Possono imparare una lingua umana?
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9 terrogare su singole specie, al massimo su specie simili), Gli animali parlano? un chiaro atteggiamento antropocentrico; (2) accordarsi sul concetto di comunicazione è tutt'altro che facile, per- Possono imparare una lingua umana? ché non è affatto chiaro dove finisca un atto comunicati- vo vero e proprio e dove cominci un atto informativo (p.e., arrossire è sicuramente un atto informativo dello stato emotivo di un essere umano, ma molto difficilmen- te verrebbe definito comunicativo). Nella teoria della comunicazione regna un buon accordo, ragionevolmente, sul fatto che il discrimine passi attraverso l'intenzionali- tà. Su questa base, arrossire non è un atto comunicativo, in quanto si tratta di una manifestazione fisica spontanea, Vi sono poi gli idoli che derivano quasi da un contratto e non controllabile. Tuttavia, questo criterio è ben lungi dalle reciproche relazioni del genere umano: li chiamiamo dall'avere risolto tutti i problemi, per due ragioni. La idoli del mercato a causa del commercio e del consorzio degli uomini. Gli uomini infatti si associano per mezzo dei prima, contingente, è che non è sempre possibile deter- discorsi, ma i nomi vengono imposti secondo la compren- minare se un atto informativo sia intenzionale o meno; la sione del volgo e tale errata e inopportuna imposizione in- seconda, intrinseca, è che la nozione di intenzionalità è gombra in molti modi l‟intelletto. D‟altra parte le defini- tutt'altro che chiara (p.e., gran parte dei gesti che accom- zioni o le spiegazioni, delle quali gli uomini dotti si prov- pagnano il parlato umano sono inconsci, ma non automa- videro e con le quali si protessero in certi casi, non sono in tici, a differenza dell'arrossire: sono intenzionali o me- alcun modo servite di rimedio. Anzi le parole fanno vio- no?). Nella trattazione che segue assumeremo che queste lenza all‟intelletto e confondono ogni cosa e trascinano gli riserve non siano tali da inficiare qualsiasi trattazione dei uomini a controversie e a finzioni innumerevoli e vane. 1 sistemi di comunicazione animale, affidandoci a un ap- F. Bacon, Novum Organum, 43 (trad. di P. Rossi) proccio di tipo intuitivo. Più avanti esamineremo alcuni tentativi di definire meglio la questione. Gli animali parlano? A dispetto della sua apparente sem- La prima osservazione generale è che esiste un'eviden- plicità, cercare di rispondere seriamente a questa doman- te asimmetria tra l'aspetto genetico e quello comunicati- da è di fatto impossibile (come anche le infinite contro- vo. Mentre il regno animale è disegnato sulla base di una versie a questo proposito dimostrano) se non ci si accor- lingua comune, il DNA, tale che permetta di disegnare da sul significato di 'parlare' o di 'linguaggio', 'lingua' o un albero filogenetico (come nel disegno a sinistra) – a nozioni simili. In altre parole, ci si trova davanti a un ti- livello comunicativo il regno animale è privo di un codi- pico esempio di quelli che F. Bacon ha denominato idola ce universale di comunicazione (come il fatto che i fori 'idoli del mercato', per riferirsi a un tipo di errore lo- gruppi animali non sono connessi nel disegno a destra gico-dialettico che deriva dal linguaggio comune. Nell'u- mostra): so comune, 'linguaggio' ha almeno tre usi diversi: (1) il primo per riferirsi alle lingue umane in generale; (2) il secondo (come in 'il linguaggio dell'arte') è un'estensione metaforica per riferirsi a sistemi complessi (come anche il termine 'grammatica', p.e. 'la grammatica della musi- ca'); (3) il terzo è un via di mezzo tra i precedenti e sta a significare una qualunque forma di comunicazione. Spesso il senso (1) e il senso (3) vengono confusi, come se fossero la stessa entità (più raramente, anche il senso (2) viene confuso col primo senso). Cominceremo allora a porci la domanda: gli animali comunicano? Né la parentela genetica è indicativa della somiglianza tra i sistemi di comunicazione: una specie può utilizzare 1. Gli animali comunicano? una forma di comunicazione molto più simile a quella di La risposta non può che essere, banalmente, positiva, una specie molto lontana che a quella di una specie diret- come è generalmente noto. Piuttosto, è più interessante tamente imparentata. In altri termini, a livello di sistemi chiedersi come comunichino gli animali, e con quale ef- di comunicazione esistono molte più analogie che omo- ficacia. Anche questa domanda, però, non è priva di in- logie. Un esempio è costituito proprio dal linguaggio sidie: (1) contrappone un'entità singola a un'entità quanto umano, che per molti versi è più simile a quello di molte mai complessa e variegata (in altre parole, ci si può in- specie di uccelli che a quello degli altri primati (i.e. in- contra più analogie che omologie). Dal punto di vista 1 Sunt etiam idola tanquam ex contractu et societate humani generis ad della modalità, esistono sistemi vocali, visivi (gestuali, invicem, quae idola fori, propter hominum commercium et consortium, facciali, corporali, ecc.), chimici e tattili. appellamus. Homines enim per sermones sociantur; at verba ex captu vulgi Passeremo ora in rassegna alcuni tra i sistemi di comu- imponuntur. Itaque mala et inepta verborum impositio miris modis intellectum obsidet. Neque definitiones aut explicationes, quibus homines docti se munire nicazione animale più interessanti e meglio compresi. et vindicare in nonnullis consueverunt, rem ullo modo restituunt. Sed verba plane vim faciunt intellectui, et omnia turbant; et homines ad inanes et innumeras controversias et commenta deducunt.
