Le nostre pagine, classe seconda D - Alessia Nicoletti - Istituto Comprensivo ...

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Le nostre pagine, classe seconda D - Alessia Nicoletti - Istituto Comprensivo ...
Le nostre                  pagine,              classe
seconda D

Alessia Nicoletti

                                      Umbertide, 28 marzo 2020

Caro diario, ti ho ritrovato, sono tornata da te e devo
ammettere che un po’ mi sei mancato. Forse potrò rileggere
queste pagine ai miei nipoti, perché questo periodo sarà
ricordato nella storia, ne sono sicura!

Ora ti racconto: da circa venti giorni siamo chiusi in casa
per colpa del coronavirus. All’inizio non sembrava
riguardarci, era una cosa lontana, ma poi si è avvicinata
sempre di più. L’ho capito dalle piccole cose quotidiane che
ora non posso più fare. Mi manca tutto, le mie abitudini,
uscire con le amiche e persino andare a scuola: non l’avrei
mai detto!

Ho percepito veramente che il virus si trovasse tra noi quando
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un sabato pomeriggio come tanti, iniziato bene e finito male,
mentre stavamo giocando a Monopoly, tutta la famiglia intorno
alla tavola, tra risate e scherzi, arrivò una telefonata a mia
madre. Lei cambiò espressione e il suo volto sbiancò. L’ho
vista mettersi la mascherina e correre via senza dare
spiegazioni. Quando l’ho saputo ho avuto la stessa reazione:
primo caso positivo a Umbertide e proprio dove mia mamma
svolgeva un ruolo di coordinatrice. Da quel giorno ho sempre
paura e ansia che possa succedere qualcosa a me o alla mia
famiglia. È come una guerra: noi contro il coronavirus!

                                      Umbertide, 30 marzo 2020

Oggi è una brutta giornata! Mia mamma è tornata come tutti i
giorni dal lavoro, ma stavolta c’era qualcosa di diverso.
Appena mi sono avvicinata per abbracciarla come faccio
solitamente, lei mi ha respinta. All’inizio non capivo, ero
disorientata… Mi ha presa da una parte, ci siamo sedute in un
angolo, tutto faceva presagire che la notizia non fosse bella.
Il suo viso era tirato, un po’ pallido. Faceva fatica a
parlarmi: doveva fare il tampone anche lei perché era stata a
contatto con un positivo. Il tempo si fermò per un secondo, le
sue parole mi rimbombarono in testa. Come può cambiare la vita
in un attimo!

                                      Umbertide, 2 aprile 2020

Sono stata per due giorni in ansia, ma finalmente mi tolgo
questo peso: la mamma è negativa. Si torna a ridere, ad
abbracciarci, a giocare e scherzare!

                                      Umbertide, 5 aprile 2020
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Caro diario, questa quarantena ha portato anche una cosa
positiva: #Alessia in cucina.

Chi l’avrebbe mai detto: nuova cuoca in arrivo! Sono un po’
imbranata, ma ho scoperto una passione nascosta che presto
diventerà un talento! (Modesta la ragazza…)

Ho provato di tutto, dalle ricette più elaborate a quelle più
semplici, ma la cosa che mi ha divertito di più è stato
realizzare i tutorial sulla preparazione dei piatti. Ho preso
un sacco di sgridate, ma questi sono piccoli dettagli, come
quando ci è voluto il pronto intervento del babbo per spegnere
un piccolo incendio. Io rimanevo immobile a guardare la carta
prendere fuoco davanti a me, urlavo ma non intervenivo… per
fortuna lì vicino c’era il babbo!

Puoi capire, caro diario, com’è andata a finire, ma anche i
grandi talenti hanno imparato dai loro errori, anche le stelle
hanno bisogno del buio per brillare!

L’importante è non arrendersi, almeno finché dura la pazienza
dei miei genitori.

                                       Umbertide, 12 aprile 2020

Una Pasqua speciale

Ti chiederai perché ho scritto “Pasqua speciale”. Questa
Pasqua è stata molto diversa dalle altre, non sono andata a
pranzo fuori e non ho ricevuto le uova da tutti i miei
parenti. Sono rimasta chiusa in casa, ma nonostante ciò mi
sono divertita e ho cercato di vivere questo giorno nel
migliore dei modi.

