Le fonti energetiche rinnovabili ed il nucleare in Italia - NDT.net
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Le fonti energetiche rinnovabili ed il nucleare in Italia Ing. Emilio Ceccarelli Già Vice Presidente dell’AIPnD e Socio Onorario dell’Associazione Keywords: nuclear, renewable energy Il presente è un breve excursus sull’ar- tivamente per l’85% ed il 40% da centrali elettronuclea- gomento, che non può essere né com- ri. L’importazione corrisponde ad impianti per una PEL pleto né esaustivo su un tema che richie- oscillante tra 4.000 e 7.500 MW (in funzione del periodo: derebbe ben maggior approfondimento. notte-giorno, estate-inverno) di cui l’Italia necessiterebbe. Le considerazioni ed i pareri espressi sono personali e non riportano il pensiero dell’AIPnD MD. Le fonti “rinnovabili” per produzione di energia elettrica, I dati (da fonti TERNA e GSE) sono ufficiali al 31.12.2008, si intendono anche “pulite”. Le idrauliche e le geotermiche non ancora ufficiali quelli a fine 2009. sono intese “rinnovabili classiche” mentre le “rinnovabili nuove”, oltre alle eoliche e solari includono le “biomasse” Una panoramica sulla situazione concernente il bilancio (scarti o residuati combustibili da culture agro-forestali o da energetico nazionale è data dal grafico sotto riportato (da attività artigianali), il biogas ed i rifiuti solidi urbani – RSU. Il Giornale), che evidenzia l’elevato grado di importazio- Questi ultimi, con i sistemi di abbattimenti degli efflussi ne dall’estero. nocivi dei termovalorizzatori, vengono ora considerati “ecologici” anche perchè eliminano, bruciandoli, materiali I valori del grafico sono espressi in TWh (energia eroga- di arduo smaltimento che inquinerebbero l’ambiente. ta), mentre nel presente lavoro ci si esprime in MW quale Potenza Efficiente Elettrica Lorda –PEL, disponibile da- Nelle varie zone geografiche la scelta tra le fonti rinno- gli impianti nazionali. vabili “nuove” dipende in genere, oltre che dalle necessi- Dal grafico risulta che le importazioni “nette” incidono per tà locali d’energia, da valutazioni sulla loro efficacia, dal l’11,7 % del fabbisogno nazionale; provengono per il 90 rispetto dell’ambiente e del territorio oltre che da altre % dalla Francia e dalla Svizzera, che le producono rispet- specifiche, particolari situazioni. Il Giornale delle Prove non Distruttive Monitoraggio Diagnostica 2/2010 27
Tab. 1 - Confronto della potenza disponibile tra il 2007, il 2008 ed, in Tab. 2, l’aumento nel 2009 rispetto al 2007. AL 31.12.2007 AL 31.12.2008 N° PEL MW! FONTE N° IMPIANTI PEL MW! IMPIANTI (%ale sul totale) ( sul 2007) (%ale sul totale) 1.087 2.123 (+1.036) (Sezioni) 73.030 (76,6 %) TERMICA (Sezioni) 76.730 (76,28) 17.458 17.624 2.128 (18,31) IDRICA 2.184 (+ 56) (17,52) 18.169 18.335 (19,06) (18,23) 31 711 (0,75 GEOTERMICA 31 (0,0) 711 (0,71) 23.719 SOLARE (23,72) 7.647 87 (0,09) 32.018 (+24.317) 431 (0,43%) (FOTOVOLT.) 203 242 (Parchi) 3.538 5.524 2.714 (2,85) 4.138 EOLICA (Parchi) (+39) (3,52) (5,5) (4,34) 1.337 (14,02) BIOMASSE ed 312 RSU 352 (+ 40) 1.555 (1,55) 95.337 MW PEL TOTALE 100.589 MW (+ 5.252 MW=5,51 % rispetto al 2007) AL 31.12.2009 2) % 3) % FONTE 1) MW PEL MW! (%ale sul totale) 77.000 (71,90) TERMICA 3.970 5,4 3,70 21.551 IDRICA 4.098 23,44 3,82 (20,12) 22.451 23,57 4,0 (20,96) 900 (0,84 GEOTERMICA 189 26,6 0,18 1.000 30.101 7,27 SOLARE (FOTOV.) 913 1.049,4 0,85 (0,93%) (23,72) 84,87 7.650 6,26 4.850 (7,14) EOLICA 2.136 78,70 4,99 (4,53) 1.800 BIOMASSE 463 34,63 0,43 (1,68) + RSU 107.101 MW Aumento nel 2009 rispetto al 2007 per le singole fonti: (+ 6.512 MW = 6,47 % Tab. 2 (1) in MW; (2) in %ale della propria PEL; (3) Variazione rispetto al 2008) del singolo contributo %ale alla PEL totale. Dai valori esposti si evince come del 23,4% della PEL I dati del 2009 sopra esposti non sono ancora stati resi fornito nel 2007 dalle rinnovabili, ben il 19,06 % è stato ufficiali. generato da fonti rinnovabili “classiche” mentre il 4,34% da “rinnovabili nuove”. Gli incrementi della PEL indicati per il 2008 e 2009, sono Già nel 2008 furono installati impianti di “nuove” per avvenuti in un biennio di crisi che ha causato una diminu- 1.386 MW, con un incremento della loro PEL del 33,49 zione della richiesta, rispetto al 2007, dell’1,2 % e del 6,4 %. % e nel 2009 altri 2.126 MW con un ulteriore incremen- to del 38,49 %, dovuto al boom dei fotovoltaici. Tutta- via, a causa della loro modesta potenza, le “nuove” hanno IMPIANTI IDROELETTRICI contribuito all’aumento della PEL totale solo per l’1,16 L’utilizzo dell’energia idraulica è antica quanto l’uomo, % nel 2008 e del 1,64 % nel 2009, per un totale in due dai vecchi mulini e magli si è giunti alla produzione elet- anni del 2,8 %. Si evidenzia invece come tra le “rinnova- trica da turbine idrauliche e generatori. La sua “rinnova- bili” le sole “classiche” contribuivano al totale delle stesse bilità” è dovuta al noto ciclo periodico di evaporazione, nel 2007 con il 81,4 % e nel 2009 con il 75 %, contro il precipitazione e confluenza dell’acqua in ruscelli, fiumi, 18,6 % ed il 25 % delle “nuove”. laghi e mari. In Italia vengono sfruttati gli invasi montani a serbatoio e Nel 2008 il 75 % degli impianti di rinnovabili “nuove” era l’acqua fluente nei dislivelli dei grandi fiumi, mentre non installato nell’Italia settentrionale, il 15 % nella centrale, sono fruibili le basse differenze di livello delle maree ed i il 15 %, nella meridionale ed il 10 % nell’insulare. modesti moti ondosi marini, diversamente dal Nord Eu- L’Italia occupa ora il 5° posto nell’UE 15, dopo Germa- ropa e da altre parti del mondo. nia, Svezia, Francia e Spagna. Nel 2009 sono entrati in funzione altri 2.070 MW termi- Con l’ultima e maggiore centrale idraulica italiana da ci, 400 geotermici e circa 1.880 da rinnovabili “nuove”. 1.000 MW avviata nel 2009, tale fonte a fine anno copre 28 Il Giornale delle Prove non Distruttive Monitoraggio Diagnostica 2/2010
