Le piante tossiche della flora trapanese (Sicilia)
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Quad. Bot. Amb. Appl., 22 (2011): 31-49. Le piante tossiche della flora trapanese (Sicilia) N. Aleo 1, F. Amato 2 & M. Aleo 1 1 Via S. Safina, 1 – 91100 Rilievo, Trapani. 2 Dipartimento STEBICEF / Sezione di Botanica ed Ecologia vegetale, Università di Palermo, via Archirafi 38 – 90123 Palermo. Abstract – Toxic plants of Trapani district (Sicily) – The results of the research refer to an investigation on the toxic plants of Trapani district (Sicily). The plants considered poisonous, a few anciently used also in the traditional medicine, amount to 70 taxa. Key words: Toxic plants, Trapani, Sicily. Introduzione dire che i danni provocati da certi principi attivi sono stati attenuati o addirittura annullati riducendone enormemente la Moltissime sono le piante che da sempre sono state par- potenzialità venefica. ticolarmente attenzionate dall’uomo perché considerate pe- Le principali modalità con cui un soggetto può venire a ricolose, se ingerite, a causa dei gravi effetti che provocano contatto con piante tossiche sono: sia alle persone che agli animali. Buona parte di esse, nel 1) ingestione dell’intera pianta o parti di essa: fiore, frutto, passato, soprattutto nelle società agro-pastorali, sono state radici, semi, bacche, foglie; utilizzate, con un certo successo, nella medicina popolare, a 2) ingestione eccessiva di principi attivi o derivati, utilizzati blande dosi, come fitoterapici naturali, soprattutto per alle- come agenti terapeutici (decotti o tisane); viare fastidiosissimi malanni. Ovviamente, è necessario che 3) contatto diretto con la pianta; nell’ultima modalità l’inte- ogni fruitore abbia quel minimo di informazioni sui principi razione dell’organismo con i principi tossici del vegetale fitochimici di cui ogni pianta è portatrice, onde potere evi- può verificarsi principalmente per via cutanea (strofinio tare spiacevoli inconvenienti per la salute, come ad esem- o puntura). pio le intossicazioni. Prima di avventurarci nell’affascinante Nella stragrande maggioranza dei casi, l’avvelenamento mondo della fitoterapia, e, soprattutto, nell’assumere in si riscontra principalmente nei bambini, soprattutto sotto i 5 modo sconsiderato fitofarmaci con la tecnica del “fai da te” anni, che hanno ingerito parti della pianta perché incuriositi bisognerebbe sempre tener presente il famoso detto di Ip- od attratti dal colore (frequente è il caso delle bacche). pocrate (460-375 a. C. circa) “Primum non nocere”; infatti, Qui di seguito vengono prese in rassegna le piante della moltissime sono le bacche, le foglie ed i fiori, pericolosi, se flora trapanese ritenute velenose e/o pericolosi per uomini ingeriti o incautamente masticati. ed animali di allevamento. Una pianta si definisce “velenosa” se contiene, nei propri tessuti, “principi attivi” in grado di arrecare un certo danno Materiali e metodi alla salute di chi ne fa uso o ne viene a contatto. Esistono, infatti, piante che contengono tossine sistemiche in grado di Lo studio, sviluppato in vari anni di ricerca, ha permesso provocare intossicazioni molto pericolose e potenzialmente di censire le piante tossiche conosciute per il territorio della mortali come ad esempio l’oleandro; altre contenenti princi- Provincia di Trapani (Fig. 1). pi attivi che inducono reazioni di tipo irritativo, solamente Il comprensorio esaminato comprende le seguenti loca- a livello locale; altre ancora che possono scatenare, in sog- lità: Trapani, San Vito lo Capo, Paceco, Marsala, Alcamo, getti sensibili, fenomeni allergici, a volte, abbastanza gravi Castellammare del Golfo, Castelvetrano, Mazara del Vallo e preoccupanti. Ovviamente, la velenosità delle piante è do- e Calatafimi. Le notizie, soprattutto sugli usi etno-farmaco- vuta alla presenza, più o meno accentuata, di sostanze tossi- botanici, sono state raccolte per mezzo di interviste fatte a che, quali glucosidi, saponine, alcaloidi, ossalati, etc., e alla persone anziane del mondo agro-pastorale, ricco per cultu- quantità di sostanza ingerita. Grazie a studi approfonditi, ini- ra e tradizioni fitoterapiche. Tutte le informazioni raccolte ziati soprattutto nella seconda metà il XIX secolo, ad opera sono state oggetto di ulteriori studi, utilizzando sia mezzi dallo spagnolo Mattieu Joseph Bonaventura, Orphila (1787- informatici, che la ricerca su testi di medicina e di fitochimi- 1853), padre della moderna fitotossicologia, possiamo, oggi, ca. Per l’identificazione delle specie si è fatto riferimento a
Fig. 1 - Provincia di Trapani. Pignatti (1982). La nomenclatura adottata segue principal- mente Raimondo & al. (2010). Nell’elenco della flora vascolare, per ciascun taxon, sono stati indicati, la forma e sottoforma biologica ed il tipo coro- logico (Pignatti, 1982). Le schede relative alle piante esaminate sono disposte se- Fig. 2 - Numero taxa per famiglia. condo l’elenco sistematico delle famiglie riportato nella stessa opera del citato Pignatti. In ciascuna scheda è riportato il nome scientifico, la famiglia di appartenenza, il nome vernacolare, Breve descrizione e curiosità: Pianta con rizoma ramificato, l’habitat, la distribuzione, forma biologica, il principio attivo, la foglie lungamente picciuolate, con lamina 2 pennato- sintomatologia e gli eventuali impieghi medicinali, nonché una setta, a contorno triangolare. La droga è contenuta nel breve descrizione dell’esemplare. Ogni scheda è stata corredata rizoma. della relativa foto riportante la pianta descritta. Un quadro riepi- logativo mette in evidenza la specie vegetale, la sua tossicità ed i relativi sintomi. Thuja occidentalis L. Famiglia: Cupressaceae Risultati e discussione Nome volgare e/o vernacolare: Tuia, Cipressu doratu Nel territorio preso in esame è stata accertata la presenza Habitat: giardini. di ben 68 piante, indigene ed esotiche, potenzialmente tossi- Tipo corologico: Nordamer. che o velenose così distribuite: Tipo Biologico: P scap/P caesp. Come si evince dal grafico (Fig. 2) le specie maggiormente Principi attivi: fencone, olii volatili, pineprina, tannini tu- rappresentate appartengono alle famiglie delle Solanaceae (12), jone. Euphorbiaceae, Ranunculaceae (5), Amaryllidaceae, Araceae, Sintomi: aborto, convulsioni, ipotensione (debolezza, su- Hyacinthaceae, Primulaceae, Rosaceae (3), Apiaceae, Apo- dore freddo, pallore, polso rapido). Stimola il sistema cynaceae, Fabaceae, Iridaceae, Papaveraceae, Polygonaceae, nervoso centrale. Provoca irritazioni gastrointestinale Thymeleaceae (2), Araliaceae, Aristolachiaceae, Apleniaceae, forti contrazioni uterine. Quando si fanno dei decotti Asteraceae, Caprifoliaceae, Claviciptidaceae, Colchicaceae, con foglie di tuja, per provocane l’aborto, è possibile Convolvulaceae, Cucurbitaceae, Cupressaceae, Liliaceae, Me- incorrere in seri danni, causando, in casi