Diario, ormai mi conosci, trovo sempre il modo di essere
felice e non mi arrendo mai. Non ho rinunciato a vestirmi
elegante e, come vuole la tradizione, ho fatto colazione con
uova benedette. Non erano benedette perché la chiesa è chiusa,
ma la nonna ha detto che era uguale perché bastava crederci,
Gesù comunque è con noi.

Poi è venuto il momento delle uova di cioccolato. Ho chiesto
alla mamma dove fossero, perché gli altri anni stavano in
bella vista sul tavolo tutte in fila, colorate e variopinte.

La mamma ha messo in scena uno scherzo, mi ha detto che non le
aveva comprate. Ciò era molto credibile, infatti io ci sono
cascata e ti assicuro che non ci cado facilmente. È riuscita
anche a farmi sentire in colpa facendomi un discorso sui
valori al tempo del coronavirus, ma poi l’ho vista arrivare
con le uova in mano. Dovevo immaginarlo, adesso è proprio
Pasqua.

È stato piacevole passare un po’ di tempo con la famiglia e il
giorno non poteva concludersi in maniera migliore. Il mio
idolo mi ha chiamato al telefono, ci ho parlato finalmente, mi
ha resa davvero felice. Emozione pura, tremavo, non riuscivo a
parlare… la buonanotte più bella che potessi immaginare e che
mi lascia ad un sonno rilassante, tranquillo e pieno di bei
sogni.

                                     Umbertide, 16 aprile 2020

La scuola

Ciao, oggi caro diario ti parlo di una cosa che non avevo mai
trattato prima: la scuola per me.

Occupa gran parte della mia vita e dei miei pensieri. Alle
elementari la scuola era il “mio posto felice”, ora si è
trasformato quasi in un incubo.

Sono considerata una “secchiona”ma non è così. E’ vero, studio
costantemente, vado molto bene a scuola e questo mi piace
molto, ma non è la cosa a cui dò più importanza.
Ciò mi causa molti problemi, non mi sento mai all’altezza e,
se qualche volta prendo voti più bassi, tutta la classe si
stupisce. Provo fastidio, imbarazzo, il mio sguardo si
abbassa, faccio finta che non sia successo niente, ma in
realtà dentro soffro. Mi sento come se avessi un peso enorme
sulle spalle, ho anche paura di deludere i professori.

Ciò succedeva nella scuola “normale”, ma ora di normale non
c’è più nulla, anch’essa è stata stravolta dal virus.

Da un giorno all’altro siamo rimasti tutti a casa, possiamo
vederci solo attraverso uno schermo, la nostra nuova aula
virtuale. Audio che non funziona, connessione scarsa e
fotocamera rotta sono diventati la nostra quotidianità e
partecipare alle lezioni non è facile.

Dopo un po’ ci si abitua a tutto questo e, a volte, si assiste
anche a scene divertenti (forse questo non dovrei
raccontartelo). Scene come le facce buffe dei professori
quando si bloccano o i visi dei compagni ancora assonnati con
i capelli arruffati e il pigiama.

Ho capito che niente può sostituire la presenza fisica. Tutti
mi mancano molto.

                                     Umbertide, 20 aprile 2020

I’m bored

Sono annoiata, ho esaurito tutte le cose da fare. Nella mia
testa si ripete solo la parola”NOIA”. Mi manca il poter fare
tutto ciò che facevo prima: mi manca uscire con le amiche,
andare a mangiare un gelato.

Vorrei tornare indietro nel tempo e fermarlo, ma non si può.

Ho voglia di normalità!!
Umbertide, 22 aprile 2020

Viaggio virtuale

Oggi si parte per…Barcellona con due mie amiche, Alice e Iola.
In piena pandemia ci si organizza così: si viaggia con la
fantasia, l’immaginazione e due amiche pazze, ma mai quanto me
che ho avuto l’idea.