Lingue e linguaggio tra mito e realtà. Corso di sopravvivenza contro miti e pregiudizi linguistici a. Api c. Uccelli Le api comunicano per mezzo di una caratteristica "dan- È un luogo comune che gli uccelli abbiano un za". Quando un'ape scout individua del cibo, normal- 'linguaggio'. In effetti, il carattere vocale dei loro sistemi mente del nettare, torna all'alveare per comunicarne la di comunicazione ha sempre colpito l'immaginazione posizione alle compagne, che ricevono le informazioni. umana, in particolare per le complesse melodie che alcu- Quando la danza è circolare ne specie sono in grado di produrre, tali che, a sottoline- significa che la distanza tra arne l'analogia con la voce umana, sono state paragonate alveare e fonte di cibo è infe- a un canto, un'attività prettamente umana. Non tutti gli riore a 100 metri; in questo uccelli "cantano": alcune specie, come il passero, si limi- caso le api si levano in volo e tano a dei cinguettii. Il linguaggio di alcune specie cante- compiono dei circoli fino a rine, come il fringuello, è stato studiato a fondo. Ne ri- che non individuano il cibo: sulta un quadro di grande complessità: i loro vocalizzi sono articolati in modo simile alle emissioni umane. Di Quando la danza è a «8» la seguito sono riportati i sonogrammi di due diversi canti distanza è superiore, ed è di un fringuello, che mostrano la divisione in sintagmi, proporzionale alla durata sillabe e fonemi: delle oscillazioni: l'angolo che l'ape mantiene rispetto al Sole volando verso la fonte di cibo corrisponde all'angolo formato con il Sole dal tratto rettilineo del- la danza a otto: Per indicare la fonte A l'a- pe esegue il tratto rettilineo in linea con il Sole; la stes- sa danza, ma di verso op- posto, per C; per B invece il tratto rettilineo forma un angolo di 80 gradi con il Sole: Inoltre, le api non sono L'analogia con il linguaggio umano, almeno dal punto di sorde, come si pensava: al vista fonico, è sorprendente, riproponendone una caratte- buio, riescono a interpreta- ristica ben nota, la doppia articolazione del segno: le fra- re il messaggio ascoltando si sono articolate in morfemi (unità minime di significa- le battute delle ali dell'ape che danza. to), le quali a loro volta sono articolate in fonemi (unità b. Delfini di contrasto senza significato). Un altro aspetto che avvi- È communis opinio che i delfini, ani- cina il linguaggio degli uccelli a quello umano è la tradi- mali altamente sociali, abbiano un so- zione, ovvero il fatto che anche negli uccelli il linguag- fisticato sistema di comunicazione. In gio non è del tutto innato: in una certa misura si basa effetti, questo è stato confermato dalla sull'imitazione del canto degli individui della propria ricerca. Utilizzano diversi mezzi: vo- comunità e viene sviluppato durante tutta la vita. È stato calizzazioni, contatto fisico (morsi di osservato che gli uccelli cresciuti in isolamento presen- varia intensità compresi) gesti e posture per esprimere tano un canto diverso ('anormale', nella considerazione stati emotivi (rabbia, frustrazione, contentezza, affetto), degli ornitologi e, a quanto pare, degli stessi uccelli della informazioni a proposito dello stato riproduttivo, l'età, il stessa specie) dagli altri individui cresciuti in condizioni sesso, ecc., e informazioni sul mondo esterno, in partico- normali. lare per coordinare la caccia o per giocare. A volte, come d. Primati nella città di Laguna in Brasile, apprendono anche a co- Tra i primati, il linguaggio dei cerco- municare con gli esseri umani al fine di coordinare i loro pitechi (vervet monkeys) dell'Africa sforzi per la pesca. Le vocalizzazioni sono il mezzo co- Orientale ha attirato l'attenzione degli municativo più utilizzato e consistono fondamentalmente studiosi. I C. hanno un repertorio di di due tecniche diverse: fischi e click. I click sono ultra- una trentina di versi (il numero esatto suoni, troppo al di sopra della soglia di udibilità per esse- è discusso perché alcuni includono re percepiti dalla nostra specie, e vengono utilizzati so- nell'elenco anche manifestazioni co- prattutto per la navigazione, come un sonar. me starnutire o vomitare, ragionevolmente escluse da al- tri), che possono indicare l'incontro con un altro gruppo di consimili, l'interazione con altri membri del proprio 2
Marco Svolacchia branco o l'avvistamento di un predatore. I C. lanciano ri- TC13 Doppia articolazione chiami d'allarme diversi quando avvistano i loro princi- Ogni lingua umana è articolata su due livelli: il primo di unità pali predatori: leopardi, aquile e serpenti. Sembra trat- senza significato che si combinano per formare unità dotate di tarsi, quindi, di segnali referenziali (per cui v. avanti). significato, i morfemi. TC14 Prevaricazione La possibilità di mentire. 2. Si può parlare di 'lingue animali'? TC15 Riflessività Appurato che gli animali (quale più, quale meno) comu- La possibilità di parlare di linguaggio tramite il linguaggio nicano (pur con sistemi di sofisticatezza variabile), ci si stesso. può chiedere se questi – o, meglio, alcuni di questi – di- TC16 Apprendibilità spongano di una vera e propria 'lingua'. Il problema qui, La possibilità che un parlante di una lingua ne impari un'altra. ovviamente, è definire che cosa conti come lingua, per- L'assunto di Hockett è che i TC non siano necessaria- ché la risposta è direttamente correlata alla definizione di mente tratti distintivi della specie umana nel senso di u- questa sfuggente nozione. Ci sono stati diversi tentativi nici (perché alcuni di questi, come p.e. la fonicità, ricor- di definire che cosa sia una lingua, tutti in qualche misu- rono anche in altre specie), ma nel senso che in nessun ra incentrati sulle caratteristiche del linguaggio umano, altro sistema di comunicazione ricorrono tutti insieme. creando il pericolo di circolarità: si mira a paragonare il Per quanto interessante, questa lista presenta dei difetti linguaggio umano ai linguaggi di altri animali, i quali, evidenti. È in una certa misura arbitraria nel numero, però, sono a loro volta considerati tali nella misura in cui presentando TC specifici accanto ad altri generali (per- somigliano a quello umano. Lupus in fabula è la propo- ché 16 TC?), disordinata (quale