estremi anche liaceae, Nyctaginaceae, Oxalidaceae, Paeoniaceae, Ruscaceae, il coma. Rutaceae, Saxifragaceae, Verbenaceae, (1). Breve descrizione e curiosità: albero o arbusto semprever- de con chioma piramidale, può raggiungere un’altezza Schede dei taxa anche superiore ai 15 m. La corteccia dei rami è fibrosa di colore grigiastro-brunastro, presenta dei rametti leg- Asplenium adiantum-nigrum L. germente appiattiti, disposti sullo stesso piano in modo Famiglia: Apleniaceae da formare delle strutture ventagliformi orizzontali. I Nome volgare e/o vernacolare: Aplenio adianto, Freccia, galbuli, sono di colore rosso-brunastro con 7-8 squame Filisicchia. legnose ad apice liscio. In fitoterapia parte della pianta Habitat: zone umide rupestri collinari-montane. venivano usate per combattere le verruche. Tipo corologico: Paleotemp. e Subtrop. L’uso interno di preparati di piante in dosi non omeo- Tipo Biologico: H ros. patiche è da sconsigliare, perché è molto tossico. Principi attivi: filicina. Si tratta di una pianta estremamente velenosa, special- Sintomi: dall’ingestione di dosi eccessive si ha diarrea acuta. mente le foglie. 32
Aristolochia rotunda L. L’infiorescenza è corimbosa, verde-rossastra; il frutto è un’achenio. La tossicità si manifesta principalmente Famiglia: Aristolochiaceae dopo la fioritura, perchè le foglie contengono la mas- Nome volgare e/o vernacolare: Aristolochia rotonda sima concentrazione di acido ossalico che causa insuf- Habitat: incolti. ficienza renale. Tipo corologico: Eruri-Medit. Tipo Biologico: G bulb. Principi attivi: alcaloidi: Aristolochina, Acido aristolochico, Mirabilis jalapa L. Acido malico, Acido tannico, Olio etereo, Sostanza amara. Famiglia: Nyctaginaceae Sintomi: l’ingestione provoca avvelenamento con infiamma- Nome volgare e/o vernacolare: Bella di notte, Ciuri di not- zione generale delle mucose, enterite, vomito, nefrite ti. emorragica, degenerazione grassa del fegato, paralisi Habitat: giardini o vicino a ruderi. respiratoria ed arresto cardio-circolatorio. Tipo corologico: Sudamer. (Perù). Breve descrizione e curiosità: erbacea perenne, bulbosa, Tipo Biologico: G bulb. presenta un fusto ascendente, semplice o con ramifi- Principi attivi: alcaloidi: josciamina, joscina. cazioni basali. Le foglie sono cuoriformi, più o meno Sintomi: nausea, vomito, dolori addominali, diarrea, stato arrotondate, quasi amplessicauli. Fiori peduncolati con confusionale, midriasi, tachicardia, ipotensione tubo perigoniale giallastro e lembo bruno-purpureo. Breve descrizione e curiosità: erbacea, con fusti ascenden- Tutta la pianta è velenosa. ti. con ramificazione dicotoma, ha foglie, picciuolate, verdi con lamina ovoidale-lanceolata. Fiori apicali, con corolla tubulare campanulata, di colore amaranto, Rumex acetosa L. bianco, gialla, rossa o variegata. Famiglia: Polygonaceae Sono tossici fiori e radici. Nome volgare e/o vernacolare: Romice acetosa, Buttaca- vaddi, Abbuttacavaddi, Abbuttascecchi. Nigella damascena L. Habitat: prati, incolti, margini di canali. Tipo corologico: Circumbor. Famiglia: Ranunculaceae Tipo Biologico: H scap. Nome volgare e/o vernacolare: Damigella scapigliata, Principi attivi: acido ossalico. Anigella, Fanciullacce, Ciuri ranu, Curi maisi. Sintomi: infiammazioni alla bocca, se ingerita può causare Habitat: prati, incolti e campi di cereali. insufficienza renale. Tipo corologico: Euri-Medit. Breve descrizione e curiosità: pianta erbacea, rizomatosa, Tipo Biologico: T scap. fusto eretto, striato, rossastro. Foglie basali picciuolate Principi attivi: alcaloidi: damaschina, melantina (glucoside con apice ottusiforme e base astata con due lobi diver- saponinico). genti; le foglie caulinari sono sessili con lobi divergen- Sintomi: per le sue proprietà irritanti, se la pianta viene inge- ti non amplessicauli. rita fresca, può causare irritazione alle mucose gastro- L’infiorescenza è ramosa, di un tipico colore verde- enteriche, e nei casi più gravi forme di intossicazione. rossastro; il frutto è un’ achenio nerastro. Breve descrizione e curiosità: pianta erbacea, con foglie La tossicità si manifesta principalmente dopo la fio- cordate, grassette, muniti di picciolo, verdi-lucido, e ritura, perchè le foglie contengono la massima con- con tuberetti radicali fusiformi. Fiori con corolla gial- centrazione di acido ossalico che causa insufficienza lo-lucido. In medicina popolare, veniva adoperata per renale. le sue proprietà narcotiche. Rumex thyrsoides Desf Delphinium halteratum S. et S. Famiglia: Polygonaceae Nome volgare e/o vernacolare: Romice a farfalla, Buttaca- Famiglia: Ranunculaceae vaddi, Abbuttacavaddi, Abbuttascecchi. Nome volgare e/o vernacolare: Speronella comune. Habitat: prati, campi di frumento, incolti, ai margini di ca- Habitat: garighe, incolti aridi. nali. Tipo corologico: Steno-Medit. Tipo corologico: W. Medit. Tipo Biologico: T scap. Tipo Biologico: H scap. Principi attivi: alcaloidi: delfinina, delfinoidina, stafisagri- Principi attivi: acido ossalico. na. Sintomi: infiammazioni alla bocca; se ingerita, può causare, Sintomi: problemi gastrointestinali; se ingerita provoca gra- insufficienza renale. vissime forme di intossicazione. Breve descrizione e curiosità: pianta erbacea, con rizoma Breve descrizione e curiosità: pianta erbacea, presenta le contorto, scuro, fusto eretto, a zig-zag. striato, ros- foglie basali rotondiformi-laciniate e le caulinari con sastro. Foglie basali picciuolate. con lamina ovale e, lacinie marcate; fusti eretti, infiorescenza ramoso-co- base astata con due lobi divergenti; le foglie caulinari rimbosa, con fiori azzurrognoli. Tutta la pianta è estre- sono subsessili con lobi divergenti non amplessicauli. mamente velenosa. 33
Clematis cirrhosa L. Paeonia mascula (L.) Miller Famiglia: Ranunculaceae Famiglia: Paeoniaceae Nome volgare e/o vernacolare: Clematide cirrosa. Nome volgare e/o vernacolare: Peonia maschio, Rusastra Habitat: cespugli e siepi. Habitat: Incolti umidi montani; pendii montani rocciosi. Tipo corologico: Stenomedit. -Turan. Tipo corologico: Europeo-Caucas. Tipo Biologico: P lian,. Tipo Biologico: G rhiz. Principi attivi: alcaloidi: anemonina, clematitolo (canfora Principi attivi: alcaloidi: paeonina, sostanze glucosidiche, particolare), caulosaponina, stigmastearina. resina, sostanze tanniche. Sintomi: se ingerita può provocare intossicazioni, con vomi- Sintomi: nausea, eccessiva salivazione, vomito, dolori addo- to e senso di bruciore al cavo oro-faringeo. minali e debolezza generale. Breve descrizione e curiosità: pianta lianosa, con fusti le- Breve descrizione e curiosità: pianta erbacea rizomatosa, gnosi, generalmente con 6 angoli, volubili; le foglie perenne, alta fino a 60 cm, con fusto semplice eretto e sono coriacee, verde intenso, i fiori sono singoli e posti poco ramoso. Foglie picciuolate, glabre, biternate con all’estremità di peduncoli di circa 4 cm