Sono le 16:00 e tra due ore abbiamo il volo, il bagaglio è
pronto e l’itinerario è deciso nei minimi dettagli. Staremo
via per sette giorni. Riguardo la valigia, per sicurezza
chiedo ad Alice se ha provveduto all’acquisto dei biglietti
(questo era il suo compito) e proprio quando il viaggio sta
iniziando sento la porta aprirsi. Il mondo reale entra e rompe
l’atmosfera. È la mamma che mi domanda a cosa serve lo zaino
sopra il letto pieno di vestiti. Alla mia risposta, serve
perché sto andando a Barcellona,   lei si limita a dire “ok”.

Credo sia abituata alle mie piccole pazzie e ad avere una
figlia così …

Esci mamma dobbiamo continuare il viaggio. Caro diario se
tutto andrà bene ti aggiornerò da Madrid.

Ciaooo o perderò l’aereo!!!

Marta Sollevanti
Umbertide, 29 marzo 2020

Caro Diario, in questo periodo è successa una cosa
bruttissima: è scoppiata una pandemia causata da un virus
chiamato “Coivd-19” che è partito dalla Cina e che piano piano
si è diffuso in tutto il mondo. Inizialmente quando questo
virus era in Cina non ero molto preoccupata, ma quando ho
sentito che era arrivato in Italia, specialmente in Umbria, ho
avuto molta paura. Hanno addirittura chiuso le scuole, cosa
che mi ha fatto preoccupare ancora di più. Alcuni miei
compagni erano felici di questo, ma io no, perché ciò
significava che la situazione era molto grave. Il virus
infatti ha causato molti morti. Un pensiero è andato a mia
sorella Elisa, che abita in Inghilterra, perché il virus
arriverà anche lì e per questo sono molto in ansia per lei.
Però ora sta bene. Ogni giorno ascolto il telegiornale per
sentire delle novità su questo virus e per essere sempre
informata, ma più lo ascolto, più i miei timori aumentano. Ora
a Umbertide ci sono dodici persone contagiate e comincio ad
avere una terribile paura.

Qualche volta vorrei credere che sia tutto un sogno e che
presto finirà, mi sembra proprio di vivere in una bolla.

Caro Diario ti volevo anche dire che sono da un bel po’ a casa
con il divieto di uscire se non per assoluta necessità, come
andare a fare la spesa o andare in farmacia. Queste uscite
sono riservate alla mamma, che deve indossare la dovuta
mascherina.

Inizialmente mi annoiavo tantissimo, stavo tutto il giorno
stesa sul letto a guardare il telefono, poi ho cominciato ad
abituarmi sempre di più, e ho iniziato a organizzare meglio le
mie giornate. Questi giorni mi servono per pensare, per
ragionare e per passare un po’ di tempo con la mia famiglia.
In generale nelle mie giornate faccio le stesse cose con
qualche piccola variazione. Di mattina, ad esempio, ho quasi
sempre le video lezioni, poi faccio i compiti e ovviamente
resto in pigiama perché non ho voglia di vestirmi.

Il pomeriggio invece dopo pranzo vado sempre in terrazza a
prendere un po’ di sole, se c’è, e a stare all’aria aperta. Mi
invento qualche esperimento per passare un po’ di tempo,
faccio un po’ di tik tok e alcuni giorni mi alleno, per
restare sempre in forma. La fine della giornata è la parte che
preferisco perché, dopo essere stata in chiamata con i miei
amici per minimo due ore, mi stendo sul divano e comincio a
guardare la mia serie preferita: “Once upon a time”. Certo,
devo essere sincera caro Diario, le mie amiche mi mancano un
botto e mi mancano anche le nostre uscite in “piazzetta”.

Quando arriva la notte mi stendo sul letto, spengo la luce,
imposto la sveglia e mi addormento, sperando che la mattina
seguente sia piena di buone notizie.

Queste, Caro Diario, sono finora le mie giornate e i miei
pensieri.
Umbertide, 05 aprile 2020

Caro Diario, è passata un’altra settimana e sembra che le cose
stiano migliorando, almeno io lo spero. Per ora ad Umbertide
non ci sono, fortunatamente, altri contagiati. In questa
settimana ho provato a fare cose che non avrei mai pensato di
fare come cucinare. Ho cucinato i pancakes, che però devo
migliorare, e i nutellotti, che sono buonissimi. Facendo ciò
ho passato anche del tempo con la mia mamma: ci siamo
divertite tanto a cucinare insieme! Inoltre ho installato
Disney così posso guardare ogni cartone e film che voglio. Te
lo devo confessare, Caro Diario, sto un po’ impazzendo: stare
tutto questo tempo in casa mi comincia a dare fastidio.
Fortunatamente grazie alla tecnologia posso ancora continuare
a sentire i miei amici e a fare lezione… certo, con tutte le
ore passate davanti al telefono non ci sto capendo più niente!
Spero comunque che questa situazione finisca in fretta per
rivedere le mie amiche e anche per ritornare a scuola.