relazione c'è tra i TC?), sta di definizione del linguaggio umano che ha avuto ridondante (quali dipendono da un TC più generale?) e, maggiore successo: quella di C. Hockett, basata su 16 soprattutto, non gerarchizzata (i TC sono tutti alla pari? T.ratti C.ostitutivi (Design Features) del linguaggio u- Per esempio, i TC2-3 discendono evidentemente dal mano, attraverso cui compararlo con gli altri sistemi di TC1). Un altro problema è che si tratta di un sistema comunicazione animale: TC1 Canale vocale-uditivo ambiguo negli scopi: da un lato pretende di essere una TC2 Trasmissione a distanza e ricezione direzionale base neutra di comparazione tra i vari sistemi di comuni- Il linguaggio umano può essere trasmesso a distanza ed è dire- cazione; dall'altra è chiaramente antropocentrico: se è la zionale (i.e. permette di individuare la posizione del parlante). qualità del linguaggio che si vuole determinare, perché TC3 Rapida evanescenza contemplare la fonicità (e derivati) tra i TC? Tra l'altro, Il parlato svanisce istantaneamente. non è nemmeno rilevante a livello della specie umana: TC4 Intercambiabilità esistono lingue umane che non utilizzano il canale voca- I membri adulti di una comunità linguistica sono contempora- le-uditivo (come le lingue dei segni) o che lo codificano neamente emittenti e riceventi del segnale linguistico. in un sistema visivo (come nella lingua scritta) o tattile TC5 Retroazione (come nel Braille). Finisce, infine, nell'essere poco signi- Il parlante ascolta tutto ciò che dice. TC6 Specializzazione ficativo: qual è l'interesse nel dire che un certo linguag- I segnali linguistici sono specializzati perché la loro vera fun- gio animale condivide n TC con quello umano, mentre zione è solo quella di veicolare un messaggio linguistico. un altro ne condivide, poniamo, n+1? Per fare un esem- TC7 Referenzialità pio, troveremmo soddisfacente le seguenti definizioni di I segnali linguistici si possono riferire a elementi, processi e 'essere umano'? proprietà del mondo. (1) 'bipede senza penne' TC8 Arbitrarietà essere umano (2) 'bipede senza pinne' I segnali linguistici non sono (o non necessitano di essere) i- (3) 'bipede con peli', ecc. conici, i.e. non imitano ciò a cui si riferiscono. Anche nel caso In particolare, lasciano perplessi le definizioni al negati- delle onomatopee, di numero e impatto molto limitato, una vo: 'senza x/y', ecc., che si possono moltiplicare ad libi- certa quantità di arbitrarietà è coinvolta (come mostra il fatto che variano in una certa misura di lingua in lingua). tum (senza parlare del fatto che sospetteremmo che la TC9 Carattere discreto definizione (1) provenga da uno scienziato uccello, o or- I segnali linguistici sono discreti, non disposti lungo un conti- nitologo, mentre la seconda da uno scienziato pesce, o it- nuum (un fonema non può essere più o meno /p/; una parola tiologo). Di seguito, cercheremo di ordinare i TC, elimi- non può essere più o meno 'casa'). nando le ridondanze, da una parte, e i TC che non sono TC10 Distanziamento essenziali a definire la qualità di un linguaggio, dall'altra. Il linguaggio umano può riferirsi non solo a elementi presenti, ma anche ad elementi o avvenimenti lontani nello spazio e nel b. Tratti definitori di 'linguaggio' tempo; può persino riferirsi a elementi inesistenti o ipotetici. Molti TC contribuiscono, più o meno direttamente, a TC11 Apertura (creatività/produttività) realizzare quella che sembra la caratteristica principale Il linguaggio umano permette di creare e comprendere un nu- di ogni lingua umana: il suo carattere aperto o creativo, mero infinito di nuovi messaggi, grazie alla grammatica. la possibilità di esprimere qualsiasi nozione concepibile TC12 Tradizione dalla nostra mente. Si tratta dei seguenti: Le lingue umane specifiche non sono innate, ma debbono es- sere apprese. 3
Lingue e linguaggio tra mito e realtà. Corso di sopravvivenza contro miti e pregiudizi linguistici arbitrarietà (un sistema iconico è necessariamente limitato Degli altri tratti proposti da più parti restano fuori il nelle sue capacità espressive perché non è possibile imitare la cambio di turno (il rispetto dell'alternanza di chi parla e gran parte dei referenti possibili); di chi ascolta nel dialogo) e la lettura della mente (la carattere discreto (un linguaggio basato su unità di valore capacità empatica di leggere le intenzioni, in primis co- graduale, come la danza delle api, può funzionare solo se se- municative, del nostro interlocutore, i suoi stati d'animo riamente limitato); referenzialità (un linguaggio non referenziale è una con- e di intuire le sue conoscenze). Si tratta certamente di traddizione in termini); proprietà molto importanti, specie la seconda (la prima doppia articolazione (un sistema di segni non articolati è può essere probabilmente sussunta sotto di questa), che poco funzionale sia per limiti di memoria sia per la difficoltà definisce in tutta evidenza una parte importante di ciò di mantenere i vari segni ben distinti). che ci rende umani. Tuttavia, non si tratta di proprietà distanziamento, prevaricazione, riflessività (l'assenza di del linguaggio in senso stretto, ma di tratti sociali che ciascuna di queste proprietà determina una limitazione più o rendono possibile l'uso normale (i.e. umano) dello stes- meno seria alla creatività di un linguaggio). so. A questi tratti ne sono stati aggiunti altri due da altri stu- Il risultato di questa discussione è che il tratto che me- diosi: uso spontaneo (un atto comunicativo non sponta- glio permette di misurare la qualità di un sistema di co- neo non può essere creativo) e dipendenza dalla struttu- municazione è la creatività. Forti di questo armamenta- ra. Quest'ultimo equivale sostanzialmente a sintassi, in- rio, esamineremo i sistemi di comunicazione animale già tendendo con ciò un sistema che permetta di creare infi- presentati per determinare se e in quale misura siano lin- nite possibilità combinatorie. Per ottenere questo risulta- guaggi veri e propri. to le frasi debbono essere costruite sulla base di regole I linguaggi animali sono creativi? precise (che si applicano coerentemente agli stessi ele- La risposta a questa domanda è negativa: la maggior par- menti) e ricorsive (applicabili un numero illimitato di te degli animali dispone di un numero fisso di segnali, volte). Si considerino gli esempi seguenti: emessi in circostanze ben definite. La domanda diventa 1. Una bambina una al allora: esistono linguaggi animali creativi? diede 2. Una signora alta col cappello mela cavallo. 