pianti e accessori in modo che funzionino con la massima efficien- za e siano facilmente accessibili senza essere troppo visibili. Nei progetti di grandi dimensioni si può suddividere in zone dotate di termostati indipendenti per ottenere un risparmio e una certa fles- sibilità. Illuminazione Un’illuminazione adeguata può totalmente trasformare un ambien- te. La realizzazione deve essere affidata a un elettricista di profes- sione, tuttavia il designer dovrà fornirgli istruzioni e specifiche e una pianta dei punti luce. È possibile aumentare la flessibilità di un progetto di illuminazione usando più di un circuito elettrico, programmare le lampade singolarmente, per modulare l’intensità della luce o cambiare il colore. Faretti incassati ai lati della scala diffondono luce su ogni gradino. Le porte dorate sono illuminate dall’alto. 53
Un buon progetto di illuminazione dovrebbe comprendere varie sorgenti luminose, da utilizza- re in base alle funzione, all’atmosfera desiderata o al momento della giornata Illuminazione d’ambiente: fornisce un buon livello generale di luce. Le lampade vanno posizionate in modo che la luce non risulti abbagliante. In linea di massima, è più sempli- ce ottenere una buona distribuzione della luce con superfici chiare piuttosto che con quelle scure. Illuminazione localizzata: è pressoché indispensabile, ad esempio in bagno per radersi e truccarsi, oppure in camera per leggere a letto, ma anche su una scrivania, sul tavolo di lavoro della cucina. Sono ideali le lampade orientabili, faretti a incasso a basso voltag- gio o lampade fluorescenti che producono una luce chiara e brillante ma che non neces- sitano di schermi antiabbagliamento. Illuminazione d’accento: serve a mettere in risalto quadri, evidenziare elementi architetto- nici e creare atmosfera. Servizi per le comunicazioni Televisione satellitare, wifi, telefono, audio... 54
ELABORAZIONE Piante Una volta stabilito il concetto da cui partire per sviluppare un pro- getto, il designer può iniziare a visualizzalo in pianta, basandosi sui dati raccolti durante il sopralluogo. Le scale più utilizzate sono 1:20 e 1:50, la scelta della scala di- penderà dalla quantità di particolari da inserire. 55
Sezioni e prospetti Sebbene una sezione sia molto simile a un pro- Sezione spetto, la differenze principale risiede nel fatto Un prospetto è un disegno in scala di un muro che è uno spaccato dello spazio per cui, come visto di fronte e può essere particolarmente utile nella pianta, vi si riporta lo spessore di muri. per i clienti che hanno difficoltà ad afferrare i concetti di una pianta. La sezione permette di vedere qualsiasi punto dello spazio, e non soltanto fino a 1 metro dalla Come regola generale, qualunque oggetto si tro- parete, per cui si ricorre al prospetto o alla sezio- vi in pianta entro un metro di distanza dal muro ne a seconda di quali mobili vogliamo far vede- va incluso nel prospetto. Non vi sono riportate re. Le sezioni consentono di illustrare due o più misure perché il disegno è in scala. stanze in sequenza. 56
Piante dei servizi e Disegni esecutivi Prospetto dell’illuminazione Una volta che il cliente ha approvato il progetto, Si possono disegnare separatamente, oppure si si eseguono disegni esecutivi dettagliati per for- può realizzare un lucido da sovrapporre alla nire indicazioni precise sui lavori da svolgere al- pianta. I disegni vanno sempre corredati di una le imprese che le eseguiranno. legenda dei simboli. 57
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Proiezioni assonometriche Prospettive Sono ideali per rappresentare spazi dalle forme insolite o angolari Forniscono raffigurazioni realistiche, rendono efficacemente l’atmo- perché creano un effetto tridimensionale. Risultano facilmente com- sfera e lo stile di uno spazio e consentono di visualizzare il risultato prensibili per il cliente. Permettono anche al designer di valutare l’ef- finale. Le prospettive si basano su 1 o 2 punti di fuga, quella a un so- ficacia del proprio progetto e si possono usare per comunicare infor- lo punto di fuga è più semplice ma rischia di apparire statica. mazioni di tipo tecnico alle imprese. Assonometrie 59
Prospettiva 60
Prospettiva 61
