SGONFIARSI CON RISO E VERDURE - SI PUÒ - Cucina in cambiamento

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SGONFIARSI CON RISO E VERDURE - SI PUÒ - Cucina in cambiamento
La tua dieta NATURALE in equilibrio

SGONFIARSI CON RISO E VERDURE

                                   SI PUÒ

   SILVIA BIANCO | Tel. +39 328 2128507 | Email silvia@cucinaincambiamento.com

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SGONFIARSI CON RISO E VERDURE - SI PUÒ - Cucina in cambiamento
La tua dieta NATURALE in equilibrio

L’avanzare della primavera porta con sé il desiderio di rinascere, di snellire, di sgonfiarsi!
Per la medicina tradizionale cinese l’energia della primavera corrisponde all’energia Legno,
un tipo di energia che stimola due organi in particolare: il fegato e la cistifellea, due organi
che si occupano di aiutare il nostro organismo a perdere i kili di troppo e a sgonfiarci.

Martedì 7 maggio da Sale in Zucca (www.saleinzucca.to.it) nel mio corso di cucina
“Sgonfiati con le verdure” parlerò in modo approfondito di questi due organi e degli
squilibri che creano quando non funzionano bene: mal di testa, cellulite, insonnia, kili di
troppo, gonfiore, problemi digestivi, reflusso.
Durante il corso vedremo ricette mirate, decotti e tutti i segreti per riequilibrare questi due
organi tornado a dormire senza cellulite, kili di troppo e senza gonfiore imparando a digerire
al meglio. Tutti i dettagli nella pagina eventi del mio blog www.cucinaincambiamento.com.

Il cereale che, per la sua forma allungata, aiuta questo processo di snellimento è, per la
medicina tradizionale cinese, il riso basmati.
Il riso basmati è un riso che storicamente proviene dall’Asia, viene coltivato in modo
particolare soprattutto in India e Pakistan, possiamo dire che insieme alle lenticchie
sia la base della cucina indiana. Ora pero si coltiva anche in Italia. Questo permette di
controllare, soprattutto se si tratta di riso integrale, la produzione ed evitare di consumare
riso contaminato da pesticidi dannosi per la salute.
Il riso basmati si caratterizza per la forma lunga e sottile, e per il profumo intenso che, a
seconda della varietà, varia dal limone al legno di sandalo alla vaniglia.
Le principali proprietà riguardano: il profumo intenso, la forma e la composizione chimica
del chicco, che permettono di utilizzarlo anche come contorno e in insalate. L’amido viene
solitamente lavato via prima della cottura, durante l’usuale risciacquo che si raccomanda
di fare al basmati. Il fatto di sciacquarlo lascia i chicchi ben separati durante la cottura.
Il riso basmati integrale è molto ricco di fibre, aumenta così il senso di sazietà, calibra
l’assimilazione dei grassi e degli zuccheri, riequilibra le funzioni intestinali, fungendo
anche da spazzino dell’intestino. Il riso basmati è pertanto utile come detossinante e
remineralizzante.
Come tutti i tipi di riso integrali, anche il riso basmati è sottoposto alla lavorazione di
sbramatura, che consiste nell’eliminazione della parte più esterna del riso, cioè delle
glumelle.
Questo permette al riso basmati di mantenere intatto il germe, la parte del riso che
contiene il maggior quantitativo dei nutrienti.
Essendo poco lavorato è consigliabile scegliere riso basmati integrale da agricoltura
biologica questo infatti garantisce l’esclusione della presenza di pesticidi che restano in
tracce nella parte esterna del chicco integrale.
I benefici del riso basmati integrale sono numerosi.
Il riso integrale presenta un indice glicemico basso: è quindi utile in caso di diabete e
come alimento da inserire in una dieta naturale per perdere peso e per prevenire gli
attacchi di fame; la presenza di amilopectina aiuta la circolazione. L’indice glicemico
basso rende il riso basmati integrale utile per la prevenzione del diabete. E’ privo di
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glutine, è quindi molto adatto ai celiaci. E’ una importante fonte di potassio permettendo
il buon funzionamento muscolare, la trasmissione degli impulsi nervosi, il regolare tenore
della pressione arteriosa. Il riso basmati integrale è un energizzante: secondo la medicina
ayurvedica, di cui il riso basmati è un ingrediente molto utilizzato, questo alimento dona
forza ed energia senza rendere pesante il corpo e senza gravare sulla digestione.

