Le fotocamere - Attilio Premoli - attiliopremoli

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Attilio Premoli

le fotocamere
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Macchine fotografiche
Il mercato delle fotocamere digitali si divide in quattro categorie:

  • le fotocamere compatte, dedicate alla grande massa, e per questo
    chiamate anche “consumer";
  • le bridge, per il fotografo più evoluto ed esigente, ma che vuole affidarsi
    ad un unico obiettivo con uno zoom potente;
  • le mirrorless, piccole ma ben performanti, con la possibilità di
    scegliere le lenti più adatte ai nostri generi fotografici;
  • e infine le reflex, che a loro volta si dividono in entry-level, semi-pro e
    professional.

Con questa varietà di offerta ogni fotografo potrà scegliere l’apparecchio più
adatto alle sue esigenze e, perché no, alle sue tasche.

Compatte

                                compatta Fujifilm

Definite anche “consumer” perché destinate ad un ampio pubblico
generalista, le macchine fotografiche digitali compatte sono piccole e
comode da mettere in borsa o in tasca e hanno un obiettivo che, a camera
spenta, rientra interamente nel corpo macchina. Il basso ingombro di

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                 percorso della luce nelle compatte, bridge e mirrorles

queste macchine va a discapito di componenti interne. Il loro sensore, ad
esempio, è piccolo e va dal micro 1/3-6” a 1/2.3”.
È assente anche il sistema a specchio tipico delle reflex, e la luce entra
nell'obiettivo e colpisce direttamente il sensore, come si può vedere dalla
figura qui sopra.
Non sempre le compatte dispongono di un mirino ottico, che in ogni caso,
ove presente, è un mirino galileiano, quindi con il conseguente errore di
parallasse Nella maggior parte delle camere compatte il display posto sul
dorso della scocca funge sia da mirino, con tutte le difficoltà che conseguono
dal fotografare in piena luce, difetto che si evidenzia in modo particolare nei
prodotti più economici, che da riproduttore delle immagini archiviate.
A seconda della marca e della fascia di prezzo hanno funzioni automatiche
(le compatte più evolute hanno anche la possibilità di impostazioni in
manuale) e sono dotate di schermo LCD, flash, vari modi di scatto a seconda
del genere si tratti di paesaggio, ritratto, macro, etc.
Vengono definite anche fotocamere inquadra e scatta perché le loro funzioni
automatiche permettono di scattare le foto semplicemente con un clic,
senza nessuna preoccupazione su diaframmi, tempi di posa, messa a fuoco,
etc.
Il mercato delle compatte è molto ampio, ed ogni casa produttrice ha
solitamente una decina di prodotti di questo genere che vengono
continuamente rinnovati di anno in anno, sia per soddisfare le esigenze in
fatto di "moda" e di tendenza sociali, sia per il continuo sviluppo tecnologico
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dell'industria elettronica. Gli ultimi modelli di fotocamere digitali compatte
sono tutte dotate di sistemi wireless per favorire l'interazione con cellulari e
social media, così da poter inviare le proprie foto senza necessità di
collegarsi al computer attraverso un cavo USB.
Ecco alcune tra le caratteristiche principali delle fotocamere compatte, utili da
prendere in considerazione nell'acquisto del prodotto, perché ci informano,
in modo implicito, della loro capacità di azione. Analizzandole vi renderete
conto se davvero una fotocamera digitale compatta è quello che fa per voi:

  • minor costo economico rispetto ad una Brigge, ad una Mirrorless o ad
    una Reflex;
  • minor ingombro e possibilità di portare la fotocamera in borsa o anche
    in tasca;
  • minore manutenzione rispetto alle Reflex;
  • minori possibilità di aggiungere accessori esterni;
  • un unico obiettivo con zoom attaccato al corpo macchina, senza
    possibilità di cambiarlo;
  • presenza di funzioni automatiche (dal flash alla possibilità di
    impostare generi fotografici come paesaggio, macro, ritratto) che vi
    permettono di fare foto con un clic

Le compatte evolute e i loro costi
Come abbiamo visto il mercato "consumer" delle compatte, proprio perché
interessa un pubblico generalista, ha da sempre un'ampia produzione. Ma il
mercato delle compatte ha trovato un forte concorrente negli smartphone.
Dotati di fotocamera digitale (dai 5 fino ai 23 megapixel!!!), gli smartphone
soddisfano le esigenze fotografiche di un vasto pubblico, che per questo non
sentono l'esigenza di dotarsi di una fotocamera compatta.
Questo ha portato numerose case produttrici a differenziare il reparto delle
compatte con fotocamere che hanno delle caratteristiche più evolute,
rivolte ad un pubblico più specialistico che cerca in una compatta anche le
impostazioni di scatto in manuale.
Attenzione, perché il costo delle fotocamere compatte evolute si alza di
molto, e arriva a toccare quello di alcune Reflex entry-level.