'Una bambina' della frase (1) e 'La signora alta col cap- Api pello della frase (2) differiscono notevolmente nella loro È stato spesso messo in evidenza che il forma apparente. Tuttavia, svolgono nella frase la stessa linguaggio delle api contiene una sorta funzione ('SOGGETTO'), come dimostrano le frasi equiva- di grammatica, perché è produttivo: a lenti passive, in cui hanno assunto un'altra funzione seconda della distanza e della direzione ("complemento di agente"), pur mantenendo la stessa del cibo un'ape emette un segnale di- semantica (l'autore dell'azione di dare una carota): verso. Tuttavia, la sua creatività è e- Al fu da una bambina. stremamente limitata: può solo segna- una mela lare la posizione del cibo. In secondo cavallo data da una signora alta col cappello. La ragione per cui 'Una bambina' e 'La signora alta col luogo, anche in questo ambito è seriamente limitato; ad cappello' funzionano come uno "stesso elemento" è che esempio, le api non possono dare informazioni verticali. entrambi sono elementi connessi al NOME; la differenza K. von Frisch, lo studioso austriaco a cui si deve sostan- tra i due casi è nel grado di espansione (nullo nel primo, zialmente tutto quello che si sa riguardo al linguaggio duplice nel secondo). delle api, lo provò con un esperimento: mise un alveare ai piedi di un'antenna radio e dell'acqua zuccherata sopra In sintesi, tutti i tratti costitutivi discussi (proposti sia da la stessa; poi la mostrò ad alcune api. Queste furono in- Hockett sia da altri) possono essere compresi nella pro- capaci di dare la giusta direzione alle altre; si limitarono prietà della creatività (o apertura): a fare la danza circolare per indicare che il cibo era vici- CREATIVITÀ no. Risultato: per alcune ore le altre api volarono in tutte le direzioni eccetto che sopra l'alveare, finché smisero. distanziamento prevaricazione dalla struttura uso spontaneo referenzialità articolazione arbitrarietà dipendenza riflessività Von Frisch notò: 'Le api non hanno una parola per 'su' carattere discreto doppia nella loro lingua. Non ci sono fiori tra le nuvole.' La domanda che ci si potrebbe fare è se lo stesso sia vero per il linguaggio umano, dato che, come si è detto, ogni lingua è adeguata ad esprime la cultura della comu- Dei TC di Hockett rimane fuori la tradizione, che rientra nità che la parla, non le altre. La risposta deve essere ne- probabilmente nella stessa creatività, almeno in modo gativa: il linguaggio umano permette di creare nuove pa- probabilistico: se una lingua è innata come può essere role (o di utilizzare combinazioni di quelle già esistenti) aperta? Non potrebbe ammettere modifiche né espansio- quando si crea una nuova necessità. Il linguaggio delle ni (nuovi segnali). È poi concepibile che possa esistere api invece non lo permette perché è un sistema chiuso. un linguaggio veramente complesso che sia interamente innato? In altre parole, sembra inverosimile che un cor- redo genetico possa contemplare una simile possibilità. 4
Marco Svolacchia Delfini (una circonferenza con un raggio di qualche chilometro) J. Bastian fece un esperimento che e al tempo necessario per percorrerla. sembrò dimostrare che i delfini parlas- Non è stata provata nemmeno la referenzialità: i segna- sero, i.e. che comunicassero in modo li animali si riferiscono tipicamente a stati d'animo in re- creativo. Addestrò due delfini, Buzz azione a stimoli esterni (paura, allarme, aggressività, de- (maschio) e Doris (femmina) a preme- siderio sessuale, ecc.). Una possibile eccezione è il lin- re, di due pale (come nella figura a si- guaggio dei cercopitechi che, come abbiamo visto, sem- nistra), quella destra se si accendeva una luce fissa, la si- brano differenziare il segnale di fuga a seconda dello nistra se si accende- specifico predatore. Anche qui, però, potrebbe trattarsi va una luce intermit- solo di segnali operativi: 'scappare su un albero', se si tente, ottenendo un avvista un leopardo o un leone (a), 'nascondersi tra gli pesce in premio se arbusti, se si avvista un'aquila (b) e 'scappare via' se si entrambi svolgevano avvista un serpente (c): il compito corretta- (a) (b) (c) mente: Poi divise i due del- fini tramite un pannello opaco, in modo che potessero sentirsi ma non vedersi, e fece loro compiere lo stesso Infine, non è stato provato che qualche animale possieda esercizio. Questa la capacità della lettura della mente, anche se è stata so- volta, però, solo Do- stenuta per qualche primate e per alcuni animali dome- ris poteva vedere la stici come il cane. Per riassumere: luce. Quindi, l'unica dipendenza d. struttura NON TROVATA possibilità per otte- distanziamento NON TROVATO nere il premio era referenzialità NON PROVATA che Doris comuni- lettura della mente NON PROVATA casse a Buzz di quale luce si trattasse: 3. Gli A. possono imparare una lingua umana? L'esperimento sembrò riuscire perfettamente (in migliaia Il fatto che non esista in natura nulla di paragonabile alla di ripetizioni). In seguito, risultò che si trattava di altro: potenza espressiva del linguaggio umano non implica anche quando i due delfini erano insieme, Doris era soli- necessariamente che nessun animale sia in grado di im- ta emettere due versi diversi a seconda del tipo di luce e parare una lingua umana. Detto in modo più interessante, aveva mantenuto questa abitudine anche dopo la separa- fino a che punto un animale può imparare una lingua zione. Quindi, Buzz si limitava ad associare i suoni di- umana? Nella letteratura specifica, esistono studi che versi che Doris meccanicamente emetteva alle luci di- mostrano capacità sorprendenti in questo senso, molto verse, reagendo di conseguenza. Pertanto, nonostante la più elevate certamente di quanto generalmente si ritenga. loro impressionante intelligenza e il loro sofisticato si- a. Cani e uccelli stema di comunicazione, nemmeno per i delfini sono sta- Un caso spesso segnalato dai proprietari è quello