ed hanno co- segmenti di 2° ordine ellittici ad apice acuto. Fiore, rolle giallastre, a volte con chiazze rossastre. Antica- generalmente, unico, terminale con petali spatolato- mente, i giovani germogli, venivano utilizzati in medi- arrotondati, rossastri o bianco-roseo. Semi compressi, cina popolare, per combattere la sciatalgia. La pianta è prima rossi, neri a maturità. La droga è costituita da potenzialmente tossica, soprattutto i giovani germogli. petali, semi e radici. La peonia è potenzialmente una pianta velenosa se parti di essa vengono ingerite. Adonis annua L. subsp. cupaniana (Guss.) Steinberg. Papaver somniferum L. Famiglia: Ranunculaceae Nome volgare e/o vernacolare: e/o Adonide annua, Pa- Famiglia: Papaveraceae parinedda russa. Nome volgare e/o vernacolare: Papavero domestico, Pap- Habitat: coltivi a cereali. parina du sonnu. Tipo corologico: S-Medit. Habitat: giardini. Tipo Biologico: T scap. Tipo corologico: E-medit. Principi attivi: alcaloidi: adonidina, glucosidi: adonidosina. Tipo Biologico: T scap,. Sintomi: può provocare avvelenamento con nausea, vomito, Principi attivi: il latice contiene oppio. Alcaloidi: morfi- dolori addominali, diarrea, paralisi e nei casi più gravi na, tebaina, codeina, papaverina, narceina, narcotina, coma. (contenuti nell’oppio). Si riscontrano, inoltre, ac. me- Breve descrizione e curiosità: pianta erbacea, presenta conico, sostaze resinose, etc. un fusto verdognolo, ramoso, glabro. Le foglie sono Sintomi: l’abuso di oppio provoca avvelenamenti cronici, al- glabre, 3-4 pennatosette e suddivise in lacinie lineari terazioni del sistema nervoso, disturbi gastro-enterici. acute. I fiori, posti all’apice dei rami, hanno corolle Breve descrizione e curiosità: pianta erbacea annua, con rossastre. Tutta la pianta è tossica. fusto eretto, ramoso glauco. Le foglie sono glauche, alterne, grandi e con il margine dentato le cauline si presentano ovato-lanceolate. I fiori sono terminali, Ranunculus ficaria L. peduncolati, con petali bianco-roseo o violacei con Famiglia: Ranunculaceae chiazza scura alla base. Il frutto è una capsula sub- Nome volgare e/o vernacolare: Ranuncolo, Favagello. sferica. L’industria farmaceutica utilizza il lattice per Habitat: zone umide, prati incolti. estrarne degli alcaloidi, quali la morfina, la codeina, la Tipo corologico: Euri-Medit Tipo Biologico: G bulb/H scap. Principi attivi: alcaloidi: anemonina. Nei tuberi è contenuto: ficarina (glucoside saponinico), acido ricarico. Sintomi: ingerita fresca può causare forme di intossicazione. Breve descrizione e curiosità: pianta erbacea, con foglie cordate, grassette, muniti di picciolo, verdi-lucido, e con tuberetti radicali fusiformi. I fiori con corolla giallo-lucido. Presenta proprietà rivulsive. Una vol- ta, l’impiastro di tuberi veniva adoperato, in medici- na popolare, come antiemorroidario. Tutta la pianta è velenosa. Con l’essiccazione, perde il principio attivo, infatti può essere consumata dagli erbivori senza pro- vocare avvelenamenti. Ranunculus ficaria L. 34
Papaver somniferum L. Papaver rhoeas L. papaverina, etc., usati, generalmente, come analgesici come calmanti e lenitive nei casi di tossi stizzose, ca- e narcotici. tarri e raffreddori. L’infuso di petali si somministrava N.B. L’oppio ed i suoi alcaloidi sono velenosi, spe- ai bambini per combattere l’insonnia. cialmente per i bambini. L’oppio è iscritto nell’elenco Dosi eccessive, sono però tossiche, infatti causano in- delle droghe aventi azione stupefacente: il loro com- fiammazioni alla bocca, nausea, vomito e leggero stato mercio ed uso è soggetto a rigorosissime norme di febbrile. legge. Hydrangea macrophylla (Thummb.) DC. Papaver rhoeas L. Famiglia: Saxifragaceae Famiglia: Papaveraceae Nome volgare e/o vernacolare: Ortensia. Nome volgare e/o vernacolare: Papavero comune, Roso- Habitat: giardini. laccio, Papparina, Paparina. Tipo corologico: Euri-Medit. Habitat: campi di cereali, coltivi e incolti. Tipo Biologico: Ch ceasp. Tipo corologico: E-medit. Principi attivi: idrangina (può mutare in cianuro), olii vola- Tipo Biologico: T scap. tili, resina, saponina. Principi attivi: alcaloidi: papaverina, roedina (presente so- Sintomi: nausea, senso di costrinzione al torace, vertigini, prattutto nel latice). vomito, diarrea, cianosi, convulsioni, flaccidità mu- Sintomi: l’ingestione di dosi eccessive di semi, foglie o fiori, scolare, incontinenza, coma. può causare avvelenamenti, soprattutto nei bambini. Breve descrizione e curiosità: pianta annua, biennale o pe- Le proprietà tossiche vanno imputate agli alcaloidi renne, glabra, con fusticini ascendenti; foglie opposte contenuti nella pianta, soprattutto nel latice, ed in par- picciuolate-ovali, infiorescenze ombrelliformi con fio- ticolare alla roedina. ri sterili vivacemente colorati e ricoprenti i fiori fertili. Breve descrizione e curiosità: pianta erbacea annua, con La pianta, in tutte le sue parti, (soprattutto foglie e fio- caule eretto, ramoso, con peli rigidi e patenti. Le foglie ri) è tossica, principalmente per gli animali. Le foglie sono 1-2 volte pennato-partite, le superiori sono am- contengono cianuro; fumarle può causare un effetto di plessicauli a contorno triangolare. I fiori hanno corolle alterazione mentale e tossicità. con petali rosso-vivo e portanti una macchia nerastra alla base. Il frutto è una capsula, uniloculare, subsferi- Prunus dulcis (Miller) D. A. Webb var. amara ca. I semi sono piccoli e reniformi. Anticamente i semi ed i petali seccati venivano usati Famiglia: Rosaceae 35
Nome volgare e/o vernacolare: Mandorlo, Mennula amara Habitat: coltivi. Tipo corologico: Steno-Medit. Tipo Biologico: P scap. Principi attivi: glucosidi: amigdalina, altri glicosidi ciano- geni. Sintomi: un’eccessiva ingestione di mandorle amare pro- voca avvelenamento con il caratteristico bruciore alle fauci, salivazione abbondante, nausea, vomito, verti- gini, aumento del ritmo cardiaco, sudorazione fredda, cianosi paralisi del centro respiratorio, perdita di co- scienza e morte. Breve descrizione e curiosità: albero di media statura, con fusto e rami glabri grigio-brunasto e corteccia del tron- Prunus dulcis (Miller) D. A. Webb var. amara co screpolata da fenditure longitudinali. Foglie, sboc- cianti dopo la fioritura, picciuolate con lamina lance- olata e con margine seghettato di colore verde lucente Nome volgare e/o vernacolare: Ciliegio, Cirasa. sulla pagina superiore. Fiori, subsessili, con corolla a Habitat: coltivi. 