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Bridge

                            Bridge Canon© SX510HS

Il termine “bridge” significa in inglese “ponte”, ed esprime bene il concetto
di passaggio da una fotocamera consumer ad una prosumer, cioè da un
utilizzo generalista ad uno più specialistico del dispositivo.
L’aspirante fotografo evoluto passerà presto dalla compatta alla Bridge.
La bridge è una fotocamera dotata di corpo macchina con obiettivo fisso
caratterizzato da una lunga escursione focale che può arrivare addirittura
a 83x (nella Nikon P900), equivalente ad un range da 24 a 2000 mm in
formato 35mm.
L'evoluzione delle tecnologie a disposizione delle bridge hanno permesso la
produzione di fotocamere sempre all'avanguardia con una qualità delle foto
sempre migliore.
Oltre alle modalità automatiche nelle bridge è possibile impostare modalità
di scatto in manuale, ed è questo il motivo che le pone tra le compatte
consumer e le reflex: senza essere impegnative come le fotocamere di alta
gamma, consentono da parte dell'utente un utilizzo più ragionato e
professionale del mezzo ottico.
La prima differenza tra fotocamere Bridge e fotocamere Reflex risiede nello
specchio, che manca nelle bridge. La luce che entra nell'obiettivo non si

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riflette nello specchio, ma arriva direttamente al sensore, come nel disegno
all’inizio del capitolo.
Il punto di debolezza delle bridge, cioè l'elemento che le allontana dalle
reflex, è il loro sensore che è più grande delle compatte, ma più piccolo delle
reflex: solitamente si parte da un sensore 1/2.3" (6.17 x 4.55 mm), e si
arriva ad uno da 1ʺ (13.2 x 8.8 mm).

Alcune limitazioni delle fotocamere bridge
Se compattezza e super zoom sono i punti di forza di questo segmento di
fotocamere digitali, l'altro lato della megaglia mostra alcuni dei limiti
derivanti da queste stesse caratteristiche. L'obiettivo fisso non può essere
cambiato, ma soprattutto la grande escursione focale preclude un obiettivo
luminoso.
Dicevamo più sopra dell'evoluzione tecnologica che ha interessato le
fotocamere Bridge, e che ha permesso di avere delle fotocamere
performanti, con una buona qualità delle foto, in un corpo tutto sommato
compatto e facile da portare con sé, se confrontato al corpo delle Reflex
professionali.
Tra le caratteristiche tecnologiche principali che possiamo trovare nelle
fotocamere Bridge recentemente uscite sul mercato:

  • zoom ottico sempre più potente (da 38x fino a 83x);
  • sensore CMOS;
  • sistemi di riduzione delle vibrazioni, fondamentale per scatti con lo
    zoom spinto;
  • possibilità di registrare filmati in HD;
  • mirino elettronico e ampio display LCD orientabile;
  • sistemi Wi-Fi e GPS

Il mercato delle bridge
Il mercato delle bridge,ma in generale quello delle fotocamere digitali, è
sempre più cannibalizzato dagli smartphone.
Il segmento bridge, nonostante abbia comunque un certo interesse
commerciale, dal 2010 ha visto ridurre drasticamente i prodotti venduti, e
le stesse case produttrici si orientano soprattutto verso fotocamere
mirrorless.

