Le risorse energetiche mondiali, il nucleare l'Italia - Alessandro Clerici Conferenza AEIT

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Le risorse energetiche mondiali, il nucleare l'Italia - Alessandro Clerici Conferenza AEIT
Le risorse energetiche mondiali,
                             il nucleare
                                l’Italia
                            Alessandro Clerici

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Le risorse energetiche mondiali, il nucleare l'Italia - Alessandro Clerici Conferenza AEIT
Link to the relevant page on the WEC website

         http://www.worldenergy.org/wec-
         geis/publications/default/launches/ser04/ser04.asp?mode=print&x=5&y=19

         This appears on the WEC website
         Survey of Energy Resources 2004

         World Energy Council, London, 2004

                                      Hardcopy with CD

                                      Available from Elsevier

                                      Member Benefit:
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Le risorse energetiche mondiali, il nucleare l'Italia - Alessandro Clerici Conferenza AEIT
Sommario

       1.         Il World Energy Council (WEC)
       2.         Le risorse energetiche mondiali
       3.         Il nucleare ed il caso Finlandia
       4.         Il caso Italia
       5.         Scenario futuro e conclusioni

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1. IL WORLD ENERGY COUNCIL (WEC)

       • Il Consiglio Mondiale dell’Energia o World Energy Council
         (WEC) è la più importante organizzazione internazionale in
         campo energetico, con un ambito di attività che copre tutte
         le fonti di energia e con Comitati Nazionali in quasi cento
         paesi
       • Il WEC è un’organizzazione non-governativa senza scopo di
         lucro, accreditata presso l’ONU ed ha come missione quella
         di promuovere lo sviluppo economico e l’uso pacifico delle
         risorse energetiche a vantaggio della popolazione mondiale
         nel suo insieme

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1. IL WORLD ENERGY COUNCIL (WEC)   (continua)

       • Le origini del WEC risalgono agli anni ’20 con
         l’organizzazione dei Congressi Mondiali dell’Energia che
            si svolgono ogni tre anni.
       • L’ultimo Congresso Mondiale si è svolto a Sydney dal 5
         al 9 Settembre 2004 ed il prossimo si svolgerà a Roma
         nel 2007

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1. IL WORLD ENERGY COUNCIL (WEC)   (continua)

       • Ogni tre anni il WEC pubblica la “Survey
         of Energy Resources”
       • La prima edizione è stata pubblicata nel
         1934
       • L’ultima è stata da me coordinata nel
         periodo 2002-2004 e presentata a Sydney in
         occasione del 19° Congresso Mondiale
         dell’Energia

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1. IL WORLD ENERGY COUNCIL (WEC)   (continua)

       • Il volume “2004 Survey of Energy Resources”
         presenta una serie di capitoli, ciascuno dei quali
         dedicato ad ogni risorsa. Ogni capitolo comprende
         una relazione di un esperto mondiale del settore,
         seguita da definizioni, tabelle e note per le diverse
         nazioni con i dati relativi a risorse, riserve,
         produzione e consumi

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2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI

       Le risorse analizzate sono:
       • Carbone (incluse ligniti)
       • Petrolio
       • Oil shale
       • Bitume
       • Gas naturale
       • Uranio e nucleare
       • Torba
       • Legno
       • Biomasse diverse dal legno

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2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua)

       •    Energia solare
       •    Energia geotermica
       •    Energia eolica
       •    Energia marina suddivisa in:
             – Energia dalle maree
             – Energia dalle onde
             – Conversione dell’energia termica degli oceani (OTEC)

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2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua)

       • Sono state prese in considerazione 7 regioni
         geografiche: Nord America (NA), Sud
         America (SA), Europa con inclusa anche la
         Siberia (EU), Africa (AF), Medio Oriente
         (MO), Asia (AS) e Oceania (OC)

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                                       Coal
                                         247
       255

                                                                            258

                                               Europe
             North America

                                                                                  Asia
                                                50                    0.4
                        20
                                                                      Middle East           79
                                                     Africa
                     South America
                                                                                                 Oceania

                              RESERVES                PRODUCTION            CONSUMPTION
Conferenza AEIT                                                               4.8 Gt/year
                                909 Gt                  4.8 Gt/year                                   11
2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua)

       A livello globale si può notare che:
       • Il rapporto riserve/produzione attuale è vicino ai 200 anni
       • Nord America, Europa ed Asia hanno riserve molto simili
          tra loro e pari ciascuna a circa il 28% delle totali riserve
          mondiali
       • Produzioni e consumi nelle varie aree sono quasi bilanciati
          con l’esclusione dell’Australia che, con l’esportazione del
          50% circa della sua produzione, risulta il più grande
          esportatore mondiale di carbone

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2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua)

       • L’Asia, (alla quale la Cina contribuisce con oltre il 60%)
         è di gran lunga il più grande produttore e consumatore di
         carbone con tassi di crescita impressionanti e che sono la
         causa dell’attuale pratico raddoppio del prezzo del
         carbone in un anno e del notevole incremento dei prezzi
         di trasporto verso l’Europa.

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Survey of Energy Resources 2004
                                            Oil

                                        15                         91
        11
                                                                                         19

             North America                   Europe

                                              34
                                                                                   Asia
                   42

                                                                        Middle East
                                                   Africa                                     9
                        South America
                                                                                                  Oceania

                    R/P RATIO     RESERVES         PRODUCTION            CONSUMPTION
Conferenza AEIT      41.2 years     148 Gt                                 3.5 Gt/year
                                                     3.5 Gt/year                                       14
Survey of Energy Resources 2004
                                       Natural Gas

                                         56

                                                               >100                 40
        9

                                              Europe
             North America
                                               70
                                                                               Asia
                    57

                                                                      Middle East
                                                                                         29
                                                    Africa
                         South America
                                                                                              Oceania

Conferenza AEIT   R/P RATIO        RESERVES            PRODUCTION           CONSUMPTION
                   59.8 years        171 tcm            2.6 tcm/year          2.6 tcm/year         15
2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua)

       • Sebbene a livello mondiale il rapporto riserve/consumi
         attuali sia di circa 40 anni per il petrolio e di circa 60 anni
         per il gas, appare chiaro come il rapporto stesso sia
         notevolmente diverso per le differenti aree geografiche data
         la grande dipendenza mondiale dalle esportazioni del Medio
         Oriente ed i bassi consumi di Africa e Medio Oriente
         rispetto alla loro produzione.

