Effetti patogenetici del fumo sul futuro nascituro - Dott. Giovanni Ruspa S.C. Ostetricia e Ginecologia Ospedale Santissima Trinità
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INIZIATIVA FORMATIVA “Tabagismo: dimensioni, effetti ed approcci diagnostico-terapeutici” 20 Ottobre 2012 Effetti patogenetici del fumo sul futuro nascituro Dott. Giovanni Ruspa S.C. Ostetricia e Ginecologia Ospedale Santissima Trinità Borgomanero
Fumo e gravidanza: le dimensioni del problema In Italia: Fuma 16% delle donne 14-24 anni fuma il 15% delle donne 25-34 anni fuma il 20% delle donne 35-44 anni fuma il 22% delle donne tra le donne fumatrici circa il 70% cessa di fumare durante la gravidanza, ma solo 1/3 smette definitivamente (dato ISTAT 2006) 7% delle donne gravide fuma “Condizioni di salute, fattori di rischio e ricorso ai Servizi Sanitari” Istat pubblicazione 2007, su dati 2005
Fumo e gravidanza: le dimensioni del problema In Italia: 1 bambino su 2 ha almeno un genitore fumatore Studio Sidria-2 2005 26% delle madri italiane con bambini 0-5 anni fumava prima della gravidanza 52% dei bambini sono esposti a fumo passivo nel secondo anno di vita dato Icona 2003
Conseguenze del fumo sulla gravidanza Riduzione della fertilità femminile e maschile Aumento di aborti Aumento di gravidanze extra-uterine Associazione del fumo con: Basso peso alla nascita Palatoschisi Placenta previa Parto pretermine Distacco intempestivo di placenta Aumento del rischio di mortalità perinatale
Fumo e fertilità femminile Il tabagismo riduce la fecondità delle donne che desiderano avere un bambino. Fumare 20 sigarette al giorno mediamente raddoppia il tempo che ci vuole per rimanere incinta.
Fumo e fertilità femminile Il danno causato dal fumo alle ovaie è stato provato scientificamente ed è dipendente dal numero di anni di dipendenza al fumo. La nicotina ed altri metalli pesanti presenti nel fumo, come il cadmio, interferiscono con la capacità delle cellule ovariche a produrre estrogeni e aumentano il numero di ovociti aneuploidi. Le donne che fumano vanno in menopausa prima delle non fumatrici (circa 2 anni prima).
Fumo e fertilità femminile Nelle coppie che si sottopongono a cicli di fecondazione in vitro e la donna fuma e’ diminuito il numero di ovociti che si recuperano e la percentuale di gravidanze mentre é aumentato il numero di aborti. Smettere di fumare almeno due mesi prime di un ciclo di fecondazione in vitro aumenta in modo statisticamente significativo le possibilità di un concepimento.
Fumo e fertilità maschile Il fumo danneggia gli spermatozoi. Gli spermatozoi prodotti sono di meno e soprattutto sono meno vitali e tra di essi aumenta la percentuale di spermatozoi con anomalie genetiche. La cattiva qualità degli spermatozoi porta ad una riduzione dei concepimenti e ad un aumento del numero di aborti spontanei. Quante più sigarette si fumano, tanto più diminuiscono gli spermatozoi (nei forti fumatori il calo è del 22%) e cresce il rischio di danni al DNA.
Fumo e fertilità maschile Il fumo sembra incidere anche sulla capacità fecondativa in sé dello spermatozoo. Questo spiegherebbe la scarsa fertilità riscontrata in fumatori che pure hanno per altri versi un liquido seminale normale, cioè con valori che, se pure diminuiti, restano nei limiti della media. Quest’ultimo dato però è particolarmente difficile da valutare in modo oggettivo.
Fumo e abortività La nicotina e i suoi metaboliti possono determinare un’insufficienza funzionale del corpo luteo, che con ogni probabiltà rappresenta uno dei meccanismi con cui il fumo di sigaretta causa infertilità e abortività. La nicotina e la N-metil nicotina (metabolita metilato) riducono la funzionalità del corpo luteo umano, fondamentale nelle prime fasi della gravidanza. Effects of nicotine on human luteal cells in vitro: a possible role on reproductive outcome for smoking women. Apa R Biology of Reprod 2005 72(3):628-30
Fumo e abortività Le componenti del fumo di sigaretta riducono nelle cellule luteali il rilascio di progesterone (ormone fondamentale per la preparazione dell’endometrio all’annidamento dell’embrione e per il sostegno della gravidanza iniziale). L’interferenza della nicotina e del suo metabolita metilato altera la sintesi di prostaglandine, sostanze coinvolte nella regolazione della durata di vita del corpo luteo causandone una regressione. Effects of nicotine on human luteal cells in vitro: a possible role on reproductive outcome for smoking women. Apa R Biology of Reprod 2005 72(3):628-30
Fumo e GEU
Fumo e basso peso alla nascita Riduzione della crescita intrauterina con peso alla nascita ridotto mediamente del 10% rispetto all'atteso. Charlton A. Children and passive smoking. A review. J Fam Pract 1994; 38:267-77. Il peso diminuisce proporzionalmente al numero di sigarette/die a partire dal 4°mese (dopo le 15-16 settimane) di gestazione. Il meccanismo ezio-patogenetico del danno di fumo da sigaretta è dovuto a: monossido di carbonio (CO) nicotina
Fumo e basso peso alla nascita Il CO attraversa la placenta e si lega all’Emoglobina fetale (HBF) formando carbossiemoglobina (HbCO), che riduce la capacità di legare O2. Nello stesso modo il monossido di carbonio incrementa l’affinità dell’emoglobina verso O2, riducendone quindi il trasporto e la disponibilità ai tessuti materni e fetali.