Modelli in scala Schizzi prospettici a mano libera Modello in scala Un’accurata riproduzione, in tre dimensioni, di Forniscono la vista più realistica in termini di di- uno spazio o di una struttura; lo si potrebbe defi- segno tridimensionale perché ci collocano fisica- nire una miniatura del progetto reale. mente all’interno dello spazio, mostrandoci quel- lo che vedremmo nella realtà. I principi del disegno prospettico si basano per- tanto sulla posizione dell’osservatore all’interno dello spazio, e sull’altezza degli occhi. Possono essere un modo affascinante di illustrare al clien- 62
Schizzo prospettico 63
te idee per strutture in legno, particolari, finiture di un mobile o di un particolare architettonico. Realizzare uno schizzo in sua pre- senza può aiutare il cliente a visualizzare una parte del progetto che non gli risulta chiara. Metodo utilissimo nelle fasi iniziali del progetto per dare corpo alle idee da vagliare. È necessaria molta pratica per cogliere il modo in cui gli oggetti si relazionano nello spazio: bisogna allenare l’occhio e la mano. Tecniche di colorazione “Rendering” è il termine tecnico con cui si indica la fase di colora- zione del disegno. Una pianta, un prospetto o una sezione colora- ti risultano più facilmente comprensibili dal cliente. Si può sceglie- re qualsiasi tipo di colorazione basta che sia adatta al supporto utilizzato. Cad Programma di progettazione assistita. I designer ne apprezzano la flessibilità e il risparmio di tempo e investono nel loro impiego. Questo tipo di strumento è anche compatibile con gli strumenti di 64
comunicazione contemporanei. Tuttavia, basarsi Un pacchetto per la modellazione tridimensiona- Una prospettiva lineare CAD è eccessivamente sul Cad nei primi momenti del- le dai costi contenuti e piuttosto semplice da stata renderizzata per dare la progettazione, prima che tutti i particolari fon- usare, che piace molto ai designer, è SketchUp, l’idea del legno, del vetro e di al- damentali siano stati elaborati, comporta rischi mentre Photoshop è prezioso per modificare e tri materiali. non trascurabili. perfezionare le illustrazioni. Di per sé i software di Cad non sono strumenti di design e non si possono sostituire allo schiz- zo nell’elaborazione di un’idea. 65
5 ARMONIZZARE GLI ELEMENTI Ultimata la progettazione, il designer dovrà iniziare a scegliere materiali, finiture, mobili e accessori e poi svi- luppare una soluzione decorativa per il progetto. Fon- damentale diventa la scelta cromatica
Cerchio cromatico 67
Il colore Il colore è molto di più di un semplice fatto estetico, è vitale per trarre informazioni dagli ambienti attorno a noi e per aiutarci a muoverci al loro interno. Il colore alleggerisce o appesantisce gli oggetti, rende gli ambien- ti più caldi o più freddi, fa avanzare o retrocedere le superfici. Una superficie brillante avanza e una opaca indietreggia. Il colo- re è principalmente un fattore soggettivo, basato sulle preferenze personali e sul nostro senso estetico. Il cerchio cromatico: inventato da Newton nel 1666 e sviluppato da Itten negli anni ’20. Si basa su tre colori primari (rosso, giallo e blu) che nel cerchio sono equidistanti; i colori secondari, situati tra ogni colore primario, sono verde, arancio e viola, ottenuti per mescolanza di quantità uguali dei due primari adiacenti. Aggiungendo un terzo colore primario in quantità uguale al suo secondario adiacente si ottiene un terziario (giallo-arancio, ros- so-viola...). da una parte del cerchio si trovano i colori caldi (ros- so, arancio, giallo) detti anche colori di espansione o avanzamen- to, perché sembrano avanzare verso l’osservatore; dall’altra i co- lori freddi (verde, blu, viola) che sortiscono un effetto di contrazio- ne e allontanamento. L’architetto Adolf Loos sceglieva i colori in base alla funzione della stanza. Per le camere dei bambini opta per tinte vivaci e allegre 68
Le combinazioni di colori caldi, così come quelle fredde, traggono vantaggio dall’intro- duzione di colori definiti e a contrasto, che conferiscono vitalità agli interni. Un abbina- mento più rilassante è dato invece da colo- ri adiacenti, in tal caso si parla di combina- zione armonica, che può essere calda o fredda. Nelle soluzioni monocramatiche si usa un solo colore ma con valori e intensità variabi- li, per vivacizzare il risultato sarà necessa- rio usare una certa varietà di tono e gioca- re molto sui contrasti materici. Si può an- che lavorare con una combinazione triadi- ca, cioè con tre colori equidistanti nel cer- chio. I neutri: dai colori primari e secondari si può ottenere una vasta famiglia di tinte, to- no e gradazioni con l’aggiunta di bianco, grigio e nero. Un altro importante gruppo di colori, che non compare nel cerchio croma- tico, è quello dei neutri. I “veri neutri” sono nero, bianco e grigio. I neutri maggiormen- te utilizzati comprendono una vasta gam- ma di gradazioni, dai freddi grigi, pietra e avorio fino ai caldi miele, paglia e cammel- lo, con tonalità che vanno da bianco, cre- ma e ocra al grigio talpa, fino al carbone e al cioccolato. 69