5 petali bianco-roseo Il frutto è una drupa amigdalifor- Tipo corologico: Steno-Medit., Asia centr. me, verdastro, tomentoso, con seme amaro protetto da Tipo Biologico: P scap. un endocarpo legnoso. Principi attivi: glucoside: glicosidi cianogeni. L’acido cianidrico, HCN, viene liberato per idrolisi sia Sintomi: I semi contengono glucosidi cianogenici che pro- ad opera di enzimi contenuti nella pianta stessa, sia du- vocano una grave intossicazione di tipo neurologico rante la digestione a livello gastrico. L’HCN può esse- con convulsioni, spasmi e difficoltà respiratorie. re assorbito, sia per via inalatoria che dalla cute, anche Breve descrizione e curiosità: albero di media statura, fusto se integra. Se l’acido ha origine dai cianuri ingeriti, con corteccia liscia, lucida e con lenticelle trasversali, l’assorbimento si compie prevalentemente attraverso soprattutto nei rami giovani, brunasti. Foglie pendule, la mucosa dell’apparatogastro-enterico. sboccianti dopo la fioritura, picciuolate con lamina a margine dentellato, acuminata, di colore verde-scuro sulla pagina superiore e chiare inferiormente. Fiori con Prunus armeniaca L. corolla a 5 petali bianchi. Il frutto (Ciliegia) è una dru- Famiglia: Rosaceae pa edule, prima verde-lucido, rosso-scuro a maturità. Il Nome volgare e/o vernacolare: Albicocco, Piccocu seme amaro, è protetto da un endocarpo legnoso. Habitat: coltivi. L’acido cianidrico, HCN, viene liberato per idrolisi sia Tipo corologico: Steno-Medit., Asia centr. ad opera di enzimi contenuti nella pianta stessa, sia du- Tipo Biologico: P scap. rante la digestione a livello gastrico. L’HCN può esse- Principi attivi: glucoside: glicosidi cianogeni re assorbito, sia per via inalatoria che dalla cute, anche Sintomi: nei noccioli sono presenti glucosidi cianogenici che se integra. Se l’acido ha origine dai cianuri ingeriti, provocano sintomi di intossicazione di tipo neurolo- l’assorbimento si compie prevalentemente attraverso gico con convulsioni, spasmi e difficoltà respiratorie. la mucosa dell’apparato gastro-enterico. Breve descrizione e curiosità: albero di media statura, con fusto e rami lucidi, brunasti. Foglie, sboccianti dapo Spartium junceum L. la fioritura, picciuolate con lamina cuoriforme, acumi- nata, di colore verde lucido sulla pagina superiore e Famiglia: Fabaceae glabra inferiormente. Fiori, subsessili, con corolla a 5 Nome volgare e/o vernacolare: Ginestra comune petali bianchi o rosei. Il frutto è una drupa edule, pri- Habitat: garighe, zone collinari su substrati argilloso-calca- ma, verdastro- tomentosa poi, giallo arancio a maturi- rei; incolti lungo il litorale e margini delle strade. tà. Il seme, amaro, è protetto da un endocarpo legnoso. Tipo corologico: Euri-Medit. L’acido cianidrico, HCN contenuto nelle mandorle, Tipo Biologico: P caesp. viene liberato per idrolisi sia ad opera di enzimi pre- Principi attivi: alcaloidi: sparteina, ginestrina, sarotamnina. senti nella pianta stessa, sia durante la digestione a li- Sintomi: la sparteina è responsabile dell’intossicazione, con- vello gastrico. L’HCN può essere assorbito, sia per via sistenti in nausea, vomito, diarrea, dilatazione delle inalatoria che dalla cute, anche se integra. Se l’acido pupille, salivazione, sudorazione e vertigini, paralisi ha origine dai cianuri ingeriti, l’assorbimento si com- neuromuscolare, stato comatoso ed in estremis anche pie prevalentemente attraverso la mucosa dell’appara- la morte. to gastro-enterico. Breve descrizione e curiosità: arbusto legnoso con fusto verdastro, cilindriforme ed eretto; dal fusto si dirama- no numerosi rami flessibili che portano foglie lance- Prunus avium L. olate di colore verde glauco, caduche. I fiori di colo- Famiglia: Rosaceae re giallo intenso sono raccolti in racemi terminali. Il 36
frutto è un legume, pubescente, compresso, contenente Principi attivi: alcaloidi: acido euforbico, euforbone (cri- 4-5 semi scuri. stallizzato). Semi, foglie e fiori sono tossiche. Poiché la pianta può Sintomi: il latice provoca arrossamento, bruciore e gonfiore provocare intossicazioni, è bene tener sempre presente delle mucose. Nei casi più gravi, se a contatto con la che, quando si raccolgono i rami fioriti non bisogna lingua, può causare corrosione della mucosa orale e portare mai le mani alla bocca se prima non si sono gravi difficoltà respiratorie. Il latice in essa contenuto ben lavate. è fortemente irritante. Breve descrizione e curiosità: arbusto, emisferico, con fu- sto e rami legnosi di colore rosso-brunastro. Le foglie, Wisteria sinensis (Sims) Sweet presenti solamente sui rami giovani, sono lineari-lan- Famiglia: Fabaceae ceolate, di colore verde-giallastro. L’ombrella, presen- Nome volgare e/o vernacolare: Glicine. ta cinque o sei raggi. Nella medicina popolare si ado- Habitat: giardini. perava il latice come callifugo e per risolvere le ver- Tipo corologico: E-Asiat. ruche. Esso è pericoloso per gli occhi e per la mucosa Tipo Biologico: P lian. orale. La pianta tagliata a pezzetti nei corsi d’acqua Principi attivi: glucoside: wistarina. veniva utilizzata per la pesca delle anguille. L’intera Sintomi: in caso di ingestione, soprattutto da parte dei bam- pianta è tossica. bini, i sintomi sono simili a quelli di una gastroente- rite: vomito e dolori addominali con diarrea, conge- stione del volto e dilatazione pupillare. A dosi elevate, Euphorbia helioscopia L. provoca depressione nervosa e cardiaca. Famiglia: Euphorbiaceae Breve descrizione e curiosità: pianta arbustiva con fusti vo- Nome volgare e/o vernacolare: Euforbia calenzuola, Erba lubili, rampicanti, ha foglie verdi, glauche, con 7-13 verdona, Erva cu latti. segmenti, lanceolate e brevemente picciuolate. I fio- Habitat: incolti, pascoli, vigneti, scarpate e margini di ca- ri, con corolla bianco-violetta pallido, sono raccolti in nali. racemi penduli, che a maturità generano come frutto Tipo corologico: Cosmopol. un legume lungo 12 cm. Parti moderatamente tossica Tipo Biologico: T scap. della pianta sono frutti, semi e radice. Principi attivi: alcaloidi: acido euforbico, euforbone (cri- stallizzato). Oxalis pes-caprae L. Sintomi: il latice contenuto nei tessuti è molto pericoloso sia per gli occhi che per la mucosa orale; infatti provoca Famiglia: Oxalidaceae arrossamento, bruciore e gonfiore. Nome volgare e/o vernacolare: Acetosella gialla, Cicired- Breve descrizione e curiosità: pianta erbacea, di piccole du, Acitu. dimensioni, con fusto ascendente. Le foglie di colo- Habitat: incolti, vigneti, coltivi a cereali, scarpate e margini re verde-giallastro, si presentano cuneiforme ad apice di canali. retuso. La porzione superiore presenta un’ombrella, Tipo corologico: Sud-Afr. normalmente, con cinque raggi. L’intera pianta è tos- Tipo Biologico: G bulb. sica. Il latice in essa contenuto è fortemente irritante. Principi attivi: acido ossalico, ossalati, (ossalato acido di In medicina popolare si adoperava il latice sia come potassio e di calcio). callifugo, sia per risolvere le verruche (Birrini). Sintomi: le sostanze contenute sono corrosive e perciò se ingerite abbondantemente, in soluzione concentrate, possono provocare intolleranze locali sul tubo dige- Euphorbia characias L. rente e disturbi gastrici. Breve descrizione e curiosità: pianta erbacea con fusto car- Famiglia: Euphorbiaceae noso, sotterraneo, portante bulbilli piriformi rivestiti Nome volgare e/o vernacolare: Euforbia cespugliosa, Aun- da tuniche coriacee scure. Foglie picciuolate trifogliate gia occhi, Erva cu latti. con foglioline obcordate intere di colore verde chiaro Habitat: margini canali, boschi e pascoli degradati di col- scapo fiorifero afillo portante da 2 a 12 fiori di un bril- lina. lante colore giallo citrino. Tipo corologico: Steno-Medit. Tipo Biologico: NP. Principi attivi: alcaloidi: acido euforbico, euforbone (cri- Euphorbia dendroides L. stallizzato). Famiglia: Euphorbiaceae Sintomi: il latice è molto pericoloso, sia per gli occhi che per Nome volgare e/o vernacolare: Euforbia arborescente, Ca- la mucosa oro-faringea. Provoca, nell’area interessata, marruni. arrossamento, gonfiore e senso di bruciore o prurito. Habitat: litosuoli, pareti rocciose e macchie della fascia co- Breve descrizione e curiosità: pianta erbacea, cespugliosa, stiera e dell’interno. di medie dimensioni, con fusti pubescenti ed eretti. Tipo corologico: Stenomedit. - Macarones. Le foglie sono lanceolato-lineari, di colore verde- Tipo Biologico: NP/ P scap. giallastro; le inferiori sono riflesse, le mediane patenti 37
Euphorbia dendroides L. Euphorbia pulcherrima L. e le superiori erette. La porzione superiore presenta tratto digerente ed alterazioni degenerative dei reni. un’ombrella, gerneralmente con più di 20 raggi. Generalmente l’intossicazione acuta avviene per in- L’intera pianta è tossica. Il latice in essa contenuto è gestione di semi e si manifesta con nausea, vomito, fortemente irritante. In medicina popolare si adope- diarrea, dolori addominali, sonnolenza e collasso cir- rava il latice, sia come callifugo che per risolvere le colatorio. verruche. Breve descrizione e curiosità: arbusto, con fusto e rami legnosi di colore rosso. brunastro. Le foglie, peltate, Euphorbia pulcherrima L. munite di picciolo e di colore verde-brunastro sono at- taccati sui rami giovani. L’infiorescenza è una pannoc- Famiglia: Euphorbiaceae chia con fiori maschili inferiori e femminili superiori. Nome volgare e/o vernacolare: Poinsettia, Stella di Natale. Il frutto è una capsula sub-sferica spinescente portante Habitat: giardini e vasi. al suo interno tre semi. Tipo corologico: Messico. L’intera pianta è tossica; i semi sono velenosissimi. Tipo Biologico: NP/ P scap. Tre semi possono essere mortali per un bambino. In Principi attivi: alcaloidi: acido euforbico, euforbone. medicina popolare si adoperava l’olio come purgante. Sintomi: il latice, anche se presenta una tossicità molto bas- La ricina è contenuta nella cuticola interna del rivesti- sa, irrita pelle ed occhi, se ingerito, causa gravi danni mento legnoso del semi. I sintomi dell’intossicazione alle mucose gastriche, salivazione, disturbi allo stoma- possono essere precoci o tardivi. co. I sintomi precoci si manifestano se i semi vengono ma- Breve descrizione e curiosità: piccolo arbusto, alto gene- sticati, provocando immediato bruciore alla bocca con ralmente 40-50 cm, ma può, anche, raggiungere i due edema della mucosa buccale e della lingua, a volte con metri d’altezza. Ha fusto succulento, glabro e poco ra- un pericoloso rigonfiamento dell’ugola e delle strut- moso; le foglie sono picciuolate, alterne, ovate-elitti- ture della base della lingua e possibilità di ostruzione che, le inferiori verdi; generalmente rosse le superiori respiratoria. Successivamente si sviluppano i sintomi (dette brattee). L’infiorescenza (ciazio), è terminale, gastroenterici. ed è formata da piccoli fiori maschili, giallo-verdastri, Quelli tardivi si verificano se i semi sono ingeriti in- raggruppati in modo non regolare intorno ad un pic- teri; in tal caso l’intossicazione si manifesta, dopo 10- colissimo fiore femminile. Nei tessuti del tronco e dei rami vi è il lattice tossico. 24 ore, con nausea, vomito, dolori addominali, diarrea muco-sanguinolenta. Inoltre, inducono stato stuporo- so, collasso circolatorio, emolisi con complicanze re- Ricinus communis L. nali. Durante la seconda guerra mondiale l’olio veniva adoperato come lubrificante per i motori. Famiglia: Euphorbiaceae Nome volgare e/o vernacolare: Ricino, Arvulu di rigginu. Habitat: incolti, margini di strade e ferrovie. Ruta chalepensis L. Tipo corologico: Stenomedit. - Macarones. Tipo Biologico: T scap / P scap. Famiglia: Rutaceae Principi attivi: alcaloidi: ricina, acido euforbico, euforbone Nome volgare e/o vernacolare: Ruta d’Aleppo, Aruta, (cristallizzato). Ruta. Sintomi: la ricina provoca grave irritazione gastro-enterica, Habitat: incolti rupestri, sciare. con conseguente agglutinazione ed emolisi dei globu- Tipo corologico: Sud Medit. li rossi. Si sono notati anche, emorragie ed edemi del Tipo Biologico: Ch suffr. 38
Tipo corologico: India. Tipo Biologico: P scap. Principi attivi: alcaloidi: margosina (i semi contengono so- stanze grasse di sapore amaro e di odore agliaceo). Sintomi: l’ingestione di semi (in dosi eccessive), provoca gravi sintomi gastroenterici, diarrea, depressione, con- vulsioni, shock, e rallenta il battito cardiaco. Breve descrizione e curiosità: albero, caducifoglio, con foglie composte-bipennate, lunghe, con foglioline ses- sili, ovali-acuminate e con margine dentellato. I fiori, peduncolati, con petali lillacino-violetto, sono raccol- ti in una infiorescenza a pannocchia subcorimbosa. Il fruto è una drupa ovoide, giallo-bunastro. La pianta ed i semi sono pericolosi, soprattutto, per i bambini. Daphne gnidium L. Famiglia: Thymeleaceae Nome volgare e/o vernacolare: Dafne gridio, Gniru Habitat: macchie, incolti, anche rocciosi. Tipo corologico: Stenomedit. -Macarones. Tipo Biologico: P caesp. Principi attivi: glucosidi: daphnina, mezereina. (resina) Sintomi: l’ingestione causa: nausea, vomito, diarrea, brucio- re della gola e della bocca. Ricinus communis L. Breve descrizione e curiosità: Cespuglio sempreverde con rami eretti e con corteccia bruno-scuro. Ha foglie sem- preverdi, coriacee, oblanceolato-lineari, glabre, acute Principi attivi: glucosidi: rutina (glucoside cumarinico), e mucronate. I fiori, di colore bianco-panna, sono rag- olio essenziale (contenente alcaloidi chinolonici). gruppati in pannocchie apicali. Il frutto è una drupa Sintomi: l’olio etereo, è tossico e provoca: miosi, gonfiore sub-sferica, giallo-rossatro a maturità e di sapore ama- della lingua, flusso salivare, gastroenterite, nefrite con ro. ematuria, irritazione della mucosa uterina, che a dosi Tutte le parti della pianta, specialmente le bacche, sono elevati può provocare l’aborto. È sconsigliabile tocca- pericolose per il contenuto di un diterpene tossico, la re la pianta a mani nude perché può generare arrossa- mezereina. mento, gonfiore e vesciche. L’ingestione, invece, pro- Le bacche, pertanto, possono costituire, un grave peri- voca irritazione delle mucose dell’apparato