il 20,12 % della PEL nazionale e il 71,6 % di quella da come Los Angeles. La nostra penisola pur facendo parte fonti rinnovabili. della catena alpino-himalayana, a differenza delle regioni ben più favorite nell’ambito della stessa catena, presenta Aspetti positivi degli impianti idraulici: una distribuzione disomogenea del gradiente termico ter- - Generazione di energia elettrica “pulita” e da fonte rin- restre e riduce alla fascia medio tirrenica la zona d’interes- novabile, se, con massima concentrazione in Toscana ove alla fine - impiego di manodopera e di imprese locali, normal- del 2009 gli impianti sono saliti a 32 per 840 MW oltre, mente in aree poco sviluppate, in minor misura, al Lazio ed alla Campania. - creazione, in alcuni casi, di ambienti favorevoli al ri- Il contributo delle fonti geotermiche in Italia a fine 2009 chiamo turistico nell’intorno dell’invaso, con positive è prossimo all’1 % sul totale della PEL e contribuisce con ricadute socio-economiche sul territorio, il 3,3 % al totale delle rinnovabili. - regolazione idrogeologica delle acque che in certe vallate erano tumultuose o creavano periodiche esondazioni. Aspetti positivi degli impianti geotermici: - Generazione di energia elettrica “pulita” e da fonte rin- Aspetti negativi degli impianti idraulici: novabile, (l’abbattimento di gas tra cui il principale è - Scomparsa di abitazioni o piccoli villaggi sommersi l’idrogeno solforato è ora possibile; la geotermia è per- dalle acque (l’immensa diga cinese delle Tre Gole sullo ciò anch’essa “fonte pulita”), Yangtze ha interessato vastissime aree, coinvolgendo ol- - fornitura alla popolazione della zona di teleriscalda- tre un milione di abitanti), mento a basso costo, - variazione del microclima a monte dell’invaso, - impiego di manodopera locale, normalmente in aree - cambiamento idrologico a valle, con parziale inaridi- poco sviluppate. mento dell’alveo e delle sue sponde e possibile abbassa- mento della falda circostante, Aspetti negativi degli impianti geotermici: - pericolo, sia pur ipotetico, per la vallata sottostante co- - Fuoruscita assieme al vapore, di gas ora eliminabili, stituito dalla diga, (l’invaso artificiale delle tre Gole, il - impatto ambientale dovuto, anche, all’intreccio di tu- più grande del mondo, con la dimensioni della diga e bazioni in superficie, ciò costringe a progettare un’ar- le notevoli alterazioni idrogeologiche costituisce un po- chitettura impiantistica che tenda a conciliarsi con il tenziale pericolo a valle). paesaggio. Futuro da fonte idrica Futuro da fonte geotermica Il potenziale idraulico nazionale, da invasi o da acqua Da non considerare i rinvenimenti casuali di vapore en- fluente, può ritenersi attualmente sfruttato all’85%. Nei dogeno in zone geologicamente “non geotermiche” nel prossimi 5 anni si può ipotizzare un incremento del 5 % corso di perforazioni per altre ricerche minerarie, anche da tale fonte sulla PEL totale. se questo mi capitò personalmente nel 1958 a Le Bagno- Si potrà ricorrere, ove possibile, al repowering, alla rever- re di Santa Fiora sul M. Amiata, ove si cercava cinabro sibilità dei gruppi turbine/pompe, all’aumento del numeri –HgS. Le ricerche e lo sfruttamento successivi condotti di salti ed alla creazione di nuovi invasi ove le condizioni dall’Enel-Larderello, hanno consentito di installare una orografiche e geologiche lo consentano. Ciò confidando centrale da 20 MW con programma di raggiungere i 40 nell’accettazione degli stessi da parte delle popolazioni e MW nei prossimi 3 anni. delle autorità locali che in qualche caso, già ipotizzato, L’utilizzo di quanto di termico è disponibile nelle “zone stanno fin d’ora opponendosi. calde” del sottosuolo italiano è per ora irto di ostacoli. Le L’incremento dello sfruttamento di dislivelli e di masse acque calde reperibili in molte parti della penisola, vengo- d’acqua fluente di qualche grosso fiume, si ritiene molto no a giorno con gas condensati non facilmente eliminabili modesto in Italia, pur essendo allo studio un impianto sul che ne rendono ora impossibile l’utilizzo, a differenza di Tevere a Sud della capitale. quelle francesi o del Nevada che, senza gas e quindi senza impatto ambientale non risolvibile, dopo l’utilizzo sono ripompate nel serbatoio d’origine per riscaldarle nuova- IMPIANTI GEOTERMICI mente e “rinnovare” il ciclo. Allo stato in Italia non sono inoltre ipotizzabili incremen- Le regioni terrestri più favorevoli al flusso di calore salen- ti da geotermia a bassa entalpia con pompe di calore per te corrispondono alle fasce di discontinuità tra le diverse captare quello del sottosuolo per usi civili od industriali, placche della litosfera, con risalita del magma verso tali a causa del bassissimo rapporto (circa 1/3) tra l’energia placche con alti valori di flusso termico. Queste aree sono resa dal modesto calore estratto e quella assorbita dalle la “fascia circumpacifica”, la “catena sottomarina atlanti- pompe. Qualche esperimento è in corso con alimentazio- ca” e la “catena alpino-himalayana”. ne delle pompe di calore da pannelli fotovoltaici, più con- L’Italia pur essendo il sesto produttore mondiale, si trova venientemente utilizzabili in futuro quando il loro costo in una zona non privilegiata come l’Islanda ove il contri- sarà diminuito. buto geotermico alla PEL è dell’85% e la California ove In Italia è comunque attiva la ricerca di altri serbatoi di un impianto raggiunge i 1.400 MW e soddisfa una città vapore endogeno, così come il potenziamento di impianti Il Giornale delle Prove non Distruttive Monitoraggio Diagnostica 2/2010 29
esistenti. Senza presumere risultati eclatanti, si potrà ot- - flessibilità logistica di montaggio, tenere nei prossimi 3÷5 anni altri 112 MW in Toscana - realizzazioni anche off shore su bassi fondali o su picco- superando i 1.000 MW complessivi. le isole prossime alla costa. Oltre non è per ora prevedibile andare con il geotermico classico. Aspetti negativi degli impianti eolici: - Necessità assoluta di disporre di zone con venti forti e Tuttavia quando le perforazioni raggiungeranno a costi costanti (senza i quali le pale non ruotano) entro i 40 m sostenibili, profondità prossime o superiori ai 4.000 m (a di altezza attuale limite delle torri eoliche, Larderello si sono già raggiunti 4.100 m), ci si avvicine- - potenza erogabile molto modesta, con impiego limitato rà a strati più caldi della litosfera (valori supercritici di a piccole comunità, 500÷600°C). Il magma è stimato a 7.500 m sotto il l.m. Si - scarsa ricaduta socio economica sul territorio, potrà utilizzare la geotermia con rendimenti di gran lunga - fornitura di c.c. che, se necessario, deve essere trasfor- superiori a quelli con le attuali metodologie. mata in c.a., - non sempre ben accetti alla popolazione per gli impatti L’Italia fu la prima nel mondo (1913) a realizzare una cen- acustico e panoramico-paesaggistico considerati negati- trale geotermica a Larderello ed ora è la prima ad inizia- vi specie in zone turistiche o con panorami suggestivi, re una perforazione “crostale” superiore ai 4.000 m nella - disturbo della fauna volatile, specie migratoria, tanto “caldera” flegrea. A questo “Campi Flegrei Deep Drilling che alcune gruppi di ambientalisti ne sono contrari. Project” (CFDDP) aderisce il Consorzio Internazionale per le Perforazioni Crostali (ICDP) che si prefigge anche Sempre da un’esperienza personale, in Sardegna in oc- d’installare un sistema d’indagine e di monitoraggio della casione di una visita ad una costruenda centrale termoe- struttura geologica instabile (comportamento della crosta lettrica del Nord-Ovest sardo, le pale di 5-6 torri eoliche terrestre, variazioni di temperatura, bradisismo, vulcano- ruotavano in assoluta assenza di vento, il personale addet- logia e segnali