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2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua)

       • Particolarmente critica appare la situazione del Nord
         America e dell’Asia. A livello globale la situazione
         Europea sembra meno critica per il fatto che la Siberia
         (Russia) è considerata Europa; un’analisi dettagliata rivela
         in realtà una serie di problematiche ben diverse tra Russia,
         Mare del Nord e Centro-Sud Europa.
       • A livello globale la differente dislocazione dei giacimenti
         di petrolio e gas, rispetto alle aree di consumo, è la causa
         principale dei ben noti problemi socio-economico-politici
         che affliggono l’umanità.

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Hydropower: Usage/Potential (2002)

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2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua)

       •    Relativamente al settore idroelettrico, le grosse centrali costruite nel
            passato o in fase di completamento (3 Gole in Cina) sono e saranno di
            gran lunga a breve-medio termine il maggior contribuente nel campo
            delle fonti rinnovabili.
       •     La totale potenza idroelettrica installata è di 750 GW (contro la
            globale potenza installata di 3.700 GW), con una produzione annua di
            2.600 TWh, che rappresenta il 16% della totale energia elettrica
            prodotta a livello mondiale dalle diverse fonti, pari a 15.500 TWh.

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2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua)

       •    La totale capacità tecnicamente utilizzabile è pari a circa 16.000 TWh
            ed è quindi utilizzata a livello globale per il 16%
       •    Occorre tuttavia notare la crescente opposizione ambientale alla
            realizzazione di possibili grosse centrali idroelettriche e/o le difficoltà
            politico/finanziarie a sviluppare progetti “capital intensive” (es. Inga
            nella Repubblica del Congo) in aree a basso consumo che necessitano
            poi lunghe linee di trasmissione che attraversano vari paesi per
            alimentare lontane aree di rilevante consumo.

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2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua)

       •  Per quanto riguarda l’uranio e l’energia nucleare, il 2004
         segna il 50° anniversario dell’entrata in servizio della prima
         centrale nucleare mondiale (Obnik in Russia) e la fornitura
         di energia elettrica ad una rete.
       • Attualmente sono in servizio 440 impianti in 31 nazioni
         per una totale potenza di circa 360 GW con una produzione
         annuale di 2600 TWh e con una disponibilità globale che è
         passata dal 74% del 1991 all’84% del 2002.

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2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua)

       • Le riserve di uranio accertate ed economicamente
         sfruttabili per meno di 80 $/kgU sono 2.5 Mt e sono
         concentrate in sette nazioni . Il 50% delle riserve sono in
         Canada ed Australia ed il 40% suddiviso tra Kazakistan,
         Namibia, Niger, Uzbekistan, Russia.
       • La produzione del 2003 (35 000 t) copre il 50% circa dei
         consumi, avendo le “forniture secondarie”
         (smantellamento di arsenali militari, di flotte nucleari ecc.)
         modificato il mercato e bloccato gli investimenti in
         ricerche e sfruttamento dei giacimenti

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2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua)

     • Relativamente all’energia geotermica, la totale produzione
       elettrica e gli usi termici nel 2002 sono di 51 TWh e 41 TWh
       rispettivamente. La totale potenza elettrica installata a fine 2002
       era di 8200 MW con gli Stati Uniti in testa (25%) seguiti da
       Filippine, Messico, Italia, Indonesia e Giappone per una somma
       pari al 65%.
     • Il potenziale geotermico mondiale per produzione di energia
       elettrica è stimato da 35000 a 73000 MW (tra l’1% ed il 2%
       della totale potenza da ogni tipo di fonte primaria oggi installata
       nel mondo).

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2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua)

       • Per quanto riguarda l’eolico, nei cinque anni dal 1997 al
         2002 è risultato essere la fonte energetica che ha avuto il
         massimo sviluppo (superiore al 30% per anno).
       • A fine 2002 la totale potenza installata nel mondo era di
         32000 MW (72% in Europa) con 12.000 MW in
         Germania, 5000 MW in Spagna e Stati Uniti e circa 3000
         MW in Danimarca.
       • Il “potenziale” annuo disponibile è 1,5 volte i totali
         consumi attuali di energia primaria.
       • Variabilità nel tempo dell’effettiva potenza disponibile
         legata al vento, le principali aree ventose sono scarsamente
         popolate (i.e. Patagonia) e l’incremento delle opposizioni
         ambientali
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                                                                 24
2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua)

       • Gli sviluppi off-shore e di generatori per potenze fino a
         circa 5 MW promettenti e rappresentano la nuova frontiera.
       • La Danimarca, che nella regione occidentale ha il 20%
         dell’energia elettrica dal vento, è l’attuale leader per l’off-
         shore con circa 400 MW.
       • I principali sviluppi offshore a breve sono nei mari attorno
         all’Inghilterra (previsti per 8500 MW, dei quali 1200 già
         autorizzati).
       • L’eolico è risultato e risulta essere la più promettente delle
         “nuove fonti rinnovabili”, unitamente alle biomasse.

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                                                                   25
2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua)

       • Relativamente all’energia solare, la totale radiazione
         annua che raggiunge la terra e la sua atmosfera è di oltre
         6000 volte i consumi totali di energia primaria da parte
         dell’umanità.
       • A fine 2002 la totale potenza installata di impianti
         fotovoltaici nel mondo era pari a circa 1500 MW in 50
         paesi, con 400 MW realizzati nell’ultimo anno.

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                                                                26
2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua)

        I primi dieci paesi sono:

         1. Giappone         640 MW               6. Olanda          26 MW

         2. Germania         300 MW               7. Italia          22 MW

         3. India            64 MW                8. Spagna          21 MW

         4. Cina             43 MW                9. Svizzera        20 MW

         5. Australia        40 MW                10. Francia        18 MW

         •Per quanto riguarda la produzione termica, questa è risultata pari a 23 TWh dai
         circa 100 milioni di m2 di collettori.

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                                                                                  27
2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua)

       • Con particolare riferimento al fotovoltaico, le
         possibili ridotte ore di utilizzo, i costi elevati e
         l’attuale bassa efficienza della trasformazione
         (circa il 15%) necessitano di incentivi per
         l’applicazione e gli sviluppi.
       • Altre possibili tipologie di impianti per la
         trasformazione in energia elettrica dell’energia
         solare sono in fase di sviluppo.