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Mirrorless
                                                  Da qualche anno in
                                                  produzione presso i
                                                  maggiori marchi
                                                  fotografici, le mirrorless
                                                  hanno               come
                                                  caratteristica quella di
                                                  avere           ottiche
                                                  intercambiabili.
                                                  Il corpo macchina è
                                                  solitamente piccolo e
                                                  simile a quello di una
                                                  compatta, ma l’aggiunta
                                                  di particolari obiettivi ne
                                                  aumenta in maniera
                                                  anche esagerata le
                                                  dimensioni.
               mirrorless Samsung©                Vengono chiamate anche
                                                  EVIL, acronimo che sta
                                                 per Electronic Viewfinder
Interchangeable Lens, ossia “mirino elettronico obiettivo intercambiabile”.
Solitamente le mirrorless hanno un sensore micro 4/3” (17.3 x 13 mm) ma
possono utilizzare anche sensori APS-C.
Alcune di queste - come ad esempio la Sony Cyber-shot DSC-RX1R - hanno
sensore full frame che contribuisce moltissimo ad aumentare la qualità
dell’immagine.

Differenze delle mirrorless rispetto alle reflex
  •    Hanno una maggiore qualità d’immagine rispetto alle compatte
  •    Hanno l’obiettivo intercambiabile
  •    Non hanno il sistema a specchio delle reflex
  •    Hanno un corpo macchina di dimensione ridotta rispetto alle
       reflex.
Il segmento di mercato delle mirrorless tende a scalzare le Reflex entry-
level.

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Cosa manca alle mirrorless rispetto alle reflex
Sicuramente la robustezza, la solidità e l'ergonomia. Appena mettete uno
zoom ad una mirrorless si perde la praticità del corpo piccolo e compatto, e
l'impugnatura comincia ad essere già più scomoda rispetto a quando avete
montato un grandagolo (più piccolo e compatto).
È per questo motivo che vengono venduti separatamente dei grip che
aumentano l'ergonomia, o dei battery brip.
Le mirrorless si pongono nella stessa fascia di mercato delle Reflex entry-
level, di cui hanno più o meno le stesse caratteristiche ma una maggiore
praticità.
Le mirrorless rappresentano anche una scelta per il fotoamatore più
evoluto che vuole passare dalle Bridge ad una fotocamera con
caratteristiche superiore nella scelta degli obiettivi.
Lo sviluppo tecnologico ha però consentito di dotare le mirrorless di
funzioni molto avanzate, sia per quanto riguarda la velocità di scatto
(fotogrammi per secondo), sia per quanto riguarda la velocità
dell'otturatore o la realizzazione di video. In questo senso la stabilizzazione
a quattro o cinque assi è diventato un punto di forza nella macchina che ha
permesso di scalzare le Reflex.
Lo sviluppo delle mirrorless si è accompagnato allo sviluppo di ottiche
dedicate, sia di fascia bassa che di fascia alta.
Alcune aziende, come Canon, hanno deciso di non sviluppare più
fotocamere Reflex, ma di dedicarsi esclusivamente alle mirrorless, così
come Fujifilm, una delle prime aziende a credere e puntare su questa
                                       tipologia di fotocamere.
                                        Personalmente non amo molto questa
                                        tipologia di fotocamera, che ho avuto
                                        modo di testare.
                                        Innanzitutto manca il mirino ottico,
                                        tipico delle reflex, e l’utilizzo del
                                        display non sempre è comodo e pratico,
                                        specialmente per chi, come me, da più
                                        di trent’anni è abituato a guardare
                                        attraverso il mirino TTL.
                                        A l c u n i m a r ch i p r o d u c o n o d e l l e
             Nikon© Z50                 mirrorless che integrano un mirino
                                        ottico, ad esempio la Nikon© Z50
                                       (immagine sopra), che ha, a suo
                                                                                        7
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svantaggio, un costo non adatto a tutte le tasche: da 1.205,00 € per la
versione base ai 2.308,00 € per la versione più completa.

Le reflex digitali
Evoluzione delle reflex analogiche sono equipaggiate da un sensore che ha
sostituito la pellicola 35 mm per l’acquisizione dell’immagine che viene
immagazzinata in una scheda di memoria, generalmente una SD-Card che
trova posto in un’alloggiamento dedicato all’interno della scocca del corpo
macchina.
Le reflex digitali sono chiamate anche DSLR, acronimo che sta per Digital
Single Lens Reflex, mentre per reflex digitali veniva usato solo SLR: Single
Lens Reflex
Le maggiori marche fotografiche si distinguono solitamente tre tipi di
reflex: le entry-level, le semi-pro e le professional.