Ci sentiamo, presto caro Diario!!!!

                                       Umbertide, 2 maggio 2020

Caro Diario, è passato un mese dall’ultima volta che ti ho
scritto e ci sono delle novità: al telegiornale il Presidente
del Consiglio ha detto che dal 4 maggio si possono riprendere
alcune attività lavorative, si può andare a trovare i parenti
e altre cose. Se non riprenderanno i contagi poi, dal 18
maggio, si potranno anche rivedere gli amici, ma senza fare
assembramenti e mantenendo sempre le distanze. Le scuole
purtroppo non riapriranno fino a settembre anche se sono salvi
gli esami di terza media e di maturità. Sono in parte contenta
di questa “fase 2”, ma sono anche abbastanza preoccupata
perché se la gente continuerà ad uscire pensando di aver
superato il virus e di essere ormai salva, la situazione
potrebbe aggravarsi e potremmo tornare al punto di partenza.
Comunque caro Diario ti volevo dire che sto cominciando ad
abituarmi sempre di più a questa quarantena, anche se sono
veramente annoiata, perché le giornate sono tutte uguali. In
questi giorni ho continuato a vedere tantissimi film, a
cucinare e ho fatto anche una cosa creativa e divertente.
Pensa un po’, diario mio, io e le mie amiche siamo riuscite
anche a fare un pigiama party attraverso una semplice video
chiamata e a giocare a UNO e a Monopoli! Speriamo di convivere
bene con questo virus, anche se l’estate che ci aspetta, caro
Diario, non sarà sicuramente facile e questo mi rende molto
triste. Sono sicura, però, che riuscirò come sempre a trovare
aspetti positivi e divertenti per passarla al meglio. Non vedo
l’ora di mangiare un gelato insieme alle mie amiche in “
piazzetta “, vicine ma lontane!!!

A presto caro Diario

Elena Casagrande
Umbertide, sabato 28 marzo 2020

Caro Diario,

in questo periodo tutti noi italiani e molti altri cittadini
del mondo stiamo vivendo un momento di “crisi” a causa di un
virus contagioso chiamato COVID-19.

La cosa ancora più stressante è che dobbiamo restare chiusi in
casa e possiamo uscire solo per fare spesa o per necessità
sanitarie, ma io e mia sorella Irene non usciamo nemmeno per
questo motivo. All’inizio di questa quarantena stavo quasi per
impazzire, ma ora mi sono resa conto che ci sono molte
attività divertenti per far passare velocemente il tempo. Una
delle mie preferite è cucinare, ma il problema è che più
cucino, più mangio e più devo fare ginnastica per mantenermi
in forma, perché altrimenti alla fine della quarantena per
andare a scuola dovrò rotolare! Ultimamente, stando tutto il
tempo in casa, non vado molto d’accordo con mia sorella e la
cosa ancora più strana è che non esiste una motivazione valida
per cui lei non mi stia molto simpatica.

Per adesso non ho più nulla da dire, baci e abbracci.

p.s Ho fatto attività fisica solo due volte in queste
settimane, perché mi è mancata totalmente la voglia. Quindi
ora sto cercando di mangiare più sano, ma la tentazione è
tanta, dato che sono circondata da “schifezze” (gelati, snack
e cioccolate varie) che mio papà compra quando va a fare la
spesa per rendere più dolce la quarantena.

                                                    Umbertide,
                                        domenica 5 Aprile 2020

Caro Diario,

ormai è passato già un mese da quando sono rinchiusa in casa e
devo dire che mi sto cominciando ad abituare a questo tipo di
vita; col passare del tempo mi sono resa conto che stare tutto
il giorno a casa non è poi così tanto male.

