LIBRERIA ANTIQUARIA - Lista 8 agosto 2019

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LIBRERIA ANTIQUARIA - Lista 8 agosto 2019
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       Lista 8
    a g o s t o 2 0 19
LIBRERIA ANTIQUARIA - Lista 8 agosto 2019
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                                         Le prime due antologie fondanti del petrarchismo europeo in uniforme legatura primottocentesca

                                   1.  Aa. vv. (Navagero, Caro, Bembo, Giovio, Castiglione, Stampa, Varchi, Cappello,
                                   Molza, Sansovino, Guidiccione, Alamanni, Ariosto, Dolce, Lorenzo il Magnifico,
                                   Aretino, Gambara et alii; a cura di Lodovico Domenichi) — Rime diverse di molti
                                   eccellentiss. auttori nuovamente raccolte. Libro primo
                                   In Vinetia, Appresso Gabriel Giolito di [sic] Ferrarii, 1545, in 8°, pregevole legatura primottocentesca
                                   in piena pergamena rigida con dorso lavorato ai ferri e doppio tassello in marocchino, rosso (“Rime di
                                   djversi 1.”) e blu (“Crusca”); risguardi in carta bianca; pp. 370 [26 di indice, errata e colophon].
                                   Prima edizione.
                                   Ottimo esemplare con buoni margini (156 x 98 mm), fresco e pulito, in pregevole legatura ottocentesca. Raro. Si tratta
                                   della prima antologia poetica contemporanea dell’occidente moderno, che ebbe una profonda influenza sulla storia della
                                   lirica europea. Curatore fu Lodovico Domenichi, che firma la lettera prefatoria «Allo illustriss. S. Don Diego Hurtado di
                                   Mendoza». Titolo fortunato (riedito ampliato nel 1546 e ‘49), diede il là a un’ampia produzione di analoghe raccolte, risvol-
                                   to tipografico ed editoriale di quel maremagnum poetico cinquecentesco che prende il nome di petrarchismo. Qualche
                                   brunitura e radi e marginali aloni, nel complesso buon esemplare ancora fresco, con tagli colorati. Cfr. Ed. critica a cura di
                                   Tomasi e Zaja («Scrinium» 19, 2001); Bongi, Annali di Gabriel Giolito de’ Ferrari, I, p. 88s.; Robin, Publishing Women, appendix
                                   B (pp. 219ss.). € 850

                                   2.  Aa. vv. (Alamanni, Ariosto, Caro, Dolce, Domenichi, Doni, Gambara, Giovio,
                                   Molza, B. Stampa, B. Tasso, Varchi et alii) — Delle Rime di diversi nobili huomini et
                                   eccellenti poeti nella lingva thoscana. Nuovamente ristampate. Libro secondo
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                                   In Vinetia, Appresso Gabriel Giolito de’ Ferrarii, [1548] MDXLVIII, in 8°, pregevole legatura primotto-
                                   centesca in piena pergamena rigida con dorso lavorato ai ferri e doppio tassello in marocchino, rosso
                                   (“Rime di djversi 2.“) e blu (“Crusca”); risguardi in carta bianca; carte [6] 177 [12 di indice, registro e
                                   una bianca finale].
                                   Seconda edizione, stato corretto.
                                   Ottimo esemplare con buoni margini (152 x 98 mm), fresco e pulito (minima lacerazione ricomposta con antico intervento
                                   alla carta Aiii — intatto il testo; occasionali lievissime fioriture e qualche appena percettibile gora d’acqua molto marginale
                                   ad alcune carte; non presente il primo risguardo; iscrizione di mano antica al contropiatto). Raro. Il primo stato presen-
                                   ta l’errore «ristapate» al frontespizio, corretto nel presente esemplare. Modificata e corretta rispetto alla prima edizione
                                   dell’anno precedente, questa collezione è detta “Libro secondo” facendo seguito alle “Rime diverse di molti eccellentiss.
                                   auttori” (1545, 1546 in seconda ed.), nota per essere la prima antologia di poesia contemporanea a stampa del mondo
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                                   occidentale, curata da Lodovico Domenichi (qui in veste di poeta invece). Pubblica oltre 600 componimenti di settanta
                                   autori, dei quali solo trentasei già presenti nel “Libro primo” curato da Domenichi. Cfr. Bongi, Annali di Gabriel Giolito de’
                                   Ferrari, I, p. 206. € 500
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                                   3.    Aa.    vv .
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                                   Beretta, Cotti, Filippini, Marioni, Moglia, Olgiati, Ribola,
                                   Salati, Salvioni, Soldati) — Almanacco delle arti 1945. In
                                   occasione della Esposizione tenuta nel dicembre ‘44 [...]
                                   Lugano, Collana di Lugano Collana di Lugano n. 13, in 8°, brossura stampata
                                   in nero ai piatti, pp. 50 [6] con dodici tavole in bianco e nero comprese nella
                                   numerazione.
                                   Edizione originale.
                                   Eccellente esemplare completo del pergamino originale protettivo. Rarissimo volume della
                                   pregevole collana-editrice che stamperà Montale e Saba. Contiene Imitazione della natura e
                                   ‘invenzione’: biglietto a P. Salati di Gianfranco Contini; Marino Marini di Lamberto Vitali; Ar-
                                   tisti nel Ticino di Giovan Battista Angioletti. Presentazioni degli artisti con testi brevi tra gli
                                   altri di Vigevani, Carpi (Fabio) e Vigorelli. In occasione della mostra che vede riuniti Marino
                                   Marini, Guido Gonzato, Emilio Mario Beretta, Carlo Cotti, Felice Filippini, Mario Marioni,
                                   Mario Moglia, Ottorino Olgiati, Mario Ribola, Pietro Salati, Alberto Salvioni, Giuseppe Sol-
                                   dati. Volume a cura di M. Biucchi e Gustavo Latis. € 180

                                   4. [Agricoltura] — Regole della Società di agricoltura,
                                   commercio ed arti
                                   Roma, Dai Torchj dell’Ospizio Nazionale presso Damaso Petretti, [1798]
                                   anno VI. dell’era repubblicana, in 8°, brossura coeva, pp. 22 cb 1.
                                   Prima edizione.
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                                   Ex libris Cesare De Cupis. Esemplare più che buono. In questa rara plaquette sono raccolte le
                                   disposizioni approvate dalla Società di Agricoltura, Commercio ed Arti, fondata il 10 pratile
                                   VI (28 maggio 1798), da Vincenzo Colizzi, insieme ad altri cittadini (il cui elenco completo è
                                   riportato a fine testo). La Società, di cui Colizzi fu nominato segretario perpetuo, nacque con
                                   l’obiettivo di «favorire il progresso dell’attività agricola, industriale e commerciale» ma non
                                   sopravvisse alla caduta della Repubblica Romana. (Cfr. Renzo De Felice, Aspetti e momenti
                                   della vita economica del Lazio nei secoli XVII e XIX, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 1965,
                                   p. 214). € 450

                                   5.   Argira, Paolo [ps. di Fiorina Centi], curatore; Annunzio
                                   Cervi, Giuseppe Ungaretti, Piero Jahier, Gherardo Marone et
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                                   alii — I Rosai e le tombe. Con una prefazione di Gherardo Marone

