Le REGOLE del gioco - Istituto Comprensivo Pinerolo III di ...
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[42] [Gli alunni di Piscina alle prese con carte e strategie] La VALENZA EDUCATIVA del bridge Le REGOLE del gioco Coinvolge già di Sara Perro - Fotografie di Bruno Allaix duecento studenti, ma il progetto prosegue. N ella classe c’è silenzio. Qualche domanda ogni tanto, una breve spiegazione in risposta, un certo brusio quando si devono risolvere dubbi troppo grandi. Gli alunni Autodisciplina, osservano concentrati, ragionano, scelgono. L’aria vibra al fruscio delle carte. correttezza, Si svolgono così le lezioni del BRIDGE a scuola, un progetto inserito tra le iniziative collaborazione: uno sull’educazione alla salute che l’Asl propone all’inizio di ogni anno scolastico agli istituti di strumento formativo ogni ordine e grado del territorio pinerolese. L’associazione del Circolo del bridge di Pi- che piace a bambini e nerolo porta avanti questo lavoro da sei anni grazie all’interessamento di una socia, insegnanti Giuseppina Catello, psicologa in pensione
BRIDGE - Generazioni [43] dopo un impiego nel reparto di Neuropsi- chiatria infantile dell’Asl: «Conoscevo l’am- biente e i progetti che venivano presentati – racconta – e ho chiesto se potevamo inserire anche l’insegnamento del bridge perché ha una forte valenza educativa». TUTTO UN PROGRAMMA L’idea è piaciuta e si è sviluppata arrivando, nell’anno scolastico in corso, a coinvolgere undici classi tra elementari e medie: due quinte a Villar Perosa, una a Pinasca, quat- tro classi alle elementari di Beinasco, una alle medie di Perosa Argentina e due nell’i- stituto di Piscina. In tutto 200 ragazzini che l’associazione cercherà di riunire in un mega torneo a fine 2017 al palazzetto dello sport di Pinerolo con 50 tavoli da gioco. Perché il bridge piace e non solo a insegnanti e bambini: «Portare avanti questo progetto – spiega Marina Polliotto, docente di Pinasca – ha riavvicinato molte famiglie ai giochi di carte in generale, che nelle precedenti ge- nerazioni tutti conoscevano e praticavano mentre ora molto meno». I bambini hanno chiesto aiuto ai nonni per tenersi in allena- mento con altri giochi e, in molti, hanno dovuto imparare a tenere le carte in mano perché era un gesto che non avevano mai dovuto compiere. [All’elementare Hurbinek di Pinasca] Marina Polliotto è stata la prima insegnan- te delle elementari ad applicare l’insegna- parare la classificazione, le tabelle, l’ordine mento del bridge nelle sue classi. La sua è numerico, l’applicazione delle divisioni e stata un’esperienza sperimentale perché lo sviluppo di problemi attorno al bridge prima di allora il percorso era stato fatto e alle sue regole. «Dai bambini stessi sono solo sulle scuole superiori e con le Univer- uscite cose curiose – prosegue –. La capa- sità: «Mi ha colpito il fatto che può aiutare cità di risparmiare, per esempio. Facevamo a scoprire e allenare la capacità di collabo- osservazioni su quali carte era meglio usare rare. Il nome stesso, che in inglese significa e quali era utile non sprecare in funzione ponte, indica la capacità di creare legami dei punti. Credo che alcune considerazioni tra i giocatori». generali resteranno e che potranno esse- Quella che allora era la sua classe di terza re utili nella loro vita quotidiana anche tra elementare ha così cominciato a vedere un anni». I bambini avevano anche disegnato gioco di carte come un’opportunità di im- di loro pugno le carte e imparato diversi termini in inglese legati al gioco. L’asso- BRIDGE: gioco di carte, con due coppie ciazione dal canto suo, quando arriva nelle che si sfidano, molto complesso. Diffuso a classi, inserisce le regole vere e proprie di livello mondiale, si organizzano tornei, cam- un bridge semplificato, spiega come capire pionati mondiali e Olimpiadi. Il Coni lo ha ri- conosciuto come attività sportiva nel 1993. le strategie necessarie, come stare al tavo- lo di gioco.