della te finora portate prove che comunichino in modo creati- capacità da parte del loro cane di comprendere parole, e vo. perfino frasi, almeno a un certo livello di approssimazio- Uccelli ne. Queste osservazioni sparse, a parte qualche evidente Nemmeno il linguaggio degli uccelli ha dato prova di es- esagerazione, sono state confermate dalla ricerca. È ap- sere creativo. Ci si potrebbe aspettare che possano co- purato che i cani, specie alcune "razze" di cane, sono in municare a proposito di un numero impreciso di situa- grado di apprendere molte decine di parole e di eseguire zioni, dato il carattere altamente combinatorio delle note. dei comandi in modo analitico. In realtà, per quanto è stato accertato, i canti degli uccelli Probabilmente, però, il caso più sorprendente è quello riguardano solo 2 campi: (1) corteggiamento e (2) segna- degli uccelli, specie pappagalli e merli indiani, che mo- lazione territoriale. strano delle capacità di apprendere (e – a differenza dei cani e dei primati – di pronunciare) diverse decine di pa- In conclusione, non è stata ancora portata evidenza di role. Un caso ben conosciuto è quello di Alex, un pappa- linguaggi animali che mostrino dipendenza dalla struttu- gallo grigio comprato nella provincia di Chicago nel ra. In altre parole, nessuna forma di comunicazione ani- 1977 a 13 mesi d'età. Dopo un accurato addestramento, male ha qualcosa di simile alla sintassi umana. sapeva nominare referenzialmente più di 30 oggetti (p.e. Non sono stati trovati linguaggi animali con la proprie- uva, sedia, chiavi, carota), 7 colori (p.e. azzurro, giallo, tà del distanziamento. È stato a volte sostenuto che il viola) e 5 forme (p.e. triangolo, quadrato). Sapeva anche linguaggio delle api abbia questa proprietà, ma il distan- rispondere correttamente se gli si chiedeva se due colori ziamento possibile per le api si limita all'area operativa o forme fossero diverse o le stesse. 5
Lingue e linguaggio tra mito e realtà. Corso di sopravvivenza contro miti e pregiudizi linguistici b. Esperimenti coi primati Questi insuccessi determinarono la perdita di interesse in La parte del leone in questo tipo questi esperimenti, già di per sé molto impegnativi e di- di indagine, però, la fanno i pri- spendiosi. Una svolta si ebbe un paio di decenni dopo, mati, data la loro prossimità ge- quando qualcuno pensò di utilizzare altri media. Da allo- netica. Si tratta di un campo di ra si sono utilizzate la lingua dei segni (basata sull'ASL) indagine estremamente interes- o dei supporti (magnetici prima, elettronici in seguito). A sante e ormai consistente, ma an- seconda del medium utilizzato, i primati sono conosciuti che insidioso, per una serie di ragioni: (1) l'atteggiamen- come 'segnatori' o 'puntatori'. to spesso fazioso da parte degli sperimentatori (un esem- I coniugi Premack furono i primi a sperimentare con pio del quale sono le traduzioni "umanizzate" delle pro- un medium diverso dalla voce. Cominciarono a lavorare duzioni dei primati addestrati, che possono dare un'im- nel 1966 su Sarah, una femmina di scimpanzè di 7 anni, pressione molto migliore della realtà, specie a persone utilizzando dei gettoni magnetici di diversi colori, forme linguisticamente poco consapevoli; non va nemmeno e dimensioni su una lavagna magnetica, come quelli che dimenticato che gli sperimentatori generalmente diven- si vedono nella figura di seguito (N.B. quasi tutti i getto- tano una sorta di genitori adottivi dei soggetti); (2) le re- ni sono arbitrari): azioni quasi religiose al dibattito (in parte anche religio- se in senso proprio); (3) l'ignoranza da parte degli speri- mentatori, in genere psicologi, riguardo alla natura del linguaggio umano; (4) i problemi causati dall'interazione con animali pericolosi quando diventano adulti, che de- cretano la fine dell'esperimento e impediscono di seguire tutti gli sviluppi successivi. La conseguenza è che non è facile farsi un'idea precisa e obiettiva dei risultati di que- sti esperimenti. Il primo tentativo sperimentale di insegnare a parlare una lingua umana a un primate si ebbe nel 1931, quando i coniugi Kellogg adottarono uno scimpanzè femmina di 7 mesi di nome Gua, allevandola insieme al figlio coeta- neo, Donald, ed esponendola continuamente al parlato. Il tentativo fu un fallimento: alla fine di anni di addestra- mento, Gua capiva c. 70 parole, ma non parlava affatto. Naturalmente, il figlio umano imparò invece l'inglese normalmente. Un altro esperimento fu condotto diversi anni più tardi, nel 1947, dai coniugi Hayes su uno scimpanzè femmina di nome Viki. Al termine di 3 anni di addestramento in- tensivo imparò ad articolare in modo semicomprensibile (più per i loro "genitori" che per gli altri, a quanto pare) 4 parole: PAPA, MAMA, CUP, UP. Sarah doveva collocare i gettoni in una sequenza esatta Divenne in seguito chiaro che i primati non possono che corrispondeva all'ordine delle parole nelle frasi di parlare perché non hanno l'apparato fonatorio adatto. Il lingua inglese. Non veniva invece assegnato alcun valore confronto fra gli apparati fonatori dello scimpanzè e all'orientazione con cui venivano collocati i gettoni. dell'uomo mostra i seguenti contrasti: Fu anche in grado di apprendere dei concetti astratti. I concetti di 'uguale' e 'diverso' le furono insegnati facen- dole accoppiare oggetti uguali (p.e. 2 mele): le fu dato un gettone per indicare 'uguale', che fu posto tra le 2 mele. Le fu poi insegnato a mettere il gettone 'diverso' tra 2 oggetti diversi: (1) la cavità orale umana è in proporzione più corta e più lar- ga; (2) la mandibola è più leggera; (3) la laringe è situata più in basso nel collo in modo, da cui risulta una cavità faringea più ampia e ad angolo retto con la cavità orale; (4) la lingua è un elemento di continuità tra le due cavità, di cui può modifi- care con i movimenti forma e dimensioni; (5) il canale sopra- laringeo dell'uomo funziona come un organo a due canne, a L'interrogazione fu introdotta con l'aiuto delle parole differenza di quello dello scimpanzè. 'uguale' e 'diverso': un gettone designato per ? veniva po- 6
