Le risorse energetiche mondiali, il nucleare l'Italia - Alessandro Clerici Conferenza AEIT
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Link to the relevant page on the WEC website http://www.worldenergy.org/wec- geis/publications/default/launches/ser04/ser04.asp?mode=print&x=5&y=19 This appears on the WEC website Survey of Energy Resources 2004 World Energy Council, London, 2004 Hardcopy with CD Available from Elsevier Member Benefit: A 30% discount is available to WEC members. Conferenza AEIT 2
Sommario 1. Il World Energy Council (WEC) 2. Le risorse energetiche mondiali 3. Il nucleare ed il caso Finlandia 4. Il caso Italia 5. Scenario futuro e conclusioni Conferenza AEIT 3
1. IL WORLD ENERGY COUNCIL (WEC) • Il Consiglio Mondiale dell’Energia o World Energy Council (WEC) è la più importante organizzazione internazionale in campo energetico, con un ambito di attività che copre tutte le fonti di energia e con Comitati Nazionali in quasi cento paesi • Il WEC è un’organizzazione non-governativa senza scopo di lucro, accreditata presso l’ONU ed ha come missione quella di promuovere lo sviluppo economico e l’uso pacifico delle risorse energetiche a vantaggio della popolazione mondiale nel suo insieme Conferenza AEIT 4
1. IL WORLD ENERGY COUNCIL (WEC) (continua) • Le origini del WEC risalgono agli anni ’20 con l’organizzazione dei Congressi Mondiali dell’Energia che si svolgono ogni tre anni. • L’ultimo Congresso Mondiale si è svolto a Sydney dal 5 al 9 Settembre 2004 ed il prossimo si svolgerà a Roma nel 2007 Conferenza AEIT 5
1. IL WORLD ENERGY COUNCIL (WEC) (continua) • Ogni tre anni il WEC pubblica la “Survey of Energy Resources” • La prima edizione è stata pubblicata nel 1934 • L’ultima è stata da me coordinata nel periodo 2002-2004 e presentata a Sydney in occasione del 19° Congresso Mondiale dell’Energia Conferenza AEIT 6
1. IL WORLD ENERGY COUNCIL (WEC) (continua) • Il volume “2004 Survey of Energy Resources” presenta una serie di capitoli, ciascuno dei quali dedicato ad ogni risorsa. Ogni capitolo comprende una relazione di un esperto mondiale del settore, seguita da definizioni, tabelle e note per le diverse nazioni con i dati relativi a risorse, riserve, produzione e consumi Conferenza AEIT 7
2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI Le risorse analizzate sono: • Carbone (incluse ligniti) • Petrolio • Oil shale • Bitume • Gas naturale • Uranio e nucleare • Torba • Legno • Biomasse diverse dal legno Conferenza AEIT 8
2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua) • Energia solare • Energia geotermica • Energia eolica • Energia marina suddivisa in: – Energia dalle maree – Energia dalle onde – Conversione dell’energia termica degli oceani (OTEC) Conferenza AEIT 9
2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua) • Sono state prese in considerazione 7 regioni geografiche: Nord America (NA), Sud America (SA), Europa con inclusa anche la Siberia (EU), Africa (AF), Medio Oriente (MO), Asia (AS) e Oceania (OC) Conferenza AEIT 10
Survey of Energy Resources 2004 Coal 247 255 258 Europe North America Asia 50 0.4 20 Middle East 79 Africa South America Oceania RESERVES PRODUCTION CONSUMPTION Conferenza AEIT 4.8 Gt/year 909 Gt 4.8 Gt/year 11
2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua) A livello globale si può notare che: • Il rapporto riserve/produzione attuale è vicino ai 200 anni • Nord America, Europa ed Asia hanno riserve molto simili tra loro e pari ciascuna a circa il 28% delle totali riserve mondiali • Produzioni e consumi nelle varie aree sono quasi bilanciati con l’esclusione dell’Australia che, con l’esportazione del 50% circa della sua produzione, risulta il più grande esportatore mondiale di carbone Conferenza AEIT 12
2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua) • L’Asia, (alla quale la Cina contribuisce con oltre il 60%) è di gran lunga il più grande produttore e consumatore di carbone con tassi di crescita impressionanti e che sono la causa dell’attuale pratico raddoppio del prezzo del carbone in un anno e del notevole incremento dei prezzi di trasporto verso l’Europa. Conferenza AEIT 13
Survey of Energy Resources 2004 Oil 15 91 11 19 North America Europe 34 Asia 42 Middle East Africa 9 South America Oceania R/P RATIO RESERVES PRODUCTION CONSUMPTION Conferenza AEIT 41.2 years 148 Gt 3.5 Gt/year 3.5 Gt/year 14
Survey of Energy Resources 2004 Natural Gas 56 >100 40 9 Europe North America 70 Asia 57 Middle East 29 Africa South America Oceania Conferenza AEIT R/P RATIO RESERVES PRODUCTION CONSUMPTION 59.8 years 171 tcm 2.6 tcm/year 2.6 tcm/year 15
2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua) • Sebbene a livello mondiale il rapporto riserve/consumi attuali sia di circa 40 anni per il petrolio e di circa 60 anni per il gas, appare chiaro come il rapporto stesso sia notevolmente diverso per le differenti aree geografiche data la grande dipendenza mondiale dalle esportazioni del Medio Oriente ed i bassi consumi di Africa e Medio Oriente rispetto alla loro produzione. Conferenza AEIT 16