premonitori di eruzioni). Analogo progetto to, su nostra richiesta di spiegazioni, candidamente, dis- è in studio in Islanda. La geotermia, oltre al vapore, trar- se che le pale venivano fatte girare per tale occasione dai rebbe notevoli vantaggi anche dallo sfruttamento delle motori elettrici all’interno della torre (…. vizio italiano). rocce calde e secche (hot dry rock) iniettandovi acqua per Questo modesto parco eolico era stato realizzato secon- ricavare vapore ed acqua bollente sfruttabili in superficie. do la consuetudine che le grandi realizzazioni, creando Questo quadro è più che una speranza e fa ipotizzare un disturbo alle popolazioni, venivano affiancate da lavori a deciso incremento della produzione di energia elettrica favore dei comuni interessati. Questo fatto, diffuso anche da tale fonte; è sufficiente attendere, stimo 10 anni, per all’estero, appare meno logico con la realizzazione di torri avviare un aumento tendente al 10 % nel contributo da eoliche di scarso vantaggio economico per la comunità a geotermia alla PEL totale. causa della modestissima potenza erogata e di indubbio impatto ambientale-paesaggistico. IMPIANTI EOLICI Futuro da fonte eolica Attualmente piccole e medie industrie hanno consegui- Gli aerogeneratori su torri godono attualmente di un no- to nel settore una buona capacità industriale e realizzano tevole richiamo in tutto il mondo; alcuni importanti na- torri sempre più alte ed aerogeneratori di potenza sempre zioni ne hanno programmato diversi parchi. maggiore. Se le condizioni di vento lo consentono, gli impianti eolici Da tecnico la considero una “moda” che induce una for- sono favoriti, perché facilmente attuabili. te pressione emotiva sull’opinione pubblica generata dai In Italia alla fine del 2009 risultano installati oltre 250 media che “la bombardano” pressoché quotidianamente “parchi eolici” con più aerogeneratori. I maggiori sono (TV, stampa, convegni), in ciò guidati senza dubbio da in Puglia e Campania con circa il 43% dei parchi nazio- “scienziati”, da impiantisti e costruttori interessati. nali, seguite dalla Sicilia e Sardegna con circa il 27 % e Tuttavia sono altrettanto numerosi i contrari: In Gran dall’Abruzzo con circa il 6,6 %. Bretagna è in atto una forte opposizione al programma A fine 2009 tra i Paesi dell'”UE 15”, l'Italia era terza con di “invasione delle campagne con pale eoliche” approva- 4.850 MW per produzione da tale fonte, preceduta dalla to dal governo; negli USA parte dell’opinione pubblica Germania e dalla Spagna. ha coniato il termine Nimby – Not in my back yard – e ne è decisamente contraria specie per le aree residenziali Aspetti positivi degli impianti eolici: della Baia di Nantucket e di Martha’s Vineyard (questo - Generazione di energia elettrica “pulita” e da fonte rin- mi ricorda le opposizioni alla centrale nucleare di Mon- novabile, talto di Castro ed all’autostrada Civitavecchia - Livorno, - disponibilità di impianti di varia potenza, da 10 a 400 principalmente provenienti dall’area residenziale di Ca- kW ed in un prossimo futuro fino a 900 kW, che rende palbio); in Germania è sorta in Baviera l’Associazione la scelta possibile per soddisfare differenti, sia pur mo- “Gegenwind fur Mensch und Natur”; in Francia la “Fe- deste, necessità locali, derazione Francese dell’Ambiente Sostenibile” ha dichia- - fornitura elettrica a lande isolate, rato che «l’eolico è un colossale inganno economico ed 30 Il Giornale delle Prove non Distruttive Monitoraggio Diagnostica 2/2010
ambientale» ed è stato criticato dal “Centro Francese per mente limitato alla costruzione od all’area interessata, si le Energie Rinnovabili”: «se non si riducono i consumi stanno realizzando sistemi di pompaggio per “nascon- d’energia, l’eolico non serve a nulla». Nel bel golfo di dere” i serbatoi sottotetto, Gela è in programma un parco off shore a 3 miglia dalla - non scaldano l’acqua in assenza di sole, il loro impiego costa, di 115 torri alte 100 m con pale di pari dimensione, è limitato alle zone assolate della fascia temperato-calda che è già condizionato da pesanti vincoli posti da Lega del pianeta; in Italia sono favorite le regioni centro-me- Ambiente e che fa dire al prof. F. Battaglia «Attila non ridionali, avrebbe saputo far meglio». In Italia oltre agli articoli di - spazi relativamente ampi per quelli ad accumulo, per la eminenti esperti tra cui lo stesso Battaglia e l’Associazione collocazione degli specchi di concentrazione, Galilei, sono noti quelli della vivace penna di V. Sgarbi. - manutenzione maggiore dei primi. Anche gli ecologisti nazionali stanno già dividendosi tra favorevoli e contrari. Aspetti positivi dei pannelli fotovoltaici: - Generazione di energia elettrica “pulita” e da fonte rin- Il contributo alla PEL nazionale da fonte eolica sarà sem- novabile, pre molto contenuto per non dire trascurabile, si ritiene - trasformazione diretta delle radiazioni solari in energia inoltre che in futuro la “competizione” tra eolico e fo- elettrica, tovoltaico venga vinta da questo ultimo, specie quando i - grande flessibilità nell’utilizzo di uno o più pannelli in suoi costi saranno diminuiti. In quel momento le ineffi- funzione delle necessità, caci torri saranno per fortuna ….. facilmente smontabili. - inseribili nell’architettura degli edifici o delle costru- zioni in genere con collocazione sulla copertura, sulla facciata, su guard-rail autostradali, ecc., IMPIANTI CON PANNELLI SOLARI - sensibilità anche alle radiazioni IR, possono così pro- TERMICI E FOTOVOLTAICI durre energia elettrica, sia pur ridotta, anche con tempo nuvoloso, L’energia solare è una fonte rinnovabile, ossia continua e - manutenzione relativamente modesta, costante per generare calore od energia elettrica sfruttan- - durata dell’efficienza ben correlata all’ammortamento, do direttamente l'irraggiamento del sole sulla superficie - possibilità di soddisfare il fabbisogno energetico di terrestre, il cui valore medio alle latitudini europee è di strutture civili e non (abitazioni, ospedali, piccola indu- circa 200 watt/m2. Malgrado tale enorme energia irradia- stria, centri di ricerca, comunità, ecc.). ta, è necessario captarla da aree molto vaste e concentrarla in quantità sfruttabili. Aspetti negativi dei pannelli fotovoltaici: Attualmente sono disponibili due tecnologie principali: i - Elevatissima occupazione di superfici in proporzione pannelli solari termici e quelli fotovoltaici. alla potenza resa disponibile, - I pannelli solari termici a riscaldamento diretto e - scarsa sostenibilità/congruenza estetica con l’architet- quelli termodinamici a concentrazione catturano i raggi tura di edifici o di costruzioni già esistenti, per riscaldare un liquido termovettore che cede calore - fornitura di c.c. che, se necessario, deve essere trasfor- all’acqua contenuta in un serbatoio o cisterna di stoc- mata in