Ecco una ricetta per un pranzo light per 4 persone:

lava 400 grammi riso basmati integrale. Fai rosolare una manciata di cumino con dell’olio
girando bene, aggiungi il riso basmati e fai rosolare bene, aggiungi il doppio di acqua
e sala. Copri per 20 minuti finchè non viene assorbita tutta l’acqua. A parte prendi 200
grammi di fagioli neri già cotti (oppure lavali e mettili a mollo la sera prima poi cuocili
coperti il giorno dopo con il doppio di acqua, un quadratino di alga kombu, per due ore).
Lava le verdure e fai insaporire un cipollotto tagliato fine, e una barbabietola anch’essa
tagliata fine con olio e acidulato di umeboshi (un cucchiaio raso). Copri e lascia cuocere
per una decina di minuti. Aggiungi poi sopra i fagioli cotti, aggiungi olio, sale e origano.
Copri per qualche minuto così i sapori si amalgamo bene. Lava e taglia del prezzemolo.
Servi il riso basmati integrale con sopra lo stufato di fagioli neri e barbabietola e una
spolverata di prezzemolo.
Una buona alternativa al riso è la quinoa.
un alimento altamente digeribile, molto proteico e con poche calorie, dunque adatto ad
ogni dieta; il suo delicato sapore, inoltre, ben si sposa con molte preparazioni. In più, porta
numerosi benefici al nostro organismo, perché contiene fibre e minerali come fosforo,
magnesio, ferro e zinco.

Molto utile per snellire e sgonfiarsi è il tempeh.
Il tempeh è originario del Sud-Est asiatico ed è molto diffuso in Indonesia. Si tratta di un
cibo ottenuto dalla fermentazione dei fagioli gialli di soia, e proprio per questo più digeribile
dei legumi da cui si ricava. Per produrlo, i fagioli di soia vengono lessati parzialmente, poi
si aggiunge dell’aceto e quindi il Rhizopus oligosporus, ovvero il fermento che trasforma i
legumi in questo gustoso alimento. Grazie al Rhizopus oligosporus il tempeh non provoca
gonfiori intestinali, anzì tonifica l’intestino.
Ha un elevato potere saziante e è ricco di vitamine del gruppo b, ferro e magnesio.

Il tempeh, come la soia da cui deriva, apporta isoflavoni, ovvero fitormoni utili nella
prevenzione dell’osteoporosi e dei disturbi legati alla menopausa. In questa fase della
vita della donna, infatti, si verifica un fisiologico calo degli estrogeni che può scatenare
squilibri umorali, vampate, insonnia, ma anche aumento della fame nervosa e della cellulite
oltre che sovrappeso. Non a caso le statistiche confermano che le donne asiatiche,
abituali consumatrici di soia, in menopausa ingrassano meno delle donne occidentali, e
sono inoltre meno soggette all’osteoporosi e ai tumori legati ai cambi ormonali. Inoltre, il
tempeh contiene saponine, sostanze che aumentano le difese immunitarie. Grazie al sue
elevato potere saziante, alla sua ricchezza in proteine di buona qualità e ai suoi contenuti
in sali minerali e vitamine, è un alimento adatto anche per chi è a dieta.
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Il tempeh va mangiato sempre cotto, in modo da eliminare il sapore amarognolo che
ha quando è crudo e per renderlo ancora più digeribile. Lo si può sbollentare per alcuni
minuti, quindi asciugarlo bene e saltarlo in una padella antiaderente con un filo d’olio.
Per cuocerlo, si consiglia di tagliarlo a cubetti perché, in questo modo, assorbe meglio
spezie e erbe aromatiche. Prima di cuocerlo in padella, il tempeh può essere marinato con
succo di limone, cipolle tagliate finemente e spezie (zafferano, cumino, zenzero, paprika).
Un’altra gustosa marinatura si può preparare con due spicchi d’aglio (che poi verranno
tolti), una spolverata di timo e maggiorana, acqua, olio e un cucchiaio di salsa di soia.
Dopo la marinatura si può far saltare in padella con delle verdure di stagione appena
scottate.

Al momento dell’acquisto, è bene accettarsi che il tempeh riporti sulla confezione il
marchio NON OGM, in quanto molte coltivazioni di soia sono state trattate geneticamente
per aumentarne la produzione. Questi prodotti vanno evitati.
Finalmente ad aprile i banchi della frutta e della verdura sono un arcobaleno di colori e
forme:
Patate novelle, piselli freschi ( ricchi di vitamina A e B1, ferro, magnesio e potassio, oltre
che di proteine vegetali), Asparagi, Lattuga, Spinaci e biete, Invidia, Finocchi, Carciofi,
Barba di frate,
Cipollotti, Cavoli, cavolfiori e broccoli (superstiti, ancora per qualche mese, dalla stagione
invernale), Zucchine,Fave (attenzione alla loro introduzione se ci sono casi in famiglia di
allergia o favismo), Carote, Fagiolini,Ravanelli.
La frutta: Albicocche (indicate, come le prugne, dal 7° mese in poi), Nespole, Amarene,
Ciliegie, Fragole (acquistate prodotti poco trattati o bio per i primi assaggi dopo l’anno),
Kiwi italiani, Mandarini.
Non vedo l’ora che provi le mie ricette, fammi sapere se ti è piaciuta iscrivendoti alla mia
pagina di Facebook della tua dieta naturale in equilibrio.

Ti aspetto al mio corso di cucina martedì 7 maggio
Love, trust, care
Silvia

P.S: E se sei lontano da Torino seguimi con il mio abbonamento online la tua dieta naturale
in equilibrio dove già ora stiamo lavorando con il gruppo degli abbonati sul riequilibrio di
fegato e cistifellea (corri subito sul mio blog www.cucinaincambiamento.com)
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