Le combinazioni neutre, sofisticate e rilas- santi, rischiano di apparire scialbe e mono- tone, soprattutto se applicate a grandi su- perfici murarie e pavimentali, oppure a mo- bili di grandi dimensioni. Inserire tocchi di nero e bianco è un modo molto efficace per compensare questo effetto. Una combi- nazione neutra può trarre vantaggio anche dall’introduzione di un colore vivace. Psicologia del colore: i colori influenzano la mente e le emozioni per cui i designer devono tenerne conto quando scelgono una combinazione di tinte per una stanza o un cliente. Tutti i colori appartengono a uno spettro elettromagnetico e ogni vibrazione cromati- ca ha la propria lunghezza d’onda, che pro- duce risposte variabili a cui gli individui rea- giscono sul piano fisico ed emozionale. Il rosso, ad esempio, è il colore della vitali- tà, dell’energia e dell’aggressività: è vivace ed eccitante, ma può produrre vere e pro- prie reazioni fisiche come l’innalzamento della pressione sanguigna o l’accelerazio- ne del battito cardiaco. Il blu, invece, è associato alla tranquillità, armonia e devozione, e sembra favorisca la concentrazione; in alcuni casi può pro- 70
durre una sensazione di freddo. Il verde è un co- Si dice che i rosa più vivaci accendano la pas- Accostamenti cromatici lore armonizzante, rassicurante e curativo ed è sione. Il bianco applicato su superfici estese ri- considerato un classico della decorazione per flette all’interno della stanza l’energia dei colori la sua versatilità: si abbina a quasi tutte le sfu- e, sebbene sia difficile conviverci, amplifica la mature. Il giallo e arancio sono stimolanti ed sensazione di spazio e luce. Se usato per intro- energizzanti, ideali per stanze dedicate al tem- durre un accento luminoso, può tradursi in una po libero, mentre i rosa chiaro sono rilassanti, e fonte di eccitazione. Il nero, invece, assorbe to- i viola e lilla infondono un senso di serenità e spi- talmente i colori, ha l’effetto di una barriera ener- ritualità agli ambienti. getica e rende lo spazio opprimente. 71
Per creare un ambiente accogliente e intimo è preferibile optare per il marrone, terroso e caldo grazie alle sue punte di rosso e giallo. L’aspetto psicologico del colore assume una rilevanza par- ticolare nei progetti commerciali. Colori associati a concetti: alcuni colori sono comunemente as- sociati a concetti specifici, come il rosa è considerato femminile, o il bianco che indica purezza e innocenza. Attenzione tali asso- ciazioni possono variare da cultura a cultura. Colori d’epoca: poiché i colori sono spesso anche associati ai diversi stili storici, il designer potrebbe dover svolgere le necessa- rie ricerche quando lavoro a un edificio storico, anche se non è indispensabile riprodurre fedelmente le tinte originali. I colori neoclassici nell’Inghilterra del XVIII secolo, ad esempio, comprendevano verdi chiari e medi, lilla, albicocca e una gamma più vivace di blu, verdi, rosa e terracotta, mentre i colori associati allo stile coloniale americano erano giallo ocra, grigio-blu, san- gue di bue e verdazzurro scuro, spesso abbinato con il terra di Siena bruciata. Nell’Europa del XIX secolo erano di moda colori intensi quali rosso Pompei, marrone cioccolato, verde oliva, inda- co, blu di Prussia, bordeaux e oro, sebbene in Francia prevales- se il gusto di decorare le stanze in un solo colore, ad esempio sui toni del blu o del verde. Interno di Robert Adam XVIII secolo 72