Entry-Level, Semi-pro, Professional
Le entry-level sono caratterizzate da un corpo macchina ridotto, e da
alcune funzioni minori rispetto alle semi-pro (ad esempio lo scatto a raffica
è minore).
Le semi-pro hanno un corpo macchina più massiccio con funzioni avanzate
e materiali di qualità migliori.
Le reflex professionali invece, pensate per fotografare in condizioni
estreme, sotto la pioggia o altre intemperie, in condizioni di poca luce o in
condizioni di emergenza e pericolo, pensate per i reporter di guerra, hanno
una serie di caratteristiche che devono comunque riuscire a permettere lo
scatto di una foto anche in condizioni estreme.
Solitamente sono tropicalizzate, hanno un sensore full-frame, hanno una
raffica di scatto notevole, sono solide e robuste anche ad urti e cadute.
Queste macchine fotografiche sono il top di gamma e hanno prezzi non
accessibili ad un fotoamatore, che in ogni caso non ha le esigenze che può
avere un fotoreporter: ognuno con i suoi soldi fa poi come meglio crede.
Vediamo adesso come funziona lo specchio di una reflex.
Un disegno ci sarà d’aiuto e servirà a comprendere appieno il meccanismo.
La luce entra dall’obiettivo, viene riflessa da uno specchio a 45° che la fa
andare su un pentaprisma che a sua volta la trasmette al mirino. Nel
momento dello scatto lo specchio si solleva e l’immagine viene catturata dal
sensore.
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le fotocamere

                                           Nelle reflex il mirino ci mostra
                                           esattamente quello che vediamo
                                           dall’obiettivo con una visione
                                           che va dal 90% al 100% del
                                           campo inquadrato.
                                           T u t t e l e r e fl e x s o n o
                                           equipaggiate con un display
                                           posto sulla parte posteriore
                                           della scocca che in tutte le semi-
                                           pro e pro integra la funzione
                                           Live-view, mente solo in alcune
                                           entry-level la integra.
                                           Per Live-view si intende
                                         nient’altro che fotografare invece
che dal mirino della fotocamera direttamente dal LCD della Reflex.

Live View
Qual’è il vantaggio
Pensate di voler fare una foto dal basso verso l’alto per esempio ad un
albero. In questo caso vorremmo il mio punto di ripresa il più basso
possibile.
Ci sono essenzialmente due modalità per riprendere questa scena:
• sdraiati per terra a pancia all’ingiù (poggiando letteralmente il mento a
  terra).
• tramite la ripresa Live-view.
In questo secondo caso infatti, ruotando l’LCD a favore del fotografo si
riesce a riprendere da punti di vista che in altro modo sarebbe difficile da
ottenere.
Una precisazione d’obbligo: l’LCD si deve poter ruotare. Purtroppo questa
funzione non è presente su tutti i modelli di fotocamera entry-level, ad
esempio la ia Canon EOS 1100d© non ce l’ha.
Naturalmente questa mancanza, che sembra una banalità, limita di molto la
sua funzione.

Altri Vantaggi
Possibilità di scattare da più punti di ripresa.
L’esempio dal basso in alto è forse quello più utilizzato anche se può essere
usato anche per il contrario, dall’alto verso il basso.

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le fotocamere

Oppure inclinando di lato LCD si può posizionare la fotocamera in posti che
prima, non vedendo cosa stavamo inquadrando, si andava a tentativi,
invece con questa funzionalità diventano nuovi punti di ripresa.