Cucinare ormai è diventata la mia routine del fine settimana e
lo faccio sempre.

Per mia fortuna la nostra professoressa di ginnastica ci ha
dato degli esercizi da fare almeno tre volte alla settimana,
in modo tale da non perdere l’abitudine di fare attività
fisica.

Tornando alla cucina, dopo aver preparato ciambelle, torte e
diversi tipi di pane, ieri mia sorella ha deciso di fare i
macaron alla fragola, però non è andato tutto come previsto,
infatti ha sbagliato a preparare l’impasto, che ha dovuto
rifare da capo. Dopo aver finito di preparare le coppie di
meringhe, mi ha chiesto di preparare la crema da mettere
all’interno, sempre a base di fragole.

Il secondo imprevisto della giornata è arrivato nel momento in
cui dovevo usare la frusta elettrica: dopo due secondi, quando
già l’avevo immersa nel composto, ha smesso di funzionare
perché era andata via l’elettricità. Allora, mentre aspettavo
che la mamma andasse a riavviare la corrente, dopo averlo
appoggiato sopra al piano della cucina, improvvisamente
l’utensile si è riacceso: schizzi di crema rosa sono finiti da
tutte le parti! Io, nel panico totale, mi sono messa a pulire
tutto molto velocemente per paura di ciò che mi avrebbe potuto
dire mia madre. Lei per fortuna, quando è entrata in cucina e
mi ha visto tutta indaffarata a pulire, non avendo capito
nulla di cosa fosse successo, mi ha guardata e si è messa a
ridere! Dopo aver finito di preparare i macaron, con l’impasto
che mia sorella aveva sbagliato a fare, abbiamo preparato non
dei semplici biscotti, ma un unico enorme con gocce di
cioccolato, che non è risultato male.

Per concludere la giornata al meglio, la lavastoviglie ha
smesso di funzionare di colpo e quindi abbiamo dovuto lavare i
piatti e tutte le altre stoviglie a mano!

p.s In realtà non sono stata io a lavare i piatti, ma la mia
cara mammina

                                                      Umbertide,
                                            sabato 2 maggio 2020

Caro Diario,

sono passati quasi due mesi da quando siamo obbligati a
starcene chiusi in casa e finalmente ci sono dei cambiamenti
positivi per l’Italia. Infatti nel nostro paese si stanno
verificando sempre più guarigioni e meno contagi. Per questo
bel motivo il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha
annunciato pubblicamente che passeremo alla fase due di questa
quarantena: dal 4 maggio potremo uscire di casa solo per
andare a trovare i nostri parenti e dal 18 maggio potremo
uscire non solo per incontrare i familiari, ma anche per
andare nei bar, nelle biblioteche ecc. ovviamente con
mascherina e guanti e stando ognuno a distanza di almeno un
metro dall’altro e sempre all’erta.

Io però non penso che il giorno in cui potremo
“definitivamente uscire” uscirò, perché preferisco stare
qualche altro giorno a casa per essere più sicura. Inoltre le
giornate si stanno allungando e questo vuol dire che l’estate
è VICINA! Ovviamente questa non sarà un’estate top, ma
sicuramente un’estate da ricordare.

Un’altra cosa che è stata notata dalla popolazione Italiana
sono gli animali che, sempre più numerosi, al posto nostro
stanno popolando l’Italia, perché sicuramente l’inquinamento è
diminuito.

In questi giorni si sente dire che molte persone ancora escono
con indifferenza, pensando che quello che stanno facendo non
importi a nessuno, ma è proprio qui che sbagliano: più loro
girovagano per la loro città, più la popolazione italiana è
costretta a restare a casa. Insomma ci sono dei lati negativi
e dei lati positivi in tutto ciò. Per quanto mi riguarda sono
due mesi che non incontro le mie amiche, ma noi non ci siamo
arrese e tutti i giorni facciamo delle videochiamate nelle
quali non solo chiacchieriamo, ma giochiamo a diversi giochi,
come ad esempio Uno oppure Monopoli. Quindi, nonostante la
distanza ci sentiamo ancora vicine!