digerente, colo per i bambini. talvolta associata a danni anche irreversibili dei reni e del fegato. Breve descrizione e curiosità: pianta suffruticosa, glabra, Daphne oleoides Schreber glandulosa, verde glauco, emanante, se sfiorata un ti- pico odore pungente e sgradevole. Il fusto è legnoso, Famiglia: Thymeleaceae eretto, ramoso, con foglie sparse, verde-glauco bi-tri- Nome volgare e/o vernacolare: Dafne spatolata, Olivedda pennatosette, a lacinie cuneato-ovali. L’infiorescenza Habitat: rupi calcaree, incolti rocciosi. è corimbiforme e porta fiori con petali giallognoli, Tipo corologico: Orof. Centroasiat-Medit. carenati; il frutto è una capsula subglobosa a 4 lobi Tipo Biologico: Ch frut/NP. deiscenti, contenenti numerosi semi reniformi. Poiché Principi attivi: glucosidi: daphnina, mezereina (resina). la ruta viene utilizzata, in medicina popolare come ri- Sintomi: avvelenamento per ingestione di drupe fresche; si medio contro i vermi intestinali, bisogna prestare mol- manifesta con nausea, vomito, diarrea sanguinolenta, ta attenzione e maneggiarla con cautela; infatti un uso bruciore e ulcerazioni della gola e della bocca, diffi- sconsiderato della pianta può causare, soprattutto nei coltà respiratoria. bambini, malessere generale, vertigini, convulsioni, Breve descrizione e curiosità: arbusto con caule legnoso, gastroenterite acuta e, in casi estremi, anche la morte. che cresce spontaneo negli incolti rocciosi. Ha foglie sempreverdi, coriacee, obvate, lucide sulla pagina su- periore, I fiori, di colore rosato-amaranto, germinano Melia azedarach L. sulla parte apicale dei ramoscelli Il frutto è una bacca, prima verde e poi, rossa, a maturità. Tutte le parti della Famiglia: Meliaceae pianta e specialmente le bacche sono pericolose per il Nome volgare e/o vernacolare: albero da rosari, Albero dei contenuto di un diterpene tossico, la mezereina. Una paternostri, Arvulu du rusariu, Arvulu da pacenzia. Habitat: giardini; lungo il margini delle strade. 39
diecina di bacche possono costituire una dose mortale Nome volgare e/o vernacolare: Prezzemolo comune, Pid- per un bambino. dusinu. Habitat: orti. Tipo corologico: Euri-Medit. Ecballium elaterium (L.) A. Rich. Tipo Biologico: H bienn. Famiglia: Cucurbitaceae Principi attivi: apiolo, 1-pinene; apiina (glucoside), apiosio Nome volgare e/o vernacolare: Cocomero asinino, Sputa- (etere metilico). veleno, Miluneddu di surci. Sintomi: a dosi eccessive provoca congestione delle muco- Habitat: incolti, macerie, bordi strada. se, contrazione della muscolatura liscia dell’intestino, Tipo corologico: Euri-Medit. dell’utero e della vescica; dosi eccessive causano ga- Tipo Biologico: G bulb. stroenterite, irritazione renale, emorragie, disturbi epa- Principi attivi: alcaloide: elaterio (contiene la elaterina, un tici e, nei casi più gravi, anche morte. glucoside cristallizzato che provoca forte irritazione a Breve descrizione e curiosità: pianta erbacea con tipica ra- livello della mucosa dell’intestino grasso). dice a fittone, ha un fusto eretto, con rami alterni e lievi Sintomi: il succo fresco può provocare vesciche epidermi- coste; le foglie verde-lucido, sono bi e/o tri-pennato- che. L’ingestione di frutti può causare forme di avve- sette, con segmenti ovato-dentati. Le infiorescenze lenamento con gastroenterite acuta, evacuazioni con sono ombrelle composte con fiori a 5 petali bianco- tracce ematiche, vertigini, convulsioni, nelle donne verdastro. I frutti sono degli acheni. La pianta è ado- aborto e, nei casi gravi, anche morte. perata principalmente per aromatizzare cibi. Antica- Breve descrizione e curiosità: pianta con fusto strisciante, mente era usata nella medicina popolare. Il decotto di verrucoso ispido, foglie picciuolate, grassette, scabro- foglie e semi veniva impiegato come abortivo. Decotti ispide, ovali o cuoriformi e dentellate al margine. I molto concentrati provocavano gravi intossicazioni e, fiori, giallo pallido, sono monoici, in racemi ascellari in casi eccezionali, la morte. i maschili solitari i femminili. Il frutto è un peponide L’apiolo è un veleno protoplasmatico che reagisce con carnoso, oblungo, ispido, verde glauco, che a maturità i lipidi della membrana cellulare dissolvendoli; colpi- lancia a più di un metro di distanza i semi misti ad un sce i globuli rossi (emolisi), gli epatociti (con dege- liquido amaro (autocoria). Anticamente, si utilizzava- nerazione grassa del fegato), le cellule renali (con ne- no i frutti e i semi-maturi sia come rimedio abortivo crosi) e le cellule nervose (degenerazione delle corna che come purgante (si sconsiglia qualsiasi uso) e con- anteriori, demielinizzazione dei nervi periferici). tro l’itterirzia. Cyclamen hederifolium Aiton Hedera helix L. Famiglia: Primulaceae Famiglia: Araliaceae Nome volgare e/o vernacolare: Ciclamino napoletano, Nome volgare e/o vernacolare: Edera. Pamporcino, Ciclaminu. Habitat: Nei luoghi ombrosi e freschi; nel sottobosco; giar- Habitat: boschi temperati. dini. Tipo corologico: N-Medit. Tipo corologico: Submedit. Tipo Biologico: G bulb. Tipo Biologico: P lian. Principi attivi: ciclamina (saponina). Principi attivi: glucoside: ederina. I frutti contengono: Sintomi: dall’ingestione di piccole dosi del bulbo si hanno: acido ederotannico, acido ederico. disturbi gastro-enterici, emoglubineria e difficoltà re- Sintomi: avvelenamento con eccitazione febbrile, aumento spiratorie. Dosi eccessive causano: ipersecrezione sa- della frequenza cardiaca, delirio, allucinazione, perdi- livare, nausea, vomito, diarrea, convulsioni, vertigini, ta di coscienza, convulsioni, vomito, diarrea, difficoltà crampi, paralisi dei centri nervosi e nei casi più gravi respiratorie e coma. Si generano anche delle macchie morte. rossastre sul viso. Breve descrizione e curiosità: pianta erbacea perenne, Breve descrizione e curiosità: pianta suffruticosa rampi- tuberiforme. Foglie, picciuolate con lamina ovale- cante, con fusto legnoso, volubile e aderente, ai tronchi poligonale, a lembo coriaceo, con chiazze biancastre degli alberi o alle pareti rocciose o di vecchi casolari superiormente e color rosso vinoso di sotto. Fiori lun- per mezzo di radici adesive. Le foglie sono picciuo- gamente peduncolati, solitari, rosa-purpureo. E’ pian- late, coriacee, verde lucido sulla pagina superiore, ta velenosa. Anticamente, il tubero, veniva utilizzato palmato-lobate, a margine intero o diviso in 3 o 5 lobi nella medicina popolare, sia come purgante che come triangolari. I fiori hanno petali giallo-verdastro e sono abortivo. Le stesse proprietà e la medesima sintomato- raccolti in ombrelle terminali. I frutti sono delle bac- logia ha Cyclamen repandum S. et S. (Ciclamino pri- che ovoidali nerastri. Tutta la pianta è tossica, soprat- maverile). I tuberi non hanno effetti tossici per maiali, tutto le bacche. istrici e cinghiali. Petroselinum sativum Hoffm. Anagallis arvensis L. Famiglia: Apiaceae Famiglia: Primulaceae 40