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                                                                28
2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua)

   Per quanto riguarda l’energia marina si può notare:
   • dalle maree ci sono molti siti tecnicamente utilizzabili, ma non lo
      sono ancora a livello economico. La totale potenza producibile dai
      quattro siti più promettenti ammonterebbe a circa 50 TWh all’anno
   • dalle onde esiste una pletora di idee e progetti, ma non esistono
      tecnologie pronte per uno sviluppo industriale. Apprezzabili
      contributi al sistema energetico sono previsti per la fine del secolo
      e fino a circa 2000 TWh/anno
   • per la conversione di energia termica degli oceani (OTEC), che
      sfrutta la differenza di temperatura tra l’acqua in superficie e
      quella a circa 1000 metri di profondità, non esiste ancora un
      impianto sperimentale. Possibili interessanti sviluppi sono
      connessi alla produzione di acqua potabile. Alcune ipotesi molto
      ottimistiche prevedono 10 GW nel 2010, 20 GW nel 2020 e 100
      GW nel 2050

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                                                                   29
2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua)

       • Per quanto riguarda l’oil shale, l’80% delle enormi
         riserve sono negli Stati Uniti. La produzione dal 1981 ad
         oggi è crollata nel mondo da 47 Mt a 15 Mt (la quasi
         totalità della produzione è in Estonia, che tuttavia sta
         uscendo dal mercato).
       • Lo shale oil prodotto nel 2002 è stato pari a 0,6 Mt
         rispetto a 500 miliardi di tonnellate di riserve. Un
         incremento del mercato potrà verificarsi solo in
         concomitanza con una diminuzione delle riserve di petrolio
         ed il perdurare di suoi alti prezzi.

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                                                               30
2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua)

       • Relativamente al bitume, le principali riserve (60%) sono
         in Canada ed in altri 20 paesi. La produzione (40 Mt) è
         risultata inferiore all’1 per mille delle riserve.
       •  Per gli olii extra pesanti, le riserve sono
         fondamentalmente localizzate in Venezuela (95%) e la
         produzione del 2002 è stata di 30 Mt pari a meno del 4
         per mille delle riserve stesse.
       • Vale anche per bitumi ed olii extra pesanti quanto
         accennato per oil shale rispetto al futuro mercato.

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                                                              31
2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua)

       • Per quanto riguarda l’utilizzo del legno e derivati, occorre
         notare che nel 2002 ne sono stati utilizzati come
         combustibile circa 2,5 miliardi di m3, pari a 1770 milioni
         di tonnellate (equivalenti a 560 MTEP e pari al 5% dei
         consumi mondiali di energia).
       • Oltre il 70% è consumato in Asia e Africa; l’energia dal
         legno è ancora la fonte dominante per 2 miliardi di persone
         dei paesi in via di sviluppo.
       • Per i paesi africani, escludendo quelli del Nord Africa e del
         Sud Africa, il legno costituisce dal 60 all’86% delle
         energie primarie consumate.
       • Paesi come il Brasile, Austria, Canada, Finlandia,
         Germania, Svezia e Stati Uniti hanno adottato politiche
         energetiche per incrementare l’utilizzo del legno e derivati
         nel loro “energy mix”.
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                                                                 32
2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua)

      • La torba ha visto nel 2002 una produzione totale di circa
        18 Mt, delle quali 16,7 Mt in Europa (Finlandia 7 - Irlanda
        2,7 - Russia 2,5 - Bielorussia 2 - Svezia 1).
      • In Irlanda 370 MW di centrali sono alimentate a torba. Nel
        2003 la Comunità Europea ha approvato una proposta
        svedese di considerare la torba come “certificata fonte di
        energia” per impianti di teleriscaldamento alimentati da
        miscele legno/torba.
      • Per la produzione di energia elettrica, date le notevoli
        emissioni di CO2, la torba sarà sensibilmente penalizzata
        con l’applicazione del protocollo di Kyoto ed i certificati di
        emissione.

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                                                                  33
2. LE RISORSE ENERGETICHE MONDIALI (continua)

     • Le biomasse diverse dal legno ed includenti “agro
       combustibili” ed i “rifiuti urbani” sono potenzialmente la
       maggior sorgente di “energia sostenibile”, con un
       potenziale teorico contributo annuale di circa 3000 EJ,
       pari a 7 volte gli attuali consumi energetici mondiali.
     • Nel periodo 2025-2050, sembrerebbe possibile un
       potenziale contributo tra i 70 e 450 EJ/anno, che equivale
       al 15%-110% dei presenti consumi mondiali di energia
       primaria.
     • Il problema di fondo non è la disponibilità delle biomasse,
       ma il management “sostenibile” di produzione ed uso
       delle bioenergie.

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                                                                34
3. IL NUCLEARE

       • A fine 2003 erano in servizio 440 impianti in 31 nazioni
         per una totale potenza di circa 360 GW, pari a circa il 10%
         della globale potenza installata a livello mondiale.
       • La produzione elettrica da nucleare è stata di 2600 TWh ed
         ha rappresentato nel 2003 il 16% della totale energia
         elettrica prodotta a livello mondiale dalle diverse fonti, pari
         a 15 500 TWh.
       • La disponibilità globale è passata dal 74% del 1991 all’84%
         del 2002.
       • L’unica connessione di una nuova centrale alla rete nel
         2003 è stata in Cina.

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                                                                   35
3. IL NUCLEARE

       • La localizzazione dei 360 GW in esercizio è così
         suddivisa:
         172 GW Europa                    (~ 48%)
         110 GW Nord America              (~ 30%)
          73 GW Asia                      (~ 20%)
            3 GW Sud America              (~ 1%)
          1,8 GW Africa                   (~ 0.5%)

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                                                            36
3. IL NUCLEARE

      • Sono in costruzione da diversi anni 32 unità a livello
        mondiale per un totale di 27 GW, delle quali 19 unità in
        Asia (7 in India, 4 in Cina, 3 in Giappone, 2 nella
        Repubblica di Corea, 2 a Taiwan ed 1 nella Repubblica
        Democratica di Corea) per un totale di 16 GW.
      • In Europa sono in costruzione 11 unità (4 in Ucraina, 3 in
        Russia, 2 nella Repubblica Slovacca, 1 in Romania, 1 nella
        Repubblica Ceca) per un totale di 9 GW.
      • Le 2 restanti unità sono in costruzione in Argentina e in
        Iran.
      • Il Giappone ha visto l’unica centrale nucleare per la
        quale sono iniziati i lavori nel 2003.
      • Dalle note su 37 paesi riportate nella Survey mi soffermo
        su Europa ed alcuni altri Paesi.
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                                                              37
3. IL NUCLEARE

         Belgio:
         il nucleare, con 7 reattori per 5760 MW, contribuisce
         alla generazione di energia elettrica per il 57%. La legge
         belga del 2003 stabilisce la chiusura al quarantesimo
         anno di vita delle sette centrali nucleari che dovrebbero
         quindi uscire dalla produzione dal 2015 al 2025.