2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua) • Particolarmente critica appare la situazione del Nord America e dell’Asia. A livello globale la situazione Europea sembra meno critica per il fatto che la Siberia (Russia) è considerata Europa; un’analisi dettagliata rivela in realtà una serie di problematiche ben diverse tra Russia, Mare del Nord e Centro-Sud Europa. • A livello globale la differente dislocazione dei giacimenti di petrolio e gas, rispetto alle aree di consumo, è la causa principale dei ben noti problemi socio-economico-politici che affliggono l’umanità. Conferenza AEIT 17
Hydropower: Usage/Potential (2002) Conferenza AEIT 18
2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua) • Relativamente al settore idroelettrico, le grosse centrali costruite nel passato o in fase di completamento (3 Gole in Cina) sono e saranno di gran lunga a breve-medio termine il maggior contribuente nel campo delle fonti rinnovabili. • La totale potenza idroelettrica installata è di 750 GW (contro la globale potenza installata di 3.700 GW), con una produzione annua di 2.600 TWh, che rappresenta il 16% della totale energia elettrica prodotta a livello mondiale dalle diverse fonti, pari a 15.500 TWh. Conferenza AEIT 19
2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua) • La totale capacità tecnicamente utilizzabile è pari a circa 16.000 TWh ed è quindi utilizzata a livello globale per il 16% • Occorre tuttavia notare la crescente opposizione ambientale alla realizzazione di possibili grosse centrali idroelettriche e/o le difficoltà politico/finanziarie a sviluppare progetti “capital intensive” (es. Inga nella Repubblica del Congo) in aree a basso consumo che necessitano poi lunghe linee di trasmissione che attraversano vari paesi per alimentare lontane aree di rilevante consumo. Conferenza AEIT 20
2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua) • Per quanto riguarda l’uranio e l’energia nucleare, il 2004 segna il 50° anniversario dell’entrata in servizio della prima centrale nucleare mondiale (Obnik in Russia) e la fornitura di energia elettrica ad una rete. • Attualmente sono in servizio 440 impianti in 31 nazioni per una totale potenza di circa 360 GW con una produzione annuale di 2600 TWh e con una disponibilità globale che è passata dal 74% del 1991 all’84% del 2002. Conferenza AEIT 21
2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua) • Le riserve di uranio accertate ed economicamente sfruttabili per meno di 80 $/kgU sono 2.5 Mt e sono concentrate in sette nazioni . Il 50% delle riserve sono in Canada ed Australia ed il 40% suddiviso tra Kazakistan, Namibia, Niger, Uzbekistan, Russia. • La produzione del 2003 (35 000 t) copre il 50% circa dei consumi, avendo le “forniture secondarie” (smantellamento di arsenali militari, di flotte nucleari ecc.) modificato il mercato e bloccato gli investimenti in ricerche e sfruttamento dei giacimenti Conferenza AEIT 22
2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua) • Relativamente all’energia geotermica, la totale produzione elettrica e gli usi termici nel 2002 sono di 51 TWh e 41 TWh rispettivamente. La totale potenza elettrica installata a fine 2002 era di 8200 MW con gli Stati Uniti in testa (25%) seguiti da Filippine, Messico, Italia, Indonesia e Giappone per una somma pari al 65%. • Il potenziale geotermico mondiale per produzione di energia elettrica è stimato da 35000 a 73000 MW (tra l’1% ed il 2% della totale potenza da ogni tipo di fonte primaria oggi installata nel mondo). Conferenza AEIT 23
2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua) • Per quanto riguarda l’eolico, nei cinque anni dal 1997 al 2002 è risultato essere la fonte energetica che ha avuto il massimo sviluppo (superiore al 30% per anno). • A fine 2002 la totale potenza installata nel mondo era di 32000 MW (72% in Europa) con 12.000 MW in Germania, 5000 MW in Spagna e Stati Uniti e circa 3000 MW in Danimarca. • Il “potenziale” annuo disponibile è 1,5 volte i totali consumi attuali di energia primaria. • Variabilità nel tempo dell’effettiva potenza disponibile legata al vento, le principali aree ventose sono scarsamente popolate (i.e. Patagonia) e l’incremento delle opposizioni ambientali Conferenza AEIT 24
2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua) • Gli sviluppi off-shore e di generatori per potenze fino a circa 5 MW promettenti e rappresentano la nuova frontiera. • La Danimarca, che nella regione occidentale ha il 20% dell’energia elettrica dal vento, è l’attuale leader per l’off- shore con circa 400 MW. • I principali sviluppi offshore a breve sono nei mari attorno all’Inghilterra (previsti per 8500 MW, dei quali 1200 già autorizzati). • L’eolico è risultato e risulta essere la più promettente delle “nuove fonti rinnovabili”, unitamente alle biomasse. Conferenza AEIT 25
2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua) • Relativamente all’energia solare, la totale radiazione annua che raggiunge la terra e la sua atmosfera è di oltre 6000 volte i consumi totali di energia primaria da parte dell’umanità. • A fine 2002 la totale potenza installata di impianti fotovoltaici nel mondo era pari a circa 1500 MW in 50 paesi, con 400 MW realizzati nell’ultimo anno. Conferenza AEIT 26