                                   Napoli, Libreria della Diana (Tip. Silvio Morano), 1919, in 16° (180 x 135
                                   mm), brossura beige con unghie stampata in nero ai piatti e al dorso,
                                   in bianca e volta; copertina illustrata in rosso con un disegno Liberty
                                   non firmato dal titolo Poesia di Guerra, pp. XII 63 [5 tra cui l’ultima
                                   bianca].
                                   Prima edizione.
                                   Ottimo esemplare (normali e leggerissime fioriture); firma di possesso non intrusi-
                                   va al frontespizio, del primo proprietario del libro, datata «22 - II - 922». Rarissima e
                                   misconosciuta raccolta di saggi sulla poesia di guerra, scritta per essere distribuita
                                   ai ragazzi delle scuole (Fiorina Centi alias Paolo Argira era di professione direttrice
                                   didattica). Contiene capitoli su: Jahier, Soffici, Cervi, Ungaretti, Serra, Locchi, Puc-
                                   cini, D’Annunzio. Commovente prefazione del direttore della “Diana”, Gherardo
                                   Marone, compagno della Centi: prefazione dedicata in chiusura al giovane mar-
                                   tire di guerra Mario Cestaro, di cui vengono riportate le liriche Soldato, Le mani,
                                   Mamma. Fra i saggi, spicca quello dedicato all’allora ignoto Giuseppe Ungaretti,
                                   che «durante la guerra ha scritto in soli ottanta esemplari un libro di liriche che
                                   lo hanno fatto conoscere, amare e consacrare poeta» (p. 34). Dalla mitica prima
                                   edizione del Porto sepolto Argira riporta le poesie S. Martino del Carso, La notte bella,
                                   I fiumi — un passaggio, questo nel presente libretto, ignoto alla letteratura speciali-
                                   stica dedicata al poeta. (Cfr. Cammarota, La Libreria della Diana & C., n. 71). € 380
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                                   6.  Ben Sussan, René (ill.) — Les quinze joyes de mariage preface de Robert Brun bois
                                   de Renè Ben Sussan
                                   Paris, Editions Jardin du Luxembourg (Typographie A.Tallone), 1948 (ottobre), in 8°, brossura origi-
                                   nale con titoli impressi in rosso, in camicia con cofanetto originale, pp. 312 [6] e 15 bellissime tavole
                                   colorate a piena pagina n.t. con immagini in stile medievale a contenuto leggermente erotico.
                                   Prima edizione così.
                                   Ottimo esemplare. Elegante edizione impressa in 640 esemplari numerati (il nostro esemplare è il numero 528). Le tavole
                                   sono state realizzate dal famoso illustratore René Ben Sussan e colorate a pochoir da Edmond Vaire, la prefazione è a cura di
                                   Robert Brun. Opera medievale satirica e erotica risalente a un Anonimo del XII/XIII secolo che trae spunti dalla quotidia-
                                   nità del matrimonio. € 300
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                                   7.   Benedetti, Giuseppe (inc.) - Chiesa, Andrea (dis.) — Carta del bolognese per quanto
                                   esso si estende seguitamente dalle radici della collina sino al Modonese, Ferrarese, ed
                                   alla Romagna
                                   Bologna, Tommaso d’Aquino, [1740], 193x195 cm.
                                   Mappa del territorio bolognese, compreso tra il mare Adriatico a est e il confine modenese a ovest, quello ferrarese a nord
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                                   e le colline bolognesi a sud con la posizione della città di Bologna, dei Castelli, delle Strade e stradelli, dei fiumi, dei torrenti
                                   ecc., rilevata tra gli anni 1732 e 1738. Fu stampata in rame in 20 fogli di diverse dimensioni, rilegati a libro e dedicata dai
                                   Reggenti di Bologna nel 1742 a Papa Benedetto XIV. Il nostro esemplare è diviso in 10 fogli, di misure diverse, telati e con-
                                   servati in astuccio originale. Non è presente il foglio con la dedicatoria al papa (forse impresso solo per la copia destinata a
                                   Benedetto XIV). Ottimo esemplare; solo due piccole macchie di inchiostro al margine bianco di un foglio. € 2.200
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                                   8.   Bonifaccio, Giovanni — L’arte de’ cenni con la quale
                                   formandosi favella visibile, si tratta della muta eloquenza, che non
                                   è altro che un facondo silentio
                                   In Vicenza, Appresso Francesco Grossi, [1616] MDCXVI, in 8°, cartonato co-
                                   evo, pp. [20] 623 [1].
                                   Prima edizione.
                                   Trascurabile alone nel margine inferiore esterno delle prime carte, qualche carta uniforme-
                                   mente brunita, nel complesso un ottimo esemplare in cartonato coevo. Interessantissimo
                                   trattato sulla mimica e gesticolazione, argomento di grande novità nel panorama scientifi-
                                   co-letterario. Bonifaccio, affermato avvocato e prolifico scrittore, esamina qui «tutti i possi-
                                   bili aspetti e modi di quella che il Tasso chiamava “muta eloquenza”. Stanco degli “strepiti
                                   forensi”, teatri di “ogni odioso cianciume e garralità”, il B. vagheggia una sorta di “virtuoso
                                   silentio”, il solo che si addica ai personaggi di precipua autorità e nobile lignaggio. Amplissi-
                                   me, oltre seicento, per lui le possibilità comunicative ed espressive insite nel gestire col capo,
                                   con la zazzera e via via con l’ombelico e (perché no?) coi genitali (il B. scusa l’accenno ai
                                   “gesti obsceni” col fine di rendere più convincente l’invito ad evitarli), con le ginocchia, ecc.
                                   Né v’è attività umana, scienza o tecnica che sia, la quale possa prescindere dai cenni». Cfr.
                                   Dizionario Biografico degli Italiani, s.v. Bonifacio. € 900

                                   9.   [Clemente XIII] — Esattissima relazione della soenne
                                   cavalcata fatta dal Palazzo Vaticano alla Basilica Lateranense, e
                                   di tutte le cerimonie occorse nel possesso della santita di nostro
                                   signore PP. Clemente 13 [...]
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                                   Roma, Stamperia del Chracas, 1758, in 4°, cartonato con dorso muto e piatti
                                   marmorizzati, pp. 8.
                                   Prima edizione.
                                   Trascurabili segni d’uso, ma bell’esemplare in barbe. Gustosa e vivida testimonianza sulle ce-
                                   rimonie solenni a Roma nel corso del XVIII secolo. In particolare, qui si descrive l’investitura
                                   papale di Clemente XIII: «In ogni luogo adunque per il quale doveva passare la Cavalcata [...]
                                   si vedevano tutte le contrade, loggie, e fenestre riccamente ornate di panni, e drappi di molto
                                   pregio, e di vary vaghi colori». € 150

                                   10. Collodi, Carlo [Lorenzini, Carlo] — La manifattura delle
                                   porcellane di Doccia. Cenni illustrativi raccolti da C. L.
LIBRERIA ANTIQUARIA PONTREMOLI

                                   Firenze, Tipografia Grazzini, Giannini e C., 1861, in 8°, brossura editoriale di
                                   color nocciola, titoli a stampa in ricca cornice editoriale ripetuta in quarta di
                                   copertina, pp. 24 con una bella tavola inc. f.t. in antiporta con la veduta della
                                   manifattura.
                                   Prima e unica edizione.
                                   Ottimo esemplare intonso. Firma di ex libris a penna al piatto anteriore. Non comune guida
                                   alla Manifattura Ginori, vicino a Sesto Fiorentino, di cui il fratello di Collodi era direttore.
                                   Cfr. Parenti, Rarità bibliografiche dell’Ottocento, II, p. 165. € 380

                                   11.Colombi Guidotti, Mario, assieme a Guglielmo Ambrosoli,
                                   Gian Carlo Artoni, Renzo Bocchi e Pietro Galli — Pianura
                                   Parma, Fresching, 1941 (5 maggio), in 8°, brossura verde salvia stampata in
                                   nero ai piatti, pp. 57 [3].
                                   Edizione originale.
                                   Esemplare 64/150, in eccellenti condizioni di conservazione (occasionali leggere fioriture).
                                   Rara opera prima collettiva tirata in duecento esemplari numerati in due serie (1-150 e I-L),
                                   sul modello dei Parenti editori in Firenze. «Pianura [...] costituì il debutto collettivo di cinque
                                   amici del liceo “Maria Luigia”: Guglielmo Ambrosoli, Gian Carlo Artoni, Renzo Bocchi, Ma-
                                   rio Colombi Guidotti e Pietro Galli [...]» cfr. Paolo Briganti, introduzione a Gian Carlo Arto-
                                   ni, Lo stesso dolore e altre poesie nel tempo. Contiene Estate di Ambrosoli, Tre racconti di Bocchi,
                                   Poesie di Artoni, Pagine di diario di Galli e Ottobre ed altre poesie di Colombi Guidotti. € 300
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                                                                                  -- Cracas --
                                     «Il Diario di Roma o Diario d’Ungheria, detto comunemente Cracas comparve il 5 agosto 1716 per
                                       iniziativa di Luca Antonio Chracas e di suo figlio Giovanni, con il primitivo intento di rendere di
                                    pubblico dominio le notizie della guerra che si combatteva in Ungheria fra l’imperatore Carlo VI e il
                                   sultano Achmet III. Le notizie giungevano a Roma da Vienna per mezzo del corriere ordinario. L’idea
                                     ebbe fortuna: cessata nel 1719 la guerra, il giornale seguitò ad uscire e divenne in breve tempo il più
                                     importante di Roma. Per quarant’anni, fino al 1771 anno della sua morte, la redazione del giornale
                                      fu completamente nelle mani di Caterina Chracas, figlia anch’essa di Lucantonio e arcade romana.
                                     Le succederanno nel tempo l’abate Vincenzo Giannini, Gaetano Cavalletti, l’abate Pietro Magnani e
                                     Giovanni de Angelis. Fino al 1894 il Cracas pubblicò, in breve o per esteso, gli avvenimenti religiosi,
                                   politici e militari della città e le notizie che ad essa pervenivano dall’Italia e dall’estero, diventando per
                                   i posteri una ricchissima fonte di notizie per ricostruire storia e soprattutto cronaca di quei due secoli»
                                                                         (dal sito della Biblioteca Casanatese)