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                                                             38
3. IL NUCLEARE

           Bulgaria:

           4 unità WWER da 408 MW ciascuna sono state
           costruite a Kozloduy tra il 1974 ed il 1982 e 2 altre
           unità (ciascuna da 953 MW) sono entrate in servizio
           rispettivamente nel 1987 e nel 1989.

           La totale produzione dei 6 reattori ha fornito nel 2002
           il 47% dell’energia elettrica bulgara.

           2 unità da 408 MW sono state tolte dal servizio nel
           Dicembre 2002 e le altre 2 lo saranno nel 2006 in
           accordo alle richieste dell’Unione Europea.

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                                                              39
3. IL NUCLEARE

           La Commissione Europea ha elargito un prestito di
           circa 215 Milioni di Euro alla Bulgaria per
           modernizzare ed incrementare la sicurezza delle 2
           unità da 953 MW.

           Nel 1987 è iniziata la costruzione a Belene di un nuovo
           reattore, ma il progetto è tuttora bloccato.

           La Russia ha proposto la costruzione di una nuova
           centrale nucleare. Ogni decisione sul futuro del
           nucleare in Bulgaria sarà basata su un’analisi
           dettagliata che riguarderà sia gli aspetti economici
           sia quelli della sicurezza

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                                                             40
3. IL NUCLEARE

       Canada:
       dei 22 reattori installati (20 in Ontario, 1 in Quebec
       ed 1 in New Brunswick), 8 sono usciti dal servizio nel
       2002 per adeguamenti alle regole di sicurezza. Due sono
       rientrati in esercizio nel 2003 e gli altri 6 rientreranno nel
       2007.
       I 14 reattori in servizio nel 2002 hanno fornito circa il 12%
       dell’energia elettrica del Canada. Non vi è nessun piano
       per nuovi reattori.

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                                                                41
3. IL NUCLEARE

           Ceca Repubblica:
           dall’85 al 2002 sono entrati in servizio 6 unità che
           forniscono il 25% della elettricità totale della
           nazione.
           Gli ultimi 2 reattori a Temelin (WWER della Russia)
           sono stati migliorati con sistemi di controllo
           occidentali.
           Il documento di politica energetica del paese
           prevede un continuo uso del nucleare per almeno
           20 anni.

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                                                                  42
3. IL NUCLEARE

       Cina:
       dal 1991 al 2002 sono entrati in servizio 7 centrali per
       un totale di 5300 MW che forniscono l’1,4% della
       totale energia elettrica generata.
       4 unità erano in costruzione a fine 2002 per totali
       3275 MW.
       La Cina prevede per il prossimo decennio un piano
       nucleare per 36000 MW che però, confrontati con i
       circa 50000 MW di nuove centrali che entrano in
       servizio ogni anno, rappresentano una percentuale
       non rilevante per il paese, basato fondamentalmente
       sul carbone.
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                                                             43
3. IL NUCLEARE

             Corea del Sud:
             a fine 2002 erano in servizio 18 reattori
             (14 PWR e 4 PHWR) per circa 15000 MW totali.
             2 reattori sono in costruzione ed altri 8 sono
             previsti entrare in servizio dal 2010 al 2015

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                                                              44
3. IL NUCLEARE

           Finlandia:
           dal 1977 al 1980 la Finlandia ha realizzato 4 reattori
           (2 tipo WWER da 488 MW ciascuno e 2 BWR da 840
           MW ciascuno) che hanno fornito il 25% dell’elettricità
           in Finlandia nel 2002.
           Alla fine degli anni 90 sono iniziati gli studi per una
           nuova centrale che è stata ordinata nel dicembre
           2003.
           Per i dettagli rimando al capitolo seguente.

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                                                               45
3. IL NUCLEARE

         Francia:
         dalla metà degli anni 70 la Francia ha realizzato 56
         reattori (PWR) per 63000 MW; contribuiscono per
         circa il 78% alla totale energia prodotta in Francia (la
         quale esporta circa 60 TWh ogni anno).
         Il reattore di Civaux 2, entrato in servizio nel
         dicembre 1999, segna la fine del primo programma
         nucleare francese.
         Non è stato ancora definito un nuovo piano e non è
         quindi prevista l’entrata in servizio di nuove centrali
         nucleari prima del 2010-2015, salvo un reattore
         sperimentale EPWR, ordinato a fine 2004.
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                                                              46
3. IL NUCLEARE

            Germania:
            19 reattori per 21300 MW erano in servizio alla fine del
            2002, contribuendo per il 30% alla produzione di
            energia elettrica.
            L’ultimo reattore è stato connesso alla rete nel 1989.
            In base all’accordo del 2000 tra Governo Federale e
            società elettriche, la vita media dei vari impianti sarà
            ridotta a circa 32-35 anni; l’ultimo impianto
            realizzato dovrebbe uscire dal servizio nel 2021.

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                                                                47
3. IL NUCLEARE

         Giappone:
         a fine 2002 erano in servizio 52 reattori per 45.700 MW
         (29 PWR e 23 PWR) che hanno contribuito al 34%
         dell’energia elettrica prodotta.
         Il reattore “fast breeder” sperimentale di Monju (260
         MW) non è ancora stato riportato in servizio dopo 8 anni
         dall’incidente che lo ha fermato. A fine 2003 erano in
         costruzione 3 reattori per totali 3800 MW.
         Sono previsti circa 10 unità addizionali in servizio nel
         2015.
         L’inizio della costruzione della centrale di Shimane 3
         (1375 MW ABWR) è stata posticipata al 2005 con
         completamento previsto per il 2011.
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                                                             48
3. IL NUCLEARE

           India:
           a fine 2002 erano in servizio 14 reattori per totali
           2500 MW che hanno fornito il 3,7% dell’energia del
           paese.
           7 reattori sono in costruzione per totali 3400 MW.
           Si prevede per fine 2004 l’inizio della costruzione di
           un Advanced Heavy Water Reactor (AHWR) da
           300 MW per l’utilizzo del torio del quale l’India ha
           grosse riserve.