Nome volgare e/o vernacolare: Centonchio, Bellichina, Vinca minor L. Mordigallina, Curitedda russigna. Habitat: campi coltivati incolti; margini di strade e viottoli Famiglia: Apocynaceae Nome volgare e/o vernacolare: Pervinca minore, Pervinca di campagna. Habitat: boschi umidi; giardini, siepi. Tipo corologico: Subcosmop. Tipo corologico: Medio-Europ.-Caucas. Tipo Biologico: T rept. Tipo Biologico: Ch rept. Principi attivi: glucosidi saponifici, enzima primaverasi, Principi attivi: alcaloide: vincristina. enzima peptonizzante, ciclamina, sostanze tanniche. Sintomi: in caso di ingestione di parti della pianta i sintomi Sintomi: possono aversi irritazioni cutanei e alle mucose; se precoci (compaiono entro le 24 ore) sono caratterizza- ingerita, a dosi elevate, provoca diarrea, salivazione ti da disturbi a carico dell’apparato digerente, nausea, tremori. vomito e febbre; quelli tardivi, (nella prima settimana), Breve descrizione e curiosità: pianta annua, glabra, con fu- provocano cefalea, insonnia, delirio, allucinazioni, sticini prostrati o brevemente ascendenti; foglie oppo- neuropatie, convulsioni e coma. ste, sessili, ovale-lanceolati, fiori solitari, su peduncoli Breve descrizione e curiosità: pianta erbacea, semprever- filiformi, con corolla piccola, rossastra. Il frutto è una de, perenne, con fusti striscianti e radicanti al suolo. capsula globosa, deiscente, contenente numerosi semi- Foglie coriacee, picciuolate ad inserzione opposta, in- ni rugosi. La pianta è tossica. tere, lanceolato-ellittiche e di colore verde scuro. Fiori solitari, con corolla azzurro-violetta (blu-pervinca), Anagallis foemina Miller peduncolati ed attaccati all’ascella di esili foglioline. I frutti sono costituiti da due follicoli cilindroidi con- Famiglia: Primulaceae tenenti numerosi semi. La pervinca è considerata una Nome volgare e/o vernacolare: Centonchio azzurro, Curi- pianta tossica per l’eccessivo contenuto in vincristina, tedda azzulata, Ciuritedda cilestra un alcaloide indolico. Habitat: campi incolti; margini di strade e viottoli di cam- pagna. Nerium oleander L. Tipo corologico: Subcosmop. Tipo Biologico: T. rept Famiglia: Apocynaceae Principi attivi: glucosidi saponifici, enzima primaverasi e Nome volgare e/o vernacolare: Oleandro, Arvulu di scar- nelle parti aeree enzima peptonizzante; ciclamina (nel- vacchi. le radici); sostanze tanniche; triterpenoidi. Habitat: torrenti, giardini, alberature, siepi. Sintomi: possono aversi irritazioni cutanei e alle mucose; se Tipo corologico: Steno-Medit. ingerita, a dosi elevate, provoca diarrea, salivazione, Tipo Biologico: P caesp. tremori. Principi attivi: alcaloidi: oleandrina, pseudocurarina; gluco- Breve descrizione e curiosità: pianta annua, glabra, con sidi: neriina, neriantina, (glicosidi ad azione digitale- fusticini quadrangolari, ascendenti, ramosi. Foglie simile, tra cui il principale è l’oleandroside). verde-chiaro, opposte, sessili, ovato-lanceolate. Fio- Sintomi: se ingerita può provocare vomito, dilatazione pu- ri solitari, su peduncoli filiformi, con corolla piccola pillare, gastroenterite, diarrea, febbre, vertigini, diffi- blu-elettrico, con chiazze rossastre al centro. Il frutto coltà respiratorie, perdita di conoscenza e, nei casi più è una capsula globosa, deiscente, contenente numerosi gravi, morte. semini rugosi. La pianta è tossica. Breve descrizione e curiosità: arbusto o albero semprever- de, ha foglie, picciuolate, coriacee, lanceolate, verde semilucido. I fiori hanno la corolla rosea, biancastra, Ipomea acuminata (Vahl) R. et S. rossastro-amaranto. Tutte le parti della pianta sono velenose. Si consiglia, Famiglia: Convolvulaceae pertanto, di non utilizzare questa pianta né per alimen- Nome volgare e/o vernacolare: Campanella selvatica, tare il fuoco del camino, né per cuocervi carne o pesce. Campanedda. Anche se oggi l’uso etnobotanico è assai limitato, an- Habitat: luoghi umidi ombrosi, giardini. ticamente, il decotto, preparato con una manciata di Tipo corologico: Neotrop. foglie in un litro d’acqua, veniva utilizzato, in quasi Tipo Biologico: G rhiz. tutto il Trapanese, come antiemorroidario. In alcune Principi attivi: alcool cetilico, acido diidrossicinnamico, località, come Calatafimi, Paceco ed Alcamo, nell’am- acido lisergico, scopoletina. biente pastorale il decotto di foglie era usato per lavare Sintomi: senso di euforia, può provocare allucinazioni, di- il vello degli armenti onde allontanarne pidocchi e zec- sturbi visivi, stati confusionali, vomito e diarrea. che. Nel Trapanese e nel Marsalese, la tintura, ottenuta Breve descrizione e curiosità: pianta perenne, rizomatosa, dalla macerazione delle foglie in aceto, era adoperata rampicante con foglie picciolate, ovato-acuminate. come rimedio antireumatico. E’ da ricordare, inoltre, Fiori campanulati con corolla bianca, rosea, violetta o che la la medicina ufficiale, una volta, utilizzava que- blu. È considerata un po’ pericolosa, in modo partico- sta pianta nel trattamento dell’insufficienza cardiaca lare se ingerita da bambini. (AA. VV., 1994-95; Fassina & Ragazzi, 1995), attività 41
legata alla presenza, nelle foglie, di eterosidi cardioto- per alleviare il mal di denti (i semi venivano bruciati e nici (Bruneton, 1995; Benigni & al., 1962). se ne aspirava il fumo). Vitex agnus- castus L. Solanum nigrum L. Famiglia: Verbenaceae Famiglia: Solanaceae Nome volgare e/o vernacolare: Agno-Casto, Lagano. Nome volgare e/o vernacolare: Erba morella, Pumarureddi Habitat: torrenti e zone umide. niuri. Tipo corologico: Steno-Medit.-Turan. Habitat: canali e ambienti nitrofili. Tipo Biologico: P caesp. Tipo corologico: Cosmop. sinantrop. Principi attivi: glucosidi: vitexina, vitexinina (parti verdi: Tipo Biologico: T scap. foglie e rami giovani), castina (nei semi); alcaloide: Principi attivi: tropeina, solanina. vaticina (nei semi). Sintomi: l’ingestione, sia di bacche che di parti verdi, pro- Sintomi: i glucosidi presenti nelle parti verdi esplicano azio- voca forti dolori addominali, vomito e gravi difficoltà ne sedativa, stupefacente ed ipnotica. respiratorie; un forte quantitativo può provocare anche Breve descrizione e curiosità: arbusto, con corteccia bru- la morte. nastra dalle tipiche desquamazioni longitudinali, pre- Breve descrizione e curiosità: pianta annua, erbacea, con senta i rami giovani pubescenti e verde-grigiastro. Le foglie alterne, verde scuro; i fiori, brevemente pedun- foglie sono picciolate, opposte, digitate, con 5 foglio- colati sono biancastri; il frutto è una bacca, prima ver- line lanceolato-lineari e apice acuto, hanno una colo- de, a maturità nero-lucido. Tutta la pianta è velenosa, razione verde-glauco sulla pagina superiore e bianco- bacche comprese. tomentoso di sotto. I fiori, violacei, sono raccolti in infiorescenza spiciforme terminali. Nella tradizione Solanum