                                   12. Diario ordinario. Num. 5115 in data delli 2 maggio 1750 - 5166
                                   in data delli 29 agosto 1750
                                   Roma, nella stamperia di Chracas, presso San Marco al Corso, 1750, in 12°,
                                   bella legatura coeva in piena pergamena, al dorso tassello con titolo in oro,
                                   al piatto anteriore indicazione a penna di mano antica «giubileo 1750», tagli
                                   marmorizzati, varia numerazione, ogni numero del diario ricomincia da 1.
                                   Prima edizione.
                                   Piccole mancanze al dorso e leggera abrasione al piatto posteriore, poche carte lievemente
                                   brunite, ma esemplare in belle condizioni. € 150

                                   13. Diario ordinario. Num. 6408 in data delli 5 agosto 1758 - Num.
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                                   6453 in data delli 18 novemb. 1758
                                   Roma, nella Stamperia del Chracas, presso S. Marco al Corso, 1758, in 24°,
                                   bella legatura coeva in piena pergamena, notazioni a penna di mani antiche
                                   al dorso «Notizie del 1758», al piatto anteriore «fino al Possesso di Clem.
                                   XIII», tagli marmorizzati, varia numerazione, ogni numero del diario rico-
                                   mincia da 1.
                                   Prima edizione.
                                   Qualche piccolo buco di tarlo alla pergamena, alcune carte lievemente brunite, ma esempla-
                                   re in belle condizioni. € 150
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                                   14.Coreglia, Antonio [da] — Raccolta di opuscoli contenenti
                                   uno studio di nuove idee sulla società federativa
                                   Genova, Stamperia Nazionale, 1800, in 4°, brossura editoriale muta, pp. 43
                                   [1] bianca.
                                   Prima edizione.
                                   Antica nota di possesso al frontespizio. Margini piuttosto ridotti dalla rifilatura, ma nel com-
                                   plesso bell’esemplare. Il francescano Antonio da Coreglia in questo volumetto scrisse un
                                   appello per un progetto di società federativa italiana, una confederazione che si affermasse
                                   come «modello della possibile perfezione umana». Sul frontespizio, dopo la data: «anno quar-
                                   to della Repubblica ligure». Contiene: Pensieri sopra ad un sistema di associazione federativa; Un
                                   sogno politico diretto all’amico A. T. G.; Annotazioni al sogno politico diretto all’amico A.T.C in data
                                   7 febbraio 1800 e poi pubblicato con la stampa sotto il titolo di Idea di una unione federativa utile
                                   alla Francia, ed all’Italia. Molto raro, una sola copia in Iccu (Biblioteca Nazionale centrale di
                                   Firenze). € 150
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                                   15. Croce, Benedetto — Luisa Sanfelice e La Congiura dei Baccher. Narrazione storica
                                   con giunta di varii documenti
                                   Trani, V. Vecchi, Tipografo-Editore, 1888, in 8°, brossura originale (conservato il solo piatto anteriore),
                                   pp. [2] 126.
                                   Edizione originale.
                                   Conservato il piatto anteriore della brossura originale innestato su brossura di conservazione; per il resto ottimo esemplare,
                                   pregiato da invio autografo dell’autore sulla copertina: «All’ill.mo Comm. G. Del Giudice | dall’A.»; raffinato ex libris
                                   al frontespizio. Rarissimo estratto con propria numerazione dalla «Rassegna pugliese di Scienze, Lettere ed Arti» vol. V, dove
                                   uscì a puntate su vari fascicoli. Il testo fu ripreso e modificato negli Studi storici sulla Rivoluzione napoletana (1897). In Borsari
                                   (Opera di Benedetto Croce, n. 76) solo l’opera sul periodico. € 320

                                   16.   Croce, Benedetto — Pagine sparse raccolte da G. Castellano
                                   Napoli, Riccardo Ricciardi editore, 1919, 1920, 1927, 4 volumi in 5 tomi, in 16°, brossura carta da zuc-
                                   chero stampata in nero, titolo in rosso al piatto anteriore.
                                   Edizione originale.
                                   Dorsi scoloriti e pagine leggermente brunite, come normale; sporadici difetti (vol. I.2 piccole mancanze a testa e piede del
                                   dorso; vol. II mancanza a testa del dorso, lontana dal testo, uno strappo fermato senza mancanze al piatto anteriore e timbro
                                   d’appartenenza); nel complesso serie in più che buone condizioni. Serie completa, molto rara, in edizione originale della
                                   raccolta di ‘minimalia’ di Benedetto Croce. Così composta: volume primo (= «serie prima») in due tomi 1919, «pagine di
                                   letteratura e cultura»; volume secondo (= «serie seconda») 1919, «pagine sulla guerra»; volume terzo (= «serie terza») 1920,
                                   «memorie, schizzi biografici e appunti storici»; volume quarto (= «serie quarta») 1927, «politica e letteratura; ricordi di vita
                                   ministeriale». (Cfr. Borsari, Opera di Benedetto Croce, nn. 1327, 1405, 1988). € 500
       LIS TA 8 | AGOS T O 2 019
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                                   17. De Grandi, Francesco — Istruzione sulla coltivazione del
                                   rafano oleifero cinese e relative manifatture dell’olio. Coll’aggiunta
                                   di nuove Osservazioni dell’Autore
                                   Milano, s.ind.tip., 1799, in 8°, legatura moderna in cartonato colorato, pp. 70
                                   [4] di «Aggiunta» e indice, in fine una tavola più volte ripiegata con la descri-
                                   zione della macchina per l’estrazione dell’olio.
                                   Rara seconda emissione.
                                   Fori di antica legatura su tutte le pagine, ma ottimo esemplare, molto fresco, con la tavola
                                   su carta verde. Due antiche firme di possesso al frontespizio, di cui una espunta. Minuziosa
                                   dissertazione su come coltivare e produrre l’olio dal rafano cinese. La prima edizione uscì
                                   nel 1793 a Torino, presso la Stamperia Fea, nel 1793. Per la seconda emissione che qui presen-
                                   tiamo furono con tutta probabilità usati gli esemplari della prima rimasti invenduti: venne
                                   solo sostituito il frontespizio, che risulta infatti incollato al margine interno del primo foglio,
                                   e inserito il foglio con l’«Aggiunta di nuove Osservazioni», incollato nel margine interno
                                   del recto dell’indice. L’opera ebbe un grande successo, al punto che nei successivi otto anni
                                   furono realizzate altre quattro edizioni. Molto raro, una sola copia in Iccu (Biblioteca Provin-
                                   ciale Giulio e Scipione Capone - Avellino). Cfr. Paleari Henssler, Bibliografia latino-italiana di
                                   gastronomia, p. 242. € 300