c.a., caggio dell’acqua calda, nel secondo caso in particolare - limitazione d’impiego a zone assolate della fascia tem- un gruppo di specchi concentrano i raggi solari su un perato-calda del pianeta; in Italia sono maggiormente ricevitore con termovettore o torre con caldaia a sali, favorite le regioni centro-meridionali, una volta stoccato, il termovettore può mantenere le - produzione limitata alle ore di sole, tanto che il Prof. C. alte temperature anche per alcuni giorni. Rubbia progetta di accoppiarle ad impianti a biomasse, - I pannelli fotovoltaici mediante semiconduttori in per sopperire alle ore notturne od in assenza di sole, grado di convertire l’energia solare in elettrica in c.c. - necessità di pulire le loro superfici ogni 2-3 anni, per che può essere anche immagazzinata in accumulatori quelli sub-orizzontali, per le ore notturne. - costo elevato dei pannelli, stemperato dagli importanti incentivi governativi (finché offerti), Aspetti positivi dei pannelli termici solari: - bilancio non positivo tra l’energia necessaria alla loro - Produzione di acqua calda da fonte “pulita” e rinnova- realizzazione, il costo e l’energia prodotta dai pannelli bile, ed immessa in rete (si valuta occorrano circa 10 anni per - costi d’impianto relativamente modesti, l’ammortamento). - fornitura d’acqua calda per abitazioni, ospedali, centri di ricerca, comunità, compreso per il loro riscaldamen- Futuro da fonte solare to, Partendo da una PEL di fine 2009 da fonte solare di 1.000 - facile manutenzione. MW, si prevede un suo deciso aumento che, probabil- mente, seguirà due direttrici: Aspetti negativi dei pannelli termici solari: - per i pannelli solari termici si auspica un utilizzo molto - Impatto estetico per i serbatoi d’accumulo d’acqua po- più esteso, anche con microinstallazioni, nelle regioni sti sulle coperture, impatto ancorché modesto e stretta- centro-meridionali per la produzione di acqua calda Il Giornale delle Prove non Distruttive Monitoraggio Diagnostica 2/2010 31
con un sensibile risparmio di elettricità o di combustibi- impianti si produce in Italia a fine 2009 circa il 6,0% del li fossili da computare quale risparmio economico degli PEL delle fonti rinnovabili ed il 23,5 % da “rinnovabili utenti (l’esempio israeliano è significativo), più che per nuove”, collocandosi rispettivamente al 3° e 2° posto tra un contributo significativo alla PEL generale; le stesse. - per il fotovoltaico il futuro è ora legato agli interessan- ti incentivi governativi offerti. Non passa giorno che In particolare la combustione dei RSU nei termova- non venga data notizia dell’apertura di nuovi “campi” lorizzatori, malgrado renda il sistema doppiamente fotovoltaici. In prossimità di Rovigo è in programma il ecologico per l’eliminazione dei RSU, è osteggiata più grande d’Europa su una superficie pari a 120 campi in molte parti d’Italia da certi strati di popolazione. di calcio!!, operativo da fine 2010. Importanti correnti Gli impianti più avanzati in esercizio consentono di tecnico-scientifiche sono fermamente contrarie al foto- trattenere sia i particolati che i gas nocivi, rendendo voltaico, specie in Germania ove il Rhineland Westpha- gli efflussi ecologicamente ammissibili. Ma l’opinione lia Institute for Economic Research di Essen ha rilevato pubblica è orientata comunque ad applicare la legge che tali “installazioni nel solo 2009 sono costate oltre del “Nimby”. 10 miliardi di € per immettere in rete solo lo 0,3 % della domanda nazionale”, in totale, malgrado in Ger- Aspetti positivi dei termovalorizzatori: mania sia installata la metà della potenza fotovoltaica Per gli impianti minori (bruciatori di biomasse, bio- mondiale, questa fornisce lo 0,5 % della PEL tedesca ed gas, scarti agro-forestali-artigianali): è considerato un grosso fallimento tecnico-economico - facilità di installazione, con modesto impatto ambienta- (il 55 % è comunque assicurato da combustibili fossili le, essendo di ridotte dimensioni, ed il 30 % dal nucleare). Malgrado ciò l’interesse è ora - inserimento, in genere, in contesti locali ove la popola- molto elevato ed in forte crescita, ricoprendo un’alta zione non pone ostacoli essendo ben consapevole della percentuale delle richieste di prestiti bancari specie per loro utilità, piccoli-medi impianti. - manutenzione relativamente modesta. Contemporaneamente all’installazione degli attuali tipi, si stanno ricercando nuove tecnologie per l’indispensabile Per tutti gli impianti maggiori: riduzione dei costi e delle superfici occupate. Le ricerche - Generazione di energia elettrica da fonte rinnovabile, tendono prevalentemente verso celle fotovoltaiche più - impianti dotati di filtrazione di gas e particolati, efficienti, ma in particolare verso quelle più economiche - per i termovalorizzatori di RSU, eliminazioni con- con l’impiego di nanotecnologie. Con il duplice vantag- tinua di tali rifiuti e possibile risoluzione di un pro- gio che, oltre al minor costo si sfrutterebbero le radiazioni blema che sta aggravandosi nel tempo e che in certe nel medio infrarosso, rendendo operative le nanoantenne regioni d’Italia ha assunto anche aspetti di ordine anche nelle ore serali per il calore ancora presente sul- pubblico, la superficie terrestre. La tecnica utilizzerebbe anziché - possibilità di valutare con obiettività tecnica il positivo silicio, un altro metallo elettroconduttore con forte ab- andamento di alcuni impianti in esercizio, (ad esempio battimento dei costi. Le nanoantenne, a spirale, collocate quello di Brescia), all'interno di polietilene, avrebbero dimensioni ridottis- - produzione energetica quantitativamente interessante. sime «circa i 2/10 di capello», creando pannelli di gran lunga meno invasivi di territorio rispetto agli attuali. La Aspetti negativi dei termovalorizzatori riduzione dei costi e delle superfici occupate è la via che Trascurabili appaiono gli aspetti negativi indotti dagli im- determinerà un certo futuro al fotovoltaico; ma c’è anco- pianti minori; mentre per i grandi termovalorizzatori per ra da attendere, speriamo solo alcuni (5) anni. L’interesse l’eliminazione dei RSU: verso i pannelli fotovoltaici, già ora elevato, aumenterà e - Impatto ambientale di una certa rilevanza per le dimen- prevarranno nella scelta rispetto agli aerogeneratori, con sioni dell’impianto, un ulteriore, significativo aumento percentuale tra le fonti - possibili depostiti esterni, sia pur contenuti, di RSU in rinnovabili e di alcuni punti nella PEL totale. attesa di essere bruciati, - traffico locale intenso di mezzi di trasporto dei RSU, - monitoraggio permanente e rigoroso dell’impianto, IMPIANTI DA RESIDUATI anche da parte delle Autorità competenti, (il ché può COMBUSTIBILI IN GENERE essere considerato positivamente), - manutenzione continua e talvolta onerosa. Si intendono con questi gli scarti o residuati combustibili da culture agro-forestali o da attività artigianali, il biogas Futuro da fonte biomasse e RSU ed i rifiuti solidi urbani - RSU. La diffusione degli impianti minori sarà legata alle La loro combustione nei termovalorizzatori per produ- necessità ed alla convenienza locale delle piccole im- zione energetica, non è molto posta in evidenza, spe- prese che traggono interesse economico dalla produ- cie per gli scarti agro-forestali forse perché limitata a zione energetica ed ecologico dalla eliminazione delle determinate zone ove la popolazione, consapevolmente, biomasse, dei biogas e dei rifiuti agro-forestali-arti- non ne discute l’installazione. Malgrado ciò da questi gianali. 32 Il Giornale delle Prove non Distruttive Monitoraggio Diagnostica 2/2010