Marco Svolacchia sto tra i due oggetti e Sarah doveva sostituire il gettone ? biguità. con quello per 'uguale' o 'diverso', a seconda dei casi: Quali sono stati i risultati di questo esperimento? Se- condo A.J. e D. Premack, Sarah arrivò ad apprendere (passivamente e attivamente) circa 130 parole, sia astrat- te che concrete – che usava con un'attendibilità compresa tra il 75 e 1'80 per cento – che sapeva utilizzare in modo referenziale (applicandole a classi di elementi, quindi non come nomi propri) e arrivò a capire la 'struttura della Il concetto di 'colore', una parola piuttosto astratta, venne frase'. Nelle loro parole: insegnato tramite Nel valutare i risultati dell'esperimento compiuto con Sarah proposizioni come bisogna fare attenzione a non richiedere a Sarah ciò che si ri- 'rosso ? mela', 'rosso ? chiederebbe a un uomo adulto. Messa a confronto con un banana': S. doveva bambino di due anni, Sarah si difende però molto bene sul pi- sostituire '?' col sim- ano dell'abilità di linguaggio. Di fatto a Sarah vennero fatte ri- bolo per 'colore': chieste in una forma linguistica che non verrebbe mai usata con un bambino. L'uomo è affetto da pregiudizi comprensibili Il passo successivo fu a favore della propria specie, e i membri di altre specie devono di insegnare la lingua compiere fatiche erculee prima che venga a essi riconosciuto il con la lingua: Sarah possesso di capacità simili, particolarmente nel campo del lin- apprese a mettere il guaggio. gettone 'si chiama' tra Va notato, però, che non è affatto chiaro che cosa inten- il gettone 'mela' e dano i Premack con comprendere 'la struttura della frase'. l'immagine di una La domanda corretta da farsi, semmai, sarebbe: 'A quale mela: livello di comprensione della sintassi è arrivata Sarah?'. La negazione fu inse- La frase utilizzata, una coordinata piuttosto semplice, gnata tramite doman- non è esattamente la struttura più complessa generabile de come 'rosso ? me- dalla sintassi umana. la', 'rosso ? banana': Quasi contemporane- Sarah doveva rispon- amente, nel 1967, i dere sostituendo '?' coniugi Gardner col simbolo per cominciarono a spe- 'colore' o 'non colore': rimentare su una La relazione condiziona- femmina di scim- le ('se..., allora...') fu in- panzè di un anno, segnata come un'unica Washoe, che fu alle- parola, posta tra le due vata come un essere proposizioni. Sara dove- umano e che era circondata da persone che le parlavano va fare molta attenzione in lingua dei segni (derivata dall'ASL) durante tutte le al significato delle 2 fra- ore di veglia. Dopo alcuni anni di addestramento, Wa- si per avere un premio: shoe aveva appreso dalle 100 alle 300 parole (la varia- Un esempio degli eser- zione è dovuta alla mancanza di accordo tra ricercatori: cizi a cui Sarah venne pare che W. ne utilizzasse 132 attivamente e c. 350 pas- sottoposta nella fase a- sivamente) usate referenzialmente, utilizzabili in modo vanzata del suo adde- generale (p.e., utilizzava MORE non solo per farsi fare il stramento è rappresentato solletico, ma anche per farsi spingere in un cesto della nell‟immagine a fianco, biancheria e per chiedere altro cibo) e con distanziamen- in cui, dopo aver letto to. Sapeva produrre frasi di 2/3 parole in modo creativo, sulla lavagna magnetica come illustrano gli esempi seguenti: il messaggio "Sarah met- GIMME TICKLE „fammi solletico‟ GO SWEET „andare lamponi‟ tere mela secchio banana OPEN FOOD DRINK „aprire frigo‟ piatto", eseguiva con LISTEN EAT „sentire (il segnale del) mangiare‟ precisione le azioni ri- HURRY GIMME TOOTHBRUSH ('sbrigare dare spazzolino da chieste. Per interpretare correttamente la frase come denti') 'mettere (la) mela (nel) secchio (e la) banana (nel) piatto' ROGER WASHOE TICKLE ('Roger fare solletico Washoe'). – e non, p.e., 'mettere (la) mela, (il) secchio (e la) bana- na (nel) piatto – lo scimpanzé doveva capire la struttura Inoltre, pare che le capacità linguistiche di W. fossero della frase (almeno a un certo livello), in quanto l'ordine conformi al criterio della tradizione, in quanto avrebbe delle parole da solo non era sufficiente a risolvere le am- insegnato quello che aveva appreso della lingua dei se- 7
Lingue e linguaggio tra mito e realtà. Corso di sopravvivenza contro miti e pregiudizi linguistici gni a un figlio adottivo, dopo essere stata trasferita in gioni: (1) sebbene fosse cresciuto in una famiglia adotti- una riserva per primati. va dall'età di due settimane, N.C. fu sottoposto a un me- Accanto a questi successi, si deve notare un grave ri- todo di addestramento più rigoroso dei precedenti (l'ap- sultato negativo: l'assenza di grammatica. L'ordine delle proccio fu quello della experimental analysis of beha- parole era infatti casuale: SWEET GO o GO SWEET, al con- vior, di derivazione comportamentista); (2) anche l'anali- trario dell'inglese dei coetanei umani: MUMMY COME, si dei dati fu condotta in modo più rigoroso (utilizzando EVE READ, ADAM PUT, CAR GONE. Un altro aspetto che un computer per elaborarli quantitativamente) che in va considerato è che, durante gli esperimenti, gli osser- passato, in cui si ricorse più che altro a procedure im- vatori madrelingua di ASL riconoscevano a Washoe un pressionistiche. numero molto minore di segni rispetto agli istruttori (e I risultati furono molto più modesti di quelli dichiarati giudicavano la sua attività gestuale molto confusa). Va per Sarah e Washoe. Risultò che N.C. aveva appreso 125 ricordato che gli istruttori di W. non erano parlanti nativi parole (per un'unica ricercatrice del team il numero sa- di ASL; in realtà, quello che utilizzavano era un pidgin rebbe stato in realtà di un quintuplo), ma le sue emissioni ASL (anche se questa differenza non sembra fosse chiara difettavano di qualunque traccia di sintassi umana. Sem- ai Gardner). brava produrre con una certa frequenza anche frasi di 4 Un altro esperimento che ha avuto una certa notorietà parole; in realtà, le sue performance risultarono molto (tanto da dare luogo a un film documentario), sebbene meno impressionanti perché almeno una parola era sem- meno influenza dei precedenti a causa di gravi difetti di pre una ripetizione letterale o concettuale di una prece- impostazione, è quello condotto a partire dal 1972 dalla dente, come mostrano le seguenti liste di enunciati di 3 o psicologa F. Patterson su Koko, una femmina di gorilla 4 parole (con a destra l'indice