Caro diario, per ora è tutto, spero prossimamente di portarti
altre belle notizie.
Un abbraccio e un bacio

p.s. In realtà alcune volte gioco a Uno da sola.

Alessandro Cacchiata

                             Umbertide, domenica 29 marzo 2020

 In questo primo giorno di diario voglio raccontare di un
giorno che mi ha colpito, anzi, un po’mi ha terrorizzato in
questa settimana.

Era sabato sera del 28 marzo e, data la situazione, non
potendo uscire di casa, sono rimasto a guardare la
televisione. All’inizio nulla di speciale. Verso le otto di
sera mia madre si è sentita male. All’inizio nessuno di noi se
n’è accorto; quando poi ha cominciato a dire che non si
sentiva bene non mi sono agitato, perché in quel momento,
guardando la tv, non ho ascoltato con attenzione le sue
parole. Subito dopo mi sono ricordato che lei è una dottoressa
e ho pensato che si potesse trattare del virus. Sono
rabbrividito.

Una strana sensazione mi ha percorso il corpo, ero molto
preoccupato. Subito le ho detto di misurare la febbre, ma lei
non l’ha fatto. Poi, come se nulla fosse successo, ha portato
fuori il cane. Intanto io guardavo fuori dalla finestra
impaziente che tornasse; dopo circa venti minuti ha fatto
ritorno. Era ancora più stanca di prima, le facevano male le
gambe.

Ho trattenuto il respiro per un attimo, le ho acceso la termo-
coperta del letto, e le ho detto di andare a dormire. Lei si è
sdraiata sul letto e si è messa a guardare il telefono per un
po’ di tempo. Subito dopo ci ha detto che si sentiva ancora
più male di prima, ma non ha voluto ancora una volta misurare
la febbre. Secondo me il termometro stava lì impaziente di
essere usato.

Comunque ancora più tardi è cominciato il mal di testa. Allora
ho deciso di darle il termometro e l’ho convinta a misurare la
temperatura, che è risultata sui trentasei gradi centigradi.
Ho tirato un sospiro di sollievo! Forse dovevo fidarmi, beh, è
un medico. Però anch’io sono una persona paranoica…

Subito dopo ho deciso di andare a dormire. Era notte fonda.
Mio padre si è alzato per andare, probabilmente, a mangiare
qualcosa. A un certo punto si è sentito un boato provenire dal
corridoio e mia madre scoppiare in una risata fragorosa. Mio
padre era scivolato cadendo sull’ellittica, che noi di solito
usiamo per fare un po’ di attività fisica, e si era fatto male
alla schiena. Immediatamente è scattato il rimprovero a mia
madre alla quale ha detto che non c’era nulla da ridere…ma lei
continuava…

La mattina seguente, a colazione, mio padre si è accorto di
essersi fatto un grande taglio sulla schiena e mia madre, come
sempre, ha ricominciato a ridere senza sosta. Io, non dando
importanza a ciò che stava accadendo, ho capito che mia madre
si sentiva meglio, infatti era più energica e attiva della
sera precedente. La calda dormita che le avevo consigliato le
aveva fatto bene. Sono un eroe!

Il pomeriggio siamo riusciti addirittura, come se fosse una
cosa impossibile, a giocare ad un gioco da tavolo e fare un
po’ di “ginnastica” alternativa.

Voglio precisare che questa è solo la prima pagina di diario e
che ne scriverò altre, spero non come questa, perché se ogni
giorno sarà così duro da affrontare non arriverò a fine mese!

Comunque voglio dire che questa quarantena è molto noiosa ma
se si trova, come sto facendo io, qualcosa da fare, non ci si
annoia mai, o quasi.