2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua) I primi dieci paesi sono: 1. Giappone 640 MW 6. Olanda 26 MW 2. Germania 300 MW 7. Italia 22 MW 3. India 64 MW 8. Spagna 21 MW 4. Cina 43 MW 9. Svizzera 20 MW 5. Australia 40 MW 10. Francia 18 MW •Per quanto riguarda la produzione termica, questa è risultata pari a 23 TWh dai circa 100 milioni di m2 di collettori. Conferenza AEIT 27
2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua) • Con particolare riferimento al fotovoltaico, le possibili ridotte ore di utilizzo, i costi elevati e l’attuale bassa efficienza della trasformazione (circa il 15%) necessitano di incentivi per l’applicazione e gli sviluppi. • Altre possibili tipologie di impianti per la trasformazione in energia elettrica dell’energia solare sono in fase di sviluppo. Conferenza AEIT 28
2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua) Per quanto riguarda l’energia marina si può notare: • dalle maree ci sono molti siti tecnicamente utilizzabili, ma non lo sono ancora a livello economico. La totale potenza producibile dai quattro siti più promettenti ammonterebbe a circa 50 TWh all’anno • dalle onde esiste una pletora di idee e progetti, ma non esistono tecnologie pronte per uno sviluppo industriale. Apprezzabili contributi al sistema energetico sono previsti per la fine del secolo e fino a circa 2000 TWh/anno • per la conversione di energia termica degli oceani (OTEC), che sfrutta la differenza di temperatura tra l’acqua in superficie e quella a circa 1000 metri di profondità, non esiste ancora un impianto sperimentale. Possibili interessanti sviluppi sono connessi alla produzione di acqua potabile. Alcune ipotesi molto ottimistiche prevedono 10 GW nel 2010, 20 GW nel 2020 e 100 GW nel 2050 Conferenza AEIT 29
2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua) • Per quanto riguarda l’oil shale, l’80% delle enormi riserve sono negli Stati Uniti. La produzione dal 1981 ad oggi è crollata nel mondo da 47 Mt a 15 Mt (la quasi totalità della produzione è in Estonia, che tuttavia sta uscendo dal mercato). • Lo shale oil prodotto nel 2002 è stato pari a 0,6 Mt rispetto a 500 miliardi di tonnellate di riserve. Un incremento del mercato potrà verificarsi solo in concomitanza con una diminuzione delle riserve di petrolio ed il perdurare di suoi alti prezzi. Conferenza AEIT 30
2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua) • Relativamente al bitume, le principali riserve (60%) sono in Canada ed in altri 20 paesi. La produzione (40 Mt) è risultata inferiore all’1 per mille delle riserve. • Per gli olii extra pesanti, le riserve sono fondamentalmente localizzate in Venezuela (95%) e la produzione del 2002 è stata di 30 Mt pari a meno del 4 per mille delle riserve stesse. • Vale anche per bitumi ed olii extra pesanti quanto accennato per oil shale rispetto al futuro mercato. Conferenza AEIT 31
2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua) • Per quanto riguarda l’utilizzo del legno e derivati, occorre notare che nel 2002 ne sono stati utilizzati come combustibile circa 2,5 miliardi di m3, pari a 1770 milioni di tonnellate (equivalenti a 560 MTEP e pari al 5% dei consumi mondiali di energia). • Oltre il 70% è consumato in Asia e Africa; l’energia dal legno è ancora la fonte dominante per 2 miliardi di persone dei paesi in via di sviluppo. • Per i paesi africani, escludendo quelli del Nord Africa e del Sud Africa, il legno costituisce dal 60 all’86% delle energie primarie consumate. • Paesi come il Brasile, Austria, Canada, Finlandia, Germania, Svezia e Stati Uniti hanno adottato politiche energetiche per incrementare l’utilizzo del legno e derivati nel loro “energy mix”. Conferenza AEIT 32
2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua) • La torba ha visto nel 2002 una produzione totale di circa 18 Mt, delle quali 16,7 Mt in Europa (Finlandia 7 - Irlanda 2,7 - Russia 2,5 - Bielorussia 2 - Svezia 1). • In Irlanda 370 MW di centrali sono alimentate a torba. Nel 2003 la Comunità Europea ha approvato una proposta svedese di considerare la torba come “certificata fonte di energia” per impianti di teleriscaldamento alimentati da miscele legno/torba. • Per la produzione di energia elettrica, date le notevoli emissioni di CO2, la torba sarà sensibilmente penalizzata con l’applicazione del protocollo di Kyoto ed i certificati di emissione. Conferenza AEIT 33
2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua) • Le biomasse diverse dal legno ed includenti “agro combustibili” ed i “rifiuti urbani” sono potenzialmente la maggior sorgente di “energia sostenibile”, con un potenziale teorico contributo annuale di circa 3000 EJ, pari a 7 volte gli attuali consumi energetici mondiali. • Nel periodo 2025-2050, sembrerebbe possibile un potenziale contributo tra i 70 e 450 EJ/anno, che equivale al 15%-110% dei presenti consumi mondiali di energia primaria. • Il problema di fondo non è la disponibilità delle biomasse, ma il management “sostenibile” di produzione ed uso delle bioenergie. Conferenza AEIT 34
3. IL NUCLEARE • A fine 2003 erano in servizio 440 impianti in 31 nazioni per una totale potenza di circa 360 GW, pari a circa il 10% della globale potenza installata a livello mondiale. • La produzione elettrica da nucleare è stata di 2600 TWh ed ha rappresentato nel 2003 il 16% della totale energia elettrica prodotta a livello mondiale dalle diverse fonti, pari a 15 500 TWh. • La disponibilità globale è passata dal 74% del 1991 all’84% del 2002. • L’unica connessione di una nuova centrale alla rete nel 2003 è stata in Cina. Conferenza AEIT 35