Per i termovalorizzatori con combustione dei RSU, malgrado l’indubbia resistenza di certa opinione pub- blica si prevede l’installazione in molte regioni. La loro realizzazione consentirà di elevare la PEL tra le rinno- vabili, sia pure con contenuto incremento per la PEL totale. In Europa le biomasse (legno) contribuiranno, in co- combustione con carbone in gruppi termoelettrici, a di- minuire l’impiego di combustibili fossili (ora del 4%, in futuro forse fino al 20%) e ad incrementare la produzione della cosìdetta “energia verde”. Un gruppo da 110 MW è stato progettato a Vojany in Slovacchia dalla Slovenské Elektrárne, abbasserà l’emissione di CO2 di circa 21.000 ton/anno. Altri ne sono allo studio in altri paesi e forse anche in Italia. IMPIANTI ELETTRONUCLEARI Nelle illustrazioni che seguono (da Il Giornale) sono ri- portate le potenze in MW da impianti elettronucleari in Europa ed un confronto tra i costi medi europei del KW/h da varie fonti, nonché i costi normalizzati dell’energia per l’industria in alcune nazioni a fine 2008. L’Italia presenta un costo energetico superiore del 95,1% alla Francia e del 43,9% alla Germania che producono rispettivamente il 78 ed il 31% da fonte nucleare. IMPIANTI ELETTRONUCLEARI ATTIVI IN EUROPA A FINE 2008 (n° 209) Nazione PEL da %ale da PEL da %ale da N° rettori Nazione N° rettori nucleare nucleare nucleare nucleare Belgio 7 n.n. 54 % R. Unito 27 n.n. 18 % Bulgaria 4 PWR 1.906 43 % Romania 2 PHWR e CANDU 1.308 20 % Rep. Ceca 6 n.n. 31 % Slovacchia 4 – VVER n.n. 75 % Fed. Russa 31 n.n. 16 % Slovenia 1 - PWR 666 40 % Finlandia 4 (1 EPR) n.n. 28 % Spagna 9 n.n. 20 % Francia 59 n.n. 78 % Svezia 11 n.n. 48 % Germania 19 n.n. 31 % Svizzera 5 n.n. 37 % Lituania 2 - LWGR 2.370 70 % Ucraina 13 n.n. 47 % Paesi Bassi 1 – PWR 482 3% Ungheria 4 n.n. 37 % IMPIANTI ELETTRONUCLEARI NEI PAESI EXTRAEUROPEI A FINE 2008 (n° 244) PEL da %ale da N° rettori PEL da %ale da Nazione N° rettori attivi Nazione nucleare nucleare attivi nucleare nucleare Argentina 2 PHWR e CANDU 935 7% Giappone 55 n.n. 20 % Armenia 2 –PWR 752 42 % India 17 n.n. 3% Brasile 2 – PWR 1.795 4% Iran 1 915 n.n. Canada 23 n.n. 16 % Messico 2 BWR 1.360 5% Cina 11 8.438 2% Pakistan 2 - PWR 600 3% Corea Sud 20 n.n. 38 % Sudafrica 2 – PWR 1.800 4% Cuba 1 – VVR 834 Sospesi USA 104 n.n. 20 % Il Giornale delle Prove non Distruttive Monitoraggio Diagnostica 2/2010 33
REATTORI PER IMPIANTI ELETTRONUCLEARI NEL MONDO A FINE 2008 34 Il Giornale delle Prove non Distruttive Monitoraggio Diagnostica 2/2010
Il Giornale delle Prove non Distruttive Monitoraggio Diagnostica 2/2010 35
Aspetti positivi degli impianti elettronucleari: tazione irrobustendo la struttura, affinando le tecniche - Produzione di energia elettrica “pulita” con emissione 0 e le procedure di prevenzione, integrando i sistemi di di CO2, protezione, aumentando le ridondanze ed i controlli ed - possibilità di realizzarli ed esercirli in molte aree del automatizzando procedure ed interventi per contenere globo, indipendentemente dal clima, gli errori umani. Sostanziali miglioramenti in tal senso - possibilità di realizzare impianti di grande potenza ed riguardano la sicurezza d’esercizio mediante sistemi attivi elevate efficienza e rendimento senza l’uso di combusti- e passivi nel circuito refrigerante, di spruzzatura dell’edi- bili fossili, ficio per condensare e raffreddare l’interno del reattore - costi inferiori d’esercizio ed abbattimento di quelli in caso d’incidente, infine realizzando un’isola nucleare dell’energia prodotta rispetto agli altri impianti (esclusi maggiormente protetta che potenzia le tre barriere di gli idraulici ed i geotermici), contenimento per impedire la fuoruscita di materiale ra- - specializzazione professionale dei tecnici coinvolti, dioattivo, delle quali l’esterna in c.a. di grosso spessore a - impiego elevato di mano d’opera locale durante la co- protezione di possibili attacchi terroristici con impatto di struzione, aerei. I fabbricati saranno antisismici. - impiego di molti addetti (di elevata professionalità) du- L’evoluzione coinvolge tutte le filiere [PWR (EPR ed rante l’esercizio, APR)]; [BWR (ABWR ed ESBWR)]; [CANDU (CAN- - avanzamento tecnologico delle industrie nazionali per DU 9 e ACR)] , (GT-MHR). la realizzazione di parti d’impianto, con rilancio e ricol- Gli impianti EPR (European Pressurized-Water Reactor) locamento anche sul mercato internazionale, sono di maggior interesse per l’Italia che ha in program- - notevole coinvolgimento dell’indotto specie nella re- ma di realizzarli collaborando con la Francia, sul territo- gione interessata, rio francese (è iniziata la costruzione a Flamaville a cui - favorevoli ricadute socio-economiche sul territorio, partecipano 32 imprese e molti tecnici italiani); in futuro specie per le agevolazioni previste, ne sono in programma 4 in Italia, a 23 anni di distanza dal - disponibilità sul luogo di Centri d’Informazione pub- referendum (che causò un danno economico complessi- blica generale e specifica. vo di circa 40 miliardi di £), durante i quali si è perduta un’intera generazione di tecnici nucleari che ora stanno Aspetti negativi degli impianti elettronucleari: riformandosi collaborando alle realizzazioni francesi. - Necessità, di grandi masse d’acqua per il raffreddamen- Un grande impianto EPR, in realizzazione in Finlandia a to, le costruzioni devono avvenire non distanti da grossi Olkilnoto, sarà operativo verso il 2018. fiumi, laghi o mari, diversamente devono essere realiz- Negli USA il Presidente Obama ha dato il via ad un pro- zate grandi torri di raffreddamento, gramma di costruzione di impianti elettronucleari, mal- - richiesta di manutenzioni e controlli continui e rigorosi, grado sia stato un forte sostenitore delle fonti rinnovabili. - elevati tempi e costi di costruzione, - verifiche periodiche indipendenti da parte delle Autori- tà competenti (questo fatto può essere considerato an- INCIDENTI NEL MONDO che positivamente), DELLE CENTRALI DI - forte opposizione, di principio e/od ideologica, da parte PRODUZIONE ELETTRICA di movimenti antinucleari, spesso