Svantaggi
Sporca notevolmente il sensore.
Infatti per poter utilizzare questa modalità lo specchio all’interno della
Reflex che serve a riflettere la scena ripresa direttamente al mirino, viene
alzato.
Il sensore così si può scaldare, perché rimane attivo e si può sporcare
maggiormente causando poi quelle macchie (di polvere o altro) che notiamo
quando riguardiamo le foto.
Per capire se è colpa del sensore vi consiglio di scattare una foto ad un muro
o un foglio di carta completamente bianco, con un diaframma molto chiuso.
                                   Se nella foto vedete apparire delle macchie di
                                   colore scuro vuol dire che all’interno della
                                   vostra macchina fotografica, con il normale
                                   utilizzo o durante il cambio di una lente, è
                                   entrata un po’ di polvere depositandosi sul
                                   sensore.
                                   Una soluzione, se le macchie sono poche, sarà
                                   una passatina in post-produzione per
     macchie di sporco sul sensore eliminarle, è meglio che rischiare un graffio sul
                                   sensore.
Ma se le macchie sono tante, avete paura che lo sporco si solidifichi o
semplicemente vi secca questo lavoro extra ogni volta che sviluppate le
vostre immagini le soluzioni sono due: il fai da te o l’assistenza qualificata..
Se con la prova del muro bianco vedete granelli, sicuramente la prima
manovra da fare è avviare la pulizia del sensore automatica.
Quasi tutte le macchine fotografiche dispongono di una funzione che abilita
la funzione di pulizia automatica del sensore, volendo può essere anche
programmata per ogni volta che la macchina viene accesa o spenta. Una
cosa importante: la macchina va tenuta dritta mentre si esegue questa
operazione, in questo modo il sensore rimane perpendicolare al pavimento,
inclinarla verso il basso o verso l’alto porta i granelli di polvere a
depositarsi sui componenti interni. Ma se questo passaggio non fosse
sufficiente?

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le fotocamere

                   BIG - Pompetta Eyelead M con filtro antipolvere

Queste macchie possono eliminate facilmente con una pompetta dedicata,
infatti questo particolare tipo di pompetta aspira aria attraverso un filtro
posteriore e la soffia sul sensore attraverso un beccuccio dal quale non
aspira aria evitando così di aspirare anche del pulviscolo che andrebbe a
riposarsi sul sensore.
Teniamo conto che il        sensore è estremamente delicato, durante un
intervento di pulizia, anche se fatto da personale qualificato, il rischio di
rigarlo è piuttosto alto. Per questo motivo è importantissimo prendersi
sempre cura del proprio sensore cambiando gli obiettivi in una zona il più
possibile libera da polveri o sabbia e avendo cura di mantenere sempre il
sensore esposto per il minor tempo possibile e soprattutto sempre rivolto
verso il basso.
Se non vi sentite di rischiare la soluzione migliore è portare la vostra
macchina fotografica in assistenza, ve la restituiranno dopo qualche giorno
o addirittura in giornata pulita per un prezzo che si aggira tra i 35 e i 50
euro.
Un costo non bassissimo, ma se teniamo conto che questa operazione va
fatta, solo se necessario, dopo molti anni dall’acquisto, io, ad esempio, non
ho ancora portato la mia Canon© in assistenza per questo intervento dopo
sette anni, ma ho provveduto ad una pulizia “ad aria” self-made quando si
sono presentate delle macchie, ecco che il costo non è poi così alto.
Facciamo anche una considerazione in più: il sensore non è una parte poco
importante delle vostre macchine fotografiche e il rischio di danneggiarlo è
sempre molto alto essendo così delicato e una volta rigato farete prima ad
acquistare una fotocamera nuova piuttosto che a cambiarlo.
D’altra parte, lo sapete già da soli, purtroppo non avete scelto l’hobby meno
dispendioso che c’è.
Se invece siete delle persone estremamente precise e adorate lavorare con
le mani prendendovi cura dei vostri oggetti, ecco come fare.
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le fotocamere

Ma prima un attimo di attenzione: ecco cosa non fare MAI, lo so sembrano
cose scontate, ma non è cosi.
• non soffiare con la bocca, rischiate di far arrivare goccioline di saliva sul
  sensore;
• non usate mai bombolette ad aria compressa al posto della pompetta, il
  getto d’aria è troppo forte e potrebbe danneggiare il sensore;
• non usare un pennello generico tipo quelli da trucco o quelli da pittura,
  oltre alle possibili tracce di sporco, sono di un materiale troppo rigido e
  rischiate di rigare il sensore;
• non usate liquidi strani sul sensore (sapone, detergenti o alcool), usate
  solo quelli appositi.