di frequenza): di un anno, cui insegnò una forma di ASL. I risultati di questo espe- rimento sono molto contro- versi e contraddittori: pare che K. fosse riuscita ad ap- prendere attivamente più di 1.000 parole (!) di ASL, un numero esorbitante in rap- porto a quello degli altri primati precedentemente addestrati al linguaggio, e c. 2.000 parole di inglese (!!) (Nell'immagine si vede Ko- ko che esegue il segno per 'occhio'). L'enunciato massimo registrato fu: GIVE ORANGE ME GI- Per quanto riguarda la sintassi, i dati sono invece molto VE EAT ORANGE ME EAT ORANGE GIVE ME EAT ORANGE scarsi, in quanto pare che la maggior parte delle sue e- GIVE ME YOU. missioni consistessero di risposte a domande a scopo Petitto e Seidenberg, due ricercatori che avevano lavo- lessicale del tipo 'qual è sedia?'; 'qual è rosso?' Pertanto, rato al progetto, notarono a questo proposito: „Repetiti- a quanto pare, le emissioni di K. consistevano più che al- ve, inconsistently structured strings are in fact characte- tro in denominazioni ('(questo è un) albero'; '(questa è ristic of ape signing‟. una) banana') o in frasi monofrastiche, in cui l'interpre- Un altro punto debole dell'apprendimento sintattico di tazione dell'intenzione comunicativa doveva essere infe- N.C. fu l'ordine delle parole incostante (che, in effetti, rita dal contesto ('banana' poteva significare '(voglio una) sembra del tutto casuale: p.e., EAT nelle frasi sopra ripor- banana' oppure '(questa è una) banana', e via dicendo), tate compare in tutte le posizioni possibili). che è la prestazione tipica di bambini umani al di sotto di Un altro aspetto significativo delle performance verbali 1,5 anni di età. di N. C. fu la scarsa creatività: a 2 anni il 38% dei suoi enunciati consisteva di imitazioni complete o parziali Qualche anno più tardi (1973) degli enunciati degli istruttori; a 4 anni la percentuale era H. Terrace condusse un altro salita al 54%. Il confronto con l'apprendimento da parte esperimento con uno scimpanzè dei bambini umani, in cui il fenomeno è inverso, è im- maschio molto giovane, Nim pietoso. Chimpsky, che venne sottopo- Un altro elemento degno di nota è che, a quanto pare, sto a 4 anni di addestramento Nim non riuscisse mai a conversare veramente, in quanto sistematico. Il medium usato fu, non capiva il meccanismo del cambio di turno conversa- come per Washoe, una lingua zionale e raramente iniziava una conversazione, limitan- dei segni basata sull'ASL. Si dosi a reagire all'istruttore (nell'88% dei casi). trattò di un esperimento consi- Le conclusioni di Terrace, che pure aveva iniziato l'e- derevolmente diverso rispetto ai precedenti, per due ra- sperimento per confutare le idee innatiste di Noam 8
Marco Svolacchia Chomsky (proprio per fare il verso al quale fu scelto il Un aspetto notevole del suo apprendimento è che all'ini- nome dello scimpanzè), sono le seguenti: zio, quando era ancora piccolissimo, non era oggetto di „It would be premature to conclude that a chimpanzee‟s addestramento, ma si limitava ad accompagnare (o, piut- combinations show the same structure evident in the sentences tosto, a distrarre e infastidire) il soggetto addestrato, la of a child‟ (Terrace 1979a: 221); „Nim‟s signing with his madre adottiva, che per la verità non fece grandi pro- teachers bore only a superficial resemblance to a child‟s con- gressi nell'arte del linguaggio. Kanzi, invece, mostrò im- versations with his or her parents‟ (Terrace 1983: 57) provvisamente e casualmente di aver appreso spontane- Va aggiunto che le conclusioni di Terrace furono fero- amente molte parole, mentre sembrava fare di tutto, me- cemente criticate da alcuni studiosi, in particolare dai no che prestare attenzione alle lezioni tenute alla madre. coniugi Gardner, secondo i quali: Qualcosa del genere sembra verificò essersi verificato Nim era uno scimpanzè disturbato (a causa dei frequenti più tardi, almeno in una certa misura, con l'inglese parla- cambi di istruttore); quindi "diversamente abile" linguistica- to (ovviamente per la sola comprensione) e con l'ASL, mente. quest'ultimo sulla sola base della visione ripetuta dei Il metodo di analisi dei dati era difettoso, perché aconte- filmati di Koko (i primati, umani compresi, sembrano stuale (la critica allude al fatto che i dati vennero elaborati tutti amare molto la visione di filmati dei propri simili). insieme in seguito immettendoli in un computer). In sintesi, il livello linguistico raggiunto da Kanzi, che In sintesi, la critica è che la ricerca di obiettività ha con- è probabilmente il poliglotta recordman tra i primati non dotto a un addestramento anaffettivo e a un'analisi dei umani, è quello di un bambino di 2 anni da un punto di dati asettica. Inversamente, Terrace replicò che i prece- vista della produzione e quello di un bambino di 2,5 anni denti esperimenti erano viziati da scarsa obiettività di per quanto riguarda la sua capacità di comprensione. metodo e di analisi. La controversia è tutt'altro che risol- ta a tutt'oggi. Di fatto, il risultato fallimentare dell'espe- 4. Conclusioni: gli animali possono imparare una lin- rimento di Terrace determinò la fine di molti progetti di gua umana? ricerca, anche tenuto conto delle ingenti risorse che que- La risposta a questa domanda deve essere senza alcun sti esperimenti richiedono a livello di impegno umano e dubbio negativa: sebbene ci sia qualche elemento in co- di finanziamenti. mune (specie coi primati), le capacità linguistiche anima- Dovettero passare li differiscono da quella umana in termini di ampiezza diversi anni prima del lessico, dipendenza dal contesto e, ovviamente, nella che gli esperimenti sintassi (per quanto riguarda i primati, anche nella fono- linguistici sui primati logia). Per il lessico, si pensi alla dotazione di un norma- riprendessero. Il più le adulto: quante parole conosce una persona normale? interessante di que- LESSEMI SENSI PERIFRASI sti, con tutta probabi- c. 20.000 c. 40.000 c. 60.000 lità, è quello di S. Si pensi soprattutto a come un bambino normale ap- Savage-Rumbaugh, prende le parole: a quale ritmo le impara? Comincia a 1 che dal 1980 addestrò un maschio di bonobo (detto an- anno; impara 10 parole al giorno fino a 17/18 anni; a 6 che 'pigmeo nano': a quanto