organizzati che in- fluenzano l’opinione pubblica, supportati da parte dei A fronte dello spettro di catastrofi nucleari paventato da media. alcuni ambienti contrari, si illustra la situazione in modo obiettivo e reale, degli eventi negativi occorsi sinora negli Futuro da fonte nucleare impianti di generazione d’energia elettrica nel mondo. Lo sviluppo della tecnologia impiantistica elettronucleare Nessun evento degno di nota è occorso negli impianti eo- nel mondo, è particolarmente seguito, attivo e continuo lici, fotovoltaici, geotermici e di combustione di biomasse ed è rivolto principalmente alla sicurezza. o RSU, pertanto si riportano quelli negli impianti idrauli- Molte nazioni, quali Cina, Corea del Sud, Finlandia, ci, termoelettrici ed elettronucleari. Francia, Giappone, India, Italia, Russia, Sudafrica, UK ed USA, hanno affrontato il problema scegliendo vie diverse Per gli Impianti Idraulici ma parallelamente mirate ad una maggior sicurezza, co- Oltre agli incidenti causati dalle dighe, che nel caso di niugata con l’economicità industriale. crollo versano a valle d’improvviso milioni di m3 d’acqua, Il generale orientamento è rivolto ora ai reattori di III vengono riportati anche casi di guasti che, hanno eccezio- generazione detti “intrinsecamente sicuri”, in attesa di nalmente coinvolto l’esterno circa la sicurezza della popo- quelli a fusione nucleare (detta di IV generazione) di cui lazione e/o sull’ambiente: si prevede l’esercizio solo dopo il 2050. Gleno (BG) nel dicembre 1923, la diga crollò prima della Gli impianti di III generazione, il cui principio di pro- realizzazione della centrale elettrica, la massa d’acqua ver- duzione energetica è sostanzialmente immutato rispetto sata a valle causò circa 500 vittime. a quelli di II, si avvalgono delle esperienze acquisite e di Molare in Valle Stura nell’agosto 1935, la diga cedette nuovi concetti tendenti ad annullare ogni problematica distruggendo la centrale e facendo oltre 90 vittime. passata e quelle prevedibili. Viene ripensata la proget- Vajont nell’ottobre 1963, da una frana caduta nell’invaso 36 Il Giornale delle Prove non Distruttive Monitoraggio Diagnostica 2/2010
si sollevarono 50 milioni di m3 d’acqua, la metà dei quali correlata agli effetti ed al danno provocato dalla radia- oltrepassò la diga, che non cedette, versandosi a valle ove zione sull’organismo). distrusse un intero paese e fece 2.200 vittime. L’indagi- UÊÛiÊ { (incidente grave senza rischio di rilascio ne pose in luce che le perizie geologiche effettuate prima all’esterno): causante danni gravi all'installazione (ad della costruzione erano state contrastanti circa la stabilità esempio fusione parziale del nucleo), sovraesposizione dei fianchi montani dell’invaso. di uno o più addetti e/o rilascio di radionuclidi tali che Zipingpu in Cina nel maggio 2008, un terremoto dan- la dose critica cumulativa sia dell'ordine di pochi mSv. neggiò gravemente la diga e fece crollare in parte la cen- UÊÛiÊ x (incidente grave con rischio esterno): cau- trale elettrica; altre dighe della regione rimasero danneg- sante danni gravi all'installazione e/o rilascio all’inter- giate in minore entità. Non si conosce il numero delle no di radionuclidi con attività dell'ordine di centinaia vittime. di migliaia di Bq e che possa far scattare contromisure Sayano-Shushenskaya in Siberia Orientale nell’agosto previste dai piani di emergenza (Bq: becquerel unità 2009, un incidente con esplosione di un trasformatore di misura del SI dell'attività di un radionuclide, spesso ha messo temporaneamente fuori uso la quarta centrale chiamata non correttamente radioattività, ed è definita idroelettrica del mondo per grandezza, si versarono a val- come l'attività di un radionuclide che ha un decadimen- le tonnellate d’olio caldo creando 78 morti e 100 dispersi. to al secondo). In Albania il programma di costruzioni di centrali elet- Incidenti di Three Mile Island (USA 1979) e di Sella- triche prevede ora anche la verifica delle idroelettriche field (UK 2005). esistenti, le cui dighe presentano problemi statico/strut- UÊÛiÊÈ (incidente serio): causante un significativo ri- turali. lascio di radionuclidi che potrebbe richiedere l'impiego di contromisure. Per gli Impianti Termoelettrici Incidenti di Windscale (UK 1957) e di Kyshtym (URSS Incidenti trascurabili sono avvenuti in passato in alcune 1957). centrali termoelettriche. Si segnala solo: UÊÛiÊÇ (incidente molto grave): causante rilascio im- Middletown nel Connecticut –USA, del 07 febbraio portante di radionuclidi, con estesi effetti sulla salute 2010; la nuova centrale a combustione di gas naturale degli addetti, della popolazione e sul territorio. era in fase di collaudo per l’esercizio previsto in ottobre, Incidente di Chernobyl (URSS 1986). quando un scoppio ed un grave incendio per una fuga di Tutti gli eventi, di qualsiasi livello devono essere obbli- gas (per cause ancora da appurare) ha fatto “esplodere” la gatoriamente segnalati all’IAEA, che li registra e ne trae centrale. Non si hanno ad oggi notizie sulle reali cause, esperienza per misure atte a perfezionare le proprie diret- 10 addetti sono deceduti e circa 250 sono rimasti feriti. tive e regolamentazioni. Nessun danno a persone o cose è stato creato all’esterno Numerosi, raramente ne giungono notizie al pubblico, dell’impianto. sono gli eventi di Livello da 0 a 4 con nessun rischio ester- no, dovuti principalmente ad errori umani ma contenuti Per gli Impianti Elettronucleari all'interno dell’impianto grazie alle misure di sicurezza ed la IAEA (International Atomic Energy Agency) ha stabi- all’intervento degli addetti. lito una scala INES (International Nuclear Event Scale) Nel passato sono occorsi 2 incidenti di livello 5, 2 di livel- di gravità degli eventi possibili, che si articola in 7 livelli: lo 6 ed 1 di 7 descritti sotto. UÊÛiÊä (deviazione): senza rilevanza sulla sicurezza. L’ultimo grave incidente di Chernobyl (7° livello) ha sen- UÊÛiÊ£ (anomalia): differenziazioni dal normale regi- sibilizzato negli ultimi venti anni l’opinione pubblica dan- me operativo che non coinvolgono i sistemi di sicurezza do vita in tutte le nazioni a vasti movimenti contrari al e non vi è né rilascio di contaminazione né sovraesposi- nucleare che hanno influenzato anche i governi. Alcuni zione degli addetti. di questi hanno effettuato referendum o decretato mo- UÊÛiÊÓ (guasto): riguarda un malfunzionamento del- ratorie temporanee nelle realizzazioni di nuovi impianti. le apparecchiature di sicurezza che richiede un’azione L’esempio italiano è noto, la consultazione popolare se correttiva, resta comunque una copertura di sicurezza sospendere o meno la costruzione di nuove centrali, fu atta ad evitare anomalie indotte dal primo o che non fatta l’8 novembre 1987, 18 mesi dopo l’evento di Cher- espone gli addetti a dosi eccedenti i limiti e/o