                                   18. Dehò, Pietro — Sulla malattia attualmente regnante ne’
                                   bovini e sulla scelta del metodo curativo. Lettera del Dott. Pietro
                                   Dehò. Edizione seconda
                                   Cremona, Per Lorenzo Manini Regio Stamp., 1795, in 16°, mezza pelle coe-
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                                   va, piatti marmorizzati, pp. 30 [2].
                                   Seconda edizione.
                                   Edizione molto rara, contemporanea alla prima stampata a Pavia. Dopo aver descritto la ma-
                                   lattia, riassunto le cause, confrontate alcune teorie di altri medici, le cure suggerite dall’au-
                                   tore per la strana epidemia che colpì i bovini provenienti dall’Ungheria e dalla Carinzia e da
                                   «altri luoghi lontani», prevedeva di pulire i bovini con vino caldo e far assumere, mescolata
                                   alla crusca, foglie di tabacco (p. 19). Nella nota all’ultima carta si cita la città di Cormano (in
                                   provincia di Milano, erroneamente chiamata “Cermano”) dove si registrò la guarigione di
                                   una bestia tramite l’assunzione di olio, sale, songia liquefatta e bibite acidulate, e che fu causa
                                   di controversia tra il Dott. Dehò e il Sig. Rombois, che non credeva ai metodi di guarigione
                                   dell’autore. € 220
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                                   19.   Ferrante, Giorgio — Cuor di brina. Liriche
                                   Milano, Istituto Editoriale Nazionale, 1929, brossura in cartoncino goffrato
                                   beige, titolo impresso in color verde oliva, in 16°, pp. 101 [7].
                                   Edizione originale.
                                   Eccellente esemplare a fogli chiusi. Opera prima, molto rara. Raccolta di liriche versolibe-
                                   riste con dedicatoria a stampa proprio a Lionello Fiumi, padre del ‘Liberismo’, la corrente
                                   più estrema dei modernisti italiani che vollero differenziarsi dai futuristi. L’autore, Giorgio
                                   Ferrante, è l’amico che Boccioni stava andando a trovare, durante un congedo dal fronte,
                                   quando cadde da cavallo e morì, il 17 agosto del 1916: «Studente a Verona, conosce il futuri-
                                   smo attraverso il suo insegnante di scuola, marito della sorella di Boccioni. [...] È così l’unico
                                   futurista ad essere presente ai funerali di Boccioni e ad annunciarne la notizia a Marinetti e
                                   alla famiglia. Entra nel futurismo collaborando attivamente con tavole parolibere a tutte le
                                   più importanti riviste». Cfr. voce del Dizionario del futurismo. € 200

                                   20. Fiumi, Lionello — Annunzio Cervi il poeta morto sul Grappa
                                   (1892-1918). Con lettere inedite
                                   Fiume, Quaderni di Termini, n. 4, [1939] XVII, in 8°, doppio punto metallico
                                   con copertina in brossura beige stampata in nero ai piatti, pp. 36 [4].
                                   Edizione originale.
                                   Ottimo esemplare, solo lievemente e uniformemente brunito (minimo principio di distacco
                                   a testa e piede del dorso). Molto raro. Plaquette commemorativa del poeta morto in guerra,
                                   apprezzato modernista con punte anche parolibere, a cura di Lionello Fiumi. € 180
LIBRERIA ANTIQUARIA - Lista 8 agosto 2019
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                                   21.   Fogazzaro, Antonio — Valsolda
                                   Milano, Libreria editrice G. Brigola (Coi tipi di G. Bernardoni), 1876, in 16°,
                                   brossura editoriale su carta azzurrina, pp. 106, 1 c.b. ab initio et in fine.
                                   Prima edizione.
                                   Leggere tracce d’uso alla brossura, complessivamente esemplare molto buono, pregiato da
                                   dedica autografa dell’autore «All’egregio cav Bacci / in segno di stima e d’amicizia / A.
                                   Fogazzaro». Raccolta di versi, uno dei libri più importanti dell’autore tenuto in grande con-
                                   siderazione a cavallo dei due secoli. Lunga prefazione, che costituisce una sorta di ragione
                                   poetica. € 300

                                   22.   Giannone Pietro — Due testi poetici manoscritti
                                   Datati 1828 e 1830. 1 carta scritta recto e verso. Manoscritto a inchiostro mar-
                                   rone su carta azzurra. Copia dell’epoca.
                                   Incipit della poesia datata 1828: «Quando, irata alla frode e impaziente/ Del lungo error che
                                   l’uom preme ed aggira [...]». Incipit della poesia datata 1830: «Io vivea, ma com’uom che
                                   l’aspra udita/ Sentenza che il dannò, di cor costante/ D’indugio e di speme intollerante/
                                   Affretta il dì dell’ultima partita [...]». € 120

                                   23. Iacobi Bidermani e soc. Iesu [Iacobus Bidermanus; Jakob
                                   Bidermann] — Silvulae hendecasyllaborum
                                   Romae, Formis Petri Ant. Facciotti, [1634] MDCXXXIV, in 24°, piena perga-
                                   mena coeva con titoli manoscritti al dorso, tagli rossi, pp. 134 [10] di carte
       LIS TA 8 | AGOS T O 2 019

                                   bianche.
                                   Edizione originale.
                                   Restauro al margine esterno del frontespizio, qualche leggera brunitura, ma ottimo esem-
                                   plare. Rarissimo: se ne riscontrano solo tre copie in OCLC (Bayerische Staatsbibliothek,
                                   München; Staatsbibliothek zu Berlin; Niedersächsische Staats- und Universitätsbibliothek
                                   Göttingen). Jacob Bidermann (1578-1649) è considerato il più importante rappresentante
                                   del dramma gesuita barocco. Fu professore di retorica, teologia e filosofia, regista teatrale e
                                   autore di numerosi drammi di carattere religioso, tra cui vale la pena ricordare il Cenodoxus,
                                   la sua opera più importante. Dal 1626 fu chiamato a Roma come teologo e vi rimase fino alla
                                   morte. Proprio a Roma scrisse e pubblicò questa raffinata raccolta di endecasillabi divisa in
                                   tre libri. Molto bello il frontespizio illustrato. € 500
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                                   24.  Leopardi, Giacomo — Opere di Giacomo Leopardi. Edizione
                                   accresciuta, ordinata e corretta, secondo l’ultimo intendimento
                                   dell’autore da Antonio Ranieri [Vol. 1-Vol. 2]
                                   Firenze, Felice Le Monnier, 1845, 2 voll. in uno, in 8°, legatura coeva in mez-
                                   za pelle, piatti in carta marmorizzata viola, titoli oro ai dorsi, pp. XXXII 317
                                   [7], [1] tavola illustrata all’antiporta con ritratto di Leopardi sul letto di morte;
                                   363 [9], [1] tavola all’antiporta con targa commemorativa di Leopardi.
                                   Prima edizione, edizione originale de La Ginestra e Il tramonto della Luna.
                                   Sporadiche e leggere fioriture su qualche carta, ma bell’esemplare. Celebre prima edizione
                                   delle Opere di Leopardi uscita per Le Monnier. Al primo volume, che accoglie i Canti, com-
                                   paiono per la prima volta La Ginestra e Il tramonto della Luna, scritte dal poeta nel 1836, poco
                                   prima di morire. L’edizione fu curata da Antonio Ranieri «secondo l’ultimo intendimen-
                                   to dell’autore»: in particolare, il testo dei Canti è dato a partire dall’esemplare Starita 1835
                                   su cui Leopardi lavorò assiduamente, inserendo numerose modifiche e correzioni, fino agli
                                   ultimi istanti della sua vita. E anche la collocazione dei due inediti, alla fine della raccolta,
                                   rispecchierebbe le intenzioni del poeta, sebbene l’intervento finale non sia stato controllato
                                   direttamente dall’autore. La forma attuale del libro, quella che tutti conosciamo, si è dunque
                                   cristallizzata qui per la prima volta. Cfr. Mazzatinti e Menghini, Bibliografia leopardiana, nn.
                                   694, 697-8, 700; Catalogo del fondo leopardiano, nn. 113-6, 120, 121, 123; Benedettucci, Vecchie
                                   pagine di Bibliografia Leopardiana, n. 47. € 1.800
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LEOPARDI — OPERE [24]
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                                                                     -- Alessandro Manzoni --
                                   25. In morte di Carlo Imbonati. Versi di Alessandro Manzoni a
                                   Giulia Beccaria sua madre
                                   Milano, Coi Tipi di Gio. Giuseppe Destefanis, 1806, in 8°, pp. [2 b.] 19 [2 b.].
                                   Prima edizione in Italia.
                                   Esemplare in carta vergata con buoni margini (175 x 123 mm), parzialmente in barbe. Im-
                                   presso per la prima volta in una placchetta di soli 100 esemplari ‘privato more’, a Parigi,
                                   il carme costituisce la prima apparizione di versi manzoniani a stampa. Subito dappresso
                                   l’edizione privata, furono realizzate tre stampe in Italia, di cui questa milanese costituisce
                                   la principale (affiancata da una rarissima edizione romana in cinquanta esemplari, e poi da
                                   un’edizione bresciana). La stampa milanese presso De Stefanis fu procurata per le cure di
                                   Giambattista Pagani, stretto amico dell’autore negli anni giovanili. «Al di là delle partecipate
                                   poesie giovanili, l’edizione Destefanis del ‘Carme’ che Pagani promuoveva per dedicarla, con
                                   scelta autonoma, a Vincenzo Monti, marca il punto della separazione tra i due ‘fratelli’: si
                                   trasforma in occasione che persuade Manzoni di essere lui, ora, il maggiore» (Pionna, p. 7). Il
                                   carme e lo stesso amico furono rinnegati in seguito alla conversione. (Cfr. Vismara, Bibliogra-
                                   fia manzoniana, n. 193; Pionna, Giambattista Pagani, Milano, 2001). € 1.500