3. IL NUCLEARE • La localizzazione dei 360 GW in esercizio è così suddivisa: 172 GW Europa (~ 48%) 110 GW Nord America (~ 30%) 73 GW Asia (~ 20%) 3 GW Sud America (~ 1%) 1,8 GW Africa (~ 0.5%) Conferenza AEIT 36
3. IL NUCLEARE • Sono in costruzione da diversi anni 32 unità a livello mondiale per un totale di 27 GW, delle quali 19 unità in Asia (7 in India, 4 in Cina, 3 in Giappone, 2 nella Repubblica di Corea, 2 a Taiwan ed 1 nella Repubblica Democratica di Corea) per un totale di 16 GW. • In Europa sono in costruzione 11 unità (4 in Ucraina, 3 in Russia, 2 nella Repubblica Slovacca, 1 in Romania, 1 nella Repubblica Ceca) per un totale di 9 GW. • Le 2 restanti unità sono in costruzione in Argentina e in Iran. • Il Giappone ha visto l’unica centrale nucleare per la quale sono iniziati i lavori nel 2003. • Dalle note su 37 paesi riportate nella Survey mi soffermo su Europa ed alcuni altri Paesi. Conferenza AEIT 37
3. IL NUCLEARE Belgio: il nucleare, con 7 reattori per 5760 MW, contribuisce alla generazione di energia elettrica per il 57%. La legge belga del 2003 stabilisce la chiusura al quarantesimo anno di vita delle sette centrali nucleari che dovrebbero quindi uscire dalla produzione dal 2015 al 2025. Conferenza AEIT 38
3. IL NUCLEARE Bulgaria: 4 unità WWER da 408 MW ciascuna sono state costruite a Kozloduy tra il 1974 ed il 1982 e 2 altre unità (ciascuna da 953 MW) sono entrate in servizio rispettivamente nel 1987 e nel 1989. La totale produzione dei 6 reattori ha fornito nel 2002 il 47% dell’energia elettrica bulgara. 2 unità da 408 MW sono state tolte dal servizio nel Dicembre 2002 e le altre 2 lo saranno nel 2006 in accordo alle richieste dell’Unione Europea. Conferenza AEIT 39
3. IL NUCLEARE La Commissione Europea ha elargito un prestito di circa 215 Milioni di Euro alla Bulgaria per modernizzare ed incrementare la sicurezza delle 2 unità da 953 MW. Nel 1987 è iniziata la costruzione a Belene di un nuovo reattore, ma il progetto è tuttora bloccato. La Russia ha proposto la costruzione di una nuova centrale nucleare. Ogni decisione sul futuro del nucleare in Bulgaria sarà basata su un’analisi dettagliata che riguarderà sia gli aspetti economici sia quelli della sicurezza Conferenza AEIT 40
3. IL NUCLEARE Canada: dei 22 reattori installati (20 in Ontario, 1 in Quebec ed 1 in New Brunswick), 8 sono usciti dal servizio nel 2002 per adeguamenti alle regole di sicurezza. Due sono rientrati in esercizio nel 2003 e gli altri 6 rientreranno nel 2007. I 14 reattori in servizio nel 2002 hanno fornito circa il 12% dell’energia elettrica del Canada. Non vi è nessun piano per nuovi reattori. Conferenza AEIT 41
3. IL NUCLEARE Ceca Repubblica: dall’85 al 2002 sono entrati in servizio 6 unità che forniscono il 25% della elettricità totale della nazione. Gli ultimi 2 reattori a Temelin (WWER della Russia) sono stati migliorati con sistemi di controllo occidentali. Il documento di politica energetica del paese prevede un continuo uso del nucleare per almeno 20 anni. Conferenza AEIT 42
3. IL NUCLEARE Cina: dal 1991 al 2002 sono entrati in servizio 7 centrali per un totale di 5300 MW che forniscono l’1,4% della totale energia elettrica generata. 4 unità erano in costruzione a fine 2002 per totali 3275 MW. La Cina prevede per il prossimo decennio un piano nucleare per 36000 MW che però, confrontati con i circa 50000 MW di nuove centrali che entrano in servizio ogni anno, rappresentano una percentuale non rilevante per il paese, basato fondamentalmente sul carbone. Conferenza AEIT 43
3. IL NUCLEARE Corea del Sud: a fine 2002 erano in servizio 18 reattori (14 PWR e 4 PHWR) per circa 15000 MW totali. 2 reattori sono in costruzione ed altri 8 sono previsti entrare in servizio dal 2010 al 2015 Conferenza AEIT 44
3. IL NUCLEARE Finlandia: dal 1977 al 1980 la Finlandia ha realizzato 4 reattori (2 tipo WWER da 488 MW ciascuno e 2 BWR da 840 MW ciascuno) che hanno fornito il 25% dell’elettricità in Finlandia nel 2002. Alla fine degli anni 90 sono iniziati gli studi per una nuova centrale che è stata ordinata nel dicembre 2003. Per i dettagli rimando al capitolo seguente. Conferenza AEIT 45
3. IL NUCLEARE Francia: dalla metà degli anni 70 la Francia ha realizzato 56 reattori (PWR) per 63000 MW; contribuiscono per circa il 78% alla totale energia prodotta in Francia (la quale esporta circa 60 TWh ogni anno). Il reattore di Civaux 2, entrato in servizio nel dicembre 1999, segna la fine del primo programma nucleare francese. Non è stato ancora definito un nuovo piano e non è quindi prevista l’entrata in servizio di nuove centrali nucleari prima del 2010-2015, salvo un reattore sperimentale EPWR, ordinato a fine 2004. Conferenza AEIT 46
3. IL NUCLEARE Germania: 19 reattori per 21300 MW erano in servizio alla fine del 2002, contribuendo per il 30% alla produzione di energia elettrica. L’ultimo reattore è stato connesso alla rete nel 1989. In base all’accordo del 2000 tra Governo Federale e società elettriche, la vita media dei vari impianti sarà ridotta a circa 32-35 anni; l’ultimo impianto realizzato dovrebbe uscire dal servizio nel 2021. Conferenza AEIT 47