che non nobyl e fu di certo fortemente influenzata da questo. Il porta alla presenza di radionuclidi in aree interne non provvedimento governativo andò oltre la domanda posta progettate allo scopo. alle urne, fu interrotto (arbitrariamente senza consulta- Incidenti a Civaux in Francia (1998) ed a Forsmark in zione, a differenza di quanto fece la Svezia) anche l’eser- Svezia (2006). cizio di due ottime centrali in servizio, quella di Caorso UÊÛiÊ Î (guasto grave): viene considerato come “in- chiusa molto prematuramente e quella di Trino Vercellese cidente sfiorato”, le difese esterne rimangono opera- che aveva da poco subito importanti ed onerose modifiche tive, possibile rilascio di radionuclidi solo all'interno ed aggiornamenti interessanti essenzialmente la sicurezza dell'area “calda” ed effetti verificabili sugli addetti, o tali ed era pronta al riavviamento. che la dose critica cumulativa sia ammissibile: ordine Entrambe erano dotate di sistemi tecnologici molto di decimi di mSv (milli Sievert, ove Sievert è l'unità di avanzati, con gestione automatizzata dei processi ed un misura della dose equivalente di radiazione nel SI ed è rigoroso protocollo per le norme di sicurezza; erano di Il Giornale delle Prove non Distruttive Monitoraggio Diagnostica 2/2010 37
fatto tra gli impianti “industriali” più controllati, avevano ridionale. Oltre all’URSS non si sono tuttavia lamentate dimostrato, tra l’altro, un’affidabile continuità d’esercizio conseguenze. I morti nell’URSS “ufficialmente dichiara- ed alti rendimenti. La loro chiusura fu un grave danno ti” sono stati 31 nel primo anno, ma si ritiene siano sta- economico per l’Italia. L’ex ministro C. Martelli ricono- ti più di 1.000 includendovi quelli tra gli intervenuti per sce oggi che fu un grave errore e si dichiara favorevole ad l’emergenza. Livello 7 della scala INES.. un rilancio del nucleare italiano. Three Mile Island USA del 27 marzo 1979. Centrale con 2 gruppi PWR per produzione di energia elettrica. Eventi occorsi negli impianti nucleari di livello mag- La rottura di una valvola del circuito primario causò la }ÀiÊ`Ê{Ê`i>Ê-V>>Ê - fuoruscita di acqua di raffreddamento. La modesta con- Windscale ora Sellafield UK, impianto noto anche taminazione fu contenuta all’interno della centrale. Fu perché ospitò la prima centrale nucleare commerciale al fatta prudenzialmente evacuare la popolazione nei dintor- mondo di Cardel Hall. Windscale nel 1957 produceva ni. Nessun addetto fu contaminato. Livello 5 della scala anche plutonio per usi militari; un contenitore di rifiuti INES. radioattivi andò a fuoco contaminando la zona circostan- Sellafield UK dell’aprile 2005, si ebbe fuoruscita di li- te con esposizione di migliaia di persone. Livello 6 della quido radioattivo per la rottura di un condotto. Nessuna Scala INES. Successivamente, con opportune modifiche esposizione per gli addetti. Livello 5 della scala INES. produsse solo energia elettrica. Kyshtym URSS del 29 settembre 1957, a Majak o Ma- Al termine si osserva, come i tre incidenti con gravi ri- yak negli Urali meridionali, produceva anche materiale percussioni all’esterno (Windscale Kyshtym – livello 6 - e nucleare per usi militari (essenzialmente plutonio), con Chernobyl –livello 7) sono avvenuti in impianti che ave- un impianto di riprocessamento del combustibile pro- vano lo scopo di produrre anche plutonio per usi militari, veniente da altri reattori nucleari. Un guasto al sistema mentre i due ed unici esempi (Three Mile Island e Sel- di raffreddamento di un grosso tank di scorie nucleari lafield – livello 5) confermano la capacità degli impianti in fase liquida ne provocò l’esplosione chimica (non nu- per sola generazione elettrica, di contenere l’incidente cleare), riversando nell'atmosfera radionuclidi, per tota- all’interno e di poterlo “controllare” senza danni neanche le di radioattività pari a 74 PBq). La contaminazione si per gli addetti. spanse per tre province limitrofe con esposizione di circa 273.000 persone. Non è stato reso noto il numero delle vittime. Livello 6 della scala INES. CONCLUSIONI Chernobyl URSS del 26 aprile 1986. Considerando la gravità dell’evento e la marcata ricaduta sull’opinione Alla luce della difficile congiuntura economica e delle tur- pubblica, si accenna a qualche dettaglio. Il gruppo ave- bolenze del mercato, si stanno attraversando anni molto va 4 reattori RBMK da 1.000 MW moderati a grafite e attivi, anche se complessi per gli operatori dell’energia, raffreddati ad acqua, per produzione di energia elettrica malgrado la crisi generale negli ultimi due anni abbia por- e di plutonio ad uso militare. L’incidente fu possibile per tato ad una diminuzione dei consumi energetici. deficienze progettuali che Zhores Medvedev, scienziato russo di fama mondiale, così denunciò: «Quasi ogni pecca Dopo la firma del Protocollo di Kyoto- (PK) dell’11.12.1997, venuta ora alla luce, può essere fatta risalire ad una deci- le Direttive 2001/77/CE e successive modifiche ed inte- sione politica (e non scientifica con imposte conseguenti grazioni (s.m.i.) e dopo la più drastica e burocratica Di- carenze progettuali, n.d.a.). 1 - La presenza di un sistema rettiva 2009/29/CE, gli impianti con fonti rinnovabili, di contenimento secondario (a tre “barriere” n.d.a.) ana- specie l’eolico ed il fotovoltaico, stanno ottenendo grandi logo a quello di rigore in occidente avrebbe certamen- favori dai media (che condiziono pesantemente l’opinione te impedito una massiccia dispersione di radiazioni». 2 pubblica) nonché dalla maggior parte dei governi. Le Di- - Il contenitore primario (vessel) andato distrutto, era di rettive UE prevedono, rispetto al 1990, la riduzione del spessore inferiore a quelli occidentali. 3 - Al personale fu “gas serra od antropico” al 20 % e l’aumento della pro- possibile eseguire un test per valutare la capacità di pro- duzione da rinnovabile al 20 % entro il 2020 (formula del durre energia con il rallentamento inerziale della turbina 20-20-20). Esse sono state recepite in Italia con il D.Lgs. e coefficiente di reattività positiva per vuoto alle basse po- 387 del 28.12.2003 e s.m.i. e il D.Lgs. del 01.02.2006 per tenze. In tali circostanze invece nelle centrali occidentali, 1) favorire lo scambio di energia da rinnovabile tra privati il reattore si spegne automaticamente senza l’intervento e gestore della rete, 2) contenere il consumo di energia, umano o di mezzi meccanici. Questa esercitazione parti- 3) far fronte all’aumento del prezzo dell’olio combustibile colare ed azzardata causò un aumento incontrollato del- (balzo sia pur temporaneo a 150 $/barile) ed alle possibili la temperatura che, oltre alla combustione della grafite, crisi nella fornitura di gas, 4) ridurre la rilevante dipen- portò l’acqua di raffreddamento all’ebollizione, causando denza dalle importazioni di combustibili fossili e di ener- l’esplosione del nocciolo e dell’edificio di contenimento e gia elettrica, 5) incentivare la realizzazione di impianti fo- la distruzione della sala turbine. La grave emissione di ra- tovoltaici, 6) realizzare quattro centrali elettronucleari di dioattività fu pari a 5.300 PBq ebbe un gravissimo impatto III generazione per le quali quest’anno è iniziato l’esame in Bielorussia ed in Ucraina; la nube radioattiva è passata delle localizzazioni, mentre lo studio realizzativo è pro- sul Nord Europa ha raggiunto l’Europa centrale e me- grammato per inizio 2011. 38 Il Giornale delle Prove non Distruttive Monitoraggio Diagnostica 2/2010
