Le REGOLE del gioco - Istituto Comprensivo Pinerolo III di ...

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                             [Gli alunni di Piscina alle prese con carte e strategie]

La     VALENZA EDUCATIVA del bridge

Le REGOLE del gioco
Coinvolge già                              di Sara Perro - Fotografie di Bruno Allaix

duecento studenti, ma
il progetto prosegue.
                            N     ella classe c’è silenzio. Qualche domanda
                                  ogni tanto, una breve spiegazione in
                            risposta, un certo brusio quando si devono
                            risolvere dubbi troppo grandi. Gli alunni
Autodisciplina,             osservano concentrati, ragionano, scelgono.
                            L’aria vibra al fruscio delle carte.
correttezza,                Si svolgono così le lezioni del BRIDGE a
                            scuola, un progetto inserito tra le iniziative
collaborazione: uno         sull’educazione alla salute che l’Asl propone
                            all’inizio di ogni anno scolastico agli istituti di
strumento formativo         ogni ordine e grado del territorio pinerolese.
                            L’associazione del Circolo del bridge di Pi-
che piace a bambini e       nerolo porta avanti questo lavoro da sei
                            anni grazie all’interessamento di una socia,
insegnanti                  Giuseppina Catello, psicologa in pensione
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BRIDGE - Generazioni [43]

dopo un impiego nel reparto di Neuropsi-
chiatria infantile dell’Asl: «Conoscevo l’am-
biente e i progetti che venivano presentati –
racconta – e ho chiesto se potevamo inserire
anche l’insegnamento del bridge perché ha
una forte valenza educativa».

TUTTO UN PROGRAMMA
L’idea è piaciuta e si è sviluppata arrivando,
nell’anno scolastico in corso, a coinvolgere
undici classi tra elementari e medie: due
quinte a Villar Perosa, una a Pinasca, quat-
tro classi alle elementari di Beinasco, una
alle medie di Perosa Argentina e due nell’i-
stituto di Piscina. In tutto 200 ragazzini che
l’associazione cercherà di riunire in un mega
torneo a fine 2017 al palazzetto dello sport
di Pinerolo con 50 tavoli da gioco. Perché
il bridge piace e non solo a insegnanti e
bambini: «Portare avanti questo progetto –
spiega Marina Polliotto, docente di Pinasca
– ha riavvicinato molte famiglie ai giochi di
carte in generale, che nelle precedenti ge-
nerazioni tutti conoscevano e praticavano
mentre ora molto meno». I bambini hanno
chiesto aiuto ai nonni per tenersi in allena-
mento con altri giochi e, in molti, hanno
dovuto imparare a tenere le carte in mano
perché era un gesto che non avevano mai
dovuto compiere.                                   [All’elementare Hurbinek di Pinasca]
Marina Polliotto è stata la prima insegnan-
te delle elementari ad applicare l’insegna-
                                                   parare la classificazione, le tabelle, l’ordine
mento del bridge nelle sue classi. La sua è
                                                   numerico, l’applicazione delle divisioni e
stata un’esperienza sperimentale perché
                                                   lo sviluppo di problemi attorno al bridge
prima di allora il percorso era stato fatto
                                                   e alle sue regole. «Dai bambini stessi sono
solo sulle scuole superiori e con le Univer-
                                                   uscite cose curiose – prosegue –. La capa-
sità: «Mi ha colpito il fatto che può aiutare
                                                   cità di risparmiare, per esempio. Facevamo
a scoprire e allenare la capacità di collabo-
                                                   osservazioni su quali carte era meglio usare
rare. Il nome stesso, che in inglese significa
                                                   e quali era utile non sprecare in funzione
ponte, indica la capacità di creare legami
                                                   dei punti. Credo che alcune considerazioni
tra i giocatori».
                                                   generali resteranno e che potranno esse-
Quella che allora era la sua classe di terza
                                                   re utili nella loro vita quotidiana anche tra
elementare ha così cominciato a vedere un
                                                   anni». I bambini avevano anche disegnato
gioco di carte come un’opportunità di im-
                                                   di loro pugno le carte e imparato diversi
                                                   termini in inglese legati al gioco. L’asso-
 BRIDGE: gioco di carte, con due coppie            ciazione dal canto suo, quando arriva nelle
 che si sfidano, molto complesso. Diffuso a        classi, inserisce le regole vere e proprie di
 livello mondiale, si organizzano tornei, cam-
                                                   un bridge semplificato, spiega come capire
 pionati mondiali e Olimpiadi. Il Coni lo ha ri-
 conosciuto come attività sportiva nel 1993.       le strategie necessarie, come stare al tavo-
                                                   lo di gioco.
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                                                                         cuso: «All’inizio eravamo
                                                                         un po’ scettici sul portare
                                                                         a scuola un gioco di carte,
                                                                         che spesso viene solo visto
                                                                         come un momento ludico.
                                                                         Con le colleghe ci siamo
                                                                         documentate e abbiamo
                                                                         scoperto che ci sono diversi
                                                                         studi che dimostrano la sua
                                                                         validità in campo educativo.
                                                                         Sviluppa il gioco di coppia,
                                                                         di squadra, crea un migliore
                                                                         clima di comunità tra i ra-
[Gli insegnanti del Circolo del Bridge di Pinerolo    gazzi e con gli insegnanti».
assistono e spiegano passo a passo]                   Per Mancuso già dopo quattro delle otto le-
                                                      zioni previste si possono notare i primi risul-
                                                      tati: i ragazzi, all’inizio intimiditi da un gioco
IL GALATEO DELLE CARTE
                                                      molto complesso, ora applicano le strategie
«No i gomiti sul tavolo!», «Tira fuori la             di memorizzazione, calcolo, sintesi e anali-
voce!», «Non distrarti!», «Ragiona con la tua         si che il bridge richiede. Senza dimenticare
testa e non farti condizionare!». Frasi che           l’importanza dell’aspetto etico, del rispet-
genitori e nonni dicono a figli e nipoti? An-         to di un regolamento e dell’altro: «L’allievo
che, ma non in questo caso. Sono solo alcuni          - spiega la professoressa - è protagonista,
dei suggerimenti dati in aula da Ida Scapi-           deve diventare consapevole delle sue scelte
nello, classe 1948 e una carriera in una famo-        e farle in modo autonomo, deve prendersi
sa agenzia pubblicitaria torinese. Ida cammi-         delle responsabilità e saperle comunicare. È
na tra i tavoli, osserva il gioco, suggerisce e       uno degli aspetti più belli che ci fa pensare
incoraggia: «Il bridge è questione d’intesa.          che proseguiremo con il percorso».
- spiega -. Non si prevarica sull’avversario,         Marina Polliotto intanto ha cominciato a ra-
non si suggerisce e non si parla. Ci si deve          gionare sul prossimo anno: «Non mi dispia-
capire, insegna a sviluppare il rapporto con          cerebbe trovare il modo di introdurre il brid-
l’altro, con il compagno». Un aspetto che ai          ge già in prima elementare. I bambini sono
bambini piace molto come confermano Gia-              molto piccoli e devo ancora pensare a come
da Micol, Emiliano Orsello, Martina Poetto            si potrebbe fare. Ma trovando le giuste idee
e Benedetta Baudraco, tutti tra i 10 e gli 11         semplici sarebbe bello partire da subito». ■
anni, della classe quinta di Pinasca: «È bello
il gioco di coppia. Anche il fatto di capirsi         [La LIM è un ottimo strumento per le parti teoriche]
con il compagno. Si sta in gruppo e non da
soli». La cosa più complicata è cominciare,
capire come impostare il gioco.
Non per niente la strategia, la memorizza-
zione, la logica, sono una parte essenziale
di questo sport. «Una delle regole fonda-
mentali – commenta il presidente De Luca
– è il fair play: non si litiga, non si esulta, non
si sottolineano gli sbagli della propria cop-
pia o degli avversari. Ci sono regole di com-
portamento civile ferree». Insegnamenti
che stanno sperimentando anche i ragazzi
delle prime medie di Piscina seguiti dalla
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BRIDGE - Generazioni [45]