                                     Umbertide, 28 Aprile 2020

In questa pagina di diario voglio parlare di un giorno strano,
molto strano. Erano le nove di sera e stavo giocando ai
videogiochi con un mio amico. Precisamente stavamo giocando
alla PS4. La serata era tranquilla, parlavamo normalmente ed
eravamo tutti e due concentrati nella partita. Poi, ad un
certo punto, verso la fine della partita, la mia televisione
si è spenta e con lei anche la console con cui stavo giocando.
Ho sentito un forte lampo di corrente provenire dalla
ciabatta; all’inizio mi sono arrabbiato molto, ma poi mi sono
tranquillizzato. Ho riacceso subito dopo la playstation e,
infatti, funzionava come sempre. Era solo saltata per un
attimo la corrente, però lo aveva fatto in modo molto molto
strano. Ero molto preoccupato, anche perché alla ciabatta
erano collegati, e tuttora lo sono, il PC e l’Xbox. Ma
riguardo la frase “e tuttora lo sono” intendo solo il PC. E
già… Appena ho riacceso la playstation, ho parlato con il mio
amico e mentre stavamo giocando mi ha proposto di giocare di
nuovo con l’Xbox. Gli ho risposto in modo affermativo,
dicendogli anche che avrei rifatto il giorno seguente
l’abbonamento per la console.

La mattina successiva, finite le video-lezioni, ho provato ad
accendere l’Xbox, ma mi sono accorto che non funzionava. Ero
molto preoccupato e ho capito sin dall’inizio che il mini-
blackout della sera precedente aveva bruciato qualche fusibile
all’interno della console. Io di precisione non so se la
console si sia bruciata o rotta, ma penso che la prima opzione
sia giusta. Non lo so anche perché la porterò a riparare il
quattro maggio, quando il negozio specifico riaprirà. O almeno
lo spero. Comunque queste cose capitano sempre a me, ogni
tanto non me ne va una dritta, c’è sempre qualcosa che mi
rovina la giornata o il fine settimana. Ah, ci tengo a
sottolineare che questa è solo la terza pagina di diario e
sono già messo molto male. Comunque spero che queste pagine
stiano piacendo a qualcuno, anche se di bello c’è poco.

Arrivederci alla prossima mia sventura.

Elisa Pazzaglia

                                      Umbertide, 29 marzo 2020

Ciao, in queste pagine di diario racconterò quello che sto
vivendo ora, in questo difficile periodo. Ormai tutti nel
mondo conoscono questo virus, ma voglio parlarne comunque un
po’. A marzo si è diffuso in tutta la Cina un virus, chiamato
CORONA VIRUS, che inizialmente noi pensavamo fosse simile
all’influenza, ma che poi però si è rivelato più grave, tanto
da causare molti morti. Adesso è diffuso in tutto il mondo e
in Italia siamo in quarantena già dal 4 marzo e chissà per
quanto ancora ci staremo! Non possiamo uscire, possiamo farlo
solo per andare a fare la spesa o per altri motivi
particolari, per esempio portare il cane fuori o andare al
lavoro, per chi ancora ci deve andare.

Questo momento lo sto passando abbastanza tranquillamente; non
sono troppo preoccupata, però sono consapevole della
situazione pericolosa, infatti non esco di casa e lavo le
mani, semplicemente quello che tutti dovrebbero fare ma che in
tanti non fanno. È per questo che i contagiati, sia anziani
che giovani, continuano ad aumentare.

Io all’inizio di questa quarantena mi annoiavo molto, però ora
ci ho fatto l’abitudine e mi diverto anche restando in casa,
anche perché in realtà mi è sempre piaciuto starmene
tranquilla; però ovviamente mi manca uscire con i miei amici
il fine settimana. Bisogna solo essere pazienti e saper
aspettare! Le uniche attività che svolgo giornalmente sono
dormire, fare video lezioni, studiare, mangiare, guardare film
e serie tv e ogni tanto allenarmi con qualche esercizio fisico
per mantenermi un po’ in forma.

Per oggi ho detto tutto. Sicuramente scriverò altre pagine di
diario, se ci saranno miglioramenti o peggioramenti.

                                                 Umbertide, 11
                                                   aprile 2020

Oggi racconterò come sono andate le cose in questi ultimi
giorni.

Ci sono stati sia miglioramenti che fatti negativi. Il lato
positivo è che i contagiati stanno diminuendo e ora non siamo
più il Paese al primo posto nella lista, ma siamo stati
superati dagli USA, tanto che molti adulti ritorneranno a
lavorare. Il lato negativo è che ancora ovviamente siamo in
quarantena e noi ragazzi ritorneremo a scuola a settembre.