Pur considerando il lieve decremento della richiesta ener- la situazione della competitività industriale con un co- getica nel 2008 dovuto alla crisi economica mondiale, sto dell’energia oggi già il più alto in Europa (vedi caso TERNA prevede che la potenza necessaria nel 2019, ve- ALCOA). Ridurre la potenza prodotta da fonte termoe- drà un aumento di 89.000 MW, previsione che rendereb- lettrica e con essa la PEL complessiva? Soluzione “folle” be ancor più arduo conseguire gli obiettivi 20-20-20 del come valutato da quegli scienziati che sostengono che «The PK. - Protocol is unable to modify the CO content of Kyoto 2 In conclusione le previsioni possibili sono attualmente le the atmosphere; if we wish to return to the great climate seguenti: of the 17° century we should stop any energy related ac- Gli impianti termoelettrici con aumento dell’utilizzo di tivity». La richiesta del 20-20-20 deriva essenzialmente gas naturale e di carbone “pulito” potranno ridurre ma dal timore del “gas serra antropogenico” per il quale è non annullare l’emissione di CO2, ma il citato incremento richiesta dal PK la riduzione del 20%. produttivo del 2019 contrasta con l’obiettivo del PK. Occorre a questo punto considerare il generale scettici- Da quanto si è espresso per le varie fonti rinnovabili, sul smo nel collegare il GW all’aumento del CO2, non dimo- loro “Futuro” si ha il seguente quadro riassuntivo: strato da serie indagini scientifiche, scetticismo che pone Le fonti “rinnovabili classiche” sono già state quasi com- in discussione l’esistenza stessa di un GW e delle relative pletamente sfruttate e quindi non si può far conto su un responsabilità umane. sensibile incremento della loro PEL, ma lo si può solo ipotizzare tra almeno 10 anni dalla “geotermia profonda”. L’ultima conferenza di Copenaghen del dicembre 2009 Tra le fonti “rinnovabili nuove” le previsioni per il foto- veniva proclamata come “occasione unica per salvare il voltaico saranno ancor più favorite tra 5÷8 anni con una pianeta” e “decisiva per le generazioni future”, ma si è significativa riduzione dei costi e delle dimensioni dei conclusa con un nulla di fatto, rinviando tutto a quella del pannelli. Per ora occorrono 44 km2 per sostituire 1 solo prossimo dicembre a Città del Messico. Mtep; per i 14 Mtep necessari servirebbero ben 616 km2 Quale esempio della pressione sull’opinione pubblica !!!. Per esse comunque l’aleatorietà delle condizioni me- fornita dai media, riporto quanto il famoso giornalista ed teorologiche già condiziona la programmabilità e l’affi- opinionista Maurizio Costanzo il 2 marzo scorso scriveva dabilità del loro esercizio. Non si potrà d’altronde soste- su “Il Messaggero” dopo aver elencato i vari terremoti oc- nere, ai fini del PK, l’attuale 23,74% della PEL totale da corsi tra cui in Abruzzo, Haiti, Cile: «la terra, stuprata per tutte le rinnovabili, perché non è l’”aumento imposto” del decenni dall’uomo … si ribella». Costanzo non può non 20% dal 1990. sapere che i terremoti non c’entrano as-so-lu-ta-men-te Si ritengono comunque poco o nulla utili le fonti eoliche con gli interventi umani, ma fornisce un chiaro esempio per contribuire seriamente alla PEL totale. Ipotizzan- dell’elevata e mendace disinformazione data dai media. do un contributo parallelo, occorrerebbero oltre 55.000 Janos Pastzor consigliere dal segretario dell’ONU affer- nuove grandi torri da 100 m e 900 kW contemporanee ma «sarà molto improbabile che il mondo possa preveni- ad almeno 300 km2 di fotovoltaico attuale. Si prevede che re l’innalzamento della temperatura globale contenendo per le eoliche, illusorie e disturbanti il paesaggio, si atte- le emissioni di CO2». Personalmente la considero una nuerà la “moda” ma la loro cessazione realizzativa sarà “moda” enfatizzata in questo momento, paragonabile alla ostacolata dagli interessi collegati. “moda” del buco nell’ozono, chi ne parla più nei termini L’incremento dei pannelli solari termici per produrre ac- di un tempo? Ritengo infine della massima importanza qua calda con 0 emissioni, offrirebbero un buon risparmio l’opinione degli ambienti scientifici: degli USA, ove gli energetico/economico per gli utenti, ma non valutabile scienziati dell’American Physical Society –IPS- in una quale contributo alla PEL totale. lettera aperta al Presidente Obama e ad altri ambienti Da quanto espresso, anche sommando l’incremento com- politici, dichiarano che la teoria del GW “era fondata plessivo da tutte le fonti rinnovabili non appare realistica- su un lavoro scientifico che si è rilevato corrotto”; della mente possibile conseguire entro il 2020 l’incremento del Russia ove il Presidente Medvedev ha convocato prima 20” della PEL nazionale rispetto al 1990, che non potrà della partenza per Copenaghen eminenti scienziati, tra essere superiore al 10÷12 %. cui il Presidente dell’Accademia delle Scienze Russa Yuri Osipov, Yuri Israel e Nikolai Laverov, che hanno dichiarato che “il trattato di Kyoto- … non aveva alcu- CONSIDERAZIONI PERSONALI na base scientifica” e non era il caso di farsi coinvolgere “in giochi politici di qualcuno”; dell’UK; della Francia Si ritiene eccessivamente ottimistico, per non dire impos- ove è in atto uno scontro tra scienziati e politici ed ove sibile, conseguire dalle rinnovabili l’incremento richiesto; Claud Allegre, ex ministro, ha venduto 120 mila copie con tale obiettivo le Direttive UE puntano a contenere i del suo L’impostura climatica e false ecologie; dell’Italia, tra gas serra antropogenici, essenzialmente CO2 ed il “conse- cui l’”Associazione Galileo 2001”, che ha fatto presente guente”, discusso, Riscaldamento Globale o Global War- al governo (come altri in diverse nazioni) che il fenome- ming - GW. no rientra nelle “variazioni climatiche da sempre tipiche Che fare quindi per il rispetto del 20-20-20, non trovando della dinamica del pianeta” ed invita ad un serio e cor- soluzioni? Incrementare l’acquisto energetico dall’este- retto impegno di ricerca e di studi scientifici, avulsi da ro? peggiorerebbe i deficit energetico ed economico e influenze politiche, ideologiche e d’interesse e l’Istituto Il Giornale delle Prove non Distruttive Monitoraggio Diagnostica 2/2010 39
Puoi anche leggere