Pulire il sensore
                               Quando pulite un sensore dovete dotarvi di
                               un’immensa calma e adottare tutte le
                               precauzioni del caso: basta veramente un
                               attimo a fare un danno grave, in ogni modo
                               le operazioni fai da te non sono mai esenti da
                               rischi, affidarsi ad un centro di pulizia
                               rimane la scelta più sicura, anche perché
                               sono gli unici in grado di rimuove alcuni
                               aloni dati dalla sporcizia di vecchia data o
    un sensore danneggiato     dalle goccioline di acqua o olio.
                               Inevitabilmente la polvere si riformerà e in
                              ogni modo rimuoverla completamente è
impossibile. La strategia da adottare è quella di prevenirne un accumulo
eccessivo nei modi che abbiamo visto e pulire il sensore solo quando è
veramente necessario.
Anche perché in fase di post-produzione basteranno pochi click per
rimuovere dalle vostre fotografie eventuali macchie lasciate dallo sporco.

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le fotocamere

Conclusioni
Mi sono volutamente dilungato sulla pulizia del sensore ampliando la parte
del manuale dedicata alle reflex perché le considero la miglior scelta per un
fotoamatore che voglia approcciare la fotografia in modo attivo.
Non me ne vogliano i possessori di apparecchi compatti, ma preferisco non
investire dei danari su quel tipo di fotocamera, mi basta di gran lunga il mio
cellulare che svolge le stesse funzioni di una compatta.
Se per averne una che mi permetta di modificare i parametri di scatto devo
spendere come per una reflex entry-level preferisco, di gran lunga,
quest’ultima soluzione, ritenendo che la possibilità di cambiare le ottiche ed
un sensore più grosso facciano la differenza.
Per quanto riguarda le bridge le trovo un compromesso tre una compact ed
una mirrorless, infatti della compact mantengono l’impossibilità di
sostituire le ottiche, anche se va detto che arrivano a focali veramente
spinte, anche 2.000 mm, proprio per questo vengono chiamate anche super
zoom.
Bisogna essere chiari: non montano realmente un obiettivo da 2.000 mm,
ma sfruttando l’effetto moltiplicatore della focale del fattore di Crop
(trovate una guida al fatture di Crop sempre nell’area download del mio
sito) montano un obiettivo di focale nettamente inferiore.
Tuttavia sono sicuramente un apparecchio più interessante di una compact.
Le mirrorless le trovo troppo leggere, specialmente se equipaggiate con uno
zoom o un obiettivo a focale lunga, tuttavia, a mio avviso, sono valide per
chi si dedica al Birdwatching o alla fotografia naturalistica: sono silenziose e
questo non è un pregio da sottovalutare.
Le ottiche intercambiabili sono uno dei punti di forza, mentre la mancanza
dello specchio fa si che il sensore tenda a sporcarsi maggiormente con tutti i
problemi detti prima.
Naturalmente la macchina che preferisco è la reflex DSLR, un pò per
affezione, sono più di trent’anni che fotografo con reflex, ma ritengo anche
che per robustezza e versatilità di utilizzo, le reflex, siano le fotocamere
migliori.
L’intercambiabilità degli obiettivi, la possibilità di montare filtri, usare
scatto distanza o intervallometro ne fa l’apparecchio per il quale preferisco
spendere i miei soldi.

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le fotocamere

Certamente l’obiezione che viene subito in mente è: anche una mirrorless
ha le stesse possibilità, tuttavia per i motivi elencati prima preferisco una
reflex, anche perché, una reflex entry-level da molto di più di una mirrorles.
E poi che dire… il rumore dell’otturatore e dello specchio che si solleva e si
richiude è insostituibile.

                            la mia Canon© EOS1100D

                               foto allo specchio

                                                                           14
le fotocamere

Indice

  Macchine fotografiche                                                 1
  Compatte                                                              1
    Le compatte evolute e i loro costi                                  3

  Bridge                                                                4
    Alcune limitazioni delle fotocamere bridge                          5

    Il mercato delle bridge                                             5

  Mirrorless                                                            6
    Differenze delle mirrorless rispetto alle reflex                    6

    Cosa manca alle mirrorless rispetto alle reflex                     7

  Le reflex digitali                                                    8
    Entry-Level, Semi-pro, Professional                                 8

  Live View                                                             9
    Qual’è il vantaggio                                                 9

    Altri Vantaggi                                                      9

    Svantaggi
                                                                       10

  Pulire il sensore
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  Conclusioni
                                                                       13
            In copertina: Koroll 35 Bencini - © 2021 Attilio Premoli

                               © 2021 Attilio Premoli
                          www.attiliopremoli.altrevista.org
                             Contact: premati@libero.it

                                                                       15
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