                                   26.   Il Conte di Carmagnola. Tragedia
                                   Milano, dalla Tipografia di Vincenzo Ferrario, 1820, in 8°, legatura officina-
                                   le in cartonato a marmorizzatura marrone chiaro con venature aranciate e
                                   nere, etichetta al piatto anteriore: «Stamperia e libreria di Giovanni Silvestri
                                   ‘agli Scalini del Duomo’ n.° 994 in Milano», pp. [4] 142.
                                   Edizione originale.
       LIS TA 8 | AGOS T O 2 019

                                   Eccezionale esemplare in cartonato officinale, con abbondanti barbe (235 x 150 mm), e nel
                                   primo stato della tiratura con il refuso «era il pensiero | che il valor» a p. 62/3 (successiva-
                                   mente emendato in «... del valor»). La prima tragedia di Manzoni, con l’importante prefa-
                                   zione autoriale sul coro, in cui Manzoni cita un ampio brano della terza lezione del Corso di
                                   letteratura drammatica di Schlegel. Ai drammi storici della scuola romantica tedesca si ispira
                                   infatti l’opera con la quale l’autore risponde alle istanze di rinnovamento che animavano il
                                   panorama milanese del tempo e di cui “Il Conciliatore”, chiuso nel 1919 sulla spinta della
                                   censura austriaca, si era fatto portavoce. Proprio alle simpatie di Manzoni per il periodico
                                   sono da attribuire le vicissitudini editoriali che portarono alla stampa della tragedia: il primo
                                   incaricato, Giulio Ferrario, funzionario imperiale nonché bibliotecario di Brera, rinunciò al
                                   lavoro per affidarlo al fratello Vincenzo, già stampatore del “Conciliatore” e vicino agli am-
                                   bienti romantici. Cfr. Parenti I, Rarità I, vol. I, pp. 173 ss. € 1.900

                                       Adelchi. Tragedia di A. M. con un discorso sur alcuni punti
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                                   27.

                                   della storia longobardica in Italia
                                   Milano, per Vincenzo Ferrario, [1822] M.DCCC.XXII, in 8°, bella legatura co-
                                   eva in mezzo vitello a dorso liscio (bande, fregi e autore-titolo in oro), piatti
                                   in cartonato color arancio, risguardi in carta semplice bianca, tagli spruzzati
                                   in rosso e azzurro chiaro, pp. [8] 288.
                                   Edizione originale.
                                   Esemplare molto bello in «carta comune» vergata, ovvero l’emissione più economica (fu
                                   stampato anche su ‘carta velina cilindrata’); in sobria ma elegante legatura strettamente co-
                                   eva, genuino in ogni sua parte; buoni margini (198 x 125 mm), sporadiche ingialliture. Pare
                                   che Manzoni non fosse completemente soddifatto dell’opera, quantomeno della sua prima
                                   stesura, in cui, come testimonia una lettera scritta a Fauriel nel 1821, percepisce un «coleur
                                   romanzesque» che mal si concilia con l’ideale di verità e correttezza storica di cui Manzoni
                                   aveva ampiamente discusso nelle sue riflessioni teoriche. Proprio per fornire precisazioni e
                                   dati storici, la tragedia fu stampata con il Discorso sur alcuni punti della storia longobardica, che
                                   occupa le pagine 167-finis, in sei capitoli. Cfr. Vismara, Bibliografia manzoniana, n. 278; Paren-
                                   ti, Rarità I, pp. 178-182. € 1.500

                                   28.   Ritratto fotografico dello scrittore anziano, di mezzo busto
                                   Milano - Genova, G. Rossi Pittore Fotografo, [1868 ca.], cabinet portrait 165 x
                                   106 mm, stampa fotografica vintage (Albumina).
                                   Angoli lievemente consunti, ma ottimo esemplare. La fotografia ritrae Manzoni in ovale,
                                   ormai anziano, seduto. Recto elaborata stampa del fotografo che segnala «sul doppio fondo
                                   sistema Crozat per la stampa inalterabile (albertotipia)». € 450
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       LIS TA 8 | AGOS T O 2 019

                                   29.Marinetti, Filippo Tommaso — Scatole d’amore in conserva. Illustrazioni di
                                   Pannaggi. Coperta e fregi di A. Petrucci
                                   Roma, Edizioni d’Arte Fauno (Grafia), «Umorismo italiano serie del Fauno Giallo diretta da Giuseppe
                                   Zucca» 10, 1927 (lug.), in 24°, brossura arancione stampata in nero ai piatti (design di Petrucci); sovra-
                                   coperta interamente disegnata a colori da Piero Bernardini, con la celebre immagine stile Pop art al
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                                   piatto anteriore, pp. 91 [5] con 10 belle ill. b.n. di Pannaggi e fregi di Petruzzi n.t.
                                   Prima edizione.
                                   Ottimo esemplare completo della bellissima sovracoperta illustrata, molto rara (leggera usura ai bordi e alle cerniere, ma
                                   integra e senza restauri). Il libro è particolarmente noto per la celebre sovracoperta, disegnata da Bernardini in uno stile che
                                   anticipa di trent’anni la Pop art. Raccoglie sei piacevoli novelle erotiche e uno dei pochi scritti autobiografici di Marinetti,
                                   Autoritratto, molto compulsato dagli storici d’oggi. Nove belle tavole futuriste di Ivo Pannaggi ornano i testi (oltre al più
                                   piccolo ritratto sintetico di Marinetti a p. [5], per un totale di dieci disegni originali): le copertine per i sette testi, la tavola
                                   con Marinetti e Vecchi durante la «battaglia di via Mercanti» (p. [17]) e l’«Autocaricatura» (p. [92]). € 800