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                                                               49
3. IL NUCLEARE

       Inghilterra:
       31 reattori erano in servizio a fine 2002 per totali 12500
       MW e con un contributo del 22% alla totale energia
       elettrica prodotta.
       L’ “Energy White Paper” del 2003 stabilisce che il
       nucleare è una importante sorgente di elettricità, priva di
       emissioni di CO2.
       “Tuttavia la non economicità attuale rende il nucleare una
       opzione non attraente per una nuova generazione ad
       emissione zero di CO2 essendoci anche importanti
       problemi da risolvere relativamente alle scorie…
       Prima di ogni decisione di costruire nuove centrali
       nucleari, ci vorrà un’ampia consultazione popolare e la
       pubblicazione di un nuovo white paper”.
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                                                                50
3. IL NUCLEARE

        Lituania:

        le due unità di Ingalina entrate in servizio nel 1983 e
        1987 hanno avuto dopo Chernobyl un declassamento
        a 2370 MW globali; nel 2002 hanno fornito l’80%
        dell’elettricità lituana.
        Ingalina 1 e 2 dovrebbero essere chiuse nel 2005 e
        2009 rispettivamente.
        La Lituania con l’appoggio della EU sta supportando
        legalmente, finanziariamente e politicamente la
        realizzazione di un nuovo reattore con moderne regole
        di sicurezza.

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                                                          51
3. IL NUCLEARE

         Romania:
         il reattore di Cernovoda (Candu) entrato in servizio nel
         1996 ha fornito nel 2002 il 10% dell’energia rumena; il
         secondo gruppo in costruzione è previsto in servizio
         per il 2006.
         Il programma nazionale energetico prevede la
         realizzazione di altri due reattori, non essendoci
         particolari opposizioni al nucleare a livello paese.

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                                                            52
3. IL NUCLEARE

           Russia:
           i 30 reattori per totali 20800 MW hanno fornito il 16%
           dell’energia elettrica russa nel 2002.
           3 reattori per totali 2800 MW sono in costruzione.
           Nel 2003 il governo russo ha espresso l’intenzione di
           raddoppiare la produzione di energia nucleare entro
           15 anni.
           La Russia sta studiando la realizzazione di centrali
           “flottanti” fino a circa 70 MW.

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                                                              53
3. IL NUCLEARE

             Slovacchia:
             6 reattori per totali 2460 MW sono entrati in servizio
             dal 1978 al 2000 ed hanno fornito nel 2002 il 55%
             dell’energia elettrica slovacca.
             2 unità per totali 820 MW sono in costruzione, ma
             non è definito il tempo per il loro completamento.

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                                                               54
3. IL NUCLEARE

              Slovenia:
              la produzione del reattore PWR da 650 MW di Krsko
              in servizio dal 1981 è suddivisa al 50% tra Croazia e
              Slovenia.
              Nel 2002 ha fornito il 38% dell’elettricità slovena.

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                                                               55
3. IL NUCLEARE

          Spagna:
          9 reattori (2 BWR e 7 PWR) sono in servizio per totali
          7600 MW; nel 2002 hanno fornito il 26% dell’elettricità
          spagnola.
          Un programma di upgrading ha portato ad un globale
          incremento di potenza pari a 465 MW.
          Non è prevista la costruzione di nuove centrali; è
          prevista l’estensione della vita di quelle in servizio
          per diversi anni fino a quando saranno “sicure,
          economiche e affidabili”.

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                                                            56
3. IL NUCLEARE

      Stati Uniti:
      i 104 reattori in funzione a fine 2002 per totali 98.550 MW
      hanno fornito il 20% dell’energia elettrica degli Stati Uniti.
      Dal 1990, solo 2 reattori sono entrati in servizio:
      Commanche Peak nel 1993 e Watts Bar nel 1996. Non ci
      sono reattori in costruzione anche se sono state emesse tre
      licenze di costruzione che non sono state però seguite
      dall’inizio dei lavori.
      La NRC (Nuclear Regulatory Commission) regola
      strettamente la costruzione, l’esercizio ed il
      decommissioning delle centrali, oltre al trasporto ed al
      trattamento dei materiali nucleari.

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                                                             57
3. IL NUCLEARE

       Nel 2003, il Segretario di Stato Abraham ha espresso il
       supporto dell’Amministrazione allo “sviluppo del nucleare
       come principale componente di una politica energetica
       nazionale” ed ha incoraggiato le società elettriche ad iniziare
       la costruzione di “almeno un nuovo reattore che sia in
       servizio nel 2010”. Due compagnie hanno presentato la
       richiesta di un “early site permit”, primo passo della
       procedura.
       Da colloqui in Sydney, vista la difficoltà/pratica
       impossibilità che privati investitori si accollino la
       realizzazione di centrali nucleari, si sta pensando ad un
       incentivo sul kWh prodotto vicino ad 1,8 cUS$.
       Ad oggi, l’enfasi è posta sull’estensione per 20 anni della
       licenza ad operare le centrali esistenti. Sono già state
       accordate 19 licenze dalla NRC.
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                                                               58
3. IL NUCLEARE

        Svezia:
        dal 1971 al 1985 12 reattori (9 BWR e 3 PWR) sono entrati
        in servizio. A fine 2002 gli 11 reattori ancora in servizio
        (9400 MW) hanno fornito il 44% dell’energia elettrica
        svedese.
        Il piano di graduale chiusura fino al 2010, definito dal
        governo nel 1997, ha visto fino ad ora il fuori servizio di un
        reattore da 600 MW. La data del 2010 è stata rimossa
        senza indicarne una nuova. Da vari colloqui
        emergerebbe che nessun reattore sarebbe messo fuori
        servizio prima del 2015, salvo 1 unità da 600 MW.

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                                                               59
3. IL NUCLEARE

          Svizzera:
          i 5 reattori (3 PWR e 2 BWR) in servizio per 3100 MW
          hanno prodotto nel 2002 il 40% dell’energia elettrica
          nazionale.
          Il referendum del 2003 ha respinto la chiusura del
          nucleare.
          Non sono in discussione nuove centrali; le attuali
          sono previste in servizio almeno fino al 2015.