villosum Mill. subsp. villosum popolare le foglie venivano impiegate come anafrodi- siaco. Famiglia: Solanaceae Nome volgare e/o vernacolare: Morella rossa, Pumarured- Lycium europaeum L. di russi. Habitat: ruderi, incolti, canali e ambienti nitrofili in genere. Famiglia: Solanaceae Tipo corologico: T scap Nome volgare e/o vernacolare: Spina santa, Spina di Cri- Tipo Biologico: Euri-Medit. stu. Principi attivi: alcaloidi: tropeina, solanina. Habitat: margini di strade canali, ruderi, siepi. Sintomi: l’ingestione sia di bacche che di parti verdi, pro- Tipo corologico: Euri-Medit. voca forti dolori addominali, vomito e gravi difficoltà Tipo Biologico: NP. respiratorie; un forte quantitativo può provocare anche Principi attivi: alcaloidi: josciamina, joscina. la morte. Sintomi: l’ingestione di foglie provoca secchezza orale, di- Breve descrizione e curiosità: pianta annua, erbacea, con sturbi visivi. foglie alterne, verde chiaro; i fiori, brevemente pe- Breve descrizione e curiosità: arbusto spinoso con nume- duncolati, sono biancastri; l frutto è una bacca, prima rosi rami e con corteccia bianco-cenerino. Le foglie, verde, a maturità, arancio. Tutta la pianta è velenosa, lineari-lanceolate sono raggruppati a mazzetti. I fiori bacche comprese. presentano una corolla bianco-rosata. Il frutto è una bacca ovoidale, di colore nero. Le foglie sono tossiche. Solanum dulcamara L. Hyoscyamus albus L. Famiglia: Solanaceae Nome volgare e/o vernacolare: Dulcamara, Morella ram- Famiglia: Solanaceae picante, Viti di pumaroru sarvaggi. Nome volgare e/o vernacolare: Giusquiamo Bianco, Erva Habitat: siepi, incolti umido-acquitrinosi, lungo i corsi rassudda. d’acqua. Habitat: macerie, margini di strade. Tipo corologico: Paleotemp. Tipo corologico: Euri-Medit. Tipo Biologico: NP. Tipo Biologico: T scap /H bienn. Principi attivi: solanina, solanina, dulcamarina, acido dul- Principi attivi: alcaloidi: josciamina, joscina. camarinico. Sintomi: sia le foglie che i semi sono altamente tossici. Gli Sintomi: l’ingestione sia di bacche che di parti verdi, pro- alcaloidi, infatti, provocano allucinazioni, delirio, alte- voca forti dolori addominali, vomito, diarrea paralisi razioni del battito cardiaco e, a dosi eccessive, anche respiratorie ed anche morte. la morte. Breve descrizione e curiosità: pianta arbustiva con nume- Breve descrizione e curiosità: pianta spontanea, con foglie rosi rami e fusto legnoso; le foglie, verdi, muniti di picciuolate, villose, verde glauco e con fiori campa- picciuolo hanno forma sub-triangolare. I fiori, pedun- nulati, color giallo-pallido. Tutta la pianta è velenosa. colati, presentano corolle violetto chiaro. Il frutto è Anticamente veniva adoperata come pianta medicinale una bacca ovoidale, prima verde, poi a maturità rossa. 42
Tutta la pianta è velenosa, bacche comprese. Solanum tuberosum L. Famiglia: Solanaceae Nome volgare e/o vernacolare: Patata. Habitat: orti. Tipo corologico: Sudamer. Tipo Biologico: T scap. Principi attivi: glucosidi: tropeina, solanina (quest’ultima nell’organismo viene trasformata nel suo tossico atti- vo, la solanidina con effetti simili a quelli dell’atropi- na). Sintomi: secchezza delle mucose oro-faringee, midriasi are- flessica, fenomeni di eccitazione e di depressione del Mandragora autumnalis Bertol. sistema nervoso centrale. Altri sintomi sono specifici e non atropino-simili, come l’emolisi, l’emoglobinuria, il danno epatico, l’irritazione gastrointestinale con vo- mandragorina ad azione anticolinergica, responsabili mito, dolori addominali e diarrea. degli avvelenamenti). Breve descrizione e curiosità: pianta tuberosa, fusti erbacei Sintomi: avvelenamenti con forti dolori addominali, vomito, ascendenti, con stoloni sotterranei producenti tuberi diarrea, paralisi respiratorie. amilacei. Le foglie, ovato-lanceolate, sono verde-chia- Breve descrizione e curiosità: pianta munita di una radi- ro; i fiori hanno corolla campanulata, biancastra con ce nerastra ramificata; ha foglie oblanceolate, glabre, screziature violacee. Il frutto è una bacca subsferica verde-lucido, inserite a rosetta sul brevissimo fusto. purpurea a maturità e velenosa. Fiori di colore violaceo, il frutto è una bacca giallo- Tipico è l’avvelenamento da tuberi di patate germo- rossastra. L’intera pianta è tossica e provoca avvelena- glianti. menti. Spesso viene confusa con la Boraggine. Tutte le parti verdi della pianta sono velenose. Datura stramonium L. Solanum sodomaeum L. Famiglia: Solanaceae Famiglia: Solanaceae Nome volgare e/o vernacolare: Stramonio comune, Erba Nome volgare e/o vernacolare: Moella di Sodomia, Pomo delle stregle, Signorina n’cammisa, Erva du riavulu, di Sodomia, Pumarureddu giannu, Pumarureddi di sur- Erva di marii. ci. Habitat: incolti, ruderi e siepi. Presente anche, nei giardini. Habitat: incolti, margini di strade. Tipo corologico: Cosmopol. Tipo corologico: Sudafr. Tipo Biologico: T scap. Tipo Biologico: NP. Principi attivi: alcaloidi: josciamina, joscina, atropina (da- Principi attivi: alcaloidi: josciamina, joscina. turina). Sintomi: disturbi gastrointestinali ed aritmie, vomito, gravi Sintomi: epidermide rossa e scottante, bocca secca, pupille difficoltà respiratorie. dilatate, eccitazione psicomotoria, convulsioni, para- Breve descrizione e curiosità: arbusto, con numerose ra- lisi delle terminazioni nervose. Un uso eccessivo ed mificazioni spinescenti. Foglie picciuolate con lamina incontrollato provoca avvelenamenti, per il contenuto sinuato-lobata, verdastre. Infiorescenza cimosa con di sostanze atropino-simili. effetti tipici sono: estasi fiori violacei; i frutti sono delle bacche, prima verde psichica, amnesia ed allucinazioni. Gli intossicati sono con striature biancastre a maturità giallastre. colti da deliri di tipo schizofrenico; la loro capacità Tutte le parti verdi della pianta sono velenose. recettiva è paralizzata nonostante l’apparente lucidità. Breve descrizione e curiosità: pianta erbacea con ramifi- Mandragora autumnalis Bertol. cazione dicotomica, alta circa cm 100, presenta foglie verdi, picciuolate, ovate e a margine dentellato. I fiori Famiglia: Solanaceae sono grandi, tubuloso-campanulate, Il frutto è una cap- Nome volgare e/o vernacolare: Mandragora autunnale, sula con superficie esterna spinescente, contenente nu- Mandraula. merosi semi reniformi. Anticamente, le foglie secche Habitat: incolti, praterie, sciare. ed i semi, venivano adoperati dagli asmatici (fuman- Tipo corologico: Steno-Medit. dole in pipa), miste al tabacco. Secondo antiche cre- Tipo Biologico: H ros. denze popolari, la pianta aveva influiva positivamente Principi attivi: alcaloide: mandragorina, (una mescolanza di nelle eccitazioni sessuali. Tutta la pianta è tossica. atropina, scopolamina e cuscoigrina). I principi tossi- ci sono contenuti nelle radici (ioscina, scopolamina e 43
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