Fumo e basso peso alla nascita La nicotina attraversa la placenta e determina vasocostrizione. E’ stata descritta una riduzione di NO nei vasi sanguigni dei feti esposti al fumo materno. La Nicotina sembra inibire l’attività dell’enzima costitutivo NO Sintetasi endoteliale (eNOS) nei vasi ombelicali e corionici. Essendo l’NO un vasodilatatore, la sua carenza determina una vasocostrizione con inadeguato flusso sanguigno e scarso apporto di O2 e nutrienti al feto.
Fumo e basso peso alla nascita Il danno placentare da fumo: È legato a specifiche lesioni istologiche quali calcificazioni, ipertrofia ed ispessimento della membrana basale dei villi. Tali alterazioni accompagnate ad una riduzione nella vascolarizzazione dei villi terminali, comportano una ulteriore riduzione dell’area di scambio placentare con conseguente condizione di ipossia cronica ed ischemia.
Fumo e basso peso alla nascita Se la madre fuma più di 20 sigarette/die il rischio di basso peso alla nascita (
Fumo e basso peso alla nascita L’associazione con il basso peso è dovuta ad una riduzione della crescita endo-uterina, riduzione che, coinvolgendo tutti i parametri biometrici valutati per la crescita fetale (circonferenza cranica, addominale, lunghezza del femore) è di tipo simmetrico. La riduzione del peso è di circa 150 – 300 grammi in neonati di madri fumatrici rispetto a madri non fumatrici. Tale differenza persiste eliminando anche variabili concomitanti quali età materna, parità, incremento ponderale materno, classe sociale, livello di educazione, assunzione di alcool.
Fumo e basso peso alla nascita I neonati di madri fumatrici sono più piccoli a qualunque epoca gestazionale.
Fumo e placenta previa Rischio doppio.
Fumo e distacco intempestivo di placenta Rischio relativo di 2.5.
Misure preventive Tutte le donne in età fertile che fumano vanno incoraggiate a smettere di fumare, soprattutto in vista di una gravidanza, attraverso una breve sessione di counseling antitabagico adeguato oppure consigliando un intervento presso centri specialistici.
Misure preventive La nascita di un bambino è un momento molto favorevole per il cambiamento comportamentale: i genitori e i parenti sono totalmente rivolti verso il benessere del neonato. La gravidanza è quindi un momento favorevole per il counseling sul fumo. Anche una breve comunicazione del medico puo’ avere grande efficacia.
Misure preventive Cosa fare per proteggere i bambini dal fumo passivo? Non fumare, in particolare in gravidanza e durante l’allattamento al seno; Non esporre la donna in gravidanza al fumo passivo; Non fumare in casa e nei luoghi dove vi sono bambini; non fumare in auto se si trasportano dei bambini; Chiedere a chi frequenta la casa di astenersi dal fumare; Non portare i bambini in ambienti dove si fuma; Esercitare vigilanza affinché non si fumi nei luoghi frequentati dai bambini (strutture ludiche, educative, ambulatori, etc…) www.genitoripiu.it
L’astensione dal fumo nella donna incinta Discutere dell’utilità di interrompere il fumo e proporre un’eventuale sostegno psicologico Se fallimento sostituti nicotinici Anche altri metodi (omeopatia, agopuntura, tecniche di rilassamento…) possono essere utili. Champix controindicato
Misure preventive Raccomandazioni a tutti gli operatori sanitari: Informare correttamente i genitori sui rischi derivanti dal fumo di tabacco per la loro salute e per quella del loro bambino. Esercitare vigilanza e pressioni affinché non si fumi nei luoghi frequentati dai bambini e venga rispettato il divieto.
La terapia cognitivo-comportamentale : obiettivi Determinare gli aspetti positivi del fumo e gli aspetti negativi e farne un bilancio. Determinare i legami che uniscono il fumatore con la sigaretta e le situazioni ambientali o interne che innescano la voglia della sigaretta. Di far uscire e rinforzare le motivazioni a breve e lungo termine. Riconoscere le resistenze alla disuassuefazione che si esprimono mediante pensieri automatici.
Sostituti nicotinici Preferire le gomme (da 2 a 4 mg) o le compresse. In caso di inefficacia (o di intolleranza) usare i cerotti (preferire quelli da 16 mg per 16 ore).
Conclusione La gravidanza e il parto sono dei momenti privilegiati per smettere di fumare Puntare ad un’interruzione definitiva e non temporanea ! Per le forti fumatrici che non riescono a smettere, ne tantomeno a ridurre, pensare ai sostituti nicotinici.
Conclusione E’ necessaria una maggior consapevolezza, sia medica che sociale, non solo degli effetti deleteri legati al fumo ma soprattutto delle misure preventive da mettere in atto. E’ stato stimato che se il fumo di sigaretta fosse completamente evitato durante il decorso della gravidanza ci sarebbe una riduzione del 10% della mortalità perinatale dell’11% dei neonati con basso peso alla nascita. Kleinmann JC, Pierre MV, Madans JH. Effect of maternal smoking on fetal and infant mortality. Am J Epidemiol 1998; 127:274-82.
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