pare una specie a sé, sebbe- anni conosce c. 13.000 parole = 1 parola/1 ora di veglia. ne strettamente imparentata con gli scimpanzè) di nome Inoltre, e significativamente, l'apprendimento è quasi Kanzi. Il medium utilizzato fu una tastiera collegata a un interamente spontaneo: il peso dell'apprendimento espli- computer che utilizzava segni geometrici arbitrari (e un cito ('questo si chiama x') è trascurabile e mai necessario. cartellone plastificato con gli stessi segni che veniva uti- Se si paragona questa situazione a quella a cui i primati lizzato durante le uscite all'aperto). Kanzi venne anche linguisti sono stati esposti, le prestazioni dei primati ri- addestrato alla com- sultano molto modeste. Per la sintassi, i risultati sono prensione dell'inglese ancora meno lusinghieri: Herbert Terrace ha notato che parlato (nella figura l'aumento della lunghezza media degli enunciati (LME) si vede mentre parte- ha andamento diverso da quello dei bambini, come il cipa a una seduta di grafico seguente mostra: addestramento al par- lato). I risultati dichiarati di questo esperimento sono impres- sionanti: 1. apprendimento "spontaneo" di centinaia di parole tramite i segni arbitrari sulla tastiera o cartellone; 2. capacità di produzione di frasi fino a 4 parole; 3. apprendimento di decine di parole inglesi; comprensione di alcune frasi semplici in inglese; 4. apprendimento di alcuni segni gestuali per imitazione spontanea. 9
Lingue e linguaggio tra mito e realtà. Corso di sopravvivenza contro miti e pregiudizi linguistici quanto pare, le capacità imitative dei primati sono tutt'al- tro che rimarchevoli anche per quel che riguarda il lin- guaggio gestuale. Dal punto di vista delle capacità imita- tive, delfini e uccelli canterini fanno molto di meglio. L'altro aspetto rilevato da Fitch è relativo alle serie li- mitazioni nelle capacità di lettura della mente, che com- porta, tra l'altro, la possibilità di trarre inferenze conver- sazionali (del tipo di quelle studiate da P. Grice). Si trat- ta di una capacità non linguistica in senso stretto, ma in- dispensabile per fare un uso "umano" delle nostre capa- cità linguistiche. Un'altra incapacità mostrata dai primati è nell'acquisi- zione del carattere creativo, generativo, del linguaggio umano, in particolare della sua componente fondamenta- le, la ricorsività. È interessante, a questo proposito, con- frontarla con una capacità che potrebbe essere stretta- mente correlata: computare la quantità. Mentre anche i primati non umani hanno mostrato la capacità di compu- tare le 'numerosità' (incluse la quantificazione precisa di Nel grafico si vede che col passare del tempo a ogni au- piccole quantità e quella approssimativa di grandi quan- mento del vocabolario nei bambini corrisponde un au- tità di elementi), gli umani sembrano essere unici nella mento di LME (curve in nero), anche nel caso di bambi- capacità di compu- ni non udenti (curve in grigio), mentre nello scimpanzé tare in modo preci- Nim (curva in colore) tale lunghezza resta stazionaria. so quantità illimita- Come spiegare questo paradosso? La risposta più proba- te di elementi, bile è che, mentre il bambino migliora con l'età perché un'abilità che, co- potenzia la sintassi, un sistema di regole (o principi) ge- me la sintassi u- nerative, i primati migliorano solo la loro capacità imita- mana, si basa sulla tiva. Il fatto puro e semplice è che un primate, anche il computazione ri- più dotato e meglio addestrato, si ferma alle possibilità corsiva. di un bambino di 2/2,5 anni (che, va aggiunto, apprende In conclusione, nemmeno le scimmie antropomorfe rie- la lingua in modo del tutto spontaneo), le cui capacità scono a imparare una lingua umana, in particolare la linguistiche sono ancora in fase iniziale. Il risultato è che grammatica (probabilmente nemmeno la fonologia, seb- quando un bambino comincia lo sviluppo vertiginoso bene non sappiamo quasi nulla di certo delle loro capaci- delle sue possibilità linguistiche, un primate si ferma. tà fonologiche analitiche). Possono però comunicare in Come spiegare questa differenza? In altre parole, che modo simbolico – apprendendo segnali arbitrari (come i cos'è che noi abbiamo e che manca persino ai nostri pa- primati puntatori hanno mostrato in modo assai evidente) renti più prossimi? Detto in altri termini, che cosa ci ren- e mostrando distanziamento (per parlare, in una certa de umani? Secondo T. Fitch, un eminente biolinguista: misura, anche di elementi non presenti). Sembrano quin- The basic conclusion is that animals possess a rich cognitive di possedere un antesignano del linguaggio, che però non world, but are quite limited in their ability to communicate viene impiegato nelle condizioni naturali. Verosimil- their thoughts to others. Furthermore, it seems that the capaci- mente, si tratta di un effetto collaterale di qualche altra ty of nonhuman primates to interpret acoustic signals is far capacità cognitiva più importante per la specie. more sophisticated than their ability to generate relevant, in- formative signals. The limitations on nonhuman “theory of Pertanto, la risposta alla domanda iniziale 'Gli animali mind” mean that animals can only fulfill one half of the Gri- possono imparare una lingua umana?' è negativa: sebbe- cean contract: they are well equipped for context-dependent ne pappagalli e primati – con le dovute differenze – han- pragmatic inference, but not for pragmatic expression. no raggiunto risultati notevoli (molto superiori comun- Quindi, ci sarebbero que a quello che generalmente si riteneva possibile), sol- almeno due aspetti rile- tanto un essere umano può imparare veramente una lin- vanti: la scarsa capacità gua umana. Del resto, perché stupirsi: se degli scienziati imitativa dei primati, di una specie di cetacei estremamente intelligente speri- almeno per quanto ri- mentassero riguardo alla possibilità da parte degli esseri guarda il segno fonico, umani di apprendere a nuotare come loro, dovrebbero ciò che spiegherebbe la concludere che, per quanto intelligenti, gli umani non ne difficoltà nell'apprendi- sono proprio veramente capaci. mento anche passivo del lessico di una lingua parlata. In realtà, a 10
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