La percezione del colore: diversi fattori possono influire sui colori Gli abbinamenti di colore riusciti si basano sull’equilibrio: i colori forti usati in un interno. La luce innanzitutto: i colori possono mutare con- impongono un accostamento luminoso, mentre le tinte più delicate siderevolmente con il variare della luce naturale. Capita che carte si coniugano bene con uno o due colori polverosi. da parati o stoffe identiche sembrino differenti all’interno di uno stes- Il senso delle dimensioni di una stanza può variare notevolmente a so ambiente a causa delle variazioni di luce, in tal caso è consigliabi- seconda delle combinazioni di colore scelta. Le tinte fredde, ad le schermare o filtrare la luce. I vari tipi di luce determinano una di- esempio, impartiranno una sensazione di spazio. Il buon senso sug- versa resa del colore, quindi è essenziale esaminare i campioni dei gerisce di decorare gli spazi piccoli con colori chiari per farli sem- materiali sia alla luce diurna sia in condizione di luce artificiale. Il co- brare più ampi; tuttavia il designer può decidere di accrescere l’inti- lore e la qualità della luce variano dalle diverse parti del mondo, co- mità di uno spazio, usando colori più accesi, stratificando colore e sì un abbinamento di colori riuscito ad una latitudine può essere non trama materica per ottenere un’atmosfera più avvolgente. altrettanto soddisfacente ad un’altra. I colori variano anche a secon- da dell’angolazione e della distanza da cui li si guarda. Perfino la di- stanza tra gli occhi può influire sulla percezione dl colore, è uno dei motivi per cui uomini e donne vedono i colori in maniera diversa. Il contrasto materico L’uomo identifica un colore tra i circa sette milioni che distingue. Ca- Un progetto dovrebbe prevedere almeno tre diversi materiali per pite quanto è importante che un designer dedichi tempo e attenzio- conferire varietà. Materiali con trama molto differente infondono ener- ne alla scelta di una combinazione di colori, verificandone l’effetto gia. Il materiale influenza anche la percezione del colore a seconda alla luce naturale e artificiale, nonché nello spazio in cui saranno im- del modo in cui assorbe la luce. Spesso vengono abbinate superfici piegati. riflettenti, come vernici lucide, piastrelle di ceramica, vetri con ogget- ti opachi come moquette e tappeti. Se la soluzione si fonda sulle tinte unite dovrà introdurre un contra- sto materico che crei interesse visivo e profondità. L’intensità del co- lore deve essere commisurata alle dimensioni della superficie cui va applicato: in un progetto audace per una stanza spaziosa, il desi- Motivi gner userà colori più forti nelle superfici più ampie; per mantenere Un disegno può contribuire a spezzare superfici uniformi e ampie, un senso di equilibrio in uno spazio più piccolo, invece, è preferibile impartendo movimento al progetto, o creare illusioni visive: motivi optare colori chiari nelle zone più estese e limitare i colori accesi alla verticali alle pareti fanno apparire la stanza più alta. Il designer deve creazione di accenti. considerare le dimensioni del motivo in rapporto agli ambienti; visti da lontano e in uno spazio ampio, i motivi piccoli possono assumere una configurazione geometrica inaspettata, mentre le fantasie gran- 73
I motivi conferiscono vitalità a un progetto e costituiscono il modo ideale per spezzare una superficie continua 74
di possono risultare eccessive in uno spazio limitato. Tuttavia le rego- Metallo: si tratta di un materiale molto duro e quindi rumoroso, che le esistono per essere infrante e un designer sicuro ed esperto potrà impone di trattare con molta cura l’acustica dello spazio. Se non è permettersi di lavorare con disegni di qualsiasi dimensione conse- protetto, il metallo tende ad ossidarsi, inoltre si graffia con una certa guendo risultati originali e altamente scenografici. facilità e diventa opaco a causa delle impronte digitali. Vetro: oltre a essere un buon isolante termico è sorprendentemente resistente e versatile. Rappresenta una soluzione efficace per divide- Materiali e finiture re gli spazi perché lascia passare la luce, e si usa anche per i piani di lavoro; è un materiale relativamente costoso ma, combinando soli- Legno: si presta a usi strutturali e decorativi e si può acquistare sot- dità e trasparenza, è perfetto per gli interni di stile contemporaneo. to forme di legno massello (ottenuto per semplice taglio del tronco) Per decorarlo si può incidere o serigrafare o di derivati quali pannelli di fibre, multistrato, impiallacciato, truciola- re... In commercio è disponibile sotto forma di lastre e piastrelle. Il vetro specchiato è apprezzato da sempre per la proprietà di riflettere la Il legno massiccio è bello ma costoso, inoltre può dare origine a cre- luce e di ampliare o spazio. pe o incurvarsi. L’uso