                                   30. Masters, Edgar Lee, tradotto da Fernanda Pivano — Antologia di Spoon River.
                                   A cura di Fernanda Pivano
                                   Torino, Giulio Einaudi Editore (stampa: Satet), collana «Universale» 13, 1943 (9 marzo), in 16°, brossu-
                                   ra editoriale con disegno impresso in oro al piatto anteriore, sovracoperta verde, pp. XII 154 [2].
                                   Prima edizione italiana.
                                   Esemplare con sovracoperta variante: invece di replicare il disegno della copertina si presenta verde con titolo in cornice
                                   tipografia su fondo bianco e marchio dello Struzzo. In eccellenti condizioni di conservazione (piccolissimi strappetti margi-
                                   nali alla sovracoperta, senza mancanze; discreta firma d’appartenenza coeva alla prima carta bianca); molto raro così. Prima
                                   edizione straniera tout court del capolavoro di Lee Masters, pubblicato per la prima volta nel 1915. Il libro è strettamente
                                   legato alle vicende umane e professionali di Fernanda Pivano — cui segna l’esordio editoriale, appena ventiseienne, e l’inizio
                                   dell’eterna love story con la letteratura contemporanea statunitense — e Cesare Pavese, che a lei lo regalò e poi ne volle a
                                   tutti i costi pubblicare la traduzione. € 250
12
                                   31.Mercuriale, Girolamo [Hieronymi Mercurialis] — De arte
                                   gymnastica Libri Sex
                                   Venetiis, Apud Iuntas, [1601] MDCI, in 4°, mezza pelle ottocentesca con an-
                                   goli, dorso a cinque nervi, tassello e titoli oro, piatti marmorizzati come le
                                   sguardie, pp. [16] 308 [28]; 25 tavv. n.t.
                                   Quarta edizione «correctiores, et auctiores facti».
                                   Sottile lacerazione della pelle al terzo nervo, e qualche segno del tempo alla legatura; leggero
                                   alone all’angolo inferiore esterno delle ultime pagine; sottile galleria di tarlo nel margine
                                   inferiore delle pp. 35-120, ben lontana dal testo; lievissima gora al piede delle pp. 171-193; nel
                                   complesso un ottimo esemplare, molto fresco, con le tavole illustrate perfettamente conser-
                                   vate. Firme di antichi possessori al frontespizio. Il primo trattato moderno sulla ginnastica e
                                   i suoi benefici medici. L’edizione originale uscì nel 1569, ma solo con la seconda si stampa-
                                   rono le splendide tavole disegnate dall’autore e da Pirro Ligorio e incise da Cristoforo Co-
                                   riolani, i cui legni vengono ripresi anche in questa quarta edizione.
                                   Le illustrazioni raffigurano palestre, scene di pugilato e lotta al
                                   corpo libero, giochi e attrezzi. L’autore (Forlì, 1530-1606) fu medi-
                                   co e filosofo, autore anche di un importante trattato di pediatria.
                                   € 1.200

                                   32. [Milano] — Carta Topografica dei contorni
                                   di Milano pel circuito di Milano pel circuito di
                                   dodici e più miglia
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                                   47x69 cm. Non comune carta dei contorni di Milano,
                                   secondo stato di due, il primo è datato 1802.
                                   Ottimo esemplare. Il titolo si trova iscritto in decorativo cartiglio
                                   nell’angolo in basso a sinistra. Colorata a mano all’acquerello. Cfr.
                                   Motta, p. 37; Arrigoni-Bertarelli, n. 1308; IGM - Catalogo ragiona-
                                   to delle carte esistenti nella cartoteca [...] 1934, n. 59. € 700

                                   33.  Montale, Eugenio, e Vittore Branca — Introduzioni a
                                   I cipressi di Bolgheri di Emilio Cecchi
                                   Firenze, Felice Le Monnier, Collezione In Ventiquattresimo (nuova serie di-
                                   retta da Eugenio Montale e Vittore Branca), 1969, in 24°, brossura rosa anti-
LIBRERIA ANTIQUARIA PONTREMOLI

                                   co, stampata in nero al piatto anteriore, muta al dorso, pp. 52 [4] di catalogo
                                   editoriale.
                                   Prima edizione a sé.
                                   Segno in inchiostro nero al piatto anteriore della copertina; per il resto eccellente esemplare.
                                   Raffinata plaquette che stampa a sé i commossi discorsi di Montale e Branca, commemora-
                                   tivi dell’amico recentemente scomparso, il critico letterario e scrittore Emilio Cecchi (1884-
                                   1966). Molto rara. Gli stessi testi saranno stampati nell’apparato introduttivo al libro I cipressi
                                   di Bolgheri, pubblicato postumo da Le Monnier proprio nel 1969. € 120

                                   34.  Montale, Eugenio — La riviera di Ciceri
                                   (e la mia)
                                   S.l., [Banco di Chiavari e delle Riviera Ligure], [1970], in
                                   16° oblungo, brossura editoriale muta con ampi risvolti,
                                   pp. 15 [1].
                                   Edizione originale.
                                   Ottimo esemplare. Rara plaquette che pubblica il bel discorso tenu-
                                   to in «presentazione del volume Paesaggi di Levante di Eugène Ciceri
                                   edito dal Banco di Chiavari e delle Riviera Ligure». Cfr. Barile, Biblio-
                                   grafia montaliana, E 51. € 150
13
                                   35.   Munari, Bruno — Osram. [al frontespizio] Occhio alla luce
                                   [Milano], Officine d’arte grafiche Lucini, [1990], in 24°, cartonato originale
                                   a colori con fondo giallo, alette, pp. [44] in cartoncino; la prima e l’ultima in
                                   cartoncino di color grigio scuro.
                                   Edizione originale.
                                   Ottimo esemplare. Raro libricino tirato in 999 esemplari fuori commercio (il nostro è il nu-
                                   mero 621), edito a scopo pubblicitario per la ditta di lampadine Osram. Macchie di colore
                                   giallo fluorescente, probabilmente realizzate all’aerografo, adornano il testo, costituito da
                                   una serie di aforsimi dedicati alla luce. Eccone alcuni: «Nelle pitture di Caravaggio ci sono
                                   effetti di luce. L’interruttore non so dov’è», «I vegetali mangiano la luce del sole e bevono
                                   la piaggia», «L’idea luminosa venne subito copiata e l’entusiasmo si spense…». Cfr. Maffei,
                                   Munari i Libri, p. 180-183. € 650

                                   36.  Pasta, Giuseppe — Delle acque minerali del Bergamasco
                                   trattato di Giuseppe Pasta [...] [unito a:] Dell’Acqua Minerale di S.
                                   Pellegrino [...] [unito a:] Dell’Acqua Minerale di Sant’Omobono [...]
                                   In Bergamo, Dalla stamperia Locatelli, 1794, in 4°, dorso moderno con tas-
                                   sello stampato, cartonato coevo ai piatti, pp. [6] XXIV [2] 176 [4] 62 [2] 55 [5].
                                   Prima edizione.
                                   Dorso riassemblato, ma ottimo esemplare impresso su carta pesante, molto fresco e in barbe.
                                   L’opera descrive in maniera puntigliosa le proprietà mediche, chimiche e geografiche delle
                                   acque minerali della bergamasca. In fine, con proprie numerazioni, Dell’Acqua Minerale di S.
       LIS TA 8 | AGOS T O 2 019

                                   Pellegrino Nella Valle Brembana Inferiore Distretto di Bergamo e Dell’Acqua Minerale di Sant’Omo-
                                   bono in Valle Imagna Distretto di Bergamo. Edizione Seconda che descrive le proprietà delle due
                                   fonti minerali anche dal punto di vista geografico. € 550

                                   37.   Persico, Edoardo — Lucio Fontana
                                   Milano, Edizioni di Campo Grafico (stampato nell’Istituto grafico Vanzetti e
                                   Vanoletti, clichés Zincografica), collezione «Scultori nuovi» 2, [1936] s.d., in
                                   8°, brossura muta bianca con sovracoperta in carta avoriata risvoltata a tam-
                                   buro e stampata in nero ai piatti; un pregevole layout razionalista con banda
                                   rossa orna la copertina; pp. [12] in carta a mano e [48] in carta patinata con le
                                   tavole fronte-retro.
LIBRERIA ANTIQUARIA PONTREMOLI

                                   Edizione originale.
                                   Ottimo esemplare (minimi segni d’usura marginale alla copertina; ingialliture alle prime car-
                                   te). Celebre prima monografia su uno dei più grandi artisti del Novecento italiano, scritta dal
                                   critico d’arte che sarebbe potuto diventare anch’egli uno dei più grandi se non fosse morto
                                   trentaseienne, in circostanze piuttosto misteriose, nel gennaio del 1936, proprio mentre il
                                   presente volumetto era in fase di preparazione. Una laconica nota a piè pagina infatti infor-
                                   ma: «Edoardo Persico non ha potuto correggere le bozze di questo volume. La morte l’ha
                                   strappato a tutto [...]». Quarantuno tavole con opere dell’artista costituiscono l’imponente
                                   apparato iconografico. € 700

