TIME to DARE - La piattaforma - E-GIVE - Focolari Italia

Pagina creata da Nicolò Di Palma
 
CONTINUA A LEGGERE
TIME to DARE - La piattaforma - E-GIVE - Focolari Italia
TIME to DARE – La piattaforma
E-GIVE
Tutto nasce dall’invito di Mons. Giovanni D’Alise rivolto ai
giovani nell’ottobre scorso: impegnarsi affinché i sogni si
trasformino in opere; essere cristiani che si “sporcano” le
mani. C’è chi, allora, propone di fare qualcosa di concreto:
realizzare una piattaforma digitale della solidarietà che non
sia social bensì sociale, che metta al centro le persone e la
loro dignità, che sappia soddisfare i desideri e i bisogni di
chi è in difficoltà, mettendoli in rete con chi invece sceglie
di donare qualcosa di per sé superfluo.

 Caserta. Belvedere di San Leucio: team di coordinamento

La Fondazione Mario Diana, la Diocesi di Caserta e la Caritas
hanno così voluto dare vita a un ambizioso quanto mai
interessante progetto che prende il nome di Time to Dare,
TIME to DARE - La piattaforma - E-GIVE - Focolari Italia
progetto che ha saputo riunire tante realtà diverse sul
territorio le quali, ognuna con le proprie specificità, hanno
voluto contribuire alla riuscita del doppio appuntamento che
si è concretizzato in un Hackathon digitale, il 17 e 18
gennaio ospitato nella sede di 012Factory, e un Forum di
discussione, svoltosi il pomeriggio del 22 gennaio presso il
meraviglioso complesso Monumentale del Belvedere di San
Leucio, a Caserta.

Una data, questa del 22 gennaio, non scelta a caso. I
promotori infatti hanno voluto che la giornata clou
dell’evento ricadesse proprio nel giorno del Centenario della
nascita di Chiara Lubich, la fondatrice del Movimento dei
Focolari, colei che ha fatto nascere l’economia di comunione e
promosso, per prima, la cultura del «dare».

 Caserta. Belvedere di San Leucio: tavolo relatori

La realizzazione dell’evento è stato possibile anche grazie al
TIME to DARE - La piattaforma - E-GIVE - Focolari Italia
contributo della BCC Terra di Lavoro, che ha sposato in pieno
il valore sociale dell’iniziativa.Un doppio appuntamento che
ha avuto l’obiettivo di realizzare un prototipo di piattaforma
digitale che, strutturata sul modello dei tradizionali e-
commerce, consenta nel principio della gratuità di donare beni
materiali e non solo.

“Dare” è, infatti, una delle parole chiave di questo progetto
e così, la piattaforma web che è stata immaginata durante
l’hackathon si chiamerà E-GIVE, acronimo inglese che sta per
economia del dare. Il titolo TIME to DARE – dall’inglese
tradotto “è tempo di osare”, ma in italiano può essere letto
anche come “è tempo di dare” o “da dare” – ha pertanto un
molteplice valore semantico per un progetto fatto di
condivisione, solidarietà e tecnologia.

L’hackathon si è concretizzato in una maratona informatica di
24 ore che ha visto la partecipazione di sette team composti
da developers, programmatori, grafici, studenti in scienze
sociali ed economiche. Il loro compito è stato quello di
presentare una proposta di piattaforma che avesse, oltre
all’aspetto meramente tecnico, una sostenibilità sociale e
ambientale che, potesse valorizzare il concetto del dono,
promuovendo l’economia cir- colare, in modo da permettere di
recuperare e dare nuova vita a beni ancora utili e favorire la
riduzione della    quantità    di   rifiuti   destinati   allo
smaltimento.
TIME to DARE - La piattaforma - E-GIVE - Focolari Italia
Team Givekit

A vincere, seppur di pochissimo rispetto alle altre proposte,
è stata quella del gruppo GiveKit, che ha saputo convincere la
giuria attraverso una proposta molta articolata e il racconto
di una storia che nasce da un antico detto popolare: “Fa ‘o
bbene e scuordate”.

Il gruppo ha avuto così l’opportunità di presentare il proprio
lavoro al Forum svoltosi, come detto, presso le sale del
Belvedere di San Leucio, messe a disposizione dal Comune di
Caserta, ente patrocinante dell’evento, con la partecipazione
di oltre cento persone che hanno avuto modo di confrontarsi su
economia sociale, condivisione, dono e solidarietà; un vero e
proprio laboratorio di idee, esperienze, pensieri, proposte e
domande rivolto a tutti gli operatori sociali che si occupano
di povertà e a coloro che amano i valori della pace, della
fraternità universale, della solidarietà, della sostenibilità
ambientale, prevalentemente giovani che credono in una cultura
economica improntata alla comunione, alla gratuità e alla
reciprocità.
TIME to DARE - La piattaforma - E-GIVE - Focolari Italia
La particolarità e il punto di forza del Forum è stata
sicuramente la massiccia presenza di giovani e soprattutto la
composizione del team di coordinamento dell’evento costituito
da giovanissimi, ragazzi e ragazze provenienti oltre che da
Caserta anche da Roma, Napoli e Padova. Negli ultimi due mesi
si sono riuniti per organizzare in ogni dettaglio la tre
giorni casertana. I giovani delle organizzazioni partner del
progetto come Movimento dei Focolari, Azione Cattolica,
AGESCI, Rete Salesiana, Centro Sociale ex Canapificio e
progetto Policoro Caserta, hanno messo in campo la loro
creatività e hanno dato vita a un pomeriggio molto intenso.