L’ASSOCIAZIONE

[Lo staff del bridge con l’insegnante Marina Polliotto
(seconda da sinistra) alla Hurbinek di Pinasca]

L’obiettivo primario della Federazione naziona-
le è di promuovere e diffondere questo sport.             Agriturismo, Resort
Un’attività che si sposa con il lavoro nelle scuo-        & Azienda Agricola
le: «E che si collega anche alla nostra inten-           …E’ un piacere
zione di ringiovanire gli iscritti all’associazione
- aggiunge il presidente Paolo De Luca, colon-           mangiare bene…
nello degli Alpini in pensione -. L’età media dei           Cucina km zero
nostri 60 soci è di 60 anni. Sappiamo che lavo-
                                                                        7:
rare con i bambini è un processo lungo, forse
                                                             Novità 201
noi non ne vedremo neanche i frutti, ma lancia-                      ZIONE
mo un seme. Chissà che quando avranno 15 o                L’APPLICA
                                                                         da
20 anni non se ne ricordino e che qualcuno di               BACCA BLU te
                                                                         ttamen
loro non decida di approfondire ulteriormente             scaricare dire
                                                                          llulare!
la conoscenza del gioco».                                  sul vostro ce
                                                                           sempre
I soci, in forma volontaristica, accompagnano              Per rimanere
                                                                            serate
ogni classe per circa 12 ore, 6 incontri. Un’ini-          aggiornati su
ziativa che richiede molto tempo ed energie,                            ti e novità!
                                                         speciali, even
ma che per il gruppo ha anche una valenza                                ssori
sociale, un modo per fare qualcosa di utile ol-            Tutti i posse
                                                                       ranno
tre alle solite manifestazioni o eventi di bene-           dell’app av
                                                                        nti dal
ficenza.                                                  diritto a sco
                                                                         25%
All’inizio le classi che aderivano erano appena            10% fino al
un paio, ora l’associazione ha dovuto dire dei                PER SEMPRE
no: «Il passaparola tra insegnanti e la loro col-
laborazione sono determinanti per la riuscita –            Siamo sulle colline
spiega Giuseppina Catello –. Quando ci sono                   di Bricherasio
maestre o professori che cercano di capire il             in via Strada Rivà 31
gioco e il suo valore il progetto funziona, viene           Per informazioni
compreso anche dai genitori e portato avanti.            Gabriele 393.3560497
Marina Polliotto ha avuto il grande pregio di            Bacca Blu 0121.598647
inserire in tutto il suo programma il bridge, di          www.baccablu.it
tradurlo nelle sue attività».                            seguici su Facebook
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