                                                               -- L’Università di Pisa nel 1801--
                                   38. [Francesco Vaccà Berlinghieri] — Memoria presentata al
                                   governo provvisorio toscano [...]
                                   S. l., s. ind. ed., [1801, aprile?] s. d., in 8°, brossura d’attesa muta, pp. 16.
                                   Prima edizione.
                                   Alone al piatto posteriore, all’interno minime e leggere fioriture, ma ottimo esemplare. Il
                                   titolo continua: «Contenente le ragioni del reclamo fatto dal Professor Francesco Vaccà Ber-
                                   linghieri contro il Decreto di Dimissione dal Posto di Provveditore Generale dello Studio di
                                   Pisa partecipatogli con Lettera della Segreteria di Stato del 4 aprile 1801». Molto raro, nessu-
                                   na copia in Iccu. € 120
14
                                   39. [Francesco Vaccà Berlinghieri] — Istoria delle variazioni e
                                   peripezie accadute nell’Università di Pisa dal di’ 28 novembre 1800
                                   fino al 27 giugno 1801
                                   S. l., s. ind ed., s. d. [Pisa, 1801, post giugno], in 8°, brossura d’attesa muta, pp.
                                   13 [1, tabelle delle spese dell’università]
                                   Prima edizione.
                                   Sporadiche fioriture e molto leggere, ma ottimo esemplare. Incipit: «Il Generale Dupont con
                                   suo Decreto del dì ordinò che l’Università di Pisa stata serrata nell’anno avanti, fosse al solito
                                   tempo riaperta, e reintegrò ne’ suoi impieghi tutti i Professori che dal Governo Austriaco
                                   erano stati privati, o sospesi». Per l’attribuzione al Berlinghieri cfr. Coppini, Tosi, Volpi, L’U-
                                   niversità di Napoleone: la riforma del sapere a Pisa (Pisa 2004), p. 88 nota 33. €120

                                         La copia di Eleonora Duse
                                   40.   Rasi, Luigi — La Duse
                                   Firenze, Bemporad, 1901, in 8°, brossura illustrata, pp. [4] 302 [2]; 55 illu-
                                   strazioni, 1 tavola ripiegata (riproduzione di lettere scambiate tra l’autore e
                                   l’attrice) fuori testo.
                                   Prima edizione.
                                   Esemplare fragile e restaurato, abraso al dorso e uniformemente brunito ma nel complesso
                                   integro. Conserva il pergamino protettivo originale con una mancanza al piede del dorso e
                                   dei piatti. L’autore, drammaturgo, attore, storico del teatro, nonché grande collezionista di
                                   documenti e libri teatrali, è il primo a dedicare, con sguardo lungimirante, una monografia
       LIS TA 8 | AGOS T O 2 019

                                   di spessore critico all’attrice che, per un periodo, aveva diretto proprio la compagnia di Rasi.
                                   Dedica autografa dell’autore ad Eleonora Duse. € 150

                                   41.  Rizzi, Filippo — Osservazioni statistiche sul Cilento. Di
                                   Filippo Rizzi accademico georgofilo, della Regale Accademia
                                   fiorentina [...]
                                   s.l., Nella tipografia di Angelo Trani, [1809] in 8°, cartonato a colori, pp. [4]
                                   47 [1] bianca.
                                   Prima edizione.
                                   Leggero foxing, aloni diffusi, in particolare alle prime e ultime carte, nel complesso un buon
LIBRERIA ANTIQUARIA PONTREMOLI

                                   esemplare, pregiato dalla dedica autografa dell’autore al frontespizio «Dono dell’autore
                                   alla degnissima Sig.ra Duchessa I. Clemente». Alle pp. 6-8 note di mano antica nel margine
                                   inferiore. Raro trattato sul commercio, suoi vantaggi, impedimenti (difficoltà di comunica-
                                   zioni, indole dei cilentani, ecc.) nel Cilento. Nelle ultime carte, divisi in ordine alfabetico,
                                   l’elenco dei comuni, frazioni e luoghi del Cilento con relativo numero di abitanti. € 200

                                   42. Romano, Marco — Problèmes politiques de l’organisation
                                   sioniste. Nos rapports avec les Arabes et l’Angleterre. Par Marco
                                   Romano
                                   Paris, Les éditions Rieder, [1927] MCMXXVII, in 16°, brossura verde acqua
                                   stampata in blu ai piatti e al dorso, pp. 125 [3].
                                   Edizione originale.
                                   Minimi difetti perimetrali alla copertina; uniforme brunitura interna; per il resto più che
                                   buon esemplare pregiato da invio autografo coevo dell’autore all’occhietto. Raro pamphlet
                                   al centro dei contrasti tra revisionisti, moderati e socialisti fiorente negli anni ‘20 e ‘30 in
                                   seno al movimento sionista. L’autore fu sostanzialmente accusato, nientemeno che da Ze’ev
                                   Jabotinsky (o: Vladimir Žabotinskij) in persona, di aver frainteso e banalizzato le tesi revisio-
                                   niste, affermando che «Noi [ebrei] veniamo in Palestina, prendiamo agli arabi i loro campi,
                                   le loro dimore ed è umano che questi si difendano; quindi, dobbiamo avere la Legione, per
                                   difenderci a nostra volta» (Pinto). Fu aperta un’inchiesta ufficiale in seno al Congresso sioni-
                                   sta e alla sedicesima riunione (Zurigo 1929) «il Tribunale d’onore pronunciò la sentenza che
                                   accoglieva l’accusa di Jabotinsky e stabiliva il ritiro dal commercio dell’opuscolo di Romano».
15
                                   Cfr. Pinto, il quale approfondisce assai la vicenda nei suoi risvolti anche teorici relativamente
                                   alle posizioni di Jabotinsky. Marco Romano (1872-1942), avvocato e dirigente del sionismo
                                   bulgaro, autore di numerosi saggi sui problemi del sionismo, si trasferì in Palestina nel 1937.
                                   (Cfr. Pinto, Carteggio Jabotinsky-Sciaky, Soveria Mannelli, 2012, pp. 55-58). € 350

                                   43.  Saint-Fond, (De) Faujas. — Descrizione delle esperienze
                                   della macchina aerostatica dei signori di Montgolfier, e di quelle,
                                   alle quali ha dato motivo questa scoperta: seguita da ricerche [...]
                                   del signor Faujas de Saint-Fond traduzione dal francese.
                                   Venezia, Alla Stamperia Graziosi, 1784, in 8°, pieno cartonato coevo, pp.
                                   XXXII 320 e 9 belle tav.incise in rame fuori testo.
                                   Prima edizione italiana.
                                   Manca l’antiporta con il medaglione raffigurante i Mongolfier, ma esemplare molto bello,
                                   fresco e a pieni margini (la mancanza è da ritenersi un errore di legatura già all’origine). Non
                                   comune. Fu pubblicata dopo l’originale di Parigi dell’anno precedente. Importante relazione
                                   della prima ascensione pubblica di un pallone aerostatico avvenuta il 4 giugno 1783 a Vivarais
                                   ad opera del fratelli Montgolfier. Faujas de S.Fond assistette all’avvenimento e ne ricavò la
                                   presente narrazione. € 450

                                   44. Società georgica — Memoria sulla maniera di estrarre l’olio
                                   dai vinaccioli o sia dalle granella dell’uva pubblicata dalla Società
                                   Georgica di Montecchio nella Marca
       LIS TA 8 | AGOS T O 2 019

                                   Roma, presso i Lazzarini, [1781] MDCCLXXXI, in 8°, cartonato illustrato a
                                   motivi floreali, pp. 26 [2] con “imprimatur”, [1] carta più volte ripiegata che
                                   raffigura il frantoio.
                                   Edizione originale.
                                   Leggero alone al piatto posteriore, frontespizio lievemente brunito in maniera uniforme, nel
                                   complesso ottimo esemplare. Raro trattatello sull’estrazione dell’olio dai vinaccioli, i semi
                                   dell’acino d’uva. Paleari Henssler, Bibliografia latino-italiana di gastronomia, p. 485. € 160

                                   45.   Stuparich, Giani — La Nazione Cèca
                                   Roma, A Cura dell’Istituto per l’Europa Orientale, 1922, in 8°, brossura, pp.
LIBRERIA ANTIQUARIA PONTREMOLI