[44] professoressa Enza Man- cuso: «All’inizio eravamo un po’ scettici sul portare a scuola un gioco di carte, che spesso viene solo visto come un momento ludico. Con le colleghe ci siamo documentate e abbiamo scoperto che ci sono diversi studi che dimostrano la sua validità in campo educativo. Sviluppa il gioco di coppia, di squadra, crea un migliore clima di comunità tra i ra- [Gli insegnanti del Circolo del Bridge di Pinerolo gazzi e con gli insegnanti». assistono e spiegano passo a passo] Per Mancuso già dopo quattro delle otto le- zioni previste si possono notare i primi risul- tati: i ragazzi, all’inizio intimiditi da un gioco IL GALATEO DELLE CARTE molto complesso, ora applicano le strategie «No i gomiti sul tavolo!», «Tira fuori la di memorizzazione, calcolo, sintesi e anali- voce!», «Non distrarti!», «Ragiona con la tua si che il bridge richiede. Senza dimenticare testa e non farti condizionare!». Frasi che l’importanza dell’aspetto etico, del rispet- genitori e nonni dicono a figli e nipoti? An- to di un regolamento e dell’altro: «L’allievo che, ma non in questo caso. Sono solo alcuni - spiega la professoressa - è protagonista, dei suggerimenti dati in aula da Ida Scapi- deve diventare consapevole delle sue scelte nello, classe 1948 e una carriera in una famo- e farle in modo autonomo, deve prendersi sa agenzia pubblicitaria torinese. Ida cammi- delle responsabilità e saperle comunicare. È na tra i tavoli, osserva il gioco, suggerisce e uno degli aspetti più belli che ci fa pensare incoraggia: «Il bridge è questione d’intesa. che proseguiremo con il percorso». - spiega -. Non si prevarica sull’avversario, Marina Polliotto intanto ha cominciato a ra- non si suggerisce e non si parla. Ci si deve gionare sul prossimo anno: «Non mi dispia- capire, insegna a sviluppare il rapporto con cerebbe trovare il modo di introdurre il brid- l’altro, con il compagno». Un aspetto che ai ge già in prima elementare. I bambini sono bambini piace molto come confermano Gia- molto piccoli e devo ancora pensare a come da Micol, Emiliano Orsello, Martina Poetto si potrebbe fare. Ma trovando le giuste idee e Benedetta Baudraco, tutti tra i 10 e gli 11 semplici sarebbe bello partire da subito». ■ anni, della classe quinta di Pinasca: «È bello il gioco di coppia. Anche il fatto di capirsi [La LIM è un ottimo strumento per le parti teoriche] con il compagno. Si sta in gruppo e non da soli». La cosa più complicata è cominciare, capire come impostare il gioco. Non per niente la strategia, la memorizza- zione, la logica, sono una parte essenziale di questo sport. «Una delle regole fonda- mentali – commenta il presidente De Luca – è il fair play: non si litiga, non si esulta, non si sottolineano gli sbagli della propria cop- pia o degli avversari. Ci sono regole di com- portamento civile ferree». Insegnamenti che stanno sperimentando anche i ragazzi delle prime medie di Piscina seguiti dalla
BRIDGE - Generazioni [45] L’ASSOCIAZIONE [Lo staff del bridge con l’insegnante Marina Polliotto (seconda da sinistra) alla Hurbinek di Pinasca] L’obiettivo primario della Federazione naziona- le è di promuovere e diffondere questo sport. Agriturismo, Resort Un’attività che si sposa con il lavoro nelle scuo- & Azienda Agricola le: «E che si collega anche alla nostra inten- …E’ un piacere zione di ringiovanire gli iscritti all’associazione - aggiunge il presidente Paolo De Luca, colon- mangiare bene… nello degli Alpini in pensione -. L’età media dei Cucina km zero nostri 60 soci è di 60 anni. Sappiamo che lavo- 7: rare con i bambini è un processo lungo, forse Novità 201 noi non ne vedremo neanche i frutti, ma lancia- ZIONE mo un seme. Chissà che quando avranno 15 o L’APPLICA da 20 anni non se ne ricordino e che qualcuno di BACCA BLU te ttamen loro non decida di approfondire ulteriormente scaricare dire llulare! la conoscenza del gioco». sul vostro ce sempre I soci, in forma volontaristica, accompagnano Per rimanere serate ogni classe per circa 12 ore, 6 incontri. Un’ini- aggiornati su ziativa che richiede molto tempo ed energie, ti e novità! speciali, even ma che per il gruppo ha anche una valenza ssori sociale, un modo per fare qualcosa di utile ol- Tutti i posse ranno tre alle solite manifestazioni o eventi di bene- dell’app av nti dal ficenza. diritto a sco 25% All’inizio le classi che aderivano erano appena 10% fino al un paio, ora l’associazione ha dovuto dire dei PER SEMPRE no: «Il passaparola tra insegnanti e la loro col- laborazione sono determinanti per la riuscita – Siamo sulle colline spiega Giuseppina Catello –. Quando ci sono di Bricherasio maestre o professori che cercano di capire il in via Strada Rivà 31 gioco e il suo valore il progetto funziona, viene Per informazioni compreso anche dai genitori e portato avanti. Gabriele 393.3560497 Marina Polliotto ha avuto il grande pregio di Bacca Blu 0121.598647 inserire in tutto il suo programma il bridge, di www.baccablu.it tradurlo nelle sue attività». seguici su Facebook
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