di legni duri va attentamente ponderato per- ché si ricava da alberi come la quercia e il teak, che crescono molto Piastrelle di ceramica: consentono di creare superfici pratiche e lentamente e sono difficili da coltivare. I legni morbidi si prestano sia semplici da pulire, e sono caratterizzate da grande versatilità. ad un uso decorativo che strutturale e, si ottengono da conifere qua- li l’abete, piante a crescita veloce. Laminato: è un materiale molto resistente, ottenuto da strati di carta impregnati con resine termoindurenti e resi solidali mediante pressa- Destano qualche perplessità anche i prodotti di legno compresso tura ad alta temperatura. Lo strato superiore si può stampare in qual- come l’MDF (medium density fibreboard) e il multistrato, molto utiliz- siasi colore o motivo. Si possono incollare su MDF o multistrato per zati nella costruzione dei mobili: le resine usate contengono formal- realizzare mobili e piani di lavoro. deide, che viene rilasciata nell’aria per tutta la vita del materiale e può causare disturbi quali asma, tosse, affaticamento ed eruzioni cu- Gesso: si usa a scopo decorativo. Può essere grezzo oppure liscio tanee. e lucido. Quello lucido è particolarmente resistente e costituisce un modo discreto di conferire varietà materica ad un progetto Un modo economico di usare il legno è l’impiallacciatura, che consi- ste nell’applicare sottili lamine di legno vero su un substrato di MDF Calcestruzzo: miscuglio di cemento, sabbia, pietra e acqua. Duttili- o multistrato. Il legno si può dipingere, incerare o verniciare a polve- tà, resistenza, economicità, impermeabilità durevolezza sono le sue re, un procedimento che consiste nel “cuocere” la vernice sulla su- principali caratteristiche, può essere prefabbricato, scolpito o getta- perficie dell’oggetto, ottenendo una finitura resistente ed elastica. to in forme di vario tipo. Si applica come rivestimento alle pareti o 75
per costruire elementi d’arredo. Può essere lucidato, dipinto, decora- Con il calcestruzzo si realizzano superfici dure, pratiche da pulire, to o lasciato grezzo. ma ha visto diminuire la sua popolarità come materiale da pavimen- tazione a causa degli effetti inquinanti del suo processo di produzio- ne. Pavimenti Pavimenti resilienti: sono un’opzione semi-permanente, sono elasti- ci sotto i piedi a differenza dei pavimenti duri, il che li rende preferibi- Pavimenti duri: sono in genere una parte permanente di un edificio li da un punto di vista acustico in quanto fungono da isolante (lino- e si incollano al sottopavimento, essendo duri possono risultare ru- leum, piastrelle di pelle, sughero). morosi. esistono tre tipi di legno per pavimenti: il legno massiccio, in assi di diverse misure, che in genere costituisce l’opzione più costo- Una delle coperture più interessanti affermatesi negli ultimi anni è la sa; i pannelli (un nucleo di legno tenero tra due strati di legno duro) gomma, offerta in una vasta gamma di colore e finiture, attutisce i molto flessibili e stabili in diverse condizioni ambientali; il laminato rumori ed è molto resistente. che costituisce una scelta pratica e resistente, anche se forse esteti- camente è la meno soddisfacente. Coperture morbide: includono moquette e tappeti realizzati in una varietà di trame, fibre o miscele di fibre. In commercio si trova un’in- Oggi si utilizzano anche altre pavimentazioni di origine vegetale: credibile varietà di moquette, riconducibili a due tipi principali: mo- con il bambù, in particolare, si realizzano pavimenti resistenti e asso- quette tessute e non tessute. lutamente ecologici. Il tipo tessuto si suddividono a sua volta in Axminster (fantasia) e Wil- La pietra naturale (marmo, granito, ardesia, arenaria o calcare) con- ton (tinta unita). Le moquette non tessute, tra cui le tuffed (ossia a ferisce immediatamente un tocco di eleganza a un interno. Esistono pelo lungo), sono realizzate facendo aderire le fibre su una prima ba- molte varianti di colore e venature; l’inclusione di altri materiali, co- se e poi aggiungendone una seconda. Esistono anche moquette me il metallo, può impartire accenti luminosi quando la pietra viene agugliate, fabbricate inserendo le fibre nella base tramite aghi che tagliata e lucidata. oscillano rapidamente, e moquette in tessuto non tessuto in cui filati o fibre sono incollati su un rovescio. La palladiana e le piastrelle di ceramica