3. IL NUCLEARE Giappone: a fine 2002 erano in servizio 52 reattori per 45.700 MW (29 PWR e 23 PWR) che hanno contribuito al 34% dell’energia elettrica prodotta. Il reattore “fast breeder” sperimentale di Monju (260 MW) non è ancora stato riportato in servizio dopo 8 anni dall’incidente che lo ha fermato. A fine 2003 erano in costruzione 3 reattori per totali 3800 MW. Sono previsti circa 10 unità addizionali in servizio nel 2015. L’inizio della costruzione della centrale di Shimane 3 (1375 MW ABWR) è stata posticipata al 2005 con completamento previsto per il 2011. Conferenza AEIT 48
3. IL NUCLEARE India: a fine 2002 erano in servizio 14 reattori per totali 2500 MW che hanno fornito il 3,7% dell’energia del paese. 7 reattori sono in costruzione per totali 3400 MW. Si prevede per fine 2004 l’inizio della costruzione di un Advanced Heavy Water Reactor (AHWR) da 300 MW per l’utilizzo del torio del quale l’India ha grosse riserve. Conferenza AEIT 49
3. IL NUCLEARE Inghilterra: 31 reattori erano in servizio a fine 2002 per totali 12500 MW e con un contributo del 22% alla totale energia elettrica prodotta. L’ “Energy White Paper” del 2003 stabilisce che il nucleare è una importante sorgente di elettricità, priva di emissioni di CO2. “Tuttavia la non economicità attuale rende il nucleare una opzione non attraente per una nuova generazione ad emissione zero di CO2 essendoci anche importanti problemi da risolvere relativamente alle scorie… Prima di ogni decisione di costruire nuove centrali nucleari, ci vorrà un’ampia consultazione popolare e la pubblicazione di un nuovo white paper”. Conferenza AEIT 50
3. IL NUCLEARE Lituania: le due unità di Ingalina entrate in servizio nel 1983 e 1987 hanno avuto dopo Chernobyl un declassamento a 2370 MW globali; nel 2002 hanno fornito l’80% dell’elettricità lituana. Ingalina 1 e 2 dovrebbero essere chiuse nel 2005 e 2009 rispettivamente. La Lituania con l’appoggio della EU sta supportando legalmente, finanziariamente e politicamente la realizzazione di un nuovo reattore con moderne regole di sicurezza. Conferenza AEIT 51
3. IL NUCLEARE Romania: il reattore di Cernovoda (Candu) entrato in servizio nel 1996 ha fornito nel 2002 il 10% dell’energia rumena; il secondo gruppo in costruzione è previsto in servizio per il 2006. Il programma nazionale energetico prevede la realizzazione di altri due reattori, non essendoci particolari opposizioni al nucleare a livello paese. Conferenza AEIT 52
3. IL NUCLEARE Russia: i 30 reattori per totali 20800 MW hanno fornito il 16% dell’energia elettrica russa nel 2002. 3 reattori per totali 2800 MW sono in costruzione. Nel 2003 il governo russo ha espresso l’intenzione di raddoppiare la produzione di energia nucleare entro 15 anni. La Russia sta studiando la realizzazione di centrali “flottanti” fino a circa 70 MW. Conferenza AEIT 53
3. IL NUCLEARE Slovacchia: 6 reattori per totali 2460 MW sono entrati in servizio dal 1978 al 2000 ed hanno fornito nel 2002 il 55% dell’energia elettrica slovacca. 2 unità per totali 820 MW sono in costruzione, ma non è definito il tempo per il loro completamento. Conferenza AEIT 54
3. IL NUCLEARE Slovenia: la produzione del reattore PWR da 650 MW di Krsko in servizio dal 1981 è suddivisa al 50% tra Croazia e Slovenia. Nel 2002 ha fornito il 38% dell’elettricità slovena. Conferenza AEIT 55
3. IL NUCLEARE Spagna: 9 reattori (2 BWR e 7 PWR) sono in servizio per totali 7600 MW; nel 2002 hanno fornito il 26% dell’elettricità spagnola. Un programma di upgrading ha portato ad un globale incremento di potenza pari a 465 MW. Non è prevista la costruzione di nuove centrali; è prevista l’estensione della vita di quelle in servizio per diversi anni fino a quando saranno “sicure, economiche e affidabili”. Conferenza AEIT 56
3. IL NUCLEARE Stati Uniti: i 104 reattori in funzione a fine 2002 per totali 98.550 MW hanno fornito il 20% dell’energia elettrica degli Stati Uniti. Dal 1990, solo 2 reattori sono entrati in servizio: Commanche Peak nel 1993 e Watts Bar nel 1996. Non ci sono reattori in costruzione anche se sono state emesse tre licenze di costruzione che non sono state però seguite dall’inizio dei lavori. La NRC (Nuclear Regulatory Commission) regola strettamente la costruzione, l’esercizio ed il decommissioning delle centrali, oltre al trasporto ed al trattamento dei materiali nucleari. Conferenza AEIT 57
3. IL NUCLEARE Nel 2003, il Segretario di Stato Abraham ha espresso il supporto dell’Amministrazione allo “sviluppo del nucleare come principale componente di una politica energetica nazionale” ed ha incoraggiato le società elettriche ad iniziare la costruzione di “almeno un nuovo reattore che sia in servizio nel 2010”. Due compagnie hanno presentato la richiesta di un “early site permit”, primo passo della procedura. Da colloqui in Sydney, vista la difficoltà/pratica impossibilità che privati investitori si accollino la realizzazione di centrali nucleari, si sta pensando ad un incentivo sul kWh prodotto vicino ad 1,8 cUS$. Ad oggi, l’enfasi è posta sull’estensione per 20 anni della licenza ad operare le centrali esistenti. Sono già state accordate 19 licenze dalla NRC. Conferenza AEIT 58