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                                                           60
3. IL NUCLEARE

       Ucraina:
       alla fine del 2002 erano in servizio 13 reattori per
       11205 MW in 4 siti; hanno prodotto il 46% dell’energia
       elettrica ucraina.
       La Comunità Europea ha elargito un prestito
       all’Ucraina per finanziare il completamento di 2 reattori
       da 950 MW per compensare la perdita di produzione
       legata alle 4 unità di Chernobyl (1 distrutta
       nell’incidente del 1986 e 3 chiuse nel 1991, 1996 e 2000
       rispettivamente).
       2 reattori WWER sono in fase avanzata di
       costruzione.

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                                                            61
3. IL NUCLEARE

         Ungheria:
         4 reattori WWER per totali 1770 MW sono entrati in
         servizio dal 1983 al 1987 e forniscono circa il 40%
         dell’elettricità ungherese.
         Esiste un piano di estensione della vita per altri 20
         anni e di incremento di capacità nucleare.

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                                                            62
3. IL NUCLEARE - IL CASO FINLANDIA

       • Nel Dicembre 2003 è stata ordinata dalla Finlandia una
         centrale nucleare da 1600 MW (European Pressurized
         Water Reactor).
       • A metà degli anni 1990,la Finlandia ha iniziato, infatti, a
         ridefinire la propria strategia nel settore elettrico, tenendo
         in conto gli alti consumi pro capite (circa 17000 kWh), il
         notevole carico industriale con industrie altamente
         energivore, il previsto incremento nei consumi a medio-
         lungo termine (1,5-1%) ed il rischio di mancanza di
         energia idroelettrica nel Nord Pool durante anni di siccità.

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                                                                   63
3. IL NUCLEARE - IL CASO FINLANDIA (continua)

       • Nel 1997, l’”Energy Strategy Report” emesso dal
         Governo ed accettato nello stesso anno dal Parlamento
         conteneva la seguente affermazione; “devono essere
         messi in atto tutti i preparativi necessari all’opzione di
         costruire una nuova centrale nucleare. E’ importante che
         know-how e skill del settore siano acquisiti dalla
         Finlandia”.
       • Nel 1998, la società Teollisuuden Voima Oy (TVO),
         proprietaria dei 2 reattori BWR da 840 MW ciascuno a
         Olkiluoto ha iniziato una serie di studi di fattibilità e di
         VIA relativi al possibile sito, ai criteri di progetto, alla
         valutazione dei costi comparati ad altre alternative. 3 tipi
         di reattori BWR e 3 PWR sono stati considerati negli
         studi della TVO.
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                                                                 64
3. IL NUCLEARE - IL CASO FINLANDIA (continua)

       •    In parallelo, l’altra società finlandese Fortum Power and Heat Oy
            (FTH), proprietaria degli altri 2 reattori PWR da 488 MW ciascuno siti
            a Loviisa, ha iniziato una serie di studi similari per una possibile
            installazione di una terza unità a Loviisa.
       •    Agli inizi del 2000, la FPH e la TVO hanno raggiunto l’accordo che la
            TVO sarebbe stata l’unico responsabile per la realizzazione e gestione
            della possibile centrale nucleare.
       •    Un nuovo studio TVO, terminato nel novembre 2000, ha dato risultati
            positivi per sottoporre al Governo finlandese una richiesta per una
            “decisione di principio” (DIP, secondo gradino dopo il VIA in
            Finlandia) “per una centrale BWR o PWR con potenza tra 1000 e
            1600 MW”. Nella richiesta venivano descritte le facilities necessarie
            allo stoccaggio di combustibile nucleare nuovo ed utilizzato ed anche
            per lo stoccaggio finale delle scorie.

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                                                                            65
3. IL NUCLEARE - IL CASO FINLANDIA (continua)

      • A seguito di una serie di audizioni pubbliche, a gennaio
        2002 il Governo ha concesso la DIP e nel maggio 2002 il
        Parlamento ha ratificato la decisione del governo con
        107 voti a favore e 92 contrari. Nella stessa procedura è
        stato approvato che la nuova centrale potesse avvalersi
        dell’impianto di Posiva per lo stoccaggio dello “spent
        fuel”.
      • A seguito di quanto sopra la TVO ha definito le specifiche
        di gara che sono state emesse nel settembre 2002 con
        presentazione delle offerte entro marzo 2003.

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                                                              66
3. IL NUCLEARE - IL CASO FINLANDIA (continua)

       • Nell’ottobre 2003 è stata effettuata la scelta definitiva
         del sito di Oikiluoto e nel dicembre 2003 la scelta del
         consorzio Framatome ANP (ora AREVA) e Siemens
         come fornitore.
       • Il progetto dell’isola nucleare è basato sul design N4
         francese e sul design tedesco Konvoi; l’isola turbina è
         design Siemens. La potenza elettrica del reattore è 1600
         MW ed il prezzo è di circa 3 miliardi di Euro.
       • Nel gennaio 2004 è stato richiesto al governo il
         “permesso alla costruzione”, con partenza prevista per
         la primavera 2005; l’inizio del funzionamento
         commerciale è previsto per il 2009.

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                                                                 67
3. IL NUCLEARE - IL CASO FINLANDIA (continua)

            Le principali argomentazioni avanzate per la scelta
            finale della centrale nucleare sono state:
             – la copertura di parte dell’incremento del carico e la
               sostituzione di vecchie centrali meno efficienti
             – l’adempimento degli impegni di Kyoto presi dal
               governo
             – la riduzione della dipendenza dall’import di elettricità
               (da notare che è circa il 6%)
             – sicuri, stabili e prevedibili costi di produzione

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                                                                     68
3. IL NUCLEARE - IL CASO FINLANDIA (continua)

       • Per i confronti economici con altre alternative per
         base-load di 8000 ore/anno, come ricalcolati ad
         aprile 2004, sono stati considerati:
             - un tasso reale di sconto del 5%
             - emission trade a 20 €/t CO2
       • Per l’eolico sono state considerate 2200 ore/anno

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                                                         69
3. IL NUCLEARE - IL CASO FINLANDIA (continua)
                                                                           Tabella 1

            Costi di produzione valutati in Finlandia ad Aprile 2004
            per diverse alternative

                                                   in €/MWh
                        nucleare    carbone         ciclo         legno      eolico
                                                  combinato

     capital cost         13,8        7,6              5,3         13         40,1

     O&M                  7,2         7,4              3,5         8,2        10,0

     fuel                 2,7         17,9             22,4       25,6            -

     emission trade        -          16,2             7,0             -          -

              totale     23,7        49,1              38,2       46,8       50,1

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                                                                             70
3. IL NUCLEARE - IL CASO FINLANDIA (continua)

       • Occorre notare che il prezzo medio di mercato del Nord
         Pool per acquisto di una produzione equivalente era ad
         aprile 2004 di 35,3 €/MWh.
       • Per quanto riguarda il trattamento e deposito finale delle
         scorie, il governo finlandese ha creato un’apposita società
         (Posiva) che ha l’incarico di portare a compimento la “final
         disposal” del combustibile nucleare utilizzato da tutte le
         centrali nucleari finlandesi. Stoccaggi provvisori sono già
         predisposti nei 2 siti di Loviisa e Olkiluoto.