sono spesso più adatte agli interni tradizionali o d’epoca, mentre le lastre di metallo con motivi a Si possono impiegare fibre naturali come cotone, lana o seta oppure rilievi antiscivolo (in alluminio, acciaio zincato o rame battuto) sono sintetiche, come acrilico, nylon, poliestere e viscosa. Resiliente e ideali per spazi più moderni e interni commerciali. Il vetro può sem- ignifuga di natura, la lana costituisce una delle scelte migliori. Per brare una scelta insolita per un pavimento, ma una volta temprato o un effetto più rustico si può optare per pavimentazioni vegetali in fi- laminato è molto resistente, e consente inoltre un’ampia varietà di bra di cocco, alghe, sisal, juta, canapa o cordoncino di carta. opzioni di design. 76
In alternativa alla copertura totale con la mo- Se l’ambiente è ristretto, dipingere i battiscopa Elementi decorativi quette si possono usare tappeti su un pavimen- dello stesso colore del pavimento può contribui- to duro, un’ottima soluzione per collegare le zo- re ad allargare la stanza. I bordi servono a evi- ne o dividerle. denziare una zona, ma possono far apparire lo spazio più piccolo. I colori tenui e i disegni pic- La pavimentazione consente anche di modifica- coli tendono ad apparire insignificanti su una su- re visivamente le proporzioni di una stanza o di perficie vasta, i motivi grandi e vivaci risultano definire un’area all’interno di un ambiente. Nelle ancor più vistosi se utilizzati se utilizzati su case piccole e in quelle ad un solo piano, usare un’area estesa e fanno apparire lo spazio più un unico pavimento (o pavimenti di colore simili) piccolo. dà una sensazione di maggiore spazio. 77
Pareti Le pitture si suddividono in due gruppi: a base acquosa, per pa- reti e soffitti, e a base solvente per legno e metalli. Vernici a spes- sore, metalliche e spray si affiancano a tecniche di tinteggiatura particolari. Finiture come la marezzatura o l’effetto legno possono aggiungere una nota di interesse e aumentare il grado di riflessio- ne della luce. Esiste una enorme varietà di carte da parati. Le prime avevano motivi stampati a mano, oppure creavano un effetto velluto: en- trambi i tipi sono ancora usati oggi. Invece, le carte a rilievo e gof- frate caratteristiche del XIX secolo e quelle più economiche, in polpa di legno, del XX secolo ormai non si utilizzano più, mentre sono notevolmente migliorate le carte viniliche. Il gusto contemporaneo è orientato alla ripetizione di singoli moti- vi di grandi dimensioni, a grafiche fresche e a combinazione di colore sovrapposte. I parati in tessuto risultano molto lussuosi e costituiscono un’ottima scelta per le camere da letto grazie alle loro proprietà fonoassorbenti. Per i rivestimenti destinati a durare, l’ideale è rappresentato dalle piastrelle in ceramica. Altre possibilità sono il legno e i pannelli laminati. Quest’ultimi so- no solidi e resistenti, sono impiegati preferibilmente per bagni, cu- Carta da parati 78
cine e spazi commerciali. Mattoni e pietra si possono lasciare a vista con risultati di grande effetto, ma vanno sigillati, così da limitare la formazione di polvere. Tende Offrono molti vantaggi, sia a livello pratico che estetico. Oscurano gli ambienti, diffondono la luce, garantiscono la privacy, proteggono dalle correnti d’aria, attutiscono i rumori. Inoltre si possono impiega- re per apportare varietà materica. Quando finalmente è chiaro ogni aspetto del progetto, il desi- Dettagli e accessori gner realizza una tavola campione per presentarlo al cliente. La tavola campione è uno strumento di presentazione utilissimo. L’attenzione ai dettagli è una parte fondamentale del buon design. Lo stile di un oggetto e il modo in cui è esposto possono dare coe- Una presentazione semplice consiste in una pianta con la dispo- sione a un progetto e vivacizzare uno spazio con un tocco di origina- sizione dei mobili, corredata da sezioni-prospetti che illustrano lità dettagli quali le soluzioni per le finestre, gli scaffali a muro, con una tavola campione che riepiloga colori, materiali, finiture, mo- bili, attrezzature e accessori. Se una assonometria o una prospettiva non sono adatte alla pre- sentazione, il designer può ricorrere allo schizzo per aiutare il cliente a visualizzare le sue proposte. Si può presentare anche una pianta dell’illuminazione munita di legenda. 79
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