3. IL NUCLEARE Svezia: dal 1971 al 1985 12 reattori (9 BWR e 3 PWR) sono entrati in servizio. A fine 2002 gli 11 reattori ancora in servizio (9400 MW) hanno fornito il 44% dell’energia elettrica svedese. Il piano di graduale chiusura fino al 2010, definito dal governo nel 1997, ha visto fino ad ora il fuori servizio di un reattore da 600 MW. La data del 2010 è stata rimossa senza indicarne una nuova. Da vari colloqui emergerebbe che nessun reattore sarebbe messo fuori servizio prima del 2015, salvo 1 unità da 600 MW. Conferenza AEIT 59
3. IL NUCLEARE Svizzera: i 5 reattori (3 PWR e 2 BWR) in servizio per 3100 MW hanno prodotto nel 2002 il 40% dell’energia elettrica nazionale. Il referendum del 2003 ha respinto la chiusura del nucleare. Non sono in discussione nuove centrali; le attuali sono previste in servizio almeno fino al 2015. Conferenza AEIT 60
3. IL NUCLEARE Ucraina: alla fine del 2002 erano in servizio 13 reattori per 11205 MW in 4 siti; hanno prodotto il 46% dell’energia elettrica ucraina. La Comunità Europea ha elargito un prestito all’Ucraina per finanziare il completamento di 2 reattori da 950 MW per compensare la perdita di produzione legata alle 4 unità di Chernobyl (1 distrutta nell’incidente del 1986 e 3 chiuse nel 1991, 1996 e 2000 rispettivamente). 2 reattori WWER sono in fase avanzata di costruzione. Conferenza AEIT 61
3. IL NUCLEARE Ungheria: 4 reattori WWER per totali 1770 MW sono entrati in servizio dal 1983 al 1987 e forniscono circa il 40% dell’elettricità ungherese. Esiste un piano di estensione della vita per altri 20 anni e di incremento di capacità nucleare. Conferenza AEIT 62
3. IL NUCLEARE - IL CASO FINLANDIA • Nel Dicembre 2003 è stata ordinata dalla Finlandia una centrale nucleare da 1600 MW (European Pressurized Water Reactor). • A metà degli anni 1990,la Finlandia ha iniziato, infatti, a ridefinire la propria strategia nel settore elettrico, tenendo in conto gli alti consumi pro capite (circa 17000 kWh), il notevole carico industriale con industrie altamente energivore, il previsto incremento nei consumi a medio- lungo termine (1,5-1%) ed il rischio di mancanza di energia idroelettrica nel Nord Pool durante anni di siccità. Conferenza AEIT 63
3. IL NUCLEARE - IL CASO FINLANDIA (continua) • Nel 1997, l’”Energy Strategy Report” emesso dal Governo ed accettato nello stesso anno dal Parlamento conteneva la seguente affermazione; “devono essere messi in atto tutti i preparativi necessari all’opzione di costruire una nuova centrale nucleare. E’ importante che know-how e skill del settore siano acquisiti dalla Finlandia”. • Nel 1998, la società Teollisuuden Voima Oy (TVO), proprietaria dei 2 reattori BWR da 840 MW ciascuno a Olkiluoto ha iniziato una serie di studi di fattibilità e di VIA relativi al possibile sito, ai criteri di progetto, alla valutazione dei costi comparati ad altre alternative. 3 tipi di reattori BWR e 3 PWR sono stati considerati negli studi della TVO. Conferenza AEIT 64
3. IL NUCLEARE - IL CASO FINLANDIA (continua) • In parallelo, l’altra società finlandese Fortum Power and Heat Oy (FTH), proprietaria degli altri 2 reattori PWR da 488 MW ciascuno siti a Loviisa, ha iniziato una serie di studi similari per una possibile installazione di una terza unità a Loviisa. • Agli inizi del 2000, la FPH e la TVO hanno raggiunto l’accordo che la TVO sarebbe stata l’unico responsabile per la realizzazione e gestione della possibile centrale nucleare. • Un nuovo studio TVO, terminato nel novembre 2000, ha dato risultati positivi per sottoporre al Governo finlandese una richiesta per una “decisione di principio” (DIP, secondo gradino dopo il VIA in Finlandia) “per una centrale BWR o PWR con potenza tra 1000 e 1600 MW”. Nella richiesta venivano descritte le facilities necessarie allo stoccaggio di combustibile nucleare nuovo ed utilizzato ed anche per lo stoccaggio finale delle scorie. Conferenza AEIT 65
3. IL NUCLEARE - IL CASO FINLANDIA (continua) • A seguito di una serie di audizioni pubbliche, a gennaio 2002 il Governo ha concesso la DIP e nel maggio 2002 il Parlamento ha ratificato la decisione del governo con 107 voti a favore e 92 contrari. Nella stessa procedura è stato approvato che la nuova centrale potesse avvalersi dell’impianto di Posiva per lo stoccaggio dello “spent fuel”. • A seguito di quanto sopra la TVO ha definito le specifiche di gara che sono state emesse nel settembre 2002 con presentazione delle offerte entro marzo 2003. Conferenza AEIT 66
3. IL NUCLEARE - IL CASO FINLANDIA (continua) • Nell’ottobre 2003 è stata effettuata la scelta definitiva del sito di Oikiluoto e nel dicembre 2003 la scelta del consorzio Framatome ANP (ora AREVA) e Siemens come fornitore. • Il progetto dell’isola nucleare è basato sul design N4 francese e sul design tedesco Konvoi; l’isola turbina è design Siemens. La potenza elettrica del reattore è 1600 MW ed il prezzo è di circa 3 miliardi di Euro. • Nel gennaio 2004 è stato richiesto al governo il “permesso alla costruzione”, con partenza prevista per la primavera 2005; l’inizio del funzionamento commerciale è previsto per il 2009. Conferenza AEIT 67