Uno di questi giorni, mentre mettevo a posto la mia camera, mi
è venuta una fantastica idea, cioè quella di dipingere di
viola la mia vecchia lavagnetta appesa al muro, per renderla
più carina. L’ho detto al mio papà che ha tolto la lavagnetta
dal muro e mi ha dato una bomboletta spray; subito dopo sono
andata nel mio giardino e mi sono messa al lavoro. Con la
musica nelle orecchie, dopo circa trenta minuti avevo
terminato, così sono tornata in casa e ho fatto merenda.

Ho raccontato questo perché quella è stata un’attività diversa
e divertente, ma ora voglio parlare anche di quel giorno in
cui mi sono allenata insieme a mio fratello. Il 2 aprile ho
deciso di fare un po’ di esercizio fisico nel mio salotto;
dopo 20 minuti circa è arrivato mio fratello che mi ha detto:”
Vieni fuori con me, saltiamo la corda insieme e poi mi devi
fare dei video per l’università”. Io ovviamente ho accettato.
Ci siamo divertiti molto, anche perché non eravamo e non siamo
ancora oggi degli esperti! Dopo un po’ ho fatto dei video
mentre svolgeva degli esercizi.

Ho terminato, per oggi, di raccontare le attività più
particolari che ho svolto finora.

P.S. Ancora non mi sono mai messa a cucinare, a differenza di
tutti gli altri miei amici.

Camilla Belia

                                           Pisa, 16 marzo 2020

Sono all’ospedale Stella Maris a fare la fisioterapia.
Arrivata all’ospedale ho scoperto di dover rimanere qui un
mese in una stanza dove ci sono un armadio, un lavandino, un
piccolo tavolino e una finestra. Nella stanza ci sono due
letti, uno per me e una per la mia mamma. Il mio è un letto
motorizzato, invece quello della mia mamma è un divano letto.

Di mattina alle 7:30 arriva la colazione, tutti i giorni la
stessa; poi mi vesto e mi lavo per andare a fare la
fisioterapia. La fisioterapia dura fino alle 11. Anche se
tutto il mondo è in quarantena e io sono in ospedale, posso
andare al parco con la mia mamma e con la mascherina.La
mattina sono l’unica che può stare fuori.

Quasi tutti i giorni mi chiamavano i parenti: io sono felice,
almeno posso parlare con qualcuno. Invece i miei compagni di
classe li vedo quando faccio le poche videolezioni a cui posso
partecipare.

A mezzogiorno arriva il pranzo e, tranne il lunedì, si può
scegliere tra varie cose: il lunedì il menu è sempre uguale:
pasta al sugo, hamburger e purè. Io, essendo abituata ad
abbondanti porzioni preparate dalla nonna o dalla mamma, ho
sempre fame!

Il pomeriggio mi annoio e quindi con le specializzande
dell’ospedale vado a fare dei progetti. Spesso sono nervosa
perché vedo gli altri ragazzi dell’ospedale partecipare a dei
laboratori. È difficile stare in una piccola stanza con le
finestre chiuse la maggior parte del tempo. Vorrei andare al
mare dietro ai palazzi come facevo da piccolina, ma non posso
perché c’è il COVID.

La sera è più movimentata, almeno posso parlare con qualcuno,
a un metro di distanza e con la mascherina. Mi manca la casa,
la nonna e il babbo, che ha imparato a fare le videochiamate.

A cena volendo si può prendere il cibo da asporto, scegliendo
dal menù del ristorante. Questa cosa capita il sabato sera.
Per gli altri giorni le cose sono sempre le stesse.

                                       Casa mia, 8 aprile 2020

Oggi sono ritornata a casa. Ho pianto dalla gioia perché ho
visto il mio babbo dopo un mese che non lo vedevo. Mi ha
portato due uova di Pasqua. La prima cosa che ho fatto è stata
dare un bacio ai miei nonni che abitano con noi: li ho
abbracciati fortissimo. Poi sono andata a casa dei miei nonni
materni.

La sera ho fatto finalmente la doccia tutta intera dopo due
mesi; prima non la potevo fare perché avevo il gesso. In
ospedale c’era la doccia, ma non si poteva usare perché
allagava tutto il bagno.

La sera ho cenato con la parmigiana di melanzane e con le
cotolette fritte: che buone!!!!!! Finalmente!!!
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