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                                                                71
4. IL CASO ITALIA

       • Nel 2003, l’Italia ha consumato 173 MTEP di energia
         primaria.
       • Circa 320 TWh di energia elettrica sono stati immessi
         nella rete di trasmissione
       • I principali dati sono così riassumibili.

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                                                                 72
Elettricità Primaria     Biomasse       Carbone
                                 6%                 4%            8%

                  Gas
                  35%                                                             Petrolio
                                                                                   47%

                                     Fig. 1 Ripartizione per fonti del consumo di energia, 2003
                                               Fonte: Enerdata s.a, World Energy Database

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                                                                                                  73
2003
                  2002
                  2001
                  2000
                                                                      Carbone
                  1999
                  1998
                                                                      Petrolio
                  1997
                  1996                                                Gas
                  1995
                  1994                                                Elettricità Primaria
                  1993
                                                                      Biomasse
                  1992
                  1991
                  1990

                         0   50   100            150           200
                                  Mtep

                                         Fig. 2 Consumo di energia primaria (Mtep)
                                         Fonte: Enerdata s.a, World Energy Database
Conferenza AEIT
                                                                                      74
Termoelettrico
                                     70%

                                                         Rinnovabili
                  Importazione
                                           Idroelettrico    2%
                     15%
                                               13%

                                      Fig. 3 Quote dell’offerta di elettricità, 2003
                                       Fonte: Enerdata s.a, World Energy Database

Conferenza AEIT
                                                                          75
2003
                  2002
                  2001                                                                           Importazione
                  2000
                                                                                                 Carbone
                  1999
                                                                                                 Gas Naturale
                  1998
                                                                                                 Petrolio
                  1997
                  1996                                                                           Rinnovabili
                  1995                                                                           Idroelettrico
                  1994
                                                                                                 Altre termiche
                  1993
                  1992
                  1991
                  1990

                     0,00   50,00   100,00   150,00          200,00   250,00   300,00   350,00
                                                      TW h

                                                                      Fig. 4 Produzione di elettricità per fonte (TWh)
                                                                         Fonte: Enerdata s.a, World Energy Database

Conferenza AEIT
                                                                                                                  76
2003
                  2002
                  2001                                                                       Industria
                  2000
                                                                                             Trasporti
                  1999
                  1998                                                                       Agricoltura e usi civili
                  1997
                  1996                                                                       Usi non energetici

                  1995
                                                                                             Produzione en. Elettrica
                  1994
                  1993
                  1992
                  1991
                  1990

                     0,00   10,00   20,00   30,00   40,00   50,00    60,00   70,00   80,00
                                                    Gmc

                                                                    Fig. 5 Consumo di gas naturale per settore (Gmc)
                                                                      Fonte: Enerdata s.a, World Energy Database

Conferenza AEIT
                                                                                                                        77
N ig e ria            A ltri           P ro d u z io n e
                                  6%                 7%                N a z io n a le
                  A lg e ria                                               20%
                   31%

                                                                                  O la n d a
                                                                                   11%
                                            R u s s ia
                                             25%

                                             Fig. 6 L’offerta di gas naturale, 2002
                                                  Fonte: Unione Petrolifera
Conferenza AEIT
                                                                                               78
Resto del
                                        Mondo - altri     Produzione
                                           10%            domestica
                           Russia 22%                        6%      Arabia
                                                                     Saudita
                                                                       9%

                                                                           Iran
                                                                           10%

                  Africa - altri
                      14%                                         Medio
                                        Lybia 20%              Oriente altri
                                                                   9%

                                                    Fig. 7 L’offerta di petrolio, 2002
                                                        Fonte: Unione Petrolifera
Conferenza AEIT
                                                                                         79
2003
                  2002
                  2001
                  2000
                                                                                                     Industria
                  1999
                  1998                                                                               Trasporti

                  1997
                                                                                                     Agricoltura e usi
                  1996                                                                               civili

                  1995                                                                               Usi non
                                                                                                     energetici
                  1994
                                                                                                     Produzione en.
                  1993                                                                               Elettrica
                  1992
                  1991
                  1990

                     0,00   10,00   20,00   30,00   40,00   50,00    60,00   70,00   80,00   90,00
                                                        Mtep

                                                                Fig. 8 Il consumo di petrolio per settore (Mtep)
                                                                    Fonte: Enerdata s.a, World Energy Database
Conferenza AEIT
                                                                                                                         80
5. SCENARIO FUTURO E CONCLUSIONI
                       Domanda mondiale di energia primaria (IEA)
         Tabella 1

                                    2002                 2030
                                     %                     %
       Petrolio                      39                   37
       Carbone                       26                   24
       Gas                           23                   28
       Nucleare                       7                    5
       Idro                           3                    2
       Altre rinnovabili              2                    4
                                ~ 9,5 GTEP            ~ 15 GTEP
Conferenza AEIT
                                                                    81
5. SCENARIO FUTURO E CONCLUSIONI (continua)

                          Produzione mondiale di energia elettrica (IEA)
         Tabella 2

                                         2002                 2030
                                          %                    %
       Carbone                            39                   37
       Gas                                17                   32
       Idro                               17                  13,5
       Nucleare                           16                   8,5
       Petrolio                            9                    4
       Altre rinnovabili                   2                    5
                                     15 500 TWh           31 000 TWh
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                                                                           82
5. SCENARIO FUTURO E CONCLUSIONI (continua)

       • Dalla “2004 Survey of energy resources” del WEC si può
         notare che a livello globale non esiste scarsità di energie
         primarie. I combustibili fossili, i.e. carbone, gas e petrolio,
         hanno un rapporto risorse/produzione di 200, 60 e 40 anni
         rispettivamente e continueranno a dominare la scena nel
         prossimo futuro.
       • Per una efficiente transizione verso uno “sviluppo
         sostenibile”, nessuna fonte di energia deve però essere
         “idolatrata” o “demonizzata”, come è emerso dal recente
         Congresso Mondiale dell’Energia a Sydney.