3. IL NUCLEARE - IL CASO FINLANDIA (continua) Le principali argomentazioni avanzate per la scelta finale della centrale nucleare sono state: – la copertura di parte dell’incremento del carico e la sostituzione di vecchie centrali meno efficienti – l’adempimento degli impegni di Kyoto presi dal governo – la riduzione della dipendenza dall’import di elettricità (da notare che è circa il 6%) – sicuri, stabili e prevedibili costi di produzione Conferenza AEIT 68
3. IL NUCLEARE - IL CASO FINLANDIA (continua) • Per i confronti economici con altre alternative per base-load di 8000 ore/anno, come ricalcolati ad aprile 2004, sono stati considerati: - un tasso reale di sconto del 5% - emission trade a 20 €/t CO2 • Per l’eolico sono state considerate 2200 ore/anno Conferenza AEIT 69
3. IL NUCLEARE - IL CASO FINLANDIA (continua) Tabella 1 Costi di produzione valutati in Finlandia ad Aprile 2004 per diverse alternative in €/MWh nucleare carbone ciclo legno eolico combinato capital cost 13,8 7,6 5,3 13 40,1 O&M 7,2 7,4 3,5 8,2 10,0 fuel 2,7 17,9 22,4 25,6 - emission trade - 16,2 7,0 - - totale 23,7 49,1 38,2 46,8 50,1 Conferenza AEIT 70
3. IL NUCLEARE - IL CASO FINLANDIA (continua) • Occorre notare che il prezzo medio di mercato del Nord Pool per acquisto di una produzione equivalente era ad aprile 2004 di 35,3 €/MWh. • Per quanto riguarda il trattamento e deposito finale delle scorie, il governo finlandese ha creato un’apposita società (Posiva) che ha l’incarico di portare a compimento la “final disposal” del combustibile nucleare utilizzato da tutte le centrali nucleari finlandesi. Stoccaggi provvisori sono già predisposti nei 2 siti di Loviisa e Olkiluoto. Conferenza AEIT 71
4. IL CASO ITALIA • Nel 2003, l’Italia ha consumato 173 MTEP di energia primaria. • Circa 320 TWh di energia elettrica sono stati immessi nella rete di trasmissione • I principali dati sono così riassumibili. Conferenza AEIT 72
Elettricità Primaria Biomasse Carbone 6% 4% 8% Gas 35% Petrolio 47% Fig. 1 Ripartizione per fonti del consumo di energia, 2003 Fonte: Enerdata s.a, World Energy Database Conferenza AEIT 73
2003 2002 2001 2000 Carbone 1999 1998 Petrolio 1997 1996 Gas 1995 1994 Elettricità Primaria 1993 Biomasse 1992 1991 1990 0 50 100 150 200 Mtep Fig. 2 Consumo di energia primaria (Mtep) Fonte: Enerdata s.a, World Energy Database Conferenza AEIT 74
Termoelettrico 70% Rinnovabili Importazione Idroelettrico 2% 15% 13% Fig. 3 Quote dell’offerta di elettricità, 2003 Fonte: Enerdata s.a, World Energy Database Conferenza AEIT 75
2003 2002 2001 Importazione 2000 Carbone 1999 Gas Naturale 1998 Petrolio 1997 1996 Rinnovabili 1995 Idroelettrico 1994 Altre termiche 1993 1992 1991 1990 0,00 50,00 100,00 150,00 200,00 250,00 300,00 350,00 TW h Fig. 4 Produzione di elettricità per fonte (TWh) Fonte: Enerdata s.a, World Energy Database Conferenza AEIT 76
2003 2002 2001 Industria 2000 Trasporti 1999 1998 Agricoltura e usi civili 1997 1996 Usi non energetici 1995 Produzione en. Elettrica 1994 1993 1992 1991 1990 0,00 10,00 20,00 30,00 40,00 50,00 60,00 70,00 80,00 Gmc Fig. 5 Consumo di gas naturale per settore (Gmc) Fonte: Enerdata s.a, World Energy Database Conferenza AEIT 77
N ig e ria A ltri P ro d u z io n e 6% 7% N a z io n a le A lg e ria 20% 31% O la n d a 11% R u s s ia 25% Fig. 6 L’offerta di gas naturale, 2002 Fonte: Unione Petrolifera Conferenza AEIT 78
Resto del Mondo - altri Produzione 10% domestica Russia 22% 6% Arabia Saudita 9% Iran 10% Africa - altri 14% Medio Lybia 20% Oriente altri 9% Fig. 7 L’offerta di petrolio, 2002 Fonte: Unione Petrolifera Conferenza AEIT 79
2003 2002 2001 2000 Industria 1999 1998 Trasporti 1997 Agricoltura e usi 1996 civili 1995 Usi non energetici 1994 Produzione en. 1993 Elettrica 1992 1991 1990 0,00 10,00 20,00 30,00 40,00 50,00 60,00 70,00 80,00 90,00 Mtep Fig. 8 Il consumo di petrolio per settore (Mtep) Fonte: Enerdata s.a, World Energy Database Conferenza AEIT 80
5. SCENARIO FUTURO E CONCLUSIONI Domanda mondiale di energia primaria (IEA) Tabella 1 2002 2030 % % Petrolio 39 37 Carbone 26 24 Gas 23 28 Nucleare 7 5 Idro 3 2 Altre rinnovabili 2 4 ~ 9,5 GTEP ~ 15 GTEP Conferenza AEIT 81
5. SCENARIO FUTURO E CONCLUSIONI (continua) Produzione mondiale di energia elettrica (IEA) Tabella 2 2002 2030 % % Carbone 39 37 Gas 17 32 Idro 17 13,5 Nucleare 16 8,5 Petrolio 9 4 Altre rinnovabili 2 5 15 500 TWh 31 000 TWh Conferenza AEIT 82
5. SCENARIO FUTURO E CONCLUSIONI (continua) • Dalla “2004 Survey of energy resources” del WEC si può notare che a livello globale non esiste scarsità di energie primarie. I combustibili fossili, i.e. carbone, gas e petrolio, hanno un rapporto risorse/produzione di 200, 60 e 40 anni rispettivamente e continueranno a dominare la scena nel prossimo futuro. • Per una efficiente transizione verso uno “sviluppo sostenibile”, nessuna fonte di energia deve però essere “idolatrata” o “demonizzata”, come è emerso dal recente Congresso Mondiale dell’Energia a Sydney. Conferenza AEIT 83