Al tavolo dei relatori spiccava la presenza di cinque giovani
– maggioranza donne – tutti studenti: una psicologa,
un’educatrice sociale, uno sviluppatore informatico, un
ingegnere aerospaziale, una prossima laureata in
giurisprudenza. Sono stati loro a moderare sapientemente non
solo la plenaria ma anche i due laboratori chiamati creattivi
nei quali si chiedeva di portare proposte concrete per
migliorare e dare uno slancio alla piattaforma E-GIVE. Ad
accompagnare in questo percorso i partecipanti al Forum è
stata Alessandra Smerilli, professoressa di economia politica
alla Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione Auxilium di
Roma, ente universitario tra i principali partner di Time to
Dare.

Una presenza importante quella di Suor Alessandra, che ha
saputo offrire spunti
di riflessione interessanti al dibattito, sottolineando la
forza del pensiero dei giovani, così come ha fatto anche Papa
Francesco convocando ad Assisi il prossimo 26 – 28 marzo 2000
giovani da tutto il mondo per dare vita all’evento The Economy
of Francesco, di cui Time to Dare ha avuto l’onore di essere
uno degli eventi preparatori.

di Marco Miggiano
da: il Poliedro anno 5 n.1
TIME to DARE - La piattaforma - E-GIVE - Focolari Italia
La piattaforma E-GIVE
Il compito era arduo. Realizzare in 24 ore un prototipo di
piattaforma web che coniugasse dono, gratuità, comunione e
riciclo. Francesco Tirsi, Gaia Moscatelli, Emilio Apuzzo e
Paolo Baldo Luchini, del gruppo Givekit, uno dei sette team
partecipanti all’hackathon EGIVE, ci sono riusciti e sono
andati anche oltre, stupendo con una presentazione ricca di
emozioni i convenuti al Forum dei giovani presso il Complesso
Monumentale del Belvedere di San Leucio a Caserta, il 22
gennaio scorso.

La soluzione offerta è una classica situazione win-win, in cui
vincono tutti. Il sito è diviso in 5 sezioni: una che spiega
la filosofia, una rivolta alle persone che desiderano donare,
una per chi ha bisogno, una per chi vuole aiutare il progetto
e rendere disponibile il proprio tempo (questa pensata
volutamente molto semplice, per dare modo a persone meno
avvezze alla tecnologia di potersi registrare) e una con i
contatti e un form per comunicare se ci fossero dubbi su come
usare la piattaforma.

Team finalisti hackathon

L’idea mira a inserire nella nostra società persone in
situazioni svantaggiate, dandogli la possibilità di imparare
un lavoro o reinserirsi nel tessuto sociale. Mira a dare una
nuova occupazione anche ai pensionati, che hanno molto da
insegnare e sono spesso ingiustamente ignorati. Mira a creare
un tessuto sociale più unito ricostruendo un punto di
aggregazione intorno agli oratori e ai circoli, sparsi sul
territorio, i quali stanno perdendo il proprio ruolo naturale
di punti di aggregazione sociale e che spesso hanno molti
spazi vuoti e disponibili. Con l’utilizzo di una lista dei
desideri che permetta di pre- notare gli oggetti, oltretutto,
si ridurrebbero di molto i tempi di stoccaggio, si andrebbe
direttamente da chi ha molto a chi a molto poco.

Un video clip finale della presentazione del progetto
sintetizza con immagini e parole la filosofia sottesa
all’idea: integrazione, riciclo, rispetto, dignità. Viviamo in
una società sempre più dedita al consumismo, una società
sempre più povera di natura, di lavoro, di comprensione. Con
questa piattaforma sarà possibile invertire questa decadenza e
riscoprire l’altro termine, quello vero con cui indicare il
significato originale di società, un termine che stiamo
purtroppo dimenticando. Trasformare la società in comunità.

Conosciamoli questi ragazzi. Fanno parte della Apple Developer
Academy della Federico II di Napoli. Francesco: “ho deciso di
trasferirmi a Napoli e iniziare l’Academy perché volevo
imparare le tecniche che permettono di dare un impulso alla
società. Da manager non mi occupavo d’altro che di comprare e
vendere, non riuscivo a dare un senso alla mia vita”; Gaia:
“sono un archeologo per amore e un designer per mestiere.
All’Academy mi occupo di un progetto in collaborazione con una
ONG indiana. Il suo scopo è quello di sostenere un’economia
circolare in comunità rurali”; Emilio e Paolo – i due
sviluppatori – stanno lavorando ad un’App per bambini non
udenti in collaborazione con la scuola Smaldone di Napoli.
Sembrano avverarsi le parole della Scrittura «… i vostri figli
e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri vecchi faranno
dei sogni, i vostri giovani avranno delle visioni» (Gioele 2,
28).

di Elpidio Pota
Segretario generale della Fondazione Mario Diana

Il video di presentazione del progetto vincitore
dell’Hackathon E-GIVE di Time to Dare, realizzato dal team
GIVEKIT.
Puoi anche leggere