                                   XI [1] 180 [4].
                                   Rara seconda edizione accresciuta, fuori commercio, stampata per i soci della
                                   “Lega Italiana per la tutela degli interessi nazionali”.
                                   Ottimo esemplare intonso. Contiene cartina della Repubblica Cecoslovacca fuori testo. Esor-
                                   dio letterario di Stuparich, che esce in prima edizione nel 1915, quando l’autore è al fronte,
                                   a Catania con il titolo La nazione czeca. Il saggio raccoglie e approfondisce spunti già emersi
                                   nei primi articoli pubblicati da Stuparich sulla “Voce“ di Prezzolini. In particolare, l’autore,
                                   nato triestino nel 1891 (quindi austriaco e quindi compatriota, tra gli altri, dei Cechi), vede-
                                   va nell’impero austro-ungarico un insieme di popoli ben distinti più che un’unica nazione:
                                   credeva nello specifico che i Cechi (la cui coscienza nazionale era da poco risorta) avrebbero
                                   sovvertito con l’orgoglio l’ordine accentratore di Vienna. € 65

                                   46.   Valera, Paolo — Le giornate di Sciarasciat fotografate
                                   Milano, Stab. Tip. Borsani, 1912, in 16°, brossura originale di colore rosso,
                                   illustrata e stampata in nero, pp. 32.
                                   Prima edizione.
                                   Al piatto anteriore tracce di rimozione di etichetta e timbro Manlio Bonaccioli; al frontespi-
                                   zio stesso timbro e firma a matita «MBonaccioli»; nel complesso bell’esemplare. Supplemen-
                                   to a “La Folla” n. 14. Durissimo reportage del celebre giornalista e scrittore Paolo Valera
                                   relativo alla feroce rappresaglia che l’esercito italiano, impegnato nella conquista della Libia
                                   sotto il comando del generale Carlo Caneva, scatenò contro arabi e turchi colpevoli di insur-
                                   rezione, alla fine dell’ottobre 1911: nella carneficina morirono 4000 uomini e 400 donne e
16
                                   bambini. «Il conflitto di conquista non c’entra. Qui non ci occupiamo se hanno torto o ragio-
                                   ne gli oppressori turchi o gli oppressori italiani. Il giogo è sempre giogo. La guerra è sempre
                                   guerra [...]. Ciò che noi vi contendiamo non è la fatalità storica. È il massacro degli innocenti.
                                   È l’uccisione in massa della popolazione rimasta neutra nella zona del teatro della guerra.
                                   Questa è la nostra indignazione» (p. 4). Alle dure parole di Valera, unica voce dissonante che
                                   si levò contro la conquista della Libia, si affiancano le fotografie che documentano le diverse
                                   fasi della rappresaglia e del massacro. € 150

                                   47. Verri, Pietro — Opere filosofiche [contiene: Del
                                   Discorso sull’indole del Piacere, e del Dolore; Della
                                   Economia politica»; Commercio de’ grani ... nello Stato
                                   di Milano]
                                   Londra, s. n., 1801, 3 voll., in 12°, mezza pelle coeva o di poco suc-
                                   cessiva, titoli oro al dorso, tagli spruzzati, pp. 323 [1 bianca]; 344;
                                   1-142 [4] 143-396.
                                   Rara seconda edizione.
                                   Bell’esemplare in legatura coeva solo minimamente segnata dal tempo, con al-
                                   cune lievi abrasioni; interno freschissimo, con irrilevanti piccoli difetti. Ex libris
                                   «Carolii Ruelerii» al contropiatto anteriore di ciascun volume. Secondo la colla-
                                   zione Iccu (IT\ICCU\IEIE\004481) al vol. 1 manca la c. π2 (occhietto); vol. 3-4 ben comple-
                                   to di occhietti e frontespizi per ciascuna parte. Vol. 1: «Del Discorso sull’indole del Piacere, e
                                   del Dolore»; vol. 2: «Della Economia politica»; vol. 3-4: «Commercio de’ grani ... nello Stato
                                   di Milano». € 450
       LIS TA 8 | AGOS T O 2 019

                                   48. Vico, Francesco — De nova lateranensis ecclesiae
                                   consecratione discursus
                                   Roma, Bernabò, 1725, in 4°, brossura moderna muta, tagli spruzzati, pp. 20,
                                   con 1 tavola illustrata all’antiporta.
                                   Prima edizione.
                                   Ottimo esemplare, freschissimo. Splendida antiporta illustrata, disegnata da
                                   Giovanni Antonio Bariglioni ed incisa da Benedetto Fariat. Al frontespizio
                                   stemma calcografico della Chiesa Lateranense. A p. 3 notevolissimo ritratto
                                   calcografico di Cristo e iniziale illustrata. In fine bella illustrazione calcogra-
                                   fica dei santi Pietro e Paolo. Testo in latino. € 150
LIBRERIA ANTIQUARIA PONTREMOLI

                                   49.  Zagnoni, Giuseppe — Direzione pe’ viaggiatori
                                   in Italia colla notizia di tutte le Poste, e loro prezzi.
                                   Terza edizione ricorretta nelle Poste cambiate, ed
                                   accresciuta dopo la prima. Dedicato al Nobilissimo
                                   Cavaliere il Signor Marchese Giuseppe Zagnoni
                                   Bologna, Gio. Battista Sassi, 1773, in 8°, cartonato dell’epoca di
                                   color blu, pp. XII 24 e 24 tavole ripiegate con carte geografiche
                                   incise in rame.
                                   Testo in italiano e francese su due colonne, doppio frontespizio in italiano e francese. Bella
                                   antiporta calcografica. Non comune edizione, non compare in Iccu. € 650

                                   50. Zanoncelli, Girolamo — Riflessioni pratiche sull’epidemia
                                   de’ bovini. Lettera del chirurgo Girolamo Zanoncelli al Dottore
                                   Pietro Dehò
                                   Milano, Nella Stamperia Bolzani in Contrada di Santa Margherita, in 16°,
                                   brossura muta, 1796 [in fine], pp. 11 [1].
                                   Prima edizione.
                                   In contrasto con le teorie e metodi di guarigione comunementi usate, l’autore descrive sei
                                   casi di bovini ammalatisi e curati con un metodo diverso (tabacco mescolato nella crusca,
                                   foglie di salice, ecc.) da quello utilizzato dal dott Dehò [vedi lotto n. 18] € 130
17
                                                                -- I Burattini Gambarutti --

                                   Set composto da 20 burattini a bastone (30 cm) realizzati in seno alla storica dinastia
                                   artistica savonese dei Gambarutti, nata nel 1899 dal matrimonio tra Pietro Gamba-
                                   rutti e Cesira Burzio, esponente di una grande famiglia marionettistica piemontese.
                                   In particolare, i burattini sono da attribuirsi a Giuseppe Gambarutti, l’unico dei tre
                                   figli maschi della coppia ad abbandonare, con grande sconcerto della famiglia, l’arte
                                   delle marionette, per diventare appunto burattinaio. Al fondo Gambarutti-Brigati è
                                   stata dedicata una mostra dal titolo “Animati dal filo della passione” allestita presso
                                   la Pinacoteca Civica di Savona nel 2014. Tra i personaggi presenti nella nostra colle-
                                   zione compare la famosa maschera bergamasca di “Gioppino”, il Diavolo, il Sinda-
                                   co, il Turco, e molte altre, tutte complete di vesti. Costumi e cappelli (ve ne sono,
                                   oltre a quelli indossati dalle marionette, altri 15 con cui trasformare i personaggi)
                                   sono in ottimo stato di conservazione. Cfr. Animati dal filo della passione. La collezio-
                                   ne Gambarutti: storie di burattini e burattinai nella Savona del Novecento, catalogo della
                                   mostra. € 3.600
       LIS TA 8 | AGOS T O 2 019
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                                               PONTREMOLI

                                               via Cesare Balbo 4
                                               2 0 13 6 M i l a n o

                                               t ( + 3 9 ) 0 2 5 8 10 3 8 0 6
                                               f ( + 3 9 ) 0 2 5 8 10 2 15 7

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BEN SUSSAN — LES QUINZE JOYES DE MARIAGE [8]
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