5. SCENARIO FUTURO E CONCLUSIONI (continua) • A causa dell’esplosione tecnico/economica/ambientale dei cicli combinati, occorre notare come il progressivo utilizzo del gas nel settore della produzione di energia elettrica stia portando il gas nei prossimi anni a superare il carbone come seconda fonte di energia primaria. • Secondo i dati IEA, per il carbone, dati i grossi sviluppi in Cina ed India, la sua quota di utilizzo per la produzione di energia elettrica nel 2030 salirà dall’attuale 66% al 74%. Le regolamentazioni ambientali e gli sviluppi tecnologici saranno cruciali per poter utilizzare il combustibile fossile maggiormente diffuso ed abbondante. Conferenza AEIT 84
5. SCENARIO FUTURO E CONCLUSIONI (continua) • Il petrolio continuerà a diminuire come combustibile per la produzione di energia elettrica e la percentuale del suo utilizzo nel campo trasporti (ora 56%) salirà al 64% nel 2030, secondo i dati IEA. • Lo sviluppo del nucleare ad oggi sembra condizionato più da un fattore economico e dal problema delle scorie e dal decommissioning delle centrali che dalle problematiche di sicurezza dei reattori. Chiaramente in mercati liberalizzati ed a basso incremento dei consumi, gli investitori privati non sono certo incentivati verso una tecnologia “capital intensive” e con grosse problematiche di “consenso”. Eventuali forti penalizzazioni nelle emissioni di CO2 potranno pesantemente condizionare la situazione a favore del nucleare. Conferenza AEIT 85
5. SCENARIO FUTURO E CONCLUSIONI (continua) • A breve-medio termine l’idroelettrico convenzionale sarà ancora di gran lunga la principale fonte rinnovabile. • Per quanto riguarda le “nuove fonti rinnovabili” (solare, eolico, geotermico, biomasse), anche se subiranno un drastico aumento, nel 2030 contribuiranno per circa il 5% ai consumi energetici totali; vento e biomasse saranno di gran lunga i maggiori contributori, con una quota di circa il 45% ciascuno. Conferenza AEIT 86
5. SCENARIO FUTURO E CONCLUSIONI (continua) • L’economicità e sicurezza dei sistemi di trasporti energetici (gasdotti, oleodotti, LNG, sistemi elettrici, trasporti via terra e mare) sia su lunghe distanze, sia per la distribuzione assumeranno un ruolo importante nella ripartizione delle quote di mercato delle varie materie prime energetiche e nella soluzione del grave problema mondiale che vede circa due miliardi di persone che non hanno ancora accesso all’elettricità o ad energie commerciali. Conferenza AEIT 87
5. SCENARIO FUTURO E CONCLUSIONI (continua) • La distribuzione disomogenea tra centri di produzione e consumo, specie di gas e petrolio, è un fattore di notevole instabilità che può essere risolto solo a livello geopolitico e con il rafforzamento di sistemi di trasporto affidabili e sicuri. Conferenza AEIT 88
5. SCENARIO FUTURO E CONCLUSIONI (continua) • Gli aspetti ambientali con le relative regole e l’accettazione di strutture energetiche da parte delle popolazioni giocheranno un ruolo strategico e fondamentale per uno sviluppo sostenibile e per le quote di mercato delle singole materie prime energetiche. Un’appropriata campagna di corretta comunicazione all’opinione pubblica deve essere intrapresa. • Una quantificazione condivisa ed applicata globalmente degli effetti delle strutture energetiche sull’ambiente è l’unica via per una reale valutazione della sostenibilità, ma è difficilmente conseguibile. Conferenza AEIT 89
5. SCENARIO FUTURO E CONCLUSIONI (continua) • Nel settore energetico sono indispensabili grossi investimenti in ricerca e sviluppo nel campo delle nuove tecnologie e delle fonti rinnovabili. • Anche per alleviare i problemi sociali e politici, legati al fatto che circa due miliardi di persone non fruiscono di risorse energetiche commerciali, sono previsti enormi investimenti, specie nei paesi in via di sviluppo (es. Cina, India, ecc.). Tuttavia, la domanda che ci si pone è: avrà il mercato energetico la capacità di attivare gli investimenti giusti, al posto giusto ed al momento giusto? Conferenza AEIT 90
5. SCENARIO FUTURO E CONCLUSIONI (continua) • I ritorni sempre più a breve degli investimenti, spinti da un mondo finanziario sempre più orientato alla speculazione, condizionano e condizioneranno le politiche energetiche, specie nei paesi aperti alla liberalizzazione dei mercati; tali ritorni sempre più a breve, nella gran parte dei casi, non risultano a favore di uno sviluppo sostenibile. Conferenza AEIT 91
5. SCENARIO FUTURO E CONCLUSIONI (continua) • L’Italia è sempre più dipendente dal punto di vista energetico dalle importazioni. E’ fondamentale la definizione di un mix adeguato delle fonti di energie primarie tenendo in debito conto gli aspetti economici, la sicurezza delle forniture e l’ambiente; sarà il mercato capace di assumersi tale compito? • Le incertezze, i ritardi ed i cambiamenti di leggi e regole nel nostro paese creano seri problemi agli investitori. • La pratica impossibilità o i tempi lunghissimi per l’effettiva realizzazione di ogni tipologia di impianto energetico devono essere superati con appropriati approcci verso le comunità locali. Conferenza AEIT 92
5. SCENARIO FUTURO E CONCLUSIONI (continua) • Una “politica industriale” italiana che si avvalga del contributo di una efficiente industria elettromeccanica locale deve essere definita al fine di evitare una de-industrializzazione e scomparsa dell’industria manifatturiera Conferenza AEIT 93
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