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                                                                   83
5. SCENARIO FUTURO E CONCLUSIONI (continua)

       • A causa dell’esplosione tecnico/economica/ambientale dei
         cicli combinati, occorre notare come il progressivo utilizzo
         del gas nel settore della produzione di energia elettrica stia
         portando il gas nei prossimi anni a superare il carbone
         come seconda fonte di energia primaria.
       • Secondo i dati IEA, per il carbone, dati i grossi sviluppi
         in Cina ed India, la sua quota di utilizzo per la produzione
         di energia elettrica nel 2030 salirà dall’attuale 66% al 74%.
         Le regolamentazioni ambientali e gli sviluppi tecnologici
         saranno cruciali per poter utilizzare il combustibile fossile
         maggiormente diffuso ed abbondante.

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5. SCENARIO FUTURO E CONCLUSIONI (continua)

       • Il petrolio continuerà a diminuire come combustibile per
         la produzione di energia elettrica e la percentuale del suo
         utilizzo nel campo trasporti (ora 56%) salirà al 64% nel
         2030, secondo i dati IEA.
       • Lo sviluppo del nucleare ad oggi sembra condizionato più
         da un fattore economico e dal problema delle scorie e dal
         decommissioning delle centrali che dalle problematiche di
         sicurezza dei reattori.
         Chiaramente in mercati liberalizzati ed a basso incremento
         dei consumi, gli investitori privati non sono certo
         incentivati verso una tecnologia “capital intensive” e con
         grosse problematiche di “consenso”. Eventuali forti
         penalizzazioni nelle emissioni di CO2 potranno
         pesantemente condizionare la situazione a favore del
         nucleare.

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5. SCENARIO FUTURO E CONCLUSIONI (continua)

       • A breve-medio termine l’idroelettrico convenzionale
         sarà ancora di gran lunga la principale fonte
         rinnovabile.
       • Per quanto riguarda le “nuove fonti rinnovabili”
         (solare, eolico, geotermico, biomasse), anche se
         subiranno un drastico aumento, nel 2030 contribuiranno
         per circa il 5% ai consumi energetici totali; vento e
         biomasse saranno di gran lunga i maggiori contributori,
         con una quota di circa il 45% ciascuno.

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5. SCENARIO FUTURO E CONCLUSIONI (continua)

       • L’economicità e sicurezza dei sistemi di trasporti
         energetici (gasdotti, oleodotti, LNG, sistemi elettrici,
         trasporti via terra e mare) sia su lunghe distanze, sia per la
         distribuzione assumeranno un ruolo importante nella
         ripartizione delle quote di mercato delle varie materie prime
         energetiche e nella soluzione del grave problema mondiale
         che vede circa due miliardi di persone che non hanno ancora
         accesso all’elettricità o ad energie commerciali.

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5. SCENARIO FUTURO E CONCLUSIONI (continua)

       • La distribuzione disomogenea tra centri di
         produzione e consumo, specie di gas e petrolio, è un
         fattore di notevole instabilità che può essere risolto solo
         a livello geopolitico e con il rafforzamento di sistemi di
         trasporto affidabili e sicuri.

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5. SCENARIO FUTURO E CONCLUSIONI (continua)

       • Gli aspetti ambientali con le relative regole e
         l’accettazione di strutture energetiche da parte delle
         popolazioni giocheranno un ruolo strategico e
         fondamentale per uno sviluppo sostenibile e per le quote di
         mercato delle singole materie prime energetiche.
         Un’appropriata campagna di corretta comunicazione
         all’opinione pubblica deve essere intrapresa.
       • Una quantificazione condivisa ed applicata globalmente
         degli effetti delle strutture energetiche sull’ambiente è
         l’unica via per una reale valutazione della sostenibilità, ma
         è difficilmente conseguibile.

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5. SCENARIO FUTURO E CONCLUSIONI (continua)

       • Nel settore energetico sono indispensabili grossi
         investimenti in ricerca e sviluppo nel campo delle nuove
         tecnologie e delle fonti rinnovabili.
       • Anche per alleviare i problemi sociali e politici, legati al
         fatto che circa due miliardi di persone non fruiscono di
         risorse energetiche commerciali, sono previsti enormi
         investimenti, specie nei paesi in via di sviluppo (es. Cina,
         India, ecc.). Tuttavia, la domanda che ci si pone è: avrà il
         mercato energetico la capacità di attivare gli
         investimenti giusti, al posto giusto ed al momento
         giusto?

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5. SCENARIO FUTURO E CONCLUSIONI (continua)

       • I ritorni sempre più a breve degli investimenti, spinti da
         un mondo finanziario sempre più orientato alla
         speculazione, condizionano e condizioneranno le politiche
         energetiche, specie nei paesi aperti alla liberalizzazione dei
         mercati; tali ritorni sempre più a breve, nella gran parte dei
         casi, non risultano a favore di uno sviluppo sostenibile.

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5. SCENARIO FUTURO E CONCLUSIONI (continua)

       • L’Italia è sempre più dipendente dal punto di vista
         energetico dalle importazioni. E’ fondamentale la
         definizione di un mix adeguato delle fonti di energie
         primarie tenendo in debito conto gli aspetti economici, la
         sicurezza delle forniture e l’ambiente; sarà il mercato
         capace di assumersi tale compito?
       • Le incertezze, i ritardi ed i cambiamenti di leggi e regole
         nel nostro paese creano seri problemi agli investitori.
       • La pratica impossibilità o i tempi lunghissimi per
         l’effettiva realizzazione di ogni tipologia di impianto
         energetico devono essere superati con appropriati
         approcci verso le comunità locali.

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5. SCENARIO FUTURO E CONCLUSIONI (continua)

       • Una “politica industriale” italiana che si
         avvalga del contributo di una efficiente industria
         elettromeccanica locale deve essere definita al
         fine di evitare una de-industrializzazione e
         scomparsa dell’industria manifatturiera

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